Perché Porsche si quota in Borsa?

Perché Porsche si quota in Borsa?

Con il 29 settembre che si avvicina, emergono le prime stime e ipotesi sull’investimento del Gruppo Volkswagen

di Redazione

28.09.2022 ( Aggiornata il 28.09.2022 09:50 )

Il debutto di Porsche in Borsa è fissato per il 29 settembre. Una data che si avvicina sempre di più e intorno alla quale si sono create molte aspettative. Per questo motivo XTB, fintech internazionale nonché uno dei maggiori broker FX e CFD quotati in borsa al mondo, analizza giornalmente l'IPO di Porsche. Secondo quanto dichiarato dal Gruppo Volkswagen, si prevede che la valutazione della società raggiunga i 75 miliardi di euro, pari a un importo equivalente a quasi l'80% della valutazione di VW.

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I numeri di Porsche

Finora sappiamo che l’IPO coinvolgerà 911 milioni di azioni Porsche AG (un numero non a casao, piuttosto un omaggio al modello più famoso del Marchio). Il pool sarà suddiviso 50/50, ovvero 455,5 milioni di azioni privilegiate e 455,5 milioni di azioni ordinarie. Sempre secondo le previsioni VW, i proventi dell’IPO e della vendita di azioni ordinarie supereranno i 19 miliardi di euro. In molti però si chiedono perché il Gruppo abbia deciso di quotare in Borsa Porsche. Sebbene Volkswagen sia conosciuta in tutto il mondo, l'azienda è composta da una serie di marchi molto diversi tra loro (si va da auto economiche come Skoda fino a brand premium come Lamborghini , Ducati, Audi e Bentley ). Di questa seconda categoria, fa parte anche Porsche AG che nel 2021 ha coperto appena il 3,5% di tutte le consegne effettuate da Volkswagen. D’altro canto, ha generato ben il 12% dei ricavi totali dell'azienda e il 26% del suo utile operativo.

I motivi del Gruppo Volkswagen

Da quando VW ha annunciato il debutto di Porsche in Borsa, la valutazione del Marchio è passata da 90 miliardi di euro a 65-85 miliardi. Un calo dovuto alle volubili condizioni di mercato, ma che non ha cambiato i piani del Gruppo. Sempre VW, infatti, punta a una valutazione compresa tra 70,1 e 75,1 miliardi di euro. Dalla sua, c’è il fatto che Porsche AG per almeno tre anni consecutivi ha aumentato le vendite e i profitti, e nel 2021 ha generato oltre 30 miliardi di euro di vendite e oltre 5 miliardi di euro di utile operativo (EBIT). Questa crescita costante dei ricavi con un margine operativo in aumento pone Porsche al di sopra dei numeri dei concorrenti. Senza considerare, poi, l’aumento della produzione (al momento ci sono sei modelli principali disponibili: le sportive 718 e 911, l’elettrica Taycan, la Panamera e i SUV Macan e Cayenne): nel 2021, Porsche ha consegnato più di 300.000 veicoli, stabilendo un nuovo record interno.

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