        Il restyling della Renault Clio &egrave; in dirittura d'arrivo. Alla presentazione dell'utilitaria aggiornata nel design non manca molto e le immagini diffuse su Twitter, dell'auto senza pi&ugrave; mascherature, impegnata nelle riprese per gli spot promozionali, confermano una fase prossima alla presentazione.  Rodaje en Valencia capital. &iquest;Alguien sabe de qu&eacute; pel&iacute;cula/serie se trata?#Rodaje #FilmValencia #Filmmaking #Valencia pic.twitter.com/KlF5fXvLMK &mdash; Juanjo Garc&iacute;a (@juanjogrosa) February 19, 2023    Frontale ispirato a Scenic Vision Concept Cambia in modo sostanziale il design dell'avantreno della Clio 2023, con tratti ispirati al concept Scenic Vision (foto in apertura). Nello specifico sono i nuovi gruppi ottici, gli elementi verticali scomposti in due parti e dallo sviluppo a freccia, che rimandano alla show car. Cos&igrave;, il frontale della Clio restyling 2023 rivela tre elementi a comporre i proiettori, mentre la calandra &egrave; anch'essa completamente ridefinita, su un design a trapezio rovesciato.  &Egrave; decisamente un'evoluzione di stile interessante e molto dinamica, quella proposta da Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;a met&agrave; del ciclo vitale dell'attuale Clio, lanciata sul mercato nel 2019. Al di l&agrave; delle (importanti) novit&agrave; estetiche, la Clio 2023 confermer&agrave; le motorizzazioni full hybrid e potrebbe ampliare l'offerta con l'introduzione di una versione mild hybrid dell'1.0 turbo benzina TCe. Leggi anche: Nuova Renault Espace anticipa design e dimensioni       

L'utilitaria &egrave; prossima al debutto, con un importante aggiornamento a met&agrave; ciclo vitale da lanciare in questo 2023. Ecco come cambia e da quale concept trae ispirazione

Renault Clio restyling, tutto un altro design sul frontale

        Circa 20 centimetri pi&ugrave; lunga di una Austral, 14 pi&ugrave; corta dell'Espace monovolume. Con il secondo teaser, nuova Renault Espace orienta sulle proporzioni che introdurr&agrave; sul mercato. La presentazione si avvicina, un'attesa che si completer&agrave; a inizio primavera, quando scopriremo l'intera scheda tecnica di un suv posizionato nel segmento D. La sesta generazione dell'Espace vira decisa nella direzione suv, interpretando il progetto che verr&agrave; lanciato sul mercato nel 2023 con gli stilemi apprezzati su Renault Austral.&nbsp;In lunghezza misurer&agrave; 4,72 metri e avr&agrave; una configurazione di interni fino a 7 posti su tre file. Design tra funzionalit&agrave; e dinamismo Gli ultimi due teaser rivelano un design che sposa praticit&agrave; e dinamismo. L'andamento del tetto in coda si abbassa leggermente, a vantaggio dell'abitabilit&agrave; interna in terza fila. I volumi della carrozzeria, invece, si presentano scolpiti intorno ai passaruota. Una silhouette che beneficia di una linea di cintura relativamente alta e, soprattutto, dell'andamento delle vetrature verso il montante D. Il terzo finestrino laterale &egrave; allungato sul montante e aiuta ad alleggerire alla vista il profilo.  Scenografici i gruppi ottici posteriori, mentre il volume del portellone anticipa un taglio verticale e regolare, a tutto vantaggio della praticit&agrave; di carico. Da Espace 2023 si attendono motorizzazioni elettrificate, in linea con quanto offrono modelli come Austral e Arkana, con gli E-Tech Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;mild e full hybrid. Saranno i prossimi dettagli da anticipare in vista della presentazione primaverile.       

Il suv si posizioner&agrave; nel segmento D e si accorcia in lunghezza rispetto al monovolume che va a sostituire. Renault Espace 7 posti d&agrave; appuntamento alla prossima primavera

Nuova Renault Espace anticipa design e dimensioni

        Allungare la vita delle auto pi&ugrave; vecchie, sfruttando le potenzialit&agrave; della propulsione elettrica. &Egrave; questa l'idea alla base del nuovo servizio di retrofit offerto da Renault: a partire da quest'anno, tre modelli storici della Casa della Losanga potranno essere convertiti in auto a zero emissioni, grazie a kit specifici realizzati in collaborazione con l'azienda francese R-Fit. Ecco come funziona. Renault M&eacute;gane RS Ultime chiude un capitolo lungo 20 anni Renault, cos&igrave; le storiche diventano elettriche I modelli scelti da Renault per dare vita al suo servizio di retrofit sono R4, R5 e Twingo: per ciascuna, sar&agrave; messo in vendita un kit realizzato &ldquo;su misura&rdquo; per trasformare le auto in elettriche al 100%. Il processo di installazione prevede la rimozione del motore a benzina e del serbatoio del carburante, che vengono sostituiti da un propulsore elettrico e dal relativo pacco batterie. Viene conservata invece la trasmissione meccanica originale. Il primo kit a essere reso disponibile, a partire dal 1&deg; febbraio, sar&agrave; quello destinato alla Renault 4, e che si basa su un motore sincrono a elettroni da 48 kW (65 cavalli) e una batteria con capacit&agrave; di 10,7 kWh al litio-ferro-fosfato. Per questo retrofit, la Casa dichiara un tempo di ricarica di 3 ore e mezza, con un'autonomia di circa 80 chilometri con un &ldquo;pieno&rdquo; di energia. Per trasformare la propria Renault 4 da endotermica a elettrica sono necessari 17.900 euro, al netto di incentivi e bonus, comprensivi di installazione. Riduzione delle emissioni inquinanti e allungamento della vita dei veicolo sono alcuni dei vantaggi principali della trasformazione. Che, spiega Renault, rende le auto pi&ugrave; vecchie ideali per circolare in citt&agrave;, in particolare nei centri e nelle zone in cui &egrave; vietato il transito alle vetture pi&ugrave; inquinanti. Garantita la sicurezza, certificata dal superamento dei test di omologazione dell'UTAC. Si parte con la Renault 4, poi 5 e Twingo &ldquo;Siamo entusiasti all&rsquo;idea di lanciare i kit di retrofit elettrico che permetteranno, sia agli appassionati che tengono alla propria auto sia alle giovani generazioni, di circolare per le strade francesi a bordo delle nostre iconiche Renault 4, Renault 5 e Twingo &ndash; ha spiegato Hugues Portron, Direttore di The Originals Renault - Oltre al fatto che le nuove motorizzazioni elettriche favoriscono l&rsquo;economia circolare, i kit di retrofit elettrico sono una soluzione per associare piacere di guida, risparmio e affidabilit&agrave;, senza snaturare lo stile n&eacute; le intramontabili linee originali di queste popolari icone&rdquo; ha detto Portron. Dopo la Renault 4, sar&agrave; il turno della 5 (a met&agrave; 2023) e poi della Twingo. In attesa dell'arrivo sul mercato dei kit di trasformazione, le tre vetture d'epoca francesi elettrificate saranno esposte allo stand Renault di R&eacute;tromobile, salone dedicato alle auto classiche che avr&agrave; luogo dal 1&deg; al 5 febbraio a Parigi. Renault e Airbus, al via la partnership per sviluppare nuove batterie       

Si parte con la Renault 4, ma nei prossimi mesi anche altri modelli storici della Casa francese potranno essere convertiti

Renault lancia il kit che trasforma i modelli d'epoca in elettriche

        Quarant'anni e cinque generazioni dopo, perlopi&ugrave; a interpretare il ruolo di grande monovolume - diventando il modello simbolo della tipologia di carrozzeria - nuova Renault Espace cambia.&nbsp; Lo fa nella direzione definitiva degli sport utility vehicle, completando se possibile il percorso passato, nel 2015, dalla quinta generazione di Espace: molto pi&ugrave; vicina al mondo crossover che al (tramontato) mondo dei monovolume. Nuova Espace, versatilit&agrave; e interni 7 posti Progettato su architettura CMF-C/D, andr&agrave; a operare nel segmento che Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), nella forma Suv, ha coperto da ultimo con il Koleos. Il teaser mostra le linee del portellone, regolare nella conformazione, dal taglio netto e con una facilit&agrave; di carico nel bagagliaio che sar&agrave; tra i punti di forza. Nuova Renault Espace verr&agrave; presentata nel corso della primavera, verosimilmente verr&agrave; commercializzata entro fine anno e con una gamma che comprender&agrave; motorizzazioni ibride E-Tech.  Attenzioni agli interni di stampo Renault Austral Posizionato al di sopra del Renault Austral - finalista del premio Auto dell'anno 2023 -, ci aspettiamo riprenda le soluzioni degli interni, per qualit&agrave; percepita un sostanziale miglioramento rispetto al precedente Kadjar. La configurazione d'abitacolo di nuova Espace sar&agrave; 5 o 7 posti, accompagnata ovviamente da un'elevata versatilit&agrave;. L'andamento del tetto, come rivelato dai muletti di sviluppo, si mantiene regolare fin sul bordo del lunotto: sar&agrave; un vantaggio per la qualit&agrave; della vita a bordo dei passeggeri seduti in seconda e terza fila.       

L'addio alle proporzioni di carrozzeria introdotte nel 1983 era gi&agrave; avvenuto con la quinta generazione di Renault Espace. La sesta, prossima alla presentazione, va dritta nel mondo suv

Nuova Renault Espace 2023, il Suv raccoglie l'eredità del monovolume

        Siamo al canto del cigno, a un'ultima edizione che accorpa le due proposte di sportivit&agrave; attualmente nella gamma Renault M&eacute;gane RS. Con M&eacute;gane RS Ultime si celebra una storia lunga 20 anni, iniziata nel 2003 con la primissima serie battezzata anche Renault F1 Team, al tempo dei mondiali vinti da Alonso (2005 e 2006). Presentazione al Tokyo Auto Salon, sul mercato dalla prossima primavera in 1.976 esemplari, Renault M&eacute;gane RS Ultime ha, nella tiratura limitata, l'anno di nascita di Renault Sport. Ciascuno degli esemplari avr&agrave; una targhetta numerata e la firma di chi, pilota di sviluppo, ha condotto l'evoluzione dei progetti dalla seconda generazione della M&eacute;gane RS: Laurent Hurgon. Si tratta dell'ultimo modello a impiegare la sigla Renault Sport, visto il futuro della sportivit&agrave; del Gruppo affidato al marchio Alpine.  Assetto curatissimo e un gran motore I dettagli della Ultime si inseriscono su una base tecnica collaudata e invariata. Il telaio &egrave; nella specifica Cup di serie sulla Trophy, della quale prende in prestito le caratteristiche. Quindi, carreggiate ampliate di 6 centimetri all'avantreno e di 4,5 al retrotreno, rispetto alla M&eacute;gane ordinaria. Ancora, assetto 4Control - quattro ruote sterzanti - e finecorsa idraulici degli ammortizzatori. I cerchi da 19 pollici sono gommati Bridgestone Potenza S007, gommatura semislick per un extra di aderenza. A garantire staccate efficienti, invece, pensano i freni Brembo. Le prestazioni sono quelle che conosciamo, garantite dal motore 1.8 litri da 300 cavalli e 420 Nm, abbinato al cambio doppia frizione 7 marce: 5"7 sullo 0-100 km/h, 260 km/h di velocit&agrave; massima. Grafiche nero opaco per il design Disponibile in quattro colorazioni - bianca, nera, gialla, arancione -, la M&eacute;gane RS Ultime sfoggia di serie le bande grafiche in nero opaco. Il profilo alare sul paraurti anteriore &egrave; personalizzato con il lettering Ultime, mentre in coda il terminale di scarico &egrave; posizionato al centro del paraurti. Pochi gli optional, limitati all'head up display, al tetto panoramico e a un telo protettivo personalizzabile. Di serie, detto dell'infotainment da 9,3 pollici e della strumentazione da 10 pollici, c'&egrave; la telemetria RS Monitor, per analizzare il proprio stile di guida e le prestazioni in pista. Ancora, tra&nbsp; i contenuti distintivi della Ultime, la presenza dei fari a Led RS Vision, dei sedili sportivi Recaro rivestiti in Alcantara color titanium black e soglie battitacco ad hoc. La personalizzazione estetica &egrave; completata da elementi in nero lucido, come le calotte degli specchietti, le maniglie, il logo Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;e gli inserti sul muso.        

Dalla prima M&eacute;gane RS 225, le prestazioni Renault Sport hanno accompagnato la berlina compatta. Sul mercato in primavera, l'edizione limitata sostituisce la RS e la RS Trophy

Renault Mégane RS Ultime chiude un capitolo lungo 20 anni

        Insieme collaboreranno all'evoluzione del motore Diesel 4 cilindri Renault, destinato ai veicoli commerciali, perch&eacute; sia in linea con il futuro standard Euro 7. La firma del protocollo d'intesa vincolante tra il Gruppo Renault e Punch Torino prevede anche questa collaborazione, oltre al contenuto principale, ovvero, l'acquisto da parte della realt&agrave; piemontese dei propulsori Renault 4 cilindri.&nbsp; La produzione nel sito francese di Cleon sar&agrave; a disposizione di Punch Torino, che potr&agrave; utilizzare le unit&agrave; motrici e rivenderle. Un accordo che rientra nella strategia che il Gruppo Renault ha rivelato sul business dei motori termici, il progetto Horse partecipato al 50% da Renault e Geely. Non solo Renault e Punch Torino lavoreranno all'evoluzione dei motori termici Diesel pensati per i veicoli commerciali ma, in prospettiva, l'accordo raggiunto potr&agrave; svilupparsi verso nuove tecnologie, come i motori termici a idrogeno, sui quali Punch ha un importante know how. Horse apre nuove opportunit&agrave; a Renault "Siamo lieti di stringere una partnership con Punch Torino, che acquister&agrave; i motori Diesel Renault 4 cilindri per i suoi clienti dei veicoli commerciali leggeri. &Egrave; una prova concreta dell&rsquo;importanza del Progetto Horse, che apre nuove opportunit&agrave; di mercato", ha commentato Gilles Le Borgne, Direttore Ingegneria del Gruppo Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). "La condivisione delle competenze e degli investimenti &egrave; di fondamentale importanza per sviluppare motori a combustione a basse emissioni in grado di soddisfare le future normative europee e di fornire ai nostri clienti le migliori soluzioni della categoria, riducendo al tempo stesso l&rsquo;impatto ambientale". L'accesso al turbodiesel 4 cilindri Renault, per i veicoli commerciali, allarga le prospettive Punch, gi&agrave; con l'accesso ai propulsori GM. "Siamo entusiasti di questa nuova partnership con un attore mondiale come il Gruppo Renault. La nostra storia come parte di un costruttore automobilistico ci ha sicuramente aiutato a conquistare la credibilit&agrave; necessaria per instaurare questa collaborazione", ha commentato Pierpaolo Antonioli, responsabile dell'ufficio tecnologico del Gruppo Punch e amministratore delegato. Leggi anche: Renault, a Tokyo con una M&eacute;gane speciale per dire addio alle R.S.       

La fornitura dei motori Diesel Renault va ad ampliare l'offerta Punch, finora con le unit&agrave; GM. Adeguamento all'Euro 7 e possibile cooperazione sui termici a idrogeno tra i campi di collaborazione

Renault e Punch Torino, c'è l'accordo sui motori per veicoli commerciali

        Renault si prepara a dire addio alla M&eacute;gane pi&ugrave; sportiva di tutte, e alla sua divisione sportiva cos&igrave; come la conosciamo oggi. Per salutare degnamente la M&eacute;gane R.S. con motore endotermico, la Casa francese ha deciso di realizzare una versione speciale che verr&agrave; svelata in occasione del prossimo Salone di Tokyo. Con, sotto al cofano, l'ormai iconica unit&agrave; a 4 cilindri a benzina da 1,8 litri e 300 cavalli di potenza. In vista di un futuro tutto elettrico in cui sar&agrave; il brand Alpine a occuparsi delle varianti sportive dei modelli Renault. Car of The Year 2023: Renault Austral, la prova al Balocco  Renault M&eacute;gane, in Giappone con l'ultima R.S. Il futuro &egrave; tutto elettrico, ma nel presente ci sono ancora pistoni, turbine e benzina. Renault si prepara a lanciare una nuova versione della sua M&eacute;gane R.S., che di fatto sar&agrave; il canto del cigno del modello sportivo di taglia media per come lo conosciamo oggi. Nei piani della Casa della Losanga, infatti, la M&eacute;gane continuer&agrave; a esistere solo come modello 100% a batteria, mentre le varianti ad alte prestazioni saranno griffati Alpine e non pi&ugrave; Renault Sport. La fine di un'era, che la Casa transalpina vuole celebrare nel migliore dei modi, con l'edizione speciale che verr&agrave; presentata al prossimo Tokyo Auto Salone, in calendario dal 13 al 15 gennaio 2023. Ancora non &egrave; stato comunicato il nome della M&eacute;gane R.S. &ldquo;finale&rdquo;, n&eacute; dati relativi alla meccanica, che comunque dovrebbe essere la stessa della Trophy, ovvero con il 1.8 turbo da 300 cavalli e 400 Nm, cambio a doppia frizione, telaio Cup differenziale TorSen. Alcune immagini emerse in rete hanno invece in parte svelato lo stile di questa versione, che sar&agrave; contraddistinto da grafiche specifiche per la carrozzeria, cerchi da 19&rdquo; e altri dettagli che accentueranno la sportivit&agrave; della hot hatch. Per salutare l'ultima R.S. nel migliore dei modi. Alpine all-in sull'elettrico, in programma sei nuovi modelli       

La Casa francese &egrave; pronta a svelare una versione speciale della M&eacute;gane, ultimo modello sportivo a benzina prima di cedere il passo alla elettriche

Renault, a Tokyo con una Mégane speciale per dire addio alle R.S.

La Renault Austral, in un certo senso, &egrave; la vettura pi&ugrave; nuova tra le sette finaliste del Car of The Year 2023. La Casa della Losanga, infatti, l&#39;ha presentata nel corso del 2022, ma a differenza della altre ancora&nbsp;non &egrave; ancora disponibile in concessionaria.  Le caratteristiche principali dell&#39;Austral  L&#39;Austral &egrave; un SUV di taglia media, molto spazioso, pensato soprattutto per le famiglia. Peculiare &egrave; lo schema tecnico, perch&eacute; Renault, per questo segmento, ha preferito non virare sull&#39;elettrificazione totale, ma propone la vettura in due&nbsp;versioni, mild o full hybrid. Quest&#39;ultima &egrave; quella della nostra prova,che, nonostate sia spinta da un piccolo 1.2 turbo benzina, arriva a 200 cv grazie al motore elettrico.&nbsp;&nbsp;  Potenza che le permette di essere scattante il giusto, quel tanto che basta per farle perdonare la tendenza al rollio, normale per un SUV dal baricentro alto come il suo.  Guarda qui la prova a cura di Alberto Sabbatini.  Prova con noi le finaliste del Car of The Year 2023  Tutte le Renault disponibili sul listino   

Il nuovo SUV della Losanga &egrave; una delle sette finaliste dell&#39;Auto dell&#39;Anno. L&#39;abbiamo messa alla prova, ecco come va

Car of The Year 2023: Renault Austral, la prova al Balocco

        Se &egrave; lunga non sai dove parcheggiarla, se &egrave; compatta &egrave; pi&ugrave; agile ma viaggi scomodo. Trovare una macchina perfetta sia per la citt&agrave;, sia per i lunghi viaggi non &egrave; cosa semplice. Ci vorrebbe un&rsquo;auto in grado di adattarsi a quel che ci serve. E la Renault Mophoz pare proprio la risposta al sogno di molti. Gi&agrave;, perch&eacute; questo prototipo presentato al Salone dell&rsquo;auto di Parigi &egrave; in grado di allungarsi e accorciarsi di ben 40 centimetri!  &nbsp; Motore elettrico e batteria supplementare Come ogni auto che guardi al domani, anche la Morphoz non pu&ograve; essere che dotata di motore elettrico per limitare l&rsquo;impatto sul nostro ecosistema. Grazie alla batteria da 40 kWh ha un&rsquo;autonomia di 400 km. Aggiungendovi quella supplementare, l&rsquo;autonomia arriva a 700 km, davvero niente male. &nbsp; &nbsp; Si allunga a si accorcia Ma veniamo alla sua caratteristica principale: la possibilit&agrave; di allungarsi e accorciarsi. Le parti che si muovono sono tre. Innanzitutto c&rsquo;&egrave; quella centrale, che si allunga non solo per aumentare l&rsquo;abitabilit&agrave; della vettura ma anche per far posto alla batteria supplementare che aumenta l&rsquo;autonomia. Poi c&rsquo;&egrave; la parte posteriore che aumenta il comfort dei passeggeri aumentando lo spazio fra la prima fila di sedili e la seconda per i passeggeri. Infine, si muove anche la parte anteriore che migliora il coefficiente di penetrazione aerodinamica dell&rsquo;auto a tutto vantaggio dell&rsquo;autonomia. Le variazioni di lunghezza sono consentite dalla presenza di parti scorrevoli. Nella sua lunghezza minima, adatta per l&rsquo;uso cittadino il prototipo di Renault misura 4,40 metri con un passo di 2,73 metri. Mentre in modalit&agrave; viaggio, Travel Mode, l&rsquo;auto misura 4,80 metri per un passo di 2,93 metri. &nbsp; &nbsp; Guida assistita di livello 3 La Morphoz vanta un sistema di guida autonoma di livello 3: non &egrave; in grado di muoversi in completa autonomia in ogni scenario d&rsquo;uso ma richiede che vi sia un conducente in grado di prenderne il controllo in determinate situazioni. Nell&rsquo;abitacolo troviamo infatti il volante e i pedali di freno e acceleratore. Per avere una vera guida autonoma in tutto e per tutto bisogna salire ancora di livello.        

Sembra uno scherzo ma non &egrave; il primo aprile: Renault ha presentato il prototipo di una macchina allungabile perfetta sia per l&rsquo;uso in citt&agrave;, sia per i lunghi viaggi.

Renault ha ideato l’auto che si allunga e si accorcia

La casa ibrida di Renault &egrave; la Spagna, dove nascono E-Tech e dove &egrave; stato concepito e viene assemblato Austral, il Suv elettrificato che la R&eacute;gie considera un asso di briscola nella sua offerta.  Potrebbe interessarti: la prova di Auto di Renault Austral    In Spagna l&#39;eccellenza ibrida del Gruppo  Il piano industriale Renaulution lanciato da Luca De Meo ha un fortissimo radicamento nella penisola iberica. Giustificato da siti di eccellenza assoluta, quali il centro di ricerca, sviluppo e innovazioni di Valladolid e lo stabilimento produttivo di Palencia.  A due ore d&rsquo;auto da Madrid e terra dell&rsquo;elezione del Marchio da fine degli anni Settanta. A fine 2018 sono stati 7 milioni le vetture prodotte nel sito e in Spagna nel 2021 sono stati assemblati 227.062 veicoli.  Nuovo Austral, successore di Kadjar e modello con ambizioni premium, per qualit&agrave; e tecnologia, nasce qui. &Egrave; la prima auto del nuovo piano industriale, che punta su innovazione e processi di produzione e di controllo qualit&agrave; ai vertici di tecnologia e innovazione.    Grandi ambizioni e aspettative della Casa, dato che ci sono in programma altri quattro nuovi modelli ibridi, oltre ad Austral. I primi due rispettivamente nel 2023 e nel 2024, realizzati, come Austral, sulla piattaforma ibrida CMF-CD. Una cinquina speciale.  Il quadrilatero si completa con i siti di Siviglia, per le trasmissioni (il 24% dei cambi Renault nasce qui) e Cacia in Portogallo. Per avere un&rsquo;altra istantanea del loro peso, impressiona il dato che il 35% dei motori del Gruppo Renault, quindi anche Dacia, sono assemblati in Spagna.  Le punte di diamante sono Valladolid e Palencia, dove sono costruite anche Captur e Megane. Qui viene pensato, ingegnerizzato, testato e assemblato il presente e il futuro prossimo della Casa della Losanga. Ibrido, come si diceva e in tutte le sue forme: mild, full e plug-in.  Li abbiamo visitati entrambe, osservando di come gli sforzi del Costruttore siano orientati a un notevole salto in avanti.  Jos&eacute; Martin Vega, direttore dello stabilimento di Palencia ha detto:  &laquo;Il sito ha adattato i suoi impianti industriali per poter produrre Austral e posizionare lo stabilimento all&rsquo;avanguardia dell&#39;innovazione, con personale altamente qualificato, processi di qualit&agrave; molto rigorosi e una produzione rispettosa dell&rsquo;ambiente&raquo;.  Potrebbe interessarti: le migliori Renault usate  &nbsp;  A Valladolid si cerca l&#39;eccellenza: il centro Ricerca Sviluppo e Innovazioni  A Valladolid, nel Centro R+S+I, acronimo di Ricerca Sviluppo e Innovazioni, lavorano 1.000 ingegneri specializzati sui modelli in produzione in Spagna e sul futuro prossimo.  Progettazione di prototipi, di singoli componenti batterie, motori, come mild-hybrid da 140 e 160, e ibridazione.  &Egrave;&nbsp;in fase di valutazione finale la versione di Austral plug-in hybrid. Seguono appunto i test, come le 25.000 ore annuali sui 24 banchi motore, e le convalide, ovviamente anche sulla sempre pi&ugrave; alta presenza dei sistemi di assistenza alla guida.    A ogni altitudine, temperatura, condizione di fondo stradale. Nella divisione Motores vengono prodotti ovviamente anche i motori ibridi per Austral. Testati per essere affidabili fino a 300.000 km.  Il prossimo passo? Il sito sar&agrave; adeguato per essere pronto per la prossima normativa Euro 7.  Potrebbe interessarti: le migliori Renault usate  &nbsp;  A Palencia la ricerca della massima qualit&agrave;, con una automatizzazione senza pari in Renault  Le auto finita la maratona a Valladolid , passano al vicino, circa cinquanta chilometri, stabilimento di Palencia, realizzato nel 1978. Il pi&ugrave; avanzato del Marchio per automazione e controllo della qualit&agrave;. Una progressione durata un anno e mezzo per il profondo processo di rinnovamento.  Qui si gioca una delle sfide cruciali della R&eacute;gie. Elevare la qualit&agrave; generale dei modelli, a tuto tondo. Austral &egrave; la punta di lancia in questo momento e a Palencia abbiamo visto e toccato con meno che nessun dettaglio viene tralasciato.  Supportati dal lavoro di migliaia di robot, i reparti, dove lavorano oltre 1.800 dipendenti, sono entrati nella industria 4.0, ovvero quella automatizzata e (inter)connessa.    Dalla stampatura con le sue presse giganti, anche dell&rsquo;italiana Manzoni e Rovetta, ora nel Gruppo giapponese Aida, alla carrozzeria-saldatura, con i suoi 1.320 robot, alla verniciatura, dove, oltre a offrire una nuova vernice satinata, la carrozzeria di ogni vettura viene monitorata su tutta la superficie da 38 telecamere che scattano 30.000 foto.  Infine il montaggio di tutti gli elementi, dove possono essere assemblate fino a 60 vetture l&rsquo;ora, fino alla prima accensione e con il costante supporto e controllo di operai specializzati.  Austral ha inaugurato questa virtuosa catena, della quale beneficiano Megane termica e ibrida plug-in. Prima di uscire dalla fabbrica c&rsquo;&egrave; un controllo qualit&agrave; su oltre 100 punti, corroborato da una verifica statica e dinamica. Niente &egrave; lasciato al caso.  Potrebbe interessarti: le migliori Renault usate  Clicca qui per provare con noi le finaliste di The Car Of The Year 2023   

Lo stabilimento, avanzatissimo, di Palencia e il centro di ricerca, sviluppo e innovazioni di Valladolid sono due delle punte di diamante del Marchio

Dove nasce Austral: viaggio in Spagna, nel cuore ibrido di Renault

Ancora una volta, Renault si presenta con un proprio modello nella fase finale delle votazioni per il titolo di Car of The Year. Dopo che nella scorsa edizione la M&eacute;gane E-Tech aveva sfiorato il successo, piazzandosi al secondo posto dietro alla Kia EV6, quest&#39;anno la Casa francese punta sul Suv Austral. Uno dei modelli del rilancio voluto da Luca De Meo, la &ldquo;Renaulution&rdquo; che sta portando il brand d&#39;oltralpe a rinnovare la propria gamma puntando sulle elettriche, ma non solo. La Austral, infatti, &egrave; una delle poche finaliste a non essere dotate di un powertrain a zero emissioni. Renault &egrave; uno dei Marchi che possono vantare pi&ugrave; successi al Car of The Year, ben 6&nbsp;collezionati durante la storia del prestigioso premio. Ecco i modelli della Casa francese che sono riusciti ad aggiudicarsi il titolo di Auto dell&#39;Anno.  Car of The Year, prova con noi le 7 finaliste    Dalla 16 alla Clio, tutte le Renault vincenti  La prima affermazione del Marchio d&#39;oltralpe &egrave; datata 1966, in occasione della terza edizione del premio: a trionfare fu la piccola Renault 16, che si classific&ograve; prima davanti a due modelli di fascia elevata come la berlina di lusso Rolls-Royce Silver Shadow e la coup&eacute; Oldsmobile Toronado. Per vedere di nuovo una Renault in cima alla lista delle preferenze dei giurati fu necessario aspettare fino al 1982, con la vittoria della Renault 9. La berlina fu capace di affermarsi battendo una rivale diretta come la Opel Ascona e la Volkswagen Polo, giunte rispettivamente al secondo e al terzo posto. La vittoria seguente risale invece al 1991, anno in cui la piccola Clio vinse davanti alla Nissan Primera e alla Opel Calibra.  Nel &#39;97 ancora una vittoria, quella della Sc&eacute;nic, che si impose davanti alla Ford Ka e alla tedesca Volkswagen Passat. Nel 2003 &egrave; stato invece il turno della M&eacute;gane di seconda generazione, capace di ottenere la maggioranza dei voti battendo la Mazda 6 e la Citro&euml;n C3, seconda e terza nella classifica delle preferenze. L&#39;ultimo successo ottenuto finora dalla Casa francese &egrave; quello ottenuto dalla Clio di terza generazione nel 2006.  A questi risultati vanno aggiunti i numerosi modelli della Casa della Losanga che hanno ottenuto un posto tra le finaliste e si sono piazzate sul &ldquo;podio&rdquo; nelle varie edizioni del Car of The Year, come Laguna, Safrane, Renault 5, Renault 25 e la gi&agrave; citata M&eacute;gane elettrica. Ora la palla passa alla nuova Austral, a cui &egrave; affidato il compito di riportare il premio di Auto dell&#39;Anno in casa Renault.  Car of The Year, le escluse: Tonale, BMW e le altre 

Renault &egrave; una delle Case automobilistiche con pi&ugrave; successi al Car of The Year: ecco tutti i modelli che si sono aggiudicati il titolo di Auto dell&#39;Anno

Car of The Year 2023, tutte le Renault che hanno vinto il prestigioso premio

        Da un lato, uno dei principali Gruppi automobilistici europei, dall'altra, un grande produttore di aerei: Renault e Airbus hanno annunciato l'inizio di una collaborazione che porter&agrave; i due colossi francesi a lavorare in comune a soluzioni per la nuova mobilit&agrave; sostenibile. L'obiettivo della partnership &egrave; infatti quello di migliorare l'efficienza delle batterie e di conseguenza l'autonomia che esse possono offrire, per migliorare le performance delle vetture elettriche e dei velivoli ibridi/elettrici. Renault presenta Ampere: specializzati in elettriche Obiettivo batterie ad alta efficienza Se la rivoluzione elettrica dell'auto &egrave; gi&agrave; in atto, anche il settore dei trasporti aerei si prepara a fare la sua parte nella lotta per la sostenibilit&agrave;. Per avviare appieno il processo di elettrificazione dei mezzi volanti sar&agrave; per&ograve; necessario avere a disposizione accumulatori particolarmente efficienti, leggeri e di grande capacit&agrave;, capaci di garantire un'adeguata quantit&agrave; di energia senza gravare eccessivamente sul peso del velivolo. Un obiettivo comune con il settore automobilistico, e che verr&agrave; perseguito in parallelo da Renault e Airbus. Nello specifico, le due aziende francesi puntano a raddoppiare la densit&agrave; energetica delle batterie entro il 2030, abbandonando gli attuali accumulatori con celle chimiche al litio in favore di unit&agrave; allo stato completamente solido. Riducendo nel contempo il peso dei pacchi di batterie e la carbon footprint, ovvero l'impronta carbonica, dell'intero processo di produzione e smaltimento degli accumulatori. Renault-Airbus, al via l'accordo &ldquo;Per la prima volta, due leader europei provenienti da settori diversi condividono le conoscenze tecniche per forgiare il futuro degli aerei ibridi-elettrici - ha spiegato Gilles Le Borgne, Direttore Ingegneria del Gruppo Renault - Quello dell&rsquo;aviazione &egrave; un settore estremamente esigente in termini di sicurezza e consumo energetico, proprio come l&rsquo;industria automotive. Come Gruppo Renault, i nostri 10 anni di esperienza nella catena del valore dei veicoli elettrici ci permettono di contare su una delle migliori competenze sul campo che ci siano, ma anche su una vera e propria competenza nelle prestazioni dei sistemi di gestione delle batterie. Spinti dallo stesso obiettivo ambizioso di fare innovazione e ridurre la carbon footprint, i nostri team di ingegneri si confrontano con quelli di Airbus per far convergere tecnologie trasversali che consentiranno di far funzionare gli aerei ibridi, ma anche di sviluppare i veicoli del futuro&rdquo;. &ldquo;Associando l&rsquo;esperienza del Gruppo Renault nel settore dei veicoli elettrici con i risultati che noi stessi abbiamo ottenuto con i dimostratori di volo elettrici, potremo accelerare lo sviluppo delle tecnologie rivoluzionarie necessarie per le architetture dei futuri aerei ibridi del 2030 e oltre&rdquo; ha aggiunto Sabine Klauke, Direttrice Ingegneria di Airbus. Maggiori dettagli sulla collaborazione verranno rilasciati nel corso dell'Airbus Summit, in calendario oggi 30 novembre e domani 1&deg; dicembre. Renault si prepara a produrre le proprie colonnine a ricarica rapida       

I due colossi francesi lavoreranno a una nuova generazione di accumulatori ad alta efficienza per automobili e aerei&nbsp;

Renault e Airbus, al via la partnership per sviluppare nuove batterie

Parigi, la Senna, la rive gauche. Quella della vitalit&agrave; del quartiere Latino. &Egrave; da queste atmosfere colorate e giocose che Renault ha tratto ispirazione per la serie speciale Rive Gauche della Captur&nbsp;provata da noi nella versione ibrida plug-in.  Le caratteristiche principali  &Egrave; un auto interessate per tanti aspetti a partire, ad esempio, dai tratti distintivi come le finiture in nero lucido e per il tetto in tinta opaca a contrasto con la carrozzeria.  L&rsquo;abitacolo, al quale si accede facilmente grazie alle ampie portiere, &egrave; spazioso e luminoso grazie alle generose vetture, queste ultime di dimensioni un po&rsquo; ridotte della parte posteriore, ma i sensori di parcheggio intervengono in soccorso nelle manovre pi&ugrave; complicate.  Come detto, lo spazio a bordo non manca e il divano posteriore basculante consente di regolare il vano di carico a seconda delle necessit&agrave;. Bagagliaio che, per&ograve;, per vie delle batterie del sistema ibrido, su questa versione specifica non ha un volume come le concorrenti endotermiche.  L&rsquo;infotelematica ha una logica che la rende di facile utilizzo, oltre a una grafica piacevole da guardare.  Guarda il video per la prova completa a cura di Arturo Rizzoli.   

Guarda qui il video della prova su strada della&nbsp;Renault Captur 1.6 E-Tech PHEV in allestimento Rive Gauche

Renault Captur 1.6 E-Tech PHEV, la prova completa

        Ampere e Power, ovvero, da un lato lo sviluppo e produzione dei modelli elettrici (in un'integrazione totale con il software) del Gruppo Renault, dall'altro con la partnership siglata con Geely, per lo sviluppo ulteriore e la produzione dei motori a basse emissioni e trasmissioni per le auto termiche. &Egrave; la pi&ugrave; importante tra le novit&agrave; annunciate da Luca de Meo nel corso del Capital Market Day del Gruppo. Il nuovo assetto apre la terza fase della Renaulution, percorso avviato con l'arrivo del nuovo a.d. e, oggi, al passo della separazione di due business che saranno indipendenti tra loro. Ampere, la simbiosi tra elettriche e software Arriver&agrave; la quotazione in Borsa per la divisione Ampere, l'obiettivo &egrave; di lanciare un'offerta pubblica all'inizio del secondo semestre del 2023. Sar&agrave; una realt&agrave; nella quale il Gruppo Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;avr&agrave; il controllo della maggioranza, sebbene altri partner contribuiranno finanziariamente e con know how. Qualcomm Technologies sar&agrave; tra le "grandi firme" del progetto Ampere, fornendo l'architettura elettronica Snapdragon Digital Chassis; altro partner dello sviluppo lato software&nbsp; sar&agrave; Google.&nbsp; Si guarda all'auto elettrica come non sono un business separato dalla produzione di auto termiche e ibride, ma in un'integrazione software necessaria per avere progetti software defined. L'auto sar&agrave; incentrata sull'architettura elettronica, costantemente aggiornabile di nuove funzioni e servizi, superando le limitazioni di un'auto convenzionale e "hardware defined", ovvero, definita dalla sua architettura immodificabile.&nbsp; Dalla divisione Ampere arriveranno, entro il 2030, sei modelli per il trasporto persone: sar&agrave; Renault 5 a rilanciare il percorso avviato dalla Megane elettrica, poi toccher&agrave; alla Renault 4, mentre nel 2023 &egrave; attesa la Scenic elettrica. Le stime sono di una produzione di 1 milione di elettriche a marchio Renault nel 2031.  Power, Geely produrr&agrave; i motori termici Sul fronte Power, invece, il Gruppo Renault ha siglato un accordo quadro con Geely, da perfezionare nei prossimi mesi. Nascer&agrave; una joint venture partecipata al 50% dai due costruttori e sar&agrave; responsabile dello sviluppo, della ricerca e della produzione di motori termici, elettrificati ibridi e delle relative trasmissioni. Una produzione curata da Geely, intorno alla quale molto si &egrave; discusso per il know how interno all'Alleanza Renault-Nissan e l'accesso che avranno i cinesi a competenze nello specifico appartenenti a Nissan&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). I motori termici verranno realizzati su 17 siti produttivi, in 3 continenti e con forniture destinate a essere commercializzate in 130 Paesi. I primi marchi a beneficiare della produzione del ramo Power e, segnatamente, del progetto Horse tra Renault e Geely, saranno i brand delle due galassie: Renault, Dacia&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), i veicoli commerciali Renault. Ancora, Geely Auto, Volvo, Lynk&amp;Co, Proton. De Meo: il motore termico rester&agrave; fondamentale De Meo ha prospettato anche la possibilit&agrave; di un'apertura verso costruttori terzi, di fornitura dei powertrain termici elettrificati. &ldquo;Siamo felici d&rsquo;aver concordato un piano per una collaborazione ambiziosa con Geely, affinch&eacute; continui lo sviluppo delle tecnologie sul motore termico e ibrido, che resta una parte fondamentale per i decenni futuri della catena di approvvigionamento dell&rsquo;automotive. Saremo in grado di offrire i migliori powertrain e soluzioni elettrificate a molteplici marchi di costruttori in tutto il mondo&rdquo;, ha commentato Luca de Meo. Ancora sul fronte delle sinergie, guardando alla prospettiva dei veicoli commerciali elettrici, Renault introdurr&agrave; - in una produzione realizzata con un altro costruttore - i FlexEVan: furgoni elettrici, software Defined e sui quali l'accento &egrave; posto sulla riduzione dei costi d'esercizio. Fino al 30% di risparmio per gli operatori delle flotte, merito della gestione ottimizzata sui dati raccolti in tempo reale. Nel nuovo assetto che vede le divisioni Ampere e Power, confermati i rami del business Alpine, Dacia, Mobilize; sul fronte della mobilit&agrave; elettrica, inoltre, il Gruppo ha annunciato la creazione di un'unit&agrave; di business rivolta all'economia circolare, un ciclo chiuso che opera dall'estrazione delle materie prime al riciclo delle batterie esauste.       

Con i cinesi di Geely nasce la divisione Power, responsabile invece della produzione di motori termici. Luca De Meo presenta il nuovo assetto del Gruppo

Renault presenta Ampere: specializzati in elettriche

La mitica coppia andr&agrave; a completarsi tra poco: nel 2024 la R5, nel 2025 la R4. Si riformer&agrave; un duo che ha messo su una Renault milioni di automobilisti per almeno due decadi.  Al Salone di Parigi esordisce 4Ever Trophy, atteso concept che anticipa il grande ritorno della Renault 4. Tra poco pi&ugrave; di due anni sar&agrave; un modello di serie.  Elettrica, nella carrozzeria di un Suv compatto del Segmento B, quindi poco pi&ugrave; lungo di 4 metri. A conferma di ci&ograve; 4Ever Trophy infatti &egrave; lunga 4,06 metri. Poco pi&ugrave; grande rispetto alla futura R5 elettrica, altra risorta icona. Questo dinamico duo rilever&agrave; il testimone dalle due elettriche Twingo e Zoe, meno ammalianti.  L&rsquo;abbiamo vista e toccata con mano in una anteprima parigina. Il prototipo anticipa un ruolo importante. La seconda serie di R4 sar&agrave; l&rsquo;erede di un modello che &egrave; rimasto in produzione per 30 anni, fino al 1991, attraversando la storia dell&rsquo;auto. Non era certo un Suv, ma ha guadagnato la sua fama affrontando tutti i terreni, dimostrando una versatilit&agrave; sempre apprezzata.  Cambiano i tempi, gli spazi, le necessit&agrave;, ma 4Ever Trophy richiama alla memoria gli antichi stilemi. Nella parte alta il concept ripropone da vicino lo stile che sar&agrave; della R4 elettrica in commercio: e richiama il passato.  Infatti riprende elementi tipici della vettura originale con forme riconoscibili, con la calandra rettangolare e i fari i tondi, che saranno definiti dai led, elemento imprescindibile dello stile attuale. Una chicca: la prima Renault di serie ad esibire il logo illuminato e probabilmente altri modelli la seguiranno.  Gilles Vidal, direttore del design del Costruttore francese, racconta cos&igrave; la nuova creazione:  &ldquo;Per portare 4Ever Trophy (il nome celebra i 25 anni del raid automobilistico solidale 4L Trophy) nell&rsquo;era moderna, abbiamo conferito tecnologia e raffinatezza alle sue forme, senza nulla di superfluo. Tutti questi ingredienti sono stati elaborati con cura in modo che il design sia in linea sia con chi gi&agrave; conosce la 4L che con le giovani generazioni che forse non conoscono affatto la gloriosa storia di quest&rsquo;auto&rdquo;.&nbsp;  Le caratteristiche di 4Ever Trophy  Un Suv elettrico, anteriore sia per trazione sia per motore. Il propulsore eroga una potenza140 cavalli. La piattaforma &egrave; la modulare CMFB-EV, utilizzata anche da Clio e Captur. La sinergia permette un risparmio del 30% nei costi di produzione: fattore fondamentale di questi tempi.  La futura R4 sar&agrave; assemblata nel Nord della Francia nella Renault Electric City. Dotata di sotto-scocca rinforzato, che protegge la batteria, sul prototipo da 42 kWh.&nbsp;  Potrebbe interessarti: Renault, il prossimo suv-coup&eacute; avr&agrave; tecnologia Geely   

Un Suv elettrico di segmento B, lungo poco pi&ugrave; di 4 metri. Arriver&agrave; sul mercato nel 2025

Renault 4Ever Trophy, anteprima di R4

        Verr&agrave; prodotto nell'impianto Renault di Busan, Corea del Sud, il primo modello frutto della collaborazione della casa francese con Geely. Mentre si attende di scoprire l'evoluzione che porter&agrave; i cinesi a rilevare una quota nel business Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;sulla produzione di auto con motore termico, guadagna forma e dettagli il progetto in arrivo nel 2024.&nbsp;Sar&agrave; un suv-coup&eacute; per proporzioni e andr&agrave; a posizionarsi nel segmento D. Tecnologia firmata Geely Oltre a essere commercializzato sul mercato interno verr&agrave; esportato globalmente, sfruttando i vantaggio di una produzione in Corea del Sud, che accede ad accordi di libero scambio con diversi paesi.&nbsp; Verr&agrave; progettato e costruito intorno a una tecnologia Geely il suv-coup&eacute;. L'architettura CMA &egrave; gi&agrave; apprezzata su Volvo XC40 e il Lynk&amp;Co 01, si tratta di una base tecnica moderna e ottimizzata intorno a propulsori termici elettrificati, che vedranno una proposta full hybrid sotto al cofano del modello in arrivo.&nbsp; Renault verso i due rami di business Il prossimo, atteso, passo che Renault dovr&agrave; annunciare - con una prospettiva che guarda a inizio novembre - &egrave; la creazione di due unit&agrave; di business. Renault Ampere, secondo i rumours potrebbe essere questo il nome, curer&agrave; lo sviluppo e produzione dei modelli elettrici ed &egrave; destinata ad avere in Nissan un partner presente con una quota azionaria. Renault Horse, invece, sar&agrave; la divisione orientata alla produzione di auto "convenzionali", con motori termici ed elettrificati ibridi, dove la partnership con Geely produrr&agrave; vantaggi sulla riduzione dei costi e margini superiori con i quali supportare gli investimenti sull'elettrico.        

L'architettura CMA sar&agrave; alla base del progetto realizzato in Corea del Sud ed esportato globalmente. Un modello di segmento D e ibrido

Renault, il prossimo suv-coupé avrà tecnologia Geely

        Per sostenere il passaggio all'elettrico molte Case automobilistiche si stanno impegnando per facilitare il processo della transizione. Compiere questa scelta &egrave; un obiettivo comune, in vista di un futuro in cui si prevede il solo uso di auto elettriche. Renault ha deciso di scendere in campo per contribuire a questa fase, e lo fa nel settore delle stazioni di ricarica. Il marchio ha annunciato che entro il 2024 produrr&agrave; degli impianti rapidi e propri, fino a 400 kW) che verrano ripartiti anche in altri Paesi: 90 in Francia, 50 in Italia, 50 in Spagna e 10 in Belgio. L'impegno di Renault Il contributo lo dar&agrave; con Mobilize, il nuovo marchio di mobilit&agrave; della Casa automobilistica francese, collocando gli impianti presso le concessionarie Renault situate a non pi&ugrave; di cinque minuti di guida da un'uscita autostradale. Le stazioni saranno disponibili all'uso tutto il giorno 7 giorni su 7, e potranno sfruttare la ricarica del proprio veicolo anche quelli di marche diverse da Renault. La potenza dei punti di ricarica arriva a 400 kW e vanter&agrave; uno spazio di 60 mq con lounge, giochi per bambini e distributori automatici di bevande e snack. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci         

Per l'Italia ne sono previste 50. il marchio vuole dare il suo contributo nella transizione all'elettrico

Renault si prepara a produrre le proprie colonnine a ricarica rapida

Se c&rsquo;era una maniera per dare un messaggio alla transizione in corso, Renault Austral &egrave; la risposta pi&ugrave; concreta. Bella fuori, solida e muscolare con un design accattivante e identit&agrave; ottica a matrix Led; bella dentro, con tecnologie di ultima generazione e soprattutto efficiente come poche vetture del segmento C con le sue tre motorizzazioni ibride con le quali verr&agrave; commercializata in Italia - due mild hybrid a 12 e 48V, rispettamente per 130 e 160 cv e il fantastico full hybrid con sistema a 400V da 200 cv, con l&rsquo;1.2 tre cilindri turbo benzina da 131 cv abbinato a due motori elettrici, uno da 68 cv e l&rsquo;altro per motogeneratore e ricarica della batteria da 2 kWh.    La migliore di sempre?  Non sappiamo se, come ha gi&agrave; dice qualcuno, l&rsquo;Austral sia davvero la miglior Renault realizzata dal Gruppo, ma sicuramente ci si avvicina. E fossimo in Toyota, che dell&rsquo;ibrido &egrave; la regina, daremmo un&rsquo;occhiata a questa vettura che rappresenta il secondo, concreto atto della Renaulution avviata dal CEO Luca de Meo, dopo la M&eacute;gane E-Tech 100% elettrica (il terzo, considerando Arkana). Una vettura che fotografa lo status della strategia Renault tra &quot;la ricerca dell&rsquo;equilibrio di vendite ai privati - come ha spiegato Raffaele Fusilli, AD di Renault Italia -, la crescita dell&rsquo;elettrificazione della gamma e la riconquista del segmento C. Austral &egrave; la risposta a tutto questo, un passo avanti nella ricerca del valore attraverso una leadership tecnologica, come hanno gi&agrave; dimostrato la M&eacute;gane E-Tech elettrica (35.000ordini) e la stessa Arkana (100.000 unit&agrave; vendute nel mondo), nel processo di rottura col passato&quot;.  Di cui l&rsquo;Austral &egrave; la rappresentazione fisica, per quanto &egrave; rivoluzionaria, distante rispetto al modello che andr&agrave; a sostituire, cio&egrave; la Kadjar: &quot;La vedi da fuori - continua Fusilli - e d&agrave; l&rsquo;impressione di essere solida, muscolare, al punto di essere quasi troppo atletica e quindi faticosa da guidare. Invece ha una dinamica, un&rsquo;agilit&agrave; quasi sorprendente, oltre ad avere con il full-hybrid uno degli ibridi pi&ugrave; efficienti sul mercato globale, anzi il pi&ugrave; efficiente del mondo&quot;.  La scheda tecnica della Renault Austral  Numeri certificati dalle emissioni, 102 gr/km di CO2 e dai consumi 4,5 l/100 km che garantisce il 40% di risparmio di carburante anche grazi alle sue tre modalit&agrave; di guida - Eco, Comfort e Sport da aggiungere 12 possibili personalizzazioni. Ma che l&rsquo;Austral sia venuta decisamente bene lo confermano intanto i 200 brevetti depositati a tutela del suo patrimonio tecnologico e poi le grandi novit&agrave; che introduce. Oltre l&rsquo;ibrido, infatti c&rsquo;&egrave; molto di pi&ugrave;. Intanto, la terza generazione del sistema 4Control Advanced e le quattro ruote sterzanti che di fatto consentono una guida tranquilla e sicura anche nelle curve ad alta velocit&agrave;, per quanto sono capaci di dialogare sterzo motore e esp. La macchina si inclina ma resta attaccata all&rsquo;asfalto senza beccheggi, n&egrave; rollii.  Come va su strada  Insomma, piacere di guida puro. Per non parlare dell&rsquo;incredibile raggio di sterzata che arriva a 10,10 metri, meglio di una Clio. E per una vettura di 4,51 metri di lunghezza, &egrave; tanta roba (1,825 di larghezza e 1,644 di altezza). Il resto &egrave; ancora innovazione tecnologica di alto livello, come il salto di qualit&agrave; dell&rsquo;intero prodotto: dai 32 ADAS (ausili alla guida) con predisposizione per una guida autonoma di livello 2, all&rsquo;infotainment OpenR Link con tutti i servizi di Google (Maps, Assistant e Play), tutto eslatato dai due display uno da 12,3&rdquo; come quadro strumenti e uno da 12&rdquo; per l&rsquo;infotainement, completati dai 9,3&rdquo; dell&rsquo;head-up display: in tutto pi&ugrave; di 1.000 cm quadrati di visualizzazione digitale. A completare il quadro, un comfort e una comodit&agrave; di assoluto livello visto gli spazi garantiti dall&rsquo;utilizzo della nuova piattaforma dell&rsquo;alleanza la CMF-Cd che regala spazio comodo per tre persone nei sedili posteriori con un bagagliaio che varia da 430 a 1.455 litri di capacit&agrave;.  Quanto costa  I prezzi? Degni della transizione: il listino parte da 32.000 euro per le mild hybrid, da 39.500 per la full hybrid, per arrivare a un massimo di 44.000 euro. La riconquista del segmento C (41% delle vendite) da parte di Renault &egrave; in decollo. Tutti avvertiti. 

L&#39;erede della Kadjar &egrave; un concentrato di tecnologia che sfrutta l&#39;ibrido in maniera intelligente, per ridurre i consumi e le emissioni, senza rinunce al piacere di guida

Renault Austral, la prova: ecco come va il nuovo Suv ibrido della&nbsp;Renaulution

Renault lancia il combi-space. Un neologisimo per il Kangoo E-Tech Electric, versioni a batterie di un successo che dura da 35 anni. La fama di praticit&agrave; del Kangoo, ben 4,4 milioni di esemplari venduti dal 1977, prosegue anche a zero emissioni.  L&#39;abbiamo visto in anteprima rispetto al Salone di Parigi. Kangoo E-Tech Electric &egrave; un van passeggeri a zero emissioni, nella classe dei 4,5 metri di lunghezza, dedicato specialmente ad amministrazioni, professionisti, o a famiglie che si spostano un principalmente in un ambito regionale o provinciale.  Il motivo &egrave; presto scritto. La prima elettrica della famiglia ha una batteria da 45 kWh, che permette 285 km di autonomia nel ciclo WLTP e oltre 300 in citt&agrave;. Non &egrave;, per evidenti motivi, una&nbsp; grande viaggiatrice. Da carica veloce accetta fino a 80 KW per ripristinare tutta l&rsquo;energia in 37 minuti. Il motore elettrico, anteriore, ha una potenza di 120 cavalli, ma nelle modalit&agrave; di guida Eco scende a 82 cv. La coppia &egrave; di 245 Nm, sufficiente per muoversi con fluidit&agrave;.  Dispone i livelli di frenata rigenerativa, Sailing per lo scorrimento veloce, Drive per statale e Brake (la pi&ugrave; efficace) per traffico urbano o montano dove si pu&ograve; recuperare di pi&ugrave;. Opzioni per cercare di ottimizzare l&#39;energia.  Kangoo E-Tech Electric mette sul piatto 5 posti larghi, con la seconda fila scorrevole di 14 centimetri e rialzata ad effetto &ldquo;anfiteatro&rdquo; perch&eacute; di fatto sopra alla batteria. Lo spazio c&rsquo;&egrave; anche per taglie forti, come sono presenti le bocchette di areazione posteriore. Unico appunto le portiere scorrevoli necessitano di una torsione superiore alla media per essere richiamate. In compenso quelle anteriori si aprono a 90&deg; per un accesso agevolato a chiunque.  Inoltre &egrave; dotato di pompa di calore, per una maggiore efficienza e per preservare la batteria: una soluzione di comfort e praticit&agrave;.  Kangoo E-Tech Electric: quanto carica  All&#39;intero sono presenti numerosi vani, per una capienza di 49 litri. Quello bagagli parte da 850 litri per a arrivare a 2.500 con i sedili ribaltati. Il comfort &egrave; assicurato anche da parabrezza e volante &ldquo;termici&rdquo; e la sicurezza da ADAS di secondo livello. Tre infine gli allestimenti: Authentique, Equilibre e Techno. Nona cnora comunicato il prezzo di partenza per l&#39;Italia,  Potrebbe interessarti: i migliori Renault Kangoo usati   

Grande capacit&agrave; di carico e spazio a bordo: autonomia di 285 km nel ciclo WLTP, adatta agli spostamenti cittadini e &quot;regionali&quot;.

Renault Kangoo E-Tech Electric, il combi-space

I prossimi anni serberanno molte novit&agrave; riguardo gli spostamenti, soprattutto per chi abita nelle grandi citt&agrave;. Ma non solo. Un mondo che cambier&agrave;, a medio-breve termine e Mobilize &egrave; la risposta Renault per una ampio genere di servizi.  Al Salone di Pargi la divisione, nata nel 2021, proporr&agrave; a un mondo che va oltre alla &ldquo;semplice&rdquo; automobile. Con prospettive di sviluppo enormi: il Gruppo stima che Mobilize nel 2030 rappresenter&agrave; il 20% del fatturato del Gruppo.&nbsp;Una fonte vitale  Nel paniere dell&#39;offerta una ampia gamma di servizi: finanziario, assicurativo, per le flotte, manutenzione, riparazione, energetico e anche mezzi di trasporto. Soprattutto per il contesto urbano, ma con una attenzione speciale anche ai lunghi trasferimenti, aspetto nevralgico per le vetture elettriche.  Ecco il poker di novit&agrave;&nbsp;  Mobilize Fast Charge. Tesla ha i Supercharger, i francesi intendono controbattere con una rete di stazioni di ricarica ultrarapida nei pressi delle autostrade, aperta a tutti i Marchi. Mobilize punta a sviluppare in Europa e in collaborazione con i concessionari Renault, una network di 200 stazioni di ricarica ultrarapida a meno di 5 minuti di distanza dalle autostrade. Il tutto entro la met&agrave; del 2024. Accessibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 a tutti i conducenti di veicoli elettrici, offrono un&rsquo;area di relax e servizi. Per prendere un caff&egrave; o magiare, utilizzare il Wi-Fi, ricaricare il telefono o il computer portatile e giocare con una console. Un pacchetto completo.Mobilize Duo  Mobilize Duo. L&#39;erede, evoluto di Twizy .Un quadriciclo biposto al 100% elettrico, connesso e compatto: 2,43 metri di lunghezza, 1,30 m di larghezza e 1,46 m di altezza. Con la seduta a tandem, realizzato al 50% in materiali riciclabili. Disponibile in due versioni: da 80 km/h per i maggiori di 18 anni (Patente B) e da 45 km/h (dai 14 anni). Accreditato di una autonomia di 140 km, notevole per ile funzioni di Duo. Non provvisto al momento di aria condizionata, che in ogni modo sar&agrave; implementata.  Mobilize ha annunciato che sar&agrave; possibile parcheggiare perpendicolarmente tre Duo in un posto auto standard. Basato su una struttura tubolare, con due porte laterali in vetro che si aprono verticalmente per ottimizzare l&rsquo;uscita in spazi stretti e con il sedile del conducente scorrevole su 20 cm, in modo da facilitare l&rsquo;accesso al sedile posteriore, che offre spazio per ospitare un passeggero alto 1,80 metri. Quasi per tutti quindi.  Vintage: la plancia ricorda nello stile i sistemi hi-fi degli anni Ottanta, ma consente una connessione totale. Arriver&agrave; a fine 2023, a noleggio o in abbonamento. L&rsquo;anno successivo sar&agrave; disponibile la versione commerciale Bento, con una capacit&agrave; di stivaggio fino a 700 litri.  Mobilize Solo Concept. Ecco la &nbsp;monoposto per ciclabili e strade normali. Ancora fuori dalle normative, ma molto protettiva, specie per il maltempo. Sviluppato come &quot;skateboard dotato di ombrello per ripararsi dalla pioggia&rdquo;. In sostanza, una elettrica sui generis di 1,37 metri di lunghezza e da 25 km/h. Due ruote motrici anteriori e una sterzante al posteriore. Senza cintura di sicurezza o casco, con un joystick come volante. Al momento &egrave; un prototipo, ma la soluzione proposta non &egrave; banale.  Mobilize Ileo Concept. La ricarica per i &quot;piccoli&quot;. &nbsp;Si tratta di totem di energia modulari con stazione di ricarica DC 22 kW per auto elettriche, supporto per attaccare le biciclette e i monopattini elettrici con prese di Tipo standard e spazio con seduta, tavolino e supporto per lo schermo. Per pause veloci tra brevi trasferimenti.  Potrebbe interessarti: Dacia Jogger, al Salone di Parigi arriver&agrave; la versione ibrida   

Ricarica a bassa e alta potenza, mobilit&agrave; urbana a lungo e corto raggio

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