        Si chiama Caddy Collection ed &egrave; un progetto esclusivo di personalizzazione, nato dall&rsquo;idea dell&rsquo;azienda Rangoni &amp; Affini, punto di riferimento per la distribuzione e l&rsquo;assistenza di veicoli commerciali e truck in Lombardia e Veneto, e sviluppato dallo IED, l&rsquo;Istituto Europeo di Design. Una opportunit&agrave; per i giovani creativi, che si sono confrontati su tipologie di utenti differenti, filosofie di vita, ispirazioni e hanno ipotizzato molteplici proposte progettuali tra le quali sono state individuate tre linee stilistiche. Il risultato &egrave; stato svelato in una serata evento a Milano: Caddy Flow with Malibu, Caddy Adventure e Caddy Dolce 50&rsquo;s i protagonisti sui quali lo stile e le sue declinazioni hanno fatto la differenza.&nbsp;  Le 10 auto usate con il pi&ugrave; alto aumento di prezzo nel 2021 CADDY ADVENTURE La versione Adventure &egrave; una vera e propria dichiarazione d&rsquo;amore per chi ama la natura e le escursioni. I dettagli tecnici, sia nella parte esterna sia negli interni, non lasciano dubbi: dalle cromie, che spaziano tra l&rsquo;arancione dominante e il verde, fino ai rivestimenti in materiale che non si usura facilmente; dagli inserti a tema, passando per la matericit&agrave;. Il messaggio &egrave; chiaro: &egrave; il mezzo ideale per chi vuole entrare in contatto con il paesaggio, la sua energia e assorbire la sensazione di libert&agrave; autentica. CADDY FLOW WITH MALIBU Vernice opaca metallizzata bicolore, bianco lattiginoso, due toni diversi di verde: questo il primo impatto visivo con Caddy Flow With Malibu. In questo caso si &egrave; davanti ad una versione dalla vocazione pi&ugrave; urbana, moderna e immaginata per persone intraprendenti, dinamiche e con il gusto di &ldquo;mordere&rdquo; la vita per assaporarne ogni aspetto.&nbsp; CADDY DOLCE 50&rsquo;S Caddy Dolce 50&rsquo;s strizza l&rsquo;occhio alla dolce vita, al bon vivre, a quell&rsquo;atmosfera di rinascita e consapevolezza di voler andare incontro alla bellezza che ha caratterizzato gli anni Cinquanta. Comfort, calore e raffinatezza sono le parole chiave espresse attraverso&nbsp; l&rsquo;utilizzo di colori come il panna, il nocciola, il turchese, abbinati a dettagli cromati.&nbsp; LA SFIDA E IL TRAGUARDO La sfida pi&ugrave; grande per gli studenti dello IED &egrave; stata lavorare come gruppi interdisciplinari. Sono state due infatti le sedi interessate: Milano, con i ragazzi dai corsi triennali in Graphic Design, Illustrazione e Animazione e Product Design, e Torino con gli alunni dal Master in Transportation Design. Insieme &egrave; stato possibile interpretare l&rsquo;unicit&agrave; e tradurre il desiderio di Rangoni &amp; Affini: &ldquo;unire la rigorosit&agrave; di un prodotto tedesco come Caddy con l&rsquo;impareggiabile qualit&agrave; estetica e manifatturiera della miglior tradizione creativa e artigianale italiana&rdquo;, come affermato dall&rsquo;ingegner Natalino Affini. A testimonianza di questo&nbsp; anche la scelta di un partner come lo Studio BorromeodeSilva che rappresenta un&rsquo;eccellenza del Made in Italy in tutta Europa.       

A Milano &egrave; stata presentata una collezione che &egrave; il risultato tra un'icona tedesca e la tradizione creativa e artigianale italiana. Ecco le speciali Caddy Flow with Malibu, Caddy Adventure e Caddy Dolce 50&rsquo;s

Caddy Collection: le Volkswagen che non ti aspetti

Una volta erano le berline tre volumi le ammiraglie delle Case, ma con i tempi che cambiano questo ruolo adesso &egrave; occupato dai Suv e Volkswagen ha messo la Touareg come vertice assoluto della propria gamma.  Come &egrave; fatta  Il muso imponente caratterizza il design che per&ograve; trova un suo equilibrio tra le linee della fiancata, inclinate verso la coda, che contribuiscono a dare l&rsquo;idea di un corpo vettura pi&ugrave; filante che monolitico.  Gli interni sono realizzati con materiali di pregio e assemblaggi di primo ordine. L&rsquo;aspetto principale &egrave; rappresentato dai due schermi a effetto continuo con quello pi&ugrave; piccolo, da 12,3&rdquo; per la strumentazione, affiancato a quello pi&ugrave; grande da 15&rdquo; dedicato all&rsquo;infotelematica.  Lo spazio a bordo non manca, ma visto che la versione della nostra prova &egrave; la plug-in hybrid, le batterie fanno sacrificare qualcosa in termini di spazio: infatti il bagagliaio consente una capienza che va da 665 a 1655 litri.  Guarda il video per la prova completa  La Volkswagen Touareg, grazie al sistema di sospensioni pneumatiche, al differenzia Torsen e mappe dedicate, &egrave; adatta anche ad affrontare percorsi fuoristrada non troppo impegnativi.  La Volkswagen Touareg e-Hybrid &egrave; disponibile in due allestimenti, con prezzi che partono da 80.700 euro.  Guarda qui la prova a cura di Arturo Rizzoli.   

Abbiamo provato l&#39;ammiraglia della gamma del colosso di Wolfsburg, guarda qui la prova completa

Volkswagen Touareg e-Hybrid, ecco come va su strada

        Volkswagen ID.Buzz pick-up sar&agrave; realt&agrave;? Stavolta forse non serviranno tre indiizi per fare una prova. Proprio perch&egrave; &egrave; stato Klaus Zyciora, capo del design del gruppo VW, a lanciare sul proprio profilo Instagram un rendering del truck elettrico.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Klaus Zyciora (@klauszyciora)       "Dobbiamo portarlo al livello successivo?" ha domandato Zyciora .... L'mmagine ovviamente &egrave; stata rilanciata dalla stessa Casa, in occasione della giornata mondiale del design, che ha domandato ai fan commenti e impressioni sul prodotto.  Today is World #DesignDayOn the way from an idea to production, there are a lot of unseen design drafts made &ndash; like this one: An #IDBuzz pick-up!What do you think about it? = Love it! = Good that it was just an idea... pic.twitter.com/ZFFfnlPWnX &mdash; Volkswagen Group (@VWGroup) April 27, 2022    E' gi&agrave; tutto pronto? &ldquo;Lungo la strada che va dall&rsquo;idea alla produzione, ci sono molte bozze di design nascoste, come questa&rdquo;. Avendo scelto proprio quella immagine, c'&egrave; da chiedersi quanto sia stata casuale ... Il pick-up mostra altre le due porte a laterali posteriori al posto di quelle scorrevoli del van, con apertura controvento. E ovviamente il cassone: la baase ci sarebbe gi&agrave;, piattaforma MEB, con batteria da 77 kWh, motore da 204 cavalli. Leggi anche: Porsche 911 Sport Classic, tributo alla storia        

Klaus Zyciora, capo del design del gruppo Volskwagen, lancia il sasso nello stagno...

Volkswagen  ID.Buzz pick-up, spunta il rendering

La Golf Variant &egrave; una vettura che si &egrave; sempre trovata a giocare la sua partita in un ruolo scomodo. Derivando da un vero e proprio mito come la Golf, alle volte l&rsquo;allungamento &egrave; apparso troppo forzato con alcune generazioni poco fortunate.  Ma non &egrave; il caso dell&rsquo;ottava serie, quella oggetto della nostra prova. La linea, infatti, risulta armonica con dettagli curati come i mancorrenti molto sottili, oppure lo spoiler posteriore che conferisce alla vettura un carattere molto pi&ugrave; filante.    Golf Variant, le caratteristiche principali  In un mondo dominato dai crossover, questa station wagon dice la sua grazie a una filosofia costruttiva che la rende una piccola Passat. L&rsquo;allungamento delle dimensioni e del passo le permette di offrire pi&ugrave; spazio per gli occupanti e inoltre, con una guida accorta, sfruttando le sue peculiarit&agrave; aerodinamiche si possono fare anche 16 o 17 km con un litro.  Gli interni sono sobri e hi-tech allo stesso tempo, caratterizzati da materiali di qualit&agrave; e assemblati alla perfezione caratterizzati dai due schermi da 10,25&rdquo;, uno dedicato alla strumentazione, l&rsquo;altro all&rsquo;infotelematica.  La Golf Variant della nostra prova &egrave; quella equipaggiata con il 1.0 benzina mild hybrid da 110 cavalli, abbinato al doppia frizione a sette rapporti.   Guarda qui il video, a cura di Arturo Rizzolli, per la prova completa!  La prova della Golf Variant   

Abbiamo provato la station wagon di Wolfsburg, spinta dal benzina ibrido da 110 cavalli. Guarda qui la prova

Volkswagen Golf Variant 1.0 TSI, ecco come va

        Alla fase dei bozzetti prodromici del design, nuovo Volkswagen Amarok sostituisce i test di sviluppo. Immagini buone del pick-up (ancora camuffato nello stile) destinato a un'uscita sul mercato a fine 2022. Lo far&agrave; inizialmente in configurazione cabina doppia quattro porte e, su alcuni mercati, cabina singola due porte. Come scopriremo nuovo Amarok? &Egrave; un progetto nato in condivisione tecnica con Ford, nell'ottica dello "scambio" con le architetture MEB per la casa dell'Ovale. C'&egrave; la tecnica del Ford Ranger sotto gli stilemi Volkswagen di nuovo Amarok. Quanti Adas sul nuovo Amarok! Far&agrave; il pieno di sistemi di assistenza alla guida, ben 30 gli Adas - di cui 20 inediti per il pick-up -. A bordo proporr&agrave; un abitacolo comfortevole, sedute ampie e a richiesta regolabili elettricamente. La parte infotainment sar&agrave; di livello, equiparabile per servizi connessi a un'ordinaria e connessa berlina.  Trazione integrale o 4x4 on demand La specificit&agrave; dell'Amarok per&ograve; &egrave; quella di tutti i pick-up. Capacit&agrave; di carico, quindi; ancora, doti in fuoristrada. Due i sistemi di trazione quattro ruote motrici, tra una proposta integrale permanente e una 4x4 on demand. A richiesta si potr&agrave; guidare nuovo Amarok anche due ruote motrici. &Egrave; la linea di trazione collegata a motori turbo benzina (un'unit&agrave;) e turbodiesel, in quattro soluzioni, declinate con cilindrata 2 litri quattro cilindri e 3 litri V6.&nbsp; Dimensioni di Amarok, il passo si allunga Detto delle gomme all terrain di serie, dei fari a led standard e dei matrix led IQ. Light a richiesta, il pick-up rivela dimensioni importanti, in crescita rispetto al passato. &Egrave; 10 centimetri pi&ugrave; lungo, a 5,35 metri, a fronte di un passo di ben 3,27 metri (+17,5 centimetri). Il rapporto dice, quindi, di sbalzi accorciati, che diventano favorevoli per affrontare passaggi in fuoristrada impegnativi, dove migliora la capacit&agrave; di guida, aumentata.&nbsp; Il cassone &egrave; in grado di ospitare un EPAL tra gli archi passaruota, grazie al riposizionamento degli ammortizzatori. La portata &egrave; dichiarata in 1,2 tonnellate, mentre la capacit&agrave; di traino &egrave; di 3,5 tonnellate.&nbsp; Sul mercato esordir&agrave; in cinque allestimenti, per una produzione prevista in Sudafrica, impianto che condivide con Ford Ranger: Amarok, Live, Style, Panamericana e Aventura le proposte del pick-up.       

Dimensioni superiori, pi&ugrave; spazio e capacit&agrave; di carico per il pick-up gemello di nuovo Ford Ranger. Ecco come si presenta l'Amarok 2023

Nuovo Volkswagen Amarok, ecco quando arriverà sul mercato

        L&rsquo;obiettivo Volkswagen &egrave; chiaro: puntare all&rsquo;elettrico per tutti. E proprio per arrivare a chiunque, la Casa tedesca ha stretto una partnership che durer&agrave; due anni, con un campione conosciuto e ammirato non solo in Italia, ma in tutto il mondo: Francesco Totti. Un ambasciatore d&rsquo;eccezione per i modelli 100% elettrici della gamma, che collaborer&agrave; con l&rsquo;azienda tedesca con l&rsquo;obbiettivo di avvicinare il grande pubblico al concetto di e-mobility.  &ldquo;Per me sar&agrave; una collaborazione speciale&rdquo; ha spiegato&nbsp;Francesco Totti, &ldquo;che mi permetter&agrave; di essere ambasciatore ma soprattutto di promuovere il nuovo concetto di&nbsp;mobilit&agrave; elettrica&nbsp;della&nbsp;Volkswagen, che porter&agrave; a una vera e propria rivoluzione della nostra vita quotidiana, rendendola pi&ugrave; facile e pi&ugrave;&nbsp;sostenibile&rdquo;. Per i propri spostamenti, Totti avr&agrave; a disposizione due modelli 100% elettrici della&nbsp;ID. Family: la compatta&nbsp;ID.3&nbsp;e il SUV sportivo&nbsp;ID.4 GTX. &nbsp; Il frutto della collaborazione sar&agrave; una campagna di comunicazione sviluppata attraverso una serie di contenuti creativi che con puro scopo informativo e allo stesso tempo aiuteranno a sfatare i luoghi comuni legati alle auto elettriche.&nbsp; Un vero e proprio ambasciatore Nel ruolo di ambasciatore della ID. Family, e grazie alla sua grande popolarit&agrave; e alla capacit&agrave; di mettersi in gioco con ironia e semplicit&agrave;, Francesco Totti si far&agrave; interprete e traduttore, per rendere l&rsquo;elettrico Volkswagen ancor pi&ugrave; alla portata di tutti. &nbsp; Oggi, la&nbsp;gamma ID. italiana&nbsp;conta gi&agrave; tre modelli: la compatta ID.3, il SUV ID.4 e il SUV coup&eacute; ID.5, questi ultimi due disponibili anche in versione sportiva GTX con trazione integrale elettrica e 220 kW (299 CV) di potenza massima. Il 2022 vedr&agrave; inoltre l&rsquo;arrivo sul mercato del modello di serie derivato dal concept&nbsp;ID. BUZZ, erede 100% elettrico del leggendario pulmino Volkswagen. Obiettivo: carbon footprint zero L&rsquo;obiettivo del brand &egrave; raggiungere la&nbsp;carbon neutrality&nbsp;entro il 2050. Il target intermedio in Europa &egrave; un taglio delle emissioni di CO2&nbsp;per vettura del 40% entro il 2030 (rispetto al 2018). Oltre ad accelerare la&nbsp;transizione&nbsp;verso la mobilit&agrave; elettrica, tutti gli elementi della produzione &ndash; incluse le catene di fornitura &ndash; devono essere portati a bilancio di carbonio neutro (ovvero bisogna compensare con aree verdi il carbonio emesso durante la produzione). A ci&ograve; va aggiunto il sistematico&nbsp;riciclo o riutilizzo delle batterie&nbsp;ad alto voltaggio provenienti dai vecchi veicoli elettrici. Sulla strada verso la totale elettrificazione della flotta,&nbsp;Volkswagen&nbsp;ha annunciato il lancio di almeno&nbsp;un nuovo modello elettrico ogni anno.        

Lo straordinario campione romano ha fatto una scelta importante e ha scelto un partner d&rsquo;eccezione

Totti si è finalmente convertito... all'elettrico!

La Volkswagen Polo si rif&agrave; il trucco, e si rilancia sul mercato con una serie di aggiornamenti sia estetici che di contenuto. Non una rivoluzione, ma l&#39;evoluzione di uno dei modelli del brand tedesco pi&ugrave; apprezzati sul mercato. Oggetto di un leggero restyling che si concentra soprattuto su frontale e gruppi ottici sia anteriori che posteriori, la Polo punta tutto o quasi sull&#39;unit&agrave; da 1 litro a 3 cilindri a benzina o a doppia alimentazione benzina/metano: nella gamma della hatchback non c&#39;&egrave; spazio per i Diesel, ma neppure per motori elettrificati. La GTI da 2 litri e oltre 200 cavalli &egrave; invece destinata a un pubblico sportivo di nicchia.  Volkswagen ID.Buzz, il Bulli rinasce in versione 100% elettrica  Volkswagen Polo, spazio e tecnologia  Dentro, la rinnovata Polo sfoggia tutta la tecnologia e la qualit&agrave; che caratterizza solitamente i modelli pi&ugrave; grandi del brand, tanto che si ha la sensazione di trovarsi a bordo di un&#39;auto di segmento superiore. I materiali sono ricercati, la strumentazione &egrave; tutta digitale e lungo &egrave; l&#39;elenco delle dotazioni tecnologiche di cui questo modello &egrave; dotato. Senza rinunciare a nulla neppure sul fronte dell&#39;abitabilit&agrave;: comoda per 4 persone, garantisce spazio e comfort sufficienti per ogni tipo di utilizzo quotidiano.  Guarda qui la nostra video prova della nuova VW Polo:   

La piccola tedesca si rinnova dentro e fuori, senza stravolgersi e puntando tutto sul 3 cilindri a benzina da 1 litro

Volkswagen Polo, la prova del restyling

        Il mercato americano e le auto elettriche sono due obiettivi cruciali dei colossi dell'auto tedesca. Una delle sintesi di questi due fronti pu&ograve; essere considerato il pick-up, mezzo preferito degli automobilisti statunitensi, con la propulsione alimentata dalle batterie. La concorrenza americana si sta attrezzando con Ford F-150 Lightning, Tesla Cybertruck, Rivian R1T, GMC Hummer EV o Ram Revolution. Volkswagen ha dei progetti, confermati da&nbsp;Scott Keogh CEO di VW Group of America, in un&rsquo;intervista a Business Insider. Il manager sostiene che proporre un pick-up a zero emissioni sia un&rsquo;enorme opportunit&agrave; per il Marchio, un modo efficace per piantare la propria bandiera in un mercato prestigioso dove Volkswagen &egrave; spesso andata a sprazzi. L'obiettivo sarebbe quello di far cambiare idea ai clienti americani appassionati di truck e molto fedeli a Case come Ram, Ford o Chevrolet. Ma come &egrave; successo con Tesla per berline e Suv, potrebbe accadere anche per i pick-up: del resto lo hanno opensato i Costruttori tradizionali e quelli di EV. Volkswagen, arriver&agrave; un aiuto da Ford? Keogh ha prospettato la possibilit&agrave; di progettare e realizzare un pick-up elettrico in proprio. I tempi sono stretti, ma la collaborazione con Ford potrebbe dare una grossa mano. E portare nuovi frutti. Leggi anche: Auto numero 5 &egrave; in edicola        

Lo ha confermato Scott Keogh, CEO di Volkswagen Group of America

Volkswagen studia un pick-up elettrico per il mercato americano

        I frutti della divisione Cariad li vedremo solo nel 2025, quando il Gruppo Volkswagen dar&agrave; prima e piena applicazione alla piattaforma software sviluppata internamente. Si parla di auto progettate "software defined", dove cio&egrave; la componente dei servizi, delle soluzioni di guida assistita e della connettivit&agrave; &egrave; centrale sull'architettura "hardware defined". Si apre tutto un potenziale enorme, di business anzitutto per le case, legato alla proposta di servizi e soluzioni integrabili sull'auto nel suo ciclo di vita. Intenta, l'importanza dell'analisi dei dati Cariad lavora allo sviluppo dell'architettura che sar&agrave; scalabile e applicata a tutti i marchi del Gruppo. Lo fa con una mossa, l'ultima, di acquisizione di competenze tecniche specifiche. Annuncia di aver rilevato - con l'operazione da finalizzare entro fine 2022 - la divisione automotive di Intenta. Si tratta di una realt&agrave; attiva nella fusione dei dati provenienti dai sensori dell'auto. Per un reparto al lavoro su un'architettura software defined, le competenze di specialisti nel campo della raccolta e analisi dati risultano cruciali. I sensori rilevano, gli algoritmi incrociano i dati In soldoni, Intenta opera a livello di analisi ed elaborazione di tutte le informazioni che un veicolo, dotato di camere frontali, sensori radar, Lidar, &egrave; in grado di collezionare. Informazioni singole che diventano cruciali quanto elaborate, incrociate, anche con dati quali le info dal navigatore o dall'analisi delle esigenze dei passeggeri. Intenta opera al livello di fusione e analisi. Adas, tutti i dati per una ricostruzione affidabile Si tratta di un know how essenziale quanto a sviluppo dei sistemi Adas, poich&eacute; consentono - ad esempio - di mappare a un elevato livello di dettaglio l'ambiente intorno al veicolo. &Egrave; solo una delle possibili applicazione dell'analisi dei dati dalla fusione di pi&ugrave; sensori. Altri ambiti si aprono in materia di servizi proposti ai passeggeri sulla base di analisi delle esperienze di utilizzo. Questo il livello futuro al quale operer&agrave; il mondo dell'auto, sempre pi&ugrave; digitalizzato e "smaterializzato" dalla fisicit&agrave; di un volante tra le mani, un telaio, un motore e sensazioni da automobile strettamente oggetto di passione.&nbsp;       

La divisione beneficer&agrave; delle competenze di Intenta nel campo della raccolta e analisi dati dai sensori. Un campo cruciale per auto software defined con Cariad

Cariad di Volkswagen rileva Intenta: l'importanza dell'analisi dei dati

        Un po' coup&eacute;, un po' crossover, e anche un po' Suv. La Volkswagen Taigo non ha una crisi d'identit&agrave;, solo che, a seconda di come la si vuole guardare, pu&ograve; essere l'una, l'altra oppure l'altra ancora. Certo i ben informati diranno che non si tratta di una novit&agrave; in senso assoluto. Perch&eacute; dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, pi&ugrave; specificatamente in Sudamerica, la Taigo esiste gi&agrave; da tempo con il nome di Nivus. In realt&agrave; quella commercializzata in Europa &egrave; realizzata in Spagna ed ingegnerizzata secondo le specifiche di questo mercato. Quindi simile, ma non uguale.  Una pianale, una garanzia A proposito di somiglianze, il nuovo modello Volkswagen nasce dalla sempreverde piattaforma MQB A0. Pianale destinato alle vetture di segmento A e B, che certifica la presenza della sola trazione anteriore, ma pure l'assenza dell'elettrificazione. Quindi anche in questo caso non c'&egrave; da attendersi una qualche gamma motori mild-hybrid o simile. Nelle fattezze la selezione di propulsori riprende quella di Polo, ma senza l'aggiunta della versione a metano. Qui si va sul classico. Due motori, per tre livelli di potenza. Il "mille" tre cilindri della famiglia TSI &egrave; disponibile nel formato da 95 CV (accoppiato ad un manuale a 5 marce) oppure da 110 CV. In questo caso la trasmissione si realizza con un manuale a sei rapporti, oppure con il pi&ugrave; "classico" dei DSG a 7 marce. Cambio, quest'ultimo, di serie sulla motorizzazione pi&ugrave; potente: il prestante quattro cilindri turbo 1.5 TSI. Propulsore che si distingue per la presenza del sistema di disattivazione dei cilindri. A seconda del carico di lavoro, l'ACT, questa la sua denominazione, decide se spegnere o meno due dei quattro cilindri. Questo tipo di unit&agrave; &egrave; da tempo presente all'interno del Gruppo, e ha deciso di presenziare pure su Taigo. Il tech lo puoi scaricare La vita di bordo ripercorre la scenografia offerta da Volkswagen Polo e Volkswagen T-Cross. Nell'allestimento Life, che sebbene rappresenti l'accesso alla gamma &egrave; a tutti gli effetti un livello intermedio, il quadro strumenti digitale ha una diagonale di 8 pollici, cos&igrave; come quella del sistema di infotainment. L'impianto digitale, la cui base &egrave; la piattaforma digitale nota come MIB 3, &egrave; il modello Ready2Discover. Nella versione R Line (il top di gamma) il quadro passa ad una diagonale di 10,25 pollici, mentre quella dell'impianto digitale si conferma a quota 8, ma si tratta del modello Discover Media. In opzione il Discover Media Pro con navigatore satellitare. La Taigo infatti non dispone di serie di tale sistema, potendo contare sulla presenza (anche in modalit&agrave; wireless) di Android Auto e Apple CarPlay. E quindi delle relative app di navigazione. Ma se foste interessati al "naviga" ufficiale, basta scorrere il men&ugrave; dell'infotainment, cliccare sul tasto shop, e acquistarlo. Verr&agrave; scaricato direttamente in vettura. Visto che siamo a bordo, tanto vale parlare dello spazio disponibile. In realt&agrave; rispetto ad una T-Cross o ad una Polo le differenze sono pressoch&eacute; assenti. Dopotutto il passo &egrave; indentico. Le differenze sono millimetriche. Si sta bene in quattro, ma i centimetri riservati ai passeggeri posteriori latitano un po', soprattutto se chi siede davanti &egrave; particolarmente alto e tende ad "allungarsi" troppo con il sedile. Singolare invece il fatto che la Taigo sia pi&ugrave; lunga di 3 centimetri rispetto alla T-Roc - non ci siamo sbagliati, &egrave; proprio T-Roc! - dato che si tratta di una vettura realizzata su di un altro pianale. Questo perch&eacute; lo sbalzo posteriore del nuovo crossover coup&eacute; &egrave; importante. Quanto basta per assicurare un volume di carico di 438 litri. Comunque, se vi piacciono i numeri, la Taigo &egrave; lunga 4.266 mm, la T-Cross 4.108 mm e la T-Roc 4.236 mm. Volkswagen T-Roc 2022, restyling pi&ugrave; curato con le novit&agrave; all'interno Comoda secondo le attese Su strada, e altrimenti non avrebbe potuto essere, si conferma una vettura piacevole e confortevole. Non particolarmente brillante nell'handling, ma sempre sicura e sufficientemente agile tra le curve. Il tre cilindri da 110 cavalli sembrerebbe pi&ugrave; che sufficiente per assecondare il telaio di Taigo, coadiuvato per l'occassione dall'ottimo DSG. Un cambio perfetto per ogni situazione, che per&ograve; non trascende nella sportivit&agrave; assoluta. Ma questo non &egrave; l'ambito ideale per utilizzare questo aggettivo. Pi&ugrave; corposo il 1.5 TSI, adatto forse a chi cerca qualcosa in pi&ugrave; in termini di sostanza, ma comunque non fondamentale in senso assoluto. L'assetto &egrave; tendenzialmente morbido e i movimenti del corpo vettura sono tutto sommato ben frenati. Rollio e beccheggio appaiono nella media. Sicuramente la taratura privilegia il comfort di marcia e assorbe al meglio le sconnessioni del manto stradale. La vettura &egrave; gi&agrave; disponibile presso la rete di vendita, ad un prezzo di partenza di 23.150 euro per il modello 1.0 TSI da 95 CV in allestimento Life. Ma si arriva sino ai 29.400 euro della R-Line 1.5 TSI con cambio DSG da 150 CV.        

Al di l&agrave; della forma, trae ispirazione dalle collaudate Polo e T-Cross. Eppure, tirando il righello, si scopre che &egrave; pi&ugrave; lungo di una T-Roc

Volkswagen Taigo, ecco la prova del nuovo Suv Coupé

        Il caro benzina affligge tutti gli automobilisti italiani. E se si provassero soluzioni alternative come il caff&egrave;? Follia, dite? S&igrave;, ma realt&agrave;. Anche perch&eacute; un'auto alimentata a caff&egrave; &egrave; esistita veramente, e anni fa &egrave; entrata nel Guinness dei Primati. Motivazione: "auto alimentata a caff&egrave; pi&ugrave; efficiente del mondo". Ma raffreddate l'entusiasmo: viaggiare a caff&egrave; &egrave; pi&ugrave; complicato (e costoso) del farlo con la benzina. La Volkswagen Scirocco che va a... caff&egrave;  La cosiddetta "CaRpuccino", come l'hanno ribattezzata gli inglesi, &egrave; stata creata in un programma della BBC, "Bang Goes the Theory", con il duplice scopo di divertirsi e di dare qualche risposta scientifica. La base &egrave; una Volkswagen Scirocco del 1988 a cui &egrave; stato montato, nella parte posteriore, un vistoso (ed esteticamente orribile) macchinario che passa per le fiancate fino ad arrivare al cofano. Perch&eacute; &egrave; stato proprio scelto il caff&egrave;? Perch&eacute; i suoi chicchi emanano pi&ugrave; calorie del legno e del carbone. Auto alimentata a caff&egrave;: il procedimento scientifico Per muovere la macchina, questi chicchi (&egrave; fondamentale siano secchi) sono stati inseriti in un gassificatore per essere riscaldati fino a 700&deg; C per liberare monossido di carbonio e idrogeno. A quel punto viene generato un gas: un filtro lo depura e lo conduce alla camera di scoppio del motore, mentre un secondo filtro ne elimina i residui. Ha percorso 340 km, ma a quale prezzo? Nel 2010 la Volkswagen Scirocco a caff&egrave; ha percorso 340 km da Londra a Manchester. Tutto liscio? Neanche per idea. Innanzitutto, &egrave; vero che l'auto ha mantenuto una velocit&agrave; costante di 105 km/h, ma ogni 70 km &egrave; obbligatorio uno stop per sostituire acqua e caff&egrave;, oltre a dover sostituire i suddetti filtri. Quindi, bisogna preventivare una lunga fermata ogni ora di viaggio, e durante l'operazione vanno messi chili di chicchi. Considerando che il prezzo medio di un kg di caff&egrave; in Italia &egrave; di 18-20 euro, basta farsi due conti per scoprire che, paradossalmente, viaggiare con il carburante tradizionale &egrave; pi&ugrave; conveniente. Caro benzina, le 10 regole per risparmiare sul consumo di carburante       

Nel 2010 una Volkswagen Scirocco alimentata con chicchi di caff&egrave; percorse 340 km. Una soluzione nuova e divertente, peccato che tempistiche e costi siano terribili: ecco perch&eacute;

Benzina troppo cara? Viaggiare con l'auto a caffè è peggio!

        La guerra in Ucraina &egrave; una ferita per il mondo, con il massacro dei cittadini. L&rsquo;invasione Russia, oltre allo scambio, continua a essere una minaccia per l&rsquo;economia mondiale. Compreso il mercato automotive. L&rsquo;ultimo problema riguarda Volkswagen, costretta a posticipare il lancio del crossover sportivo elettrico, la ID.5. Che &egrave; prodotta nello stabilimento di Zwickau, ma sar&agrave; rimandata da aprile a maggio per problemi di approvvigionamento di alcune componenti provenienti. Leggi anche: Renault, stop delle attivit&agrave; in Russia. Come ha reagito il titolo?&nbsp; Come noto,&nbsp; l&rsquo;Ucraina &egrave; fondamentale per la produzione di cavi e cablaggi, sede di molti stabilimenti adibiti a queste produzione. La guerra blocca il Gruppo Un guaio serio, Volkswagen ha comunicato che la quantit&agrave; di materiale disponibile non &egrave; sufficiente nemmeno alla costruzione dei modelli di ID.5 dimostrativi da inviare ai rivenditori. Potrebbe quindi peggiorare.&nbsp; Il disagio non riguarda solo VW, anche Audi e Porsche hanno dovuto fermare la produzione di alcuni modelli. Leggi anche: VW e Cariad, un flotta al lavoro della piattaforma software per il self drive nel 2030&nbsp;        

L&rsquo;invasione russa impedisce una fornitura essenziale per la produzione

La guerra in Ucraina rimanda il lancio di Volkswagen ID.5

        Il software a bordo delle auto sar&agrave; sempre pi&ugrave; importante, in special modo per la guida autonoma o assistita di alto livello e per le elettriche, desinate secondo i piani dei Costruttori a colonizzare il mercato europeo. In questa ottica Cariad, la divisione del Gruppo Volkswagen specialista di questo settore, sta accelerando il processo di sviluppo della sua piattaforma software, che sar&agrave; impegnata su un potenziale di 40 milioni di veicoli del colosso tedesco entro il 2030. Cariad sta equipaggiando una flotta di sviluppo con un nuovo hardware che ha gi&agrave; le caratteristiche della futura architettura elettronica. Uno sviluppo cruciale, per affrontare una concorrenza che sar&agrave; sempre pi&ugrave; intensa in questo campo. Le prime auto stanno circolando in Germania e nella Silicon Valley negli USA. A breve la flotta sar&agrave; ampliata a centinaia di modelli dei vari marchi, dotati di computer ad alte prestazioni connessi al cloud, telecamere ad alta risoluzione sensori aggiuntivi. Inizia quindi la raccolta massiva dei dati, anche del traffico, in tempo reale. Lynn Longo, Chief Technology Officer di Cariad, commenta. "La messa in strada della nostra flotta di sviluppo getta le base per una raccolta di informazioni in tempo reale per lo sviluppo della nuova piattaforma. Per la prima volta, abbiamo l'opportunit&agrave; di registrare continuamente situazioni critiche nel traffico stradale, caricarle sul cloud e addestrare i nostri algoritmi con esse. Questo processo &egrave; fondamentale per adattare funzioni e servizi esattamente alle esigenze di mobilit&agrave; dei nostri utenti". Tutto in diretta I sistemi ad intelligenza artificiale riconoscono e filtrano&nbsp;le&nbsp;situazioni comunicate delle auto e inoltrano agli sviluppatori i casi pi&ugrave; importanti per sviluppare sistemi di guida altamente automatizzati sempre pi&ugrave; pronti, affidabili e rapidi. Questione di pochi attimi, le registrazioni vengono caricate sul cloud, elaborate e disponibili quasi in diretta. I software cos&igrave; possono essere addestrati anche sulla Big Loop (Big Data Loop) la piattaforma di Cariad per testare le situazioni in condizione reali senza compromettere la sicurezza su strada. Per poi essere verificati successivamente. Leggi anche: Volkswagen Tiguan e-Hybrid DSG, il test del Suv plug-in&nbsp;       

Sviluppo in tempo reale: la tecnologia per 40 milioni di veicoli ai primi test su strada e con l'intelligenza artificiale

VW e Cariad, un flotta al lavoro della piattaforma software per il self drive nel 2030

        La gamma della Volkswagen Tiguan si arricchisce della versione e-Hybrid, nome che contraddistingue l&rsquo;alimentazione ibrida plug-in. Identica e tutto e per tutto alle versioni con i soli motori endotermici benzina e Diesel, questa Tiguan ibrida si riconosce grazie al badge posto sul portellone posteriore e allo sportellino per la ricarica. Ma sotto la carrozzeria ci sono molte differenze a livello meccanico: il powertrain &egrave; infatti affidato a un 4 cilindri da 1,4 litri a benzina che lavora insieme a un&rsquo;unit&agrave; elettrica, per una potenza complessiva di 245 cavalli. Volkswagen ID.Buzz, il Bulli rinasce in versione 100% elettrica Volkswagen Tiguan, comfort ibrido Larga 4,51 metri, la Tiguan rappresenta il &ldquo;cuore&rdquo; dell&rsquo;offerta di modelli Suv targati Volkswagen, e in questa versione plug-in garantisce fino a 50 km in modalit&agrave; full electric (secondo il ciclo WLTP). Dentro &egrave; spaziosa e confortevole, con un buon livello di abitabilit&agrave;. Sin dalla versione di accesso, la Life, quesa Tiguan ibrida offre una ricca dotazione. Guarda la nostra video prova della Volkswagen Tiguan e-Hybrid        

Ci siamo messi al volante della versione ibrida plug-in del Suv medio di casa Volkswagen: ecco com'&egrave; fatta e come va la Tiguan e-Hybrid

Volkswagen Tiguan e-Hybrid DSG, il Suv ibrido alla prova

        La conferenza annuale del Gruppo Volkswagen &egrave;, da sempre, una bella occasione, oltre per sapere come sta andando questo colosso dell&rsquo;auto, anche per riflessioni sul mondo dell&rsquo;auto a 360 gradi, e pure quest&rsquo;anno, nella conferenza di marted&igrave; 15 marzo, &egrave; andata cos&igrave; Gerra e tensioni Nelle prime battute il Ceo di VW, Herbert Diess, ha detto che il suo Gruppo doner&agrave; 1 milione di euro all'Agenzia delle Nazioni Unite per la popolazione ucraina. Ha aggiunto che Vw ha sospeso l'attivit&agrave; produttiva in Russia e che alle maestranze viene pagato l'80% del salario. A proposito del momento contingente legato alla guerra in Ucraina, il Ceo Diess e il Cfo, (chief finance officer) Arno Antlitz, hanno detto che ci potrebbero essere ripercussioni sulle consegne delle auto, ci&ograve; perch&eacute; molte materie prime, che si usano per la costruzione delle auto come il nikel o il cobalto, impiegato per le batterie delle full electric, provengono dalla Russia e dall'Ucraina; in pi&ugrave; l'Ucraina &egrave; un importante fornitore di cablaggi per l'automotive. Diess ha aggiunto che, chiaramente, Vw lavora su delle alternative, ma sono operazioni che richiedono tempo. Il CEO Diess e il CFO Anlitz hanno anche detto che la guerra, con le conseguenti sanzioni e la penuria di materie prime e componentistica, porter&agrave; a un aumento del costo delle auto.&nbsp; Meno auto, pi&ugrave; profitti Quanto ai risultati di VW nel 2021, c'&egrave; stata una contrazione dei volumi di vendita del Gruppo VW pari al 6% rispetto all&rsquo;anno precedente, ma il fatturato ha fatto segnare una crescita del 12%, attestandosi a 250,2 miliardi di Euro, e l'utile operativo quasi raddoppiato rispetto al 2020, arrivando a 20,0 miliardi di Euro. Tutto ci&ograve; malgrado il problema di microchip. Batterie e investimenti... Open E&rsquo; stato inoltre confermato l'impegno di VW di costruire 6 gigafactory per la produzione di batterie. Visto lo sforzo economico rilevante, &egrave; probabile che l'operazione venga messa in atto con un'offerta pubblica iniziale (Ipo) delle azioni della societ&agrave; (separata) che costruir&agrave; le fabbriche. Una spinta all'elettrico L&rsquo;aumento del costo di benzina e gasolio, sempre secondo i vertici di VW, potrebbe essere un elemento capace di dare un&rsquo;ulteriore spinta alla diffusione delle auto elettriche, settore nel quale il gruppo di Wofsburg nel 2021 ha ottenuto brillanti risultati in termini di volumi e di profitti.&nbsp; Questi sono solo alcuni punti, quelli forse pi&ugrave; interessanti per il pubblico del nostro sito, di una conferenza davvero ricca di informazioni e spunti di riflessione.       

Durante la conferenza annuale sono stati dichiarati i numeri che hanno caratterizzato il il 2021 del colosso tedesco e svelate alcune delle strategie future

Gruppo Volkswagen, meno auto vendute, ma profitti in crescita nel 2021

        Dalla Vizzion alla ID Space Vizzion concept, per dire come sar&agrave; la Volkswagen Passat elettrica. Indicazioni alle quali si sostituisce l'ufficialit&agrave; e il primo teaser di Volkswagen Aero B. Spunta a margine della presentazione dei risultati finanziari e delle previsioni del Gruppo Volkswagen sul 2022. Lo fa sullo sfondo delle parole di Herbert Diess, a dare appuntamento al 2023 per il debutto di Volkswagen ID. Aero B.&nbsp; Meglio mettere ordine, dire come la Passat con motorizzazioni endotermiche continuer&agrave; a esistere, calcare la scena con una nuova generazione alla quale si affiancher&agrave; la Aero B. Architettura della Passat elettrica Progetto su architettura MEB, &egrave; stato a lungo oggetto di anticipazioni attraverso concept pi&ugrave; o meno convincenti: poco, la Vizzion; parecchio, la ID. Space Vizzion del 2019, con carrozzeria station wagon. Arriver&agrave; in una seconda fase questa seconda interpretazione, accanto alla Aero B che sar&agrave; una berlina cinque porte, sulla base delle anticipazioni avute dai muletti. LEGGI ANCHE - Volkswagen ID2 verso uno stile diverso dalla ID Life Il primo teaser rivela il design&nbsp; Il teaser mostra un bel frontale, un volume accorciato che depone a favore di un'ampissima abitabilit&agrave; interna a fronte di ingombri che potranno essere, cos&igrave;, inferiori. I fari si sviluppano per linee orizzontali, raccordati dall'elemento a led a tutta ampiezza. Connotati quasi sportiveggianti per la proposta di berlina business elettrica. Dimensioni di Volkswagen Aero B Un progetto confermato dopo il recente lancio della Volkswagen ID. Buzz, grande MPV. Quelle dimensioni, i 4,71 metri del pulmino, sono destinate a essere superate dalla berlina di segmento D/E qual &egrave; la Passat. Una variante Passat elettrica, quindi Volkwagen ID. Aero B, che potrebbe beneficiare di un passo prossimo ai 3 metri, su ingombri esterni da 4,95 metri.&nbsp;       

Accanto alla Passat con motori benzina e diesel arriver&agrave; nel 2023 la ID. Aero B, berlina elettrica business su architettura MEB

Volkswagen Passat elettrica, ID. Aero B mostra il primissimo teaser

        Era il 1949 quando Volkswagen lanci&ograve; un modello destinato a entrare nella storia del Marchio: il Transporter T1, meglio conosciuto con il soprannome Bulli. Un veicolo pensato per offrire spazio e versatilit&agrave; a costi contenuti, che conobbe un enorme successo tanto da diventare un vero e proprio simbolo del '900. Dopo 73 anni e 6 generazioni, Volkswagen ha deciso di rivoluzionare il suo multispazio, tornando alle origini per quanto riguarda lo stile e guardando dritta al futuro dal punto di vista tecnico. L'ID.Buzz, questo il nome scelto dalla Casa tedesca per l'erede del Bulli, &egrave; infatti un veicolo elettrico al 100%, e dotato delle pi&ugrave; moderne tecnologie. Volkswagen ID.4 GTX, al volante della nuova generazione di sportive elettriche Volkswagen ID.Buzz, versatilit&agrave; a zero emissioni Lungo 4,71 metri, largo 1,88 e alto 1,93, l'ID.Buzz punta molto sullo spazio interno, sia per il trasporto delle persone che delle merci, a seconda della versione. Costruito sul pianale modulare MEB, che d&agrave; vita a numerosi modelli elettrici di taglia medio-piccola del Gruppo Volkswagen, l'erede del Bulli ne riprende in buona parte lo stile tondeggiante con un frontale a sviluppo orizzontale. Nonostante questo, l'ID.Buzz ha un Cx di appena 0,285. Il motore, cos&igrave; come la trazione, &egrave; posteriore, mentre le batterie sono posizionate sotto al pianale. Questo schema permette di risparmiare spazio nella parte anteriore del veicolo e di garantire un ridotto raggio di sterzata (11metri) oltre che un basso baricentro, a tutto vantaggio del comportamento su strada. Il motore elettrico garantisce 204 cavalli di potenza massima e 310 Nm di coppia. La batteria &egrave; agli ioni di litio con una capacit&agrave; di 82 kWh, di cui 77 di capacit&agrave; netta, e pu&ograve; essere ricaricata tramite sistema Plug&amp;Charge con potenza fino a 170 kW, ma l'autonomia non &egrave; stata ancora dichiarata. Playmobil presenta il Volkswagen Bulli in scala 1:18 &nbsp;  ID.Buzz, tecnologia al centro Il nuovo ID.Buzz &egrave; stato declinato da Volkswagen in due versioni, la cargo e quella invece dedicata al trasporto delle persone. Quest'ultima &egrave; offerta con una configurazione a 5 posti, con 1.121 litri di capacit&agrave; di carico nel vano posteriore. Spazio che &egrave; possibile incrementare fino a ben 2.205 litri abbattendo la seconda fila di sedili. L'abitacolo dell'ID.Buzz riprende in parte la configurazione degli altri modelli elettrici di Volkswagen, ma con maggiore attenzione per la versatilit&agrave; e soprattutto con design e colori pi&ugrave; vivaci. Al centro della plancia spicca il touchscreen che gestisce l'infotainment, da 10&rdquo; oppure, optional, da 12, mentre la strumentazione &egrave; affidata a uno scherzo da 5,3&rdquo; posto dietro al volante. Per aumentare gli spazi sfruttabili, sono stati predisposti diversi vani in cui poter poggiare oggetti di vario genere, mentre la visibilit&agrave; &egrave; garantita da un'ampia superficie vetrata. Tanta la tecnologia, per viaggiare nel comfort oltre che in sicurezza: L'ID.Buzz &egrave; infatti dotato di sistema Car2X, che sfrutta i segnali emessi da altri veicoli e dalle infrastrutture per anticipare eventuali situazioni di pericolo. Tra gli ADAS disponibili, la frenata automatica e il mantenimento della corsia, oltre al cambio di corsia automatizzato in autostrada. Presente anche una funzione in grado di &ldquo;ricordare&rdquo; un parcheggio precedentemente effettuato per riprodurlo in maniera autonoma. Volkswagen investe 2 miliardi per lo stabilimento Trinity a Wolfsburg &nbsp;  C'&egrave; anche cargo&nbsp; Oltre alla versione destinata al trasporto delle persone, Volkswagen ha realizzato anche la variante cargo del nuovo ID.Buzz. In questo caso, la parte posteriore del veicolo, altrimenti occupata dalla seconda fila di sedili e dal baule, &egrave; interamente destinata al carico di oggetti. Immediatamente riconoscibile dall'assenza delle vetrature posteriori, la versione cargo garantisce uno spazio di carico di 3,9 metri cubi, con la possibilit&agrave; di trasportare due bancali di tipo europallet. Il powertrain &egrave; il medesimo della versione tradizionale, cos&igrave; come le forme esterne che permettono all'ID.Buzz cargo di essere uno dei furgoni con il miglior Cx (0,29) sul mercato. Sebbene pensato per scopi professionali, l'ID.Buzz cargo non rinuncia ai contenuti tecnologici e allo stile. Per entrambe le versioni &egrave; infatti ampia la scelta di tinte: undici in totale, di cui quattro bicolore. Le consegne del nuovo Volkswagen ID.Buzz partiranno dall'autunno, ma le ordinazioni potranno essere effettuate gi&agrave; da maggio in alcuni mercati europei. Volkswagen ID2, verso uno stile diverso dalla ID Life       

A oltre 70 anni dal lancio del Transporter T1, il mitico Bulli, Volkswagen ne riprende le forme con l'ID.Buzz, multispazio elettrico e tecnologico

Volkswagen ID.Buzz, il Bulli rinasce in versione 100% elettrica

        Nella primavera del 2023 inizieranno i lavori per&nbsp;costruzione del nuovo impianto di produzione per il modello elettrico Trinity, la base dello sviluppo futuro per il Gruppo. Volkswagen ha&nbsp; ufficializzato l&rsquo;operazione, il Consiglio di Sorveglianzaha approvato una risoluzione, che prevede investimento totale di circa 2 miliardi di euro. Lo stabilimento sar&agrave; realizzato nel quartiere Warmenau di Wolfsburg. Prossimo al centro nevralgico del Marchio. Sotto il massimo controllo, a ragion veduta, come VW ha annunciato: &ldquo;Il modello Trinity, costruito con i metodi di produzione pi&ugrave; innovativi, uscir&agrave; dalla catena di montaggio a partire dal 2026. Il nuovo impianto con i suoi processi ottimizzati diventer&agrave; quindi un modello per la graduale trasformazione nello stabilimento principale di Wolfsburg, insieme a tutti gli altri siti produttivi della Volkswagen nel mondo&rdquo;.&nbsp; Il progetto Trinity, realizzato sulla piattaforma SSP, prospettatempi di ricarica molto pi&ugrave; brevi e autonomia di oltre 700 chilometri. Tecnicamente pronta per la guida autonoma di livello 4. Un progetto totale di 40 milioni di veicoli sono previsti su questa base. Una sorta di all-in per l&rsquo;intero Gruppo. Anche per gli standard anche nella produzione con un tempo di produzione di 10 ore per veicolo. Le parole dio Daniela Cavallo, Presidente del Consiglio di Fabbrica "La decisione segna un momento storico per Wolfsburg. Le radici stesse della nostra azienda rimangono la forza del Gruppo e diventano ancora pi&ugrave; importanti." Inoltre, Cavallo ha evidenziato il legame tra la decisione su Trinity e il nuovo Campus Sandkamp previsto anche per lo stabilimento principale. Il campus svilupper&agrave;, per esempio, la futura piattaforma di veicoli SSP ad alta modularit&agrave; del Gruppo, che sar&agrave; utilizzata per la prima volta nel segmento dei volumi per il progetto Trinity. Cavallo ha proseguito: "La fabbrica Trinity diventer&agrave; il modello per lo stabilimento principale esistente e per la Volkswagen in generale. Abbiamo anche concordato che espanderemo le attivit&agrave; relative a batterie, ricarica e digitalizzazione qui a Wolfsburg, centrate su Trinity. Tutto questo salvaguarda l'occupazione e porta coerenza nel dare forma alla trasformazione di Wolfsburg". Leggi anche: Volkswagen ID2, verso uno stile diverso dalla ID Life&nbsp;       

Vi nascer&agrave; la nuova auto elettrica: inizio previsto della costruzione nella primavera del 2023.

Volkswagen investe 2 miliardi per lo stabilimento Trinity a Wolfsburg

        Nei piani di ampliamento dell'offerta elettrica Volkswagen c'&egrave; un modello di segmento B, Volkswagen ID.2, gi&agrave; con un target di prezzo da realizzare: circa 20 mila euro.&nbsp; Al Salone di Monaco, Volkswagen ID Life Concept ha prospettato quella che potrebbe essere la direzione di stile per l'utilitaria dallo spazio interno pari a una berlina compatta. Linee non esaltanti, a dire il vero. Proporzioni ordinarie e un'impostazione hatchback su assetto rialzato. Il minimalismo quale impronta stilistica.&nbsp;  Design, ID Life Concept non convince Ecco, a registrare le ultime indiscrezioni - e la fonte &egrave; autorevole, il giornale Automobilwoche -, l'idea di un Volkswagen elettrica utilitaria sul design anticipato dalla ID Life Concept &egrave; stata messa in discussione.&nbsp;Secondo un portavoce della casa tedesca non &egrave; previsto un nuovo concept e la ID Life Concept &egrave; stata "ben accolta", sia in casa Volkswagen che esternamente. LEGGI ANCHE - Cupra e la sua utilitaria elettrica Tuttavia, il team di designer guidato da Jozef Kaban - un passato di gran successo in Skoda, dove ha rivoluzionato l'impronta di stile della casa ceca -&nbsp; sarebbe tornato al tavolo da disegno per proporre un'elettrica economicamente accessibile e anche accattivante. Il target: un pubblico giovane da coinvolgere con altri stilemi rispetto a ID Life. Prezzo basso e architettura MEB semplificata Ricordiamo come il progetto di Volkswagen elettrica da 20 mila euro verr&agrave; realizzato su base MEB Entry, una variante semplificata e pi&ugrave; economica della MEB lanciata con ID.3. Il debutto sul mercato &egrave; previsto nel 2025, un anno pi&ugrave; tardi sar&agrave; la volta della Volkswagen ID.2 X, modello suv urbano ad affiancare la berlina, trasposizione in serie della ID Life Concept o di quella che sar&agrave; la nuova visione di stile.       

Un'indiscrezione vorrebbe un cambio di direzione per la Volkswagen elettrica da 20 mila euro. L'utilitaria sar&agrave; diversa dal concept ID Life

Volkswagen ID2, verso uno stile diverso dalla ID Life

Stop agli ordini e, chi ha gi&agrave; ordinato la propria Volkswagen ibrida plug-in, &egrave; molto probabile che vedr&agrave; slittare la consegna al 2023. Lo scenario di guerra in Ucraina impatta sulla produzione auto.  Dopo la crisi dei semiconduttori che ha caratterizzato tutto il 2021 e non &egrave; stata del tutto superata, un altro shock al mercato arriva con il conflitto in Ucraina, la guerra di invasione condotta dalla Russia.  Se le sanzioni economiche verso Mosca sono destinate a mordere pesante, se la presenza di molte case automobilistiche in Russia &egrave; stata rivalutata, resta un problema di approvvigionamento di componentistica - semiconduttori e non solo -&nbsp;e di incremento dei prezzi delle materie prime da fronteggiare.  Quali sono i modelli coinvolti  Volkswagen ha annunciato lo stop da mercoled&igrave; alla raccolta ordini su nuovi&nbsp; modelli ibridi plug-in, nel dettaglio: Golf, Tiguan, Passat, Arteon e Touareg.&nbsp;  Il motivo? Difficolt&agrave; di approvvigionamento della componentistica prodotta in Ucraina, che sullo scacchiere della produzione globale ha un ruolo specifico in materia di fornitura di cablaggi per sistemi elettrici dei veicoli. &Egrave; l&#39;ambito sul quale Volkswagen &egrave; maggiormente impattata, insieme a svariati interruttori presenti all&#39;interno delle auto e realizzati da fornitori in Ucraina. &Egrave; la produzione europea a essere impattata, restando i mercati asiatici, del nord e Sudamerica, al momento estranea al problema.  Produzione ferma in Germania  Tra il 14 e il 18 marzo si fermer&agrave; il sito produttivo di Wolfsburg, Zwickau - casa delle elettriche Volkswagen MEB - sar&agrave; ferma fino al 18 marzo, altri impianti sono stati costretti allo stop, tra Hannover, Dresda, gli stabilimenti in Polonia della casa tedesca. 

Le difficolt&agrave; di approvvigionamento della componentistica portano Volkswagen allo stop degli ordini su alcuni modelli ibridi plug-in. E&#39; un altro degli effetti del conflitto in Ucraina&nbsp;