A spasso &ndash; si fa per dire &ndash; con Walter Rohrl, a bordo di Porsche Taycan. La leggenda del rally e la prima elettrica della casa di Stoccarda, fuori dalla sede di Zuffenhausen, la seconda sottoposta al giudizio del primo.  L&rsquo;occasione vale alcuni particolari in pi&ugrave; della sportiva a batterie da oltre 600 cavalli che verr&agrave; presentata nel corso del 2019. Alle indiscrezioni, emerse lo scorso dicembre, che il top di gamma sar&agrave; destinato a chiamarsi Taycan Turbo, idea di prestazioni e potenza sintetizzata da una parola tanto legata al passato che l&rsquo;elettrico vuole superare, si confermano, ancora, sui muletti i finti terminali di scarico, differenziati da un&rsquo;altra variante di Taycan, a proporli singoli anzich&eacute; gemellati. E&rsquo; un retaggio del motore termico destinato a restare sul modello di serie?  Taycan &egrave; stata ispirazione per la nuova 911 nel disegno dei gruppi ottici posteriori, un&rsquo;unica fascia luminosa, da parte a parte, meglio messa in mostra dal prototipo testato da Rohrl, dettaglio al quale abbinare uno sguardo agli interni. L&rsquo;impostazione interamente digitale riprende ancora 911, con i quadranti circolari replicati sullo schermo dietro il volante e un sistema PCM al centro della plancia posto poco pi&ugrave; in basso.  &nbsp;  Il volante GT conferma il selettore sulla razza destra, dal quale impostare le diverse modalit&agrave; di guida, sterzo che, nei commenti di Rohrl, vale il sigillo su Taycan di vera Porsche. &ldquo;Sono sorpreso, perch&eacute; puoi a malapena notare il peso. Gli ingegneri hanno fatto un gran lavoro sulle regolazioni e sfruttato in modo eccezionale il centro di gravit&agrave; basso. Il volante e anche i freni rispondono in modo superbo&rdquo;. Masse posizionate molto in basso, la principale tra tutte &egrave; il pacco batterie ad alto voltaggio (800 volt) ospitato sotto il pavimento, sul pianale J1.  Taycan, prestazioni ad alta tensione  &ldquo;Se l&rsquo;avessi guidata bendato - prosegue Rohrl -, avrei riconosciuto immediatamente di essere su una Porsche. Il peso e le sensazioni ricevute dal volante, sono praticamente perfetti, e anche i freni, che sono molto pi&ugrave; difficili da mettere a punto per la combinazione tra recupero energetico e freni convenzionali&rdquo;. 

La berlina sportiva elettrica convince la leggenda del rally per reattivit&agrave; dello sterzo e risposta dei freni. I muletti rivelano nuovi particolari sulla strumentazione interamente digitale

Porsche Taycan promossa da Rohrl

Voglia d&rsquo;estate che pu&ograve; gi&agrave; essere soddisfatta. Nuova Porsche 911 Carrera S Cabrio rivela il volto 911 con la capote, rinnovata nella filosofia e nei materiali, per renderla pi&ugrave; stabile alle alte velocit&agrave; e pi&ugrave; rapida nelle operazioni di apertura e chiusura. Come? Ricorrendo a un sistema di apertura di tipo idraulico, che in appena 12 secondi trasforma l&rsquo;abitacolo e ripiega dietro i sedili. Anche in movimento, fino a 50 km/h.&nbsp;  La voglia d&rsquo;estate la prenoti oggi e la guidi in tempo per la bella stagione, 911 Carrera S Cabriolet proposta in Italia a 138.639 euro, circa 8 mila euro meno di Carrera 4S Cabriolet, per la quale servono 146.691 euro. Entrambe con motore boxer turbo sei cilindri, da 450 cavalli e 530 Nm di coppia. Entrambe con cambio 8 marce doppia frizione e con la medesima ampiezza delle carreggiate. Il tratto distintivo dei modelli quattro ruote motrici della gamma 911, l&rsquo;asse posteriore pi&ugrave; largo di 44 millimetri, viene meno con la nuova generazione di 911 &ndash; coup&eacute; e Cabriolet -: larghezza invariata accompagnata dall&rsquo;incremento della carreggiata anteriore di 45 millimetri.  La diversit&agrave; delle due tipologie di carrozzeria sta tutta nella capote, con lunotto integrato ed elementi in magnesio nella struttura, soluzione sviluppata per limitare l&rsquo;effetto rigonfiamento alle alte velocit&agrave;. Effetti dell&rsquo;aria neutralizzati anche in relazione al comfort di marcia, mediante un deviatore di flusso che azzera le turbolenze nell&rsquo;abitacolo.  Le prestazioni della nuova 911 Cabriolet sono di fatto sovrapponibili quali che siano i due schemi di trazione. 306 km/h di velocit&agrave; massima per la S, 2 km/h in meno per 4S, che scatta con appena un filo di reattivit&agrave; in pi&ugrave; sullo zero-cento, in 3&rdquo;6 contro i 3&rdquo;7 della S, in entrambi i casi il dato &egrave; riferito alla dotazione completa di pacchetto Sport Chrono, a velocizzare di 2 decimi l&rsquo;accelerazione.  Altra novit&agrave; sostanziale, design a parte, che introduce 911 cabrio &egrave; la disponibilit&agrave; del sistema PASM di controllo delle sospensioni, tarate con molle pi&ugrave; rigide e corte, barre antirollio pi&ugrave; grandi per aumentare i valori di rigidit&agrave; trasversale e altezza da terra ridotta di 10 millimetri, che esalta ancor di pi&ugrave; la scena dei cerchi differenziati tra i due assi: 20 e 21 pollici.  Nuova Porsche 911, la 992 sportiva e tecnologica  Dell&rsquo;ultima generazione di 911 coup&eacute; ritroviamo tutto il corredo multimediale, con schermo da 10,9 pollici, nonch&eacute; il settaggio Wet Mode che ridefinisce l&rsquo;elettronica per la guida sul bagnato, fino alle dotazioni optional del visore notturno ad ampia copertura con termocamera e il cruise control adattivo completo di stop&amp;go.&nbsp; 

La nuova generazione sviluppa la costruzione della capote in tessuto e introduce un meccanismo di apertura idraulico in grado di completare la trasformazione coup&eacute;-cabrio in 12&quot;. Prima volta delle sospensioni PASM su 911 Cabriolet

Nuova Porsche 911 Cabriolet, fulmine di una capote

Arriva la nuova versione della peste da pista. Dopo tre anni e 421 esemplari, ecco la seconda serie di Porsche 718 Cayman GT4 Clubsport (Type 982). Pi&ugrave; leggera, potente e &ldquo;verde&rdquo;, realizzata con parti eco-sostenibili.  In due versioni &ldquo;Track Day&rdquo; (134.000 euro pi&ugrave; tasse) per i piloti amatori e &ldquo;Competition&rdquo; (157.000 euro, tasse escluse) per le gare, nazionali e internazionali, dove la prima generazione ha gi&agrave; ben figurato.  GT4 Clubsport &egrave; stata sviluppata per avere la migliore prestazione sul giro veloce, con la massima precisione tra i cordoli e con crismi di sostenibilit&agrave;. E&rsquo; la prima auto da corsa di produzione a presentare parti della vettura realizzate in materiale composito con fibre naturali. Quali le portiere e l&rsquo;alettone posteriori, realizzati con una fibra organica, realizzata da sottoprodotti agricoli quali lino o canapa, che hanno propriet&agrave; paragonabili alla fibra di carbonio. Leggerezza e robistezza quindi.  Un classico. Il motore in posizione centrale &egrave; invece l&rsquo;evoluzione del boxer sei cilindri aspirato di 3,8 litri. Ora guadagna 40 cavalli e arriva a erogare una potenza di 425 cavalli, con una coppia di 425 Nm. Abbinato a un cambio a doppia frizione a sei marce. La trazione &egrave; posteriore, con bloccaggio meccanico del differenziale, sospensioni derivate dalla 9111 GT3 Cup, impianto frenante con dischi in acciaio da 380 millimetri: una dote speciale.&nbsp; Gli ammortizzatori sulla Clubsport sono regolabili il tre fasi. Il peso di questa versione &egrave; limitato a 1320 kg, dispone di un serbatoio da 115 litri. Un pacchetto davvero speciale. 

Realizzata in alcuni elementi con materiali compositi quali canapa e lino. Boxer aspirato di 3.8 litri e 425 cavalli

Porsche 718 Cayman GT4 Clubsport, pistaiola eco-sostenibile

&Egrave; il regalo di Natale perfetto, da parcheggiare accanto all&rsquo;albero. Una personalizzazione Porsche Exclusive Manufaktur va oltre gli optional a catalogo e introduce l&rsquo;esclusivit&agrave; nei particolari, quelli che vestono Porsche Macan S, ultima creazione dell&rsquo;artigianalit&agrave; made in Stoccarda. Esempi massimi della corrente Manufaktur sono apparsi negli ultimi anni, con la 911 Turbo S rappresentante di spicco. Adesso &egrave; il turno del suv aggiornato, proposto con tinta carrozzeria Volcano Grey metallizzato, colorazione che si estende fin sui cerchi in lega, realizzati con un particolare processo produttivo e di verniciatura cos&igrave; da ripetere fedelmente le sfumature della tinta carrozzeria, pur trattandosi di metalli differenti. &Egrave; il particolare in pi&ugrave; che si innesta sul disegno Macan Turbo e diametro da 20 pollici.    Restando nel campo dello stile, il rinnovamento della fascia paraurti anteriore &egrave; totale e conferisce una profondit&agrave; ancora maggiore, alle aperture laterali, profondit&agrave; visiva a far risaltare maggiormente gli elementi esterni. Le soglie sottoporta e le calotte in tinta passano quasi in secondo piano, come le maniglie colorate in nero lucido.  Al posteriore, le derive del profilo diffusore sono ispirate alle Porsche da corsa, mentre la linea di scarico sportiva &egrave; specifica Porsche Exclusive Manufaktur e conferisce a Macan S un timbro diverso anche dalla proposta optional di scarico sportivo base. In pi&ugrave;, il comando remoto, in plancia, per attivare la linea pi&ugrave; libera, sempre rispettando i limiti di omologazione quanto a rumorosit&agrave; ammessa. Due le finiture per i terminali, silver o neri.  Se c&rsquo;&egrave; un aspetto sul quale Porsche Macan Exclusive Manufaktur riesce a incidere ancor di pi&ugrave; rispetto allo stile esterno, &egrave; a bordo. Sedili in pelle bicolore, con la differenza di un beige pi&ugrave; chiaro nella sfumatura Mojave beige rispetto al Luxor beige, accostata ai particolari neri. La personalizzazione estende il rivestimento pregiato alla console, parte del cruscotto e alla colonna del volante. Anche i bordi dei tappetini sfoggiano il richiamo colorato alle sellerie, particolari di pregio accostati agli inserti in legno di castagno color antracite. Applicati sui pannelli delle porte e sulla plancia, si caratterizzano per un processo produttivo che abbina applicazioni metalliche dietro l&rsquo;impiallacciatura per conferire lucentezza alla finitura, nonch&eacute; profili in alluminio a vista.  Porsche Macan S 2019, restyling di potenza  Detto del logo Porsche applicato ai poggiatesta, il cronometro Sport Chrono di serie e nel medesimo beige della pelle di rivestimento, resta da dire del volante: il trattamento misto della corona, in pelle nei punti di contatto pi&ugrave; frequenti, sulle razze, in legno laccato, a riprendere gli inserti nell&rsquo;abitacolo sul resto dell&rsquo;anello. La proposta Porsche Exclusive Manufaktur su Macan S fa affidamento al V6 turbo benzina 3 litri da 354 cavalli e 480 Nm.&nbsp; 

Il reparto di personalizzazione Manufaktur si cimenta sulla Macan 2019 in versione S e applica finiture e particolari extra-catalogo

Porsche Macan S Exclusive Manufaktur, dettagli di prestigio

Ha un concetto di Touring tutto suo, apprezzabile da pochi aficionados. Porsche 718 T, vista dal punto d&rsquo;osservazione Cayman o Boxster, nasce per girare alla larga dalle linee rette autostradali. Il turismo pi&ugrave; veloce e breve, spesso. Ha altri obiettivi, di appagamento al volante che pu&ograve; arrivare percorrendo strade guidate, curva dopo curva, il territorio preferito per raccontare quant&rsquo;&egrave; diversa, rispetto alle sue sorelle.  Pi&ugrave; leggera, con un assetto reso pi&ugrave; affilato e dettagli che puntano a ricercare la simbiosi tra uomo e macchina, pilota e meccanica. Dettagli come i supporti attivi del motore sono di serie, parte del sistema PASM che offre un telaio dall&rsquo;altezza da terra ridotta di 20 millimetri. Motore e trasmissione, solidali, grazie ai supporti attivi sui punti d&rsquo;attacco del cambio, a limitare torsioni e scuotimenti durante i cambi marcia, apprezzabili evidentemente da pochissimi eletti nella guida pi&ugrave; impegnata.  Il perfezionamento tecnico passa dal differenziale posteriore autobloccante e di tipo meccanico, dal cambio manuale 6 marce offerto di serie. A richiesta, il PDK doppia frizione. Comporta un aggravio di peso di 30 kg ma assicura al tempo stesso un&rsquo;accelerazione pi&ugrave; rapida e offre la funzione di doppietta automatica in scalata. Numeri delle prestazioni per mettere a confronto manuale e PDK: 0-100 in 5&rdquo;1 contro il 4&rdquo;7 possibile in modalit&agrave; Sport Plus, una delle quattro presenti nel pacchetto Sport Chrono, di serie. Sullo 0-160 km/h, Porsche 718 T accelera in 11&rdquo;1, 10&rdquo;8 la versione PDK.  Guida di certo pi&ugrave; impegnata e fisica con il cambio manuale, che permette di fissare l&rsquo;asticella del peso a 1.350 kg (60 kg meno della Cayman 2.0). Accorgimenti come la rimozione dell&rsquo;infotainment (si pu&ograve; richiedere gratuitamente), l&rsquo;adozione di maniglie a fibbia sulle portiere, sedili sportivi con regolazione elettrica solo a 2 vie, aiutano a bilanciare l&rsquo;aggravio di peso del filtro del particolato, applicato al motore 2 litri boxer, un 4 cilindri che sviluppa 300 cavalli e 380 Nm di coppia motrice e spinge 718 Cayman T e 718 Boxster T fino ai 275 km/h. Il rapporto peso-potenza &egrave; di 4,5 kg/cv.  I particolari che differenziano le due 718 T da altre versioni di Cayman e Boxster, perlomeno osservandole da fermo, sono nei cerchi da 20 pollici con finitura lucida color Titanium grey, nello scarico sportivo con terminali accentrati, nelle grafiche a contrasto applicate sulle fiancate e nei loghi, proseguendo con il tessuto Sport-Tex impiegato su seduta e schienale dei sedili. Il volante GT, dalla corona da 360 mm di diametro &egrave; anch&rsquo;esso di serie &ndash; i contenuti offerti dalla Touring consentono un risparmio tra il 5 e il 10% su un simile equipaggiamento creato su 718 con motore da 300 cavalli -.&nbsp;Gi&agrave; ordinabile in Italia, i prezzi sono stati fissati in 66.004 euro per Porsche 718 T Cayman e 68.078 euro nel caso di 718 T Boxster. Sei le colorazioni standard tra le quali scegliere, in aggiunta le tinte speciali Lava Orange e Miami Blue. 

La Casa di Zuffenhausen&nbsp;ha sviluppato la proposta T, dedicata a chi ricerca l&#39;essenza della guida da un assetto specifico e soluzioni mirate per ridurre il peso

Porsche 718 T, Cayman e Boxster in versione Touring

Il restyling lo vedi, evidente, nei nuovi fari a led di serie, nella Flyline posteriore d&rsquo;ispirazione Panamera ma con l&rsquo;effetto 3D &ldquo;storico&rdquo; di Porsche Macan. Ecco, la rivisitazione del suv, apprezzata nei mesi scorsi, estetica a parte, aggiorna anche la materia che d&agrave; dinamismo. Porsche Macan S 2019 va in scena con un rinnovato motore turbo V6 3 litri, benzina pi&ugrave; efficiente e dalle emissioni contenute, grazie all&rsquo;adozione del filtro antiparticolato. Non solo. Guadagna in potenza e coppia, 14 cavalli in pi&ugrave; per un totale di 354, 480 Nm (+20 Nm) gi&agrave; a 1.360 giri/min. Capitolo consumi: 8,9 litri ogni 100 km calcolati secondo un NEDC correlato.  La tecnica dice del turbocompressore Twin Scroll, di una combustione ottimizzata, di una rivisitazione dell&rsquo;assetto, con elementi delle sospensioni anteriori in alluminio anzich&eacute; acciaio, proseguendo con un pedale del freno pi&ugrave; leggero, cos&igrave; da offrire una risposta migliore nella fase di azionamento. Accorgimenti che possono arricchirsi dal lungo elenco di optional, a partire dalle sospensioni PASM a controllo elettronico, fino alla specifica pneumatica e regolabile in altezza; sul versante freni, la nuova Macan S incrementa le misure dei dischi, 360 millimetri (+10 mm) per 36 mm di spessore (+2 mm), dotazione standard che pu&ograve; essere rimpiazzata dall&rsquo;impianto carboceramico.  La sportivit&agrave; del suv di Stoccarda si racconta nei numeri, nel 5&rdquo;1 ottenuto in accelerazione da 0 a 100 orari (5&rdquo;3 senza l&rsquo;optional del pacchetto Sport Chrono) come nei 12&rdquo;8 per toccare i 160 orari con partenza da fermo, oppure, nella velocit&agrave; massima di 254 km/h.  A bordo, l&rsquo;evoluzione introdotta dal restyling &egrave; netta. Un ambiente pi&ugrave; moderno e meglio organizzato, hi-tech con il display da 10,9 pollici del Porsche Communication Management, sempre connesso grazie alla connettivit&agrave; LTE e con le info dei servizi online Here Cloud a fornire indicazioni in tempo reale sul traffico. Il volante pu&ograve; scegliersi in versione GT, ispirato alla 911 ma, soprattutto, con il satellite del selettore di modalit&agrave; di guida.  La sportivit&agrave; suv di Porsche Macan S &egrave; gi&agrave; ordinabile, in Italia il listino parte da 67.497 euro.&nbsp; 

Il restyling introduce l&#39;unit&agrave; V6 3 litri turbo benzina con filtro antiparticolato e incrementa potenza e coppia sulla precedente versione. Miglior&igrave;e anche su assetto e impianto frenante, con dischi pi&ugrave; grandi

Porsche Macan S 2019, il restyling di potenza

        Porre un traguardo, fissare l&rsquo;asticella a quote da primato. Poi lavorare per arrivarci, a quel record. Porsche guarda al Nurburgring, da prendersi con il miglior tempo assoluto sul giro e indica la via: 6 minuti e 30 secondi. Puoi riuscirci solo un progetto hyper, perch&eacute; la montagna da scalare &egrave; degna di un grande Ottomila. Il primato &egrave; nelle mani di Lamborghini, oggi. Aventador SVJ ha girato nel luglio scorso in 6&rsquo;44&rdquo;97 e arrivare a limare 7 decimi al chilometro per centrare l&rsquo;impresa non sar&agrave; semplice. La miglior prestazione della casa di Stoccarda, con un&rsquo;auto omologata per la circolazione su strada, &egrave; nel 6&rsquo;47&rdquo;25 di Porsche 911 GT2 RS dotata di pacchetto Weissach, mentre il riferimento della 918 Spyder, ultima hypercar Porsche, &egrave; in 6&rsquo;57&rdquo;. Di stampo ibrido. Frank-Steffen Walliser &egrave; il gran capo dei progetti in pista Porsche Motorsport e della gamma Porsche GT, dall&rsquo;inizio del 2019 rilever&agrave; anche i compiti finora in capo ad August Achleitner, pap&agrave; della Porsche 911 992 e delle sportive 718. E&rsquo; Walliser che anticipa a Top Gear le ambizioni del marchio sulla futura hypercar: &ldquo;Dovr&agrave; ottenere un 6&rsquo;30&rdquo; al Nurburgring, non m&rsquo;importa della motorizzazione, l&rsquo;obiettivo &egrave; 6&rsquo;30&rdquo;. Le auto sportive sono definite dalle loro prestazioni, noi dobbiamo vedere come ottenerle e con un&rsquo;elettrica il 6&rsquo;30&rdquo; &egrave; piuttosto una grande sfida&rdquo;. Non aggiunge l&rsquo;aggettivo impossibile, ma va da s&eacute; che con il peso extra che deve portarsi dietro, nella migliore delle ipotesi un progetto ibrido deve fare i conti con circa 100 kg di aggravio dettato da batterie, motore elettrico ed elettronica di gestione.&nbsp; DUE ANNI PRIMA DI 911 GT3 L&rsquo;orizzonte appare ancora lontano per discutere della hypercar anticipata da Walliser, prima in casa Porsche ci sar&agrave; lo sviluppo dell&rsquo;offerta 911 recentemente presentata al Salone di Los Angeles, che vedr&agrave; arrivare la GT3 tra un anno e mezzo, forse due. Non mancheranno le varie GTS, Turbo, le proposte di carrozzeria diversificate, fino all&rsquo;ingresso nel mondo ibrido, prospettato per&ograve; non prima del 2022. Nuova 911, serie 992 sportiva e tecnologica Il fronte delle hypercar sar&agrave; da monitorare attentamente nei prossimi 24 mesi, poich&eacute; l&rsquo;evoluzione del mondiale Endurance porter&agrave; a schierare progetti strettamente legati a corrispondenti versioni stradali, un nuovo WEC che ha registrato l&rsquo;interesse di Ferrari, Ford, Toyota, McLaren e al quale ha contribuito la stessa Porsche.&nbsp;       

L'ambizioso progetto della casa di Stoccarda con la futura generazione di hypercar cerca un obiettivo anzich&eacute; partire dallo schema tecnico. Il miglioramento del primato attuale sarebbe di ben 14 secondi

Porsche, progetto hypercar: al Nurburgring insegue il 6'30"

        Il volto di nuova Porsche 911, sulla copertina del numero di Auto in edicola. Aspettando l&rsquo;ufficialit&agrave; del debutto, la prima mondiale distante ormai 24 ore. Ma la 992 ha fretta e, in Rete, sul forum worldcarscoop sfuggono le prime immagini che ritraggono la nuova generazione, mai come questa volta di profondo cambiamento nello stile del retrotreno. Gi&agrave; annunciato dai teaser, il rinnovamento interessa i gruppi ottici, un&rsquo;unica fascia raccorda le luci a led, nel design che &egrave; gi&agrave; di Panamera e, ancor di pi&ugrave;, come sar&agrave; su Taycan. Altri particolari catturano l&rsquo;attenzione, come la terza luce di stop integrata nella griglia di raffreddamento del motore boxer turbo, oppure, il posizionamento dei terminali di scarico, pi&ugrave; accentrati che in passato. Nuova 911, 3 milioni di km le danno l'ok Novit&agrave; anche nello stile delle maniglie, all&rsquo;insegna della pulizia estetica sono state scelte delle maniglie a filo con la carrozzeria. Quella pulizia ricercata anche dall&rsquo;ala mobile a scomparsa, pi&ugrave; ampia che in passato. Spunti, in un design come vuole la storia Porsche 911 di tipo evolutivo. Si abbiner&agrave; a una gamma di motori tutti turbocompressi, cambio PDK 8 marce e profonde innovazioni nel comparto ADAS e infotainment. Il conto alla rovescia, alla scoperta di nuova 911, pu&ograve; iniziare.       

Sfuggono in Rete le prime immagini della nuova generazione di 911. Grande evoluzione nel disegno del posteriore e marcata pulizia stilistica nei dettagli

Nuova Porsche 911 brucia sul tempo la 992

Porsche 911 anticip le forme. Cos&igrave;, il lungo striptease&nbsp;&egrave; iniziato. L&rsquo;ottava meraviglia, il progetto 992, ovvero l&rsquo;ottava serie di Porsche 911, ha cominciato a mostrarsi con il primo video teaser ufficiale. Auto in edicola vi racconta&nbsp;la storia e i segreti della sportiva pi&ugrave; amata e pi&ugrave; sexy, che sar&agrave; mostrata al Salone di Los Angeles, aperto al pubblico dal prossimo 30 novembre.    Il primo filmato ufficiale, poco pi&ugrave; che qualche frame, si chiama &ldquo;Timeless Machine&rdquo;, fedelde omaggio a un mito che da 55 anni ha pochi pari. Si intravede la silhouette della nuova novenundici,che rimane, ci mancherebbe altro, fedele al suo retaggio. Spiccano i fari ellittici, altro classico, tradito solo dalla 996, ovviamente con LED incastonati.  Il motore sar&agrave; ancora il sei cilindri&nbsp;boxer, l&rsquo;ugualmente mitologico Flat Six, sovralimentato in tutte le sue versioni. Non &egrave; stata ufficializzata una variante ibrida. L&rsquo;ormai abituale canovaccio prevede l&rsquo;esordio per Carrerae Carrera S, alle quali nel corso del 2019 e nel 2020 seguiranno le pi&ugrave; potenti e speciali versioni. 

Il nuovo modello 992 mostra la silhouette in un breve filmato

Porsche 911 992

        Sar&agrave; la Porsche 911 dell&rsquo;orizzonte ibrido. Sar&agrave; la Porsche 911 del gran passo in avanti sul fronte dei sistemi di assistenza alla guida con, ben in mente, quel che nel lungo percorso di sviluppo che porter&agrave; alla 992 &egrave; stato un punto inequivocabile: assistenza alla guida che non privi il guidatore del piacere di guida.&nbsp; Sar&agrave;, l&rsquo;ottava generazione, nuova Porsche 911, sul mercato europeo a inizio 2019. Timing che si abbina con un debutto in prima mondiale a fine novembre, al Salone di Los Angeles. La fase di sviluppo &egrave; alle spalle, 3 milioni di chilometri percorsi dalla flotta di muletti, in condizioni tra le pi&ugrave; estreme possibili. Perch&eacute;, la sportivit&agrave; sfruttabile ogni giorno deve eccellere in qualsiasi scenario ambientale. Ai -35&deg; C della Finlandia vai a verificare il funzionamento dei sistemi di bordo, il riscaldamento in primis, l&rsquo;avviamento a freddo (al gelo, meglio) del motore boxer (tutti turbo, i 6 cilindri che andranno al posteriore), le doti di trazione e frenata. Ai 50&deg; C del deserto, invece, metti alla prova il climatizzatore e la dilatazione dei materiali impiegati all&rsquo;interno. Estremi da abbinare ai test condotti nella Death Valley, 90 metri sotto il livello del mare, sfida agli antipodi se confrontata con i 4.300 metri delle montagne del Colorado, estreme per il funzionamento del motore e del turbocompressore in particolare, oltre al raffreddamento. Porsche rivela alcuni dettagli e, soprattutto, immagini dei muletti sufficientemente chiare da mostrare il design, come sempre evolutivo, della Porsche 911 2019. Frontale rivisto soprattutto nella fascia paraurti, specchietti diversi, la grande novit&agrave; stilistica, per&ograve;, la trovi in coda. C&rsquo;&egrave; l&rsquo;esempio di Porsche Taycan da seguire, inserito nel solco Panamera, sebbene dall&rsquo;effetto pi&ugrave; futuristico. Luci raccordate da una striscia luminosa, trattamento 3D dei proiettori, proseguendo, poi, con l&rsquo;ala posteriore mobile, questa s&igrave; chiaramente ispirata da Panamera: la porzione attiva copre l&rsquo;intero arco da faro a faro. Dalle Carrera 911 4 ruote motrici alla versioni pi&ugrave; pepate, le diverse configurazioni di scarico raccontano le differenze della flotta impiegata nello sviluppo. Dicevamo come sar&agrave; la prima Porsche 911 ibrida della storia. Arriver&agrave; sul mercato in una fase successiva al lancio, il 2020 potrebbe essere l&rsquo;orizzonte corretto nel quale collocare la sportiva con il supporto del motore elettrico, alloggiato nel cambio PDK. Avr&agrave; due diverse specifiche, per altrettanti livelli di potenza, con il top ibrido atteso a oltre 600 cavalli. Quanto all&rsquo;alloggiamento del pacco batterie, la soluzione da 14,1 kWh agli ioni di litio potrebbe essere sufficientemente compatta da conservare l&rsquo;equilibrio delle masse necessario su una sportiva ad alte prestazioni. Rumours che troveranno conferma nelle prossime settimane, al pi&ugrave; tardi nei mesi a venire. Sar&agrave; una Porsche 911 di ottava generazione meglio connessa, i servizi del Porsche Connect saranno specifici su ciascun mercato e si inseriranno in un abitacolo &ldquo;concettualmente diverso&rdquo;, si limitano ad anticipare in Porsche.       

I primi scatti dell'ottava generazione che arriver&agrave; sul mercato europeo a inizio 2019. Nel 2020 &egrave; attesa la variante ibrida. Tutti i motori saranno turbocompressi e scopriremo una noveundici pi&ugrave; tecnologica e connessa. Debutter&agrave; al prossimo Salone di Los Angeles

Ecco la Nuova Porsche 911, ha passato test per 3 milioni di chilometri!

        La noveundici si riprende lo scettro al Ring. Grazie a una 911 GT2 RS MR, preparata in collaborazione con Manthey-Racing&nbsp;il record sul giro veloce al&nbsp;N&uuml;rburgring&nbsp;&egrave; tornato a Stoccarda. La sportiva tedesca ha fermato il cronometro, dopo aver percorso i percorso i 20,6 km della Nordschleife, in 6&rsquo;40&rdquo;3. Migliorando di oltre quattro secondi la prestazione di Lamborghini Aventador SVJ, che aveva il precedente primato con 6&rsquo;44&rdquo;97. Aventador SVJ, la prova di Auto Una sinergia felice, grazie a una preparazione dedicata delle vettura da parte degli ingegneri di Porsche e dai tecnici di Manthey-Racing, che hanno fornito lo specifico kit performance della Casa. Gli aggiornamenti alla vettura, comunque targata, sono relativi a telaio e aerodinamica. A pilotarla &egrave; stato il test driver Lars Kern, che oltre al tempo, ne ha tratto molto piacere. &ldquo;La guida di 911 GT2 RS MR &egrave; stata molto divertente&rdquo;. 911 GT2 RS, la prova di Auto La base di partenza del modello &egrave; comunque speciale. Trazione posteriore, peso contenuto a 1.470 kg, boxer da 700 cavalli e accelerazione 0 a 100 km/h in 2,8 secondi. Frank-Steffen Walliser, capo del Motorsport commenta cos&igrave; l&rsquo;impresa, effettuata lo scorso 25 ottobre. &ldquo;Abbiamo guardato il cielo tutto il giorno per capire se c&rsquo;erano le condizioni per scendere in pista. Alla fine il risultato &egrave; stato impressionante. Un tempo favoloso che fotografa l&rsquo;immenso potenziale di questa auto&rdquo;.       

La Porsche preparata in collaborazione con Manthey-Racing abbassa il primato per auto targate a 6&rsquo;40&rdquo;3

911 GT2 RS MR detronizza Aventador SVJ e torna regina al Ring

        Tanto oro quanto pesa? No, ma quasi. Project Gold &egrave; una one-off creata dal reparto speciale Porsche Classic su base della 993 Turbo. Un modello mitico, l&rsquo;ultima &ldquo;nove undici&rdquo; raffreddata ad aria, e in ogni modo una delle generazioni pi&ugrave; riuscite per quanto riguarda il design. 911 Turbo 993 Project Gold &egrave; stata realizzata per celebrare i 70 anni del modello. Diventando subito oggetto di culto, nonostante la colorazione senza dubbio fuori dalle righe &ndash; ovvero il Golden Yellow Metallic della 911 Turbo S Exclusive Series - di molti collezionisti. Il modello &egrave; stato messo all&rsquo;asta da RM Sotheby&rsquo;s al Porsche Experience Center di Atlanta in favore della Ferry Porsche Foundation, associazione no profit che sostiene educazione, ricerca, sport, cultura e iniziative sociali nell&rsquo;area di Stoccarda e Lipsia. La battaglia per averla &egrave; stata breve ma molto intensa. Dieci minuti di rilanci: 37 offerte in tutto e alla fine sono serviti ben 2,7 milioni di euro per aggiudicarsi il pezzo, unico. Project Gold resta speciale, perch&eacute; pur confermando la base del modello uscito di produzione nel 1998 &egrave; frutto di uno sviluppo particolare. Per assemblarla sono servite ben 52.000 parti nuove e 18 mesi. Il motore &egrave; il boxer sei cilindri biturbo da 3.6 litri, potenziato a 450 cavalli (+42 cv rispetto all&rsquo;originale) e 585 Nm di coppia (+45). Questo grazie a turbine pi&ugrave; grandi e a un nuovo sistema di raffreddamento ad aria. Ovviamente la trazione &egrave; integrale, abbinata al cambio manuale.       

Asta di beneficienza per il modello speciale realizzato sull'ultima 911 raffreddata ad aria

Oro Porsche, 993 Turbo Project Gold battuta a 2,7 milioni di euro

        Compatta e a motore centrale, 718 Cayman &egrave; una delle Porsche pi&ugrave; appaganti alla guida. Un nuovo modello si aggiunger&agrave; alla gamma. L&rsquo;arrivo della GT4, ormai alle fasi finali dello sviluppo, &egrave; noto. Ma, al pari dei 911, ci sar&agrave; anche una versione sportiva ma non estrema. Una via di mezzo virtuosa, con la stessa denominazione della sorella maggiore. Porsche 718 Cayman T sar&agrave; votata all&rsquo;agilit&agrave; e alla reattivit&agrave;, grazie anche a una riduzione di peso. Nella gamma dovrebbe porsi tra Cayman S e GTS. 718 GTS, la prova di Auto Auto Express&nbsp;ha definito le caratteristiche del modello. La massa sar&agrave; contenuta di 20 chilogrammi, grazie all&rsquo;adozione di poltrone pi&ugrave; leggere, vetri pi&ugrave; sottili e addirittura maniglie delle portiere nuove. Sar&agrave; dotata di nuovi scarichi sportivi, assetto speciale e ribassato e cerchi da 20&rdquo;. Di serie anche il pacchetto Sport Chrono, Porsche Active Driveline Mounts e Launch Control. Il boxer sar&agrave; quattro cilindri sovralimentato, il 2.5 litri nella versione da 365 cavalli si pone a met&agrave; strada proprio tra quelli di 718 Cayman S e GTS. La 718 T &egrave; attesa a breve termine nel 2019, la nuova generazione arriver&agrave; nel 2020.       

Versione ancora pi&ugrave; leggera e agile, col boxer 2.5 turbo da 365 cavalli

718 T come tempesta, Porsche mette pepe a Cayman

        &Egrave; una famiglia destinata a crescere in fretta, quella di Porsche Taycan. Prossima al debutto nella specifica di serie, a Zuffenhausen non rester&agrave; l&rsquo;unica elettrica sulla linea di montaggio. La prima, alla quale seguir&agrave; Taycan Cross Turismo. Il concept presentato al Salone di Ginevra come Mission E Cross Turismo ha ricevuto l&rsquo;ok alla produzione, specializzer&agrave; la berlina quattro porte elettrica nell&rsquo;interpretazione crossover. Coda diversa, altezza da terra superiore, trazione integrale con due motori sincroni a magneti permanenti. Lo schema tecnico ricalcher&agrave; quello di Taycan, accreditata di oltre 600 cavalli e 500 km di autonomia nel ciclo Nedc. Il piano di investimenti da 6 miliardi di euro&nbsp;spalmati fino al 2022 che Porsche destina all&rsquo;elettrificazione conter&agrave;, con la produzione di Taycan Cross Turismo, 300 nuovi posti di lavoro, oltre ai 1.200 assicurati dalla prestazionale berlina quattro porte. Mission E Cross Turismo, avventure elettriche Altri modelli elettrici seguiranno i due ufficialmente confermati. Concrete possibilit&agrave; che arrivi una Taycan in versione due ruote motrici, certamente si far&agrave; una versione due porte, coup&eacute; o Targa: sono i passi che verranno percorsi dopo il 2019-2020. Non si esaurir&agrave; certo con la gamma Taycan la spinta elettrica in Porsche. Si far&agrave; anche il suv, un prodotto che Lutz Meschke, vicepresidente del CdA Porsche, ha confermato arriver&agrave; su strada al pi&ugrave; tardi nel 2022.       

Dal concept Mission E Cross Turismo al prodotto di serie, Porsche conferma la produzione della variante crossover della berlina quattro porte. Ruote alte, assetto rialzato, due motori e trazione integrale, aspettando un vero, grande, suv nel 2022

Porsche Taycan Cross Turismo, l'elettrico in formato rialzato

992, la nuova generazione della &quot;noveundici&quot; sar&agrave; presentata al Salone di Los Angeles, che inizier&agrave; il prossimo 30 novembre.  Le 911 Carrera e Carrera S, la &quot;base&quot; della gamma esordiranno alla kermesse californiana, mentre l&#39;estrema e purista 911 GT3, che sar&agrave; una delle ultime portabandiera del motore boxer aspirato, arriver&agrave; circa un anno dopo, ovvero nell&#39;ultima parte del 2019.  Le nuove 911 Carrera e Carrera S (Modello 992) dovrebbero essere disponibili in concessionaria dall&#39;estate prossima.  Prima la S, con una potenza di 450 cavalli, boxer turbo, e cambio automatico PDK a otto marce, una novit&agrave; superiore ai 30 cv supplementari.  Poi 911 Carrera e Carrera 4 con una potenza di 385 cavalli (+15): cambio automatico PDK a sette marce, o manuale sempre sette rapporti. A seguire anche le Cabrio. Il scaletta poi la 911 Turbo, le GTS e le Targa.  Sulla 911 ibrida c&#39;&egrave; ancora un velo molto spesso. Potrebbe arrivare addirittura per il restyling di met&agrave; carriera del modello 992, ovvero intorno a 2023. Forse anche per non andare in sovrapposizione con la sportiva al 100% elettrica, la Taycan. 

911 Carrera e Carrers S saranno le prime ad arrivare sul mercato. Sulla versione ibrida ancora nessuna novit&agrave;

992, la nuova &quot;noveundici&quot; sar&agrave; al Salone di Los Angeles

Tra S e Turbo sai di trovare lei. In casa 911 come su Macan, e non &egrave; diverso con Porsche Panamera. GTS &egrave; la sportivit&agrave; intermedia, che va a occupare una fascia di potenza gi&agrave; presidiata dall&rsquo;ammiraglia nella versione ibrida plug-in che &egrave; la E-Hybrid con motore termico 2.9 litri. A quei 462 cavalli risponde il V8 4 litri biturbo, che sul piatto mette 460 cavalli e una filosofia del tutto diversa.&nbsp;  Premiante nei numeri assoluti, mezzo secondo pi&ugrave; rapida sullo zero-cento con quel 4&rdquo;1 dichiarato, mentre in velocit&agrave; massima si corre fino ai 292 orari (289 con Sport Turismo GTS). L&rsquo;efficienza ibrida plug-in contrapposta alla sportivit&agrave; nel formato tradizionale - V8 dotato di filtro del particolato -, accoppiata al cambio PDK 8 marce e trazione integrale attiva.  &Egrave; motore ma non solo, la proposta GTS. Al biturbo si sommano accorgimenti di stile e di assetto che aiutano a ritagliare quel profilo da ammiraglia sportiva soft. Spazio alle sospensioni pneumatiche a tripla camera, all&rsquo;altezza da terra ridotta di 10 millimetri, ai cerchi da 20 pollici dal design specifico, proseguendo con il pacchetto Sport Design, che porta in dote particolari neri applicati all&rsquo;esterno, tra paraurti, minigonne e retrotreno. L&rsquo;assetto beneficia anche di tarature elettroniche differenti, pi&ugrave; sportive, nel sistema PASM.  Porsche Panamera Sport Turismo: la prova  Interventi specifiche che proseguono con l&rsquo;impiego di uno scarico modificato e l&rsquo;impianto frenante con dischi pi&ugrave; grandi, da 390 e 365 millimetri di diametro. Tutto incluso, quindi? Quasi. Se l&rsquo;ambiente interno &egrave; curato con rivestimenti in Alcantara nera e inserti in alluminio anodizzato, tra le molteplici possibilit&agrave; di configurazione della Panamera GTS (e della gemella Panamera Sport Turismo GTS) non mancano il pack Interior GTS e l&rsquo;asse posteriore sterzante.  Il test di Panamera Turbo S E-Hybrid  L&rsquo;accento sulle note pi&ugrave; dinamiche non deve far dimenticare l&rsquo;essenza da gran stradista di lusso. Con una &ldquo;novit&agrave;&rdquo;: il debutto dell&rsquo;head up display a colori, configurabile. &Egrave; tra i particolari che completano la dotazione Panamera GTS, insieme al cockpit virtuale, i sistemi di assistenza alla guida InnoDrive, il volante multifunzione riscaldato e palette del cambio PDK, servizi connessi Porsche accessibili grazie al modulo Connect Plus.  Gi&agrave; ordinabile, il listino prezzi si colloca assolutamente in una posizione intermedia nell&rsquo;offerta Panamera e Panamera Sport Turismo, con i 143.440 euro della GTS e i 146.368 euro della shooting brake.&nbsp; 

Spinta dal motore V8 biturbo 4 litri si colloca, per potenza, in posizione intermedia nella gamma dell&#39;ammiraglia. Proposta GTS anche con carrozzeria Sport Turismo

Nuova Porsche Panamera GTS, equilibrio sportivo

        Fino all&rsquo;ultima curva sotto il controllo del pilota. Porsche non si piega totalmente al self drive. Facendo chiaramente intendere che nell&rsquo;abitacolo delle sue sportive ci saranno sempre volante e pedaliera. La guida autonoma per Zuffenhausen si fermer&agrave; al livello 4, quindi. Lo sviluppo tecnologico andr&agrave; avanti, come il piano per l&rsquo;elettrificazione di tutta la gamma. E anche il massimo l'avanzamento degli ADAS. Ma la guida, in prima persona, sar&agrave; sempre una discriminante per Porsche. Lo ha dichiarato Klaus Zellmer, Ceo di Porsche North America, storico mercato d&rsquo;elezione (anche se superato nei numeri dalla Cina) del Marchio. Parole rilasciate a Motor Authority, che non ammettono molti dubbi. &nbsp;&ldquo;Il nostro progetto &egrave; di conservare per sempre sia il volante sia la pedaliera. Virtualmente vorremmo sempre anche il cambio manuale, per poter decidere cosa fare sempre noi con la vettura. I nostri clienti, per&ograve;, vogliono tutto. Vogliono la possibilit&agrave; di utilizzare la modalit&agrave; guida autonoma e allo stesso tempo essere coinvolti nella guida&ldquo;. La guida autonoma di livello 5, con l&rsquo;auto che diventa un mezzo di trasporto nel quale si &egrave; solo passeggeri, non si addice con la sportivit&agrave; e il piacere di guida, seppur nel lusso, da sempre discriminanti per Porsche. &ldquo;Tutti questi ADAS sono un grande aiuto nel traffico. Permettono, ad esempio, di affrontare senza noie tutte le situazioni pi&ugrave; monotone alla guida. In mezzo al traffico e in coda, i nostri clienti vogliono essere portati a casa senza essere coinvolti dalla guida&rdquo;. Ma una volta che trovano strada libera, vogliono godersi il viaggio e l&rsquo;auto, evidetememte.       

Klaus Zellmer, Ceo di Porsche North America, afferma che dentro alle vetture di Zuffenhausen ci saranno sempre volante e pedaliera

Porsche: guida autonoma totale? No grazie

Il regalo&nbsp;per i 70 anni&nbsp;diventa realt&agrave;. Porsche&nbsp;a Parigi&nbsp;ha confermato che 911 Speedster, concept realizzato&nbsp;per celebrare lo storico anniversario della fondazione nel 1948, sar&agrave; prodotto. In serie limitata, ovviamente, e non casuale: in 1.948 esemplari.    Da giugno a ottobre il passo &egrave; stato breve. Il modello ha riscosso grandissimi apprezzamenti. La decisione &egrave; stata quasi istantanea.&nbsp;L&rsquo;ispirazione vintage alla mitica 356 Roadster, la configurazione essenziale e originale. La doppia gobba al posteriore &egrave; in fibra di carbonio: la capote non c&rsquo;&egrave;, sostituita da un minimale tonneau in fibra di carbonio.  La scocca &egrave; quella della GT3, la carrozzeria &egrave; quella della Carrera 4 Cabriolet. Il parabrezza &egrave; ridotto e i vetri laterali sono ribassati, Lo sviluppo realizzato da Porsche Motorsport, che ha portato sotto il cofano il sei cilindri boxer di 4 litri aspirato (ululante a 9.000 giri) da 500 cavalli ne fanno una vettura speciale.  Che potr&agrave; essere arricchita dagli Heritage Design Packages realizzati dal reparto Exclusive. Altra finezza.911 Speedsterconserva molti elementi della concept. Gli speciali retrovisori, il tappo del cofano sono rimasti. A Parigi hanno esordito i cerchi diamantati da 21 pollici (derivati dalla RSR da gara), gli interni in pelle bicolore e i fari diurni a led arancioni. Unico mistero, il prezzo. Porsche non lo ha ancora comunicato. 

Serie limitata a 1.948 esemplari per la vettura realizzata in omaggio ai 70 anni dell&#39;azienda

911 Speedster, il &quot;regalo&quot; di Porsche diventa realt&agrave;

Rennsport Reunion &egrave; la celebrazione, all&rsquo;interno di 70 anni di storia Porsche, della specializzazione RS. Appuntamento a Laguna Seca, non a caso. Pista, per svelare un omaggio al passato: da corsa e per le corse. Semplicemente, strumento di massima goduria in pista per i clienti sportivi del Cavallino di Stoccarda. Nuova Porsche 935 &egrave; il ritorno di un numero storico, schierato nel campionato Sport Prototipi nel 1978, Gruppo 5 ufficiale Porsche; 40 dopo, a quell&rsquo;esperienza si ispira per sviluppare, su base Porsche 911 GT2 RS, una Clubsport totale.     Ha i richiami alla Moby Dick del tempo, a cominciare dalla livrea bianca che valse l&rsquo;appellativo del cetaceo pi&ugrave; celebre della narrativa. La 911 si allargava, allungava, diventava imponente. Necessit&agrave; regolamentari per sviluppare la massima prestazione portarono l&rsquo;ampliamento delle carreggiate, un muso diverso, la coda lunga e bassa. I 750 cavalli del motore boxer 3.2 litri turbocompresso di allora si trasformano nei 770 cavalli del 3.8 litri twin-turbo odierno, mutuato dalla GT2 RS, abbinato a un cambio PDK 7 marce che non rinuncia al culto delle Porsche sportive e sfoggia il pomello in legno laminato, richiamo, questo, a Porsche 917, alla 909 Berg Spyder, fino a Carrera GT. Lo scarico in titanio con terminali a vista si rif&agrave; alla Porsche 908 del 1968.  Un excursus nella storia da competizione del marchio abbinato a soluzioni tecniche proprie dei progetti da pista: supporti del motore rigidi, sospensioni posteriori con braccetti su Unibal, leve della sospensione anteriore forgiate. Non arriver&agrave; all&rsquo;estremo dei 1.025 kg delle 935 Kramer, ma i 1.380 kg per 770 cavalli della nuova 935 sono comunque un&rsquo;interessante dichiarazione d&rsquo;intenti.  Massa complessiva alla quale contribuisce la carrozzeria in alluminio e acciaio, con soluzioni in CFRP, anzitutto i particolari aerodinamici, dallo splitter agli specchietti retrovisori (gli stessi della 911 RSR vincente a Le Mans 2018) fino all&rsquo;estrattore e l&rsquo;ala da 190 centimetri per 40 di profondit&agrave;: qui il richiamo alle corse &egrave; recente, viste le luci a led integrate nella parte posteriore delle paratie verticali, come su Porsche 9191 Hybrid. I cerchi sviluppano la funzione aerodinamica di estrazione del calore dall&rsquo;impianto frenante e ottimizzazione delle turbolenze, freni composti da dischi in acciaio, autoventilanti, forati e baffati, con pinze in alluminio. Sar&agrave; possibile regolare la soglia di intervento dell&rsquo;ABS, come del controllo di trazione, su mappature diverse, oltre a escludere completamente due dei controlli del Porsche Stability Management.   Sar&agrave; godimento puro tra i cordoli, a richiesta condivisibile con un passeggero, ancorato allo stesso sedile Recaro da cinture a 6 punti omologate e protetto dal rollbar con specifiche FIA. Non manca nemmeno l&rsquo;aria condizionata. Il cockpit si rif&agrave; alle pi&ugrave; moderne proposte della casa, alla GT3 R, dalla quale prende in prestito il volante in carbonio e la strumentazione a colori. La pi&ugrave; estrema delle Porsche Clubsport si pu&ograve; gi&agrave; ordinare, nel limite dei 77 esemplari disponibili. Prime consegne da giugno 2019, non prima d&rsquo;aver saldato i 701.948 euro (pi&ugrave; iva) del listino.  

Tiratura limitata, oltre 700 mila euro per 770 cavalli. La nuova 935 &egrave; un&#39;arma da pista sviluppata su base Porsche 911 GT2 RS. Numerosi i richiami al passato da corsa del marchio nei 70 di storia

Nuova Porsche 935, Moby Dick: il ritorno (in pista)

        Presto, anche l&rsquo;ultimo avamposto Diesel in casa Porsche verr&agrave; smobilitato. Non che fosse una grande fetta dei volumi del marchio di Stoccarda, l&rsquo;alimentazione a gasolio, piuttosto, una parentesi durata circa 9 anni, dal primo turbodiesel preso in prestito da Audi all&rsquo;ultimo V6 3.0 Diesel montato su Porsche Macan, oggi ancora parte della gamma. Investimenti per 6 miliardi di euro entro il 2022 sull&rsquo;elettrificazione tracciano, lampante, la strada che verr&agrave; seguita a Stoccarda, da monitorare anche con gli occhi, pi&ugrave; ampi, sull'intero gruppo e, in particolare, le evoluzioni che potrebbero arrivare sul "fronte del lusso". L'elettrificazione, sotto forma di ibrido plug-in, gi&agrave; produce risultati sui volumi di vendita, vista la fetta del 63% che si ritagliano le versioni ibride plug-in di Panamera in Europa sul complessivo degli ordini. &laquo;Porsche non sta demonizzando il Diesel. &Egrave; e rester&agrave; un&rsquo;importante tecnologia di propulsione. Per noi, da costruttore di auto sportive, ha sempre rappresento un ruolo secondario e siamo giunti alla conclusione che vorremmo il nostro futuro libero dal Diesel. Continueremo ovviamente a prenderci cura dei nostri clienti di auto Diesel con la professionalit&agrave; che si attendono&raquo;. Cos&igrave;, l&rsquo;a.d. Oliver Blume. La direzione ibrida o interamente elettrica porter&agrave; al 2025, anno individuato quale copertura completa di tutta la gamma con un&rsquo;opzione elettrificata di ciascun modello. Vorr&agrave; dire anche Porsche 911, la cui nuova generazione verr&agrave; presentata nel corso del prossimo anno e verr&agrave; completata, in seguito, dalla versione ibrida. Nuova 911, prima visione sulla generazione green Porsche Taycan, invece, sul finire del 2019, si presenter&agrave; su strada da primo modello elettrico della casa. Una quattro porte che dovr&agrave; esprimere, chiaro, il DNA sportivo del marchio, interpretato con un powertrain elettrico. L&rsquo;ottimizzazione dei sistemi di raffreddamento, l&rsquo;adozione di batterie a 800 volt, l&rsquo;impiego di motori a magneti permanenti, sono scelte che puntano in questa direzione. Avr&agrave; oltre 600 cavalli nella specifica top, Taycan. Arriveranno anche altre versioni, successivamente al debutto. Non solo quattro ruote motrici, ma anche due ruote motrici e una potenza probabilmente inferiore, per completare l&rsquo;offerta. E l&rsquo;ampliamento della gamma comprender&agrave; certamente anche una versione coup&eacute;, alla quale affiancare la possibile alternativa crossover, peraltro prospettata dal concept Cross Turismo al Salone di Ginevra 2018. Uno dei punti di forza del progetto Taycan &egrave; nella rapidit&agrave; di ricarica delle batterie, alla possibilit&agrave; di sfruttare colonnine ultra-veloci a 350 kW di tipo CCS 2. In quattro minuti sar&agrave; possibile ricaricare le batterie con l&rsquo;equivalente di 100 km di autonomia di marcia, in 15 minuti si avranno 400 km, dai dati dichiarati. Quanto alle prestazioni, Porsche Taycan sar&agrave; in grado di raggiungere i 250 km/h e accelerare in meno di 3&rdquo;5 da zero a cento orari e in meno di 12&rdquo; da zero a 200 km/h.       

La logica scelta del marchio tedesco poggia su solide alternative ibride plug-in per i modelli finora motorizzati anche a gasolio. Tra un anno Taycan dar&agrave; il via alla gamma di elettriche: berlina per cominciare, coup&eacute; a seguire

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