        Veloce, potente, bella e gialla. &Egrave; la Lamborghini protagonista di questa sfortunata vicenda che si consuma sulle strade di Belo Horizonte, capitale dello Stato del Minas Gerais in Brasile, poco pi&ugrave; a nord delle pi&ugrave; molto pi&ugrave; note San Paolo e Rio de Janeiro. Il modello &egrave; la Gallardo Spyder del 2008, un&rsquo;auto non pi&ugrave; recentissima ma che conserva intatto il suo grande fascino e mostra in tutta la loro bellezza gli stilemi che hanno reso uniche e famose nel mondo le supercar di Sant&rsquo;Agata.  L'incredibile storia della Lamborghini rubata e ritrovata in un capannone Al fuoco! Mentre stava viaggiando sulla strada Avenida Raja Gab&agrave;glia il motore della Gallardo ha improvvisamente preso fuoco. Per fortuna il conducente se n&rsquo;&egrave; accorto ed &egrave; riuscito a scendere dalla vettura prima di subire conseguenze. Sul posto sono accorsi i Vigili del Fuoco ma quando sono riusciti a domare l&rsquo;incendio ormai la macchina era completamente irrecuperabile, divorata dalle fiamme. &nbsp; Le cause dell&rsquo;incendio Non &egrave; stata effettuata una perizia sul mezzo, quindi stabilire con certezza quali siano le cause che possano aver innescato le fiamme &egrave; impossibile. N&eacute; si &egrave; a conoscenza di casistiche importanti che lascino supporre difetti di ingegnerizzazione da parte dei tecnici di Lamborghini. Una cosa &egrave; per&ograve; vera: supercar di questo tipo non sono espressamente progettate per un uso cittadino e potrebbero subire problemi di surriscaldamento pi&ugrave; delle auto tradizionali, soprattutto nei casi in cui il conducente dia qualche sgasata di troppo per far notare la propria presenza. Ma, come detto, non si va oltre il campo delle ipotesi. Probabilmente una perdita di benzina &egrave; alla causa di quanto accaduto. &nbsp; Completamente distrutta Purtroppo per il proprietario, su cui c&rsquo;&egrave; l&rsquo;anonimato, il danno &egrave; stato molto rilevante. La vettura ha un valore di circa 180mila euro e, da quanto si &egrave; capito, il proprietario non era assicurato contro l&rsquo;incendio. Molto male, soprattutto per un&rsquo;auto di questo valore. Tanto pi&ugrave; che, viste le condizioni dell&rsquo;auto che ormai &egrave; difficilmente riconoscibile, non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; nulla da vendere, nemmeno qualche componente per ricambi.  Leggi anche: Lamborghini, la storia della Countach chiusa per 20 anni in un castello       

180mila euro in fumo in pochi minuti quando la supercar del Toro prende fuoco sulle strade brasiliane di Belo Horizonte.

Una meravigliosa Lamborghini Gallardo distrutta in pochi istanti

        Per il sessantesimo anno dalla fondazione, Lamborghini continua a sfornare modelli esclusivi: il 21 aprile, durante la Milano Design Week, saranno presentate tre versioni in edizione limitata della supercar V10 Hurac&aacute;n presso lo spazio espositivo de "La Segheria" (che ospiter&agrave; in anteprima europea anche la rivoluzionaria Revuelto, erede ibrida dell'Aventador). Nello specifico, le edizioni speciali di Hurac&aacute;n STO, Hurac&aacute;n Tecnica, e Hurac&aacute;n EVO Spyder saranno prodotte in 60 esemplari (per un totale di 180 vetture, in due diverse configurazioni cromatiche per modello) caratterizzati da livree ed elementi unici, come targhetta numerata in fibra di carbonio e loghi "60&deg;". Lamborghini, ecco quando arriver&agrave; l'erede della Hurac&aacute;n Lamborghini Hurac&aacute;n STO 60 Anniversario Edition  La versione pi&ugrave; estrema della gamma V10, Hurac&aacute;n STO (acronimo di Super Trofeo Omologata) si caratterizza per estetica incredibilmente aggressiva e soluzioni aerodinamiche derivate dalle competizioni; il propulsore aspirato, poi, &egrave; in grado di erogare ben 640 CV. La 60 Anniversario Edition alza ulteriormente l'asticella con due configurazioni in tinta tono su tono realizzate dal Centro Stile Lamborghini. La prima sfoggia colorazione blu esterna in tre diverse tonalit&agrave;: Blu Aegeus e Blu Astraeus per la carrozzeria, con elementi in carbonio a vista in finitura Blu Mira. Gli interni, invece, sono rivestiti in Alcantara di colore grigio/nero con impunture a contrasto Blu Mira. La seconda configurazione non &egrave; da meno: Grigio Telesto e Nero Noctis per gli esterni, mentre in abitacolo spiccano le cuciture e inserti in pelle in Rosso Alala dal look racing. Entrambe, inoltre, presentano il logo del 60&deg; anniversario ricamato sulle sedute sportive e sono equipaggiate con cerchi Hek in alluminio forgiato, da 20 pollici di diametro e finitura nero opaco. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Lamborghini Hurac&aacute;n Tecnica 60 Anniversario Edition  Declinazione incredibilmente versatile, la Hurac&aacute;n Tecnica combina prestazioni da auto da corsa a caratteristiche da vettura per un utilizzo quotidiano. Anche in questo caso, l'esclusiva versione 60&deg; Anniversario pu&ograve; essere scelta in due differenti configurazioni di chiara ispirazione racing, entrambe equipaggiate con cerchi Damiso in nero lucido con pinze freno rosse. La prima, sobria ma aggressiva allo stesso tempo, sfoggia carrozzeria in Grigio Telesto con dettagli in Nero Noctis e Rosso Mars; contrasto cromatico che ritroviamo anche in abitacolo, trionfo di materiali nobili come Alcantara e fibra di carbonio. La seconda versione, invece, spicca per carrozzeria Bianco Asopo attraversata da linee in Verde Viper.&nbsp; L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Lamborghini Hurac&aacute;n EVO Spyder 60 Anniversario Edition  Declinazione a cielo aperto della supercar del Toro, Hurac&aacute;n EVO Spyder combina performance ai vertici al piacere della guida "en plein air".&nbsp; Come sulla Tecnica, le due versioni speciali 60&deg; Anniversario sfoggiano cerchi in lega leggera da 20 pollici "shiny black" e dettagli estetici esclusivi. Una pu&ograve; essere configurata con carrozzeria Blu Le Mans e dettagli Bianco Isi a contrasto, stessi colori delle cuciture interne. L'altra, invece, &egrave; ancora pi&ugrave; aggressiva e rende omaggio al tricolore della bandiera italiana grazie alla combinazione di Verde Viper e Bianco Isi sulla carrozzeria e rosso per le pinze dell'impianto frenante. Leggi anche: Lamborghini Revuelto, l'intervista al designer Mitja Borkert       

Per il suo 60&deg; anniversario, Lamborghini presenta tre Hurac&aacute;n in edizione limitata: livree ed elementi esclusivi realizzati dal Centro Stile di Sant'Agata

Lamborghini, tre Huracán esclusive alla Milano Design Week

Ci aveva gi&agrave; anticipato le sue forme aggressive il designer, Mitja Borkert, in un&rsquo;intervista esclusiva il mese scorso. Adesso finalmente possiamo ammirare in tutto il suo splendore la nuova Lamborghini Revuelto. L&rsquo;hypercar del Toro che rompe la barriera dei mille cavalli (1.015 cv per la precisione) e che prende il posto della Avantador. Toglie il fiato per le sue forme aggressive e spigolose. &laquo;Sembra un&rsquo;astronave aliena appena atterrata sulla Terra&raquo;, aveva detto Borkert alludendo al look spaziale di quest&rsquo;auto. Dalla fisionomia inconfondibile grazie ai fari anteriori a forma di Y. A luci accese, vedendola arrivare nella penombra, la Revuelto si riconoscerebbe tra mille. Un&rsquo;hypercar speciale per la quale Lamborghini ha coniato un colore speciale che vedete in queste foto: si chiama arancione Apodis. &Egrave; il nome di una stella grande cinque volte il nostro sole che fa parte di una lontana costellazione, a 400 anniluce dalla Terra. Si distingue nei telescopi per il suo brillante colore arancione. Che si sposa benissimo con le forme della carrozzeria di questa nuova hypercar.  Il resto del servizio, vi aspetta sul prossimo Auto, in edicola il 15 aprile!   

Ecco come &egrave; fatta, nel dettaglio, l&rsquo;erede dell&rsquo;Aventador. La prima ibrida plug-in del Toro spicca per potenza e tante altre esclusivit&agrave;

Su Auto in edicola: i segreti della Lamborghini Revuelto

Dopo il lancio della Lamborghini Revuelto, supercar ibrida plug-in da oltre 1.000 CV, la Aventador &egrave; andata ufficialmente &quot;in pensione&quot; segnando l&#39;abbandono del powertrain V12 non elettrificato. L&#39;ultima versione, denominata Ultimae (LP-780-4), raggiunge lo stato dell&#39;arte con il dodici cilindri aspirato da 6,5 litri portato a 780 CV e 720 Nm di coppia massima. Il preparatore tedesco Novitec, celebre per gli aggressivi tuning estetici e meccanici, ha reso un ultimo tributo alla coup&eacute; bolognese: body kit in fibra di carbonio con inedite prese d&#39;aria e impianto di scarico in acciaio ad alte prestazioni. Come possiamo vedere dal video, ne deriva un sound incredibile.    Novitec Lamborghini Aventador Ultimae, estetica aggressiva  Aventador Ultimae, vero &quot;canto del cigno&quot; del V12 aspirato privo di elettrificazione (in realt&agrave;, sono state prodotte due one-off per celebrarne l&#39;uscita di scena) potrebbe essere la supercar perfetta, senza alcun bisogno di ritocchi estetici o prestazionali. Novitec, come al solito, non la pensa cos&igrave;: l&#39;azienda ha, infatti, lanciato un interessante aggiornamento dedicato alla LP 780-4 (questa la sigla della Ultimae). L&#39;upgrade comprende componenti aerodinamici personalizzati in fibra di carbonio, studiati in galleria del vento e adattati al sistema ALA 2.0 (Aerodinamica Lamborghini Attiva): spiccano nuovo splitter, aperture laterali riviste per massimizzare il raffreddamento dell&#39;impianto frenante,&nbsp;cofano con prese d&#39;aria integrate e minigonne laterali dal design aggressivo.&nbsp;  La &quot;cura&quot; del preparatore tedesco non si &egrave; fermata solo all&#39;estetica. A livello di assetto, le molle sportive ribassate, adattabili alle sospensioni originali, rendono la vettura ancora pi&ugrave; stabile e precisa. I cerchi forgiati Vossen NL4 centerlock da 20 e 21 pollici, sviluppati in esclusiva, sono estremamente leggeri e aumentano ulteriormente la reattivit&agrave; alla guida. Ma la modifica pi&ugrave; interessante risiede nell&#39;impianto di scarico in acciaio il quale, oltre a togliere fino a 19 kg dalla massa totale, esalta la &quot;voce&quot; del V12 aspirato di Sant&#39;Agata Bolognese.&nbsp;  L&#39;urlo del V12: il video   

Novitec esalta ulteriormente l&#39;ultima Lamborghini Aventador con kit aerodinamico in carbonio e scarico ad alte prestazioni: il sound &egrave; da brividi.

Lamborghini Aventador Ultimae by Novitec, che sound! VIDEO

        A Maurizio Reggiani, Vice Presidente Motorsport in Lamborghini dove, per quindici anni, ha svolto il ruolo di CTO &ndash; Chief Technical Officer, il 14 aprile sar&agrave; conferita Laurea ad Honorem in ingegneria meccanica dalla Universit&agrave; di Bologna. La cerimonia si svolger&agrave; nell&rsquo;Aula Magna di Santa Lucia: dopo i saluti del Rettore Giovanni Molari, il prof. Nicol&ograve; Cavina pronuncer&agrave; la Laudatio; a seguire il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Alfredo Liverani, esporr&agrave; le motivazioni che hanno portato all&rsquo;approvazione della proposta di conferimento della laurea. Reggiani e la Lamborghini Da sempre attento all&rsquo;innovazione e alla ricerca, Maurizio Reggiani ha dato un forte contributo alla struttura di Ricerca e Sviluppo di Lamborghini, sperimentando nuove vie nella ricerca tecnologica e di processo e spingendosi spesso al di l&agrave; del puro ambito legato all&rsquo;industria automobilistica. Ha, infatti, dato vita a numerose collaborazioni con istituzioni private e pubbliche e, all&rsquo;Universit&agrave; di Bologna, ha collaborato per realizzare studi sull&rsquo;impiego del grafene per lo smaltimento del calore e ricerche sull&rsquo;incidenza della sonnolenza sugli incidenti stradali. &nbsp;  Reggiani ha avviato e gestito importanti collaborazioni anche con il Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale &ldquo;Aeronautica, Spazio e Mobilit&agrave;&rdquo; e con il Dipartimento di Ingegneria Industriale. &Egrave; titolare del corso &ldquo;New product development in the motor industry&rdquo; per il master &ldquo;Supercars, Superbikes and Motorsports&rdquo; della Bologna Business School ed &egrave; stato uno dei promotori ed artefici di MUNER (Motor vehicle UNiversity of Emilia Romagna) e della connessa Laurea Magistrale Internazionale Interateneo in Advanced Automotive Engineering. &nbsp; Il suo interesse e impegno per i materiali compositi si &egrave; tradotto, negli anni della sua Direzione Tecnica, in oltre 160 brevetti depositati da Lamborghini, principalmente in ambito compositi, dando vita a importanti sinergie anche in ambito internazionale.&nbsp; Con la Laurea ad honorem, l&rsquo;Alma Mater riconosce a Maurizio Reggiani il merito di aver contribuito allo sviluppo del territorio e della tecnologia italiana, grazie alla sua capacit&agrave; di trasformare le proprie visioni in ricerca, poi in prodotti e, infine, in ricchezza per il territorio. Un enorme valore per l&rsquo;Emilia-Romagna e l&rsquo;Italia.  Potrebbe interessarti: Lamborghini Revuelto vs Ferrari SF90 Stradale, dati e soluzioni a confronto&nbsp;       

All'ex CTO di Lamborghini, ora Vice Presidente Motorsport del Marchio, la laurea in Ingegneria Meccanica

A Maurizio Reggiani la laurea ad honorem dell’Università di Bologna

Con la nuova Revuelto, Lamborghini introduce numerose novit&agrave; tecniche, a partire dal powertrain ibrido plug-in che garantisce una potenza di sistema di 1.015 cavalli e prestazioni super, con un&#39;accelerazione da 0 a 100 orari in 2,5 secondi e una velocit&agrave; massima di 350 km/h. Ma la nuova V12 rappresenta anche una importante evoluzione dal punto di vista dello stile. Mitja Borkert, l&#39;uomo che ha disegnato la Revuelto, ci spiega i segreti della nuova supercar.  Nuova Lamborghini Revuelto: la prima hypercar ibrida e &quot;ribelle&quot; del Toro  Borkert: &quot;Il motore allo scoperto? Pi&ugrave; leggero e sexy&quot;  Tedesco, classe 1974, Mitja Borkert ricopre il ruolo di capo del Centro Stile Lamborghini, e negli ultimi anni ha disegnato, insieme al suo team, le forme di modelli come il Suv Urus e la supercar in tiratura limitata Countach, fino ad arrivare alla Revuelto appena svelata. Abbiamo incontrato Mitja Borkert proprio in occasione della presentazione della nuova supercar, e gli abbiamo chiesto com&#39;&egrave; nata, dal punto di vista dello stile, la nuova V12.  &ldquo;Noi partiamo sempre da due concetti, la linea della silhouette e l&#39;inclinazione della cabina &ndash; ci ha spiegato Borkert &ndash; Per la Revuelto abbiamo scelto la Y come grande tema&rdquo;. Una forma, quella della Y, riproposta in diverse parti della vettura, dai fari anteriori a quelli posteriori, fino all&#39;abitacolo. &ldquo;La mia vista preferita &egrave; quella posteriore &ndash; ha continuato il designer tedesco &ndash; Il motore &egrave; a vista perch&eacute; volevamo celebrare il powertrain: cos&igrave; &egrave; meno pesante e pi&ugrave; sexy&rdquo; ha spiegato Borkert.  Guarda la video intervista a Mitja Borkert, a cura di Alberto Sabbatini   

Abbiamo chiesto a Mitja Borkert, l&#39;uomo che ha disegnato la nuova Lambo V12, di spiegarci com&#39;&egrave; nato lo stile della Revuelto

Lamborghini Revuelto, l&#39;intervista al designer Mitja Borkert

Ha il nome di un toro, come da tradizione. Si chiama Revuelto la nuova Lamborghini V12 ibrida plug-in da oltre mille cavalli che sostituir&agrave; la Aventador. Revuelto in spagnolo vuol dire ribelle. Mai nome fu pi&ugrave; adatto per questa hypercar dalla potenza mostruosa. Si racconta che Revuelto fosse un toro molto turbolento, che nel corso di una corrida a Barcellona, oltre centocinquanta anni fa, si ribell&ograve; al destino gi&agrave; scritto per lui: invece di farsi &ldquo;matare&rdquo; dal torero si mise a correre all&rsquo;impazzata, scavalc&ograve; la balaustra che separava la plaza de toros dalle tribune e semin&ograve; il panico tra il pubblico. L&rsquo;episodio entr&ograve; nella storia. Perci&ograve; la Lamborghini, in omaggio allo spirito ribelle di quel toro, ha ribattezzato Revuelto la propria nuova hypercar V12.    Batte tutti i record, anche per il prezzo!  La Lambo Revuelto stabilisce ben cinque primati: per cominciare &egrave; la prima Lambo ibrida sul mercato; poi infrange il muro simbolico dei mille cavalli perch&eacute; il V12 elettrificato ne sviluppa 1015; altro primato quello dei motori: la Revuelto ha non uno, non due, non tre ma addirittura quattro propulsori! Perch&eacute; oltre al V12 sfoggia due motori elettrici anteriori e uno posteriore sul cambio; inoltre ha un&rsquo;efficienza incredibile se si pensa che sviluppa il 30% di potenza in pi&ugrave; rispetto a una Aventador pur emettendo il 30% di CO2 in meno. E infine &egrave; anche la prima Lambo &ldquo;di serie&rdquo; a costare pi&ugrave; di mezzo milione di euro: 510mila euro per la precisione.    Ispirata dallo spazio  Il design della Revuelto &egrave; aggressivo e mozzafiato: &quot;L&rsquo;ho disegnata come fosse un&rsquo;astronave dello spazio&quot;, ha detto Mitja Borkert il capo del Centro Stile. Mentre Rouven Mohr, il direttore tecnico di Lamborghini ci ha tenuto a sottolineare che la nuova Revuelto ha un telaio in fibra di carbonio il 10% pi&ugrave; leggero della Aventador e il 25% pi&ugrave; rigido e che l&rsquo;auto genera il 60% in pi&ugrave; di efficienza aerodinamica. Accelera da 0 a 100 km/h in appena 2,5 secondi e la velocit&agrave; massima &egrave; superiore ai 350 km orari. E non si pensi che la propulsione ibrida ne abbia tarpato il sound: Secondo Mohr &quot;la Revuelto ha un sound di scarico pi&ugrave; bello e fragoroso di quello dell&rsquo;Aventador&quot;. Per&ograve; pu&ograve; anche marciare nel massimo silenzio in solo elettrico per una decina di chilometri.  Linee e design  Esteticamente la Revuelto &egrave; connotata dai fari anteriori a forma di Y. A luci accese la sua fisionomia dal davanti si riconosce tra mille. Ma un altro elemento di design interessante &egrave; dietro: il cofano posteriore non copre il motore. Il V12 &egrave; esposto a vista, nudo, e le testate nere spiccano in mezzo all&rsquo;arancio vivo che &egrave; il colore di lancio della vettura. L&rsquo;assenza di una copertura non &egrave; una dimenticanza ma un preciso omaggio degli stilisti al propulsore 12 cilindri. I designer hanno voluto esporre il motore alla vista come accade sulle motociclette prive di carenatura dove il motore &egrave; al centro del design del veicolo. &quot;Il telaio lo avvolge e lo abbraccia&quot;, ha spiegato Borkert.  Inoltre dietro spiccano &ndash; vistosissimi &ndash; i due scarichi di forma esagonale. Una geometria, quella dell&rsquo;esagono, che si ripete spesso nella Revuelto.  Motorizzazione  La Revuelto &egrave; la prima Lambo della storia ad avere una motorizzazione ibrida plug-in. Ed &egrave; anche la prima a superare la barriera dei mille cavalli. Grazie ai tre propulsori elettrici combinati con il V12, eroga la bellezza di 1015 cavalli. Il solo 12 cilindri sprigiona 825 cavalli, circa cinquanta pi&ugrave; di quanti ne erogava la Aventador. Il propulsore &egrave; uguale al vecchio soltanto nelle misure di alesaggio corsa e cilindrata (6.498 cm3) perch&eacute; &egrave; stato ampiamente modificato all&rsquo;interno per aumentare di quasi mille giri il regime di rotazione. Ora salito a 9.250 giri/minuto contro gli 8500 della Aventador.  Una interessante novit&agrave; &egrave; anche nel layout tecnico dell&rsquo;auto. Rispetto alla Aventador, il propulsore &egrave; stato girato di 180 gradi nell&rsquo;installazione in vettura. Nell&rsquo;Aventador infatti (come nella precedente Countach) la trazione integrale richiedeva la necessit&agrave; di far uscire davanti un albero di trasmissione che portasse il moto alla ruote anteriori. Perci&ograve; il cambio era davanti al motore. Nella Revuelto invece non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; questo problema perch&eacute; le ruote anteriori si muovono azionate dai motori elettrici all&rsquo;avantreno e non da un rinvio meccanico, per cui il motore &egrave; stato ruotato di 180 gradi e il cambio adesso &egrave; dietro al motore invece che davanti. Ma siccome sarebbe risultato troppo lungo e avrebbe sbilanciato il baricentro dell&rsquo;auto, il cambio &egrave; stato riprogettato da capo: ora &egrave; un 8 marce a doppia frizione a schema trasversale e non pi&ugrave; longitudinale. Cos&igrave; &egrave; molto pi&ugrave; compatto di prima. Sopra al cambio c&rsquo;&egrave; un terzo motore elettrico da 110 kW (150 cavalli) che pu&ograve; anche muovere l&rsquo;auto a V12 spento. Quindi la Revuelto a tutti gli effetti pu&ograve; funzionare in solo elettrico garantendo comunque la trazione integrale (a differenza della Ferrari SF90 per esempio).  I due motori elettrici anteriori da 220 kW complessivi (300 cv) invece oltre a generare trazione sulle ruote anteriori lavorano con i sistemi elettronici per generare effetto torque vectoring e aiutare l&rsquo;inserimento in curva dell&rsquo;auto e stabilizzarne le traiettorie. La potenza complessiva ovviamente non &egrave; data dalla somma algebrica dei quattro motori perch&eacute; nessuno opera al massimo della potenza contemporaneamente con gli altri. Ecco perch&eacute; i cavalli effettivi sono 1015 e non i teorici quasi 1300 che darebbe la somma pura e semplice dei numeri. Ma &egrave; sempre un bell&rsquo;andare, visto che la Revuelto &egrave; omologata per 350 km/h di velocit&agrave; massima e uno scatto sullo 0-100 km/h in appena 2,5 secondi.  Autonomia  Il telaio della Lambo Revuelto, battezzato monofuselage, &egrave; interamente in fibra di carbonio e pesa appena 188 kg, 10% in meno della Aventador che era misto alluminio/carbonio. La batteria agli ioni di litio &egrave; alloggiata nel tunnel che separa i sedili, al posto dell&rsquo;albero di trasmissione: &egrave; da 3,8 kWh e pu&ograve; garantire una marcia in modalit&agrave; solo elettrico di 10 km.   Curiosamente la spina della ricarica elettrica plug-in non &egrave; all&rsquo;esterno dell&rsquo;auto, protetta da uno sportellino, ma sotto il cofano anteriore. Perch&eacute; il sistema &egrave; progettato apposta per ricaricare l&rsquo;auto non da fermo alle colonnine, ma in marcia usando parte della esuberante potenza del motore per ricaricare continuamente la batteria in pochi minuti. Quindi, di fatto, la Lambo Revuelto, almeno marciando in modalit&agrave; ibrida, non dovrebbe scaricarsi mai del tutto.  Interni  All&rsquo;interno l&rsquo;abitacolo &egrave; pi&ugrave; spazioso di quello della Aventador: 26 mm in pi&ugrave; per la testa, 84 mm in pi&ugrave; per le gambe. Addirittura nel cofano anteriore, nonostante la presenza all&rsquo;avantreno dei motori elettrici, &egrave; stato trovato spazio per due trolleys (!). E sul volante c&rsquo;&egrave; una grossa novit&agrave;: sfruttando l&rsquo;esperienza della Essenza SC12 (l&rsquo;hypercar da track day della Lambo) ora il volante possiede sulle razze quattro nanettini per azionare rapidamente con un solo tocco alcune funzioni essenziali per la guida: fra cui le mappature racing, il launch control per far provare partenze da brivido a un passeggero senza smanettare troppo sul cruscotto e il sollevamento rapido del muso quando si entra nei garage.  Anche se Lamborghini conta di costruire sette Revuelto al giorno, la produzione dei primi due anni &egrave; gi&agrave; stata esaurita prima ancora che la macchina venisse svelata al pubblico. A riprova dell&rsquo;attesa che questa nuova Lambo che ha riscosso presso i clienti top del marchio. 

La nuova Lamborghini V12 ibrida plug-in da oltre mille cavalli sostituir&agrave; la Aventador e sar&agrave; la prima Lambo &ldquo;di serie&rdquo; a costare pi&ugrave; di mezzo milione di euro: 510mila euro per la precisione

Nuova Lamborghini Revuelto: la prima hypercar ibrida e &quot;ribelle&quot; del Toro

        Una Lamborghini V12 rubata senza che nessuno se ne accorgesse, e poi ritrovata anni dopo per caso in un capannone abbandonato. &Egrave; questa, in estrema sintesi, la storia della supercar di un appassionato britannico, che finalmente pu&ograve; tornare al volante della sua auto, pur spogliata di alcuni pezzi della carrozzeria. Ma andiamo con ordine: la Lamborghini in questione &egrave; una Diablo VT di uno sgargiante colore giallo, uno dei soli 12 esemplari della terza serie con la guida a destra, e resa unica dalla targa personalizzata &ldquo;Y3LOW&rdquo;. Il suo proprietario, Alistair McKillop, nel 2019 l'aveva affidata a un collezionista di auto di lusso affinch&eacute; se ne prendesse cura e la custodisse. Da allora, della Diablo si perdono le tracce&hellip; Lamborghini Hurac&aacute;n, stirpe da corsa: la Tecnica stradale vs la SuperTrofeo  Lamborghini, il furto di cui nessuno si &egrave; accorto Durante la pandemia di Covid-19 del 2020, infatti, McKillop riceve una comunicazione dalla DVLA, la motorizzazione britannica: qualcuno stava cercando di immatricolare la sua Diablo con un altro nome. Immediatamente, l'uomo si reca al garage e scopre che la Lamborghini non c'&egrave; pi&ugrave;. Quando &egrave; avvenuto il furto? Chi ha rubato l'auto, e soprattutto dove &egrave; stata portata? Nessuno ha una risposta per queste domande. McKillop non pu&ograve; fare altro che andare dalla polizia per sporgere denuncia, e sperare che le indagini portino a qualcosa. Nel frattempo, l'uomo avvia una campagna social rivolta a tutti gli appassionati di auto del mondo, e supportata da piattaforme dedicate alle supercar, come il Lamborghini Club UK e il Petrolheadonism Club. L'appello di McKillop &egrave; il seguente: se qualcuno ha visto o sa qualcosa della Diablo &ldquo;Y3LOW&rdquo;, si faccia avanti. L'appello fa il giro del web e, dopo alcuni mesi arriva una segnalazione che sembra determinante. Secondo l'anonimo segnalatore, la Diablo si trovava in un magazzino a Londra, insieme ad altre supercar, in attesa di essere spedita all'estero. Immediatamente, la Polizia si attiva, ma senza cavare un ragno dal buco: della Lamborghini e delle altre auto non c'&egrave; traccia. Il ritrovamento insperato della Diablo Rassegnato a non rivedere mai pi&ugrave; la sua Diablo, McKillop ha ricevuto poche settimane fa, dopo due anni e mezzo dal furto, una notizia insperata: la supercar era stata ritrovata dalla Polizia, in un capannone per l'allevamento del bestiame abbandonato. L'auto mancava di alcuni pezzi, come le portiere, i fari e il cofano anteriore. Ma l'abitacolo e la meccanica sono rimasti intatti. Ora la vettura &egrave; stata recuperata ed &egrave; in fase di riparazione, in attesa di essere finalmente riconsegnata al legittimo proprietario. "Credo che le persone che hanno rubato e poi abbandonato l'auto non avessero idea di cosa avessero tra le mani. I pezzi mancanti saranno sicuramente immagazzinati da qualche parte, e noi dobbiamo ritrovarli. Il nostro obiettivo &egrave; ricostruire questa vettura e far tornare la 'Y3LOW' a ruggire ancora&rdquo; ha detto il fondatore di Petrolheadonism, la piattaforma che pi&ugrave; di tutte ha condiviso gli appelli dei McKillop e ha seguito l'intera vicenda. Il valore della Diablo, del resto, giustifica ampiamente tutti gli sforzi profusi dalla comunit&agrave; di appassionati per ritrovarla: la V12 del Toro vanta infatti quotazioni spesso superiori ai 300mila euro. E considerando la particolarit&agrave; dell'allestimento della vettura &ldquo;Y3LOW&rdquo;, il suo valore economico potrebbe essere ancora superiore.        

La vettura era stata rubata nel 2020 senza che nessuno se ne accorgesse: ora &egrave; stata ritrovata in un capannone per l'allevamento del bestiame

L'incredibile storia della Lamborghini rubata e ritrovata in un capannone

        Automobili Lamborghini e Carbon Champagne hanno annunciato una nuova partnership. La collaborazione, tra i due marchi, che condividono la passione per l'innovazione, l'artigianalit&agrave; e l'eccellenza, &egrave; stata annunciata presso lo storico stabilimento di Sant'Agata Bolognese: qui, la casa automobilistica italiana progetta e costruisce da oltre 50 anni alcune delle auto supersportive pi&ugrave; belle e performanti del mondo. Lamborghini e Carbon Champagne, eccellenza condivisa Carbon Champagne nasce nel 2011 da un'idea di Alexandre Mea, CEO dell'azienda ed erede della Maison della famiglia Devavry, fondata nel 1920. Lo champagne ultra-premium viene prodotto in quantit&agrave; limitate utilizzando solo le migliori uve Grand Cru e Premier Cru del vigneto di famiglia, lavorate a mano e lasciate invecchiare in botti di rovere per ottenere profondit&agrave; e complessit&agrave; di sapore. In seguito, lo champagne viene trasferito in bottiglie in fibra di carbonio, diponibili in vari colori e realizzate con un sofisticato processo, composto da ben 37 fasi distinte. Ci&ograve; garantisce non solo un incredibile risultato estetico, ma ha anche funzione pratica, proteggendo il prezioso champagne dalla luce e mantenendone inalterato il gusto. Nell'ambito della collaborazione con Automobili Lamborghini, Carbon Champagne sar&agrave; un partner di supporto sia per gli eventi motoristici che per le celebrazioni esclusive di lifestyle.&nbsp;  Artigianalit&agrave; e innovazione La partnership tra Lamborghini e Carbon Champagne &egrave; pi&ugrave; di un semplice accordo di marketing. Come spiega Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini, "Carbon Champagne evoca celebrazioni autentiche, esclusive e aspirazionali, e la nostra partnership &egrave; un vivido riflesso dell'approccio di entrambi i marchi all'utilizzo di competenze tradizionali insieme a idee e tecnologie all'avanguardia." Alexandre Mea, CEO di Champagne CARBON, aggiunge: "La nostra maison di Champagne rappresenta pi&ugrave; di un prodotto d'ispirazione, &egrave; uno stile di vita e una filosofia. Puntiamo all'eccellenza in tutto ci&ograve; che facciamo, dalla produzione del nostro Champagne alla presentazione unica con le bottiglie in fibra di carbonio, fino all'esperienza che deriva da ogni assaggio.". Entrambe le aziende, quindi, condividono valori comuni utilizzando pi&ugrave; recenti tecnologie per creare prodotti eccezionali, belli e funzionali. La collaborazione ne &egrave; la conferma, celebrando tale impegno verso l'eccellenza.         

Lamborghini e Carbon Champagne, nuova partnership. La Maison, famosa per le bottiglie in carbonio, supporter&agrave; gli eventi esclusivi della Casa del Toro

Lamborghini e Carbon Champagne, partnership d'eccellenza

        Il debutto della nuova supercar a 12 cilindri di Sant'Agata Bolognese &egrave; ormai prossimo. Un lancio a cui Lamborghini si sta avvicinando centellinando le informazioni relative al powertrain, alla potenza e al sistema ibrido, oltre che al design (su Auto in edicola c'&egrave; l'intervista esclusiva al designer Mitja Borkert). La carne al fuoco, del resto, &egrave; tanta: la nuova coup&eacute; sar&agrave; la prima Lamborghini ad adottare un sistema ibrido plug-in, avr&agrave; una potenza superiore ai 1.000 cavalli (1.015 per la precisione) e potr&agrave; contare su uno schema tecnico rivoluzionato rispetto a tutte le altre Lambo V12 dalla Countach in poi. Le ultime informazioni rilasciate dalla Casa riguardano le modalit&agrave; d'uso della vettura, che saranno ben 13. Dalla pi&ugrave; tranquilla fino alla pi&ugrave; sportiva. Lamborghini V12 ibrida, la LB744 ha un telaio monoscocca inedito  Lamborghini LB744, dalla citt&agrave; alla pista Una supercar estrema e velocissima, con oltre 1.000 cavalli di potenza e prestazioni da brivido, ma anche una sostenibile coup&eacute; a zero emissioni. La nuova Lamborghini V12 (codice di progetto LB744) sar&agrave; un'auto a due volti. Anzi, 13: tanti quanti le modalit&agrave; di guida con cui potr&agrave; essere utilizzata, per avere sempre tra le mani un'auto funzionale e perfino economa. Per la sua prima ibrida plug-in, la Casa del Toro ha infatti sviluppato un sofisticato sistema di gestione elettronica che consentir&agrave; di offrire al pilota il massimo controllo in ogni circostanza, dalla pista al traffico cittadino. I tecnici di Sant'Agata Bolognese hanno sviluppato tre nuove modalit&agrave; di guida, Recharge, Hybrid e Performance, che si abbinano alle driving modes Citt&agrave;, Strada, Sport e Corsa. In totale, ben 13 modalit&agrave; d'uso per ogni terreno in cui l'erede della Aventador potrebbe trovarsi a doversi districare. In modalit&agrave; Citt&agrave;, ad esempio, il V12 resta spento e la Lambo conta sui soli motori elettrici, con una potenza massima di 180 cavalli: pi&ugrave; che sufficienti per muoversi, in totale silenzio, nei centri storici delle citt&agrave;. E se la batteria si scarica, interviene il grande motore endotermico a ricaricarla. La modalit&agrave; Strada invece &egrave; stata pensata per i viaggi: il V12 &egrave; sempre attivo ed eroga fino a 886 cavalli. Selezionando Sport, invece, la potenza disponibile sale a quota 907 cv, il cambio diventa pi&ugrave; reattivo e l'assetto della vettura si adatta per esaltare l'agilit&agrave; e il piacere di guida. La modalit&agrave; Performance &egrave; infine quella che permette di scatenare tutti i 1.015 cavalli della LB744: i motori endotermico ed elettrici lavorano in simbiosi per garantire le massime prestazioni, ed &egrave; anche possibile disattivare l'ESC per sperimentare il massimo delle emozioni. Insomma, una vera Lambo multiuso. Lamborghini rivoluzionaria Come detto, la Lamborghini LB744 sar&agrave; la prima vettura ibrida di serie mai realizzata dalla Casa di Sant'Agata Bolognese. Una novit&agrave; imposta dalla necessit&agrave; di ridurre emissioni inquinanti e consumi, ma anche una scelta dettata dal desiderio di esprimere prestazioni ancora superiori al vecchio modello sfruttando i cavalli extra dei motori elettrici. Per raggiungere questo obiettivo, i tecnici del Toro hanno dovuto ripensare in maniera profonda l'intero schema della vettura, che era rimasto sostanzialmente il medesimo dai tempi della Countach fino alla Aventador. La novit&agrave; maggiore consiste nello spostamento del cambio: se tradizionalmente era posizionato sotto al tunnel, sul nuovo modello il doppia frizione a 8 rapporti sar&agrave; collocato dietro al motore termico, trasversalmente rispetto al V12. Lo spazio lasciato libero dal cambio &egrave; invece destinato alle batterie agli ioni di litio che alimentano i tre motori elettrici. Il risultato di questa scelta tecnica &egrave; un'ottimale distribuzione dei pesi (44% sull'anteriore e 56% sul posteriore) e un bilanciamento ideale che permetter&agrave; di esaltare le doti dinamiche della nuova Lambo. Significativa anche l'introduzione delle quattro ruote sterzanti e del torque vectoring elettrico, che ripartisce la coppia in modo ottimale su ciascuna ruota, e sfruttando il motore elettrico posteriore per rallentare la vettura riducendo lo stress sui freni. A livello di telaio, invece, l'adozione di una struttura ultra-leggera in fibra di carbonio consentir&agrave; una riduzione del peso significativa rispetto alla Aventador, a fronte di una maggiore rigidezza torsionale (+25%). Ma la lista delle innovazioni &egrave; lunga, tra aerodinamica attiva, impianto frenante e altro ancora. La carne al fuoco &egrave; davvero molta, cos&igrave; come l'attesa per vedere la nuova supercar del Toro. La data di presentazione della LB744 non &egrave; ancora stata resa nota, ma dovrebbero mancare ormai solo poche settimane prima che i veli cadano dalla prima Lambo ibrida plug-in. Leggi anche: Lamborghini, 2022 da record        

A poche settimane dal lancio dell'erede della Aventador, la Casa del Toro svela i dettagli relativi alle modalit&agrave; d'uso della nuova supercar

Lamborghini, la nuova supercar avrà 13 modalità di guida: da 180 a 1.015 cv

Il 2022 &egrave; stato &egrave; stato un anno positivo per Lamborghini. La Casa del Toro ha migliorato i numeri del 2021, raggiungendo risultati sanciti dai numeri: 9.233 auto consegnate e fatturato che supera, per la prima volta nella storia dell&#39;azienda, i 2 miliardi, ovvero il 56% in pi&ugrave; rispetto al 2021.  Stephan Winkelmann, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini, ha commentato: &ldquo;Continua la nostra crescita aziendale e, anche per il 2022, possiamo confermare con orgoglio il raggiungimento di obiettivi di altissimo livello. Questi numeri arrivano in un anno molto importante per l&rsquo;azienda, che coincide con l&rsquo;anniversario dei 60 anni dalla nascita e l&rsquo;ingresso nella seconda parte del programma Direzione Cor Tauri:&nbsp;il pi&ugrave; importante piano di investimenti che guider&agrave; il nostro percorso di crescita, migliorando ulteriormente la nostra performance finanziaria, il valore del nostro brand e della nostra azienda. Il 2023 rappresenter&agrave; un anno ricco di sfide e di cambiamenti che siamo pronti ad affrontare spingendoci sempre oltre. Abbiamo la possibilit&agrave; di focalizzarci sui prossimi obbiettivi anche grazie ad una lista d&rsquo;attesa di 18 mesi che ci consente di proiettarci ai traguardi futuri con fiducia e tranquillit&agrave;. Un momento di grande valore per Lamborghini che, continuando a perseguire questo percorso di crescita, rester&agrave; nella storia.&rdquo;  I numeri nel dettaglio  Il fatturato del 2022 &egrave; stato di 2,38 miliardi di euro, con un aumento del 22% rispetto al 2021.&nbsp; Il margine operativo raggiunge il valore del 25,9%.&nbsp;Questo si traduce in un risultato operativo pari a 614 milioni di euro, ovvero il 56% in pi&ugrave; rispetto al record del 2021. Il 2022 rappresenta anche il quinto anno consecutivo nel quale il margine operativo ha registrato numeri in crescita, altro traguardo storico per l&rsquo;azienda di Sant&rsquo;Agata Bolognese.  Verso l&#39;elettrificaizone totale  Il 2023, l&#39;anno delle celebrazioni per i 60 di Sant&#39;Agata Bolognese, inizia di slancio. Ed &egrave; una festa dedicata s&igrave; ai fasti del passato, ma la storia non &egrave; solo passato. E&#39; soprattutto movimento, un percorso di crescita che Lamborghini intende continuare a battere dando forza alla visione sul futuro, Sul piatto ci sono 2,5 miliardi di euro di investimenti che, da qui al 2028, daranno inizio alla nuova era del Toro. Fatta di elettrificazionie, perch&eacute; il 2035 &egrave; oramai dietro l&#39;angolo.  Modelli in arrivo e filosofia elettrica  La prossima V12 sar&agrave; la prima Lamborghini ibrida plug-in della storia e dar&agrave; il via a una nuova generazione di Tori, tutti elettrificati. Entro il 2024 tutta la gamma di Sant&#39;Agata sar&agrave; ibrida perch&eacute; dopo la V12 arriver&agrave; il turno di mettere le batterie per le nuove Huracan e Urus. Poi, il 2028, sar&agrave; l&#39;anno della prima full electric che, secodo i piani dell&#39;azienda, sar&agrave; una GT 2+2 ad altissime prestazioni.  Le batterie, si sa, cozzano con la filosofia sportiva. Il peso in pi&ugrave; rovina l&#39;esperienza di guida sportiva, ma in Lambo hanno intezione di ovviare a questo &quot;difetto&quot;, lavorando su potenza ed erogazione. Infine, la tecnologia sviluppata per la Sian, che sfrutta i supercondensatori, non sar&agrave; abbandondata del tutto, ma riservata one-off e serie speciali.   

La Casa del Toro supera i 2 miliardi di fatturato e programma l&#39;elettrificazione della gamma con nuovi modelli ibridi e a 0 emissioni in arrivo

Lamborghini, 2022 da record

        Estratto di Motor Valley, tutto in una giornata con la Museo Ducati e Museo Automobili Lamborghini Experience. Dal 25 marzo e fino al 7 maggio dar&agrave; sttiva l&rsquo;iniziativa congiunta, ideata per tutti gli appassionati che vogliono vivere e scoprire in prima persona il talento motoristico, il sapere creativo e la passione di due eccellenze che portano il Made in Italy nel mondo   Come funziona la expericence Il pacchetto dedicato permette di visitare in un solo giorno entrambi i musei, usufruendo di una tariffa ridotta per i due biglietti e di un servizio di bus navetta gratuito, che offre un trasferimento diretto e rapido tra i complessi museali di Borgo Panigale e Sant&rsquo;Agata Bolognese. La modalit&agrave; sar&agrave; fruibile unicamente il sabato e la domenica per un gruppo massimo di 15 persone, con visita guidata condotta da guide qualificate per entrambi i musei sia in lingua italiana che in lingua inglese a weekend alterni.  Museo Ducati e Museo Automobili Lamborghini Experience, come accedere Per accedere a tariffa ridotta ai Musei e usufruire del servizio di bus navetta &egrave; obbligatoria la prenotazione che pu&ograve; essere fatta sia sul&nbsp;sito Lamborghini&nbsp;sia sulla pagina dedicata del sito&nbsp;Ducati, dove sono anche consultabili gli orari e le tariffe dell&rsquo;experience.  Leggi ora: Lamborghini V12 ibrida, la LB744 ha un telaio monoscocca inedito&nbsp;       

Dal 25 marzo al 7 maggio la &ldquo;Museo Ducati e Museo Automobili Lamborghini Experience&rdquo; per visitare nello stesso giorno i due musei

Lamborghini e Ducati, offerta per la doppia ai musei

Alla scoperta della nuova Lamborghini V12 ibrida plug-in, ecco l'introduzione dei particolari inediti sviluppati al capitolo telaio. Dopo aver apprezzato le soluzioni tecniche del motore V12 6.5 litri abbinato a tre unit&agrave; elettriche, a Sant'Agata Bolognese ci accompagnano verso il debutto della supercar raccontando le tecnologie applicate nella lavorazione della fibra di carbonio. Sul prossimo numero di Auto, invece, spazio al racconto di Mitjia Borkert sullo stile dell'erede della Aventador.&nbsp; Telaio monoscocca con una novit&agrave; Le novit&agrave; sono molteplici, tanto da segnare un nuovo punto di partenza per la lavorazione della fibra. AIM &egrave; l'acronimo di Automazione, Integrazione, Modularit&agrave;: automazione per la trasformazione della fibra di carbonio; integrazione di pi&ugrave; funzioni in un unico componente; modularit&agrave; delle tecnologie applicate. Il telaio della Lamborghini LB744, codice di progetto della V12 ibrida plug-in, &egrave; un monoscocca in carbonio completato dalle strutture anteriori e posteriori, telai dedicati al supporto delle sospensioni, del motore, delle strutture di assorbimento degli urti. La novit&agrave; assoluta del Monofuselage Lamborghini sta nell'aver realizzato una struttura anteriore in fibra di carbonio forgiato. &Egrave; la prima supercar a portare tale soluzione su strada. Una scelta progettuale che assicura il 10% di leggerezza del monoscocca nel suo insieme, il 25% di riduzione del peso della sola struttura del telaio anteriore e un incremento del 25% quanto a rigidit&agrave; torsionale (il dato assoluto dichiarato da Lamborghini &egrave; di 40 mila Nm/grado). Carbonio in tutte le "salse" Quello che pu&ograve; sembrare uno scheletro unico &egrave; in realt&agrave; composto dalla vasca e dalla paratia parafiamma in carbonio forgiato, una lavorazioe applicata anche&nbsp;alle strutture di assorbimento e allo stesso telaio anteriore. Il tetto, invece, &egrave; ottenuto con una lavorazione "classica", il tradizionale carbonio lavorato in autoclave. Al posteriore, poi, resta la progettazione di un telaio in alluminio altoresistenziale. Non senza innovazioni, vista l'integrazione sulle due fusioni cave realizzate all'altezza dei duomi dei punti di attacco delle sospensioni e del motore. &nbsp; // <![CDATA[ var params = { height:'325' ,width:'575' ,divId:'embed-player' ,playerId:'0F030EB0-95D2-449D-ADEB-818DC904D33D' ,assetId:'147769fd-ed10-457f-b2e2-c9e4427a0570' ,pageId: '0' ,showTitle:'1' ,autoPlay:'0' }; createEmbedCode(params); // ]]> L'elemento portante del Rocker Ring Un ulteriore elemento cruciale del telaio &egrave; il Rocker Ring. Si tratta di un ampio elemento ad anello, realizzato in CFRP, con il compito di alloggiare la vasca dell'abitacolo, la paratia parafiamma in carbonio forgiato e la porzione del tetto con i montanti. &Egrave; la struttura portante il Rocker Ring. Oltre ai dati di maggiore rigidit&agrave; torsionale e riduzione del peso ottenuti con il Monofuselage, la lavorazione in fibra di carbonio forgiato (ottenuto da fibre corte in bagno di resina) &egrave; un processo produttivo meno energivoro e con minori scarti di materiale.

Per la prima volta una supercar stradale abbina al monoscocca un telaio anteriore in carbonio forgiato. Pi&ugrave; leggerezza e rigidit&agrave; dalla lavorazione inedita prodotta da Lamborghini

Lamborghini V12 ibrida, la LB744 ha un telaio monoscocca inedito

        Progettata nel 1974, ormai quasi 50 anni fa, ha stregato milioni di appassionati di motori, che si sono letteralmente innamorati delle sue forme cos&igrave; futuristiche e accattivanti prima ancora che delle sue prestazioni pure. La Lamborghini Countach incarna in pieno lo spirito innovativo della casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese, col suo motore V12, le porte a forbice e una carrozzeria mozzafiato.  Una supersportiva estrema Bassa, larga, con linee a cuneo dal bassissimo coefficiente di penetrazione, la Countach ha un nome che la dice lunga sull&rsquo;idea che avevano in mente il suo designer, Marcello Gandini, e gli ingegneri Lamborghini: deriva dal piemontese &ldquo;contacc&rdquo; che vuol dire &ldquo;perbacco&rdquo;. Eh gi&agrave; perch&eacute; una vettura cos&igrave; nasce per stupire, anche per le prestazioni del suo V12 da 3,9 litri in grado di erogare fra i 375 e i 385 cavalli a 8.000 giri/minuto e di portarla a una velocit&agrave; massima dichiarata di 315 km/orari: un vero fulmine considerando i tempi. 5 marce e un motore che fu in seguito maggiorato a 4,8 litri per offrire una coppia pi&ugrave; sostanziosa anche ai regimi pi&ugrave; bassi, rispetto al precedente, a tutto vantaggio di un maggior fluidit&agrave; di guida. Nel 1985 la testata passa da due a quattro valvole per consentire di raggiungere i 420 CV nella versione a iniezione e a 455 CV in quella dotata di sei carburatori Weber. &nbsp; Bella fuori, un po&rsquo; meno dentro Lamborghini Countach, per quanto riguarda gli interni, non ha subito grandi cambiamenti nei suoi quasi vent&rsquo;anni di produzione. L&rsquo;interno non &egrave; fra i pi&ugrave; belli n&eacute; fra i pi&ugrave; accoglienti, anzi, risulta abbastanza spartano come, del resto, quello di molte altre supercar dell&rsquo;epoca. Insomma, la comodit&agrave; non era di casa in questo tipo di vetture. Un esempio &egrave; la mancata simmetricit&agrave; fra i pedali e il volante, che costringe a una postura scomoda durante la guida. Poco male, perch&eacute; la Countach rimane una delle pi&ugrave; belle supersportive italiane. E mantiene un&rsquo;ottima quotazione fra i collezionisti: a parte quella venduta a quasi un milione di euro, di cui via abbiamo gi&agrave; raccontato, i prezzi si aggirano sui 600 mila euro. Se per voi il budget non &egrave; un problema, siete liberi di farci un pensiero.        

Linee da capogiro e oltre 315 km orari per una supersportiva che ha fatto sognare milioni di appassionati e il cui nome deriva da un&rsquo;espressione piemontese.

Meravigliosa Countach, la più famosa delle Lamborghini

        Novitec, tuner specializzato in modifiche per Marchi italiani, ha presentato la sua ultima creazione: la Lamborghini Hurac&aacute;n Tecnica. L'aspetto gi&agrave; sportivo della supercar qui &egrave; maggiormente enfatizzato dalle componenti in carbonio nudo Novitec che sono state create su misura, rendendo l'auto molto pi&ugrave; accattivante. Inoltre Novitec, insieme a Vossen, ha anche sviluppato delle ruote hi-tech, le Novitec NL4 (sempre su misura) con diametri di 20 e 21 pollici. Quel che rimane intatto &egrave; il propulsore V10 aspirato da 640 CV, ma la sua performance e la nota di scarico possono essere migliorate se si monta un sistema ad alte prestazioni Novitec.  Hurac&aacute;n by Novitec, le caratteristiche Il corpo della Lamborghini Hurac&aacute;n Tecnica era gi&agrave; stato progettato dal Marchio bolognese per un alto carico aerodinamico, e quindi il lavoro dei designer di Novitec &egrave; stato quello di perfezionare questo concetto con componenti di definizione aerodinamica su misura. La fascia anteriore rimane di serie, mentre quel che cambia &egrave; il cofano del bagagliaio di produzione, il quale &egrave; sostituito con un componente speciale di Novitec, disponibile anche in una variante in carbonio nudo. Le fessure a sinistra e a destra dirigono l&rsquo;aria attraverso il cofano tramite condotti integrati, e contribuiscono a migliorare ancora la stabilit&agrave; di manovra alle alte velocit&agrave;. Il tutto &egrave; ultimato con differenti personalizzazioni interne in pelle ed Alcantara. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci       

Il motore V10 aspirato rimane intatto, ma la sua performance pu&ograve; essere migliorata montando un sistema ad alte prestazioni del tuner &nbsp; &nbsp;

Lamborghini Huracán Tecnica, la supercar si veste Novitec

Nei prossimi mesi, Lamborghini lancer&agrave; sul mercato la sua nuova coup&eacute; V12 che prender&agrave; il posto lasciato vuoto dalla Aventador. Ma a Sant&#39;Agata Bolognese il lavoro ferve anche su un altro fronte: l&#39;erede della Hurac&aacute;n. La nuova &ldquo;piccola&rdquo; del Toro arriver&agrave; nel 2024, andando a chiudere una carriera di successo durata un decennio, e costituir&agrave; una vera svolta dal punto di vista tecnico, con l&#39;introduzione dell&#39;ibrido e non solo.  Lamborghini, la storia della Countach chiusa per 20 anni in un castello    Lamborghini, la nuova &quot;piccola&quot; arriva nel 2024  A rivelare la data di lancio della nuova sportiva &egrave; stato Stephan Winkelmann, presidente e amministratore delegato della Casa del Toro, nel corso di un&#39;intervista rilasciata a Road &amp; Track. Se il 2023 sar&agrave; l&#39;anno della nuova Aventador, nel 2024 sar&agrave; il turno della sostituta della Hurac&aacute;n. Del nuovo modello si sa ancora poco, ma certamente sar&agrave; dotata di un powetrain ibrido plug-in, che far&agrave; il suo debutto proprio sulla nuova V12 quest&#39;anno.  Un&#39;altra novit&agrave; significativa potrebbe essere l&#39;abbandono dell&#39;iconico motore a 10 cilindri aspirato, in favore di una pi&ugrave; compatta ed efficiente unit&agrave; V8 biturbo, presumibilmente derivata da quella della Urus. Ma su questo fronte le bocche sono ancora cucite. Di sicuro la nuova Hurac&aacute;n avr&agrave; prestazioni travolgenti, anche grazie al boost di potenza che verr&agrave; garantito dai motori elettrici.  Hurac&aacute;n, una storia di successo  Lanciata nel 2014 in sostituzione dell&#39;apprezzata Gallardo, la Hurac&aacute;n ne ha ereditato l&#39;impostazione evolvendone i contenuti, a partire dal motore V10 da 5,2 litri aspirato. Inizialmente dotata di una potenza di 610 cavalli, la &ldquo;piccola&rdquo; di Sant&#39;Agata &egrave; stata man mano aggiornata con versioni sempre pi&ugrave; raffinate, potenti e leggere, fino all&#39;estrema STO e alla recentissima Tecnica, entrambe dotate di trazione solo posteriore e 640 cavalli.  La Hurac&aacute;n ha rappresentato un enorme successo commerciale per Lamborghini, secondo solo a quello del Suv Urus. Nel 2019, dopo appena 5 anni di commercializzazione, la Hurac&aacute;n si era affermata come la Lambo pi&ugrave; venduta di sempre, superando a quota 14mila unit&agrave; la Gallardo, che per&ograve; aveva impiegato il doppio del tempo per raggiungere quel traguardo. Numeri che hanno continuato a crescere negli ultimi anni: nel 2023, sono state ben 3.113 le Hurac&aacute;n consegnate, con un incremento delle vendite del 20% rispetto all&#39;anno precedente.  Lamborghini, quest&#39;anno tocca alla nuova Aventador  Un assaggio dell&#39;erede della Hurac&aacute;n lo avremo gi&agrave; quest&#39;anno con la nuova Aventador, che porter&agrave; al debutto il sistema ibrido plug-in destinato a essere sfruttato anche sulla sorella minore. La nuova V12, che al momento risponde alla sigla di progetto LB744, rivoluzioner&agrave; infatti la tecnica tradizionale delle supersportive Lambo: la trazione rester&agrave; integrale, ma il moto delle ruote anteriori sar&agrave; assicurato dai motori elettrici. Questo permetter&agrave; di fare a meno dell&#39;albero di trasmissione, destinando lo spazio del tunnel alle batterie. Soluzioni che con ogni probabilit&agrave; saranno riproposte anche sulla Hurac&aacute;n.  A livello di potenza, Lamborghini ha dichiarato che la LB744 (leggi l&#39;intervista esclusiva al suo designer sul nuovo numero di Auto in edicola dal 15 marzo) potr&agrave; contare su ben 1.015 cavalli, 825 dei quali sprigionati dal 12 cilindri aspirato. La futura Hurac&aacute;n avr&agrave; una cavalleria inferiore, ma comunque abbondante e sufficiente per lottare ad armi pari con avversarie agguerrite come la McLaren Artura e la Ferrari 296 GTB. Il conto alla rovescia &egrave; iniziato.   

Stephan Winkelmann, presidente e CEO del Toro, ha annunciato la data di uscita della nuova &quot;piccola&quot;: sar&agrave; ibrida e potentissima

Lamborghini, ecco quando arriver&agrave; l&#39;erede della Hurac&aacute;n

        Le supercar d'epoca hanno spesso storie lunghe e travagliate, con innumerevoli cambi di propriet&agrave;, rivisitazioni estetiche e trasferimenti da una parte all'altra del globo. Non fa eccezione la Lamborghini Countach &ldquo;Periscopio&rdquo; venduta pochi giorni a Parigi a un prezzo record: immatricolata per la prima volta in Francia a met&agrave; degli anni '70, questa sportiva del Toro ha cambiato svariate volte proprietario, destinazione d'uso e aspetto, per poi finire &ldquo;dimenticata&rdquo; in un'isola dell'Atlantico. Ecco la sua storia. Lamborghini V12 ibrida plug-in, le caratteristiche "inedite" di motore e cambio  Countach, la storia della "Periscopio" Lanciata nel 1971 per sostituire la mitica Miura, la Lamborghini Countach rappresenta un pezzo fondamentale della storia del Toro. Disegnata da Marcello Gandini per Bertone, la sportiva di Sant'Agata introduceva concetti estetici tuttora in uso dalla Lambo moderne. La Countach protagonista di questa storia &egrave; un esemplare del 1974, uno dei rarissimi in versione &ldquo;periscopio&rdquo;, cos&igrave; chiamata per via dell'incavo nel tetto concepito per ospitare uno specchio retrovisore ispirato appunto ai periscopi dei sottomarini. Di circa 2mila Countach prodotte da Lamborghini dal '71 al '90, sono appena 150 quelle con tali caratteristica. La Lamborghini in questione &egrave; stata costruita nel 1974 e spedita in Francia, dove &egrave; stata esposta al Salone di Parigi di quell'anno. Con un aspetto molto diverso rispetto a quello attuale: la carrozzeria era marrone, mentre gli interni color senape. Nel '75, dopo essere stata usata come vettura destinata alle prove della stampa, la Lambo &egrave; stata venduta al suo primo proprietario privato. Due anni dopo la vettura venne acquistata da Jacques Quoirez, fratello della scrittrice Fran&ccedil;oise Sagan. Fu allora che la Countach prese l'aspetto attuale, con la vernice grigio chiaro e una sottile linea rossa che decora la carrozzeria. Nel 1983 la vettura fin&igrave; nelle mani dell'attuale proprietario, un giovane laureato della Francia dell'Ovest che la prese per sostituire la sua Alfa Romeo 2600. Nei quarant'anni successivi, non si &egrave; mai separato dalla Countach, usandola quotidianamente nel tragitto casa-lavoro nella cittadina di Charente-Maritime. Della sua Lamborghini, era solito dire: "Quando hai posseduto un'auto come questa, &egrave; difficile trovare un altro modello che sia ancora pi&ugrave; eccezionale". Asta (quasi) milionaria per la Lamborghini Col passare del tempo, l'uomo prese a usare sempre meno la Countach, fino a quando, all'inizio degli anni 2000 la chiuse definitivamente in garage. Negli ultimi due decenni, l'auto &egrave; rimasta immobile in un'isola nell'Oceano Atlantico poco distante dalla costa francese, all'interno di un garage ricavato in un castello di propriet&agrave; dell'uomo. Dopo anni in cui si erano perse le sue tracce, la Countach grigia &egrave; ricomparsa per essere messa in vendita in occasione di un'asta a Parigi, curata da Artcurial. L'auto, che ha percorso complessivamente poco pi&ugrave; di 87mila chilometri, gode di buone condizioni generali, anche se non &egrave; mai stata restaurata in tempi recenti. L'asta &egrave; stata un successo, e la Countach, quasi 50 anni dopo la sua prima immatricolazione, &egrave; stata venduta per ben 953mila euro. Ora, dopo anni trascorsi chiusa nel suo castello, la Lambo potr&agrave; tornare a ruggire per le strade. Lamborghini, spunta la Countach "Camaleonte" che cambia colore       

Venduta all'asta per una cifra record, la Countach era rimasta ferma per decenni su un'isola dell'Oceano Pacifico: ecco la sua storia

Lamborghini, la storia della Countach chiusa per 20 anni in un castello

        Verso la presentazione della Lamborghini V12 ibrida plug-in, quella che sar&agrave; l'erede della Aventador, &egrave; la tecnica a prendere la scena. Il progetto LB744 rivela le novit&agrave; dell'architettura &nbsp;PHEV&nbsp;e soluzioni progettuali appartenute a un solo altro modello nella storia Lamborghini&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato).&nbsp; Sul prossimo numero di Auto in edicola dal 15 marzo troverete molte altre anticipazioni sulla supercar V12 ibrida, con l'intervista al designer della nuova Lambo, Mitja Borjert. Lamborghini Invencible e Autentica, one-off al gusto di V12 aspirato Il V12 aspirato Lamborghini resiste (evoluto) Il focus sulla tecnica inizia dal motore termico, un 12 cilindri da 6.5 litri di cilindrata, aspirato, che rappresenta un'evoluzione del precedente progetto, impiegato sulla Aventador Ultimae. L'unit&agrave; L545 &egrave; un V12 pi&ugrave; leggero di 17 kg, per un dato complessivo di 218 kg ma, soprattutto, &egrave; installato in una posizione ruotata di 180 gradi. L'esigenza di tale disposizione &egrave; direttamente legata all'adozione dell'elettrificazione ibrida plug-in. Cambio trasversale&nbsp; Il cambio non &egrave; pi&ugrave; collocato davanti al V12, bens&igrave; dietro al motore termico. Non &egrave; pi&ugrave; una trasmissione installata longitudinalmente ma trasversalmente, come solo la Miura ha fatto nella storia Lamborghini (e la specialissima da pista Essenza SCV12). Lo spazio all'interno del tunnel &egrave; destinato alla batteria agli ioni di litio, con una capacit&agrave; di 3,8 kWh, ricaricabili alla spina e fino a 7 kW, oltre che mediante il recupero energetico in frenata nonch&eacute; con l'apporto del motore termico, mediante l'inverter.  I numeri del motore V12 Il motore V12 eroga 825 cavalli e 725 Nm, una potenza prodotta a 9.250 giri/min su un regime massimo di 9.500 giri/min. L'evoluzione della parte termica ha interessato la distribuzione, la combustione in camera &egrave; stata rivista, i condotti di aspirazione e la linea di scarico ottimizzati. Ancora, il rapporto di compressione &egrave; stato incrementato a 12,6:1 contro il precedente valore di 11,8:1 e si tratta di un propulsore "superquadro", ovvero, caratterizzato da una corsa corta rispetto all'alesaggio. Tre motori elettrici, due sono a flusso assiale Esplorata la parte termica, c'&egrave; una componente elettrica che rende il progetto Lamborghini LB744 un'ibrida plug-in. Sono ben tre i motori elettrici, di cui due installati sull'asse anteriore e responsabili della trazione ciascuno su una singola ruota. Lo schema permette un raffinato e preciso torque vectoring, prodotto da motogeneratori del tipo a flusso assiale (sono molto compatti poich&eacute; rotore e statore hanno una disposizione appaiata e non gi&agrave; coassiale). La potenza prodotta da ciascun singolo motore elettrico &egrave; di 149 cavalli, a fronte di un peso di appena 18,5 kg. In modalit&agrave; esclusivamente elettrica, la Lamborghini V12 PHEV &egrave; mossa dai motori anteriori, solo in condizioni di guida specifiche interviene il motore di trazione posteriore, permettendo anche una modalit&agrave; quattro ruote motrici elettrica.  Il cambio &egrave; specifico per l'ibrido La potenza dell'unit&agrave; posteriore &egrave; sempre di 149 cavalli ma l'installazione &egrave; completamente differente. &Egrave; posizionato sul cambio doppia frizione 8 marce a bagno d'olio, in quello che &egrave; un elemento inedito per Lamborghini, sviluppato appositamente per l'ibrido e destinato anche ai futuri modelli elettrificati che giungeranno dopo la V12. Il motore elettrico posteriore opera da starter del motore termico, recupera energia in frenata come anche sotto impulso del V12 e, ovviamente, contribuisce alle prestazioni assolute trasmettendo potenza e coppia sulla linea di trazione. Quanti cavalli ha la Lambo V12 erede della Aventador? Il sistema ibrido plug-in vale 1.015 cavalli e sul fronte dei consumi e delle emissioni porter&agrave; valori inferiori del 30% rispetto alla Aventador. Lamborghini, il suo rombo diventa musica col batterista Jason Bonham       

L'installazione della trasmissione ripropone una scelta vista raramente in Lamborghini, che conserva il V12 aspirato evoluto rispetto alla Aventador. La V12 PHEV supera i 1.000 cavalli

Lamborghini V12 ibrida plug-in, le caratteristiche "inedite" di motore e cambio

Quello generato da una Lamborghini Urus Performante non &egrave; un rombo dei motori, &egrave; piuttosto una musica, un suono potente e chiaro che regala una forte scarica adrenalinica. E chi pi&ugrave; del batterista Jason Bonham, figlio di John Bonham, il leggendario drummer dei Led Zeppelin, pu&ograve; apprezzare la sinfonia dei formitabili propulsori e trasformarla in melodia?    Quando un motore &egrave; anche arte  &quot;La passione per la musica e le auto la devo a mio padre&quot; ha detto Jason Bonham che per la serie The Engine Songs,la triologia di playlist disponibili su Spotify create abbinando la musica alle frequenze dei motori&nbsp; V12, V10 e V8 Lamborghini, ha sollecitato il Super SUV della Casa del Toro godendo dei parallelismi tra il suono dell&rsquo;otto cilindri col martellare ritmico e crescente delle percussioni. &quot;Ascoltando qualsiasi canzone, qual &egrave; l&rsquo;elemento che la fa andare avanti? &Egrave; semplice: la batteria. Se lei non si ferma, il resto della band non si ferma. Nel caso di Urus, il parametro che tornava era quello dei 50 hertz, corrispondente alle vibrazioni della batteria. Quindi, una parte importante della playlist, doveva essere rappresentata dal ritmo. Sono sempre stato una persona alla ricerca dell&rsquo;unicit&agrave;, di qualcosa che gli altri non avessero&quot;. Poi, un ricordo riaffiora: &quot;Il mio primo ricordo legato a Lamborghini? Mio padre alla guida di una Countach innamorato di quel rombo. Pap&agrave; amava ripetere: &ldquo;Voglio che il mio sound assomigli a quello di un tuono&rdquo;. Ecco l&rsquo;elemento principale d&rsquo;ispirazione, sia per me che per lui: le frequenze basse del tuono&quot;.  Youtuber distugge una Lamborghini Urus: le immagini sono da brividi 

Il batterista, figlio della leggenda dei Led Zeppelin John Bonham ha abbinato le frequenze dei motori&nbsp;

Lamborghini, il suo rombo diventa musica col batterista Jason Bonham

        Incontro tra numeri uno assoluti nei rispettivi campi, eccellenze italiane nel mondo.&nbsp;Lamborghini&nbsp;e&nbsp;Tod&rsquo;s annunciano una collaborazione per la realizzazione di prodotti di pelletteria, calzature, abbigliamento e accessori di lusso. Una fusione tra l&rsquo;artigianato&nbsp;e la&nbsp;tradizione&nbsp;italiana, la&nbsp;ricerca tecnologica&nbsp;e l&rsquo;innovazione. Stephan&nbsp;Winkelmann, Presidente e CEO di&nbsp;Automobili Lamborghini, introduce la sinergia. &ldquo;Tod&rsquo;s&nbsp;&egrave; stata fondata all&rsquo;inizio del secolo scorso da un artigiano appassionato e visionario. Circa 50 anni dopo, Ferruccio Lamborghini ha realizzato il suo sogno e ha fondato un&rsquo;azienda mossa dalla stessa visione e passione, con un impegno incessante per la ricerca e l&rsquo;innovazione. Siamo orgogliosi di questa collaborazione che traccia i nuovi confini dello stile italiano&rdquo;.  Potrebbe interessarti: Lamborghini, ecco come il Toro festeggia i suoi 60 anni Diego Della Valle, Presidente e CEO del Gruppo Tod&rsquo;s, aggiunge: &ldquo;Lamborghini rappresenta la massima espressione del design e della ricerca tecnologica nello scenario mondiale dell&rsquo;automobilismo. La cura dei dettagli e la continua ricerca e innovazione sono valori che uniscono la filosofia dei nostri due marchi e rappresentano il vero Italian lifestyle&rdquo;  Potrebbe interessarti: parcheggiatore d'hotel tampona una Lamborghini Coup&eacute; con una Roadster&nbsp;       

Per la realizzazione di prodotti di pelletteria, calzature, abbigliamento e accessori di lusso. Le parole di Winkelmann e Della Valle

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