        Presentata nel 1986, la variante &ldquo;8.32&rdquo; della Lancia Thema (8 cilindri, 32 valvole ndr) fu un colpo di marketing molto interessante per Lancia: l&rsquo;auto infatti era il risultato dell&rsquo;unione di due Marchi storici per creare una vettura che sulla carta doveva rappresentare il massimo del prestigio unito a prestazioni da fuori categoria. In questo modo, la classica Lancia Thema ottenne un motore Ferrari F105L di derivazione Mondial Quattrovalvole, adattato nella meccanica interna per dargli una &ldquo;schiena&rdquo; da classico V8 &ldquo;americano&rdquo; piu? che un allungo da Ferrari, con i manovellismi che passarono da 180&deg; a 90&deg;, cambiando l&rsquo;ordine di accensione e adottando valvole di diametro inferiore, il tutto per conformarsi alla ammiraglia di casa Lancia, che gi&agrave; faceva faville con le versioni Turbo. Fu una grossa scommessa per la Casa torinese: dalla linea di produzione dedicata nello stabilimento di Borgo San Paolo allora riservato solo alle vetture speciali e da competizione, all&rsquo;immenso lavoro fatto per adattare il motore Ferrari fino all&rsquo;attenzione al cliente, dove Lancia si spese per far sentire esclusivo ogni proprietario di una Thema 8.32. Addirittura venne messa a punto una procedura speciale per la consegna, con il cliente che doveva presentarsi a Torino dove avrebbe ricevuto le chiavi della vettura e un cofanetto in radica contenente una depliant di presentazione della stessa. L&rsquo;attenzione al dettaglio era totale, addirittura il libretto di uso e manutenzione della vettura era rivestito in pelle, un vero simbolo dell&rsquo;epoca degli yuppies. Le 10 Lancia usate da non perdere  Lancia Thema 8.32, lusso e motore Ferrari Saliti a bordo ci adagiamo comodi comodi negli interni in Alcantara di questa Thema 8.32 seconda serie (quindi con motore portato a 215 cv) e la prima cosa che notiamo e? la seduta piuttosto alta, nonostante il sedile a regolazione elettrica sia tutto in basso. La strana posizione del volante rivestito in pregiata pelle ricorda quasi quella della Lancia Delta Integrale, con la corona inclinata in avanti, mentre il cruscotto e? rivestito in radica e, come si addice a una vettura in cui batte un cuore del Cavallino Rampante, sono presenti gli indicatori di pressione e temperatura dell&rsquo;olio, uniti per&ograve; ai comandi del climatizzatore automatico e al pannello del &ldquo;check control&rdquo;. Lo sterzo &egrave; piuttosto duro pur avendo la servoassistenza idraulica, il peso del motore a sbalzo sull&rsquo;asse anteriore si fa sentire. Questo influisce anche sul comportamento della vettura, forse troppo morbida nella taratura delle primitive sospensioni elettroniche e tendenzialmente sottosterzante sin dalle prime curve. Non &egrave; un&rsquo;auto che mette subito a proprio agio, la frizione e i vari comandi sono morbidi ma abbastanza burberi e richiedono attenzione per non strattonare questa bella signora, che per&ograve; una volta in moto regala sorrisi a profusione quando si affonda il pedale. Tutti i 215 cv si traducono in una spinta corposa fin dai bassi e una sinfonia che fa salire l&rsquo;orgoglio italiano nel cuore. La Thema fa sorridere, ma non in curva Una volta arrivati in prossimit&agrave; di una curva per&ograve; il sorriso lascia posto a una smorfia non proprio allegra, bisogna cercare ogni volta di far quadrare tutto e di tenerla in strada senza per&ograve; strapazzarla. Non &egrave; una vettura che ama la guida aggressiva, bisogna essere dolci sui comandi, guidare in maniera fluida e sicura. L&rsquo;impianto frenante fa quello che pu&ograve;, cos&igrave; come le sospensioni elettroniche intelligenti &ldquo;DUE&rdquo; a doppia regolazione (AUTO e SPORT) forse anche stanche dagli oltre 100mila km percorsi dall&rsquo;esemplare in prova. Queste sospensioni, di serie sulla &ldquo;8.32&rdquo;, permettevano di avere la vettura a una altezza costante da terra indipendentemente dal carico: grazie a questo sistema, le sospensioni non arrivavano mai a fine corsa, garantendo all'ammiraglia Lancia un comfort di marcia sempre elevato e pochissime vibrazioni nell&rsquo;abitacolo, un po&rsquo; come le sospensioni idropneumatiche Citroe?n.  Per&ograve;, alla prova dei fatti, l&rsquo;auto lascia percepire una costante sensazione di pesantezza: nonostante i circa 1.400 kg, &egrave; la distribuzione del peso a non convincere per nulla, rendendola poco piacevole da guidare se si chiede una certa prestazione, questo a differenza delle Thema 16V Turbo, pi&ugrave; efficaci della 8.32 che, in fin dei conti rimane un&rsquo;ammiraglia da rappresentanza. Meno efficace, comunque parecchio carismatica, la Thema 8.32 e? una parte fondamentale del panorama automobilistico italiano di fine anni &lsquo;80 e vale la pena farci un giro una volta nella vita, oppure, aggiungerla alla propria collezione con stime che attualmente orbitano attorno ai 20.000 euro. Lancia Delta HF Integrale Evo 3, il mito rinasce con Miki Biasion       

La versione con il cuore Ferrari regala ancora emozioni, ma quando arrivano le curve non &egrave; facile gestirla con la sua distribuzione un po' sbilanciata

Forever young: Lancia Thema 8.32, orgoglio infinito

        Come Biancaneve, Lancia da decenni giace addormentata, sorretta alla inossidabile Ypsilon e in attesa della rinascita elettrica. Il Marchio torinese, oltre al dominio nel mondiale rally, nello scorso secolo &egrave; stata a lungo riferimento di stile e tecnologia. Raffinata e all&rsquo;avanguardia, Lancia ha serbato qualche asso anche per gli ultimi decenni .&nbsp; Dopo la carellata di Alfa Romeo, con il supporto dei dati e dell&rsquo;andamento dei prezzi su Autoscout24 ecco a voi 10 Lancia da non perdere, da rivalutare o sulle quali scommettere. &nbsp;  Lancia Thesis Occasione mancata, potrebbe diventare una youngtimer coi fiocchi. In produzione e dal 2002 al 2009 con i gradi di ammiraglia, al servizio anche della presidenza della Repubblica. Design elegante ed originale, con richiami ad Aurea e Flaminia, interni sontuosi motori a 5 cilindri benzina e V6 (Busso) e Diesel 2.4 sempre a 5 cilindri. Motori benzina, 4, 6 e 8 cilindri, diesel 2.4 litri.&nbsp; Prezzo medio di 5.200 euro. Da valutare. &nbsp;  Lancia Lybra Un&rsquo;altra youngtimer che si trova a prezzi molto convenienti. Prodotta dal 1999 al 2005 e realizzata sul pianale della Alfa 156, ma con un assetto decisamente pi&ugrave; votato al comfort e interni pi&ugrave; raffinati. Non elevatissime le potenze, da 103 a 170 cavalli per il 2.4 benzina 4 cilindri 20 valvole. Validazioni medie interessanti, intorno ai 2.000 euro. &nbsp;  Lancia Flavia Cabrio Una meteora, sul mercato solo dal 2012 al 2013. Infelice rilancio della Chrysler 200 col Marchio torinese. Unico motore uno pigro e assetato 2.4 benzina aspirato da 170 cavalli. Quattro posti comodi a cielo aperto e poco altro da ricordare. Ma proprio per la sua &ldquo;non bellezza&rdquo; e per la rarit&agrave; dei modelli a disposizione, potrebbe diventare un cult. Prezzo medio 12.000 euro. &nbsp;  Lancia Thema prima serie Storica a tutti gli effetti, per anagrafica e successo sul mercato dal 1984 al 1994. Dalla prestigiosa Thema 8.32 col motore della Ferrari Mondial Quattrovalvole. Vettura amata e di prestigio, celebri per i suoi interni raffinati e spaziosi, una delle ultime rivali delle grandi berline tedesche. Prezzi medi di 12.800 euro, che possono variare molto.&nbsp; &nbsp;  Lancia Thema seconda serie (2011-2014) Nasce dalla piattaforma di Chrysler 300, con alcune componenti di telaio Mercedes, data la precedente alleanza Daimler Chrysler. Una operazione di rebadging considerata da molti quasi sacrilega, data la fama della precedente generazione. Motori generosi, tutti V6 Diesel e benzina. E&rsquo; ancora nel limbo, con prezzi vicini alla Thema prima serie. Vicini ai 13.000 euro. &nbsp;  Lancia Delta terza serie Cugina molto stretta di Fiat Bravo, ma con pianale allungato, in produzione dal 2008 al 2014. Originale nel design di interni ed esterni, puntava molto sul un abitacolo molto accogliente. Molti esemplari sono ancora &ldquo;freschi&rdquo;, interessanti il 1.4 benzina turbo GOL e il 1.9 Diesel bi-turbo da 190 cavalli. Prezzo medio di 6.000 euro. &nbsp;  Lancia Musa Piccola monovolume chic (3,99 metri di lunghezza, 4,04 il restyling) della stessa famiglia di Fiat Idea e Punto. In commercio dal 2014 al 2012 con versioni benzina, GPL e Diesel. Pratica e versatile e con dettagli raffinati, non &egrave; stata sostituita in gamma. Prezzo medio intorno ai 5.000 euro. &nbsp;  Lancia K Non amata erede della prima Thema (1994-2001) &egrave; una youngtimer perfetta per tempistica. Tutti i modelli rientrano nelle agevolazioni ASI. Stile senza dubbio meno originale, sia per esterni sia per interni, ma con clima automatico e strume3ntazione sofisticata per l&rsquo;epoca. Motori da 124 a 220 cavalli sul 5 cilindri turbo benzina. Prezzo medio 6.200 euro.  Lancia Voyager Altro piazzamento del Marchio torinese su un modello americano, il Voyager. Erede di fatto della Phedra, ma sul mercato solo dal 2011 al 2104. Grande monovolume (5,21 metri di lunghezza) spinta o da un 3.6 V6 benzina o dal 2.8 Diesel di VM motori. Perfetta per i lunghi viaggi con equipaggio numeroso. Prezzi ancora abbastanza alti, in media a 17.000 euro. Sinonimo di una apprezzabile qualit&agrave;. &nbsp;  Lancia Y Pocket toungtimer, antesignana della Ypsilon che in due serie e da quasi vent&rsquo;anni regge le sorti del Marchio. Sul mercato dal 1995 al 2003 &egrave; ancora una piccola molto agile, che in quasi tutti i modelli beneficia del bollo ASI. Davvero compatta (3,72 metri), brillante con il 1.2 Fire da 86 cv. Il prezzo medio &egrave; di 2.385 euro. Potrebbe interessarti: Lancia, Napolitano svela il piano di rilancio&nbsp;       

Youngtimer e storiche, occasioni e brutti anatroccoli che possono diventare cult

Le 10 Lancia usate da non perdere

        Sempre al fianco del Presidente della Repubblica a sei decadi. La&nbsp;Lancia Flaminia Presidenziale ha accompagnato Sergio Mattarella alla parata del 2 giugno. A fianco del&nbsp;accompagnato il Presidente della Repubblica nel percorso di apertura della parata militare, attraverso alcuni dei luoghi simbolo di Roma e lungo Via dei Fori Imperiali. Un grande rientro dopo due anni di assenza, si &egrave; svolta a Roma la Festa Nazionale della Repubblica, una giornata celebrativa che ricorda la nascita della Repubblica Italiana nel 1946. Per la precisione &egrave; dal 1961&nbsp;&egrave; la vettura ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana,&nbsp;diventando ambasciatrice dell&rsquo;italianit&agrave; nel mondo in occasioni istituzionali come la Festa della Repubblica del 2 giugno e l&rsquo;insediamento del Presidente al Quirinale, oltre ad aver accompagnato politici, capi di Stato e sovrani, dal Presidente americanoJohn Fitzgerald Kennedy ala regina Elisabetta II d&rsquo;Inghilterra. La genesi della &ldquo;Presidenziali&rdquo; Fu fresentata al Salone di Ginevra del 1957 e dotata di motore V6 da 2.5 litri, la Lancia Flaminia aveva il compito di sostituire la Lancia Aurelia e vennero realizzate diverse versioni speciali della vettura, tra cui quella prodotta nel 1961 da Pinin Farina e chiamata &ldquo;335&rdquo;, sigla che indicava la misura del&nbsp;passo in centimetri. Si trattava di una decappottabile a passo lungo che, l&rsquo;allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi scelse come vettura di rappresentanza. Ne vennero realizzati quattro esemplari, a cui furono assegnati, seguendo una consolidata tradizione, i nomi propri di cavalli purosangue delle scuderie del Quirinale: Belfiore, Belmonte, Belvedere e Belsito. Verniciate nel caratteristico blu notte, tutte le vetture dispongono di una selleria in pelle Connolly nera, interfono per comunicare con l&rsquo;autista, 5 sedute posteriori con ampio divano e due strapuntini. Sottoposti a restauro nel 2001, attualmente due degli esemplari sono affidati alle Scuderie del Quirinale: Belfiore e Belvedere. La Belsito &egrave; invece visionabile presso il museo storico della Motorizzazione Militare di Roma, mentre la Belmonte &egrave; esposta dal 2001 al&nbsp;Museo dell&rsquo;Automobile di Torino, il Mauto.  Leggi anche: Tavares: "Lancia torna nel Rally? L'ultima parola a Napolitano"&nbsp;       

Dopo due anni di assenza, si &egrave; svolta a Roma la Festa Nazionale della Repubblica: un grande rientro

Lancia Flaminia Presidenziale accompagna Mattarella alla parata

        Ricomincio da tre. Tre vetture nuove, come tre sono i pilastri della rivoluzione Lancia. Che parafrasando quella francese (egalit&eacute;, fraternit&egrave; e libert&egrave;) si possono sintetizzare in sostenibilit&agrave; (elegante), centralit&agrave; (del cliente) e responsabilit&agrave; (sociale). Luca Napolitano, CEO del glorioso brand che tante gioie ha dato agli sportivi e agli automobilisti italiani, sa quanto ancora &egrave; dura la salita per far rinascere la mai sopita passione Lancia, soprattutto oggi che &egrave; stata inserita da Carlos Tavares boss di Stellantis nel cluster Premium con Alfa Romeo e DS. Ma Napolitano non &egrave; uomo da tirarsi indietro con il mare in burrasca e da buon velista qual &egrave;, &egrave; pronto a navigare seguendo vento e corrente: "lI futuro di Lancia &egrave; gi&agrave; presente ed entro la fine del 2022 avremo un primo assaggio del nuovo corso che ci porter&agrave; a diventare un Marchio credibile nel mercato premium, all&rsquo;insegna di una mobilit&agrave; innovativa, pulita e sicura. Il nostro domani poggia su basi solide, ben radicate in un passato glorioso e un presente costellato dai successi della Ypsilon: la fashion city car &egrave; infatti leader del segmento B in Italia, oltre che la seconda vettura pi&ugrave; venduta in Italia, con una quota del 14,3%. Un primato consolidato dalla Ypsilon Alberta Ferretti, la nuova serie speciale nata dall&rsquo;incontro con la famosa stilista italiana e presentata a Milano lo scorso febbraio, che ha gi&agrave; raggiunto il 10% come mix di quota. E il 2022 &egrave; iniziato molto bene, nonostante le difficolt&agrave; che tutti conosciamo con la quota del brand salita al 3,2%. Tutti numeri che declinati con i tre pilastri del nostro piano a dieci anni, approvato e budgettizzato dal Board daranno vita a una gamma capace di coprire il 50% del mercato, con una cadenza di un nuovo prodotto ogni due anni".  Lancia e Cristiana Capotondi insieme contro la violenza sulle donne Lancia verso il rilancio, con Ypsilon e le altre Per la cronaca, parliamo della nuova Ypsilon nel 2024, della nuova Aurelia (ma &egrave; solo un nickname, un nome di riferimento) nel 2026 e della nuova Delta (anche qui solo riferimento) nel 2028: "Il piano industriale presentato qualche settimana fa da Tavares indicava per&ograve; chiaramente che al 2030 il cluster premium deve moltiplicare di 5 volte i profitti e i ricavi devono aumentare da 4 alll&rsquo;11%. Quindi non possiamo perdere tempo, ma dobbiamo sfruttare ogni occasione per creare le condizioni giuste affinch&eacute; i modelli che lanceremo trovino la strada spianata per ottenere i risultati che ci aspettiamo. Mi rendo conto si pensi che c&rsquo;&egrave; da aspettare due anni per una nuova vettura. Ma qui non si tratta tanto di lanciare un nuovo modello, ma di rilanciare un brand, qualcosa di totalmente nuovo. In realt&agrave;, dobbiamo ricostruire un Marchio e dobbiamo renderlo credibile nel mondo premium: non &egrave; una cosa che s&rsquo;improvvisa, va costruita passo a passo, preparando la rete, i servizi al cliente, la qualit&agrave; del prodotto". "Della nuova Ypsilon avrete un assaggio entro la fine dell&rsquo;anno - ha proseguito Napolitano - sar&agrave; una vettura di 4 metri, pi&ugrave; grande, trasversale. Una sfida importante perch&eacute; dobbiamo andare a prendere anche un target pi&ugrave; maschile. &Egrave; presto per dire se la 'vecchia' (piano con le parole... ndr) Ypsilon rester&agrave; sul mercato, ma la nuova sar&agrave; solo elettrica o ibrida. Comunque siamo ai dettagli". Diverso il discorso per la (teorica) Aurelia (sar&agrave; un crossover?) e per la (teorica) Delta. "Nel primo caso, il lavoro &egrave; in stato avanzato. Ma parliamo dell&rsquo;ammiraglia Lancia. Una vettura di circa 4.60 metri. Quando abbiamo avviato il design, siamo partiti proprio dalla base dell&rsquo;Aurelia; ora direi che non &egrave; pi&ugrave; come all&rsquo;inizio. Parliamo di una vettura con dimensioni importanti, che cercheremo di far sembrare ancora pi&ugrave; importante. Sar&agrave; solo elettrica e cercheremo di arricchirla con il meglio di quello che ha Lancia in termini di tecnologia. Elettrica ovviamente sar&agrave; anche la Delta che ho voluto come primo input muscolare, dura e sono stato assecondato dai designer nei primi sketch, ma difficilmente rester&agrave; cos&igrave;&hellip;". Lancia Ypsilon Alberta Ferretti: l'auto della donna che piace alle donne Lancia, la sostenibilit&agrave; &egrave; al primo posto Gi&agrave;, la sostenibilit&agrave; elegante: per Lancia significa focalizzarsi sul suo design senza tempo, reinterpretato in chiave moderna e contemporanea, lavorando su alcuni dei suoi elementi pi&ugrave; iconici. Ad esempio, racconta sempre Napolitano "lo stilema del 'calice', che d&agrave; forma al frontale di tutte Lancia, sar&agrave; rivisitato grazie ad innovativi elementi illuminanti. Anche i volumi diventeranno sostenibili, anche se sempre eleganti, attraverso nuove linee pi&ugrave; leggere, affusolate e sinuose. Il tutto si traduce nell&rsquo;elettrificazione del brand per una mobilit&agrave; innovativa e pulita. Dal 2026, il Marchio lancer&agrave; infatti solo modelli 100% elettrici e dal 2028 vender&agrave; solo vetture elettriche, due anni prima rispetto al programma della stessa Stellantis. Senza dimenticare che sostenibilit&agrave; elegante significa anche utilizzare materiali innovativi che consentiranno a Lancia di diventare il Marchio di Stellantis con la pi&ugrave; alta percentuale di materiali riciclati. Nei modelli di cui sopra, il 50% delle superfici che si toccano saranno realizzate con materiali riciclati o eco-sostenibili".  E qui arriviamo all&rsquo;altro pilastro, la centralit&agrave; del cliente che per Napolitano &egrave; parte integrante della rivoluzione Lancia: "Non vogliamo essere secondi a nessuno in termini di valore del brand e per soddisfazione dei clienti. Quindi necessariamente questa soddisfazione parte da quando si entra nell&rsquo;abitacolo. E prendendo ispirazione dagli esclusivi interni delle sue vetture del passato, infatti, la prossima generazione del Marchio offrir&agrave; un ambiente accogliente e familiare. Lavoreremo molto sugli interni, che somiglieranno quasi a oggetti di interior design e per questo stiamo pensando ad una collaborazione con qualche designer italiano di grande spessore. Se invece si considera la tecnologia di bordo sar&agrave; semplice e intuitiva, coerente con il DNA del Marchio. Lo conferma ad esempio, la S.A.L.A. (Sound Air Light Augmented), un&rsquo;interfaccia virtuale, essenziale e intelligente, con cui il cliente, avr&agrave; il controllo dell&rsquo;abitacolo premendo un solo tasto: dal suono dell&rsquo;impianto audio al climatizzatore, fino all&rsquo;illuminazione". Carlos Tavares e Lancia Stratos tagliano il traguardo del Rally di Monte Carlo Lancia pronta a tornare in Europa Raccontato a parte il pilastro finale, quello cio&egrave; della responsabilit&agrave; sociale, costruire la rete di concessionarie giusta per &ldquo;esportare&rdquo; il Marchio Lancia anche in Europa. "Nelle prossime settimane annunceremo l&rsquo;apertura dei primi mercati esteri e per ognuno di essi la nomina di un country manager, il quale dovr&agrave; costruire la sua squadra, lavorare in coordinamento con noi alla strategia di lancio della nuova Ypsilon, nominare la rete di vendita. Nel tempo puntiamo ad aprire 100 punti vendita in Europa, nelle 60 pi&ugrave; importanti citt&agrave; europee, da sommare a quelli italiani che oggi sono 220. Alla fine dovremmo arrivare intorno ai 250. Non ci serve capillarit&agrave;, non ci servono tanti showroom o grandi dealer. Ci serve grande qualit&agrave;, nel servizio ai nostri clienti per trovare il nostro spazio all&rsquo;interno di quei mercati. Non &egrave; necessario entrare in tutti i mercati, ma avere un posizionamento credibile dove conta, entrare e cercare clienti, appassionati, anche tra i collezionisti. Ecco cerco concessionari che abbiano questa stessa passione, questo cuore, questa energia. Non imporremo Lancia in nessun mercato. Per questo la parola d&rsquo;ordine &egrave; qualit&agrave;. Lo &egrave; gi&agrave; per Stellantis, figuriamoci per il Premium". "Se la macchina non &egrave; perfetta non esce dalla linea di produzione - ha precisato Napolitano, che poi ha proseguito - Per questo quando ho presentato il nostro piano al board non mi sono fatto attrarre dalla trappola di voler far tutto e subito. Poi, se servir&agrave; e le cose andassero bene, faremo sempre in tempo ad aggiungere delle cose. Ora noi dobbiamo farne poche e ben fatte. in questo devo dire che sto imparando molto da&hellip; Imparato (CEO Alfa Romeo ndr), con lui abbiamo uno scambio di informazioni costante e totale, la nostra &egrave; una strategia comune, condividiamo tutto, al netto della diversificazione di stile e contenuti. Come pure mi sta dando un grande aiuto lo stesso Tavares, grande appassionato di Lancia, di auto, di corse. Vederlo correre su una Stratos privata &egrave; stato un piacere. E a chi non piacerebbe rifare una Delta Integrale, sarebbero esercizi ideali per rafforzare il brand, am per ora stiamo sognando".  Poi Napolitano tocca il caso delle vendite on line, dove il processo di acquisto segue un iter ormai diventato quasi abituale: "&Egrave; un processo che molto spesso non inizia in concessionaria, ma a casa, in ufficio, insomma online e noi vogliamo essere un benchmark all&rsquo;interno di Stellantis con un uso massivo del digitale, in particolare fuori dall&rsquo;Italia, dove prevediamo che almeno il 50% delle vendite sar&agrave; fatta su Internet. Ma questo non intaccher&agrave; assolutamente il ruolo del leader, che alla fine casa lo stesso strumento del cliente". Sguardo rivolto al futuro La chiusura arriva con i fuochi artificio quando ai tocca il discorso del logo e Napolitano non si nega. "Lo abbiamo studiato, lo stiamo studiando in maniera approfondita. Ha ancora tutti gli elementi della storia che racchiude, ma si &egrave; un po&rsquo; indebolito rispetto al suo impatto. Pochi loghi portano con se il nome del fondatore, diciamo che si potrebbe fare qualcosa per rinforzarlo. Ha elementi nobili e si presta molto ai nuovi NFT. Sto studiando anche il metaverso che mi appassiona perch&eacute; ti d&agrave; la possibilit&agrave; di creare, inventare. In teoria potrebbero anche sostituire le concept car ma si possono fare anche entrambe. Le one-off? Mi scrivono in tanti, ma dovrei farle con un motore tradizionale e non lo troverei affine alla linea scelta dal brand, piuttosto devo fare qualcosa di appropriato. La Lancia anche fuori dall&rsquo;Europa? Potrebbe essere interessante, ma &egrave; un progetto ancora pi&ugrave; lontano. Diciamo che non &egrave; tra le priorit&agrave;, c&rsquo;&egrave; cos&igrave; tanto spazio in Europa. Non ci sto nemmeno pensando, perch&egrave; la lista delle cose da fare &egrave; cos&igrave; lunga&hellip;". Elkann agli azionisti: "Il futuro &egrave; elettrico, lo chiedono i mercati"       

Il CEO dello storico brand torinese illustra i piani del Marchio, che punta a tornare protagonista in italia, e non solo

Lancia, Napolitano parla del futuro, tra elettriche e ritorno in Europa

        Un pezzetto alla volta, un distillato di futuro in pillole perch&eacute; in assenza di modelli, novit&agrave; vere, ognuno deve sopravvivere con quello che ha, che &egrave; tanto (come storia) e poco (almeno oggi, come prodotto) allo stesso tempo. E in Lancia che di questa rara abilit&agrave;, divenuta arte del possibile, aspettando la nuova Ypsilon nel 2024, procedono spediti per la loro strada fino a colpire con un pugno allo stomaco. Eh gi&agrave;, perch&eacute; oltre la notizia che dal 2026 Lancia porter&agrave; sul mercato solo veicoli a batteria e che dal 2028 li vender&agrave; solo elettrici; oltre al lancio di tre modelli, uno ogni due anni; oltre ai 100 concessionari in Europa nelle 60 principali citt&agrave; europee, oltretutto questo c&rsquo;&egrave; molto di pi&ugrave;; oltre alla gustosa possibilit&agrave; avanzata dal CEO Napolitano che si possa &ldquo;aggiornare&rdquo;, &ldquo;ritoccare&rdquo; il logo Lancia, c&rsquo;&egrave; il pugno, con Lancia che fa la voce grossa insieme con Alberta Ferretti e Cristiana Capotondi sposando una campagna contro la violenza sulle donne.Ideato dall&rsquo;agenzia creativa Armando Testa, il video &egrave; stato diretto dal regista Ago Panini, per la casa di produzione Movie Magic, e si avvale della musica del maestro Flavio Ibba. Nel video emozionale, commovente, intitolato &ldquo;Punch&rdquo;, si vede l&rsquo;attrice romana che scende da una vettura in abito da sera per uno dei tradizionali vernissage cinematografici circondata da uno stuolo di fotografi pronti a inondarla di flash mentre si appresta a salire sulla scalinata d&rsquo;ingresso. Poi, all&rsquo;improvviso uno dei fotografi abbassa la sua macchina fotografica e guarda stupito in direzione dell&rsquo;attrice, mentre la camera inquadra il volto della Capotondi con l&rsquo;occhio destro tumefatto, evidente oggetto di violenza. Poi, lentamente, la camera inquadra alcune delle fotografe assiepate intorno alla scalinata che girano e mostrano i loro volti, anche loro segnati da atti violenti. Con lo spot che recita il claim &ldquo;se fai violenza a una donna, fai violenza a tutte noi&rdquo;. Davvero forte. Lancia Ypsilon Alberta Ferretti: l'auto della donna che piace alle donne Lancia e Capotondi, lotta alla violenza "Nel mio lavoro - ha spiegato la Capotondi - ho raccontato tante storie di violenza sulle donne, ma la realt&agrave; &egrave; sempre pi&ugrave; complessa e dura. E in questo percorso ho avuto contatti con molte associazioni che si occupano di affrontare questa realt&agrave;, aiutando le donne che ne sono vittime. Cos&igrave; ho pensato fosse arrivato il momento di fare qualcosa di di educativo, formativo. Siamo di fronte a un passaggio epocale. Culturalmente le donne sono state sempre un passo indietro rispetto agli uomini, non a caso si dice sempre che dietro un grande uomo c&rsquo;&egrave; una grande donna. Ora invece siamo di fronte a un nuovo modello, anche le donne arrivano a essere mese in primo piano, insieme con gli uomini. Semplicemente diverse, ma su piani identici. Con questo spot molto forte, vogliamo arrivare a tutti gli uomini. &Egrave; una guerra alla violenza, un progetto culturale ancor prima che di prevenzione. Un po' come il calcio misto che continuo a sostenere". "&Egrave; un tema che mi tocca da vicino - racconta Luca Napolitano, CEO di Lancia -. Ho tre figlie, una di 18, una di 16 e un&rsquo;altra di 14, che peraltro vive gi&agrave; da tempo all&rsquo;estero. E quando non le sento, quando fanno ritardo diventa difficile da gestire. Il rapporto che si &egrave; venuto a creare con Alberta Ferretti con la presentazione dell&rsquo;ultima serie speciale &egrave; stato cos&igrave; autentico che ci ha consentito di toccare anche queste tematiche e insieme con Cristiana abbiamo deciso di mandare questo messaggio cos&igrave; forte per fare la voce grossa, in modo che ci ascoltino in tanti".        

L'attrice &egrave; stata protagonista di uno spot Lancia che punta a sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne

Lancia e Cristiana Capotondi insieme contro la violenza sulle donne

Come ai bei tempi, stimolando la nostalgia dei rally pi&ugrave; romantici e pionieristici. Rivedere la Lancia 037 nella reinterpretazione fedele ma con i necessari ritocchi moderni, &egrave; come viaggiare in un passato reso lontano solamente da&hellip; evoluzione e innovazione. Perch&eacute; il progetto elaborato da Kimera Automobili, l&rsquo;azienda creata dall&rsquo;ex pilota Luca Betti (8 speciali vinte nel mondiale rally&hellip;), &egrave; tremendamente attuale tra prestazioni, tecnologia e scelte estetiche soprattutto alla base di uno storico modello di 40 anni fa, la Lancia 037, simbolo di passione e di tempi che non potranno tornare.  Biasion e Lancia, il binomio sorico  Una missione ancor pi&ugrave; romantica perch&eacute; prende il cuore degli sportivi, in quanto l&rsquo;elaborazione della Kimera Automobili ripropone un&rsquo;accoppiata storica: Miki Biasion, un mito del rally, e le grafiche della Martini Racing. Il tutto calato in uno scenario unico, quello del Rally Storico della Costa Smeralda (la gara organizzata con cuore e intelligenza dall&rsquo;Automobil Club di Sassari, in programma sulle strade della splendida Sardegna nel week-end 8-9 aprile), dove Biasion al volante della EVO37 &egrave; stato chiamato a far da apripista, quasi a&hellip; &ldquo;furor di popolo rallistico&rdquo;.  Livrea storica  Un grande pilota (Miki &egrave; stato due volte campione del mondo di rally), una livrea storica e leggendaria (quella di Martini Racing) che ha suscitato applausi, consensi (e nostalgie) in tutto il mondo, una Lancia divenuta passione generazionale (ultima due ruote motrici a vincere il titolo iridato rally battendo anche le trazioni integrali): oggi &egrave; un sogno che diventa realt&agrave; grazie alla intuizione di Luca Betti e alla collaborazione tra la sua azienda con Martini&amp;Rossi, Sparco e Pirelli.  La presentazione speciale  La vettura &egrave; stata &ldquo;svelata&rdquo; a Casa Martini, nello storico stabilimento torinese di Pessione: allo sguardo un&rsquo;affascinante anteprima di un modello che ha beneficiato del contributo di Miki Biasion per la fase dei collaudi. Lui stesso guider&agrave; uno dei prototipi curati e sviluppati durante i test. Il progetto &egrave; nato dalla base della Lancia Beta Montecarlo, con le opportune modifiche, come se fosse nato oggi tra tecnologia, qualit&agrave; e prestazioni. Attualmente la Kimera Automobili ha ricevuto ben 27 prenotazioni del modello, su una produzione prevista in 37 unit&agrave;, &ldquo;tiratura&rdquo; limitata.  L especifiche tecniche della Kimera  Dopo il debutto apparizione al Rally di Montecarlo (dove era anche brandizzata Pirelli), la prima EVO37 &egrave; stata consegnata di recente a un imprenditore olandese nella configurazione verde scuro battezzata Esmeralda con interni totalmente in Alcantara e realizzata con un programma di Virtual Reality, orgoglio aziendale, seguito in tutte le fasi dal cliente stesso: attraverso l&rsquo;utilizzo di &ldquo;oculos&rdquo;, il cliente &egrave; entrato nel metaverso e ha visionato la sua EVO37 in ogni fase del processo costruttivo (telaio, meccanica, motore, carrozzeria, interni) potendo cos&igrave; richiedere la personalizzazione di ogni dettaglio. La prossima consegna a un collezionista spagnolo (fine aprile).  Declinazione al femminile  Tutti i nomi delle Kimera EVO37 sono al femminile (il prototipo Penelope). Una nostalgica modernit&agrave;, amore e passione a prima vista, un fascino leggendario legato a un mito delle corse rallistiche, ma anche una intelligente interpretazione della sportivit&agrave; da corsa e l&rsquo;adattamento stradale con tecnologie e prestazioni attualizzate. Per acquistarla adesso si parla di circa 540 mila euro, tra le dotazioni di serie sono presenti l&#39;Abs Motorsport, la retrocamera e il carbon-pack (elementi che prima erano in optional). Al progetto, ambizioso e ripetiamo affascinante, hanno contribuito fior di aziende e specialisti del settore, principalmente Sparco, Pirelli, Brembo, fornitori torinesi di Automotive come Italtecnica, Bonetto CV, Maps, LAM Stile, Bellasi, CiElle Tronics, affiancando nomi di altre eccellenze italiane e non, quali Goodwool, Pakelo, Andreani - &Ouml;hlins e Sprint Filter. Il risultato &egrave; sorprendente: Kimera Automobili amplifica cos&igrave; il suo percorso di crescita come nuovo costruttore italiano nello scenario dell&rsquo;automotive mondiale e si prepara a un&rsquo;ulteriore &ldquo;Autentica Evoluzione&rdquo;.   

Il restomod della leggendaria Lancia 037 &egrave; stato presentato con i colori storici Martini in occasione della presentaizone del Rally Storico della Costa Smeralda

Kimera EVO 037, nostalgia in livrea Martini Racing

        Mettersi al volante della mitica Lancia Delta Integrale HF anni '80, rivista e corretta con materiali e tecnologie attuali, &egrave; ora possibile per otto fortunati. L'operazione ha preso vita grazie al centro di restauro Italia Motor Sport sotto la supervisione del due volta Campione del Mondo Rally Miki Biasion. Esteriormente &egrave; identica al modello che alla fine degli anni '80 dominava nelle corse del mondiale rally. La linea guida seguita nel restauro &egrave; stata la Delta Evo 3, vettura che doveva essere prodotta all'inizio degli anni '90 e non &egrave; mai stata realizzata. O meglio, venne realizzata in un solo esemplare (attualmente in Germania) senza mai calcare i campi di gara, proprio quando la Delta, agonisticamente, era sulla via del tramonto. Lancia Delta Integrale, in vendita quella usata da Miki Biasion Lancia Delta Evo 3, leggenda in versione moderna L'aggiornamento rispetto al modello di serie prevede l'aggiunta di diversi fazzoletti di rinforzo per garantire adeguata rigidezza strutturale al corpo vettura. Completamente riviste scatola cambio (con migliorata spaziatura tra i rapporti) e differenziali con ingranaggi in acciaio di altissima qualit&agrave;. Idem dicasi per il motore: pur mantenendo il basamento originale, &egrave; stato profondamente modificato con nuove bielle, pistoni e assi a camme. Sostituzione dei radiatori e nuovi intercooler hanno fatto il resto, il tutto condito da una buona dose di moderna elettronica che assicura consumi ridotti del 25% rispetto alla versione stradale anni '90 e al tempo stesso prestazioni nettamente superiori. Nella configurazione stradale la potenza sprigionata dal 4 cilindri sovralimentata si attesta sui 220 cv. Con la semplice pressione di un pulsante si attiva lo step da 340 cv e al contempo si aziona una valvola che esalta il sound dello scarico emesso dalla nuova linea con terminale da 70 mm. Assetto Bilstein regolabile, cerchi in lega da 18&rdquo; in luogo dei 17&rdquo; originali e freni Brembo innalzano il livello di sicurezza attiva della vettura. Ammodernati anche gli interni grazie ai sedili in carbonio Sparco e alle poltrone posteriori in pelle e Alcantara, disponibili in una gamma pressoch&eacute; infinita di tonalit&agrave; e colorazioni. Chi fosse interessato all'acquisto sappia che gli otto esemplari previsti sono gi&agrave; stati tutti venduti, due dei quali gi&agrave; consegnati a inizio anno. Ognuno di essi &egrave; regolarmente iscritto ASI e e corredato di carta di circolazione aggiornata a seguito delle modifiche apportate. L'assegna da staccare &egrave; di 250mila euro, cui bisogna aggiungere il costo della vettura di partenza (indicativamente intorno ai 50mila euro). Italia Motor Sport e Miki Biasion, collaborazione esclusiva&nbsp; Riportare agli antichi splendori la Lancia Delta come molte altre auto che hanno fatto la storia del Campionato del Mondo Rally &egrave; la mission di Italia Motor Sport. Nella sede di Codroipo, in provincia di Udine, i fratelli Parussini affrontano il restauro di auto d'epoca mettendo a segno delle realizzazioni uniche, perfettamente fedeli agli originali d'allora. Ma per trasformare un &ldquo;semplice&rdquo; reastauro in un'occasione di miglioramento e mantenere l'auto al passo coi tempi utilizzano componentistica di oggi quali materiali, rivestimenti, tecnologie e gestione elettronica assolutamente attuali. Dalla collaborazione tra massimi esperti del restauro e un campione del motorsport del calibro di Miki Biasion non possono che nascere delle rivisitazioni d'autore, come nel caso della EVO 3 con livrea Martini Racing protagonista di questo servizio. Lancia Delta Safarista, restomod al top       

La Delta Evo 3, l'auto da rally pi&ugrave; amata di tutti i tempi, &egrave; ora realt&agrave; grazie alla visione di Miki Biasion e all'esperienza nel restauro di Italia Motor Sport

Lancia Delta HF Integrale Evo 3, il mito rinasce con Miki Biasion

        Costa quasi quanto una supercar, ma ne vale molti di pi&ugrave;. Soprattutto se si &egrave; appassionati di motorsport e di rally in particolare. Una Lancia Delta HF Integrale appartenuta al 2 volte campione del mondo Miki Biasion &egrave; in vendita sul noto portale AutoScout24 al prezzo di 190.000 euro.  Motore come nuovo, condizioni ottime Il modello &egrave; un pezzo unico, personalizzato dallo stesso Biasion e venduto non da una concessionaria, bens&igrave; da un privato a Roma. Immatricolata nel giugno 1990, il suo motore &egrave; stato rimesso a nuovo - e infatti l'annuncio riporta che la macchina ha percorso solo 1 km - cos&igrave; come &egrave; stato rinforzato il telaio. Le condizioni, come riporta l'annuncio, sono da esposizione. La macchina infatti &egrave; stata conservata perfettamente. Spiccano per&ograve; due diciture: "Si accettano offerte da veri intenditori" e "NO SOGNATORI (Prezzo simbolico)". Insomma, un'auto non per tutti. Livrea Martini, 196 cv La Delta Integrale in questione &egrave; rivestita della celebre livrea Martini Racing su carrozzeria bianca, il suo 4 cilindri eroga la bellezza di 196 cavalli abbinato al cambio manuale a 5 marce. Presenti gli alzacristalli elettrici, cerchi in lega, sedili sportivi, l'ABS, la chiusura centralizzata e il servosterzo. Lancia Delta Integrale, nel film della regina dei rally il protagonista &egrave; Scamarcio       

A Roma, un privato ha pubblicato l'annuncio di un esemplare unico della berlina 1990 con livrea Martini appartenuto al 2 volte campione del mondo rally

Lancia Delta Integrale, in vendita quella usata da Miki Biasion

        L'equilibrio che nasce dai contrasti e l'eleganza che non si fa notare se non nel modo in cui si fa notare l'armonia. Questa la sintesi che accompagna la scoperta della nuova Lancia Ypsilon Alberta Ferretti. Una storia, quella tra il brand e la stilista, che ha il sapore del destino, di un legame sorprendente il cui comune denominatore &egrave; saper interpretare la personalit&agrave; complessa delle donne e metterne in luce la bellezza.  Lancia Ypsilon, nel 2021 &egrave; la pi&ugrave; venduta d'Italia dopo la Panda "LANCIA E LE DONNE, COME SENTIRMI A CASA" La vettura, presentata nel cuore di Milano a Palazzo Donizzetti, &egrave; il primo risultato di un percorso creativo che riserver&agrave; altre novit&agrave;. "Ho accettato la collaborazione perch&eacute; mi &egrave; stato proposto un progetto vicino al mio sentire - racconta Alberta Ferretti -. In passato ho rifiutato proposte che arrivavano dal mondo automotive, ma questa sfida significava ispirarsi alle donne che vivono il contemporaneo, contribuire a disegnare un'auto piccola ma elegante nella forma. Ho trovato tutto questo estremamente interessante. Ed ho avuto la conferma della mia sensazione la prima volta che sono entrata nel Centro Stile Lancia, che mi &egrave; sembrato lo studio di uno stilista, pieno di stoffe, materiali e grande sensibilit&agrave; per il bello. Come sentirmi a casa!". Lancia Ypsilon Alberta Ferretti, una Hybrid elegantissima LA "FASHION CITYCAR" Il grigio Alberta Ferretti &egrave; la nuance che esalta le linee morbide di questa versione speciale di Lancia Ypsilon, cangiante come le donne e che, a seconda della luce, &egrave; capace di tirar fuori un particolare punto di rosa. Il Rose Gold si ritrova anche negli interni: a sottolineare il monogramma AF, ricamato sui poggiatesta; nella cucitura a filo continuo del tessuto dei sedili; nei dettagli della plancia e in altre piccole accortezze che raccontano la presenza di un tocco femminile di stile e raffinatezza. "Con Alberta Ferretti &egrave; nata subito una complicit&agrave; speciale. Sar&agrave; che siamo impegnati nell'obiettivo di far star bene le donne, sar&agrave; che condividiamo un sistema di valori comune ma lavorare insieme &egrave; stato semplice e intenso. Lancia e Alberta Ferretti parlano la stessa lingua che si basa su italianit&agrave;, ricerca, innovazione, eleganza, sostenibilit&agrave;, qualit&agrave;", conclude Luca Napolitano, CEO del marchio Lancia, mentre la nuova "fashion city car" fa il suo debutto in societ&agrave;. Lancia Ypsilon Alberta Ferretti, eleganza in grigio-rosa       

La "fashion citycar" &egrave; stata presentata in tutta la sua eleganza a Milano, presso Palazzo Donizzetti

Lancia Ypsilon Alberta Ferretti: l'auto della donna che piace alle donne

        E siamo a 36. Trentasei serie speciali nella lunga storia di Lancia Ypsilon. L'ultima si muove nel perimetro della moda, del quale la citycar mild hybrid &egrave; abituale frequentatrice. Lancia Ypsilon Alberta Ferretti propone colori, rivestimenti e disegni esclusivi, utilizzando toni cari alla stilista. Scegliere la serie speciale in Grigio iridescente con riflessi rosa &egrave; praticamente un obbligo, anche se altre opzioni prevedono colorazioni classiche, dal bianco al grigio metallizzato, al nero, fino al bicolore nero opaco-lucido.&nbsp;  Due motorizzazioni Grigio con sfumature rosa &egrave;, ancora, colore della maison di moda. Dettagli in Rose Gold sono applicati ale calotte degli specchietti, al logo AF sui passaruota, oltrech&eacute; a bordo. Green nelle motorizzazioni mild hybrid benzina 70 cavalli e bifuel a gpl, 1.2 litri da 69 cavalli, Lancia Ypsilon Alberta Ferretti propone gli interni in tessuto da materiali riciclati. Interni, eleganza ecologica Il filato Seaqual utilizza la plastica recuperata per dar vita a nuovi prodotti; come gi&agrave; su Ypsilon Hybrid, si presenta sulla Alberta Ferretti con un motivo specifico e cuciture oro rosa a contrasto sui sedili. Altre applicazioni che definiscono l'abitacolo le troviamo nelle bocchette del clima, intorno all'infotainment e sul volante, mentre il logo AF &egrave; cucito sui poggiatesta. Il prezzo di listino della serie speciale parte da 13.950 euro con motorizzazione Hybrid.&nbsp;       

Le tonalit&agrave; di grigio per la carrozzeria, i colori abbinati all'interno, sono la firma inconfondibile e richiamo allo stile della Ferretti. Lancia Ypsilon in serie speciale sia Hybrid che bifuel GPL

Lancia Ypsilon Alberta Ferretti, una Hybrid elegantissima

        Riccardo Scamarcio sar&agrave; protagonista in un film che racconter&agrave; l'epopea della Lancia Delta nel mondiale Rally. Non si conoscono ancora n&eacute; il titolo ufficiale n&eacute; la trama della pellicola, che sar&agrave; a met&agrave; tra un documentario e un film vero e proprio, in cui l'attore pugliese interpreter&agrave; il ruolo di un pilota. Lancia Delta Evoluzione Integrale: 40 anni di grande storia LA REGINA DEI RALLY La Lancia Delta HF con livrea Martini Racing &egrave; stata una delle auto pi&ugrave; amate dai tifosi italiani, al pari dei successi della Ferrari in F1. Tra il 1987 e il 1993 ha conquistato 6 campionati mondiali costruttori e 4 titoli piloti nel mondiale rally: Juha Kankkunen vinse nel 1987 con la HF 4WD e nel 1991 con la Integrale, la stessa auto con cui Miki Biasion trionf&ograve; nel 1988 e 1989. Il marchio torinese ha deciso di omaggiare quelle vittorie storiche con un film. La produzione &egrave; attualmente in giro per Torino alla ricerca delle giuste location.  SCENEGGIATURA E ALLENAMENTO Ad aver contribuito alla sceneggiatura, nientemeno che Cesare Fiorio, direttore sportivo Lancia all'epoca del dominio nel mondiale rally. Riccardo Scamarcio &egrave; stato scelto come protagonista principale. L'attore classe 1979 si sta allenando alla guida della Lancia assistito da Alex Fiorio, campione del mondo 1987 con le Gruppo N e secondo classificato nel titolo assoluto 1989. SCAMARCIO, LA LANCIA DOPO... LE FERRARI Chiss&agrave; come si comporter&agrave; al volante della Delta. Scamarcio non &egrave; comunque nuovo al binomio cinema-auto. Nel film del 2019 "Lo spietato" l'attore ha infatti guidato numerose supercar, tra cui una Ferrari 308, con cui ha effettuato una spettacolare inversione in derapata. Anche se una delle scene pi&ugrave; famose non lo vede coinvolto direttamente. Nel film "Italians" (2009), infatti, il trasportatore Sergio Castellitto mostra a un giovane apprendista Scamarcio il suono di una Ferrari F430, con il sound dello scarico dei cavalli della supercar di Maranello che si emana lungo le dune del deserto, in una scena abbastanza suggestiva per gli appassionati. Vedremo se lo diventer&agrave; anche il nuovo film sulla Lancia Delta regina dei rally.        

L'attore pugliese interpreter&agrave; il ruolo di un pilota nella nuova pellicola dedicata all'iconica vettura in livrea Martini Racing. Cesare Fiorio ha contribuito allo sviluppo della sceneggiatura

Lancia Delta Integrale, nel film della regina dei rally il protagonista è Scamarcio

        Per il terzo anno consecutivo, Lancia Ypsilon &egrave; il modello di segmento B pi&ugrave; venduto in Italia, il secondo in assoluto dietro l'inarrestabile Fiat Panda. Un successo, quello per la citycar torinese, confermato dai numeri: sono 43.735 le immatricolazioni registrate nel 2021, il 2% in pi&ugrave; rispetto al 2020. Lancia Ypsilon UnYca, l'edizione speciale si acquista online Nella sua categoria, insomma, Ypsilon non ha rivali. "Il 2021 &egrave; stato un altro anno record per Lancia Ypsilon - ha dichiarato Luca Napolitano, CEO del marchio -. Dopo quattro generazioni, oltre tre milioni di unit&agrave; vendute, di cui pi&ugrave; di due milioni riservate alle donne, oltre 35 serie speciali, la nostra fashion city car si conferma leader del suo segmento in Italia e rimane la seconda vettura pi&ugrave; venduta in assoluto del mercato". ELEGANZA IMMUTATA NEGLI ANNI In attesa che il rilancio Stellantis porti nuovi modelli in gamma, Ypsilon continua a essere protagonista assoluta in casa Lancia. Lo fa con una vocazione tipicamente femminile, essendo una delle auto pi&ugrave; amate (e quindi acquistate) dalle donne italiane. Che nel 2021 hanno potuto beneficiare della prima versione ibrida, rilasciata sul mercato lo scorso anno e caratterizzata dall'abbinamento del motore a combustione Firefly con il propulsore elettrico da 12 volt. Un piccolo cambiamento nell'alimentazione a cui non &egrave; seguito quello dell'eleganza della vettura, che rimane intatta nonostante gli anni passino. E i numeri di vendita lo confermano. Lancia Ypsilon Alberta Ferretti, eleganza in grigio-rosa       

Dietro solo a Fiat Panda nella classifica assoluta, la citycar torinese continua a mietere successi di mercato: lo scorso anno ha fatto registrare 43.735 immatricolazioni

Lancia Ypsilon, nel 2021 è la più venduta d'Italia dopo la Panda

Provando le auto storiche si corre il rischio di rimanere un po&rsquo; delusi dalle loro prestazioni, sia velocistiche che dinamiche. Prendete questa bella Lancia Fulvia: non &egrave; certamente l&rsquo;auto che frena meglio della storia, il motore fa pi&ugrave; rumore che strada e il cambio &ndash; un vecchio caro dog-leg con la prima indietro &ndash; non fa della precisione il suo biglietto da visita eppure, e questo &egrave; quello che conta, dietro al suo volante mi sto divertendo, e tanto. Pur non facendo gridare al miracolo, questa piccola Lancia vi fa scendere con la sensazione in bocca di aver assaggiato qualcosa di buono e pregiato. Anno 1975, disegnata da Pietro Castagnero e costruita quando la Lancia era ancora pi&ugrave; Lancia che Fiat, la leggiadra bellezza che questa Fulvia si porta appresso riesce a surclassare l&rsquo;intero listino auto degli ultimi 10 anni.  Scopri qui la gamma Lancia  Motore e prestazioni  Nonostante la targhetta la indichi come una 1.600 HF, la Fulvia del servizio &egrave; una pi&ugrave; &ldquo;normale&rdquo; 1.3 S a cui sono state apportate diverse migliorie per renderla pi&ugrave; grintosa e speciale, pi&ugrave; vicina ad una piccola saetta da prova speciale che ad una semi lussuosa coup&eacute; da tutti i giorni. Sotto al suo cofano romba un piccolo V4 mille-e-tre rivisto in alcune sue componenti per riuscire a tirare fuori 110 cv a fronte dei 90 originali. Le modifiche apportate sono un po&rsquo; le solite che si fanno su un motore aspirato: testata lavorata e condotti lucidati, rapporto di compressione portato a 10,5:1, bielle e volano alleggeriti, albero lucidato. A questo uniamo alberi a camme con aspirazione ritardata di 5&deg; a scarico anticipato di 5&deg;.    Le trombette di aspirazione lavorate dal pieno alimentano due carburatori doppio corpo Solex C35 PHH23 con taratura squadra corse Lancia per Fulvia HF 1.3 Gr.3. Infine, giusto per non litigare con i vicini, allo scarico diretto in acciaio inox &egrave; stata aggiunta una valvola di bypass tra centrale e finale azionabile direttamente dall&rsquo;abitacolo con una levetta dalla quale sar&agrave; difficile stare lontano, dato il soave rombo di questo piccolo gioiello di meccanica italiana. Il motore tuttavia &egrave; solo la ciliegina della torta: le modifiche fatte su questa Lancia, anche a livello di rinforzi del telaio e di regolazioni sulle sospensioni, sono numerose.  L&#39;estetica  Le pi&ugrave; interessanti - e godibili a livello estetico come le cerniere in alluminio forate - sono quelle fatte per renderla pi&ugrave; leggera possibile: i vetri laterali sono stati sostituiti da dei pannelli in lexan, la scocca interna &egrave; nuda e senza rivestimento antirombo e l&rsquo;auto &egrave; appoggiata su quattro bellissimi cerchi firmati Campagnolo di provenienza Porsche 914 (per la gioia dei puristi). In questo modo, la nostra Fulvia ferma l&rsquo;ago della bilancia a soli 820 kg, la met&agrave; di molte utilitarie odierne. Una volta legati ai sedili con le cinture a 4 punti ed in movimento, complice l&rsquo;abitacolo arioso e particolarmente luminoso e la piacevole sensazione di leggerezza, ci si trova immediatamente a proprio agio con questa meraviglia di alluminio e acciaio e ferro e benzina e passione e stile dell&rsquo;Italia che fu. Ovviamente bisogna avere alcune accortezze, l&rsquo;alimentazione a carburatori richiede un approccio un po&rsquo; diverso rispetto a quanto siamo abituati con l&rsquo;iniezione elettronica, il motore &egrave; molto pi&ugrave; vivo, nel vero senso della parola. Se sotto &egrave; un po&rsquo; fiacco, una volta vinta l&rsquo;inerzia e riempiti per bene i due Solex, il piccolo V4 si lancia in avanti allegro ed energico andando a far accendere la spia del fuorigiri piuttosto in fretta ed invitarvi a cambiare, pena la sbiellata posta a 8.000 giri al minuto. Meraviglioso il dettaglio del pomello per regolare l&rsquo;intervento della spia salva bielle. Non ci sono ABS e nemmeno il servosterzo e lo sforzo che richiede la guida di questi filanti 820 kg &egrave; notevole, soprattutto se ci si fa prendere la mano. La purezza di questa Fulvia &egrave; tale che ci si trova subito a guidarla un po&rsquo; con il coltello fra i denti. Se il cambio non &egrave; dei pi&ugrave; precisi al mondo lo stesso non si pu&ograve; dire dello sterzo, diretto e molto comunicativo. Anche in una piccola stradina ci si trova a guidarla buttando l&rsquo;anteriore interna verso la corda come in una speciale. Inoltre, anche guidando a velocit&agrave; del tutto normali, le sensazioni che arrivano alle vostre sinapsi attraverso il telaio sono quanto di pi&ugrave; puro e non filtrato possa esistere. Questa auto, pur non essendo necessariamente veloce, risulta divertente e gustosa come poche, il vero piacere di guida. 

Una delle vetture simbolo dell&#39;Italia che fu, in verisone 1.3 S con 110 CV. &Egrave; ancora capace di entusiasmare alla guida, agrazie al suo peso di soli 820 KG e alla sua agilit&agrave;

Lancia Fulvia Coup&eacute; 1.3, la purezza del passato

Restomod senza limiti, ecco Lancia Delta Safarista di Automobili Amos, che arriva dopo Lancia Delta Futurista. Ispirata dalla speciale versione Delta HF Integrale Gruppo A allestita per il Safari Rally, anche se pi&ugrave; civilizzata, senza le vistose protezioni tubolari anteriori.    Si tratta di una serie speciale di 10 esemplari, personalizzabili, ricavata da delle Delta Integrale 16V.  Delta Safarista di distingue da Futurista per i pneumatici tassellati, l&rsquo;assetto rialzato, il paraurti ridisegnato, i copri cerchi di carbonio anteriori.  All&rsquo;interno la vocazione corsaiola &egrave; definita dal roll-bar integrale e da un abitacolo essenziale, con display, sedili e leva del cambio dedicati. Inedita anche la livrea bicolore: bianca superiore e scura inferiore.    Il motore &egrave; noto il 2 litri turbo benzina, del quale non sono annunciate le specifiche. Delta Safarista presenta molti nuovi componenti, per essere pronta alla sfida su sterrato. Ovvero il cambio sequenziale da corsa, nuovi differenziali, assetto regolabile, impianto di raffreddamento dedicato e protezioni sottoscocca.  Oltre mezzo milione  Il prezzo annunciato &egrave; di 570.000 euro, IVA esclusa, ben superiore ai 350.000 di Delta Futurista: comprende anche una serie di eventi dedicati per godersi la vettura in localit&agrave; storiche di competizioni. Senza gareggiare, per puro divertimento.  Leggi anche: la Ypsilon Alberta Ferretti   

Automobili Amos dopo Delta Futurista propone altri dieci specialissimi esemplari

Lancia Delta Safarista, restomod al top

        La citycar pi&ugrave; amata dalle donne diventa ancora pi&ugrave; elegante e stilosa. Stellantis svela la sua Lancia Ypsilon Alberta Ferretti, edizione speciale che, grazie a un trattamento specifico della vernice - con l'esclusivo colore Grigio Alberta Ferretti -, crea un effetto iridescente, facendo emergere i punti di luce rosa celati nella carrozzeria, esaltando quindi eleganza e bellezza.  DETTAGLI E COLORI L'estetica della nuova variante di Ypsilon mostra dettagli raffinati ottenuti grazie all'effetto cromo satinato sugli specchietti retrovisori, la calandra e le maniglie delle portiere, mostrando il monogramma della sigla "Alberta Ferretti" attraverso un badge Rose Gold cromato dedicato in corrispondenza degli specchietti stessi. Ma il Grigio Alberta Ferretti non &egrave; l'unico colore disponibile per la vettura, che propone anche la tinta pastello Bianco Neve, i metallizzati Grigio Pietra e Nero Vulcano, e il Bicolore Nero che alterna la finitura lucida con quella opaca. Lancia Ypsilon UnYca, l'edizione speciale si acquista online DENTRO DOMINA IL ROSE GOLD Nell'abitacolo &egrave; facile riscontrare la missione green di Lancia, che punta a creare un ambiente pi&ugrave; sostenibile. Lo si evince dai tessuti dei sedili che contengono, tra gli altri, il Seaqual Yarn, un filato in poliestere di alta qualit&agrave;, riciclato post-consumo al 100% da Seaqual Initiative. Ma il colore che domina all'interno &egrave; il Rose Gold, presente sui sedili stessi (e relative cuciture), sul monogramma "AF" presente sui poggiatesta, sul calice del volante, sulle cornici delle bocchette d'aerazione e le maniglie. La plancia in tessuto Silk nero &egrave; illuminata anch'essa da dettagli Rose Gold. MOTORI Relativamente alle motorizzazioni, Lancia Ypsilon Alberta Ferretti &egrave; disponibile in versione ibrida 1.0 FireFly da 70 cv Start&amp;Stop e GPL 1.2 da 69 cv, entrambi motori Euro 6D. Lancia, tris di novit&agrave; dai nomi storici per il rilancio       

Dettagli raffinati, un grigio esclusivo e il colore Rose Gold caratterizzano la nuova stilosa versione della citycar torinese

Lancia Ypsilon Alberta Ferretti, eleganza in grigio-rosa

Oltre un secolo di storia, tra successi commerciali, vittorie sportive e sogni di rilancio. Lancia celebrer&agrave; domani i suoi 115 anni, che coincidono con un altro anniversario assai importante, i 60 anni della Flaminia presidenziale. Automobile divenuta ambasciatrice dell&#39;Italia, protagonista di incontri ed eventi che fanno parte della storia repubblicana, e tuttora sfoggiata in occasioni speciali come la parata del 2 giugno. Non stupisce, quindi, la location scelta da Lancia per celebrare i due anniversari: il Palazzo del Quirinale a Roma, residenza del Presidente della Repubblica e sede delle celebri Scuderie.  &ldquo;Domani sar&agrave; un giorno speciale per il nostro Marchio e per il nostro Paese e questa doppia celebrazione ci riempie di orgoglio &ndash; ha spiegato Luca Napolitano, CEO di Lancia -. La presidenza della Repubblica ci ha concesso di combinare i 115 anni del marchio con i 60 anni della Flaminia Presidenziale, offrendoci lo sfondo del Palazzo del Quirinale. Due festeggiamenti cos&igrave; significativi per Lancia che ha prodotto auto bellissime, frutto dell&rsquo;ingegno creativo di tanti ingegneri e progettisti, dallo stile senza tempo e che sono diventate delle vere portabandiera dell&rsquo;Italia in tutto il mondo&rdquo; ha concluso il manager.    Lancia, tris di novit&agrave; dai nomi storici per il rilancio  Lancia, una storia di successo  Era il 1906 quando due dipendenti della Fiat, Claudio Fogolin e Vincenzo Lancia (che con le vetture della Casa torinese correva e vinceva) decisero di avviare una nuova avventura, dando vita alla Lancia. Due anni dopo venne prodotto il primo modello in assoluto della neonata impresa, la 12 HP. Leggera e, per gli standard dell&#39;epoca, moderna, fu un successo commerciale con le sue circa 100 unit&agrave;. Negli anni a seguire, Lancia intraprese un percorso che la port&ograve; ad affermarsi come Costruttore di primo piano, lanciando nel primo dopoguerra auto come Lambda, Augusta e Aprilia, a cui sono seguite, dopo il secondo conflitto, Aurelia, Flaminia, Flavia e altre ancora.  Successi commerciali ma anche modelli che hanno portato importanti innovazioni, come il motore V6 (montato per la prima volta al mondo sull&#39;Aurelia) e la trazione anteriore. Oltre che per il lusso e l&#39;eleganza, Lancia divenne poi famosa anche per la sportivit&agrave; e la velocit&agrave;, grazie all&#39;intensa attivit&agrave; sportiva intrapresa dagli anni &#39;70 nei rally con modelli passati alla storia come Stratos, 037 e Delta. In tempi pi&ugrave; recenti, poi, la produzione del Marchio torinese ha abbracciato segmenti pi&ugrave; piccoli, dando vita a modelli di grande successo, una su tutte le Ypsilon.  Lancia Delta Integrale elettrica, il restomod scende in pista  Flaminia presidenziale, 60 anni al Quirinale  Pi&ugrave; breve ma non meno intensa e simbolica &egrave; la storia della Lancia Flaminia presidenziale, che da 60 anni trasporta il Presidente della Repubblica nelle occasioni pi&ugrave; importanti. Presentata al Salone di Ginevra del 1957, la Flaminia venne adattata all&#39;uso di vettura presidenziale nel &#39;61 da Pinin Farina, che la trasform&ograve; in una cabriolet a passo lungo. La sua sigla era &ldquo;335&rdquo;, in riferimento ai centimetri che separano i due assi. In tutto ne sono stati costruiti quattro esemplari, tutti caratterizzati dalla vernice blu notte e dagli interni in pelle Connolly nera, con interfono per comunicare con l&#39;autista e 5 sedute posteriori. Come tradizione, le quattro vetture vennero battezzate con i nomi di altrettanti cavalli facenti parte delle scuderie del Quirinale: Belfiore, Belmonte, Belvedere e Belsito.  La Flaminia presidenziale venne utilizzata per la prima volta dal Presidente Giovanni Gronchi in occasione della visita della regina Elisabetta d&#39;Inghilterra, e nel corso degli anni le Lancia presidenziali hanno partecipato a incontri con personaggi del calibro di John Fitzgerald Kennedy e Charles De Gaulle, oltre che alle celebraazioni per il Centenario dell&#39;Unit&agrave; d&#39;Italia. Oggi, due esemplari dell&#39;auto (Belfiore e Belvedere) sono a disposizione del capo dello Stato, e utilizzate per le grandi occasioni. Belsito e Belmonte sono invece esposte in due musei, rispettivamente quello della Motorizzazione Militare di Roma e quello dell&#39;Automobile di Torino.  Lancia, un viaggio in 115 anni di storia tra loghi e nomi dei modelli  In attesa del rilancio  E ora? A 115 anni dalla sua fondazione, Lancia si prepara a ripartire all&#39;interno della galassia Stellantis. Ad assicurarlo &egrave; lo stesso Luca Napolitano, che ha parlato non solo un omaggio al passato, ma anche dello sguardo proiettato verso il futuro di questo Marchio: &ldquo;Facendo leva su questa storia gloriosa siamo pronti per affrontare il nostro piano a 10 anni verso una mobilit&agrave; sempre pi&ugrave; sostenibile&rdquo; ha detto il manager. Nei prossimi anni, sono tre i nuovi modelli lancia attesi.  Lancia, 115 anni tra rally e VIP 

Lancia ha scelto il Palazzo del Quirinale come scenario per le celebrazioni dei propri 115 anni. Che coincidono con un altro anniversario, i 60 anni della Flaminia presidenziale

Lancia celebra i suoi 115 anni (e i 60 della Flaminia presidenziale) al Quirinale

        Il restomod scende in pista. Al WRX, World Rallycross Championship, del 2022 parteciper&agrave; la Lancia Delta Integrale elettrica realizzata dal team francese GCK Motorsport. I transalpini, che hanno partecipato a molte competizioni, tra le quali anche la Dakar e lo stesso Rallycross nella edizione del 2021, lo scorso maggio hanno presentato la versione &ldquo;stradale&rdquo; del Deltone elettrico, che sar&agrave; prodotta in 47 esemplari.  Cavalleria elettrica Quella corsaiola si chiama Delta Evo-E RX e sotto le inconfondibili forme adotter&agrave; il gruppo motopropulsore di tutte le altre concorrenti del WRX. Ovvero il powertrain della Kreisel Electric in grado di erogare 680 cavalli e 880 Nm di coppia scaricati a terra dalla trazione integrale. Delta Evo-E RX presenta un enorme ala posteriore biplana&nbsp;e un&rsquo;estetica complessivamente molto ardita, con grandi prese d&rsquo;aria e parafanghi enormi e una livrea che ricorda nella grafica la mitica Martini. Leggi anche: Polestar 5, la GT elettrica di serie resta fedele al concept Precept&nbsp;       

Partecipera al WRX nel 2022, realizzata dal team francese GCK Motorsport

Lancia Delta Integrale elettrica, il restomod scende in pista

A prima vista sembrerebbe una hot rod, con quella linea del tetto abbassata. Invece, il progetto curato da Thornley Kelham si rif&agrave; alla Lancia Aurelia B20GT di Giovanni Bracco, portata in gara alla 1000 Miglia del 1951 (secondo posto) e subito dopo alla Le Mans, dove chiuse prima di classe.&nbsp;  Lancia Aurelia Outlaw European CSL, cos&igrave; il restauro prodotto su 3 esemplari appena, dopo che altri 6 sono stati realizzati con specifiche meno pregiate. Anzitutto perch&eacute; il motore &egrave; oltre 100 cavalli meno potente e la carrozzeria non &egrave; in alluminio, bens&igrave; in acciaio.    Carrozzeria fatta a mano  Sono i due, principali, campi di intervento sui quali Kelham ha lavorato, per un monte ore di 5.000 ore, 800 delle quali solo per preparare l&#39;auto e verniciarla.&nbsp;  Carrozzeria realizzata a mano, in alluminio s&#39;&egrave; detto. Il motore &egrave; il V6 aspirato Busso da 3,2 litri, per una potenza di oltre 300 cavalli su poco pi&ugrave; di 1.100 kg, contro i 120 della Aurelia B20GT (leggi del nome Aurelia per il possibile suv elettrico Lancia) dell&#39;epoca.  Interventi ulteriori che riscrivono in qualcosa d&#39;altro la Aurelia sono nell&#39;adozione dei freni a disco, sospensioni posteriori indipendenti e anteriori interamente modificate, differenziale a slittamento limitato, in blocco con il cambio 5 marce al posteriore.&nbsp; L&#39;ispirazione per la piccolissima serie di Outlaw Lancia Aurelia &egrave; nata da un restauro effettuato da Kelham, sulla B20GT, presentato a Pebble Beach.&nbsp;  LEGGI ANCHE - Su Auto in edicola il test esclusivo Maserati Grecale  All&#39;interno, l&#39;abitacolo &egrave; caratterizzato da sedili in pelle Connolly, la presenza dell&#39;aria condizionata e il rivestimento del cielo in Alcantara, a richiesta &egrave; possibile avere anche il servosterzo. Pregevole la realizzazione del volante, con inserti in legno. 

Solo tre esemplari, pi&ugrave; leggeri e potenti delle gi&agrave; 6 Aurelia Outlaw realizzate da Thornley Kelham. Questa la tiratura della Aurelia con carrozzeria in alluminio e motore V6 Busso

Lancia Aurelia Outlaw European CSL, la B20GT Bracco senza tempo

        Luca Napolitano, nel tratteggiare la strategia futura di Lancia, ha individuato nel canale dell'acquisto online un percorso che sar&agrave; sempre pi&ugrave; solido, accanto ai punti vendita fisici. Online, su lancia.it/e-shop si prenota e acquista Lancia Ypsilon UnYca. Aspettando una nuova generazione che non arriver&agrave; prima del 2024, frutto delle sinergie interne al Gruppo, per la citycar c'&egrave; ancora un lungo percorso davanti.&nbsp; Prezzo e dotazione Un'unica versione, caratterizzata dalla colorazione Nero Vulcano metallizzato, particolari neri e in grigio satinato, la Ypsilon UnYca &egrave; motorizzata dall'1.0 Hybrid 70 cavalli e ha una dotazione di serie completa, proposta a un prezzo di 12.500 euro. LEGGI ANCHE - Come scegliere le gomme invernali La particolarit&agrave; dell'allestimento in vendita online &egrave; anche nell'avere la componente multimediale su schermo da 7 pollici, interfacce Apple CarPlay e Android Auto, nonch&eacute; una playlist di brani in streaming su Spotify, da ascoltare gratuitamente. Radio DAB, presa USB e interfaccia Bluetooth fanno parte della dotazione, come anche il climatizzatore manuale, il volante in pelle con comandi multifunzione.&nbsp; Come funziona l'acquisto Dall'e-shop Lancia si procede con la prenotazione dell'auto, versando un anticipo di 500 euro&nbsp;e potendo optare anche per l'abbinamento di un finanziamento con FCA Bank (rata da 139 euro/mese). Successivamente si verr&agrave; contattati dal concessionario pi&ugrave; vicino per finalizzare il contratto d'acquisto e per il ritiro successivo dell'auto. Una volta consegnata la Ypsilon UnYca si avranno fino a 14 giorni di tempo per restituirla, se necessario, come prevedono le normative per gli acquisti fuori dai locali commerciali: nessun costo verr&agrave; addebitato al cliente.       

Prezzo unico, dotazione unica, motorizzazione unica, semplicemente: Lancia Ypsilon UnYca. L'edizione speciale si prenota online e una volta consegnata si pu&ograve; anche restituire senza costi

Lancia Ypsilon UnYca, l'edizione speciale si acquista online

Dall&#39;essere un marchio-modello, con quella Ypsilon longeva come nessun&#39;altra nella sua quarta generazione, a tornare marchio con una gamma di prodotto e un respiro europeo. Lancia, basta il nome, a evocare un glorioso passato. Ricordi, appunto. In prospettiva, che ne sar&agrave; del marchio?&nbsp;  Si va verso la definizione di un&#39;identit&agrave;, che passer&agrave; da tre modelli, attesi sul mercato entro il 2028. Anzitutto sar&agrave; la Ypsilon a rinnovarsi, arriver&agrave; la quinta generazione nel 2024 e lo far&agrave; su un&#39;architettura nuova, verosimilmente la CMP del Gruppo Stellantis. Sar&agrave; l&#39;ultima Lancia Ypsilon ad avere ancora un motore termico, affiancato dalla proposta elettrica a batteria. La sesta generazione passer&agrave; al solo elettrico, con prospettive che saranno gi&agrave; di 2030, considerato il ciclo vitale di un modello.  Lancia dell&#39;eleganza sobria  Luca Napolitano ha un&#39;idea chiara su dove traghettare Lancia e con quali contenuti: &quot;Porter&agrave; una chiara e sobria eleganza italiana, fatta di superfici morbide e grande qualit&agrave;&quot;, spiega intervistato da Autonews Europe. &Egrave; tra i marchi premium di Stellantis, realizzer&agrave; sinergie con DS Automobiles, orbita in un universo del quale fa parte anche Alfa Romeo (leggi le prospettive di Imparato, tra Tonale e Brennero).&nbsp;  Cambier&agrave;, rispetto a oggi, rispetto al modello-marchio che &egrave; la Ypsilon, anzitutto per il pubblico al quale parler&agrave;. Offrire una citycar come la Ypsilon ha circoscritto prevalentemente a un universo femminile la platea di clienti, che sono donne per il 66% dei volumi, et&agrave; media di 45 anni. Dovr&agrave; bilanciare diversamente la platea di clienti, uomini e donne, idealmente con un&#39;et&agrave; pi&ugrave; matura, intorno ai 55 anni.  Per farlo, andranno in scena la riedizione della Lancia Delta nel 2028, berlina compatta ed esclusivamente elettrica, come solo elettrico sar&agrave; il suv compatto nel 2026. Potrebbe chiamarsi Lancia Aurelia e, come la Delta, nascer&agrave; sulle nuove architetture Stellantis dedicate all&#39;elettrico, le STLA.&nbsp;  Un cliente che oggi sceglie Tesla e Volvo  Luca Napolitano punta a un cliente che oggi guarda al mondo Tesla, Volvo, Mercedes EQ: questo il target che vuole portare in Lancia. Inevitabilmente, anche con la Delta, sembra prospettarsi una soluzione che sar&agrave; lontana dal dna dal modello che nell&#39;immaginario collettivo &egrave; rally e sigle come HF e Integrale (leggi l&#39;asta sulla 037 stradale). Allora, quella Delta iconica, nacque da un&#39;ordinaria berlina cinque porte per diventare mito sportivo. Altri tempi.  LEGGI ANCHE - &nbsp;Volvo ammette i limiti delle elettriche  Il piano di rilancio del marchio passer&agrave; dal ritorno sulla scena europea, avverr&agrave; affiancando nel 2024 al mercato italiano le vendite in Francia, Germania, Spagna, Austria e Belgio, successivamente torner&agrave; nel Regno Unito. Quanto alle forme che assumer&agrave; la rete di vendita, Napolitano ha anticipato come met&agrave; dei clienti tipo Lancia sceglieranno di acquistare l&#39;auto su internet tra 2025 e 2030. &quot;Immagino circa 100 showrooms in 60 citt&agrave; europee&quot;, ha aggiunto ad Autonews Europe. Cambier&agrave; la prospettiva delle concessionarie, verso un modello di agenzia dove a fronte di commissioni inferiori corrisponderanno costi minori da sostenere in capo alle agenzie, essendo molti coperti dalla casa madre.&nbsp; 

La Ypsilon finalmente si rinnover&agrave;, poi arriver&agrave; il suv elettrico e la Delta a zero emissioni. Lancia punta un target di cliente diverso dall&#39;identikit attuale: donna, 45 anni e senza figli. L&#39;obiettivo &egrave; un&#39;et&agrave; media pi&ugrave; alta e con figli in casa

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