Tutto un&#39;altra Hyundai Santa Fe, quella di quinta generazione che si prepara al debutto europeo, mercati sui quali &egrave; attesa nella prima met&agrave; del 2024.  In Italia si guider&agrave; nelle due versioni elettrificate, full e plug-in hybrid, differenti per dimensionamento energetico della batteria. In comune hanno il cambio automatico 6 marce e l&#39;unit&agrave; termica, il motore turbo 1.6 litri. Un sistema gi&agrave; diffusamente proposto su altri modelli di casa Hyundai-Kia. I valori relativi all&#39;autonomia di marcia, alla potenza dei due sistemi, ai consumi, saranno tra i dati che accompagneranno il lancio sul mercato.    Santa Fe, bagagliaio ampio e facile da caricare  Dopo la prima mondiale della scorsa estate, nuova Santa Fe 2024 racconta e svela altro. Il design &egrave; originale con le sue forme squadrate, il frontale con fari dalla grafica &quot;pixelata&quot; e la H stilizzata. Ampissimo il bagagliaio, non solo nella capacit&agrave; di carico, ben 91 litri superiore rispetto al precedente Santa Fe. Anche l&#39;ampiezza della soglia di carico &egrave; superiore: merito del disegno del portellone a tutta larghezza. I dati dicono di 525 litri di volume anche viaggiando in 7 a bordo. L&#39;apertura misura, invece 1,27 metri, per un risultato di +14,5 cm in ampiezza.  Per un grande suv da 4,83 metri di lunghezza e un passo di 2,81 metri, inevitabilmente &egrave; sulla versatilit&agrave; degli interni che ruota la partita.  Tanta attenzione al comfort sulla nuova Hyundai  Hyundai propone soluzioni come la prima fila Relaxation Seat: i sedili reclinano e il supporto per le gambe permette di scaricare al meglio la pressione dal corpo sui punti di contatto. In seconda e terza fila i passeggeri hanno pi&ugrave; spazio per le gambe, terza fila ora con sedute reclinabili nello schienale fino a 10 gradi.  Ancora sulle attenzioni riservate da Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;alla &quot;vita a bordo&quot;, il vano portaoggetti sul tunnel &egrave; accessibile sia dai passeggeri in prima che seconda fila. Uno spazio unico, condiviso e il rivolto di liberare centimetri nella zona delle gambe di chi sta seduto dietro. La visuale posteriore, dallo specchietto retrovisore, sar&agrave; sempre ottimale, poich&eacute; &egrave; presente un display al posto del convenzionale specchio.&nbsp;  Plancia tecnologica e spazio anti-batterico  L&#39;evoluzione del design e quella tecnologica sono notevoli e hanno nell&#39;insieme della strumentazione e infotainment, ciascuno da 12,3 pollici, gli elementi caratterizzanti la plancia. Terzo spaazio touch, quello riservato alla plancetta del clima, un display da 6,6 pollici, completato da comandi fisici e rotelle con display integrato.  In plancia &egrave; stato inserito anche un vano dove i raggi UV-C promettono la sterilizzazione delle superfici di oggetti come smartphone, dispositivi personali, chiavi e altri oggetti.  Hyundai offre sul nuovo Santa Fe anche due spazi di ricarica wireless per lo smartphone e prese USB-C fino a 27 watt di potenza. Dal telefonino si potr&agrave; aprire l&#39;auto, grazie alla funzione Digital Key 2.&nbsp;  In attesa delle specifiche finali e dei prezzi della nuova Santa Fe 2024, Hyundai ha confermato la dotazione ADAS di Livello 2, con l&#39;aggiunta della frenata d&#39;emergenza potenziata dal supporto alle manovre di scarto e stabilizzazione del veicolo. Inoltre, il cruise control &quot;Smart&quot;, istruito dal navigatore sulla tipologia di percorso, &egrave; in grado di regolare la velocit&agrave; nell&#39;avvicinamento alle curve.  Hyundai Tucson restyling arriva nel 2024 e cambia a fondo 

Due motorizzazioni elettrificate porteranno il Santa Fe 2024 in Italia. Ecco quando &egrave; prevista l&#39;uscita e con quali caratteristiche&nbsp;

Nuova Hyundai Santa Fe, spazio e comfort in formato ibrido

        Se le Hyundai N con motore termico sono diventate in brevissimo tempo delle sportivissime e convincenti proposte nel segmento B (i20 N) e C (i30 N), sul fronte delle elettriche l'offerta &egrave; ai primissimi passi. La Ioniq 5 N ha esordito quest'anno dopo una lunga fase di sviluppo, a distanza di 2 anni dalla presentazione della gamma "convenzionale". Cosa bolle in pentola per il prossimo futuro? Hyundai svilupper&agrave; l'architettura eM per i modelli a batteria, mentre sul fronte delle N elettriche &egrave; la Ioniq 6 a candidarsi per una possibile proposta da lanciare sul mercato.  Dal laboratorio al prodotto di serie? Gli indizi in tal senso arrivano dagli australiani di Drive, nonch&eacute; dalle aperture fatte nei mesi scorsi da Albert Biermann, responsabile di Hyundai N, sulla possibilit&agrave; che la Ioniq 6 (tra le candidate al premio Auto dell'anno 2024) fosse un progetto da personalizzare in chiave altissime prestazioni. Il concept Hyundai RN22e ha rappresentato il mix tra le forme da della Ioniq 6 con la tecnica poi introdotta su Ioniq 5 N. Dalla propria, una Ioniq 6 N avrebbe il vantaggio dinamico delle proporzioni, con l'altezza molto pi&ugrave; contenuta rispetto a 5 N e un corpo vettura su 4,91 metri di lunghezza. Avrebbe il volto di una grande berlina elettrica supersportiva. I numeri che vengono accostati a un tale progetto, del quale Hyundai non ha al momento indicato il futuro sviluppo, dicono di oltre 650 cavalli su architettura e-GMP e la batteria da 84 kWh gi&agrave; su Ioniq 5 N. Sebbene le indicazioni dei rumors diano il 2025 quale possibile presentazione di una Ioniq 6 N, non sono stati avvistati ancora i muletti di sviluppo, consueto step che accompagna verso il progetto di serie e occupa un lasso di tempo dello sviluppo mediamente di 18 mesi.       

Dopo il concept-laboratorio tecnologico della RN22e, una Ioniq 6 N potrebbe essere la naturale prosecuzione del progetto di sportive elettriche iniziato con Ioniq 5 N

Hyundai sportive, Ioniq 6 N il prossimo passo?

Se all&#39;esterno &egrave; un affinare concetti riusciti, all&#39;insegna di un design molto dinamico e sportivo, all&#39;interno della Hyundai Tucson restyling il cambiamento &egrave; radicale.  Arriver&agrave; su strada nel 2024, a inizio anno in Europa e a ridosso del lancio scopriremo le caratteristiche tecniche, le novit&agrave; sotto al cofano e i contenuti, al momento introdotti dalle forme modificate.    Nuove forme per le luci diurne a led  La fotografia sul Tucson 2024 convince per i dettagli dei paraurti con nuovi elementi a contrasto, finte slitte di protezione del sottoscocca ne enfatizzano il lato off-road. Cambiano design i cerchi e migliora l&#39;integrazione delle luci diurne a led sulla calandra.  La griglia ospita quattro elementi a forma di gemma, pi&ugrave; scolpiti e tridimensionali rispetto all&#39;integrazione proposta da Tucson a fine 2020. Il ruolo di proiettore principale &egrave; assolto dai fari inseriti alle estremit&agrave; della fascia paraurti, trapezoidali.  Interni, tutta un&#39;altra auto    Dagli affinamenti si passa alla totale riscrittura stilistica e funzionale degli interni. Addio alla caratteristica plancia incentrata sul display dell&#39;infotainment &quot;a cascata&quot;.  Il restyling 2024 della Hyundai Tucson propone uno schermo allineato alla strumentazione, un unico pannello ampio, come gi&agrave; su altri modelli Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;e Kia. Sar&agrave; la configurazione con due display da 12,3 pollici ciascuno quella in arrivo? Le linee orizzontali sulle quali si sviluppa la plancia sono evidenziate dalle bocchette del climatizzatore, poste a tutta ampiezza e all&#39;altezza delle due razze del volante, anch&#39;esso modificato.&nbsp;  Un mix di tasti fisici e touch caratterizza le funzioni del climatizzatore e delle modalit&agrave; di guida. Sul tunnel scompaiono i tasti del cambio, sostituiti da un satellite installato sotto al comando dei tergicristalli. Cos&igrave;, sul tunnel, &egrave; ricavato un alloggiamento per smartphone, con ricarica a induzione. Da segnalare anche le prese USB-C in plancia, tra plancetta del clima e tunnel.&nbsp;  Un profondo ripensare gli interni del suv, in una chiave maggiormente sobria e razionale.   

Ripensati completamente gli interni, offrono uno stile pi&ugrave; razionale e ordinato dalla disposizione dell&#39;infotainment e non solo. Tucson 2024 ritocca anche il frontale

Hyundai Tucson restyling arriva nel 2024 e cambia a fondo

        Si potr&agrave; acquistare anche su Amazon, negli USA, la prossima Hyundai. L'accordo tra la casa coreana e il colosso dell'e-commerce &egrave; stato annunciato al Salone di Los Angeles, in un'apertura che Amazon far&agrave; alla vendita di auto dal 2024. Hyundai diventa il primo brand a siglare una partnership per la vendita, qualcosa di molto diverso rispetto a soluzioni che gi&agrave; conosciamo in Italia, di servizi legati al noleggio, come quelli offerti da Leasys. Nel caso di Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;e Amazon, al cliente sar&agrave; possibile configurare il modello scelto, definire le caratteristiche del finanziamento e ordinare l'auto. La consegna avverr&agrave; presso il concessionario.&nbsp;  Alexa integrato in auto Non &egrave; l'unico contenuto, sebbene sia il pi&ugrave; rilevante, della collaborazione tra i due brand. Detto dell'utilizzo da parte di Hyundai delle soluzioni di calcolo e di storage in cloud AWS, sia per la digitalizzazione delle proprie operazioni che direttamente rivolte alla produzione, dal 2025 a bordo dei modelli del marchio coreano salir&agrave; Alexa. Sar&agrave; un contenuto integrato all'infotainment, l'assistente vocale consentir&agrave; di gestire la domotica come anche di realizzare acquisti su Amazon.&nbsp; Acquistare un'auto sar&agrave; pi&ugrave; "semplice" "La nostra ampia e strategica partnership punta ad aumentare la facilit&agrave; con cui i clienti possono acquistare auto online, rendere semplice l'utilizzo di Alexa nei veicoli Hyundai per intrattenimento, shopping, regolazioni delle smart-home e controllo del calendario, fino a consentire a Hyundai di trasformare le esperienze dei clienti e le operazioni aziendali passando ad AWS. Non vediamo l'ora di creare nuove soluzioni insieme", le parole di Andy Jassy, a.d. di Amazon. "La collaborazione con una delle organizzazioni pi&ugrave; fortemente incentrate sul cliente al mondo apre incredibili opportunit&agrave;, permettendoci di continuare ad ampliare il nostro portafoglio e a far crescere la nostra rete di vendita mentre prosegue la nostra transizione all&rsquo;elettrico e il nostro contributo al futuro della smart mobility", ha dichiarato il presidente e a.d di Hyundai Motor Company, Jaehoon (Jay) Chang.       

L'iniziativa partir&agrave; dal 2024, negli USA, consentendo ai concessionari di vendere i modelli Hyundai sull'e-commerce di Bezos

Mi compro l'auto su Amazon: Hyundai è il primo marchio

        Un accordo senza precedenti &egrave; avvenuto tra Hyundai e Amazon:&nbsp;il progetto permetter&agrave; ai concessionari di auto di iniziare a offrire i loro veicoli nuovi sulla piattaforma e-commerce a partire dal 2024. La casa automobilistica sudcoreana Hyundai &egrave; la prima a far parte di questa rivoluzione automobilistica digitale. Hyundai Kona Jayde, tuning hi-tech per l'avventura Un'iniziativa senza precedenti A partire dal 2024, la partnership prevede che i concessionari avranno la libert&agrave; di proporre i loro veicoli nel negozio virtuale Amazon. Un punto chiave di questa iniziativa &egrave; il coinvolgimento diretto del consumatore nella procedura d'acquisto del veicolo: i clienti potranno selezionare e acquistare la vettura scelta da un concessionario locale attraverso la piattaforma online, successivamente scegliendo se ritirarla personalmente o riceverla comodamente a domicilio. Tra i filtri di ricerca criteri come modello, versione, colore e caratteristiche del veicolo. Gli acquirenti potranno completare l'intero processo di acquisto, incluso il pagamento e il finanziamento, direttamente attraverso l'app di Amazon.&nbsp; &ldquo;Hyundai &egrave; un&rsquo;azienda molto innovativa che condivide la passione di Amazon nel cercare di migliorare la vita dei clienti rendendola pi&ugrave; semplice e migliore ogni giorno&rdquo;, ha dichiarato il CEO di Amazon, Andy Jassy. &ldquo;Lo scopo della partnership sar&agrave; basata proprio questo, cambiando la facilit&agrave; con cui i clienti possono acquistare veicoli online e rendendo semplice l&rsquo;utilizzo di Alexa nelle vetture Hyundai per intrattenimento, shopping, regolazioni smart home e controllo degli impegni nel calendario, consentendo a Hyundai di trasformare le esperienze dei clienti e le operazioni aziendali passando ad AWS&rdquo;.  E-WAY H2, Iveco e Hyundai Group presentano il bus a idrogeno       

Saranno i concessionari stessi ad inserire i veicoli sulla piattaforma e-commerce: il cliente potr&agrave; cos&igrave; sceglierla, pagarla e riceverla comodamente a casa

Hyundai, dal 2024 le auto potranno essere acquistate su Amazon

        Hyundai Kona Jayde &egrave; un concept presentata dalla Casa coreana al Sema Show di Las Vegas, la festa del tuning in Nevada. Si tratta di un prototipo pensato per i giovani, con contenuti di stile e tecnologia, con attrezzature speciali, dedicato all&rsquo;avventura e al tempo libero. Kona Jayde, realizzata in collaborazione con Mobis, fornitore di parti speciali, si presenta con un wrapping esterno di una particolare tinta azzurro Robin&rsquo;s Egg, letteralmente uova di pettirosso. Accessori e attrezzature sono di fornitori di livello. L&rsquo;assetto ribassato di cinque centimetri dispone di molle Eibach, i cerchi da 20 pollici sono di HRE con pneumatici Michelin Pilot Sport 4 S 235/40/ZR20. Potrebbe interessarti: Hyundai Kona electric, il test di Auto Una Kona pronta per ogni avventura  Gli inserti aerodinamici della carrozzeria sono di Air Design, sul tetto c&rsquo;&egrave; un box portaoggetti Thule Pulse Alpine, mentre sul portellone posteriore &egrave; applicato il portabici Thule Epos che ospita una e-bike Vintage Electric Rally. In abitacolo spiccano le poltrone Sportster CS della Recaro, ma c&rsquo;&egrave; anche un caricabatterie portatile per action camera, smartphone e laptop. Pronta a tutto. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Hyundai nuove e usate       

Al Sema Show un concept dedicato espressamente ai giovani... con anche una bicicletta elettrica al seguito

Hyundai Kona Jayde, tuning hi-tech per l'avventura

        La Hyundai Casper &egrave; uno dei quei modelli rimasti, finora, sconosciuti alle longitudini europee, poich&eacute; commercializzato, con motore termico, in Corea del Sud dal 2021. Non tarder&agrave; a cambiare lo scenario, con la presentazione, attesa il prossimo dicembre, della Hyundai Casper elettrica. I muletti di sviluppo sono stati avvistati recentemente in Europa, dove il modello verr&agrave; commercializzato successivamente al lancio sul mercato interno. Secondo le anticipazioni di The Korean Car Blog, sar&agrave; in primavera che la citycar Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) elettrica verr&agrave; lanciata in Corea del Sud, a seguire toccher&agrave; ai mercati europei. La versione elettrica non si discosta dal progetto termico, quantomeno per dimensioni, con una lunghezza attesa intorno ai 3,60 metri. Quali saranno i modelli rivali? Introdurre in Europa la citycar con il design da suv (&egrave; alta 1,57 metri la Casper benzina) vuol dire puntare a contrastare l'offerta di costruttori come Dacia e la sua Spring o come la prossima proposta Citroen, la low cost e-C3, che, dalla versione progettata per i mercati asiatici e alimentata da una batteria al LFP, approder&agrave; nel Vecchio Continente. Il fattore prezzo La partita, inutile dirlo, si giocher&agrave; sul prezzo di listino competitivo, fondamentale per una proposta di segmento A elettrica. Un segmento non ancora aggredito dalla concorrenza cinese, con l'eccezione della proposta DR 1.0 ma ancora pi&ugrave; compatta per dimensioni e spazio disponibile.       

La presentazione della versione elettrica della Casper &egrave; prevista entro fine anno, mentre conclude i test di sviluppo nel Vecchio Continente, dov'&egrave; attesa all'esordio

Hyundai Casper elettrica, la citycar si prepara in e per l'Europa

La nuova Kona Electric debutta sul mercato come novit&agrave; importante per la Casa coreana, figlia di un progetto completamente rinnovato (declinato anche in versione ibrida) e decisamente innovativo a partire dal design di rottura, che evolve il concetto visto con la precedente versione e lo porta pi&ugrave; vicino allo stile attuale della gamma elettrica. In questo articolo trovate tutte le informazioni tecniche e tecnologiche, mentre qui sotto riportiamo le nostre impressioni al primo contatto e alla guida di un B-Suv che aspira ad essere qualcosa di pi&ugrave;.    Come &egrave; fatta  Il primo approccio all&#39;estetica &egrave; senza dubbio d&#39;impatto. La nuova Kona ha un design molto particolare e ci sentiamo di dire che &egrave; azzeccato, con la sottile barra a LED che attraversa tutto il muso, mentre in basso si trovano i proiettori anabbaglianti e abbaglianti dai quali parte la linea dei parafanghi. Sul posteriore ritroviamo la stessa logica grafica e questo d&agrave; coerenza e identit&agrave; allo stile, che risulta piacevole anche per le proporzioni e le forme tondeggianti.  L&#39;unica critica che ci sentiamo di fare riguarda la vista laterale, con le portiere attraversate da molte linee ascendenti e discendenti che &quot;sporcano&quot; un po&#39; le forme tutto sommato pulite della vettura. L&#39;originalit&agrave; non manca, per&ograve;, e questo va a tutto vantaggio dell&#39;identit&agrave; e riconoscibilit&agrave; del brand. Quello che Hyundai sta facendo ultimamente con lo stile &egrave; osato e identitario, merita un applauso per distinguersi in un mondo di auto sempre pi&ugrave; uguali tra loro.  Negli interni invece si respira un&#39;aria di relax e sobriet&agrave;. Le plastiche rigide di plancia, pannelli porta e tunnel centrale non fanno sembrare l&#39;abitacolo &quot;cheap&quot;, ma sono accoppiate in maniera rigorosa, sono solide e trattate con cura. In tutto l&#39;abitacolo non ci sono tasti a sfioramento ma soltanto switch fisici che migliorano la praticit&agrave; nel gestire tutti i comandi pi&ugrave; utilizzati, sia quelli sul volante che quelli del clima.  Il doppio schermo con le indicazioni di marcia e l&#39;infotainment - come ormai di tradizione Hyundai gemellati su un unico supporto - &egrave; di facile lettura e fruizione. Il software di gestione dello schermo centrale &egrave; fluido e racchiude parecchie informazioni sulla gestione della batteria e sulla dinamica di guida con tutte le regolazioni della guida autonoma (di livello 2) e i rispettivi segnali acustici, che se tutti attivi diventano troppo insistenti, meglio disattivare i meno necessari.  Come va  La Kona elettrica ha due facce: da un lato quella dell&#39;elettrica pensata anche per l&#39;utilizzo fuori citt&agrave; e nel turismo a corto-medio raggio e dall&#39;altro la massima efficienza in mezzo al traffico. La batteria da 65,4 kWh della versione in prova (la full optional XClass) permette una percorrenza di 514 km in ciclo WLTP e spinge molto bene nella guida disinvolta, con accelerazioni fluide e morbide avendo la coppia sempre pronta sotto il pedale dell&#39;acceleratore.  Quello che ci ha stupito di pi&ugrave; nella guida sulle colline cece &egrave; stato per&ograve; il carattere delle sospensioni, sostenute il giusto ma molto confortevoli nell&#39;asfalto dissestato. Le Suv di categoria B hanno tendenzialmente un assetto rigido, ma qui il tuning delle sospensioni di Kona Electric ci ha stupito per il comfort superiore.  In citt&agrave;, invece, si trasforma in un mezzo che punta tutto all&#39;efficienza potendo impostare la guida one-pedal con le palette dietro al volante. In questa modalit&agrave;, non c&#39;&egrave; bisogno di usare il freno ma quando si lascia l&#39;acceleratore la rigenerazione porta la macchina a fermarsi in spazi brevi, aiutando la batteria a consumarsi meno velocemente. In questo caso parte dello stress di guidare nel traffico svanisce perch&egrave; diventa tutto facile e senza sforzi. Parliamo di comfort e consumi: a bordo lo spazio non manca e in soli 4,35 metri abbiamo parecchio spazio per i passeggeri posteriori, con la panchetta che pu&ograve; ospitare comodamente due adulti. Davanti &egrave; altrettanto comoda nella posizione di guida, ma il rivestimento in ecopelle della XClass l&#39;abbiamo trovato un po&#39; rigido, forse non il massimo se si sta a lungo seduti in auto.  Il nostro test &egrave; iniziato con la batteria al 94% con 400 km di autonomia segnati dal sistema, e si &egrave; concluso dopo 100 km e ancora il 70% di batteria con 305 km di autonomia. Abbiamo guidato quasi interamente in modalit&agrave; Normal, principalmente su strade secondarie con curve e piccoli tratti di statali e citt&agrave;, con un risultato di 17,6 kWh/100 km, davvero niente male considerando che la nostra Kona XClass aveva anche i cerchi da 19&quot;, che tolgono circa 60 km di autonomia rispetto a quelli da 17&quot;.  Infine il prezzo, che &egrave; un argomento come sempre delicato quando si parla di elettriche: la versione che abbiamo avuto in prova entra in listino al prezzo di 49.990 euro, mentre la versione XLine con batteria pi&ugrave; piccola e 377 km di autonomia ne costa 42.000. Questo la rende un&#39;utilitaria dedicata a una fascia di utenza decisamente upper class rispetto allo standard dei B-Suv, e pur con gli incentivi sar&agrave; difficile scendere sotto i 30.000 euro.  Rom-E: clicca qui per scoprire come partecipare ai nostri talk 

Abbiamo provato l&#39;ultima versione della compatta coreana a batteria e ci ha stupito per efficienza e qualit&agrave; generale del prodotto. Ecco come &egrave; fatta e come va

Hyundai Kona Electric: un B-Suv che si d&agrave; arie da grande

La nuova Hyundai Santa Fe potrebbe confondere molti utenti sia per lo stile di rottura rispetto al passato, che per l&#39;effettiva particolarit&agrave; di un&#39;estetica rivoluzionaria per un SUV asiatico. In questa nuova generazione, che vedremo sulle strade italiane a partire dal 2024, spariscono le morbide curve delle precedenti versioni in favore di angoli e contrasti fra linee orizzontali e verticali tipici delle fuoristrada degli anni &#39;80 e &#39;90.    Design che fa discutere  Un chiaro riferimento alla moda &quot;boxy&quot; del momento, soprattutto nei veri offroad, senza per&ograve; sconfinare nel mondo dei fuoristrada specialistici ma rimanendo nel mondo SUV con telaio unibody evoluzione del precedente e un comfort a bordo e in marcia di buon livello per la guida su strada. Non abbiamo purtroppo avuto modo di guidarlo, il test arriver&agrave; in futuro, ma l&#39;abbiamo visto dal vivo e toccato con mano per darvi una prima impressione soprattutto su resa estetica e qualit&agrave; del prodotto.  Indubbiamente &egrave; un mezzo che divider&agrave; l&#39;utenza: c&#39;&egrave; chi lo amer&agrave; per questi angoli e spigoli accentuati e chi difficilmente digerir&agrave; uno stile cos&igrave; personale, soprattutto quelli che erano abituati alla sobria (ma un po&#39; anonima) immagine della Santa Fe precedente. Ora si vedono pi&ugrave; muscoli, uno stile mascolino ma molto curato soprattutto nel modo in cui vengono utilizzati i contrasti di colori fra elementi neri e pannelli verniciati, impreziositi da led diurni e luci che diventano parte integrante del linguaggio estetico quando illuminati.  Le impressioni vista dal vivo  Dal vivo, inoltre, rende molto meglio che in foto, soprattutto nella vista laterale e posteriore, dove il carattere salta fuori in maniera ancora pi&ugrave; marcata. Quello che ci &egrave; piaciuto di pi&ugrave; di quest&#39;auto &egrave; proprio la capacit&agrave; di osare senza paura, sfruttando linee semplici per dare una spinta netta alla personalit&agrave;, oltre a una coerenza d&#39;insieme che dona armonia e impressione di qualit&agrave; e cura.  Nella mente dei designer c&#39;erano leggende del fuoristrada made in USA, come Jeep Cherokee e Grand Wagoneer, ma anche soluzioni pratiche come i fari nel paraurti tipiche della produzione dei fuoristrada giapponesi degli anni &#39;90.  Curioso il portellone posteriore, che occupa tutto il perimetro della coda tronca e si solleva per intero portando con s&egrave; anche i fari. Questo ha permesso di ottenere una soglia di carico piuttosto bassa (per un SUV di questa stazza) e larga. Decisamente pratica.  Caratteristiche tecniche e dimensioni  A livello di dimensioni, pur non avendo ancora una scheda tecnica dettagliata, si tratta di un mezzo dalla &quot;stazza&quot; notevole: 4,83 metri di lunghezza, larghezza e altezza rispettivamente di 1,90 e 1,72 metri, con passo di 2,81 metri. Giusto qualche centimetro in pi&ugrave; in tutte le direzioni rispetto alla versione precedente  Dentro &egrave; grande e accogliente, soprattutto per la forma regolare e squadrata dell&#39;abitacolo che &quot;d&agrave; respiro&quot; in larghezza e altezza. Dalla seduta del guidatore la visuale &egrave; piacevole, le plastiche sono morbide dove i polpastrelli toccano pi&ugrave; spesso e la combinazione di colori rende l&#39;ambiente sobrio e di classe. Il doppio schermo da circa 12&quot; &egrave; ormai un segno distintivo delle Hyundai di ultima generazione, e il grosso e inedito tunnel centrale &egrave; dotato di tasti a sfioramento con rotori fisici per il clima. Ci piace la doppia piastra di ricarica a induzione per il telefono e il comodo bracciolo centrale. L&#39;ecopelle dei sedili &egrave; morbida e accogliente, mentre il volante ha una parte centrale squadrata che ricorda le Land Rover.  Sotto la pelle c&#39;&egrave; un telaio evoluzione del precedente, mentre le motorizzazioni sul mercato italiano saranno contraddistinte da soli motori benzina 1.6 ibridi, uno full e un altro plug-in hybrid. Non ci sono ancora dati ufficiali su potenza, coppia e prestazioni di autonomia con l&#39;utilizzo del solo modulo elettrico, ma arriveranno presto assieme a tutte le info riguardanti allestimenti, prezzi e approfondimenti tecnologici. 

La presentazione statica nello stabilimento produttivo Hyundai in Repubblica Ceca ci ha dato la possibilit&agrave; di osservare forme e stile della nuova e sorprendente SUV corena

Nuova Hyundai Santa Fe 2024: l&#39;abbiamo toccata con mano

        XLine e XClass non sono solo i due allestimenti con i quali nuova Hyundai Kona elettrica si presenta sul mercato italiano. Sono versioni differenti per dotazione di serie, s&igrave;, ma anche declinazioni diverse per potenza, prestazioni e autonomia del sistema elettrico. Il prezzo di listino, "l'attacco", lo fa Kona Electric XLine, a 42 mila euro. Sfiora i 50 mila euro, invece, Kona Electric XClass Special Edition (49.990 euro), che &egrave; la proposta in grado di fare pi&ugrave; strada.&nbsp;  Ricarica e consumi&nbsp; I 514 km nel ciclo WLTP sono il risultato della batteria da 65,4 kWh, contro il dato di 377 km della XLine con batteria da 48,4 kWh. Due alternative accomunate sia dalle soluzioni di ricarica (in CA a 11 kW, in CC a 100 kW) che da consumi molto simili: a partire da 14,6 kWh/100 km. Tecnologica per Adas e infotainment connesso Il suv, nella sua ultima generazione, introduce l'alternativa a zero emissioni in un'offerta gi&agrave; commercializzata con le motorizzazioni termiche e ibrida. Misure invariate, spazio interno idem, la nuova Kona 2024 elettrica spicca nel segmento dei suv urbani "cresciuti" per la dotazione tecnologica. I 4,35 metri di lunghezza ne fanno un modello quasi alle porte del segmento C. Tanto spazio a bordo, dove l'infotainment da 12,3 pollici (connesso) &egrave; completato dalla strumentazione digitale di uguale misura. &Egrave; un contenuto gi&agrave; offerto su Kona XLine, come gli Adas di Livello 2 (Highway Driving Assist, il cruise control adattivo e intelligente perch&eacute; adegua la velocit&agrave; ai limiti).&nbsp; L'offerta con finanziamento ed Ecobonus Gi&agrave; disponibile sul mercato italiano, Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) offre su Kona Electric XLine la possibilit&agrave; di finanziamento su 36 mesi (249 euro/mese), anticipo di 11.020 euro (taeg 8,70%) e gli incentivi previsti dall'ecobonus.&nbsp; L'integrazione alla dotazione che Kona XClass Special Edition realizza - oltre alla maggior autonomia di marcia e disponibilit&agrave; di potenza - spazia dagli Adas anti-collisione con correzione della traiettoria, fino al Rear Cross Traffic Collision e il dispositivo dei sensori posteriori "attivo", in grado di frenare prima di toccare con il paraurti altri veicoli. Oltre agli Adas extra, l'allestimento offre la presa interna per ricaricare altri dispositivi (vehicle-to-load), il portellone ad apertura elettrica, il Safe Exit Warning, la chiave digitale e il clima con pompa di calore.       

Il lancio del suv urbano elettrico &egrave; accompagnato da un'offerta su Kona Elettrica XLine. Ecco qual &egrave; la dotazione (ricca) di serie e quale l'integrazione di Kona XClass Special Edition

Nuova Hyundai Kona Electric, i prezzi in Italia

        Hyundai presenta "Live unlimited", la campagna di lancio dedicata alla nuova Kona ibrida, in onda in Italia da domenica 10 settembre. La campagna &egrave; declinata in diversi formati e verte sulle caratteristiche tecnologiche del nuovo modello attraverso il filtro dell'emozione e della fantasia, invitando il pubblico a non porsi limiti accogliendo soluzioni innovative nella vita di tutti i giorni come quella rappresentata dalla mobilit&agrave; sostenibile.  Il coraggio di abbracciare nuove idee Lo spot, girato a Budapest e ideato da Innocean Berlino, propone draghi volanti, cavalieri medioevali e auto di epoche differenti, ma &egrave; Kona la protagonista: il Suv coreano compie un viaggio fantastico per le strade di una citt&agrave; nato dall'immaginazione di un bambino (Noah) che interpreta in maniera fiabesca il tempo passato a bordo di Kona e che ricorda come sia possibile innovare solo se si ha il coraggio di superare i limiti e di abbracciare nuove idee. Il voice over - "Quando hai smesso di credere che tutto fosse possibile?" - rafforza questo messaggio e collega la campagna di Kona Hybrid alla visione del brand "Progress for Humanity": rendere cio&egrave; il progresso alla portata di tutti, costruire un futuro migliore e sostenibile attraverso la tecnologia e offrire ai propri clienti un'esperienza sempre pi&ugrave; appagante. Hyundai Kona, la prova: salto di classe        

La campagna di lancio del Suv coreano si intitola "Live unlimited" e ricorda come sia possibile innovare solo se si ha il coraggio di superare i limiti e di abbracciare nuove idee

Hyundai Kona Hybrid, il progresso alla portata di tutti

Sale di grado la Hyundai Kona, per forma e sostanza. Da compatta a quasi media. In questa seconda serie la coreana si allunga di ben 14 cm passando da 4,21 a 4,35 metri di lunghezza. Un salto di classe e di ambizioni.    Salto di grado  Verso il segmento C, dove le due volumi reginette dei decenni scorsi, Golf, Focus e compagnia cantante, hanno lasciato campo ai Suv. La ex piccola coreana si incunea in quest&rsquo;area con carte pesanti. &Egrave; visibilmente pi&ugrave; grande, con un passo incrementato di sette centimetri, quasi tutto a favore della seconda fila di sedili, e con uno stile rivoluzionato. Quasi irriconoscibile, ma c&rsquo;&egrave; la scritta Kona sul portellone posteriore a levare ogni dubbio. Per il resto cambia quasi tutto. La firma distintiva spicca nella fascia a Led orizzontale a tutta lunghezza, che caratterizza il frontale e il posteriore. Restano i fari sdoppiati, con gli abbaglianti a anabbaglianti pi&ugrave; in basso (attenzione agli urti) come nella prima generazione, ma pi&ugrave; affilati. Pi&ugrave; tondeggiante, mentre le fiancate con nervature bene in vista non passano inosservate. I motori a disposizione sono tre: termica a benzina, ibrida sia mild che full e prossimamente anche full electric. Una formula che offre una scelta pi&ugrave; che soddisfacente.  Come &egrave; fatta dentro  Gli interni sfoggiano l&rsquo;asso di briscola. &Egrave; immediata la sensazione di un maggiore spazio al posteriore; tutti i sedili presentano una struttura pi&ugrave; sottile anche per guadagnare altri centimetri nell&rsquo;abitacolo. Mentre davanti la scenografia &egrave; cambiata profondamente. Si entra anche con la chiave digitale, a richiesta o compresa nel Tech Pack e abbinabile a tre dispositivi con funzione NFC, imbattendosi in una plancia che richiama quella delle ammiraglie elettriche del nuovo corso, Ioniq 5 e Ioniq 6. L&rsquo;effetto &egrave; da &ldquo;grande&rdquo; con i due generosi display, strumentazione e multimedia entrambe da 12,3 pollici, affiancati e integrati in un&rsquo;unica struttura. Un panorama hi-tech, che sar&agrave; completato a breve dall&rsquo;implementazione del mir- roring wireless per gli smartphone, ora operativo via cavo.  Il servizio completo &egrave; sul prossimo Auto, in edicola dal 15 settembre, oppure qui in edizione digitale 

Abbiamo messo alla prova la nuoa Kona, seconda generazione di uno dei SUV compatti pi&ugrave; venduti. Ecco come va

Hyundai Kona, la prova: salto di classe

        Hyundai ha annunciato una nuova partnership con Korea Zinc, la principale societ&agrave; coreana di fusione di metalli non ferrosi, che vede come obiettivo principale il nichel. Nello specifico, la collaborazione prevede l'approvvigionamento congiunto di materie prime a base di nichel e la relativa lavorazione, la garanzia di una fornitura stabile di nichel lavorato e di altri materiali per batterie, come anche l'esplorazione di nuove attivit&agrave; tra cui il riciclo delle batterie. Collaborazione con vista sul 2031 Sfruttando la sua esperienza nella fusione di metalli non ferrosi come lo zinco e l'argento, nel 2017 Korea Zinc ha aperto una filiale per la produzione di solfato di nichel per le batterie dedicate alle auto elettriche. L'azienda intende espandersi proprio nel settore delle EV, e ha gi&agrave; in cantiere sia la creazione di una filiale per la produzione di materiali per le batterie che la costruzione di una fonderia di nichel nel complesso industriale di Ulsan. BTRY, la batteria che si ricarica in 1 minuto La fornitura di nichel derivante dalla partnership con la Casa automobilistica di Seul &egrave; prevista a partire dal 2026. L'obiettivo del Gruppo Hyundai &egrave; quello rifornirsi, nel 2031, del 50% del nichel necessario per produrre batterie per auto elettriche proprio con (e grazie a) Korea Zinc. Hyundai, arriva la ricarica Plug&amp;Charge in Italia       

La Casa di Seul insieme a Korea Zinc per l'approvigionamento e la lavorazione del nichel da sfruttare nelle future auto elettriche

Hyundai, nuova alleanza nel segno delle batterie a nichel

        Si fa strada la ricarica semplificata, perch&eacute; non richiede l'autenticazione via app n&eacute; l'utilizzo di una card. Il protocollo Plug&amp;Charge &egrave; disponibile, sul mercato italiano, anche in casa Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). La Ioniq 6 per prima, a seguire la nuova Kona elettrica, potranno accedere alle postazioni di ricarica compatibili con lo standard Plug&amp;Charge. Una funzione che va attivata dal proprio account Charge myHyundai.  Come funziona la ricarica Plug&amp;Charge Al primo collegamento del cavo di ricarica all'auto e alla colonnina avviene l'installazione sul veicolo di un certificato di "autenticazione", con i dati protetti da crittografia e a prova di manomissione. Le operazioni successive di ricarica, cos&igrave;, riconosceranno in automatico l'auto e la colonnina avvier&agrave; da subito l'erogazione di elettricit&agrave;. Dati che vengono scambiati utilizzando i connettori del cavo di ricarica. Addio, quindi, autenticazioni preventive alla colonnina (che siano con app o card). Tutto quel che serve fare &egrave; collegare il cavo e, immediatamente, partir&agrave; la ricarica. Quali sono le colonnine finora compatibili C'&egrave; una puntualizzazione da fare: il protocollo Plug&amp;Charge funziona, al momento, solo sull'infrastruttura di ricarica di Ionity e Aral Pulse, in Europa. Un'offerta destinata a crescere, con altri fornitori di energia che integreranno il Plug&amp;Charge sulle proprie colonnine. Oltre a velocizzare le operazioni di ricarica, il Plug&amp;Charge permette di ricevere un'unica fatturazione mensile, riassuntiva di tutte le ricariche Plug&amp;Charge effettuate.&nbsp; Tesla, drive-in con Supercharger in stile anni 50 a Hollywood       

Su Ioniq 6 e sulla Kona elettrica le operazioni di ricarica avvengono senza necessit&agrave; di autenticazione, su colonnine compatibili con il protocollo Plug&amp;Charge

Hyundai, arriva la ricarica Plug&Charge in Italia

        Sul mercato italiano ha esordito aprendo gli ordini sulle motorizzazioni benzina, mild hybrid e full hybrid. Adesso, &egrave; tempo per Hyundai Kona elettrica di avviare la produzione. Conferma l'impianto in Repubblica Ceca, gi&agrave; "casa" della prima generazione di Kona elettrica, oltre al sito produttivo di Ulsan, in Corea del Sud. I primi esemplari del B-suv escono dalla linea di montaggio ceca, uno dei due impianti europei di Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), insieme a quello presente in Turchia. Due poli produttivi continentali che valgono una capacit&agrave; nell'ordine delle 600 mila euro all'anno.  Le versioni di Hyundai Kona elettrica in arrivo Le stime del marchio coreano sulla nuova Kona elettrica sono di 21 mila esemplari prodotti entro fine 2023, poi nel 2024 la quota salir&agrave; a 50 mila auto. Il progetto nuova Kona &egrave; parecchio interessante per il salto in avanti prodotto in termini di dimensioni, qualit&agrave; percepita e tecnologia. Continuer&agrave; a essere offerto sul mercato in due differenti soluzioni di motore e batteria. Non sono stati ancora diffusi i prezzi per l'Italia. Sia Kona elettrica 65,4 kWh che l'alternativa da 48,4 kWh impiegano batterie fornite da LG, realizzate in Polonia a Breslavia e successivamente assemblate da Hyundai in Repubblica Ceca, in un sito riconvertito dalla produzione fino al 2021 di trasmissioni manuali. Differenti capacit&agrave; energetiche in gioco e differenti sono le autonomie di marcia: 514 km per la Kona da 218 cavalli, con batteria da 65&nbsp; kWh, 377 km per Kona 155 cavalli e batteria da 48 kWh. Nel continente europeo, il marchio produce oltre il 70% delle Hyundai poi commercializzate in Europa. Un'area sulla quale le intenzioni sono di vendere esclusivamente auto elettriche a partire dal 2035.&nbsp;       

I primi esemplari del B-suv a batterie, disponibile in due versioni diverse per motori e autonomia di marcia, escono dall'impianto Hyundai in Repubblica Ceca

Hyundai Kona elettrica, parte la produzione in Europa

Sono oltre 10mila i chilometri che separano Seoul, in Corea del Sud, da Santa Fe, nel New Mexico. Una distanza annullata, almeno simbolicamente, dalla Hyundai che alla capitale dello stato americano ha dedicato uno dei propri modelli pi&ugrave; longevi e di maggior successo, la Santa Fe appunto. E proprio in omaggio a questo nome, la Casa coreana ha scelto le strade del Nuovo Messico come scenario per il lancio della nuova generazione, la quinta, del suo Suv di grande taglia. Un modello che diventa ancora pi&ugrave; premium e punta tutto su tecnologia, comfort e spazio.    Tanto spazio sulla nuova Santa Fe  La prima generazione della Santa Fe venne svelata da Hyundai nel 2000: si trattava di una vettura compatta, lunga 4,5 metri, votata al fuoristrada e senza troppe concessioni al comfort e allo stile. Con il passare degli anni e il susseguirsi delle generazioni, il modello si &egrave; evoluto crescendo di dimensioni e diventando sempre pi&ugrave; simile a quello che conosciamo ora, ovvero un Suv dallo stile ricercato e dai ricchi contenuti. La nuova generazione conferma questa tendenza e fa compiere al Suv coreano un ulteriore passo in vanti sotto tutti questi di vista: pi&ugrave; grande (adesso misura ben 483 cm di lunghezza, 190 di larghezza e 173 di altezza), spazioso e tecnologico.   Le grandi dimensioni esterne dell&#39;auto si traducono in un generoso spazio nell&#39;abitacolo, in cui possono essere ospitati fino a 7 passeggeri su tre file di sedili. Mentre il bagagliaio, quando si viaggia con due sole file di sedili alzate, pu&ograve; contare su una capacit&agrave; di carico di ben 725 litri, 91 in pi&ugrave; rispetto alla precedente generazione di Santa Fe. L&#39;abitabilit&agrave; del nuovo Suv &egrave; frutto anche del design esterno, particolarmente squadrato, che permette di sfruttare al meglio lo spazio interno. Lo studio del design, come spiegato da Hyundai, &egrave; infatti partito dal portellone posteriore, elemento progettato per garantire non solo la maggiore capacit&agrave; di carico, ma anche per poterne fruire nella maniera pi&ugrave; comoda e versatile possibile. Tra cui la possibilit&agrave; di sfruttare il vano di carico dell&#39;auto come una terrazza quando il portellone &egrave; aperto.  Abitacolo tecnologico e tanti ADAS  Le linee squadrate ed essenziali della carrozzeria sono state riprese anche nell&#39;abitacolo della Santa Fe, che rappresentano un netto taglio con il passato. A dominare la plancia sono due grandi schermi orizzontali da 12&rdquo;3, uniti tra loro andando a formare il Panoramic Curved Display su cui sono riportate tutte le informazioni e i comandi principali dell&#39;auto. Presente anche uno schermo touch pi&ugrave; piccolo, da 6&rdquo;6, per i comandi del climatizzatore. La dotazione tecnologica a disposizione dei passeggeri include anche due piattaforme per la ricarica wireless e un vassoio per la sterilizzazione UV-C.  Lunghissima la lista dei sistemi ADAS per la sicurezza attiva: nella dotazione sono inclusi il Forward Collision-Avoidance Assist 2.0 (capace di reagire se il veicolo davanti rallenta improvvisamente o se viene rilevato un rischio di collisione), il Lane Following Assist 2 (una versione evoluta del tradizionale sistema di mantenimento della corsia), il Driver Attention Warning (DAW) che analizza l&rsquo;attenzione del conducente e fornisce avvisi quando necessario e lo Smart Cruise Control 2 che aiuta a mantenere una velocit&agrave; sicura durante le curve autostradali. Presente anche l&rsquo;High Beam Assist regola automaticamente la portata dei fari in base alla presenza di altri veicoli e alle condizioni della strada.  In Europa sar&agrave; solo ibrida  Progettata per essere un mezzo adatto tanto all&#39;uso urbano quanto a quello avventuroso, la Santa Fe sar&agrave; venduta in Europa esclusivamente con motorizzazioni ibride. Due le scelte possibili, una full hybrid e una plug-in, entrambe basate sull&#39;unit&agrave; endotermica 1.6 turbo a benzina che erogher&agrave; rispettivamente 180 e 160 cavalli. La Casa non ha rilasciato per&ograve; ancora le specifiche tecniche relative alla parte elettrica dei powertrain, quindi i dati della potenza complessiva e dell&#39;autonomia in modalit&agrave; EV sono ancora tutti da scoprire. Per tutte le versioni, il cambio sar&agrave; un 6 marce automatico. In alcuni mercati extra europei, invece, sar&agrave; proposto anche un motore a benzina da 2,5 litri non elettrificato.  La nuova Hyundai Santa Fe sar&agrave; in vendita in Corea gi&agrave; negli ultimi mesi di quest&#39;anno, mentre in Europa sar&agrave; necessario aspettare la prima met&agrave; del 2024.   

Pi&ugrave; lunga, spaziosa e tecnologica, la nuova Santa Fe arriver&agrave; in Europa nel 2024 e sar&agrave; soltanto ibrida: ecco come cambia la quinta generazione del Suv coreano

Hyundai Santa Fe, la nuova punta su tecnologia e comfort

        Rivoluzione, estetica e di sostanza per la quinta generazione di Hyundai Santa Fe. Il grande Suv coreano stacca nettamente rispetto alla serie sul mercatto dal 2018. La Casa coreana al momento non ha comunicato dati tecnici. Tutti i segreti di nuovo Santa Fe saranno svelati comunque molto presto, a inizio agosto. Nuova Hyundai Santa Fe si presenta con design d'impatto. Massiccio senza compromessi, dove tenderanno altri modelli del Marchio. La Casa lo descrive in questo modo:&nbsp;&ldquo;Con un passo allungato, interni pi&ugrave; spaziosi e un bagagliaio con portellone a tutta larghezza ispirato a una terrazza, cresce le proprie doti da SUV per offrire maggiore versatilit&agrave; e un&rsquo;esperienza di primo livello&rdquo;. La grande Hyundai offre le tre fili di sedili, la lunghezza non &egrave; stata comunicata &ndash; la serie uscente &egrave; 4,79 metri &ndash; e si approccia con un cofano alto, le luci anteriori e posteriori ad H, che reinterpretano il logo Hyundai e i passaruota muscolosi; appariscente.  Santa Fe 2023, votata allo spazio All'interno, la seconda e la terza fila di sono completamente ripiegabili a vantaggio della capacit&agrave; di carico. e scarico. L'abitacolo &egrave; a sviluppo orizzontale e riprende le forme squadrate della carrozzeria Domina il Panoramic Curved Display che accoglie in plancia i due display da 12,3 pollici di strumentazione e infotainment. Utile il doppio caricatore wireless per smartphone. Numerosi dentro anche i motivi ad H sulla plancia e sulle bocchette del climatizzatore. La leva cambio automatico, indizio della presenza di motorizzazioni ibride e termiche &egrave; posta sul piantone dello sterzo, una scelta pratica. Molti rivestimenti sono realizzati con materiali sostenibili, abbinati a pelle Nappa e superfici a effetto legno per non farsi mancare nulla. Potrebbe interessarti: Hyundai Kona, la prova su strada       

Quinta serie per un modello che cambia dentro e fuori, con uno stile particolare che si stacca dal passato

Hyundai Santa Fe, il grande Suv si rinnova in tutto

        Se l'anticipazione diffusa sui social dovesse trovare conferma nella realt&agrave;, il nuovo Hyundai Santa Fe sceglie di inserirsi in un linguaggio di stile molto vicino al mondo Ioniq.&nbsp; Il leak delle prime immagini arriva grazie al sito coreano The Korean Car Blog, che su Instagram rilancia i primi scatti della nuova generazione del grande suv Hyundai.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Korean Car Blog (@koreancarblog)      Effetto pixel sui fari e design squadrato Linee decisamente squadrate, un frontale dalla fascia superiore dall'effetto digitale, come sulle elettriche del marchio. Il richiamo al mondo Ioniq &egrave; evidente nel design dei fari in stile "pixel". Se il frontale ha fari alti e ampi, in coda il posizionamento &egrave; molto in basso, su un volume verticale e tutto votato alla praticit&agrave; di carico.&nbsp; Rispetto al pi&ugrave; recente restyling del Santa Fe, sul mercato dal settembre del 2020, si tratta di un progetto completamente diverso, prossimo alla presentazione in Corea del Sud e destinato alla futura commercializzazione globale. Secondo le anticipazioni, Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;confermer&agrave; una pluralit&agrave; di scelta tra le motorizzazioni, che oltre all'ibrido plug-in e ai propulsori benzina non rinuncia al motore diesel. Sar&agrave; da verificare la strategia specifica del marchio sui vari mercati. Quanto alle possibilit&agrave; di configurazione degli interni, un'alternativa ai 5 o 7 posti dovrebbe prevedere una Santa Fe Luxury 6 posti.       

Le anticipazioni in arrivo dalla Corea del Sud indicano un progetto molto diverso nello stile rispetto al Santa Fe attualmente sul mercato. Chiara l'influenza di stile delle Hyundai elettriche

Nuova Hyundai Santa Fe, un leak rivela il suv?

        Oltre alla potenza massima c'&egrave; di pi&ugrave; e, nel caso dei sistemi elettrici, &egrave; fondamentale la gestione delle temperature. Un'elettrica non ha bisogno di controllare le temperature d'esercizio? Altroch&eacute;. Ne ha talmente necessit&agrave; al tal punto che, in Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), nello sviluppo della Ioniq 5 N prossima al debutto in pubblico al Festival di Goodwood del 13 luglio, un'attenzione assoluta &egrave; stata rivolta al controllo delle temperature ottimali della batteria. Batteria, qual &egrave; la temperatura giusta? In un'architettura a 800 volt che di per s&eacute; &egrave; una base di partenza ottimale per creare auto elettriche ad alte prestazioni e ripetibili in breve tempo, la batteria si compone di celle il cui ideale range di funzionamento passa da temperature che si collocano tra i 37&deg; C e poco pi&ugrave; di 40&deg; C. Un eccesso di calore porta l'elettronica a dover limitare l'erogazione di potenza e, di conseguenza, anche quella potenza massima dichiarata quale valore di picco dei sistemi elettrici.  Radiatore maggiorato ed elettronica su misura Hyundai N ha lavorato a lungo al Nurburgring, dove ha concluso la fase di sviluppo con un test di durata su 10 mila chilometri. Ha lavorato al perfezionamento del raffreddamento, che ha un elemento fisicamente diverso dalla gamma Ioniq 5 che conosciamo, sotto forma di un'apertura maggiorata per il radiatore posto dietro la fascia paraurti anteriore. Maggior superficie per tenere a bada le temperature di funzionamento della batteria. Poi c'&egrave; l'elemento di gestione elettronica, la strategia N Battery Preconditioning. Attraverso due differenti profili di gestione della batteria, la temperatura delle celle &egrave; tenuta sotto controllo per produrre la massima prestazione immediata (modo Drag) o una temperatura la pi&ugrave; bassa possibile per un utilizzo prolungato ad alta intensit&agrave; (Track). Ancora della gestione elettronica, le modalit&agrave; selezionabili N Race offrono l'alternativa di un profilo Sprint (piena potenza, in una configurazione di default) e di uno Endurance (evita i picchi di potenza, a vantaggio di una durata della prestazione). Elettrica ma con un cambio 8 marce (simulato) Altri contenuti tecnici rivelati da Hyundai prima della presentazione della Ioniq 5 N, attesa con una potenza nell'ordine dei 600 cavalli o poco meno, interessano il recupero energetico. La decelerazione dichiarata &egrave; di 0,6 G dal solo sistema di frenata rigenerativa, superato il quale interviene l'impianto frenante idraulico, con dischi maggiorati a 400 mm di diametro rispetto alla gamma ordinaria di Ioniq 5. Dischi s&igrave; pi&ugrave; grandi ma anche pi&ugrave; leggeri.  La sportivit&agrave; Hyundai N, come molte altre proposte elettriche, non riesce a slegarsi da contenuti identificativi delle sportive con motore termico. Cos&igrave;, su Ioniq 5 N ci sar&agrave; un dispositivo per replicare le sonorit&agrave; del motore 2 litri turbo benzina e anche un meccanismo elettronico N e-Shift di simulazione delle cambiate, come se vi fosse realmente una trasmissione 8 marce doppia frizione a bordo.       

Le prestazioni del sistema elettrico sono attese molto elevate e per garantire che siano valori ripetibili e prolungati Hyundai ha curato nel dettaglio la gestione termica della batteria

Hyundai Ioniq 5 N tra il finto cambio 8 marce e un raffreddamento ad hoc

        Hyundai torna a MiMo ( Milano Monza Motor Show) 2023, il festival motoristico internazionale, in programma con la sua terza edizione dal 16 al 18 giugno 2023, presso l'Autodromo Nazionale di Monza. La Casa coreana approda all'evento con la sua visione 'Progress for Humanity', che vedr&agrave; come protagonista la sua gamma di auto elettrificate, che saranno disponibili ai visitatori per dei test-drive. Le auto Hyundai Per questo terzo anno, Hyundai far&agrave; provare: Ioniq 6, Ioniq 5 e Kona Electric. Per potersi aggiudicare il test-drive bisogner&agrave; registrarsi sul sito ufficiale del marchio, che ha una pagina dedicata all'iniziativa. La Ioniq 6 sar&agrave; la regina indiscussa dello stand: un'auto in grado di avere un'autonomia fino a 614 km e una ricarica superveloce (351 km in 15 minuti). Per quanto riguarda Ioniq 5, questo si aggiudica &ldquo;l'etichetta&rdquo; di primo modello costruito sulla piattaforma E-Gmp, premiato fra l'altro come World Car of the Year 2022. Infine, Kona Electric, una vettura con un'autonomia fino a 484 km nel ciclo combinato Wltp e pi&ugrave; di 660 km nel ciclo urbano. Tutte auto imperdibili, che Hyundai mette a disposizione per un weekend all'insegna del full electric. Nuova Hyundai Kona, ordini aperti: ecco i prezzi in Italia e le promozioni       

Alla terza edizione del Milano Monza Motor Show saranno presenti: Ioniq 6, Ioniq 5 e Kona Electric

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