        &Egrave; in arrivo un altro capitolo, nella storia Aston Martin DBS. Dopo la Superleggera e l'interpretazione Zagato, a breve scopriremo la DBS 770 Ultimate. Un teaser introduce quella che sar&agrave; il canto del cigno, non a caso Ultimate (assoluta, definitiva; ndr) per definire il punto pi&ugrave; alto della granturismo. Come d'abitudine, recente, di Aston Martin&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), il 770 che accompagna la sigla &egrave; indicativo della potenza espressa dal motore V12 twin turbo.  I numeri attesi dalla prestazioni Se la DBS Superleggera (qui trovi il test) si era spinta, nel 2018, a 725 cavalli e 900 Nm, la 770 Ultimate avr&agrave; 770 cavalli. Un extra di potenza destinato a migliorare ulteriormente le prestazioni velocistiche, gi&agrave; esagerate: 338 km/h di velocit&agrave; massima, 3"4 nello scatto breve, lo 0-100 km/h.&nbsp; Il teaser anticipa la presenza, che poi &egrave; una conferma, di un nolder in coda, per sviluppare maggior carico alle basse andature. La novit&agrave;, tra le tante, sar&agrave; nell'applicazione di nuove branchie, destinate verosimilmente a estrarre aria calda dal vano motore o, dietro i passaruota anteriori, per ridurre le turbolenze nel vano ruota. La presentazione accanto alla AMR23 di F1? Invariato lo schema tecnico, con motore V12 5.2 litri twin&nbsp;turbo.&nbsp;Resta da chiedersi il "quando" di una presentazione indicata da Aston Martin a inizio 2023. Ecco, vale segnare in rosso la data del 13 febbraio prossimo, quando la casa inglese sveler&agrave; la nuova monoposto di Formula 1. Sar&agrave; con un evento presso la struttura in fase di realizzazione, a Silverstone, che si alzer&agrave; il sipario sulla AMR23. Sar&agrave; anche l'occasione per affiancarvi la DBS 770 Ultimate?       

Ancora un'edizione speciale, destinata ad avere una tiratura limitata, per la granturismo DBS V12. Aston Martin anticipa alcune caratteristiche. Verr&agrave; presentata insieme alla F1 2023?

Aston Martin DBS 770 Ultimate, il V12 oltre la Superleggera

        La saga cinematografica di 007 compie 60 anni. Era infatti il 1962 quando usc&igrave; il primo film del celebre agente segreto, interpretato in quell'occasione da Sean Connery. Il film era &ldquo;Licenza di uccidere&rdquo;, e da allora sono state prodotte altre 24 pellicole dedicate alle avventure di James Bond. L'ultima, &ldquo;No time to die&rdquo;, &egrave; uscita l'anno scorso con protagonista Daniel Craig. Per celebrare i 60 anni della saga, &egrave; stata organizzata a Londra un'asta di beneficenza in cui sono stati messi in vendita numerosi cimeli e oggetti di scena utilizzati proprio nel film del 2021. Tra i lotti anche tante auto, tra cui spicca un'Aston Martin DB5 dotata dei gadget 007, che &egrave; stata venduta alla cifra record di oltre 3 milioni di euro. Aston Martin DB5, quella di 007 diventa tutta di Lego  Asta record per la DB5 di 007 Se l'Aston Martin DB5 &egrave; entrata a far parte della storia dell'auto, deve buona parte del proprio successo proprio alla &ldquo;carriera&rdquo; cinematografica nei film di 007 al fianco dei vari James Bond. Non stupisce, quindi, che gli esemplari della sportiva inglese utilizzati per le riprese della serie possano raggiungere quotazioni molto elevate. Anche se forse nessuno si aspettava che la DB5 utilizzata in &ldquo;No time to die&rdquo;, ultimo capitolo della saga, potesse essere venduta per 2,9 milioni di sterline, ovvero circa 3,3 milioni di euro. La DB5 in questione non &egrave; un esemplare del modello originale degli anni '60, ma questo non ha scoraggiato il suo acquirente. La vettura &egrave; stata utilizzata nel corso delle riprese dell'ultimo film di James Bond &ndash; mostrando anche i segni di alcune strusciature rimediate nel corso delle scene d'azione &ndash; ed &egrave; dotata di diversi dei gadget di 007. Come la targa ribaltabile e i fari a scomparsa che possono lasciare spazio a due mitragliette (ovviamente non funzionanti). L'auto fa parte di un lotto di 8 DB5 &ldquo;stunt car&rdquo; utilizzate per le riprese di &ldquo;No time to die&rdquo;, ed &egrave; l'unica a essere stata finora messa in vendita. Tra le scene d'azione di cui la vettura &egrave; stata protagonista, anche l'inseguimento mozzafiato per le strade di Matera. Le auto e i cimeli di James Bond Oltre alla DB5 sono state vendute anche altre vetture che hanno preso parte alle riprese di &ldquo;No time to die&rdquo;, sebbene con cifre con qualche zero in meno. Tra i lotti venduti anche modelli Aston Martin pi&ugrave; moderni, come la V8 degli anni '80 (battuta per 720mila euro) e la DBS Superleggera del 2021 con il V12 biturbo, venduta per 463mila euro. Alla lista si aggiungono poi la Range Rover Sport, la Land Rover Defender e la Jaguar XF, vendute per cifre comprese tra i 43mila e i 187mila euro. Tanti poi anche i lotti di altro genere, dalla moto d'acqua di James Bond al suo equipaggiamento speciale, passando per i suoi orologi e il suo elegantissimo smoking Tom Ford, quest'ultimo battuto per poco meno di 100mila euro. Tutto il ricavato dell'asta &egrave; stato devoluto alle associazioni The Prince&rsquo;s Trust e The Prince of Wales&rsquo;s Charitable Fund. Aston Martin, Geely &egrave; il nuovo azionista       

Un esemplare della sportiva inglese utilizzata nelle riprese di "No time to die" &egrave; stata venduta insieme a numerose altre stunt car e cimeli

Aston Martin DB5, venduta a una cifra record quella di James Bond

        Un'Aston Martin DB5, in scala 1:1, realizzata interamente di Lego. &Egrave; questa l'impresa portata a termine da un team di esperti del produttore dei mitici &ldquo;mattoncini&rdquo;, con la difficolt&agrave; aggiuntiva di integrare nel progetto alcuni dei gadget della vettura di James Bond. Il risultato &egrave; sorprendente e incredibilmente simile alla vettura reale e alle sue forme sinuose. Con tanto di trucchi da 007, come la targa rotante, ma anche le luci realmente funzionanti. Un'opera che ha richiesto oltre 1.000 ore di lavoro e centinaia di migliaia di pezzi, per celebrare un doppio anniversario: i 90 anni di Lego e i 60 della saga di James Bond. Aston Martin DBR22, una one-off per i 10 anni della divisione Q  Aston Martin DB5, come quella vera Costruire un modello Lego non &egrave; mai un lavoro semplice, con un livello di difficolt&agrave; che cresce con le dimensioni e la complessit&agrave; del kit. Ma se l'obiettivo &egrave; quello di realizzare una copia fedele e in scala 1:1 di una delle auto pi&ugrave; iconiche della storia, la sfida diventa davvero impegnativa. Ad affrontarla, una squadra di esperti della Lego, che ha impiegato 1.366 ore di lavoro per portare a termine la DB5 di &ldquo;mattoncini&rdquo;. La progettazione &egrave; avvenuta al computer, tramite un software specifico che ha cos&igrave; fornito le istruzioni per realizzare il modello fisico vero e proprio. Complessivamente, per realizzare la copia fedele dell'Aston Martin DB5 di 007, sono stati necessari ben 357.954 pezzi, per un peso di ben 1.037 kg (circa 400 in meno della vettura reale). Tra le dotazioni del modello, anche fari semitrasparenti e illuminati e la targa mobile, uno dei tanti gadget della vettura di James Bond. L'Aston Martin di &ldquo;bricks&rdquo; &egrave; stata presentata e messa in esposizione nel flagship store Lego di Leicester Square, a Londra, il pi&ugrave; grande negozio Lego del mondo con una superficie di ben 805 metri quadrati. A completare l'opera, una minifigure di James Bond anch'essa di dimensioni naturale, e anche una riproduzione del gatto bianco di Ernst Stavro Blofeld, capo dell'organizzazione criminale Spectre e arcinemico di 007.        

Composta da oltre 300mila pezzi, celebra i 90 anni di Lego e i 60 di James Bond

Aston Martin DB5, quella di 007 diventa tutta di Lego

        Vettura speciale per facoltosi appassionati. Ecco Aston Martin V12 Vantage Roadster, nobilt&agrave; assoluta a cielo aperto. Il modello, presentato a Pebble Beach, affianca la coup&eacute;. Pezzo esclusivo, realizzato in 249 esemplari. I fortunati proprietari da fine 2022 potranno metterla nel box.  V12 da sogno Sotto il bel vestito potranno godere del canto del cigno del V12 di Aston Martin, in 5.2 litri bi-turbo da 700 cavalli e 753 Nm dio coppia. Abbinato al cambio automatico a otto marce. Raggiunge i 322 km/h di velocit&agrave; massima e accelera da 0 a 100 km/h in 3.5 secondi. Non manca di carattere. Fattore distintivo la capote in tessuto, che si pu&ograve; aprire o chiudere in sette secondi. L&rsquo;efficienza aerodinamica della V12 Vantage Roadster &egrave; stata curata tanto che &egrave; disponibile l&rsquo;ala posteriore fissa. E la deportanza &egrave; di 216 kg rispetto ai 208 kg della coup&eacute;, non male davvero.  Assetto da Regina In virt&ugrave; del plus di potenza, l&rsquo;assetto &egrave; stato adattato rispetto alle versioni col V8. Presenti un sistema di controllo dedicato della dinamica e differenziale autobloccante. Bella, ma anche pronta. Tra le caratteristiche i freni carbo-ceramici, le carreggiate allargate di 40 millimetri, sempre rispetto alle V8, i cerchi da 21 pollici e i paraurti e i cofani in carbonio.&nbsp; In abitacolo fanno bella mostra i sedili Sports Plus, mentre in opzione ci sono quelli con struttura in carbonio. L divisione Q by Aston Martin consente personalizzazioni a non finre. Speciale, senza dubbio. Potrebbe interessarti: Daniel Ricciardo: scopri la sua super collezione privata       

Solo 249 esemplari per la bellssima due posti scoperta da 322 km/h

Aston Martin V12 Vantage Roadster, 700 cavalli esclusivi

        Aston Martin celebra i 10 anni di Q, la divisione del Marchio di Gaydon dedicata ai progetti speciali, lanciando una nuova one-off. Si chiama DBR22, si ispira ai modelli storici del brand ed &egrave; stata svelata ieri in occasione della Monterey Car Week. Realizzata in alluminio e carbonio, questa barchetta &egrave; un esemplare unico che far&agrave; da punto di partenza per le prossime creazioni della divisione Q. Sotto al cofano, scalpita un V12 biturbo da oltre 700 cavalli di potenza, che spinge la DBR22 fino a 319 km/h. Aston Martin, il logo si rinnova per celebrare 100 anni di motorsport  DBR22, omaggio alla storia Realizzata secondo il tradizionale schema con motore anteriore e trazione posteriore (e niente tetto n&eacute; parabrezza) la nuova DBR22 trae ispirazione dalle barchette pi&ugrave; iconiche della storia del brand, come la DBR1 e la DB3S. E, a sua volta, a lei si ispireranno i nuovi modelli personalizzati della divisione Q, che ha appena raggiunto il traguardo di un decennio di attivit&agrave;. La DBR22, infatti, &egrave; una one-off costruita in esemplare unico, e che ha costituito una sfida inedita per i progettisti della Casa di Gaydon. L'auto &egrave; stata concepita per utilizzare il minor numero possibile di pannelli di carrozzeria, facendo un larghissimo uso, per il telaio e non solo, di carbonio e alluminio, anche con tecniche di stampa 3D. Il risultato di questo lavoro ingegneristico e di design &egrave; una barchetta sinuosa e affusolata, dotata di numerosi elementi con funzione aerodinamica e ampie prese d'aria. Necessarie per soddisfare la fame d'aria del propulsore prescelto per questa one-off, il V12 da 5,2 litri biturbo da 715 cavalli e 753 Nm. Abbinato al cambio automatico a 8 rapporti, permette alla DBR22 di divorare l'accelerazione 0-96 km/h in appena 3,4 secondi e di raggiungere una velocit&agrave; di punta di 319 chilometri orari. Dentro, invece, domina il lusso, con sedili e rivestimenti in pelle e inserti in carbonio. La nuova Aston Martin DBR22 sar&agrave; esposta al concorso d'eleganza di Pebble Beach dal 19 al 21 agosto. Per l'occasione, saranno presenti anche altri due nuovi modelli sportivi della Casa britannica: l'hypercar Valhalla e il Suv DBX707. Aston Martin, Racing.Green porter&agrave; l'ibrido e l'elettrico       

La Casa inglese ha realizzato una barchetta in esemplare unico che sar&agrave; esposta al concorso d'eleganza di Pebble Beach

Aston Martin DBR22, una one-off per i 10 anni della divisione Q

        Aston Martin presenter&agrave; due nuovi modelli al Concours d'Elegance di Pebble Beach. La Casa non ha fornito ulteriori anticipazioni, affermando che aggiunger&agrave; due vetture "alte prestazioni nel suo portafoglio mozzafiato e inoltre la nuova identit&agrave; creativa di Aston Martin e importanti aggiornamenti sullo sviluppo della supercar a motore centrale Valhalla.".  Evento esclusivo di Aston Martin Il quartier generale alla Monterey Car Week 2022 dal 19 al 21 agosto sar&agrave; l'esclusivo Aston Martin Club 1913. Il circolo con accesso solo su invito personale offre agli ospiti una posizione privilegiata per assistere all&rsquo;evento di auto d&rsquo;epoca pi&ugrave; prestigioso al mondo, da una pisizione che domina il celeberrimo campo a 18 buche Pebble Beach Golf Links e viste panoramiche su Stillwater Cove. Per i fortunati ospiti, Valhalla, la supercar ibrida, sar&agrave; esposta con un concept interior rinnovato e incentrato sul conducente, per offrire uno spazio interattivo ai potenziali proprietari che potranno provare l&rsquo;esclusiva posizione dei sedili e l'ergonomia ispirata alla F1. Potranno provare anche DBX707, a disposizione per un test drive per tutto il weekend con i suoi 707 cavalli. Potrebbe interessarti: le Aston Martin d'occasione&nbsp;       

Il Marchio al al Concours d'Elegance far&agrave; salire gli ospiti sulla hypercar Valhalla e testare il SUV DBX707

Aston Martin a Pebble Beach con due novità

        L'esigenza di rinnovarsi coinvolge tutti i brand automobilistici, inclusi quelli che hanno alle spalle una storia lunghissima e ricca di successi. In questo caso, il rinnovamento, sopratutto per quel che riguarda gli elementi pi&ugrave; iconici, viene espletato attraverso un'evoluzione attenta a non stravolgerne l'identit&agrave;. &Egrave; questo il caso di Aston Martin, che ha appena svelato il suo nuovo logo, destinato a trovare spazio su tutte le vetture della Casa, sia stradali che da corsa. Piccole modifiche nel design rendono pi&ugrave; moderno e snello lo stile del simbolo alato di Aston Martin, lasciandolo comunque molto ben riconoscibile. Il nuovo logo far&agrave; il suo debutto questo fine settimana sul circuito di Le Castellet, in Francia, per celebrare i 100 anni dell'impegno della Casa britannica nel motorsport. Aston Martin Vantage V12, l'ultima volta del dodici cilindri  Un secolo di corse con il nuovo logo Il delicato compito di rinnovare l'emblema Aston Martin &egrave; stato affidato a Peter Saville, apprezzato grafico e direttore artistico inglese, che ha lavorato a stretto contatto con i designer della Casa di Gaydon. Le modifiche al logo della Casa di Gaydon hanno riguardato principalmente la stilizzazione delle due &ldquo;ali&rdquo;. Un primo esemplare del nuovo logo &egrave; stato realizzato artigianalmente dallo studio Vaughtons di Birmingham, gestito da un'azienda di argentieri con oltre 2 secoli di esperienza, che nel 1908 aveva realizzato le medaglie per le Olimpiadi di Londra. Nei suoi 109 anni di vita, il logo Aston Martin &egrave; stato aggiornato solamente otto volte, l'ultima nel 2003. La data di questo ulteriore rinnovamento non &egrave; casuale: 100 anni fa, nel 1922, la Casa britannica partecipava per la prima volta a un gran premio automobilistico. In occasione di questo anniversario, il nuovo emblema del brand far&agrave; il suo debutto sulle fiancate delle due Aston Martin AMR22 di Sebastian Vettel e Lance Stroll, nel week end del GP di Francia di Formula 1 in programma per il prossimo week end. Aston Martin, emozioni al centro L'aggiornamento del logo si inscrive in un pi&ugrave; ampio piano di rinnovamento del brand Aston Martin, che punta con sempre maggiore forza sulla sportivit&agrave;, come testimoniano modelli come Valkyrie e DBX707, ma anche sulla sostenibilit&agrave;. &ldquo;Manteniamo l'eleganza e la raffinatezza per cui il nostro Marchio e i nostri prodotti sono venerati in tutto il mondo - ha spiegato Renato Bisignani, Head of Global Marketing and Communications di Aston Martin - mentre coinvolgiamo la nostra base di clienti fieramente fedeli, riteniamo che questa nuova dimensione trarr&agrave; vantaggio dalla crescente domanda da parte di una nuova generazione di clienti Aston Martin, con oltre il 60% delle nostre vendite attuali nuovo per il Marchio". &ldquo;Poich&eacute; stiamo lavorando per far innamorare le persone &ndash; ha aggiunto Marek Reichman, Executive Vice President e Chief Creative Officer di Aston Martin - per connetterci con i cuori e le menti dei nostri clienti, ogni oggetto che progettiamo in Aston Martin ha un significato e un'intenzione profondi ed &egrave; creato con onest&agrave; ed emozione. Nel nuovo logo, ogni millimetro di ogni linea, di ogni forma all'interno delle nuove ali, viene attirato in avanti dalle profondit&agrave; della nostra sorgente creativa Aston Martin lunga 109 anni&rdquo;. Aston Martin, Racing.Green porter&agrave; l'ibrido e l'elettrico       

L'emblema alato della Casa di Gaydon si aggiorna a 100 anni esatti dalla prima partecipazione del Marchio a un gran premio automobilistico

Aston Martin, il logo si rinnova per celebrare 100 anni di motorsport

Tutti conoscono gli iconici film del franchise di James Bond che, dal lontano 1962, sono diventati un vero e proprio cult nella cinematografica hollywoodiana e mondiale. E proprio grazie all&rsquo;agente 007 che Sean Connery ha avuto modo di spiccare il volo verso una carriera che lo ha reso un attore di grande fama e incredibile bravura. Se si pensa alle pellicole di James Bond, oltre che a Connery, un&rsquo;altra immagine compare: quella della Aston Martin, un&rsquo;auto protagonista in tutti i film nati dalla penna di Ian Fleming. La vettura in questione, o meglio la Aston Martin DB5 del 1964, che aveva come proprietario proprio l&rsquo;attore scozzese, sar&agrave; messa all&rsquo;asta dai suoi eredi il 18 agosto per la Broad Arrow Auction, presso il Monterey Jet Center, in California. Una sorpresa (e forse anche una gioia) per tutti gli appassionati del franchise, nonostante il prezzo sia veramente esorbitante: si stima che possa raggiungere i 2 milioni di dollari.    Aston Martin: la leggendaria compagna di Connery  L&rsquo;auto fu acquistata dall&rsquo;attore tramite RS Williams che era considerato uno specialista di Aston Martin. All&rsquo;inizio la vettura era di color nero, poi per&ograve; fu verniciata con il Snow Shadow Grey, il colore con cui adesso la si riconosce poich&eacute; fu questa versione ad essere presente in tutti i film, con gli interni in pelle Connelly rossa, fino all&rsquo;ultimo &ldquo;No Time to Die&rdquo;, mostrandosi in questo caso in 3 modelli differenti. Gran parte della vendita dell&rsquo;auto sar&agrave; devoluta in beneficienza ed i soldi andranno proprio ad una fondazione che ha il nome di Sean, purtroppo scomparso nel 2020 all&rsquo;et&agrave; di 90 anni. Colui che acquister&agrave; l&rsquo;Aston Martin avr&agrave; la fortuna di fare un giro sulla storica auto con il pilota di Formula 1, nonch&eacute; grande amico di Sean Connery, Sir.Jackie Stewart. Insomma, un vero e proprio sogno.  Cerchi un&#39;auto usata? Guarda qui 

La storica auto, presente in tutte le pellicole del franchise dell&rsquo;agente 007, sar&agrave; in vendita ad un prezzo da capogiro. Si stima possa raggiungere i 2 milioni di dollari

All&#39;asta l&#39;Aston Martin DB5 di Sean Connery: chi vuole essere come James Bond?

        C&rsquo;&egrave; chi non spenderebbe 100mila dollari per una vettura, figuriamoci per un modellino! Eppure questo &egrave; il costo della riproduzione in scala della famosissima DB5 dell&rsquo;agente segreto pi&ugrave; famoso al mondo: James Bond.  Curato nei minimi particolari La mostra in tutti i suoi folli particolari la bella &ldquo;Supercar Blondie&rdquo; in un video sul proprio canale YouTube. Il modellino &egrave; funzionante e azionabile tramite il telecomando in perfetto stile anni &rsquo;70 e ovviamente tutti i gadget di 007 presenti nel film: gli speroni che escono dalle ruote, le targhe ruotabili, i mitra (finti) nascosti nei fari anteriori, il pannello di protezione posteriore e ovviamente il sedile eiettabile.  Il modellino &egrave; stato prodotto in soli 27 esemplari, tutti andati immediatamente a ruba. Se 100mila dorrai vi sembra troppi, potete sempre puntare sul modellino LEGO (ufficialmente non &egrave; pi&ugrave; disponibile ma si trova online a poco pi&ugrave; di 200 euro) o su quello Playmobil (80 euro).         

Davvero incredibile il prezzo del modellino di una Aston martin DB5 come quella usata da James Bond nel film Goldfinger

Il modellino della Aston Martin DB5 di 007 da 100.000 dollari

        Parla italiano, nelle posizioni di vertice, Aston Martin. L'uscita di scena, con effetto immediato, di Tobias Moers apre alla sostituzione nel ruolo di amministratore delegato con Amedeo Felisa. Gi&agrave; parte del marchio inglese, quale consigliere non esecutivo e presidente del direttivo sulla strategia di prodotto, Felisa rimpiazza Moers, che dovr&agrave; garantire la transizione fino al termine del mese di luglio. Naviga in acque agitate il marchio. I risultati finanziari non brillano e, sullo sfondo, negli ultimi 18 mesi si sono registrati costanti rumours di una direzione firmata Moers invisa a molti tecnici di alto profilo. Aston Martin, serve un gruppo coeso La stampa inglese ha riportato pi&ugrave; volte le critiche interne su uno stile direttivo dell'ex responsabile di Mercedes-AMG di stampo accentratore. Nominato nell'estate del 2020, la gestione Moers non ha prodotto risultati finanziari significativi. &Egrave; tuttavia l'accento posto sulla coesione del gruppo che fa pi&ugrave; rumore tra tutti, nella nota diffusa da Aston Martin&nbsp;(scopri i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;e nelle parole di Lawrence Stroll. "C'&egrave; la necessit&agrave; per il business di entrare in una nuova fase di crescita e con una nuova struttura di leadership, per assicurare che siano centrati i nostri obiettivi. Il nuovo quadro organizzativo supporter&agrave; la compagnia per esprimere il pieno potenziale, promuovere una maggiore collaborazione e un modo di lavorare pi&ugrave; coeso", le parole del presidente, Lawrence Stroll. Fedeli a capo dell'ufficio tecnico Aston Martin Se Felisa - 26 anni trascorsi in Ferrari, 8 da amministratore delegato - era gi&agrave; nel perimetro Aston Martin, sar&agrave; un'esperienza nuova per Roberto Fedeli. Stesso background prestigioso di Felisa, anche per Fedeli un lunghissimo trascorso in Ferrari, 26 anni di permanenza nei quali il progetto pi&ugrave; recente &egrave; stata LaFerrari. Diventa nuovo responsabile dell'ufficio tecnico, chiamato a seguire i progetti Aston Martin che porteranno all'elettrificazione. Sappiamo gi&agrave; come nei piani del marchio sar&agrave; la Valhalla la prima a dotarsi dell'ibrido plug-in, poi toccher&agrave; all'elettrico. Sono i passi da compiere nei prossimi 36 mesi. Saranno supportati dalle strettissime sinergie tecniche con Mercedes-AMG: i propulsori ibridi plug-in, l'architettura nativa elettrica, saranno made in Affalterbach le basi per l'elettrificazione Aston. Fedeli sar&agrave; operativo dall'1 giugno.&nbsp; "Roberto ci aiuter&agrave; a realizzare la nostra strategia futura, in particolare con un focus sui progressi tecnologici e le nostre competenze ingegneristiche interne, nel passaggio all'elettrificazione. Roberto &egrave; un innovatore provato e sa costruire un team, ha ideato alcune tra le sportive prestazionali pi&ugrave; desiderate al mondo e la sua vasta esperienza nel settore, abbinata al suo stile di leadership, contribuiranno in modo sostanziale a dar forma al nostro futuro portafoglio di modelli e rinvigorire il nostro team tecnico", ancora Stroll.  Felisa e una Aston Martin pi&ugrave; aperta&nbsp; Nelle parole di Felisa ritorna il focus sulle persone, sui tecnici interni da porre alla base degli obiettivi che la nuova propriet&agrave; ha dettato nel momento del passaggio di consegne, a inizio 2020. Stroll anticipa novit&agrave; importanti nel 2023 su DB11, Vantage, DBS, con nuove motorizzazioni. Quanto a Felisa, commenta sul nuovo ruolo: "Ho grande fiducia nella visione di Lawrence e gli sono grato per la sua fiducia e quella del CdA. Nel corso dell'ultimo anno, lavorando da consigliere non esecutivo, ho conosciuto molto bene Aston Martin e i suoi responsabili senior. So che c'&egrave; un incredibile insieme di talenti, come anche un ambiente tecnologico nel Regno Unito straordinario, fatto di innovatori e specialisti, con i quali vogliamo approfondire i nostri rapporti. Abbiamo un obiettivo chiaro, proseguire la trasformazione del marchio in una Aston Martin ultra-lussuosa, ad alte prestazioni e leader del settore di mercato. Abbiamo talenti esperti come anche una squadra di talento lungo l'intero organigramma, che ci permetter&agrave; di raggiungere i nostri obiettivi".&nbsp;       

L'uscita di Tobias Moers apre alla "promozione" di un esperto e competente ex ferrarista di lungo corso. Anche la direzione dell'area tecnica affidata a un ex di Maranello

Aston Martin cambia l'a.d., due italiani ex Ferrari al vertice

        Il Racing Green &egrave; storicamente il colore delle auto da corsa inglesi, &egrave; tinta iconica Aston Martin. Sar&agrave;, orizzonte gi&agrave; 2024, il piano di sostenibilit&agrave; ed elettrificazione che la casa andr&agrave; a mettere in atto: "Aston Martin Racing.Green." . Conferma gli impegni di una produzione da rendere a emissioni nette zero entro il 2030, mentre al 2039 tutte le operazioni e la catena di approvvigionamento Aston Martin (i fornitori, quindi), garantiranno l'impatto zero.  Produzione Aston Martin, l'alluminio sar&agrave; sostenibile Ancora, gli obiettivi di sostenibilit&agrave; ambientale passano dal taglio dei consumi idrici, minore spreco di risorse e maggior utilizzo di energia rinnovabile. A St. Athan verranno installati 14 mila pannelli solari, la cui produzione energetica varr&agrave; il 20% del consumo annuo del sito produttivo. Le scocche, poi, verranno prodotte utilizzando alluminio "verde", ovvero, a sua volta realizzato con l'impiego di fonti energetiche rinnovabili. Valhalla la prima Aston ibrida plug-in Questo lo scenario nel quale operer&agrave; Aston Martin, nel quale andr&agrave; a introdurre la prima elettrica a batteria. L'appuntamento &egrave; fissato al 2025, quando verr&agrave; presentata quella che ci attendiamo essere una proposta sviluppata su architettura elettrica nativa fornita da Mercedes-AMG. &Egrave; noto lo strettissimo legame tecnologico siglato tra Aston e Mercedes-AMG. Un anno prima, nel 2024, sar&agrave; la volta del lancio sul mercato della prima Aston Martin ibrida plug-in. Toccher&agrave; a Valhalla proporre una sportivit&agrave; a motore posteriore centrale e una certa autonomia in modalit&agrave; elettrica.&nbsp; Nel 2026 tutti i modelli Aston Martin avranno un'opzione a listino caratterizzata dall'elettrificazione, passaggio intermedio verso un 2030 che vedr&agrave; la gamma di modelli Sport, GT e suv, tutti esclusivamente elettrificati. Vorr&agrave; dire forme di elettrico puro e di ibrido.       

Il marchio ha delineato l'impegno sulla sostenibilit&agrave; ambientale della produzione e le novit&agrave; di prodotto ibride plug-in ed elettriche pure in arrivo

Aston Martin, Racing.Green porterà l'ibrido e l'elettrico

Un&#39;ultima volta, prima che inizi a parlare anche lei la lingua dell&#39;elettrico. Aston Martin V12 Vantage &egrave; il canto del cigno di un&#39;applicazione esagerata: il motore V12 twin turbo da 5.2 litri sotto al cofano della berlinetta inglese.  C&#39;&egrave; una potenza esagerata, c&#39;&egrave; una riduzione di peso attenta, c&#39;&egrave; una ridefinizione dell&#39;assetto che rappresenta forse l&#39;elemento di maggior impatto.  Motore V12 di Vantage, i numeri  Tutto questo, per 333 fortunati clienti. Tutti gi&agrave; con il loro contratto in mano, in attesa che le consegne inizino dal secondo trimestre dell&#39;anno. Aston Martin V12 Vantage dichiara 700 cavalli e 753 Nm dal V12, accoppiato a un cambio automatico ZF 8 marce dotato di un software di gestione specifico.  I tecnici assicurano d&#39;aver centrato una guidabilit&agrave; e risposta senza eguali, superiore di gran lunga alle soluzioni doppia frizione. Bene, la linea di trazione &egrave; completata dal differenziale a slittamento limitato. Quella di scarico, invece, da un elemento in acciaio, spessore appena 1 millimetro, che spunta in due terminali accentrati dal retrotreno. Vale un risparmio di 7,2 kg rispetto allo scarico classico della Vantage.  Ferma la bilancia a 1.795 kg a secco, la V12. Non esattamente un peso piuma, siamo di fronte a valori da granturismo e pure piuttosto curata. Il lavoro certosino di contenimento delle masse prevede ampio ricorso alla fibra di carbonio.  Peso e prestazioni della V12 Vantage  &Egrave; il materiale utilizzato per il cofano motore, la fascia paraurti anteriore e posteriore, le soglie sottoporta, i passaruota. Ancora, in materiale composito, il bagagliaio, sul quale spicca l&#39;ala fissa. Il profilo aerodinamico ottimizzato consente di sviluppare 204 kg di carico alla velocit&agrave; massima, dichiarata in 322 km/h. Le prestazioni dicono anche di un&#39;accelerazione in 3&quot;5 sullo 0-100 km/h.  Assetto Vantage, cambia tutto con il V12  Queste le credenziali di Vantage V12 2022. Gli interventi pi&ugrave; &quot;gustosi&quot;, perch&eacute; di affinamento, riguardano poi l&#39;assetto. Troviamo un irrigidimento delle molle del 50% all&#39;anteriore e 40% al posteriore. Troviamo un allargamento delle carreggiate di ben 40 millimetri.&nbsp;  Delle sospensioni, multilink posteriore e a doppi bracci oscillanti all&#39;avantreno, va detto come il controllo dei movimenti della scocca riesca ad abbinare comfort e sportivit&agrave;. Vi riesce grazie a molle posteriori installate in coppia e in in serie; due molle elicoidali per ruota prevedono valori di compressione pi&ugrave; cedevoli per la molla superiore, una molla pi&ugrave; morbida nell&#39;elemento dedicato a gestire la prima fase di compressione; la rigidit&agrave; dell&#39;appoggio arriva con la compressione a pacco della molla tender e i valori di rigidit&agrave; superiori della molla principale.&nbsp;  Le barre antirollio, in ragione di questo schema, prevedono un avantreno del 5% pi&ugrave; rigido mentre al posteriore la barra &egrave; del 41% pi&ugrave; morbida rispetto a una Vantage ordinaria.&nbsp;  Freni carboceramici di serie  Resta da dire come i tecnici abbiano maggiorato le aperture frontali sul paraurti, un +25% funzionale a offrire un maggior volume d&#39;aria per le masse radianti. Quanto alla proposta di cerchi, freni e gomme, V12 Vantage prevede ruote da 21 pollici gommate Michelin Pilot 4S, frenate da un impianto carboceramico di serie. Misure? Avantreno da 410 mm di diametro e 38 mm di spessore, dischi morsi da pinze a 6 pistoncini; retotreno da 360 mm per 32 mm e pinze a 4 pompanti.   

Tiratura limitata per l&#39;ultima edizione della Vantage con V12 twin turbo. Le prestazioni sono elevatissime, l&#39;assetto &egrave; oggetto di una profonda ridefinizione

Aston Martin Vantage V12, l&#39;ultima volta del dodici cilindri

        Verso il 2025, quando Aston Martin introdurr&agrave; il primo modello elettrico, con un accordo siglato sulla produzione di celle per le batterie con Britishvolt. Il marchio britannico ha consolidato la collaborazione tecnica con Mercedes e lancer&agrave; i suoi modelli a zero emissioni facendo affidamento sulla tecnologia - architetture, motori - che fornir&agrave; il gruppo. Gi&agrave; due architetture, una su strada, una seconda in arrivo, sono la EVA (leggi l'applicazione AMG su Mercedes EQE) e l'elettrica nativa per AMG. Queste le fondamenta per i progetti Aston. Celle dedicate A "dare energia" saranno le pile sviluppate da Britishvolt, in una collaborazione che vedr&agrave; le due realt&agrave; britanniche progettare, sviluppare e industrializzare soluzioni specifiche per le Aston Martin elettriche. &Egrave; stato annunciato il formato delle celle, saranno cilindriche e avranno moduli su misura. L'obiettivo ricercato &egrave;, anzitutto, la capacit&agrave; di una ripetitivit&agrave; delle prestazioni. &Egrave; il punto critico dei sistemi elettrici ad altissime prestazioni, poich&eacute; entrano in gioco le temperature d'esercizio da monitorare accuratamente. Secondo ambito di ricerca e sviluppo, quindi, soluzioni di gestione termica anch'esse su misura. LEGGI ANCHE - Contrordine Aston Martin, il motore V12 rimarr&agrave; in catalogo Il fatto che si parli di pacchi batterie agli ioni di litio su moduli porta a escludere un raffreddamento diretto delle celle, che fa a meno dei singoli moduli e gi&agrave; in uso nelle applicazioni firmate Mercedes.&nbsp; "A integrazione della vicina collaborazione strategica con il nostro azionista Mercedes, questa partnership d&agrave; ad Aston Martin un ulteriore accesso a tecnologia e competenze per ampliare le nostre opzioni di elettrificazione. Siamo orgogliosi di unirci a un costruttore britannico e produttore di batterie a ridotte emissioni carboniose", ha commentato l'a.d. Aston Martin, Tobias Moers.       

Le due realt&agrave; britanniche svilupperanno celle ad hoc per le sportive in arrivo dal 2025. Focus su ripetibilit&agrave; elevata delle prestazioni in pista e di ricarica

Aston Martin elettriche, la batteria sarà Britishvolt

        Il dodici cilindri rimarranno di casa a Gaydon. Le Aston Martin pi&ugrave; sportive monteranno ancora a lungo il V12, simbolo di nobilt&agrave; dei modelli pi&ugrave; prestigiosi del Marchio. Lo ha confermato Tobias Moers, amministratore delegato dell&rsquo;azienda ad Autocar.&nbsp; A precisa domanda, ovvero se il V8 bi-turbo della straripante DBX707, Suv da 707 cavalli potesse sostituire il dodici cilindri sulle DB11, DBS o affini, la risposta &egrave; stata chiara. &ldquo;Il V12 del Vantage dimostra che c&rsquo;&egrave; ancora spazio per un V12 nella futura generazione di auto sportive&rdquo;.  C'&egrave; spazio per il classico Il propulsore di 5.2 litri dispone di potenziale tecnologico, di fascino e presumiamo anche dell&rsquo;apprezzamento dei clienti per essere una opzione vincente su alcuni modelli del Marchio. L'elettrificazione totale non &egrave; quindi nei programmi immediati. A tal proposito la V12 Vantage potrebbe utilizzare una versione del V12 simile a quello della V12 della Speedster, in grado di erogare 700 cavalli di potenza e con 752 Nm di coppia. E proprio dalla V12 Vantage, inizialmente annunciata come l&rsquo;ultimo ruggito del V12 sulle Aston Martin, potrebbe essere il simbolo della storia che continua. Leggi anche: Aston Martin, acque agitate       

L&rsquo;ad Tobias Moers conferma che il propulsore sar&agrave; adottato dai prossimi modelli pi&ugrave; sportivi

Contrordine Aston Martin, il motore V12 rimarrà in catalogo

        Dal 2026 certamente anche James Bond viagger&agrave; solo su auto elettrificate. Aston Martin ha ufficializzato che entro quattro anni avr&agrave; una gamma esclusivamente di auto ibride o elettriche. La conferma &egrave; arrivata sul Financial Times, che ha attestato la sicurezza di Lawrence Stroll, presidente esecutivo e maggior azionista del Marchio di Gaydon, riguardo la volont&agrave; della totalit&agrave; clienti di acquistare in futuro auto sportive di lusso alimentate parzialmente o interamente da una batteria. Questo nel futuro prossimo, perch&eacute; nell&rsquo;immediato lo stesso Stroll, durante la presentazione del super Suv DBX707, ha affermato il desiderio di automobilisti di guidare vetture con motore termico. Al dunque, anche questa nicchia di mercato, disposta a spendere ingenti cifre, dir&agrave; la sua. La corsa &egrave; cominciata in Cina dove la DBX &egrave; venduta in versione mild hybrid, per ora unico mercato. Aston Martin Valkyrie, &egrave; partita la produzione Le prossime elettrificate In ballo c&rsquo;&egrave; anche il futuro del V12, che potrebbe continuare con una versione ibrida, ma &egrave; pi&ugrave; probabile una uscita di scena per ili 2026. I prossimi passi saranno la DBX ibrida plug-in e la hypercar Valhalla nel 2024 con il V8 biturbo da 4 litri abbinato a due propulsori elettrici per 950 cavalli di potenza di sistema. Leggi anche: Aston Martin DBX707, 707 cavalli e prestazioni da supercar per il Suv&nbsp;       

Il boss Lawrence Stroll ufficializza il grande passo

Aston Martin, dal 2026 solo auto elettriche o ibride

Dal 2026 certamente anche James Bond viagger&agrave; solo su auto elettrificate. La conferma &egrave; arrivata sul Financial Times, che ha attestato la sicurezza di Lawrence Stroll, presidente esecutivo e maggior azionista del Marchio di Gaydon, riguardo la volont&agrave; della totalit&agrave; clienti di acquistare in futuro auto sportive di lusso alimentate parzialmente o interamente da una batteria.  Questo nel futuro prossimo, perch&eacute; nell&rsquo;immediato lo stesso Stroll, durante la presentazione del super Suv DBX707, ha affermato il desiderio di automobilisti di guidare vetture con motore termico. Al dunque, anche questa nicchia di mercato, disposta a spendere ingenti cifre, dir&agrave; la sua. La corsa &egrave; cominciata in Cina dove la DBX &egrave; venduta in versione mild hybrid, per ora unico mercato.  Aston Martin Valkyrie, &egrave; partita la produzione  Le prossime elettrificate  In ballo c&rsquo;&egrave; anche il futuro del V12, che potrebbe continuare con una versione ibrida, ma &egrave; pi&ugrave; probabile una uscita di scena per ili 2026. I prossimi passi saranno la DBX ibrida plug-in e la hypercar Valhalla nel 2024 con il V8 biturbo da 4 litri abbinato a due propulsori elettrici per 950 cavalli di potenza di sistema.  Leggi anche: Aston Martin DBX707, 707 cavalli e prestazioni da supercar per il Suv&nbsp; 

Il boss Lawrence Stroll ufficializza il grande passo, la Casa inglese&nbsp;entro quattro anni avr&agrave; una&nbsp;gamma esclusivamente di auto &quot;green&quot;

        La potenza e le prestazioni sono quelle di una supercar, ma la carrozzeria resta quella di un Suv. Con la nuova DBX707, dove il numero sta a indicare i cavalli erogati dal V8 a benzina, Aston Martin ha concretizzato la propria promessa di realizzare &ldquo;il Suv di lusso pi&ugrave; potente del mondo&rdquo;. Rivisitata sotto ogni aspetto, dal motore all&rsquo;impianto frenante, passando per telaio, sospensioni e design esterno, la pi&ugrave; estrema delle DBX non rinuncia per&ograve; alle sue qualit&agrave; di comfort e versatilit&agrave;. Brucianti le prestazioni: da 0 a 100 km/h accelera in 3,3 secondi. Aston Martin Valkyrie, &egrave; partita la produzione  Aston Martin DBX707, potenza record per il Suv La DBX rappresenta un prodotto di fondamentale importanza per Aston Martin, in quanto costituisce oltre la met&agrave; delle immatricolazioni del brand e ha permesso alla Casa inglese di chiudere il 2021 battendo ogni record di vendite. Ora la gamma del Suv britannico si arricchisce con una nuova versione che va a costituirne l&rsquo;apice a livello prestazionale: la DBX707. Anticipata a gennaio con la promessa di realizzare il &ldquo;Suv di lusso pi&ugrave; potente del mondo&rdquo;, la pi&ugrave; estrema delle DBX mantiene la promessa grazie a un poderoso V8 a benzina, da 4 litri e con due turbo, che riesce a garantire una potenza di 707 cavalli e 900 Nm di coppia massima. Merito di una rivisitazione profonda del motore di origine Mercedes, che ha permesso di guadagnare ben 156 cv rispetto a quella che, finora, era la versione pi&ugrave; potente del Suv. Oltre al motore, &egrave; stata modificata la trasmissione automatica a 9 marce con frizione a bagno d&rsquo;olio, che garantisce passaggi di marcia pi&ugrave; veloci, ma anche pi&ugrave; coinvolgenti nella guida sportiva. Il risultato &egrave; un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h che viene coperta in appena 3&rdquo;3: un dato migliore rispetto a quello della DBS Superleggera, dotata del V12 aspirato ma con la sola trazione posteriore. Adattati per sopportare la maggiore potenza della DBX707 anche i freni, con un impianto dotato di dischi in materiale carboceramico da 420 mm anteriori e 390 mm posteriori. Modifiche significative hanno riguardato poi anche il differenziale, con rapporto finale minore e una gestione elettronica che, se necessario, invia fino al 100% della coppia all&rsquo;asse posteriore. Ritarate infine sospensioni ed elettronica, allo scopo di garantire anche il massimo dell&rsquo;agilit&agrave; e del piacere di guida a dispetto della massa importante dell&rsquo;auto. Aston Martin DB5, il modellino pi&ugrave; costoso al mondo vale 250mila euro Lusso e sportivit&agrave; A livello estetico, il team di designer Aston Martin ha optato per delle linee che sottolineassero la maggiore sportivit&agrave; della BDX707, senza per&ograve; eccessi. A distinguere questa versione di punta dalle altre ci sono una serie di elementi della carrozzeria ridisegnati, a partire dai paraurti e dalle minigonne, fino allo spoiler posteriore e al pi&ugrave; grande e vistoso impianto di scarico con quattro terminali inseriti nel grande estrattore. Le ruote sono, in opzione, fino a 23&rdquo; di diametro. Splitter e minigonne in nero lucido, griglia con barre orizzontali cromate e prese d&rsquo;aria ingrandite completano l&rsquo;opera. Anche all&rsquo;interno, la DBX707 segue la filosofia di coniugare sportivit&agrave; e lusso. I sedili Sport sono di serie (anche se in alternativa &egrave; possibile scegliere quelli Comfort) con diversi tipi di rivestimenti a scelta tra Alcantara e pelle. La continuit&agrave; stilistica con l&rsquo;esterno &egrave; garantita da inserti scuri cromati, che possono essere sostituiti, in opzione, da cromo brillante e fibra di carbonio. Inoltre, sono disponibili le personalizzazioni del programma Q by Aston Martin, attraverso cui &egrave; possibile scegliere le caratteristiche di ogni dettaglio dell&rsquo;abitacolo. Ancora nessuna informazione ufficiale &egrave; stata rilasciata da Aston Martin riguardo il prezzo del nuovo modello, che sar&agrave; disponibile all&rsquo;inizio del secondo trimestre 2022. In attesa, nei prossimi mesi, anche di una versione ibrida della DBX. Lunaz, restomod elettrico da 1 milione su Aston Martin DB6       

Aston Martin lancia il "Suv di lusso pi&ugrave; potente del mondo": ha 707 cavalli e prestazioni da super sportiva, ma senza rinunciare a lusso e comfort

Aston Martin DBX707, 707 cavalli e prestazioni da supercar per il Suv

        Basta un tweet a orientare. Cos&igrave;, l'annuncio di Aston Martin DBX S, in arrivo il prossimo 1 febbraio - la sigla non &egrave; ufficiale ma altamente supportata dai rumours -, del pi&ugrave; potente suv di lusso sulla scena indirizza circa le caratteristiche attese. Sappiamo come ci sia la Vantage V12 tra le novit&agrave; di prodotto che la casa inglese lancer&agrave; quest'anno. Aston Martin a navigare in acque non esattamente tranquille, con le voci intorno alla posizione dell'a.d. Moers e i dissidi interni successivi all'arrivo del tecnico ex responsabile di Mercedes-AMG.  Change is coming.Power talks.The world&rsquo;s mostpowerful luxury SUV.01.02.22#AstonMartin#NewSeatOfPower &mdash; Aston Martin (@astonmartin) January 18, 2022    I suv rivali Oltre alla sportivissima Vantage, ecco DBX S (leggi il test drive del DBX V8). Il pi&ugrave; potente tra i suv presenti sulla scena, oggi, &egrave; Porsche Cayenne Turbo S E-Hybrid, con i suoi 680 cavalli, seguito dal Lamborghini Urus, 650 cavalli dallo schema V8 4 litri, poi ecco Bentley Bentayga Speed, con il W12 da 635 cavalli.&nbsp;Questo &egrave; il parterre di rivali. Per fare meglio, serve andare oltre quota 650. Come riuscirci? Sappiamo della disponibilit&agrave; dei propulsori Mercedes-AMG V8, ma nessuna unit&agrave; tra quelle commercializzate &egrave; in grado di andare oltre i 650 cavalli.&nbsp; LEGGI ANCHE - Mansory, DBX V8 vola a 800 cavalli Sono 634 i cavalli erogati dall'applicazione del V8 su AMG GLE 63 S, senza contare lo scenario diversissimo del powertrain E Performance, ibrido plug-in, di Mercedes-AMG GT 63 S. Altra storia se si pensa a un profondo intervento di elaborazione.  Soluzione V12? &Egrave; realistico immaginare un'applicazione ulteriore del motore V12, storica unit&agrave; impiegata da Aston Martin, che avrebbe potenziale valido per volare ben oltre i 650 cavalli, abbattendo anche il muro dei 700?             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da carspymedia (@carspymedia)      I muletti avvistati al Nurburgring hanno raccontato di un DBX S dal cofano motore con duplice apertura di sfogo dell'aria, una fascia frontale dominata dalla calandra priva dei profili orizzontali, sostituiti da una griglia a maglie strette. Un extra di raffreddamento ottenuto lavorando sulla zona inferiore del muso, tra calandra e spitter - molto pi&ugrave; sagomato - e alle estremit&agrave;, dove sono evidenti le masse radianti dietro la griglia.&nbsp; Sotto al cofano batte un'unit&agrave; dalle elevate richieste di raffreddamento. Altri accorgimenti in arrivo interessano il retrotreno, con quattro terminali di scarico.       

Verr&agrave; presentato l'1 febbraio il top di gamma di Aston Martin DBX. Gli interrogativi sul livello di potenza ruotano intorno al motore, sar&agrave; un V8 o un V12? Per superare le rivali nel segmento super-suv serve puntare quota 700 cavalli

Aston Martin

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