        Quanto siete disposti a spendere per un&rsquo;auto di lusso? 500mila euro? Un milione di euro? Due? Sappiate che non siete neppure lontanamente vicini a quanto hanno speso Jay-Z e Beyonc&eacute; per quella che a tutti gli effetti &egrave; l&rsquo;auto pi&ugrave; costosa del mondo. Ma prima di svelarvi di quale modello si tratta, scopriamo le altre 9 auto pi&ugrave; costose di sempre in questo video. &nbsp; Oltre le pi&ugrave; costose c&rsquo;&egrave; lei Fra le auto pi&ugrave; costose del mondo troviamo la Pagani Huayra, la Lamborghini Veneno Roadster, la Koenigsegg CCXR Trevita, la Bugatti Divo e altre ancora, fino ad arrivare all&rsquo;auto da 28 milioni di dollari: la Rolls Royce Boat Tail. Si tratta di un&rsquo;auto realizzata in soli tre esemplari e progettata dalla divisione di Rolls Royce che si occupa della personalizzazione e della realizzazione di serie speciali su specifiche dei clienti. L'auto condivide gran parte del telaio e il motore da 6,7 litri V12 con la Rolls-Royce Phantom VIII, ma da quest'ultima differisce per la carrozzeria cabriolet a due porte ad apertura controvento e per centinaia di altri dettagli personalizzati. &nbsp; Lusso&hellip; dallo stile nautico La prima delle tre vetture costruite &egrave; caratterizzata da alcune dotazioni che sono peculiari degli yacht. Tra queste: una tenda parasole che si apre dal vano posteriore, tavolini da cocktail girevoli con sgabelli, un set completo di stoviglie Christofle e due frigoriferi, ovviamente contenenti bottiglie di champagne Armand de Brignac. Nella parte posteriore, rifinita in legno come le barche a vela, si trova un vano che si apre ad ali di farfalla. L'auto inoltre &egrave; dotata di un sistema audio Bose realizzato appositamente per la Boat Tail che sfrutta il pavimento dell'auto come cassa di risonanza. Insomma, ogni particolar &egrave; realizzato per compiacere l&rsquo;acquirente e per essere unico. Come, d&rsquo;altra parte, il prezzo di vendita della vettura. &nbsp; A fare la conta delle auto pi&ugrave; costose al mondo ci ha pesato il canale YouTube Luxury Zone che ha realizzato un divertente video dove le ha messe tutte in fila. &nbsp;        

Il lusso pi&ugrave; esclusivo su quattro ruote &egrave; firmato da Rolls Royce. E non &egrave; una sorpresa. A stupire &egrave; invece il prezzo: una vera follia

Jay-Z e Beyoncé hanno comprato l’auto più cara al mondo

        Lamborghini, lo storico marchio italiano di supercar, sta letteralmente vivendo sulla cresta dell&rsquo;onda, inanellando una serie di annate da record in termini di vendite, ricavi e profitti. Mai cos&igrave; bene come nell&rsquo;ultimo quinquennio, costellato di nuovi modelli, nuove tecnologie, ma anche edizioni speciali, iniziative che spaziano su infiniti ambiti e l&rsquo;obiettivo del riavvicinamento al motorsport in maniera pi&ugrave; consistente. L&rsquo;avvicendamento dell&rsquo;elettrificazione rende ancor pi&ugrave; vivace l&rsquo;ambiente e in questo contesto cos&igrave; effervescente, la Casa bolognese ha scelto di rendere omaggio a tutti coloro che, attivamente, contribuiscono a tale successo fin dall&rsquo;interno della fabbrica. Si &egrave; cos&igrave; creato il Podcast Beyond, dedicato a fatti e persone, ma anche aneddoti che arrivano dal &ldquo;dietro le quinte&rdquo; del quartier generale, per far conoscere quegli aspetti che, solitamente, vengono persi durante la storia di un cos&igrave; grande marchio. Beyond: a Lamborghini Podcast La trasmissione audio ideata dalla casa italiana punta i riflettori proprio sulle persone, condividendo con il pubblico alcuni aspetti della vita di dipendenti, progettisti, designer, ingegneri e collaudatori, focalizzandosi sul lavoro in azienda e sui valori che essa promuove. Molti gli ospiti d&rsquo;eccezione che sono stati invitati a partecipare, spaziando dal mondo delle corse a quello dello spettacolo e della televisione, ma anche figure meno note al grande pubblico, ma pi&ugrave; concreti nel processo progettuale dei nuovi modelli.  Sar&agrave; condotto da Tim Bravo, Direttore della Comunicazione&nbsp;Lamborghini e la nota Giulia Salvi, DJ di Virgin Radio, specializzata in lifestyle e musica ma anche design, scienza, moda e altro. L&rsquo;obiettivo &egrave;, cos&igrave;, quello di andare oltre (traduzione letterale di Beyond) il semplice mondo dei motori, ma inglobare la sfera sociale, emotiva e, sotto certi aspetti, romantica o mondana del mondo di Lamborghini. Il podcast &egrave; disponibile per l&rsquo;ascolto su Spotify, Apple Podcast, Youtube (con l&rsquo;aggiunta del video) e sul sito lamborghini.com/podcast. Le puntate saranno disponibili con cadenza mensile. Episodio 1 con il CEO Stephan Winkelmann Il primo episodio &egrave; andato in onda l&rsquo;11 luglio, assieme a Stephan Winkelmann, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini, in cui si &egrave; parlato del 60&deg; anniversario del brand, delle iniziative future (nell'ambito della strategia "Direzione Cor Tauri") e dei trend attualmente in corso sullo scenario automobilistico del lusso. &ldquo;Andare oltre indica ci&ograve; che facciamo e, soprattutto, come lo facciamo, per realizzare icone senza tempo&rdquo;, spiega Winkelmann. &ldquo;Vogliamo anche essere riconosciuti per il nostro approccio alle cose, di come affrontiamo le sfide e le opportunit&agrave; qui nella Motor Valley emiliana&rdquo;. Il CEO ha anche parlato del futuro: "Dobbiamo guidare l&rsquo;azienda in questa fase di transizione a dir poco rivoluzionaria: dalle vetture endotermiche alle plug-in, fino ad arrivare a quelle completamente elettriche, con tutte le opportunit&agrave; e le sfide che questo rappresenta. Fare parte di tutto questo comporta una pressione e una responsabilit&agrave; enormi&rdquo;.        

Beyond: A Lamborghini Podcast celebra le persone che contribuiscono al successo dell'azienda con aneddoti, fatti e vicende &ldquo;dietro le quinte&rdquo; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;

Lamborghini Beyond, il Podcast racconta l'azienda italiana

        Avete intenzione di acquistare una Lamborghini Urus o Hurac&aacute;n nuova? Purtroppo non &egrave; pi&ugrave; possibile. Entrambi i modelli, infatti, sono sold out fino a fine produzione. Lo rivela un rapporto di Automotive News che spiega come tutti gli slot previsti fino al termine della produzione siano stati gi&agrave; riservati. Attualmente, l&rsquo;unica soluzione &egrave; quella di rivolgersi al mercato dell&rsquo;usato o sperare in qualche esemplare acquistato in anticipo dai concessionari. Urus e Hurac&aacute;n sold out: Winkelmann conferma Il CEO della casa italiana Stephan Winkelmann aveva recentemente confermato la notizia in un'intervista sul quotidiano tedesco Welt, spiegando come tutta la produzione delle due vetture fosse ormai stata &ldquo;prenotata&rdquo;, quindi saturata fino al termine prefissato per la loro realizzazione. L'Urus per come la conosciamo &egrave;, quindi, destinato a sparire nel giro di qualche anno, in attesa dell&rsquo;arrivo del nuovo powertrain elettrificato che, con ogni probabilit&agrave;, potrebbe vedere la luce con inizio 2024. Lo stesso vale anche la pi&ugrave; sportiva Hurac&aacute;n che, con l&rsquo;allestimento Sterrato, ha visto chiudersi il cerchio dell&rsquo;era (solo) endotermica. L'erede della supercar di Sant'Agata Bolognese sar&agrave; ibrida plug-in e quasi sicuramente cambier&agrave; nome. Anche per lei, la data prevista &egrave; dal 2024.  Futuro elettrico La prossima era dei modelli di Lamborghini &egrave; quindi destinata ad evolversi nel segno dell&rsquo;elettrificazione, affiancandosi alla nuovissima Revuelto, erede filosofica della Aventador e destinata a impostare nuovi standard nel segmento. La casa bolognese ha, infatti, investito la bellezza di 1,88 miliardi di euro per la realizzazione di nuove tecnologie ibride ed elettriche, all&rsquo;insegna delle performance e dell&rsquo;adrenalina su strada. Non basta infatti adattare una meccanica plug-in per raggiungere lo stesso livello di emozioni e coinvolgimento a cui aspira un brand come Lamborghini. L&rsquo;ultimo step evolutivo sar&agrave; l&rsquo;introduzione del primo modello 100% elettrico: con ogni probabilit&agrave; si tratter&agrave; della futura generazione di Urus, che adotter&agrave; una nuova meccanica elettrica, quasi sicuramente condivisa con altre vetture del Gruppo Volkswagen.       

I due modelli della Casa del Toro sono tutti assegnati fino a fine produzione: lo ha confermato il CEO Stephan Winkelmann in un'intervista

Lamborghini, Urus e Huracán sold out

        Quasi il doppio del limite di legge consentito. La velocit&agrave; folle a cui un automobilista ha lanciato la sua supercar in autostrada non poteva non essere sanzionata severamente quando la Polizia Stradale di Cremona ha letto il 9 aprile scorso alle 14,11 sul display del telelaser: 253 km/h. S&igrave;, perch&eacute; nel tratto cremonese dell&rsquo;A21, come nella maggior parte del resto autostradale la velocit&agrave; massima &egrave; fissata in 130 km/h. &nbsp; Velocit&agrave; da irresponsabile &ldquo;Sono condotte assolutamente irresponsabili e significative del mancato rispetto del valore della propria e dell&rsquo;altrui vita&rdquo;, ha commentato il Comandante Federica Deledda. All&rsquo;automobilista &egrave; stata immediatamente sospesa la patente ed elevata una sanzione per eccesso di velocit&agrave;. Purtroppo non si tratta di casi isolati. E a testimoniarlo sono le 292 sanzioni comminate tra il 17 e il 23 aprile scorso dalla Polizia Stradale di Cremona nell&rsquo;ambito dell&rsquo;iniziativa europea di sensibilizzazione contro l&rsquo;eccesso di velocit&agrave; organizzata da RoadPol &ndash; European Roads Policing Network, una rete di cooperazione tra le Polizie Stradali. &nbsp; Operazione &ldquo;Speed Marathon&rdquo; E proprio contro gli eccessi di velocit&agrave; lo scorso 21 aprile la Polizia Stradale ha attivato l&rsquo;operazione Speed Marathon con l&rsquo;obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza sulla strada per tentare di ridurre il numero di incidenti che ogni anno mietono migliaia di vittime: una vera e propria maratona di controlli a tappeto su tutte le strade. L&rsquo;iniziativa si colloca nell&rsquo;ambito delle azioni di sensibilizzazione in adesione al Piano d&rsquo;Azione Europeo 2021-2030 con l&rsquo;obiettivo di dimezzare il numero dei decessi da incidenti stradali e diminuire il numero dei feriti gravi in Europa e nel mondo.        

&Egrave; successo a Cremona. Ma non &egrave; un caso isolato: fra il 17 e il 23 giugno la Polizia Stradale ha multato 292 automobilisti con il piede pesante

Ancora un'auto a velocità folle in autostrada

Prende sempre pi&ugrave; quota l&#39;universo del restomod, che per dirla all&#39;italiana significa &ldquo;restauro e modifica&rdquo;. Protagonista questa volta la mitica Lamborghini Diablo (la prima serie nello specifico), che torna a nuova vita grazie ad Eccentrica, prototipo basato sul modello degli anni &#39;90. Nasce dalla passione per le vetture del Toro di Emanuel Colombini, imprenditore sammarinese prestato anche alle corse.    Restyling completo  Per quanto profonde e puntuali, le modifiche di stile non hanno stravolto il rigore delle linee, sempre molto futuriste. Si &egrave; fatto pulizia d&#39;insieme, rendendo il corpo vettura ancora pi&ugrave; proporzionato. Tutte le altre parti (paraurti, cofani, fiancate e minigonne) sono state sostituite con componenti nuovi, di originale &egrave; rimasto sostanzialmente il parabrezza. L&#39;apertura delle porte a farfalla &egrave; stata conservata. Probabilmente la parte che lascia maggiormente colpiti &egrave; la sezione posteriore, dove un doppio scarico centrale dalla forma ricurva (realizzato da CAPRISTO), diventa il focus dello sguardo dello spettatore, cos&igrave; come la copertura del vano motore, arricchita dalla presenza di airscoop, uno per bancata di cilindri, che rendono l&#39;insieme ancora pi&ugrave; moderno. I due iconici fari rotondi sono stati reinterpretati secondo le ultime novit&agrave; nel campo dell&rsquo;illuminazione automobilistica. La ricerca nello stile va di pari passo con la ricerca tecnica. Infatti sono numerosi gli elementi in titanio realizzati tramite la tecnologia di stampa 3D. Diversi sono poi i componenti di derivazione americana, come il gancio traino inserito nel paraurti anteriore, e le prese d&rsquo;aria NACA poste sopra ai passaruota.    Il futuro (passato) sale a bordo  Il legame con gli anni &#39;90 non viene mai tradito, tant&#39;&egrave; che il volante, nella sua forma, &egrave; rimasto originale. E anche optando per una strumentazione digitale, ma seguendo le linee guida di quegli anni, il risultato omaggia il tempo che &egrave; fu guardando al futuro da una prospettiva passata. A bordo protagonista assoluta &egrave; Alcantara, partner del progetto Eccentrica. L&#39;impianto audio &egrave; stato invece sviluppato in collaborazione con Marantz. Il piantone dello sterzo &egrave; composto da un&rsquo;asta in fibra di carbonio, che rende omaggio alla Diablo GTR, mentre il nuovo logo &egrave; posto sul volante in posizione decentrata sia per rispetto del brand originale sia per esprimere il concetto di eccentricit&agrave;. Decisamente particolare il sistema di accensione per questo singolare restomod, sicuramente ispirato al mondo dell&#39;aviazione (come da tradizione Lamborghini). Dopo aver girato la chiave, bisogna tirare le leve poste davanti al cambio, che sono protette per evitare spegnimenti accidentali: attivano le pompe della benzina e l&#39;iniezione. Solo successivamente sar&agrave; possibile premere il pulsante dell&#39;iniezione e poi quello dell&rsquo;accensione.  Originale elaborato  Premesso che l&#39;esemplare che abbiamo visionato nel corso di una presentazione statica &egrave; ancora un prototipo, ci sono per&ograve; alcuni interessanti dettagli tecnici che meritano di essere svelati. Sotto il cofano presenzia il celebre V12 da 5,7 litri di cubatura (quello appunto della prima Diablo). Nuovi elementi come valvole e assi a camme dovrebbero aver incrementato la potenza che sale a quota 550 CV (a 7.000 giri/min) e la coppia massima a 600 Nm (a 6.500 giri/min). Il cambio non &egrave; pi&ugrave; a cinque marce, ma diventa a sei. Mentre una serie di collaborazioni di natura tecnica dovrebbero contribuire ad aumentarne le doti dinamiche. Tra queste Pirelli ha messo a disposizione le P Zero Trofeo R, mentre l&#39;impianto frenante &egrave; stato sviluppato appositamente da Brembo. Secondo quanto dichiarato dagli uomini di Eccentrica, grazie ad un innovativo processo di fusione con tecnologia 4D, le pinze freno Brembo consentiranno alla vettura finale di frenare da 100 km/h a 0 in soli 34 metri, ossia 7 metri in meno rispetto al modello originale. Di Eccentrica ne dovrebbero essere costruite 19. Sono necessari dai 16 ai 18 mesi per la realizzazione di un esemplare. E il prezzo stimato, fatta esclusione della donor car (ovvero una Lamborghini Diablo prima serie) &egrave; intorno a 1,2 milioni di euro. Non saranno eccessivi? 

Questa la denominazione dell&#39;ultimo restomod su base Lamborghini Diablo. Partner di spessore per una vettura fuori dagli schemi anche nel prezzo... 1,2 milioni di euro

Eccentrica, come la Lambo che interpreta

        Su per la collina di Goodwood, impegnate nell'esibizione dinamica, andranno modelli come Revuelto e Huracan Sterrato. &Egrave; la Lamborghini che guarda al mondo delle auto stradali. In esposizione statica e per la prima volta sulla scena, invece, al Festival di Goodwood verr&agrave; presentata la Hypercar Lamborghini LMDh. Il prototipo poter&agrave; la casa nel mondiale WEC nella Classe di vertice, come anche far&agrave; nel campionato americano Imsa. Bortolotti, Caldarelli, Kvyat, Grosjean, sono i nomi dei primi piloti annunciati da Lamborghini Squadra Corse, che si appresta a svelare il design del prototipo. Per le corse con un richiamo alla strada Appuntamento al 13 giugno, quando il teaser si completer&agrave; con la visione d'insieme. Uno dei punti del regolamento Hypercar - LMH e LMDh - concede che i prototipi richiamino in parte il design dei modelli stradali dei Costruttori impegnati. Cos&igrave;, non sorprende che sul frontale del prototipo di Lamborghini Squadra Corse, gestito insieme ad Iron Lynx, ci siano i richiami alla Revuelto, evidenti nel disegno dei fari. Tre segmenti a tracciare una Y, geometria che sulla hypercar ibrida plug-in si ripete sulla fiancata e al posteriore. Ricordiamo come l'unit&agrave; motrice del progetto di Classe LMDh, tra i pochi elementi tecnici sui quali il Costruttore ha piena libert&agrave; di sviluppo, sia stata individuata nel V8 4 litri biturbo. Il telaio, invece, &egrave; realizzato da Ligier, uno dei quattro telaisti individuati quali fornitori per i team che desiderano impegnarsi in Classe Hypercar con un progetto LMDh.       

In pista nel 2024 nel mondiale Endurance e nel campionato Imsa, il progetto Lamborghini di Classe LMDh verr&agrave; presentato al Festival di Goodwood

Lamborghini, al Festival di Goodwood debutta il prototipo Hypercar

L&#39;ultima &quot;impresa&quot; di Mansory, a soddisfare le richieste di clienti &quot;speciali&quot;, si chiama Mansory Urus Venatus. Ecco, di elaborazioni del maxi suv Lamborghini se ne contano in realt&agrave; ben 4 differenti proposte a catalogo Mansory, tra cui tre Venatus widebody, con kit di ampliamento delle carreggiate.  La particolarit&agrave; dell&#39;esemplare presentato sui social del tuner, per&ograve;, &egrave; un&#39;altra. &Egrave; nella colorazione, a dir poco appariscente, come anche nel set di cerchi in lega, forgiati, da 24 pollici di diametro e nel design FD.15.    Sotto il bronzo, tanto carbonio  La decisione di applicare il colore brozo Zenas pressoch&eacute; a ogni dettaglio degli esterni, eccezion fatta per le gomme, le superfici vetrate&nbsp; e i gruppi ottici, elimina la vista delle fibre del carbonio forgiato, applicate al kit aerodinamico che trasforma l&#39;Urus a tuttotondo.  Dalla fascia frontale che &egrave; un inseguirsi di pinne, profili, alette, aperture, fino al cofano con quattro sfoghi d&#39;aria. Ancora, gli archi passaruota ventilati, le minigonne e, in coda, un estrattore a dir poco barocco. &Egrave; lo stile appariscente tipico di molte elaborazioni Mansory, decise con i clienti-committenti.  Interni, benvenuta sobriet&agrave;  Se possibile, gli interni vanno in una direzione opposta, all&#39;insegna dei colori neutri, eleganti, come i rivestimenti in pelle bianca e particolari in pelle nera. Ancora, gli inserti in fibra di carbonio con trama stretta personalizzano il volante e la plancia. Un progetto su base Lamborghini Urus che supera ogni logo della casa di Sant&#39;Agata Bolognese per diventare a tutti gli effetti una Mansory Urus Venatus.  Sotto al cofano, il motore V8 4 litri biturbo &egrave; stato elaborato per erogare 900 cavalli e 1.100 Nm di coppia, rispetto alle specifiche del maxi-suv di serie, accreditato di 666 cavalli e 850 Nm nella versione Performante, da 306 km/h. Un riferimento, quest&#39;ultimo, riscritto da Mansory per arrivare ai 323 km/h e 2&quot;9 sullo 0-100 km/h (in miglioramento di 4 decimi rispetto a Urus Performante). 

Non sono mai operazioni di tuning ordinarie, quelle firmate Mansory. Sul gi&agrave; imponente Lamborghini Urus, spazio a enormi cerchi forgiati e una colorazione a dir poco appariscente

Mansory Urus Venatus, l&#39;esagerazione fatta tuning

        Per DMC, tuner tedesco specializzato in supercar, &egrave; arrivato il momento di metter mano ancora una volta alla Lamborghini Hurac&aacute;n STO, proposte in un'inedita versione dove il rosso brilla e adorna la supercar emiliana.  Nuovo bodykit aerodinamico Il colore rosso lucido chiaro si abbina ai cerchi HRE Wheels in oro, per un contrasto cromatico affascinante. Ma &egrave; l'intero bodykit di Hurac&aacute;n STO a cambiare per aumentare l'aerodinamica. Il cofano ha delle nuove prese d'aria per canalizzare i flussi, cos&igrave; come &egrave; nuovo anche il design del paraurti e dei parafanghi, che si raccordano alla zona posteriore con un aero-scoop che migliora il raffreddamento del motore. La scritta DMC incisa con il laser sul diffusore completa il quadro. Lamborghini Hurac&aacute;n Tecnica, la supercar si veste Novitec Il V10 sale a 700 cv Dal punto di vista prestazionale, DMC ha modificato la centralina del motore V10 5.2 portandolo a una potenza di 700 cv. Naturalmente, questa sessatina di cavalli aggiuntivi ha portato di conseguenza a una modifica delle sospensioni. Lamborghini Aventador Ultimae by Novitec, che sound! VIDEO       

Il tuner tedesco regala un nuovo bodykit aerodinamico alla supercar del Toro

Lamborghini Huracán STO, con DMC è rossa e da 700 cv

        Il percorso di Lamborghini verso l'elettrificazione &egrave; da tempo senza grandi misteri. Revuelto ha portato, per prima, da ideale erede della Aventador, l'ibrido plug-in a Sant'Agata Bolognese. Lo ha fatto con soluzioni tecniche inedite (o quasi), che passano dalla lavorazione del carbonio al cambio doppia frizione 8 marce posto trasversalmente, fino allo scherma di trazione quattro ruote motrici e tre motori elettrici. Stephan Winkelmann, a.d. Lamborghini, ha confermato ad Autocar il prossimo avvento della Urus ibrida plug-in. Sar&agrave; il suv il secondo modello a ricevere l'elettrificazione.  Urus e l'erede Huracan con lo stesso motore Diversamente dalla Revuelto, Urus coprir&agrave; i "grandi numeri" della produzione del marchio e continuer&agrave; a impiegare un motore V8 turbocompresso.&nbsp;Di pi&ugrave;: la stessa unit&agrave; verr&agrave; adattata per finire sul modello erede della Huracan, che adotter&agrave; un nuovo nome. Addio al V10 aspirato per uno schema PHEV V8. La quarta Lamborghini sar&agrave; elettrica Se l'Urus V8 ibrido plug-in &egrave; il prossimo modello da presentare nel 2024, nel 2029 la seconda generazione del suv sar&agrave; elettrica. Un terreno sul quale Lamborghini (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;inizier&agrave; a muoversi dal 2028, con l'inedita granturismo 2+2, probabilmente con proporzioni leggermente crossover.       

Tutti i modelli Lamborghini, a partire dalla Revuelto, avranno una motorizzazione ibrida plug-in. Poi, nel 2028, l'arrivo di un quarto modello, sar&agrave; il primo elettrico per Lambo

Lamborghini Urus PHEV, ecco quando arriva quella con il V8

        Romain Grosjean, noto ex pilota di Formula 1 e ora pilota Lamborghini, &egrave;&nbsp; il nuovo protagonista della campagna della Casa del Toro per il Mondiale Endurance 2024. Il campione svizzero con passaporto francese, racconta del fascino delle gare di endurance e dell'attesa che circonda la Hypercar da pista, la cui partecipazione al WEC &egrave; stata annunciata dalla Casa di Sant'Agata.  LMDh di Lamborghini da 680 cv Grosjean, 36 anni, che ora vive a Miami, ha corso 179 gare in F.1 dal 2012 al 2020, e ha iniziato a correre per la divisione Motorsport di Squadra Corse di Lamborghini a gennaio 2023, in occasione della 24 Ore di Daytona, a bordo di una Hurac&aacute;n GT3 EVO2. Grosjean adesso sta contribuendo allo sviluppo dell'atteso prototipo ibrido da corsa LMDh di Lamborghini, alimentata da un nuovo V8 biturbo da 3,8 litri e 680 cv di potenza. Hypercar che guider&agrave; nel Mondiale Endurance a partire dalla prossima stagione. Grosjean pronto al WEC "Amo le gare di endurance - racconta Grosjean -. Quando mi sono trasferito negli Stati Uniti, Daytona mi affascinava molto e Lamborghini mi ha dato l&rsquo;opportunit&agrave; di partecipare. Adoro l&rsquo;atmosfera che si respira e la possibilit&agrave; di rappresentare un marchio cos&igrave; importante. Quando hai 20 anni, l&rsquo;unica cosa importante &egrave; essere il pi&ugrave; veloce. Adesso che ho qualche anno in pi&ugrave;, sono felice di far parte di una squadra. Non si tratta pi&ugrave; solo di me: devo anche assicurarmi che il team sia il migliore in pista. &Egrave; una questione di compromessi e di accontentare tutti. Ci fidiamo moltissimo gli uni degli altri e la sfida principale per tutti, compresi meccanici e ingegneri, &egrave; davvero la resistenza. Quello dei piloti &egrave; il compito pi&ugrave; facile: noi ci riposiamo! Nelle gare di endurance bisogna aspettarsi l&rsquo;imprevedibile ed essere pronti ad affrontarlo".Oltre al WEC, la nuova arma da pista Lamborghini parteciper&agrave; anche alla IMSA WeatherTech SportsCar Championship in Nord America, anche se le attenzioni degli appassionati saranno rivolte soprattutto al titolo endurance e a Le Mans. Perch&eacute; guida una Urus Performante verde E qual &egrave; invece il rapporto quotidiano di Grosjean con Lamborghini? Il pilota &egrave; molto soddisfatto della sua Urus Performante&nbsp;che, come lui stesso afferma, considera un'auto di famiglia, sebbene particolare. "Guidarla &egrave; davvero fantastico. La Performante ha un suono straordinario e, anche se &egrave; un Suv, tutti sanno che si tratta di una Lamborghini. E c&rsquo;&egrave; spazio per i miei figli". La palette di colori di Lamborghini ha per&ograve; causato qualche piccolo problema. "Mia figlia voleva un&rsquo;auto viola o rosa. Il mio secondogenito preferiva il giallo. Mio figlio maggiore la voleva arancione e mia moglie nera. Allora ho detto: 'Va bene, sapete cosa facciamo? La prendiamo verde. L&rsquo;auto &egrave; mia e decido io...'". Lamborghini Urus Performante Essenza SCV12, quando l'hypercar non basta       

L'ex pilota di F.1, che correr&agrave; l'Endurance con l'inedita Hypercar del Toro, si diverte al volante del suo Suv verniciato di verde

Lamborghini, Grosjean si gode il suo Urus Performante in attesa del WEC

        "Da grandi poteri derivano grandi responsabilit&agrave;", una frase che dovrebbe essere il mantra di tutti i proprietari di auto sportive ad alte prestazioni. &Egrave; il caso di un automobilista polacco, che ha schiantato la propria Lamborghini Hurac&aacute;n EVO nel tentativo di stupire alcuni spettatori che riprendevano la scena con lo smartphone. Il folle incidente di due Ferrari: supercar distrutte contro una villa Lamborghini Hurac&aacute;n EVO, lo stupido incidente Nonostante ausili elettronici sempre pi&ugrave; numerosi e avanzati, la guida di una supercar richiede abilit&agrave; e pratica. Una pratica che sarebbe meglio fare in pista o, al limite, su strade poco trafficate e non nel bel mezzo della citt&agrave; affollata di passanti. A Varsavia, in Polonia, un automobilista lo ha imparato a sue spese con la sua Lamborghini Hurac&aacute;n EVO verde. I numerosi video che circolano in rete ritraggono un goffo tentativo di accelerare lungo Emilia Plater, un noto viale della capitale: la vettura, molto probabilmente privata dei controlli di stabilit&agrave;, inizia a sovrasterzare leggermente a destra appena il &ldquo;pilota&rdquo; si immette sulla carraggiata da una strada secondaria; nel tentativo di correggere il traverso, l&rsquo;uomo fa molto peggio innescando il cosiddetto effetto pendolo. La Lamborghini, ormai ingestibile, termina la sua corsa sul muretto spartitraffico a sinistra, riportando danni al frontale. &Egrave; una fortuna che l&rsquo;impatto non abbia coinvolto persone o animali presenti sulla strada. Di seguito il video:  Oltre al danno, la multa Come mostrato dagli altri filmati della pagina Facebook di Miejski Reporter, testata specializzata in sinistri stradali, la supercar ha riportato danni considerevoli sul lato destro del paraurti anteriore, oltre alla rottura del semiasse posteriore sinistro. La presenza di sabbia o segatura intorno al veicolo indica, inoltre, una possibile perdita di liquido, che fa pensare a danni interni pi&ugrave; gravi. Per lo stupido e pericoloso gesto, al proprietario (sebbene qualcuno ipotizzi si tratti di un&rsquo;auto a noleggio) &egrave; stata comminata una sanzione di 200 zloty polacchi, circa 45 euro. Troppo poco, forse, per far imparare la lezione. Suv precipita in una voragine: sembrava un'innocua pozza d'acqua       

Uno stupido incidente causato dall'esibizionismo: schianta la Lamborghini Hurac&aacute;n EVO mentre i passanti riprendono con il cellulare

Varsavia, schianta una Lamborghini sotto gli occhi di tutti!

In questo mese di maggio 2023 Lamborghini festeggia i sessant&#39;anni di vita. L&#39;azienda bolognese nacque nel maggio 1963 da un intuizione del capostipite, l&rsquo;industriale bolognese Ferruccio Lamborghini. Per omaggiare questa storica ricorrenza, la marca di Sant&#39;Agata Bolognese aveva intenzione di dare vita a una serie di festeggiamenti che sarebbero culminati in un grande evento all&#39;interno stessa della fabbrica e che avrebbe dovuto svolgersi domenica 28 maggio. Alla presenza di ospiti e clienti speciali da tutto il mondo, compresa una sfilata delle vetture pi&ugrave; classiche e iconiche della storia Lamborghini. Invece, causa dell&#39;alluvione dell&rsquo;Emilia-Romagna, l&#39;evento &egrave; stato in extremis rinviato e Lamborghini ha preferito destinare 1 milione di euro dal budget che era stato stanziato per l&#39;organizzazione della festa, versandolo in beneficienza al fondo di solidariet&agrave; per sostenere il popolo dell&rsquo;Emilia-Romagna: la sua stessa terra nella quale &egrave; nata ed ha avuto successo trasformando da azienda artigianale a grande industria automobilistica.  60 anni di Lamborghini, lo speciale  Test speciale a tutto V12  Il compleanno dei 60 anni di vita, per&ograve;, non si pu&ograve; certo cancellare. Perci&ograve; per ripercorrere la storia del marchio emiliano vogliamo proporre proporvi un servizio davvero esclusivo: abbiamo guidato cinque delle auto pi&ugrave; i oniche della storia Lamborghini. Su e gi&ugrave; per le colline e le strade dell&#39;Emilia-Romagna dove sono nate e sono state collaudate nei loro primi anni di vita. Si tratta di 400GT, Miura, Countach, Diablo e Murcielago. Sono le Lambo pi&ugrave; simboliche della storia e ciascuna identifica un decennio ruggente sia dell&rsquo;automobilismo che della stessa Lamborghini: dall&rsquo;artigianalit&agrave; meccanica dei primi anni Sessanta, all&rsquo;orgia di design degli anni Settanta fino alla tecnologia spinta dei primi anni Duemila.&nbsp;  Sono queste cinque Lambo che in questi 60 anni hanno costruito la leggenda del marchio. E sono accomunate da un particolare: sono tutte spinte dal motore 12 cilindri a V, il primo propulsore che Ferruccio Lamborghini fece costruire a Sant&rsquo;Agata e che &egrave; rimasto l&rsquo;emblema del marchio del toro. Lamborghini fin dal 1963 si distinse per l&rsquo;adozione di un motore 12 cilindri che fino ad allora pochio potevano vantare. E che venne progettato dall&rsquo;ingegner Giotto Bizzarrini, un motorista eclettico e geniale cui Ferruccio Lamborghini affid&ograve; l&rsquo;incarico di motorizzare al meglio le proprie Lambo. Bizzarrini tra l&rsquo;altro, quasi per un atroce scherzo del destino, &egrave; scomparso all&rsquo;et&agrave; di 97 anni proprio pochi giorni fa: il 13 maggio, esattamente nel mese che si identifica con la nascita del mito Lambo.  Ferruccio Lamborghini ingaggi&ograve; il motorista toscano autore della famosa Ferrari GTO perch&eacute; voleva un V12 potente per non avere sulle proprie auto nulla di meno rispetto alle Ferrari. Bizzarrini costru&igrave; per lui un 12 cilindri a V di 60 grandi talmente potente, ben concepito e moderno che questo propulsore, con pochi aggiornamenti, ha vissuto fino al 2011. Quasi cinquant&rsquo;anni. Ed &egrave; lo stesso motore che in cilindrate e potenze differenti, ma con le stesse soluzioni tecniche di base, equipaggia tutte le cinque Lambo V12 del nostro test esclusivo.  Scorri tra le schede per continuare  &nbsp;  La 400 GT    La prima &egrave; la Lamborghini 400 GT, una elegante coup&eacute; che Ferruccio ha voluto costruire all&#39;inizio della sua carriera da industriale dell&rsquo;automobile proprio per sfidare Enzo Ferrari. &Egrave; una elegante granturismo 2+2 posti, unica Lambo a motore anteriore della storia passata del marchio.  Quella su cui ci siamo seduti al volante &egrave; una 400 GT perfettamente conservata, che ha ormai quasi 60 anni di vita, e l&rsquo;abbiamo guidato sulle tortuose strade collinari vicino alla fabbrica bolognese. Gli interni in pelle pregiata, il grande volante di legno come si usava all&#39;epoca e le precarie cinture di sicurezza che non si avvolgono come quelle moderne ma sono davvero d&lsquo;impiccio, fanno tornare indietro col pensiero, durante la guida, a un&#39;epoca ruggente dell&#39;automobilismo d&#39;altri tempi. Quando la macchina non andava semplicemente guidata, ma condotta di forza o talvolta assecondata. La difficolt&agrave; maggiore che abbiamo trovato? Prima di tutto la frenata. Scarsissima la potenza frenante, dei dischi freno dell&rsquo;epoca, quasi inesistente la modulabilit&agrave; dei freni. Profondamente diversa da quelle delle auto moderne. Perci&ograve; bisogna abituarsi ad anticipare i tempi: prevedere i rallentamenti ed agire sui freni con un enorme anticipo prima delle curve rispetto a come ci comporteremmo oggi. Altra grande difficolt&agrave; manovrare lo sterzo: riuscire a far girare nelle curve o anche semplicemente in manovra la Lambo 400GT, priva com&#39;&egrave; di servosterzo e con una scivolosissima corona in legno che non aiuta a far presa, &egrave; difficile e faticosissimo. Richiede un vero sforzo fisico. Per&ograve; che gioia condurla sulle strade dove un tempo si faceva ammirare.  Scorri tra le schede per continuare  &nbsp;  La Lamborghini Miura    Per seconda abbiamo guidato la Miura: la pi&ugrave; leggendaria delle auto bolognesi e la prima a portare il nome di una razza di tori. La Miura del nostro test era un modello SV 400 del 1971 quindi prodotto cinque anni dopo l&#39;uscita della prima Miura che risaliva al 1966. &Egrave; stata la prima vera supercar dell&#39;industria automobilistica. Sedersi dentro una Miura a quasi sessant&#39;anni di distanza lascia stupiti: l&rsquo;abitacolo &egrave; angusto ma il volante &egrave; molto largo allora dopo di poter demoltiplicare meglio lo sforzo e la pedaliera &egrave; molto ravvicinata al sedile. Per cui bisogna guidare a ginocchia allargate per poter fare spazio al volante che si viene a trovare in mezzo alle gambe. Un assetto di guida veramente lontano da quelli moderni! Il comfort non esiste, e semmai ce ne fosse ancora un pizzico, sarebbe comunque vanificato dal rombo del motore 12 cilindri Lamborghini che &egrave; proprio alle nostre spalle e trasmette sonorit&agrave; e vibrazioni incredibili attraverso la paratia che separa il vano motore posteriore e l&rsquo;abitacolo.  La Miura fu un progetto audace creato dall&#39;ingegner Dallara di una supercar stradale con caratteristiche da corsa che prevedeva il motore V12 4 litri da quasi 400 cavalli in posizione trasversale. Questo ha spinto Dallara a costruire una vettura corta e larga ed a passo estremamente ridotto, quindi molto agile nelle curve lente ma da controllare con perizia sul veloce.  Scorri tra le schede per continuare  &nbsp;  La Lamborghini Countach    La terza auto che abbiamo guidato &egrave; la Countach dei primi anni Settanta, una delle poche Lambo che non ha il nome di un toro. La Countach venne disegnata da Marcello Gandini un geniale designer che aveva gi&agrave; realizzato la Miura cinque anni prima e fu un&#39;auto di rottura a livello stilistico: tanto era rotonda e morbida nelle forme la Miura, quanto appuntita e spigolosa la Countach. Gandini per le forme di questa Lambo si &egrave; adeguato alla moda stilistica del decennio che prevedeva forme squadrate e linee spezzate. La Countach ha un profilo a cuneo che era davvero avveniristico per l&rsquo;epoca e quando fu mostrata lasciato di stucco tutti gli appassionati. Inoltre sfoggia per la prima volta quelle porte a forbice che si aprono verso l&#39;alto che allora sono diventate un simbolo del marchio Lamborghini. La Countach per&ograve; non &egrave; soltanto stile ma anche ergonomia, perch&eacute; quando ci siamo seduti dentro abbiamo apprezzato l&rsquo;utilit&agrave; di queste porte che spalancano davvero l&rsquo;abitacolo agevolando l&rsquo;ingresso al punto che si sale a bordo senza alcuna difficolt&agrave; rispetto invece alla Miura. Con la Countach il V12 raggiunse la cilindrata dei 5 litri pieni e la potenza di oltre 450 cavalli.  Scorri tra le schede per continuare  &nbsp;  La Lamborghini Diablo    Con l&#39;auto successiva, la famosa Diablo, la Lamborghini &egrave; entrata in una fase pi&ugrave; moderna della sua esistenza. Siamo nei primi anni &rsquo;90 e l&rsquo;azienda Lamborghini non appartiene pi&ugrave; a Ferruccio Lamborghini ma prima viene acquisita da una societ&agrave; malese e poi dall&#39;americana Chrysler. La Diablo &egrave; una supercar che rappresenta un&#39;evoluzione dello stile Countach sempre con forma a cuneo, ma ancora pi&ugrave; aggressiva, sempre con porte che si aprono verso l&#39;alto ma possiede finiture e qualit&agrave; migliori. Si avverte subito alla guida perch&eacute; l&rsquo;auto &egrave; pi&ugrave; confortevole, ha il servosterzo ed &egrave; stata dotata di miglioramenti imprescindibili per un&rsquo;auto cos&igrave; prestigiosa.  Sulla Diablo, il V12 Lamborghini supera il tetto dei 500 cavalli e questa supercar a cuneo diventa l&rsquo;auto di serie pi&ugrave; veloce al mondo: 325 km orari. La Diablo per&ograve; rappresenta anche una svolta tecnica fondamentale per Lambo perch&eacute; introduce per la prima volta in una Lamborghini la trasmissione integrale a quattro ruote motrici tramite un giunto viscoso che sposta parte della cavalleria all&rsquo;avantreno.  Scorri tra le schede per continuare  &nbsp;  Lamborghini Murcielago    L&#39;ultima Lamborghini del nostro test &egrave; la Murcielago.; anche in questo caso si &egrave; ricorsi al nome di un toro per simboleggiare la supercar Lambo V12. La Murcielago &egrave; bellissima nelle sue forme per&ograve; evoca meno fascino delle Lambo pi&ugrave; storiche proprio perch&eacute; &egrave; un&#39;auto ormai moderna e vicina alle supercar dei giorni nostri. &Egrave; stata costruita nel 2001, quando la Lamborghini era gi&agrave; sotto la propriet&agrave; Audi, e dai dettagli si nota infatti che &egrave; meno artigianale ma pi&ugrave; solida. Mostra la tipica qualit&agrave; costruttiva alla tedesca e si capisce che questa Lambo &egrave; stata la prima a godere di una produzione industriale differente gestita da sistemi di controllo qualit&agrave; tipici del gruppo tedesco.  La Murcielago adotta ancora il 12 cilindri originale a V di 60&deg; progettato da Bizzarrini portato in questo caso al limite dei 6 litri di cilindrata ed &egrave; la prima Lambo a superare i 600 cavalli di potenza. Ma nonostante una cavalleria cos&igrave; elevata abbiamo riscontrato nel nostro test che &egrave; anche la supercar Lambo pi&ugrave; facile da guidare e pi&ugrave; gestibile in ogni condizione, grazie all&rsquo;introduzione dei primi sistemi di aiuto alla guida e del cambio robotizzato al volante che la rendono ormai simile alle vetture moderne.  Il resto &egrave; storia recente. Ed &egrave; rappresentato dalla Aventador, la supercar attuale che presto verr&agrave; sostituita dalla Revuelto, La prima Lambo con motore ibrido e sopra i mille cavalli. Ma nonostante potenze sempre pi&ugrave; elevate e tecnologie d&rsquo;avanguardia, &egrave; difficile eguagliare il fascino che emanano le vecchie Lambo artigianali d&rsquo;un tempo. Che abbiamo guidato con emozione e sentimento. 

Abbiamo guidato le 5 V12 pi&ugrave; iconiche del Toro di Sant&#39;Agata. Ecco quali emozioni regalano 400GT, Miura, Countach, Diablo e Murcielago

Lamborghini, test esclusivo per i 60 anni del Toro

Dopo Ferrari, anche Lamborghini offre un significativo aiuto alla popolazione duramente colpita dall&#39;enorme alluvione che ha colpito l&#39;Emilia-Romagna. L&#39;azienda ha donato un milione di euro per contribuire alla raccolta fondi denominata &quot;Un sostegno per l&#39;Emilia-Romagna&quot;.&nbsp;Questa iniziativa &egrave; stata promossa dall&#39;Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e mira a fornire assistenza alle comunit&agrave; devastate dalla calamit&agrave; degli ultimi giorni.  Donazione e annullamento dei festeggiamenti  I fondi donati da Lamborghini saranno gestiti in stretta collaborazione con gli enti locali: particolare attenzione sar&agrave; rivolta ai progetti di ripristino ambientale, necessari per affrontare gli effetti negativi del disastro idrogeologico. In segno di rispetto e solidariet&agrave; verso le vittime e l&#39;intera regione, la &quot;Casa del Toro&quot; ha anche preso la decisione di cancellare le celebrazioni previste per il 60&ordm; anniversario dell&#39;azienda. L&#39;evento intitolato &quot;60&ordm; Anniversario Giro&quot;, originariamente programmato per partire da piazza del Popolo a Roma e terminare a piazza Maggiore a Bologna, &egrave; stato quindi annullato Questa scelta dimostra l&#39;impegno dell&#39;azienda nel mettere al primo posto le necessit&agrave; e il sostegno alle comunit&agrave; colpite, rinunciando a celebrare il proprio traguardo storico in un momento cos&igrave; difficile.  &quot;Automobili Lamborghini &egrave; da sempre attenta e sensibile al territorio che la ospita. Attraverso questo gesto concreto vogliamo esprimere la nostra solidariet&agrave; e vicinanza nei confronti delle comunit&agrave; interessate da questa emergenza ambientale&quot;, ha detto Stephan Winkelmann, chairman e ceo della Casa di Sant&#39;Agata Bolognese. Sull&#39;annullamento degli eventi in programma ha aggiunto: &quot;Eravamo ormai pronti a dare inizio alle celebrazioni del 60/o anniversario ma non potevamo ignorare questa tragedia che ci tocca da vicino perch&eacute; affligge direttamente le famiglie di alcuni colleghi e colpisce la Regione che la nostra azienda chiama casa&quot;.  Sogni una Lamborghini? Guarda il listino dell&#39;usato 

La Casa del Toro segue la scia di Ferrari: i fondi saranno gestiti dagli enti locali per il ripristino ambientale. Annullati anche i festeggiamenti per i 60 anni del marchio

Lamborghini dona 1 milione di euro per l&#39;Emilia-Romagna

Clamoroso &quot;barn find&quot; in California: in un deposito &egrave; stata ritrovata, infatti, il primo esemplare di Lamborghini Countach LP500S (a questo link la storia dell&#39;iconico modello). In particolare, si tratta della vettura esposta dalla Casa di Sant&#39;Agata Bolognese al Salone dell&#39;Automobile di Ginevra nel 1982, per anni di propriet&agrave; di Carlos Cavazo, chitarrista del celebre gruppo metal Quiet Riot. La rarissima vettura &egrave; ora in vendita presso Driver Source, rivenditore di auto di lusso di Houston, Texas, in attesa di un proprietario che la riporti all&#39;antico splendore.    Prima Lamborghini Countach LP500S: storia e prezzo  Questa Countach LP500S &egrave; la prima dei 321 esemplari totali e una delle prime cinque vetture dotate del logo &quot;5L&quot; sul retro. Dopo essere stata esposta da Lamborghini al Salone di Ginevra del 1982 (lo dimostrano una foto e una lettera dell&#39;epoca), fu acquistata inizialmente in Italia, poi spedita in Germania e, infine, esportata negli Stati Uniti. Qui, l&#39;auto dovette essere modificata per essere immatricolata rispettando le normative sulle emissioni inquinanti: i carburatori Weber, di serie sul propulsore V12 da 4,75 litri per 375 CV, furono sostituiti da un sistema di iniezione elettronica di derivazione BMW. Nel 1985, la rara supercar fu acquistata da Carlos Cavazo, chitarrista solista dei Quiet Riot, che se ne innamor&ograve; vedendola in vetrina presso un concessionario del Robertson Boulevard, di Los Angeles. A conferma di ci&ograve;, alle chiavi &egrave; allegato un divertente cartellino con la scritta &quot;Carlo Cavazzo&quot;, una sorta di italianizzazione delle generalit&agrave; del musicista. Il bolide italiano, con 66.198 chilometri segnati sulla strumentazione, &egrave; stato poi lasciato per oltre 20 anni (dal 2001) nel deposito di &quot;Franco&#39;s European Sports Cars&quot;, noto dealer di auto esotiche. Ora, la Countach &egrave; in vendita &quot;come &egrave; stata scoperta&quot; presso Driver Source al prezzo di 643.000 euro (695.000 dollari). Alettone posteriore (smontato) e brochure originali sono incluse.    Certificata da Balboni  L&#39;originalit&agrave; della vettura &egrave; stata confermata da Valentino Balboni, pilota ed ex capo collaudatore Lamborghini: numero di telaio 72, stampato su cofano anteriore e coperchi del motore, oltre a elementi caratteristici come i cerchi in magnesio Campagnolo, scritte 5S e parafanghi, sono &quot;prove&quot; inconfondibili che contribuiscono ad aumentare valore ed esclusivit&agrave; della supercar italiana disegnata dal grande Marcello Gandini. 

La rarissima supercar, rimasta oltre 20 anni in un deposito, &egrave; stata di propriet&agrave; di Carlos Cavazo, chitarrista dei Quiet Riot

Ritrovata la prima Lamborghini Countach LP500 S: &egrave; in vendita!

        In tanti desiderano guidare una supercar, e per chi non se la pu&ograve; permettere, la soluzione migliore &egrave; noleggiarla, spendendo certamente una grossa cifra, ma con la soddisfazione e l'emozione di potersi mettere al volante dell'auto dei propri sogni. Certo, auto di quel genere bisogna anche saperle guidare, altrimenti l'imprevisto &egrave; dietro l'angolo. Come &egrave; successo a un automobilista australiano che si &egrave; andato a schiantare a bordo della Lamborghini Hurac&aacute;n che aveva appena noleggiato, per poi darsi alla fuga. La Lamborghini prende il volo: si schianta su una casa e va a fuoco Lamborghini si schianta contro un concessionario La polizia di Sydney &egrave; infatti alla ricerca del conducente di una Hurac&aacute;n a noleggio che si &egrave; schiantato contro un concessionario di auto usate. I filmati delle telecamere di sicurezza mostrano l'auto che attraversa tre corsie di traffico per poi irrompere nel parcheggio del rivenditore. Prima di schiantarsi, la Lamborghini ha urtato un marciapiede e si &egrave; schiantata contro una Ford Falcon. La forza dell'impatto &egrave; stata sufficiente a danneggiare altre due auto parcheggiate accanto alla Falcon. Dopo l'incidente, il guidatore&nbsp; sarebbe uscito dal veicolo in preda al panico, lamentando un colpo di frusta. I testimoni hanno raccontato che il conducente ha detto di non voler coinvolgere la polizia e che avrebbe risolto la questione tramite la societ&agrave; di noleggio. Poi &egrave; salito su un altro veicolo e si &egrave; allontanato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, come riportano le testate locali. La Lamborghini era di propriet&agrave; della Lambo For Hire, a sua volta &egrave; di propriet&agrave; della Crash Claim, una societ&agrave; di gestione degli incidenti. L'azienda non ha voluto comunicare ai giornalisti il nome del conducente. Ricordare le caratteristiche di una Hurac&aacute;n appare superfluo: bisogna infatti essere consapevoli di essere al volante di un'auto con un motore V10 5.2 da 640 cv. Saper dosare accelerazione e frenata &egrave; fondamentale per non provocare incidenti e non rischiare l'incolumit&agrave; di se stessi e degli altri utenti della strada. Con la Lamborghini ne tampona un'altra: che guai per un parcheggiatore VIDEO       

Il guidatore della supercar &egrave; finito contro le auto, per poi darsi alla fuga

Noleggia una Lamborghini e si schianta subito contro la concessionaria!

La Revuelto di Lamborghini ha una storia dietro tutta da scoprire. Innanzitutto, questa supercar &egrave; la prima V12 ibrida plug-in della Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese, e la sua realizzazione ha richiesto un lungo lavoro. Il Marchio, affinch&eacute; Revuelto potesse vedere la luce del sole, ha investito 150 milioni di euro nel territorio bolognese, per poter espandere l&#39;impianto produttivo di circa 172 mila metri quadri. Questo senza per&ograve; far soffrire l&#39;ambiente, dato che ha sfruttato un sistema di produzione energetica carbon neutral.  Lamboghini Hurac&aacute;n Sterrato, la supercar per tutte le stagioni  Il lavoro per la Revuelto  La nuova supercar ha preso vita grazie all&#39;utilizzo di attrezzature all&rsquo;avanguardia, senza contare il contributo dei robot autonomi che vanno in aiuto agli operatori specializzati. Ma per conferirle questo fascino futuristico irresistibile, sono stati messi in campo anche materiali innovativi. Fra questi le nuove presse da 2.500 e 5.000 tonnellate, le quali creano la monoscocca in fibra di carbonio in Forged Composite, una lavorazione studiata da Lamborghini. La scocca, poi, pesa il 10% in meno e ha il 20% di rigidit&agrave; torsionale in pi&ugrave; rispetto all&#39;Aventador.  Passando agli interni, la pelle che ricopre i sedili &egrave; anch&#39;essa controllata digitalmente dai robot, e in tale modo si possono pulire nell&#39;immediato i rivestimenti dopo l&rsquo;applicazione dei ricami per ottenere un risultato migliore.  Ranieri Piccoli, Lamborghini Chief Manufacturing Officer, si &egrave; cos&igrave; espresso: &ldquo;La Revuelto &egrave; una macchina ibrida, molto customizzabile e al tempo stesso artigianale. Per produrla abbiamo alzato l&rsquo;asticella, creando quella che chiamiamo Manifattura Lamborghini Next Level: un sistema di produzione che tiene sempre al centro l&rsquo;uomo ma che abbiamo adattato a un prodotto molto pi&ugrave; complesso e a processi che prima non utilizzavamo&rdquo;. Le prime consegne per la Revuelto dovrebbero iniziare nel quarto trimestre del 2023.  Lamborghini Urus Performante Essenza SCV12, quando l&#39;hypercar non basta    &nbsp; 

La supercar V12 &egrave; la prima ibrida plug-in della Casa di Sant&#39;Agata Bolognese, da 1.015 CV

Lamborghini, ecco come nasce la nuova Revuelto

C&#39;&egrave; da giurare che nel garage dei facoltosi e fortunati clienti Lamborghini, in grado di assicurarsi uno dei 40 esemplari della Essenza SCV12 da pista, ci sia gi&agrave; una nutrita rappresentanza di modelli stradali di altissimo livello. Lamborghini e non solo.  Con la Lamborghini Urus Performante Essenza SCV12, tuttavia, a Sant&#39;Agata Bolognese hanno pensato bene si offrire un&#39;alternativa stradale, ad altissime prestazioni e versatile, esattamente a tema Essenza SCV12. Ovvero, lo stile dell&#39;esemplare da pista trasportato sull&#39;Urus Performante. Al percorso di personalizzazione, curato da Lamborghini Ad Personam, hanno preso parte ciascuno dei 40 possessori della SCV12.&nbsp;  Lamboghini Hurac&aacute;n Sterrato, la supercar per tutte le stagioni    Design bicolore e tanto carbonio per la Urus  Rispetto a una &quot;ordinaria&quot; Urus da 666 cavalli, la Performante Essenza SCV12 mette in mostra numerosi particolari in fibra di carbonio a vista, trattati con finitura opaca o lucida. Dal cofano motore alle calotte degli specchi, dal tetto alle applicazioni sugli archi passaruota, fino all&#39;elemento che incornicia i fari posteriori. Uno schema bicolore amplificato dal trattamento color nero riservato alla parte inferiore del Suv, sulle fiancate come sulla fascia paraurti.  A completare lo schema cromatico ci pensa un pinstriping con un colore a contrasto, applicato sul montante e la linea del tetto, sui profili del paraurti anteriore, alla base delle portiere e sul paraurti posteriore.  Detto della possibilit&agrave; totale di personalizzazione offerta al cliente, ciascuna Lamborghini Urus Performante Essenza SCV12 sfoggia il numero dell&#39;esemplare da pista sulle fiancate, cerchi da 23 pollici neri e pinze freno color nero lucido.    Alcantara, carbonio e alluminio a bordo  Gli interni ruotano intorno ai rivestimenti in Alcantara nero Cosmus e inserti in pelle. Le applicazioni in carbonio, altre in alluminio anodizzato e la targhetta identificativa completa il trattamento speciale dell&#39;abitacolo. Una targhetta che pu&ograve; scegliersi tra il logo Lamborghini 60&deg; Anniversario e una con il proprio nome, in entrambi i casi abbinata al numero della vettura.  La specifica Performante del maxi-suv Lamborghini raggiunge i 306 km/h di velocit&agrave; massima e accelera in 3&quot;3 da 0 a 100 orari, grazie al V8 4 litri biturbo da 666 cavalli e 850 Nm.  Top 10 Lamborghini: le pi&ugrave; incredibili di sempre 

Accessibile solo ai gi&agrave; possessori del modello da pista, la specialissima versione dell&#39;Urus replica colori e livrea della Essenza SCV12 intorno alla tecnica della Performante da 666 cavalli

Lamborghini Urus Performante Essenza SCV12, quando l&#39;hypercar non basta

        Cosa significa libert&agrave;? Prendere una Lamborghini, alzare l'assetto, dotarla di pneumatici da sterrato e correre il pi&ugrave; veloce possibile sulla terra. La nuova Hurac&aacute;n&nbsp;Sterrato non sar&agrave; certo la prima a mostrare il suo lato pi&ugrave; da rally, ma &egrave; l'unica che pu&ograve; vantare un V10 aspirato quando in discussione ci sono i traversi.E par farlo ha deciso di presentarsi con l'abito adeguato alla nuova mansione. Pi&ugrave; alta di 44 mm, cerchi da 19 con pneumatici specifici sviluppati da Bridgestone, carreggiate allargate di poco pi&ugrave; di 30 mm, e tutta una serie di dettagli tipici dei veicoli off-road. Come ad esempio i rivestimenti dei passaruota e le barre sul tetto. La presa d'aria che alimenta il V10 da 610 cavalli &egrave; stata posizionata sul tetto (non pi&ugrave; ai lati come sulle altre Hurac&aacute;n), perch&eacute; se con la terra vi volete sporcare, al motore dovete prestare attenzione. Pala, piastre per la sabbia e ruota di scorta non sono parte del corredo, dato che la Sterrato rimane pur sempre una supercar. Ci sono per&ograve; i faretti supplementari, per gli specialisti delle scorribande dopo il tramonto. Battute a parte, quello che abbiamo avuto modo di toccare con mano ci ha lasciato non solo colpiti, ma decisamente sorpresi. Lamborghini Revuelto, l'intervista al designer Mitja Borkert  L'elettronica che vorrei Al di l&agrave; di quanto asserito sulle modifiche di natura estetica e di assetto, il lavoro forse pi&ugrave; importante ai fini della trasformazione in Sterrato, &egrave; stato fatto sull'elettronica. Ovvero su quella parte che sovrintende il sistema Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata (LDVI). La piattaforma inerziale del Toro &egrave; stata stravolta per assecondare le necessit&agrave; di una vettura veloce non solo in strada, ma pure sullo sterrato.Sparisce cos&igrave; la modalit&agrave; di guida Corsa per fare spazio a quella Rally, lasciando a Strada il compito di divertivi nell'uso quotidiano e a Sport di regolare le performance in pista (e non solo ovviamente!). Ma soprattutto spariscono le quattro ruote sterzanti, potendo contare su tarature e set-up differenti di trasmissione, differenziale posteriore, e naturalmente di gestione delle quattro ruote motrici. Piacere assoluto Parlando squisitamente di guida, la Sterrato rientra a tutti gli effetti tra le Lambo &ldquo;definitive&rdquo;. Non che STO e Tecnica non sappiano il fatto loro, ma offre alla Hurac&aacute;n una prospettiva diversa. Se quelle fanno della performance assoluta il leitmotiv, con la STO fortemente track addicted, la Sterrato si focalizza solo e soltanto sul fun to drive. Le altre sono divertenti, ma l'esperienza ed eventualmente la disponibilit&agrave; di una pista possono fare la differenza, mentre &ldquo;lei&rdquo; vi porta su e gi&ugrave; per le montagne come mai prima aveva fatto nessuna Lambo. L'assetto rialzato non stona, ma definisce un approccio alla guida coinvolgente sin dai primi metri. La taratura delle sospensioni pi&ugrave; morbida, i cerchi da 19 e la spalla pi&ugrave; alta degli pneumatici fanno il resto. La confidenza &egrave; assoluta, perch&eacute; il corpo vettura si muove e fornisce tutta una serie di informazioni, non sempre alla portata del pilota di turno. Il baricentro elide il problema delle strade accidentate e dei dossi, fornendo cos&igrave; nuovi scenari di guida alla Huracan, che non deve essere confinata tra i cordoli. Gomme specifiche per l'off-road Tutta questa serie di informazioni derivano anche da una presenza inedita per questo genere di vettura: gli pneumatici Bridgestone Dueler. Un M+S altamente performante, i cui tasselli sono stati in grado di adattarsi alla perfezione sia alla guida su asfalto sia quella su terra. E su quest'ultima superficie puntano sul grip, sulla prima arricchiscono, positivamente s'intende, i movimenti di cui sopra rendendo il divertimento una garanzia senza precedenti. Perch&eacute; ricordiamo che dopotutto la Hurac&aacute;n porta sempre in dote sia il telaio ibrido in alluminio e fibra di carbonio, e tutta la cavalleria e la coppia messa in campo dal V10. Quindi aver ingentilito l'assetto l'ha resa pi&ugrave; divertente nell'utilizzo &ldquo;normale&rdquo;, incredibile sulla terra, ma sempre performante sull'asfalto. Tutto questo non sarebbe potuto essere senza gli interventi al comparto elettronico che regola la trazione e il controllo di stabilit&agrave;. Non serve disattivare i controlli per sentirsi dei veri maschi Alpha, ma affidarsi in toto all'efficienza dell'elettronica. &ldquo;Gi&ugrave; tutto&rdquo; per dirla all'italiana o flat out se preferite gli inglesismi. Le derapate sono all'ordine del giorno, ma lo sforzo &egrave; minimo, basta solo constrosterzare adeguatamente. L'intervento &egrave; sempre puntuale e mai invasivo, modulato in maniera eccelsa, cos&igrave; non si perdere tempo a telegrafare sull'acceleratore e ci si pu&ograve; improvvisare rallisti. C'&egrave; solo un piccolo problema: quasi tutti gli esemplari di Lamborghini Hurac&aacute;n Sterrato sono venduti. Se ne rimanesse ancora qualcuno, dovete far saltar fuori 328mila euro. Top 10 Lamborghini: le pi&ugrave; incredibili di sempre       

Baricentro pi&ugrave; alto, pneumatici dedicati, un design ispirato alle auto da rally e un'elettronica stravolta che rende il divertimento una costante in ogni frangente

Lamboghini Huracán Sterrato, la supercar per tutte le stagioni

Che siano auto sportive o supercar, il mercato italiano ha sempre avuto da offrire modelli non solo ultra potenti ma anche incredibilmente affascinanti e accattivanti. Le vetture Made in Italy, soprattutto facenti parte di questo settore, sono fra le pi&ugrave; amate tanto che spesso sono la prima scelta persino in ambito cinematografico quando c&#39;&egrave; da sfoggiare una supercar particolarmente bella ed elegante. Fra le Case automobilistiche pi&ugrave; amate c&#39;&egrave; di sicuro la Lamborghini, di cui fra l&#39;altro &egrave; stato realizzato un film di recente sul padre fondatore Ferruccio Lamborghini.   Il quale ha dimostrato tutta la potenza, l&#39;ingegno e la creativit&agrave; che ci sono dietro lo sviluppo di questi mastodontici modelli. Ovviamente, fra tutti gli esemplari creati nel tempo, ce ne sono alcuni molto rari e molto costosi che possono essere solo che un miraggio. Ma quali sono? Abbiamo stilato una top 10. Dieci rarit&agrave; Lamborghini il cui prezzo &egrave;, letteralmente, da capogiro.  Lamborghini Centenario, il trattore da mezzo milione di euro  &nbsp;  Lamborghini Countach LP400&nbsp;    Iniziamo la classifica con una Lamborghini vecchio stampo, il cui fascino per&ograve; resta immortale. Parliamo della Countach LP400 del 1974, che oltre a essere la pi&ugrave; costosa venduta all&#39;asta &egrave; anche una delle prime supercar costruite dalla Casa di Sant&#39;Agata Bolognese. L&#39;auto aveva un motore a 4 litri V12 ed era montato longitudinalmente e produceva 375 CV. Il suo prezzo? 1,72 milioni di euro.  &nbsp;  Reventon Roadster&nbsp;    Passiamo alla Lamborghini Reventon Roadster, anno 2010. L&#39;auto funge quasi da spartiacque fra l&#39;era Murcielago e l&#39;era Aventador. Questa incredibile &ndash; e potentissima &ndash; supercar &egrave; dotata di un propulsore V12 di 6,5 litri ed eroga 650 CV di potenza. Pu&ograve; raggiungere una velocit&agrave; massima di 340 km/h. Nel 2022, uno degli esemplari &ndash; sono solo 16 &ndash; &egrave; stato comprato all&#39;asta a 1,85 milioni di euro.  &nbsp;  Sesto Elemento&nbsp;    Fra le Lambo pi&ugrave; costose c&#39;&egrave; poi la Sesto Elemento, che fra l&#39;altro &egrave; l&#39;unica della classifica a non possedere il motore V12 della Casa. L&#39;auto monta infatti un propulsore V10 che eroga ben 570 CV di potenza, seppur non sia un modello (di cui ci sono solo 20 esemplari) omologato per l&#39;uso in strada. La Sesto Elemento era destinata alla pista e, per poter godere della sua &ldquo;forza&rdquo;, il prezzo da pagare era &ndash; dieci anni fa &ndash; di 2,19 milioni di euro, IVA inclusa.  &nbsp;  Miura SV&nbsp;    Proseguiamo con un&#39;altra Lambo degli anni &#39;70, in questo caso del 1972. Il modello in questione &egrave; la Miura Sv, firmata Marcello Gandini. La sua versione finale raggiunse i 385 CV di potenza, potendo toccare fino a 300 km/h. Tre anni fa, l&#39;auto &egrave; stata venduta all&#39;asta per ben 2,38 milioni di euro.  &nbsp;  Centenario Roadster    Proseguendo troviamo la Lamborghini Centenario Roadster, che ha come base l&#39;Aventador ed &egrave; stata prodotta nel 2016 per festeggiare i 100 anni dalla nascita di Ferruccio Lamborghini, padre fondatore. Di questa, ne sono stati prodotti solo 40 esemplari, e tutti utilizzano una versione potenziata a 770 CV del V12 di 6,5 litri. Il suo prezzo era di circa 2,44 milioni di euro.  &nbsp;  Si&aacute;n FKP 37    Parliamo ora di una Lambo un po&#39; pi&ugrave; recente, il suo anno &egrave; infatti il 2020. Si tratta della Lamborghini Si&aacute;n FKP 37, ed &egrave; anche la prima ibrida della Casa Sant&#39;Agata Bolognese che vanta una potenza di 818 CV. La supercar &egrave; stata prodotta in 63 esemplari dal prezzo di 2,44 milioni di euro circa.  &nbsp;  Aventador J&nbsp;    Continuiamo la nostra lista arrivando alla Lamborghini Aventador J. Si torna indietro nel tempo, al 2012, e questa supercar &egrave; una delle poche &ldquo;one-off&rdquo; del Toro. La Aventador J non ha il parabrezza, il tetto e la capote. Ma eroga una potenza di ben 700 CV, e costava ben 2,68 milioni di euro.  &nbsp;  Veneno&nbsp;    Un anno pi&ugrave; tardi dalla Aventador J viene prodotta la Veneno, coup&eacute; prodotta in soli 3 esemplari, che aveva un costo di 3,66 milioni di euro. Partendo dalla base dell&#39;Aventador, &egrave; stata costruita una hypercar veramente incredibile, con un motore V12 da 750 CV.  &nbsp;  SC18 Alston&nbsp;    Penultima &egrave; la Lamborghini SC18 Alston, anno 2018, che sfrutta il know-how della Squadra Corse per soddisfare la richiesta di un cliente che ricercava prestazioni da pista su un&#39;auto stradale. Questa supercar, proprio perch&eacute; diversa, ha un assetto da gara, alettoni molto grandi e 770 CV di potenza. Seppur il prezzo non sia stato ufficializzato, doveva essere intorno ai 6,4 milioni di euro.  &nbsp;  Veneno Roadster&nbsp;    Concludiamo la classifica con la supercar pi&ugrave; rara della Casa di Sant&#39;Agata Bolognese: la Veneno Roadster, anno 2014, di cui sono stati costruiti solo 9 esemplari, con una potenza di 750 CV. Una delle Veneno Roadster &egrave; stata battuta all&#39;asta all&#39;incredibile prezzo di 7,63 milioni di euro. 

La Casa di Sant&#39;Agata Bolognese &egrave; fra i marchi pi&ugrave; amati in tutto il mondo. Ecco una classifica delle sue auto pi&ugrave; rare e costose

Top 10 Lamborghini: le pi&ugrave; incredibili di sempre

        La maggior parte degli utenti della strada non lo sa, ma gli appassionati d'auto s&igrave;: Lamborghini non inizi&ograve; costruendo auto, bens&igrave; trattori, data l'intuizione che Ferruccio Lamborghini ebbe nel secondo dopoguerra, un periodo in cui gli italiani sarebbero ripartiti attraverso il lavoro agricolo. Un'intuizione felice che fece spiccare il volo all'azienda, che soltanto negli anni '60 cambier&agrave; strada. Ma questa &egrave; un'altra storia. Quella che ci interessa riguarda Lamborghini Centenario. No, non la coup&eacute; fuoriserie prodotta dal marchio 7 anni fa con il V12 dell'Aventador portato fino a 770 cv: parliamo infatti del suo omonimo trattore, che &egrave; in vendita su internet a un prezzo degno di una supercar vera e propria.  Lamborghini Centenario, trattore vintage Il trattore Centenario, nomen omen, venne realizzato dal designer Adler Capelli nel 2016 per celebrare, appunto, i 100 anni dalla nascita di Ferruccio. Cinque esemplari su base anni '60, tutti presentati al Salone di Ginevra di quell'anno e gi&agrave; all'epoca costosissimi: ben 250mila euro. E oggi? Lamborghini, 105 anni fa la nascita di Ferruccio Lamborghini Centenario, prezzo e caratteristiche Oggi, un esemplare di quella serie super limitata, di propriet&agrave; del tuner svizzero Cartech Autotechnik, &egrave; in vendita sul sito web classicdriver.com a un prezzo di 489.197 euro, quasi mezzo milione di euro. Il trattore &egrave; in forma smagliante: la carrozzeria metallizzata non verniciata rimanda agli anni '60, il motore &egrave; un Diesel da 2,2 litri e 39 cv con cambio manuale, trazione a due ruote motrici, e 500 km percorsi. A spiccare sono i sei tubi di scarico collocati in alto nella parte anteriore laterale del motore, un posacenere dell'epoca posto vicino alla strumentazione e i cerchi neri firmati Lamborghini. Lamborghini, due trattori del &rsquo;60 e del &rsquo;67 all&rsquo;asta       

Costa come una supercar, il trattore in edizione limitata realizzato nel 2016 per celebrare i 100 anni dalla nascita di Ferruccio Lamborghini

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