Italiana, elegante, sportiva, vincente: protagonista dell'Italia del boom economico negli anni Sessanta, Fulvia Coupé ha segnato un'epoca, rimanendo a distanza di anni una delle automobili più amate e apprezzate dagli appassionati, ottenendo grande successo nelle vendite, nelle corse e anche al cinema
18.03.2020 ( Aggiornata il 18.03.2020 14:24 )
La versione sportiva è fisiologica, e arriva poco dopo con il modello Rallye 1.3 HF. Tutte le innovazioni meccaniche fanno salire la potenza a 101 CV, e con essa Sandro Munari vince il Tour de Corse 1967. Ma Cesare Fiorio e gli altri dioscuri del Marchio torinese puntano all'obiettivo grosso, alla vittoria del Campionato Internazionale Costruttori, una sorta di WRC ante litteram. Che arriva nel 1972, sempre con il Drago di Cavarzere al volante, ma la macchina nel frattempo è cambiata, diventando la 1.6 HF, soprannominata "Fanalone" per i fari interni maggiorati rispetto a quelli esterni, con assetto da corsa, cambio a 5 marce, peso di 850 kg, sterzo diretto, cerchi in lega e 160 CV (120 la versione stradale).
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