        La Vision, modo tutto Renault di dire concept, diventa realt&agrave; e d&agrave; appuntamento al Salone di Monaco, il prossimo 4 settembre. Nuova Renault Scenic rilancia un modello simbolo per il marchio, lo fa introducendo la quinta generazione e su proporzioni da sport utility vehicle. Ovviamente, elettrico. &nbsp;Sar&agrave; il secondo progetto elettrico, su architettura CMF-EV, posizionato nel segmento C, dopo la Megane E-Tech. Rispetto a quest'ultima avr&agrave; dimensioni sostanzialmente pi&ugrave; generose, poich&eacute; si spinger&agrave; fino a quasi 4,50 metri di lunghezza e potrebbe confermare il passo (ampissimo) di 2,83 metri della show car. Stile e dettagli aerodinamici pensando all'efficienza I muletti rivelano lo stile esterno, con un frontale allineato alle scelte di design proposte dal concept Vision Scenic e rilanciate dalla Clio restyling, per quanto riguarda i fari supplementari verticali: rimandano a met&agrave; Losanga, logo Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Altri particolari in vista, la conferma delle maniglie a filo con la carrozzeria. Diversamente dalla show car, spazio a un montante centrale ordinario, mentre in coda le attenzioni all'aerodinamica (quindi alla riduzione del drag, ergo a una maggiore efficienza e minori consumi) sono in dettagli come lo spoiler completato da pinne verticali ai lati del lunotto. Una scelta simile, mirata a staccare i flussi d'aria dalla fiancata, evitando che creino turbolenze dietro il portellone, &egrave; prodotta sui paraurti, dietro le ruote posteriori.  Per quattro generazioni, Scenic ha operato da monovolume e, dalla seconda serie dopo il lancio nel 1996, ha proposto una configurazione anche 7 posti e passo lungo, accanto al 5 posti. Adesso l'inevitabile cambiamento e il passaggio alle proporzioni da suv, con un'altezza che ci aspettiamo sia nell'ordine del metro e 60 centimetri. Insieme a Renault 5, Scenic E-Tech amplier&agrave; l'offerta elettrica del marchio nel 2024. Appuntamento a Monaco di Baviera per confermare i particolari ancora "segreti".       

Renault continua con l'operazione "nostalgia" e ripesca il nome di un modello lanciato nel 1996, rivoluzionario perch&eacute; il primo monovolume compatto del tempo. Renault Scenic E-Tech &egrave; sulla via del ritorno

Nuova Renault Scenic rinasce elettrica e suv: ecco come sarà la E-Tech 2024

Avanti Esprit Alpine, come gi&agrave; altri suv in casa Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;hanno proposto nella scala degli allestimenti. Renault Arkana 2023 si uniforma a quanto offrono Austral e Rafale, per dirne due. Il suv coup&eacute; di segmento C, quasi tre anni dopo il lancio, accompagna la riorganizzazione dell&#39;offerta con una serie di novit&agrave;: stilistiche e di contenuto.  Le prime attengono al motivo della calandra, una griglia che ripete le geometrie della losanga e, al centro, sfoggia il nuovo logo Renault. Facile distinguere i tre allestimenti dal colore che contorna la griglia: Arkana Evolution ha righe nere, Arkana Techno color cromo satinato, Arkana Esprit Alpine color cromo nero.    Esprit Alpine, tocchi di sportivit&agrave; a bordo  Detto della tinta carrozzeria blu Notturno all&#39;esordio, il top di gamma Esprit Alpine sostituisce le proposte Arkana RS Line e Arkana E-Tech Engineered. Lo fa intervenendo sui rivestimenti interni (cuciture blu sui sedili e logo Alpine), sui materiali in Eco Tep e similpelle, proseguendo con i dettagli esterni. Spazio a nuovi cerchi da 19&quot; e allo spoiler installato alla base del lunotto. Come sull&#39;allestimento Techno, invece, l&#39;elemento stile ala, al di sotto del portatarga, &egrave; di serie e in color cromo scuro.&nbsp;  Quel che non cambia nel model year 2023 di Arkana &egrave; l&#39;offerta di motorizzazioni: 1.3 turbo benzina quattro cilindri, da 140 o 160 cavalli, entrambi con cambio doppia frizione; 1.6 E-Tech full hybrid da 145 cv (105 g/km di emissioni di Co2).  La riorganizzazione dell&#39;abitacolo comprende il passaggio a un selettore del cambio a impulsi elettronici (e-shifter) e l&#39;offerta dell&#39;infotainment Renault Easy Link con navigatore sin dall&#39;allestimento &quot;base&quot;, Evolution, dotato della strumentazione digitale da 7 pollici. Altra novit&agrave;: le interfacce smartphone Apple e Android di tipo wireless.&nbsp;  E-Tech il full hybrid con funzione e-Save  In Europa, dall&#39;autunno del 2020 a oggi, Renault Arkana ha convito i clienti soprattutto con la proposta full hybrid E-Tech, scelta dal 63% degli automobilisti. Una motorizzazione che si rinnova nella gestione elettronica, vista l&#39;introduzione della modalit&agrave; e-Save, grazie alla quale impostare una soglia minima di carica residua della batteria.  L&#39;accumulatore da 1,2 kWh, con e-Save attivo, infatti, non potr&agrave; avere una carica inferiore al 40%. Uno stratagemma &quot;da ibrida plug-in&quot; per riservare la carica all&#39;utilizzo in ambito urbano e sfruttare al meglio il sistema elettrificato. Renault dichiara l&#39;80% del tempo di marcia, in citt&agrave;, in modalit&agrave; elettrica con il suo full hybrid. Gli ordini sul rinnovato Renault Arkana aprono in estate. 

Riorganizza la gamma Renault con il suv coup&eacute; Arkana. Oltre a migliorare la dotazione di serie, spazio a interventi di stile e sulla gestione del full hybrid E-Tech

Renault Arkana 2023 conferma l&#39;E-Tech, in pi&ugrave; c&#39;&egrave; la sportivit&agrave; Esprit Alpine

        Renault &egrave; uno dei pochi costruttori ad essersi dotato di uno stabilimento dedicato a processi di assemblaggio rappresentativi delle linee di produzione delle sue fabbriche di veicoli e ora ha svelato come vengono realizzati i primi prototipi della nuova Renault R5 aprendo le porte di questo centro. Il Centro di Produzione Prototipi Renault Prima di passare alla produzione dei modelli di serie presso la Manufacture de Douai, nel nord della Francia, le prime Renault 5 Electric sono realizzate nel Centro Produzione Prototipi per garantire il massimo livello di qualit&agrave; consentendo di convalidare conformit&agrave; e rappresentativit&agrave;.&Egrave; talmente riservato che i cellulari all&rsquo;interno sono vietati e persino i dipendenti Renault possono accedervi solo se dotati di opportuna autorizzazione.  Come vengono realizzati i prototipi della Renault Tutto inizia con muletti tecnicamente rappresentativi del futuro modello di serie. Nello specifico i muletti della futura Renault 5 Electric, che presentano la silhouette di Clio, hanno iniziato ad essere prodotti da ottobre 2021 e successivamente sono stati testati in Lapponia nell&rsquo;ambito dello sviluppo e dei collaudi della nuova piattaforma 100% elettrica CMF-B EV.Una volta testati, vengono realizzati i prototipi cosiddetti &ldquo;vehicle check&rdquo; che rispecchiano fedelmente il futuro modello di serie in termini di design. Questi veicoli mascherati percorrono le strade europee per mettere a punto gli ultimi dettagli. A cosa serve la fase di prototipazione Funge da punto di incontro tra la progettazione e l&rsquo;industrializzazione dei modelli di serie, prima traduce e poi convalida fisicamente tutte le ipotesi e i dati digitali elaborati a monte. Cos&igrave; si scovano, con una precisione di decimi di millesimi, tutti i giochi e i dislivelli dei moduli della scocca e dei componenti provenienti dai fornitori e, infine, viene testata anche tutta la parte software, connessioni ed impianto elettrico. Quanti veicoli realizza il Centro Produzione Prototipi&nbsp; Con queste competenze, il Centro Produzione Prototipi del Technocentre pu&ograve; realizzare oltre una sessantina di veicoli della futura Renault 5 Electric. Sono questi veicoli che, testati a volte in condizioni estreme (freddo o caldo estremo, montagna, ecc.) e per tanti chilometri, ci consentiranno di perfezionare le prestazioni per i nostri futuri clienti.        

Iniziata la produzione della nuova elettrica francese e la Casa apre le porte Centro di Produzione Prototipi per mostrarci come vengono realizzati

Renault 5 Electric, ecco come e dove è fatta

        Twingo fa 30 anni e per celebrare il traguardo Renault ha chiesto aiuto all&rsquo;estro della designer e artista contemporanea di fama internazionale Sabine Marcelis (l&rsquo;ultima vincitrice dell&rsquo;Elle Deco International Designer of the Year Award). L&rsquo;obiettivo? Reinventare questo modello e svelare un&rsquo;interpretazione artistica della Twingo lanciata nel 1993. Una Twingo inedita Il progetto &egrave; iniziato con un&rsquo;esplorazione dettagliata di Twingo per tornare ai suoi tratti pi&ugrave; riconoscibili: emblematica silhouette monovolume, fari caratteristici, interno modulare che d&agrave; una sensazione di spazio e luminosit&agrave;. La designer olandese ha poi proseguito con un lavoro meticoloso sui giochi di trasparenza e l&rsquo;interazione tra colore e materiali. La Twingo firmata da Sabine Marcelis &egrave; unica, ma fedele all&rsquo;essenza stessa del modello, 30 anni dopo la sua creazione. &ldquo;La collaborazione con Renault &egrave; iniziata con un invito a ripensare Twingo per celebrare il suo 30&deg; anniversario - ha detto l&rsquo;artista -. &Egrave;&nbsp;stata una formidabile opportunit&agrave; e una nuova area da esplorare per me, in quanto non avevo mai progettato un&rsquo;auto prima. Lavorare con un&rsquo;auto tanto emblematica e popolare &egrave; stata una vera e propria sfida, soprattutto tenendo conto della portata del progetto. Mi ha dato l&rsquo;opportunit&agrave; di creare qualcosa di veramente innovativo e memorabile&rdquo;. Il risultato &egrave; inedita concept car, frutto del lavoro congiunto tra i team di Renault e la designer e dei valori comuni, come l&rsquo;impegno di Renault nei veicoli elettrici e l&rsquo;approccio innovativo di Sabine Marcelis nei confronti dei materiali e del design. Renault Rafale, il Suv coupe ispirato all'aeronautica       

Per celebrare l&rsquo;anniversario, la Casa della Losanga si &egrave; rivolta all&rsquo;artista olandese: nasce un&rsquo;inedita concept-car, ma fedele al modello originale

Renault Twingo compie 30 anni: la versione della designer Sabine Marcelis

        Luca de Meo alla direzione - presidente e amministratore delegato -, Josep Maria Recasens direttore generale e Vincent Piquet a capo dell'area Finanza, saranno le figure di vertice della divisione Ampere.&nbsp; All'interno del Gruppo Renault, dove de Meo conserva il ruolo di a.d., sar&agrave; la branca responsabile dello sviluppo e produzione delle auto elettriche. In contrapposizione a questo ramo specifico vi sar&agrave; la divisione Horse, focalizzata sul prodotto endotermico. Ampere ha una serie di obiettivi da centrare, per quella che sar&agrave; una realt&agrave; prossimamente oggetto di un'offerta pubblica di acquisto iniziale, controllata da un comitato specifico, presieduto da Jean-Dominique Senard. Nella seconda met&agrave; dell'anno, invece, il Capital Markets Day per delineare il "piano industriale" sui prossimi anni.  Ampere, gi&ugrave; i costi della produzione di auto elettriche Il pi&ugrave; rilevante e ambizioso degli obiettivi fissati da Ampere &egrave; nella riduzione dei costi dei veicoli elettrici del 40%. Sar&agrave; con i modelli in arrivo nel 2027 che si realizzer&agrave; la soglia specifica. Gi&agrave; dalle prossime Renault 5 e Renault 4, tuttavia, saranno disponibili delle sinergie per ridurre i costi. Anzitutto, la diminuzione del 30% di componentistica diversa tra i vari veicoli, poi una produttivit&agrave; superiore dei siti di assemblaggio: meno di 10 ore il tempo individuato per la produzione di un'auto. "Grazie al lavoro compiuto nel Gruppo Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;negli ultimi due anni, Ampere &egrave; sul punto di spiccare il volo, sostenuta da risorse iniziali incomparabili: una delle catene del valore dei veicoli elettrici pi&ugrave; integrate dell&rsquo;industria, un approccio pionieristico al software defined vehicle e capacit&agrave; ingegneristiche e produttive all&rsquo;avanguardia", commenta Luca de Meo.&nbsp; I rapporti di collaborazione e la centralit&agrave; di ElectriCity Ampere potr&agrave; contare su due architetture elettriche native, su 20 accordi di collaborazione - tra cui le partnership con Google, Qualcomm, ST Microelectronics, Valeo -, senza dimenticare una catena di approvvigionamento di componentistica e materie prime rafforzata. L'80% dei fornitori gravita a meno di 300 km dall'hub produttivo francese di ElectriCity. Raggruppa Douai, Mauberge, Ruitz e Cleon, per una produzione di quasi 500 mila unit&agrave; dal 2025 e l'obiettivo del milione di esemplari. "L&rsquo;associazione dell&rsquo;agilit&agrave; di un &lsquo;pure player&rsquo; con la forza di un rinomato Costruttore automobilistico rende Ampere unica. Ora passiamo alla fase esecutiva. Pi&ugrave; ci specializziamo, pi&ugrave; si creano chiare opportunit&agrave; per Ampere nella corsa verso i veicoli elettrici e il software. Puntare ad una riduzione dei costi del 40% per la prossima generazione di veicoli, porre la tecnologia e l&rsquo;innovazione al centro dell&rsquo;organizzazione di Ampere, offrire prodotti attrattivi al miglior prezzo: tutto questo &egrave; in linea con la tradizione di democratizzazione della tecnologia e di creazione di valore per i nostri stakeholder", ancora de Meo. L'accento sul software Un passaggio alla fase di esecuzione dei piani che potr&agrave; contare su 10 mila dipendenti, per un terzo saranno ingegneri, chiamati a lavorare sulla tecnologia elettrica e sul versante software. Quest'ultimo elemento &egrave; cruciale per garantire progettazioni "software defined", in grado di essere costantemente e a lungo aggiornate, cos&igrave; da estendere il ciclo vitale utile di un singolo modello. Se la Renault Megane E-Tech &egrave; gi&agrave; realt&agrave;, oltre all'annunciata produzione della Renault 5 nel 2024 e della Renault 4 - un crossover urbano - nel 2025, con gli annunci legati ad Ampere arriva l'ufficialit&agrave; della produzione futura del Suv di segmento C Scenic E-Tech, anticipato nel 2022 da un concept.       

Riduzione dei costi importante, progettazioni software defined, questo curer&agrave; Ampere, oltre ad avere tre novit&agrave; in rampa di lancio: dalla Renault 5 al Suv Renault Scenic E-Tech Electric

Ampere, il ramo elettrico di Renault avvia le operazioni e fissa gli obiettivi

        Una volta le automobili si vedevano in prima assoluta in occasione dei vari saloni loro dedicati in tutto il mondo. Da qualche anno lo sviluppo della tecnologia, non solo digitale, ha cambiato anche questo tipo di approccio. Cos&igrave; le automobili possono trovare spazio in rassegne come il Ces di Las Vegas. Allo stesso modo, &egrave; interessante il Vivatech a Parigi, dedicato all&rsquo;innovazione in generale e al lancio di nuove imprese, le ormai tanto decantate startup. Il teatro francese &egrave; stato cos&igrave; scelto per la presentazione di una concept elettrica che pu&ograve; trasformarsi in una Renault del futuro. Renault 5 elettrica, a bordo avr&agrave; la ricarica bidirezionale  Tanta tecnologia incentrata sul guidatore Si chiama Human First Vision (Human 1st Vision) ma, pur portando in evidenza la losanga del Marchio francese, &egrave; stata realizzata dal consorzio Software R&eacute;publique che comprende Renault, Dassault Syst&eacute;mes (innovazione), Orange (telefonia), STMicroelectronics e Thales (elettronica avanzata). Il nome vuole sottolineare il fatto che &egrave; &ldquo;umanocentrica&rdquo;, ossia pensata attorno all&rsquo;uomo e alle sue esigenze. Secondo quanto affermato da Luca de Meo, presidente italiano della Renault, &egrave; stata resa realt&agrave; in soli 6 mesi con il contributo di circa 1.000 persone impegnate in ogni settore. Per usarla non serve una chiave tradizionale ma, tramite registrazione con gli smartphone, il proprietario e chi &egrave; autorizzato alla guida possono semplicemente avvicinarsi alla vettura che &egrave; in grado di riconoscerli sino a 6 metri di distanza. Importante anche il fatto che la Human 1st Vision sia costantemente connessa con guidatore e mondo esterno. Quando &egrave; assente la tradizionale rete telefonica pu&ograve; collegarsi direttamente ai satelliti per segnalare qualunque tipo di problema, cominciando da eventuali incidenti. Curatissimo l&rsquo;impianto audio, in grado di segnalare veicoli o pedoni fuori dalla portata visiva del guidatore e a rischio di collisione. La ricarica bidirezionale che debutter&agrave; sulla prossima Clio elettrica &egrave; un&rsquo;altra delle peculiarit&agrave; del prototipo. Che pu&ograve; cos&igrave; per esempio cedere la sua energia alla rete casalinga quando quella tradizionale costa troppo per essere poi ricaricata in momenti pi&ugrave; favorevoli. Una delle novit&agrave; assolute viene dalla rilevazione in tempo reale delle pulsazioni del guidatore e del suo elettrocardiogramma con il sistema che verifica pure l&rsquo;umore oltre allo stato di attenzione di chi &egrave; al volante. In caso di problemi, il sistema di gestione pu&ograve; arrestare la vettura a lato della strada. La connessione permanente permette a chi usa la concept elettrica francese di prenotare parcheggi, stazioni di ricarica e altri servizi senza passare dalle applicazioni del telefono. Il tutto per un futuro sempre pi&ugrave; a portata di mano. Alpine, prove di "Grandeur": ecco la A424_&beta; per il 2024       

All'evento di Parigi VivaTech, dedicato alle start-up, &egrave; stata svelata la concept che anticipa le Renault del futuro

Renault Human 1st Vision, la concept "umanocentrica"

Con il lancio della Renault 5, riedizione elettrica della storica utilitaria francese, &egrave; in arrivo una soluzione di ricarica che va oltre il tradizionale Wallbox domestico.  L&#39;idea di integrazione dell&#39;auto in un ecosistema domestico altamente efficiente &egrave; alla base del concetto di vehicle-2-grid, ovvero, la ricarica bidirezionale e in grado di gestire uno scambio d&#39;energia non solo tra rete e veicolo ma con un flusso inverso.&nbsp;    Quando ricaricare e quando cedere energia  Le condizioni ottimali di utilizzo prevedono operazioni di ricarica effettuate quando i momenti di carico sulla rete sono inferiori e, teoricamente, con tariffe di costo dell&#39;energia minori. In fasi di elevata richiesta di energia, l&#39;auto che &egrave; un contenitore d&#39;energia (nella batteria) la cede alla rete e retribuita a un determinato prezzo.  Sono le condizioni teoriche di funzionamento del sistema vehicle-to-grid, ovviamente automatizzato nelle operazioni di programmazione della ricarica e della cessione d&#39;energia. Quest&#39;ultima pu&ograve; anche configurarsi per un utilizzo esclusivamente domestico, non necessariamente di immissione sulla rete.  Il wallbox Mobilize e l&#39;energia a emissioni di Co2 neutre    La Renault 5 sar&agrave; la prima auto elettrica del marchio a essere dotata della tecnologia di ricarica bidirezionale. Per il funzionamento sar&agrave; necessario utilizzare il Mobilize Powerbox, una stazione di ricarica in CA con potenza erogata tra i 7 e i 22 kW.  Ovviamente &egrave; un wallbox utilizzabile con tutte le auto elettriche o ibride plug-in. In aggiunta alla stazione di ricarica, i clienti della R5 elettrica avranno il servizio Mobilize V2G - che verr&agrave; lanciato nel 2024 in Francia e Germania - per beneficiare della ricarica bidirezionale e, con il contratto di fornitura energetica ad hoc, Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;e Mobilize assicurano operazioni di ricarica impiegando energia dalle emissioni carboniose neutre. 

Sar&agrave; la prima Renault a essere dotata della funzione V2G, possibile grazie al wallbox Mobilize e ai servizi V2G della divisione del Gruppo francese. In Francia e Germania dal 2024

Renault 5 elettrica, a bordo avr&agrave; la ricarica bidirezionale

Si chiama H1st Vision, dove H1st sta per &ldquo;Human First&rdquo;, ed &egrave; il frutto del lavoro congiunto di sei grandi aziende tra cui il Gruppo Renault. A tenere le redini del progetto &egrave; stata Softaware R&eacute;publique, piattaforma di open innovation nata due anni fa e che oggi mette in mostra il risultato del proprio lavoro con questa concept. Venti le innovazioni tecnologiche contenute nell&#39;auto, e che vedremo negli anni a venire sui modelli di serie della Casa francese e non solo.  Nuovo Renault Espace, primo contatto con l&#39;ex monovolume    H1st Vision, tecnologie interconnesse  A partecipare alla realizzazione della H1st Vision sono state, oltre a Renault, Atos, Dassault Syst&egrave;mes, Orange, STMicroelectronics e Thales, attive in settori molto diversi ma interconnessi tra loro come telecomunicazioni, semiconduttori, software, information technology e, ovviamente, automotive. Un lavoro congiunto che ha permesso di realizzare un progetto all&#39;avanguardia sotto numerosi punti di vista. Oltre alla concept fisica, &egrave; stata creata anche una versione digitale della H1st Vision, che vive in un universo virtuale e connesso.  Sviluppata da un team di circa cento persone in appena 6 mesi, la concept presenta 20 innovazioni tecnologiche, che vanno a riguardare tutti gli aspetti dell&#39;auto. Tra queste, l&#39;accesso biometrico sicuro al veicolo, una nuova esperienza sonora nell&#39;abitacolo, autonomia e ricarica della batteria ottimizzate, monitoraggio e assistenza dello stato di salute del conducente e del veicolo, protezione degli occupanti e degli altri utenti della strada tramite avvisi predittivi e altro ancora.  &ldquo;La concept-car H1st vision &egrave; un oggetto connesso, fisico e virtuale, che dimostra non solo la validit&agrave; del metodo di collaborazione tra i partner, ma anche la complementarit&agrave; che sussiste tra le tecnologie di Dassault Syst&egrave;mes, Orange, STMicroelectronics, Renault Group e Thales per costruire la mobilit&agrave; del futuro&rdquo; ha spiegato Eric Feunteun, Direttore delle Operazioni di Software R&eacute;publique. Ambiziosi i prossimi obiettivi della realt&agrave; francese: lanciare dieci nuove offerte di servizi e prodotti entro il 2025, fare da incubatore per almeno 50 start-up e proporre servizi in oltre cinquanta territori.  De Meo, Renault pensa a un&#39;elettrica accessibile in stile k-car 

La nuova concept car francese realizzata da 6 grandi aziende racchiude 20 innovazioni tecnologiche

Renault H1st Vision, concentrato di tecnologia

Cambiare si pu&ograve;, cambiare si deve. Certo che dopo 40anni di monovolume passare ai lineamenti di Suv potrebbe essere fuorviante per il tipico pubblico di Renault Espace. Qualcuno potrebbe definirla una Austral maggiorata, e forse non avrebbe tutti i torti. Per&ograve; questa Espace si ispira come sempre alla famiglia. Tanto che a 5 o 7 posti (con la terza fila che scende nel pianale del vano di carico) avr&agrave; lo stesso prezzo. Cos&igrave; si potr&agrave; optare per lo spazio in termini assoluti, oppure per la versatilit&agrave; di carico. Da sottolineare come i due posti in aggiunta non siano cos&igrave; spaziosi come invece lo sono su di un&#39;altra vettura del Gruppo: la Dacia Jogger. L&#39;accesso non &egrave; dei pi&ugrave; semplici &ndash; sebbene la seconda fila possa scorrere longitudinalmente per oltre 20 cm &ndash; e lo spazio &egrave; idoneo ad una coppia di bambini o a persone molto basse.  Una nota negativa in un complesso positivo, che ha saputo reinventarsi con &ldquo;moderazione&rdquo;. La nuova Espace, che prende forma dal pianale CMF-CD dell&#39;Alleanza, &egrave; decisamente pi&ugrave; compatta della precedente. Addirittura meno 14 centimetri di lunghezza e meno tre in altezza. Ma il dato pi&ugrave; rilevante riguarda la perdita di peso, essendo la vettura pi&ugrave; leggera di 215 chilogrammi. Un valore che deriva da una serie di fattori, come la scocca, i materiali e il powertrain. Considerevole, ovviamente, la capacit&agrave; di carico: 1.818 litri nella versione a 5 posti con la panchetta della seconda fila ripiegata, 777 litri nella versione a 5 posti con la panchetta fatta scorrere al massimo in avanti, 159 litri nella versione a 7 posti, con la terza fila in posizione. Giusto per dare qualche dato.  La vita di bordo riprende le specifiche della Austral, pur potendo vantare una serie di vani portaoggetti che alimentano la quota della capacit&agrave; di carico complessiva.  Solo tre allestimenti, con partenza da 43.700 euro: Techno che apre le danze, lo sportivo Esprit Alpine e il pi&ugrave; lussuoso Iconic. Ovviamente dettagli e particolari mutano in funzione del modello. Su questi ultimi due &egrave; di serie il sistema 4Control e quindi l&#39;asse posteriore si presenta con architettura multilink. Sull&#39;entry level &egrave; a pagamento, cos&igrave; di serie il retrotreno &egrave; formato da un asse semirigido. Il debutto ufficiale sul mercato sar&agrave; ad ottobre, ma &egrave; gi&agrave; possibile ordinare la nuova Espace.    Solo ibrida  Duecento cavalli di potenza complessiva grazie ad un motore termico turbo benzina e a due elettrici: uno funge da motore di trazione, mentre l&#39;altro si limita alle funzioni di starter/generator, fornendo quindi un ulteriore boost al piccolo benzina. Tirando le somme sono 200 cavalli complessivi, ma nel dettaglio abbiamo un propulsore a combustione interna da 1,2 litri e 130 cv, un motore elettrico di trazione da 50 kW (70 cv) con coppia di 205 Nm e un&#39;unit&agrave; elettrica secondaria (lo starter/generator) da 25 cv (18 kW).  Il sistema si regge grazie anche ad una batteria agli ioni di litio da 2 kWh, che si ricarica sia durante le fasi di frenata, sia grazie al motore termico. In alcuni frangenti il 1.2 turbo pi&ugrave; ricaricare l&#39;accumulatore, mentre il motore elettrico di trazione &ldquo;spinge&rdquo; l&#39;auto.  A questo bisogna sommare la complessa trasmissione multimode, che realizza due rapporti per il motore elettrico di trazione e altri quattro per quello termico. Il risulto finale &egrave; riuscito su tutti i fronti. L&#39;erogazione &egrave; lineare su tutta la gamma di giri, e il passaggio tra termico ed elettrico di trazione &egrave; quasi impercettibile. A meno che non state tirando su di una salita particolarmente ripida.  Su strada ti diverte  Sia chiaro, questo &egrave; un Suv. E se non si &egrave; provvisti delle quattro ruote sterzanti, ovvero del sistema 4Control Advance, le nostre considerazioni potrebbero forse mutare. Certo non &egrave; un&#39;auto sportiva, ma nella guida in citt&agrave;, oppure tra le curve su un passo di montagna, riesce comunque a coinvolgere chi siede dietro al volante. Poi la sua &ldquo;funzione&rdquo; &egrave; un&#39;altra, ma il fatto che il risultato finale non la renda noiosa &egrave; certamente un valore aggiunto.  L&#39;andatura corretta rientra nella definizione di &ldquo;brillante&rdquo;. Poter contare su di un retrotreno che gira fa guadagnare punti in agilit&agrave;. Caratteristica che non si apprezza solo tra le curve, ma pure nel traffico cittadino, se vi trovate a fare lo slalom tra pedoni, motorini e altri automobilisti come voi. Coadiuvati da un sistema full-hybrid pi&ugrave; reattivo rispetto alla concorrenza (a meno di non aver inserito la modalit&agrave; Eco). Il cambio non sar&agrave; forse rapidissimo, ma tutto sembra a favore di quella brillantezza che non la rende certo sportiva, ma divertente e appagante s&igrave;. 

Cambia la forma, ma non lo spirito. Una solo motorizzazione di tipo full-hybrid, e le quattro ruote sterzanti di serie sugli allestimenti pi&ugrave; ricchi

Nuovo Renault Espace, primo contatto con l&#39;ex monovolume

        Modello inedito della gamma della Losanga, la Arkana fa parte della &ldquo;Renaulution&rdquo; voluta da Luca De Meo per rilanciare il brand Renault. Lungo poco pi&ugrave; di 4,5 metri, questo Suv-coup&eacute; si caratterizza soprattutto per il tetto spiovente che le dona un aspetto sportivo senza per&ograve; sacrificare troppo l'abitabilit&agrave;. Sotto al cofano la Arkana offre solo motori a benzina elettrificati: 1.3 mild hybrid da 140 cv e 1.6 full hybrid da 143 cv, di cui 49 erogati dall'unit&agrave; elettrica. Nuova Renault Clio, restyling all'insegna della tecnologia e della sportivit&agrave; Renault Arkana e-Tech, le caratteristiche principali Dotata di cambio automatico elettroattuato a 4 rapporti, la Renault Arkana 1.6 E-Tech oggetto della nostra prova &egrave; accreditata di una velocit&agrave; massima superiore ai 170 km/h e di un'accelerazione da 0 a 100 orari in 10,8 secondi. Il powertrain ibrido &egrave; costituito da due unit&agrave; elettriche, uno starter ad alta tensione al posto dell&rsquo;alternatore e un motore elettrico vero e propri, che trasmettono la potenza alle ruote anteriori (non sono previste, su questo modello, versioni a trazione integrale). La vettura parte sempre in elettrico e il motore a benzina interviene solo dopo i 40 km/h. Questo aiuta molto in termini di consumi, che si attestano nell'uso misto intorno ai 17-18 km/litro.  Lunga 4,57 metri, larga 1,82 e alta 1,58, la Renault Arkana offre una buona abitabilit&agrave; interna (anche se l'accesso ai posti posteriori non &egrave; sempre agevole per i passeggeri pi&ugrave; alti) e un baule con una capacit&agrave; che varia da 518 a 1.311 litri abbattendo i sedili posteriori. I prezzi? Si parte da 33.250 euro per la versione d'ingresso Techno. La Engineered oggetto del nostro test parte invece da un listino di 36.550 euro. In sintesi Tre motivi per comprare la Renault Arkana E-Tech 1) Prezzo 2) Abitabilit&agrave; 3) Consumi E qualche riserva 1) Altezza da terra (per chi non si avventura mai in off-road) 2) Accesso ai sedili posteriori per gli occupanti pi&ugrave; alti        

Ecco i tre motivi per comprare il Suv-coup&eacute; della Casa francese dotato del motore da 1,6 litri ibrido E-Tech

Renault Arkana E-Tech, la guida completa all'acquisto

Mille chilometri con un pieno. Un miraggio per le auto elettriche, pure per quelle a benzina. Appannaggio di qualche Diesel, per&ograve; ormai confinato nel lazzaretto dagli integralisti del green. E invece &ldquo;si-pu&ograve;-fare!&rdquo; come esultava il protagonista in Frankenstein Jr, di Mel Brooks. Austral, il nuovo Suv medio di Renault, alfiere dell&rsquo;offensiva elettrificata del Marchio, sviluppato e concepito in Spagna a Palencia, ha vinto la sfida: &egrave; risultata la miglior full hybrid per consumo medio nella storia del nostro Centro Prove. La francese ha sfondato il &ldquo;muro&rdquo; dei 1.000 km di percorrenza con un pieno, tra l&rsquo;altro con serbatoio non esagerato: 55 litri.    Renault Austral, ecco perch&eacute; &egrave; poco assetata  Una punta dell&rsquo;iceberg eccezionale, che poggia su un sistema di grande sostanza. Austral &egrave; stato sviluppato con grandi aspettative, prima auto del Marchio concepita sulla piattaforma CMF-CD dell&rsquo;Alleanza, con in previsione futuri modelli plug-in e full electric. Sostituisce in gamma la Kadjar ma &egrave; completamente diversa. Non tanto nelle dimensioni (2 cm pi&ugrave; lunga), quanto nella meccanica e prestazioni. Sotto il vestito aggressivo, questo Suv seg- mento C sfoggia il meglio della famiglia E-Tech, l&rsquo;ibrido classico, senza la spina. Con un piccolo 3 cilindri 1.2 turbo da 131 cv abbinato a due motori elettrici. Il principale da 68 cavalli, dedicato alle partenze da fermo e agli spostamenti a bassa velocit&agrave;, alimentato da una batteria da 400V molto rapida nel ricaricarsi. E un secondo propulsore che fa partire il benzina, accompagnandolo al regime ideale. In tal modo il cambio automatico, senza frizione e sincronizzatore, ha solo quattro marce, quelle che servono quando il passo diventa costante e sostenuto. Il sistema, con 199 cavalli effettivi, come leggerete funziona bene: ma l&rsquo;Austral, oltre al primato tecnologico, sfodera altri assi. Scopriamoli.  La versione della nostra prova  Oggetto del test, la versione top, Iconic Esprit Alpine, col logo del Marchio sportivo del Gruppo in bella evidenza. Beneficia di una dotazione ricca, resa eccezionale da uno stuolo di accessori a richiesta. Tra i quali l&rsquo;head-up display da 9,3&rdquo;, le ruote posteriori sterzanti, che Renault chiama 4Control advanced, i fari Matrix Led Vision, il tetto panoramico, l&rsquo;impianto audio Harman Kardon e una vistosa tinta bicolore. Per un totale di 7.600 euro di accessori, che portano il prezzo ben oltre i 50.000 euro.  Video a cura di Alberto Sabbatini  Leggi il servizio completo sul numero di Aprile di Auto 

Il nuovo Suv della Losanga, con il suo sistema ibrido da 199 cavalli, ci ha stupito per guidabilit&agrave; e consumi

Renault Austral E-Tech Hybrid, la prova completa

Renault ha recentemente annunciato il nome del suo prossimo SUV. Si chiamer&agrave; Rafale&nbsp;e andr&agrave; a completare la gamma dei modelli dotati di tecnologia ibrida E-Tech e basati sulla piattaforma CMF-CD. L&#39;anteprima mondiale del nuovo SUV Renault si terr&agrave; durante il 54&deg; Salone Internazionale dell&#39;Aeronautica e dello Spazio di Le Bourget, previsto per il 18 giugno.  Un nome storico  La scelta del nome &quot;Rafale&quot; &egrave; ispirata alla gloriosa eredit&agrave; aeronautica di Renault: nel XX secolo, la Casa francese produceva motori a combustione per automobili, treni e aerei. Nel 1933 l&#39;azienda acquis&igrave; il costruttore Caudron e cre&ograve; l&#39;azienda Caudron-Renault. Tutti gli aerei prodotti ricevettero il nome di un vento e nell&#39;anno seguente, il velivolo monoposto da competizione C460, progettato per battere i record, fu battezzato &quot;Rafale&quot;. Il nome del modello simboleggia l&#39;apice della gamma del marchio e, insieme alla silhouette intrigante che &egrave; stata svelata, evoca i concetti di prestazione e audacia che caratterizzeranno la nuova punta di diamante della categoria SUV di Renault.    Clicca qui per gli annunci usato Renault 

La Casa francese ha omaggiato la sua gloriosa eredit&agrave; nella produzione di motori per gli aerei

Renault Rafale, prima foto nel nuovo SUV della Losanga

        Infrastruttura di ricarica e accessibilit&agrave; economica dell'auto elettrica sono le due grandi sfide che la trasformazione della mobilit&agrave; di massa deve affrontare.&nbsp; Lo sguardo dei costruttori sui segmenti inferiori, delle citycar e le utilitarie, inizia a essere attento. Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;si unisce &nbsp;all'impegno dichiarato da diverse case verso modelli elettrici con un prezzo di listino inferiore ai 20-25 mila euro.&nbsp; Ridurre i prezzi per un elettrico democratico Intervenendo all'annuale incontro organizzato dal Financial Times, Future of the Car, l'a.d. del Gruppo Renault, Luca De Meo, ha introdotto l'impegno che il gruppo francese destiner&agrave; alle auto elettriche pi&ugrave; economiche. L'orizzonte &egrave; quello del 2027 per arrivare a lanciare un modello da 20 mila euro sul mercato. Parlando del fattore prezzo delle auto elettriche, De Meo ha commentato: "&Egrave; una delle cose che permetteranno di democratizzare l'auto elettrica e potenzialmente dar&agrave; una spinta ai volumi". Un'idea europea di k-car Un ragionamento pi&ugrave; ampio, che guarda all'idea delle auto giapponesi di piccola cilindrata, le kei-car con motori entro i 660 cc, alle quali sono riconosciuti benefici di vario tipo, dalla tassazione al premio assicurativo.&nbsp; "Mi piace assolutamente l'idea di tradurre il concetto delle k-car giapponesi in un linguaggio europeo. Penso che ci sia dietro quel concetto di auto un'idea intelligente, &egrave; un tema di prodotto legato alla normativa, per garantire una mobilit&agrave; efficiente e a basso impatto. Oggi opero da presidente dell'ACEA e stiamo lottando contro certe cose che non consideriamo giuste per l'industria dell'auto. Per un altro verso siamo assolutamente consapevoli di dover apportare soluzioni ai problemi, dalla qualit&agrave; dell'aria alla decarbonizzazione.&nbsp; Riuscire a produrre un'auto di segmento inferiore al segmento D o una segmento A a basso impatto, penso sia una delle soluzioni che l'industria dell'auto europea possa dare".       

Ridurre i prezzi di listino &egrave; una via da percorrere per aprire la mobilit&agrave; elettrica ai grandi volumi. L'a.d. del Gruppo Renault indica la via percorsa dalle k-car giapponesi

De Meo, Renault pensa a un'elettrica accessibile in stile k-car

&nbsp;  C&rsquo;&egrave; chi fugge all&rsquo;inseguimento dei profitti spostando la propria gamma nel dorato mondo del lusso e c&rsquo;&egrave; chi invece rimane per cercare gli stessi profitti, con la vecchia sana vettura da tutti i giorni, se proprio non vogliamo chiamarla utilitaria. Parafrasando Gino Paoli e la sua &ldquo;Lunga storia d&rsquo;amore&rdquo;, non &egrave; poi detto che debba &ldquo;finire, prima o poi&rdquo;: e infatti la passione per Renault Clio non solo non finisce ma continua bene. E arrivata alla quinta generazione, dopo 16 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo dal 1990, di cui 1,6 in Italia, si presenta con un restyling che la consolida parte integrante di un segmento B che continua a perdere pezzi. Ma non i &ldquo;Clio Lovers&rdquo; che portano a spasso ben 400.000 Clio nel nostro Paese.    I dettagli tecnici del restyling  E anche questa resilienza nel segmento popolare &egrave; gestita controtendenza. Senza buttarsi a capofitto nell&rsquo;elettrico - Renault era e resta tra i pionieri della &ldquo;spina&rdquo; - ma continuando quella intelligente politica di neutralit&agrave; tecnologica che dovrebbe essere presa ad esempio da molti politici. Cos&igrave; la nuova Clio continuer&agrave; a far innamorare tanti (&egrave; stata due volte Auto dell&rsquo;Anno e per 5 anni l&rsquo;auto straniera pi&ugrave; venduta in Italia) anche in questa nuova versione E-Tech Full Hybrid che guadagna 5 cv, portando la potenza complessiva a 145 cv, con 148 Nm di coppia. Il sistema &egrave; formato dal termico a benzina 4 cilindri 1.6 litri da 94 cv (64 kW) e due elettrici, un e-motor da 36 kW e uno starter ad alta tensione da 18 kW con cambio multi-mode a innesto a denti senza frizione e una batteria da 1,2 kWh. Morale? Efficienza da record con consumi di 4,1 l/100 km (pi&ugrave; di 25 km a litro!), emissioni di 93 g/km di CO2, risparmio alla pompa del 40%, autonomia fino a 900 km, con possibilit&agrave; di viaggiare per l&rsquo;80% in elettrico in citt&agrave;. Ma la neutralit&agrave; di cui sopra, comprende un&rsquo;offerta che spazia su tutte le alimentazioni: benzina, Diesel e GPL, dove l&rsquo;autonomia col doppio serbatoio arriva a 1.100 km.  Il design della nuova Clio  Il resto parla di una vettura che ha scelto un design molto forte per sottolineare la sua identit&agrave; di brand a cominciare dal frontale e dal cofano scolpito per passare a quella firma luminosa garantir&agrave; dai gruppi ottici a LED che sanno tanto di unghie laterali, tutto in funzione dell&rsquo;esaltazione della nuova losanga al centro del frontale. Rivisto anche il paraurti posteriore, tutti comunque perfettamente in linea con la visione del responsabile del design Gilles Vidal.  Abitacolo e dotazioni di bordo  Gli interni completano la visione green e sostenibile della vettura grazie all&rsquo;utilizzo di materiali per il 60% di origine bio - ovviamente zero pelle animale - senza per questo perdere di vista la qualit&agrave; generale, sempre alta. Allo stessa maniera il 72% delle fibre per sedili e degli sportelli sono di materiali riciclati.  La tecnologia di bordo offre la grande novit&agrave; della possibilit&agrave; di connettersi e ricaricare lo smartphone wi-fi senza fili, mentre l&rsquo;infotainment del sistema Easy Link &egrave; disponibile in due versioni con il display digitale che pu&ograve; essere da 7 o 10 pollici a seconda dell&rsquo;allestimento. Gli ADAS, i sistemi di ausilio alla guida disponibili sulla nuova Renault Clio E-Tech Full Hybrid sono addirittura 20, mentre gli allestimenti non sono stati resi noti, a parte l&rsquo;Esprite Alpine, dallo spiccato spirito sportivo, gi&agrave; visto su Austral e Espace.  Prezzi e versioni  Anche il prezzo verr&agrave; reso noto pi&ugrave; avanti. I listini saranno per scelta pi&ugrave; bassi della media ma senza sconti. Gli ordini si apriranno a maggio, con le vetture in concessionaria dopo l&rsquo;estate. Le consegne? A quattro mesi dall&rsquo;ordine. La lunga storia d&rsquo;amore di Clio, continua, anche con la nuovelle vague. 

La city car francese si aggiorna, con nuove dotazioni, materiali e allestimenti specifici

Nuova Renault Clio, restyling all&#39;insegna della tecnologia e della sportivit&agrave;

        Renault ha dato vita ad una collaborazione in tutta Europa in cui hanno lavorato 600 ingegneri e il corpo dei vigili del fuoco: lo scopo &egrave; quello di migliorare le vetture elettriche rendendole pi&ugrave; sicure in caso d'incendio. La combustione di un&rsquo;auto elettrica infatti &egrave; molto pi&ugrave; pericolosa di quella di un&rsquo;auto normale perch&eacute; contiene una batteria a ioni di litio che a sua volta &egrave; composta sia di elettrodi posti a poca distanza tra loro che da un liquido elettrolita altamente infiammabile.&nbsp;Questo&nbsp;sistema fa s&igrave; non solo che l'incendio sia molto complicato da controllare, ma c&rsquo;&egrave; anche la possibilit&agrave; che si riprenda dopo esser stato domato. Gli esperti infatti raccomandano di tenere sotto osservazione il veicolo per almeno 48 ore.La nuova cooperazione ha portato all&rsquo;introduzione di diverse tecnologie che possono aiutare gli addetti del primo soccorso a ridurre il tempo d&rsquo;intervento da pi&ugrave; di tre ore a meno di 10 minuti. Vediamo quali sono. Alpine elettriche, in arrivo la sportiva con batteria in due parti Renault e vigili del fuoco, le innovazioni della collaborazione L&rsquo;unione della conoscenza degli ingegneri interni della Renault e dell&rsquo;esperienza dei vigili del fuoco ha portato a sviluppare tre innovazioni che stanno rivoluzionando la sicurezza in caso d'incendio delle auto elettriche:&nbsp; Fireman Access Consiste in un circuito che permette all&rsquo;acqua di entrare direttamente al centro della batteria e ridurre in modo rilevante l&rsquo;incendio e il tempo di domarlo;&nbsp; QRescue L&rsquo;introduzione di questo elemento &egrave; stato voluto principalmente dai vigili del fuoco e consiste in un QR Code posto su tutti i veicoli Renault a partire dal 2023 che contiene tutte le informazioni tecniche dell&rsquo;abitacolo. Consentir&agrave; agli addetti del primo soccorso di risparmiare tempo prezioso perch&eacute; sapranno gi&agrave; dove mettere le mani avendo tutti i dati a portata di mano.&nbsp; SD switch Con questa novit&agrave; &egrave; possibile scollegare la batteria dalla rete elettrica e, grazie alla posizione in cui &egrave; situata, &egrave; facilmente raggiungibile senza l&rsquo;uso di attrezzi ad hoc e soprattutto senza dover spostare la vittima dal veicolo incidentato.La Casa francese sta anche considerando la possibilit&agrave; di condividere le innovazioni del Gruppo, come il Fireman Access e gli schienali rimovibili dei sedili, con tutti gli altri Costruttori, perch&eacute; quando si tratta di sicurezza, non c&rsquo;&egrave; concorrenza che tenga. L&rsquo;esperta di sicurezza della Renault, Claire Petit Boulanger dichiara:&nbsp; &ldquo;Stiamo pensando all&rsquo;eventuale modifica degli schienali dei sedili in modo da consentire ai vigili del fuoco di ripiegarli facilmente e poter cos&igrave; estrarre le vittime degli incidenti stradali velocemente e in tutta sicurezza. Ci&ograve; porter&agrave; al deposito di un brevetto&rdquo;. Listino prezzi dei veicoli nuovi ed usati       

La Casa automobilistica francese introduce grandi novit&agrave; per ridurre il tempo di intervento in caso di incendio delle auto elettriche

Renault, partnership con i vigili del fuoco per aumentare la sicurezza

Avete mai visto una Renault 5 che sembra invece una Renault Clio? La risposta dovrebbe essere negativa a meno che non siate ingegneri della casa francese che lavorano al progetto. Dopotutto &egrave; la prassi quando si tratta di nuovi modelli. Ma se questa &egrave; la prassi vi siete mai domandati cosa si cela dietro lo sviluppo di un&#39;auto? Noi ovviamente si, tanto da prendere parte in anteprima esclusiva a questa prova. Alternativa rispetto a quello a cui vi abbiamo abituati, di sicuro coinvolgente rispetto ai temi trattati. Perch&eacute; come molti di voi sapranno oggi la simulazione &egrave; alla base della progettazione. Per quanto possa essere romantica l&#39;idea del foglio bianco di carta, &egrave; pi&ugrave; probabile che sia un computer a segnare l&#39;inizio di una nuova auto. Certamente quando si tratta di dinamica della vettura e di tutti quegli apparati di assistenza alla guida che una volta in commercio renderanno l&#39;auto sicura (e si spera piacevole) da guidare.    &Egrave; lei, ma non &egrave; lei  Il &ldquo;contenitore&rdquo; che vedete in queste immagini non deve trarvi in inganno, perch&eacute; sotto quel muletto &ndash; cos&igrave; in gergo si chiamano i prototipi &ndash; c&#39;&egrave; davvero la nuova Renault 5 elettrica (basta osservare la presa di carica frontale). A dire il vero i muletti protagonisti di questa prova sono due. Il primo fa riferimento esclusivamente alle tarature messe in campo dai sistemi di simulazione. Per farla breve significa che il carico delle molle delle sospensioni (ad esempio) &egrave; quello definito dal calcolo del computer. Mentre il secondo &egrave; il risultato, sempre a livello di tarature, di un primo step di tuning da parte degli ingegneri e dei tecnici della casa francese. Da qui, prima della fase di produzione, ci saranno ancora diversi passaggi prima delle delibere finali. Senza contare che l&#39;auto deve passare anche da una fase di prototipazione della linea di montaggio, prima di poter essere prodotta nello stabilimento designato. Questo per dire che ci sono diversi step dietro lo sviluppo di una vettura, di cui spesso non avete sentito parlare, e che grazie alla simulazione si sono decisamente compattati. Le tempistiche oggi sono intorno ai due anni, due anni e mezzo, mentre in passato erano quasi doppie.  Nuova applicazione  Nel caso qualcuno fosse in attesa di maggiori notizie di natura tecnica sulla prossima Renault 5 elettrica, purtroppo non sono state diramate informazioni in tal senso, in attesa di futuri sviluppi. L&#39;unica certezza &egrave; data dalla piattaforma su cui &egrave; stata sviluppata: la CMF-B in formato EV. Prima applicazione su di un modello marchiato Renault.  Questa piattaforma riprende il 70% dei componenti della piattaforma CMF-B, utilizzata per Clio e Captur. Rispetto a quella di ZOE, tale piattaforma ha permesso di ridurre il costo di produzione del 30%. Il motore potr&agrave; contare su una nuova architettura interna, che mette insieme i tre componenti principali: il convertitore DC/DC, che converte i 400 V della batteria in 12 V, il caricabatterie e il controllo della distribuzione della corrente gestito dall&rsquo;accessory box. Il pacco batteria a 12 moduli di ZOE lascia il posto ad un&#39;architettura semplificata a 4 grandi moduli, che consente di risparmiare 15 kg pur migliorando la capacit&agrave; energetica.  Poi sappiamo, ma &egrave; cosa gi&agrave; nota, che il motore elettrico sar&agrave; collocato sull&#39;asse anteriore, che sar&agrave; poi lo stesso asse di trazione (&egrave; una tutto avanti per intenderci). E poi? Potenza e capacit&agrave; della batteria non sono stati dichiarati ufficialmente, ma si suppone che la prima possa essere intorno ai 136 cavalli e la seconda pari a 50 kWh. Numeri che certamente scopriremo nel corso dei prossimi mesi.  Saliamo a bordo  Teatro della prova il proving ground di Aubevoye, in Normandia (Francia). Si tratta sostanzialmente della Balocco di casa Renault. Abbiamo testato la nuova ev francese su due piste che di fatto danno vita ad un unico tracciato: la &ldquo;strada di montagna&rdquo; e la &ldquo;strada nazionale&rdquo;. L&#39;esperienza con la Megane E-Tech &egrave; stata in parte funzionale allo sviluppo della nuova Renault 5. L&#39;impostazione non &egrave; forse altrettanto sportiva, ma il temperamento dello sterzo denota un certa dinamicit&agrave; della vettura. L&#39;assetto del muletto fatto tarato soltanto con i risultati della simulazione &egrave; parso relativamente rigido e la frenata in parte vuota nella prima porzione di corsa del pedale del freno. Ma di fatto la base promossa &egrave; pi&ugrave; che buona e se fosse commercializzata proprio adesso riceverebbe giudizi positivi (si parla sempre di dinamica di guida).  Il secondo muletto &egrave; invece un prototipo con tarature aggiornate dopo una prima fase di collaudi (fondamentale pure il lavoro lungo i tracciati di neve e ghiaccio nel nord Europa). Le differenze rispetto al primo sono tangibili ma non abissali, con l&#39;assetto meno rigido del primo, e con uno sterzo meno vuoto al centro e pi&ugrave; preciso in termini direzionalit&agrave;. Difficile esprimere un giudizio pi&ugrave; dettagliato, perch&eacute; le velocit&agrave; espresse sono sempre state ampiamente sotto il limite della vettura. Interessante per&ograve; l&#39;approccio tecnico. Perch&eacute; la dinamica di guida deve prima eccellere senza ausili e poi deve essere corredata di tutti i sistemi di sicurezza dedicati. 

Salite a bordo della nuova Renault 5 elettrica. Un&#39;auto che segna l&#39;inizio di una nuova era per vetture ev compatte, che gioca la carta della dinamica di guida brillante

Il mistero dietro la Clio si chiama Renault 5

Rimanere se stessi pur cambiando forme, carattere e anche quell&rsquo;inconfondibile capacit&agrave; di stupire. Il nuovo Renault &egrave; tutto un altro Espace anche se ne conserva lo spirito, la voglia di innovare e di rimanere parte di una famiglia unica nel suo genere.&nbsp;  &nbsp;    Quarto capitolo della rivoluzione Renault di De Meo  La sesta generazione di Renault Espace debutta in anteprima in una Parigi in rivolta per la decisione del Presidente Macron di spostare l&rsquo;et&agrave; pensionabile a 64 anni nel 2030 (noi siamo pi&ugrave; avanti, molto pi&ugrave; avanti in perfetto silenzio&hellip;) e per quanto ci si sforzi di vederla con gli occhi del passato, questa vettura &egrave; figlia di un&rsquo;atra epoca, di altre esigenze e soprattutto di altri bilanci. Per cui Espace rimane sempre Espace nella sostanza ma deve fare i conti (appunto) con la necessit&agrave; di far rientrare i costi e i relativi margini entro binari accettabili, seguendo i dettami della Renaulution impostata da Luca de Meo, di cui Espace rappresenta il quarto figlio dopo Arkana, Megan&eacute; E-Tech 100% Electric e Austral.&nbsp;  &nbsp;  E proprio l&rsquo;Austral &egrave; il punto di riferimento della nuova Espace, dalla quale eredita i tre pilastri sulla quale &egrave; stata &ldquo;edificata&rdquo;. Intanto la piattaforma identica, cio&egrave; la CMF-CD; poi il motore full hybrid da 200 cv, ormai identificato da Renault come il pi&ugrave; efficiente sul mercato e infine il sistema di quattro ruote sterzanti denominato 4CONTROL Advanced, che garantisce un raggio di sterzata di 10,4 metri, estremamente comodo per una vettura di 4,72 metri di lunghezza.&nbsp;  Espace, sempre spaziosa, ma adesso &egrave; anche green  Gi&agrave;, avete capito bene, rispetto alla precedente generazione di Renault Espace, quella nuova oltre a perdere la fisionomia di monovolume che aveva garantito l&rsquo;effetto wow ai tempi del debutto nel 1983, perde anche 14 cm in estensione. Eppure &egrave; qui che riemerge l&rsquo;eredit&agrave; del passato, quella vera, che continua a stupire: perch&eacute;, nonostante la perdita di dimensioni, nonostante l&rsquo;aspetto molto pi&ugrave; Suv rispetto a prima, Espace conserva un comfort che garantisce praticamente la stessa anima di grande viaggiatrice, adattata peraltro ai tempi moderni, dove le famiglie allargate sono diventate pi&ugrave; una regola che l&rsquo;eccezione (negli ultimi 30 anni, in percentuale sono praticamente raddoppiate).  &nbsp;  Perch&eacute; un altro dei caratteri identitaria della nuova Renault Espace &egrave; la leggerezza che grazie ad un consistente &ldquo;cura dimagrante&rdquo; da 215 kg il sistema ibrido riesce a tararsi su consumi decisamente accessibili - 4,6 litri per 100 km - garantendo un&rsquo;autonomia di 1.100 km con un pieno, senza dimenticare le emissioni bloccate a 104 g/km di CO2.  E in effetti la nuova Renault Espace offerta sia nella versione 5 posti che in quella a 7 con la terza fila di sedili offre spazio impensabile a fronte della riduzione di lunghezza, con addirittura 32 cm per le ginocchia nella seconda fila di sedili. Tutto merito della piattaforma e della sua infinit&agrave; capacit&agrave; di essere modulata. Con il bagagliaio che si modifica a seconda della conformazione scelta.  Come &egrave; fatta  E se gli esterni ricordano molto la Renault Austral, con la stessa calandra che si modifica a seconda dell&rsquo;allestimento scelto (Techno di partenza, Esprit Alpine anima sportiva e Iconic, top di gamma) e il mega tetto panoramico da 1 metro quadrato che illumina lo spazio e il viaggio annesso, terminando sul posteriore spiovente con tanto di spoiler, gli interni sono lo specchio della sua modernit&agrave;. Dal display avvolgente, lo stesso di Austral, ai materiali sofisticati, fino al nuovo sistema multimediale OpenR Link fornito da Google con le sue 39 app a disposizione. Come avanzati sono i sistemi di ausilio alla guida, ben 32, rinforzati dal sistema MULTI-SENSE. &nbsp;  &nbsp;  Il passato non pu&ograve; tornare, perch&eacute; 40 anni sono tanti da mettersi alle spalle, ma lo spirito s&igrave;, quello si pu&ograve; conservare rimanendo fedeli alla propria storia, adattandola semplicemente ai tempi. E allora buon viaggio Renault Espace. 

Nuovo capitolo della storia dell&#39;Espace che, da capostipite dei monovolume, per i suoi 40 anni diventa un vero e proprio SUV. Scopriamo i dettagli

Nuovo Renault Espace: dettagli, caratteristiche e scheda tecnica VIDEO

        Renault ha presentato la sua ultima serie di M&eacute;gane R.S. Ultime, il cui design riprende i codici di Renault Sport. L'auto &egrave; gi&agrave; disponibile in Italia a partire da 50.500 euro e vanta quattro diverse tinte di carrozzeria tra cui scegliere: Nero &Eacute;toil&eacute; (di serie), Bianco Nacr&eacute; (in opzione a 1.145 euro), Giallo Sirio (in opzione a 2.000 euro) e Orange Tonic (in opzione a 2.000 euro).  Caratteristiche L'equipaggiamento di serie di M&eacute;gane R.S. Ultime comprende un navigatore da 9,3'', un sistema Hi-Fi Bose, un driver display da 10'', Adaptive Cruise Control e sensori di parcheggio anteriori, posteriori e laterali per le manovre. Inoltre, &egrave; presente la telemetria di bordo R.S. Monitor. Gli elementi di design esterni includono cerchi in lega da 19'', un badge laterale R.S. Ultime, elementi color nero lucido e il monogramma R.S. Ultime sulla lama F1 anteriore. Per quanto riguarda il design interno, M&eacute;gane R.S. Ultime presenta sedili sportivi Recaro, battitacco R.S. Ultime e una targa numerata e firmata da Laurent Hurgon. Tra le opzioni disponibili, ci sono un tetto apribile elettrico panoramico, un head-up display e un telo di protezione dal design specifico. La serie limitata &egrave; basata su M&eacute;gane R.S. Trophy e monta una motorizzazione turbo 4 cilindri da 1.8 litri, 300 cv e 420 Nm di coppia, con trasmissione automatica a doppia frizione EDC e differenziale meccanico Torsen. In soli 5,7 secondi, l'auto pu&ograve; passare da 0 a 100 km/h. Monta pneumatici semi-slick Bridgestone Potenza S007 sviluppati per M&eacute;gane R.S. Trophy-R e freni Brembo bi-material con pinze rosse. Grazie all'avantreno a perni indipendenti, al telaio Cup ribassato, ai finecorsa idraulici di compressione e al sistema 4CONTROL a 4 ruote sterzanti, l'auto ha un comportamento super sportivo, anche in pista. M&eacute;gane R.S. Ultime rappresenta quindi l'ultimo modello a presentare il logo Renault Sport, in attesa degli ulteriori sviluppi di una storia che continuer&agrave; in modo diverso con Alpine, la Marca dei veicoli sportivi del Gruppo Renault. Annunci usato Renault: tutti i modelli       

Il modello, basato sulla potente M&eacute;gane R.S. Trophy, vanta un design esclusivo e dotazioni di serie ad alto livello per garantire un'esperienza di guida adrenalinica

Renault Mégane R.S. Ultime, aperti gli ordini per l'Italia

        Un ultimo teaser per accompagnare alla presentazione del prossimo 28 marzo, quando nuova Renault Espace riveler&agrave; le caratteristiche e le motorizzazioni con le quali andr&agrave; sul mercato. Dello stile, della configurazione di interni 5 o 7 posti, sappiamo gi&agrave;. Cos&igrave; come sappiamo di una carrozzeria da suv di segmento D, di fatto una versione di Renault Austral allungata per un posizionamento sul mercato in un segmento superiore, con 4,72 metri di lunghezza e il "plus" dei 7 posti. Interni, il tetto panoramico &egrave; da primato L'ultima anticipazione riguarda la presenza del tetto panoramico, una soluzione che Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;introduce come la pi&ugrave; ampia disponibile sul mercato, vista la superficie di oltre 1 metro quadrato e uno sviluppo di 1,33 metri per 84 centimetri. Dall'immagine teaser si ha la conferma anche di altro, ovvero, di un'impostazione degli interni e della plancia identica a Renault Austral (di seguito).  La strumentazione digitale si sviluppa in orizzontale, mentre l'infotainment &egrave; in un elemento verticale, ampio, sospeso sul tunnel centrale sul quale si scoprono spazi portaoggetti, la base di ricarica wireless dello smartphone, le prese USB-C e il freno a mano elettronico in stile aeronautico. Sotto al cofano andranno le motorizzazioni ibride E-Tech, dove la proposta Renault su Austral ha il top di gamma nel full hybrid 1.2 litri da 200 cavalli di sistema.       

Il suv di segmento D conferma gli interni fedelissimi al design della Austral e sfoggia un ampio tetto panoramico. Renault Espace sar&agrave; 5 o 7 posti, non mancher&agrave; la proposta full hybrid

Renault Espace verso la presentazione, ecco quando arriva

Debutta con questa puntata dedicata alla Renault Twingo, arrivata sul mercato giusto trent&#39;anni fa, la nuova rubrica &quot;Tra presente e passato&quot;. E&#39; un parallelo che ci porta a vedere non solo come &egrave; cambiato il mondo dell&#39;automobile ma anche a riscoprire aspetti curiosi, geniali o comunque meritevoli di essere rispolverati di auto pi&ugrave; o meno famose. Il tutto senza tralasciare spot o filmati d&#39;epoca.  Buon divertimento!&nbsp;  Renault Twingo, la sua storia  Era il 1993 quando sul mercato arriv&ograve; una una monovolume di tre e metri e mezzo che rompeva gli schemi. Alla presentazione, nel settembre del 1992 al Salone di Parigi, era sembrata una scommessa, non solo fu vinta ma &egrave; giunta fino ai giorni nostri  Da dove viene il nome Twingo? Forse se lo sono chiesto in pochi. E&#39; un meccanismo che fa parte della psicologia umana: se una cosa che funziona non ci si ferma tanto a pensare... a differenza di quanto accade per le cose che non vanno.  Le auto monovolume, negli Anni 90, stavano conoscendo un certo successo, cos&igrave; la Renault che, in Europa, aveva tracciato la rotta con la Espace, gioc&ograve; la carta della piccola monovolume. Anticonformista, come lo era stata la R4, ma con richiami molto sfumati nella strategia di comunicazione, perch&eacute; i tempi erano ben diversi e soprattutto perch&eacute; la Twingo si apriva a nuovi orizzonti.  Anche la Twingo attuale, a modo suo, si apre a nuovi orizzonti: con la sua lunghezza di 3,62 metri &egrave; la full electric 4 posti 5 porte pi&ugrave; piccola sul nostro mercato.  Ma a questo punto &egrave; il caso di gustarci il video, anche per sapere come nacque il nome Twingo...&nbsp;  &nbsp;  &nbsp; &nbsp; 

Prima puntata della nuova rubrica &quot;Tra presente e passato&quot;, nella quale ci divertiremo a analizzare come un modello di auto si &egrave; evoluto nel tempo

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