        l futuro prossimo di Maserati assume uno scenario sempre pi&ugrave; definito. A Maggio esordir&agrave; la nuova supercar. Sar&agrave; un gradino importante di una scala che nei piani porta al rilancio. Di matrice tutta italiana: la Casa del Tridente ha ribadito che tutti innovi modelli saranno progettati, sviluppati, ingegnerizzati e prodotti nel Belpaese. Maserati ha confermato che le nuove GranTurismo e GranCabrio saranno prodotte dal 2021 nello stabilimento di Mirafiori: saranno le prime elettriche del Marchio. La fabbrica torinese, cruciale nello sviluppo della elettrificazione di FCA, beneficer&agrave; di aggiornamenti per essere pronta alla produzione, anche di altri modelli green. Ad aprile Ghibli elettrificata Anche Modena, la casa di Maserati, far&agrave; la sua parte. A Maggio nascer&agrave; la nuova supersportiva del Marchio: con motore termico, ma anche con propulsore elettrico. Questa la novit&agrave;, anche se il modello a batterie dovrebbe arrivare in un secondo momento, anche dopo GranTurismo e GranCabrio EV. Nella fabbrica emiliana ci sar&agrave; anche una nuova aerea per aa verniciatura delle carrozzerie. Il baby Levante a fine 2021 A breve termine il modello cruciale sar&agrave; il SUV medio. Il &ldquo;baby Levante&rdquo;, che Maserati chiama utility vehicle. Lo stabilimento di produzione sar&agrave; quello di Cassino. Non a caso, perch&eacute; la piattaforma dovrebbe essere la Giorgio, quella di Alfa Romeo Stelvio.&nbsp;  Garanzia di ottima guidabilit&agrave;: il modello potrebbe arrivare a fine 2021. I lavori nell&rsquo;impianto laziale saranno iniziati a breve: sono stati stanziati 800 milioni di euro. Il nuovo utility vehicle, che dovrebbe avere anche la versione plug-in hybrid, sar&agrave; fondamentale per aumentare le immatricolazioni. Il suono della Maserati GT elettrica       

Modena, Mirafiori e Cassino: grandi lavori in tre fabbriche per la elettrificazione

Maserati, anche la supersportiva sarà elettrica

Scintille Maserati, ma di elettroni. I lavori per GranTurismo elettrica sono avanzati, ma la Casa del Tridente ha, seguendo il piano industriale annunciato i mesi scorsi, un colpo a brevissimo termine.  Al Salone di Pechino, aperto al pubblico dal prossimo 21 aprile far&agrave; il suo esordio Ghibli plug-in hybrid, la prima Maserati elettrificata. Questo secondo Automotive News Europe.   Clicca qui e prova gratuitamente le finaliste del Car of the Year 2020   Alla spina per la Cina, ma non solo  La berlina alla spina sar&agrave; un nodo cruciale del futuro a breve termine del Marchio. &nbsp;Per ripartire proprio sul mercato cinese, dove nel 2019 ha perso un quarto delle vendite, approfittando degli incentivi statali per le PHEV.   Per avere una gamma pi&ugrave; completa anche sul difficile mercato europeo, ma soprattutto per portare acqua al mulino di FCA nella corsa alla riduzione drastica emissioni di CO2 per evitare le multe dell&rsquo;Unione Europea.  Ghibili PHEV rientra grande piano di Manley, che prevede 10 modelli nuovi o profondamente aggiornati entro il 2023. Un mese dopo la plug-in ibrida sar&agrave; la volta della supersportiva, il cui prototipo &egrave; stato chiamato MMXX, che sar&agrave; rivelata. a Maggio.   Levante e Quattroporte beneficeranno di un restyling. Poi toccher&agrave; alle GranTurismo e alla GranCabrio elettriche e nel 2021 anche al baby SUV Maserati, parente di Alfa Romeo Stelvio.  Maserati, le 10 novit&agrave; di Manley 

Al Salone di Pechino sar&agrave; presentata la berlina alla spina

Maserati alla spina, ad aprile arriver&agrave; Ghibli PHEV

        La sfida &egrave; di portata enorme, perch&eacute; con Maserati GranTurismo e GranCabrio andr&agrave; in pensione un&rsquo;idea di sportivit&agrave; gi&agrave; oggi con pochissimi rappresentanti di un concetto tanto emozionale quanto contrastato dai tempi e dalle normative.  &ldquo;Cambia musica&rdquo;, dal motore V8 aspirato da 4.7 litri la futura generazione della grande coup&eacute; sportiva - e la variante cabriolet - adotter&agrave; una motorizzazione elettrica. Test sul motore elettrico Saranno i primi due modelli Maserati elettrici a essere presentati, nel 2021. La tecnologia del motogeneratore &egrave; interamente frutto dell&rsquo;Innovation Lab di Modena, con i primi test e collaudi sul powertrain gi&agrave; in corso. &Egrave; una fase nella quale si dovr&agrave; dare anche un&rsquo;&rdquo;anima&rdquo; al motore elettrico. Se le doti tecniche, la tipologia di erogazione, l&rsquo;enorme coppia motrice, sono tutte caratteristiche note e apprezzate della tecnologia elettrica, altre note, invece, sono svuotate d&rsquo;emozione se paragonate alle sonorit&agrave; dei motori endotermici.  In Maserati l&rsquo;obiettivo di riuscire a dare un&rsquo;impronta chiara anche al sibilo generato dal motore elettrico, pure in grado di raggiungere regimi di rotazione del rotore elevati, non di rado oltre 16 mila giri/min. Maserati 6C, sportiva con il cuore Quadrifoglio       

Lo sviluppo sul motore elettrico destinato a Granturismo e Gransport &egrave; in corso, nel 2021 il Tridente promette due sportive dal sound unico&nbsp;

Maserati lavora al sound di Granturismo elettrica

        Aspettando le novit&agrave; di un restyling che andr&agrave; ad aggiornare l&rsquo;intera gamma, Maserati veste i panni di una regalit&agrave; simboleggiata dalla serie speciale Royale. Cento esemplari di Ghibli, altrettanti di Quattroporte e di Levante, gi&agrave; ordinabili e con le prime consegne in programma dal mese di marzo. Richiama una personalizzazione non nuova nella storia della casa del Tridente, che nel 1986 realizz&ograve; 51 esemplari dell&rsquo;allora Quattroporte. Motore, V6 benzina e diesel Oltre trent&rsquo;anni dopo resistono le due tinte carrozzeria, Verde Royale e Blu Royale saranno i colori distintivi del suv, della berlina media e dell&rsquo;ammiraglia. Un&rsquo;unica cubatura e frazionamento disponibile, sebbene ci&ograve; voglia comunque dire 4 livelli di potenza e due diverse alimentazioni. Il V6 3 litri diesel negli step 250 e 275 cavalli, il 3 litri turbo benzina da 350 o 430 cavalli, rappresenta il cuore delle Maserati Royale. Maserati-Ferrari, stop alla fornitura dei motori in futuro Interni in Pelletessuta Zegna Per tutte, cerchi da 21 pollici con finitura antracite, disegno comune tra Ghibli e Quattroporte (Titano), Anteo per Levante, pinze freno color argento e interni a scelta tra i rivestimenti in pelle Ermenegildo Zegna e lavorazione Pelletessuta, oppure la scelta della pelle Pieno Fiore bicolore, nero e cuoio. La specificit&agrave; della lavorazione Pelletessuta sta nell&rsquo;intreccio di strisce di pelle Nappa, richiamo a storiche tecniche artigianali impiegate dal marchio Zegna. L&rsquo;abitacolo dei tre modelli in chiave &ldquo;serie speciale&rdquo; sar&agrave; differenziato negli inserti in plancia e sul tunnel, superfici laccate con la colorazione Metal Net su Maserati Levante Royale, Ebano su Maserati Ghibli Royale, Piano Black su Quattroporte. Dotazione di serie che, dal livello GranLusso, parte per integrare i pacchetti Cold Weather, Driving Assistance Plus, l&rsquo;impianto audio Bowers&amp;Wilkins, tetto apribile, vetri oscurati. La targhetta &ldquo;One of 100&rdquo; all&rsquo;interno sar&agrave; il richiamo all&rsquo;esclusivit&agrave; della tiratura. I prezzi partono dai 104.700 euro di Ghibli Royale per passare ai 111.600 euro di Levante e i 137.300 euro di Quattroporte Royale. Maserati 6C, sportiva con il cuore Quadrifoglio?       

Motori V6 3 litri per tutte, due colori esclusivi, la serie speciale Royale ha prezzi da 104.700 euro e richiama la tiratura limitata del 1986

Maserati Ghibli, Levante e Quattroporte nella famiglia Royale

        Maserati e Alfa Romeo continuano ad avere un cammino parallelo. I tempi del &ldquo;polo del lusso&rdquo; sono lontani: attualmente FCA sta puntando pi&ugrave; sul Tridente che sul Biscione, come testimonia il piano industriale per il Marchio Modenese.&nbsp; Il nuovo SUV medio Maserati sar&agrave; imparentato con Alfa Romeo Stelvio, ma soprattutto l&rsquo;esordiente sportiva, annunciata per maggio 2020, avr&agrave; molto del Cuore Sportivo. Ci&ograve;, al netto della imminente fusione tra FCA e PSA. Come noto, nascer&agrave; su una scocca in fibra di carbonio, evoluzione di quella di 4C. Avr&agrave; dimensioni maggiori, specialmente al posteriore. Per ospitare un motore pi&ugrave; grande rispetto al quattro cilindri 1750 della pocket supercar. Maserati MMXX, questo il nome del mulotipo mostrato in foto camuffate presso la sede del Marchio, ospiter&agrave;, sempre in posizione posteriore-centrale un sei cilindri. Alfa Romeo 4C durante la sua carriera &egrave; stata prodotta a Modena. Lo stesso sar&agrave; per la sportiva del Tridente, il cui nome &egrave; ancora ignoto. Ma all&rsquo;Innovation Lab in via Emilia stanno lavorando per ultimare la produzione. Sei cilindri, si chiamer&agrave; Maserati 6C, evocando un nome mitico della storia di entrambe le Case (pi&ugrave; di Alfa Romeo, con la 6C di Nuvolari e altri assi)? Il motore potrebbe essere il V6 di 2.9 litri bitumo delle Alfa Stelvio e Giulia Quadrifoglio. Propulsore realizzato da Ferrari, capace di 510 cavalli e 600 Nm di coppia, ma ovviamente facilmente aggiornabile con potenza nell&rsquo;ordine di 550/600 cavalli. Alfa 6C (o GTV) era nei programmi del Marchio del 1&deg; giugno 2018: in un anno e mezzo molte cose sono cambiate. Tocca a Maserati.        

La supercar modenese annunciata per maggio 2020 potrebbe avere il V6 di origine Ferrari utilizzato dalle Alfa Romeo pi&ugrave; estreme

Maserati 6C, sportiva con il cuore Quadrifoglio?

        Le barche ad alte prestazioni&nbsp;che prendono ispirazione dalle supercar. Succede anche questo nella Motor Valley. Merito di Maserati, che&nbsp;entrando nella sua nuova era, ha avviato un processo di trasferimento di know-how tecnologico dal mondo delle automobili al mondo delle imbarcazioni a vela ad alte prestazioni: protagonisti gli ingegneri del Maserati Innovation Lab di Modena e Giovanni Soldini, skipper di Maserati Multi 70. Coppia d'assi.  E' cresciuta in silenzio questa collaborazione strategica che va oltre la sponsorizzazione. Portando&nbsp;risultati di uno studio unico che applica le conoscenze di aerodinamica e gli strumenti di analisi virtuali, solitamente utilizzati nello sviluppo delle vetture, sul trimarano Maserati Multi 70 per migliorarne le performance, le caratteristiche aerodinamiche e aumentarne le prestazioni in fase di volo, tramite speciali profili idrodinamici. Alta tecnologia. Gli ingegneri Maserati hanno analizzato i dati delle ultime regate di Maserati Multi 70 per determinare i parametri chiave dell&rsquo;andatura. Hanno effettuato un attento studio delle configurazioni attuali dell&rsquo;imbarcazione per individuare possibili aree di miglioramento mediante simulazioni CFD (Computational Fluid Dynamics) avanzate, in grado di predire il comportamento del complesso flusso che si instaura intorno al trimarano. Una sfida non da poco. Vinta. Ancora con l'ausiliodi strumenti virtuali sono state testate differenti configurazioni di carenatura scafi e configurazione dei teli sotto-rete per fare in modo che da un lato diminuisca la resistenza dell&rsquo;imbarcazione all&rsquo;aria e dall&rsquo;altro migliori l&rsquo;efficienza delle vele attraverso il controllo dei fenomeni di estremit&agrave;. "Limando" il pi&ugrave; possibile per ottenere la massima resa. E' stato ottenuto&nbsp;&nbsp;abbassamento del coefficiente di penetrazione aerodinamico (Cx) dell&rsquo;intera imbarcazione di circa il 5%. La migliore gestione dei flussi intorno all&rsquo;imbarcazione permette, inoltre, di far lavorare le vele in modo pi&ugrave; efficiente con un conseguente aumento della forza propulsiva del 4%, a fronte di un incremento della forza sbandante al di sotto dell&rsquo;1%. Questo si traduce in una velocit&agrave; di crociera dell&rsquo;imbarcazione che, in condizioni ideali, potrebbe adesso superare i 43 nodi. Oltre ottanta chilometri all'ora, "volando" sull'acqua solo con la spina delle vele. Chapeau.        

Le prestazioni Multi 70 sono continuamente ottimizzate grazie alla collaborazione tecnica degli ingegneri dell'Innovation Lab

Maserati, Soldini e il trimarano con l'aerodinamica di supercar

Un muletto e una targa-hashtag: #MaseratiMMXX. Vale la prima uscita della supersportiva che ha nel cassetto Maserati, attesa nel 2020 e con un appuntamento fissato il prossimo maggio. Gi&agrave;, programmi noti.    A essere del tutto nuova, invece, &egrave; la conferma dei rumours emersi nei mesi scorsi, ovvero, di un&rsquo;architettura che vedr&agrave; il motore in posizione posteriore centrale. Esclusa la formula Maserati Alfieri, quindi, con motore anteriore e abitacolo arretrato.  Lo sviluppo segue il filone di un&rsquo;architettura ispirata da Alfa Romeo 4C, sebbene notevolmente modificata. &Egrave; prematuro dire di indicazioni stilistiche, certo le proporzioni e lo schema tecnico portano Maserati in una direzione opposta rispetto alla Alfieri. L&rsquo;ultima supersportiva del Tridente a motore posteriore centrale &egrave; stata la hypercar MC12, nei primi anni Duemila.  Maserati Innovation Lab, il Tridente del futro  Quale motore?&nbsp;  Il muletto, totalmente mascherato, rivela uno sbalzo posteriore pi&ugrave; marcato se messo a confronto con la 4C, peraltro un&rsquo;esigenza che si legge nella necessit&agrave; di installare un propulsore diverso nel frazionamento rispetto al 4 cilindri 1.750 cc in posizione trasversale della coup&eacute; del Biscione.  Le vetture sperimentali sono equipaggiate con un nuovo motopropulsore interamente progettato e costruito in Maserati che sar&agrave; il&nbsp;  Quale? Maserati anticipa come si tratti di un&#39;unit&agrave; di progettazione e costruzione propria - dal 2021, ricordiamo, cesser&agrave; la fornitura di quelle unit&agrave; sviluppate da Ferrari - e sar&agrave; il &quot;capostipite di una nuova famiglia di motori impiegati in esclusiva sulle vetture del Tridente&quot;.  Vista la revisione dei piani Alfa Romeo proprio sull&#39;offerta supersportiva, GTV e 8C, non sorprenderebbe trovare su Maserati un V6 twin turbo benzina, &quot;solo&quot; o in compagnia di unacomponente elettrica sull&#39;asse anteriore... prospettive paventate in origine per la 8C da 700 cavalli. Scenari tutti da esplorare  Altro particolare che salta all&rsquo;occhio &egrave; un asse posteriore decisamente pi&ugrave; ampio.&nbsp;Sotto le mascherature del muletto si dovrebbe celare una scocca in fibra di carbonio, base tecnica raffinata sulla quale sviluppare la supersportiva Maserati, coup&eacute; e successivamente anche roadster.  &nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    Maserati&#39;s next sports car 2020#maseratigranturismozeda#maserati#v8#soon#soonavailable #Brandnew#winterthur#b&uuml;tikoferautomobileag#maseratilife#maseratighibli#maseratiquattroporte#maseratigranturismo#novitec#maseratilevante#tridente#luxury#luxurycars#sportscars#luxurylifestyle#thurgau#schaffhausen#oberwinterthur#swisscars#suisse#z&uuml;rich#maseratimmxx#newcar#maseratiengenes  Un post condiviso da  Maserati Winterthur (@maserati_winterthur) in data: 20 Nov 2019 alle ore 10:14 PST     &nbsp;  Sotto le mascherature del muletto si dovrebbe celare una scocca in fibra di carbonio, base tecnica raffinata sulla quale sviluppare la supersportiva Maserati, coup&eacute; e successivamente anche roadster. 

Un muletto avvistato fuori dall&#39;impianto modenese di Maserati rivela un&#39;architettura con motore posteriore centrale per la supersportiva attesa nel 2020&nbsp;

Maserati, dalla Alfieri a una supersportiva a motore posteriore

        In vista del lancio della supersportiva nel maggio 2020, la Maserati ha aperto, oggi per la prima volta, a giornalisti giunti da ogni parte del mondo il suo Innovation Lab, la struttura super hi-tech, sulla via Emilia a Modena, dove lavorano 1200 persone, in gran parte ingegneri, per sviluppare nuovi modelli Maserati (ma anche Alfa).  In questo centro ingegneristico, che occupa una superficie di 33.000 metri quadrati (14.000 coperti), si riproducono le realt&agrave; che un&rsquo;auto sportiva affronter&agrave; poi nel mondo reale, il tutto con simulatori super evoluti. Non si lavora solo sulle prestazioni o della riduzione dei tempi di sviluppo, ma, con un lavoro congiunto di ingegneri e psicologi, si va alla caccia delle strategie che possono combattere o prevenire l&rsquo;errore umano nella guida, generato ad esempio da stanchezza o distrazione. &nbsp; &nbsp; &nbsp; Eravamo partiti dalla Z&eacute;da, be&rsquo;, visto che &egrave; l&rsquo;ultima lettera dell&rsquo;alfabeto, chiudiamo con quella. Questa GranTurismo &ldquo;finale&rdquo; non sar&agrave; venduta, la terr&agrave; la Maserati, che non ha una propria collezione: ha solo una &ldquo;Quattroporte&rdquo; del 1963, mentre tutte le altre vetture storiche del Tridente, quando ci fu l&rsquo;acquisizione da parte dell&rsquo;allora Gruppo Fiat furono &ldquo;dimenticate&rdquo;, quindi non inserite tra gli asset aziendali, per essere poi vendute dai precedenti proprietari della Maserati a Umberto Panini (quello delle figurine).       

La Casa modenese ha mostrato il centro di ingegneria di Via Emilia Ovest, il cuore del marchio dove avvengono ricerca e sviluppo

Maserati Innovation Lab, il Tridente del futro

Per la precisione si chiama Z&eacute;da, appunto Zeta in dialetto modenese, l&rsquo;ultima Maserati GranTurismo uscita dalla linea di montaggio dello storico stabilimento modenese. Il nome Zeta segna la fine di un&rsquo;era, non solo perch&eacute; con quest&rsquo;auto va in pensione la sportiva del Tridente che ha tenuto banco per 12 anni, ma anche perch&eacute; ora si volta pagina.     Le linee di montaggio saranno smantellate, resteranno in piedi solo le strutture esterne, cio&egrave; i mitici capannoni in mattoni rossi dello stabilimento dove la Maserati si trasfer&igrave; nel 1939, un luogo mitico per il mondo dell&rsquo;auto. Ma andiamo per ordine, il futuro della Maserati inizier&agrave; nel maggio del prossimo anno, con il lancio dell&rsquo;erede della GranTurismo, che sar&agrave; una supersportiva.   Come si chiamer&agrave;? Molti dicono Alfieri, come la concept-car che in qualche modo ne ha preannunciato l&rsquo;arrivo. In realt&agrave;, a Modena sono ancora impegnati nella fase&hellip; legale. S&igrave;, perch&eacute; prima di scegliere il nome di un&rsquo;auto (ma vale per qualsiasi prodotto) bisogna essere certi che questo non sia stato registrato in nessun Paese, per evitare poi beghe giudiziarie relative ai diritti di utilizzo del nome. Un altro aspetto che non &egrave; ancora arrivato a definizione &egrave; quello della &ldquo;musicalit&agrave;&rdquo; del nome nei vari mercati. Ci&ograve; che suona benissimo in una certa area, ad altre latitudini, potrebbe non andare bene o, peggio, evocare qualcosa di sinistro.  Il futuro della Maserati prevede anche l&rsquo;elettrificazione, ma di questo chi costruisce auto che, prima di tutto, debbono essere emozionali non parla volentieri. Salvo spiegare che tutti i progetti (nell&rsquo;immediato oltre all&rsquo;erede della GranTurismo) arriver&agrave; anche un baby-Suv, una mini Levante, useranno le batterie (che per le vetture performanti sono un antipatico aggravio di peso) sistemandole come le zavorre sulle auto da corsa, in quelle vetture appunto si colloca il peso extra nei punti ottimali per ottenere l&rsquo;assetto pi&ugrave; efficace.  

Il Tridente manda in pensione la sua coup&eacute; sportiva con quest&#39;ultimo modello unico. La fine del V8 aspirato d&agrave; il via al nuovo percorso della Casa modenese, fatto di SUV e elettrico

Maserati GranTurismo Z&eacute;da, ultimo canto del V8

        Un rinnovamento a tutto campo, dall&rsquo;elettrificazione sotto forma ibrida all&rsquo;elettrico a batterie, dall&rsquo;automazione avanzata a un programma di personalizzazione su misura. Il futuro Maserati delinea luoghi e tempi di un atteso rilancio. Modena e Cassino, Grugliasco e Mirafiori, saranno la &ldquo;base&rdquo; e i poli produttivi dei nuovi modelli. Il 2020 si annuncia come 12 mesi ricchi di novit&agrave;, a partire dall&rsquo;elettrificazione di Maserati Ghibli, con una proposta ibrida che verr&agrave; presentata in occasione del restyling, un passaggio - il restyling - al quale sono attese anche Quattroporte e Levante. Tre modelli che potrebbero introdurre un&rsquo;evoluzione degli ADAS, un Livello 2 &ldquo;potenziato&rdquo; come lo definisce Maserati, sviluppo che porter&agrave; in futuro a un Livello 3 in grado di controllare il veicolo autonomamente in scenari di guida &ldquo;condizionati&rdquo;. Il marchio Tridente fa riferimento alla capacit&agrave; di stop dell&rsquo;auto a bordo strada nel caso in cui il guidatore non sia nelle condizioni di controllare il veicolo. MODENA CASA DELLA SUPERSPORTIVA I primi mesi del 2020 introdurranno anche all&rsquo;inedita supersportiva che verr&agrave; prodotta a Modena, su una linea attualmente in aggiornamento. Avr&agrave; un&rsquo;architettura con motore termico e una versione anche elettrica, coup&eacute; e roadster, connotati che fino allo scorso anno sembravano destinati a essere di Maserati Alfieri, un nome che non appare nelle ultime comunicazioni del marchio del Tridente. IL SUV DOVE NASCE STELVIO Si dovr&agrave; aspettare il 2021 prima che arrivi, dall&rsquo;impianto di Cassino &ndash; sul quale verranno investiti 800 milioni di euro per allestire una nuova linea produttiva, pronta al termine del primo trimestre del 2020 &ndash;, il suv di segmento D. L&agrave; dove oggi nasce Alfa Romeo Stelvio, il suv Maserati potrebbe condividerne alcune soluzioni. GRANTURISMO E GRANCABRIO, DUE GRAN RITORNI Un investimento equivalente a quello riversato su Cassino verr&agrave; fatto sul Polo FCA di Torino, dove Maserati produrr&agrave; la nuova generazione di GranTurismo e GranCabrio. Nei piani Maserati diffusi lo scorso luglio, i due modelli erano programmati per un lancio tra 2021 e 2022. GranCabrio e GranTurismo saranno i primi modelli interamente elettrici. Lo sviluppo della nuova gamma di modelli verr&agrave; affiancata da investimenti nello stabilimento di Modena su un reparto di verniciatura aggiornato, con tecnologie in grado portare a operazioni a basso impatto ambientale. La progettazione dell&rsquo;area render&agrave; possibile ai clienti Maserati assistere alla verniciatura sulla propria vettura. Il marchio del Tridente, infine, andr&agrave; a offrire un ampio programma di personalizzazione su misura.       

Dalla supersportiva alla Ghibli ibrida, fino ai lavori sull'impianto di Cassino che produrr&agrave; il suv di segmento D, i programmi Maserati dettagliano il ruolo degli impianti italiani e i modelli in arrivo

Maserati presenta il futuro, 2020 ricco di novità

        Una storia nata dalle corse, che arriva fino a Pebble Beach, Concorso d&rsquo;Eleganza dove Maserati V4 Zagato Spider del 1932 vince il premio speciale Briggs Cunningham Trophy. Categoria premi speciali nella quale sono numerosi i modelli italiani ad aver collezionato consensi. Dall&rsquo;Alfa Romeo 6C 2500 Ghia Supergioiello Coup&eacute; (Most Elegant Closed Car) alla Ferrari 250 GT Zagato Berlinetta Speciale del 1056 (Most Elegant Sports Car), oltre alla Ferrari 412P Coup&eacute; del &lsquo;67, la Ferrari 735 S Monza Scaglietti Spyder del &lsquo;54 e Alfa 8C 2300 Zagato Spider del 1931. La storia da corsa di Maserati V4 nasce nel 1929, dalla Tipo 26. Due motori 8 cilindri in linea fanno un V16 da 3.9 litri, da qui la dicitura V4 a indicarne la cilindrata. Progetto da corsa, nel 1932 verr&agrave; sostituito dalla V5 (cubatura incrementata a 4.6 litri). L&rsquo;esemplare del 1932 premiato a Pebble Beach, con la targa originale (Roma 33387) della trasformazione in Sport avvenuta nel 1929, deriva dal modello primatista di velocit&agrave; con Borzacchini, 247 orari di media sui 10 km, nel 1929 a Cremona. Sar&agrave; nel 1934 che l&rsquo;auto nella configurazione Sport arriver&agrave; a Zagato e attuer&agrave; la trasformazione in Spider. Dopo il 1940 l&rsquo;esemplare, passato tra le mani anche del medico personale di Papa Pio XII, venne smembrato e il ritrovamento di scocca e motore si avr&agrave; solo 60 anni pi&ugrave; tardi.       

E' tra le "premiate speciali" al Concorso d'Eleganza, insieme a una piccola pattuglia di storiche italiche. Da corsaiola 16 cilindri e primatista di velocit&agrave; a vettura Sport e, successivamente, Spider.&nbsp;

Maserati V4 Zagato Spider da premio a Pebble Beach

        Maserati sar&agrave; alla Monterey Car Week, appuntamento esclusivo di Ferragosto, con due serie speciali di Levante e Quattroporte, il SUV e l&rsquo;ammiraglia. Realizzate ognuna in cinquanta esemplari. Cento vetture esclusive del Tridente, con livree esterne speciali e soprattutto con interni in Pelletessuta realizzati da Ermenegildo Zegna. Saranno disponibili da primavera 2020, ma sono ordinabili presso i rivenditori del Marchio.  Lusso in blu e bronzo Le cinquanta Levante S GranSport si presentano con l&rsquo;esclusiva carrozzeria tristrato color Bronzo e gli interni in Pelletessuta di colore Nero con finiture in legno di radica. Spiccano anche le pinze freno nere e i cerchi lucidati Helios da 21&rdquo;.&nbsp; Le cinquanta Quattroporte S Q4 GranLusso si mostrano eleganti con la livrea esterna color Blu Sofisticato e gli interni in Pelletessuta color Marrone. Si aggiungono al correndo le pinze freno blu, i sedili sportivi e la targhetta interna con la scritta Zegna Edition. I richiami sono alla la Maserati Serie I, progettata nel 1963 per essere la berlina pi&ugrave; veloce al mondo. Maserati, le dieci novit&agrave; di Manley Il plus ovviamente &egrave; Pelletessuta, elemento speciale che al posto del filato utilizza sottilissime strisce di nappa intrecciate in una trama complessa ispirata alla tessitura tradizionale per ottenere un effetto &ldquo;tessuto&rdquo;. Offrendo maggiore comfort e durata. Un tocco distintivo.       

Interni firmati Ermenegildo Zegna e livree esterne dedicate per Levante e Quattroporte: ne saranno prodotte 50 per ogni modello

Maserati Levante e Quattroporte, a Monterey due serie limitate e speciali

        Maserati ha un futuro, e questa &egrave; una bella notizia. Mike Manley, CEO di FCA, durante la call con gli analisti relativa all&rsquo;analisi dei risultati, positivi, di Fiat Chrysler Automobiles nel secondo trimestre 2019, ha anticipato il nuovo piano industriale per Maserati.  Buone nuove, introdotte assieme a Richard Palmer, Chief Financial Officer (CFO) del Gruppo. Nella sostanza &egrave; cambiato parecchio rispetto al 1&deg; giugno 2019. Il rilancio di Maserati passer&agrave; da 10 nuovi modelli in poco pi&ugrave; di tre anni.&nbsp; Manley ha annunciato il restyling per il 2020 il SUV Levante, la berlina sportiva Ghibli e l&rsquo;ammiraglia Quattroporte.&nbsp; Ha aggiunto per il 2021 la nuova sportscar,&nbsp; che sar&agrave; presentata come concept a Ginevra 2020, la sportscar scoperta, derivata dalla stessa e la D-SUV, il SUV medio con possibili parente con Alfa Romeo Stelvio. Nel 2022 le nuove generazioni di GranTurismo, la sportiva 2+2, di&nbsp; GranCabrio, la versione scoperta e Quattroporte. Nel 2023 chiuder&agrave; il ciclo la seconda generazione di Levante. Fanno dieci.&nbsp; Manley ha chiosato. &ldquo;Non &egrave; stato un anno negativo su tutto il fronte. Il margine &egrave; migliorato in Nord America e ci aspettiamo che torni ai profitti nel 2020&rdquo;. Qualcosa intanto si muove.        

Dieci nuovi modelli, tra inediti, nuove generazioni e restyling, entro il 2023

Maserati, le dieci novità di Manley

        Ottant&rsquo;anni dalla vittoria della Targa Florio per Maserati. Un anniversario importante per la casa automobilistica di Modena, che celebra la vittoria di Luigi &ldquo;Gigi&rdquo; Villoresi sulla Tipo 6CM nel 1939. Il pilota milanese, alla guida della sua auto, correva il 14 maggio a Palermo sul Circuito Parco della Favorita classificandosi al primo posto dopo i 40 giri previsti dalla corsa, per un totale di 228 chilometri percorsi e un tempo di gara di 1h40&rsquo;15&rsquo;&rsquo;. Villoresi fu protagonista anche del giro pi&ugrave; veloce in gara, con il tempo di 2&rsquo;24&rsquo;&rsquo; completato a una media di 141 km/h.  Il podio di quell&rsquo;edizione veniva occupato da Villoresi sul gradino pi&ugrave; alto, da Piero Taruffi e Guido Franco Barbieri al secondo e terzo posto. Tutti e tre i piloti erano alla guida della Maserati Tipo 6CM, per un risultato storico da parte del Tridente. Non era una notizia sbalorditiva, quella della classifica finale del 1939: le due edizioni precedenti, nel 1937 e 1938, avevano visto entrambe le volte un podio fatto solo di Maserati. Un dominio assoluto, che dava lustro a un periodo di leadership assoluta nella competizione siciliana. E l&rsquo;edizione del 1940? Vinta da Villoresi, a bordo di una Maserati Tipo 4CL: auto nuova, stesso risultato. Maserati 100, grande successo! Maserati e Florio: da sempre vincenti La Targa Florio prende il nome da Vincenzo Florio, imprenditore palermitano noto all&rsquo;ambiente delle competizioni automobilistiche, che nel 1906 aveva ideato la corsa sostenendo economicamente la sua organizzazione. Dalla prima edizione la Targa Florio si &egrave; svolta fino al 1977, per un totale di 62 edizioni consecutive, eccezion fatta per gli anni delle due guerre mondiali. Ogni maggio, tra le strade della provincia palermitana, le auto da corsa sfrecciavano per aggiudicarsi l&rsquo;ambito premio. La Maserati Tipo 6CM nasceva da un progetto di Ernesto Maserati e si presentava come una monoposto da gara classica, ma dai contenuti avanzatissimi per l&rsquo;epoca. Il motore era un sei cilindri in linea: i cilindri fusi in blocco con la testa erano accoppiati a due a due sul basamento comune in elektron, con due assi a camme in testa azionati da una risalita di ingranaggi. Maserati 4CL e 4CLT: la storia Due valvole per ogni cilindro e alimentazione forzata con compressore Roots, per una potenza che arrivava a 175 cv. Il telaio era il fiore all&rsquo;occhiello della monoposto: sulla struttura base, ancora in linea con quelle del periodo, le sospensioni anteriori davano estremo vantaggio rispetto alle concorrenti straniere, con molle a barra di torsione che consentivano di regolare la tensione in base alle caratteristiche del circuito. La carrozzeria dalle forme tondeggianti, la carenatura delle fiancate e la forte inclinazione del frontale erano frutto di un grande studio aerodinamico, che negli anni permise alla Maserati di superare le E.R.A. inglesi e l&rsquo;appena nata Alfetta di Alfa Romeo. Con 27 esemplari prodotti, La Tipo 6CM vinse diverse competizioni sui pi&ugrave; importanti circuiti del continente, inoltre detiene il record di vittorie alla Targa Florio, le tre che abbiamo ricordato.        

Nel 1939 la casa del Tridente riempiva il podio della competizione siciliana con tre Tipo 6CM e il trionfo di Luigi Villoresi. Con quella vittoria fu stabilito il record di trionfi nella gara

Maserati, una storica Targa Florio di 80 anni fa

        A Miami ha chiuso la carriera, a Miami si rif&agrave; per creare una Maserati Levante GTS One of One unica. Ray Allen, mira infallibile dai tre punti in NBA, dimostra anche buon gusto nella personalizzazione sviluppata insieme al Centro Stile Maserati.  Non un semplice Levante GTS, di per s&eacute; con argomenti validissimi sin dalla specifica di serie, con i 550 cavalli del V8 3.8 litri a supportare la causa. Piuttosto, una realizzazione su misura, che parte dalla colorazione tristrato opaca, blu Astro, richiamo ai colori della citt&agrave; in Florida, dove Allen ha vinto il secondo titolo NBA nel 2013. CROMATURE SCURE E CARBONIO&nbsp; Le cromature del SUV, presentato in anteprima al Salone di New York, sono rimpiazzate dal trattamento in cromo scuro riservato alla calandra, le applicazioni sulle prese d&rsquo;aria, il portatarga, scritte e loghi Maserati, i cerchi da 22 pollici. Calotte degli specchietti e maniglie, invece, sono in fibra di carbonio. INTERNI, QUANDO LA PELLE &Egrave; EFFETTO DENIM La colorazione blu Astro &egrave; applicata anche alle pinze freno, mentre all&rsquo;interno &egrave; il blu Denim a caratterizzare le sedute in pelle, il tunnel, i pannelli delle portiere, la plancia. Sfumature cangianti di blu e processo di concia vegetale, per i rivestimenti, in uno schema bicolore blu Denim e nero, con cuciture e loghi ricamati a contrasto. I particolari in fibra di carbonio, applicati sul tunnel, si caratterizzano per l&rsquo;unicit&agrave; di un effetto 3D percepibile anche al tatto, ottenuto dall&rsquo;inserimento di filati blu Denim nella lavorazione delle pelli di carbonio. Dal mondo della palla a spicchi, l&rsquo;ispirazione per i sovratappeti, realizzati con un mix di schiuma XL Extralight, materiale ripreso dalla suola delle scarpe da basket e tessuto intrecciato per richiamare la retina del canestro. Maserati for Ray campeggia sui battitacco retroilluminati, incisa al laser; la &ldquo;sedia del boss&rdquo;, invece, il posto guida, &egrave; firmato sul retro del poggiatesta dal ricamo Ray.       

Ray Allen, ex NBA cecchino nel tiro da tre, si regala una Levante GTS personalizzata con il programma One of One Maserati, presentata in anteprima al Salone dell'automobile di New York

Maserati Levante GTS, One of One di Ray Allen

Prima cinese per la gamma Maserati 2019. Al Salone di Shanghai largo ai model year di Levante, Ghibli e Quattroporte, quest&rsquo;ultimo accompagnato dall&rsquo;innovazione firmata Ermenegildo Zegna, il rivestimento Pelletessuta, gi&agrave; presentato a Ginevra.  Italianit&agrave; in mostra sul principale appuntamento rivolto al mercato cinese, dove il Tridente sveler&agrave; un esemplare unico, personalizzato da un cliente in collaborazione con il Centro Stile Maserati.  LEVANTE INTRODUCE I 22 POLLICI  In scena andranno anche le prestazioni di Maserati Levante nella proposta Trofeo e GTS, differenziati &ndash; oltre dai livelli di potenza, 590 e 550 cavalli &ndash; dalle colorazioni extra-serie abbinate, rispettivamente Rosso Magma tristrato e Giallo Modenese tristrato.  Suv che introduce per la prima volta Maserati a un set di cerchi da 22 pollici, diametro mai offerto prima e, per l&rsquo;occasione, realizzato mediante processo di forgiatura.  GRANLUSSO IL TOP DEL MY2019  Le novit&agrave; della gamma 2019 su Ghibli, Levante e Quattroporte, verranno presentate in allestimento GranLusso, con interni dal rivestimento in seta firmato Zegna, inserti in radica a poro aperto, sedili a regolazione elettrica, come la pedaliera, il volante e la tendina parasole sul lunotto.  Audio Harman Kardon altra dotazione standard, ai contenuti caratteristici del model year, quali la leva del cambio dal design diverso e corsa corta, l&#39;infotainment con schermo multitouch da 8,4 pollici e l&#39;optional dei rivestimenti in pelle Pieno Fiore.  &nbsp; 

Le novit&agrave; presentate a Ginevra verranno introdotte sul mercato cinese, compresa la novit&agrave; del rivestimento Zegna Pelletessuta. All&#39;apertura del Salone sar&agrave; presentato un esemplare unico realizzato dal Centro Stile

Maserati, a Shanghai con Levante, Ghibli e Quattroporte 2019

La passione per le auto d&rsquo;epoca &egrave; pi&ugrave; viva che mai in Emilia. Pi&ugrave; precisamente tra Salvarola Terme, Sassuolo e Modena, dove il prossimo&nbsp;23 e 24 marzo si terr&agrave; la ventesima edizione del Concours d&rsquo;&Eacute;l&eacute;gance Trofeo Salvarola Terme, l&rsquo;evento della Motor Valley per auto da collezione di alta gamma.    Tutti i marchi saranno presenti all&rsquo;appuntamento, uno dei pi&ugrave; prestigiosi del settore, capace di richiamare appassionati non solo dall&rsquo;Italia, ma da tutto il Mondo. Il Concorso &egrave; realizzato in collaborazione, tra gli altri, con il Museo Ferrari di Maranello, il Museo Casa Natale Enzo Ferrari e la sezione ACI di Modena.  Ospiti le vetture classiche italiane e internazionali che hanno fatto la storia, suddivise nelle varie classi, aperte a tutti i marchi fino al 1975. Per celebrare il traguardo dei 20 anni inoltre il Concours d&rsquo;&Eacute;l&eacute;gance Trofeo Salvarola Terme, avr&agrave; come&nbsp;special guest il Marchio Maserati, un&rsquo;eccellenza locale.  Uno spettacolo prestigioso che proporr&agrave; anche una sfilata d&#39;eccezione, quella delle&nbsp;Best of Show, ovvero le auto vincitrici delle passate edizioni. Il programma prevede, per sabato 23 marzo, la possibilit&agrave; di visitare i due musei a marchio Ferrari e di pranzare alla Cantina Giacobazzi di Nonantola, che esporr&agrave; la Ferarri 312&nbsp;T4, guidata da Gilles Villeneuve, che vinse nel 1979&nbsp;il Mondiale piloti e Costruttori. La giornata di domenica 24 marzo invece sar&agrave; dedicata alla presentazione e alla premiazione&nbsp;&quot;on the road&quot; delle auto che avverranno tra Salvarola Terme e Modena, nella centro storico di Piazza Roma. 

Il Marchio modenese non mancher&agrave; all&#39;evento locale, dedicato alle vetture classiche. La ventesima edizione partitr&agrave; il prossimo 23 e 24 marzo a Salvarola Terme e in tutta la Motor Valley

Maserati, ospite speciale al Concours d&rsquo;&Eacute;l&eacute;gance

Vulcanica nelle prestazioni lo &egrave; sempre stata, adesso lo diventa anche in un&rsquo;edizione speciale. Maserati Levante Vulcano verr&agrave; prodotta in serie limitata, 150 esemplari destinati al mercato europeo a asiatico, proposti con entrambe le varianti benzina sovralimentate, il V6 3 litri nello step da 350 cavalli e 500 Nm di coppia (251 km/h; 6&rdquo;0 0-100 km/h) e nella proposta 430 cavalli e 580 Nm (264 km/h; 5&rdquo;2 0-100 km/h).  Il listino, prima ancora dei particolari che ne narrano l&rsquo;esclusivit&agrave;, sottolinea quanto oltre la proposta tradizionale vada Levante Vulcano. 116.000 euro con la spinta dei 350 cavalli (il cui top di gamma Gransport e Granlusso si colloca poco oltre i 95 mila euro), 128 mila euro con il vigore dei 430 cavalli (top di gamma a partire da 106 mila euro, in tal caso, scorrendo il listino classico).  Di serie, il suv del Tridente sfoggia la colorazione Grigio Lava e il Nerissimo pack, soluzione per dire dei fari posteriori bruniti, della calandra e dei loghi trattati in cromo nero, della cornice dei finestrini color nero lucido, dei terminali di scarico bruniti e delle maniglie in tinta con la carrozzeria. Sfoggia, anche, i fari full led Matrix di tipo adattivo.  Maserati Levante, la prova del biturbo da 430 cv  Il disegno dei cerchi da 21 pollici, Helios, adotta il trattamento opaco della superficie mentre le pinze rosse dei freni Brembo spiccano per i 6 pistoncini anteriori a mordere i dischi Dual Cast. La massima resa, a bordo, &egrave; indubbio si realizza con gli interni in pelle pieno fiore di colore rosso, con cuciture a contrasto nere, pur essendo possibile anche l&rsquo;accostamento inverso. Sedute riscaldabili, ventilate e con regolazione elettrica competa di memoria.  Levante Trofeo V8, il supersuv del Tridente  Il lato tecnico, dinamico, di Levante Vulcano &egrave; ricordato dal tunnel con inserti in fibra di carbonio, in un abitacolo curato nel comfort dalla presenza dei finestrini laminati e dall&rsquo;impianto audio Bower&amp;Wilkins. 

Motori V6 da 350 e 430 cavalli per il Levante proposto in tiratura limitata. Colori, materiali di rivestimento degli interni e dotazioni esclusive per 150 fortunati clienti europei e asiatici

Maserati Levante Vulcano, prestazioni in serie limitata

Il Tridente, di nome e di numero, prova a farsi strada negli USA. Il mercato principe per Maserati vede l&#39;esordio della Edizione Nobile dedicato a berlina sportiva, ammiraglia e SUV, ovvero Ghibli, Levante e Quattroporte. Una serie limitata di 50 esemplari per ogni modello.  Derivati dall&#39;allestimento GranLusso, spiccano per dotazioni esclusive: cominceranno a essere consegnate a fine dicembre. A partire dall&#39;omonima tinta di carrozzerie Blu Nobile tristrato. I cerchi in lega sono da 20 pollici, mentre l&#39;abitacolo presenta finiture in pelle bicolore, bello l&#39;abbinamento tra le sellerie in pelle pieno fiore nero e cuoio e il cielo d&#39;Alcantara nera.  E aggiunge le poltrone, pi&ugrave; sagomate, degli allestimenti GrandSport, dotati anche riscaldamento in tutte le sedute anteriori e posteriori, mentre solo quelle davanti sono ventilate. L&#39;audio &egrave; garantito da un impianto Bowers &amp; Wilkins.  Guida assistita di livello 2. Un buon numero di ADAS &egrave; di serie, quali Active Blind Spot Assist, Forward Collision Warning PlusTraffic, Sign Recognition e il Level II Autonomy Driver Assistance Package con Highway Assist System, con Lane Keeping e cruise control adattivo con stop&amp;go. Completa il quadro la videocamera a 360 gradi. 

Ghibli, Levante e Quattroporte ancora pi&ugrave; esclusive e con la guida assistita di livello 2

Maserati Edizione Nobile, serie limitate per gli USA

        Carica Maserati, il futuro a medio termine del Tridente sar&agrave; legato all&rsquo;elettrificazione votata alle prestazioni. Lo scorso 1&deg; giugno&nbsp;fu annunciata &ndash; finalmente &ndash; la produzione di Alfieri, sportiva erede della tradizione. Legata a questo modello ci sar&agrave; la svolta green, ma sempre emozionale, del Marchio. Levante sar&agrave; l&rsquo;ultima generazione nata da un progetto che non prevede alimentazione ibrida. In futuro l&rsquo;elettrificazione coinvolger&agrave; tutta la gamma. L&rsquo;attuale grande SUV, il baby crossover, cugino di Alfa Romeo Stelvio, che arriver&agrave; e poi Alfieri,&nbsp;Alfieri Cabrio,&nbsp;Levante&nbsp;e&nbsp;Quattroporte. Dal 2022 saranno abbandonati i Diesel su berline e sport utility. Sostituiti dai powertrain ibridi a 48 Volt, un passaggio indispensabile. Per cercare di tenere la scia di Porsche, ormai lanciatissima. Mopar Insiders&nbsp;ha avanzato l&rsquo;ipotesi dell&rsquo;adozione della tecnologia&nbsp;a 800 Volt. Fondamentale per abbassare i tempi di ricarica per le full electric. Elemento cruciale per i modelli pi&ugrave; prestigiosi. La base di partenza sarebbero le ricariche Combined Charging System Type 2&nbsp;da 800 Volt&nbsp;che riducono di tre volte i tempi di rifornimento rispetto agli attuali Tesla Supercharger. Elettriche (Alfieri) ma anche, forse soprrattutto,&nbsp;elettrificate, questo significa che i motori a combustione rimarranno nodali. E saranno forniti da Ferrari, con il venturo V6 di Maranello, ma potrebbe restare anche il V8, garanzia di grande carattere.       

Il futuro la gamma avr&agrave; versioni elettrificate e anche full electric

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