Test Jaecoo J7: SUV medio, ambizioni grandi

Sulla nascita del nuovo brand Jaecoo e del gemello eterozigote Omoda c'è molto da dire, ma parleremo approfonditamente in un altro articolo delle dinamiche che hanno portato il Gruppo Chery (seconda azienda cinese per numero di vendite nel mercato interno e primo marchio della Muraglia in termini di esportazioni) a proporre l'ennesimo prodotto Made in China sul suolo europeo.

In questo contesto ci concentriamo sul primo modello che Jaecoo porta in Italia, la J7: un SUV di categoria C di 4,50 metri che proverà a conquistare una fetta di automobilisti in cerca di concretezza senza troppi fronzoli, ma senza approssimazioni perchè è costruito e assemblato in modo davvero convincente.

Doppia faccia: il sempliciotto e il tecnologico

Della J7 stupisce la dualità della gamma motori. Arriva sul mercato italiano in questo periodo con la versione di debutto, ovvero un semplicissimo quattro cilindri turbo benzina da 1.6 litri per 147 CV e 275 Nm di coppia massima. Nessuna elettrificazione e due allestimenti: Premium con trazione solo anteriore e la Full Optional Exclusive che offre la trazione integrale, anche qui con uno schema di distribuzione della potenza sulle quattro ruote del tutto tradizionale.

L'altra faccia, invece, è potente e tecnologica: un Plug-in Hybrid spinto da un motore 1.5 turbo da circa 150 CV a ciclo miller, agganciato a due motori elettrici che offrono una potenza combinata di 150 kW. La batteria, contenuta, da 18,4 kWh permette un'autonomia in solo elettrico di 90 Km circa, e la potenza combinata di tutto il sistema è di 347 CV per una coppia massima di 525 Nm che si scaricano sul solo asse anteriore.

La chicca della J7, però, è che riesce a ricaricare la batteria in marcia non solo dalla solita frenata rigenerativa (3 setting e one-pedal) ma anche sfruttando la potenza del termico in determinate condizioni. Fino a 40 km/h l'auto viaggia puramente a batteria, dai 40 ai 70 continua in elettrico ma con il termico che funge da generatore per ricaricare. Superati i 70 all'ora, invece, i due elementi lavorano in coppia fino ad arrivare a velocità superiori dove soltanto il termico rimane in funzione. 1300 km di autonomia dichiarata.

Entrambe le versioni, ICE e PHEV, sono dotate di trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti.

Forme e Dimensioni

La J7 è un SUV che punta sull'alternanza di linee verticali e orizzontali, a dare quel gusto "boxy" tipico delle fuoristrada che piace molto a noi occidentali. Non porta nulla di particolarmente spinto sul piatto dell'originalità, se non la trama a scacchi di firma luminosa anteriore e posteriore, ma punta su forme rassicuranti ispirate a modelli apprezzati da questa parte del globo, senza mai palesare una ispirazione troppo marcata e mantenendo comunque la sua identità. Anche all'interno le linee sono sobrie e piacevoli, ma quel che stupisce è la concretezza dell'assemblaggio e la qualità di rivestimenti e accoppiamenti, con scricchiolii ridotti al minimo anche rispetto ad altri prodotti della concorrenza europea ben più blasonati.

4,50 sono i metri di lunghezza, 2,67 il passo, per un abitacolo senza curve accentuate e quindi spazioso all'interno, soprattutto per la panchetta posteriore che offre spazio in abbondanza per le gambe e la testa, e un tunnel centale poco accentuato. Il bagagliaio è a sua volta ampio con 580 litri di spazio utile. Il fondo è comunque un po' alto perchè Jaecoo offre la ruota di scorta di serie sui suoi modelli, andando a rubare spazio a un potenziale doppio fondo.

La guida non delude

L'abbiamo provata in un contesto di strada chiusa al traffico, nella pista di handling di proprietà di Chery e in una pista offroad con fango argilloso e saliscendi. Tre contesti che ci permettono di fare una prima valutazione, che rimane comunque parziale data la mancanza di una concreta analisi nella normale guida su strada aperta e soprattutto di un più approfondito studio dell'efficienza del sistema PHEV di nuova generazione.

Quel che più ci ha sorpreso è l'abitabilità e la sensazione di concretezza del pacchetto. In parole più chiare, la sensazione di essere all'interno di un'auto che seppure primo modello di un brand totalmente nuovo è completa e matura. Lo abbiamo notato dall'ottima ergonomia di tutti i comandi (tranne il solito clima solo digitale sull'infotainment, che comunque ha una bella schermata), dalla scarsa presenza di fruscii nonostante le forme squadrate e dall'ottima risposta delle sospensioni (MacPherson davanti, Multilink dietro) in condizioni di guida rilassata.

Queste si lasciano criticare soltanto in situazioni estreme (slalom ad alta velocità e test dell'alce) dove la parte finale della corsa è molto morbida e causa uno spiccato rollio. Ottimi i controlli elettronici e l'ABS è tarato alla perfezione: aiutano a mantenere il controllo del mezzo senza troppi problemi anche con forti carichi laterali.

In fuoristrada le sospensioni morbide, invece, aiutano tanto di più e nonostante la potenza non esagerata della versione termica (unica disponibile con 4WD) la trazione convince per progressione e capacità di affrontare le fangaie cinesi senza troppi problemi. Gli angoli di attacco e dosso sono nella media dei C-SUV e non hanno rappresentato un limite nella nostra prova.

Conclusioni e prezzi

Jaecoo convince e conferma che il gruppo Chery vuole giocare sul difficile campo europeo con un prodotto assolutamente all'altezza di questo mercato. Non c'è tanto altro da dire quando ci si trova davanti a un brand del tutto nuovo che mostra già questa maturità. La critica maggiore, forse, la riserviamo al software all'infotainment un po' semplice e banale che ricorda i tablet di fascia bassa, forse è l'unico elemento sottotono che cozza con la bontà di tutto il resto. J7 è già in arrivo in Italia presso le concessionarie Omoda & Jaecoo a partire da 33.900 euro full optional, mentre la PHEV dovrebbe debuttare nel primo trimestre 2025.