Stratosferica. Possiamo riconoscerla cos&igrave;, aspettando il 5 maggio, quando dir&agrave; come si chiama, come Ferrari 812 Versione Speciale&nbsp;si proporr&agrave; agli appassionati. Rumours accreditati vorrebbero Ferrari 812 Imola, gli stessi che davano appuntamento al 21 aprile per la presentazione.  In realt&agrave;, oggi, a Maranello rivelano il linguaggio stilistico-aerodinamico, inattesa che i dati tecnici vengano approfonditi, insieme alle prestazioni dinamiche e velocistiche, con la presentazione in diretta streaming, sui social Ferrari, il 5 maggio alle 14:30.    Motore  Il punto focale dello sviluppo &egrave; il motore V12 6.5 litri aspirato con bancate a 65 gradi. Molti componenti sono stati riprogettati, il sistema di fasatura delle valvole ha soluzioni innovative, sono nuovi i terminali di scarico. Il risultato si concreta negli 830 cavalli e 9.500 giri/min espressi dal V12, mai un dodici cilindri Ferrari stradale ha girato tanto in alto.  Assetto  E sar&agrave; un canto celestiale, in attesa di scoprire come, in futuro, il simbolo della Rossa, il V12, verr&agrave; interpretato. Della tecnica serve dire, sul fronte della dinamica, delle ruote posteriori sterzanti indipendenti, sottolineatura che pu&ograve; far pensare a un angolo di incidenza differenziata tra ruota esterna e interna alla curva. Ne sapremo di pi&ugrave; il 5 maggio. L&#39;elettronica del Side Slip Control &egrave; evoluta, arriva alla versione 7.0.&nbsp;  Detto dell&#39;approfondito lavoro di alleggerimento, con adozione di numerose parti in fibra di carbonio, c&#39;&egrave; il design e c&#39;&egrave; l&#39;aerodinamica inedita da introdurre.  Aerodinamica e Stile  Due elementi su tutti prendono la scena. All&#39;avantreno &egrave; il cofano motore, interrotto da una fascia a tutta larghezza, in carbonio, con feritoie di sfogo dell&#39;aria calda. Aria che va ad alimentare i flussi che corrono sul tetto e in coda.&nbsp;  Nell&#39;interpretazione estetica e &quot;proporzionale&quot;, la fascia ha il merito di interrompere l&#39;ampiezza del volume anteriore, offrendo una visione pi&ugrave; compatta del cofano motore.  Il tetto &egrave; sagomato per guidare l&#39;aria verso il lunotto interamente in alluminio. &Egrave; una soluzione brevettata da Ferrari e non certo per il materiale quanto piuttosto per l&#39;installazione di generatori di vortici in fibra di carbonio.  L&#39;impressione &egrave; che vadano a interagire con i flussi che corrono laterali sulle superfici della Ferrari 812 Versione Speciale, lasciando libero il canale centrale che alimenta lo spoiler molto pronunciato, parte centrale pi&ugrave; sensibile nel generare carico verticale. Quali siano gli effetti dei generatori di vortice lo racconteranno i tecnici Ferrari alla presentazione, si pu&ograve; immaginare una maggiore pulizia del flusso centrale, sigillato dai vortici.  La configurazione aerodinamica lavora in simbiosi con nuovi convogliatori di flussi all&#39;avantreno, bocche completate da un passaruota con pinne integrate alle estremit&agrave;, al di sopra dello splitter. Guidano verso l&#39;esterno i flussi aerodinamici, fiancata dove un ulteriore elemento aerodinamico &egrave; installato davanti alle ruote posteriori. Quasi un vero &quot;fondo&quot;, con soluzioni raffinatissime.  Diffusore  L&#39;estrattore ha una progettazione inedita, con terminali di scarico posti alle estremit&agrave; e orientati verso l&#39;esterno, ancora per ragioni di controllo dei flussi, liberi e costanti soprattutto nella parte centrale e periferica entro le ruote.&nbsp;  Un complesso elaboratissimo, che ha nei passaruota ventilati un altro elemento chiave, alimentato dalle turbolenze delle ruote posteriori.   

Stile e aerodinamica in mostra con le prime immagini della Ferrari 812 Versione Speciale, spinta dal motore aspirato V12 con il pi&ugrave; alto regime di rotazione mai offerto su una Rossa stradale

Ferrari 812 Versione Speciale, &egrave; super V12 sulla &quot;Imola&quot;

Ferrari, che l&rsquo;elettrico sia con te. All&rsquo;assemblea degli azionisti, John Elkann, Presidente e ad di Maranello ha spiegarto che il primo veicolo del Cavallino Rampante tutto elettrico arriver&agrave; nel 2025.  &ldquo;Continuiamo a mettere in atto la nostra strategia di elettrificazione in modo estremamente rigoroso - ha spiegato -. E la nostra interpretazione e applicazione di queste tecnologie sia nel motorsport, sia nelle auto stradali &egrave; una grande opportunit&agrave; per trasmettere l&#39;unicit&agrave; e la passione del Cavallino Rampante alle nuove generazioni. Siamo molto entusiasti della nostra prima Ferrari completamente elettrica, che abbiamo in programma di presentare nel 2025 e potete esserne certi. Tutto quello che nel vostro immaginario gli ingegneri e i designer di Maranello sono in grado concepire per un simile punto di riferimento della nostra storia, verr&agrave; realizzato&rdquo;.  I nuovi modelli  Elkann ha ricordato che &quot;Nonostante tutte le difficolt&agrave; nel 2020 sono stati presentati con grande successo tre nuovi modelli in modalit&agrave; digitale: la Ferrari Portofino M (che abbiamo provato qui), la SF90 Spider e la 488 GT Modificata. Questo significa che oggi abbiamo la gamma di prodotti pi&ugrave; bella, innovativa e ampia di tutta la nostra storia&quot;, ha sottolineato. I risultati del 2020 sono stati conseguiti grazie a una performance molto forte nel quarto trimestre. Questo &egrave; stato possibile grazie alla solidit&agrave; del nostro core business, al miglioramento dei ricavi della Formula 1, alle azioni di contenimento dei costi messe in atto nel corso dell&#39;anno e a un andamento dei cambi favorevole rispetto alle nostre proiezioni. Grazie alla solida performance del 2020, il CdA ha proposto agli azionisti una distribuzione di dividendi di circa 160 milioni di euro e ha inoltre approvato il riavvio del nostro programma pluriennale di riacquisto di azioni&quot;.  Amministratore delegato non ancora per molto  Elkann ha aggiornato tutti anche sulla ricerca del nuovo CEO: &ldquo;Stiamo facendo progressi, e presto avremo la figura con le competenze giuste per guidarci in questo decennio. Siamo vicini ad una short list di candidati molto forti che hanno tutte le qualit&agrave;, in particolare le capacit&agrave; tecnologiche, per guidare la societ&agrave;. Il nuovo CEO e il senior management team condivider&agrave; con voi il futuro entusiasmante di Ferrari nel Capital Markets Day nel 2022, anno importante per i lanci di nuove vetture e del Purosangue, il nostro Suv in particolare, qualcosa di davvero speciale&rdquo; A fine giornata, gli azionisti della Ferrari hanno approvato con il 99,98% dei voti a favore, il bilancio 2020, che presenta ricavi netti del Gruppo pari a 3,460 miliardi di euro, in calo dell&#39;8,1% rispetto all&#39;esercizio precedente, a seguito di minori consegne e minori ricavi di Formula 1 e del marchio. L&#39;ebitda si attesta a 1,143 miliardi di euro, in calo del 10% con un margine del 33%, l&#39;ebit &egrave; stato di 716 milioni di euro, in calo del 21,9%. L&#39;assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo di 0,867 euro per azione, per un importo complessivo di 160 milioni di euro&quot;.  Tra F1 e ritorno a Le Mans  E Ferrari non abdica al suo storico ruolo nello sport. Anzi, rilancia. &ldquo;Stiamo intensificando le nostre ambizioni nello sport automobilistico, e non solo in Formula Uno, dove la nostra formazione di giovani eccezionalmente talentuosi ha gi&agrave; portato una nuova grande e positiva energia al team. A febbraio abbiamo annunciato il nostro ritorno a Le Mans nel 2023, una gara in cui si sono giocati tanti grandi capitoli nella nostra storia delle corse automobilistiche. Questo ci offre un&#39;altra opportunit&agrave; per competere ai massimi livelli, testando i confini della tecnologia in pista e poi trasferendo le nostre conoscenze all&#39;ineguagliabile pedigree e all&#39;esperienza di guida di una nuova generazione di auto da strada Ferrari&rdquo;.   

All&#39;assemblea degli azionisti, il Presidente e ad di Maranello ha ufficializzato il primo modello del Cavallino Rampante a batterie

Ferrari elettrica, Elkann conferma: &quot;Arriva nel 2025&quot;

        Imola, nel week end, accoglier&agrave; la Formula 1 per il secondo GP stagionale. Imola, secondo rumours ben informati, verr&agrave; omaggiata dalla Ferrari 812 Versione Speciale introdotta da Enrico Galliera nei mesi scorsi ai potenziali clienti. Sar&agrave; Ferrari 812 Imola, secondo quanto trapela dalla community di clienti Ferrari, FerrariChat. La presentazione potrebbe avvenire gi&agrave; tra il 21 e 22 aprile e riveler&agrave; una 812 Superfast (in foto) notevolmente modificata. Si attendono stravolgimenti nella gestione aerodinamica, con un cofano anteriore accreditato di un'apertura a tutta larghezza, dalla quale evacuare l'aria calda per essere sfruttata a fini aerodinamici al retrotreno, dove canalizzazioni sullo spazio solitamente occupato dal lunotto andranno a guidare i flussi verso ia coda.&nbsp; Motore&nbsp; Avr&agrave; il motore V12 aspirato nella sua massima espressione, prima di scoprire cosa riserver&agrave; il futuro al frazionamento iconico Ferrari. Dal 6.5 litri vengono indicati 850 cavalli e un regime di rotazione a 9.000 giri/min. L'unit&agrave; V12 stradale gi&agrave; pi&ugrave; potente di sempre in Ferrari, con 800 cavalli e 123 cv/litro, toccher&agrave; un'altra vetta tecnologica.&nbsp; Non resta che attendere la prossima settimana per verificare i rumours e accogliere la Ferrari 812 Imola. Ricorsi storici L'abbinamento alla 812 del circuito di Imola, l'Enzo e Dino Ferrari, riprende una tradizione di piste-simbolo per la Ferrari rappresentate in modelli stradali. Dalla 599 GTB Fiorano alle recenti SP1 e SP2 Monza. Dovesse essere confermata la data di presentazione, il 21 aprile, riporterebbe al 1963, quando per la prima volta la Formula 1 corse sul tracciato sulle rive del Santerno, allora gara non titolata per il mondiale e vinta da Jim Clark.       

I rumours si inseguono a ridosso di una possibile presentazione il 21 aprile. La Ferrari 812 Imola sar&agrave; la massima evoluzione del motore V12 e proporr&agrave; soluzioni aerodinamiche radicali

Ferrari 812 Imola, è lei la Versione Speciale in arrivo

&ldquo;Carlos &amp; Charles&rdquo;, cos&igrave; Ferrari ha introdotto il gustoso video dei suoi due alfieri, Sainz e Leclerc, durante una scorribanda all&#39;autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.  Ferrari SF90, il test di Auto  Raid organizzato, ovviamente, a poche ormai dall&rsquo;esordio delle Rosse nel mondiale di Formula Uno.  Ma Carlos Sainz e Charles Leclerc non sono andati in pista con le rispettive monoposto. Si sono messi al volante del bolide ibrido stradale, capace di correre 25 km in modalit&agrave; elettrica, del Cavallino Rampante: la Ferrari SF90.  A ognuno una versione  A Sainz la pi&ugrave; cattiva SF90 Stradale Assetto Fiorano, a Leclerc l&rsquo;ammaliante SF90 Spider. Entrambe con potenza di 1.000 cavalli e accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e a 200 orari in 7 secondi.&nbsp;  La SF90 Stradale Assetto Fiorano pi&ugrave; adatta al circuito romagnolo, pesa 1.570 kg, 100 chili in meno della SF90 Spider. Infatti al termine del filmato di due piloti si sono scambiati le vetture.  Dubitiamo fortemente che abbiamo utilizzato la modalit&agrave; 100% elettrica &hellip;.  Ferrari SF90, spider da F1   

I due piloti della Ferrari si sono scatenati sulla pista di Imola con la supercar da 1000 cavalli di Maranello, guardate il video

Leclerc e Sainz scaldano i motori con le Ferrari SF90 a Imola

        Il MEF di Modena omaggia Gianni Agnelli. La nuova mostra del Museo Enzo Ferrari presenta per la prima volta le fuoriserie realizzate da Ferrari e personalizzate in stretta collaborazione con l&rsquo;Avvocato in occasione del centenario della nascita. Pezzi unici, per una sintonia durata oltre cinquant&rsquo;anni fra due delle pi&ugrave; carismatiche e autorevoli figure del ventesimo secolo.  &ldquo;Gianni Agnelli e Ferrari. L&rsquo;eleganza del mito&rdquo; &egrave; un omaggio della Casa di Maranello a un suo grande punto di riferimento, prima come affezionato cliente, poi come interlocutore privilegiato e partner per il centesimo anniversario dalla sua nascita che ricorre domani. Oggi si terr&agrave; l&rsquo;inaugurazione digitale della mostra sui canali social e sul sito dei Musei Ferrari. In attesa che le disposizioni governative consentano la riapertura al pubblico delle sale del MEF, fino al prossimo 1&deg; aprile verranno organizzati ogni giorno due live tour virtuali e gratuiti della durata di circa 30 minuti, in italiano e in inglese, che a partire da domani possono essere prenotati sul sito dei Musei. I modelli Estimatore sin da giovane del Cavallino Rampante, l&rsquo;Avvocato Agnelli ha sempre proposto con garbo e rispetto delle versioni molto speciali e personalizzate di alcuni modelli. Enzo Ferrari d&rsquo;altra parte sapeva che l&rsquo;influenza, il gusto estetico e la personalit&agrave; di un cliente molto vicino alla Fabbrica, abituato a lavorare su progetti esclusivi, ne poteva determinare le scelte fortunate e lungimiranti. Da questo loro stretto rapporto sono nate automobili dal fascino irripetibile, che Gianni Agnelli guidava con rigoroso understatement. &Egrave; il caso della Ferrari 166 MM, che al Salone di Torino del 1948 tanto colp&igrave; Agnelli per la sua eleganza essenziale da definirla con il termine inedito &ldquo;barchetta&rdquo;, che da allora identifica nel settore dei motori tutte le scoperte da corsa. Finemente personalizzata nei colori verde e blu e negli interni, &egrave; la prima fuoriserie di Maranello per l&rsquo;Avvocato. Fu poi la Ferrari 212 Inter del 1952 a essere adattata alla personalit&agrave; di questo cliente speciale, con sofisticate nuance e dettagli che faranno scuola: il bicolore blu 456 di &ldquo;famiglia&rdquo; accostato al bianco magnolia del padiglione, oltre a due potenti fari pensati per il piacere della velocit&agrave; nelle ore notturne. La mostra prosegue con lo stupendo coup&eacute; senza tempo 375 America, realizzato da Ferrari nel 1955 grazie alla simbiosi creativa con Battista &ldquo;Pinin&rdquo; Farina. L&rsquo;Avvocato ne fu subito conquistato e rese unico il suo modello facendo realizzare, fra le altre ricercate finiture d&rsquo;interni, un prezioso cronografo che volle posizionato al centro del tunnel. Il rapporto ormai consolidato fra Gianni Agnelli e Enzo Ferrari segn&ograve; un nuovo capolavoro nel 1959 con Ia Ferrari 400 Superamerica. Questo pezzo unico che ammiriamo al MEF, allestito da Pininfarina, confer&igrave; alle granturismo Ferrari una nuova impostazione stilistica, voltando pagina rispetto al passato. Al MEF &egrave; esposta poi la berlinetta 365 P Speciale del 1966, plasmata dal mondo delle competizioni che Pininfarina ha saputo perfettamente interpretare in due &ldquo;prototipi&rdquo; a tre posti con guida centrale. Quello commissionato da Gianni Agnelli si distingue per l&rsquo;elegante livrea color argento con una modanatura nera che corre lungo la linea di cintura. Nel 1984 Ferrari present&ograve; la celebre Testarossa, una vettura che non prevedeva la versione aperta. Due anni pi&ugrave; tardi fu l&rsquo;Avvocato a commissionare una spider del celebre modello a Pininfarina con alcuni ricercati dettagli, come il cofano motore di nuovo disegno e dei colori ricorrenti nelle sue creazioni: il bianco magnolia della capotte, il grigio Nurburgring della livrea, il blu degli interni. Un&rsquo;altra icona dalla linea rivoluzionaria che non poteva mancare nella collezione di Gianni Agnelli &egrave; la Ferrari F40, da lui ordinata nel 1989 in una versione speciale che si distingue per il tessuto nero dei sedili e la frizione elettronica Valeo. Nel 2000, sulla base stilistica della 360 Spider, Agnelli affid&ograve; a Pininfarina il progetto di una barchetta ancora pi&ugrave; estrema in un esemplare unico. Con la livrea grigio argento accompagnata da eleganti toni blu, venne donata a Luca di Montezemolo come regalo di nozze La F1 del 2003 Conclude la mostra la monoposto di Formula 1 del 2003, la sintesi di un percorso sportivo e tecnologico straordinario. La Scuderia la present&ograve; il 7 febbraio 2003 dedicandola a Gianni Agnelli, scomparso il 24 gennaio. Per tutta la comunit&agrave; Ferrari fu il pi&ugrave; sentito riconoscimento a un indimenticabile cliente partner e a un raffinato, discreto, determinante compagno di viaggio. &nbsp;John Elkann, Presidente di Ferrari, ha commentato.&nbsp;&ldquo;La mostra che inauguriamo domani racconta un incontro straordinario: unisce da un lato le emozioni che le auto pi&ugrave; belle del mondo suscitano in chi ama guidare, dall&rsquo;altro l&rsquo;enorme rispetto e la passione vera che mio nonno aveva per le auto di Maranello. Passione che lo portava a rendere speciale ogni Ferrari che possedeva e che siamo felici di condividere con tutti gli appassionati&rdquo;. Le parole di Piero Lardi Ferrari.&nbsp;&ldquo;Mio padre era impressionato dalla forza, dalle doti e dall&rsquo;abilit&agrave; negli affari di Gianni Agnelli. Fra loro c&rsquo;era un&rsquo;intesa naturale, consolidatasi negli anni fino all&rsquo;accordo decisivo che nel 1969 diede il via a uno dei pi&ugrave; forti sodalizi del mondo automobilistico. Ero con mio padre in quello storico giorno, in cui ebbi il piacere di conoscere l&rsquo;Avvocato. Da allora sentimmo che, accanto a FIAT, alla nostra azienda erano assicurate continuit&agrave; e sviluppo&rdquo;. Ferrari 812 Versione Speciale, GTO in arrivo e sar&agrave; una svolta&nbsp;  Gianni Agnelli e le sue barche: la grande passione dell'Avvocato       

Nel centenario della nascita esposte insieme per la prima volta fuoriserie realizzate da Ferrari e personalizzate in collaborazione con l&rsquo;Avvocato

Il Museo Enzo Ferrari di Modena celebra Gianni Agnelli

        Per ogni appassionato di auto e motorsport, Venturi significa due cose: la scuderia monegasca che corre in Formula E e l'effetto suolo generato dalle rivoluzionarie minigonne della Lotus in F1 nel 1978, quelle che permisero a Mario Andretti di aggiudicarsi il titolo mondiale. Ma in realt&agrave; a Montecarlo negli anni '80 e '90 costruivano anche sportive di serie. Un esemplare della pi&ugrave; celebre di esse &egrave; oggi all'asta dalla britannica BAM Specialist Cars. UN PO' FERRARI, UN PO' LOTUS  La Venturi Atlantique nasce infatti nel pieno degli anni '90, e infatti raccoglie gli stilemi stilistici di due Marchi che in quell'epoca erano protagonisti nel mercato delle supersportive stradali: Ferrari e Lotus. Guardando bene la Atlantique &egrave; infatti impossibile non notare le somiglianze con la 355 di Maranello e la Esprit. Ferrari F355: la sua storia ASPIRATA O TURBO, AL GUIDATORE LA SCELTA La vettura, come la Lotus Esprit, presentava una carrozzeria in fibra di vetro e un motore posizionato dietro i due sedili. Nella Venturi originale quel motore era il V6 turbo Renault da 2,5 litri utilizzato dalla Alpine, rivale di mercato della Casa monegasca, nella sua A610. Il modello all'asta &egrave; invece una Atlantique 300 realizzata dal 1996 al 1998, ed &egrave; spinta sempre da un 6 cilindri Renault ma a 24 valvole e cilindrata salita a 3 litri. In versione aspirata raggiungeva i 210 cv, mentre in versione turbo si saliva a 281 cv con punta di velocit&agrave; massima a 280 km/h e accelerazione da 0 a 100 mk/h in 5,5 secondi. Lotus Esprit Turbo SE 2.2, era pi&ugrave; veloce di una Porsche IL PREZZO La Atlantique &egrave; stata prodotta in una sessantina di modelli, per via delle difficolt&agrave; economiche poi riscontrate dal Marchio: quello all'asta ha la guida a destra essendo destinato al mercato del Regno Unito. Il prezzo &egrave; di 39.995 sterline, ovvero circa 46.610 euro.       

Sportiva dimenticata degli anni '90, stilisticamente simile alla 355 di Maranello e alla Lotus Esprit, vanta un V6 Renault in versione sia aspirata (210 cv) che turbo (281 cv)

Venturi Atlantique, all'asta la Ferrari francese

        A Maranello &egrave; tempo di introdurre il primo dei tre progetti inediti che Ferrari presenter&agrave; nel 2021. Si parte dalla Ferrari 812 Versione Speciale, modello derivato dalla 812 Superfast del quale a lungo di parla come Ferrari 812 GTO. I muletti di sviluppo sono stati immortalati pi&ugrave; volte nel corso degli ultimi 12 mesi, accompagnati da altrettanti rumours. L&rsquo;arrivo della 821 Versione Speciale &egrave; stato confermato ai clienti selezionati del Cavallino rampante, quanti sono sulla lista di privilegiati e appassionati clienti che avranno la possibilit&agrave; di esercitare l&rsquo;opzione e prenotare un esemplare. Ai diretti interessati &egrave;&nbsp;arrivata una clip video, pubblicata su Instagram da Rosso812, del media olandese Rosso Automobili.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Ferrari 812 | ROSSOautomobili (@rosso812)      Motore, il V12 aspirato e il futuro Le speculazioni sulle caratteristiche della Ferrari 812 Versione Speciale hanno registrato nel tempo gli indizi di una Superfast alleggerita ed estremizzata, che avrebbe rappresentato l&rsquo;ultima applicazione del motore aspirato V12 nella specifica 6.2 litri. Ferrari V6 ibrida, dai muletti alla presentazione in primavera Restano da capire i progetti futuri della Ferrari sull&rsquo;architettura V12, ricordando come nel 2019 apparve un brevetto relativo a un sistema di accensione con precamera di combustione, in grado di contenere le emissioni dell&rsquo;unit&agrave; e garantire prestazioni come sempre elevatissime. In Ferrari si limitano a dire che la tecnologia applicata alla 812 Versione Speciale rappresenter&agrave; una svolta, non resta che attendere per capirne la portata e, soprattutto, l&rsquo;ambito di applicazione. La presentazione del modello potrebbe arrivare gi&agrave; la prossima settimana, secondo quanto riportato dal forum FerrariChat.       

Confermato l'imminente debutto del modello pi&ugrave; estremo derivato dalla 812 Superfast, comunicato ai potenziali clienti con un video. Sar&agrave; l'ultima applicazione del V12 6.5 litri, curiosit&agrave; sul futuro

Ferrari 812 Versione Speciale, GTO in arrivo e sarà una svolta

        V6 ibrido, 812 GTO e Ferrari Purosangue. Il tris di novit&agrave; che a Maranello si apprestano a lanciare nel corso del 2021 potrebbe avere queste coordinate. Tutti progetti sui quali si &egrave; scritto e dei quali si &egrave; documentato pi&ugrave; volte il percorso di sviluppo, con muletti che poco hanno rivelato agli obiettivi delle forme che saranno poi quelle definitive. Piuttosto servono a rilevare lo &ldquo;stato dei lavori&rdquo;, come l&rsquo;ultima apparizione del suv Ferrari Purosangue. La scocca modificata del Maserati Levante continua a macinare chilometri, in assetto super-ribassato se paragonato al progetto del Tridente, segno inequivocabile di tutt&rsquo;altre proporzioni per lo &ldquo;sport utility&rdquo; Ferrari, definizione di comodo essendo del tutto peculiare la soluzione sulla quale lavorano a Maranello. Muletti Ferrari Purosangue, cosa cambia Ecco, le ultime uscite del progetto 175 presentano dettagli pi&ugrave; o meno rilevanti e differenti dai muletti della prima ora. Su tutti, poich&eacute; da leggere in un&rsquo;ottica di powertrain completo sotto al cofano e nell&rsquo;installazione degli accessori finale, spicca la calandra posta molto pi&ugrave; in basso rispetto a quanto non avviene sul Levante vero e proprio. Il muletto adotta una fascia anteriore con un&rsquo;ampia apertura destinata al raffreddamento delle masse radianti.              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da St&eacute;phan Barral (@stephanbarral)      Cerchi misti nel diametro? Le foto spia pubblicate su Instagram da Stephan Barral rivelano anche quanto pi&ugrave; bassa e spiovente sia la porzione centrale del cofano - diverso, ancora, dal Levante di serie - e l&rsquo;ampliamento dei passaruota, ad avvolgere cerchi sui quali la sensazione &egrave; di un set dal diametro differenziato tra asse anteriore e posteriore.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da St&eacute;phan Barral (@stephanbarral)            

Lo sviluppo del progetto 175, il suv Ferrari Purosangue, prosegue e rivela nuovi contenuti, dal design dell'anteriore, alle carreggiate ampliate, elementi modificati di una scocca Maserati Levante utile ai test

Suv Ferrari, Purosangue prende forma: i muletti

        I muletti della Ferrari LaFerrari da tempo girano sulle strade intorno a Maranello e in pista a Fiorano. Avvistamenti che sono il preludio al futuro progetto di hypercar che ne raccoglier&agrave; il testimone, sebbene l&rsquo;orizzonte vada spostato sul 2022/2023. Le ultime immagini sono pubblicate su Instagram da varryx_ e offrono una visione interessante sul retrotreno del muletto. Una LaFerrari con molti indizi da seguire. Anzitutto, i terminali di scarico finti, indicazione di una configurazione modificata, supportata dagli interventi realizzate sulla fascia centrale, dove la griglia di sfogo dell&rsquo;aria dal vano motore modifica il pilone centrale (solitamente con il portatarga) e dietro il quale si intravedono due canali rettangolari.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da ?    ? (@varryx_)      Nuovo motore V12 e ibrido confermato Lo schema della hypercar con motore V12 &ndash; la futura, nuova generazione da 6.5 litri - elettrificato&nbsp;potrebbe seguire la strada di scarichi alti e accentrati. Il vantaggio sarebbe anzitutto aerodinamico, in maggior spazio ricavato sui canali laterali del diffusore. Altra particolarit&agrave; del muletto, dei riflessi dorati nel vano motore che lasciano presupporre una schermatura termica ampia in questa fase dello sviluppo. Con la differente configurazione degli scarichi, non si intravedono pi&ugrave; nella solita posizione i tipici cavi arancioni della parte ibrida, mentre ricordiamo come altre foto spia de LaFerrari abbiano presentato un frontale piuttosto diverso nella parte centrale, con un&rsquo;ampia presa d&rsquo;aria. Verr&agrave; modificato il packaging del sistema ibrido? Partecipa al sondaggio, cosa ne pensi della Ferrari elettrica? Aerodinamica, S-Duct o raffreddamento? Un ulteriore dettaglio modificato per testare il sistema del motopropulsore &egrave; la carrozzeria alla base del lunotto, con un elemento trasparente accorciato per fare spazio a un condotto d&rsquo;aria, che potrebbe rivelarsi essere un dispositivo aero, una sorta di soffiatura a controllo attivo. Nei piani Ferrari il 2021 porter&agrave; il lancio della berlinetta a motore posteriore centrale, il V6 ibrido in fase di test, per proseguire con il suv Ferrari Purosangue. Un terzo modello &egrave; stato confermato nel corso della presentazione dei risultati finanziari 2020, tuttavia non ci si aspetta che sia la hypercar, in passato prospettata tra il 2022 e il 2023 nelle parole dei tecnici Ferrari.        

Le ultime foto spia della futura hypercar Ferrari V12 rivelano particolari tecnici da appuntare. Il debutto non &egrave; previsto prima del 2022-2023, secondo quanto annunciato in passato dai tecnici di Maranello

Ferrari, prosegue lo sviluppo della hypercar con i muletti LaFerrari

        Uno dei tre modelli Ferrari confermati in arrivo nel 2021 &egrave; l&rsquo;atteso progetto F171, a lungo immortalato nei muletti di sviluppo, su strada e in pista a Fiorano. Si tratta della Ferrari con motore V6 elettrificato, installato su una 488 GTB per condurre i test di verifica e taratura dei sistemi. Gli avvistamenti pi&ugrave; recenti sono apparsi grazie agli scatti pubblicati su Facebook da GabetzSpyUnit, stavolta con la particolarit&agrave; di un dispositivo installato sul lunotto, da una parte collegato a un sistema a bordo, dall&rsquo;altro con un condotto direttamente all&rsquo;interno del vano motore. Quali siano i riscontri cercati dai tecnici Ferrari in questa fase resta un&rsquo;informazione off-limits.  Ferrari V6 ibrida, presentazione in aprile Quel che emerge, invece, &egrave; una possibile data di presentazione: secondo quanto pubblicato su Ferrari Chat, il progetto ibrido V6 dovrebbe vedere la luce il prossimo aprile, per una produzione pianificata dopo l&rsquo;estate. Insieme al suv Ferrari Purosangue, sar&agrave; una delle tre novit&agrave; importanti che Maranello presenter&agrave; quest&rsquo;anno.       

I rumours segnalano una data per il debutto della Ferrari progetto F171, ovvero il modello con sistema ibrido e motore termico V6 turbocompresso. Intanto i muletti continuano il percorso di sviluppo&nbsp;

Ferrari V6 ibrida, dai muletti alla presentazione in primavera

Ferrari si lascia alle spalle un 2020 che, sotto il profilo industriale, segna una diminuzione delle vetture consegnate pari al 10%, a 9.119 esemplari e diretta conseguenza dello stop alla produzione di 7 settimane, dettato dall&rsquo;esplosione della pandemia di coronavirus.  Il secondo trimestre dello scorso anno ha segnato la battuta d&rsquo;arresto pi&ugrave; pesante, lo stop della produzione deciso il 14 marzo e con una ripresa progressiva dal 4 maggio.  I risultati finanziari presentati agli investitori indicano ricavi netti per 3,4 miliardi di euro, in diminuzione dell&rsquo;8,1%, con un utile netto adjusted a 534 milioni di euro.  Se nel secondo semestre del 2020 si &egrave; vissuta la ripartenza, al 2021 l&rsquo;orientamento dell&rsquo;azienda &egrave; su un rimbalzo che porti un incremento dei ricavi netti a 4,3 miliardi, al netto di nuove restrizioni che dovessero intervenire, causate dal Covid-19.  Gi&ugrave; i ricavi da motori e sponsorizzazioni  Delle 9.119 Ferrari consegnate, i modelli con motore V8 hanno sofferto un calo del 10,3%, contro il 9% delle Ferrari V12. Ancora prodotto per segnalare le regolari consegne delle Ferrari SP1 e SP2, alle quali si affiancano le vendite della Ferrari F8 Tributo a compensare la riduzione delle Ferrari 488 Pista e l&#39;avvio delle consegne nell&#39;ultimo trimestre del 2020 su Ferrari SF90 Stradale e Ferrair Roma.  Dalla minore produzione deriva il -4,1% dei ricavi da Auto e parti di ricambio, per 2,8 miliardi di euro, mentre la voce dei ricavi Motori &egrave; a 151 milioni, -24% frutto delle minori consegne a Maserati e minori ricavi generati dalle forniture di power unit alle squadre clienti in Formula 1 (Alfa Romeo Racing e Haas).  La stagione di Formula 1 profondamente ridimensionata, con di fatto l&rsquo;azzeramento delle opportunit&agrave; di sponsorizzazione in pista, porta a un -27,8% alla voce Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio: 390 milioni sui quali incidono anche le chiusure dei Musei e negozi.  Nel corso della presentazione dei risultati finanziari, Antonio Picca Piccon, responsabile dell&rsquo;area finanziaria Ferrari, ha confermato il lancio di tre nuovi modelli nel corso del 2021. Confermatao, dal 2023, lo stop alla fornitura dei V8 a Maserati.  Il board e il nuovo amministratore delegato  Quanto alla figura dell&#39;amministratore delegato, che andr&agrave; a succedere a Louis Camilleri - in un ruolo oggi assunto dal presidente John Elkann ad interim - lo stesso Elkann ha confermato la &quot;creazione in seno al CdA di un Comitato di ricerca, responsabile del processo di individuazione del giusto successore di Louis Camilleri. Vogliamo prenderci il tempo necessario per trovare il miglior CEO per la nostra compagnia&quot;.  Ferrari elettrica s&igrave;, no alla Rossa solo elettrica  E&#39; stato, ancora, il presidente Elkann a chiarire quella che sar&agrave; la visione Ferrari nel decennio che porter&agrave; al 2030 e, a chi chiedeva tra gli investitori se &egrave; possibile intravedere una Ferrari che in questo decennio passi nella maggior parte della sua produzione verso l&#39;elettrico, ha replicato: &quot;Penso che il miglior modo di rispondere &egrave; un invito aperto per il prossimo anno a Maranello per parlare dell&#39;avvincente viaggio che ci aspetta in questo decennio.  Il 2030 sar&agrave; ancora un anno in cui avremo auto ibride, entro questo decennio quel che non vedremo sar&agrave; una Ferrari totalmente elettrica; vedremo in questo decennio una Ferrari elettrica e spero ne vorrai comprare una&quot;.&nbsp; 

Gli effetti della pandemia, la chiusura degli stabilimenti tra marzo e maggio, sono fattori che si riflettono sui risultati finanziari presentati dalla Ferrari. Nel 2021 si attende un forte rimbalzo dei ricavi netti

Ferrari, nel 2021 tre nuovi modelli. Elkann conferma una Rossa elettrica in futuro

C&#39;&egrave; tempo fino al prossimo 7 febbraio per aggiudicarsi in un&#39;asta organizzata da Catawiki una Ferrari speciale come poche. Si tratta di una 400 seconda serie verniciata di nero in memoria di Gilles Villeneuve e appartenuta fino ad oggi a John McEnroe.  COLOR NERO IN SEGNO DI LUTTO PER GILLES  La Ferrari 400 &egrave; una coup&eacute; quattro posti realizzata insieme a Pininfarina e lanciata sul mercato nel 1976. Granturismo dalle forme lontane dalle tipiche Ferrari, aveva per&ograve; sotto il cofano il V12 di Maranello, un&#39;unit&agrave; da ben 340 cv (315 cv per le versioni a iniezione elettronica). Nel 1982 per&ograve; questo modello, venne&nbsp;riverniciato&nbsp;di nero in segno di lutto per la morte di Gilles Villeneuve, avvenuta in pista a Zolder l&#39;8 maggio di quell&#39;anno. Un cambiamento totale, seppur solamente cromatico, che indusse Ferrari persino a ripresentare la macchina al pubblico nella sua nuova veste.  Un&#39;auto storica, quindi, per molti significati, di cui uno degli esemplari venne acquistato da un cliente d&#39;eccezione: John McEnroe, tra i pi&ugrave; forti tennisti della storia. Oggi quella Ferrari, dopo quasi quarant&#39;anni, &egrave; pronta per tornare sul mercato grazie all&#39;asta di Catawiki.  PRATICAMENTE RESTAURATA, PREZZO &quot;CONVENIENTE&quot;  Non si presenta nelle condizioni originali. Dentro ha ancora i sedili beige e i rivestimenti in pelle nera, ma per il resto, ad eccezione del V12, sono stati effettuati importanti aggiornamenti di restauro. Innanzitutto a partire dalla verniciatura - che &egrave; l&#39;elemento fondamentale della macchina -, e a seguire un nuovo impianto di scarico in acciaio inox, inedito servofreno, pompa posteriore e tachimetro. Rivisto anche lo sterzo, nell&#39;interruttore del piantone e nel giunto a sfera, cos&igrave; com&#39;&egrave; stata aggiornata l&#39;accensione elettronica.  Ferrari 400 Superamerica, in vendita quella introvabile  Il prezzo, tuttavia, se rapportato alle cifre che le Ferrari del passato riescono a raggiungere, &egrave; anche &quot;conveniente&quot;: per adesso le offerte sono infatti arrivate a 70.000 euro. Con la consapevolezza che il modello in questione vanta anche la certificazione &quot;Ferrari Classiche&quot;.   

La coup&eacute; in vendita venne riverniciata nel 1982 dopo la morte del pilota del Cavallino, venendo acquistata dal tennista John McEnroe

Ferrari 400i, all&#39;asta la GT nera in memoria di Gilles Villeneuve

        Vera protagonista sui muri delle camerette di tutti i ragazzini cresciuti negli anni '80, la Ferrari Testarossa &egrave; un'auto che non ha bisogno di grandi presentazioni. La sua eclatante presenza scenica &egrave; rimasta inalterata negli anni e, a quasi 40 dalla sua presentazione, riesce ancora a far strabuzzare gli occhi grazie ad un design audace e inossidabile. Figlia di un'epoca per molti indimenticabile, la Testarossa &egrave; ancora una di quelle Rosse che si possono trovare a "buon mercato" (con un po' di fortuna si riesce a stare sotto i 100.000 euro) e che, potendosela permettere, non pu&ograve; mancare nella collezione di qualunque appassionato di youngtimer.  UN DESIGN PASSATO ALLA STORIA Nata nel 1984, la Testarossa portava con s&eacute; una lunga serie di novit&agrave; e "chicche" che rendono la sua storia degna di essere raccontata: prima auto nella storia del Cavallino a non portare un numero nel nome, la Testarossa era la discendente diretta della bella 512BB e ne riprendeva quindi lo schema meccanico andando a migliorarlo laddove si poteva. Il principale problema da risolvere era quello del surriscaldamento all'interno dell'abitacolo e il poco spazio per i bagagli, causato dai radiatori che sulla 512 (BB e BBi) erano posti all'anteriore, scaricando aria calda verso l'abitacolo e sacrificando lo spazio per valigie o borse. Ecco quindi che, come consuetudine in casa Ferrari, direttamente dal mondo della F1 i radiatori vennero spostati ai lati della vettura, subito davanti al motore, in modo da andare letteralmente a "svuotare" tutto il volume anteriore dalla loro presenza, obbligando per&ograve; i designer a fare i conti con un volume posteriore molto pi&ugrave; largo del solito. Il problema venne risolto dal genio di Pininfarina, che scolp&igrave; le massicce fiancate della Testarossa rendendole un pezzo di storia del design automobilistico. V12 DA 390 CV, CERCHI MICHELIN TRX A spingere in avanti questa scultura su ruote pensava un 12 cilindri a V di 180&deg; (non provate a chiamarlo boxer!), primo dodici cilindri Ferrari stradale dotato delle 4 valvole per cilindro: il tutto per 390 cv a 6.300 ululanti giri. Le curiosit&agrave; per&ograve; non finiscono qui: le prime serie della Testarossa - le famose monospecchio - vennero infatti dotate di cerchioni (i "monodado") in lega di magnesio con il particolare diametro di 16,33 pollici. Non 16, non 17 ma 16,33. Questo perch&eacute; la Testarossa montava di serie le famose Michelin TRX, sviluppate specificatamente per lei e per i suoi cerchi e introvabili al giorno d'oggi. Il problema, da tenere a mente in fase di acquisto, si risolve con le Testarossa delle serie successive alla prima, saggiamente dotate di cerchi da diametro standard di 16". Ferrari, all'asta il motore V12 della Formula 1 di Alesi e Berger IL CAMBIO CON LA PRIMA INDIETRO Ma non &egrave; tutto: esclusiva della Testarossa (fino alla sua ultima evoluzione 512M) &egrave; il cambio dog-leg, ovvero un 5 marce con la prima indietro. La motivazione pratica di questa scelta &egrave; data dal fatto che la prima marcia, in queste auto fatte per correre, si usa meno che le altre (in teoria solo per partire) e questa conformazione permette una cambiata pi&ugrave; veloce tra le marce pi&ugrave; sfruttabili di questa vettura, come i passaggi dalla 2&ordf; alla 3&ordf; o dalla 4&ordf; alla 5&ordf;. UN'AUTO STRAORDINARIA Esteticamente molto desiderabile, la Testarossa delude un po' le aspettative una volta al volante: se nel 1984 questa era la vettura di serie pi&ugrave; potente del mondo ed era capace di prestazioni di tutto rispetto, oggi appare un po' impacciata. Abituati come siamo ai moderni e scalpitanti motori turbo, il melodioso V12 della Testarossa fa un po' fatica ad impressionare. Certo, il motore regala un sound eccezionale (esaltato dagli scarichi Tubi Style installati su quella della prova) e al salire di giri il tono grave e cupo si trasforma in un latrato, alto e acuto, tuttavia l'accelerazione non fa da giusto supporto al crescere di questa sinfonia meccanica. L'auto va veloce, ma la rotondit&agrave; nell'erogazione dei suoi 390 cv, un corpo vettura pesante e largo e delle sospensioni un po' morbide non fanno da giusto contraltare ad un'auto di questa forma. Una forma che per&ograve; fa perdonare qualunque cosa: pu&ograve; andare come vuole ma, una volta parcheggiata, non si potr&agrave; non rivolgerle un ultimo (ma anche due, tre), innamorato, sguardo. Le Ferrari di &ldquo;Miami Vice&rdquo;: la loro storia       

Una delle Ferrari pi&ugrave; amate della storia continua a incantare per le sue forme uniche e originali, superando i limiti dell'et&agrave; anche grazie all'urlo del suo motore V12 da 390 cv

Ferrari Testarossa: forme sexy

        Il Tributo Novitec a Ferrari F8 &egrave; importante. Un tuning che interessa l&rsquo;estetica in modo marginale, apportando un elemento frontale pi&ugrave; ampio nello splitter, in carbonio come i profili applicati sulle prese dinamiche laterali e lo sfogo d&rsquo;aria sul cofano anteriore. Estetica che &egrave;, anzitutto, aerodinamica su una F8 Tributo (scopri come si comporta, leggi il test). Cos&igrave;, spazio alla possibilit&agrave; di ottimizzare anche il diffusore e il retrotreno, intervenendo sulla fascia al di sotto dei fari, profili applicati all&rsquo;estrattore, fino a un&rsquo;ala fissa che &egrave; accreditata di un miglioramento dei valori di deportanza. Ecco, considerati i valori di assoluta perfezione nella ricerca a Maranello, servirebbero i dati a quantificare gli eventuali progressi in rapporto al drag. Tuning Ferrari F8, le modifiche al V8 Chi avr&agrave; l&rsquo;ardire di sottoporre la propria Tributo a un tuning estetico quale Novitec Rosso propone, potr&agrave; scegliere anche di sostituire il lunotto a copertura del motore con un elemento in fibra di carbonio. Modifiche che proseguono, intervenendo sull&rsquo;elettronica e l&rsquo;assetto. &Egrave; centrale la proposta della centralina N-Tronic Novitec aggiuntiva all'Ecu del V8 3.9 litri, in grado di aumentare la potenza da 720 a 802 cavalli e la coppia da 770 a 898 Nm.Si tratta di valori raggiunti dal pacchetto completo di elaborazione, che comprende lo scarico in Inconel e catalizzatore sportivo a 100 celle, entrambi rivestiti in oro su richiesta, per un miglior isolamento termico.  Aerodinamica e assetto, F8 Tributo su ruote Vossen Detto delle innumerevoli &ndash; anzi, un numero c&rsquo;&egrave;, &egrave; 72 &ndash; combinazioni tra design, colori e lavorazioni previste per i cerchi in lega, Novite propone un intervento sull&rsquo;altezza da terra, riducendola con molle ad hoc di 35 mm e offrendo la possibilit&agrave; di un asse anteriore a sollevamento elettronico (+40 mm) per superare gli ostacoli dell&rsquo;utilizzo quotidiano. Ancora i cerchi, per dire del diametro fino a 22 pollici offerto dalla soluzione top di gamma, NF10 realizzata da Vossen e caratterizzata dal processo produttivo per forgiatura. Novitec Ferrari F8 Tributo cos&igrave; elaborata dichiara prestazioni migliorate nell'ordine dei decimi (3 in meno) sullo zero-cento coperto 2&rdquo;6 e oltre 340 km/h di velocit&agrave; massima.        

Pi&ugrave; potenza e coppia dal motore V8 twin turbo 3.9 litri, assetto modificato, aerodinamica rivista: Novitec propone un pacchetto di elaborazione completo per la F8 Tributo

Novitec Ferrari F8 Tributo, così il tuning migliora la perfezione

Di conversioni bizzarre, nel mondo automobilistico, ne abbiamo viste parecchie. Ma in giro c&#39;&egrave; talmente tanta fantasia che a volte riusciamo ancora a sorprenderci. Come nel caso di una Ferrari 412 del 1985 , che nel corso di una puntata dello show televisivo &quot;Ultimate Wheels&quot;, in onda su History Channel, &egrave; stata trasformata in...un pick-up.  Leggi anche: Rezvani Hercules 6x6, pick-up &quot;da guerra&quot; a sei ruote motrici  &quot;CASSONE&quot; DIETRO, MOTORE AMERICANO DAVANTI&nbsp;  I conduttori e protagonisti del programma tv, Will ed Elo, hanno preso la 412 modificandone la carrozzeria, eliminando i sedili posteriori e aggiungendo un pannello di legno&nbsp;sul retro (creando cos&igrave; una sorta di cassone) e una cappelliera dietro i sedili davanti. Un altro &quot;sacrilegio&quot; &egrave; stato togliere anche il V12 Ferrari da 4.9 litri per far posto a un otto cilindri Chevrolet 5,7 litri abbinato a un cambio a tre velocit&agrave; General Motors.    L&#39;interno della 412 &egrave; rimasto intatto, a eccezione di un lettore CD e del volante a quattro razze. I rivestimenti dell&#39;abitacolo sono beige con inserti in nero, colore che caratterizza anche la moquette. Il contachilometri segna 61.488 km, anche se il venditore (Bonhams) dell&#39;insolito veicolo non ha specificato se sono i chilometri originali o quelli percorsi con il motore Chevrolet.  APPUNTAMENTO AL 20 MARZO  Bonhams proporr&agrave; la Ferrari 412 pick-up il prossimo 20 marzo, in occasione di un&#39;asta. Il prezzo potrebbe aggirarsi attorno a una cifra compresa tra i 16.000 e i 22.000 euro: praticamente un&#39;affare, visto che da quelle parti le 412 usate vendono vendute a circa 100.000 dollari. Solo che questa non &egrave; una normale Ferrari 412.  Ferrari F40 di Berger all&#39;asta: quotazioni fino a 1 milione e 210mila euro 

Il prossimo 20 marzo Bonhams batter&agrave; all&#39;asta una 412 del 1985 convertita in pick-up dal team dello show televisivo &quot;Ultimate Wheels&quot;. Inoltre, il V12 di Maranello &egrave; stato rimpiazzato da un otto cilindri Chevrolet abbinato a un cambio General Motors

Prendono una Ferrari e la trasformano in...pick-up

        Mentre i muletti con la scocca della Maserati Levante continuano a macinare chilometri utili allo sviluppo del suv Ferrari Purosangue, si registrano nuovi rumours su ulteriori progetti &ldquo;rialzati&rdquo; da terra che a Maranello presenteranno nei prossimi anni. Appuntamento al 2022 con la presentazione del suv &ndash; sigla puramente rappresentativa di un concetto, essendo il progetto F175 anzitutto una Ferrari, un Ferrari Utility Vehicle come era solito indicarlo l&rsquo;ex a.d. Louis Camilleri &ndash;. Secondo quanto riporta Car Magazine, in corsa per un debutto nel 2024 vi sarebbe una declinazione elettrica a batterie, codice di progetto F244, seguita due anni pi&ugrave; tardi da un secondo modello a batterie. Ferrari elettrica e con 4 motori Quel che sappiamo delle intenzioni Ferrari sull&rsquo;elettrico &egrave;, ancora, nelle prospettive delineate da Camilleri agli investitori: arriver&agrave; un tale progetto ma non prima del 2025. Dai brevetti, poi, &egrave; emersa anche la possibilit&agrave; di sviluppare un sistema composto da quattro motogeneratori sui due assi. Prospettive, ancora su una visione di medio periodo decisamente distante. Le anticipazioni rilanciate dal magazine inglese vorrebbero una potenza di sistema superiore ai 610 cavalli e un pacco batterie da 80 kWh, da installare sulla medesima piattaforma sulla quale nascer&agrave; il Purosangue (architettura tratteggiata nei contenuti da Michael Leiters). Quale motore per il Purosangue? Ecco, del suv vale dire come dovrebbe portare al debutto una nuova generazione di motore 12 cilindri, le attese sono per l&rsquo;architettura con precamera di combustione, cruciale per garantire prestazioni e una maggiore efficienza in termini di emissioni di Co2: oltre 800 cavalli secondo quanto rivela Car Magazine. Sar&agrave; anche ibrido plug-in, nello specifico con il sistema composto dal V8 biturbo abbinato alla componente elettrica. Restano le linee guida per orientare il percorso in un 2021 che riveler&agrave; le forme definitive di Ferrari Purosangue, progetto con la dinamica di guida e le prestazioni al centro, in una variante di carrozzeria ad altezza variabile con sospensioni pneumatiche, dall&rsquo;elevata capacit&agrave; di carico nel bagagliaio, in un&rsquo;evoluzione del concetto di granturismo shooting brake verso prospettive di guida rialzate da terra.       

Le indiscrezioni vorrebbero un progetto full electric in arrivo nel 2024, sull'architettura del Ferrari Utility Vehicle. Potrebbe adottare lo schema di trazione con 4 motori elettrici

Ferrari Purosangue, dopo il SUV l'elettrico?

In&nbsp; mezzo a tante auto stradali, d&#39;epoca o moderne, spunta anche una monoposto da F1. RM Sotheby&#39;s, nelle scorse ore, ha infatti messo all&#39;asta una Ferrari SF1000 in versione show car, un manichino solo da esposizione, nella livrea celebrativa per i 1000 GP del Cavallino usata durante il Gran Premio del Mugello, oltre alle grafiche usate da Charles Leclerc.  LA FERRARI ROSSO SCURO    La monoposto si caratterizza per il suo colore rosso scuro, una livrea specifica dedicata alla prima auto Ferrari mai prodotta, la 125 S, anno di grazia 1947. Bellissima agli occhi, sfortunata in pista, poich&eacute; la gara toscana venne vinta dalla Mercedes di Lewis Hamilton, con il compagno di squadra Bottas al secondo posto e Albon (Red Bull) a completare il podio, mentre i ferraristi Charles Leclerc e Sebastian Vettel si sono classificati rispettivamente ottavo e decimo.  NON SOLO LA VETTURA: ECCO I MEMORABILIA  Ma il pilota monegasco e il tedesco saranno a loro modo protagonisti dell&#39;asta. Perch&eacute; RM Sotheby&#39;s metter&agrave; in vendita anche tute e guanti utilizzati dai due piloti al Mugello. Un altro pezzo da memorabilia all&#39;asta sono le due paratie laterali dell&#39;alettone, anch&#39;esse firmate da Leclerc e Vettel, senza dimenticare la tuta e i guanti indossati quel giorno da Mick Schumacher, figlio di Michael, che scese in pista con la F2004 di suo padre.  Mick Schumacher in Formula 1 con Haas, sognando la Ferrari  L&#39;asta avverr&agrave; esclusivamente online dal 7 al 14 dicembre a partire dalle 17 del primo giorno alle 17 dell&#39;ultimo giorno. 

In vendita online il manichino della monoposto rosso scuro guidata dal pilota monegasco in Toscana, proposta insieme a tute e guanti suoi, di Vettel e Mick Schumacher

Ferrari SF1000, all&#39;asta la Rossa con la livrea celebrativa dei 1000 GP

Modellino rampante. LEGO Technic Ferrari 488 GTE &egrave; l&#39;ennesima chicca a mattoncini, la replica di una dominatrice del WEC, &quot;uscita&quot; in parallelo alla nuova 488 GT Modficata.    Ferrari 488 GT Modificata, chicca da track Day  Il modello, che riproduce fedelemente la Rossa della scuderia AF CORSE &nbsp;col numero 51,&nbsp;&egrave; replicato nei minimi dettagli tanto da racchiudere l&#39;inconfondibile spirito italiano della vera Ferrari.  La replica &egrave; dotata di sospensioni anteriori e posteriori, dettagli aerodinamici, un motore V8 con pistoni in movimento e un volante decorato con lo stemma del Cavallino Rampante. Non potevano mancare il numero di gara, gli adesivi degli sponsor e la livrea in stile Tricolore.    La Ferrari 488 GTE &ldquo;AF CORSE #51&rdquo; &egrave; stata progettata per far provare le vere emozioni della pista agli appassionati LEGO e agli amanti dei motori.  Mezzo metro e 1.677 pezzi  Il modello &egrave; lungo 48 centimetri e si compone di 1.677 elementi LEGO Technic che rendono l&#39;esperienza di costruzione gratificante e coinvolgente per gli adulti amanti delle corse endurance, delle quattroruote e delle auto Ferrari. Una volta completata, potr&agrave; &ldquo;correre in pista&rdquo; o semplicemente essere esposta.    Sar&agrave; disponibile dal primo gennaio 2021 al prezzo di &nbsp;179,99 euro. Il numero del kit &egrave;&nbsp;42125.  Ferrari F8 Tributo Lego Speed Champions 

Replica della dominatrice dell&#39;Enedurance: 1.677 mattoncini, 48 centimetri di lunghezza, 179,99 euro di prezzo

LEGO Technic Ferrari 488 GTE, mattoncini da corsa

Che sia il mondiale Endurance in Classe GTE o la Le Mans, oppure le categorie nazionali e internazionali in Classe GT3, devi sottostare a regolamenti tecnici che bilanciano il campo e rendono possibile la competizione tra formule diverse. Briglie che Ferrari 488 GT Modificata scioglie per presentarsi nella configurazione pi&ugrave; estrema e prestazionale ai clienti sportivi.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il listino di Auto  Pochi esemplari, inizialmente proposti a quanti hanno corso nel programma Competizioni GT Ferrari o ai clienti del Club Competizioni GT, potranno essere guidati in pista e nel corso degli eventi organizzati dal Cavallino rampante, 5 gi&agrave; in programma nel 2021.    Motore V8 in tutto il suo potenziale  Tra le mani dei gentlemen drivers andr&agrave; una 488 profondamente rivista rispetto alle specifiche che hanno trionfato nel mondiale WEC, alla 24 Ore di Le Mans, nelle competizioni in Classe GT3 (oltre 350 vittorie all&#39;attivo per la 488), a partire dal motore V8 biturbo. Senza Balance of Performance e la possibilit&agrave; di utilizzare mappature spinte, il propulsore eroga 700 cavalli, ottenuti con l&rsquo;adozione di materiali derivati dalle competizioni e la riprogettazione di alcuni componenti.  Potenza trasmessa su una linea di trazione con frizione in fibra di carbonio e un cambio proposto con differenti scale di rapporti. Dove i regolamenti impongono limitazioni al carburante utilizzabile o restrizioni sull&rsquo;aspirazione, il V8 ella 488 GT Modificata &egrave; libero di esprimersi e spingere una configurazione aerodinamica da alto carico.  Aero, pi&ugrave; carico davanti  Il pacchetto &egrave; frutto delle sessioni di sviluppo condotte al Nurburgring, ottimizzato per arrivare a produrre maggior carico sull&rsquo;anteriore a drag invariato. Un&rsquo;operazione possibile grazie alla variazione del centro di pressione aerodinamica, spostato verso l&rsquo;anteriore, con la conseguenza di rendere l&rsquo;assetto aerodinamico della 488 GT Modificata pi&ugrave; sensibile agli interventi di variazione di incidenza dell&rsquo;ala posteriore. In valori assoluti, il progetto sviluppa oltre 1000 kg di carico gi&agrave; a 230 km/h.  Ferrari, l&#39;ibrido V6 torna in pista a Fiorano  Detto della carrozzeria in carbonio, con l&rsquo;eccezione di montanti e tetto &ndash; in alluminio &ndash;, la &ldquo;M&rdquo; adotta sospensioni condivise con 488 GTE mentre l&rsquo;impianto frenante prevede un mix di freni Brembo con pinze a bassa coppia residua e l&rsquo;ABS della GT3 Evo 2020 con tarature differenti.  Comparto elettronico nel quale collocare la raccolta dati con telemetria Bosch e l&rsquo;acquisizione V-Box, la presenza dei sensori di temperatura e pressione delle gomme in tempo reale, la retrocamera ad alta definizione.  Sfoglia il listino Ferrari: tutti i modelli sul mercato  Il Club Competizioni GT porter&agrave; in pista i clienti in 5 eventi, oltre le Finali Mondiali 2021: negli USA sul Virginia Raceway International e a Watkins Glen, in Europa a Monza e al Nurburgring, in Asia a Suzuka. 

Dedicata ai clienti sportivi Ferrari, la 488 GT Modificata sviluppa il potenziale della 488 GT3 e GTE liberandole dai vincoli regolamentari. Il motore V8 eroga 700 cavalli con le mappature ottimali e senza BoP

Ferrari 488 GT Modificata, GTE senza limiti

        Formalmente Spider, configurazione che da chiusa quasi fatichi a credere lo sia davvero, tale &egrave; la perfezione dell&rsquo;integrazione tra hard-top retrattile e linee della carrozzeria. Ferrari SF90 Spider diventa la declinazione &ldquo;aperta&rdquo; di SF90 Stradale, dalla quale parte per muovere in direzione scoperta, prodotta con lo sviluppo del sistema di Retractable Hard Top&nbsp;(RHT) introdotto nel 2011 su Ferrari 458 Spider e continuamente affinato, al punto da occupare appena 100 litri (contro soluzioni similari di tetto rigido ripiegabile da 150-200 litri) grazie all&rsquo;ottimizzazione della linea di separazione &ndash; innalzata &ndash; tra vettura e tetto. Tetto rigido dagli ingombri minimi &Egrave; il punto di cruciale differenziazione tecnica rispetto a SF90 Stradale, tetto che si apre in appena 14 secondi e trasforma la supercar ibrida plug-in da una coup&eacute; a una spider ad altissime prestazioni. Ci sono i 1.000 cavalli del sistema con motore V8 4 litri biturbo da 780 cavalli e 800 Nm, completato da tre motogeneratori elettrici (220 cavalli di potenza complessiva), per un valore di riferimento pienamente sfruttabile in modalit&agrave; di guida Qualify.  MGU e controllo della dinamica Due unit&agrave; elettriche anteriori realizzano il controllo della dinamica ribattezzato Regolatore Assetto Corsa Elettrico, che interviene non solo per esaltare la trazione in uscita di curva ma opera anche in chiave di recupero energetico, come il terzo MGU, un motore posizionato tra V8 termico e cambio doppia frizione 8 marce &ndash; la cui installazione &egrave; 15 mm pi&ugrave; bassa delle soluzioni precedenti DCT 7, rispetto alle quali &egrave; anche pi&ugrave; leggero e compatto &ndash;: MGU-K responsabile del supporto elettrico al motore termico in modalit&agrave; ibrida due ruote motrici, mentre nella marcia in Edrive, elettrica, sono le due unit&agrave; anteriori a garantire la trazione, fino a 25 km di autonomia con l&rsquo;energia del pacco batteria da 7,9 kWh. &Egrave; il lato green della Rossa. Esiste, non &egrave; certo il punto focale. Al volante della SF90 Stradale a Fiorano, il test Le prestazioni aerodinamiche &Egrave; sulle prestazioni che Ferrari SF90 Spider insiste e segnala l&rsquo;eccellenza tecnica. Lo fa raccontando di un&rsquo;aerodinamica in grado di sviluppare 390 kg di carico a 250 km/h, grazie ai generatori di vortici installati sul fondo, all&rsquo;ottimizzazione dell&rsquo;altezza telaio maggiorata di 15 mm rispetto al posizionamento dei deviatori di flusso per consentire un maggior volume d&rsquo;aria trattata e, di conseguenza, maggiore prestazione dal fondo. In chiave aero &egrave; stato necessario curare attentamente le linee del tetto apribile, perch&eacute; i flussi seguissero idealmente la canalizzazione verso il sistema shut-off Gurney in coda.  Si tratta del dispositivo di aerodinamica attiva in grado di incrementare il carico verticale dalla gestione dell&rsquo;apertura dell&rsquo;ala a ponte e l&rsquo;estensione del Gurney flap in modalit&agrave; High Downforce, opposta alla configurazione Low Drag per una minore resistenza all&rsquo;avanzamento che si traduce in migliore penetrazione dell&rsquo;aria: i 340 km/h di velocit&agrave; massima sono (anche) figli di tale configurazione. Peso di Ferrari SF90 Spider La SF90 Spider pesa 1.670 kg a secco nella configurazione pi&ugrave; leggera (100 kg in pi&ugrave; se confrontata con SF90 Stradale), la specifica Assetto Fiorano che al pari di SF90 Stradale introduce contenuti ulteriormente specializzati sulla performance, tra materiali ultraleggeri &ndash; titanio, fibra di carbonio, realizzazioni in grado di diminuire di 21 kg le masse in gioco &ndash; e soluzioni d&rsquo;assetto con ammortizzatori Multimatic derivati dall&rsquo;esperienza nelle gare GT. Naturale complemento, le gomme Michelin Pilot Sport Cup 2, dalla mescola pi&ugrave; morbida e prestazionale. I pro del tetto rigido retrattile  Una Ferrari spider la guidi, spesso, con il tetto gi&ugrave;, configurazione dalla quale &egrave; possibile regolare su pi&ugrave; altezze il lunotto elettrico, cos&igrave; da garantire un isolamento ottimale della cabina dalle turbolenze. Scegliere la soluzione di un hard-top retrattile, anzich&eacute; una capote in tessuto, oltre alle naturali caratteristiche di maggiore isolamento termico ha ragioni tecniche, aerodinamiche, legate alle alte velocit&agrave;, superando i problemi di pressione e deformazione prodotta sui tessuti dall&rsquo;aria. Un tetto in alluminio pi&ugrave; leggero di 40 kg se confrontato con altre soluzioni similari. Quanto va forte? L&rsquo;elettrificazione plug-in introdotta da Ferrari compensa le masse aggiuntive con l&rsquo;incremento di potenza, in gioco da un lato c&rsquo;&egrave; un sistema ibrido da 270 kg di peso extra a fronte di 220 cavalli, per un rapporto peso-potenza di 1,23 kg/cv, che diventano 1,67 kg/cv nella visione d&rsquo;insieme. I numeri dello scatto da fermo sono esaltanti: 2&rdquo;5 da 0 a 100 orari (stesso crono della Stradale), 7 secondi netti per fare i 200 (appena 3 decimi pi&ugrave; lenta della SF90 Stradale), velocit&agrave; massima di 340 km/h.  Dietro l&rsquo;opera d&rsquo;arte firmata dal Centro Stile diretto da Flavio Manzoni si nascondono logiche di controllo del sistema ibrido &ndash; integrazione quindi di motore V8 e motori elettrici &ndash; avanzatissime, con recupero d&rsquo;energia ritagliato su pi&ugrave; condizioni di guida. In frenata lavora la rigenerazione sui due assali e la frenata idraulica subentra solo quando necessario, in rilascio il regen interviene per recuperare energia e ricaricare la batteria, operazione possibile anche con l&rsquo;impiego del motore termico e l&rsquo;operato del MGU-K, dalla variazione dei punti di carico a seconda dello scenario di guida. Gestione energetica che ha un ruolo anche in modalit&agrave; Performance, dove la strategia &egrave; mirata a garantire sempre una quantit&agrave; di carica della batteria sufficiente a sviluppare la prestazione pi&ugrave; elevata possibile, ponendo in secondo piano le esigenze di efficienza.       

Le prestazioni super della SF90 Stradale interpretate in chiave spider, un progetto con le proprie specificit&agrave; aerodinamiche per garantire prestazioni sovrapponibili di fatto nei numeri alla coup&eacute;. Il Retractable Hard Top &egrave; frutto di 10 anni di affinamenti

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