        Uno dei soli 63 esemplari realizzati di Lamborghini Aventador SVJ 63 Roadster &egrave; perso per sempre. Le foto che arrivano dal Messico sono spaventose, e mostrano quella che ormai &egrave; a tutti gli effetti un rottame carbonizzato piuttosto che una supercar. Conseguenza di un incidente ancora avvolto nel mistero.  500.000 EURO AVVOLTI DALLE FIAMME A diffondere le immagini sul web sono state la pagina Facebook Twister Garage e la testata 24 Morelos. La scena &egrave; ambientata in un'autostrada a sud del Messico, tra Cuernavaca e Chilpancingo. In mezzo alla strada, ci&ograve; che resta di una Aventador SVJ 63 Roadster, scoperta da 770 cv generati dal suo V12 6,5 litri, in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi e velocit&agrave; massima da 350 km/h, per un prezzo che si aggira (in Italia) intorno ai 500.000 euro. Alcuni testimoni riferiscono che la Lamborghini sarebbe stata avvolta dalle fiamme, venendo poi abbandonata. Lamborghini Aventador SVJ 63 Roadster, la numero 0 &egrave; di Lorenzo UNA SUPERCAR ORMAI DEVASTATA Non risultano vittime o feriti, cos&igrave; come &egrave; ignoto il nome del proprietario. Twister Garage &egrave; anche riuscita a recuperare le foto della SVJ in questione prima dell'incidente, con la sua carrozzeria bianca e nera e il numero 63 sulle fiancate. Un look dinamico e sportivo di cui ormai resta soltanto un ricordo. Recuperare questa Lamborghini &egrave; praticamente impossibile, dato che il motore (probabilmente un potente urto dopo aver perso il controllo della vettura &egrave; alla causa del guasto del propulsore, che potrebbe aver dato il via all'incendio), la parte anteriore e gli interni non esistono pi&ugrave;. E anche la zona posteriore &egrave; ormai devastata. Immagini che provocano un duro colpo al cuore degli appassionati. Ferrari Enzo, che botto: si schianta contro un albero e viene distrutta!       

Le immagini che arrivano dal Messico mostrano uno dei soli 63 esemplari della scoperta da 770 cv e 500.000 euro completamente devastato in seguito a un incendio

Sembra impossibile ma questo rottame carbonizzato era una Lamborghini Aventador SVJ 63 Roadster

        Tre generazioni di Lamborghini Countach scendono in strada insieme per la prima volta. La nuova Countach LPI 800-4, reinterpretazione in chiave moderna del mitico modello del Toro, &egrave; stata protagonista di uno shooting fotografico e di un video insieme alle &ldquo;antenate&rdquo; LP 500 e 25&deg; Anniversario. Ovvero la prima e l&rsquo;ultima Countach della serie originale, prodotta tra il 1973 e il 1990, prima dell&rsquo;arrivo sul mercato della Diablo. Per celebrare questa famiglia, Lamborghini ha pubblicato una serie di foto e un video con protagoniste queste tre Countach che ripercorrono quasi 50 anni di storia della Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Nuova Lamborghini V12 ibrida, avvistata l'erede della Aventador  Lamborghini Countach, 3 generazioni insieme su strada Nel 1973, due anni dopo la presentazione della concept LP 500, Lamborghini mise in produzione la prima Countach di serie, la LP 400 dotata di V12 da 3,9 litri e 375 cavalli derivato da quello della Miura. Venticinque anni dopo, nel 1988, la Casa del Toro lanci&ograve; la 25&deg; Anniversario, versione &ldquo;finale&rdquo; della Countach, migliorata ed evoluta, con cilindrata portata a 5,2 litri e potenza aumentata fino a 455 cavalli. Queste due vetture sono state le protagoniste di una giornata in strada organizzata da Lamborghini, insieme alla loro erede, la Countach LPI 800-4.  Presentata lo scorso a Pebble Beach, quest&rsquo;ultima rappresenta la riproposizione del conceptto di Countach in chiave moderna, con tecnologia contemporanea, grande uso di elettronica e carbonio, e un V12 derivato da quello della Aventador, da 6,5 litri e con sistema ibrido, capace di erogare una potenza di sistema di 814 cavalli. Per la LPI 800-4 si tratta della prima uscita &ldquo;ufficiale&rdquo; su strada. Non perdere l'approfondimento dedicato alla Lamborghini Countach sul nuovo numero di Auto in edicola.         

La Lamborghini Countach LPI 800-4 &egrave; scesa per la prima volta in strada in compagnia della LP 400 e della 25&deg; Anniversario, prima e ultima versione della Countach originale

Lamborghini Countach LPI 800-4, scende in strada con le antenate

        Nel 2028 vedr&agrave; la luce la prima Lamborghini elettrica. Lo ha confermato il numero uno del Costruttore di Sant&rsquo;Agata Bolognese, Stephan Winkelmann, alle pagine del quotidiano Corriere della Sera, approfondendo i dettagli del piano Direzione Cor Tauri, ovvero la road map verso la elettrificazione che comporter&agrave; un investimento da 1,5 miliardi di euro. Queste le parole dell&rsquo;amministratore delegato Lamborghini. &ldquo;Ci siamo concentrati su tre percorsi: il 2022 sar&agrave; un ultimo fuoco&nbsp;d&rsquo;artificio per le vetture a scoppio, con quattro nuovi prodotti, due&nbsp;Hurac&aacute;n e due Urus. Nel 2023 affronteremo una generazione di&nbsp;auto ibride, tra cui il modello che sostituir&agrave; l&rsquo;Aventador. L&rsquo;ultima fase,&nbsp;quella legata al motore 100% elettrico, si vedr&agrave; nel 2028&rdquo;. Quest&rsquo;anno quindi vedr&agrave; gli ultimi V10 e V8 del Marchio al 100% endotermici prima delle versioni ibride che prenderanno piede su tutta la gamma. La quarta Lambo Il quarto modello della gamma Lamborghini dovrebbe essere una GT 2+2, elettrica ma meno estrema rispetto alle attuali Aventador e Huracan. Dovrebbe nascere sulla futura architettura Volkswagen Mechatronics Platform SSP, la unica piattaforma elettrica che arriver&agrave; al posto di MQB, MLB, MEB e PPE. Leggi anche: Lamborghini Huracan Sterrato si far&agrave;, ecco come si presenta&nbsp;       

Quest'anno le ultime Lambo al 100% endotermiche con versioni speciali di Urus e Huracan

Winkelmann conferma nel 2028 la prima Lamborghini elettrica

        Sar&agrave; una elle quattro novit&agrave; che Lamborghini lancer&agrave; nel corso del 2022 e dar&agrave; seguito alla show car Lamborghini Huracan Sterrato. Un muletto della supercar rialzata e in assetto da off-road &egrave; stato avvistato tra le nevi, impegnato nei consueti test di sviluppo. Un progetto che a due anni dalla proposta show car si appresta a finalizzare a fase di sviluppo.&nbsp; Idea di vecchia data Sar&agrave; una supercar con doti da cross, abile a passare su strade sterrate soft, magari affrontare con un po' di facilit&agrave; in pi&ugrave; strade innevate. L'idea, in casa Lamborghini (leggi chi &egrave; il nuovo direttore tecnico), risale gi&agrave; agli anni Settanta, alle Urraco e Jarama Rally, sportive modificate allora da Bob Wallace per creare progetti in grado di affrontare il deserto. Si deve, invece, a Giorgetto Giugiaro l'idea moderna di una supercar camaleontica, in grado di assicurare prestazioni degne di una sportivissima e la versatilit&agrave; nell'affrontare strade dissestate che ha un ordinario crossover. Immagin&ograve; il concept Italdesign Parcour, nel 2013 a Ginevra, in occasione dei 50 anni di attivit&agrave;. Il muletto Huracan Sterrato             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da carspymedia (@carspymedia)      Tornando a Lamborghini Huracan Sterrato, la show car era assettata con un'altezza da terra maggiorata di 47 millimetri e carreggiate allargate di 30 mm, se paragonate alla normale Huracan V10 5.2 litri con trazione quattro ruote motrici. Rivisti anche gli angoli di attacco e uscita, migliorati e resi pi&ugrave; aperti. Va da s&eacute; come l'altezza notevolmente pi&ugrave; alta del normale sia l'elemento che spicca sul muletto ripreso da CarSpyMedia e diffuso su Instagram. Altri accorgimenti che potrebbero essere mantenuti sul modello di serie, sono le barre al tetto. Una pratica appendice per immaginare un portapacchi al tetto essenziale, considerata la missione versatilit&agrave; che si propone la Sterrato.       

Il muletto della Huracan rialzata da terra &egrave; impegnato nei test di sviluppo e sfoggia sostanziali novit&agrave; rispetto alla supercar V10. Altezza da terra, dettagli funzionali e trazione integrale per dar seguito al concept Sterrato

Lamborghini Huracan Sterrato si farà, ecco come si presenta

Cambio della guardia in Lamborghini nella Direzione Ricerca e Sviluppo. Rouven Mohr&nbsp;&egrave; il nuovo Chief Technical Officer &nbsp;del Dipartimento R&amp;D &nbsp;e lascia l&rsquo;attuale ruolo di Head of Verification/Validation Whole Vehicle presso Audi AG in Germania. Il passaggio di consegne avviene con Maurizio Reggiani, che dopo una gloriosa carriera nel settore delle supercar, di cui oltre la met&agrave; in Lamborghini al timone della direzione tecnica, assume la posizione strategica di Vice President Motorsport dell&rsquo;Azienda.    Reggiani e la Squadra Corse  Da Maurizio Reggiani dipender&agrave; il prossimo orientamento strategico dell&rsquo;intero comparto Motorsport di Lamborghini, che negli ultimi anni &egrave; decollato collezionando tra le pi&ugrave; importanti vittorie nei campionati GT.  Le parole di Stephan Winkelmann, Chairman e CEO di Lamborghini  &ldquo;Maurizio Reggiani &egrave; stato dietro ogni decisione fondamentale che ha consentito a questa Azienda di raggiungere i primati di oggi. E&rsquo; stato il padre dei modelli Lamborghini di maggior successo, dalla Aventador all&rsquo;Urus, dalla Hurac&aacute;n alla Countach LPI 800-4, modelli diventati icone della storia di questo marchio o che presto lo diventeranno. La sua visione pionieristica ha dato continuit&agrave; al DNA di Lamborghini, che fa della spinta all&rsquo;innovazione uno dei suoi valori fondanti dal 1963. Oggi, la sua profonda e lunga esperienza in campo automotive andr&agrave; a supporto di uno dei settori strategici chiave, dove puntiamo a diventare sempre pi&ugrave; protagonisti. Al tempo stesso, accogliamo con entusiasmo nella famiglia Lamborghini Rouven Mohr, la cui nomina avviene in un momento cruciale di profonda trasformazione dell&rsquo;Azienda, in vista della prossima elettrificazione dell&rsquo;intera gamma prodotto.&rdquo;    Modenese di nascita (1959), Maurizio Reggiani &egrave; nato e cresciuto nella Motor Valley. La sua &egrave; letteralmente una vita passata tra i motori ad alte prestazioni: prima quelli Maserati, dove inizia la sua carriera nel 1982 nel reparto dedicato alla progettazione e sviluppo motori. Poi Bugatti a Campogalliano, dal 1987 al 1995, dove &egrave; responsabile per il gruppo di propulsione della EB110. Infine Lamborghini, dove entra a far parte nel 1995 come Project Leader della Murci&eacute;lago, ruolo che mantiene fino al 2001, quando viene nominato Responsabile del Dipartimento Ricerca e Sviluppo per il settore propulsione e sospensioni. Nel 2006 viene nominato Chief Technical Officer e in questo ruolo ha definito le strategie alla base delle pi&ugrave; importanti innovazioni tecnologiche e del design dei modelli V12, V10 e V8T e delle few-off della Casa del Toro, contribuendo cos&igrave; a sostenere con prodotti di continuo successo i primati commerciali degli ultimi anni.    Rouven Mohr &egrave; nato nel 1979 a Saarbr&uuml;cken in Germania. Dopo una laurea in Ingegneria presso l&rsquo;Universit&agrave; Tecnica di Kaiserslautern e un dottorato in Meccanica numerica, entra in Audi nel 2008 all&rsquo;interno della Direzione tecnica come Testing Engineer for Chassis Durability, per poi acquisire crescenti responsabilit&agrave; fino alla nomina nel 2014 a Head of Project Management Whole Vehicle per i modelli Audi A3, TT, Q7 e Q8.  Nel 2017 passa in Lamborghini, dove per due anni, in qualit&agrave; di Head of Whole Vehicle Development, segue lo sviluppo dei modelli Aventador, Hurac&aacute;n e Urus, per poi rientrare in Audi con il ruolo di Head of Energy and Weight-Management. Da ultimo, nel 2020 giunge la nomina a Head of Verification / Validation Whole Vehicle, esperienza che si completa oggi con un ritorno in Lamborghini a capo del Dipartimento R&amp;D.  Leggi anche: Lamborghini sulla Luna con gli NFT 

Cambio organizzativo nell&rsquo;ambito della Direzione Ricerca e Sviluppo.

Lamborghini, Rouven Mohr nuovo chief technical officer. Reggiani alla Squadra Corse

        Lamborghini sbarca sulla Luna. La Casa di Sant'Agata lo fa attraverso il primo progetto nel settore degli NFT (non-fungible token) nella storia del marchio. Alfiere del progetto, un'opera d'arte a tema spaziale, Space Key, presentata ufficialmente e a breve proposta all'asta.  LAMBORGHINI SPACE KEY: DI COSA SI TRATTA Il progetto, sviluppato in collaborazione con un artista ancora segreto e limitato a sole cinque unit&agrave;, vede protagonista un materiale composito avanzato in fibra di carbonio che la Casa del Toro ha inviato sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2019, nell'ambito di un progetto di ricerca comune. Dopo il ritorno dallo spazio e tutti i test necessari per la ricerca, tale materiale composito in fibra di carbonio fa adesso parte della Space Key. Ognuna delle cinque Space Key &egrave; collegata a un'opera d&rsquo;arte unica ed esclusivamente digitale realizzata dallo stesso artista tramite il codice QR che si trova sul retro della fibra di carbonio. "LAMBORGHINI VERSO NUOVI ORIZZONTI" "L'innovazione &egrave; una parte fondamentale del DNA Lamborghini - afferma Stephan Winkelmann, Presidente e CEO di Lamborghini -. Siamo un'azienda leader per quanto riguarda i materiali compositi in fibra di carbonio nel settore automobilistico, quindi due anni e mezzo fa siamo andati oltre partecipando al progetto di ricerca comune nello spazio. Ora, con l'ingresso nel metaverso, Lamborghini sfreccia ancora una volta verso nuovi orizzonti. Abbiamo sentito il richiamo del mondo degli NFT e siamo entusiasti di far parte di questa community davvero appassionata e innovativa". Lamborghini, vendite record nel 2021 e in arrivo ci sono 4 novit&agrave;       

Il marchio del Toro debutta nel metaverso con un'opera d'arte in firba di carbonio spedita nello spazio nel 2019 che, a breve, sar&agrave; proposta all'asta

Lamborghini sulla Luna con gli NFT

        Un tuning che non fa prigionieri, quello che la giapponese Liberty Walk ha realizzato per la Lamborghini Aventador, ultimo lavoro dell'azienda nipponica prima che la Casa di Sant'Agata ritiri dalla produzione la supercar uscita per la prima volta nel 2011. E lo fa applicando alla vettura il suo body kit GT EVO, che rende l'Aventador ancora pi&ugrave; aggressiva rispetto al solito.  ESTETICA IPER AGGRESSIVA Lamborghini Aventador GT EVO &egrave; un auto che dichiara le sue intenzioni gi&agrave; al primo sguardo. Liberty Walk si &egrave; concentrata interamente sull'estetica, rendendo la supercar ancora pi&ugrave; affilata e iper spigolosa, partendo dal frontale, che presenta un paraurti inedito con nuove prese d'aria e lo splitter anteriore riabbassato. Pi&ugrave; aggressivo anche il cofano, spiccano inoltre le feritoie aerodinamiche sui passaruota. Mansory Cabrera, il tuning di razza stravolge Aventador SVJ Volgendo lo sguardo verso la zona posteriore, ci si imbatte nelle enormi minigonne laterali che contraddistinguono la vettura, fino ai passaruota sovradimensionati in grado di sostenere l'imponente alettone in nero opaco, che si abbina allo stesso colore presente sulle ruote. All'alettone &egrave; inoltre fissata un'ulteriore ala aerodinamica. Per completare il quadro, basta abbassare gli occhi e notare l'enorme diffusore. IL PREZZO Insomma, un'Aventador da combattimento. Il prezzo fissato da Liberty Walk &egrave;, al cambio, di 163.000 euro, anche se c'&egrave; l'opportunit&agrave; di acquistare il kit nella sua versione di plastica a un prezzo di 82.500 euro. Lamborghini Aventador SV di Chris Brown, eccentrica bicromia       

La supercar bolognese &egrave; ancora pi&ugrave; affilata e aerodinamica nella nuova interpretazione che le ha dato il tuner giapponese

Lamborghini Aventador GT EVO, il tuning da combattimento

        I numeri dicono di una crescita del 13% rispetto alle vendite 2020, per Lamborghini. Il 2021 che si lascia alle spalle la casa di Sant'Agata Bolognese &egrave; stato l'anno dell'arrivo al capolinea per Aventador. E' stato anche l'anno dell'annuncio del piano di investimenti da 1,5 miliardi di euro nel corso dei prossimi quattro anni, Cor Tauri verso l'elettrificazione e l'ampliamento della gamma a un quarto modello, interamente elettrico, che vedr&agrave; la luce nella seconda met&agrave; del decennio. Urus guida le vendite Ecco, il successo del marchio &egrave; nel record di vendite, 8.405 unit&agrave;, dove la parte del leone la fa il suv Urus, con 5.021 esemplari venduti. Proprio Urus &egrave; atteso a un aggiornamento di met&agrave; carriera, il restyling sar&agrave; tra le quattro novit&agrave; che Lamborghini ha in programma di lanciare nel corso dei prossimi 12 mesi.&nbsp; Aventador, ibrida in arrivo Un anno nel quale scopriremo anche l'erede della Aventador, la futura supercar V12 ibrida, gi&agrave; apprezzata nelle forme generali, grazie ai muletti immortalati su strada. Il 2023 segner&agrave; l'avvio della produzione della prima Lambo ibrida, dove Aventador nel 2021 ha pesato nelle vendite per 798 esemplari. Secondo modello pi&ugrave; apprezzato dai clienti, Huracan: 2.586 esemplari venduti. &ldquo;Questo record ci d&agrave; conferma di quattro fattori: la solidit&agrave; della nostra strategia, l&rsquo;elevata reputazione che il brand gode a livello internazionale, la competenza e la passione delle nostre persone e l&rsquo;estrema professionalit&agrave; e dinamismo dimostrata dai nostri 173 dealer in 52 mercati, che hanno continuato a investire insieme a noi in un periodo di sfide e incertezze", il commento dell'a.d. Winkelmann. Cina, la domanda corre Lamborghini cresce in doppia cifra negli USA (+11%), in Germania (+16%) e vola in Asia, con il +55% di vendite tra Cina continentale, Hong Kong e Macao. In Italia la crescita &egrave; stata del 3%, 359 Lamborghini prodotte a Sant'Agata si sono "fermate" in terra italica. LEGGI ANCHE - "Direzione Cor Tauri&rdquo;: la roadmap dell&rsquo;elettrificazione Lambo La presenza globale di Lamborghini &egrave; concentrata nell'area Emea per il 39%, il 35% delle vendite &egrave; localizzato in America, il 27% nell'area Asia-Pacifico.&nbsp;       

Con oltre 8.400 unit&agrave; vendute &egrave; stato il miglior anno per la casa del Toro, che ha in vista il lancio di numerose novit&agrave; di prodotto e un'elettrificazione della gamma che tra 2023 e fine 2024 sar&agrave; completa

Lamborghini, vendite record nel 2021 e in arrivo ci sono 4 novità

La versione pi&ugrave; potente della Lamborghini Urus &egrave; il frutto della collaborazione tra due dei tuner tedeschi pi&ugrave; famosi. Mansory e MTM, noti per le loro elaborazioni estreme, hanno lavorato congiuntamente al Suv italiano, sia sull&#39;aspetto meccanico che su quello estetico. Il risultato &egrave; una Urus pi&ugrave; che mai aggressiva e potente: grazie alle cure dei due tuner ora infatti esprime oltre 1.000 cavalli di potenza, e 1.250 nm di coppia. A un prezzo non proprio popolare di 450mila euro.  Lamborghini Hurac&aacute;n STO, la prova in pista della supercar estrema del Toro    Lamborghini Urus, il super tuning di Mansory e MTM  La Lamborghini Urus &egrave;, gi&agrave; di serie, uno dei Suv pi&ugrave; potenti e sportivi sul mercato. La Casa di Sant&#39;Agata Bolognese ha infatti dotato la sua prima vettura a ruote alte di un poderoso V8 biturbo di 4 litri, che eroga 650 cavalli e 850 Nm. Numeri giudicati insufficienti da Mansory e MTM, due dei tuner tedeschi pi&ugrave; noti e attivi nel campo delle supercar. Che hanno cos&igrave; deciso di sottoporre al loro trattamento il Suv emiliano.  Gli interventi hanno riguardato la carrozzeria, rivista con numerosi nuovi pannelli ed elementi aerodinamici, oltre che a prese d&#39;aria aggiuntive e a un estrattore posteriore specifico. Sono nuovi su questa versione della Urus anche i cerchi in lega l&#39;impianto di scarico, che termina con un triplo terminale dalla curiosa forma a fiore. Ma &egrave; sottopelle che la Lamborghini &egrave; cambiata di pi&ugrave;: da questo punto di vista il lavoro maggiore &egrave; stato fatto da MTM, che ha elaborato il V8 fino alla potenza di 1.015 cavalli e 1.250 Nm di coppia massima. Vale a dire oltre 350 cv e 400 Nm in pi&ugrave; rispetto al modello standard.  Nuova Lamborghini V12 ibrida, avvistata l&#39;erede della Aventador  Prezzo record per il super Suv  Il prezzo per questa Urus cos&igrave; esagerata? Dipende dalle richieste di ciascun cliente, ma si aggira intorno al mezzo milione di dollari, vale a dire circa 450mila euro. I due tuner tedeschi non hanno, per adesso, rilasciato alcuna informazione riguardo alle prestazioni della loro Urus, che per&ograve; promettono di essere degne di una supercar vera e propria. La versione di serie del modello accelera da 0 a 100 in 3&rdquo;6 e raggiunge i 305 km/h, e i numeri di questa elaborazione non potranno che essere ancora pi&ugrave; estremi.  Lamborghini Gallardo da oltre 1.000 CV: c&#39;&egrave; il motore Toyota 

I due tuner tedeschi mansory e MTM hanno sottoposto ai loro trattamenti la Lamborghini urus: il risultato &egrave; un super Suv con pi&ugrave; di 1.000 cavalli e 1.250 Nm di coppia

Lamborghini Urus, supera quota 1.000 cv con il tuning di Mansory e MTM

STO, ovvero Super Trofeo omologata. La sintesi dell&#39;ultima versione della Lamborghini Hurac&aacute;n sta in questa sigla, che rivela le strette parentele con il modello da corsa utilizzato nel monomarca della Casa del Toro. Del resto, la Hurac&aacute;n STO non fa nulla per nascondere la sua attitudine pistaiola, sfoggiando appendici aerodinamiche estreme oltre che una tinta bicolore impossibile da non notare.  Centro Prove, la Top 10 delle sportive pi&ugrave; veloci sul circuito di Balocco  Lamborghini Hurac&aacute;n STO, dalle corse&nbsp;alla strada  Una vettura nata in pista e adattata alla strada non potevamo che provarla in un circuito, e non uno qualsiasi. Il nostro test con la Hurac&aacute;n STO si &egrave; infatti svolto tra i cordoli dell&#39;impegnativo tracciato di Imola, che ha permesso di esaltare le qualit&agrave; dinamiche della pi&ugrave; estrema tra le Lamborghini stradali oggi a listino. Con i suoi 640 cavalli scaricati tutti sulle ruote posteriori come sulla versione da gara.  Ecco, a seguire, la video-prova della Lambo STO sul circuito di Imola con Alberto Sabbatini:   

Abbiamo messo alla prova sul circuito di Imola la pi&ugrave; estrema tra le Lamborghini, la Hurac&aacute;n STO con 640 cavalli

Lamborghini Hurac&aacute;n STO, la prova in pista della supercar estrema del Toro

        Natale col Toro a Dubai. Nella citt&agrave; degli Emirati Arabi Uniti &egrave; stata inaugurata la pi&ugrave; grande concessionaria di Lamborghini. Assieme alla Lounge che&nbsp;si trova all&rsquo;interno dell&rsquo;Hotel ME Dubai by Meli&aacute; nel quartiere Business Bay; come la prima Lamborghini Lounge di Porto Cervo in Sardegna, ospita uno studio Ad Personam dove i clienti possono personalizzare ogni aspetto della Lamborghini che stanno acquistando, un&rsquo;ampia area destinata ai partners e spazi per eventi, oltre ad essere un punto di riferimento per Test Drive.  Questo nuovo spazio &nbsp;&egrave; ricavato all&rsquo;interno dell&rsquo;Hotel ME by Meli&aacute;, progettato dall&rsquo;architetto Zaha Hadid; una Lamborghini Uru] esposta all&rsquo;esterno e una Hurac&aacute;n STO nella hall dell&rsquo;hotel, accolgono gli ospiti e sono parte integrante della lounge situata al secondo piano della struttura. Ricavata nell&rsquo;edificio The Opus by Omniyat, in Al A&rsquo;amal Street, la lounge rimarr&agrave; aperta fino al 17 gennaio 2022.  Lamborghini integrer&agrave; il sistema di navigazione what3words dal 2022 Le parole di Stephan Winkelmann &ldquo;Sono lieto di aprire le porte di questo spazio privato ed esclusivo in cui i nostri clienti si possano riconoscere. Quello degli Emirati Arabi Uniti &egrave; un mercato molto importante per noi e, dopo il successo che sta avendo Expo 2020 di Dubai, volevamo creare un luogo che ci permettesse di raggiungere un numero ancora pi&ugrave; elevato di clienti e creare una connessione viva e personale con lo stile Lamborghini e le nostre origini italiane&rdquo;.   Situata nell&rsquo;iconica Sheikh Zayed Road, la struttura ospita lo showroom Lamborghini pi&ugrave; grande al mondo, rinnovato nel design. Ospita modelli Lamborghini nuovi e usati, insieme a un ampio ambiente per l&rsquo;assistenza. L&rsquo;edificio a tre piani per 891 metri quadrati &egrave; inoltre di elementi digitali che permettono ai visitatori di immergersi nel mondo Lamborghini, mentre lo studio Ad Personam ospita i clienti che vogliono personalizzare gli interni e gli esterni della propria nuova Lamborghini con una palette essenzialmente illimitata di colori, materiali, rivestimenti e accessori. Stephan Winkelmann ha commentato: &ldquo;Siamo lieti di poter inaugurare personalmente il nostro rinnovato showroom di Dubai insieme ad amici e colleghi degli Emirati. Questa imponente concessionaria, non solo trasmette l&rsquo;identit&agrave; e il design Lamborghini, ma rappresenta anche il lungo impegno del nostro partner, Al Jaziri Motors, nel suo costante investimento nel brand&rdquo;. Al Jaziri Motors &egrave; Ambassador esclusivo di Lamborghini in UAE dal 1985, con concessionarie a Dubai e Abu Dhabi.  Leggi anche: Nuova Lamborghini V12 ibrida, avvistata l'erede della Aventador&nbsp;        

Lamborghini ha inaugurato a Dubai la sua pi&ugrave; grande concessionaria, che include anche un'area lounge

A Dubai la più grande concessionaria Lamborghini

        Sar&agrave; molto, molto diversa dal modello che ha calcato le scene negli ultimi lustri, nuova Lamborghini Aventador. Nome di comodo, visto il passaggio generazionale e la scelta di un nome che sar&agrave; altro. Non sar&agrave; diversissima solo per l'elettrificazione del motore V12 aspirato, una componente ibrida necessaria per controllare almeno in parte le emissioni del plurifrazionato. Stile inedito per Lamborghini Sar&agrave; diversissima l'erede della Aventador anche nell'impianto di stile, come testimoniano le immagini diffuse da Varryx su YouTube. Un muletto di aggira dalle parti di Sant'Agata Bolognese, passa accanto ai muletti di Urus restyling e rivela i primi particolari utili a raccontare la supercar ibrida Lamborghini.  Coda scavata e scarichi alti alti Concentrarsi sui terminali di scarico aiuta a capire meglio come a essere diverso sar&agrave; tutto il volume del retrotreno, l'area dietro all'abitacolo. I quattro terminali di scarico sono incorniciati da due elementi esagonali, a loro volta inseriti in una lavorazione della carrozzeria che ne segue le geometrie. LEGGI ANCHE - Lamborghini-Gandini, botta e risposta sulla nuova Countach L'indizio di un retrotreno inedito arriva osservando quanto e come si muovano le plastiche di mascheratura della carrozzeria, sotto la pressione dell'aria, segnale di una zona vuota dietro al lunotto e tra i montanti.&nbsp; Mai il posizionamento degli scarichi era stato cos&igrave; alto sulla Aventador, probabilmente una scelta funzionale a liberare spazio nella zona della trasmissione per i componenti dell'elettrificazione ibrida. L'impressione che si ha &egrave; di una Lamborghini V12 destinata a proporre un'aerodinamica del retrotreno dove la copertura del vano motore sar&agrave; molto pi&ugrave; bassa e scavata dietro al lunotto. Il lancio della nuova Lambo V12 ibrida &egrave; atteso nel 2023, dopo l'introduzione della gamma rinnovata di Urus.       

I muletti della nuova Aventador, il modello Lamborghini V12 ibrido, rivelano le prime, sostanziali, differenze di stile e aerodinamica, specialmente al posteriore

Nuova Lamborghini V12 ibrida, avvistata l'erede della Aventador

        Una Lamborghini Diablo speciale, nata per celebrare i 30 anni del Marchio italiano, e prodotta in tiratura limitata di appena 150 esemplari. Uno di questi, contraddistinto dal numero 77 di 150, &egrave; stata messa in vendita negli Stati Uniti dalla casa d'aste Bring a Trailer e aggiudicata per un prezzo da record di oltre 400mila dollari. A far alzare la quotazione della coup&eacute; V12 non solo la rarit&agrave; del mezzo e le sue caratteristiche meccaniche, ma anche le ottime condizioni di conservazione e il basso chilometraggio: questa Lamborghini color argento ha percorso appena 33mila chilometri dal momento della sua immatricolazione avvenuta 27 anni fa. Lamborghini Hurac&aacute;n EVO diventa opera d'arte: ecco "Minotauro"  Lamborghini Diablo SE30, all'asta la serie speciale Nel 1993, Lamborghini festeggiava i suoi primi 30 anni di attivit&agrave;. Per celebrare quel traguardo, la Casa del Toro lanci&ograve; una versione speciale della coup&eacute; di punta dell'epoca, la Diablo, denominandola SE30. Un'edizione speciale prodotta in appena 150 esemplari, venduti nei due anni successivi. La supersportiva disegnata da Marcello Gandini per l'occasione ricevette una serie di modifiche estetiche e tecniche, come paraurti ridisegnati, condotti di raffreddamento dei freni a strisce, condotti di raffreddamento posteriori verticali in tinta con la carrozzeria e uno spoiler posteriore rivisto. L'esemplare messo in vendita da Bring a Trailer &egrave; stato realizzato nel 1994, e si caratterizza per il colore grigio argentato all'esterno, mentre gli interni sono in pelle total black. I cerchi in lega sono OZ in magnesio, da 17&rdquo; pollici all'anteriore e 18&rdquo; al posteriore. Il motore, posto come tradizione alle spalle del guidatore, &egrave; un possente V12 da 5,7 litri e 525 cavalli, abbinato alla trazione posteriore e a un cambio automatico a cinque rapporti. Entusiasmanti le prestazioni: da 0 a 100 km/h questa Diablo SE30 impiega appena 4 secondi, mentre la velocit&agrave; massima &egrave; di 331 km/h. Lamborghini, Countach e non solo danno spettacolo in Giappone Prezzo record per la V12 di Sant'Agata L'auto, sottoposta ad alcuni interventi di restauro, &egrave; in ottime condizioni, e segna appena 33mila km percorsi. L'esemplare, infine, &egrave; stato dotato di alzacristalli elettrici. Subito dopo essere stata messa in vendita, la vettura &egrave; stata oggetto di una battaglia all'ultimo rilancio, per poi essere aggiudicata per la cifra di ben 406mila dollari, pari a quasi 360mila euro. Una cifra superiore a quella necessaria per acquistare una Aventador LP 740-4 S nuova. Lamborghini-Gandini, botta e risposta sulla nuova Countach       

La casa d'aste americana Bring a Trailer ha messo all'asta uno dei 150 esemplari di Lamborghini Diablo SE30, versione speciale della V12 lanciata nel 1993 per celebrare i 30 anni del Marchio emiliano

Lamborghini Diablo SE30, all'asta la coupé V12 per i 30 anni del Toro

C&rsquo;&egrave; un motore Lamborghini, un V12 del 1992 per la precisione, che non scalpita sotto il cofano di una supercar di Sant&rsquo;Agata, ma nello scafo di un catamarano da corsa. Ed &egrave; all&rsquo;asta&hellip; e non vede l&rsquo;ora di planare a tutto gas, sull&rsquo;acqua, ancora una volta.  Motori nautici Lamborghini, V12 di successo  Premessa. La storia dei motori marini Lamborghini inizi&ograve; 35 anni fa, quando il mitico Ferruccio &ldquo;prest&ograve;&rdquo; il V12 della Espada per i catamarani da corsa dei Cantieri Molinari. Il Toro decise di continuare a spingere sull&rsquo;acceleratore per volare anche sull&rsquo;acqua e realizz&ograve; poi il proprio offshore, il Quetzal, spinto da un propulsore derivato dal V12 della LM, modificato nella cubatura portata da 5,2 a 8,000 cc. Poi, nel 1984, la svolta, con la decisione di affidare all&rsquo;ingegner Giulio Alfieri lo sviluppo di un&rsquo;unit&agrave; specifica per l&rsquo;utilizzo marino, un V12 da 8,200 cc e circa 850 cavalli di potenza, il gioiello che ha dominato la Calsse 1 dei campionati offshore, portando a casa qualcosa come 8 titoli mondiali e 6 europei.  La storia del catamarano da corsa all&#39;asta  Un vero portento che ha fatto la storia delle competizioni marine, usato anche in altre classi e per portare al successo tipi di scafi diversi come, appunto, quello all&rsquo;asta. L&rsquo;idroplano preparato dai Cantieri Lucini per la Classe R00 tra il 1992 e il 1997 ha trionfato per tre volte alla Centomigla del Lario. La versione all&rsquo;asta &egrave; quella in livrea rossa, pilotata dallo svizzero Stefano Muller fino al 2017.  Stima tra i 90.000 e 140.000 euro: un affare.  Tecnonmar Lamborghini, hypercar dei mari   

Il catamarano da corsa dei Cantieri Lucini&nbsp;&egrave; spinto dal glorioso V12 della Casa di Sant&#39;Agata, propulsore che ha dominato la scena delle gare off-shore

Lamborghini, il V12 che plana sull&#39;acqua all&#39;asta

        Lamborghini ha annunciato l'adozione dell'innovativo sistema di navigazione what3words. Basato sui comandi vocali di Amazon Alexa, il nuovo sistema sfrutta una suddivisione della superficie dell'intero pianete in micro aree, ciascuna contraddistinta da un codice di tre parole. Pronunciandole &egrave; possibile attivare la navigazione verso la propria destinazione in maniera univoca, anche se ci si trova offline, e senza bisogno di aggiornamenti. Il sistema what3words verr&agrave; integrato su tutta la gamma Hurac&aacute;n a partire dalla met&agrave; del 2022. Lamborghini, sfilata show a Tokyo  Lamborghini con what3words e Alexa La navigazione &egrave; uno dei servizi pi&ugrave; utilizzati dagli automobilisti, e spesso nasconde alcune problematiche. Ad esempio, non sempre &egrave; facile trovare l'indirizzo desiderato, ammesso che la propria destinazione ne abbia uno. Per superare questo limite, i creatori di what3words hanno ideato un sistema che suddivide la mappa del mondo in 57 trilioni di micro aree, ognuna delle quali di forma quadrata di appena 10 metri quadrati. Ogni area &egrave; identificata da un codice univoco formato da appena 3 parole (da qui il nome del servizio). Per selezionare la propria destinazione, quindi, non sar&agrave; pi&ugrave; necessario inserire un indirizzo o delle coordinate, bens&igrave; baster&agrave; solamente pronunciare questa combinazione di parole al sistema. Che, grazie al supporto di Amazon Alexa Complete Control (Lamborghini &egrave; stata la prima Casa automobilistica a implementarlo) pu&ograve; far partire la navigazione. Ci&ograve; avviene anche se non ci si trova online, e senza bisogno di aggiornamenti. Lamborghini-Gandini, botta e risposta sulla nuova Countach La navigazione del futuro "Gli indirizzi tradizionali non sono adatti all'input vocale, e molto spesso i posti migliori non hanno affatto un indirizzo &ndash; ha spiegatoChris Sheldrick, CEO e co-fondatore dell'azienda che propone l'innovativo sistema di navigazione - Insieme, what3words e Alexa offrono la soluzione perfetta per la navigazione, e con essa un'esperienza esclusiva e imparagonabile. I driver Lamborghini possono ora esplorare sentieri off-road, o trovare un ingresso VIP in un locale esclusivo con solo 3 parole&rdquo;. "Il futuro della mobilit&agrave; richiede la tecnologia pi&ugrave; avanzata, ed &egrave; per questo che oggi Lamborghini annuncia il roll-out di what3words. I nostri driver potranno sperimentare il modo pi&ugrave; semplice di navigare a voce" ha detto invece Luca Giardino, Head of Connectivity di Automobili Lamborghini, commentando l'introduzione del nuovo sistema sulla gamma Hurac&aacute;n. Lamborghini Hurac&aacute;n EVO diventa opera d'arte: ecco "Minotauro"       

Lamborghini ha annunciato che da met&agrave; 2022, sui modelli della gamma Hurac&aacute;n, verr&agrave; offerto l'innovativo sistema di navigazione what3words, integrato con Amazon Alexa

Lamborghini integrerà il sistema di navigazione what3words dal 2022

        Le strade di Tokyo si riempiono della bellezza e della potenza di 70 Lamborghini, tra cui 20 Countach. Non a caso. Lo scorso 5 e 6 novembre al Triangular Square, Shinjuku Sumitomo Building della capitale nipponica si &egrave; tenuto il Lamborghini Japan Day 2021, dove sono state esposte dieci Countach selezionate tramite il Lamborghini Countach Contest Japan per festeggiare il 50&deg; anniversario dello storico iconico modello del marchio. Lamborghini Countach: l&rsquo;icona fa 50 anni e una video-serie la celebra COUNTACH GRANDE PROTAGONISTA Il contest si &egrave; tenuto tramite voto online a partire dallo scorso 8 ottobre, e ha visto la partecipazione di 26 modelli di Countach provenienti da tutto il Giappone, tra cui auto certificate dal Polo Storico della Casa di Sant'Agata. Le dieci Countach arrivate in finale sono state esposte al Lamborghini Day Japan e oltre 500 partecipanti hanno espresso la loro preferenza finale nel corso di sei sessioni durante l'evento. L'auto che ha ottenuto il maggior numero di voti &egrave; stata nominata "Best of Countach". Inoltre, una Countach LP400 S del 1978 ha vinto il premio speciale della giuria, composta dai giudici Jun Nishikawa, giornalista automobilistico, Shiro Nakamura, designer automobilistico, e Shiro Horie, caporedattore di Octane Japan. &Egrave; stata inoltre presentata per la prima volta in Giappone la Essenza SCV12 dal motore V12 aspirato da 830 cv, il pi&ugrave; potente nella storia di Lamborghini. Lamborghini Essenza SCV12, 830 cv per la hypercar da pista A esaltare gli appassionati del Sol Levante &egrave; stata per&ograve; la sfilata delle Lamborghini per le strade di Tokyo: 70 modelli del passato e del presente, V12 e V10 che hanno rombato tra le vie della citt&agrave;, illuminate dalla luce del giorno e splendenti anche di notte, a sfoggiare una grazia e un vigore tipici del made in Italy, capace di emozionare anche il Giappone.        

Settanta modelli della Casa del Toro hanno sfilato per le strade di Tokyo in occasione del Lamborghini Japan Day 2021, tra supercar di oggi e del passato

Lamborghini, Countach e non solo danno spettacolo in Giappone

La nuova Lamborghini Countach ha suscitato numerose reazioni, spesso contrastanti, tra gli appassionati di auto. Da una parte chi ha apprezzato l&#39;impegno profuso da Lamborghini nel riproporre in veste moderna un grande classico della propria storia; dall&#39;altro chi, invece, non ha accolto con entusiasmo il nuovo modello. Fa parte di quest&#39;ultima fazione Marcello Gandini, storico designer che diede i natali alla prima Countach, che ha preso le distanze dalla nuova LPI 800-4. Una reazione decisa, quella di Gandini, tanto da spingere la Casa di Sant&#39;Agata Bolognese a rispondere per via ufficiale.  Nuova Lamborghini Countach, la rinascita di un mito    Nuova Countach, le parole di Marcello Gandini  Era il 1971 quando venne presentata per la prima volta la Lamborghini Countach. Futuristica e aerodinamica, il suo design era opera di Marcello Gandini, padre di vetture come l&#39;Alfa Romeo Carabo, la Lancia Stratos e diversi modelli della Casa del Toro, tra cui Diablo, Espada, Urraco, Jalpa e la iconica Miura. La corsa estate, in occasione dei 50 anni della Countach, Lamborghini ha deciso di omaggiare tale modello riproponendone una nuova e moderna interpretazione, contraddistinta dalla sigla LPI 800-4, sulla base tecnica della coup&eacute; Aventador.  Un&#39;operazione che non ha entusiasmato tutti gli appassionati delle vetture del Toro e che soprattutto ha suscitato le critiche dello stesso Gandini. &quot;Non ho partecipato n&eacute; ero a conoscenza in alcun modo del progetto che non ha ottenuto alcun mio placet&quot;. Cos&igrave;, in una nota, il designer aveva commentato l&#39;uscita della nuova Countach. Gandini aveva inoltre precisato che, lo scorso giugno, aveva accettato di farsi intervistare con Mitja Borkert, direttore del centro stile Lamborghini, e di avere in quell&#39;occasione ricevuto in regalo il modellino del prototipo della nuova Countach. Aggiungendo che &quot;n&eacute; in precedenza n&eacute; nel corso dell&#39;intervista &egrave; stato dichiarato che la vettura fosse programmata per una produzione in serie limitata&quot;.  Ferrari Testarossa vs Lamborghini Countach, la sfida sul filo degli &#39;80  La risposta di Lamborghini  L&#39;intervista, realizzata per celebrare i 50 anni del modello originale, era poi stata pubblicata sul sito di Lamborghini insieme alla scheda tecnica della LPI 800-4. Spingendo Gandini a prendere le distanze dal progetto e a precisare di non aver avuto alcun ruolo nella progettazione del nuovo modello. &quot;Ho costruito la mia identit&agrave; di designer per Lamborghini &ndash; ha poi concluso Marcello Gandini - su un concetto unico: ogni nuovo modello doveva essere completamente diverso rispetto al precedente. Mercati e marketing sono cambiati molto da allora, ma per quanto mi riguarda, ripetere un modello del passato rappresenta, secondo me, la negazione dei principi fondanti del mio DNA di car designer&quot;.  In seguito alle dichiarazioni di Gandini, non si &egrave; fatta attendere la risposta ufficiale di Lamborghini, che ha precisato &quot;di non aver mai attribuito a Marcello Gandini alcun ruolo nella realizzazione del modello Countach LPI 800-4&quot;. Aggiungendo poi che &quot;Il modello (la LPI 800-4 del 2021, ndr) &egrave; frutto del lavoro del team del Centro Stile e del Dipartimento di R&amp;D di Lamborghini, che rappresenta una rivisitazione in chiave moderna di una sua vettura iconica in maniera coerente al design DNA che caratterizza le Lamborghini di ieri e di oggi. L&rsquo;Azienda tiene a precisare di non aver mai attribuito a Marcello Gandini alcun ruolo nella realizzazione del modello Countach LPI 800-4, avendolo viceversa invitato, con una video-intervista realizzata nel giugno 2021, ad un dialogo con il designer e capo del Centro Stile Lamborghini, per un confronto tra il modello passato ed il nuovo. Come si evince anche dalla video-intervista, l&rsquo;Azienda ha messo al corrente Marcello Gandini della presentazione della nuova Countach LPI 800-4 a Pebble Beach 2021, di cui veniva mostrato un modello in scala della nuova macchina e le tavole progettuali&quot;.  Si conclude cos&igrave;, almeno per il momento, il botta e risposta tra Marcello Gandini e Lamborghini in merito alla contestata nuova Countach. Che, nonostante le polemiche, ha gi&agrave; visto andare esaurita la sua intera produzione di 112 esemplari.  Lamborghini Hurac&aacute;n EVO diventa opera d&#39;arte: ecco &quot;Minotauro&quot; 

Il designer Marcello Gandini ha criticato il progetto della nuova Countach LPI 800-4: la risposta di Lamborghini

Lamborghini-Gandini, botta e risposta sulla nuova Countach

        Si possono dipingere le emozioni che si provano alla guida di una Lamborghini? L'artista Paolo Troilo lo ha fatto. Ma non su tela, bens&igrave; direttamente sulla carrozzeria bianca di una Hurac&aacute;n EVO. Il risultato &egrave; "Minotauro", rappresentazione visiva e dinamica delle sensazioni provate dal pittore al volante della supercar di Sant'Agata.  UOMO, TORO E MITO Arte e automobilismo si fondono nella vettura speciale realizzata dal Troilo, presentata presso La Bullona di Milano lo scorso 3 novembre, e che deve il suo nome, "Minotauro", proprio alla crasi emozionale e semantica che l'artista ha vissuto quando &egrave; entrato in contatto con Lamborghini. Il tributo si concretizza infatti in un'opera dove si fondono "l'uomo" raccontato dalla pittura, il "toro" simbolo di Lamborghini e il concetto di "mito" espresso nello slancio vigoroso e quasi animalesco che la figura maschile dipinta sulle fiancate &egrave; in grado di sprigionare. La forza comunicata dagli avanbracci e i pugni chiusi presenti sul cofano anteriore rievocano le corna taurine. Lamborghini Hurac&aacute;n EVO, pi&ugrave; connessa con Amazon Alexa "Il tempo. Io sono innamorato della lentezza, e l'ho sempre difesa considerandola un ingranaggio cardine del piacere, della cultura, della bellezza, del successo - ha affermato Paolo Troilo -. Ma capita che ci siano degli incontri che ti cambiano. Incontrare la Lamborghini Hurac&aacute;n EVO e provarla mi ha suggerito che esistono anche cose capaci di sprigionare le stesse energie con l'accelerazione, con la velocit&agrave;, con lo scatto. Cos&igrave; ho sentito il rumore del vento che aumenta mentre lo spazio si accorcia e il tempo si deforma: ho sentito un vento liquido e l'ho usato per dipingere sulla musa stessa, ispiratrice di queste emozioni - la Hurac&aacute;n - il mio Minotauro". DOVE POTER AMMIRARE L'OPERA La Hurac&aacute;n EVO dipinta da Paolo Troilo, assieme ad altre opere dell'artista, saranno esposte presso Palazzo Serbelloni in Corso Venezia 16 a Milano, dal 4 al 13 novembre, nella mostra "TROILO-MILANO SOLO ANDATA", curata da Luca Beatrice. Lamborghini Huracan Evo RWD pi&ugrave; cattiva con la cura Novitec       

L'artista Paolo Troilo ha dipinto la carrozzeria della supercar seguendo le emozioni e le sensazioni di dinamismo e potenza provate al volante della vettura

Lamborghini Huracán EVO diventa opera d'arte: ecco "Minotauro"

        Sembra incredibile, ma nel 2021 ci sono ancora automobilisti capaci di confondere il pedale dell'acceleratore con quello del freno. Se poi lo si fa a bordo di una Lamborghini, le conseguenze possono essere catastrofiche. Come &egrave; successo la notte dello scorso 19 ottobre in Austria, con la supercar italiana finita in fondo al lago per la distrazione del suo conducente.  UNA RETROMARCIA NON PREVISTA... Secondo quanto ricostruito dalle autorit&agrave; austriache, intorno alle 22.50 di sera un conducente 31enne e un passeggero di 40 anni si sono fermati in un parcheggio vicino al lago Mondsee. Una volta sceso il 40enne, chi stava al volante ha tentato di girare rapidamente l'auto, confondendo per&ograve; i pedali di acceleratore e freno: &egrave; andato cos&igrave; in retromarcia a velocit&agrave; sostenuta sprofondando per 15 metri nel lago. Lamborghini a noleggio: spaventoso incidente per un 37enne che andava troppo veloce TUTTI SALVI, MA QUELLA LIVREA... L'auto ha iniziato rapidamente ad affondare, ma l'automobilista &egrave; stato in grado di liberarsi e nuotare fino a riva. Dopo essersi messo in salvo, il passeggero ha chiamato le autorit&agrave; e ha iniziato a prestare i primi soccorsi. Alla fine &egrave; stato portato in ospedale. Per recuperare la supercar sono serviti cinque sommozzatori, una gru da carro attrezzi e tre ore di tempo, rivelando una Hurac&aacute;n Performante dalla livrea discutibile: rosso, nera e verde con un'ape stilizzata sul cofano. De gustibus...        

Clamoroso incidente in Austria: una Hurac&aacute;n Performante (dalla livrea discutibile...) &egrave; finita 15 metri sott'acqua per colpa della distrazione del suo conducente

Confonde acceleratore e freno: la Lamborghini sprofonda nel lago!

        Arriver&agrave; nella seconda met&agrave; del decennio l'attesa&nbsp;Lamborghini elettrica. Forse con un leggero anticipo. Lanciata in occasione del'annuncio del piano &ldquo;Direzione Con Tauri&rdquo; dello scorso &egrave; stata "ribadita" da Automotive News Europe, che ha fissato l&rsquo;esordio della prima full electric del Marchio indicativamente poco dopo il 2025. Non a caso, proprio il Ceo Stephan Winkelmann aveva annunciato la elettrificazione per Urus e Huracan entro l&rsquo;inizio la fine del 2024.&nbsp; Ci sar&agrave; anche l&rsquo;erede di Aventador, che manterr&agrave; il V12, ma abbinato a un sistema ibrido plug-in. Con pi&ugrave; potenza e lavoro per limiare il peso.  Il quarto modello sar&agrave; una &nbsp;GT 2+2. "Lo vediamo almeno come 2+2 o come vettura da usare quotidianamente&rdquo;. Aveva dichiarati Winkelmann. Nuova architettura La granturismo a batterie sar&agrave; sviluppata sulla futura&nbsp;Volkswagen Mechatronics Platform SSP, che andr&agrave; a sostituire le MQB, MLB e anche le elettriche MEB e PPE. Un nuovo corso, che continua nel solco: Urus e Huracan, le due bestseller, sfruttano architetture in comune con altri Marchi VW, Come ha annunciato Markus Duesmann, Ceo Audi, servir&agrave;: &ldquo;per sfruttare i nostri punti di forza nella gestione della architettura e sfruttare le nostre capacit&agrave; per massimizzare le sinergie tra segmenti e Marchi&rdquo;.&nbsp; Il nuovo modello idealmente i riprender&agrave; il testimone dalla Espada, nata nel 1968. il design dovrebbe trarre spunto alla concept Asterion, presentata al Salone di Parigi nel 2014. Leggi anche: la prima Countach ricostruita esposta a Villa d'Este       

Sar&agrave; una granturismo a quattro posti, raccogliendo l&rsquo;eredit&agrave; di Espada, con stile ispirato ad Asterion

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