        Il pulmino, il "Bulli" ovviamente era tutt'altra cosa. &Egrave; diventato un'icona anche per il periodo storico in cui &egrave; stato lanciato il T1. Volkswagen ID. Buzz idealmente vuole reinterpretare quel modo di vivere, in chiave elettrica. Nasce su architettura MEB - e i vantaggi sono lampanti -, verr&agrave; presentato il prossimo 9 marzo e a rapidi passi andr&agrave; sul mercato. Avvio della produzione fissato nella prima met&agrave; dell'anno, uscita sul mercato europeo dall'autunno. Come? Con una batteria da 77 kWh di capacit&agrave; netta ricaricabile, ad alimentare un singolo motore elettrico da 204 cavalli e 310 Nm, installato al posteriore. &Egrave; il primo elemento di condivisione con le ID. pi&ugrave; strettamente di stampo automobilistico (leggi le ultime sull'utilitaria da 20 mila euro).  Dimensioni e spazio interno Non che ID. Buzz sia altro ma ha una declinazione Volkswagen ID. Buzz Cargo specializzata nella missione van, furgone tre posti e una capacit&agrave; di carico da ben 3,9 metri cubi. Si tratta del volume offerto da furgoni di taglia compatta, endotermici.&nbsp; ID. Buzz svetta per il rapporto tra ingombri esterni e spazio interno, sviluppando tutto il potenziale dell'architettura modulare elettrica. Il passo misura ben 2,98 metri, a fronte di una lunghezza di soli 4,71 metri. Sar&agrave; un po' come guidare un Transporter di ultima generazione, il T6.1, potendo contare su una lunghezza ben 20 centimetri inferiore. In larghezza si spinge a 1,98 metri (8 cm pi&ugrave; del T6.1), mentre in altezza non supera i 193 centimetri. Cos&igrave; ID.Buzz 5 posti e Cargo.&nbsp; LEGGI ANCHE - Auto dell'anno 2022, le finaliste scendono in pista a Balocco I numeri descrivono al volo la versatilit&agrave; e lo spazio interno, dove il bagagliaio raggiunge i 1.121 litri di volume in configurazione 5 posti. Un'enormit&agrave;.&nbsp; Del design c'&egrave; poco da dire, le linee del concept presentato nel 2017 le ritroviamo invariate, al netto di ritocchi sui gruppi ottici. La gamma di cerchi in lega spazia tra i 18 e i 21 pollici mentre i frontale mette in bella mostra i sensori degli Adas. Adas e ricarica Plug&amp;Charge Questi ultimi avranno funzioni potenziate, &egrave; il caso del Travel Assist di Livello 2, alimentato anche da informazioni ottenute dalla raccolta diffusa, crowd-sourced, dei veicoli connessi che circolano sulle strade. Volkswagen ID. Buzz &egrave; in grado di parcheggiare autonomamente, in entrata e uscita dagli stalli. Funzione ancor pi&ugrave; interessante e "pratica", la ricarica Plug&amp;Charge.&nbsp; Non servir&agrave; alcuna autenticazione presso le colonnine a corrente continua (qui trovi le elettriche con maggiore autonomia provate nel 2021), n&eacute; mediante card n&eacute; mediante app. Sui connettori del cavo di ricarica, nell'interfaccia con la colonnina, "viaggiano" anche i dati identificativi del veicolo e dell'account cliente abbinato. Con molti operatori del settore energetico sar&agrave; possibile iniziare la ricarica "al volo": colleghi il cavo e parte la ricarica. LEGGI ANCHE - Incentivi auto, i nuovi bonus dureranno fino al 2030 Un fronte sul quale registrare la predisposizione per lo scambio bidirezionale di energia: ID.Buzz riceve energia dalla rete e pu&ograve; cederla, alla rete o altri dispositivi, in un'ottica di sistema integrato domestico.       

Primi dati della scheda tecnica del pulmino elettrico ID.Buzz, proposto in configurazione furgone e MPV. L'uscita sul mercato in autunno, batteria, motore e architettura condivisi con le altre "ID"

Volkswagen ID.Buzz, Cargo e 5 posti svelano dimensioni e caratteristiche

Volkswagen punterebbe ad acquisire la divisione guida autonoma di Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni. La voce arriva dalla Germania dove pi&ugrave; media, Manager Magazin, Automotive News Europe, affermano che il Gruppo di Wolfsburg da mesi starebbe trattando l&rsquo;acquisto e che le negoziazioni sarebbero a un punto avanzato.  Espansione strategica  L&rsquo;interesse &egrave; motivato dal fatto che Huawei ha accumulato un lungo periodo di ricerca e sviluppo del self drive. E punterebbe ad arrivare al livello 5 entro il livello 2025.  Leggi anche: Aito M5, la prima auto di Huawei&nbsp;  Lo dimostra sul fatto che a settembre 2021 l&rsquo;azienda cinese ha presentato un sistema che ha definito come il primo di livello &ldquo;3.5&rdquo; nel settore automotive.&nbsp;  La guida autonoma sar&agrave; una delle chiavi del futuro del mercato. VW guarda alla Cina, eldorado per le vendite, ma anche per potenziare miniera di risorse per sinergie di tecnologia.  Leggi anche: nuovo Volkswagen Amarok introduce dimensioni e stile&nbsp; 

Il colosso di Wolfsburg starebbe negoziando da diversi mesi

Volkswagen tratta con Huawei per acquisire la divisione guida autonoma

        Per un Ford Ranger che ha rivelato buona parte delle proprie specifiche, c'&egrave; nuovo Volkswagen Amarok che si avvicina al debutto. I due pick up sono strettamente connessi e non solo per le soluzioni che proporranno sull'infotainment e i servizi online. &Egrave; una connessione tecnica ad accomunarli, frutto dell'accordo tra Ford e Volkswagen che dar&agrave; accesso al marchio statunitense alla fornitura di svariate centinaia di migliaia di architettura MEB per sviluppare la futura gamma di modelli elettrici. In cambio, Volkswagen beneficia della progettazione e produzione del nuovo Ranger, personalizzato negli stilemi e reso identificabile come un progetto Volkswagen.  Motori Nuovo Amarok annuncia la disponibilit&agrave; di un motore turbodiesel 6 cilindri 3 litri, dove il Ranger offre una gamma anche di unit&agrave; quattro cilindri turbodiesel. Sono destinate ad approdare anche su Amarok, cos&igrave; come le soluzioni improntate alla versatilit&agrave;. Sar&agrave; il caso dell'illuminazione esterna perimetrale, spot a led per la vita all'aria aperta e le attivit&agrave; in cantiere. LEGGI ANCHE - Auto dell'anno 2022, le finaliste scendono in pista a Balocco Dimensioni e carico &nbsp;Il nuovo Amarok 2023, la cui presentazione &egrave; attesa nei prossimi mesi, beneficer&agrave; di una maggiore larghezza - e del riposizionamento degli ammortizzatori - per offrire una capacit&agrave; di carico nel cassone in grado di ospitare un Europallet internamente agli archi passaruota.  Ampie le possibilit&agrave; di personalizzazione del cassone, con punti di blocco del carico, paratie divisorie e molto altro. In lunghezza, il nuovo Volkswagen Amarok si posiziona a 5,35 metri, configurazione doppia cabina che trae vantaggio del passo maggiorato per dare maggior spazio ai passeggeri posteriori. Detto delle specifiche tecniche quali la portata lorda di una tonnellata e la capacit&agrave; di traino di 3,5 tonnellate, il pick up anticipa la disponibilit&agrave; di Adas che saranno inediti nel segmento di appartenenza.       

Il progetto gemello del Ranger avr&agrave; il motore V6 TDI al vertice dell'offerta. Ampia la versatilit&agrave; offerta dal cassone, in grado di caricare un EPAL tra i passaruota

Nuovo Volkswagen Amarok introduce dimensioni e stile

        Volkswagen punta decisa alla futura ID.1, l&rsquo;elettrica del popolo da 20.000 euro. Un prezzo che potrebbe sembrare non a buon mercato, ma con le auto a batterie, in particolare modo quelle compatte, uno degli ostacoli principali &egrave; quello di limitare i costi. Il progetto prosegue, lo ha confermato Herbert Diess, amministratore delegato del Gruppo sulla piattaforma Reddit. &ldquo;Il costo &egrave; una sfida, ma abbiamo progetti per EV da 20.000 euro per i segmenti d&rsquo;ingresso&rdquo;.  Una compatta per tutti Il pensiero &egrave; andato al una evoluzione ID.Life, concept presentata al Salone di Monaco. Il nome della piccola non &egrave; ancora stato deciso, perch&eacute; la data inizialmente indicata &egrave; stata il 2025.&nbsp; Le parole del dirigente hanno comunque lasciando intendere che non si tratter&agrave; di una citycar, ma di una compatta: una segmento B, quindi lunga poco pi&ugrave; di 4 metri. Con dimensioni simili a quelli della attuale Polo (4,07 metri), quindi popolare, ma non con gli ingombri di up! o di Fiat Panda. Di certo la versione d&rsquo;attacco non avr&agrave; le caratteristiche del prototipo ID.Life, che &egrave; stata presentata con un motore di potenza di 234 cavalli, ma un aggiornamento della piattaforma elettrica MEB dovrebbe portare a valori di autonomia di 400 km. E consentire, nonostante la lunghezza di 4 metri, una abitabilit&agrave; paragonabile a una Golf.  Diess durante la discussione ha lasciato aperta la porta alla proposta di un pick-up elettrico per il mercato americano, ma soprattutto ha indicato la tecnologia Lidar, non utilizzata da Tesla, quale unica risorsa affidabile per arrivare alla guida assistita di livello 3, dichiarando per&ograve; che i tempi per la realizzazione non sono strettissimi. Leggi anche: la Volkswagen e-up!, la citycar elettrica rientra in produzione&nbsp;       

La futura ID.1 attesa per il 2025. "La sfida sar&agrave; contenere il prezzo su una piccola EV"

Diess conferma l'elettrica da 20.000 euro, sarà grande come la Polo

        Fin dalla prima generazione, la Volkswagen Golf ha avuto il merito di &ldquo;democraticizzare&rdquo; la guida sportiva per giovani e meno giovani, offrendo al top della gamma una variante con un rapporto peso/potenza decisamente sbilanciato a favore delle prestazioni, caratterizzato da una sigla ormai resa iconica: GTI. Ma a Wolfsburg hanno avuto anche un&rsquo;altra brillante intuizione: af ancare una versione esteticamente e filosoficamente del tutto simile, per&ograve; con motorizzazione a gasolio, la GTD, che, rispetto alla guida &ldquo;tutto e subito&rdquo;, assecondava invece lo spirito altrettanto giovanile e sportivo di chi il divertimento di &ldquo;pilotaggio&rdquo; lo voleva anche far durare il pi&ugrave; a lungo possibile, pur con qualche cavallo in meno, con viaggi veloci a grande raggio e costi calmierati. Un concetto che, oltre 40 anni dopo, non &egrave; venuto meno con l&rsquo;ottava generazione di Golf, nella cui gamma ritroviamo ancora le due sigle e soprattutto la medesima impostazione estetica e di guida, pur se con potenze pi&ugrave; che raddoppiate.  E purtroppo anche i prezzi... ma ci&ograve; non dovrebbe impedire, nelle previsioni, di raggiungere una quota del 15% di Golf 8 &ldquo;sportive&rdquo; tra quelle che si venderanno. Ma lasciando a parte (in uno specifico spazio nelle prossime pagine) il discorso storico, abbiamo comunque messo a confronto le due varianti odierne: la GTI da 245 cavalli e la GTD da 200 cavalli, caratterizzate dalla stessa livrea sportiveggiante (a distinguere stanno i letti rossi sulla calandra del modello a benzina) e pure dallo stesso prezzo d&rsquo;acquisto di partenza: 43.250 euro. Il resto dell'articolo ti aspetta in edicola sul numero 3 di Auto in uscita, oppure qui in edizione digitale.       

Da oltre 40 anni la Volkswagen Golf pi&ugrave; sportiva si declina nelle due motorizzazioni a benzina e gasolio con le due iconiche sigle GTI e GTD, ora rispettivamente proposte con 245 e 200 cv. Stesso prezzo, ma diverso divertimento di guida

Sul prossimo numero di Auto: Volkswagen Golf GTI vs GTD, questione di cuore

Totti con Volkswagen per le auto elettriche. Il campione della Roma e della Nazionale di calcio diventa diventa ambasciatore della divisione italiana della Marca per la gamma ID.  Una sinergia votata al nazional-popolare nel senso pi&ugrave; virtuoso del termine. Per due anni il calciatore simbolo storico della squadra giallorossa sar&agrave; il testimonial per avvicinare il grande pubblico alla vita quotidiana con un&rsquo;auto elettrica, tramite contenuti pensati per informare e sfatare i luoghi comuni legati a questa tecnologia.&nbsp;  Il tutto realizzato con il piglio ironico e auto-ironico e la personalit&agrave; del Pupone.    Totti ha presentato cos&igrave; l&rsquo;accordo. &ldquo;Sono particolarmente fiero e orgoglioso di poter entrare a far parte della famiglia Volkswagen attraverso questa partnership. La mia passione per le auto e per il marchio Volkswagen nasce da lontano: la mia prima automobile &egrave; stata proprio una Golf GTI. Questa sar&agrave; per me una collaborazione speciale che mi permetter&agrave; di essere ambasciatore ma soprattutto di promuovere il nuovo concetto di mobilit&agrave; elettrica della Volkswagen, che porter&agrave; a una vera e propria rivoluzione della nostra vita quotidiana, rendendola pi&ugrave; facile per tutti e soprattutto pi&ugrave; sostenibile&rdquo;.  Totti per la durata dell&rsquo;accordo avr&agrave; a disposizione una compatta ID.3 e un SUV sportivo a trazione integrale ID.4 GTX.    Andrea Alessi, direttore di Volkswagen Italia, ha aggiunto  &nbsp;&ldquo;Siamo entusiasti dell&rsquo;accordo con Francesco Totti. Per noi rappresenta molto pi&ugrave; di una semplice iniziativa promozionale: &egrave; l&rsquo;inizio di una collaborazione di lungo periodo in cui siamo certi che Francesco, con la sua personalit&agrave; unica e la sua capacit&agrave; di parlare al grande pubblico, ci aiuter&agrave; ad avvicinare sempre pi&ugrave; persone alla mobilit&agrave; elettrica Volkswagen&rdquo;.&nbsp;  Leggi anche:&nbsp;Auto in edicola: Volkswagen ID.4 GTX, elettrico sportivo?&nbsp;   

Per due anni il calciatore simbolo storico della Roma sar&agrave; il testimonial per avvicinare il grande pubblico alla vita quotidiana con un&rsquo;auto elettrica, tramite contenuti pensati per informare e sfatare i luoghi comuni legati a questa tecnologia

Francesco Totti &egrave; il nuovo testimonial delle Volkswagen elettriche

A volte ritornano. Rilancio a sorpresa per Volkswagen e-up!, la citycar elettrica di Wolfsburg annunciata all&rsquo;uscita di produzione, pur se ancora configurabile.  Contrordine, la piccola a batterie, spinta da una grande richiesta, beneficia di un piano di riorganizzazione della gamma. Come riporta Automotive News Europe la e-up! dopo uno stop dell&rsquo;assemblaggio ritorner&agrave; disponibile, a differenza delle sue sorelle Seat Mii Electric e la Skoda Citigo-e iV.  Una riorganizzazione dovuta alla necessit&agrave; di fronteggiare la domanda per una vettura elettrica sotto ai 30.000 euro - da 25.850 euro in Italia - pi&ugrave; abbordabile nel prezzo e adatta al percorso urbano, principale vocazione delle EV, almeno al momento.  Auto elettriche, i consigli per usarle d&#39;inverno  In attesa della &quot;elettrica del popolo&quot;  Ecco spiegata la scelta di rilanciare e-up!. Volkswagen in gamma ha vetture elettriche dalla ID.3 in su, 4,26 metri di lunghezza, e i 360 centimetri della piccola EV fanno sempre comodo. La produzione dovrebbe ricominciare proprio a febbraio.  La &ldquo;elettrica del popolo&rdquo; da 20.000 euro, sviluppo della concept ID.Life presentata al Salone di Monaco, &egrave; attesa per il 2025. Per e-up c&rsquo;&egrave; parecchio spazio.  Leggi anche: Auto in edicola, Volkswagen ID.4 GTX, elettrico sportivo?&nbsp;   

La futura piccola a batterie arriver&ograve; solo nel 2025: c&#39;&egrave; richiesta piccole auto a zero emissioni

La Volkswagen e-up!, la citycar elettrica rientra in produzione

        Tra poche settimane sar&agrave; presentata la Volkswagen Golf NFT, anticipata da un teaser. La Casa ha lanciato l&rsquo;acronimo annunciandolo come Notably Fast Transporter, ma &egrave; chiaro il riferimento al mondo delle criptovalute e nello specifico ai non-fungible token. Il gioco di parole &egrave; fatto: a febbraio arriver&agrave; la prima Golf in formato NFT. Una collezione di questo tipo, con contenuti digitali unici, di alto valore nella rete in cui vengono scambiati, &egrave; gi&agrave; stata lancia da Volkswagen in Malesia con Arteon. NFT: comincia a piacere nel mondo auto Altri Costruttori, tra cui Alpine, Lamborghini e Nissan, hanno gi&agrave; mosso i primi passi, specialmente il Marchio giapponese con una GT-R NFT abbinata ad una reale GT-R Nismo Special Edition. Va detto che si tratta di opere digitali che vengono scambiate sulla rete e al &ldquo;creatore&rdquo; arriva una parte del compenso ogni volta che viene completata una transazione. Un mondo davvero a parte e nuovo, ma il valore di questi beni &ldquo;non materiali&rdquo; sta crescendo con rapidit&agrave;.  Leggi anche: VW ID.Buzz, il van elettrico sta arrivando       

La Casa di Wolsburg entra nel mondo dei "non-fungible token", dei contenuti digitali unici

Volkswagen Golf NFT, in arrivo a febbraio

        Sar&agrave; l'anno, anche, di Volkswagen ID.Buzz, il 2022. La riedizione dello storico pulmino, quello che ha fatto storia, il Bulli, arriver&agrave; in Italia in chiave elettrica tra le proposte Volkswagen Veicoli Commerciali e avr&agrave; la sua declinazione di van per il trasporto persone.  Dal concept alla serie Ecco, dall'impianto del concept si discoster&agrave; poco, l'ID.Buzz di serie. Un teaser offre lampi di realismo, svela il frontale con le luci Matrix led e il raccordo centrale al logo. Una fascia pressoch&eacute; tutta chiusa, con l'eccezione delle marginali aperture di raffreddamento sul paraurti, dove spunta uno dei numerosi sensori per il funzionamento degli Adas.  2022 is coming soon: the year of the new #VWIDBuzz!  Buckle up and catch a first glimpse! #WayToZero #VolkswagenWayToZero #idbuzz #volkswagen #vw #vwn #vwnutzfahrzeuge #vwcv pic.twitter.com/o3IQN6ORYU &mdash; Volkswagen News (@volkswagen) December 23, 2021    Adas, una flotta autonoma nel 2025 Ci si attende un'automazione alla guida che sia superiore al Livello 2, ovviamente espandibile OTA e con capacit&agrave; che potrebbero presentare il Livello 3. Con il lancio del pulmino elettrico, Volkswagen porter&agrave; su strada anche una flotta di ID.Buzz attrezzata per la guida autonoma di livello ancora superiore e destinata a far parte dal 2025 di un'offerta di veicoli a noleggio nella citt&agrave; di Amburgo.&nbsp; Quante configurazioni? Le attenzioni all'efficienza aerodinamica sono in dettagli come le feritoie esterne sul paraurti.&nbsp;Sar&agrave; un progetto dalle dimensioni generose, che dovrebbe spingersi fino a 5 metri di lunghezza, in quella che scopriremo se e in quante declinazioni, sar&agrave; una famiglia di varianti. Pensato su architettura modulare MEB, la capacit&agrave; del pacco batterie dovrebbe confermare i valori, lordi, della show car, quindi gli 83 e i 111 kWh, a seconda delle configurazioni di motogeneratore.&nbsp;       

Il pulmino elettrico anticipa, nuovamente, con un teaser l'aspetto che avr&agrave; una volta presentata la versione di serie. Ritocchi marginali al concept, introdurr&agrave; una nuova generazione di Adas

Volkswagen ID.Buzz 2022 mostra il volto di serie

        Venticinque percento di capacit&agrave; di calcolo extra, CPU con quattro core e scheda grafica dedicata, pi&ugrave; processore digitale del segnale audio. Sistema operativo ottimizzato per consumare minori risorse, prestazioni grafiche tre volte superiori. Ecco, detta cos&igrave; potreste immaginare un'introduzione a uno smartphone o un tablet, dove non un notebook. Invece, sono le ottimizzazioni che Volkswagen porter&agrave; sulla produzione di Golf nelle prossime settimane. Migliorie software e hardware che verranno rese disponibili anche ai clienti gi&agrave; possessori della Golf, che potranno recarsi presso il service della casa di Wolfsburg e aggiornare l'unit&agrave; infotainment.  Riconoscimento vocale migliore Gli interventi di potenziamento hanno diretti benefici nella fruibilit&agrave; quotidiana del sistema. Ad esempio, il riconoscimento dei comandi vocali &egrave; pi&ugrave; rapido, grazie anche all'incrocio dei dati locali con il cloud. Questo rende possibile una corrispondenza pi&ugrave; fedele tra istruzione impartita e funzione. &Egrave; sufficiente mezzo secondo perch&eacute; l'abbinamento tra istruzione vocale e controllo online si realizzi e in meno di un secondo diventa feedback in auto. Una velocit&agrave; quatto volte superiore se confrontata con le specifiche della Golf finora in produzione. Anche l'avvio del sistema stesso &egrave; stato velocizzato, mentre altre accortezze interessano la disattivazione dei comandi touch periferici al display quando si &egrave; a pochi centimetri dal toccare lo schermo dell'infotainment. Navigatore pi&ugrave; rapido Poter contare su maggior potenza di calcolo ha benefici diretti sulla navigazione, non solo pi&ugrave; rapida nell'avvio ma in grado di restituire i risultati di una ricerca in meno di 5 secondi. Proseguendo tra i progressi compiuti nell'evoluzione dell'infotainment Volkswagen su Golf, va detto del riconoscimento delle istruzioni vocali grazie a microfoni in grado di captare se l'istruzione &egrave; impartita dal posto guida o dal passeggero. Dettaglio importante, ad esempio, per regolare la temperatura dell'impianto bi-zona del climatizzatore. Quanto ai comandi gestuali, l'aggiornamento del sensore di prossimit&agrave; a infrarossi permette di rilevare i comandi impartiti anche a diversi centimetri di distanza.       

Una produzione aggiornata introduce un sistema hardware e software molto pi&ugrave; prestazionale, che i gi&agrave; clienti Golf potranno richiedere con un intervento presso la rete di assistenza attraverso un richiamo volontario

Volkswagen, arriva l'infotainment potenziato sulle Golf

        &Egrave; caduto sotto i colpi di una battaglia politica miope, incapace di distinguere fatti, tecnologie superate e progressi evidenti. Il motore diesel &egrave; oggetto da anni della campagna di demonizzazione originata da quel che fu il Dieselgate. Un fatto.&nbsp; Un fatto sono anche gli sforzi tecnologici compiuti per rendere le ultime generazioni di motori a gasolio estremamente puliti e ben al di l&agrave; delle richieste previste dalle normative in materia di emissioni di sostanze inquinanti. Una tecnologia costosa, con trattamenti SCR dei gas di scarico per l'abbattimento totale o quasi degli NOx.&nbsp; Il crollo sul mercato Che ne sar&agrave; del diesel? I numeri sul mercato europeo rappresentano il crollo delle immatricolazioni del nuovo, da leggere in combinato disposto con la strategia europea che punta a imporre motori a zero emissioni dal 2035. Una fase di massima incertezza per l'acquirente che guarda al mercato del nuovo e, nel dubbio, snobba in molti casi a priori una motorizzazione diesel. LEGGI ANCHE -&nbsp;Taycan GTS, in pista con la sportiva elettrica Il nodo dei carburanti e non del motore in s&eacute; In prospettiva futura si fa un gran parlare di carburanti sintetici, e-fuels di terza generazione, prodotti interamente per sintesi, da energia verde con l'impiego di idrogeno e cattura della CO2 nell'aria per ottenere un combustibile a zero emissioni carboniose. TDI Volkswagen pronti per il biodiesel Sul fronte diesel, Volkswagen ha confermato di aver adattato la produzione dei propri motori turbodiesel 4 cilindri, gi&agrave; dallo scorso giugno, all'utilizzo con biocarburante diesel paraffinico. Si tratta di una soluzione grazie alla quale l'abbattimento delle emissioni di CO2, se confrontato con l'attuale combustibile diesel presente sul mercato, arriva a toccare valori tra il -70% e -95%. LEGGI ANCHE - Unrae, Crisci: "Senza un piano, il sistema va in crisi" CO2, vale ricordarlo, come sia direttamente legata al consumo di carburante del veicolo e, su questo fronte, il diesel - per la maggiore efficienza insita nella tipologia di combustibile - ha sempre garantito a parit&agrave; di caratteristiche (cubatura, frazionamento, tecnologia) consumi ed emissioni di CO2 inferiori a un motore benzina. Il limite dei motori diesel &egrave; stato, piuttosto, nelle emissioni di inquinanti NOx, oggi trattati dai moderni sistemi SCR. Il diesel che utilizza gli scarti alimentari Un piccolo ripasso tecnico prima di raccontare cosa sia il diesel paraffinico gi&agrave; presente sul mercato da parte di alcuni marchi petroliferi. Si tratta di un combustibile prodotto utilizzando residui biologici e materiali di scarto, come ad esempio l'olio vegetale idrotrattato.&nbsp; Quelli che sono gli HVO, idrocarburi paraffinici a catena lineare, non contengono ossigeno, zolfo, aromatici e sono carburanti a elevato numero di cetano, possono essere prodotti utilizzando materiali biologici che abbiano acidi grassi e trigliceridi.&nbsp; "Attraverso l'utilizzo di carburanti 'amici dell'ambiente' sui modelli Volkswagen certificati, stiamo rendendo possibile per i clienti in Europa ridurre sostanzialmente le loro emissioni di CO2 non appena verr&agrave; reso disponibile il combustibile sul mercato. L'utilizzo ad esempio di combustibili paraffinici &egrave; un'opzione aggiuntiva valida, specialmente per quelle aziende che hanno una flotta mista di veicoli, composta di modelli con motori elettrici e convenzionali", &egrave; il commento del prof.&nbsp;Thomas&nbsp;Garbe, responsabile dei combustibili benzina e diesel in Volkswagen. Secondo le stime della casa tedesca, che continuer&agrave; a sviluppare gli attuali motori per l'utilizzo futuro con carburanti sostenibili, la quota di diesel paraffinico e di biocombustibili potr&agrave; aumentare nei prossimi 10 anni fino al 20-30% del mercato destinato al trasporto su gomma in Europa.       

Il settore dei combustibili puliti, che siano gli e-fuels o il diesel ottenuto da biomasse, pu&ograve; essere una risposta per l'abbattimento delle emissioni carboniose in una proposta che conviva con altre tecnologie come l'elettrico

Volkswagen, già pronti a usare il diesel paraffinico

        La GT si evolve, passa alla X e diventa GTX. Prima rappresentante di questa inedita corrente sportiva elettrica, il SUV/crossover Volkswagen ID.4. Una scelta certamente insolita per una vettura che di sportivo sembrerebbe non avere nulla. Non cambia molto rispetto alla ID.4 &ldquo;normale&rdquo;, nel senso che le differenze si misurano nei dettagli. Al di l&agrave; del badge GTX che campeggia ad esempio nella zona del cofano posteriore, questa variante sportiva si distingue anche per i nuovi elementi cromatici bicolore, per i cerchi in lega specifici da 20 pollici, per il montante C di colore grigio antracite e per la presenza dei gruppi ottici Matrix Led anteriormente e a Led posteriormente. Ovviamente anche gli interni si corredano di conseguenza. L'elemento che fa davvero la differenza sono i sedili sportivi con il poggiatesta integrato, seguono poi a ruota il volante in pelle con badge dedicato GTX in rosso e la plancia in X-Blue con doppia cucitura rossa a contrasto. Trattandosi della versione di punta della gamma ID.4, la versione GTX &egrave; offerta con un allestimento che potremmo definire full optional. Infatti nel prezzo di 56.850 euro sono compresi l'infotainment Pack, il Comfort Pack e il Design Pack Exterior. L'auto &egrave; gi&agrave; ordinabile presso la rete Volkswagen. Volkswagen ID.5, il Suv-coup&eacute; elettrico punta sulla sportivit&agrave;  Volkswagen ID.4 GTX, adesso &egrave; uno + uno Il passaggio alla versione GTX di ID.4 non ha solo una caratterizzazione estetica ben definita, ma pure delle specifiche tecniche che la qualificano diversamente. L'accumulatore da oltre 480 chilogrammi &egrave; lo stesso disponibile sugli altri modelli della famiglia ID. Nello specifico si tratta di quello con capacit&agrave; netta di 77 kWh. Quanto basta per consentire all'elettrica tedesca un'autonomia secondo lo standard di omologazione WLTP di 480 km. Le potenze di ricarica variano da un massimo di 11 kW in corrente alternata, ma tanto a casa si viaggia sempre molto pi&ugrave; bassi, sino ad un massimo di 150 kW in corrente continua (ma trovarne di colonnine!). Detto questo, la novit&agrave; pi&ugrave; rilevante del modello &egrave; la presenza di una seconda motorizzazione elettrica che provvede alla trazione dell'asse anteriore. Ecco perch&eacute; la GTX &egrave; la prima e l'unica della gamma ID.4 a poter vantare le quattro ruote motrici. Una trazione integrale dai tratti fuoristradisti quando si opta per il modo di guida Traction. Una modalit&agrave; che simula elettronicamente l'effetto di un blocco centrale del differenziale, utilizzabile solo alle velocit&agrave; pi&ugrave; basse. Altrimenti &egrave; sempre l'asse posteriore ad essere privilegiato. Per quanto concerne i motori, quello anteriore si differenzia da quello posteriore per il fatto di essere del tipo asincrono anzich&eacute; sincrono. La potenza complessiva della ID.4 GTX &egrave; di 220 kW. Il dato in cavalli vapore &egrave; pari a 299, ma risulta obsoleto trattandosi di una vettura elettrica. Quanto alla coppia, l'unit&agrave; anteriore eroga 162 Nm e quella posteriore 310. In entrambi i casi a garantire il passaggio di Nm alle ruote presenzia un riduttore a rapporto singolo. Una breve premesse tecnica per introdurre il quadro prestazionale: la velocit&agrave; massima &egrave; autolimitata a 180 km/h, mentre il passaggio da 0 a 100 km/h avviene in 6,2 secondi. Volkswagen ID.Buzz, l'erede elettrico di Bulli e T2 arriver&agrave; nel 2022 Piacevole, ma non sportiva &ldquo;vera&rdquo; Pu&ograve; sembrare scontato, ma &egrave; sempre fondamentale contestualizzare il genere di vettura. Lasciate perdere i badge identificativi e le sigle che iniziano per GT. Indubbiamente il potenziale di Volkswagen ID.4 GTX &egrave; tangibile, come &egrave; altrettanto tangibile il peso e le dimensioni. Dopotutto supera abbondantemente le due tonnellate e i 4,6 metri di lunghezza. E poi &egrave; un SUV, o crossover se preferite. Quindi fintanto che si rimane nella &ldquo;sfera&rdquo; della guida brillante la ID.4 GTX sa essere piacevole e a tratti divertente. La spinta non poteva che essere progressiva e possente, ma d'altro canto questa considerazione vale per quasi tutte le vetture di stampo elettrico. Lo sterzo non &egrave; forse diretto quanto ci si potrebbe attendere da un'auto che punta sulla sportivit&agrave;. A questo punto il dubbio lecito &egrave; se con tale peso risulti pure sottosterzante. Fintanto che non si sfidano le leggi della fisica, la sorpresa sta proprio nel fatto che, la disponibilit&agrave; (anche) della trazione posteriore, elide la tendenza ad allargare con il muso. La spinta da dietro c'&egrave; e si sente. Merito di un architettura elettronica che supervisiona istante per istante la percorrenza di curva e, nel caso l'auto fosse provvista di sospensioni a controllo elettronico, varia pure la taratura degli ammortizzatori anteriori e posteriori. Una variabile di cui tenere conto, sia per la puntualit&agrave; delle differenze, sia perch&eacute; ovviamente il cambiamento va di pari passo con il raggio della curva, dal suo ingresso alla sua uscita. Alla fine il risultato &egrave; piacevole, sportiveggiante pi&ugrave; che puramente sportivo. Nuova Volkswagen Polo, la compatta che ha deciso di essere tradizionalista       

Volkswagen d&agrave; nuova linfa alla sigla GT postando una X. La prima &egrave; la ID.4, che per alimentare la quota sportiva aggiunge un motore sull'asse anteriore e le quattro ruote motrici. Ma alla fine rimane fedele alla sua natura di Suv

Volkswagen ID.4 GTX, al volante della nuova generazione di sportive elettriche

        Ranger &egrave; realt&agrave;, perlomeno nelle specifiche che potremo attenderci una volta sul mercato. A quella realt&agrave; si pu&ograve; guardare per immaginare le caratteristiche di un altro pick-up, di nuovo Volkswagen Amarok. Appuntamento nel 2022, per scoprirlo al di l&agrave; dei bozzetti di stile diffusi da Volkswagen Veicoli Commerciali. E per guidarlo, sui mercati europei dove arriver&agrave; la produzione al via in Sudafrica. Con nuovo Amarok va al proprio posto il primo dei tasselli di quella joint venture Volkswagen-Ford, annunciata nel 2019 e perfezionata nel 2020. Si tratta della collaborazione sul fronte dei veicoli commerciali, dove la posizione Ford &egrave; solidissima grazie al pick up Ranger e a furgoni come il Transit. Una collaborazione che avr&agrave; la contropartita tecnica, a vantaggio di Ford, di centinaia di migliaia di architetture MEB. Nei prossimi anni, la casa dell'Ovale blu potr&agrave; attingere all'architettura elettrica Volkswagen per ampliare la propria offerta di modelli a zero emissioni. Frontale in stile VW Cosa attendersi dal nuovo Amarok? I bozzetti di stile dicono come &egrave; stato interpretato il frontale, nel family feeling Volkswagen, fatto di fari a richiesta anche Matrix led, della striscia di led diurni a richiamare la Golf 8 come il restyling di Volkswagen T-Roc.&nbsp; La versatilit&agrave; del pick up passer&agrave; da molteplici varianti di carrozzeria, tra cabina singola o doppia, passer&agrave; da una funzionalit&agrave; migliorata nel cassone, da dimensioni maggiori del passo, delle carreggiate e da un progetto complessivamente ripensato. Cos&igrave;, Ford Ranger. Cos&igrave;, lecito attendersi, Volkswagen Amarok.&nbsp;  Motori, a tutto diesel La gamma di motori si comporr&agrave; fondamentalmente di unit&agrave; turbodiesel, che siano i 2 litri quattro cilindri o il nuovo V6 3 litri, aspettando una forma di elettrificazione che, sul versante Ford, &egrave; nelle cose con Ranger. A bordo dell'Amarok si scoprono dettagli firmati Volkswagen, sfumature come il design dei pannelli delle portiere e del tunnel centrale, mentre la componente infotainment con servizi connessi ricalca le geometrie verticali dell'ampio schermo centrale, abbinato alla strumentazione digitale. Un sostanziale passo avanti &egrave; atteso anche alla voce, immancabile, degli Adas.       

Volkswagen Veicoli Commerciali ha diffuso i primi bozzetti del pick-up progettato e prodotto in collaborazione con Ford. Il progresso rispetto alla seconda generazione sar&agrave; sostanziale, per contenuti, motori e sistemi Adas

Nuovo Volkswagen Amarok, terzo atto di stampo Ranger

        Volkswagen Group Italia&nbsp;e ASTM Group hanno testato la mobilit&agrave; intelligente sulla tratta Arluno-Rho dell&rsquo;autostrada A4 Torino-Milano con una Golf con tecnologia Car2X integrata. Il progetto si basa sulla piattaforma software Emeras sviluppata da SINELEC, societ&agrave; del Gruppo ASTM, che permette l&rsquo;integrazione con i sistemi ITS (Intelligent Transportation Systems) su strada e rende possibile l&rsquo;interconnessione bidirezionalein tempo reale tra veicoli e infrastrutture.&nbsp;  Tale cooperazione &nbsp;offre servizi di migliore qualit&agrave; per la sicurezza, il comfort e la riduzione della congestione, diventando un &ldquo;abilitatore tecnologico&rdquo; per la futura guida autonoma. Il vantaggio &egrave; che operatori stradali e conducenti potranno scambiarsi informazioni in tempo reale per ottimizzare e rendere pi&ugrave; sicuri gli spostamenti, tenendo conto dei fattori di rischio, attiva immediatamente il piano di risposta disseminando messaggi geolocalizzati. Questo grazie alla tecnologia Car2X integrata, che consente all&rsquo;auto di essere in grado di dialogare con l&rsquo;ambiente circostante. Copre un raggio di 800 metri in pochi millisecondi e sfrutta il principio dell&rsquo;intelligenza collettiva. Ovvero, migliorer&agrave; progressivamente con l&rsquo;aumentare dei veicoli che la utilizzeranno, arrivando a massimizzare la sicurezza sulle strade. Queste le parole di Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations and Public Affairs &ldquo;Le auto sono sempre pi&ugrave; device su ruote e sempre pi&ugrave; connesse tra loro, con l&rsquo;infrastruttura e l&rsquo;ambiente circostante. I potenziali benefici in termini di sicurezza, sostenibilit&agrave; e user experience sono evidenti, cos&igrave; come &egrave; evidente il ruolo cruciale del software. Il percorso di trasformazione del Gruppo Volkswagen va proprio in questa direzione, con ingenti investimenti - 27 miliardi di Euro entro il 2025 - , l&rsquo;integrazione di competenze specifiche - con CARIAD, la software company del Gruppo - e con lo sviluppo di piattaforme tecnologiche che porter&agrave; alla nascita di un sistema operativo unificato. Entro il 2030 fino a 40 milioni di nostri veicoli opereranno sul software stack del Gruppo Volkswagen. Ma per velocizzare la creazione dell&rsquo;ecosistema della mobilit&agrave; connessa e, in uno step successivo, di quella autonoma, &egrave; fondamentale un gioco di squadra tra tutti gli attori coinvolti: costruttori di automobili, aziende tecnologiche, gestori delle infrastrutture, istituzioni e centri di ricerca&rdquo;.&nbsp;  ASTM Group completer&agrave; i propri ammodernamenti sulla A4 entro il 2024 sul tratto pilota Milano-Novara, per poi, previa autorizzazione del Ministero delle infrastrutture e della mobilit&agrave; sostenibili, essere estesi a tutta l&rsquo;autostrada. Entro il 2030 &egrave; prevista l&rsquo;estensione di sistemi di comunicazione veicolo-infrastruttura, all&rsquo;incremento del sistema di monitoraggio con sensori delle opere d&rsquo;arte, all&rsquo;introduzione di varchi intelligenti con un sistema di pedaggio &ldquo;free flow&rdquo; e di sistemi antinebbia, all&rsquo;utilizzo di asfalto riciclato al 70% per strati profondi e di asfalto al grafene per il manto superficiale, a sistemi di rilevamento contromano e di rilevamento merci pericolose, alla introduzione di distributori ad idrogeno e a una maggiore presenza di stazioni di ricarica elettrica. Leggi anche: T-Roc, ecco il restyling        

Per offrire una migliore qualit&agrave; per la sicurezza, il comfort e la riduzione della congestione

Volkswagen e ASTM Group, test sulla A4 Torino-Milano della connessione tra vettura e autostrada

Quattro anni e un milione di esemplari venduti dopo, per Volkswagen T-Roc 2022 &egrave; giunto il passo del restyling. Il suv non stravolge l&#39;impostazione di stile n&eacute; tantomeno varia l&#39;offerta di motorizzazioni e carrozzerie.  Continuer&agrave; a proporsi anche nelle vesti T-Roc Cabriolet e T-Roc R, dalla prossima primavera, quando arriver&agrave; nelle concessionarie.    Motori invariati  Continuer&agrave; a essere motorizzato dall&#39;1.0 TSI 110 cavalli, dall&#39;1.5 TSI 150 cavalli e dal 2 litri 190 cavalli, 4Motion di serie. Alternative diesel, i 115 e 150 cavalli del 2.0 TDI, con soluzione 4Motion a richiesta sul 150 cavalli.  Stile, si cambia  Dove si rinnova, quindi, T-Roc restyling? Esteriormente &egrave; soprattutto il nuovo frontale a dare un impatto diverso del modello. Linee un po&#39; pi&ugrave; morbide scrivono la fascia della calandra, percorsa da una striscia a led che si raccorda ai fari principali. La specifica top di gamma sar&agrave; un sistema Matrix led adattivo, IQ.Light.&nbsp;  LEGGI ANCHE - Auto dell&#39;anno 2022, svelate le 39 candidate COTY  Al netto di sfumature differenti nello stile dei cerchi in lega, sostanziali variazioni debuttano all&#39;interno. &Egrave; un Volkswagen T-Roc 2022 pi&ugrave; curato nei materiali, anche con rivestimenti in ArtVelours, a seconda dell&#39;allestimento.&nbsp;  Materiali migliori a bordo  Attenzioni superiori che modificano per intero la plancia , dove l&#39;infotainment diventa adesso una sorta di tablet, declinato nelle specifiche da 8 o 9,2 pollici, su sistema MIB3 e servizi connessi We Connect Plus. Il Digital Cockpit &egrave; strumentazione di serie, a richiesta si pu&ograve; specificare la variante Pro, da 10,25 pollici.  LEGGI ANCHE - Volkswagen Taigo, i prezzi e gli allestimenti in Italia  Adas, arriva il Travel Assist  Standard anche il volante multifunzione, gli Adas del Front Assist e Lane Assist. Tra le novit&agrave;, da registrare l&#39;introduzione del cruise control predittivo e del Travel Assist fino a 210 km/h, ovvero, l&#39;assistenza di Livello 2 dell&#39;IQ.Drive, potenziata dal riconoscimento della presenza di incroci, rotatorie, limiti di velocit&agrave;, ottenuto incrociando il posizionamento GPS dell&#39;auto con la mappa del navigatore. 

Ridisegnata la plancia, Volkswagen ha migliorato la qualit&agrave; dei materiali e ritoccato il design del frontale con la striscia a led. Cos&igrave;, T-Roc 2022 si prepara ad andare sul mercato nelle tre configurazioni: classico suv compatto, cabriolet e sportivissima R

Volkswagen T-Roc 2022, restyling pi&ugrave; curato con le novit&agrave; all&#39;interno

        Il van elettrico passeggeri di Volkswagen arriver&agrave; il prossimo anno. Durante la&nbsp;presentazione online di Volkswagen ID.5 e ID.5 GTX &egrave; stato anticipato, anzi affiancato al nuovo Suv coup&eacute; un prototipo di ID.Buzz che anticipa molto da vino il modello di serie.&nbsp; Mascherato da una livrea multicolore, ma senza lasciare dubbi sulle forme esterne del nuovo modello. ID.Buzz entrer&agrave; in produzione nel 2022 nello stabilimento di Hannover. la data precisa non &egrave; stata svelata, ma &egrave; chiaro che mancano pochi mesi all&rsquo;esordio. L&rsquo;atteso erede di modelli di successo e iconici come T2 e Bulli (T1) &egrave; davvero alle porte.&nbsp;  Il concept esibito mostra una silhouette che sintetizza tratti del passato e uno stile molto avanzato. Campeggia sul frontale, molto inclinato per cofano (corto) e parabrezza, il grande logo VW, incorniciato dalla fascia luminosa che lo &ldquo;collega&rdquo; ai fari a LED, il cui design riprende quelli delle altre ID. Le forme restano pulite, per quello che mostra il tre quarti anteriore della vettura: con soluzioni classiche anche per le portiere. Gli interni non sono stati anticipati (anche il posteriore esterno). Anche a passo lungo Il van nasce ovviamente sulla piattaforma MEB e come per gli altri modelli dovrebbe garantire una abitabilit&agrave; superiore alle versioni termiche. Dovrebbe esserci anche una versione a passo lungo lunga quasi cinque metri. Il powertrain replicher&agrave; quelli noti. Con un motore a trazione posteriore o con due propulsori elettrici a trazione integrale. L&rsquo;autonomia dovrebbe essere di circa 500 km, con la batteria pi&ugrave; capace da 77 kWh, come su ID.4 e ID.5. Leggi ora: Volkswagen Polo, la prova di Auto       

Anticipato durante la presentazione di ID.5

Volkswagen ID.Buzz, l'erede elettrico di Bulli e T2 arriverà nel 2022

Elettrica e sportiva, senza per questo rinunciare alla versatilit&agrave;. Volkswagen allarga la famiglia dei suoi modelli elettrici con la ID.5, Suv-coup&eacute; dalle linee dinamiche e dalla notevole autonomia (500 km), che si propone anche nella configurazione sportiva GTX da 299 cavalli con trazione integrale. Abitacolo spazioso, baule capiente e ricche dotazioni tecnologiche completano il quadro di questa nuova elettrica. Attraverso cui Volkswagen punta a compiere un ulteriore passo nella strategia &ldquo;Accelerate&rdquo;, che prevede di portare al 70% le vendite di vetture a zero emissioni del Marchio entro il 2030.  Volkswagen Group Italia, al via la mission &quot;goTOzero&quot; per la sostenibilit&agrave;    Volkswagen ID.5, Suv-coup&eacute; dal design pulito e moderno  Derivata dalla sorella ID.4, la ID.5 rappresenta l&#39;interpretazione pi&ugrave; sportiva e ricercata, anche a livello estetico, della gamma dei Suv elettrici di Wolfsburg. A caratterizzare la nuova nata della Casa tedesca &egrave; infatti la linea da Suv-coup&eacute;, con una coda spiovente che, oltre al design, migliora anche l&#39;aerodinamica: il CX della ID.5 si ferma cos&igrave; ad appena 0,26, a tutto vantaggio dei consumi di energia e dunque dell&#39;autonomia. Esteticamente, la nuova elettrica di casa Volkswagen riprende gli stilemi delle altre vetture della gamma ID, con linee pulite e filanti e le ormai tradizionali strisce luminose che uniscono i gruppi ottici anteriori e posteriori (dotati rispettivamente di matrix Led IQ.Light e 3D Led).  La pulizia delle linee &egrave; una caratteristica che si ritrova anche negli interni, dominati da due schermi posti uno dietro al volante (da 5,3&rdquo;) e uno, di grandi dimensioni, al centro del cruscotto. A quest&#39;ultimo, che misura 12&rdquo;, sono affidati tutte le principali funzioni dell&#39;infotainment. Ampio lo spazio di bordo: nonostante l&#39;introduzione della carrozzeria coup&eacute;, infatti, sia l&#39;abitacolo che il baule restano estremamente versatili. Merito del passo di 2,7 metri (su una lunghezza complessiva di 4,6 metri) e della configurazione della vettura elettrica che consente di sfruttare meglio gli spazi rispetto a una endotermica. Il vano di carico posteriore misura 549 litri, che crescono fino a quota 1.561 abbattendo i sedili posteriori.  ID.Buzz AD1, la guida autonoma di VW sta arrivando  Anche GTX per elettrico ad alte prestazioni  Come detto, la ID.5 punta sulla sportivit&agrave;, tanto da proporre anche una versione GTX (l&#39;equivalente delle tradizionali GTI, ma in salsa &ldquo;green&rdquo;). La versione sportiva del Suv-coup&eacute; elettrico sar&agrave; anche la prima ada rrivare sul mercato, e potr&agrave; contare su due motori elettrici (uno per asse, che garantiranno la trazione integrale) da 299 cavalli complessivi e con prestazioni entusiasmanti: l&#39;accelerazione da zero a cento viene coperta infatti in 6,3 secondi, mentre per ragioni di consumo la velocit&agrave; di punta &egrave; limitata a 180 km/h.  Altre due le motorizzazioni disponibili: la Pro, con un solo motore al posteriore, capace di 174 cavalli (da 0 a 100 km/h in 10&rdquo;4) , e la Pro Performance, con due motori e sola trazione posteriore, capace invece di di 204 cv (zerocento in 8&rdquo;4). Per tutte le versioni la batteria &egrave; quella 77 kWh, con 520 km di autonomia per la Pro e la Pro Performance e 480 per la GTX. La ricarica pu&ograve; avvenire tramite reti fast fino a 135 kW. Sfruttando la massima potenza, &egrave; possibile recuperare fino a 390 km di range in 30 minuti. &Egrave; inoltre possibile, tramite la Wallbox bidirezionale ID.Charger, sfruttare la corrente immagazzinata nelle batterie della vettura per alimentare altri sistemi esterni.  Volkswagen ID.8, il grande Suv elettrico comincer&agrave; dagli USA  In vendita nel 2022  Estremamente avanzare le dotazioni tecnologiche della ID.5, che offre sistemi ADAS di ultima generazione e un evoluto sistema di parcheggio automatico. Ricchi anche gli equipaggiamenti, specialmente per la versione GTX che offre una serie di optional sportivi, dai cerchi in lega fino a 21&rdquo; ai Led interni, proposti in 30 colori. La ID.5 sar&agrave; in vendita nei primi mesi del 2022, con un listino che non dovrebbe discostarsi troppo da quello della sorella ID.4.  Driverless on demand, guida autonoma in abbonamento secondo Volkswagen 

Volkswagen ha presentato ufficialmente la nuova ID.5, interpretazione in chiave sportiva dei Suv elettrici della Casa, disponibile anche in versione GTX da 299 cavalli

Volkswagen ID.5, il Suv-coup&eacute; elettrico punta sulla sportivit&agrave;

        Volkswagen ID.5 GTX, la versione pi&ugrave; dinamica del Suv-coup&eacute; di Wolfsburg sar&agrave; presentata il 3 novembre. Top di gamma ad elettroni del Marchio,&nbsp;anticipato dai prototipi del modello, che riproporr&agrave; molto probabilmente il powertrain di ID.4 GTX. Il parallelismo &egrave; identico a quello di Audi con Q4 e-tron e Q4 Sportback e-tron, mentre GTX &egrave; la denominazione dei modelli elettrici sportivi di VW. ID5 GTX, come anticipa la silhouette del teaser, presenter&agrave; una coda pi&ugrave; slanciata (senza perdere troppo in abitabilit&agrave; e capacit&agrave; del bagagliaio) che potrebbe anche portare a leggeri miglioramenti dell'autonomia nel ciclo WLTP, dichiarata di 497 km su ID4.GTX. Le batterie sono da 77 kWh di capacit&agrave;. Doppio motore Il powertrain sar&agrave; lo stesso. Un propulsore per ogni asse, quindi con trazione integrale elettrica, per una potenza di sistema di 299 cavalli e 460 Nm di&nbsp;coppia. Lo scatto da 0 a 100 km/h dovrebbe essere leggermente superiore sei secondi.   Soon you can explore the dynamic form of our #VWID5GTX !?? Its flowing coup&eacute; design and its aerodynamic roofline exude pure elegance, while the low gravity centre of our powerful #EV ensures a strong hold on the road. Don&rsquo;t miss the world premiere on Nov 3rd!  pic.twitter.com/vR9rOx3dii &mdash; Volkswagen News (@volkswagen) October 29, 2021         

Il nuovo modello, versione con look posteriore pi&ugrave; dinamico rispetto a ID4 GTX, riproporr&agrave; lo stesso powertrain

Volkswagen ID.5 GTX, il Suv coupé arriverà il 3 novembre

La prima parola che viene in mente &egrave; &ldquo;solida&rdquo;. Dopotutto in un mondo automotive cos&igrave; in fermento per l&#39;elettrico, la Volkswagen Polo (leggi qui) &egrave; ancora una certezza. Un po&#39; perch&eacute; all&#39;elettrificazione neppure ci pensa, un po&#39; perch&eacute; il restyling non ha stravolto lo stile di questa generazione. Una garanzia per chi mira ad una vettura di segmento B che abbia un atteggiamento quasi da piccola ammiraglia. Rigore tedesco, finiture di qualit&agrave; e una gamma motori sufficientemente completa.  Non &egrave; tanto l&#39;assenza dei motori a gasolio a far discutere, che di fatto conferma quanto avveniva in precedenza, &egrave; la totale mancanza di motorizzazioni elettrificate la questione irrisolta. A dire il vero la piattaforma MQB-A0 poco si presta a questo genere di propulsori, neppure in formato mild-hybrid.  Leggi qui: Volkswagen, guarda qui il listino completo    Perch&eacute; la nuova Polo non &egrave; ibrida  L&#39;ibrido plug-in avrebbe necessitato di una quantit&agrave; di volume che avrebbe limitato l&#39;abitabilit&agrave; per una vettura di questo segmento di mercato. Che ricordiamo essere lunga 4.053 mm, larga 1.751 e alta 1.446 mm. Sostanzialmente le stesse proporzioni del modello pre-restyling. E poi c&#39;&egrave; da sottolineare il fatto che il Gruppo Volkswagen si stia muovendo verso l&#39;elettrico puro piuttosto che su alternative ibride. Ci&ograve; detto se desiderate qualcosa di diverso dai motori a benzina, a listino non poteva mancare la Volkswagen Polo alimentata a metano.  Al di l&agrave; delle versione GTI, equipaggiata del 2 litri TSI da 207 cavalli, la gamma della compatta tedesca si regge essenzialmente su di un tre cilindri sovralimentato da un litro di cilindrata. Il 1.0 sviluppa 80, 95 e 110 CV. Quello intermedio dispone a richiesta del cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti, di serie nel caso del 110 CV, altrimenti spazio al manuale 5 rapporti. Il 1.0 TGI a metano eroga infine 90 CV.  Sposa l&#39;high-tech  In realt&agrave; lo ha sempre fatto Volkswagen Polo, anche nella versione antecendente a questo restyling. Le novit&agrave; stilistiche sono limitate ai minimi termini e come di consueto si concetrano nella sezione frontale. Il punto di svolta &egrave; rappresentato dalla barra a led trasversale nella porzione anteriore. Ci sono poi nuovi colori e la possibilit&agrave; di avere il tetto a contrasto a rafforzare la tesi del cambiamento.A bordo si vota in toto alla strumentazione digitale, indipendentemente dall&#39;allestimento. Il volante guadagna un nuovo design, pi&ugrave; in linea con le generazioni pi&ugrave; recenti dei modelli marchiati Volkswagen. Le dimensioni del quadro strumenti e del display touch variano a seconda dell&#39;allestimento. Si parte da una &ldquo;base&rdquo; di otto pollici e si sale sino a quota 10,25. Mentre per quanto concerne lo schermo touch, quello pi&ugrave; compatto &egrave; da 6,5&rdquo; (Composition Media) mentre quello intermedio da 8&rdquo; (Ready2Discover) per salire sino alla soglia dei 9,2&rdquo; del modello pi&ugrave; ricco e completo (Discover Pro). Il primo &egrave; basato sulla piattaforma MIB2, gli altri su quella MIB3. Infatti questi hanno pure accesso all&#39;acquisto di app, come la navigazione, direttamente dal display della vettura.  Rassicurante su strada  A bordo della Polo, GTI a parte, la guida appare volutamente (e giustamente) ovattata. Morbida quanto basta per essere sempre confortevole, briosa solo se serve. Il 1.0 TSI da 95 cavalli &egrave; la giusta via di mezzo. &Egrave; piuttosto piatto nell&#39;erogazione, ben coadiuvato dal manuale a 5 marce. Un&#39;accoppiata rilassata e rilassante. Andare a caccia di giri motore &egrave; poco influente sulle prestazioni generali. Lo sterzo &egrave; morbido, ideale per parcheggi e guida in citt&agrave;. Modificati i nomi degli allestimenti: si parte da Polo, si passa a Life, mentre a Style e R-Line spetta il compito di navigarvi verso il premium. La GTI fa naturalmente vita a parte. I prezzi partono da 18.700 euro.   

Il restyling della vettura di Wolfsburg alimenta la quota di infotainment e bada soprattutto all&#39;essenziale. Gamma motori fondata essenzialmente su di un solo propulsore, disponibile anche a metano. Gi&agrave; disponibile la GTI

Nuova Volkswagen Polo, la compatta che ha deciso di essere tradizionalista

        Volkswagen lancia la sua visione della mobilit&agrave; del futuro prossimo all&rsquo;ITS World Congress&nbsp;di Amburgo, che si svolge da oggi al 15 ottobre. Si tratta di un evento globale, dedicato al &ldquo;trasporto intelligente&rdquo;, di conseguenza soprattutto alla guida autonoma. I temi fondamentali legati al self drive sono l&rsquo;integrazione delle vetture nella rete elettrica e l&rsquo;uso dei dati per una mobilit&agrave; ancora pi&ugrave; sicura. VW schiera alcune delle divisioni che stanno lavorando pi&ugrave; approfonditamente in questa direzione. Quali Volkswagen Veicoli Commerciali, MOIA (start-up acquisita nel 2016, che lavora sull'interazione tra mondo digitale e e i servizi per il trasporto urbano), CARIAD (azienda del Gruppo specializzata sui servizi digitali), Elli e MAN Truck &amp; Bus. Allo ITS il colosso tedesco presenter&agrave; i suoi progetti pilota, assieme a conferenze, interventi e anche uno spazio di confronto. Sar&agrave; mostra una simulazione di ridesharing in guida autonomia per evidenziare l&rsquo;utilit&agrave; di questo sistema con flotte per facilitare la mobilit&agrave; urbana. Questo grazie all&rsquo;esperienza del progetto di Volkswagen Veicoli Commerciali, MOIA e ARGO AI proprio ad Amburgo che dovrebbe diventare pubblico nel 2025. La dimostrazione dell&rsquo;efficacia sar&agrave; fatta con una ID.BUZZ AD1 in scala 1:2 che performer&agrave; davanti agli spettatori. La chiosa di&nbsp;Gernot Dollner, Senior Vice President Group Strategy del Gruppo Volkswagen: "I sistemi di trasporto intelligenti&nbsp; giocano un ruolo fondamentale nella mobilit&agrave; a prova di futuro, nelle citt&agrave; e non solo. Costituiscono il requisito di base per soluzioni di mobilit&agrave; a zero emissioni, connesse, sicure e su misura, e sono elementi chiave della strategia del Gruppo NEW Auto. Insieme ai nostri partner, renderemo la mobilit&agrave; di persone e beni ancora pi&ugrave; efficiente, sostenibile e confortevole". Leggi ora: la prova completa di VW ID.4 su Auto in edicola       

Il colosso tedesco all'evento dedicato al &ldquo;trasporto intelligente&rdquo;

Volkswagen