La Porsche Panamera appartenuta a Gianluigi Donnarumma &egrave; in vendita. Per portarsela a casa, servono 103.500 euro. E bisogna recarsi vicino Brescia, a Mazzano, da M Motors, concessionaria specializzata in modelli premium da potenze (e prezzi...) elevati.    Ha percorso soltanto 57.000 km  La Porsche in questione &egrave; stata immatricolata nel dicembre 2020, verniciata in nero metallizzato con finiture anch&#39;esse nere e con interni in pelle. Ad ingolosire l&#39;acquirente, il fatto di aver percorso soltanto 57.000 km e anche, come tutte le Porsche, le prestazioni. La Panamera, infatti, &egrave; spinta da un V6 da 2.9 di cilindarata, supportato da un sistema ibrido plug-in per una potenza combinata tra i due propulsori di 462 cavalli e 700 Nm di coppia. Potenza trasmessa a tutte e quattro le ruote tramite il PDK a 8 marce.  Tutti gli accessori  Donnarumma &egrave; l&#39;unico proprietario della super berlina, in pronta consegna e venduta insieme a un supplemento colore, servosterzo Plus, cerchi da 21&quot; Panamera Design, coprimozzi con stemma Porsche a colori, fari principali a LED con tecnologia Porsche Dynamic Light System, vetratura privacy, Park Assist con telecamera posteriore, illuminazione ambiente e un pacchetto per gli interni in alluminio spazzolato.    &Egrave; possibile comprare all&rsquo;asta una supercar a poco prezzo? 

Si tratta della 2.9 4 E-Hybrid con potenza da 462 cv, immatricolata a dicembre 2020. Ecco quanto costa la supercar appartenuta al portiere della Nazionale italiana

Gigio Donnarumma vende la sua Porsche Panamera

        I collezionisti e gli amanti della Porsche non vorranno perdersi un'asta che RM Sotheby's terr&agrave; il prossimo 26 gennaio in Arizona, e che vedr&agrave; protagonista una delle 911 pi&ugrave; ambite degli anni Novanta, una rara 911 Turbo S "Lightweight" del 1992. Di questo modello, ne sono stati costruiti soltanto 86 esemplari: quello finito all'asta &egrave; ancora dotato di tutti i componenti originali con cui &egrave; uscito dalla fabbrica pi&ugrave; di tre decenni fa. E il prezzo, di conseguenza, &egrave; elevatissimo.  Auto "da corsa" leggera da 381 cv Questa esclusiva coup&eacute; dalla vistosa carrozzeria gialla &egrave; nata da un'idea di Ralf Sprenger, dirigente Porsche dell'epoca, convinto che i fan del marchio e i collezionisti sarebbero stati interessati ad acquistare un modello basato sulla vettura che aveva vinto il campionato IMSA Supercar nel 1992. Svilupp&ograve; quindi l'idea di una piccola serie di 911 rielaborate, private di tutto il superfluo e dotate di una potenza elevata. In vendita una rarissima e potente Porsche 959 Per trasformare questo progetto in realt&agrave;, gli ingegneri di Porsche Exclusive, il reparto di personalizzazione della Casa di Stoccarda, hanno preso la Turbo S della generazione 964 e ne hanno eliminato servosterzo, climatizzatore, radio e sedili posteriori. L'eliminazione di tutti questi elementi ha diminuito il peso a vuoto dell'auto di circa 180 kg. Allo stesso tempo, il motore da 3,3 litri&nbsp;&egrave; stato aggiornato con iniettori di carburante pi&ugrave; grandi, camme pi&ugrave; grandi e un turbocompressore pi&ugrave; efficiente, che hanno prodotto una potenza di 381 cv, 61 in pi&ugrave; rispetto al modello originale. Colori originali, prezzo faraonico Abbiamo prima accennato alla carrozzeria. Si tratta dello Speed Yellow, con interni neri e grigi, tutti colori originali dell'epoca. Aprendo il vano motore, si trova anche il suo mulino numerato, dotato di un intercooler e di un alloggiamento del radiatore verniciati in rosso. Una piccola particolarit&agrave; di questo esemplare &egrave; che include un condizionatore d'aria. RM Sotheby's ha fissato una stima pre-vendita che va da 900mila euro a circa 1 milione e 200mila euro. Porsche 911 Dakar, ecco tre livree storiche dal Rally Safari       

Si tratta della 911 Turbo S "Lightweight" del 1992, realizzata sulla base dell'auto vincitrice del campionato IMSA Supercar. Leggerissima e potentissima (381 cv), vale oltre un milione di euro

Porsche, asta milionaria per una delle coupé più veloci degli anni '90

Amplia l&#39;offerta di grafiche personalizzate, Porsche, abbinabili alla 911 Dakar. Se la livrea ispirata alla prima vittoria del rally raid &egrave; stato il tratto distintivo della specialissima 911 da off-road, presentata a fine 2022, altre tre grafiche sono adesso disponibili per essere ordinate e applicate.  Si tratta di operazioni di wrapping, con la pellicola da applicare alla carrozzeria e ritrovarsi colori e temi grafici che hanno fatto la storia Porsche nelle corse.    Lo stile delle 911 del Safari anni 70  Tre temi che risalgono a tre edizioni specifiche dell&#39;East African Safari Rally. Non &egrave; la Dakar poi corsa da Porsche, a partire dal 1984 con la 911 attrezzata per il rally raid. Al rally in Kenya, la casa di Zuffenhausen ha preso parte per la prima volta nel 1971, poi ancora nel 1974 e nel 1978, stagioni alle quali si riferiscono le tre livree.  Si parte dalla numero 19, il wrapping nero antiriflesso sul cofano anteriore, distintivo dell&#39;impegno ufficiale Porsche con Zasada-Bien nel 1971, al volante di una 911 S. Il costo della grafica &egrave; di 4.165 euro.  Stesso prezzo ma abbinamento cromatico differente per la replica 1974, i colori della 911 Carrera 2.7 RS di Waldegard-Thorszelius. In testa alla gara in Kenya fino all&#39;ultima delle tre sezioni previste su 5 giornate di gara, con 36 minuti di vantaggio sul secondo, persero il rally per un danno alla sospensione sull&#39;ultimo segmento cronometrato.  Erano rally assai diversi da quelli odierni, sfide estreme per chilometri e su pi&ugrave; giorni. Dei 99 partenti all&#39;East African Safari del 1974 solo 16 equipaggi arrivarono al traguardo. &Egrave; la colorazione blu scuro e azzurro a personalizzare il wrapping, che corre alla base della linea di cintura dai fari anteriori al posteriore.  Colori Martini a richiamare la Gruppo 4  L&#39;elemento pi&ugrave; pregiato e costoso, delle tre livree Safari, &egrave; proposto a 5.950 euro. Si rif&agrave; alla Porsche 911 SC Gruppo 4 impegnata nel 1978, ancora con Waldegard nei colori Martini Racing e quarto all&#39;arrivo. Il numero, per&ograve;, &egrave; il 14 di Preston-Lyall, equipaggio secondo al traguardo quell&#39;anno.&nbsp; 

Il wrapping riprende tre diverse edizioni del rally in Kenya, corso da Porsche negli anni Settanta.&nbsp;

Porsche 911 Dakar, ecco tre livree storiche dal Rally Safari

        Porsche, come logico, tiene il piede su pi&ugrave; staffe per la transizione energetica. La Casa di Zuffenhausen insieme a Siemens, Enel e Hif Global, ha avviato la produzione di carburante sintetico, un e-fuel, in Cile. Un'altra via pulita che potrebbe andare ad alimentare i motori endotermici, rappresentando una opzione verso l&rsquo;obiettivo delle zero emissioni, anche con prospettive economiche interessanti, quindi non solo per le supercar. E-fuel come reale alternativa Il sito Haru Oni e si trova a Punta Arenas, situata nella parte meridionale del Paese, non lontano dallo Stretto di Magellano&nbsp;e il primo pieno di carburante sintetico &egrave; avvenito con una 911. Si tratta di idrogeno verde ottenuto tramite sistemi di elettrolisi dell&rsquo;acqua alimentati da un impianto eolico da 3,4 megawatt. Haru Oni produrr&agrave; nelle prime fasi 130 mila litri di e-fuel l&rsquo;anno, con l&rsquo;obiettivo di impennare clamorosamente a 55 milioni di litri nel 2025 e poi a 550 milioni nei due anni seguenti. Numeri notevoli, che aprono un nuovo scenario.  Un prezzo competitivo Potenzialmente concorrenziale sia sui carburanti fossili, sua verso le auto, la benzina sintetica dovrebbe avere un prezzo pi&ugrave; interessante del previsto.  Michael Steiner, responsabile di Ricerca e Sviluppo di Porsche, lo ha indicato come inferiore ai 2 dollari al litro, quindi sotto a 1,90 euro. Non distante dalla "verde",&nbsp; &ldquo;Nel mondo ci sono pi&ugrave; di 1,3 miliardi di veicoli a combustione interna &ndash; ha detto con franchezza Steiner &ndash; molti dei quali resteranno circolanti per decenni. Ecco perch&eacute; il potenziale degli e-fuel, alternativa quasi a emissioni zero, &egrave; enorme&rdquo;. Parole importanti, confermate dal fatto che Hif Global annunciato l&rsquo;obiettivo di realizzare dodici impianti paragonabili a quello di Punta Arenas. Piano su larga scala, Potrebbe interesssarti: Porsche festeggia i 20 anni di Cayenne con le versioni fuoristrada&nbsp;       

Il carburante sintetico potrebbe essere una soluzione competitiva per milioni di veicoli in circolazione

Porsche via alla produzione di e-fuel in Cile, la guerra del prezzo

        La Porsche Cayenne prima serie, del 2003, ha riscosso successo in tutto il mondo, soprattutto in Medio Oriente, regione in cui le caratteristiche del Suv si sono sposate alla perfezione. Per celebrare i 20 anni del modello, la divisione mediorientale e africana del marchio ha "sfidato" i due importatori Porsche degli Emirati Arabi, ovvero il Porsche Centre Dubai e il Porsche Centre Abu Dhabi, a creare una collezione di Cayenne di prima generazione (la E1) in versione fuoristrada.  Porsche Cayenne: le modifiche da fuoristrada I due centri Porsche si sono procurati quattro Cayenne ciascuno, ognuno in buone condizioni e con specifiche originali. Ed &egrave; prevedibile che, data l'et&agrave; avanzata, alcune di esse avessero ancora bisogno di interventi. Un'ispezione generale &egrave; comunque stata effettuata. Alcune Cayenne sono state dotate di kit di rialzo e ruote da fuoristrada, oltre a distanziali per irrigidire l'assetto. Altri hanno realizzato dei supporti per la ruota di scorta sul retro, delle protezioni per il sottoscocca e dei portapacchi. Porsche Cayenne, la versione convertibile mai nata Le otto Cayenne modificate saranno esposte insieme ai modelli attuali all'Icons of Porsche Festival che si terr&agrave; a Dubai il 26 e 27 novembre, dopodich&eacute; saranno vendute. E, siccome la storia parla da sola, non sembra che ci vorr&agrave; molto. Le 10 Porsche usate da non lasciarsi scappare       

La divisione mediorientale e africana della Casa di Stoccarda omaggiano la prima serie del Suv con alcune modifiche tipiche dell'off-road

Porsche festeggia i 20 anni di Cayenne con le versioni fuoristrada

Da quando ha conquistato gli US Open 2021, Emma Raducanu &egrave; diventata uno dei nuovi volti del tennis femminile, con milioni di tifosi in tutto il mondo. Ora, la 20enne britannica, ambasciatrice Porsche, fa anche parte del progetto fotografico Court Supremes gestito da Porsche Central and Eastern Europe, Porsche AG e Radka Leitmeritz. La fotografa praghese, che si &egrave; fatta un nome in tutto il mondo con foto di moda per riviste patinate internazionali come Vogue, Elle e Harper&#39;s Bazaar, ha portato Emma Raducanu davanti alla macchina fotografica al Porsche Experience Centre di Silverstone per realizzare alcuni scatti in compagnia di una Porsche 911 del 1965.    &quot;La Porsche? Per me &egrave; lo stile&quot;  &quot;Girare con una 911 del 1965 &egrave; stata un&#39;esperienza straordinaria, e ancora meglio &egrave; stato poterla portare a fare qualche giro dopo - ha dichiarato la Raducanu -. Per me la Porsche rappresenta lo stile e far parte di un progetto come questo che unisce tennis, auto, stile e fotografia d&#39;arte &egrave; molto bello. Radka ha fatto un lavoro straordinario per unire questi elementi&quot;.  &quot;Carisma e perfezione&quot;  &quot;&Egrave; stato molto divertente lavorare con Emma - afferma Radka Leitmeritz -. Sono molto contenta di averla fatta partecipare al progetto. Davanti alla macchina da presa ha dimostrato un carisma e una perfezione incredibili per la sua giovane et&agrave;. Adoro la sua energia fresca. Abbiamo ottenuto delle foto eccezionali in pochissimo tempo. Ha uno stile tutto suo e un buon feeling con la moda. &Egrave; stata ovviamente di grande aiuto. E la 911 blu era semplicemente un sogno&quot;.  Porsche 911 Dakar, tiratura limitata sognando il rally raid 

La 20enne tennista britannica, testimonial del marchio di Stoccarda, ha posato per la nota fotografa di moda Radka Leitmeritz in compagnia di un esemplare color celeste del 1965

Emma Raducanu, icona di stile e bellezza insieme alla Porsche 911

        O tu scegli il suv, o tu compri una supersportiva. Poi arriva Porsche 911 Dakar e un'idea che sposa caratteristiche tra loro agli antipodi per un'auto stradale: prestazioni elevatissime, la dinamica vicina a una 911 Carrera 4 GTS, come anche l'agilit&agrave; di muoversi su sterrati e financh&eacute; sulla sabbia, nemmeno fosse un vero fuoristrada. Al Salone di Los Angeles debutta con un ampissimo ventaglio di personalizzazioni possibili, su tutte &egrave; il pack Rallye Design a sembrare davvero irrinunciabile.  911 Dakar e il rally raid vinto nel 1984 L'idea 911 Dakar rimanda direttamente alla prima Porsche Carrera 911 integrale, quella che corse nel 1984 la Parigi-Dakar, iconico rally raid vinto dalla seria 953 con Ren&eacute; Metge e Dominique Lemoyne. La livrea di quell'esemplare venne tramandata nel tempo all'immaginario collettivo degli appassionati. Erano i colori dello sponsor tabaccaio, ben presente sulle fiancate, dove oggi la 911 Dakar stradale sostituisce quel brand con il marchio Roughroads Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Si potr&agrave; optare per un numero tra l'1 e il 999 nella tabella bianca, mentre la personalizzazione estetica &egrave; in un bicolore bianco/Blu Genziana wrappato e dettagli rossi e color oro. Ripete fedelmente la livrea della 911 da corsa del 1984. In alternativa, una gamma di colori pi&ugrave; sobri &egrave; disponibile e senza il sovrapprezzo di ben 26.718 euro del pack Rallye Design. Sar&agrave; una produzione limitata a 2.500 esemplari, quella della Porsche 911 Dakar, ordinabile sul mercato italiano a un prezzo da 230.990 euro. Assetto, fino a 80 millimetri pi&ugrave; alto della Carrera 4&nbsp; Stile a parte, si distingue per soluzioni d'assetto specifiche, a partire dalle sospensioni con un'altezza maggiorata di 50 millimetri rispetto alla Carrera 4 GTS. &Egrave; la condizione base, che pu&ograve; essere ulteriormente incrementata, di 30 millimetri, operando su un comando elettronico e in modalit&agrave; Off Road. In configurazione rialzata a 80 millimetri la velocit&agrave; massima raggiungibile &egrave; di 170 km/h, dopodich&eacute; l'assetto torna ad abbassarsi al valore standard. Un contributo all'incremento della luce libera da terra lo offrono anche le gomme Pirelli Scorpion All Terrain Plus, nella misura 245/45 R19 davanti e 295/40 R20 dietro; &egrave; una specifica su misura Porsche, con tasselli profondi 9 millimetri e una struttura a doppie tele che ritroviamo sulla gamma Pirelli P Zero estiva e invernale, dedicata alla 911 Dakar. Pesa poco pi&ugrave; di una Carrera 4 GTS Un progetto che prende in prestito particolari tecnici dalla GT3, come i supporti motore e il cofano anteriore nel suo design, realizzato in CFRP come lo spoiler fisso al posteriore. Della Carrera 4 GTS utilizza il cambio PDK 8 marce, di serie. Un confronto con quest'ultima che, in termini di peso, vede la Dakar accusare solo 10 kg extra, a 1.605 kg complessivi. Aiutano a limitare la massa i vetri sottili, l'eliminazione degli strapuntini posteriori - &egrave; una due posti secca la 911 Dakar -, l'utilizzo di una batteria alleggerita.&nbsp;  Supersportiva su strada, ha i supporti motore della GT3 Se i supporti motore 911 GT3 assicurano una maggiore reattivit&agrave; nella connessione motore-telaio, il controllo attivo del rollio PDCC permette di bilanciare la dinamica su fondi sterrati con le prestazioni su asfalto. Una personalit&agrave; dai pi&ugrave; volti, per la 911 Dakar, resa possibile dalle modalit&agrave; Rallye e Off Road. La prima &egrave; ottimizzata per la prestazione su fondi sterrati e sconnessi, sui quali muoversi con una trazione integrale la cui ripartizione &egrave; sbilanciata al retrotreno.&nbsp; In modo Off Road, invece, l'altezza massima &egrave; impostata a 80 millimetri ed &egrave; ideale per muoversi su fondi sabbiosi. Le prestazioni, velocit&agrave; limitata dalle gomme all terrain Resta pur sempre una supersportiva da 480 cavalli e 570 Nm, in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 3"4 e raggiungere i 240 km/h, autolimitati. Cos&igrave;, spazio a un launch control personalizzato, Rallye: consente il 20% in pi&ugrave; di slittamento delle ruote, per le miglior iprestazioni su tutte le tipologie di fondo. Tra gli accessori optional, Porsche offre il portapacchi al tetto e le luci supplementari, mentre gli occhielli di traino in alluminio, come le protezioni al sottoscocca, sono parte caratterizzante della 911 Dakar. Chi ordiner&agrave; un esemplare potr&agrave; scegliere uno dei due cronografi Porsche Design abbinati, entrambi con cassa in carburo di titanio: 911 Dakar o 911 Dakar Rallye Edition.       

Evoca anche nei colori l'esperienza Porsche alla Dakar del 1984, la 911 rialzata da terra e con motore da 480 cavalli. Numerosi gli interventi specifici per farne una supersportiva all terrain

Porsche 911 Dakar, tiratura limitata sognando il rally raid

        C'&egrave; una gamma di modelli da traghettare verso l'elettrico e Porsche Macan sar&agrave; il prossimo progetto a vedere la luce. L'appuntamento &egrave; fissato al 2024, nuova data del debutto dopo che sono emersi ritardi legati alla componente software a far slittare l'esordio inizialmente prospettato nel 2023.&nbsp; Come sar&agrave; Macan elettrica, destinata a convivere con la proposta termica del suv medio in una prima fase di commercializzazione? Design, linee morbide e una possibile sorpresa I muletti di sviluppo hanno mostrato il diverso stile soprattutto su fari anteriori e sviluppo in coda, dove in realt&agrave; il portellone nasconde sotto forme tonde e bombate la possibilit&agrave; di una fascia centrale, al di sotto dei fari, che sia pi&ugrave; mossa, scavata e sportiva. Arrivano le anticipazioni sulle prestazioni del powertrain, motori elettrici inseriti in un'architettura di progetto a 800 volt e ottimizzati per garantire una migliore densit&agrave; di potenza: a parit&agrave; di assorbimento i motori erogano maggior coppia.&nbsp; Motori pi&ugrave; efficienti e ad alte prestazioni Rispetto a Taycan, Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;introdurr&agrave; semiconduttori al carburo di silicio per il Macan elettrico e la stessa disposizione dei magneti sar&agrave; differente. Si ricerca un'efficienza maggiore, che arriver&agrave; al volante anche dalla separazione del motore elettrico anteriore sulla linea di trazione, quando non necessario. Due motori, potenza fino a 611 cavalli e 1000 Nm di coppia, sono i valori anticipati da Antoon Janssen ad Autocar, responsabile powertrain di Porsche per il progetto Macan. Batteria e peso L'energia arriver&agrave; da una batteria da 100 kWh, ricaricabile fino a 270 kW in corrente continua. Da suv sportivo premium, Macan elettrico - sviluppato sulla nuova architettura PPE - Premium Platform Electric - dichiara un equilibrio delle masse al 48:52 tra i due assi e la disponibilit&agrave; di sospensioni pneumatiche e asse posteriore sterzante. Avr&agrave; una massa importante, come tutte le auto elettriche - per di pi&ugrave; vista la specifica di batteria da 100 kWh - e diventa cruciale il ruolo dell'elettronica nel gestire la dinamica di marcia e provare a "neutralizzare" la percezione del peso.&nbsp; Verso il lancio del Macan elettrico avremo un altro aggiornamento sui contenuti quando Audi presenter&agrave;, nel corso del 2023, il Q6 e-tron, progetto gemello sviluppato sulla stessa architettura PPE.       

Il suv sportivo anticipa le prime caratteristiche tecniche del progetto su architettura PPE, condivisa da Porsche Macan EV come da Audi Q6 e-tron

Porsche Macan elettrico, ecco che motori e batteria avrà

Chi non desidera una supersportiva di lusso o, ancor meglio, un&rsquo;hypercar pagandola come una cena al ristorante? Grazie alle aste online il sogno potrebbe trasformarsi realt&agrave;. E, in effetti, Cercando in Rete si trovano siti internazionali di aste con supercar in vendita a prezzi a dir poco assurdi. Capita a volte che, su particolari siti stranieri, sia possibile trovare vetture di pregio con base d&rsquo;asta fissata a 25 euro o poco pi&ugrave;. Ma &egrave; proprio cos&igrave; che funziona?  Da non perdere, 10 Jaguar usate sotto ai 25.000 euro    &nbsp;Supercar d&#39;occasione, scopriamo se &egrave; davvero possible  Davvero ci si pu&ograve; portare a casa un&rsquo;auto da mille e una notte per una manciata di banconote? Nico de Corato &egrave; un italiano residente a Dubai da anni che ha stretti rapporti con gli Emirati Arabi e ha realizzato interessanti video per approfondire l&rsquo;argomento e vedere se &egrave; davvero tutt&rsquo;oro quello che luccica.   

Una Porsche Panamera usata per 25 euro. Difficile da credere, eppure si trova anche questo sui siti d&rsquo;aste stranieri. Ma fate attenzione perch&eacute; non sempre le cose sono come sembrano

&Egrave; possibile comprare all&rsquo;asta una supercar a poco prezzo?

Verr&agrave; presentata al Salone di Los Angeles, appuntamento del prossimo 16 novembre, quella che &egrave; un omaggio moderno alla storia Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;scritta alla Dakar.  Correva l&#39;anno 1984 quando la 911 - prima volta con una trazione integrale, allora - affront&ograve; il rally raid pi&ugrave; famoso e impegnativo al mondo, quando ancora era Parigi-Dakar e c&#39;era corrispondenza tra denominazione della corsa e luoghi di partenza e arrivo. Porsche 911 Dakar &egrave; un progetto chiamato ad ampliare l&#39;offerta della coup&eacute;, muovendo in una direzione crossover parecchio specializzata nei contenuti da off-road.    Uno sviluppo speso lontano dall&#39;asfalto  Il mezzo milione di chilometri percorsi nella fase di sviluppo ha previsto 10 mila chilometri tra terreni solitamente sconosciuti a una 911: sterrati, dune, attraversamenti di guadi, pietraie, fino ai fondi innevati del nord Europa.  L&#39;assetto rialzato e la trazione integrale con regolazioni ad hoc sono i contenuti pi&ugrave; attesi, da approfondire alla presentazione. &Egrave; sensibilmente pi&ugrave; alta la 911 Dakar di un&#39;ordinaria Carrera 4. Gli pneumatici da fuoristrada, la spalla &quot;alta&quot;, contribuiscono da s&eacute; a incrementare la luce libera da terra. Le sospensioni specifiche nelle regolazioni fanno il resto.&nbsp;  Al volante, nel percorso di sviluppo, si sono alternati Romain Dumas, Walter Rohrl, Jorg Bergmeister, testimonial del mondo Porsche, accanto al tester Lars Kern.  Ha affrontato il deserto, si &egrave; misurata tra dune alte 50 metri e a temperature nell&#39;ordine dei 45&deg; C, dove ha trovato il vero terreno del rally raid. Nel sud della Francia, invece, presso la struttura di Chateau de Lastours, ha proseguito i test in scenari simili, utilizzati da chi, la Dakar, si appresta a correrla. Ancora, Marocco, Dubai, sono stati i teatri per preparare la 911 Dakar.  Uno stile che si presta ad accessori da raid  &quot;Ha restituito prestazioni imponente anche nel deserto. &Egrave; qui soprattutto che la 911 Dakar pu&ograve; esprimere al meglio i propri vantaggi concettuali; l&#39;abbinamento di un ridotto peso, un&#39;altezza da terra maggiorata e un potente motore in posizione posteriore, insieme al passo corto contribuiscono a un&#39;esperienza di guida esaltante&quot;, ha commentato Frank Moser, vicepresidente della linea 911/718 Porsche.  Tra le ottimizzazioni elettroniche necessarie, la taratura dell&#39;abs ha parametri specifici per un funzionamento ottimale anche su strade a bassa aderenza come gli sterrati, sui quali i bloccaggi sono frequenti e vanno gestiti diversamente dalla dinamica su asfalto.  Se il design resta quello della serie 992, non sono da escludere una serie di accessori specifici sulla 911 Dakar, tra portapacchi e fanaleria supplementare, per rappresentare al meglio lo spirito avventuriero del rally raid. 

Integrale come la Carrera 4 ma nettamente orientata all&#39;off-road. Porsche 911 Dakar nasce quale tributo alla vittoria nel rally raid edizione 1984

Porsche 911 Dakar, sportivissima a suo agio tra le dune

Non sar&agrave; la conquista di un &quot;Ottomila&quot; ma le doti di arrampicatrice dimostrate dalla Porsche 911 sono comunque degne di nota. Una squadra di tecnici, capeggiata dal pilota Romain Dumas, &egrave; partita da una 911 Carrera 4S per realizzare due esemplari di fatto prototipo e, alla soglie dei 60 anni di storia del modello (1963-2023), ha conquistato i 6.007 metri di quota dell&#39;Ojos del Salado (Cile), il vulcano pi&ugrave; alto al mondo.  Le sfide dell&#39;altitudine sulla meccanica sono note. La rarefazione dell&#39;aria, con il 50% di minore presenza di ossigeno rispetto al livello del mare, non solo condiziona pesantemente le capacit&agrave; di raffreddamento ma stressa molto di pi&ugrave; il turbocompressore.    Il turbo assicura i cavalli ma soffre  In presenza di un motore aspirato la riduzione di potenza sarebbe stata enorme, non accade allo stesso modo ai motori turbocompressi, tuttavia il turbo subisce uno stress superiore. Il motore boxer 3 litri, il sei cilindri da 443 cavalli,&nbsp; &egrave; rimasto invariato rispetto all&#39;unit&agrave; di serie nell&#39;approntare la vettura laboratorio impiegata nel test, con livrea ispirata ai colori della Porsche 963 LMDh. Un secondo esemplare avr&agrave; grafiche realizzate dai tecnici di Weissach.  Al motore &egrave; abbinato il cambio manuale 7 marce, modificato nella scalatura dei rapporti, resi pi&ugrave; corti per superare le pendenze estreme affrontate da Dumas al volante. Altro intervento radicale, il posizionamento rialzato delle masse radianti, continuando con l&#39;adozione di assali a portale.  4x4 da fuoristrada specializzato  La soluzione &egrave; derivata dai fuoristrada specializzati e fa s&igrave; che i semiassi non trasmettano la coppia in corrispondenza del centro del portamozzo, bens&igrave; siano installati in una posizione al di sopra del centro ruota. Questo libera centimetri utilissimi per superare gli ostacoli impervi del fuoristrada. La trasmissione della coppia alle ruote, di conseguenza, avviene mediante una cascata di ingranaggi, lato ruota, per giungere al centro del portamozzo.  &Egrave; stata rialzata fino a 35 centimetri di luce libera da terra la Porsche 911 impiegata nell&#39;avventura in alta quota. Oltre a montare gomme da fuoristrada, tassellate, si &egrave; reso necessario adattare le sospensioni e la carrozzeria per alloggiare il gruppo ruota. Quanto al sottoscocca, una piastra in composito di Aramid ha preservato la meccanica dai danni del terreno roccioso.  Carichi bilanciati con il Warp-Connecter  La scalata ai 6.007 metri ha affrontato temperature sottozero e passaggi innevati e ghiacciati. Per mordere efficacemente il terreno, Porsche ha dotato la 911 Carrera 4S di partenza del Warp-Connecter. Si tratta di un dispositivo meccanico di interconnessione tra le quattro ruote. Fa s&igrave; che, pure in presenza di ampie escursioni e articolazioni di una singola ruota, vi sia un trasferimento dei carichi sulle quattro ruote il pi&ugrave; omogeneo possibile, cos&igrave; da garantire la trazione necessaria ad avanzare. Immancabile, infine, un controllo manuale del blocco dei differenziali.  Il test pu&ograve; considerarsi una sorta di &quot;antipasto&quot; a un progetto stradale che Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;porter&agrave; su strada nel 2023. L&#39;attesa 911 Safari sar&agrave; una versione rialzata della coup&eacute;, assolutamente meno estrema per soluzioni e altezza da terra rispetto a quanto sperimentato per conquistare la vetta dell&#39;Ojos del Salado. 

Un esemplare di Carrera 4S, con motore di serie, &egrave; stato modificato da Porsche per raggiungere i 6.007 metri di quota. Nel 2023 attesa per la 911 Safari, versione crossover della coupe

Porsche 911 conquista in fuoristrada il vulcano pi&ugrave; alto al mondo

        Con il suo potentissimo 6 cilindri boxer da 3,8 litri, capace di sprigionare ben 650 cavalli e 800 Nm di coppia, la 911 Turbo S rappresenta il non plus ultra in casa Porsche in fatto di sportivit&agrave;. Ma c'&egrave; chi non si accontenta di questi numeri da supercar, e ha deciso di rendere ancora pi&ugrave; potente e veloce della coup&eacute; di Zuffenhausen. A realizzare la rivisitazione pi&ugrave; sportiva della 911 &egrave; Manhart, tuner tedesco famoso per le sue elaborazioni estreme, anche dal punto di vista estetico. Il risultato degli sforzi di Manhart &egrave; una super Turbo S capace di erogare 833 cavalli e 965 Nm di coppia. Il tutto &ldquo;condito&rdquo; da sospensioni modificate, impianto di scarico ad hoc e un pacchetto estetico che non fa certo passare inosservata questa Porsche rivista e corretta. Porsche 911 Soundbar 2.0 Pro, 9.000 euro per lo scarico che fa da altoparlante  Porsche, potenza record con Manhart Nella sua versione di serie, la Porsche 911 Turbo S &egrave; universalmente riconosciuta come una delle sportive pi&ugrave; veloci ed efficaci nell'attuale panorama automobilistico, capace di misurarsi ad armi pari con supercar ben pi&ugrave; potenti di lei. Basti dire che accelera da 0 a 100 orari in appena 2,7 secondi, e raggiunge una velocit&agrave; massima di 330 km/h. Manhart non ha diffuso dati ufficiali per quanto riguarda le prestazioni del modello elaborato, ma &egrave; facile immaginare che esse siano migliorate sensibilmente, visto il notevole incremento di potenza e coppia: + 183 cavalli e 165 Newtonmetri rispetto alla Turbo S standard, per un totale di 833 cv e 965 Nm. Per gestire tali livelli di potenza e coppia, Manhart ha introdotto un aggiornamento al cambio PDK a doppia frizione a 8 rapporti, mentre le sospensioni sono state aggiornate con nuove molle che abbassano l'assetto di 30 mm. Invariato invece l'impianto frenante, che pu&ograve; comunque essere aggiornato in base alle richieste specifiche del cliente. A completare il quadro tecnico, il nuovo sistema di scarico in acciaio inossidabile. Attenzione, per&ograve;: questo elemento non ha ottenuto l'approvazione del T&Uuml;V, quindi non pu&ograve; essere montato in Germania ed &egrave; destinato solo ai mercati con normative meno stringenti in fatto di omologazione di componenti aftermarket. Miglioramento dell'aerodinamica e contenimento del peso sono stati altri due aspetti a cui Manhart ha dedicato ampio spazio: la 911 Turbo S del tuner sfoggia infatti un kit aerodinamico specifico, che comprende anche un grande alettone posteriore regolabile. Tutti questi elementi sono in fibra di carbonio, per garantire la massima leggerezza. Manhart, soportivit&agrave; nera e arancio Dal punto di vista estetico, Manhart ha dotato la Turbo S di nuovi cerchi forgiati con finitura nera satinata, da 21&rdquo; all'asse anteriore e 22&rdquo; al posteriore. La carrozzeria dell'esemplare con cui il tuner ha mostrato la sua elaborazione &egrave; in arancione brillante, e non manca neppure la tradizionale striscia &ndash; nera, in questo caso &ndash; che percorre tutta la parte superiore della vettura dal muso fino alla coda. Colori, il nero e l'arancione, ripresi anche nell'abitacolo, in particolare nei sedili in pelle e nei tappetini firmati Manhart. Ma il tuner offre una vasta gamma di personalizzazioni per rendere unico ciascun esemplare della sua Turbo S. Porsche 718 Style Edition, Boxster e Cayman speciali in Ruby Star Neo       

Incremento di potenza super e look inconfondibile per la sportiva di Zuffenhausen elaborata dal tuner tedesco

Porsche 911 Turbo S, quella di Manhart ha 833 cavalli

        L'ultimo "colpo" di Porsche Design &egrave; il 911 Soundbar 2.0 Pro.&nbsp;Accessorio speciale per arredo di lusso, che sar&agrave; realizzato in soli 500 esemplari. Si tratta di un diffusore audio, uno specialissimo altoparlante realizzato dai terminali di scarico in acciaio inossidabile della&nbsp;Porsche 911 GT3. Potrebbe interessarti: Porsche 718 Style Edition, Boxster e Cayman speciali in Ruby Star Neo  Senza mezze misure Pu&ograve; piacere o no, adotta un sistema audio surround virtuale 2.1.2&nbsp;con streaming&nbsp;Dolby Atmos DTS HD. Arriva&nbsp; fino a 300 watt di potenza. Pu&ograve; collegarsi in HDMI ed &egrave; compatibile con il 4K. Ha anche la connessione Bluetooth 5.0 e Wi-Fi e le le funzionalit&agrave; Apple Airplay 2 e Google Chromecast. Supporta pure Spotify Connect. Dispone della sincronizzazione multiroom, ovvero pu&ograve; connettersi ad altri dispositivi audio Porsche Original. Porsche 911 Soundbar 2.0 Pro pu&ograve; essere appeso a parete o posizionato a terra, su un&rsquo;apposita base inclusa nella confezione. Il prezzo &egrave; di 8.990 euro ed &egrave; ordinabile online. Potrebbe interessarti: le migliori Porsche 911 usate       

Virtual Surround Sound System realizzato con il sistema di scarico originale della 992 GT3

Porsche 911 Soundbar 2.0 Pro, 9.000 euro per lo scarico che fa da altoparlante

Aspettando che arrivi la specialissima 718 RS Spyder, ecco la gamma Boxster e Cayman arricchirsi di un&#39;edizione speciale, caratterizzata da scelte di stile esclusive e - in una tra le tinte carrozzeria disponibili - rimando alla storica 911 Carrera RS serie 964.  Porsche 718 Style Edition, declinata nella variante Boxster e in quella Cayman, nasce intorno al motore boxer 2 litri da 300 cavalli. &Egrave; l&#39;unit&agrave; d&#39;ingresso al mondo 718, prevede un cambio manuale 6 marce o doppia frizione 7 rapporti, differenze di filosofia che si traducono in tempi sullo 0-100 km/h anch&#39;essi differenti: 4&quot;7 contro 5&quot;1, a vantaggio del cambio PDK. La velocit&agrave; massima, invece, &egrave; di 275 km/h.  I cerchi Spyder sono di serie  Fin qui la base tecnica nota, sulla quale intervengono caratterizzazioni di stile. La pi&ugrave; interessante &egrave; la proposta della colorazione Ruby Star Neo, una rilettura della tinta Ruby Star proposta sulla Carrera RS 964. Non sar&agrave; l&#39;unica tinta disponibile, &egrave; quella per&ograve; che maggiormente definisce le Style Edition.&nbsp;  Due i pacchetti abbinabili, bianco o nero per gli elementi grafici a contrasto della banda sul cofano anteriore, il lettering Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;sulle fiancate, proseguendo con i cerchi in lega. Il loro design &egrave; lo stesso della 718 Spyder, il diametro misura 20 pollici.  Altri particolari distintivi delle Style Edition sono i terminali di scarico in nero lucido, il lettering Porsche al posteriore nella stessa colorazione, proseguendo con i rivestimenti in pelle nera e cuciture a contrasto, color gesso, all&#39;interno.  Specifico della 718 Boxster &egrave; l&#39;impressione in rilievo, sulla capote, del nome Boxster, in corrispondenza delle vetrature laterali.  Prezzi e dotazione  La dotazione di serie comprende le soglie battitacco in acciaio e con lettering illuminato, il volante e i sedili riscaldabili, per proseguire con fari bi-xenon, Cruise control, infotainment con Apple CarPlay, clima bi-zona. La raccolta ordini &egrave; aperta, il prezzo comunicato da Porsche - da verificare i valori sul mercato italiano - &egrave; di 66.487 euro per 718 Cayman Style Edition, 68.510 euro per la Boxster.   

Una delle colorazioni disponibili richiama la 911 Carrera RS 964 ma non &egrave; l&#39;unico particolare esclusivo dell&#39;edizione speciale. Le caratteristiche, il motore e i prezzi delle due Style Edition

Porsche 718 Style Edition, Boxster e Cayman speciali in Ruby Star Neo

        Rinnova l'offerta di un allestimento che nel 2017 &egrave; tornato sulla scena, dopo il debutto nel 1968. Porsche 911 Carrera T &egrave; l'interpretazione pi&ugrave; leggera che ci sia attualmente nella gamma della sportiva di Stoccarda&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Non raggiunge i livelli di leggerezza dell'interpretazione R presentata nel 2016 e si posiziona tra la 911 Carrera d'ingresso e lo step Carrera S. Della prima ha il motore boxer 3 litri da 385 cavalli e 450 Nm, della seconda riprende la dotazione di serie, arricchita per&ograve; dalla presenza delle sospensioni adattive PASM. Gli adattamenti specifici del modello prevedono un'altezza da terra ridotta di 10 millimetri e il Porsche Torque Vectoring con differenziale autobloccante posteriore.&nbsp; Gli interventi di riduzione del peso Soprattutto, per&ograve;, la cifra del modello &egrave; nell'alleggerimento di 35 kg rispetto alla soluzione 911 Carrera con cambio PDK 8 marce. Il peso di 1.470 kg ne fa la versione pi&ugrave; leggera dell'offerta coup&eacute;, merito del cambio manuale 7 marce - alternativa non prevista sulla 911 Carrera - e della rimozione degli strapuntini posteriori. Due posti secchi, cambio manuale (PDK optional)&nbsp;e accorgimenti di dettaglio per alleggerire il progetto. Avanti, quindi, con interventi sulla batteria, lo spessore delle vetrature, la riduzione del materiale insonorizzante.&nbsp; Riconoscere 911 Carrera T &egrave; un istante, grazie alle grafiche dedicate, in grigio e a contrasto con le tinte carrozzeria. Quattro colori pastello, 3 metallizzati e 5 speciali formano la palette colori "ordinaria", prima di sconfinare nel Paint to Sample: 110 tonalit&agrave; tra le quali scegliere per trovare quella su misura o quasi. Ampie possibilit&agrave; di personalizzare gli interni Gli appassionati avranno di serie i cerchi Titanio da 20 e 21 pollici, diametro differenziato tra i due assi e gommatura rispettivamente nella misura 245/35 R20 e 305/30 R21, il pacchetto Sport Chrono e i sedili sportivi Plus con regolazione elettrica a 4 vie. Le alternative passano dalla specifica con regolazioni elettriche a 18 vie o i sedili specializzati, rivestiti in Race Tex. Ancora, l'offerta di serie prevede terminali di scarico in nero lucido, applicazioni in grigio a contrasto sulla carrozzeria e all'interno, il volante GT. Con il pacchetto 911 T interni si pu&ograve; integrare la dotazione e avere cuciture a contrasto grigie o verdi, nonch&eacute; il rivestimento esteso in pelle.  Le prestazioni velocistiche Quanto va forte la Porsche 911 Carrera T? Accelera in 4"5 sullo 0-100 km/h (3 decimi pi&ugrave; rapida della 911 Carrera) e raggiunge i 291 km/h. Una dotazione in grado di incidere sulla dinamica - ma anche sul peso - &egrave; l'optional delle ruote posteriori sterzanti, contenuto assente su 911 Carrera e previsto dalla versione Carrera S in su. Sul mercato italiano l'arrivo nelle concessionarie &egrave; previsto nel febbraio 2023, gli ordini sono gi&agrave; aperti e il prezzo &egrave; stato fissato in 128.897 euro. Replica il prezzo della 911 Carrera 4 e risulta essere 8.300 euro superiore alla 911 Carrera.       

Il cambio di serie &egrave; il 7 marce classico, a richiesta il doppia frizione. E' una delle specifiche della pi&ugrave; leggera Porsche 911 Carrera oggi a listino, una Touring che ritorna

Porsche 911 Carrera T, manuale di leggerezza

Solo due lettere e soli dieci secondi. Sono questi gli elementi che differenziano l&#39;attuale 911 GT3 con la nuova Porsche 911 GT3 RS: quest&#39;ultima ha completato i 20,8 chilometri della Nordschleife del N&uuml;rburgring in 6:49,328 minuti, 10,6 secondi in meno della versione &quot;base&quot;. Al volante c&#39;era l&#39;ambasciatore del marchio Porsche J&ouml;rg Bergmeister.  La 911 GT3 RS da 386 kW &egrave; un&#39; auto sportiva dalle prestazioni sensazionali, omologata per l&#39;uso stradale. Oltre al motore aspirato ad alta velocit&agrave;, il suo aspetto da corsa e il suo assetto sportivo, sono evidenti dalla struttura leggera (860 kg), il concetto di raffreddamento e quello dell&#39;aerodinamica. Il modello con il pacchetto Weissach &egrave; equipaggiato con i pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 R, disponibili come optional, nelle misure 275/35 R 20 all&#39;anteriore e 335/30 R21 al posteriore. La nuova 911 GT3 RS ha completato il giro pi&ugrave; breve, precedentemente standard, in 6:44.848 minuti.    &quot;L&#39;eccellenza assoluta in pista&quot;  &quot;Oggi la 911 GT3 RS ha mantenuto ci&ograve; che aveva gi&agrave; promesso a prima vista: l&#39;eccellenza assoluta in pista&quot;, ha dichiarato Andreas Preuninger, Direttore di GT cars. &quot;Considerando le condizioni tutt&#39;altro che ideali, con un forte vento contrario sul lungo rettilineo del D&ouml;ttinger H&ouml;he e temperature fresche dell&#39;asfalto, siamo soddisfatti di questo tempo. La 911 GT3 RS sta definendo nuovi standard per l&#39;aerodinamica e il telaio. Mai prima d&#39;ora un&#39;auto stradale ha incarnato cos&igrave; tanto motorsport&quot;.  &quot;Abbiamo perso un po&#39; di deportanza a causa del vento forte e a tratti rafficato, ma sono comunque molto soddisfatto del giro&quot;, afferma J&ouml;rg Bergmeister, ex pilota automobilistico tedesco e ambasciatore di Porsche. &quot;Soprattutto nei tratti veloci, la 911 GT3 RS &egrave; in una categoria a s&eacute; stante. Qui &egrave; a un livello solitamente riservato alle auto da corsa di classe superiore. L&#39;auto sta stabilendo nuovi standard anche in frenata. I giri veloci sulla Nordschleife sono semplicemente molto divertenti con quest&#39;auto&quot;.  Frank Moser, vicepresidente delle linee di modelli 911 e 718, ha seguito il giro veloce dal muretto dei box: &quot;Sono incredibilmente orgoglioso dei risultati ottenuti da tutto il team durante lo sviluppo e i test della nuova 911 GT3 RS&quot;, ha dichiarato. &quot;Oggi J&ouml;rg Bergmeister ha riunito tutto e ha liberato il pieno potenziale della vettura. La 911 pu&ograve; ancora sorprenderci e dimostra che il concetto di motore posteriore &egrave; ancora estremamente adatto alle auto sportive ad alte prestazioni.&quot;    Porsche riorganizza lo sviluppo 911 e 718, arriva Moser 

Alla guida del nuovo sensazionale modello c&#39;era J&ouml;rg Bergmeister, il quale ha dichiarato di essersi davvero divertito sfrecciando sulla Nordschleife

Porsche 911 GT3 RS batte di dieci secondi la &quot;sorella&quot; maggiore

        Nel futuro, ancora distante perch&eacute; guarda al medio periodo, sar&agrave; anche elettrica la gamma Porsche 718. Il presente, invece, dice di una fase di sviluppo della Boxster pi&ugrave; viva che mai. Nello specifico &egrave; la 718 Spyder RS che si prepara al debutto. Gli ultimi giri al Nurburgring - su una Nordschleife che va verso la chiusura invernale - immortalano la pi&ugrave; evoluta tra le 718 su base Boxster, gi&agrave; estremamente specializzata con la trasformazione in Spyder (in foto). Il tetto? Semplicemente una copertura in tessuto da rimuovere a mano e mettere da parte, poich&eacute; &egrave; pensata per essere guidata da barchetta il pi&ugrave; a lungo possibile.  Come cambia 718 Spyder per diventare RS &Egrave; grazie allo scatto diffuso su Instagram da Andreas Mau di race356 che &egrave; possibile registrare i cambiamenti pi&ugrave; evidenti al progetto 718 Spyder.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Andreas Mau (@race356)      L'aerodinamica sfoggia uno splitter pi&ugrave; esteso e con la parte centrale sagomata, mentre alle estremit&agrave;, davanti ai convogliatori di flusso, &egrave; completato da pinne verticali. Le prese dinamiche sulle fiancate hanno una copertura pi&ugrave; accentuata nei volumi, mentre &egrave; del tutto inedita la presa posta immediatamenmte dietro il finestrino lato guida. Sul muso, poi, spazio a due prese Naca. Le novit&agrave; del pacchetto aerodinamico comprendono i passaruota con estrazione dell'aria dal vano ruota - dove si creano turbolenze dalla rotazione della ruota stessa, teoricamente negative sulla creazione di carico aerodinamico -. In coda, la 718 Spyder adotta un'ala mobile mentre la RS (leggi il test della 911 GT3 RS) anticipa un profilo molto pi&ugrave; accentuato nella posizione chiusa.&nbsp; Assetto gi&agrave; "pronto corsa" Dal motore boxer 6 cilindri aspirato, 4 litri di cilindrata e zona rossa a 8.000 giri minuto, potrebbe arrivare un ulteriore extra di cavalli rispetto ai 420 della 718 Spyder.&nbsp; Un progetto gi&agrave; orientato verso soluzioni da corsa sull'assetto, prevedendo braccetti delle sospensioni su Uniball, geometrie ispirate all'impegno Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;nelle competizioni, ammortizzatori dotati di regolazione elettronica e un differenziale posteriore meccanico.       

Rispetto alla proposta Spyder avr&agrave; un pacchetto aerodinamico pi&ugrave; curato ma anche dal motore si attendono prestazioni superiori: le prese d'aria tradiscono novit&agrave; in arrivo

Porsche 718 Spyder RS, il muletto anticipa le novità tecniche

        Un alettone posteriore cos&igrave; non l&rsquo;avevamo mai visto. La nuova generazione di Porsche 911 GT3 RS non &egrave; soltanto una supersportiva mozzafiato velocissima nelle curve. Ma &egrave; anche la prima auto stradale dotata di sistema DRS, il drag reduction system famoso in F1. Quel dispositivo che serve a far stallare l&rsquo;alettone posteriore per guadagnare velocita? di punta. Everrati, visione elettrica su Porsche 911 Cabriolet 964  911 GT3 RS, anello di congiunzione tra strada e pista I puristi del Marchio sanno bene che la 911 GT3 RS &egrave; una Porsche speciale. Perch&eacute; &egrave; l&rsquo;anello di collegamento tra le 911 tradizionali e la GT3 R da corsa impiegata nel monomarca Porsche Supercup e nei vari campionati della classe Fia GT3. Sulla RS stradale si sviluppano e si omologano tecnologie che poi serviranno per far andare piu? forte la GT3 R da corsa. Per questo &egrave; cos&igrave; estrema. In questa versione 2022 il solco tra le 911 normali (anche la GT3 base) e questa RS si &egrave; ulteriormente ampliato. Si capisce dall&rsquo;ala posteriore, dal cofano, dalle fiancate. Tutte parti dove sono stati introdotti componenti aerodinamici esclusivi che fanno una differenza enorme. Specie nella guida estrema. Ma dove si pu&ograve; capire meglio quanto sia pi&ugrave; performante la 911 GT3 RS nuova generazione rispetto al vecchio modello? In pista, ovviamente. Auto &egrave; una delle poche riviste europee che Porsche ha scelto per farci provare la RS in circuito. E non su una pista qualunque: ma niente di meno che a Silverstone, il leggendario tracciato inglese famoso per la F1 ma che &egrave; anche uno dei circuiti pi&ugrave; impegnativi al mondo per la successione di curve veloci in appoggio e per i rapidi cambi di direzione. Guidare la 911 GT3 RS a Silverstone ci ha permesso di capire quanto il DRS e tutta l&rsquo;aerodinamica in uiscano sulla dinamica di guida dell&rsquo;auto. Non &egrave; una vettura da velocit&agrave; pura o da accelerazioni fulminanti: fa 3&rdquo;2 sullo 0-100, ma non possiede la tipica &ldquo;botta&rdquo; di potenza di un turbo. &Egrave; invece un&rsquo;auto per guidare forte nelle curve. La vera adrenalina che cercano i puristi della guida. Leggi la prova completa della Porsche 911 GT3 RS sul nuovo numero di Auto, in edicola dal 18 ottobre. Clicca qui per l'edizione digitale       

Abbiamo guidato la pi&ugrave; estrema delle Porsche stradali sul circuito di Silverstone: leggi la prova completa della 911 GT3 RS sul nuovo numero di Auto in edicola dal 18 ottobre

Sul nuovo numero di Auto: 911 GT3 RS, la Porsche con le ali

        Avvicendamento tra tecnici in casa Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), in un ambito strettamente legato ai futuri progetti, con inevitabili risvolti in prospettiva elettrica. I nomi di Frank Moser e Frank Steffen Walliser trovano diversa collocazione rispetto alle mansioni recenti. Per Walliser, da tre anni vicepresidente della linea di prodotto 911 e 718, arriva la promozione a vicepresidente dell'Architettura completa del veicolo e delle sue caratteristiche. &Egrave; una posizione dalla quale sovrintender&agrave; lo sviluppo tecnico dell'intera gamma Porsche, non solo specificamente orientato su 911 e 718.  Verso la 718 elettrica e il futuro di 911 Il ruolo di Walliser passa a Frank Moser, dal 1996 in Porsche. L'ingegnere meccanico, cinquantaduenne, &egrave; reduce dalle operazioni legate alla produzione, quale responsabile della Qualit&agrave; negli ultimi 16 anni. Prima per il sito produttivo di Zuffenhausen, poi quale responsabile dell'intera Corporate Quality.&nbsp; Su piani diversi e in forme pure molto diverse tra loro, sia Porsche 911 che Porsche 718 si affacciano all'elettrificazione. Sar&agrave; un progetto a zero emissioni la nuova gamma di 718 in arrivo nei prossimi anni, mentre per la 911 (leggi il test della GT3 RS) si guarda a forme di ibrido compatibili con il dna del modello tra tutti pi&ugrave; rappresentativo di Porsche. 718 elettrica sar&agrave; una sportiva pura "Mi aspettano compiti avvincenti nei prossimi anni. Da un lato dovr&ograve; preservare i valori fondamentali della nostra iconica 911, sviluppandoli con attenzione al tempo stesso. Dall'altro puntiamo a elettrificare la nostra linea 718 entro la met&agrave; di questo decennio. I nostri progettisti sono gi&agrave; al lavoro su come ridefinire la 718 elettrica e farne una sportiva pura", spiega Moser.&nbsp; Il passaggio di testimone tra Walliser e Moser avviene con l'orizzonte gi&agrave; delineato sui due modelli. "Le linee sportive 911 e 718 sono in buone mani con Frank Moser.&nbsp; Conosce le nostre macchine nei minimi particolari, dopotutto &egrave; stato colui il quale ha sempre dato ai nostri modelli la benedizione finale in termini di qualit&agrave;, prima che venissero lanciati", aggiunge Walliser.         

Da Frank Walliser, che passa a gestire lo sviluppo tecnico dell'intera offerta Porsche, tocca a Frank Moser proseguire il lavoro su 718 elettrica e il futuro della gamma 911

Porsche riorganizza lo sviluppo 911 e 718, arriva Moser

Di modi per dare nuova vita a modelli del passato, che siano icone o, pi&ugrave; semplicemente, auto storiche meritevoli di restauro, ve ne sono diversi.  L&#39;idea alla quale si applica Everrati &egrave; la trasformazione in elettriche di una variet&agrave; di modelli. L&#39;ultimo progetto &egrave; ribattezzato Redefined 964 Widebody Cabriolet. Quale sia l&#39;origine &egrave; evidente: Porsche 911 Cabriolet, la 964 ma con un cuore diverso dal boxer sei cilindri.  Porsche 911 GT3 RS, un razzo tra le curve  Cavalli raddoppiati dalla conversione  Cambia molto, cambia tutto, eliminando la componente insieme al design pi&ugrave; rappresentativa tra tutte del mondo Porsche 911.&nbsp;  Dopo essersi cimentati su una 911 964 Widebody coup&eacute;, spazio alla Cabriolet. Si viaggia immersi nel silenzio, salvo per un sound finto che Everrati ha pensato di abbinare alla conversione elettrica. A bordo c&#39;&egrave; spazio per una strumentazione modificata, dove al posto del contagiri compare un misuratore di potenza: 476 o 507 cavalli sono i due step previsti, con una coppia motrice di ben 500 Nm. In termini di potenza assoluta, il top di gamma da 507 cavalli doppia i 250 cavalli della 911 964 Cabriolet 3.6 litri aspirato.  Autonomia di marcia e prestazioni  Non sono stati diffusi valori relativi al peso complessivo, sul quale avr&agrave; un impatto sostanziale la batteria da 62 kWh. Consente di percorrere fino a 320 km, con un&#39;andatura accorta. Il progetto originario, sulla scena tra il 1989 e il 1993, dichiarava masse comprese tra i 1.300 e 1.400 kg a seconda del motore installato.  Se, invece, si spremono le prestazioni velocistiche della Cabriolet Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato), allora, ecco che uno zero-cento km/h &egrave; un esercizio molto emozionante con il crono di 4&quot; dichiarato.   

Al kit di ampliamento della carrozzeria si somma l&#39;intervento pi&ugrave; radicale, la sostituzione del motore boxer sei cilindri con uno elettrico da oltre 500 cavalli

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