Polestar 1&nbsp;sar&agrave; in vendita tra oltre un anno, ma gi&agrave; mostra di che pasta &egrave; fetta. La prima auto del Marchio indipendente di Volvo&nbsp;ha attirato l&rsquo;attenzione per le sue forme. E&rsquo; una&nbsp;GT ibrida da 600 cavalli, attesa per met&agrave; 2019: ma &egrave; gi&agrave; pre-ordinabile,&nbsp;anche in Italia.  Ne saranno costruiti solo 500 esemplari: Polestar 1, oltre a design e powertrain&nbsp;molto avanzati offre un&rsquo;autonomia solo elettrica di 150 km, una eccezione per una vettura ibrida. L&rsquo;occasione per mostrare di cosa &egrave; capace la vettura lo dimostra il video.  La granturismo &ldquo;verde&rdquo; &egrave; stata testata sul ghiaccio del Circolo Polare Artico. Messa alla prova da&nbsp;temperature fino a -28&deg;. Poco lontano da Casa, nel nord della Svezia&nbsp;(anche se sar&agrave; poi prodotta a inCina&nbsp;a Chengdu). Due settimane di lavoro intensivo, necessari per mettere per verificare&nbsp;in condizioni estreme&nbsp;l&rsquo;efficienza de&ograve;le batterie e il motore elettrico (che spinge al posteriore con 280 cavalli).  Polestar 1 ha risposto in modo pi&ugrave; che positivo. Come prestazioni e come affidabilit&agrave;. Lo conferma Thomas Ingenlath, Ceo del brand. &ldquo;Le indicazioni sono ottime, per guidabilit&agrave; e il dinamismo. Ci ha particolarmente soddisfatto il torque vectoring&rdquo;.  L&rsquo;auto sar&agrave; in mostra anche al Salone di Pechino. Un mercato cruciale per il modello e per l&rsquo;espansione di Polestar.   

La GT ibrida del nuovo Marchio di Volvo messa alla prova dal -28 C&deg; del Circolo Polare Artico

Brivido ibrido: Polestar 1 passa il test del Circolo Artico

E&#39; una proporzione senza incognite quella proposta da Volvo. V60 sta a V90 come XC60 sta a XC90. Tutto noto, pianale modulare SPA, destinato ai segmenti superiori, infotainment Sensus, sistemi avanzati di assistenza alla guida che hanno nel Pilot Assist l&#39;automazione della marcia in autostrada a velocit&agrave; entro i 130 km/h, in condizioni ideali della segnaletica orizzontale, stilemi esemplari firmati Thomas Ingenlath sintetizzati nei fari a martello di Thor, anche se ci sarebbe tanto altro da narrare. Noto &egrave;, anche, lo schema ibrido Twin Engine.&nbsp;  Ecco, prima peculiarit&agrave; di nuova Volvo V60, la declinazione in due differenti versioni, accomunate dall&#39;autonomia di marcia in modalit&agrave; elettrica pari a 45 km, dalla batteria da 10,4 kWh, differenti per sigla e motore termico abbinato. T6 Twin Engine quattro ruote motrici sviluppa 340 cavalli dal sistema, il 2 litri turbo benzina con volumetrico assicura, invece, in versione T8 Twin Engine 390 cavalli complessivi. Prestazioni dichiarate in fotocopia, come i consumi. Zero-cento orari da 4&rdquo;8, 250 km/h di velocit&agrave; massima. Numeri che avvicina Volvo V60 T6, turbo benzina pi&ugrave; volumetrico, 310 cavalli e 400 Nm di coppia, per 5&rdquo;8 sullo scatto e 250 orari di punta massima. Arriver&agrave; anche V60 T5, terza proposta turbo benzina, accanto alle proposte Diesel 2 litri Volvo V60 D3 da 150 cavalli e 320 Nm e D4 da 190 cavalli e 400 Nm, entrambe con la possibilit&agrave; del cambio automatico 8 marce. I consumi rilevati nel ciclo WLTP sui due Diesel oscillano tra i 5,2 e i 6,1 litri/100 km in media.  Restava, tra le proposte di fascia alta Volvo, il modello pi&ugrave; bisognoso di un rinnovamento, tanto era ampio il gap creatosi con il debutto di V90/S90, XC90 e XC60. La station wagon sar&agrave; al Salone di Ginevra, debutto in prima mondiale, dove si presenter&agrave; con dimensioni incrementate: 4 metri e 76 centimetri in lunghezza (+9 cm), passo da 2 metri e 87 centimetri (+9 cm), altezza a 142 centimetri (-5 cm) e larghezza a 185 centimetri (-2 cm). Valori che segnano proporzioni pi&ugrave; sportive.  Volvo XC60, la prova: sempre pi&ugrave; automatismi  Se l&#39;occhio &egrave; appagato senza riserve, le necessit&agrave; di carico fanno parte imprescindibile delle doti di una station wagon di taglia media. L&#39;incremento delle dimensioni si riversa sul volume utile nel bagagliaio, 529 litri (dato comprensivo di doppiofondo) non sono troppo distanti dai valori di V90. Come non lo sono i sistemi di assistenza alla guida, l&#39;evoluzione del Pilot Assist ha migliorato le doti di guida in curva, mentre il City Brake &ldquo;vede&rdquo; altrettanto bene come la sorella superiore e il suv di pari grado XC60: riconosce pedoni, ciclisti e grossi animali, attivando di conseguenza la frenata d&#39;emergenza. A richiesta, Volvo V60 potr&agrave; ampliare il ricco corredo di sistemi di sicurezza con il Cross Traffic Alert completo di frenata automatica. Alla voce infotainment, il Sensus &egrave; connesso su ogni fronte: Apple CarPlay, Android Auto e rete a bordo 4G.  Volvo V90, l&#39;ammiraglia wagon che guida anche da sola: prova  Confermata, infine, la formula d&#39;acquisto lanciata con il suv XC40, il Care by Volvo con tariffa mensile comprensiva di vari servizi, alternativa alla classica soluzione dell&#39;auto di propriet&agrave;.&nbsp;   

La piattaforma modulare d&agrave; vita al quinto modello nella fascia alta dell&#39;offerta. Nuova Volvo V60 si presenta con ben 2 opzioni ibride plug-in: T6 e T8 Twin Endine. Dimensioni superiori per un volume di carico quasi da V90

Nuova Volvo V60, a Ginevra una SPA di lusso

Fianco a fianco con i Drive-E quattro cilindri. Linee di montaggio comuni, grazie al progetto modulare. Monoblocco e testa in alluminio, iniezione diretta, il primo motore tre cilindri nella storia Volvo debutta su XC40 (tra le 7 finaliste del premio Auto dell&#39;Anno 2018). Sigla T3, gradino d&#39;accesso da 156 cavalli e 265 Nm, valore di coppia costante tra i 1.850 e i 3.850 giri/min. Esordio con la trasmissione manuale 6 marce, l&#39;automatico 8 rapporti arriver&agrave; nel corso del 2019. E, in prospettiva futura, il turbo benzina 1.5 litri Drive-E sar&agrave; abbinabile al supporto di un&#39;unit&agrave; elettrica, per una configurazione ibrida Twin Engine che, finora, su XC90 e XC60 &ndash; limitando l&#39;osservazione alla gamma suv Volvo &ndash; &egrave; ruotata intorno al 2 litri quattro cilindri.&nbsp;  Con quest&#39;ultimo propulsore, il tre in linea turbo condivide il valore dell&#39;alesaggio, 82 millimetri, e della corsa (93,2 millimetri). Numeri sensibili, legati alla nuova unit&agrave;, sono quelli del rapporto di compressione (10,5:1) e dei consumi, rilevati secondo il ciclo WLTP - simulazione pi&ugrave; realistica rispetto al NEDC - in 7,7 litri/100 km. Valore al quale si contrappone la misurazione NEDC di 6,4 litri/100 km quale dato combinato.  Al capitolo prestazioni, Volvo XC40 T3 fa registrare un tempo in accelerazione, sullo 0-100 km/h, di 9&rdquo;4 e una velocit&agrave; massima di 200 km/h. Altra vivacit&agrave;, ovviamente, assicurano le proposte T4 e T5, rispettivamente da 190 e 247 cavalli, quest&#39;ultima con trazione quattro ruote motrici di serie, soluzione non prospettata al momento, nemmeno a richiesta, sul T3 benzina.  Volvo XC40, primo contatto: il suv compatto che mancava  L&#39;ampliamento della gamma con il turbo 3 cilindri &egrave; l&#39;occasione buona per snocciolare le quattro proposte di allestimento nelle quale &egrave; offerta Volvo XC40: base, Momentum, R-Design o Inscription. Allestimento di vertice che, oltre a offrire soluzioni estetiche esterne che spaziano dai cerchi fino a 20 pollici di diametro e le applicazioni sui paraurti in acciaio inox, racconta tutto il proprio prestigio all&#39;interno, oltre i rivestimenti in pelle: il tocco in pi&ugrave; &egrave; costituito dal pomello del cambio in cristallo e gli inserti in legno. 

Frazionamento inedito per Volvo, per un&#39;unit&agrave; 1.5 litri turbo benzina nata da una costola dei Drive-E 4 cilindri. Progetto modulare, il T3 sar&agrave; abbinabile anche al supporto elettrico per una versione ibrida Twin Engine

Volvo XC40, debuttano i 3 cilindri in attesa dell&#39;ibrido

Si chiama Drive Me il programma di Volvo per la sperimentazione della guida autonoma da parte dei privati in Svezia. L&#39;iniziativa &egrave; cominciata con due SUV&nbsp;XC90 T8 Plug-In Hybrid&nbsp;consegnati a delle famiglie, gli Hain e i Simonovski, residenti nella zona di Goteborg. Sono i primi passi, che proseguiranno nel corso del 2018 e oltre. Volvo intende estendere Drive Me a 100 persone, per avere la migliore base di valutazione. Saranno valutate le iterazioni con le vetture &nbsp;durante la vita quotidiana. Sia il viaggio per raggiungere il luogo di lavoro, per accompagnare i figli a scuola o per andare a fare la spesa.  Il goal &egrave; portare nel 2021 sul mercato la guida autonoma a livello 4. Ovvero&nbsp;con l&#39;auto che &egrave; in grado di guidare da sola, grazie a sensori di vario, ma necessita (oggi) di autorizzazioni per muoversi su strada.&nbsp;  Le&nbsp;XC90 T8 Plug-In Hybrid&nbsp;infatti dispongono delle&nbsp;tecnologie di assistenza alla guida e di telecamere e sensori per monitorare il comportamento dei conducenti e fornire al SUV informazioni sull&rsquo;ambiente circostante. Inizialmente i &quot;tester&quot; svedesi&nbsp;dovranno guidare tenendo le mani sul volante. Saranno di fatto dei supervisori esecutivi delle manovre di guida in ogni momento. Progressivamente i partecipanti al progetto Drive Me saranno introdotti all&rsquo;utilizzo di vetture equipaggiate con sistemi di assistenza alla guida sempre pi&ugrave; avanzati. Seguendo uno specifica&nbsp;formazione.   

E&#39; iniziata la sperimetazione sulle XC90 T8 Plug-In Hybrid: Volvo vuol portare sul mercato la guida autonomia di livello 4 nel 2021

Compiti a casa per le famiglie svedesi con la guida autonoma Volvo

Volvo Ocean Race &egrave; regata estrema, tra quattro oceani e 45 mila miglia nautiche. Esperienza al limite che si veste di ricerca nell&rsquo;edizione 2017-2018, per monitorare lo stato di salute del mare. E&rsquo; anche l&rsquo;occasione per lanciare una nuova versione nella gamma del marchio di Stoccolma. Volvo V90 Cross Country aggiunge un anello alla lunga catena di edizioni speciali e, per l&rsquo;occasione, le prime 3.000 V90 Cross Country Ocean Race che verranno vendute sui 30 paesi di commercializzazione, contribuiranno con una donazione di 100 euro al programma scientifico Volvo Ocean Race e la lotta all&rsquo;inquinamento degli oceani.  Ha contenuti unici che la differenziano dal resto della gamma V90 Cross Country, l&rsquo;allestimento svelato in occasione della partenza della Ocean Race 2017-2018. Crystal White &egrave; il bianco lucido della carrozzeria, completato da passaruota e protezioni in grigio opaco, inserti arancioni che sono pi&ugrave; evidenti all&rsquo;interno.   Campeggiano sui paraurti e dietro le ruote anteriori meno di quanto non facciano a bordo: profili sui sedili, cinture di sicurezza, l&rsquo;aspetto &egrave; di materiali tecnici, sottolineati dalla trama sui sedili in pelle.  Lo spirito avventuriero porta l&rsquo;adozione di rivestimenti impermeabili, tappetini in Econyl, tessuto realizzato interamente da nylon riciclato, tra cui le troppe reti da pesca che inquinano i fondali marini. Il bagagliaio segue la vocazione di Cross Country a tutto tondo, propone una torcia, due prese usb, una 12v, tutto di serie. Il portellone ingloba una luce a led per l&rsquo;illuminazione del vano una volta aperto, soluzione da sommare alla rete di contenimento del carico e al rivestimento impermeabile del tappeto. A richiesta, invece, sar&agrave; possibile installare sul tetto il roof-box supplementare. Solo su alcuni mercati verr&agrave; proposta una compatta pulitrice da conservare nel bagagliaio.  Volvo V90 Cross Country, primo contatto  Tutte le caratteristiche tecniche di V90 Cross Country restano inalterate, dalla trazione integrale all&rsquo;altezza da terra maggiorata; specifici dell&rsquo;allestimento sono i cerchi 5 razze con incisione Volvo Ocean Race, le soglie d&rsquo;accesso personalizzate.&nbsp;  LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI   

In occasione della Volvo Ocean Race 2017-2018, &egrave; la V90 Cross Country a proporsi in allestimento speciale. I primi 3.000 esemplari contribuiranno al programma scientifico sullo stato di salute degli Oceani

Volvo V90 Cross Country Ocean Race, interni a prova d&#39;avventura

        Polestar lancia il sasso su Instagram. Il marchio del Gruppo Volvo, ormai indipedente come progetti, ha annunciato una novit&agrave; per il 17 ottobre. A due settimane dal lancio non si sa ancora molto, sul profilo social di Polestar, oltre alla data e a un'immagine che non dice nulla, ci sono le parole: &ldquo;Time to put pieces together&rdquo;. I pezzi saranno messi insieme in fretta, ma &egrave; chiaro che si tratter&agrave; di un modello sportivo. Alla stregua di AMG per Mercedes, M per BMW o RS per Auto. Sar&agrave; presentata a Shanghai: il logo si conosce gi&agrave;. Una stella polare formata da due drecce convergenti. Ma sul resto c'&egrave; ancora gran segreto. Chiaro che sar&agrave; realizzata sulla base di una delle nuove Volvo. La vocazione del marchio farebbe propendere per una coup&eacute;, ma &egrave; chiaro che i SUV vanno per la maggiore.&nbsp; Quello che non &egrave; in discussione &egrave; la potenza. 500 cavalli, 600 cavalli? Le Polestar per ora si "fermano" a 367 cv. Ma anche il powertrain &egrave; segreto. Sar&agrave; un turbo benzina o un super ibrido? Pi&ugrave; difficile pensare a una supercar elettrica pronta in tempi brevi.       

Il Marchio sportivo di Volvo a Shanghai sveler&agrave; il primo bolide del nuovo corso

Volvo Polestar, la sportiva del nuovo corso attesa a Shanghai

        Volvo V60 e S60 Polestar, ecco una serie speciale e sportiva da 1.500 esemplari. Il Marchio prestazionale ha approntato un'edizione estremizzata, per prestazioni e guidabilit&agrave; di berlina e wagon. Ricorrendo ovviamente a un largo uso della fibra di carbonio, che caratterizza molti&nbsp;elementi aerodinamici. Che incrementano del 30% la deportanza, rendendo le vetture pi&ugrave; efficienti quando si alza il passo.&nbsp;I prezzi sono di 63.950 euro per la S60 T6 AWD Geartronic e di 65.550 per la V60 T6 AWD Geartronic. Direttamemte dal FIa World Touring Car Championship.&nbsp;Il nuovo pacchetto aerodinamico &egrave; stato sviluppato in sinergia dagli ingegneri di Polestar e di Cyan Racing facendo tesoro dell&rsquo;esperienza nella competizione. Riguadano un nuovo splitter anteriore, soglie laterali e un&rsquo;estensione dello spoiler posteriore, tutti in fibra di carbonio. Un lavoro completo. Sviluppo al Ring. Molti di questi componenti sono stati sviluppati e collaudati in occasione della prova condotta in segreto da Polestar Cyan Racing sul circuito del N&uuml;rburgring.&nbsp; Dettagli personalizzati. Si tratta dei cerchi Polestar taglio diamante con finitura nero lucido, gli involucri degli specchietti laterali in fibra di carbonio e un nuovo colore della carrozzeria, la tonalit&agrave; metallizzata Bursting Blue. Gli interni si distinguono per il nuovo rivestimento dei sedili, con impunture blu a contrasto e marchio Polestar ricamato. Particolari che distinguono le vetture. 367 cavalli. Sotto il cofano c'&egrave; il motore Drive-E da 367 CV. L'allestimento di fatto &egrave; full optional, infatti . restano a scelta il colore esterno, tra&nbsp;Azzurro metallizzato, Blu Corsa, Nero metallizzato, Argento metallizzato e Bianco ghiaccio. E&nbsp;e poche altre opzioni, tra cui il tetto apribile in cristallo laminato a comando elettrico, la radio digitale DAB, il kit fumatori, il parabrezza riscaldabile elettricamente, i cristalli laterali e vano bagagli oscurati e il ruotino di scorta.       

A tutto carbonio per le massime prestazioni, prezzi da 63.950 euro

Volvo V60 e S60 Polestar, DNA pistaiolo

Volvo XC40 segna il debutto del marchio svedese nel segmento dei suv compatti premium. Primo modello a essere sviluppato sul pianale CMA, lo troveremo sul mercato dal prossimo autunno. Se lo stile &egrave; atteso a un&#39;uniformit&agrave; di linee rispetto agli altri suv Volvo, soprattutto sul frontale, avr&agrave; un&#39;interpretazione diversa del retrotreno&nbsp;rispetto a Volvo XC60. I contenuti tecnologici e i sistemi connessi, invece, attingono a piene mani dall&#39;esperienza sviluppata sulla serie 90 - berlina, wagon e suv - e su XC60.&nbsp;  Si annuncia come un suv compatto (verr&agrave; prodotto in Belgio) dall&#39;avanzato livello di assistenza alla guida, possibile grazie al Pilot Assist, in funzione fino a 130 km/h e in grado di guidare il veicolo ricorrendo alla lettura delle linee di demarcazione della corsia e carreggiata. Acceleratore, freno e volante sono gestiti in autonomia in determinati frangenti di marcia. Il corredo di occhi elettronici consente anche di ridurre le conseguenze di un&#39;uscita di strada e incrementare la protezione dei passeggeri prima che si verifichi un possibile impatto, tutela assicurata dal sistema Volvo Run-off Road.  Il concept Volvo 40.1 prefigura il suv  La frenata d&#39;emergenza in citt&agrave; con rilevamento di ciclisti e pedoni &egrave; completata dal&nbsp;Cross Traffic Alert con frenata automatica, utile nelle manovre in retromarcia e visuale limitata. Un quadro completo di quel che accade intorno al veicolo lo fornir&agrave; la telecamera a 360&deg;.  L&#39;impianto della multimedialit&agrave; ruota intorno allo schermo &nbsp;di ampie dimensioni, disposto verticalmente, sul quale girer&agrave; il sistema Volvo Sensus, la cui integrazione con la app Volvo on call permetter&agrave; di trasmettere automaticamente dallo smartphone al navigatore dell&#39;auto il percorso migliore per arrivare a destinazione, in quella che &egrave; una sicronizzazione con il calendario degli appuntamenti.&nbsp;  LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI 

I sistemi di assistenza alla guida dell&#39;inedito Suv compatto arrivano dai progetti sviluppati su pianale SPA, la serie 90 e il suv XC60

Volvo XC40, assistenza alla guida degna di un&#39;ammiraglia

Il futuro riserva l&#39;impegno ibrido ed elettrico per Polestar. Saranno ancora le Volvo prestazionali a essere identificate dal quadrato blu della divisione sportiva. In attesa che si concretizzi un piano ambizioso, inserito in quello pi&ugrave; ampio di una Volvo esclusivamente con motori elettrificati (ergo, auto ibride o puramente elettriche), Volvo S60 Polestar e Volvo V60 Polestar ricevono un aggiornamento lieve. Model year 2018 significa perfezionare l&#39;aerodinamica, con un pacchetto in fibra di carbonio composto da splitter e spoiler. Un contributo estetico lo regalano anche le minigonne in fibra a vista e le calotte degli specchietti.&nbsp;  Pi&ugrave; 30%, tanto, secondo i tecnici Polestar, vale il miglioramento del carico aerodinamico sulla specifica precedente. Novit&agrave; che fa il paio con cerchi in lega diversi, 20&quot; pollici di diametro, finitura diamantata e canale nero lucido. La personalizzazione Polestar coinvolge 250 componenti, ottimizzati. Come i freni, Brembo, pinze a 6 pistoncini e dischi maggiorati (317 mm davanti, 302 mm dietro); gli ammortizzatori Ohlins regolabili e le molle dell&#39;80% pi&ugrave; dure (60 N/mm le anteriori, 67 e 72 N/mm le posteriori, rispettivamente su S60 e V60 Polestar).&nbsp;  Verranno realizzati solo 1.500 esemplari, che si potranno scegliere con la novit&agrave; della tinta blu Bursting metallizzato, tutti invece con nuovi rivestimenti interni e il motore 2 litri quattro cilindri Drive-E da 367 cavalli e 470 Nm, accoppiato al cambio automatico Geartronic 8 rapporti e trazione quattro ruote motrici con sistema BorgWarner. Le prestazioni valgono i 4&quot;7 (+0&quot;1 V60) sullo zero-cento, i 17&quot;2 (+0&quot;1 V60) sullo 0-200 orari e una punta massima di 250 km/h.  La prova di Volvo S60 e V60 Polestar  Numeri da rendere godibili anche nella dinamica di marcia, area che mette in evidenza i punti d&#39;attacco superiori delle sospensioni anteriori irrigiditi e una struttura supplementare - sempre all&#39;avantreno - realizzata con rinforzi in carbonio. Alla bilancia sono 1.753 i kg dichiarati per la berlina, 1.800 la wagon.  LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI 

Un pacchetto realizzato in fibra di carbonio migliora i valori di berlina e station wagon. Dal turbo benzina la solidit&agrave; dei 367 cavalli. Tiratura limitata a 1.500 esemplari&nbsp;

Volvo S60 e V60 Polestar, evoluzione aerodinamica

Possono rivoltare una Volvo come un calzino, in Polestar, per creare progetti speciali e sportivissimi, oppure possono intervenire con operazioni soft, un lavoro di fino, elettronico, che per stessa definizione della branca specializzata nello sviluppo delle Volvo pi&ugrave; pepate viene ribattezzato Polestar Optimisation. Cambiano alcuni parametri di funzionamento del propulsore - pi&ugrave; pronto ai regimi intermedi - e del cambio, per ottenere un comportamento dinamico ancor pi&ugrave; definito. L&#39;ultima arrivata, nuova Volvo XC60, viene sottoposta al maquillage elettronico ed esce dall&#39;officina con i 421 cavalli della T8 Twin Engine (408 cavalli la base di partenza dell&#39;ibrida).&nbsp;  Tanti quanti la Volvo XC90 T8 Polestar. L&#39;incremento di potenza, oltre al valore assoluto, si &egrave; ricercato ai regimi medi di rotazione e si accompagna a una differente logica di cambiata del cambio automatico 8 marce. Non solo, la trasmissione &egrave; pi&ugrave; veloce nei passaggi da un rapporto all&#39;altro e guadagna la modalit&agrave; di mantenimento del rapporto inserito in curva, se i sensori rilevano un&#39;accelerazione laterale elevata. Significa impedire il passaggio automatico al rapporto superiore a vantaggio della stabilit&agrave; dell&#39;assetto in appoggio. Reattivit&agrave; sulla quale incide anche una maggiore sensibilit&agrave; di risposta alla pressione e rilascio dell&#39;acceleratore.  Miglior&igrave;e che non incidono negativamente sui consumi (2,1 litri/100 km il dichiarato nel misto per XC60 Twin Engine), assicurano in Polestar, n&eacute; ovviamente sulla garanzia. &laquo;Il nostro obiettivo &egrave; di creare prestazioni sfruttabili nelle situazioni di guida quotidiane per i proprietari Volvo che voglio un&#39;esperienza di guida superiore. La nuova XC60 ci ha fornito una base eccellente sulla quale intervenire, con un telaio dinamico e un gruppo motore-trasmissione che &egrave; lo stato dell&#39;arte&raquo;, ha dichiarato Henrik Fries, vice presidente della Ricerca e sviluppo Polestar.  Volvo XC60, la prova su strada  La disponibilit&agrave; del pacchetto di aggiornamento varier&agrave; sui mercati europei nella tempistica, a poter beneficiare degli interventi al motore e al cambio saranno non solo Volvo XC60 T8 Twin Engine, ma anche la T5 da 254 cavalli, la T6 da 320 cavalli (l&#39;incremento porter&agrave; a 334 cavalli) e le due diesel, D4 da 190 cavalli e D5 da 235 cavalli (+5 cavalli).&nbsp;  LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI 

Il programma di affinamento coinvolge motore e cambio. Pi&ugrave; potenza ai regimi intermedi, cambiate velocizzate e funzione Gear Hold

Nuova Volvo XC60 &quot;ottimizzata&quot; da Polestar

        Elettriche pure, ibride ed elettrificazione leggera. Sono i tre campi sui quali punta Volvo per convertire l'intera offerta in una gamma dotata di un qualche livello di elettrificazione. Sar&agrave; dal 2019 che avr&agrave; inizio il processo di conversione, con una fase naturale di sovrapposizione tra le ultime proposte motorizzate esclusivamente con un'unit&agrave; termica e le nuove assistite da un motore elettrico. Le piattaforme SPA e CMA saranno le due basi per coprire l'offerta in ogni segmento, dalle compatte all'alto di gamma. Una mossa che ripone le aspettative pi&ugrave; elevate, in termini di volumi di vendita, sulle nuove Volvo mild-hybrid e sulle versioni Twin Engine, le ibride plug-in. Se le prime avranno l'assistenza di un motorino d'avviamento, alternatore e generatore integrato, su impianto a 48 volt,&nbsp;in grado di supportare il motore termico e recuperare energia da stoccare in una batteria compatta e leggera, le Twin Engine, gi&agrave; oggi sul mercato tra la Serie 90 e la Volvo XC60, offriranno un'alternativa ibrida in grado di percorrere diversi chilometri in modalit&agrave; esclusivamente elettrica, con pacchi batterie pi&ugrave; grandi. L'opzione "Pure" far&agrave; riferimento, invece, alle elettriche a batteria, cinque modelli sono in programma tra il 2019 e il 2021, tre proposte Volvo e due varianti ad alte prestazioni sviluppate dal brand Polestar, reso autonomo e la cui direzione &egrave; stata affidata a Thomas Ingenlath, gi&agrave; vice presidente del Design Volvo.&nbsp; &laquo;Le persone chiedono sempre pi&ugrave; auto elettrificate e vogliamo rispondere ai bisogni attuali e futuri dei nostri clienti. Adesso si pu&ograve; scegliere qualsiasi Volvo si desideri elettrificata. E' un annuncio che segna la fine delle auto spinte esclusivamente da un motore a combustione interna. Volvo Cars ha dichiarato che ha in programma di vendere un totale di 1 milione di auto elettrificate entro il 2025, quando lo abbiamo dichiarato ci credevamo davvero ed &egrave; cos&igrave; che ci riusciremo&raquo;, ha commentato Hakan Samuelsson, presidente della casa svedese.&nbsp; Il primo modello elettrico Volvo nascer&agrave; su piattaforma CMA, destinata ai prodotti di dimensioni compatte, la nuova Serie 40, ad esempio, e verr&agrave; prodotto in Cina e diffuso globalmente. Ancora bocche cucite sul fornitore dei pacchi batterie per l'offensiva elettrica programmata da Volvo. L'obiettivo, in termini di autonomia di marcia, &egrave; di offrire modelli elettrici in grado di percorrere fino a 500 km.&nbsp; LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI       

Mild-Hybrid o Twin Engine, fino alle elettriche pure: dal 2019 stop ai modelli spinti esclusivamente da un motore termico

Volvo, dal 2019 tutti i modelli saranno ibridi o elettrici

        L'obiettivo: entro il 2021 vendere le prime Volvo con sistemi di automazione alla guida di livello 4. Per riuscire nello scopo e sviluppare le soluzioni del futuro, una joint venture con Autoliv e la creazione di Zenuity, nuova compagnia partecipata alla pari da Volvo Cars e dallo specialista nel settore della sicurezza in ambito automotive. E' la compagnia che dovr&agrave; sviluppare le soluzioni software di prossima generazione e potr&agrave; contare su una piattaforma al vertice dell'offerta nel settore dell'intelligenza artificiale applicata alle necessit&agrave; del settore auto: quella NVIDIA. Il business legato al mercato dell'automazione alla guida varr&agrave; decine di milardi di dollari nei prossimi anni e per presidiarlo da protagonisti sar&agrave; imprescindibile aver accesso alle tecnologie di riferimento. L'intelligenza artificiale, i processi di deep learning, &egrave; la frontiera che permette l'analisi in tempo reale di scenari altamente complessi, il confronto con modelli simili e la definizione delle strategie necessarie per guidare il veicolo nel modo pi&ugrave; sicuro possibile con i dati a disposizione.&nbsp; &laquo;La collaborazione con NVIDIA colloca Volvo Cars, Autoliv e Zenuity in una posizione d'avanguardia in un mercato in rapida evoluzione, per sviluppare la prossima generazione delle abilit&agrave; di guida autonoma e velocizzer&agrave; lo sviluppo delle auto autonome Volvo disponibili in commercio&raquo;, ha commentato il presidente di Volvo Cars, Hakan Samuelsson. Lo sviluppo sar&agrave; sul versante dei software applicati ai futuri veicoli, che potranno beneficiare dell'infrastruttura tecnica di calcolo, visione e mappatura dell'ambiente e degli oggetti assicurata dalla piattaforma NVIDIA. &laquo;L'intelligenza artificiale &egrave; lo strumento essenziale per risolvere la sfida incredibilmente impegnativa della guida autonoma. Stiamo sviluppando la nostra collaborazione originaria con Volvo Cars per creare veicoli pronti per la produzione che rendano la guida pi&ugrave; sicura, portino a citt&agrave; pi&ugrave; pulite e riducano il traffico sulle strade&raquo;, ha aggiunto&nbsp;Jensen Huang, amministratore delegato di NVIDIA. Intel rileva Mobileye Da Zenuity le soluzioni si trasferiranno sui veicoli Volvo, mentre Autoliv potr&agrave; attingervi per una fornitura a terzi che avessero la necessit&agrave; di un pacchetto di software di automazione "pronto all'uso". NVIDIA e Bosch: l'automazione per tutti       

Attraverso Zenuity verranno sviluppati i nuovi strumenti software che sfruttano il deep learning e la piattaforma NVIDIA. Nel 2021 le prime Volvo con assistenza di livello 4

Guida autonoma, l'intelligenza artificiale NVIDIA per Volvo e Autoliv

        Polestar sar&agrave; il brand delle auto elettriche ad alte prestazioni di Volvo. Lo storico Marchio, conosciuto come divisione dedicata allo sviluppo di vetture ad alte prestazioni, diventer&agrave; una Casa automobilistica a s&eacute; stante, attiva a livello globale e focalizzata sulla realizzazione di vetture sportive elettrificate L'operazione. Thomas Ingenlath, gi&agrave; Senior Vice President Design di Volvo, diventer&agrave; CEO di Polestar. Ingenlath &egrave; stato negli ultimi anni l&rsquo;elemento ispiratore che ha consentito la rinascita stilistica di Volvo. Ingenlath collaborer&agrave; in Polestar con Jonathan Goodman, che assumer&agrave; il ruolo di COO dopo essere stato Senior Vice President Corporate Communication di Volvo Cars. Samuelsson, presidente e CEO di Volvo Cars ha dichiarato.&nbsp;&ldquo;Polestar diventer&agrave; un player credibile nell&rsquo;emergente mercato globale delle automobili elettrificate ad alte prestazioni. Con Polestar saremo il grado di offre una gamma di vetture elettrificate agli automobilisti pi&ugrave; esigenti e pi&ugrave; all&rsquo;avanguardia rispetto a tutti gli altri segmenti del mercato, in tutto il mondo.&rdquo; Ci saranno auto a marchio Polestar, che non saranno pi&ugrave; contrassegnate dal logo di Volvo, oltre che pacchetti di ottimizzazione per la gamma di vetture Volvo, con il marchio Polestar Engineered.   Polestar beneficier&agrave; di sinergie tecnologiche e ingegneristiche&nbsp;con Volvo, oltre che di economie di scala.&nbsp;       

Vetture con marchio specifico, non pi&ugrave; contrassegnate dal logo di Volvo

Volvo, Polestar sarà il marchio delle auto elettriche sportive

Novant&#39;anni di storia da narrare, un futuro che &egrave; di fatto gi&agrave; presente. Volvo al Salone di Parco Valentino celebra il passato e offre un&#39;anteprima al pubblico dell&#39;ultimo progetto da luglio nelle concessionarie, Volvo XC60. Seconda generazione del suv medio, riassume il meglio della tecnologia e dei contenuti tecnici della serie 90 - suv, berlina e wagon - che vuol dire anzitutto il sistema Pilot Assist, ovvero il corredo di dispositivi di di assistenza alla guida (leggi la prova di XC60 e del Pilot Assist).&nbsp;  Richiama anche lo stile della pi&ugrave; grande XC90 e il Salone di Torino rappresenta l&#39;occasione per uno sguardo in anteprima nazionale. Il marchio ripercorre 90 anni di storia attraverso 36 modelli, d&#39;epoca e della gamma attuale, esposti sabato 10 giugno presso la Corte d&#39;Onore del Castello del Valentino. Modelli di propriet&agrave; della Scuderia Volvo - &quot;braccio sportivo&quot; del Registro Italiano Volvo d&#39;Epoca, e attiva nell&#39;organizzazione e partecipazione a gare di regolarit&agrave; con le auto d&#39;epoca - e di privati appassionati, a coprire un arco temporale dal 1950 (Volvo PV444) al 2017.  Il legame tra Volvo e innovazione attenta alla sicurezza e l&#39;ambiente in 90 anni di storia &egrave; passato dalla PV544 del 1959, la prima auto a montare di serie le cinture di sicurezza a tre punti, come dalla Volvo 240, il modello pi&ugrave; venduto dal marchio, con 2,9 milioni di esemplari, a sviluppare il catalizzatore con sonda lambda.&nbsp;  Non mancher&agrave; un punto d&#39;osservazione sull&#39;impegno Volvo nelle competizioni. Al Parco Valentino con la PV544 replica del modello che vinse il Rally Safari del 1965, la 850 TWR Super Touring del 1996 realizzata da Tom Walkinshaw (uno degli otto telai costruiti per il Turismo inglese), la S60 Polestar TC1 del team Cyan Racing attuale protagonista nel WTCC.  Volvo S60 Polestar esposta anche nella sua variante stradale, berlina da 370 cavalli, accanto alle versioni sportiveggianti, gli allestimenti R-Design, di Volvo V40 e XC60 D4.&nbsp;  LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI 

Anteprima nazionale del suv medio, a poche settimane dal debutto nelle concessionarie. A Torino la casa svedese festeggia i 90 anni con l&#39;esposizione di 36 modelli chiave, sabato 10 giugno

Volvo al Parco Valentino tra storia e XC60

        Volvo punta sul mercato indiano. Ed entro il 2017 inizier&agrave; la produzione di auto in India, dove le vetture premium stanno cominciando ad avere un mercato notevole. Il sito, non sar&agrave; nuovo. Le linee di assemblaggio saranno installate vicino a Bangalore, nell&rsquo;India meridionale, dove &egrave; operativa da tempo la&nbsp;produzione di mezzi pesanti del Gruppo. Per le auto&nbsp;si concentreranno sui modelli basati sull&rsquo;architettura modulare SPA sviluppata da Volvo per i suoi veicoli. Il primo modello ad essere assemblato qui sar&agrave; il SUV XC90.&nbsp;Successivamente saranno costruiti anche altri modelli, al momento non ufficializzati. &ldquo;Mi fa piacere che a partire da quest&rsquo;anno potremo cominciare a vendere Volvo prodotte in India,&rdquo; ha detto Hakan Samuelsson, Presidente e CEO di Volvo Cars. &ldquo;L&rsquo;avvio di operazioni di assemblaggio in India costituisce un passo importante per Volvo Cars, soprattutto se si tiene conto che puntiamo a incrementare le nostre vendite in questo mercato in rapida crescita e a raddoppiare nei prossimi anni la nostra quota di mercato nel segmento di lusso.&rdquo; Sebbene il segmento di lusso in India sia ancora relativamente piccolo, nei prossimi anni si prevede vedr&agrave; una crescita piuttosto rapida. Attualmente Volvo detiene circa il 5% del segmento di lusso, quota che intende raddoppiare entro il 2020. Nel 2016, Volvo ha venduto oltre 1.400 vetture in India, aumentando del 24% i volumi del 2015. Nei primi quattro mesi del 2017, l&rsquo;incremento anno su anno delle vendite ha superato il 35%.       

Comincer&agrave; con la XC90. La Casa svedese punta a incrementare le vendite in un mercato premium in forte sviluppo

Volvo inizierà a produrre in India entro il 2017

Un anno dopo le berline e wagon serie 90, due anni dopo la gigantesca Suv XC90, la Volvo scende di dimensione. Ma non di livello e qualit&agrave;.  La nuova XC60, che abbiamo potuto guidare in anteprima, &egrave; la sorella pi&ugrave; compatta dell&#39;imponente&nbsp;SUV-ammiraglia di Volvo che aveva introdotto nel 2015 i nuovi concetti di stile, con le forme arrotondate, i fari anteriori sagomati da ricordare il &ldquo;martello di Thor&rdquo;, le luci posteriori a forma di L, i motori modulari 4 cilindri 2 litri turbo, i raffinatissimi interni ed i sistemi di guida assistita. Ora la XC60 fa un passo in avanti ulteriore da questo ultimo punto di vista, perch&eacute; introduce vistosi miglioramenti proprio nel concetto dell&rsquo;assistenza alla guida.  La XC60 &egrave; la sorellina in scala della 90, soltanto un pizzico pi&ugrave; compatta. Compatta poi mica tanto, perch&eacute; se la 90 &egrave; lunga 4,95 metri, questa XC60 &egrave; appena 25 cm pi&ugrave; corta. Sfiora i 470 centimetri (469,5 per la precisione). Quattro cm pi&ugrave; grande della precedente generazione. Ma la somiglianza con la sorella maggiore &egrave; totale. Come i motori: tutti 4 cilindri turbo, benzina&nbsp;e diesel. Identificati da sigle semplici e chiare: la serie T5, T6 e T8 sono a benzina, e i numeri stanno a identificare le potenze crescenti: da 254 a 320 cv, fino ai 407 cv del T8 che &egrave; a propulsione ibrida. I diesel sono identificati invece dalle sigle D3, D4 e D5 e vanno da 150 a 190, fino a 235 cavalli. L&rsquo;aumento di potenza nel diesel D5 &egrave; merito della tecnologia power pulse, un sistema ad aria compressa che aumenta la portata d&rsquo;aria del compressore.&nbsp;  Di fatto, quando si sale a bordo, se non si lancia un&rsquo;occhiata alla sigla stampata sul portellone posteriore,&nbsp;si potrebbe pensare di essere su un XC90. Design, tatto, feeling, tutto &egrave; uguale. Compreso l&rsquo;infotainment di ultima generazione dove tutto si comanda via touch tramite il grande tablet verticale da 10 pollici con la rivoluzionaria interfaccia Sensus.  La differenza forte sulla XC60 la fanno invece i sistemi di guida assistita pi&ugrave; evoluti di cui &egrave; dotata. Se la serie 90, berlina wagon e SUV, era tra le pochissime auto dotate di tecnologia per curvare da sola restando all&rsquo;interno della propria corsia di marcia, la XC60 dimostra di saper fare in pi&ugrave;: aggiunge la possibilit&agrave; di sterzare da sola in caso di rischio collisione. Vale a dire che tecnologie gi&agrave; esistenti come il Blis (l&rsquo;avviso di un&rsquo;auto che segue nell&rsquo;angolo cieco), oppure l&rsquo;alert contro il cambio di corsia involontario o i sistemi di frenata di emergenza anti-collisione, sono stati potenziati, offrendo anche anche la sterzata d&rsquo;emergenza in caso estremo per prevenire l&rsquo;impatto.  Sono concetti che vanno approfonditi perch&eacute; rappresentano solo il vero valore aggiunto della Volvo XC60, e la rendono per adesso davvero esclusiva in fatto di sicurezza attiva nel panorama dei SUV di ogni genere. Facciamo un esempio con il City Safety, il dispositivo avverte con un allarme sonoro e una luce lampeggiante se mentre siete distratti qualcuno davanti a voi ha improvvisamente inchiodato. Prima questo dispositivo agiva sui freni al posto vostro praticando una frenata d&rsquo;emergenza. Ora il City Safety non si limita soltanto a frenare ma fa di pi&ugrave;: sterza da solo per evitare la collisione. Se si accorge di un ostacolo improvviso davanti (pedone, animale o auto ferma) e calcola che proprio non riesce a decelerare in tempo, effettua una sterzata improvvisa e cambia corsia per evitare l&rsquo;ostacolo. Questa funzione &egrave; attiva a velocit&agrave; comprese fra i 50 e i 100 km/h, proprio quelle pi&ugrave; elevate dove la frenata, calcolando lo spazio di attesto, potrebbe non essere insufficiente. Lo stesso fa il &ldquo;Oncoming Lane Mitigation&rdquo;, che aiuta ad evitare scontri frontali se la macchina esce dalla corsia sterzando da sola per rientrare in carreggiata.  Tutte queste funzioni derivano dal Pilot Assist, che aveva debuttato sulla serie 90 e che rappresenta il sistema di guida assistita Volvo di 2&deg; generazione. Come sulla 90, anche sulla XC60 si attiva schiacciando i tasti a&nbsp;croce sulla razza sinistra del volante. In pratica il Pilot Assist &egrave; un Cruise Control evoluto, che oltre a mantenere l&rsquo;auto alla velocit&agrave; di quella davanti accelerando o rallentando, legge le righe bianche della carreggiata per cui &egrave; in grado di curvare la vettura (sempre che la curva sia dolce) per mantenere l&rsquo;auto entro la corsia di marcia. Utilissimo nella marcia autostradale, ma non sulle strade extraurbane contraddistinte da curve secche e alla volte dalla mancanza delle indispensabili righe bianche che il sensore deve &ldquo;leggere&rdquo; per potersi orientare nella sterzata.  Il Pilot Assist, in questa nuova generazione XC60, pare pi&ugrave; efficace e reattivo del precedente montato sulla serie 90. L&rsquo;icona verde che lo distingue &egrave; decisamente pi&ugrave; visibile di prima e evita dubbi sullo stato di attivazione. In questa generazione 2 il Pilot Assist permetterebbe veramente di guidare per lunghi tratti autostradali senza mani se&hellip; la Volvo non lo impedisse per motivi di sicurezza. La casa infatti, a scanso di esagerazioni da parte dei conducenti, ha inserito un sensore che&nbsp;disattiva il Pilot Assist se si accorge che l&rsquo;automobilista non sta tenendo le mani sullo sterzo da almeno un minuto. Perch&eacute; il sistema vuole proporsi come una &ldquo;assistenza&rdquo; alla guida, non come un dispositivo di guida autonoma capace di far marciare da sola l&rsquo;auto. Lo scopo &egrave; quello di garantire sicurezza. Un&nbsp;controllo extra sulla direzionalit&agrave; se il conducente si distrae un attimo (ad esempio, se abbandona lo sguardo dalla strada per pigiare pulsanti o cercare qualcosa nella plancia), non l&rsquo;occasione di sostituire il conducente con un sistema di guida automatica. Che &egrave; poi la differenza semantica fra i concetti di guida assistita e guida autonoma.  La Volvo XC60 arriver&agrave; sul mercato italiano a luglio e la versione meno costosa sar&agrave; il modello D3 diesel da 150 cv a circa 40mila euro. Mentre una versione gi&agrave; ampiamente accessoriata, come la D5 diesel Business Momentum completa di navigatore coster&agrave; circa 50mila euro.  VOLVO, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO PREZZI 

Abbiamo guidato la nuova Volvo Sport Utility di taglia media che ora &egrave; capace di sterzare da sola per evitare le collisioni. Motori diesel da 150 a 235 cv. Arriva in Italia a luglio

Volvo XC60, primo contatto: sempre pi&ugrave; automatismi alla guida

        Sempre pi&ugrave; servizi Google a bordo, sempre pi&ugrave; in un ambiente operativo Android. L'infotainment del futuro prossimo a bordo delle auto vedr&agrave; una convergenza spinta con gli ambienti tipici degli smartphone. Volvo annuncia una partnership con Google per sfruttare le opportunit&agrave; legate ai servizi connessi e predittivi e la connettivit&agrave; sui modelli futuri. Nel volgere di un paio di anni debutter&agrave; l'infotainment Volvo di nuova generazione e girer&agrave; su Android.&nbsp; &laquo;La partnership con Google rappresenta un importante passo strategico, i servizi e la piattaforma Google miglioreranno l'esperienza utente consentendo maggiori opportunit&agrave; di personalizzazione mentre Android offrir&agrave; una maggior flessibilit&agrave; dalla prospettiva dello sviluppo&raquo;, ha spiegato Henrik Green, vice presidente senior del reparto Research &amp; Development del gruppo Volvo. Si guarda alla personalizzazione dei servizi e, soprattutto, all'integrazione continua dell'ambiente digitale del proprio smartphone, tablet o pc con l'auto. Dettagli ulteriori sull'accordo verranno comunicato in occasione dell'annuale kermesse Google I/O, il 17 maggio prossimo.&nbsp; &laquo;Siamo entusiasti di collaborare con Volvo per portare Android sulla prossima generazione di auto connesse. Questa partnership ci offre l'opportunit&agrave; di fornire un'esperienza ancor pi&ugrave; collegata, senza ostacoli, a chi guida Volvo attraverso una piattaforma di infotainment completa e un ricco ambiente di applicazioni Android e servizi Google&raquo;, ha aggiunto Patrick Brady, vice presidente di Android Engineering Google. Quella che, oggi, &egrave; un'interfaccia a schermo di applicazioni e funzioni residenti su dispositivi mobili Android (e dall'altro versante, Apple) si trasformer&agrave; in un sistema che sfrutter&agrave; appieno le potenzialit&agrave; abbinate a un infotainment automobilistico.&nbsp; Ci saranno margini per la personalizzazione e mantenere l'interfaccia utente cara al marchio, con la possibilt&agrave; di utilizzare molte pi&ugrave; app, servizi, nuove funzionalit&agrave; e sviluppare applicazioni progettate sin dall'inizio per essere utilizzate dal posto guida. L'orizzonte prospettato, due anni per il lancio sul mercato, fa immaginare un debutto dell'infotainment Android sui modelli Volvo della futura gamma "40". Nel 2017 &egrave; attesa la presentazione della XC40, suv dalle dimensioni compatte, che andr&agrave; a collocarsi al di sotto di XC60 svelata a Ginevra, dopodich&eacute; toccher&agrave; al rinnovamento dell'offerta con carrozzeria berlina nel segmento C (Volvo V40) e segmento D (Volvo V60).&nbsp; Volvo 40.1 e 40.2 Concept, visione sulla gamma compatta Su un orizzonte pi&ugrave; ravvicinato, l'aggiornamento degli attuali sistemi di navigazione Volvo Sensus porter&agrave; la funzione Google Local Search, per una ricerca localizzata sulla posizione del veicolo, cos&igrave; da ottimizzare la corrispondenza dei risultati alle ricerche effettuate.&nbsp; LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI       

La prossima generazione di infotainment e servizi connessi Volvo "girer&agrave;" su sistema operativo Android, superando la semplice interfaccia con lo smartphone e offrendo nuove potenzialit&agrave;

Volvo e Google insieme per portare Android a bordo

E&#39; qualcosa in pi&ugrave; che non una XC90 &quot;in scala&quot;. Nuova Volvo XC60 ha le carte in regola per essere della partita nel segmento premium, l&agrave; dove il confronto sar&agrave; con i prodotti di taglia media, ciascuno con una propria intepretazione e firma stilistica, dalle tedesche alla Stelvio. La formula svedese passa da un design capace di sviluppare i temi dell&#39;alto di gamma Volvo,&nbsp; elaborare forme nuove per i fari a martello di Thor che costituiscono l&#39;emblema della recente produzione.&nbsp;  Luci diurne a led raccordate alla calandra, un cofano motore scolpito e con un profilo spiovente. Sono le note giuste per tratteggiare un modello dinamico, accompagnate dalla linea di dei finestrini sfuggente in coda. Il rinnovamento di XC60 parte da un nuovo pianale, da quatto motori turbo benzina e diesel, unit&agrave; modulari, tutte 2 litri, alle quali affiancare la variante ibrida T8 Twin Engine da 407 cavalli, che abbina al turbo benzina T6 un motore elettrico alimentato dalla batteria agli ioni di litio da 10,4 kWh e assicura 45 km di autonomia in modalit&agrave; elettrica. Sar&agrave; il vertice per le prestazioni raggiunte, anticipate da uno zero-cento che varr&agrave; 5&quot;3.  Al lancio, invece, la parte del leone la faranno i turbodiesel D4 e D5, rispettivamente con 190 cavalli (400 Nm) e 235 cavalli (480 Nm), accreditati di consumi tra i 5.1 e 5.5 litri/100 km nel ciclo misto, a fronte di un interessante brio: 8&quot;4 e 7&quot;2 nello sprint da fermo fino ai 100 orari. Due proposte a benzina, T5 e T6, completeranno l&#39;offerta. Duecentocinquantaquattro cavalli e 350 Nm per la prima, 320 cavalli e 400 Nm la seconda, che sceglie l&#39;abbinata di turbocompressore e volumetrico. Indipendentemente dalla motorizzazione, il cambio offerto di serie &egrave; l&#39;automatico 8 marce.  In 4 metri e 68 centimetri di lunghezza, 2 metri e 86 sono destinati al passo, l&#39;altezza raggiunge invece il metro e 65 centimetri, con una luce da terra di 21,6 centimetri. Visto il target cui si rivolge, essenziale anche la capacit&agrave; di carico: il volume utile nel bagagliaio raggiunge i 505 litri: non un record nel segmento.  Quando si parla di Volvo, l&#39;accento cade inevitabilmente sui sistemi di sicurezza e assistenza alla guida. Nuova XC60 conferma il Pilot Assist della S90/V90, dispositivo (optional) che permette la guida autonoma fino a 130 km/h in condizioni di segnaletica stradale orizzontale perfetta. Tra le soluzioni di sicurezza attiva, invece, troviamo lo Steer Assist a integrare il pacchetto City Assist: l&#39;elettronica supporta il guidatore nelle manovre di evitamento di un ostacolo e, in abbinamento al monitor per l&#39;angolo cieco, previene le collisioni nelle fasi di cambio corsia. L&#39;Oncoming Lane Mitigation, invece, ricorre sempre all&#39;assistenza sul volante per impedire o ridurre gli effetti di scontri frontali.  Gli interni sfoggiano una plancia caratterizzata dallo schermo dell&#39;infotainment orientato verticalmente, pochi tasti fisici se non quelli di funzioni secondarie davanti al tunnel e un andamento per linee orizzontali su pi&ugrave; livelli e differenziato nei materiali, tra inserti pregiati, profili cromati e rivestimenti in pelle. L&#39;attenzione al comfort a bordo passa anche dal climatizzatore quadri-zona con tecnologia Clean Zone per purificare l&#39;aria da allergeni e inquinanti.  La produzione di Volvo XC60 inizier&agrave; dal mese di aprile negli stabilimenti svedesi del marchio.  LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI 

Quattro motorizzazioni al debutto, poi anche ibrida Twin Engine. Si inserisce nel segmento dei suv di taglia media evolvendo gli stilemi Volvo

Volvo a Ginevra sfida Stelvio e i suv tedeschi con la nuova XC60

La Volvo XC60 sar&agrave; presentata al Salone di Ginevra. Il SUV svedese del segmento D, nella sua nuova generazione, nascer&agrave; sulla&nbsp;piattaforma SPA (di Scalable premium architecture) in versione accorciata e, stando alle prime anticipazioni diffuse dal Costruttore, non dovrebbe staccarsi molto anche nel design rispetto alla sorella maggiore XC90.  Esordiranno tre dispositivi di assistenza alla guida votati a evitare situazioni problematiche. &nbsp;Il City Safety &egrave; stato ottimizzato e include il supporto alla sterzata, che si attiva quando la frenata automatica da sola non sarebbe sufficiente a evitare un potenziale impatto con altri veicoli, pedoni e animali di grandi dimensioni. Si attiva a velocit&agrave; fra i 50 e i 100 km/h.  L&#39;Oncoming Lane Mitigation, &egrave; fondamentale per evitare la collisione con veicoli che sopraggiungono in senso opposto: i frontali. Avvisa il guidatore che ha sconfinato dalla corsia di marcia correggendo automaticamente la sterzata. Riportando l&rsquo;auto all&rsquo;interno della corsia. Si attiva a velocit&agrave; fra i 60 e i 140 km/h.  Infine il Blind Spot Information System, che segnala la presenza di veicoli negli angoli ciechi &ndash; &egrave; stato aggiornato e include la funzionalit&agrave; di sterzata assistita. Che consente di evitare le collisioni potenziali con veicoli che si trovano in un angolo cieco. Riportando la vettura all&rsquo;interno della corsia di marcia.  &nbsp; 

Prime immagini del SUV svedese, che sar&agrave; realizzato su una piattaforma Spa accorciata e dotato di molti sistemi di assitenza alla guida

Volvo XC60 a Ginevra, antipasto di guida autonoma

        La tendenza delle versioni simil-Suv derivate da auto di serie che avrebbero poco a che fare con le escursioni in puro off-road, trova nella Volvo V40 Cross Country uno dei modelli pi&ugrave; riusciti e apprezzati. Questa familiare premium compatta (&egrave; lunga 4,37 metri) e dal design piacevole, ha ricevuto infatti un aggiunta di sportivit&agrave; in questa variante pi&ugrave; alta da terra di 4 cm e che presenta protezioni sottoscocca attorno ai paraurti in stile sport utility. Il risultato finale &egrave; elegante e degno di nota e fa passare in secondo piano anche qualche piccola perplessit&agrave; legata alla capacit&agrave; del bagagliaio (solo 335 litri). E alla lentezza del cambio automatico PowerShift di derivazione Ford proposto sulla versione da noi guidata: la top di gamma D3 Summum che offre di serie cerchi da 17&rdquo;, inserti realizzati in un bel mix di pelle Agnes e alluminio nell&rsquo;abitacolo e fari a Led. Il turbodiesel D3 che la spinge &egrave; un riuscito compromesso tra i turbodiesel Volvo in gamma, quindi tra il D2 da 120 cv e il potente D4 da 190 cv. I 150 cv erogati dal due litri garantiscono prestazioni pi&ugrave; che buone: 210 km/h la velocit&agrave; di punta e 8&rdquo;5 per lo 0-100 a fronte di un consumo dichiarato 26 km/litro. Chi desidera di pi&ugrave; dovr&agrave; puntare sulle altre motorizzazioni a benzina, tra le quali spicca la T4 da 190 cv, l&rsquo;unica disponibile con la trazione integrale AWD per la quale Volvo offre un pi&ugrave; reattivo cambio automatico sequenziale a otto rapporti.       

Piacciono l&rsquo;eleganza unita alla sportivit&agrave; della versione Summum, la qualit&agrave; costruttiva e il look esterno

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