        Sono passati 15 anni dall&rsquo;ultimo aggiornamento e ora, in onore del 75 anniversario, Porsche rinnova il suo logo che sar&agrave; presente sui modelli in vendita dalla fine del 2023. Le basi restano le stesse. Quindi i colori, nero, rosso e bronzo. Resta anche il cavallo rampante, omaggio alla citt&agrave; di Stoccarda. Ma qualcosa si evolve. Cosa cambia Siamo al logo numero sei per la Casa di Stoccarda e s&igrave;, &egrave; giusto parlare di cambiamenti, sebbene si tratti davvero di dettagli minimi: anzi, &egrave; pi&ugrave; corretto dire che si tratta di una leggera rielaborazione dello stemma utilizzato per la prima volta nel 1952. All&rsquo;interno delle sezioni rosse troviamo dei nidi d&rsquo;ape che prima non erano presenti. Inoltre, tra le novit&agrave; c&rsquo;&egrave; anche una nuova finitura in metallo e qualche piccola modifica alle corna. &ldquo;Quando abbiamo presentato il nuovo logo, c&rsquo;&egrave; sempre stato il desiderio di doverlo sentire davvero e non solo di doverlo guardare&nbsp;&ndash; ha detto Matthias Kulla, Direttore della gestione del design di Porsche per i programmi di auto sportive &ndash;.&nbsp;L&rsquo;effetto che ha,&nbsp;e non intendo solo come grafica ma anche come elemento 3D, rappresenta un focus molto forte&rdquo;. Sebbene il debutto ufficiale sia previsto alla fine dell&rsquo;anno, un&rsquo;anteprima la dovremmo gi&agrave; avere l&rsquo;8 giugno, giorno in cui il logo sar&agrave; mostrato su alcuni concept Porsche. Giorno che coincide con un evento in onore dei 75 anni del Marchio. Dalla Casa, per&ograve;, non arrivano particolari dichiarazioni in merito. Porsche festeggia 75 anni di storia, la 911 ST pronta al debutto       

Pi&ugrave; moderno e con qualche piccola modifica, lo stemma sar&agrave; presente sulle auto della Casa di Stoccarda a partire dalla fine del 2023

Porsche, nuovo logo per i 75 anni: ecco come sarà

        Potrebbe essere proprio nella 911 del 1970, con cerchi Fuchs, presente nella locandina dell'evento sui 75 anni di storia Porsche l'indizio su uno dei modelli che la casa di Stoccarda presenter&agrave; il prossimo 8 giugno. Una data che nel 1948 segnava l'omologazione ricevuta dalla Porsche 356 Roadster e, oggi, sar&agrave; l'occasione per introdurre la visione del marchio sulle sportive dei prossimi anni. Tra i possibili modelli al debutto, la Porsche 911 ST. Una sigla "di ritorno", evocativa proprio del progetto da corsa presentato nel 1970, realizzato in piccola serie fino al 1971 e all'insegna dell'alleggerimento per ottenere una massa inferiore alla tonnellata.  Porsche 911 ST nasce intorno al motore boxer aspirato&nbsp; I muletti di sviluppo sono stati avvistati recentemente su strada e hanno rivelato soluzioni specifiche come il tetto a doppia bolla. La base tecnica sar&agrave; quella della 911 GT3 Touring, con motore boxer 4 litri aspirato da 500 cavalli. Rappresenterebbe la novit&agrave; di prodotto inserita in uno dei cinque temi (quello Heritage) attraverso i quali Porsche (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;ripercorrer&agrave; la storia dei 75 anni di sportive e introdurr&agrave; il futuro. Zeitgeist, Performance, Pioneering Spirit e Dreams gli altri filoni nei quali si svilupper&agrave; la serata di celebrazioni, trasmessa anche in streaming sui canali Porsche.&nbsp; Dal 9 giugno, poi, l'apertura della mostra dedicata presso il museo Porsche.       

Dal museo Porsche il marchio ripercorrer&agrave; la storia dal 1948 a oggi e presenter&agrave; la visione sulle sportive dei prossimi anni. Attesa per la possibile presentazione della 911 ST su base GT3

Porsche festeggia 75 anni di storia, la 911 ST pronta al debutto

        Gran Turismo, questo il classico identificativo della sigla GT. Ma se si tratta di Porsche, la valenza &egrave; duplice. E tutto dipende dal fatto se sia una lettera oppure un numero a seguire la T. GTS per gli amanti della guida sempre e comunque (la pista non &egrave; necessaria, ma una eventualit&agrave;). Mentre GT3 (e ovviamente GT3 RS quando si tratta di 911), e GT4 (oltre a GT4 RS) quando protagonista &egrave; la 718 Cayman (e ora pure Spyder) se siete invece dei track addicted, pertanto avete bisogno di un circuito per sfogare tutta la vostra passione dietro al volante. Non capita tutti giorni di trovarsi davanti quasi l'intera gamma GTS e in toto quella GT3 e GT4 (RS comprese). Cos&igrave; come non capita tutti giorni di avere campo libero al PEC, il Porsche Experience Center italiano, che da qualche anno ha preso il posto dell'allora pista di Franciacorta. A noi &egrave; capitato! Cos&igrave; dopo diverse valutazioni abbiamo fatto le nostre scelte e guidato accuratamente alcune delle sportive Porsche pi&ugrave; performanti di sempre. Il fronte GTS Di tutta la gamma a nostra disposizione (elettriche comprese), in considerazione del fatto che alcune vetture siano gi&agrave; passate dal nostro centro prove, e che la bella stagione sia l'ideale per le vetture scoperte, abbiamo optato per la 718 Boxster GTS. Qui, a fare bella presenza, il sei cilindri boxer. Elemento comune sia ai modelli 911 che 718, che a seconda del formato equipaggia pure le pi&ugrave; performanti varianti GT3, GT3 RS, GT4 e GT4 RS. Punto di forza della scoperta di Zuffenhausen &egrave; l'estrema versatilit&agrave; che mostra su strada. Confortevole alle andature pi&ugrave; miti, rapida e decisa quando si forza la mano. Altro punto di forza l'estrema confidenza che infonde a chi siede al volante, punto debole l'infotainment. Quello che esalta sono le note metalliche del sei cilindri. Il quattro litri ad aspirazione naturale, posto in posizione centrale, si adatta perfettamente alle specifiche di un telaio fatto esclusivamente per divertire tra le curve. Docile ai regimi pi&ugrave; bassi, pi&ugrave; vigoroso sopra la soglia dei 3500 giri/min. A chiudere il cerchio il cambio doppia frizione PDK a sette rapporti (c'&egrave; anche il manuale a 6) a cui non si pu&ograve; fare alcuna rimostranza, perch&eacute; &egrave; l'ideale da usare come semplice automatico, ma allo stesso tempo &egrave; ideale per giocarci a fare il manuale. Si corre in pista Il nostro &egrave; stato un vero crescendo, partiti dalla recente 718 Cayman GT4 RS, saliti a bordo della 911 GT3, abbiamo riservato come dessert la 911 GT3&nbsp;RS. Al di l&agrave; delle differenze di prestazioni, c'&egrave; una cosa che lascia davvero a bocca aperta e che probabilmente nessun altro brand pu&ograve; vantare: sono vetture davvero pensate per un uso intensivo in pista. Che non significa qualche giro, ma sessioni anche di oltre un'ora. Certo bisogna tenere conto che dopo qualche tornata sia necessario far raffreddare l'impianto frenante e che le gomme non possono durare all'infinito, ma la meccanica si &egrave; sempre dimostrata efficiente. La 718 Cayman GT4 RS mostra un bilanciamento ottimale Forte dei suoi 500 cavalli e del cambio PDK. Forse &egrave; l'auto ideale per chi si approccia alla pista per la prima volta e necessita di avere sia un'auto performante, ma soprattutto che lo metta nelle condizioni di trovarsi subito a proprio agio.  Tendenzialmente neutra, se proprio si forza la mano potrebbe diventare sottosterzante. Condizione questa che ne amplifica la sicurezza in uso estremo su circuito. Il sei cilindri boxer non urla, ma sbraita, rendendo impossibile qualunque genere di comunicazione. Fantastico! La 911 GT3 alza&nbsp;l'asticella delle prestazioni Sebbene sia a favore di pilota self confident, &egrave; palese la differenzia di potenziale. Decisamente pi&ugrave; sensibile a come si maneggia con l'acceleratore e il freno. &Egrave; proprio la frenata che alimenta l'ideale di auto da corsa, perch&eacute; ti consente di entrare in curva con il piede sul freno, facendo girare letteralmente la 911 GT3. Difficile che tradisca il pilota, a meno di non commettere errori macroscopici. La 911 GT3 RS &egrave; un'auto da corsa a tutti gli effetti Il fatto che sia targabile e omologata per la strada &egrave; giusto un di pi&ugrave;. Il numero di regolazioni &egrave; qualcosa di folle: sospensioni (estensione e compressione), differenziale, controllo di trazione, controllo di stabilit&agrave;. Potete trarre il massimo da ogni circuito. Ma quello che lascia a bocca aperta &egrave; che nel modo di guida Track, in cui i controlli sono disattivati, conserva una trazione unica nel suo genere (sono sempre 525 cavalli solo sull'asse posteriore). Metterla di traverso &egrave; possibile, ma bisogna cercarlo, altrimenti viaggia sui binari. E cos&igrave; le traiettorie che sulle due precedenti sembravano impossibili, sulla GT3 RS sono invece all'ordine del giorno. Che macchina!       

Un'intera giornata trascorsa al PEC, il Porsche Experience Center, per godere delle vetture pi&ugrave; performanti in strada, ma soprattutto in pista della casa tedesca

Porsche gamma GT, un'esperienza a “tutta guida”

Oggi e domani, a Villa Olmo su lago di Como, nell&rsquo;ambito dell&rsquo;evento Fuori Concorso, si potr&agrave; accedere con ingresso libero all&rsquo;Open Museum di Porsche. Sono esposte quaranta auto, molto particolari, in parte provenienti dal Museo della Casa di Stoccarda in parte concesse da collezionisti. Nella carrellata alcuni dei pezzi che si possono ammirare.   

Ingresso gratuito a Villa Olmo sabato 20 e domenica 21 maggio

Porsche favolose esposte all&rsquo;Open Museum a Como

        Il futuro sar&agrave; elettrico per la famiglia 718. Prima, per&ograve;, un ultimo giro di giostra con uno strumento rivolto ad appassionati veri, ai puristi della guida e della tecnica. A chi, in breve, si emoziona all'ascolto delle tonalit&agrave; del motore boxer 4 litri aspirato. Il sei cilindri della 911 GT3 finisce sotto al cofano della Porsche 718 Spyder RS, due lettere che segnano un sostanziale balzo in avanti rispetto alla pure gradevolissima 718 Spyder. I 500 cavalli e 450 Nm prodotti dal motore boxer sono abbinati a un cambio PDK 7 marce, con scalatura dei rapporti accorciata. Non sar&agrave; la connessione totale tra pilota e vettura di una trasmissione manuale ma non ci sono dubbi sull'efficacia e le maggiori prestazioni ottenute dal doppia frizione.  Le prestazioni con 80 cv in pi&ugrave; e 40 kg in meno Prima di elencare perch&eacute; la 718 Spyder RS &egrave; speciale, liquidiamo subito la questione prestazioni. L'accelerazione da 0 a 100 orari avviene in 3"4 (mezzo secondo in meno rispetto alla 718 Spyder), in 10"9 con partenza da fermo si &egrave; ai 200 orari. Una corsa che si arresta ai 308 km/h di velocit&agrave; massima (8 km/h pi&ugrave; veloce della "non RS").  Il motore 4 litri aspirato eroga ben 80 cavalli in pi&ugrave; nell'applicazione Renn Sport ed &egrave; un valore abbinato a un peso 40 kg inferiore, con la 718 Spyder RS che si ferma a 1.410 kg. Assetto su uniball e registrabile Accantonati i numeri, passiamo alle soluzioni distintive, che meritano l'appellativo RS. Il cofano in CFRP, polimero in carbonio rinforzato, &egrave; di serie, come anche le sospensioni su uniball, il differenziale a slittamento limitato e l'assetto a controllo attivo PASM. Si sta seduti 30 mm pi&ugrave; in basso, questa la riduzione dell'altezza da terra, peraltro registrabile come gli angoli del camber e le barre antirollio. L'aerodinamica modificata rispetto alla coup&eacute; GT4 RS Rispetto a un'altra RS del mondo Porsche 718, la Cayman GT4 RS, i tecnici Porsche hanno modificato sulla Spyder la rigidit&agrave; delle molle e degli ammortizzatori, su tarature leggermente pi&ugrave; morbide. Anche l'aerodinamica &egrave; differente. Visto il minor carico aerodinamico complessivo generato dalla Spyder RS, cambiano le appendici sul frontale e in coda, per un bilanciamento ottimale della deportanza tra i due assi. Lo splitter, nello specifico, &egrave; meno pronunciato sulla Spyder RS di quanto non avvenga su Cayman GT4 RS. Nasce per essere sfruttata senza capote in tessuto sopra la testa, la 718 Spyder RS. La struttura rimovibile manualmente pesa, nel suo insieme, appena 18,3 kg, ovvero, 7,6 kg meno della 718 Spyder. La configurazione della capote pu&ograve; assumere la forma di una copertura con deflettore posteriore, oppure, di solo tendalino aperto dietro, tra i rollbar. Perch&eacute; guidare la Spyder RS &egrave; un gesto obbligatoriamente da fare senza capote? Per i particolari che contribuiscono a rendere tutt'uno pilota e auto, come i cassettini dell'aspirazione con presa d'aria collocata appena dietro i poggiatesta.&nbsp; Altri particolari distintivi del trattamento RS sono le prese Naca sul cofano, la fascia paraurti anteriore specifica, lo scarico alleggerito in acciaio. Il pacchetto Weissach per un extra di leggerezza A bordo, invece, i sedili in CFRP sono di serie, rivestiti in pelle e Race-Tex, tessuto tecnico che &egrave; possibile applicare anche alla parte superiore della plancia, per un trattamento antiriflesso. Detto del prezzo a partire da 155.575 euro sul mercato tedesco, sono due optional su tutti che meritano d'essere citati. Il pacchetto Weissach introduce i cerchi in magnesio al posto del set forgiato da 20 pollici e lo scarico in titanio. Per "vestire" un pezzetto di 718 Spyder RS, poi, ecco il cronografo Porsche (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;con cassa in titanio, lancette in carbonio e cinturino nella stessa tipologia di pelle applicata ai rivestimenti interni.       

Il punto pi&ugrave; alto dell'offerta 718 Boxster arriva con la Spyder RS. Il trattamento Renn Sport vede un incremento notevole di potenza e soluzioni di assetto raffinate

Porsche 718 Spyder RS, la magia dei 500 cavalli boxer

        Lia Block, 16enne figlia del compianto Ken, raccoglie l'eredit&agrave; del padre. La giovane infatti parteciper&agrave; alla Pikes Peak International Hill Climb 2023&nbsp;con la Porsche 911 "Hoonipigasus" costruita per il padre lo scorso anno.  Niente record, solo un omaggio al padre La notizia della morte di Ken Block, avvenuta lo scorso 2 gennaio, gett&ograve; tutti gli appassionati nello sconforto. La notoriet&agrave; e la bravura del pilota statunitense era tale da scardinare i confini e di attrarre non soltanto gli appassionati delle derapate o della famosa Gymkhana, ma gli amanti del motorsport tout court. E la notizia lanciata sui social da Lia &egrave; una di quelle che fanno bene al cuore. Lia Block, tuttavia, ha specificato che non andr&agrave; a caccia di record. Si tratter&agrave; invece di una corsa-tributo al padre. Inoltre, per Lia sar&agrave; la prima volta alla Pikes Peak, quindi &egrave; logico che non voglia esagerare. Ken Block addio, una vita a ruote fumanti Una Porsche da 1.400 cv Ken Block e la sua Hoonigan Racing Division avevano collaborato con BBi Autosport per costruire la "Hoonipigasus" basandosi su una Porsche 911 d'epoca. Con questa vettura, Block sperava di poter ottenere un tempo inferiore agli 8 minuti, battendo l'attuale record della Volkswagen ID.R di 7:57.148 e il record con motore termico conseguito da Sebastien Loeb (8:13.878) con la sua Peugeot 208 T16 appositamente costruita per l'occasione. Il motore biturbo da 4 litri &egrave; in grado di erogare 1.400 cv. La vettura &egrave; a trazione integrale e, dato che pesa solo 1.000 kg, garantisce prestazioni straordinarie. Un altro aspetto chiave della "Hoonipigasus" &egrave; il sistema di sospensioni regolabili in altezza che utilizza i dati del GPS per adattarsi perfettamente alle estenuanti salite. Per quanto riguarda l'aerodinamica, BBi Autosport ha realizzato un enorme splitter anteriore e un'imponente ala posteriore. Purtroppo, l'apparizione di Ken Block alla Pikes Peak dello scorso anno &egrave; stata interrotta dal cedimento di uno dei cilindri durante una sessione di prove. A Lia il compito di riprovarci, nel ricordo di pap&agrave;. La gamma Porsche: consulta il listino completo di Auto       

La figlia del celebre pilota scomparso lo scorso gennaio tributer&agrave; il padre al volante della sua Porsche 911 "Hoonipigasus" da 1.400 cv

Lia Block raccoglie l'eredità di papà Ken: la 16enne corre alla Pikes Peak

Forma e sostanza, il restyling di Cayenne, storico bestseller di Porsche &egrave; stato presentato al Salone di Shanghai. Sia nella versione Suv sia in quella Coup&eacute;, proponendo novit&agrave; importanti.  Spiccano i i nuovi fari Matrix Led, HD a richiesta, a quattro elementi ispirati a quelli di Taycan. Aggiornati anche cofano motore, pararurti e passaruota, mentre i fari posteriori esibiscono una grafica tridimensionale. Si aggiuungono sei livree esterne aggiuntive e sono inediti i cerchi in lega, con misure da 20&rdquo; a 22&rdquo;.  Anche gli interni lo stile e la tecnologia della GT elettrica. Plancia rivoluzionata con il Porsche Driver Experience con tre schermi: 12,6 pollici per la strumentazione, 12&rdquo;3 il display centrale e da 10&rdquo;9 per il passeggero.  Nuova sede per il cambio automatico: il selettore passa sul cruscotto. Dal volante, derivato da quello della 911, si comandano le modalit&agrave; di guida, Normal, Offroad, Sport e Sport Plus.  Dalla console centrale si regola climatizzatore e si possono sfruttare pi&ugrave; capienti vani porta oggetti. E ancora, di serie, finalmente, la piattaforma per la ricarica wireless degli smartphone, le prese Usb-c e la funzione di navigazione predittiva che attiva automaticamente il ricircolo dell&#39;aria quando si sta per entrare in galleria.  Per quanto riguarda il telaio le sospensioni a molle in acciaio includono il sistema PASM (Porsche Active Suspension Management) di regolazione elettronica degli ammortizzatori, dotati di tecnologia a doppia valvola, con stadi di estensione e compressione separati. Permettono un miglio il comfort alle basse velocit&agrave;, la maneggevolezza nelle curve dinamiche, permettendo di limitare beccheggio e rollio.    Porsche Cayenne 2023, sorpresa per la S  Tre le versioni al momento, alle quali dovrebbero aggiungersi poi GTS, Turbo, Turbo S E-Hybrid e GT. Cayenne standard dotata del motore 3 litri V6 turbo che eroga 353 cavalli (+13 ) e 500 Nm (+50) &nbsp;di coppia.  Cayenne S invece passa del V6 al e 4 litri V8 bi-turbo con potenza di 474 e 600 Nm. Di nuovo un otto cilindri sulla S, che accelera da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e arriva da 273 km/h di punta.  Aggiornata Cayenne E-Hybrid, che aumenta la potenza di sistema del V6 e del propulsore elettrico a 470 cavalli (+8), con la batteria portata a 25,9 kWh (+8) e una autonomia nel ciclo WLTP migliorata a 83 km.  Cayenne restyling sar&agrave; disponibile da luglio in Italia da 92.837 euro, 96.985 euro per la Coup&eacute;, circa 6.000 euro in pi&ugrave; rispetto la serie uscente.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Porsche nuove e usate 

Il grande Suv di Zuffenhausen si aggiorna nella forma e della sostanza: sulla versione S un gradito cambio della guardia per quanto riguarda il motore ...

Porsche Cayenne restyling, stile da Taycan e una sorpresa

        Si presenter&agrave; al Salone di Shanghai, tra pochi giorni, il 18 aprile, nuova Porsche Cayenne. Nuova non perch&eacute; introduca una generazione ulteriore, bens&igrave; perch&eacute; la portata del restyling &egrave; tale da andare ben oltre i consueti interventi estetici. Dopo aver presentato lo stravolgimento prodotto all'interno, con l'infotainment e la disposizione su tre schermi a modificare tutta la plancia, per Cayenne 2023 &egrave; tempo di rivelare il look del frontale.  L'evoluzione dei gruppi ottici Gi&agrave; i muletti di sviluppo avevano indirizzato le novit&agrave; sui gruppi ottici, che saranno di portata ancora maggiore sui fari posteriori. Uno degli ultimi teaser verso il debutto mostra i proiettori con quattro moduli e altrettanti elementi a led diurni. Un modulo in particolare, in basso ed esterno, rivela una lente di colorazione diversa, che potrebbe essere preludio a una soluzione in grado di proiettare simboli sull'asfalto o essere impiegata in combinazione con gli Adas. Dove finora il suv sfoggiava due elementi a led sulle aperture esterne della fascia paraurti, Cayenne restyling riduce a un solo profilo a lama l'elemento luminoso. Le geometrie dei fari rimandano alla Taycan, come gi&agrave; &egrave; avvenuto nella disposizione dei display in plancia. Le forme sono vagamente a trapezio e con uno spigolo in pi&ugrave; nella porzione inferiore.&nbsp; La Cina dove far&agrave; il debutto in prima mondiale sar&agrave; tra i mercati di commercializzazione in assoluto pi&ugrave; importanti per Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;e il suo suv. A Shanghai scopriremo gli sviluppi introdotti sulle motorizzazioni benzina e ibride plug-in, oltre alle novit&agrave; sul controllo della dinamica di marcia e le soluzioni che interesseranno l'assetto.       

I proiettori, oltre a una nuova tecnologia di illuminazione, rivelano forme pi&ugrave; angolate e di ispirazione Taycan. Il suv verr&agrave; presentato al Salone di Shanghai 2023

Porsche Cayenne 2023, geometrie Taycan sui fari

        Cambia tutto a bordo del Porsche Cayenne restyling che verr&agrave; presentato il prossimo 18 aprile. Il Salone di Shanghai riveler&agrave; i profondi interventi sull'offerta delle motorizzazioni, i sistemi evoluti sulla gestione del telaio. Intanto, verso l'appuntamento asiatico, spazio alla prima visione sugli interni.&nbsp; Porsche Driver Experience riassume il totale ripensamento della plancia, ispirata alla digitalizzazione introdotta con Taycan e concentrato intorno alla funzionalit&agrave; dei comandi cruciali alla guida. Il cambio diventa un selettore a leva  Il necessario alla gestione della dinamica, degli Adas, al controllo del cambio, &egrave; a portata di mano, intorno al volante. Quest'ultimo riprende le forme della specifica 911 GT, un tre razze sportivo, multifunzione, completato dal satellite del cruise control. Alla destra della strumentazione, un selettore e leva gestisce il cambio automatico. Alla sinistra dello schermo da 12,6 pollici, l'immancabile tasto di avviamento del motore.&nbsp; La strumentazione &egrave; priva di cornice protettiva, lo schermo &egrave; antiriflesso e ha un andamento curvo. Ben 7 le possibilit&agrave; di personalizzazione grafica, che spaziano dal design dei 5 elementi tubolari delle Porsche storiche a grafiche con il Night Vision in primo piano. Infotainment affiancato dal display del passeggero  Accanto allo schermo della strumentazione, spazio a un display da 12,3 pollici. Racchiude le funzioni e i servizi del Porsche Communication Management, ovvero, l'infotainment del marchio. La fascia digitale prosegue, in plancia, con il terzo display. &Egrave; una soluzione optional, dedicata al passeggero, che potr&agrave; anche riprodurre streaming video sulllo schermo da 10,9 pollici. Pericoli di distrazione, per il guidatore, non ve ne saranno. Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;ha applicato una pellicola allo schermo che impedisce dall'angolo di visuale che si ha dal posto guida di vedere lo schermo. Comandi fisici per il clima  Il blocco a sviluppo orizzontale della plancia racchiude tutta la tecnologia a bordo del Cayenne 2023. Non meno importanti sono i cambiamenti introdotti sul tunnel, dove l'eliminazione della leva del cambio offre pi&ugrave; spazio per vani portaoggetti (anche refrigerati) e per un controllo del clima che fa affidamento a tasti fisici, rifiniti nella lavorazione in metallo. Non mancano, sotto un elemento in cristallo, nero, i display e i punti digitali, sono affiancati alla praticit&agrave; d'azionamento delle levette fisiche.       

Il suv stravolge il design degli interni, ora incentrato su tre schermi e il Porsche Driver Experience: i comandi fondamentali sono concentrati intorno al volante

Porsche Cayenne restyling, interni a tutto digital con tre schermi

        Il profondo restyling di Porsche Cayenne (in foto) &egrave; prossimo al debutto. Introdurr&agrave; interventi migliorativi in ogni area, dal telaio alla gamma di motorizzazioni, passando per la tecnologia a bordo e le dotazioni, in quello che &egrave; un aggiornamento al suv di terza generazione. Rester&agrave; sulla scena anche nella fase di introduzione, dal 2026, del Porsche Cayenne elettrico. Entrambi verranno realizzati presso l'impianto del Gruppo Volkswagen di Bratislava. Bratislava &egrave; la casa del Cayenne dal 2002 Il sito produttivo in Slovacchia cura molti altri progetti, tra cui la prossima generazione di Volkswagen Passat Variant. Se il Cayenne di terza generazione &egrave; assemblato interamente a Bratislava dal 2017, prima, dal 2022, le scocche verniciate erano prodotte a Lipsia e ultimate in Slovacchia. Un impegno sull'impianto che Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;ha confermato affidando anche la produzione del Cayenne elettrico.&nbsp;Una scelta diversa, invece, &egrave; stata compiuta per il maxi-crossover a batteria. Il progetto noto come Porsche K1, di cui abbiamo recentemente avuto una primissima anticipazione con un teaser, sar&agrave; assemblato a Lipsia.  Cayenne il primo EV per l'impianto "Negli ultimi anni, lo stabilimento di Bratislava ha svolto un lavoro incredibile e ha ricevuto svariati riconoscimenti. Il prossimo Cayenne sar&agrave; il primo suv interamente elettrico a essere prodotto l&igrave;. Sono certo che la squadra sar&agrave; preparata meticolosamente e porter&agrave;, quando sar&agrave; il momento, la nuova generazione sulla linea di montaggio con la tipica qualit&agrave; Porsche", ha commentato Albrecht Reimold, componente del CdA Porsche responsabile per la Produzione e la logistica.       

Sar&agrave; lo stabilimento di Bratislava a produrre, dopo il lancio nel 2026, il Cayenne a batteria. Nell'attesa, in Slovacchia arriva sulla linea di montaggio il restyling del suv

Porsche Cayenne elettrica, la produzione accanto al Cayenne termico

In questa nuova puntata di Tra presente e passato la neonata 911 Dakar, un&rsquo;originale &ldquo;tutto terreno&rdquo;, ci porta a ripercorrere aspetti poco conosciuti e momenti, anche difficili, di questa sportiva entrata nella leggenda  Sportiva tutto fare  La 911 Dakar &egrave; l&rsquo;ennesima dimostrazione che la Porsche da questa vettura sportiva pu&ograve; tirare fuori di tutto. Questa &ldquo;tutto terreno&rdquo;, che richiama la vittoria nella Parigi-Dakar del 1984, arriva a 60 anni dalla presentazione della 911 e ci&ograve; ci induce a ripercorrere vicende anche poco note, come quando a Zuffenhausen stavano preparando il funerale della 911. Oggi avere pensato di seppellire un mito come la 911 pu&ograve; apparire un atto blasfemo, roba da gente che si vuole male; come pure riesce difficile pensare che la Porsche una trentina d&rsquo;anni fa &egrave; stata a un passo dalla bancarotta.   Allacciate le cinture e buona visione! &nbsp; &nbsp;  Tra presente e passato: la Twingo   

La 911 &egrave; un mito universale, a prova di pista e di dune della Dakar

Porsche 911 Dakar e i risvolti del mito

        Tirate le somme sui risultati finanziari 2022, Porsche introduce quelle che saranno le novit&agrave; di prodotto, elettriche, in arrivo tra il 2024 e il 2027. D&agrave; ufficialit&agrave; a uno scenario a lungo delineato, che vede Porsche Cayenne elettrica avere un ruolo centrale nell'offerta che dovr&agrave; portare il marchio a volumi di vendita, nel 2030, per l'80% prodotti da auto a zero emissioni. Come sar&agrave; il Cayenne elettrico Appuntamento al 2026 per la quarta generazione del Cayenne, elettrico e affiancato dall'attuale progetto con motori benzina e ibridi plug-in. Il restyling &egrave; a un passo dalla presentazione e porter&agrave; le tre varianti ibride plug-in a un balzo di potenza e autonomia di marcia. Sar&agrave; su architettura PPE, a 800 volt e con capacit&agrave; di ricarica fino a 270 kW, che il Cayenne 2026 arriver&agrave; sulla scena.&nbsp;Prima, spazio alla commercializzazione del Macan elettrico, atteso nel 2024 su strada e, al pari del Cayenne, affiancato dalle versioni termiche e PHEV.&nbsp; L'elettrica sportiva 718 e il maxi-crossover K1  Nel 2025 sar&agrave; la volta della Porsche 718 elettrica, seguendo lo stesso copione di affiancamento a una proposta benzina che lascer&agrave; sul medio periodo lo spazio alla sola versione elettrica. Quarta novit&agrave; in arrivo, un modello inedito per Porsche. Sar&agrave; un grande suv con 7 posti e un posizionamento al di sopra del Cayenne. A margine della presentazione dei risultati finanziari, alle spalle dell'a.d. Blume &egrave; apparso quello che &egrave; un primissimo indizio della silhouette da maxi-crossover che avr&agrave; il progetto Porsche. La particolarit&agrave; rispetto al Cayenne elettrico star&agrave; nell'adozione dell'architettura SSP Sport, la Scalable Systems Platform personalizzata da Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), che introdurr&agrave; i marchi del gruppo Volkswagen a progetti "software defined", dall'architettura unificata.       

Macan, 718, Cayenne e l'inedito progetto di maxi-crossover sportivo, sigla K1, sono i modelli elettrici che Porsche introdurr&agrave; tra 2024 e 2027

Porsche Cayenne elettrico, ecco quando sarà realtà

Si chiama Dakar e l&rsquo;abbiamo provata sulla neve, opportunit&agrave; peraltro concessa a pochissime testate. Questo &egrave; solo uno dei contrasti dell&rsquo;ultima 911, un&rsquo;auto che suscita tumultuose emozioni gi&agrave; a vederla. Il primo contrasto &egrave; l&rsquo;idea di fare di una sportiva come la 911 una &ldquo;tutto terreno&rdquo;. &Egrave; vero che &egrave; in buona compagnia: la Hurac&aacute;n Sterrato. Ma torniamo alla prova sulla pista di neve e ghiaccio di Muhr, in Austria, non lontano dallo studio Porsche, quello delle creazioni Porsche Design, per intenderci. Questa ennesima declinazione della 911 potrebbe sembrare una stravaganza per ricconi in cerca di un&rsquo;ennesima auto particolare, invece no. Vediamo perch&eacute;.  Porsche 911 ibrida, nel 2026 avr&agrave; soluzioni da 919 Hybrid  Porsche 911 Dakar, ispirata ai rally  Saranno soltanto 2.500 le 911 Dakar prodotte e, per chi vuole qualcosa di ancora pi&ugrave; speciale, ci sono livree a dir poco iconiche. Troviamo la replica della vettura che vinse la Parigi-Dakar nel 1984, quella del Rally Safari del 1978 o quella, sempre racing, ma pi&ugrave; sobria, dal look piacevolmente minimal, perch&eacute; appartiene a un &ldquo;mondo delle corse&rdquo; diverso, che richiama le 911 che corsero, nei rally e in pista, negli Anni &rsquo;60 e &rsquo;70.  Sempre nel tema look va inserito un optional un po&rsquo; particolare, anche questo che non fa passare inosservati: un portapacchi che viene fornito con dotazioni molto utili per impieghi estremi e relative situazioni d&rsquo;emergenza, come due taniche, una per la benzina e una per l&rsquo;acqua, pi&ugrave; due slitte da mettere sotto le ruote per trarsi d&rsquo;impaccio nelle situazioni difficili&hellip;  Leggi il servizio completo dedicato al nostro test con la Porsche 911 Dakar sul nuovo numero di Auto, in edicola dal 15 marzo. Clicca qui per l&#39;edizione digitale.   

La versione tout terrain della Carrera 4 GTS pu&ograve; sembrare una stravaganza, invece no: vi spieghiamo perch&eacute; su Auto in edicola dal 15 marzo

Sul nuovo numero di Auto: Porsche 911 Dakar, sportiva inarrestabile

        L'applicazione dell'ibrido a una sportivit&agrave; cos&igrave; particolare com'&egrave; quella della Porsche 911 fa s&igrave; che la 911 ibrida sia un progetto del quale si discute da anni. Il tema tecnico &egrave; cruciale, per la volont&agrave; Porsche di non snaturare la particolarit&agrave; della 911. Segnatamente sono gli incrementi di peso dettati dall'elettrificazione una delle barriere da superare.&nbsp; L'attesa &egrave; per il 2026, quando dovrebbe essere lanciata sul mercato la Porsche 911 GT2 RS Hybrid, secondo le anticipazioni diffuse da Autocar.&nbsp;  No all'ibrido plug-in e il peso da compensare Sappiamo da tempo, per voci raccolte direttamente dal mondo del Cavallino di Zuffenhausen, come non sar&agrave; una 911 ibrida plug-in. L'ambizione dei tecnici &egrave; di riuscire a neutralizzare l'aggravio di peso extra dovuto alla presenza di una batteria, di un motogeneratore e degli accessori di gestione del sistema ibrido cos&igrave; composto. L'obiettivo &egrave; di contenere al di sotto dei 100 kg la massa aggiuntiva, a sua volta da compensare con sviluppi su materiali alleggeriti della carrozzeria. Ma che soluzione attendersi dalla 911 GT2 RS Hybrid, accreditata di una potenza ben oltre i 700 cavalli? Un ibrido da corsa nel recupero energetico La direzione seguita da Porsche guarda alla 919 Hybrid, il prototipo che ha corso nel mondiale Endurance tra 2014 e 2017. Il motore elettrico sar&agrave; installato sul cambio e trasmetter&agrave; il supplemento di potenza e coppia come un avanzatissimo ibrido "leggero", in realt&agrave; in un'architettura che operer&agrave; a 400 volt, ben al di l&agrave; dei MHEV che conosciamo. Sar&agrave; un supporto elettrico in grado di muovere l'auto a zero emissioni per brevi frangenti. In realt&agrave;, si tratta di un ibrido che guarda ad amplificare le prestazioni.&nbsp;  Il turbocompressore per produrre energia Quanto alla produzione dell'energia destinata al motore elettrico di trazione, accanto al recupero nelle fasi di decelerazione, ottenuto dal medesimo MGU che opera sul cambio, vi sar&agrave; un secondo sistema parecchio avanzato. Qui il richiamo &egrave; alla tecnica della 919 Hybrid. Il motore boxer 6 cilindri turbo da 3.8 litri, unit&agrave; della 911 Turbo, produrr&agrave; energia in fase di accelerazione utilizzando l'energia in eccesso generata dal turbocompressore, con la gestione elettronica del sistema che sar&agrave; il cuore del coordinamento tra motore termico, recupero energetico, alimentazione della batteria e del motore elettrico di trazione.  MGU-H o una turbina dedicata al recupero? Resta da capire se Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;andr&agrave; verso un MGU-H con il generatore d'energia posto tra turbina e compressore, oppure, in stile 919 Hybrid, affiancher&agrave; una turbina a gas di scarico ma priva della girante del compressore: cos&igrave; l'energia prodotta dal turbo attivato dai gas di scarico verr&agrave; trasformata in energia elettrica e immagazzinata in una batteria compatta, installata sotto i sedili e raffreddata ad aria. L'unicit&agrave; tecnica, dovesse confermarsi questo schema, sarebbe notevole e, dopo la 911 GT2 RS, il sistema &egrave; previsto venga offerto anche ad altre varianti della famiglia 911.&nbsp;       

Sar&agrave; con la 911 GT2 RS Hybrid che Porsche introdurr&agrave; l'ibrido nella famiglia 911. Le prime anticipazioni sul sistema e le sue caratteristiche raccontano un'unicit&agrave; ripresa dal prototipo da Le Mans

Porsche 911 ibrida, nel 2026 avrà soluzioni da 919 Hybrid

        Cinquant'anni dopo il modello al quale rende omaggio, Porsche 911 GT3 RS Tribute to Carrera RS si &egrave; mostrata dal vivo negli USA. Sar&agrave; a Sebring, invece, nel corso del week end della 12 Ore del mondiale WEC, che gli appassionati avranno l'occasione per ammirarla. Pochi, invece, fortunati avranno il privilegio di metterla in garage. &Egrave; un'edizione speciale rivolta ai clienti statunitensi, perlomeno a quanti abbiano una capacit&agrave; di spesa pari a 312.550 dollari, pi&ugrave; 1.450 dollari di spese di gestione dell'ordine e consegna. Al cambio attuale fanno, mal contati, 294 mila euro. Le consegne dei primi esemplari avverranno nelle prossime settimane, per un progetto di personalizzazione gi&agrave; anticipato sul finire del 2022 e, adesso, presentato dal vivo.  Grafiche in verde Python La Porsche 911 GT3 RS (leggi il nostro test in pista) celebra il modello del 1973, la 911 Carrera RS 2.7, sfoggiando un design esclusivo firmato Porsche&nbsp;Manufaktur e la dotazione, di serie, del pacchetto Weissach. Il verde Python &egrave; l'elemento cromatico di spicco, che troviamo sui cerchi, sulle calotte degli specchietti, le grafiche su fiancate e ala, fino alle cuciture a contrasto applicate all'interno. Alleggerita con pezzi in carbonio Il pacchetto Weissach comprende particolari in fibra di carbonio, dal tetto al cofano anteriore, proseguendo con le barre antirollio e le biellette relative. In pi&ugrave;, tutta la veste aerodinamica &egrave; in fibra, lasciata a vista. A richiesta, i clienti potranno avere, gratuitamente, tetto e cofano in tinta con la carrozzeria, pur mantenendo i componenti in fibra di carbonio. Gli accessori su misura Ad accompagnare la Tribute to Carrera RS Package, Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) ha previsto un orologio in plancia specifico, firmato Porsche Design. Ancora, un telo copriauto su misura, due modellini in scala 1:43, uno della Carrera RS 2.7 del 1973 e uno dell'esemplare 2023. Ulteriori particolari distintivi del pacchetto sono i coperchi delle valvole in Pyton Green, come anche la cornice del portatarga e il logo RS sfumato su bandiera statunitense, riprodotti sulle paratie laterali dell'ala posteriore. La base tecnica nota non subisce variazioni, pertanto siamo di fronte alla 911 GT3 RS con motore boxer 4 litri aspirato, da 525 cavalli e per una massa dell'auto di appena 1.450 kg. Lo sviluppo aerodinamico &egrave; tra i punti cruciali del progetto 2022, visto l'incremento del carico generato fino ad arrivare a 860 kg a 285 km/h.       

La livrea speciale &egrave; uno dei tratti caratteristici della 911 GT3 RS pensata per il mercato americano, da ammirare a marzo nel week end della 12 Ore di Sebring

Porsche 911 GT3 RS Tribute to RS celebra il 1973

Una versione della 911 Dakar sulla neve, e l&igrave; che l&#39;abbiamo provata, bene, questo &egrave; solo uno dei contrasti di una vettura che suscita un turbinio di emozioni appena la vedi. &Egrave; una &ldquo;tutto terreno&rdquo; pu&ograve; sembrare una stranezza, anche se &egrave; pur vero che la Lamborghini ha fatto stessa cosa con Hurac&aacute;n Sterrato.  Huracan Sterrato Vs 911 Dakar, la supersfida    Solo 2500 esemplari e look entrati nella storia  La 911 Dakar sar&agrave; prodotta in soli 2500 pezzi, ma per chi vuole qualcosa di ancora pi&ugrave; speciale ci sono livree a dir poco iconiche. Troviamo la replica della vettura che vinse la Parigi-Dakar nel 1984, quella del Rally Safari del 1978 o quella che richiama le 911 che corsero il Rally di Montecarlo negli Anni &lsquo;70. Sempre in tema look c&#39;&egrave; un optional un po&#39; particolare: un portapacchi che viene fornito con dotazioni molto utili per impieghi estremi e relative situazioni d&rsquo;emergenza, come due taniche, una per la benzina e una per l&rsquo;acqua, pi&ugrave; due slitte da mettere sotto le ruote per trarsi d&rsquo;impaccio nelle situazioni difficili.  La base &egrave; quella della Carrera 4 GTS  La 911 Dakar nasce dalla 911 Carrera 4 GTS, vettura spinta da un 3.0 litri biturbo da 480 cv e dotata della trazione integrale. L&#39;auto con vari alleggerimenti ha contenuto&nbsp; il peso in 1.605 kg. L&rsquo;altezza da terra, cruciale per una &ldquo;tutto terreno&rdquo;, &egrave; stata aumentata di 5 cm, rispetto alla 911 Carrera, arrivando cos&igrave; a 161 mm, e poi c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di alzare l&rsquo;auto di altri 3 cm, arrivando a 191 mm. Noi l&#39;abbiamo provata su neve e ghiaccio, ma la vettura &egrave; stata sviluppata per affrontare anche le condizioni pi&ugrave; difficili nei deserti con 10.000 km di test.  La Guida? Holiday on ice...  Teatro della nostra prova &egrave; stata la pista su neve e ghiaccio di Muhr, in Austria, e guidare la 911 Dakar in quella situazione &egrave; uno spettacolo, tanto da fare venire in mente il celebre show su ghiaccio. Sottolineiamo subito che la nostra prova si &egrave; svolta con pneumatici invernali normali, non chiodati: erano dei Pirelli P Zero winter. Presa un po&#39; di confidenza, notando che i controlli elettronici e non sono troppo invasivi, li abbiamo poi esclusi. Come potete vedere nei filmati, la vettura si &egrave; mostrata sempre molto progressiva nelle reazioni, come si nota quando si affrontano le curve facendo il &ldquo;pendolo&rdquo;. Notevole &egrave; stato poi il lavoro del cambio sequenziale PDK, talmente efficace nel leggere lo stile di guida e, quindi, eseguire i cambi di marcia, necessari, che la tentazione di metterlo in manuale &egrave; passata in fretta. Lasciati neve e ghiaccio, la 911 Dakar su strada ha mostrato rumorosit&agrave; e comfort generale in linea con quelli di una sportiva moderna. &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;  Money no problem... e non finisce qui  Il listino, per l&rsquo;Italia, parte da 230.990 euro, ma pare che siano gi&agrave; numerosi i ricchi che si sono fatti conquistare da una toy car che, di norma, la compra chi ha gi&agrave; in garage almeno una sportiva pi&ugrave;... normale. La Casa di Stoccarda, vista la risposta del mercato ricevuta con questa 911 Dakar, pare staia gi&agrave; pensando di realizzare ulteriori interpretazioni &ldquo;tutto terreno&rdquo; per altri modelli della 911. 

Abbiamo provato, a suon di traversi su neve e ghiaccio, la 911 in versione da rally

Porsche 911 Dakar, fantastica regina su neve e ghiaccio

Quattro milioni di chilometri in test, tra condizioni reali e simulazioni, sono un valore solitamente coperto nella fase di sviluppo di modelli che nascono &quot;da zero&quot;. Certo non &egrave; comune che tale mole di sviluppo venga destinata a un restyling.  Porsche Cayenne 2023 verr&agrave; presenta nel corso della prossima primavera, sar&agrave; un restyling del progetto introdotto nel 2017 e chiamato a coprire un ciclo vitale ancora lungo, prevedibilmente di ulteriori 4 anni. Il futuro riserver&agrave; una versione elettrica, attesa nel 2026, quindi in una fase di convivenza accanto al suv prossimo all&#39;aggiornamento.    Cayenne restyling come poche altre Porsche  Porsche ha definito il Cayenne restyling come uno dei rinnovamenti pi&ugrave; grandi mai effettuati nella storia del marchio. Cambier&agrave; stilisticamente, ma non sar&agrave; il cuore dell&#39;innovazione. I muletti mostrano le nuove forme dei fari anteriori, pi&ugrave; angolati e a trapezio. La fascia paraurti riunisce alle estremit&agrave; due aperture fino a oggi separate. In coda, poi, le luci adottano uno schema a pixel che sar&agrave; anche dei fari anteriori. Sul fronte della sicurezza e del design, i proiettori HD Matrix led saranno una delle importanti novit&agrave; del Cayenne 2023.  Altro ambito che Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;ha anticipato in evoluzione &egrave; quello relativo all&#39;assetto. Verr&agrave; ampliata la differenza di risposta delle sospensioni tra l&#39;utilizzo su strada orientato alla prestazione, l&#39;impiego nel comfort pi&ugrave; assoluto e, terzo ambito, la guida in fuoristrada.&nbsp;  Infotainment e motori, cosa sappiamo  Su due aree oggetto di aggiornamento, invece, la casa di Stoccarda resta ancora abbottonata. Al capitolo infotainment si limita a indicare una &quot;connettivit&agrave; avanzata&quot;. Immaginiamo un&#39;evoluzione del cockpit verso una soluzione di strumentazione e infotainment in un unico elemento digitale e continuo.  Al capitolo motorizzazioni, poi, la gamma di unit&agrave; sei e otto cilindri, benzina e ibride, verr&agrave; &quot;riallineata&quot; anticipa Porsche. Un riallineamento che, immaginiamo, vedr&agrave; Porsche Cayenne eguagliare la soglia di potenza della Coup&eacute; Turbo GT. Dai 549 cv attuali ai 631 cv della pi&ugrave; prestazionale tra le V8 pure della gamma Cayenne. Inevitabili sviluppi sono attesi, anche, sulle proposte ibride plug-in E-Hybrid, V6 e V8, specialmente per l&#39;autonomia di marcia in elettrico. 

Il suv introdurr&agrave; nei prossimi mesi un profondo rinnovamento: motori, design, assetto, infotainment. Porsche Cayenne 2023 verr&agrave; aggiornata come pochi altri modelli nella storia del marchio&nbsp;

Porsche Cayenne restyling, ecco quando arriva e come cambia

        Prima di scoprire il suv Porsche pi&ugrave; grande per dimensioni e posizionamento sul mercato, altre proposte elettriche arriveranno dalla casa di Stoccarda. Gi&agrave; dal Macan del prossimo anno, per proseguire con le sportive 718 e, da ultimo, il Cayenne a batterie. Sar&agrave; solo nel 2027 che Porsche&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;lancer&agrave; un grande suv di lusso, ad altissime prestazioni e con un design destinato ad allontanarsi dagli sport utility convenzionali.  Maxi crossover pi&ugrave; che suv ordinario Le anticipazioni diffuse da Autocar orientano nella direzione di un progetto in chiave crossover, pur sempre da oltre 5 metri di lunghezza. La necessit&agrave; di equilibrare stile ed efficienza con l'elettrico ha portato molte case ad annunciare revisioni nel modo di pensare e disegnare i suv. Saranno un po' meno imponenti e squadrati nelle forme, per diventare un mix di carrozzerie e nella direzione dei crossover. Quel che pi&ugrave; impatta sull'autonomia di marcia, peso a parte, sono le sezioni frontali opposte all'aria. Da qui l'esigenza di disegnare suv filanti nelle forme e ripensati nei volumi. Architettura PPE evoluta Ha un codice interno di progetto, il suv 7 posti elettrico: &egrave; noto come Porsche K1. Tra le anticipazioni in questa fase dello sviluppo, sappiamo di un'architettura che sar&agrave; ancora PPE, sebbene evoluta rispetto ai modelli che esordiranno a partire dal 2024 in casa Porsche. La base SPP - Scalable Systems Platform pare essere in ritardo sui tempi previsti per la sua introduzione sul mercato.&nbsp; La base tecnica sviluppata insieme ad Audi avr&agrave;, nel 2023, la prima applicazione in assoluto con Q6 e-tron. Su una PPE "Evo" vedremo il progetto K1, per la prima volta una Porsche 7 posti. Pi&ugrave; grande e lussuosa di un Cayenne, avr&agrave; prestazioni elevate grazie a un'architettura elettrica che dovrebbe incrementare a 950 volt il sistema finora impiegato dalle elettriche Porsche, da 800 volt sulla famiglia Taycan e sul prossimo Macan. Sar&agrave; garanzia di potenze di ricarica superiori come di maggior potenza e ripetibilit&agrave; della prestazione erogata dalla batteria ai motori elettrici.       

Dall'architettura al design, il progetto &egrave; in fase di sviluppo e verr&agrave; presentato quale ultimo di una serie di Porsche elettriche che partir&agrave; dal nuovo Macan nel 2024

Porsche, cosa sappiamo del suv 7 posti elettrico

        La Porsche 911 Turbo S &egrave; una di quelle supercar che non avrebbe bisogno di "lavoretti" per farsi ammirare. Tuttavia, grazie all'officina statunitense 1016 Industries, il modello della Casa di Stoccarda ha ora un aspetto all'altezza delle sue prestazioni elevate, all'insegna della fibra di carbonio.  Tutte le modifiche Ufficialmente denominata 992 Turbo S Aero by 9|Design, 1016 Industries si &egrave; ispirata alla 911 GT3 da pista. Le modifiche iniziano dalla zona anteriore, dove il tuner ha realizzato un nuovo frontale con un cofano simile a quello della GT3 e completo di due piccoli estrattori d'aria appena sopra la griglia anteriore. L'aspetto risulta particolarmente aggressivo anche grazie alle minigonne laterali, al set riabbassato e ai cerchi cromati a cinque razze. Anche le pinze dei freni blu spiccano esteticamente. Il kit di 1016 Industries &egrave; completato da una serie di modifiche al posteriore. Tra queste, un imponente alettone e un diffusore pi&ugrave; ampio. Porsche 911 Classic Club Coupe, la bistrattata 996 interpretata Classic Tutte le nuove parti aerodinamiche possono essere rifinite in fibra di carbonio tradizionale o forgiata, e sono disponibili anche in finiture satinate e lucide. "Gli appassionati di Porsche sono tra i collezionisti di automobili pi&ugrave; dettagliati al mondo - ha dichiarato Peter Northrop, amministratore delegato di 1016 Industries -. La 1016 Industries 992 Turbo S9Design utilizza solo materiali di altissima qualit&agrave; e le tecnologie pi&ugrave; sofisticate per creare un prodotto veramente degno del marchio Porsche". Il prezzo &egrave; di&nbsp;54.065 dollari, ovvero 50.000 euro circa. Porsche Boxster GT1, l'estremo tuning di Vale Automotive       

Si chiama 992 Turbo S Aero by 9|Design ed &egrave; stata realizzata dall'officina americana 1096 Industries. Costa circa 50.000 euro

Porsche 911 Turbo S, tuning di carbonio in salsa GT3

Buon compleanno Porsche! La Cavallina di Stoccarda compie 75 anni e per festeggiare ha deciso di farsi un regalo speciale con la Vision 357, un esercizio di stile che raccoglie l&rsquo;eredit&agrave; della 356 del 1948, la leggendaria prima Porsche e la proietta nella modernit&agrave;.    Un omaggio  I designer hanno voluto immaginare come sarebbe se quella roadster che cambi&ograve; tutto 75 anni fa fosse nata oggi, creando una sintesi di passato, presente e futuro della Casa.  E le somiglianze con la nonna si notano al primo sguardo. Passo corto, corpo macchina compatto, muso allungato e basso sono tutti elementi ideati e realizzati per rispettare le proporzioni della 356.  Il parabrezza, poi, avvolge tutto l&rsquo;abitacolo inglobando i montanti A e le citazioni del passato proseguono poi nella coda, caratterizzata dalla presa d&rsquo;aria a griglia verticale come 50 anni fa. Con le luci, invece, il team di progettisti ha deciso di giocare con il presente, usando elementi gi&agrave; in uso sulle Porsche moderne. All&rsquo;anteriore, infatti, resta l&rsquo;impostazione a quattro elementi a effetto circolare, stesso principio, ma con linea diversa, usato per quelli posteriori. Ma in entrambi i casi, i fari sono annegati nella carrozzeria, nascosti in maniera discreta e pronti a mostrarsi sono se accesi. Infine, le maniglie nascoste nelle portiere e le telecamere usate al posto degli specchietti sono attenzioni ai dettagli fatte per non sporcare la linea.  Elettrificazione? No grazie  Sotto al cofano, l&rsquo;omaggio migliore. Niente elettrificazione, la 357 monta la meccanica della 718 GT4 RS, ovvero, il 4.0 sei cilindri boxer da 500 cv, convertito per essere alimentato con le benzine sintetiche.  La sostenibilit&agrave;, infatti, resta il caposaldo delle Porsche future e in questo caso, per non fare torti alla tradizione, ma nemmeno all&rsquo;ambiente, l&rsquo;adozione dell&rsquo;endotermico &egrave; stata bilanciata dal largo uso di fibre naturali per la realizzazione dei pannelli della carrozzeria.  La Vision 357 sar&agrave; esposta al Drive Forum di Berlino, in occasione della mostra dei 75 anni di Porsche, dal 27 gennaio a met&agrave; febbraio.  Poi la mettete in produzione, vero? 

Per festeggiare i suoi 75 anni, Porsche ha realizzato un concept che unisce presente e passato: le linee della 356, sulla meccanica della 718 GT4 RS

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