        Alcuni numeri, relativi ai volumi di vendita sul mercato europeo, aiutano a capire quella che pu&ograve; essere un dilemma per Renault e gli investimenti futuri su progetti storici. Nel 2019, Renault Zoe &ndash; tra le auto elettriche pi&ugrave; vendute in Europa, la pi&ugrave; venduta lo scorso febbraio &ndash; ha totalizzato 45 mila esemplari, risultato che sul 2020 e prima dell'esplosione del coronavirus dava indizi di forte crescita, al passaggio generazionale dell&rsquo;utilitaria a batterie: in gennaio, da 3.600 unit&agrave; del 2019 alle 9.500 di quest&rsquo;anno, in febbraio da 3.000 a 6.400.  Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Un lungo orizzonte Renault Megane, invece, registra una contrazione costante delle vendite, passata dai 167 mila esemplari del 2017 ai 138 mila del 2018, fino ai 129 mila venduti in Europa nel 2019. Un calo proseguito nei primi due mesi dell&rsquo;anno. Il &ldquo;dilemma&rdquo;, analizzato da Laurens van den Acker&nbsp;- responsabile del design del Gruppo - in un&rsquo;intervista ad AutoExpress, riguarda le risorse da destinare a un futuro progetto di nuova Megane. La gamma della berlina compatta ha presentato il restyling nei mesi scorsi e ha ancora davanti un lungo orizzonte sull&rsquo;attuale ciclo vitale. L&rsquo;interrogativo, perci&ograve;, si pone in prospettiva, su un medio termine ancora distante ma da programmare, visti i circa 3 anni che corrono tra avvio della ricerca e debutto sul mercato. Megane sotto pressione dell'elettrico &ldquo;Inevitabilmente, una volta che avremo iniziato ad aggiungere una gamma di auto elettriche alla nostra offerta, alcuni degli altri veicoli dovranno andare perch&eacute; non possiamo sostenere lo sviluppo di tutto nello stesso momento. La Megane &egrave; in un segmento che &egrave; sempre pi&ugrave; sotto pressione, devi posizionare i soldi l&agrave; dove sar&agrave; il futuro del mercato&rdquo;, le parole di van den Acker. Ed &egrave; bene ricordare come i soldi, specie post-coronavirus, saranno pochi.  Slegando la visione sul medio periodo da quella che &egrave; l&rsquo;attualit&agrave;, a partire dalla crisi dei prezzi del petrolio &ndash; a mettere a sua volta pressione sulla convenienza economica dell&rsquo;elettrico nell&rsquo;immediato &ndash;, Renault ha in programma l&rsquo;ampliamento dell&rsquo;offerta elettrica. Sfoglia il listino Renault: tutti i modelli sul mercato Si partir&agrave; una citycar a batterie, particolarmente aggressiva sul prezzo, per proseguire con l&rsquo;introduzione di un suv compatto derivato dall&rsquo;interessantissima Renault Morphoz Concept, attesa nel volgere di un paio di anni su strada. Ovviamente, non avr&agrave; le soluzioni modulari, la trasformazione fisica degli ingombri. I volumi di un suv compatto elettrico Da qui, un interrogativo: puntare forte sui suv elettrici &ndash; saranno sempre pi&ugrave; crossover, secondo van den Acker, dall&rsquo;altezza a met&agrave; strada tra berlina e suv, con una luce da terra comunque marcata (che fa gioco anche all&rsquo;installazione del pacco batterie) &ndash; pu&ograve; compensare in termini di volumi le pur ridotte vendite del classico segmento C? Resta anche da valutare una soluzione che potrebbe non essere del tutto fuori dal segno, come l'estensione del ciclo vitale di un modello con aggiornamenti di dettaglio, pi&ugrave; restyling quindi, in grado di convivere con risorse spostate maggiormente sull'elettrico. Renault resta in Cina solo con l'elettrico e i veicoli commerciali       

Il responsabile del design parla dell'ampliamento dell'offerta di modelli elettrici, con la versione di serie di Morphoz, crossover a batterie, e di come potrebbe incidere sulle sorti della storica Megane, lanciata nel 1995

Renault, futuro di Megane minacciato dall'elettrico?

        Renault cambia passo in Cina, con una scelta che a breve termine non regaler&agrave; numeri migliori. Il Marchio francese rester&agrave; sul mercato numericamente pi&ugrave; importante del mondo con le auto elettriche e i veicoli commerciali leggeri. Addio alle auto con motore a combustione e interna, secondo una strategia concordata con l&rsquo;alleato locale Dongfeng Motor, cui Renault ceder&agrave; le azioni che detiene a Dongfeng. DRAC, DRAC, la&nbsp; joint venture delle due aziende a Wuhan, cesser&agrave; le attivit&agrave; connesse alla Casa francese, che. continuer&agrave; a fornire un servizio post-vendita ai suoi 300.000 clienti tramite i concessionari e alle sinergie esistenti nell&rsquo;Alleanza. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto  Continuer&agrave; la collaborazione tra Renault, Dongfeng e Nissan sui motori di nuova generazione. Dacia Spring, il SUV elettrico dalla Cina Per i privato l&rsquo;all-in &egrave; tutto sulle auto elettriche. La Cina &egrave; di gran lunga il maggior mercato del mondo per i veicoli elettrici, 860.000 pezzi l&rsquo;anno. Al momento la punta di lancia &egrave; il piccolo SUV a batterie City K-ZE, da cui nasce Dacia Spring, il &ldquo;ruote alte&rdquo; elettrico per l&rsquo;Europa annunciato a un prezzo competitivo. Sono stati annunciati quattro modelli EV &ldquo;principali&rdquo; entro il 2022 in grado di coprire ul 45% del mercato.  Urbanizzazione, e-commerce, sviluppo dei trasporti nei centri citt&agrave; sono le chiavi dei veicoli commerciali leggeri in Cina. Un mercato che ha toccato i 3,3 milioni di mezzi nel 2019. Renault Brilliance Jinbei Automotive &egrave; il cuore dell&rsquo;attivit&agrave; nella Repubblica Popolare. Per continuare la scalata sono stati annunciati &ldquo;cinque prodotti principali&rdquo; entro il 2023. Queste le parole di Fran&ccedil;ois Provost, Direttore delle Operazioni della regione Cina del Gruppo Renault che sintetizzano l&rsquo;operazione.  &laquo;Stiamo aprendo un nuovo capitolo in Cina. Ci concentreremo sui veicoli elettrici e sui veicoli commerciali leggeri, i due principali motori della mobilit&agrave; pulita del futuro, e trarremo efficacemente vantaggio dal nostro rapporto con Nissan&raquo;. Sfoglia il listino Renault: tutti i modelli sul mercato Renault Megane ibrida       

Addio ai modelli con motore a combustione interna sul mercato pi&ugrave; grande del mondo

Renault resta in Cina solo con l'elettrico e i veicoli commerciali

        In questi giorni pieni di decreti e nuovi modelli di autocertificazioni da stampare, assistiamo anche ad alcuni episodi a met&agrave; tra il biasimo e il grottesco per i protagonisti della vicenda e i toni con cui vengono raccontati. A salire alla ribalta delle cronaca recente &egrave; la disavventura capitata ad alcuni artisti di strada francesi che sono riusciti a superare lo Stretto di Messina a bordi di una Renault 4. Viaggio a Capo Nord: un 70enne a bordo di una Renault 4 LA PARTENZA DA NAPOLI Partiamo dalle origini. I tre artisti, al momento delle ordinanze emanate dal Governo italiano, si trovavano nella zona del napoletano. Non avendo una casa dove andare, hanno accettato l'invito di tre amici spagnoli a recarsi a casa loro a Catania. I protagonisti hanno quindi impacchettato alla meglio tutti i loro bagagli sulla loro Renault 4 (in alcuni video girati da dei camionisti in autostrada si notano la carta igienica sul tetto e le scarpe attaccate al paraurti) e sono partiti alla volta della Sicilia. Considerati sospetti positivi, nei pressi di Salerno hanno eseguito il tampone, negativo, e solo dopo poi hanno ripreso il viaggio. Decreto Cura Italia: revisione, bollo, patenti. Ecco tutte le proroghe La denuncia del sindaco De Luca Arrivati a Villa San Giovanni, la loro macchina &egrave; stata fotografata sul traghetto che l'avrebbe portata a toccare il suolo siciliano. Scatti che sono finiti nelle mani del sindaco di Messina Cateno De Luca. Ne avrete sentito parlare, in questi giorni il primo cittadino messinese documenta attraverso dirette Facebook la sua battaglia per bloccare tutti coloro potenzialmente contagiati che vogliono arrivare in Sicilia. La guerra di De Luca ha coinvolto soprattutto i ragazzi francesi e la loro Renault 4, discussi in uno dei post social del sindaco pi&ugrave; commentati e condivisi.  Nomi, cognomi, date di nascita, residenza, targa, ultima revisione dell'auto. De Luca ha reso pubblici tutti i dati degli occupanti della Renault, scatenando l'ira del popolo social, impaurito dai potenziali contagiati. COVID-19, il premier Conte: niente sequestri ma multe pi&ugrave; salate dei 3mila euro per i furbetti Speriamo che qualcuno ci sfami I ragazzi della Renault 4 sono comunque riusciti a entrare in Sicilia, fermandosi ad Aci Trezza, comune del catanese noto per essere l'ambientazione de "I Malavoglia" di Giovanni Verga. Unitisi ai loro amici spagnoli, i sei amici hanno voluto realizzare un video dove spiegavano le ragioni del loro spostamento, e il fatto che la loro vita fosse, gi&agrave; di per s&egrave;, un continuo peregrinare in giro: "Siamo artisti di strada, non stiamo lavorando e abbiamo bisogno di aiuti per mangiare". Parole che potete ascoltare in questo video postato proprio da uno degli artisti:  Filmato che non ha commosso n&eacute; fatto cambiare idea al sindaco De Luca, ancora pi&ugrave; adirato per il fatto che i protagonisti della vicenda siano comunque riusciti ad entrare in Sicilia. Ci permettiamo comunque di sottolineare come sia gi&agrave; sorprendente il fatto che i tre francesi siano riusciti a completare il loro viaggio nonostante le condizioni della loro Renault 4. Nostalgica, s&igrave;, ma con una carrozzeria a dir poco preoccupante. Coronavirus, ecco come pulire e igienizzare l'automobile       

Nelle ultime ore un'incredibile vicenda sta facendo discutere il popolo social. Il sindaco di Messina &egrave; infuriato per l'ingresso nel territorio siciliano di una comitiva di artisti di strada francesi arrivati a bordo di una vettura in condizioni preoccupanti. Ecco la loro storia quasi impossibile ai tempi di quarantene da COVID-19

Una Renault 4 da Napoli alla Sicilia: viaggio estremo ai tempi del coronavirus

&quot;Non siamo in ferie abbiamo chiuso gli uffici e come i nostri concessionari lavoriamo in smart working, ma abbiamo mantenuto aperte le officine perch&eacute; per noi assicurare la mobilit&agrave; &egrave; fondamentale, soprattutto per il personale medico ma anche per supportare le altre persone che sono costrette a lavorare. Il nostro obiettivo in questo periodo di Coronavirus &egrave; di rimanere vicini ai nostri clienti ed essere sempre aperti per loro, anche in modo digitale&quot;.  Renault Morphoz Concept, elettrico in due dimensioni  Esordisce cos&igrave; Francesco Fontana Giusti responsabile delle pubbliche relazioni di Renault Italia. &quot;Chi ha bisogno di un&rsquo;assistenza Renault trova una pagina sul nostro sito con i punti di assistenza aperti, e anche i nostri concessionari hanno delle cellule CRM aperte sempre attive e a breve saremo pronti con delle video call che permetteranno ai nostri clienti dal sito Renault.it da casa di entrare direttamente in contatto con noi. La nostra campagna social &ldquo;siamo sempre al tuo fianco&rdquo; &egrave; un altro modo per essere vicini ai nostri clienti. In questo momento di Coronavirus non si parla pi&ugrave; di vendita, anche se &egrave; possibile on line anche via live chat nel virtual show room&quot;.  Filosofia elettrica    Essere vicini al cliente sempre significa anche avere prodotti sempre pi&ugrave; vicini alle sue esigenze e Renault lo ha fatto recentemente presentando la nuova Twingo Z.E., la city car ora disponibile anche a zero emissioni. &quot;Non c&rsquo;&egrave; stato il Salone di Ginavra ma abbiamo fatto un grande lavoro per lanciare comunque le novit&agrave; che avevamo preparato per questo appuntamento. Il tema principale &egrave; l&rsquo;elettrificazione che prosegue con Renault con due novit&agrave; e una concept car molto interessante. La Twingo Z E&rsquo; il nostro settimo modello interamente elettrico. Avevamo dichiarato di realizzare otto vetture ful electric entro il 2022 e quindi ne manca solamente una, ed &egrave; un prodotto che unisce due expertise che noi abbiamo, quella di produrre veicoli elettrici e quella di saper fare city car. Sono quasi trent&rsquo;anni che abbiamo lanciato la Twingo che ha registrato sempre grande successo e quella di oggi ha tanti punti di forza come il miglior raggio di sterzata, la lunghezza e capacit&agrave; di carico, insomma &egrave; piccola fuori ma grande dentro e come la prima resta la monovolume per eccellenza del segmento A. Poi, l&rsquo;esperienza nei veicoli elettrici: sono dieci anni che ne produciamo, siamo stati i primi e oggi siamo i leader in questa alimentazione e infatti abbiamo la gamma pi&ugrave; ampia di veicoli a zero emissioni. La Twingo diventa ancora pi&ugrave; city car in versione elettrica perch&eacute; con le limitazioni crescenti alla circolazione nelle nostre citt&agrave;, permette di muoversi liberamente&quot;.  La filosofia elettrica per Renault riguarda anche l&rsquo;elettrificazione di alcune vetture della sua gamma con la tecnologia e-Tech. &quot;&Egrave; un concetto noi &egrave; importante, rispetto ad altri potremmo sembrare in ritardo, ma i dieci anni di esperienza sull&rsquo;elettrico e nelle vetture di F.1 hanno un valore. Tutta questa esperienza ci ha permesso di avere 150 brevetti su questa tecnologia che si basa sul recupero energetico e le vetture si guidano coma un full electric&quot;.  Twingo  La Twingo Z.E. &egrave; la settima vettura zero emissioni che la Renault mette in commercio a livello globale. Il motore &egrave; di 60 kW (82 cv) con batteria da 22kWh. Condivide il bagaglio tecnologico della Zoe come il connettore Cam&eacute;l&eacute;on che permette di ricaricare da tutte le tipologie di colonnine e con soli 30&rsquo; per arrivare a 80 km di autonomia, tempo ben quattro volte superiore alla media della concorrenza. L&rsquo;autonomia &egrave; di 250 Km (ciclo WLTP), la presa di carica della batteria &egrave; al posto dello sportello del carburante. La vettura &egrave; nata su una piattaforma gi&agrave; pensata anche per una vettura elettrica e arriver&agrave; sul mercato a fine anno. Esteticamente si riconosce per qualche dettaglio in blu.  Elettrificazione    Clio, Captur e Megane sono le ultime vetture che Renault ha elettrificato nel piano che prevede 12 modelli ibridi o plug-in entro il 2022. La nuova Clio E-Tech &egrave; un mild-hybrid con due motori elettrici e uno termico con la rigenerazione delle batterie da 1,2 kWh in fase di decelerazione.  La vettura pu&ograve; viaggiare per l&rsquo;80% in modalit&agrave; full electric in citt&agrave; con un risparmio di consumi del 40% rispetto al motore termico. Captur e Megane E-Tech con tecnologia plug-in hybrid sono entrambe dotate di una batteria da 9,8 kW. Il propulsore termico &egrave; un 1.6 litri a benzina abbinato a due motori elettrici per una potenza complessiva di 160 cv e la percorrenza in modalit&agrave; elettrica &egrave; di 50 km che possono arrivare a 65 in citt&agrave;.    Alpine    Per la vettura sportiva del Gruppo Renault non potevano mancare le serie limitate per renderla ancora pi&ugrave; esclusiva. &quot;Due sono quelle pi&ugrave; interessanti dell&rsquo;Alpine A110 - spiega Fontana Giusti &ndash; la Legende GT prodotta in soli 400 esemplari con rifiniture pi&ugrave; lussuose e la Color Edition che sar&agrave; in vendita solo fino alla fine dell&rsquo;anno e che si ispira al mondo della moda&quot;. La prima &egrave; disponibile nelle tre colorazioni Argent Mercure, Noir Profond e Bleu Abysse. Tra i dettagli che le contraddistinguono i monogrammi Alpine color oro, le luci posteriori a LED bianco traslucido e i sedili Sabelt. La versione Color Edition invece esclusivamente nella tinta Jaune Tournesol, che andava di moda negli anni &lsquo;70.  La gamma Renault &egrave; composta da 17 modelli a listino, declinati poi nelle varie versioni, con un range di prezzi* da 11.500 a 51.950&euro;. 

Nuovo capitolo&nbsp;di #Ripartiamo, la rubrica che racconta come le Case stanno gestendo l&#39;impatto del coronavirus. Abbiamo parlato con Francesco Fontana Giusti, direttore della comunicazione Renault, che ci ha raccontato la svolta tech della casa francese

Renault, Casa della Losanga vicino ai clienti

        Dopo la debacle del Salone di Ginevra, le varie case automobilistiche stanno procedendo a presentare le novit&agrave; che sarebbero dovute essere esposte in Svizzera attraverso internet: fra queste c&rsquo;&egrave; anche Renault che ha presentato digitalmente l&rsquo;importante restyling a cui &egrave; stata sottoposta la sempreverde Megane, aggiornata al model year 2020 e dotata di tutti quegli accorgimenti utili per farla tornare attuale e competitiva.  Megane alla spina Fra le varie novit&agrave; che per&ograve; accompagnano questo aggiornamento di mezza vita della Renault Megane, la pi&ugrave; importante &egrave; sicuramente data dall&rsquo;introduzione della nuova motorizzazione ibrida plug-in E-Tech, per lo sviluppo della quale Renault dichiara di aver depositato oltre 150 brevetti. Il nuovo powertrain ibrido sar&agrave; capace di 160CV e sar&agrave; basato su un motore termico quattro cilindri da 1,6 litri accoppiato a due motori elettrici e a una innovativa trasmissione automatica senza frizione che dovrebbe garantire innesti appena percettibili e un altissimo rendimento meccanico. I due motori elettrici saranno alimentati da un pacco batterie da 9,8 kWh (e 400V) che dovrebbero garantire una autonomia (secondo il ciclo WLTP) di 50 km nel ciclo misto e di 65 km in citt&agrave;, con inoltre la capacit&agrave; di raggiungere i 135 km/h in modalit&agrave; 100% elettrica. In questo modo la rinnovata Renault Megane E-Tech Hybrid raggiunge nuove vette di versatilit&agrave;, grazie alla possibilit&agrave; di circolare senza consumare carburante nei percorsi cittadini ma potendo comunque sfruttare tutta l&rsquo;autonomia di un tradizionale motore termico per poter anche percorrere lunghi tragitti senza problemi di sorta, il tutto strizzando inoltre un occhio all&rsquo;ambiente, grazie ad una sensibile riduzione di consumi e, conseguente, di emissioni, sia inquinanti che di gas serra (1,3 l/100km e 30 g/km di CO2 secondo il ciclo WLTP). La vettura inoltre disporr&agrave; di tre diverse modalit&agrave; di guida, da quella denominata Pure, per guidare in modalit&agrave; 100% elettrica (batteria permettendo), a quella MySense, la quale ottimizza la modalit&agrave; ibrida e le sue caratteristiche fino alla modalit&agrave; Sport, con cui spremere il massimo dai tre motori disponibili. Le novit&agrave; della nuova Megane E-Tech Hybrid per&ograve; non si fermano al solo cuore della macchina ma coinvolgono anche lo stile della carrozzeria e le dotazioni tecnologiche di bordo: sulla media della Losanga debutta infatti il sistema Renault Easy Link con schermo digitale touch screen da 10,2 pollici. A livello estetico la Megane E-Tech Hybrid &egrave; riconoscibile dallo sportellino di ricarica posto sul lato destro, dal sottile profilo blu sui coprimozzi e dai badge identificativi posti sul portellone e sui montanti del tetto.&nbsp; E quelle sportiva Dal lato opposto della barricata, troviamo la nuova Megane R.S., anche lei una delle vetture che erano attese a Ginevra ma che purtroppo potremo ammirare solo dallo schermo di un computer. La versione 2020 della purosangue francese sar&agrave; disponibile solo con il motore della Megane R.S. Trophy (il 1.8 turbo da 300 cv) al posto della precedente unit&agrave; da 280 cv, portando quindi in dote anche un aumento della coppia, ora di 420 Nm (+30 Nm) per la versione con cambio automatico EDC e di &ldquo;soli&rdquo; 400 Nm per la versione con cambio manuale. A tutto questo sar&agrave; abbinato il nuovo R.S. Monitor, con il quale visualizzare in tempo reale le performance dell&rsquo;auto. Gli aggiornamenti presentati da Renault per la sua Megane saranno disponibili su tutte le versioni della media, nei concessionari a partire dall&rsquo;estate 2020.       

La gamma della compatta della Losanga si rinnova con le versioni PHEV e R.S.

Renault Megane piacere di guida ibrido

Due auto in una. E non &egrave; il solito modo di dire, per segnalare la versatilit&agrave; di un modello. Renault Morphoz Concept propone un elettrico che, dal 2021, sar&agrave; realt&agrave; nell&rsquo;offerta Renault.  Lo sar&agrave; per l&rsquo;architettura CMF-EV, dalla show car la ritroveremo sulle stradali elettriche di serie: un&rsquo;elettrica nativa con tutti i benefici che derivano dal poter contare su un passo molto ampio e lo sfruttamento dell&rsquo;installazione di batteria e motore elettrico in modo da poter esaltare i vantaggi di abitabilit&agrave; dettati da un&rsquo;auto elettrica rispetto a una con motore termico, senza compromessi.    Morphoz, fisicamente diversa  La caratteristica saliente del concept &egrave; la sua capacit&agrave; di assumere forme fisicamente diverse: pu&ograve; modificare il passo, la lunghezza, la disponibilit&agrave; di spazio dedicata al bagagliaio come ai passeggeri, la &ldquo;taglia&rdquo; del pacco batterie. L&rsquo;architettura CMF-EV verr&agrave; offerta in pi&ugrave; segmenti di mercato, certo non potr&agrave; replicare quanto riesce a Morphoz.  City e Travel sono le due anime del suv, la prima &egrave; immaginata per muoversi al meglio in ambito urbano, dimensioni quindi da modello compatto, batteria di taglia sufficiente per un&rsquo;autonomia di 400 km. Cos&igrave;, Renault Morphoz nella configurazione City &egrave; lunga 4,40 metri e ha un passo di 2,73 metri. La batteria da 40 kWh &egrave; installata sotto il pavimento, nella zona posteriore.   Are you ready to #ExpandYourViews?? Bold in its modularity, innovative in its design &amp; human centric through its ability to share Renault #MORPHOZ is a truly electric living experience. Expand your limits right here ??https://t.co/X7KTgOFd5y pic.twitter.com/WH8Q5Mt4ez &mdash; Groupe Renault (@Groupe_Renault) March 2, 2020    Altezza e larghezza, rispettivamente di 1,55 metri e 2 metri, sono comuni alla City come a Renault Morphoz Travel. Stessa auto, dimensioni diverse. L&rsquo;asse anteriore si sposta in avanti grazie a un meccanismo scorrevole posto all&rsquo;altezza dei montanti anteriori. Lo sbalzo posteriore si estende ulteriormente, offrendo maggior volume di carico. Cos&igrave;, Morphoz Travel raggiunge una lunghezza di 4,80 metri e un passo di 2,93 metri.  Batteria, 90 kWh solo quando serve  Al dato dimensionale si somma l&rsquo;installazione di una seconda batteria, dietro le ruote anteriori e nell&#39;extra spazio ricavato in modalit&agrave; Travel. 50 kWh abbinati al pacco da 40 kWh dell&rsquo;utilizzo City, cos&igrave; da ritrovarsi un&rsquo;autonomia di marcia pari a 700 km. L&rsquo;installazione della batteria supplementare anteriore &egrave; pensata per essere realizzata in stazioni dedicate, in modo del tutto automatico. Per certi versi, torna il concetto di modularit&agrave; delle batterie annunciato nel 2019 da Fiat Panda Centoventi.  Il battery pack, quando non utilizzato sull&rsquo;auto, svolge altri compiti, accumulatore e fonte d&rsquo;energia per usi diversi. Oltre alla ricarica tradizionale, con cavo, &egrave; immaginata la possibilit&agrave; di ricarica a induzione.  Insieme all&rsquo;architettura CMF-EV, un altro elemento assolutamente reale e immaginabile per una proposta sul mercato, &egrave; nel . Una singola unit&agrave;, trazione anteriore, due livelli di potenza: 136 cavalli nella configurazione City, 218 cavalli in configurazione Travel. Poter contare su una maggior disponibilit&agrave; di energia permette l&rsquo;incremento della potenza su valori adeguati a una tourer.  Concept di Livello 3  Il concept sviluppa anche il piano dell&rsquo;utilizzo condiviso dell&rsquo;auto e dell&rsquo;automazione di Livello 3, tecnologia pronta, in attesa che lo siano anche le normative e, soprattutto, con regole uniformi. Livello di assistenza alla guida nel quale il guidatore pu&ograve; disinteressarsi di controllare quanto accade intorno all&rsquo;auto n&eacute; &egrave; tenuto a mantenere almeno una mano sul volante.  Interni configurabili  La possibilit&agrave; di assumere forme diverse, Morphoz Concept la ripete all&rsquo;interno. Un abitacolo con il sedile anteriore del passeggero che ruota di 180 gradi, sedili singoli in un ambiente caratterizzato da materiali eco, superfici touch, un volante con display da 10,2 pollici e una strumentazione composta da un pannello OLED largo 80 centimetri.  Car Of The Year 2020,&nbsp;ore 15:00 LIVE 

La show car nasce sull&#39;architettura che sar&agrave; delle elettriche Renault dal 2021. Suv all&#39;insegna della modularit&agrave; assoluta, &egrave; in grado di modificare passo, lunghezza e spazio interno, nonch&eacute; taglia della batteria&nbsp;

Renault Morphoz Concept, l&#39;elettrico in due dimensioni

Renault Talisman, la grande berlina francese, lunga 4,85 metri, si aggiorna. Sar&agrave; al Salone di Ginevra, anche nella versione wagon, la Sporter, lunga 487 centimetri.  Il restyling &egrave; trasversale, coinvolge stile, tecnologia e motori, che restano termici: a giugno Talisman 2020 sar&agrave; in concessionaria.    Dove cambia  Si aggiorna lo sguardo, nuovi i fari full led (Matrix), la griglia e i paraurti. Cambiano anche i gruppi ottici posteriori. Si aggiornano i colori esterni, con l&rsquo;aggiunta di Baltic Grey, Highland Gray e Vintage Red e i cerchi da 17 a 19 pollici.  L&rsquo;abitacolo presenta una nuova rifinitura cromata sottolinea il design della consolle centrale. Si pu&ograve; personalizzare, scegliendo tra 8 tipi di luci di ambiente tramite i settaggi del sistema Renault MULTI-SENSE.  Il cruscotto offre un display di strumentazione da 10,2&rsquo;&rsquo; completamente configurabile, di serie a partire dall&rsquo;allestimento Intens. Sulla consolle centrale viene integrato il supporto per la ricarica ad induzione dello smartphone, mentre i comandi di ventilazione comprendono un display digitale per visualizzare la temperatura prescelta.&nbsp;    Easy Link &egrave; sul&nbsp; display verticale da 9,3&rsquo;&rsquo; conferisce all&rsquo;abitacolo un look pi&ugrave; moderno. Renault Easy Link comprende: radio digitale DAB, sistema multimediale, compatibilit&agrave; con Android Auto ed Apple CarPlay, ma anche navigazione con Google Search, prezzo del carburante e Infotraffico in tempo reale.  Easy Link&nbsp;&egrave; disponibile anche con display da 7&rsquo;&rsquo;, ed &egrave; di serie fin dal primo livello di allestimento Zen con compatibilit&agrave; Android Auto ed Apple CarPlay.  A Ginevra anche la Twingo Z.E.  Fin dal primo livello di equipaggiamento ci sono nuove sellerie. I rivestimenti in pelle sono disponibili dal secondo livello di allestimento Intens. Sono 3 le tinte disponibili per gli interni in pelle Riviera: Grigio Sabbia, Marrone Castenyera e Nero Titanio.  Nella versione Initiale Paris, la dotazione di serie si arricchisce di una nuova selleria in Nappa trapuntata nelle tinte Nero Titanio o Grigio Sabbia con nuove cuciture color Cognac.&nbsp;&nbsp;Il sistema audio premium Bose, con 13 altoparlanti &egrave; di serie su Initiale Paris.  Gli ADAS  Sono disponibili dispositivi di assistenza alla guida avanzati di ultima generazione, che vanno fino alla guida autonoma di livello 2. L&rsquo;Highway and Traffic Jam Companion associa l&rsquo;Adaptive Cruise Control al dispositivo di assistenza al mantenimento nella corsia, che funziona anche in curva. Questo sistema regola la velocit&agrave; da 0 a 160 km/h e mantiene le distanze di sicurezza dai veicoli che si trovano davanti. Consente di fermarsi e ripartire automaticamente in 3 secondi senza intervento del conducente.  Talisman include nella sua gamma dispositivi che garantiscono una guida pi&ugrave; sicura e pi&ugrave; confortevole, come l&rsquo;allerta per superamento della linea di carreggiata (Lane Departure Warning), completata dall&rsquo;assistente di mantenimento nella corsia (Lane Keep Assist), dal sistema di rilevamento della stanchezza del conducente e dal sensore di angolo morto, che ora si avvale di due radar al posteriore (Rear Cross Trafic Alert).  Il telaio 4CONTROL a quattro ruote sterzanti &egrave; di su Initiale Paris. Gestisce automaticamente il doppio senso di sterzata delle ruote. E&rsquo;associato ad ammortizzatori adattivi.  I motori sono il benzina il TCe 160 EDC FAP, 4 cilindri 1.3 turbo, che eroga una potenza di 160 cv e una coppia di 270 Nm a 1800 giri. Abbinato al cambio automatico a doppia frizione EDC 7 rapporti. Segue il TCe 225 EDC FAP, 1.8 turbo a iniezione diretta con turbocompressore twin-scroll. Eroga una potenza di 225 cv: a coppia di 300 Nm &egrave; disponibile a partire da 2000 giri.&nbsp; &Egrave; associato a una trasmissione automatica a doppia frizione EDC 7 marce.  I Diesel sono il 1.7 Blue dCi nelle versioni da 120 cv e 150 cv con cambio trasmissione manuale a sei marce. Per i grandi stradisti c&rsquo;&egrave; il 2.0 Blue dCi, disponibile in due potenze: 160 cv e 200 cv. Abbinate al cambio automatico a doppia frizione EDC a sei marce. 

Aggiornamento di stile, tecnologia e motori per la tre volume e la giardinetta

Renault Talisman, la grande berlina francese si aggiorna

La &quot;super citycar elettrica&quot;, cos&igrave; Renault ha chiamato orgogliosamente la Twingo Z.E., la piccola a batterie che sar&agrave; presentata al Salone di Ginevra.  Nella gamma a zero elettroni affianca Zoe, mutuandone il motore elettrico da 82 cavalli (60 kW) che permette una accelerazione da 0 a 50 km/h in 4,2 secondi e una velocit&agrave; massima di 135 km/h.    Twingo Z.E. come noto ha la stessa architettura di smart, la stessa taglia 3,75 metri di lunghezza, della ForFour. Cambia per&ograve; la batteria, che sulla francese &egrave; pi&ugrave; capiente del 25%.  Le batterie sono fornite da LG, hanno una capacit&agrave; di 22 kWh (17,6 su smart) ma sono compatte e permettono la stessa capacit&agrave; di carico del bagagliaio: 240 litri. Il peso della vettura rispetto alle versioni a benzina aumenta di 135 chilogrammi. Resta ovviamente immutato l&#39;eccellente angolo di sterzata due 45&deg;, che permette di girare in 4,3 metri.    L&#39;autonomia &egrave; di 180 km nel ciclo misto WLTP (155 km per smart) e fino a 250 km nel ciclo urbano in Ecomode. Il B-Mode a tre livelli, medium, low e strong, permette di selezionare l&rsquo;intensit&agrave; del recupero di energia in frenata.  Tempi di ricarica. Da di ricarica da 22 kW si pu&ograve; recuperare l&rsquo;80% di autonomia in 30 minuti. Da presa domestica otto ore sono necessarie per fare un pieno completo.  Dacia, il mini-suv elettrico in arrivo nel 2021 

Gemella di smart, ma con il 25% di capacit&agrave; in pi&ugrave; negli accumulatori

Renault Twingo Z.E., elettrica da citt&agrave;

La quinta generazione di Renault Clio, uscita sul mercato nel 2019, &egrave; una delle sette finaliste del premio Auto dell&rsquo;Anno 2020. Il modello, divenuto ormai un&rsquo;icona nella storia dell&rsquo;automobilismo, vincendo andrebbe a fare compagnia alle sorelle della prima e terza generazione, gi&agrave; trionfatrici del prestigioso titolo. Per un Triplete che non avrebbe eguali.    1991: CLIO CERTIFICA L&rsquo;INIZIO DI UN SUCCESSO  La prima Clio, la primissima generazione, aveva gi&agrave; vinto nel 1991, un anno dopo la presentazione al Salone di Parigi. La Casa della Losanga la progett&ograve; per trovare un&rsquo;auto che potesse far lievitare il numero di vendite nel mercato nordamericano, che a differenza di quello europeo, negli anni Ottanta, non era floridissimo.    Clio nacque quindi come erede della Supercinque, da cui si discost&ograve; sin da subito partendo dalle forme. Niente di spregiudicato: un design semplice, ma dinamico e pulito, da vera compatta. Venne lanciata con tre motorizzazioni, tutte benzina: 1.1 (carburatore doppio corpo) da 48 CV, 1.2 a iniezione elettronica da 58 CV e 1.7 da 78 CV. L&rsquo;allestimento base viene denominato RN, a cui segue RT, in cui vengono aggiunti i vetri elettrici anteriori, la chiusura centralizzata e i fendinebbia.   Clicca qui e prova gratuitamente le finaliste del Car of the Year 2020   Il nome &egrave; un&rsquo;idea di Marcel Botton. Il buon Marcel, nella sua vita, ha svolto diversi lavori, ma &egrave; noto per aver fondato l&rsquo;azienda di brand naming Nomen. Ispirandosi alla mitologia greca e a Kleos, musa che porta gloria a coloro che sono decantati dalle canzoni e dai poeti, conia il nome Clio. Il titolo di Auto dell&rsquo;Anno 1991 certifica che il modello &egrave; destinato a fare la storia.  2006: IL BIS &Egrave; SERVITO  Clio fa il boom di vendite in Francia e nel mondo. La seconda serie diventa la pi&ugrave; longeva di tutte, 14 anni, ma &egrave; la terza, lanciata nel 2005, a portarsi a casa il premio di Auto dell&rsquo;Anno, un anno dopo l&rsquo;introduzione nel mercato.    Dalle dimensioni maggiorate secondo le tendenze dei primi anni Duemila, che volevano le auto del segmento B aumentare di volume, Clio III &egrave; pi&ugrave; compatta, pi&ugrave; lunga e pi&ugrave; sicura: conquista infatti agevolmente le 5 stelle Euro NCAP. Viene venduta con quattro motorizzazioni, tre benzina e una diesel, con potenze che vanno dai 68 ai 105 CV. Cinque gli allestimenti, dalla versione base Pack alla Confort, Dynamique, Luxe fino alla Initiale, quella un pizzico pi&ugrave; &ldquo;lussuosa&rdquo;.  E ora, la sfida lanciata dalla quinta generazione. Per un Triplete che entrerebbe di diritto nella storia dell&rsquo;automotive.  Viaggio a Capo Nord: un 70enne a bordo di una Renault 4 

La quinta generazione dell&rsquo;utilitaria francese &egrave; una delle sette finaliste al premio di Auto dell&rsquo;Anno: vincendo, andrebbe a fare compagnia alle sorelle Clio I e III, che hanno trionfato nel 1991 e nel 2006

Car of the Year, Renault Clio a caccia del Triplete

Renault Megane restyling 2020 sale di Livello. Lo fa su pi&ugrave; campi, dall&rsquo;introduzione dell&rsquo;ibrido plug-in E-Tech allo sviluppo di Adas di Livello 2.    Sono i contenuti maggiormente in risalto, che affiancano una gamma adesso con l&rsquo;allestimento RS Line in sostituzione della GT Line e l&rsquo;incremento di potenza di Megane RS, elevata allo status della RS Trophy quanto a potenza del motore 1.8 litri turbo benzina.  Adas di Renault Megane 2020  Con ordine, per&ograve;, e con priorit&agrave; alle novit&agrave; che avranno maggiore diffusione, &egrave; sul fronte dei sistemi di assistenza alla guida che Megane berlina e station wagon compiono un bel progresso. Detto del miglioramento dei sensori radar, la novit&agrave; &egrave; nell&rsquo;Highway e Traffic Jam Companion.   Clicca qui e prova gratuitamente le finaliste del Car of the Year 2020   Un dispositivo che opera tra 0 e 160 km/h, abbinando il funzionamento del cruise control adattivo con funzione stop&amp;go al Lane Centering Assist. L&rsquo;Adas &egrave; proposto su tutte le motorizzazioni con cambio doppia frizione EDC e su Megane E-Tech ibrida plug-in; il funzionamento prevede ovviamente che il guidatore tenga almeno una mano sul volante e monitori quanto accade intorno al veicolo. L&rsquo;operativit&agrave; &egrave; pensata per svilupparsi in autostrada e nella marcia nel traffico: velocit&agrave; e controllo della traiettoria all&rsquo;interno della corsia sono assicurati dall&rsquo;elettronica.  E&rsquo; l&rsquo;evoluzione di punta degli Adas, cruise control adattivo proposto sul restyling anche con la funzione stop&amp;go, per ripartenze automatiche dopo una fase di completo stop dell&rsquo;auto. La frenata d&rsquo;emergenza guadagna il rilevamento dei pedoni, mentre l&rsquo;avviso al superamento di corsia involontario &egrave; completo della correzione sul volante a velocit&agrave; oltre i 60 km/h.  Ibrido plug-in E-Tech di Megane  Renault Megane restyling, in uscita sui mercati europei a partire dalla prossima estate, introdurr&agrave; anche un importante tassello green. L&rsquo;ibrido plug-in E-Tech, gi&agrave; scoperto su nuova Clio e nuova Captur, si trasferisce pari pari sotto il cofano della berlina compatta.  Sul mercato arriver&agrave; per prima Megane station wagon ibrida plug-in, poi toccher&agrave; alla 5 porte. Un ibrido ricaricabile da 160 cavalli, motore benzina 1.6 litri aspirato e due motori elettrici. Il funzionamento &egrave; del tutto caratteristico, poich&eacute; prevede la possibilit&agrave; di marcia full electric, la ricarica da parte del motore termico della batteria mediante un motore elettrico, oppure, con le tre unit&agrave; di potenza a operare all&rsquo;unisono.  Particolarit&agrave; dell&rsquo;E-Tech Renault &egrave; la presenza di un cambio meccanico, collegato al motore termico ma senza alcuna frizione. L&rsquo;innesto del propulsore benzina nella linea di trazione dell&rsquo;elettrico avviene grazie al motogeneratore elettrico numero 1, che &ldquo;accorda&rdquo; i giri motore e del cambio per un innesto fluido. Assenza della frizione ragione per la quale l&rsquo;avvio dell&rsquo;auto &egrave; sempre in modalit&agrave; elettrica.  Quanti chilometri percorre a batteria, Megane E-Tech? I 9,8 kWh dell&rsquo;accumulatore a 400 volt assicurano 50 km di autonomia in modalit&agrave; elettrica nel ciclo misto, che diventano 65 km nel ciclo urbano. Attraverso il selettore delle modalit&agrave; di guida MultiSense &egrave; possibile selezionare il modo Pure (100% elettrico), Sport (ibrido con tutti i motori attivi nella fase di trazione) o MySense, ottimizzato per la massima riduzione dei consumi (la gestione della batteria &egrave; tale da preservare la carica per passaggi in centri urbani).  Motori di Renault Megane 2020  La carrellata sul restyling 2020 di Renault Megane e le proposte di motorizzazione non pu&ograve; tralasciare l&rsquo;offerta (confermata) dei turbo benzina 1.3 litri, con potenze da 115, 140 e 160 cavalli, ai quali si affiancher&agrave; in futuro una proposta &ldquo;eco&rdquo;, da 100 cavalli e cambio manuale 6 marce. Sul finire del 2020 sar&agrave; disponibile anche l&rsquo;unit&agrave; 1.0 Tce da 120 cavalli.  Fronte diesel, due livelli di potenza per l&rsquo;1.5 BluedCi: 95 e 115 cavalli.  Megane RS, potenza da Trophy  Una piacevole novit&agrave;, poi, andr&agrave; a soddisfare la voglia di sportivit&agrave; di chi sceglier&agrave; Renault Megane RS. Il motore 1.8 litri turbo guadagna 20 cavalli, arrivando a eguagliare i 300 cavalli di RS Trophy, cos&igrave; come il dato di coppia motrice passa da 390 a 420 Nm con cambio doppia frizione 7 marce (400 Nm il manuale). Le differenze tecniche tra Megane RS e la versione Trophy restano ancora nel telaio Cup appannaggio della Trophy, con differenziale Torsen, ammortizzatori e barra antirollio pi&ugrave; rigidi.  Renault Megane RS Trophy-R, stupisce con i cerchi in carbonio  Non si esauriscono ancora le novit&agrave; del restyling Megane. Marginali gli interventi stilistici, grafiche dei fari posteriori a led pi&ugrave; accattivanti, la dotazione soprattutto di luci full led Pure Vision anteriori sin dall&rsquo;allestimento base, colori della carrozzeria e design dei cerchi inediti.  Infotainment e strumentazione digitale    Il sostanziale rinnovamento interessa l&rsquo;offerta di infotainment: alla specifica da 7 pollici si affianca l&rsquo;opzione della multimedialit&agrave; su schermo da 9,3 pollici e servizi connessi. Via app MY Renault sar&agrave; possibile localizzare l&rsquo;auto, operare sulle portiere, le frecce e il clacson, nonch&eacute; inviare un itinerario al navigatore. Quest&rsquo;ultimo &egrave; dotato anche della funzione navigazione porta a porta: scesi dall&rsquo;auto, le indicazioni per arrivare a destinazione proseguiranno sullo smartphone.  Accanto all&rsquo;infotainment da 9,3 pollici &ndash; con i comandi del climatizzatore ridisegnati, ora dotati di obl&ograve;-display &ndash; si propone la strumentazione digitale con display fino a 10,2 pollici. 

La gamma di berlina e station wagon si rinnova. Non mancano gli Adas di Livello 2 e l&#39;evoluzione dell&#39;infotainment, presenti su un&#39;offerta anche con ibrido plug-in da 50 km in elettrico

Renault Megane restyling, E-Tech ibrida e RS pi&ugrave; potente le novit&agrave;

        Confermarsi &egrave; sempre pi&ugrave; difficile che salire al vertice, soprattutto dopo il grande rilancio Renault per questo 2020. Captur punta in alto, ma il campo non &egrave; libero come nel 2013, quando correva quasi da sola. I SUV compatti sono almeno una ventina e la francese si rinnova dopo il clamoroso successo della prima generazione (1,6 milioni di esemplari) con ambizioni fondate.&nbsp;  Da nuova Clio mutua la piattaforma, l&rsquo;eclettica CMF-B, ma il design esterno &egrave; decisamente pi&ugrave; ardito. Se Clio &egrave; stata conservativa nelle forme, Captur che ora balla tra il segmento B e il segmento C grazie ai suoi 4,23 metri di lunghezza (11 centimetri in pi&ugrave;), si presenta decisamente diversa. Pi&ugrave; muscolare, ma non esagerata. Presenta Fari a led su tutte le versioni, frontale e posteriore pi&ugrave; acuminati e profilo pi&ugrave; filante. Il retaggio &egrave; quello delle pi&ugrave; recenti Renault, ma con dettagli pi&ugrave; accesi. Interni e allestimenti Decisivi cambiamenti anche all&rsquo;interno. L&rsquo;abitacolo presenta una plancia digitale, in buona parte focalizzata sul conducente. Spartito proposto da Clio, apprezzabile: il cruscotto da 7 a 10,2 pollici e il display multimediale in plancia (fino a 9,3&rdquo;) sono ben abbinati. Il sistema multimediale Easy Link dispone di una piattaforma connessa 4G con aggiornamenti over-the-air.&nbsp; Captur 2020 offre una superiore abitabilit&agrave;. Tutt&rsquo;altro che banale: apprezzabili le bocchette d&rsquo;aria posteriori e le prese USB aggiuntive. Ma soprattutto dispone di un bagagliaio da grande: 536 litri di capacit&agrave; con 5 persone a bordo, grazie alla seconda fila di sedili scorrevole di 15 centimetri. Il corredo di ADAS permette la guida assistita di livello 2. Con cruise control adattivo, mantenimento corsia, frenata e ripartenza. Disponibile anche il monitoraggio posteriore attivo dei veicoli in arrivo.&nbsp; Captur si ripropone camaleontica: 90 combinazioni di personalizzazione esterna, 18 di interni e 8 illuminazioni di ambiente. Sono quattro gli allestimenti: Life, Zen, Intens, Initiale Paris. Il prezzo va da 17.700 a 30.600 euro. Inizialmente disponibili i motori benzina da 1.0 da 100 cv, 1.3 litri da 130 e 155 cavalli, Diesel 1.5 da 95 e 115 cv e GPL da 1 litro da 100 cv.&nbsp; A maggio Captur alla spina A maggio arriver&agrave; la Captur green alla spina, la E-Tech Plug-in Hybrid. Dotata del powertrain formato dal 1.6 benzina, da due motori elettrici e dalla batteria ricaricabile, da casa o dalle colonnine, da 9,8 kWh di capacit&agrave;. Permette un&rsquo;autonomia solo elettrica di 50 km nel ciclo misto (e fino a 135 km/h di punti) e a 65 chilometri in citt&agrave;. La potenza di sistema &egrave; di 160 cavalli, il consumo dichiarato &egrave; di 1,5 litri di benzina ogni 100 km e le emissioni sono di 34 g/km di CO2.&nbsp; Captur PHEV porta un novit&agrave; tecnologiche. Ben 150 i brevetti depositati, e l&rsquo;esperienza della Formula Uno. Questo sistema, come il full hybrid di Clio, presenta la particolarit&agrave;. della trasmissione multimodale a quattro marce: un cambio elettro-attuato, senza frizione .La vettura parte sempre con propulsione elettrica, il 1.6 benzina viene acceso, nel caso di bisogno, dal secondo propulsore elettrico. Abbiamo portato sulle strade pi&ugrave; belle del mondo, la Costiera Amalfitana, partendo da Napoli, passando per Ravello e arrivando a Salerno, Captur 2020. Un percorso misto, dove la francese ha ben figurato. Pi&ugrave; grande, ma sempre agile, precisa e confortevole. Non seduta: pronta nei cambi di direzione, anche se lo sterzo &egrave; molto civile, con vocazione tranquilla.  Gli ADAS intervengono puntuali, i comandi sono semplici da utilizzare, Captur 2020 offre un buon equilibrio di assetto e doti stradali importanti. Uno dei pochi nei sono le uniche incertezze del cambio automatico in partenza. Le versioni&nbsp; Diesel e benzina sono fluide nel comportamento: pi&ugrave; efficiente quella a gasolio, pi&ugrave; pimpante la benzina. Lo scenario complessivo &egrave; pi&ugrave; che soddisfacente. Captur 2020 pu&ograve; fare da sola: pu&ograve; essere anche una &ldquo;prima macchina&rdquo;. Le 10 auto pi&ugrave; vendute a ottobre 2019 in Italia: FOTO       

Nuova generazione per il SUV: pi&ugrave; grande, pi&ugrave; tecnologico, sar&agrave; anche ibrido plug-in. Lo abbiamo provato&nbsp;

Renault Captur 2020: ecco la prova di come va su strada

        Una sigla, due diverse proposte di ibrido, un&rsquo;unica soluzione tecnica. E-Tech&nbsp;battezza sia Renault Clio&nbsp;che Renault Captur. Full hybrid la prima, ibrida plug-in la seconda, aspettando l&rsquo;arrivo di Renault Megane E-Tech ibrida plug-in, passaggio che avverr&agrave; con il restyling ormai imminente.  Dal Salone di Bruxelles emergono i dettagli di una formula sicuramente non convenzionale, perch&eacute; in grado di operare sia da ibrido in serie che in parallelo. La differenza tra Renault Clio E-Tech e Renault Captur E-Tech plug-in risiede anzitutto nella diversa capacit&agrave; del pacco batterie, di riflesso nell'autonomia in elettrico: 1,8 kWh per l&rsquo;utilitaria, 9,8 kWh per il suv urbano. Le auto pi&ugrave; sicure del 2019 Captur ibrida, se non ricarichi va full hybrid In elettrico Captur si avvantaggia della maggior disponibilit&agrave; di energia e arriva a coprire fino a 50 km nel ciclo misto WLTP, con una velocit&agrave; massima limitata a 135 km/h. Ovviamente, la ricarica alla spina &egrave; essenziale per raggiungere l&rsquo;obiettivo. Tuttavia, la presenza di un sensore attiva il funzionamento full-hybrid nel momento in cui la carica residua risulti insufficiente per operare esclusivamente in elettrico. In sintesi: se dimenticate di ricaricare Captur plug-in beneficerete comunque dei vantaggi del full hybrid. Tre motori, un cambio, nessuna frizione Le due formule E-Tech prevedono la medesima architettura, quindi un motore benzina aspirato da 1.6 litri pi&ugrave; presenza di due unit&agrave; elettriche e di una trasmissione meccanica priva di frizione: &egrave; il motore elettrico a svolgere (anche) i compiti di cambio marcia.&nbsp; Il sistema E-Tech Renault prevede un avvio sempre in modalit&agrave; elettrica, con il motore termico che subentra solo quando necessario: vuoi per alimentare il motore elettrico indirettamente, mediante lo starter-generatore, vuoi per contribuire alla trazione, o per assicurare la massima potenza del sistema. L&rsquo;assenza della frizione fa s&igrave; che l&rsquo;innesto del quattro cilindri al corretto regime di rotazione sulla linea di trazione avvenga grazie al motogeneratore che funge da starter. Renault dichiara ben 15 diversi abbinamenti possibili dall&rsquo;apporto del motore elettrico principale, motore elettrico secondario, motore termico benzina e cambio hybrid multi-mode. L&rsquo;aggravio di peso del full hybrid rispetto a una proposta diesel Clio 115 cavalli &egrave; di appena 10 kg. Captur ibrida plug-in 20 cv pi&ugrave; potente Ad alimentare il pacco batterie di Captur ibrida plug-in e di Clio ibrida pensa anche la frenata rigenerativa, in fase di rallentamento e di frenata, con il supporto dell&rsquo;impianto idraulico se necessario. Nella marcia in citt&agrave;, nuova Clio E-Tech per l&rsquo;80% del tempo opera da veicolo elettrico e assicura un consumo del 40% inferiore rispetto a una versione esclusivamente benzina. Pur condividendo l&rsquo;architettura E-Tech, Clio e Captur si differenziano nel dato di potenza massima espressa dal sistema ibrido: 140 cavalli per l&rsquo;utilitaria, 160 cavalli per il suv urbano.       

Renault approfondisce le specifiche tecniche del sistema ibrido e ibrido plug-in in arrivo sull'utilitaria e il suv, successivamente su Megane. Non mancano le soluzioni originali, dal cambio meccanico all'assenza della frizione

Renault Captur ibrida plug-in e Clio full hybrid accomunate dall'E-Tech

        Renault Espace restyling detta la linea, quella che apparterr&agrave; all&rsquo;aggiornamento di met&agrave; carriera anche delle altre proposte al vertice della gamma Renault, come Talisman.  Il monovolume trasformatosi in crossover conferma la gamma di motorizzazioni, il turbo benzina TCe da 225 cavalli, milleotto dalle applicazioni sportive, su Megane RS e Alpine A110, e i diesel 2.0 Blue dCi, da 160 e 200 cavalli. Per tutti, schema 4Control con ruote posteriori sterzanti e ammortizzatori regolabili nella rigidit&agrave; in alternativa all'assetto classico. Auto dell'anno 2020, selezionate le 7 finaliste Assistenza di Livello su Espace 2020 Non &egrave; su questi aspetti che incide Espace restyling 2020. Piuttosto, lo fa al capitolo ADAS. L&rsquo;offerta migliora ed evolve nella direzione di un Livello 2 assicurato grazie al sistema Highway &amp; Traffic Jam Companion. Si tratta dell&rsquo;abbinamento del cruise control adattivo, con funzione stop&amp;go - vista la dotazione del cambio doppia frizione EDC7 su tutte le motorizzazioni - alla correzione della traiettoria, offerta dal Lane Keeping Assist. Fino a 160 km/h Espace &egrave; in grado di assistere il guidatore, regolando velocit&agrave; e traiettoria in funzione delle condizioni di traffico, sempre sotto il monitoraggio e le mani ben salde sul volante di chi siede al posto guida. In caso di stop dell'auto, la ripartenza &egrave; automatica se entro 3" le condizioni del traffico lo consentono. Il corredo di ausili di assistenza si arricchisce anche del Rear Cross Traffic, in grado di rilevare il sopraggiungere di altri veicoli e frenare l&rsquo;auto nelle manovre in retromarcia che potrebbero finire con un incidente. La frenata autonoma d&rsquo;emergenza, poi, guadagna il rilevamento dei pedoni. Con gli ADAS diminuiscono gli incidenti, lo studio ACI-Bosch Fari adattivi a matrice di led per vederci meglio Lo stile rinnova dettagli come il design dei paraurti anteriori e posteriori, soprattutto nella specifica Initiale Paris, il top di gamma. Tra stile e funzione si collocano i nuovi fari full led di tipo Matrix. Illuminazione adattiva, in grado di assicurare la massima luminosit&agrave; e al tempo stesso non abbagliare altri veicoli: le immagini riprese dalla camera frontale variano il fascio di luce diretto su veicoli in senso di marcia opposto gi&agrave; a 550 metri, mentre sui veicoli che procedono nella stessa direzione l&rsquo;adeguamento avviene a 350 metri.&nbsp; Tecnologia Matrix led che vale un +50% di luminosit&agrave; rispetto alla soluzione full led Pure Vision di Renault e una copertura che passa da 170 a 220 metri. Infotainment Easy e meglio connesso Detto dell&rsquo;offerta di nuovi cerchi da 20 pollici e della tinta carrozzeria Vintage Red, Renault Espace 2020 sviluppa anche la dotazione all&rsquo;interno. Lo fa evolvendo il sistema di infotainment Easy Connect, con schermo da 9,3 pollici orientato verticalmente, abbinato a una nuova strumentazione da 10,2 pollici, digitale e configurabile, comprese le indicazioni della navigazione 3D. Accessorio di serie nell'allestimento Intens e Initiale Paris. Il lancio sul mercato dell&rsquo;Espace rinnovato &egrave; programmato nel corso della prossima primavera, quando integrer&agrave; le funzioni di connettivit&agrave; da remoto e controllo dell&rsquo;auto via app, la MyRenault app. Sar&agrave; possibile localizzare l&rsquo;auto, integrare la navigazione porta a porta con le indicazioni su smartphone, inviare la stessa destinazione dalla app al veicolo, chiudere o aprire le portiere, le luci e attivare il clacson. Connettivit&agrave; superiore anche grazie alle informazioni sul traffico in tempo reale e gli aggiornamenti online. Fisicamente, l&rsquo;abitacolo presenta un tunnel centrale leggermente rivisitato, mentre le doti di comfort assoluto, nella configurazione 5 o 7 posti di Espace, sono ovviamente confermate, insieme al bagagliaio da 247 litri (modalit&agrave; 7 posti) ad apertura automatizzata.       

L'aggiornamento di Espace interessa marginalmente lo stile rispetto a quanto non faccia sui sistemi di assistenza alla guida e le soluzioni connesse, tra infotainment e gestione dell'auto via app

Renault Espace restyling, salto di qualità degli Adas

Una nuova piattaforma, uno stile ampiamente riveduto e corretto, interni migliorati e connettivit&agrave; spinta. Questa, in poche parole, &egrave; la rinnovata Captur, stella delle vendite della Renault non solo sul territorio nazionale.     Lanciato nel 2013, quello che &egrave; il Suv compatto del marchio francese ha aperto, insieme alla cugina Nissan, la strada in un settore oggi popolato di tante concorrenti diverse. Nel frattempo ha raccolto pi&ugrave; di un milione e mezzo di ordini in tutto il mondo, di cui oltre 162.000 in Italia.   Le dimensioni crescono  Il rilancio della Captur &egrave; particolarmente importante per la Renault, che ha utilizzato la recente piattaforma CMF-B, la stessa della Clio e della Nissan Juke, come base di partenza della rinnovata versione. Oltre a garantire un migliore comportamento dinamico, il nuovo telaio ha permesso di aumentare di 11 cm la lunghezza della carrozzeria, con un passo pi&ugrave; ampio di 3 cm e una migliore abitabilit&agrave; degli interni. Il bagagliaio, da parte sua, ha ora un volume di 536 litri, 81 pi&ugrave; di prima, con un piano di carico estendibile sino a 157 cm di lunghezza. Lo stile esterno &egrave; cambiato anzitutto con una calandra allargata, inedite nervature sul cofano e prese d&rsquo;aria nei vani dei fendinebbia. Sono comunque diverse anche le proporzioni laterali in virt&ugrave; di una linea di cintura rialzata e di un tetto pi&ugrave; spiovente. I fari sono a led con una tipica firma a C delle luci diurne e di quelle posteriori. Un impatto pi&ugrave; muscoloso dell&rsquo;insieme &egrave; rafforzato dalla presenza di ruote in lega ora sino a 18&rdquo; di diametro. Tra i punti di forza c&rsquo;&egrave; il tetto che volendo pu&ograve; essere di colore diverso da quello della carrozzeria, con 90 combinazioni di colore differenti per gli esterni.   Abitacolo di qualit&agrave;  A bordo &egrave; stato fatto un notevole sforzo per migliorare la sensazione al tatto dei materiali plastici utilizzati per le finiture degli interni. La strumentazione e il sistema di infotainment sono gli stessi della nuova Clio. Il guidatore ha sotto gli occhi uno schermo digitale da 10&rdquo;2 personalizzabile con tutti gli indicatori, dal contagiri al tachimetro, in funzione delle tre modalit&agrave; di utilizzo della vettura previste con il programma Multi Sense. Al centro della consolle c&rsquo;&egrave; un grande touchscreen da 9&rdquo;3 pollici che si usa pi&ugrave; o meno come uno smartphone con comandi tattili intuitivi, alcuni dei quali ripresi in forma fisica alla base dello schermo. Il sistema di infotainment Easy Link permette un&rsquo;elevata connettivit&agrave; alla vettura, con importanti informazioni tramite la rete e facili collegamenti ai telefoni Apple e Android.   Da giugno anche ibrida plug-in  La gamma parte dal piccolo 3 cilindri di 999 cm3 da 100 cavalli alimentato anche a GPL passando per i pi&ugrave; prestanti 4 cilindri di 1333 cm3 da 130 e 155 cavalli. I turboidiesel dCi 1.5 sono due: da 95 e 115 cavalli rispettivamente. A giugno &egrave; previsto l&rsquo;arrivo della variante ibrida plug-in da 160 cavalli che abbina un motore a benzina di 1,6 litri a due propulsori elettrici e dovrebbe garantire un&rsquo;autonomia a corrente di almeno 50 km.   In prova con la TCe 130 si apprezzano una buona affidabilit&agrave; di comportamento su strada e un&rsquo;eccellente manovrabilit&agrave; del cambio manuale a 6 marce. L&rsquo;assetto &egrave; tendenzialmente morbido per favorire un buon confort di marcia, rafforzato anche dalla pi&ugrave; che discreta silenziosit&agrave; del motore. Quest&rsquo;ultimo &egrave; bene sfruttabile sino dai regimi pi&ugrave; bassi per poi perdere slancio nella zona superiore del contagiri, anche in funzione di consumi contenuti. La velocit&agrave; massima &egrave; di 195 km/h con un tempo di 10&rdquo;6 in accelerazione da 0 a 100 km/h.   La pi&ugrave; potente TCe 155 ha un motore ancor meglio sfruttabile, con prestazioni superiori grazie a una velocit&agrave; di punta di 202 km/h e un tempo di 8&rdquo;6 da 0 ai 100 orari. Il motore &egrave; abbinato a un cambio EDC a doppia frizione e a 7 marce di ottima utilizzazione anche manuale, nel caso. 

Ecco come va su strada la versione equipaggiata con il 1.3 a benzina da 130 cavalli del B-SUV della Losanga

Renault Captur, TCe 130 alla prova

Affiancare l&rsquo;allestimento GT Line anche a nuova Renault Zoe, linea appannaggio della proposta termica Renault e dal design ispirato alle sportive RS, apre una via che porter&agrave; ad avere anche una Renault Sport stradale a batterie.  La nuova generazione dell&rsquo;utilitaria elettrica ha segnato un sostanziale cambiamento rispetto al passato, per contenuti e tecnica. Un motogeneratore pi&ugrave; potente, da 135 cavalli, una batteria da 52 kWh per un&rsquo;autonomia di marcia dichiarata oltre i 380 km. Cos&igrave; la Renault Zoe 2020.    A una Zoe RS, Renault dovrebbe lavorarci per lanciarla entro i prossimi 3 anni. &Egrave; l&rsquo;indicazione che d&agrave; il responsabile della pianificazione del prodotto, Ali Kassai, nelle parole riportate dagli inglesi di Autocar.  Leggi anche: Renault City K-ZE, debutto europeo in vista  Sportivit&agrave; e auto elettrica sono termini che possono convivere, su segmenti di mercato &quot;d&rsquo;accesso&quot;? Zoe &egrave; stata, in passato, laboratorio di ricerca per legare prestazioni e prodotto, con il concept e-Sport, spinto da due motori elettrici e oltre 460 cavalli. Ovvero, come trasferire due MGU della Formula E sugli assali dell&rsquo;utilitaria e ritrovarsi con uno zero-cento da 3&rdquo;2 e 210 orari di velocit&agrave; massima raggiunti in meno di 10&rdquo;.  QUALI CANONI DI SPORTIVIT&Agrave;?  La visione Renault Zoe RS destinata alla serie, dovesse concretizzarsi il progetto, sar&agrave; molto meno radicale. L&rsquo;equilibrio da ricercare &egrave; tra prestazione e autonomia di marcia, preferibilmente a capacit&agrave; del pacco batterie invariata e un generale alleggerimento che incide quanto, forse pi&ugrave;, di una manciata di cavalli.  Leggi anche: Nuova Renault Zoe, cresce l&#39;autonomia  Pi&ugrave; alzi l&rsquo;asticella della potenza e della prestazione, tanto pi&ugrave; si riduce la percorrenza per singola carica. E&#39; uno dei limiti all&#39;equazione sportiva classica sulle elettriche.&nbsp;  La corsa all&rsquo;elettrico in stile hot-hatch vedr&agrave; della partita anche Volkswagen, in un futuro tuttavia ancora distante per accostare la sportivit&agrave; R alla gamma elettrica, con una ID.3 R prospettata dai rumours al 2024. 

La nuova generazione di Zoe potrebbe offrire una versione sportiva RS nei prossimi anni, traghettando la sigla storica Renault Sport anche nel panorama elettrico

Renault Zoe RS, l&#39;elettrico sportivo ha un futuro

        Non potendo usare l&rsquo;acronimo - &ldquo;affittato&rdquo; da tempo&nbsp; - capace di sintetizzare i valori innovativi di una macchina giunta alla soglia dei 30 anni (Autonoma, Connessa e Ibrida...), useremo un giro di parole per spiegare meglio cos&rsquo;&egrave; la nuova Renault Clio. Cambiare poco per cambiare tutto.  Molto simile, molto diversa Sembra un paradosso, invece Sua Maest&agrave; Clio V - intesa come generazione - confonde gli occhi di chi la guarda per la prima volta, dando l&rsquo;impressione di essere molto simile, almeno nelle sue forme esterne, appena pi&ugrave; affinate, rispetto alla precedente. Ma non confonde la mente di chi poi va a fondo e scopre che siamo di fronte davvero a una macchina pronta a sbarcare e gestire il futuro, come ha sempre fatto con il passato: cio&egrave; vendendo pi&ugrave; delle altre vetture del suo segmento, nelle quattro generazioni che l&rsquo;hanno preceduta, per un totale di 15 milioni di esemplari dal 1990 ad oggi. E se tenete conto che nel 2018 ha ottenuto il record di vendite (365.000!), seconda in Europa solo al totem Golf, capirete perch&egrave; da cambiare non c&rsquo;era poi molto.   Ricordando sempre che il il design era e resta la prima ragione di acquisto. Eppure in Casa Renault, qualcosa hanno aggiunto: i fari, quelli di Megane, la calandra pi&ugrave; grande intorno alla losanga, cromature sparse, muscoli&nbsp; supplementari e una compattezza intelligente con 12 millimetri in meno della passata generazione, cio&egrave; 4,05 metri. Capaci di tradursi, per&ograve;, in spazi addirittura maggiori all&rsquo;interno, grazie alla nuova piattaforma CMF-B, base delle prossime Renault medio-piccole. Un esempio? Il bagagliaio passa da 331 a 390 litri, quasi da segmento C. E non &egrave; tutto. Clio V &egrave; stata sottoposta ad una dieta da 50 kg risparmiati su carrozzeria, assali e cofano. &nbsp;Le novit&agrave; della nuova Clio Insomma, la nuova Clio si presenter&agrave; al nostro video-test, nella forma migliore possibile, e in tutta la sua evoluzione basata sui tre cardini dell&rsquo;acronimo negato. Autonoma, grazie ad una dotazione di sistemi di livello 2 tra cruise control adattivo, mantenimento corsia, frenata e ripartenza automatica e frenata di emergenza attiva di serie per pedoni e ciclisti, camera a 360&deg; e assistenza al parcheggio.  Connessa, con il nuovo sistema multimediale easy link (compatibile con Android Auto e Apple CarPlay); piattaforma connessa 4G, aggiornamenti automatici e navigatore con info di Tom Tom e indirizzi di Google. E infine anche ibrida (dal 2020), la prima della gamma Renault che entro il 2022 avr&agrave; 12 veicoli elettrificati, 100% connessi e 15 a guida autonoma. La Clio e-tech hybrid sar&agrave; dotata infatti di motore benzina aspirato 1.6 e di due propulsori elettrici con batteria da 1,2 kWh per una potenza complessiva di 130 cv e una riduzione prevista dei consumi del 40%. E con l&rsquo;80% dei percorsi urbani percorsi in elettrico, grazie anche al cambio DTH, dedicated hybrid gearbox, che riserva due marce alla propulsione elettrica e quattro a quella a combustione. Il sistema verr&agrave; replicato, con il plus del plug-in, su Captur e Megane. I motori e le versioni Nell&rsquo;attesa, Clio V manterr&agrave; i motori Diesel 1.5 da 85 e 115 cv, come l&rsquo;1.0 TCe benzina da 100 cv, con la versione pi&ugrave; potente da 130 cv. La regina Clio &egrave; pronta a rimanere sul trono del futuro. E voi siete pronti a salirci insieme con noi per il primo Test Drive Exsperiences?       

La quinta generazione della macchina straniera pi&ugrave; venduta in Italia si evolve: diventa autonoma, connnessa e ibrida (dal 2020)

Renault Clio, sarà regina anche del domani

        Il presupposto dal quale siamo partiti per rivedere il modo di realizzare i test drive, o almeno alcuni di essi, &egrave; semplice. Il nostro Gruppo &egrave;, in maniera inconfutabile, da considerare come la Casa delle Auto. Per storia, cultura, numero di testate e attenzioni riservate a questo mondo, diventato negli anni sempre pi&ugrave; articolato.  Dalla frontiera sportiva, il nostro pane quotidiano, a quella del prodotto automobilistico, tutto quello che somiglia a qualcosa che viaggi su quattro, come su due ruote, &egrave; oggetto della nostra passione, prima ancora che del nostro interesse. E allora ci siamo chiesti: possibile essere mescolati, e a volte, con tutto il rispetto, anche confusi, insieme alla miriade di soggetti che oggi pensa e produce test drive di qualsiasi genere?  Non esiste una maniera per uscire fuori dal coro, rendere pi&ugrave; fruibile, interessante e condivisibile, l&rsquo;esperienza di una prova di una vettura? Ecco, sulle parole condivisibile ed esperienza, abbiamo costruito tutta l&rsquo;impalcatura che ci ha portati alla creazione dei Test Drive Experiences.  Li fanno tutti, noi, se non li facciamo &ldquo;strani&rdquo;, proviamo a farli almeno diversi. Soprattutto, ci interessava e ci interessa realizzare qualcosa capace di ricreare, ricostruire o alimentare un rapporto intenso, vero, interattivo tra noi e i lettori, che negli anni si sono trasformati in utenti e ora anche in follower. Cos&igrave;, per una volta noi giornalisti ci metteremo a disposizione di voi lettori-utenti-follower per condividere con chi ne ha voglia, intenzione e passione tutto quello che sappiamo sulle varie vetture di cui potremo disporre.  Nell&rsquo;epoca della sharing economy e del car sharing, proviamo a fare un test sharing. Noi con voi, per provare le macchine dei sogni e quelle possibili. In un&rsquo;altra parte di queste pagine leggerete come e cosa c&rsquo;&egrave; da fare per essere della partita. Intanto noi iniziamo a raccontarvi la macchina del primo test, la Renault Clio. Provate a starci vicini.       

Spinti dalla voglia di provare a fare qualcosa di diverso, abbiamo provato a cambiare il modo di testare le auto, condividendo l'esperienza con i nostri lettori

Test Drive Experience, condividiamo un'esperienza

Ormai &egrave; difficile distinguere un&rsquo;auto di segmento B o C da una di livello superiore. E l&rsquo;esempio arriva dalla quinta generazione della Clio, provata a lungo sulle strade portoghesi. Finalmente quella povert&agrave; degli interni, che caratterizzava la prima versione, solo un lontano ricordo. Del resto parliamo di un modello prodotto in oltre 15 milioni di esemplari, sin dalla Clio 1 presentata nel 1990. L&rsquo;Italia &egrave; il secondo mercato dopo la Francia e questo la dice lunga sugli interessi della R&egrave;gie nel nostro paese.    Come &egrave; fatta  Esternamente tutto &egrave; stato rivisto, anche se l&rsquo;immagine di base &egrave; sempre la stessa, quella della riuscitissima Clio 4. Spiccano su tutte le versioni i fari Full Led, che consentono un raggio di illuminazione di 70 metri superiore. Il frontale &egrave; pi&ugrave; muscoloso. Ma soprattutto debutta una nuova piattaforma, battezzata CSFNB, che servir&agrave; da base per molti modelli, compresa la Clio Ibrida, in arrivo nel 2020, per non parlare del programma di guida autonoma.    Infatti, una versione a guida parzialemnte autonoma &egrave; prevista per la fine dell&#39;anno. Enormi i progressi all&rsquo;interno, dove spicca il touch screen da 9&rdquo;3 pollici contro i precedenti 7 pollici. I tasti di comando della varie funzioni sono &ldquo;a pianoforte&rdquo;, i vari portaoggetti sono aumentati, d 22 a 26 litri, il bagagliaio da 330 a 391 litri. A livelli eccellenti l&rsquo;impianto Bose previsto per le versioni pi&ugrave; lussuose, con 9 altoparlanti. Vari gli accostamenti degli interni, con la versione RS Line piuttosto aggressiva. Alla base materiale di ottima qualit&agrave;.  Cos&igrave; su strada  Rivisti sterzo e sospensioni, tanto che la Clio 5 appare alla guida molto reattiva, anche in condizioni estreme. Provato il nuovo motore 1.3 TCe da 130 cv, con cambio EDC 7, realizzato insieme a Mercedes: pronto, brillante, ottimamente insonorizzato. L&rsquo;offerta &egrave; ampia. C&rsquo;&egrave; un 1.0 TCe a 3 cilindri da 65 e 75 cv, con cambio a 5 rapporti. Poi una versione da 100 cv, che sar&agrave; la pi&ugrave; venduta. Non mancano due Diesel, 1.5 dCi, da 85 e 115 cv. Nel primo semestre del 2020 sar&agrave; la volta della ibrida, battezzata E-Tech Hybrid, capace di percorrere in elettrico circa 5 chilometri. Completa, come si richiede oggi, la dotazione di sicurezza, con Adaptive Cruise Control o mantenimento della carreggiata. Clio 5 &egrave; compatibile con Android Auto e Apple Car Play. Tre le modalit&agrave; di guida: Multisense, Sport e My Sense.  Versioni e prezzi  Quattro le versioni: Intense, Zen, Business e Life. Prezzi da 14.400 a 22.600 euro. Al lancio previste una versione a tiratura limitata, 500 esemplari, con motore a benzina a 3 cilindri d 100 cv, Easy Link da 9&rdquo;3 pollici, cerchi da 17&rdquo;. Il tutto a 20.750 euro. 

La quinta generazione della Clio non ha pi&ugrave; segreti. Provata in terra portoghese, non ha nulla da invidiare ad un&rsquo;auto di segmento superiore. Oltre al design, passi da gigante a livello di interni e motorizzazioni. Nel 2020 anche una versione ibrida. Prezzi da 14.400 euro. Consegne da settembre

Nuova Renault Clio, il test su strada

Clio mette in pista le sue versioni da corsa per la stagione 2020. Si tratta di&nbsp;Cup, Rally e RX, realizzate sulla base di Clio R.S. Tre pacchetti che possono essere installati e rimossi sulla stessa vettura, in modo da poter gareggiare nelle tre diverse competizioni.    Il motore di base &egrave; il 1.3 turbo benzina quattro cilindri, il TCe, che a seconda delle gare erogher&agrave; una potenza da 170 a 180 cavalli, limitato a 6.500 giri, e una coppia da 280 a 320 Nm. Alimentato a benzina a 98 ottani e con l&rsquo;elettronica originale rimossa e sostituita da quella dedicata di Life Racing.  Il cambio &egrave; un cinque marce sequenziale Sadev: nella dotazione c&rsquo;&egrave; anche il differenziale autobloccante meccanico ZF.   Tre tipi di cerchi: da 17 pollici per Cup, da pista,&nbsp; da 16 pollici per Rally (da asfalto) e da 15 pollici per RX (da terra). Per tutte impianto di scarico dedicato e assetto specifico.    Spiccano la presa d&rsquo;aria sul tetto e l&rsquo;alettone posteriore sdoppiato. Le tre Clio da corsa dispongono dei dispositivi di sicurezza obbligatori nelle competizioni. 

Tre pacchetti intercambiabili per la piccola francese

Renault Clio, con le Cup, Rally e RX arrivano le sportive

        Ha svelato, per primo, il tempo al Nurburgring. Molto altro (e decisamente pi&ugrave; interessante), ha da raccontare nuova Renault Megane Trophy-R. Sar&agrave; un prodotto esclusivissimo, tiratura limiata a 500 esemplari, 30 dei quali con il pacchetto carbonio.  E, sui materiali ultraleggeri, si gioca la partita alla ricerca del decimo di secondo. Introduce due prime volte di assoluto impatto tecnico, la Trophy-R 2019. Anzitutto, freni carboceramici con pinze Brembo a 4 pistoncini, optional &ndash; parte del pack Carbonio &ndash;: una rarit&agrave; nel segmento d&rsquo;appartenenza, quello delle hot-hatch di un marchio generalista. DIETA A BASE DI CARBONIO&nbsp; Ancor pi&ugrave; esotica &egrave; l&rsquo;offerta di cerchi da 19 pollici in fibra di carbonio. Valgono una riduzione delle masse pari a 2 kg per singola ruota, da sommare al risparmio ottenuto dai freni. Masse non sospese sulle quali la riduzione del peso &egrave; amplificata nella sua importanza. L&rsquo;utilizzo del carbonio &egrave; esteso alla presa Naca sul cofano in fibra di vetro, specifica 8 kg pi&ugrave; leggera rispetto a Megane Trophy. Due modelli che condividono il motore 1.8 litri turbo benzina da 300 cavalli e 400 Nm, con Trophy-R a offrire esclusivamente il cambio manuale 6 marce, per ovvie ragioni di contenimento delle masse. Le stesse che portano a eliminare il sistema di ruote posteriori sterzanti, alleggerire l&rsquo;assale al retrotreno, rimuovere i sedili posteriori. L&rsquo;eliminazione dei sedili vale 23,5 kg risparmiati, ben 38 kg in meno dal retrotreno alleggerito. Un elenco che potrebbe continuare dicendo della batteria agli ioni di litio offerta tra gli optional, oppure, i 250 grammi risparmiati con l&rsquo;infotainment da 7 pollici anzich&eacute; 8,7. L&rsquo;asticella alla fine dice 1.306 kg alla bilancia. Ben 130 kg meno di Megane Trophy. McLaren P1 apre lo champagne Dom Perignon con l'alettone: l'impresa da brividi VIDEO ASSETTO AFFILATO R &egrave; estremizzare i dettagli, ricorrere alla linea di scarico Akrapovic in titanio (-7 kg), alle gomme Bridgestone Potenza S007, a un camber negativo accentuato (-2,05&deg;, 1 grado di inclinazione in pi&ugrave; per favorire l&rsquo;inserimento in curva). L&rsquo;aerodinamica gioca la sua parte nella ricerca della prestazione pura, con un diffusore posteriore in fibra di carbonio. A bordo, al posto dei sedili posteriori, &egrave; installata una struttura di alloggiamento dei quattro cerchi in carbonio, evidente soluzione per gli habitu&eacute;e della pista, essendo piuttosto difficile da immaginare &ndash; viste le condizioni delle strade italiche &ndash; un investimento su un set cos&igrave; pregiato, da dare in pasto alle voragini. Lo spazio per le ruote oera anche da struttura di irrigidimento della scocca. Altri contributi all&rsquo;operazione leggerezza arrivano da vetrature pi&ugrave; sottili, l&rsquo;eliminazione del tergivetro posteriore, l&rsquo;impiego di sedili Sabelt monoscocca in carbonio (ognuno 7 kg pi&ugrave; leggero della specifica standard di Renault Megane Trophy). LE PRESTAZIONI DI MEGANE TROPHY-R Dulcis in fundo, le prestazioni di Megane Trophy-R. Tutto questo affinamento tecnico &ndash; da non dimenticare la presenza del differenziale Torsen e delle sospensioni Ohlins regolabili, con altezza da terra variabile di 16 mm &ndash; porta a registrare uno zero-cento orari in 5&rdquo;4 e 262 km/h di velocit&agrave; massima. Numeri che dicono in modo parzialissimo dell&rsquo;efficacia che sar&agrave; in grado d&rsquo;offrire nei percorsi pi&ugrave; guidati. Il prezzo di listino, sul mercato francese, &egrave; stato fissato in 55mila euro.       

Le prestazioni della Trophy-R arrivano da una consistente riduzione del peso, ben 130 kg in meno su Megane Trophy. Optional esclusivi nel segmento delle hot-hatch generaliste l'offerta dei freni carboceramici e dei cerchi in carbonio. Tiritura limitata a 500 esemplari

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