Aspettando Lamborghini Urus, ovvero, il contributo decisivo per raddoppiare i volumi produttivi. Il suv scalda il motore e si prepara alla prima mondiale a dicembre, poi andr&agrave; sulla linea di montaggio a Sant&#39;Agata Bolognese, dove trover&agrave; un impianto non semplicemente adattato per ospitare l&#39;assemblaggio del nuovo prodotto ma rivisto e ampliato fino a 160 mila metri quadri, dai precedenti 80 mila metri quadri. Diciotto mesi di lavoro e 3.600 persone esterne all&#39;azienda per realizzare una struttura che conta anche il reparto finizione per Aventador, Huracan e Urus, la nuova palazzina con la massima certificazione energetica e ambientale (LEED Platinum), un nuovo tracciato di prova dedicato al suv, con 13 differenti tipologie di superficie. Invariata la certificazione di Co2 neutrale ottenuta dal sito produttivo nel 2015.  Negli 80 mila metri quadri supplementari ci sar&agrave; spazio anche per un nuovo magazzino dedicato alla logistica, un nuovo polo energetico, il secondo impianto di trigenerazione - sempre nell&#39;ottica della massima efficienza energetica e della riduzione dei costi, trattandosi di un impianto che recupera l&#39;energia termica sviluppata dalla generazione di energia elettrica e la destina alla produzione di energia da impiegare per il raffreddamento -.  &laquo;Con il nostro terzo modello abbiamo voluto introdurre le tecnologie di produzione pi&ugrave; innovative, legate ai concetti di smart factory, capaci di supportare e collaborare&nbsp; con gli operatori. Con Urus nasce un nuovo modello di fabbrica, che noi chiamiamo&nbsp;Manifattura Lamborghini, nuovo punto di riferimento nell&rsquo;ambito dell&rsquo;industria automobilistica di vetture di lusso.  I vantaggi sostanziali che ne derivano sono rappresentati da una maggiore flessibilit&agrave; di produzione, una migliore accessibilit&agrave; delle informazioni e interconnessione dei sistemi, a potenziamento della professionalit&agrave; artigianale che da sempre ci contraddistingue e a sostegno del raddoppio dei volumi annunciato&raquo;, ha commentato&nbsp;Ranieri Niccoli, responsabile dell&#39;area Manufacturing.   Lamborghini, prima dell&#39;Urus l&#39;esagerata LM002  Manifattura Lamborghini che si sintetizza nel modello di fabbrica 4.0, dove l&#39;artigianalit&agrave; &egrave; affiancata dalla digitalizzazione, il processo produttivo ricorre a veicoli a guida automatica per movimentare vetture e materiali, i robot collaborativi sono un supporto per i lavoratori a vantaggio dell&#39;ergonomia della postazione di lavoro e il miglioramento della qualit&agrave; su operazioni ripetitive da svolgere con alti standard di qualit&agrave;, quale pu&ograve; essere l&#39;incollaggio dei vetri.&nbsp; 

Raddoppio di metri quadri nel sito produttivo di Sant&#39;Agata Bolognese, all&#39;insegna della massima efficienza energetica e dei concetti di fabbrica 4.0 con Manifattura Lamborghini

Lamborghini, il nuovo impianto &egrave; pronto per la Urus

Che il tuning non sia una questione per puristi pu&ograve; essere un concetto condivisibile. Che a volte riesca a dare pi&ugrave; pepe a certi modelli, anche. Alcuni casi in ogni modo sono oggettivi. Come quello della Lamborghini Espada elaborata dai russi.  Uno scempio, senza tanti giri di parole. La Lamborghini Espada &egrave; stata una V12 per 4 (persone) concepita a fine anni &#39;60. Per certi aspetti non lontana dal concetto della Ferrari FF. Molto affascinante, prodotta in circa 1300 esemplari tra il 1968 e il 1978.  Dotata anche di stravaganze extralusso per l&#39;epoca come il frigobar o il televisore a bordo, ma capace anche di una potenza fino a 350 cavalli.&nbsp; Un&#39;automobile molto speciale, disegnata da Bertone grazie alla matita di Marcello Gandini, autore di altri capolavori come la Miura, Countach, la Lancia Stratos o l&#39;Alfa Romeo Montreal. In mezzo a questo parterre de roi la Espada non sfigura.  Anzi, con i decenni sembra avere guadagnato fascino. Ma non &egrave; il caso di questo modello. Letteralmente seviziato, all&#39;esterno e all&#39;interno da un pacchiano upgrade. Nei colori e nelle forme. Non c&#39;&egrave; praticamente nulla di Lamborghini. La Espada &egrave; stata appensantita e resa molto pi&ugrave; volgare. Le foto, tra le quali ne abbiamo inserito qualcuna del modello orginale, dicono gi&agrave; tutto: si configura la lesa maest&agrave;. 

La V12 a quattro posti degli anni Settanta vittima di un pacchiano aggiornamento

Horror tuning: Lamborghini Espada oltraggiata dai russi

Il motore V12 6.5 litri da 740 cavalli? C&#39;&egrave;. La trazione integrale con asse posteriore sterzante? Presente. Le prestazioni estreme, da 350 orari di velocit&agrave; massima e 3&quot; sullo zero-cento? Confermate. Lamborghini Aventador S Roadster copia fedelmente le caratteristiche della coup&eacute;, eccezion fatta per la versatilit&agrave; extra offerta dalla presenza dell&#39;hard-top, dettaglio buon per scegliere se gustare la supercar di Sant&#39;Agata Bolognese protetti dal guscio in fibra di carbonio o con l&#39;abitacolo illuminato dal sole.&nbsp;  Realizzato in pi&ugrave; parti, l&#39;hard top pu&ograve; essere ospitato nel vano anteriore in configurazione scoperta. Pesa appena 6 kg e le linee sono state ottimizzate su entrambe le facce per garantire la miglior gestione dei flussi verso la coda all&#39;esterno e il massimo comfort ai passeggeri, che beneficeranno del profilo scavato del padiglione. La fibra di carbonio &egrave; l&#39;essenza di Aventador S, perch&eacute; non solo vi &egrave; realizzata tutta l&#39;aerodinamica inferiore, tra splitter, deviatori di flusso, diffusore, ma anche la cornice del parabrezza, le calotte degli specchietti e il tetto rigido. Diverse finiture tra le quali scegliere, opaco di serie, nero lucido a richiesta, oppure lucido con fibra in vista.&nbsp;  Variet&agrave; di opzioni previste anche per gli elementi delle due gobbe dietro i sedili, che abbassano la linea verso la coda e fungono da punto d&#39;ancoraggio posteriore dell&#39;hard top. Le lame possono aversi nere o trasparenti. Parlare di prezzo&nbsp;pu&ograve; servire solo per avere un&#39;idea del punto di partenza, poich&eacute; le possibilit&agrave; di personalizzazione sono infinite e il programma Lamborghini Ad Personam &egrave; in grado di soddisfare ogni richiesta. Prime consegne previste da febbraio 2018, serviranno 313.666 euro, prezzo consigliato e tasse escluse.&nbsp;  Che possiate permettervi la spesa o meno, val la pena scoprire cos&#39;altro offre la Roadster. Anzitutto l&#39;aggravio di peso &egrave; limitato, rispetto alla coup&eacute; sono appena 50 i kg di differenza. L&#39;aerodinamica &egrave; stata sviluppata fino a ottenere ben il 130% in pi&ugrave; di carico deportante all&#39;avantreno rispetto alla precedente Aventador e nelle diverse configurazioni dell&#39;ala posteriore mobile i miglioramenti dell&#39;efficienza arrivano al 50% in veste da alto carico aerodinamico o addirittura il 400% in modalit&agrave; basso carico.&nbsp;  L&#39;assetto pu&ograve; contare su nuove molle, sospensioni adattive con ammortizzatori magnetoreologici, bracci dello schema push-rod ridisegnati. I progressi di Aventador S Coup&eacute; migrano pari pari sulla Roadster. Lo stesso vale per l&#39;elettronica di gestione, le tre modalit&agrave; di guida Strada, Sport e Corsa si completano con la EGO, grazie alla quale ritagliare per ogni singolo componente dell&#39;auto la taratura desiderata (motore, cambio - 7 marce ISR -, sterzo, assetto).&nbsp;  Gli interni sono proposti in cinque diverse soluzioni, con pelle e Alcantara a farla da padroni. Alcantara di serie sul padiglione dell&#39;hard top, incorniciata dal carbonio, in alternativa si potr&agrave; scegliere un tessuto tecnico realizzato da Lamborghini e ribattezzato Carbon Skin, ancora pi&ugrave; leggero.&nbsp;  LA GAMMA LAMBORGHINI E IL LISTINO PREZZI 

Ricalca le prestazioni della coup&eacute; e aggiunge il fascino della guida senza hard-top. Con il programma Lamborghini Ad Personam non ci sono limiti alla personalizzazione

Lamborghini Aventador S Roadster, supercar Ad Personam

        Il 4 dicembre, come ormai noto, a Sant'Agata Bolognese verr&agrave; svelato l'Urus, il primo sport utility Lamborghini, escludendo l'LM002 presentato oltre 30 anni fa. Rappresenta il grande balzo del Toro bolognese, pronto a conquistare nuovi clienti con l'obiettivo di raddoppiare le vendite, passando da 3.500 a 7.000 unit&agrave; annue.&nbsp; La macchina &egrave; pronta al debutto e Maurizio Reggiani, direttore ricerca e sviluppo Lamborghini, conferma che avr&agrave; forme molto simili alla concept car. Sar&agrave; un modello senza compromessi, come tutte le Lambo, guidabile ma estremo allo stesso tempo: &ldquo;Sar&agrave; la Lamborghini dei Suv &ndash; dichiara Reggiani -. E' un'auto eccezionale: abbiamo fatto gi&agrave; molte sessioni di handling al Nurburgring e nel deserto, per testare i diversi range di guida, che su Urus sono stati amplificati al massimo&rdquo;. Perch&eacute; se Hurac&agrave;n e Aventador devono essere in grado di garantire guidabilit&agrave; e confort in strada, quanto prestazioni al top in pista, il Suv dovr&agrave; anche poter offrire vere capacit&agrave; off-road: &ldquo;Sono state inserite barre antirollio attive e sospensioni pneumatiche per ridurre il beccheggio: in questo modo il corpo macchina non si muove n&eacute; sulle dune n&eacute; al Ring. Pu&ograve; essere una limousine su strada ma &egrave; una vera Lambo anche in pista. Inoltre sar&agrave; disponibile uno specifico package off-road che permetter&agrave; alla macchina di andare dove altre non riescono&rdquo;. &nbsp; La propulsione, come noto, &egrave; affidata a un motore V8 turbo da 650 cavalli, capace di garantire una velocit&agrave; massima superiore ai 300 km/h. Altro passo epocale per un marchio che ha costruito il suo blasone sugli aspirati, nonch&eacute; una scelta che ha sollevato qualche critica da parte dei puristi. Tuttavia Reggiani sottolinea che Lamborghini non sta dicendo addio all'aspirato: &ldquo;La scelta del turbo &egrave; fine al prodotto: un motore turbo &egrave; l'unico in grado di fornire abbastanza coppia gi&agrave; a 1500 giri per superare una duna, ad esempio. Ogni macchina ha il suo dna e deve avere il motore giusto&rdquo;. Lamborghini &egrave; stata una delle ultime Case a cedere alla tentazione Suv e ormai gli astenuti si contano sulla dita di una mano. Urus &egrave; un prodotto che rompe con la tradizione, tuttavia portatore della genetica del marchio: &ldquo;Per poter avere un Urus serve un'Aventador &ndash; conclude Reggiani - che crea il valore del brand. E' una vettura di grande successo, sold out dal 2011, con 1100 pezzi all'anno, la massima capacit&agrave; produttiva. Ma Urus ha lo stesso Dna: salendoci a occhi chiusi devi capire immediatamente di essere su una Lambo&rdquo;. LAMBORGHINI HURACAN PERFORMANTE: LA PROVA IN PISTA       

Maurizio Reggiani anticipa nuove informazioni sul Suv Lamborghini e spiega la scelta di un V8 turbo. Ma la gamma sportiva non abbandona il motore aspirato

Lamborghini Urus, Reggiani: "Turbo la scelta più logica per un Suv"

Un&#39;italiana fa girare la testa agli inglesi. E&#39; la preziosissima Lamborghini Centenario arrivata in centro a Londra nello showroom extra lusso H.R.Owen, paralizzando il traffico e le attenzioni dei presemti.  Il camion s&#39;&egrave; fermano davanti alla concessionaria. Folla incantanta e rombo del motore. Il resto lo hanno fatto le forme estreme, e inconfondibili, di questa Lambo assai rara. Nata&nbsp;nel 2016 per celebrare il 100&deg; anniversario della nascita&nbsp;del fondatore della Casa emiliana,&nbsp;Ferruccio Lamborghini.  La Centenario comunque &egrave; gi&agrave; andata tutta prenotata&nbsp;nella sua piccolissima serie. Solo 40 esemplari - 20 coup&eacute; e 20 roadster - a 1 milione e 750 mila euro, tasse escluse. Realizzata con fibra di carbonio a vista, materiale impiegato anche per il monoscocca dall&#39;elevatissima rigidit&agrave; torsionale, dichiarata in 35.000 Nm per grado.  Il tetto &egrave; stato ispirato dal mondo aeronautico e ingloba feritoie per convogliare l&#39;aria verso il vano motore, coperto da un elemento in fibra e piccole vetrature che provano a simulare un lunotto.  Sotto la pelle c&#39;&egrave; il V12 aspirato pi&ugrave; potente mai realizzato da Lamborghini. Eroga 770 cavalli, con il limitatore portato a quota 8.600 giri. Quatto ruote motrici, anche quelle posteriori sterzanti, in fase e controfase, a seconda della velocit&agrave;, per accorciare il passo e renderla pi&ugrave; agile o, viceversa, allungarlo con le ruote a sterzare in fase e incrementare la stabilit&agrave;. Accelera da zero a cento in 2&quot;8, da zero a 300 km/h in 23&quot;5, supera i 350 km/h di velocit&agrave; massima.&nbsp;La massa dichiarata tocca i 1.520 kg. Un pezzo davvero speciale, da far girare la testa.   

Il bolide da 770 cavalli, che celebra l&#39;anniversario della nascita del fondatore, calamita le attenzioni

L&#39;arrivo della Lamborghini Centenario blocca il traffico a Londra

Si chiama &ldquo;Performante&rdquo;, un termine che ha il sapore di accelerazione bruciante, scatto superiore, grande tenuta di strada. Si tratta della versione pi&ugrave; potente ed estrema della Lamborghini Huracan. Stessa base, carrozzeria coup&eacute; due posti e motore V10 di 5,2 litri a iniezione diretta a prestazioni pi&ugrave; estreme. Ma in origine, quando &egrave; stata concepita circa due anni fa, avrebbe dovuto chiamarsi &ldquo;Superleggera&rdquo;: lo stesso nome scelto anni prima per la versione sportiva della Gallardo. Quando per&ograve; i progettisti si sono messi al lavoro per modificare la Lamborghini Huracan standard per tirarne fuori le prestazioni superiori facendo ampio ricorso a carbonio e componenti aerodinamici ad hoc, si sono accorti che il nome &ldquo;superleggera&rdquo; non avrebbe detto abbastanza.    Non avrebbe sottolineato nel modo giusto lo spaventoso incremento nelle prestazioni ottenuto grazie a un lavoro capillare degno di una reparto corse: incremento di potenza (30 cavalli in pi&ugrave;), migliore stabilit&agrave; di un telaio rivisto nel sistema di sospensioni; e soprattutto l&rsquo;elevata deportanza garantita dai sistemi aerodinamici sviluppati su misura per questa coup&eacute;. Ecco perch&eacute; il nome della nuova Huracan ipersportiva, da &ldquo;superleggera&rdquo; che doveva essere, &egrave; diventato &ldquo;Performante&rdquo;.    Il salto di prestazioni da una Huracan normale a questa Performante &egrave; davvero notevole. Ma non basta la strada per capirlo. Ci vuole un circuito vero, una pista con curvoni veloci dove portarla al limite e eseguire frenate violente e cambi di direzione rapidissimi. Soltanto cos&igrave;, mettendo alla frusta la Performante, ci si rende conto di quanta &ldquo;birra&rdquo; abbia in corpo rispetto a una normale Lambo Huracan. Per cui allacciatevi le cinture - ben strette - e seguiteci nel giro di Imola dove abbiamo messo alla frusta la nuova Lambo. Vi faremo vivere un paragone diretto fra la Performante nelle nostre mani e una Huracan standard davanti a noi guidata da un collaudatore della Lamborghini, che ci fa da riferimento diretto e visivo.&nbsp;  Prima di tutto, una raccomandazione. La Performante adotta alcuni componenti opzionali che migliorano drasticamente la guida dell&rsquo;auto. Stiamo parlando del LDS (Lambo Dynamic Steering), cio&eacute; lo sterzo a rapporto di sterzata variabile; e poi degli ammortizzatori magnetoreologici, cio&eacute; quelli con particelle magnetiche annegate nell&rsquo;olio che rendono pi&ugrave; progressiva e gestibile dalla centralina di bordo la funzione ammortizzante. In pratica permettono al sistema sospensivo di diventare semi-attivo, cio&eacute; indurirsi o ammorbidirsi in funzione della guida. E infine scegliete anche i sedili racing in carbonio (realizzati da Sparco) che contengono perfettamente i movimenti laterali e contrastano la forza g nelle curve pi&ugrave; veloci. Per cui, se siete tra i pochi eletti che possono permettersi di spendere i 195mila euro che costa questa supercoup&eacute;, non lesinate sull&rsquo;ulteriore spesa per sedili sportivi, sospensioni attive e sterzo racing. Avrete il meglio del meglio e una coup&eacute; bell&rsquo;e pronta per divertivi in pista nei track days.  Accendiamo il motore e partiamo per un giro veloce sulla pista di Imola. La Performante ha il manettino delle mappatura in basso sul volante: un pulsante rosso a scatto che permette di settare l&rsquo;elettonica in modalit&agrave; &ldquo;Strada&rdquo;, (la pi&ugrave; blanda), &ldquo;Sport&rdquo; e &ldquo;Corsa&rdquo;, la pi&ugrave; estrema. La differenza si coglie oltre che nel rombo del V10, che diventa pi&ugrave; rabbioso negli ultimi due set up, anche nella grafica del cruscotto che assume colore rosso o giallo e in &ldquo;Corsa&rdquo; disegna sul display un contagiri racing a scala graduata. Schiacciando a fondo il gas e azionando le marce del cambio a doppia frizione 7 marce, l&rsquo;accelerazione della Performante si dimostra spaventosa: recuperiamo subito un sacco di metri alla Huracan standard davanti a noi che non &egrave; altrettanto rapida nello scatto da fermo. Le cifre lo confermano: la Performante scatta da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi, ben mezzo secondo pi&ugrave; rapida di una Huracan normale. E raggiunge i 200 km/h in meno di 9&rdquo;.    La spiegazione di tale differenza &egrave; semplice: la Performante ha un motore che eroga 640 cavalli - 30 cv in pi&ugrave; della normale - e genera pi&ugrave; coppia motrice sull&rsquo;intera curva di coppia: da mille a ottomila giri. Per cui &egrave; nettamente pi&ugrave; brillante sia in accelerazione che ripresa. Inoltre il V10 della Performante &egrave; pi&ugrave; rapido a salire di giri grazie al fatto che sono state adottate valvole in titanio, pi&ugrave; leggere, che consentono di adottare un profolo di alzata pi&ugrave; aggressivo. Una bella parte nel rendere pi&ugrave; scattante la Performante la gioca anche il sofisticato lavoro di alleggerimento che ha interessato tutta la vettura. Spoiler anteriore, splitter, ala posteriore e cofano motore e tanti altri particolari non sono in lega leggera come sull&rsquo;Huracan, ma sono in carbonio forgiato.&nbsp;    La tecnologia del carbonio forgiato ve la spieghiamo per bene a parte perch&eacute; si tratta di uno dei fiori all&rsquo;occhiello della Lamborghini. In pratica, l&rsquo;uso del carbonio sulla Performante ha permesso di ridurre drasticamente il peso totale: dai 1464 kg della Huracan standard ai 1382 del modello sportivo. Una settantina di kg in meno, di cui ben dieci risparmiati con il nuovo impianto di scarico.  In curva la Performante si dimostra nettamente pi&ugrave; stabile della Huracan normale. Seguendo nelle curve del Tamburello, alla Tosa e alla Piratella la Lambo standard guidata dal collaudatore, ci accorgiamo di come sia in difficolt&agrave; in frenata e in percorrenza di curva. Nella staccata la sua Huracan oscilla di pi&ugrave; perch&eacute; non ha appendici aerodinamiche che tengono ben saldo a terra il retrotreno; a centro curva &egrave; visibilmente pi&ugrave; lenta della nostra Performante perch&eacute; senz&rsquo;ala non ha la necessaria stabilit&agrave; e deve percorrere a gas parzializzato la curva mentre noi, forti di un&rsquo;ala posteriore di grande dimensione che garantisce il 750% in pi&ugrave; di deportanza possiamo accelerare ben prima di lui. Quando la Huracan davanti a noi riesce finalmente in uscita di curva a spalancare completamente il gas, vediamo che la sua coda sbanda vistosamente a destra e sinistra, mentre la nostra Performante resta appiccicata a terra grazie al maggior grip garantito dall&rsquo;ala e dalle gomme Pirelli P Zero Corsa di serie che sono pi&ugrave; morbide e garantiscono maggior trazione.    Ma la vera differenza prestazionale nella Performante rispetto a una Huracan standard la fa l&rsquo;ALA. Un&rsquo;acronimo che sta per Aerodinamica Lamborghini Attiva. Immaginatelo come una specie di sistema DRS della F1, anzi meglio ancora come la prima interpretazione di quel sistema, il famoso F-Duct, introdotto dalla McLaren in F1 cinque anni fa.  Allo stesso modo del DRS o del F-Duct, il sistema ALA fa stallare l&rsquo;alettone posteriore in velocit&agrave; per ridurre la resistenza all&rsquo;avanzamento della macchina. Una soluzione semplice e geniale. Funziona mediante due condotti nella parte posteriore del cofano motore controllati da due valvole a farfalla che aprono e chiudono il passaggio dell&rsquo;aria in velocit&agrave; verso il pilone dell&rsquo;alettone. Quando la Performante &egrave; in rettifilo, e non necessita di appoggio aerodinamico, la farfalla spalanca il condotto: l&rsquo;aria,&nbsp;risale all&rsquo;interno del pilone dell&rsquo;ala, passa nel profilo dell&rsquo;ala stessa ed esce da alcune feritoie sotto l&rsquo;alettone. In questo modo il flusso d&rsquo;aria &ldquo;rompe&rdquo; la vena fluida dell&rsquo;aria che si genera sotto l&rsquo;alettone facendo stallare l&rsquo;alettone: cio&eacute; togliendo all&rsquo;ala la funzione deportante.  Ci rendiamo conto bene di come lavori l&rsquo;ALA quando nel rettifilo che dalla curva della Rivazza porta alla staccata del Tamburello prendiamo la scia della Huracan davanti a noi. La Performante, grazie all&rsquo;alettone che stalla, guadagna km/h sulla sorella con una rapidit&agrave; impressionante. Ai 400 metri dalla staccata riusciamo a leggere 276 km/h sul tachimetro prima di concentrarci sul punto di frenata per non rischiare un tamponamento disastroso con l&rsquo;auto che ci precede. E in questo caso i numeri non dicono tutto. La Performante dichiara una velocit&agrave; massima di 325 km/h, appena 5 km/h pi&ugrave; della Huracan standard, ma il sistema ALA permette di arrivare molto pi&ugrave; in fretta al picco velocistico.    Dove l&rsquo;ALA fa ancora di pi&ugrave; la differenza, &egrave; in curva. E il segreto &egrave; nel modo in cui il sistema &egrave; concepito. L&rsquo;alettone &egrave; diviso in due all&rsquo;interno da una paratia, dove ci sono i condotti che lo fanno stallare. Vale a dire che pu&ograve; stallarne soltanto met&agrave; se ben comandato dall&rsquo;elettronica di bordo. &Egrave; quel che succede in curva. Quando la centralina realizza che il pilota sta girando lo sterzo a sinistra, stalla solo la parte destra dell&rsquo;alettone. In pratica la met&agrave; di sinistra rimane deportante aiutando la Performante a girare nel senso della curva. &Egrave; lo stesso effetto che si genera sciando quando si &ldquo;gratta&rdquo; di pi&ugrave; con lo sci interno alla curva per cambiare direzione pi&ugrave; rapidamente.  Alla fine del giro a Imola la Lamborghini Performante risulta nettamente pi&ugrave; rapida della sua sorella standard. Ma quel che pi&ugrave; conta, &egrave; la facilit&agrave; di guida. Grazie alla maggior deportanza del sistema ALA, all&rsquo;assetto pi&ugrave; rigido ma bilanciato degli ammortizzatori semi-attivi e all&rsquo;alleggerimento dei pesi, risulta infinitamente pi&ugrave; facile da portare a un limite elevato rispetto a una Huracan normale. Guidando in souplesse &egrave; facilissimo andare forte, ma davvero forte. Se siete milionari e appassionati di track days, &egrave; la supercoup&eacute; da avere a tutti i costi. Beato chi pu&ograve; permettersela. Noi altri possiamo soltanto sognarla.  LAMBORGHINI, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO PREZZI 

Abbiamo provato in pista a Imola la super coup&egrave; da 640 cv, che usa un sistema simile al DRS delle F1. Brividi, emozioni e grande tenuta di strada

Lambo Huracan Performante, la belva con l&#39;ala che &quot;stalla&quot;

Sar&agrave; un modello strategico per Lamborghini. Urus, primo suv a Sant&#39;Agata Bolognese, dovr&agrave; raddoppiare i volumi di vendita oggi supportati unicamente dalla gamma Huracan e Aventador. A pieno regime usciranno dallo stabilimento (ampliato) 3.500 unit&agrave; ogni anno. Varr&agrave; da solo quanto la produzione 2016 delle due supersportive del Toro, la cui artigianalit&agrave; realizzativa registra un ritmo di 5,5 Aventador prodotte ogni giorno, contro 11 Huracan. Il percorso che porter&agrave; Urus su strada era stato prospettato da Stefano Domenicali gi&agrave; lo scorso gennaio, intervistato da Auto.  &laquo;La linea di montaggio sar&agrave; pronta per maggio, poi ci vorr&agrave; un anno per mettere il suv in produzione, quindi 2018. Ormai il progetto &egrave; definito: avr&agrave; quattro porte, 4 o 5 posti e un motore V8 biturbo 4 litri da 600 cavalli. L&#39;auto la faremo tutta in casa, eccetto il motore che arriver&agrave; dalla Germania. La Urus ci permetter&agrave; di raddoppiare la produzione&raquo;, raccontava l&#39;a.d. approdato in Lamborghini nel 2016. Dal Cavallino rampante al Toro, con un intermezzo nelle vesti di uomo FIA, responsabile della Commissione monoposto.  Le ultime notizie su Lamborghini Urus fissano la potenza dell&#39;unit&agrave; biturbo a quota 650 cavalli, 45 cavalli pi&ugrave; di quanti ne esprime lo stesso V8 nell&#39;applicazione su Audi RS6 Avant Performance firmata Audi Sport (sul numero di Auto in edicola raccontiamo il viaggio all&#39;interno del brand diretto da Stephan Winkelmann, a sua volta un ex del mondo Lambo), in attesa di un ampliamento dell&#39;offerta con una variante plug-in hybrid in una fase successiva.&nbsp;  Il suv per raddoppiare la produzione, conservando uno stile che sia inconfondibilmente Lamborghini anche su proporzioni inedite. Quella che &egrave;, di fatto, l&#39;attualit&agrave; si mescola con i piani di sviluppo futuri, investimenti da programmare e scelte da compiere sulle caratteristiche che dovr&agrave; avere l&#39;erede della Lamborghini Huracan.  A breve, invece, dovremmo avere le prime anticipazioni ufficiali sullo stile del suv Urus. Non dovrebbe distanziarsi troppo dal concept (in foto) presentato nel 2012, i muletti impegnati nei test di sviluppo hanno rilanciato un anteriore dai fari pi&ugrave; ampi e una fascia paraurti con aperture pi&ugrave; estese.  LA GAMMA LAMBORGHINI E IL LISTINO PREZZI 

Il suv Lamborghini raddoppier&agrave; i volumi del marchio, varr&agrave; quanto la produzione di Huracan e Aventador messe insieme. Confermata la potenza del V8 biturbo 4 litri, produzione a regime dal 2018

Lamborghini Urus, un Toro e 650 cavalli

Si scaldano i motori in attesa dell&#39;arrivo di Urus, il potenziale best seller della Casa di Sant&#39;Agata Bolognese. Lamborghini ha aperto il suo pi&ugrave; grande concessionario in Dubai.  &quot;Il Medio Oriente rappresenta un mercato chiave per Lamborghini&quot;. Parole che corrispondono completamente alla verit&agrave; quelle di Stefano Domenicali, Chairman e CEO del Marchio.  Con l&rsquo;inaugurazione del suo pi&ugrave; grande showroom mondiale, Lamborghini sta preparando la rete in vista dei prossimi scenari. Il nuovo concessionario e centro di assistenza, situato in Sheik Zayed Road, uscita 41, a Dubai rappresenta uno dei dodici punti vendita Lamborghini nell&rsquo;area commerciale che comprende Middle East e Africa.  Con una superficie di 1.800 mq su tre piani, riflette il bisogno di un aumento di spazio in vista della prossima espansione della gamma prodotto e del raddoppio delle vendite con il &quot;Super SUV&quot;, come lo chiamano a Sant&#39;Agata, il cui arrivo &egrave; previsto nel 2018. 

Ha una superficie di 1.800 mq su tre piani: pronto per accogliere anche il futuro best seller Urus

Dubai, nel regno delle Lamborghini

Se siete appassionati di auto e se poi venite dalla &ldquo;terra e mut&ograve;r&rdquo; romagnola, la scelta pu&ograve; essere soltanto: Ferrari oppure Lamborghini? Beh, Stefano Domenicali &egrave; fortunato perch&eacute; le ha vissute entrambe. A 51 anni pu&ograve; orgogliosamente dire di aver guidato le due realt&agrave; sportive pi&ugrave; famose del made in Italy automobilistico: la Ferrari F1 di cui &egrave; stato per sei anni team principal, e la Lamborghini di cui festeggia proprio adesso il primo anno da presidente e amministratore delegato.  La fabbrica&nbsp;fondata nel 1963 da Ferruccio appartiene ormai da quindici anni all&rsquo;Audi, ma a parte il rigore organizzativo e gli elevatissimi standard di qualit&agrave; richiesti dalla casa madre, di tedesco nell&rsquo;azienda non c&rsquo;&egrave; nient&rsquo;altro. La Lambo &egrave; una fantastica realt&agrave; tutta italiana, guidata e composta da italiani al 95% e di cui Domenicali &egrave; il faro.   Un&rsquo;azienda dove si lavora con precisione tedesca ma con artigianalit&agrave; tutta italiana. &laquo;Audi ha creduto molto nel nostro paese e nell&rsquo;Emilia Romagna -spiega Domenicali - quando ha comprato l&rsquo;azienda, poteva prendere il marchio e costruire le auto ovunque in Europa; invece ha scelto di continuare a investire nel territorio. Come ha fatto anche recentemente realizzando nuovi capannoni per il SUV con cui raddoppieremo la produzione&raquo;.  La Lamborghini &egrave; bolognese per pochi km perch&eacute; Sant&rsquo;Agata Bolognese &egrave; ai margini della provincia. Tra Maranello e Sant&rsquo;Agata ci sono poche decine di km. Ma mentre la realt&agrave; della Ferrari &egrave; un tutt&rsquo;uno con la cittadina in cui sorge, quella del Toro &egrave; pi&ugrave; sfumata. &laquo;Una cosa che mi ha colpito quando sono arrivato alla Lamborghini, un anno fa, &egrave; che non c&rsquo;era una forte presenza della nostra realt&agrave; nel territorio circostante&raquo;.  &gt;Cos&igrave; il neo presidente ha potenziato l&rsquo;immagine esteriore della Lamborghini: bandiere del marchio ora contornano la provinciale dove sorge la fabbrica; per i visitatori &egrave; stato realizzato un museo su due piani che racconta la storia della Lambo attraverso una quindicina dei modelli pi&ugrave; iconici, dalla Miura fino al futuro SUV Urus, compresa la Formula Uno tutta Lambo del 1991 realizzata da Forghieri e il fuoristrada militare LM002.Presto avvier&agrave; anche una collaborazione con le Univiersit&agrave; di Bologna e Modena. &laquo;Formeremo con loro gli ingegneri del futuro: l&rsquo;automobile sta cambiando e i corsi di laurea dovranno adeguarsi&raquo;.  All&#39;ingressodella fabbrica c&rsquo;&egrave; un muro con l&rsquo;immagine del fondatore, Ferruccio, e impressa in grande la frase che pronunci&ograve; quando pose la prima pietra della fabbrica: &ldquo;Questo &egrave; il momento in cui ho deciso di costruire un&rsquo;auto perfetta&rdquo;. Ma da quel punto in poi, della fabbrica Lamborghini del 1963 &egrave; rimasto soltanto un metro quadro del pavimento originale a mattonelle. Conservato sotto vetro, come una reliquia.  Tutto il resto della fabbrica &egrave; di una modernit&agrave; assoluta. La catena di montaggio non ha l&rsquo;aspetto di un&rsquo;officina ma sembra piuttosto una clinica, tanto &egrave; pulita e ordinata. Qui c&rsquo;&egrave; il tocco dei tedeschi che hanno scelto ogni dettaglio: dai macchinari fino addirittura al tipo di vernice usata per il pavimento.  Qui si costruiscono 16,5 Lamborghini al giorno: 11 Huracan e 5,5 Aventador. Ci sono 23 stazioni di montaggio e dalla prima, dove arriva la scocca nuda da assemblare, fino all&rsquo;ultima, da cui esce l&rsquo;auto completa pronta per essere messa in moto, ogni auto impiega due giorni e mezzo per essere montata.  Ovviamente la Avantador richiede una cura maggiore nel montaggio (l&rsquo;auto rimane 80 minuti in ogni stazione contro i 40 della Huracan) perch&eacute; &egrave; costruita in modo pi&ugrave; artigianale. Ma presto una terza linea si affiancher&agrave; in un capannone adiacente.  L&igrave; verr&agrave; realizzato l&rsquo;Urus, il grande Sport utility con cui la Lambo entrer&agrave; nel mercato dei maxi SUV sportivi. Come la Cayenne.  Quando sar&agrave; pronto l&rsquo;Urus? &laquo;La linea di montaggio, sar&agrave; pronta per maggio. Poi ci vorr&agrave; un anno per mettere il SUV in produzione, quindi 2018. Ormai il progetto &egrave; definito: avr&agrave; 4 porte, 4 o 5 posti e un motore V8 biturbo 4 litri da 600 cavalli. L&rsquo;auto la faremo tutta in casa eccetto il motore che arriver&agrave; dalla Germania (sar&agrave; il propulsore dell&rsquo;Audi RS6, ndr). La Urus ci permetter&agrave; di raddoppiare la produzione: contiamo a regime di costruire circa 3500 SUV all&rsquo;anno, tanti quanto le Huracan e le Aventador che facciamo adesso&raquo;.  Domenicali non lo ammette, ma gli brillano gli occhi all&rsquo;idea che nel giro di un paio d&rsquo;anni la Lamborghini, col SUV, arriver&agrave; a pareggiare le vendite di Ferrari che attualmente sono il doppio.  E le future supersportive? &laquo;La prossima sfida sar&agrave; quella per il decennio dal 2020 al 2030: ovvero che genere di Lamborghini costruire? &Egrave; adesso che si gettano le basi per gli investimenti del prossimo decennio. Dobbiamo essere pronti ad andare anche su generi di auto diverse dalle nostre tradizionali supercar. L&rsquo;Aventador rester&agrave; perch&eacute; &egrave; un&rsquo;auto iconica. Stiamo ragionando invece sulla futura Huracan per il 2020/2024. Ci sono tante idee, anche quella di fare una 2+2 che peraltro fa parte della tradizione Lamborghini (come la prima 350 GT, ndr). E dobbiamo anche capire che genere di motore adottare perch&eacute; i limiti di emissioni sono sempre pi&ugrave; stringenti. La scelta sar&agrave; fatta entro un anno. Abbiamo anche lanciato una collaborazione con universit&agrave; internazionali per capire le caratteristiche delle supersportive del terzo millennio&raquo;.  Farete mai una Lambo completamente elettrica? &laquo;Non in tempi brevi perch&eacute; la priorit&agrave; &egrave; mantenere le prestazioni delle attuali supersportive e farlo con un&rsquo;auto full electric &egrave; difficile. E poi i nostri clienti nel mondo amano la motorizzazione attuale&raquo;.  L&rsquo;elettrico potr&agrave; cambiare personalit&agrave; alle Lambo? &laquo;Man mano che si andr&agrave; verso l&rsquo;elettrificazione, la base tecnologica diventer&agrave; uguale per tutti e l&rsquo;elemento distintivo di un&rsquo;auto diventer&agrave; sempre di pi&ugrave; il design, per cui restare ancorati alle proprie linee distintive sar&agrave; ancora pi&ugrave; importante&raquo;.  Marchionne dice che non ci sar&agrave; mai una Ferrari a guida completamente autonoma. Anche per Lamborghini sar&agrave; cos&igrave;? &laquo;Sono d&rsquo;accordo con lui. Le tecnologie di guida autonoma possono servire a migliorare la guidabilit&agrave; delle supersportive in futuro, ma guida autonoma completa no: Ferrari e Lamborghini hanno bisogno di contenuti emozionali&raquo;. 

Dopo un anno di presidenza a Sant&#39;Agata Bolognese ecco i piani del Toro

Il futuro della Lamborghini raccontato da Domenicali

Lamborghini Hurac&aacute;n Polizia, ecco la supercar per la Stradale. Un tradizione che si rinnova. Le chiavi della vettura sono state consegnate al Palazzo del Viminale da Stefano Domenicali, CEO del Marchio, al Ministro dell&#39;Interno, Sen. Marco Minniti, alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli.&nbsp;  La Hurac&aacute;n destinata alla Polizia Stradale di Bologna, sar&agrave; impiegata sia in attivit&agrave; operative sia per il trasporto urgente di sangue ed organi. Un&#39;altra Hurac&aacute;n &egrave; gi&agrave; in dotazione alla Stradale di Roma dal 2015.&nbsp;E&#39; stata consegnata anche la Gallardo Polizia del 2009 del Museo Lamborghini di Sant&#39;Agata Bolognese. Sar&agrave; esposta in via permanente presso il Museo dell&#39;Auto della Polizia di Stato di Roma.  La Hurac&aacute;n Polizia svolger&agrave; di servizi di polizia stradale, soccorso e trasporto sanitario. L&#39;auto &egrave; in colori d&#39;istituto (Azzurro Medio Polizia), con le parti in bianco e le scritte adattate al design dinamico della supersportiva. La livrea &egrave; completata da una banda tricolore, che corre lungo entrambe le fiancate della vettura. Il &quot;pacchetto&quot; &egrave; quello noto, di altissimo livello.&nbsp;V10 aspirato da 610 CV, quattro ruote motrici e telaio ibrido in alluminio e fibra di carbonio.  La Lambo dispone dell sistema di bordo composto da tablet, con integrati computer e sistema di registrazione e telecamera. I sistemi consentono di documentare le attivit&agrave; di controllo su strada.&nbsp;Ci sono anche il porta arma, un estintore portatile, la radio di ordinanza VHF-Polizia e i ganci per ospitare la classica paletta bianca e rossa per effettuare il fermo dei veicoli in sicurezza.  Assistenza sanitaria. A questo scopo, il bagagliaio anteriore della vettura ospita una speciale attrezzatura frigobox per il trasporto urgente di organi per trapianti. Per il soccorso d&#39;emergenza delle persone l&#39;equipaggiamento comprende, inoltre, un defibrillatore, che &egrave; capace di salvare vite ristabilendo tramite mirate scariche elettriche un normale battito del cuore in caso di forte aritmia cardiaca o fibrillazione ventricolare Come tutti i modelli Lamborghini, anche la nuova supercar della Polizia monta dei pneumatici P Zero Pirelli, che questa volta hanno qualcosa in pi&ugrave;. Il fianco in &ldquo;azzurro volante&rdquo;, appositamente realizzato per l&rsquo;occasione. E primo esempio su strada dell&rsquo;Edizione Colorata Pirelli, presentata all&rsquo;ultimo Salone di Ginevra.  Stefano Domenicali, Presidente ed Amministratore Delegato di Lamborghini, ha ringraziato Pirelli. &ldquo;Per aver partecipato con gomme speciali a questo progetto all&rsquo;insegna dell&rsquo;italianit&agrave;&rdquo;.  Il Ministro dell&rsquo;Interno Marco Minniti ha dichiarato durante la cerimonia. &ldquo;Pirelli ci ha riservato una sorpresa, l&rsquo;azzurro sulle gomme. Sono bellissime&rdquo;. 

Gommata con le Pirelli colorate &quot;azzurro volante&quot;,&nbsp;sar&agrave;utilizzata per lo svolgimento di servizi di polizia stradale, soccorso e trasporto sanitario&nbsp;

Lamborghini Hurac&aacute;n Polizia, la supercar per la Stradale

L&#39;auto di serie pi&ugrave; veloce al Nurburgring &egrave; la Lamborghini Hurac&aacute;n Performante. Che ha fissato un tempo stratosferico&nbsp;6&#39;52&quot;01.  Siglando la rivincita del motore termico e aspirato, perch&egrave; il primato era della Porsche 918 Spyder, presumbilmente dotata di oltre 200 cavalli in pi&ugrave; della Lambo. Infatti sulle 172&nbsp;curve&nbsp;(84 a destra e 88 a sinistra) della&nbsp;Nordschleife, con alla guida l&#39;ottimo collaudatore Marco Mapelli, la&nbsp;Lamborghini Hurac&aacute;n Performante, dotata di 650 cavalli spinti dal V10 di 5.2 litri aspirato&nbsp;ha divorato i&nbsp;22,835 km come nessn&#39;altra.  Impresa? Certo, ma la Huracan sin dall&#39;esordio si era dimostrata eccezionale in pista. Superiore alla Aventador e a tutte le altre super e hyper car. La conferma &egrave; arrivata e la Porsche 918 Spyder, considerata, apiena ragione, un portento della tecnologia, ha dovuto incassare ben 5 secondi di distacco. Chapeau.  LA HURACAN E IL RECORD DI ACCELERAZIONE NELLA PROVA DI AUTO   

Lamborghini mette a segno il nuovo primato per auto di produzione di serie: sulla&nbsp;Nordschleife il collaudatore Marco Mapelli fissa un tempo stratosferico

Hurac&aacute;n Performante record al Ring in 6&#39;52&quot;01!

Trazione posteriore anzich&eacute; integrale, come anticipa l&rsquo;acronimo RWD. E&nbsp;830 cavalli anzich&eacute; i 610 standard (si fa per dire) sviluppati dal V10: &egrave; in queste poche ma azzeccate mosse che si gioca la partita di Novitec Torado nella messa a punto della Lamborghini Hurac&aacute;n.&nbsp;  Cerchi forgiati scomponibili in tre pezzi da ben 21&rdquo; di diametro, molle sportive -35 mm, kit aerodinamico in fibra di carbonio sviluppato in galleria del vento e impianto di evacuazione dei gas combusti in inconel con possibilit&agrave; di regolazione del sound: sono gli ulteriori spunti di personalit&agrave; che la Hurac&aacute;n by Novitec Torado ha mutuato dalla F 1.  &nbsp; 

Trazione posteriore, kit aerodinamico in fibra di carbonio: cattivissima

Lamborghini, la Hurcan di Novitec Torado vola a 830 cavalli

Ritorno alle origini per la Lamborghini Miura in occasione della chiusura&nbsp;delle celebrazioni del 50&deg; Anniversario della storica supersportiva. Gran finalecon un viaggio alle origini del suo nome: &ldquo;Back to the Name&rdquo;. Una Miura SV del Museo di Sant&rsquo;Agata Bolognese e sei coloratissime Lamborghini Hurac&aacute;n e Aventador hanno effettuato un viaggio di oltre 600 km da Madrid a Lora del Rio, in Andalusia: destinazione il celebre allevamento di tori della famiglia Miura, una delle pi&ugrave; prestigiose e antiche &ldquo;ganaderie&rdquo; spagnole, esistente da 175 anni.    Miura forever. L&rsquo;allevamento &egrave; oggi gestito da Eduardo e Antonio Miura, figli del celebre Don Eduardo, che conobbe Ferruccio Lamborghini nel 1966, anno dell&rsquo;introduzione sul mercato della omonima fuoriserie.&nbsp;  Lamborghini Miura: com&#39;&egrave; nata la prima supercar 

Viaggio a Lora del Rio, presso il celebre allevamento di tori della famiglia Miura, cui la prima supercar bolognese deve il proprio nome

Lamborghini Miura, ritorno alle origini per festeggiare i 50 anni

Aspettando l&#39;Urus, primo Suv Lamborghini atteso peril 2018, il marchio emiliano di casa Audi&nbsp;continua a sfornare nuove declinazioni delle supercar gi&agrave; in gamma. Al Salone di Los Angeles era stata presentata l&#39;emozionale Hurac&agrave;n Spyder RWD, scoperta a trazione posteriore, e ora Lamborghini chiude l&rsquo;anno lanciando l&rsquo;Aventador S, versione potenziata della gi&agrave; brutale Aventador, il cui V12 viene potenziato fino a raggiungere i 740 cv, solo 10 in meno della top di gamma Aventador SV.&nbsp;  La maggiore potenza ha richiesto anche aggiornamenti per ottenere la massima efficienza aerodinamica; un frontale pi&ugrave; aggressivo e uno splitter anteriore pi&ugrave; lungo deviano il flusso d&#39;aria per una migliore efficienza aerodinamica, un maggiore raffreddamento del motore e sui radiatori. Due convogliatori d&#39;aria sui lati del paraurti anteriore riducono l&#39;interferenza aerodinamica degli pneumatici anteriori e ottimizzano il flusso di scia verso il radiatore posteriore. Rimanendo sul retrotreno si nota un diffusore nero (disponibile anche in carbonio) caratterizzato da una serie di alette verticali che amplificano gli effetti del flusso d&#39;aria, riducono la resistenza tramite il recupero di pressione e generano deportanza. Quella anteriore &egrave; stata aumentata di oltre il 130% rispetto alla Aventador Coup&eacute;; quando l&#39;alettone posteriore &ndash; posizionabile in tre diverse inclinazioni - &egrave; in posizione ottimale, l&#39;efficienza generale a deportanza massima aumenta di oltre il 50% e a resistenza minima di oltre il 400% rispetto al modello precedente.&nbsp;  La Aventador S &egrave; stata riprogettata attorno al concetto di &quot;controllo totale&quot; per offrire un&#39;esperienza di guida straordinaria e prestazioni di primo livello. Il miglior controllo laterale &egrave; dato dal nuovo sistema a quattro ruote sterzanti adottato per la prima volta su una Lamborghini di serie. Questo sistema garantisce una maggiore agilit&agrave; alle basse e medie velocit&agrave; e pi&ugrave; stabilit&agrave; alle alte velocit&agrave;. Sull&rsquo;asse anteriore &egrave; combinato con lo sterzo dinamico Lamborghini Dynamic Steering (LDS), messo a punto per ottenere una risposta pi&ugrave; naturale e maggiore reattivit&agrave; nelle curve pi&ugrave; strette e specificatamente adattato per essere integrato con il Lamborghini Rear-wheel Steering (LRS), il sistema sterzante posteriore. Due attuatori separati reagiscono in cinque millisecondi alle sterzate del conducente, permettendo cos&igrave; una regolazione in tempo reale di angolazione e un migliore bilanciamento tra tenuta e trazione.  Il conducente pu&ograve; scegliere infine tra quattro diverse modalit&agrave; di guida: Strada, Sport, Corsa e Ego. Infine il motore: il V12 aspirato di 6,5 litri raggiunge una potenza massima di 740 cv, con una coppia di 690 Nm a 5.500 giri/minuto. Abbinato al cambio 7 rapporti ISR consente uno scatto 0-100 km/h in 2&rdquo;9 e di raggiungere una velocit&agrave; massima di 350 km/h. La consegna ai primi acquirenti della Lamborghini Aventador S &egrave; prevista per la primavera del 2017, al prezzo consigliato per il pubblico di euro 281.555 tasse escluse.&nbsp;  &nbsp; 

La Casa bolognese presenta la devlinazione S della supercar: il motore, portato a 740 cv, &egrave; abbinato a un sistema a quattro ruote sterzanti e a un&#39;aerodinamica ottimizzata

Lamborghini Aventador S: pi&ugrave; potenza, maggiore controllo

Il &ldquo;garage&rdquo; di modellini Meccano si arricchisce di un&rsquo;altra importante collaborazione con le icone dell&rsquo;automobilismo italiano: Lamborghini Aventador e Lamborghini Hurac&aacute;n RC (radiocomandata)&nbsp;sono le ultime arrivate nella collezione build and play, che unisce la passione per il design e per il mondo dei motori e a quella per il real engineering.  LE FERRARI DI MECCANO&nbsp;  Lamborghini Hurac&aacute;n RC &egrave; un modellino radiocomandato composto da pi&ugrave; di 370 pezzi, che grazie all&rsquo;ingegneria elettro-meccanica permette di rivivere il brivido della velocit&agrave;, grazie alle quattro ruote motrici, e al motore ad alta potenza per divertire gli appassionati di costruzioni e motori di tutte le et&agrave;. Le linee nette, aerodinamiche del modello originale, progettate per fendere l&#39;aria e domare la strada, sono riprese in scala.  LE FORD GT DI LEGO  Oltre 700 pezzi compongono il modellino della Lamborghini&nbsp; Aventador di Meccano che riproduce fedelmente l&rsquo;automobile reale nel suo design super sportivo e funzionale all&rsquo;aereodinamica.  Caratterizzata da sterzo frontale, portiere con apertura ad ala di gabbiano, pistoni realmente funzionanti e sospensioni pushroad.&nbsp;  In linea con l&rsquo;inconfondibile stile Meccano, tutti i modelli della collezione saranno caratterizzati da un&rsquo;estrema facilit&agrave; di montaggio, che permette anche ai fan di appena 8 anni di potersi divertire a costruire, e poi giocare, con la propria Lamborghini, magari con l&rsquo;aiuto di nonni e pap&agrave;, cresciuti con la passione per il Meccano e per le supercar.&nbsp;  I kit Meccano Build and Play della Lamborghini Aventador e Lamborghini&nbsp; Hurac&aacute;n RC sono disponibili nei negozi di giocattoli e modellismo al prezzo di 84,99 e 102,99 euro. 

Supercar da salotto per l&#39;emozione di figli e pap&agrave;

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