La CUPRA Terramar e-Hybrid segna il passaggio di grado verso un modello più ecumenico, familiare, ma sempre sportivo e speciale del Marchio. La versione plug-in è la top di gamma. Il propulsore, un 1.5 litri turbo benzina da 177 CV abbinato a un motore elettrico da 116 CV, sprigiona una potenza complessiva di 272 CV. L'elevata coppia, disponibile sin dai bassi regimi, si traduce in un'accelerazione brillante. Il cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti, fluido e preciso, contribuisce a rendere la guida piacevole. Grazie alla batteria da 19,7 kWh, la Terramar e-Hybrid percorre oltre 100 km in modalità completamente elettrica. Un'opzione ecologica e silenziosa per gli spostamenti in città. La ricarica tramite colonnine fast fino a 50 kW rende la vettura adatta anche ai lunghi viaggi.  La Terramar e-Hybrid non rinuncia a un comportamento stradale dinamico. Le sospensioni, ribassate di 1 cm rispetto alle altre versioni, assicurano un buon controllo del rollio in curva. Lo sterzo preciso trasmette un buon feeling al guidatore. La vettura, con un peso di circa 1.900 kg, mostra una certa inerzia negli inserimenti più veloci. L'abitacolo insonorizzato e le sospensioni che filtrano le asperità del terreno offrono comfort anche nei lunghi viaggi. L'impianto frenante con pinze maggiorate e dischi forati garantisce una frenata potente.  Guarda qui la prova della Cupra Terramar, una delle sette finaliste di the Car of The Year 2025

Cupra Terramar, il test

        Da quando &egrave; arrivata sul mercato per la prima volta, nel 2008, l'Audi Q5 &egrave; subito diventata una delle vetture pi&ugrave; apprezzate nella gamma della Casa di Ingolstadt. Successo replicato anche dalla seconda serie datata 2017, che tra le novit&agrave; introdusse la carrozzeria Sporback. Variante che torna adesso anche con la terza generazione del Suv, appena lanciata con rinnovati contenuti tecnologici, design pi&ugrave; dinamico ed elevatissima efficienza. La nuova Sportback non rinuncia allo spazio Se da un lato Audi continua a spingere con decisione verso l'elettrico, ampliando sempre di pi&ugrave; la gamma e-tron, dall'altro la Casa tedesca non rinuncia ai suoi best seller tradizionali, inclusa la terza generazione della Q5 Sportback appena svelata. Caratterizzata da una linea atletica, pensata dai designer Audi per risultare pi&ugrave; dinamica rispetto al modello uscente, non rinuncia neppure allo spazio e alla versatilit&agrave;, garantendo un vano di carico fino a 515 litri, vale a dire pressoch&eacute; lo stesso spazio disponibile sulla versione con carrozzeria tradizionale. Un aspetto fondamentale, questo, per convincere coloro che da un Suv come questo pretendono, oltre che la sportivit&agrave;, anche un baule abbastanza ampio da poter affrontare viaggi senza preoccupazione. Abbattendo gli schienali posteriori, poi, &egrave; possibile far aumentare la capacit&agrave; del vano fino a 1.415 litri, qualcuno in meno sulla SQ5: anche in questo caso la differenza con la Q5 &ldquo;normale&rdquo; &egrave; minima. La versatilit&agrave; del modello &egrave; poi confermata anche dai 2.400 kg di capacit&agrave; di traino. Audi A5 Avant, la prova della nuova wagon Stile ricercato per la Q5 con la "coda" Esaurito il discorso relativo alla praticit&agrave; della nuova Q5, andiamo a dare un'occhiata al suo stile. I principali tratti estetici della Sportback sono ovviamente i medesimi della versione con il portellone classico, a partire dai fari estremamente affilati abbinati a un grande single frame con un nuovo design. Spostandosi verso il posteriore le differenze tra le due versioni diventano evidenti, con la linea del tetto discendente dal montante B fino al lunotto sovrastato da un piccolo spoiler. La vista posteriore &egrave; dominata dai gruppi ottici orizzontali che si sviluppano da un lato all'altro della vettura in un unico elemento, come tradizione nei modelli pi&ugrave; recenti del brand, mentre i paraurti integrano un diffusore che contribuisce a dare un aspetto ancora pi&ugrave; sportivo alla vettura. Sportivit&agrave; ulteriormente esaltata dalla versione S, che si distingue per diversi dettagli specifici tra cui i terminali di scarico, griglia del radiatore e lo stesso diffusore. All'interno domina la tecnologia, con tre grandi schermi che monopolizzano la plancia da montante a montante: il primo funge da strumentazione per il guidatore, il secondo assolve alle funzioni di gestione dell'infotainment, mentre il terzo &egrave; pensato per essere fruito dal passeggero anteriore. Per l'abitacolo, i designer Audi hanno volutamente pensato a un contrasto molto forte tra gli elementi in primo piano e quelli sullo sfondo, creando un'architettura che desse idea di uno spazio tridimensionale, oltre che ergonomica, accogliente e incentrata sull'utente. Capitolo a parte quello dei materiali utilizzati all'interno della nuova Audi Q5 Sportback: per ridurre l'impatto ambientale dell'auto, il Cascade e la microfibra sono stati realizzati in poliestere riciclato. Tutte ibride e c'&egrave; anche la "S" da 367 cv La nuova generazione del Suv sportivo dei Quattro Anelli &egrave; proposta come tradizione con motori a benzina e Diesel, tutti aggiornati per garantire la massima efficienza oltre che le migliori prestazioni. Tutte le unit&agrave; sono dotate di sistema ibrido MHEV Plus, che genera per alcuni secondi fino a 24 cavalli di potenza aggiuntiva, e del cambio a doppia frizione a 7 rapporti S tronic. La gamma dei propulsori si apre con il benzina 2 litri TFSI da 204 cavalli e 340 Nm, abbinato alla trazione anteriore ma disponibile anche con l'integrale quattro. Stesso livello di potenza e qualche Newtonmetro in pi&ugrave; (400) per la versione Diesel 2.0 TDI, che &egrave; invece offerta unicamente con trazione 4x4. Infine, la top di gamma SQ5 con il V6 TFSI da 3 litri, che eroga ben 367 cavalli e una coppia massima di 550 Nm. La nuova Q5 Sportback sar&agrave; disponibile sui principali mercati europei da dicembre, con prezzi che partiranno da 54.800 a 85.400 euro a seconda della versione. Il futuro di un&rsquo;icona: svelata a Roma nuova Audi A5       

La terza generazione del Suv di Ingolstadt ripropone la variante "con la coda": sotto all'abito sportivo tanta tecnologia, ibrido e fino a 367 cavalli

Audi Q5,il ritorno della Sportback

        La Volvo non rinuncia a un cavallo di razza come la XC90, che riparte con la quarta generazione dopo avere venduto circa un milione di unit&agrave; di quella precedente. Il passaggio &egrave; comunque pi&ugrave; graduale di quanto ci si aspetterebbe dato che, tanto per cominciare, la piattaforma &egrave; la medesima, pure se con indispensabili aggiornamenti per adeguarla a nuove caratteristiche. Anche la tipica impostazione stilistica della XC90 lanciata nel 2015 &egrave; sostanzialmente rimasta lo stessa, con modifiche visibili soprattutto nel frontale. Spiccano una nuova presa d&rsquo;aria con la griglia a linee diagonali e le luci diurne che ricordano, quasi immancabilmente, il martello di Thor tanto celebrato dai responsabili della Volvo. Nuova Volvo XC90, gli interni Gli interni sono nuovi, realizzati con largo utilizzo di materiali di riciclo e tessuti che vengono definiti come sostenibili. Al centro della plancia svetta un nuovo touchscreen da 11&rdquo;2 uguale a quello delle elettriche di casa, la EX90 e la EX30. Pi&ugrave; grande e meglio visibile, adotta un sistema multimediale con i servizi di Google integrati e gli aggiornamenti che sono disponibili collegati direttamente in rete. A bordo &egrave; possibile disporre di un impianto audio della Bowers &amp; Wilkins, certamente tra i pi&ugrave; accreditati in materia. Nuova Volvo XC90, la gamma Le versioni sono due, una mild hybrid e un&rsquo;ibrida plug-in, entrambe a quattro ruote motrici. Il motore &egrave; lo stesso, un quattro cilindri turbo a benzina di 2 litri che ha una potenza di 250 cavalli sulla B5 mild hybrid. L&rsquo;ibrida plug-in &egrave; siglata T8 e pu&ograve; contare sull&rsquo;apporto di un motore elettrico da 107 kW per una potenza totale di 455 cavalli. La presenza di un pacco batterie da 18,8 kWh di capacit&agrave; assicura oltre 60 km di autonomia elettrica dichiarata. A livello di prestazioni, la velocit&agrave; massima &egrave; di 180 km/h con un tempo rispettivo di 7&rdquo;7 e 5&rdquo;4 in accelerazione da 0 a 100 km/h. Nuova Volvo XC90, la prova Una prima presa di contatto con la XC90 ci ha permesso di scoprire interni ben rifiniti e molto riccamente accessoriati. La configurazione a sette posti permette di avere molta versatilit&agrave; nella disposizione degli spazi interni, con i due sedili in ultima fila che, come al solito, sono pi&ugrave; adatti a dei ragazzi. Una volta in movimento si ha sempre a che fare con un Suv di abbondanti dimensioni che ha nel comfort di marcia una delle doti migliori. C&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di avere le sospensioni a controllo pneumatico che migliorano ulteriormente il benessere degli occupanti.  Sempre tendenzialmente morbida come assetto, la XC90 ha una tenuta di strada soddisfacente in rapporto alle sue caratteristiche, con una completa dotazione di sistemi di sicurezza e assistenza alla guida. Bene i consumi, almeno a velocit&agrave; che non superano i limiti imposti dal codice della strada. Per quanto riguarda i prezzi, si parte da 81.200 euro per la B5 e da 93.400 euro per la T8. Volvo fa dietrofront: non produrr&agrave; solo auto elettriche entro il 2030       

L'ammiraglia svedese a ruote alte ha nel comfort la sua dote migliore. Le versioni sono due, mild hybrid o plug-in, mentre la trazione integrale &egrave; di serie su tutte

Nuova Volvo XC90, la prova su strada

        Omoda 5 EV parte da&nbsp;36.490 euro. Questo &egrave; il prezzo della versione basem la Comfort, del SUV compatto a zero emissioni del gruppo Chery. Con una lunghezza di 4,4 metri, Omoda 5 EV si presenta come una soluzione interessante. La&nbsp; Comfort propone un equipaggiamento completo: cerchi da 18 pollici, fari full LED, doppi schermi digitali da 12,3 pollici e compatibilit&agrave; wireless con Apple CarPlay e Android Auto. La versione Premium, con un prezzo di 38.490 euro, aggiunge sedili in ecopelle riscaldati e ventilati, impianto audio SONY a otto altoparlanti e sistema di telecamere a 540&deg;. L&rsquo;unico optional disponibile &egrave; il colore della carrozzeria: di serie &egrave; bianco, gli altri costano 600 euro (800 con il tetto nero a contrasto). La messa su strada costa 600 euro. Il cuore a batteria Omoda 5 EV dispone di un motore elettrico da 204 CV (150 kW) e 340 Nm di coppia. L'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 7,8 secondi. La batteria LFP da 61,1 kWh garantisce un'autonomia fino a 430 km nel ciclo WLTP per la versione Comfort e fino a 402 km per la versione Premium. Da una colonnina rapida a corrente continua (DC) a 80 kW si raggiunge l'80% della carica in 28 minuti. L&rsquo;abitacolo, in grado di ospitare cinque persone, presenta un design essenziale ma accogliente. Due display curvi da 12,3 pollici sul cruscotto integrano la strumentazione e il sistema di infotainment.  Il climatizzatore bi-zona, controllabile anche a distanza, e la ricarica wireless per smartphone aumentano il comfort a bordo. La sicurezza &egrave; gestita da una vasta gamma di sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems). Il pacchetto include 16 dispositivi, tra cui il Cruise Control Adattivo, il Lane Keeping Assist e il Traffic Jam Assist. Entrambe le versioni offrono di serie 7 airbag, cinture di sicurezza avanzate e dispositivi come l&rsquo;Automatic Emergency Braking e il Blind Spot Detection. La versione Premium dispone anche di un sistema di telecamere a 540&deg; per agevolare le manovre. La garanzia &egrave; di 7 anni o 150.000 km per il veicolo, 8 anni e 160.000 km per i componenti elettrici. Omoda 5 EV &egrave; gi&agrave; ordinabile e le prime consegne sono previste entro la fine del 2024. Fino al 31 dicembre 2024, la promozione ECOBONUS Omoda offre uno sconto fino a 4.500 euro. L'apertura degli ordini del nuovo SUV elettrico &egrave; stata annunciata dal marchio Omoda, parte del gruppo Chery. La vettura condivide l&rsquo;avantreno McPherson e il posteriore multilink con la versione termica. Potrebbe interessarti: Omoda 5 benzina, la prova di Auto       

Dotazione completa, prestazioni interessanti e un listino competitivo per la categoria dei Suv compatti a zero emissioni

Omoda 5 EV, prezzo e caratteristiche della versione elettrica

Hyundai Ioniq 9, il grande Suv elettrico esordisce con ambizioni al vertice. Punta sul design e su interni pensati per il massimo comfort.  Votato alle grandi famiglie e gli appassionati di tecnologia si inserisce nella strategia del Marchio coreano, che ha in progetto al lancio di 23 modelli BEV per la fine del decennio.  La stazza c&rsquo;&egrave; tutta. Con una lunghezza di 5,06 metri, una larghezza di 1,98 metri e un&#39;altezza di 1,79 metri, l&#39;abitacolo offre un ambiente ideale per i passeggeri. Caratterizzato da un design &quot;lounge&quot; con elementi ellittici e tonalit&agrave; rilassanti: l&#39;interno &egrave; in grado di accogliere fino a 7 persone su 3 file di sedili.  La luce che filtra dal tetto panoramico amplifica la sensazione di spaziosit&agrave;. Il pavimento piatto assicura il massimo comfort per tutti gli occupanti.  I Relaxation Seat della prima e seconda fila, completamente reclinabili e dotati di poggiapiedi, agio durante i viaggi.    Come lei, nessuna Hyundai  Il passo di Ioniq 9 misura 3,13 metri, il pi&ugrave; lungo mai realizzato per una Hyundai, a conferma dell&#39;attenzione rivolta all&rsquo;abitabilit&agrave;.  Il frontale spicca per i Parametric Pixel integrati nei fari a LED. La linea del tetto morbida e curva contribuisce a un coefficiente di resistenza aerodinamica Cx notevole: a 0,259 se si adottano gli specchietti laterali digitali.  Altre soluzioni aerodinamiche sono i deflettori attivi a doppio movimento, la copertura del sottoscocca con disegno 3D e i cerchi dedicati.  Tre le versioni disponibili: Long-Range RWD, Long-Range AWD e AWD Performance.  Ioniq 9 Long-Range RWD &egrave; spinta da un motore posteriore da 160 kW (218 cv), capace di un&#39;accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,4 secondi.  La Long-Range AWD aggiunge un motore anteriore da 70 kW (95 cv). Scatta da 0 a 100 km/h in 6&rdquo;7.  La AWD Performance dispone di due motori da 160 kW, uno anteriore e uno posteriore, che le permettono di scattare da 0 a 100 km/h in 5&rdquo;2.  L&rsquo;energia &egrave; fornita da una batteria ad alta tensione agli ioni di litio NCM da 110,3 kWh, posizionata nel pianale. Grazie alla piattaforma E-GMP a 800V, l&#39;autonomia WLTP stimata arriva a 620 km nella versione RWD Long-Range.  Mentre ricarica dal 10 all&#39;80% richiede 24 minuti utilizzando un caricabatterie da 350 kW in corrente continua.  Hyundai ha introdotto sy Ioniq 9 tecnologie innovative, tra cui il servizio Features on Demand (FoD) che consente di personalizzare la vettura con aggiornamenti digitali acquistabili online.  La plancia esibisce un infotainment panoramico con un doppio schermo curvo con quadro strumenti digitale da 12&rdquo; e un touchscreen da 12&rdquo;. Completo il corredo di ADAS per garantire la guida assistita di secondo livello avanzato.  Ioniq 9 esordir&agrave; in Corea e negli Stati Uniti nella prima met&agrave; del 2025. Pi&ugrave; tardi arriver&agrave; in Europa e nel resto del mondo.  Potrebbe interessarti: Hyundai Staria, la navetta si fa full hybrid&nbsp; 

Spazi interni da record, tecnologia avanzata e design moderno si fondono per un&#39;esperienza di guida inedita

Hyundai Ioniq 9, Suv elettrico con abitacolo da record

        Quattro anni fa, Bentley annunciava il suo programma Beyond100, ovvero la strategia aziendale con cui la Casa britannica spiegava come intendeva raggiungere la completa elettrificazione della propria gamma. Adesso &egrave; arrivato il momento, per il prestigioso brand di Crewe, di evolvere tale strategia con il programma Beyond100+, che aggiunge dettagli sul lancio dei nuovi modelli a zero emissioni e rimanda di cinque anni l'addio dei propulsori endotermici. Bentley Flying Spur Speed, &egrave; super ibrido plug-in Tutto elettrico s&igrave;, ma non subito Il debutto del Marchio inglese nel mercato delle auto full electric avverr&agrave; nel 2026, con il lancio del primo modello completamente a batteria targato Bentley. Si tratter&agrave; di quello che la Casa definisce come il &ldquo;primo vero luxury urban Suv al mondo&rdquo;. Ben pochi i dettagli rilasciati dal Costruttore, se non il disegno di una silhouette che lascia intuire linee simili a quelle della Bentayga e dimensioni probabilmente pi&ugrave; contenute. Tale modello sar&agrave; interamente progettato e prodotto nella storica sede di Crewe, e dar&agrave; ufficialmente il via al nuovo corso della Casa. Dal 2026 in poi, Bentley ha in programma di lanciare un modello all'anno, tra elettriche pure e ibride plug-in. A proposito delle PHEV, nel precedente piano Bentley aveva intenzione di eliminare le ibride nel 2030, per concentrarsi solo sulle auto 100% elettriche. Con la nuova strategia Benyond100+ quel limite viene spostato temporalmente in avanti di 5 anni, facendo di fatto sopravvivere le Bentley endotermiche fino al 2035, ovvero il limite oltre il quale non sar&agrave; pi&ugrave; possibile vendere, in Europa, vetture alimentate a benzina, Diesel o gas. Prevista infine una razionalizzazione della gamma dei propulsori endotermici: confermato l'addio alle unit&agrave; a 12 cilindri, usciranno di scena anche i V6 che dotavano fino ad oggi le versioni ibride plug-in. L'unica unit&agrave; a benzina di Bentley rester&agrave; infatti il V8 Ultra Performance plug-in hybrid che eroga ben 782 cavalli complessivi nella versione adottata dalla nuova Flying Spur. Bentley punta sulla factory di Crewe Centralissima nella nuova strategia Bentley sar&agrave; la storica sede di Crewe, in cui la Casa inglese punta a concentrare tutte le proprie attivit&agrave;. L'impianto, che &egrave; gi&agrave; stato certificato come a zero emissioni di anidride carbonica, e ora si punta alla costruzione di quella che Bentley definisce una &ldquo;fabbrica dei sogni&rdquo; per il futuro elettrico. &ldquo;Circa quattro anni or sono Bentley ha inizialmente delineato la sua strategia Beyond100, oggi &egrave; necessario adattarsi all'ambiente economico, di mercato e legislativo per avviare un'importante fase di trasformazione che guarda al futuro. Beyond100+ diventa la nostra via maestra mentre estendiamo le nostre ambizioni e strategie oltre il 2030, mantenendo il nostro obiettivo per un futuro decarbonizzato, ivi compresa l'offerta di automobili con propulsione completamente elettrica a partire dal 2035, e rafforzando le nostre credenziali di creatore britannico di auto straordinarie da oltre un secolo&rdquo;, ha spiegato Frank-Steffen Walliser, Presidente e CEO di Bentley Motors.  Aston Martin, Vantage speciale per festeggiare la 24 Ore di Spa       

La Casa di Crewe aggiorna i propri piani allungando la vita dei modelli endotermici. Nel 2026 il primo luxury urban Suv a batterie

Bentley, annuncia il primo Suv elettrico e rimanda l'addio all'ibrido

Guarda qui la prova della Renault Rafale E-Tech 4x4 300

Renault Rafale E-Tech 4x4 300, il test

        Nel segmento C, il pi&ugrave; importante del mercato europeo, Mitsubishi rafforza la propria presenza a brevissimo termine. La Casa&nbsp;ha annunciato il lancio di due nuovi Suv nel 2025, ampliando la gamma di veicoli elettrificati. Ovvero un modello 100% elettrico a batteria (BEV) e un secondo Suv dotato di motorizzazioni a benzina (ICE) e ibride complete (HEV). Con questa doppia strategia, l'azienda intende coprire le diverse esigenze del mercato, offrendo un'ampia scelta in termini di motorizzazioni e prezzi. Progettati appositamente per il mercato europeo, i due nuovi Suv C rappresenteranno il cuore della gamma. Saranno equipaggiati con tecnologia ADAS avanzata per la sicurezza e connettivit&agrave; all'avanguardia con Google integrato Cresce la famiglia dei Suv Mitsubishi L'arrivo dei due nuovi Suv C porter&agrave; a cinque il numero totale di modelli lanciati da Mitsubishi in Europa tra il 2023 e il 2025. Dopo il debutto di ASX e Colt nel 2023 e il lancio del modello di punta Outlander PHEV nel 2024, l'azienda punta a consolidare la sua posizione nel mercato europeo. La gamma di SUV elettrificati comprender&agrave; motorizzazioni completamente elettriche (BEV), ibride plug-in (PHEV) e ibride (HEV). In Italia, la distribuzione dei veicoli Mitsubishi Motors &egrave; affidata al Gruppo Koelliker, importatore e distributore unico del Marchio.&nbsp; Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Mitsubishi nuove e usate       

Il Marchio amplia la sua offerta nel segmento C, puntando su tecnologia e connettivit&agrave;

Mitsubishi, in arrivo due nuovi Suv nel 2025

        &Scaron;koda presenta la seconda generazione del suo Suv sportivo di punta, il Kodiaq RS, con un miglioramento in termini di potenza e dotazioni. Il nuovo modello vanta un motore 2.0 TSI EVO a benzina da 265 cavalli, 20 cv in pi&ugrave; rispetto al suo predecessore, abbinato alla trazione integrale 4x4 a controllo elettronico e al cambio DSG a 7 rapporti. Questa combinazione garantisce un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi e una velocit&agrave; massima di 231 km/h. Nuova Kodiaq: design sportivo e dinamico L&rsquo;estetica della Kodiaq RS &egrave; caratterizzata da numerosi dettagli in nero lucido, come la cornice della calandra, le calotte degli specchietti retrovisori esterni, la parte superiore delle cornici dei finestrini, le barre sul tetto e l'intero montante D. Il paraurti anteriore sportivo con elementi in nero e la striscia luminosa orizzontale che attraversa la calandra completano il look dinamico. Sul posteriore, il catarifrangente a tutta larghezza e i terminali di scarico in acciaio inossidabile lucidato sottolineano ulteriormente il carattere sportivo del SUV. I cerchi in lega Elias da 20 pollici, di serie e con finitura nera lucida, sono un'esclusiva di questo modello. Tecnologia per prestazioni e sicurezza&nbsp; Oltre al motore, la &Scaron;koda Kodiaq RS offre una serie di tecnologie avanzate che migliorano sia le prestazioni sia la sicurezza. Il Dynamic Sound Boost amplifica il suono del motore nell'abitacolo, mentre il DCC Plus Dynamic Chassis Control offre 15 impostazioni di smorzamento, dal massimo comfort alla massima sportivit&agrave;.  Il Driving Mode Select permette di scegliere tra diverse modalit&agrave; di guida, tra cui Eco, Comfort, Normal, Sport, Individual e Snow, adattando il comportamento del veicolo alle diverse condizioni di guida. Interni sportivi e raffinati per la nuova &Scaron;koda Kodiaq RS offre diverse opzioni di personalizzazione con due Design Selection, RS Lounge e RS Suite. Sono caratterizzati da sedili sportivi con appoggiatesta integrati, rivestimenti in pelle o ecopelle con cuciture rosse a contrasto e volante sportivo multifunzione a 3 razze con badge RS.  I pedali in acciaio inossidabile e le soglie delle porte anteriori con la scritta "Kodiaq" completano il look sportivo. Di serie, il Virtual Cockpit da 10 pollici e lo schermo di infotainment da 13 pollici indipendente, con logo di benvenuto RS all'accensione. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Skoda nuove e usate       

Si presenta con un motore pi&ugrave; potente, un design sportivo e interni raffinati, offrendo un'esperienza di guida superiore

Škoda Kodiaq RS, top di gamma aumenta potenza e dotazione

Il fuoristrada inglese diventa un mezzo esclusivo grazie al tuning di CTC e Kahn

Nuovo Ineos Grenadier Series II Expedition

        Hyundai svela le prime immagini della Ioniq 9, la nuova Suv elettrica a sette posti. Il debutto &egrave; previsto per novembre. Il nuovo modello si basa sulla piattaforma modulare e-Gmp, gi&agrave; utilizzata per Ioniq 5 e 6. Design "Aerosthetic" per la Ioniq 9 La Casa coreena punta a coniugare personalit&agrave;, design ed efficienza aerodinamica nel nuovo linguaggio stilistico.&nbsp; Ioniq 9 presenta elementi distintivi come i gruppi ottici Parametric Pixel e un profilo aerodinamico con tetto discendente, linea di cintura ascendente e fari posteriori verticali. I cerchi in lega sfoggiano profili aerodinamici.   Le dimensioni non sono ancora state comunicate, ma si presume che la Ioniq 9 possa avere dimensioni simili alla Kia EV9 e alla Hyundai Concept Seven. Con una lunghezza di circa cinque metri e un passo di tre metri, la Ioniq 9 offre spazio e accessibilit&agrave; ottimali alle tre file di sedili. Il design degli interni si ispira alle linee fluide e agli spazi ampi delle imbarcazioni. Gli sketch rivelano dettagli unici come le linee di carattere sulla fiancata ispirate al tradizionale Hanbok coreano. Il lancio della Ioniq 9 conferma l'impegno di Hyundai verso l'elettrificazione, con l'obiettivo di raggiungere 2 milioni di vendite di veicoli elettrici entro il 2030. Una corsa non facile. Potrebbe interessarti: nuova Hyundai Santa Fe, la prova completa       

Nuova SUV elettrica a 7 posti, design "Aerosthetic" e interni spaziosi. Basata sulla piattaforma E-GMP, debutto a novembre

Hyundai Ioniq 9, anteprima della ammiraglia elettrica a 7 posti

        Suv medio lungo 4,52 metri, con delle belle linee originali e aggressive, soggetto di un recente aggiornamento. La Kia Sportage &egrave; una scelta interessante perch&eacute; in questo momento di incertezza degli utenti, sul tipo di motorizzazione da scegliere, continua a offrire un ventaglio abbastanza ampio. Abbiamo le hybrid a benzina nelle tre soluzioni (la mild, la full e la plug-in), il diesel e la gpl. Noi abbiamo testato questo Suv nella versione full hybrid. In questo aggiornamento, c&rsquo;&egrave; stata una leggera discesa della potenza (da 230 a 215 CV) ma visto che abbiamo un sistema ibrido estremamente efficace ed efficiente, a fronte di una riduzione di potenza abbastanza limitata abbiamo una riduzione di consumi interessante. &Egrave; un&rsquo;auto con un look caratterizzato da linee tese, tratti precisi, forme e accostamenti ricchi di personalit&agrave;, come nell&rsquo;integrazione che viene creata tra gruppi ottici e calandra. Tema che troviamo anche al posteriore (quello dei gruppi ottici caratteristici), dove si nota un portellone con sagomatura che vuole simulare un profilo aerodinamico. Kia Sportage, gli interni Passando all&rsquo;interno troviamo un&rsquo;ottima abitabilit&agrave;, sia davanti sia dietro. Pratici e ben distribuiti sono i vani porta oggetti, con una buona qualit&agrave; dei materiali dell&rsquo;abitacolo. Il livello elevato dei contenuti tecnologici si intuisce subito dal grande pannello della plancia che integra il cockpit della strumentazione e il display dell&rsquo;infotainment, entrambi con schermi da 12,3&rdquo;. Il sistema multimedia si dimostra intuitivo, reattivo e propone grafiche piacevoli. Avrebbero per&ograve; potuto essere pi&ugrave; razionali i comandi della climatizzazione e della radio, sotto il display. Una menzione la merita il bagagliaio con una capienza che vada 562 a 1.751 litri, con gli schienali dei sedili abbattuti. Ad agevolare le operazioni di carico contribuisce poi la soglia di accesso, allineata al piano di carico. Kia Sportage, la guida Alla guida ci si rende conto che questa Kia Sportage con i suoi 215 CV consenti di muoversi con un certo brio, sempre per&ograve; contestualizzandola a una guida fluida, da cui l&rsquo;auto ripaga con consumi migliorati, come abbiamo detto prima. Vettura da guidare in scioltezza e con cui non ci si deve mettere a forzare: arriva la conferma dall&rsquo;assetto che ha delle sospensioni piuttosto morbide, che filtrano bene le irregolarit&agrave; del fondo stradale, con il risultato di fornire un comfort generale decisamente buono. Altro aspetto da prendere in considerazione, &egrave; la gamma di motori proposta. Al di l&agrave; dell&rsquo;offerta dei propulsori, la Sportage &egrave; una vettura che si apprezza anche per uno sterzo preciso, leggero come ci si aspetta da un&rsquo;auto di questa categoria. In ogni caso se si vuole un po&rsquo; pi&ugrave; di carico, basta passare alla modalit&agrave; Sport, che d&agrave; pi&ugrave; brio e reattivit&agrave; alla vettura. Quanto al cambio, abbiamo notato una risposta molto fluida; molto buona, poi, la frenata, con gli Adas che fanno bene il loro lavoro. Promossi i consumi con una media attorno ai 17-18 km/l. Kia Sportage, i prezzi Infine parliamo dei prezzi. Il listino della Kia Sportage parte da 32.400 euro con la 1.600 mild hybrid, 5.000 euro in pi&ugrave; per la full hybrid. &nbsp; Tre motivi per comprare Kia Sportage:  Offerta motori Comfort Look e originalit&agrave; degli interni  ... e qualche riserva:  Comandi climatizzatore e radio poco razionali  Kia Niro Tri-fuel: quando l&rsquo;ibrido va a GPL       

Il Suv sudcoreano si aggiorna con linee originali e aggressive e convince per l&rsquo;offerta delle motorizzazioni. Ecco tre motivi per comprarlo

Kia Sportage, la guida completa all’acquisto

La nostra prova del Suv sudcoreano, recentemente rivisto e con una bella offerta di motorizzazioni

Kia Sportage, guida all’acquisto

Abbiamo messo alla frusta il nuovo SUV medio cinese, con lo scopo di capire come si comporta in fuoristrada il suo motore 1.6 benzina e la sua trazione 4WD

TEST Jaecoo J7 in fuoristrada

Sulla nascita del nuovo brand Jaecoo e del gemello eterozigote Omoda c&#39;&egrave; molto da dire, ma parleremo approfonditamente in un altro articolo delle dinamiche che hanno portato il Gruppo Chery (seconda azienda cinese per numero di vendite nel mercato interno e primo marchio della Muraglia in termini di esportazioni) a proporre l&#39;ennesimo prodotto Made in China sul suolo europeo.  In questo contesto ci concentriamo sul primo modello che Jaecoo porta in Italia, la J7: un SUV di categoria C di 4,50 metri che prover&agrave; a conquistare una fetta di automobilisti in cerca di concretezza senza troppi fronzoli, ma senza approssimazioni perch&egrave; &egrave; costruito e assemblato in modo davvero convincente.  Doppia faccia: il sempliciotto e il tecnologico  Della J7 stupisce la dualit&agrave; della gamma motori. Arriva sul mercato italiano in questo periodo con la versione di debutto, ovvero un semplicissimo quattro cilindri turbo benzina da 1.6 litri per 147 CV e 275 Nm di coppia massima. Nessuna elettrificazione e due allestimenti: Premium con trazione solo anteriore e la Full Optional Exclusive che offre la trazione integrale, anche qui con uno schema di distribuzione della potenza sulle quattro ruote del tutto tradizionale.  L&#39;altra faccia, invece, &egrave; potente e tecnologica: un Plug-in Hybrid spinto da un motore 1.5 turbo da circa 150 CV a ciclo miller, agganciato a due motori elettrici che offrono una potenza combinata di 150 kW. La batteria, contenuta, da 18,4 kWh permette un&#39;autonomia in solo elettrico di 90 Km circa, e la potenza combinata di tutto il sistema &egrave; di 347 CV per una coppia massima di 525 Nm che si scaricano sul solo asse anteriore.    La chicca della J7, per&ograve;, &egrave; che riesce a ricaricare la batteria in marcia non solo dalla solita frenata rigenerativa (3 setting e one-pedal) ma anche sfruttando la potenza del termico in determinate condizioni. Fino a 40 km/h l&#39;auto viaggia puramente a batteria, dai 40 ai 70 continua in elettrico ma con il termico che funge da generatore per ricaricare. Superati i 70 all&#39;ora, invece, i due elementi lavorano in coppia fino ad arrivare a velocit&agrave; superiori dove soltanto il termico rimane in funzione. 1300 km di autonomia dichiarata.  Entrambe le versioni, ICE e PHEV, sono dotate di trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti.  Forme e Dimensioni  La J7 &egrave; un SUV che punta sull&#39;alternanza di linee verticali e orizzontali, a dare quel gusto &quot;boxy&quot; tipico delle fuoristrada che piace molto a noi occidentali. Non porta nulla di particolarmente spinto sul piatto dell&#39;originalit&agrave;, se non la trama a scacchi di firma luminosa anteriore e posteriore, ma punta su forme rassicuranti ispirate a modelli apprezzati da questa parte del globo, senza mai palesare una ispirazione troppo marcata e mantenendo comunque la sua identit&agrave;. Anche all&#39;interno le linee sono sobrie e piacevoli, ma quel che stupisce &egrave; la concretezza dell&#39;assemblaggio e la qualit&agrave; di rivestimenti e accoppiamenti, con scricchiolii ridotti al minimo anche rispetto ad altri prodotti della concorrenza europea ben pi&ugrave; blasonati.  4,50 sono i metri di lunghezza, 2,67 il passo, per un abitacolo senza curve accentuate e quindi spazioso all&#39;interno, soprattutto per la panchetta posteriore che offre spazio in abbondanza per le gambe e la testa, e un tunnel centale poco accentuato. Il bagagliaio &egrave; a sua volta ampio con 580 litri di spazio utile. Il fondo &egrave; comunque un po&#39; alto perch&egrave; Jaecoo offre la ruota di scorta di serie sui suoi modelli, andando a rubare spazio a un potenziale doppio fondo.    La guida non delude  L&#39;abbiamo provata in un contesto di strada chiusa al traffico, nella pista di handling di propriet&agrave; di Chery e in una pista offroad con fango argilloso e saliscendi. Tre contesti che ci permettono di fare una prima valutazione, che rimane comunque parziale data la mancanza di una concreta analisi nella normale guida su strada aperta e soprattutto di un pi&ugrave; approfondito studio dell&#39;efficienza del sistema PHEV di nuova generazione.  Quel che pi&ugrave; ci ha sorpreso &egrave; l&#39;abitabilit&agrave; e la sensazione di concretezza del pacchetto. In parole pi&ugrave; chiare, la sensazione di essere all&#39;interno di un&#39;auto che seppure primo modello di un brand totalmente nuovo &egrave; completa e matura. Lo abbiamo notato dall&#39;ottima ergonomia di tutti i comandi (tranne il solito clima solo digitale sull&#39;infotainment, che comunque ha una bella schermata), dalla scarsa presenza di fruscii nonostante le forme squadrate e dall&#39;ottima risposta delle sospensioni (MacPherson davanti, Multilink dietro) in condizioni di guida rilassata.    Queste si lasciano criticare soltanto in situazioni estreme (slalom ad alta velocit&agrave; e test dell&#39;alce) dove la parte finale della corsa &egrave; molto morbida e causa uno spiccato rollio. Ottimi i controlli elettronici e l&#39;ABS &egrave; tarato alla perfezione: aiutano a mantenere il controllo del mezzo senza troppi problemi anche con forti carichi laterali.  In fuoristrada le sospensioni morbide, invece, aiutano tanto di pi&ugrave; e nonostante la potenza non esagerata della versione termica (unica disponibile con 4WD) la trazione convince per progressione e capacit&agrave; di affrontare le fangaie cinesi senza troppi problemi. Gli angoli di attacco e dosso sono nella media dei C-SUV e non hanno rappresentato un limite nella nostra prova.  Conclusioni e prezzi  Jaecoo convince e conferma che il gruppo Chery vuole giocare sul difficile campo europeo con un prodotto assolutamente all&#39;altezza di questo mercato. Non c&#39;&egrave; tanto altro da dire quando ci si trova davanti a un brand del tutto nuovo che mostra gi&agrave; questa maturit&agrave;. La critica maggiore, forse, la riserviamo al software all&#39;infotainment un po&#39; semplice e banale che ricorda i tablet di fascia bassa, forse &egrave; l&#39;unico elemento sottotono che cozza con la bont&agrave; di tutto il resto. J7 &egrave; gi&agrave; in arrivo in Italia presso le concessionarie Omoda &amp; Jaecoo a partire da 33.900 euro full optional, mentre la PHEV dovrebbe debuttare nel primo trimestre 2025.   

Siamo volati fino a Wuhu, in Cina, per mettere le mani in anteprima sul C-SUV del nuovo marchio di Chery Group. Un debutto concreto

Test Jaecoo J7: SUV medio, ambizioni grandi

        L&rsquo;acqua va in salita? La Chevrolet Tahoe 2025, il SUV full-size pi&ugrave; venduto negli Stati Uniti si aggiorna anche con un nuovo motore diesel: il Duramax 6 cilindri in linea. Mentre l&rsquo;Europa progressivamente abbandona il gasolio &ndash; solo 8% delle vendite totali a settembre - il il propulsore definito dei media degli States "potente ed efficiente" , si affianca ai V8 benzina da 5,3 litri (355 cv) e 6,2 litri (420 cv). Il Duramax 3,0 litri di nuova generazione offre una potenza aumentata rispetto al precedente, passando da 277 a 305 cavalli. Made in Torino Questo motore, uno dei diesel pi&ugrave; apprezzati al mondo, viene prodotto a Flint, nel Michigan, ma il suo concepimento e la sua nascita sono torinesi, dal Dumarey Group, gi&agrave; Punch Torino, ovvero la filiale della General Motors specializzata in sistemi di propulsione. Il Duramax &egrave; utilizzato anche in molti altri modelli GM e nei veicoli tattici leggeri dell'esercito americano.  Oltre al nuovo motore diesel, la Chevrolet Tahoe 2025 introduce miglioramenti significativi, come la sostituzione dell'assale posteriore rigido con una configurazione indipendente. Tra gli optional figurano le sospensioni pneumatiche regolabili in altezza e altre soluzioni high-tech. Potrebbe interessarti: auto nuove 2024, le migliori occasioni di ottobre&nbsp;       

Il grande SUV bestseller ha la nuova versione del 3.0 V6 Diesel realizzato a Torino da Dumarey Group

Il mondo al contrario? Negli USA Chevrolet Tahoe rilancia il Diesel

Guarda qui il test completo della nuova Hyundai Santa Fe, il maxi Suv coreano giunto alla quinta serie in 24 anni di carriera

Nuova Hyundai Santa Fe, la prova completa

        Omoda&amp;Jaecoo colpiscono ancora. Altro passo per i due Marchi del Gruppo Chery: dalla Cina arriva un altro Suv per dare battaglia sul mercato europe. Potrebbe interessarti: Omoda 5, la prova di Auto Jaecoo J5 sar&agrave; lanciato in Italia entro la prima met&agrave; del 2025. A differenza del marchio gemello Omoda, che predilige linee curve e fluide, Jaecoo J5 si caratterizza per uno stile spigoloso, con linee orizzontali e verticali che conferiscono un aspetto robusto e imponente. Il frontale &egrave; dominato dalla "waterfall grille", ispirata all'effetto scenografico. Con una lunghezza di 4,38 metri, una larghezza di 1,86 metri e un'altezza di 1,65 metri, la Jaecoo J5 si posiziona tra i segmenti B e C-Suv. Il passo generoso di 2,62 metri promette un'abitabilit&agrave; interna confortevole. Il bagagliaio presenta &nbsp;una capacit&agrave; di 480 litri espandibile fino a 1.180 litri. Jaecoo J5, benzina, PHEV e BEV Al momento in Cina, la J5 sar&agrave; disponibile s0lo con un motore 1.6 turbo-benzina da 147 cavalli e 278 Nm di coppia, abbinato a un cambio a doppia frizione a sette marce e alla trazione integrale. A seguire la gamma si amplier&agrave; con una versione full hybrid basata su un motore 1.5 turbo-benzina a ciclo Miller da 147 CV e una versione completamente elettrica da 204 cavalli. La BEV, alimentata da una batteria da 67 kWh, promette un'autonomia di 420 chilometri secondo il ciclo di omologazione cinese WLTC, sempre ottimistico. Potrebbe interessarti: la confusione regna sovrana nel settore automotive&nbsp;        

Lungo meno di 4,4 metri, esibisce un design spigoloso: sar&agrave; lanciato in Italia entro la prima met&agrave; del 2025

Jaecoo J5, dalla Cina un Suv di carattere

        Nismo, la divisione sportiva di Nissan, dopo aver lasciato il Vecchio Continente per le sempre pi&ugrave; stringenti regole sulle emissioni e sull&rsquo;inquinamento acustico, torna in Europa con l&rsquo;inedita versione pi&ugrave; potente del Suv elettrico Ariya, che abbiamo avuto l&rsquo;occasione di provare in esclusiva, unici per l&rsquo;Italia, in un test direttamente in Giappone, alle pendici del Monte Fuji. Aerodinamica da Formula E dell&rsquo;Ariya Nismo  Ma prima di passare al test e alle impressioni di guida, va presentata per bene la protagonista e soprattutto come i tecnici giapponesi si siano spinti nel dare una verve esuberante a una vettura nata concettualmente per altro. I primi interventi si sono concentrati sull&rsquo;aerodinamica, curata grazie all&rsquo;esperienza in Formula E. La Ariya Nismo ha un paraurti anteriore specifico, progettato per aumentare il carico aerodinamico e allo stesso tempo ridurre la resistenza all&rsquo;avanzamento. Lo splitter, infatti, genera carico verticale tramite i vortici generati dalle alette canard alle sue estremit&agrave;, mentre l&rsquo;incavo ricavato sotto i fari, guida il flusso d&rsquo;aria verso l&rsquo;interno del passaruota, per poi scorrere verso l&rsquo;esterno e la parte alta della fiancata, energizzato dal design specifico dei cerchi da 20&rdquo;. In questo modo, il muso resta a terra, ma l&rsquo;aria viene guidata attorno alla vettura riducendo il rischio di trovarsi un muro aerodinamico che crea turbolenze dannose per il flusso. Aria che scorre veloce anche nella parte bassa, guidata dalla minigonna dal profilo maggiorato, che sigilla cos&igrave; il fondo, in modo che l&rsquo;aria che passa sotto la vettura viene sfogata dal diffusore. Elemento, questo, dalla forma caratteristica con due grandi sfoghi al centro e doppio profilo nella parte del pavimento, in modo da contribuire a creare una zona di bassa pressione per accelerare il flusso sotto la vettura, creando cos&igrave; deportanza in maniera pi&ugrave; efficiente. Abitacolo, Ariya sportiva  La novit&agrave; degli interni sono i sedili sportivi, che contengono bene i movimenti del corpo tra le curve, senza togliere spazio a chi si siede dietro che gode comunque di tanto comfort grazie all&rsquo;ampio padiglione e a passo di 2 metri e 77. L&rsquo;abitacolo, poi, &egrave; stato rifinito con materiali nobili come l&rsquo;Alcantara e con una sottile linea rossa e la scritta Nismo in plancia per un tocco elegante e sportivo. Dietro lo sterzo, confermato il doppio display da 12,3&rdquo; per strumentazione e infotelematica. La tecnica, perch&eacute; la Ariya ha &ldquo;solo&rdquo; 435 cavalli Sotto il corpo massiccio &ldquo;ridisegnato dal vento&rdquo;, che ha guadagnato il 40% in pi&ugrave; di portanza, il powertrain dell&rsquo;Aryia Nismo conta su doppio motore, trazione integrale e-4orce 4W, batteria da 87 kWh e potenza di sistema da 435 cv e 600 Nm di coppia. C&rsquo;&egrave; anche una versione a motore singolo e batterei pi&ugrave; piccola da 66 kWh, ma da Nissan non hanno ancora specificato se anche questo allestimento arriver&agrave; in seguito in Europa. Sono "solo" 41 cv in pi&ugrave; rispetto all&rsquo;Ariya standard pi&ugrave; potente attualmente in commercio, la versione e-4orce Evolve+ da 394 cv, ma i tecnici Nismo ci hanno spiegato che l&rsquo;avrebbero potuta fare anche pi&ugrave; potente, ma hanno deciso di no in base a una logica precisa. La Aryia &egrave; un Suv da famiglia, quindi si &egrave; scelto di non esagerare con la potenza per permettere a tutti i pap&agrave; e alle mamme al volante di guidare in maniera &ldquo;allegra&rdquo;, senza la sensazione di sentirsi messi in soggezione da potenze troppo esagerate. Potenza messa a terra, dunque, in maniera godibile al pi&ugrave; ampio pubblico possibile affilando meccanica ed elettronica. Il telaio &egrave; stato rinforzato e le sospensioni hanno molle e stabilizzatori specifici, che hanno reso l&rsquo;anteriore pi&ugrave; rigido del 15% e il posteriore del 10%. Lo sterzo, poi, ha un setting variabile automaricamente: &egrave; pi&ugrave; leggero alle basse velocit&agrave;, ma diventa progressivamente pi&ugrave; duro quando si spinge sull'acceleratore, in modo da renderlo pi&ugrave; diretto e preciso. Anche il software della trazione, infine, &egrave; stato aggiornato. In condizioni normali la potenza &egrave; suddivisa al 50% tra gli assi, ma al variare di velocit&agrave;, condizioni di guida e curve, il sistema interviene autonomamente per spostare fino al 25% della potenza dagli assi per gestire inserimento e uscita al meglio, mantenendo la vettura sui binari giusti.  La guida Ma ecco come tutti questi numeri si sono tradotti al volante. Il test l&rsquo;abbiamo fatto ad Hakone, citt&agrave; alle pendici del Monte Fuji, a poco pi&ugrave; di due ore di auto da Yokohama, quartier generale di Nissan. Un panorama incantevole, quasi paragonabile alle nostre strade alpine, su un nastro d&rsquo;asfalto perfetto e curvoso il giusto, attorno a un laghetto. Palcoscenico perfetto, che ha messo in mostra le doti dinamiche dell&rsquo;Ariya. I cavalli in pi&ugrave; rispetto alla versione standard, si sentono specialmente in accelerazione. La Aryia prende velocit&agrave; in maniera rapida e costante grazie all&rsquo;aumento del 10% della potenza di picco del motore, ma la messa a punto del set-up rende sempre prevedibile il Suv. Tra le curve, poi, le modifiche a meccanica ed elettronica hanno svelato la loro efficacia, conferendo agilit&agrave; a una vettura da quasi 2,2 tonnellate. L'auto, infatti, si inserisce bene in curva e il corpo vettura resta rigido con le sospensioni che lavorano per contenere il rollio.&nbsp;Un difetto da citare, per&ograve;, &egrave; sulla frenata. Secondo i tecnici Nismo, con l&rsquo;adozione di una mappa dedicata dell&rsquo;ABS, con gli pneumatici da 20&rdquo; e le pasticche specifiche, la frenata &egrave; migliorata dell&rsquo;8% rispetto all'Ariya standard. E invece, forse, non sarebbe stato male aggiungere anche pinze maggiorate, perch&eacute; l&rsquo;impianto ha tradito un po&rsquo; di fatica nel fermare, soprattuto in discesa, la vettura. Ma dobbiamo ricordare che il modello provato era immacolato, nella specifica dedicata al mercato giapponese e con parti in pieno rodaggio. Quindi vista anche la natura del test, lasciamo tutti questi approfondimenti a quando la versione per l&rsquo;Europa verr&agrave; testata dal Centro Prove. La curiosit&agrave; Tra le modalit&agrave; di guida c'&egrave; la Nismo che, oltre a rendere la vettura pi&ugrave; reattiva, riproduce nell'abitacolo il suono della monoposto di Formula E in accelerazione. Gadget presente sulla versione giapponese, ma che molto probabilmente non ci sar&agrave; sulla versione europea Quando arriva e il prezzo Ci siamo lasciati alle spalle cos&igrave; Hakone. La Ariya Nismo fa esattamente quello per cui &egrave; stata pensata, farti divertire con il plus di cavalli in pi&ugrave;, ma senza spaventarti. Un&rsquo;auto da famiglia, per tutti i giorni, capace anche di regalare un sorriso se si cerca di alzare il ritmo, senza cavalleria esagerata o assetto esasperato. In attesa di vederle sulle nostre strade, per l&rsquo;inizio del 2025, Nissan ha aperto i preordini al prezzo di 65.850 euro.       

Siamo volati fino in Giappone per vedere come va la versione pi&ugrave; sportiva del Suv elettrico della Casa giapponese

Nissan Ariya Nismo, la prova in esclusiva

        Per le strade della Germania, a Francoforte, abbiamo avuto il primo contatto con il nuovo Opel Grandland 2024, che nei piani dell&rsquo;azienda tedesca dovrebbe rappresentare una pietra miliare nella strategia per il futuro della mobilit&agrave; sostenibile. Con tecnologie avanzate, un design moderno e motorizzazioni elettrificate, il Grandland 2024 &egrave; progettato infatti per offrire un&rsquo;esperienza di guida innovativa e rispettosa dell&rsquo;ambiente. Nuova Grandland: design audace che guarda al futuro Il design del nuovo Opel Grandland 2024 riflette perfettamente la filosofia di Opel "Bold &amp; Pure", combinando linee decise e funzionali con una visione estetica che guarda al futuro. Il frontale del veicolo &egrave; dominato dal Vizor 3D, un elemento distintivo che incorpora il logo Opel Blitz illuminato. Una delle innovazioni pi&ugrave; evidenti sono i fari a matrice Intelli-Lux HD, dotati di oltre 50.000 pixel, che offrono un'illuminazione adattiva per migliorare la visibilit&agrave; senza abbagliare gli altri conducenti. Questa tecnologia di illuminazione, abbinata alla forma aerodinamica del Grandland, contribuisce a rendere il Suv non solo elegante, ma anche estremamente sicuro. Opel Kadett E, la campionessa di aerodinamica compie 40 anni Sostenibilit&agrave; al centro: il concetto di Greenovation di Opel Il cuore del nuovo Opel Grandland 2024 &egrave; la sua sostenibilit&agrave;, un elemento chiave nel processo di progettazione e produzione del veicolo. Il concetto di Greenovation di Opel non si limita all&rsquo;introduzione di motorizzazioni elettrificate, ma si estende all'uso di materiali riciclati negli interni e all'eliminazione delle cromature esterne, a favore di soluzioni pi&ugrave; sostenibili. Il Grandland 2024 &egrave; disponibile in tre versioni elettrificate: completamente elettrica, ibrida plug-in e ibrida con tecnologia a 48 volt, offrendo un'ampia scelta per soddisfare le esigenze di tutti i conducenti. La piattaforma STLA Medium, sviluppata da Stellantis, consente al veicolo di raggiungere un&rsquo;autonomia di 523 chilometri (stante quanto dichiarato dalla casa, circa 470 secondi i nostri consumi) con la batteria da 73 kWh, garantendo una mobilit&agrave; efficiente e sostenibile. - Opel Grandland Electric: completamente elettrico, con una batteria da 73 kWh che offre un&rsquo;autonomia di 523 chilometri. Il sistema di ricarica rapida consente di raggiungere l'80% della carica in meno di 30 minuti - Opel Grandland Plug-in Hybrid: questa versione combina un motore a combustione interna con un motore elettrico, offrendo fino a 87 chilometri di autonomia in modalit&agrave; completamente elettrica - Opel Grandland Hybrid con tecnologia a 48 volt: una soluzione ibrida leggera, pensata per ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 rispetto ai motori tradizionali. Quanto costa e quando arriva la Grandland Il nuovo Opel Grandland 2024 &egrave; gi&agrave; disponibile sul mercato italiano, con un prezzo di partenza di 35.500 euro per la versione ibrida e 42.500 euro per la versione plug-in hybrid. La versione completamente elettrica ha un prezzo di partenza di 40.950 euro. Gi&agrave; ordinabile, arriver&agrave; nelle concessionarie italiane a dicembre 2024. Opel, ecco la Mokka Coffe-E: per godersi il caff&egrave; quando si vuole!       

Siamo volati a Francoforte per metterci al volante della nuova generazione della Opel Grandland, che perde la "X" nel nome e diventa (anche) full electric

2495 risultati per 'suv'