        Maserati si tinge di rosa. Lo fa con Barbie, storico brand del colosso americano dei giocattoli Mattel, con cui la Casa modenese ha stretto un accordo di collaborazione per realizzare una serie speciale e in edizione super limitata del Suv Grecale. Due soli esemplari, impossibili da non notare: carrozzeria rosa con inserti in giallo acido, interni anch'essi con elementi rosa e loghi Barbie sparsi sulla carrozzeria e l'abitacolo. Un tributo a due Marchi, Maserati e Barbie, che sono stati capaci di entrare nella storia dei rispettivi settori d'appartenenza. Maserati Grecale, la video-prova  Maserati e Barbie, insieme con la Grecale Era il 1959 quando Mattel, una delle aziende produttrici di giocattoli pi&ugrave; grandi al mondo, lanci&ograve; la prima Barbie: una bambola diversa da tutte le altre in commercio all'epoca, e il cui nome era ispirato a quello di Barbara, la figlia di uno dei fondatori dell'azienda. Affiancata dal fidanzato Ken, Barbara Millicent Roberts (questo il nome ufficiale completo di Barbie) divent&ograve; rapidamente l'oggetto del desiderio delle bambine di tutto il mondo. Negli anni a venire, la famiglia della fashion doll si &egrave; allargata con nuovi personaggi e un numero pressoch&eacute; infinito di accessori. Dopo oltre 60 anni dalla sua nascita, Barbie &egrave; ancora la bambola pi&ugrave; venduta al mondo, e la stessa Mattel ha stimato che ogni secondo vengano vendute circa 3 Barbie, e che esistano, sparsi per il globo, oltre 100mila collezionisti, met&agrave; dei quali spende mediamente 1.000 dollari l'anno per acquistare nuovi esemplari e accessori. A dimostrazione che, come accaduto per Lego, il brand Barbie &egrave; andato oltre il semplice concetto di giocattolo per bambini. Una storia lunghissima e di successo che Maserati ha deciso di celebrare con una collaborazione con Mattel, che ha dato vita a una serie speciale e in produzione super limitata di appena due unit&agrave; della nuova Grecale. Il Suv si caratterizza per la vernice rosa, colore tradizionalmente legato alla celebre fashion doll, arricchito da alcuni inserti in giallo acido su cofano, prese d'aria ed estrattore posteriore, che invece sottolineano il carattere sportivo del Tridente. Anche dentro sono presenti inserti rosa, mentre i loghi Barbie fanno capolino un po' ovunque sui sedili e sulla carrozzeria. Quelli all'esterno sono realizzati con finiture iridescenti, capaci di produrre riflessi arcobaleno quando sono illuminati dalla luce del sole. Le due Maserati Grecale Barbie sono basate sulla versione pi&ugrave; sportiva del modello, la Trofeo equipaggiata con il motore V6 Nettuno da 3 litri e 530 cavalli: dotata di trazione integrale e 620 Nm di coppia, accelera da 0 a 100 orari in 3,8 secondi e raggiunge i 285 km/h. Il primo dei due esemplari di questa inconfondibile versione speciale &egrave; stata presentata a Los Angeles come uno dei Fantasy Gifts 2022 di Neiman Marcus durante la serata di lancio organizzata dal department store di lusso. Parte del ricavato dalla vendita delle due Grecale andr&agrave; all'associazione benefica Barbie Dream Gap Project. Maserati GranCabrio, ecco le prime foto della nuova scoperta del Tridente       

Prevista in appena due esemplari, la Grecale x Barbie &egrave; il frutto di un accordo tra la Casa modenese e il colosso dei giocattoli Mattel

Maserati Grecale Trofeo, edizione speciale in rosa dedicata a Barbie

        Dopo GranTurismo, tocca a GranCabrio. Prosegue rapido il piano di rinnovamento della gamma di Maserati, che ha portato al lancio, nel giro di due anni, della supercar MC20, anche in versione scoperta Cielo, del Suv Grecale e della sportiva GranTurismo. La prossima tappa del rilancio della Casa del Tridente &egrave; la nuova generazione di GranCabrio, che proprio in questi giorni sta effettuando i primi test su strada in vista del lancio sul mercato previsto per il 2023. Sportiva e confortevole, erediter&agrave; la meccanica e i motori dalla sorella a tetto chiuso. In attesa di vederla in veste definitiva, Maserati ha pubblicato alcune foto del prototipo camuffato, impegnato nei test su strada a Modena. Sul nuovo numero di Auto: Maserati GranTurismo, tradizione e innovazione  Maserati GranCabrio, via libera alla nuova generazione Lanciata nel 2009, la Maserati GranCabrio ha costituito una quota importante delle vendite del modello GranTurismo. Un successo che la Casa del Tridente punta a replicare con la nuova generazione, attualmente in fase di sviluppo, che vedr&agrave; ufficialmente la luce l'anno prossimo. Una sportiva per viaggiare veloci ma anche avvolti dal comfort, decisamente meno estrema rispetto alla MC20 Cielo e capace di ospitare fino a quattro passeggeri. Con una meccanica moderna ed efficiente: sebbene Maserati non abbia diffuso informazioni relative ai motori della futura GranCabrio, &egrave; facile immaginare che saranno gli stessi della GranTurismo coup&eacute;. Quindi spazio al V6 Nettuno da 490 e 550 cavalli, e ai tre motori elettrici per 760 cv complessivi della Folgore. Dalle foto diffuse da Maserati &egrave; possibile intuire come il design pulito ed elegante della nuova GT sia rimasto intatto anche sulla GranCabrio. E come il tetto apribile sia rimasto, come sul vecchio modello, quello tradizionale in tela. I prototipi della nuova scoperta modenese sono attualmente impegnati in un intenso periodo di test su strada, in pista e in diverse condizioni di utilizzo, in attesa del lancio. L'appuntamento sul mercato &egrave; fissato per il 2023. Maserati MC20 Cielo, a prova di vento tra i capelli       

La Casa modenese ha svelato le prime immagini del nuovo modello, attualmente impegnato nella fase di test in vista del debutto sul mercato previsto nel 2023

Maserati GranCabrio, ecco le prime foto della nuova scoperta del Tridente

C&#39;era una volta. Cos&igrave; dovrebbero iniziare tutte le storie che parlano di auto. Cos&igrave; iniziamo questa, perch&eacute; raccontare la GranTurismo vuol dire aprire l&rsquo;album dei ricordi, partendo da una tradizione quasi secolare. Dopotutto sono passati 75 anni da quando nel 1947 la Maserati A6 1500, conosciuta come Gran Turismo (e &ldquo;Maserita&rdquo;) venne presentata al Salone di Ginevra. Da allora la tradizione, con gli alti e bassi che hanno contraddistinto l&rsquo;azienda di Modena, &egrave; rimasta inalterata. Fino ad arrivare a questa generazione di GranTurismo. Che, in chiave ovviamente moderna, mantiene fede a un classico (si spera) intramontabile: la coup&eacute; sportiva.  Maserati MC20 Cielo, a prova di vento tra i capelli    Maserati GT Folgore, elettrica con tre motori  E in una sfida come questa, dove preservare diventa innovare, un ruolo chiave lo avr&agrave; la versione elettrica Folgore: la prima coup&eacute; EV di casa Maserati. Basta leggere i numeri per capire che c&rsquo;&egrave; sostanza. Ci sono tre motori elettrici sincroni a magneti permanenti, uno sull&rsquo;asse anteriore due su quello posteriore, ciascuno dei quali eroga 400 cavalli. La potenza effettiva di cui disporre scende a quota 760 cavalli. La coppia massima &egrave; di 1.350 Nm. Tutto questo consente alla Folgore di scattare da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi (la velocit&agrave; massima &egrave;&nbsp;di 320 km/h) nonostante un peso di oltre 2 tonnellate.  Un limite che in casa Maserati hanno provato a ridimensionare optando per una soluzione particolare su questo genere di vetture: un pacco batterie a T. Quindi l&rsquo;accumulatore non &egrave; &ldquo;disteso&rdquo; sul pavimento dell&rsquo;auto, bens&igrave;&nbsp;sta nella sua porzione centrale, lungo la direttrice longitudinale. In questo modo, le masse si &ldquo;spostano&rdquo; al centro e i 600 kg di batteria non influiscono negativamente sulla dinamica di guida. Da sottolineare come coppia e cavalli possono essere indirizzati in modo puntuale su ciascuna ruota del retrotreno o tra i due assi di trazione, a seconda delle particolari condizioni di aderenza.  Leggi il servizio completo sulla nuova Maserati GranTurismo sul nuovo numero di Auto, in edicola dal 18 ottobre. Clicca qui per l&#39;edizione digitale. 

La nuova Maserati GranTurismo presenta due facce della stessa medaglia: pu&ograve; essere termica per gli eterni romantici ed elettrica per i pi&ugrave; visionari. Tutti i dettagli sulla nuova sportiva del Tridente sono sul nuovo numero di Auto, in edicola dal 18 ottobre

Sul nuovo numero di Auto: Maserati GranTurismo, tradizione e innovazione

Difficile trovare riunite in una sola auto doti di eleganza, stile, grinta, guidabilit&agrave; e lusso. La Maserati ha virato decisa in questa direzione con la coup&eacute; MC20 e ha probabilmente migliorato ancora questo difficile cocktail con la versione a tetto retrattile, giustamente battezzata Cielo. S&igrave;, all&rsquo;italiana e non all&rsquo;inglese rompendo la tradizione della classica denominazione Spyder, tipica del Marchio del Tridente. Bella bellissima, ma anche grintosa grintosissima, la MC20 Cielo non pu&ograve; non piacere anche per la soluzione d&rsquo;avanguardia del tetto con il cristallo che si oscura o diventa trasparente grazie a un gioco di cristalli liquidi pronti ad obbedire al tocco di un dito sullo schermo centrale. Il tetto, da parte sua, si apre e si chiude in soli 12&rdquo; sino a 25 km/h di velocit&agrave; con un tocco simile sulla stessa pagina di controllo.    La scheda tecnica  Meccanicamente, la Cielo riprende le caratteristiche della gi&agrave; apprezzatissima coup&eacute;. Il telaio &egrave; stato modificato leggermente in alcuni particolari per garantirgli la massima rigidit&agrave; e resistenza alla torsione. Il motore &egrave; lo spettacolare V6 biturbo di 3 litri da ben 630 cavalli e 730 Nm di coppia massima. Finita, la MC20 Cielo pesa solo 65 chili in pi&ugrave; della coup&eacute; per un totale di 1540 kg, che sono una garanzia di sufficiente leggerezza per una sportiva dalle ambizioni di vertice.  Come &egrave; fatta  Gli interni sono finiti con classe e materiali di prestigio con gli eventuali e numerosi inserti in fibra di carbonio in opzione che ben si sposano con la pelle dei sedili e l&rsquo;Alcantara di molte finiture. La posizione di guida &egrave; ritagliabile su misura al millimetro grazie alle regolazioni elettriche del sedile. Nel tunnel centrale sono a portata di mano tutti i comandi indispensabili, compreso il rotellone per la scelta delle modalit&agrave; di guida tra Wet, GT, Sport e Corsa, oltre che per la regolazione della rigidit&agrave; degli ammortizzatori.  Come va su strada  La strada rende quasi immediata giustizia alla nuova Maserati, capace di muoversi con calma nel traffico cos&igrave; come di scatenarsi con un comportamento non troppo dissimile da quello di un mezzo da competizione. In quest&rsquo;ultimo caso aiutano le regolazioni Corsa e uno sterzo estremamente preciso. La leggerezza del mezzo consente un&rsquo;ottima maneggevolezza nei cambi di direzione che non contrasta con un&rsquo;impeccabile tenuta di strada nelle curve veloci. I limiti veri si possono trovare solo in pista anche se la Cielo sciorina, volendo, prestazioni da vertigine anche su una statale, pure ricca di curve. Usare il cambio con le leve al volante aumenta il piacere di guida, con la possibilit&agrave; di tirare sino a 8000 giri e sentire urlare di gioia il motore accelerando verso le velocit&agrave; pi&ugrave; elevate. Per la cronaca, la punta massima omologata, a tetto aperto, &egrave; di 320 km/h con un tempo di 3&rdquo; netti da 0 ai 100 orari sfruttando il launch control nella modalit&agrave; corsa. Bastano poi 9&rdquo;2 per arrivare a 200 all&rsquo;ora, quindi facilmente a portata di acceleratore anche sulle strade provinciali (ma questo non va detto a nessuno&hellip;). Chi vuole distinguersi con una sportivissima dalle caratteristiche particolari, il prezzo d&rsquo;ingresso &egrave; fissato in 259.560 euro. Con ampia possibilit&agrave; di spesa grazie a optional di base e personalizzazioni a piacere.   

Eleganza e stile che dissimulano una calma apparente, pronta a scatenarsi in tutta la sua potenza di 630 cavalli. Ecco come va su strada la Maserati MC20 Cielo

Maserati MC20 Cielo, a prova di vento tra i capelli

        FTributo Special Edition sono due modelli che riportano idealmente indietro nel tempo, al 1958 in cui Maria Teresa De Filippis corse in Formula 1, con una Maserati 250F privata.&nbsp; Prima donna a qualificarsi e prendere il via a tre Gran Premi, con la casa del Tridente&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;non super&ograve; il taglio della qualifica a Monaco mentre prese parte al GP del Belgio. Una pagina delle corse scritta dalla pilotessa nata a Marigliano, alla quale Maserati Ghibli e Maserati Levante FTributo Special Edition rimandano. La Diavolessa e la tinta Arancio Devil Lo fanno in particolare con la livrea Arancio Devil, la De Filippis soprannominata Diavolessa. L'alterantiva &egrave; nel Grigio Lamiera, due colorazioni sulle quali cambiano gli abbinamenti cromatici, non i contenuti. I cerchi da 21 pollici su Levante sono nel design Anteo, Titano invece su Ghibli. Color grigio opaco con particolari blu cobalto nell'accostamento alla tinta Arancio Devil, dove invece sono cerchi in nero lucido e dettagli arancioni sulla carrozzeria con la tinta Grigio Lamiera. All'interno del suv e della grande berlina Maserati l'ambiente &egrave; personalizzato da rivestimenti in pelle pieno fiore, &nbsp;nera o color cuoio a seconda della tinta esterna. Le cuciture arancioni e i loghi replicati sui poggiatesta creano il contrasto tra dettagli. Nella carriera di Maria Teresa De Filippis con Maserati, ancor pi&ugrave; dell'esperienza in Formula 1 &egrave; da ricordare la Targa Florio del 1955, conclusa in nona posizione assoluta, quarta di Classe 2 litri.        

Correva il 1958 quando Maria Teresa De Filippis disput&ograve; alcune gare del mondiale di F1 con una Maserati 250F. Un'edizione speciale rende omaggio alla pilotessa campana

Maserati FTributo, Levante e Ghibli celebrano De Filippis

        Lo scorso 2 ottobre, tre adolescenti in Florida avrebbero rubato una Maserati. Meno di 10 minuti dopo la berlina era completamente distrutta, proprio come appare nella foto qui sotto. Uno dei tre ragazzi che erano a bordo &egrave; morto in seguito all'incidente, mentre gli altri due sono stati trasportati in ospedale con gravi ferite.  Il furto della Maserati e l'inseguimento Secondo quanto ricostruito, intorno alle 3.20 di mattina, la polizia della Contea di Pinellas era stata chiamata per rispondere a un furto di veicoli in corso. Sono intervenuti gli agenti di pattuglia e un'unit&agrave; cinofila, oltre a un elicottero, che ha ripreso il tutto con le videocamere. Non molto tempo dopo che le unit&agrave; di terra hanno preso in custodia un sospettato, l'unit&agrave; in volo ha individuato tre individui che tentavano di scassinare altri veicoli.L'elicottero ha mantenuto il contatto visivo con i sospetti mentre questi aprivano la portiera della Maserati, salivano e si allontanavano. Meno di tre minuti dopo, i sospetti sono stati raggiunti dalla polizia, che ha tentato di fermarli. Non appena l'auto ha iniziato a correre, si sente un audio che intima agli agenti di "fare marcia indietro", poich&eacute; una regola della Contea di Pinellas vieta di inseguire i veicoli rubati, evidentemente per ragioni di sicurezza degli altri utenti della strada. Rubano un&rsquo;auto senza saper guidare: il furto finisce malissimo I teenager hanno comunque continuato a marciare ad alta velocit&agrave; prima di perdere il controllo della Maserati. Il video mostra il veicolo che sbanda leggermente prima di scivolare verso il marciapiede. Dopo l'impatto, la Maserati &egrave; stata lanciata in aria e ha sbattuto contro un palo di metallo prima di fermarsi con il tetto rivolto verso l'asfalto. Secondo gli agenti, la vettura viaggiava a una velocit&agrave; di 197 km/h quando &egrave; avvenuto l'incidente.Il conducente, di soli 15 anni, e il passeggero seduto dietro sono sopravvissuti seppur con ferite gravi, mentre il passeggero seduto sul sedile davanti, 15enne anche lui, &egrave; deceduto. Secondo gli inquirenti, sulla scena sono stati recuperati un guanto, un'arma da fuoco e un passamontagna. Guardando i rottami della vettura, &egrave; gi&agrave; una sorpresa il fatto che qualcuno ne sia uscito vivo. Scassina l'auto per rubarla ma si addormenta dentro: lo sveglia la polizia! (Foto di: Pinellas County Sheriff's Office)       

L'inseguimento &egrave; avvenuto in Florida: uno dei tre adolescenti &egrave; deceduto in seguito all'incidente, gli altri due sono finiti in ospedale a causa delle gravi ferite riportate

Tre 15enni rubano la Maserati e fuggono dalla polizia: ecco il risultato

Un classico sempre di moda. Maserati Granturismo torna sulle scene e lo fa senza stravolgere la propria essenza. Per&ograve; non c&#39;&egrave; vite o bullone che sia in comune con il passato. E sebbene le differenze a livello dimensionale non siano cos&igrave; marcate, il pianale da cui prende forma &egrave; inedito e, al momento, esclusivo di questa vettura. Questo perch&eacute; dopotutto si tratta di un&#39;automobile centrale nell&#39;universo del Tridente. Senza voler fare paragoni tecnici, perch&eacute; non &egrave; ancora il momento opportuno, la Granturismo rappresenta in qualche modo quello che incarna la 911 per Porsche.  Certo la storia della coup&eacute; modenese &egrave; differente, anche solo per il fatto che questa sia la denominazione pi&ugrave; recente. Ma tutto si rif&agrave; alla Maserati A6 1500 presentata al Salone di Ginevra del 1947, il cui titolo completo annoverava pure le parole Gran Turismo. Oggi le cose sono cambiate, ma rispetto al capitolo precedente lo stile sembra essersi evoluto invece che diversificato.  Auto nostalgia: Maserati GranTurismo MC, un Tridente che infilza l&#39;anima    Interni in stile Grecale  La nuova Granturismo si spende come vettura adatta a quattro persone. Sebbene al momento non sia possibile mostrarvi gli interni, che verrano svelati nei prossimi mesi, possiamo dirvi che l&#39;affermazione di cui sopra &egrave; valida solo entro certi limiti di statura e corporatura. Certamente la linea bombata del lunotto contribuisce ad alimentare lo spazio di bordo. Quanto al design, vi possiamo giusto raccontare che le similitudini con quello del Suv Grecale sono all&#39;ordine del giorno. Dategli un&#39;occhiata e avrete un&#39;idea tangibile di come sar&agrave; l&#39;abitacolo di Maserati Granturismo. C&#39;&egrave; un display centrale da 12.3&#39;&#39; e un secondo display, sempre touch, da 8.8&#39;&#39; a cui sono demandati i comandi dei sistemi di servizio (climatizzatore, luci,...). Mentre il quadro strumenti digitale &egrave; da 12,2&rdquo;. Immancabile il Maserati Digital Clock, divenuto il nuovo must della casa modenese, modificabile nella grafica e nelle funzioni. Tutto l&#39;apparato multimediale &egrave; presieduto dal sistema MIA, il Maserati Intelligent Assistant, che &egrave; stato ottimizzato per GranTurismo.  Il termico non muore mai... si spera!  Maserati Granturismo rimane fedele al suo status e alla sua denominazione, quindi si conferma (anche) a trazione termica. Come noto sotto il cofano non presenzia alcun motore V8, ma il pi&ugrave; raffinato e soprattutto pi&ugrave; recente tre litri biturbo V6 noto anche come Nettuno. Il motore, simbolo della supersportiva MC20, ha subito una serie di modifiche per assecondare le esigenze di un&#39;auto come Granturismo. Che per quanto sportiva, non &egrave; ovviamente altrettanto estrema. Di fatto ripresenta alcune soluzioni gi&agrave; in uso su Grecale e, quindi, ha ad esempio abbandonato il sistema di lubrificazione a carter secco in favore di quello umido. Senza poi contare che eroga qualche cavallo di meno. Anzi, molti meno. Ma abbastanza per soddisfare le bocche pi&ugrave; esigenti. Infatti sulla versione di Granturismo denominata Modena sviluppa 490 cavalli e sulla pi&ugrave; sportiva Trofeo arriva a quota 550.  Entrambe le versioni sono provviste di trazione integrale e di cambio automatico a 8 rapporti. Lo schema, sebbene abbia tarature e specifiche differenti &egrave; equiparabile a quello di Grecale. La Modena &egrave; provvista al posteriore di un differenziale autobloccante meccanico a slittamento limitato, mentre lo stesso elemento sulla Trofeo diventa a controllo elettronico. Molle pneumatiche di serie su tutte e due le versioni, cos&igrave; come &egrave; identico lo schema sospensivo (valido pure per l&#39;elettrica Folgore): quadrilatero alto all&#39;avantreno con asse di sterzo &ldquo;semi virtuale&rdquo; e multilink al retrotreno. E sebbene in casa Maserati sia stata prestata grande attenzione ai materiali, come alluminio e acciai altoresistenziali, l&#39;ago della bilancia segna un peso di poco inferiore ai 1.800 kg (1.795). Va anche detto che questa Granturismo, al di l&agrave; delle linee filanti, &egrave; una vettura imponente, essendo lunga quasi 5 metri. Pi&ugrave; della stessa Grecale.  Nuova Maserati Grecale Trofeo: la prova al Balocco    &nbsp;  L&#39;elettrico cambia le carte in tavola  Non poteva mancare nell&#39;evoluzione delle cose una versione elettrica. E i puristi della prima ora se ne devono fare una ragione. In termini di prestazioni la nuova Granturismo Folgore ha tutto il potenziale per surclassare la sorella a benzina. Basta leggere i numeri: ci sono tre motori elettrici sincroni a magneti permanenti, per una potenza complessiva installata di 1.200 cavalli. La potenza effettiva di cui disporre scende a quota 760 cavalli. La coppia massima &egrave; di 1.350 Nm. Fatta questa premessa &egrave; doveroso dare un&#39;occhiata alle performance: da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi e velocit&agrave; massima di 320 km/h.    La Granturismo Trofeo si ferma a &ldquo;solo&rdquo; 3,5 secondi nello 0-100 e la Modena a 3,9. Senza contare che la Folgore pesa oltre le due tonnellate. Non fosse altro che soltanto il pacco batteria sfonda quota 600 kg. Al di l&agrave; di alcuni dettagli estetici, come ad esempio i cerchi in lega, lo stile della Granturismo elettrica &egrave; equivalente a quello della Granturismo termica. La tradizione va di pari passo con l&#39;innovazione. Una scelta che privilegia appunto la storia del Tridente e sposa in qualche modo le richieste di una clientela attratta forse da canoni pi&ugrave; classici anche in virt&ugrave; di una &ldquo;meccanica&rdquo; elettrica. Il pacco batteria agli ioni di litio da 92,5 kWh (83 kWh utilizzabili) dovrebbe assicurare circa 450 km di autonomia secondo lo standard di omologazione WLTP. Ma a differenza delle elettriche pi&ugrave; comuni, non &egrave; disposto sotto il pavimento dell&#39;auto. Ha invece una forma a T, che consente di concentrare le masse al centro. Una soluzione che garantisce una maggiore maneggevolezza quando si tratta di dinamica di guida. L&#39;accumulatore alimenta i motori elettrici che si trovano due sull&#39;asse posteriore e uno su quello anteriore.  Coppia e cavalli possono essere indirizzati in modo puntuale su ciascuna ruota del retrotreno o tra i due assi di trazione, a seconda delle particolari condizioni di aderenza. Tutta l&#39;elettronica di bordo &egrave; coordinata dal sistema realizzato internamente a Maserati, che regola ogni attivit&agrave; legata alla dinamica di guida. Lo stesso vale per le versioni alimentate dal motore termico. Il livello prestazionale dell&#39;auto si conferma anche alla voce ricarica: il pacco batteria &egrave; in grado di tollerare sino a 270 kW di potenza in corrente continua e 22 in corrente alternata.  Maserati Project 24, dalla MC20 alla specialissima da pista 

La coup&eacute; modenese si presenta in doppia versione, termica ed elettrica, mantenendo inalterato il fascino delle sportive d&#39;altri tempi

Maserati GranTurismo, d&agrave; una scossa al passato tradizionalista

        Nelle scorse ore, Maserati ha svelato le prime immagini della nuova GranTurismo dotata di motore endotermico. Un'unit&agrave; efficiente di soli 3 litri &ndash; il &ldquo;Nettuno&rdquo; che gi&agrave; abbiamo imparato a conoscere su MC20 e Grecale &ndash; che si affiancher&agrave; alla versione elettrica Folgore e prender&agrave; il posto del classico V8 aspirato. Un motore, quest'ultimo, che per oltre un decennio ha contraddistinto il carattere (e la voce) della precedente generazione di Maserati GranTurismo. Nel 2011 Auto aveva messo alla prova la pi&ugrave; potente ed estrema variante della grande coup&eacute; modenese, la MC Stradale. Ispirata alle corse e derivata dai modelli Trofeo e GT4, erogava 450 cavalli e riduceva sensibilmente il peso rispetto alla &ldquo;S&rdquo; standard. Corsaiola ma civile, capace di regalare soddisfazioni sia su strada che in pista. Ecco la nostra prova nostalgia della Maserati GranTurismo MC Stradale del 2011: Ci sono momenti in cui essere nazionalisti assume una sua dignit&agrave;, senza scadere nel viscido campanilismo e arrivando quasi alle vette dell&rsquo;orgoglio patriottico: questo viene da pensare al cospetto della Maserati GranTurismo nella sua ultima declinazione, la MC Stradale. Un concentrato di emozioni di tanti tipi, che al tempo stesso trasuda tecnologia italiana, quella che ogni tanto ci permette anche piccole vanterie: dunque freni carboceramici Brembo, gomme Pirelli &ldquo;da corsa&rdquo;, interni in Alcantara (s&igrave;, &egrave; un Marchio italiano). Ma ovviamente la parte principale la fa l&rsquo;hardware made in Modena, una vettura la cui sostanziosit&agrave; prende il via dal V8 4.7 rinvigorito per l&rsquo;occasione a 450 cavalli, nonch&eacute; dotato di cambio robotizzato e di una gestione che permette un utilizzo quotidiano a prova di ripensamenti ma pure pu&ograve; arrivare ad essere davvero &ldquo;cattiva&rdquo;, tanto da non far rimpiangere nulla n&eacute; da far pensare a troppi compromessi. Come pure si evita di ritenere possa essere fumo negli occhi la patina di leggenda attorno al Marchio, citata sempre in modo quasi naturale relativamente ad un impegno in corsa che prosegue fino al giorno d&rsquo;oggi (il successo nel Mondiale GT del 2010, ndr) da un po&rsquo; meno di un secolo.   Perch&eacute; qui la sostanza c&rsquo;&egrave;, e la discendenza dai modelli impiegati sulle piste non &egrave; solo un riferimento filosofico o &ldquo;pro-marketing&rdquo;. Voluta e richiesta dai clienti aspiranti Sunday-racer o quasi (che non vuol dire guidatori della domenica, tutt&rsquo;altro) &egrave; infatti diretta evoluzione delle versioni GT4 e Trofeo, di cui mantiene molti particolari, ma opportunamente &ldquo;educata&rdquo; meccanicamente per poter affrontare al meglio l&rsquo;asfalto quotidiano. Delle qualit&agrave; di guida e della messa a punto tecnica parleremo pi&ugrave; approfonditamente nelle prossime righe. Qui evidenziamo che il DNA racing si manifesta non solo nel pulsante Race sul cruscotto, ma anche nella disponibilit&agrave; dei soli posti anteriori con sedili da corsa - prima Maserati da strada biposto dopo la MC12 - oltre che nella possibilit&agrave; di montare addirittura il roll-bar con le cinture &ldquo;a zainetto&rdquo;. &nbsp; Carattere unico per la MC Stradale Esteriormente, in particolare con il kit di appendici in carbonio montato sul modello in prova (e disponibile anche per la GT S) si nota l&rsquo;aggressivit&agrave; aerodinamica non solo di labbro anteriore e spoiler posteriore, ma anche del diffusore. Il paraurti &egrave; stato ridisegnato in sua funzione, tanto da variare la lunghezza rispetto alle altre Maserati GranTurismo a 493 cm. Altre differenze specifiche, non sempre esagerate e che un occhio esperto pu&ograve; distinguere sulla MC Stradale, sono gli scarichi, il cofano, il frontale, i parafanghi e le bandelle. La MC Stradale viene offerta alla cifra di partenza di quasi 155mila euro, in aggiunta alla quale troviamo vari optional. Alcuni dei quali ci appaiono eticamente irrinunciabili, come i vari particolari in carbonio, mentre le cinture racing vanno valutate con attenzione data la loro scomodita? nell&rsquo;uso quotidiano. Maserati Granturismo V6, &egrave; il turno della versione con il Nettuno &nbsp; Per rendere adeguatamente sportiva la MC Stradale, i tecnici della Maserati hanno potenziato il motore, ma non solo. Intanto il V8 di 4.691 cm3 ha ora 450 cavalli, 10 cv (e 2 kgm) in pi&ugrave; della GranTurismo S: per continuare a rispettare i limiti legali, si &egrave; lavorato di fino per ridurre le resistenze (nella lubrificazione e nella distribuzione) e per migliorare l&rsquo;impianto di scarico. Su quest&rsquo;ultimo, le valvole di by-pass scavalcano il silenziatore offrendo un sound incredibilmente sportivo: in modalit&agrave; Race sono sempre aperte, mentre in quella Sport solo dopo i 4.000 giri. Le due gestioni intervengono anche sulla cambiata: meccanicamente troviamo un &ldquo;manuale&rdquo; a 6 rapporti servocomandato, che normalmente funziona automaticamente, per divenire manuale agendo sui pad (in questo caso la variazione &egrave; momentanea) oppure sui pulsanti. Spingendo Sport il tempo di cambiata passa da 240 a 100 millisecondi (e si scala una marcia), che diventano 60 in Race (con un&rsquo;altra marcia in meno). Interessante la funzione &ldquo;sequential downshifting&rdquo;: tenendo tirata la leva sinistra, le marce continuano a calare automaticamente quando il regime lo consente.  Quelle descritte sono le uniche variazioni quando si passa da una modalit&agrave; all&rsquo;altra: non cambiano, per esempio, le sospensioni, che sono a taratura fissa. Parlando dell&rsquo;assetto, questo beneficia della disposizione meccanica con motore anteriore ma pi&ugrave; indietro rispetto all&rsquo;asse delle ruote, nonch&eacute; con cambio sul retrotreno, ovvero quella definita transaxle. Ci&ograve; permette una ripartizione di pesi quasi ideale: 48% davanti e del 52% dietro. Proprio a proposito dei pesi, va rimarcato il grande sforzo posto nel limitarli: dopotutto una vettura sportiva si avvantaggia non solo della potenza, ma anche della leggerezza. Cos&igrave; rispetto alla GT S sono stati risparmiati 110 kg. Non solo l&rsquo;ampio uso di carbonio, ma anche quello dell&rsquo;Alcantara sono stati utili nel risparmio di peso. Decisiva poi l&rsquo;abolizione dei sedili posteriori assieme all&rsquo;impiego di quelli sportivi anteriori, nonch&eacute; la riduzione degli elementi fonoassorbenti. Diciotto kg in meno sono permessi dai freni carboceramici, oltre a garantire una miglior costanza di funzionamento. Da evidenziare che perfino sull&rsquo;impianto elettrico si e? riusciti a &ldquo;limare&rdquo; 2 chili di peso. Totale: 1670 kg. &nbsp; Maserati MC Stradale, leggera ma... Per una vettura che viene apertamente e comprensibilmente presentata come &ldquo;la pi&ugrave; potente, veloce e leggera dell&rsquo;intera gamma Maserati&rdquo;, prima di analizzare il suo comportamento in movimento ci sentiamo obbligati a fare subito una piccola precisazione su uno di tali aspetti. Non che vogliamo sbugiardare queste dichiarazioni o che tentiamo di stemperare le sensazioni ottenute con una supercar che ci &egrave; davvero piaciuta, sia ben chiaro, ma giusto per &ldquo;cavarci subito il dente&rdquo; su un aspetto sostanziale e condizionante dell&rsquo;intera dinamica della MC Stradale, parliamo subito del peso. Certo, abbiamo gi&agrave; detto dei 1.670 kg dichiarati: il problema &egrave; che la nostra bilancia ne ha per&ograve; registrati ben 1.848. Posto che met&agrave; della responsabilit&agrave; di tale differenza va senz&rsquo;altro ai 90 litri di pieno del carburante, &egrave; un valore da tenere sicuramente ben presente nel comportamento complessivo di questa Maserati. Se non altro per dare ancor maggiori meriti a quanto messo in mostra da motore e impianto frenante. Maserati Grecale Trofeo, la prova strumentale su Auto in edicola &nbsp; La fase di conoscenza della MC Stradale &egrave; un susseguirsi continuo di emozioni: da quelle visive per una linea giustamente aggressiva senza perdere in eleganza, all&rsquo;inserimento in un abitacolo che intimorisce con i suoi riferimenti racing bene in evidenza. Dal rituale di vestizione delle cinture a 4 punti (ricordatevi di allentarle quando scendete, se non volete perdere molto tempo la volta dopo) alla presa di confidenza con gli elementi di comando che ricordano una SuperTurismo: come le grandi palette in carbonio di comando del cambio (impossibile mancarle) o i vari pulsanti per la scelta della modalit&agrave; di guida pi&ugrave; confacente al nostro feeling o alle condizioni di traffico.  L&rsquo;avviamento avviene sempre girando classicamente la chiave e subito il V8 si fa sentire con una piccola &ldquo;sgassata&rdquo; alla quale l&rsquo;adrenalina non puo? restare indifferente. Basta accelerare per mettersi in movimento: l&rsquo;opzione di default e? quella con il cambio in automatico. In questa situazione, quando stiamo ancora prendendo confidenza o siamo nel traffico cittadino, &egrave; una modalit&agrave; che offre relax senza risultare fastidiosa n&eacute; smorzare le doti di erogazione del motore. Che da parte sua offre il meglio di s&eacute; a partire da 4.000 giri, ma gi&agrave; nei dintorni dei 2.000 fa sentire di non avere problemi, consentendo una guida in souplesse. Quasi violenta in "Sport" Se vogliamo essere un po&rsquo; piu? attivi alla guida o si presenta una situazione favorevole, possiamo spingere il pulsante Sport: la cambiata diventa molto rapida e, potendo stazionare su regimi superiori, il motore appare ancor pi&ugrave; brillante. Per chi ama la guida sportiva, questa configurazione d&agrave; gi&agrave; il meglio, almeno finch&eacute; siamo su una strada normale. In situazioni particolari, come in pista, non si pu&ograve; resistere a spingere su Race: a questo punto la cambiata diventa quasi violenta e con lo scarico sempre aperto si e? avvolti da un sound che da? assuefazione. L&rsquo;istinto belluino del guidatore tende a prendere il sopravvento ed e? questo uno dei motivi per cui tutto sommato non saremo portati a viaggiare sempre in modalit&agrave; Race. Gli altri motivi? Intanto non possiamo sempre tener sveglia tutta la citt&agrave;, poi la cambiata diventa davvero sgarbata, ma soprattutto ci accorgeremo presto che per un utilizzo su strada &ldquo;vera&rdquo; anche il pi&ugrave; sportivo dei guidatori risulta assolutamente appagato gia? dalla modalit&agrave; Sport. Maserati Gran Turismo Folgore, fulmine sulle strade della California &nbsp; Ci&ograve; si unisce ad un assetto ben calibrato sempre per calcare l&rsquo;asfalto di tutti i giorni: le sospensioni non troppo rigide smorzano efficacemente e se ne avvantaggia non solo il comfort, ma anche la precisione di guida scevra di reazioni anomale. Lo sterzo &egrave; un pelo pi&ugrave; demoltiplicato di quanto ci si aspetterebbe e questo talvolta si traduce in inserimenti meno diretti del voluto e qualche movimento di troppo sul volante, nei percorsi stretti, ma &egrave; questione di abitudine. Inoltre l&rsquo;impianto frenante mostra qualche limite di affaticamento solo in pista, ma non per strada.  A tal riguardo, evidenziamo lo spazio di arresto molto contenuto registrato nei nostri rilevamenti come pure una velocit&agrave; sui 300 km/h e uno scatto da zero a cento in 4&rdquo;55: considerando il peso corporeo riscontrato, non c&rsquo;&egrave; da lamentarsi. Nemmeno i consumi sono pessimi, basta avere la consapevolezza che non si pu&ograve; sguinzagliare sempre il piede destro a suo e nostro piacere. Per fortuna che il cruise control aiuta a preservare i punti patente, senn&ograve;... In certe situazioni si riscontra una rumorosit&agrave; pi&ugrave; elevata, ma in questo caso &egrave; una caratteristica appositamente ricercata, giusto? &nbsp; Veloce anche in pista Come gi&agrave; evidenziato, nonostante le sue origini corsaiole e la sua filosofia con pochi compromessi, la MC Stradale non &egrave; racing al 100%. E in pista &egrave; ovvio che l&rsquo;assetto un po&rsquo; morbido e la gran massa agiscano in senso negativo. Ci&ograve; premesso, tuttavia, il test di handling di Balocco non boccia la coup&eacute; modenese, anzi: la MC Stradale ha ottenuto un tempo del tutto raffrontabile a quello di altre supercar assimilabili per impostazione (motore anteriore e trazione posteriore o 4x4) come le varie Ferrari California, Audi R8 e Aston Vantage, risultando pi&ugrave; agile di rivali come Corvette e Jaguar XKR e pure della sorella &ldquo;minore&rdquo; GranTurismo S, sebbene di sette decimi soltanto. Ovviamente il peso porta un po&rsquo; a criticizzare le tendenze che la MC Stradale mostra nella guida al limite: nei curvoni veloci si avverte una piccola mancanza di rigore nell&rsquo;appoggio del retrotreno (che fa effetto pi&ugrave; a livello di sensazione che di vera scarsit&agrave; di tenuta) come pure in quelle lente si vorrebbe un inserimento ancor maggiore. Per&ograve; le due cose un po&rsquo; si bilanciano e cosi? abbiamo alti valori di tenuta laterale e di decelerazione, sebbene gomme e freni arrivino a cedere un poco se sfruttati davvero. Leggi anche: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007       

Nata sulle piste ma educata per affrontare la strada: la MC Stradale ha due posti secchi (e il roll-bar) ma offre potenza, guidabilit&agrave; e suono apprezzabili tutti i giorni

Auto nostalgia: Maserati GranTurismo MC, un Tridente che infilza l'anima

L&#39;erede vera del modello tra i pi&ugrave; longevi della storia recente del Tridente &egrave; lei. Maserati Granturismo V6. &quot;Quella con il Nettuno&quot;, potremmo riassumerla in breve. Gi&agrave;, perch&eacute; Granturismo Folgore sar&agrave; qualcosa di inedito, un capitolo nuovo e sicuramente interessante per l&#39;interpretazione elettrica, tuttavia, il fascino della formula sportiva granturismo con motore termico resta iconico.  Lo &egrave; per come ha accompagnato Maserati nei decenni. Non &egrave; un caso che la Granturismo V6, a un passo dalla presentazione, per le strade del Belpaese stia portando un 75th, sul vetro laterale, che &egrave; un celebrare la ricorrenza dei 75 anni dal debutto della Maserati A6 1500.  Il concetto incarnato dalle auto gran turismo &egrave; di una sportivit&agrave; di alto livello, quindi prestazioni accompagnate dal lusso e dalla comodit&agrave; in grado di assecondare le lunghe distanze.    &nbsp;  Motore Nettuno 3 litri    Sotto il cofano della nuova Granturismo ci sar&agrave; l&#39;unit&agrave; V6 turbocompressa da 3 litri, il Nettuno portato all&#39;esordio sulla MC20 e, successivamente, applicato al Grecale Trofeo. Ci aspettiamo il medesimo livello di potenza, 630 cavalli, trasmessi alle ruote da un cambio automatico 8 marce.  Interni comodi pi&ugrave; di una 2+2  Allestimento che sar&agrave; anche della 2+2 del Tridente, insieme a Granturismo Modena. Diversa dalla MC20 lo sar&agrave; non solo per l&#39;extra di abitabilit&agrave; interna ma, soprattutto, per i contenuti di comfort specifici.  La configurazione dell&#39;abitacolo &egrave; gi&agrave; trapelata dall&#39;introduzione della versione Folgore, lo schema 2+2 dove i sedili posteriori paiono offrire abitabilit&agrave; e spazio superiori all&#39;ordinario, perlomeno fino a un certo limite di altezza degli occupanti. Ancora, la cura dei materiali, l&#39;ampio tunnel centrale a fare da poggiabraccio esteso e spazi portaoggetti definiscono gli interni.  &nbsp;  Quanto al design esterno, incontra la funzione specifica delle esigenze di raffreddamento superiori la fascia frontale, con la griglia inferiore aperta. Richiama la MC20 il disegno dei gruppi ottici a gemme verticali, mentre la calandra ha contorni tondeggianti in un profilo disegnato sbalzo e dai raccordi morbidi alle estremit&agrave; del paraurti. 

Dopo aver rivelato le soluzioni dell&#39;elettrica Folgore, verso il debutto di Maserati Granturismo tocca alla versione con motore 3 litri V6 rivelare alcune specificit&agrave;

Maserati Granturismo V6, &egrave; il turno della versione con il Nettuno

        Libera il potenziale inespresso che Nettuno ancora ha, Novitec. Lo fa con un tuning discreto su Maserati MC20. I 630 cavalli del motore V6 twin turbo con precamera di combustione sono una ragione pi&ugrave; che valida per scegliere la sportivit&agrave; Maserati di punta. Validissime le ragioni, poi, a supporto di chi sceglier&agrave; le integrazioni firmate Novitec. Molto dell'extra di potenza arriva da una linea di scarico riprogettata, con catalizzatore sportivo, priva del filtro antiparticolato e con possibilit&agrave; di scegliere tra la versione con valvole attive o meno.&nbsp;  Scarico in acciaio, Inconel o con terminali in oro L'intera linea dello scarico &egrave; bendata per schermare il vano motore dal calore, &egrave; realizzata in acciaio e, a richiesta, pu&ograve; esserlo nel materiale ultraleggero che &egrave; l'Inconel. Ulteriori possibilit&agrave; di personalizzazione, la finitura dei terminali di scarico in oro 999. &Egrave; uno degli interventi per estrarre prestazione dal motore V6 e si accompagna a una centralina Novitec supplementare, con mappa specifica per l'unit&agrave; della MC20. Grazie a queste misure, la potenza del 3 litri Nettuno passa da 630 a 711 cavalli e la coppia motrice da 730 a 818 Nm. &nbsp; Le prestazioni della MC20 Novitec Credenziali sufficienti a migliorare non tanto e non solo lo scatto in accelerazione, gi&agrave; estremo con i 2"9 dichiarati sullo 0-100 km/h, quanto la progressione alle velocit&agrave; superiori, verso i 330 km/h di punta massima. Novitec dichiara 2"8 sullo 0-100 km/h, 8"4 per toccare i 200 all'ora e 325 km/h di velocit&agrave; massima. Quanto al pacchetto aerodinamico, si notano appena gli elementi realizzati in fibra di carbonio lasciata a vista, tra elementi applicati alle prese sul frontale e altri, pi&ugrave; evidenti ed effettivi nella loro efficacia, applicati sullo splitter. In coda, spazio a un nolder dalla forma di coda d'anatra. Assetto tra molle, distanziali e nuovi cerchi Detto della possibilit&agrave; di intervenire e personalizzare gli interni - dove per&ograve; Maserati ha gi&agrave; un ampissimo corredo di soluzioni tailor made dalle quali il cliente pu&ograve; sbizzarrirsi -, Novitec abbina alla MC20 interventi sull'assetto. Le molle sportive riducono l'altezza da terra, i distanziali paiono essere un plus non necessario, invece, per le controindicazioni che la loro applicazione porta in generale sulla risposta al volante.&nbsp; A completare il tuning, l'offerta di cerchi forgiati, con diametro fino a 21 pollici.       

L'unit&agrave; Nettuno riceve una mappatura personalizzata dal tuner, oltre all'intera linea di scarico modificata. Interventi di tuning anche su assetto e aerodinamica

Novitec libera il potenziale del motore V6 Maserati MC20

Non cadete in tentazione nel tentativo di lanciare un paragone con la (pi&ugrave; piccola) Stelvio. La base &egrave; condivisa certo, ma sono pi&ugrave; le differenze che le similitudini, a partire dal passo (unitamente alle dimensioni) maggiore sul Suv del Tridente. Quanto basta per rilanciare sul tema dei contrasti. Una premessa, perch&eacute; nel bene e nel male il parallelismo risulta per alcuni inevitabile.  Grecale, Maserati 100%  La Grecale, tanto pi&ugrave; nell&rsquo;edizione Trofeo provvista del motore V6 Nettuno di derivazione MC20, &egrave; una vettura 100% Maserati. Per questo non vogliamo soffermarci eccessivamente sull&rsquo;aspetto esteriore dell&rsquo;auto, tanto &egrave; sempre il giudizio personale l&rsquo;unico metro di riferimento. Meglio entrare a gamba tesa sulla tecnica, per sapere cosa si cela dietro un progetto che per la Casa modenese &egrave; di cruciale importanza perch&eacute; la lancia nel combattutissimo settore degli Sport utility medio-grandi.  Sul prossimo numero di Auto in edicola vi aspetta la prova completa. Cliccate qui per l&#39;edizione digitale!   

Il nuovo Suv del Tridente &egrave; il protagonista dei test del Centro Prove. In edicola vi aspetta la prova completa

Maserati Grecale Trofeo, la prova strumentale su Auto in edicola

Della nuova Maserati Gran Turismo, sappiamo quasi tutto. E&#39; un &quot;quasi&quot; grosso come una casa, per&ograve;, perch&eacute; fino ad ora abbiamo visto le sue forme definitive declinate nella versione elettrica Folgore, quando si &egrave; messa in mostra a Roma per l&#39;ePrix di Formula E e nell&#39;ultimo video su strada girato in California.    La V6 in fase di test  Di pari passo con l&#39;avvicinarsi della data di presentazione - credeteci, manca poco - proseguono su strada i test di sviluppo della sorella endotermica che, come potete vedere dalle foto, &egrave; stata immortalata sulla A26 nei pressi di Torino, probabilmente di ritorno verso l&#39;impianto di Gurgliasco dove verr&agrave; assemblata una volta deliberata nella versione di serie.  Quale potenza per il V6?  Motore e assetto, dunque, sono alle ultime messe a punto. Il 3.0 biturbo V6, presentato con la MC20, &egrave;&nbsp;capace di 630 cv, ma &egrave; logico pensare che sotto al cofano della GT avr&agrave; cavalleria e impostazioni diverse, per non sovrapporsi alla berlinetta a motore centrae e rispettare la filosofia stradale di una gran turismo. Sulla Grecale, il V6 &egrave; depotenziato a 530 cv, plausibile immaginarlo qui nella stessa configurazione, 

Fotografato in strada uno dei prototipi della versione endotermica, agli ultimi test prima dell&#39;imminente presentazione

Maserati Gran Turismo, i collaudi della versione con il V6 Nettuno

Prima a Roma, in occasione dell&rsquo;ePrix di Formula E, poi gli scatti rubati che la ritraevano, nella versione Folgore, in carica in California, al Concorso d&rsquo;Eleganza di Pebble Beach, e adesso eccola nel suo vestito praticamente definito  Maserati, per presentare la nuova Gran Turismo, sta adottando una strategia insolita e questa volta ha affidato un teaser dinamico al comico americano Sebastian Maniscalco (non a caso, vista l&rsquo;importanza del mercato USA nell&rsquo;economia del Tridente) il compito di saggiare le doti dinamiche della versione full electric.  Noiosa a chi?  L&rsquo;intrattenitore ha fatto da passeggero a al capo del design di Maserati, Kalus Busse, e Maria Conti, Chief Communication del Tridente, che&nbsp; sulle strade delle California hanno svelato alcuni dei dettagli tecnici della vettura.  &ldquo;Le auto elettriche sono sinonimo di noioso&rdquo; ha attaccato Maniscalco, ma istantaneamente messo a tacere dalla prima accelerata di Busse e da due dati dichiarati molto chiari: 0-100 km/h coperto in 2,7&rdquo; e velocit&agrave; massima di 320 km/h.  Prestazioni derivate da quello che si conosce dell&rsquo;architettura della Folgore: un sistema da 800 volt che alimenta - si dice - tre motori elettrici capaci di scaricare su tutte e quattro le ruote 1200 cavalli.  In autunno la presentazione  Altro dettaglio svelato &egrave; il sound. La Folgore non &egrave; silenziosa come tutte le elettriche, ma a un timbro particolare, studiato dagli stessi ingeneri che accordano la voce delle Maserati endotermicihe.  In autunno ne sapremo di pi&ugrave;, quando vedremo gli interni, verr&agrave; svelata la scheda tecnica completa, oltre alla presentazione della &ldquo;gemella diversa&rdquo; quella con il V6 Nettuno sotto al cofano.     

Il Tridente mette in mostra, in un video, alcuni dettagli prima della presentazione ufficiale

Maserati Gran Turismo Folgore, fulmine sulle strade della California

        Con la nuova MC20, da poco lanciata anche nella versione spider Cielo, Maserati &egrave; rientrata nel segmento delle supercar a motore centrale in cui mancava dai tempi della MC12. Dotata dell'innovativo V6 Nettuno, la MC20 sviluppa una potenza di 630 cavalli, con un'accelerazione da 0 a 100 orari divorata in meno di 3 secondi. Numeri che il tuner DMC ha deciso di provare a migliorare ulteriormente, donando alla coup&eacute; del Tridente un'inedita elaborazione in grado di esaltare ulteriormente la potenza e la coppia della MC20. Il risultato del trattamento del tuner tedesco si chiama Maserati MC20 &ldquo;Sovrana&rdquo;, sfoggia una veste estetica del tutto rivista e soprattutto vanta una potenza cresciuta fino a ben 725 cavalli. Maserati Project 24, dalla MC20 alla specialissima da pista  Potenza super per la "Sovrana" di DMC Nata per raccogliere l'eredit&agrave; della estrema MC12, vettura da corsa realizzata anche in una piccola serie di modelli stradali, la MC20 &egrave; la vettura a cui &egrave; stato affidato il &ldquo;Rinascimento&rdquo; di Maserati. Piccola, potente e velocissima, la coup&eacute; modenese adotta un efficiente V6 con tecnologie da F1&nbsp;&ndash; denominato Nettuno &ndash; con 630 cavalli e 730 Nm, tutti scaricati sulle ruote posteriori. &Egrave; da questa base che DMC &egrave; partita per dare vita alla sua &ldquo;Sovrana&rdquo;, tuning profondo della Maserati MC20 sia a livello estetico che tecnico. La MC20 rivista da DMC vede crescere la sua potenza di quasi 100 cavalli, arrivando a quota 725 cv, con 876 Nm di coppia massima (+136 rispetto al modello di serie). Merito di una centralina ECU ottimizzata, un nuovo filtro dell'aria con maggiore portata e un sistema di scarico specifico. Il tuner tedesco non ha diffuso informazioni riguardanti le prestazioni, che saranno sicuramente mozzafiato considerando quelle della MC20 di serie: zerocento in 2&rdquo;9 e una velocit&agrave; massima di 325 km/h. Look da GT3 A livello estetico la coup&eacute; modenese rvisitata da DMC appare decisamente aggressiva, con l'adozione di diversi elementi in carbonio con funzione aerodinamica, come le minigonne e il diffusore ampliato, fino all'ala posteriore. Davanti &egrave; stato adottato un nuovo spoiler, prese d'aria maggiorate e una griglia in fibra di carbonio per mettere in risalto il logo del Tridente. In generale, su tutta la vettura sono state aggiunte feritoie e prese d'aria ispirate alle vetture di classe GT3, per garantire il raffreddamento del motore e delle altre parti meccaniche. Le sospensioni sono ritarate, con baricentro abbassato di 30 mm, mentre i cerchi in lega (da 20&rdquo; pollici all'avantreno e 21&rdquo; al retrotreno) sono realizzati dalla canadese PUR Wheels su misura, e sono verniciati di nero e del colore della carrozzeria. Maserati GranTurismo Folgore, la GT elettrica si svela a Pebble Beach       

Il tuner tedesco aggiunge potenza e coppia alla coup&eacute; modenese, donando alla MC20 un look aggressivo ispirato alle vetture GT3

Maserati MC20, la "Sovrana" di DMC arriva a quota 725 cavalli

Non cadete in tentazione nel tentativo di lanciare un paragone con la (pi&ugrave; piccola) Stelvio. La base &egrave; condivisa certo, ma sono pi&ugrave; le differenze che le similitudini, a partire dal passo (unitamente alle dimensioni) maggiore sul Suv del Tridente. Quanto basta per rilanciare sul tema dei contrasti. Una premessa, perch&eacute; nel bene e nel male il parallelismo risulta per alcuni inevitabile. La Grecale, tanto pi&ugrave; nell&rsquo;edizione Trofeo provvista del motore V6 Nettuno di derivazione MC20, &egrave; una vettura 100% Maserati.    Per questo non vogliamo soffermarci eccessivamente sull&rsquo;aspetto esteriore dell&rsquo;auto, tanto &egrave; sempre il giudizio personale l&rsquo;unico metro di riferimento. Meglio entrare a gamba tesa sulla tecnica, per sapere cosa si cela dietro un progetto che per la Casa modenese &egrave; di cruciale importanza perch&eacute; la lancia nel combattutissimo settore degli Sport utility medio-grandi. Se il nuovo Suv piacer&agrave; alle masse (abbienti) il rilancio sul mercato sar&agrave; assicurato. Qui si tratta di ampliare la propria sfera di utenti, cercando l&rsquo;attenzione di un pubblico spesso pi&ugrave; incline a valutare le tedesche. Fatta questa nuova premessa &egrave; tempo di scorgere qualche nuovo dettaglio dal profilo squisitamente tecnico. Soprattutto perch&eacute; questa &egrave; l&rsquo;edizione Trofeo, ovvero il top della gamma Grecale. Sinonimo di quella sportivit&agrave; che oggi si spende maggiormente tra le ruote alte. E per poter garantire un tale status, la Grecale in questione ha generosamente preso in prestito la stessa unit&agrave; che si trova su MC20.    Un passaggio di consegne che ha previsto una serie di modifiche tese ad addolcirlo e a urbanizzarlo maggiormente. Infatti, si &egrave; passati dalla lubrificazione a carter secco a quella a carter umido. Ma il grande lavoro di adattamento ha toccato le corde di elettronica e sovralimentazione (vedere turbine). Cos&igrave; si &egrave; passati dai 630 cavalli della sportiva MC20 ai 530 della Grecale Trofeo. E dai 730 Nm di coppia motrice ai 620. Numeri che lavorano di concerto con il cambio automatico a 8 rapporti di origine ZF, che sull&rsquo;asse posteriore collabora con un differenziale a slitta mento limitato a controllo elettronico.  Leggi l&#39;esclusiva prova del SUV del Tridente sul nuovo numero di AUTO in edicola. Clicca qui per l&#39;edizione digitale!&nbsp; 

Abbiamo provato il nuovo Suv del Tridente nella pista di Auto in provincia di Vercelli. Fino a ieri i costruttori tedeschi monopolizzavano il settore dei grandi SUV sportivi. La Maserati Grecale Trofeo V6 da 530 CV nella nostra prova ha dimostrato di avere i numeri per cancellare il dominio germanico. E consuma pure meno

Nuova Maserati Grecale Trofeo: la prova al Balocco

Specialissima e rivolta a un impiego esclusivamente in pista. Cos&igrave;, Maserati Project 24, annuncia se stessa. Un&#39;idea che nasce dalla base offerta dalla MC20 ma che non potrebbe essere pi&ugrave; diversa per soluzioni di stile.  Diventa espressione diretta di una funzione aerodinamica la nuova veste della carrozzeria in fibra di carbonio. Spigoli e aperture per veicolare al meglio i flussi d&#39;aria, ricercare carico aerodinamico e gestire termicamente il propulsore V6 3 litri Nettuno.  Motore, vola la potenza con i nuovi turbo  Rispetto all&#39;unit&agrave; della Maserati MC20 cambiano i turbocompressori, modificati e in grado di sviluppare una prestazione di 740 cavalli, ben 110 cavalli in pi&ugrave; se messaa confronto l&#39;unit&agrave; con il 3 litri della coup&eacute; stradale.  Il Project 24 verr&agrave; realizzato in soli 62 esemplari e oltre alla veste aerodinamica e al propulsore, ridefinisce altri ambiti cruciali della prestazione.  Le sospensioni diventano regolabili, i freni carboceramici Brembo sono di impronta racing, poi spazio a una nuova frizione, al cambio sequenziale 6 marce e a gomme slick, su cerchi forgiati da 18 pollici.&nbsp;La trazione sar&agrave; curata, sulle ruote posteriori, da un differenziale autobloccante meccanico.    &nbsp;  Cura dimagrante a base di carbonio  Essendo una supersportiva da pista ha tutte le dotazioni di sicurezza necessarie, dalla gabbia di protezione a sedili, cinture, estintore con omologazione FIA.  Se l&#39;incremento di potenza &egrave; sensibile, la riduzione di peso lo &egrave; ancor di pi&ugrave;. Rispetto ai 1.550 kg della MC20 Coup&eacute;, Maserati Project 24&nbsp;(qui trovi i modelli del Tridente sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;trae beneficio dalla carrozzeria tutta in carbonio per arrivare a un valore inferiore ai 1.250 kg. Tra gli optional a disposizione, un sistema di registrazione video dall&#39;abitacolo e la registrazione dei dati della telemetria.   

Un progetto speciale, verr&agrave; realizzato in una tiratura limitata e omologato solo per l&#39;uso in pista. Il motore V6 della MC20 ha nuovi turbo sulla Maserati Project 24

Maserati Project 24, dalla MC20 alla specialissima da pista

Maserati Quattroporte &egrave; l&rsquo;ammiraglia veloce italiana. Nel 2023 il modello compir&agrave; 60 anni. Una tappa storica per una icona italiana.&nbsp;  Ecco 10 cose da sapere di una vettura davvero speciale    1 - Maserati Quattroporte nasce nel 1963, dal progetto 107. Lo stile &egrave; di Piero Frua, designer tra i pi&ugrave; noti dello scorso secolo. Motore d&#39;esordio un V8 di 4.2 litri da 260 cavalli. Rest&ograve; in produzione fino al 1970.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  Importanza istituzionale    2 - La Quattroporte &egrave; la vettura ufficiale della Presidenza della Repubblica. In foto con a bordo il Presidente Mattarella, a Roma il 2 giugno 2019. Motore V8 bi-turbo da 530 CV con una coppia massima di 650 Nm.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  Storia presidenziale    3 - La Maserati Quattroporte III generazione (1979, disegnata da Giorgetto Giugiaro, fu presentata al Presidente Sandro Pertini al Quirinale. Dotata del V8 disponibile nelle varianti 4.2 L da 255 CV e 4.9 L da 280 CV. Rimase in produzione e fino al 1990. 2.141 esemplari.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  Lo sgarbo del Drake    4 - Tre anni pi&ugrave; tardi, nel 1982, proprio nell&#39;anno della vittoria dell&#39;Italia ai mondiali di calcio in Spagna, fu ordinata dalla Segreteria Generale della Presidenza delle Repubblica una Quattroporte blindata, colore Dark Aquamarine, per Pertini. Il Presidente entr&ograve; nel 1983 negli stabilimenti Ferrari a Maranello con la vettura, con Enzo che aspett&ograve; e non and&ograve; incontro a Pertini, seduto su una antica rivale.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  Nel futuro c&#39;&egrave; l&#39;elettrica    5 - Maserarti Quattroporte Folgore. Anche l&#39;ammiraglia avr&agrave; la sua versione al 100% elettrica, che nascer&agrave; sulla piattaforma Stellantis STLA Large, per vetture oltre i 5 metri di lunghezza.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  Quando &egrave; stata a trazione anteriore    6 - La seconda generazione dui Quattroporte (1974) &egrave; stata l&#39;unica Maserati della storia a trazione anteriore. Concepita all&#39;epoca dell&#39;acquisizione di Citro&euml;n. Dotata di motori V6, fu realizzata solo in 13 esemplari.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  Da rivali con Ferrari ad alleati    7 - Nuova vita con la quarta serie. Sotto l&#39;egida del Gruppo Fiat e con la collaborazione di Ferrari. E&#39; la Quattroporte pi&ugrave; compatta di sempre, 4,55 metri. Disegnata dal grande Marcello Gandini. In produzione dal 1994 al 2000, motori V6 e V8 fino a 335 cavalli. 2.841 esemplari prodotti.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  L&#39;auto della rinascita    8 - L&#39;auto della rinascita. La quinta serie di Maserati Quattroporte (2003-2012) voluta fortemente la Luca Cordero di Montezemolo, &egrave; stata prodotta in 24.000 esemplari. Progetto Maserati-Ferrari, con motore V8 (lo F136) di Maranello, stile Pininfarina.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  Trofeo velocissima    9 - La sesta serie &egrave; in produzione dal 2013, con motori V8 e V6 assemblati a Maranello, i V6 Diesel non sono pi&ugrave; utilizzati. Con trazione posteriore o integrale Q4. E&#39; lunga ben 5,26 metri. La Trofeo raggiunge di 326 km/h di velocit&agrave; massima.  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp;  &nbsp;  L&#39;auto dei vip    10 - Quattroporte resta una icona Maserati e dello stile italiano. Qui con Monica Bellucci alla cena di gala per il lancio spagnolo del nuovo rossetto &quot;Rouge Dior&quot; nel 2026. Rosso su rosso....  Potrebbe interessarti: Maserati GranTurismo vs Jaguar XKR, il confronto nostalgia del 2007&nbsp; 

Da quasi 60 anni &egrave; un simbolo dell&#39;auto di lusso italiana

Le 10 cose che non sapete sulla Maserati Quattroporte

        Con la nuova MC20 Cielo, Maserati ha fatto il suo ritorno, in grande stile, nel segmento delle auto sportive scoperte. Una tradizione, quelle delle Maserati a cielo aperto, che affonda le sue radici negli anni '40 e che ha accompagnato il tridente attraverso i decenni fino a oggi. Con auto anche profondamente diverse tra loro, ma sempre all'insegna del piacere di guida con il vento tra i capelli e il sound dei motori nelle orecchie senza alcun filtro. Dalle spider &ldquo;dure e pure&rdquo; con due posti secchi alle cabrio pi&ugrave; confortevoli con spazio anche per i passeggeri posteriori, sono numerose le auto della Casa modenese che hanno deciso di abbandonare il tetto fisso e di viaggiare con l'abitacolo aperto. In attesa che, in un futuro non troppo lontano, arrivino anche le prime scoperte del Tridente 100% elettriche, per vivere un'esperienza di guida en plein air del tutto nuova. Ecco i modelli spider e cabrio di Maserati pi&ugrave; iconici di sempre: Maserati, scopri tutti i modelli sul mercato dell'usato &nbsp; A6 1500 Cabriolet (1947)  La lunga tradizione delle Maserati grantusimo prende il via con la A6 1500, un modello lanciato nel secondo dopoguerra e che fu la prima vettura stradale del Tridente dopo che i primi anni di attivit&agrave; del marchio erano stati interamente dedicati alle competizioni. L'auto fu voluta da Adolfo Orsi, proprietario della Casa modenese dopo che, nel '37, aveva rilevato il brand dai fratelli Maserati. Ed &egrave; proprio a uno di loro che questo modello &egrave; dedicato: la &ldquo;A&rdquo; del nome della vettura &egrave; infatti un riferimento ad Alfieri, cofondatore della Casa scomparso nel 1932. La A6 1500, sia in versione coup&eacute; che cabriolet, era dotata di un motore a 6 cilindri da 1,5 litri, che erogava appena 65 cavalli e spingeva la vettura a una velocit&agrave; massima di 141 km/h. Estremamente leggera grazie alla carrozzeria in alluminio, la A6 1500 cabrio venne realizzata da Pininfarina e divent&ograve; a tutti gli effetti la prima scoperta stradale del Tridente. Diventando, nonostante i pochissimi esemplari prodotti, la capostipite delle Maserati sportive a cielo aperto. &nbsp; A6 G 2000 Spider (1950)  Pochi anni dopo il lancio della A6 1500, la Casa modenese, sempre sotto la guida della famiglia Orsi, diede alla luce un nuovo modello evoluto, denominato A6 G 2000. Come il nome lascia intuire, la cilindrata venne aumentata a 2 litri, mentre la &ldquo;G&rdquo; andava a indicare la ghisa, materiale utilizzato per realizzare il blocco motore. Sebbene lanciata solo 3 anni dopo la A6 1500, la nuova 2000 faceva un deciso balzo in avanti nelle prestazioni, con 100 cavalli di potenza massima nella versione pi&ugrave; performante e una velocit&agrave; di punta che arrivava a 180 km/h.  Anch'essa iconica, la A6 G 2000 venne prodotta in un numero limitatissimo di esemplari: appena 16 tra coup&eacute; e spider. Le decappottabili, 5 in totale, erano realizzate da Frua. Un'evoluzione ulteriore del modello ci fu pochi anni dopo, con la A6 G 54, anch'essa declinata da Frua in versione scoperta e dotata stavolta di un motore da 150 cavalli, sempre a 6 cilindri e da 2.000 centimetri cubici, con una velocit&agrave; massima che raggiungeva i 200 orari. &nbsp; 3500 GT Spider Vignale (1958)  La Maserati 3500 GT rappresenta il primo esempio di coup&eacute; di lusso di grandi dimensioni realizzata dalla Casa modenese. Lunga 4,78 metri (ben 69 cm in pi&ugrave; della A6G 54 di cui andava a prendere il posto), il nuovo modello venne prodotto anche in versione spider dal 1958. Il compito di realizzare la 3500 GT scoperta fu affidato alla carrozzeria Vignale di Torino, che adatt&ograve; la carrozzeria di Giovanni Michelotti al nuovo scopo. Pi&ugrave; corta di 10 centimetri rispetto alla coup&eacute;, la 3500 GT Spider adottava gli stessi motori della versione con il tetto chiuso. In particolare, si trattava di un 6 cilindri in linea da 3,5 litri e 220 cavalli, che poi fu declinato anche in una versione leggermente pi&ugrave; potente da 235 cv che prese il nome di 3500 Gti. Il modello scoperto &egrave; stato realizzato in 250 unit&agrave;, contro le oltre 2mila della versione coup&eacute;. Numeri estremamente elevati per la Casa del Tridente, che fino ad allora aveva avuto una produzione artigianale limitata a pochissimi esemplari al mese. &nbsp; Mistral Spider (1963)  Nel 1963 Maserati present&ograve; l'erede della 3500 GT, che prese il nome di Mistral. L'auto, che fu la prima vettura del Tridente a utilizzare nomi di venti (una tradizione che sopravvive tuttora) venne declinata in versione scoperta pochi mesi dopo, e lanciata ufficialmente al Salone di Ginevra del '64. Derivata direttamente dalla versione coup&eacute;, la Mistral Spider presentava alcune differenze stilistiche a opera Giovanni Michelotti (lo stile originale era di Pietro Frua), ed era realizzata da Vignale a Torino. Sotto al cofano, la Mistral scoperta era dotata di un motore a 6 cilindri in linea con doppio albero a camme, con 3,5 litri di cilindrata e 235 cavalli, capace di portare l'auto fino alla sua velocit&agrave; massima di 255 km/h. Furono poi realizzate ulteriori versioni pi&ugrave; potenti e prestanti, con cilindrata portata prima 3,7 e poi a 4 litri, e potenze rispettivamente di 245 e 265 cavalli. Con appena 124 esemplari realizzati complessivamente, la Mistral Spider &egrave; una delle Maserati pi&ugrave; rare e ricercate di sempre. &nbsp; Ghibli Spider (1969)  Se oggi conosciamo la Ghibli come una grande berlina, in origine questo nome era appannaggio di una coup&eacute; sportiva dalle prestazioni assai elevate, e declinata anche in versione spider. L'auto in questione &egrave; la Ghibli del 1967, iconica coup&eacute; disegnata da Giorgetto Giugiaro e presentata allo stand Ghia del Salone di Torino nel '66. Dotata di linee a cuneo tese e sportive, e di una meccanica di primo livello, all'epoca ebbe un notevole successo commerciale, con numeri di vendita decisamente superiori a quelle di Lamborghini Miura e Ferrari 365 Daytona. Nel 1969 venne presentata la versione spider della Ghibli, con due posti e motore V8 da 4,7 litri capace di erogare 310 cavalli di potenza massima e di spingere l'auto fino a 265 km/h. Prestazioni che migliorarono ulteriormente con la versione SS, che portava la cilindrata a 4,9 litri e la potenza a quota 335 cv, con una top speed di ben 285 km/h. Rispetto alla coup&eacute;, prodotta in oltre 1.100 esemplari, la Ghibli Spider venne realizzata in appena 128 unit&agrave;, di cui 83 in versione standard e 45 SS. &nbsp; Biturbo Spyder (1985)  La Biturbo rappresenta uno dei modelli di maggior successo della Casa di Modena. Lanciata per la prima volta nel 1982, &egrave; nata nel periodo in cui il Tridente era sotto la gestione De Tomaso. La Biturbo &egrave; stata una vettura estremamente versatile per Maserati, tanto da essere declinata, oltre che come coup&eacute;, anche in versione berlina a quattro porte (la serie 420) che spider. Quest'ultima &egrave; datata 1985, e fu realizzata da Zagato a partire dal pianale accorciato della coup&eacute;. Sotto al cofano, al momento del lancio, la Biturbo Spider era equipaggiata di un V6 da 2,5 litri dotato, come suggerito dal nome dell'auto, di doppia sovralimentazione, con una potenza di 192 cavalli. Successivamente venne introdotta una versione con cilindrata ridotta a 2 litri per ragioni fiscali, e 180 cv. Nell'87, grazie all'adozione dell'iniezione elettronica Multipoint, la potenza dei due motori sal&igrave; leggermente fino rispettivamente a quota 196 e 187 cv. &nbsp; Spyder GT (2001)  All'alba del nuovo millennio, Maserati diede vita a una nuova generazione di vetture scoperte, con un design moderno e filante, e un carattere decisamente sportivo. La base della nuova Spyder era derivata direttamente dalla 3200 GT del 1998, con la differenza pi&ugrave; sostanziale &ndash; oltre al tetto apribile &ndash; del motore. Se la coup&eacute; era dotata di un piccolo V8 da appena 3,2 litri, che grazie alla doppia sovralimentazione erogava 370 cavalli, la nuova Spyder adottava una pi&ugrave; tradizionale unit&agrave; aspirata, sempre a 8 cilindri ma da 4,2 litri e con 390 cavalli di potenza. Disegnata da Giugiaro, la Spyder era dotata di tetto in tela e aveva prestazioni elevate grazie anche al peso contenuto in poco pi&ugrave; di 1.600 kg: da zero a cento impiegava 5 secondi, mentre la velocit&agrave; di punta era di 285 km/h. Successivamente, la Maserati Spyder con il V8 aspirata &egrave; stata declinata anche in versione chiusa, che ha preso nome di Coup&eacute; andando a rimpiazzare la 3200 GT. &nbsp; GranSport Spyder (2006)  Nel 2005, Maserati aggiorn&ograve; la Coup&eacute;, donando alla vettura un leggero restyling estetico e alcuni upgrade tecnici, tra cui una rivisitazione del V8 da 4,2 litri che guadagnava 10 cavalli arrivando cos&igrave; a quota 400 cv. Il nome della nuova vettura era GranSport, e l'anno dopo arriv&ograve; anche la versione a cielo aperto, la GranSport Spyder. Grazie agli aggiornamenti, la scoperta del Tridente offriva un leggero aumento delle prestazioni: zerocento in 4&rdquo;95, velocit&agrave; massima di 290 km/h. La GranSport Spyder prevedeva poi la possibilit&agrave; di scegliere alcuni accessori estetici, tra cui le griglie per le prese d'aria anteriori, ispirati alla Maserati 3500. L'auto &egrave; rimasta in produzione fino al 2007. &nbsp; GranCabrio (2009)  Nel 2007, Maserati ha lanciato una delle auto moderne pi&ugrave; iconiche della propria storia, la GranTurismo. Coup&eacute; elegante, confortevole e raffinata, due anni dopo &egrave; stata declinata anche in versione scoperta, denominata GranCabrio. Un modello dalle dimensioni generose sia fuori (era lunga 4,88 metri) che dentro. Dotata di 4 posti comodi, impiegava 28 secondi a ripiegare il tetto in tela multistrato. &ldquo;Cuore&rdquo; della Maserati GranCabrio era uno il V8 da 4,7 litri (la versione 4.2 venne utilizzata solo dalla coup&eacute; nei primi anni di commercializzazione) ereditato dalla GranTurismo S e dall'Alfa Romeo 8C Competizione. Con 439 cavalli di potenza, che diventavano 449 nella versione Sport, la GranCabrio vantava una velocit&agrave; massima fino a 285 km/h e un'accelerazione zerocento che, per la variante pi&ugrave; potente, era di 5,2 secondi. Numeri di tutto rispetto per un0auto votata al comfort e che aveva comunque un peso in ordine di marcia intorno alle due tonnellate. Pezzo forte di quest'auto? Il sound iconico del V8 da 4,7 litri aspirato. Maserati Granturismo Folgore, nuovi dettagli della GT elettrica &nbsp; MC20 Cielo (2022)  L'ultima nata tra le scoperte del Tridente &egrave; anche la pi&ugrave; sportiva, potente e veloce di sempre. Basata su una scocca in fibra di carbonio, pesa appena 65 kg in pi&ugrave; della corrispettiva coup&eacute;, e sebbene Maserati non abbia comunicato le prestazioni rilevate, &egrave; facile immaginare che siano molto simili a quelle della versione con il tetto (che raggiunge i 325 km/h e accelera da 0 a 100 in appena 2&rdquo;9). Il V6 denominato Nettuno, infatti, &egrave; il medesimo della MC20 normale, con 630 cavalli di potenza e 730 Nm di coppia. Da ascoltare senza filtri ogni volta che si decide di viaggiare con il vento tra i capelli. Per la nuova MC20 Cielo, Maserati ha deciso di puntare su una soluzione assai originale: il tetto infatti &egrave; in vetro, e pu&ograve; passare da trasparente a opaco solo premendo un pulsante grazie alla tecnologia PDLC. Per aprire il tetto, invece, sono necessari 12 secondi, e si pu&ograve; eseguire l'operazione fino a una velocit&agrave; di 50 km/h. Non ancora noto il prezzo di questa supercar scoperta, che dovrebbe costare circa 30mila euro in pi&ugrave; rispetto ai 217mila della coup&eacute;. In attesa che la Casa modenese sveli la MC20 Folgore, versione full electric che sar&agrave; anch'essa declinata in versione spider e doner&agrave; un'esperienza di guida a cielo aperto del tutto nuova per Maserati. Maserati MC20 Cielo, la spider del Tridente finalmente &egrave; tornata       

Dalla capostipite A6 1500 del 1947 fino alla nuovissima MC20 Cielo, ecco tutte le auto scoperte pi&ugrave; iconiche della Casa modenese

Maserati, le 10 spider e cabrio più iconiche del Tridente

        Fatta, presentata e consegnata. Mostro Barchetta Zagato Powered by Maserati &egrave; stata commissionata dal cliente e consegnata durante il Concorso d'Eleganza di Villa d&rsquo;Este. Una supercar espresso, annunciata come la prima di cinque esemplari che saranno realizzati. &Egrave;&nbsp;stata concepita sulla scia della coup&eacute; Zagato Mostro Powered by Maserati del 2015, che fu realizzata per celebrare i 100 anni della Casa del Tridente. In quel caso si trattava ci un pezzo unico, a sua volta votato alla vettura realizzata, su meccanica della Maserati 450S, per il campionissimo Stirling Moss. Stavolta invece la base di partenza &egrave; stata la sempre affascinante GranTurismo. Le forme di Mostro Barchetta Zagato Powered by Maserati sono state create da Norihiko Harad, vice presidente Design Zagato. Fortemente ispirate allo stile della Maserati e delle Osca (acronimo di Officine Specializzate Costruzione Automobili) di San Lazzaro di settanta anni fa.&nbsp; I motori La formula, &egrave; votata al piacere di guida. Telaio in fibra di carbonio, peso limitato a 1.200 kg e doppia scelta per i motori. Ovvero il V8 aspirato di 4.7 litri da 420 cavalli per chi ama il classico e il V6 bi-turbo da 630 cavalli, il Nettuno della MC20, per chi cerca la prestazione brutale. Il tutto abbinato al cambio sequenziale a innesti frontali, sospensioni push-rod da corsa, cerchi mono-dado e la totale assenza di controllo di trazione. Dura e pura, per divertire.&nbsp; Leggi anche: Maserati MC20 Cielo, la spider ha un nome e una data di presentazione&nbsp;        

Sar&agrave; realizzata solo in cinque esemplari, col V8 aspirato o i V6 bi-turbo

Mostro Barchetta Zagato Powered by Maserati, specialissima

        Banale definirla spider come anche spyder, cos&igrave;, Maserati&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), ha scelto una via molto pi&ugrave; emozionale per introdurre la variante di carrozzeria della MC20 con tetto rigido asportabile. Sar&agrave; Maserati MC20 Cielo, appuntamento fissato al 25 maggio per scoprire numeri e peculiarit&agrave; della soluzione simil-targa con la quale la supercar affiancher&agrave; la proposta coup&eacute;.  MC20 Cielo aspettando l'elettrica Il motore V6 Nettuno 3 litri e il monoscocca in fibra di carbonio rappresentano gli elementi della continuit&agrave; tra le due interpretazioni. Diverse per quella porzione di tetto che aprir&agrave; nuove prospettive: il Cielo sopra le teste, il sound del V6 ad avvolgere ancor di pi&ugrave; l'abitacolo. Il passo successivo nell'ampliamento dell'offerta Maserati MC20 passer&agrave; dalle declinazioni elettriche a batteria, in un orizzonte che guarda al 2023. Avverr&agrave; dopo i lanci del Grecale elettrico e delle Granturismo e Grancabrio a batteria.&nbsp;  MC20 Cielo e Grancabrio, perch&eacute; sono diverse Ecco, nuova Maserati Grancabrio e Maserati MC20 Cielo rappresentano prospettive diversissime al tema della spider. Vera cabrio, nei fatti, la prima, anzitutto per la configurazione di abitacolo 2+2 e un'impronta maggiormente granturismo; sportivissima senza compromessi MC20, a regalare un'alternativa che, per soluzione di tetto asportabile &egrave; destinata a non intaccare i punti forti della dinamica di marcia propri di MC20 "chiusa".       

La gamma Maserati MC20 si amplia con la proposta con tetto rimovibile, diventa Cielo la spider con motore V6 3 litri

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