        Alimentare auto e altri veicoli d&rsquo;epoca con i biocarburanti, per ridurre significativamente il loro impatto ambientale e renderli cos&igrave; ancora pi&ugrave; fruibili: &egrave; l&rsquo;obiettivo di ASI, l&rsquo;Automotoclub Storico Italiano, che insieme a diversi partner ha avviato una sperimentazione finalizzata a rendere i carburanti sostenibili disponibili per gli utilizzatori di mezzi storici. I risultati di questa fase di sperimentazione sono stati illustrati presso la biblioteca Nilde Iotti della Camera dei Deputati, alla presenza del vicepresidente della Camera, Giorgio Mul&egrave;, il presidente di ASI, Alberto Scuro, e alcuni specialisti del settore. Auto storiche poco incisive, ma tutti devono fare la propria parte Il settore automobilistico, ha spiegato Giovanni Ferrara, Professore Ordinario Scuola di Ingegneria di Firenze, &egrave; responsabile di una quantit&agrave; limitata delle emissioni climalteranti, che diventano ancora minori se si considera la sola Italia e in particolare le vetture storiche. Come precisato da Francesco Di Lauro, Presidente Commissione ASI Green, le vetture riconosciute dall&rsquo;ente nel nostro Paese sono appena 150mila su un parco circolante di oltre 40 milioni di vetture, con una percorrenza media di circa 1.000 km all&rsquo;anno. Sebbene si tratti quindi di un piccolo numero di vetture che vengono usate in maniera molto limitata, &egrave; unanime l&rsquo;impegno al fare la propria parte per la tutela dell&rsquo;ambiente, partecipando alla riduzione delle emissioni, sia per quanto riguarda la CO2 che le altre sostanze inquinanti. &ldquo;Dal 1950 la richiesta energetica del pianeta &egrave; aumentata 6 volte, e alcuni Paesi come Cina e India hanno un trend di crescita enorme, quindi la linea non si andr&agrave; ad appiattire &ndash; ha proseguito il professor Ferrara &ndash; Nel 1850 &egrave; stato depositato il primo brevetto del motore Barsanti e Matteucci, nel 1899 la prima auto che super&ograve; i 100 orari. Il primo era alimentato idrogeno, la seconda era elettrica: per pensare al futuro occorre guardare al passato&rdquo; a sottolineare come certe tecnologie siano tutt&rsquo;altro che nuove, e che &egrave; necessario considerare tutte le soluzioni per poi scegliere le pi&ugrave; adatte. &ldquo;Cosa c&rsquo;&egrave; di sbagliato nel motore a combustione interna? Il problema non &egrave; il motore ma il combustibile, non la tecnologia ma la fonte che utilizziamo&rdquo; ha spiegato il docente della Scuola di Ingegneria di Firenze. Draghi alla UE: neutralit&agrave; energetica per il futuro, basta ideologia Positivi i risultati della sperimentazione sui biocarburanti Francesco Di Lauro, Presidente Commissione ASI Green, ha poi voluto fare una precisazione, criticando il sistema che considera come &ldquo;emissioni zero&rdquo; le vetture elettriche, sostenendo che invece &egrave; necessario considerare l&rsquo;intero ciclo di vita dell&rsquo;auto, dalla fase di progettazione e produzione a quella di smaltimento. I veicoli d&rsquo;epoca, che pure hanno emissioni chilometriche pi&ugrave; elevate rispetto alle vetture moderne, l&rsquo;impatto dell&rsquo;intero ciclo di vita &egrave; ridotto in quanto l&rsquo;inquinamento causato dalla produzione del mezzo &egrave; stato assorbito in decenni di vita, mentre lo smaltimento non &egrave; neppure considerato. Infine, Di Lauro ha sottolineato come anche la manutenzione delle storiche sia a basso impatto in quanto tendenzialmente basata sui principi del riuso e riciclo. I biocarburanti possono poi fare il resto: &ldquo;Dobbiamo dare alle prossime generazioni le stesse opportunit&agrave; che abbiamo avuto noi. Noi dell&rsquo;ASI riteniamo che il veicolo storico sia un vettore di crescita, cultura e innovazione. Serve da ispirazione alle prossime generazioni di innovatori. In generale si pensa a vecchie auto che al pi&ugrave; sono divertenti o belle. Il veicolo storico non &egrave; mobilit&agrave;, connettivit&agrave; o efficienza, ma c&rsquo;&egrave; il patrimonio di un Paese, costume, moda, arte, opportunit&agrave; di lavoro, abilit&agrave; da tramandare, che per giunta viene utilizzato in modo gentile&rdquo; ha spiegato Di Lauro. I risultati della sperimentazione dei biocarburanti sulle auto storiche sono stati illustrati da Simone Casadei, Expert Sostenibilit&agrave; dei Trasporti, Team Mobilit&agrave; Sostenibile InnovHub SSI della CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi. I test sono stati effettuati in laboratorio con una Lancia Stratos dei primi anni &lsquo;70, confrontando consumi ed emissioni alimentando il veicolo prima con benzina commerciale e poi con biocarburante. I risultati sono estremamente positivi, in quanto sono state notate riduzioni significative delle emissioni di quasi tutti i principali inquinanti, anche nell&rsquo;ordine del 30-40%. Anche i test in pista hanno evidenziato come non ci siano sostanziali differenze nella prestazioni e nella guida rispetto alla benzina tradizionale. Biocarburanti, criticit&agrave; e vantaggi Ma &egrave; possibile produrre una quantit&agrave; sufficiente di biocarburanti, e soprattutto quali sono i costi? A questa domanda ha provato a rispondere Paola Giudicianni, Ricercatore di Scienze e Tecnologie per l&rsquo;Energia e la Mobilit&agrave; sostenibili (CNR). &ldquo;L&rsquo;elettrificazione ha risvolti negativi come l&rsquo;uso di materiali non rinnovabili con alta intensit&agrave; di sfruttamento. L&rsquo;integrazione tra motori tradizionali ed elettrici &egrave; la chiave. Avere pluralit&agrave; tecnologica anche in termini di produzione &egrave; molto importante, rende il sistema pi&ugrave; resiliente e meno soggetto al costo e alla disponibilit&agrave; delle materie prime, permettendo di capire quale sia il combustibile e il processo migliore in un determinato contesto&rdquo;. In particolare, ha proseguito la Giudicianni, i biocarburanti hanno il vantaggio di poter essere realizzati sfruttando scarti dell&rsquo;industria agricola e alimentare, con la possibilit&agrave; di integrare la produzione con coltivazioni ad hoc su terreni altrimenti non produttivi e perfino contaminati. Il problema della frammentazione della produzione potrebbe essere un&rsquo;opportunit&agrave; per favorire un sistema parzialmente decentralizzato, mentre gli alti costi possono essere ammortizzati affiancando la produzione dei biocarburanti a quella di altri materiali con elevato valore di mercato. I biocarburanti, per quanto non inclusi tra le possibili soluzioni contemplate dall&rsquo;Unione Europea (a differenza degli e-fuel) daranno la possibilit&agrave; di ridurre significativamente le emissioni di CO2 e altri inquinanti, senza necessit&agrave; di particolari infrastrutture e senza dover modificare i motori. Inoltre, ha sottolineato ancora Scuro, si tratta di un ciclo virtuoso in quanto non viene immessa nell&rsquo;atmosfera nuova anidride carbonica proveniente dal sottosuolo come nel caso dei combustibili fossili, ma ci si limita a reimmettere quella che &egrave; stata precedentemente assorbita dalle piante che vengono usate per realizzare il biocarburante. Stellantis: svolta a Termoli, dal 2026 oltre 300mila cambi eDCT l'anno       

La sperimentazione hsu una Lancia Stratos ha dato esiti positivi: i risultati mostrati presso la Biblioteca della Camera dei Deputati

ASI punta sui biocarburanti per rendere sostenibili i veicoli d'epoca

Una delle auto pi&ugrave; iconiche del motorsport e della storia dell&rsquo;automobile italiana, la Lancia Delta Integrale Evoluzione Giallo Ginestra appartenuta al &quot;Divin Codino&quot; Roberto Baggio, &egrave; stata venduta all&rsquo;asta su Catawiki per 230.000 euro. L&#39;esemplare esclusivo &egrave; stato protagonista dell&#39;asta benefica &quot;Stelle di Cuori&quot; (associazione no profit a cui il calciatore ha donato la vettura nel 2009), il cui ricavato &egrave; stato devoluto per supportare diversi progetti.    La Lancia Delta Integrale Evoluzione Giallo Ginestra di Baggio  La Lancia Delta &egrave; una delle vetture pi&ugrave; leggendarie mai prodotte dalla casa torinese. Nota come &ldquo;La Regina&rdquo; per i suoi sei titoli mondiali nel rally, &egrave; diventata un&#39;icona grazie alle imprese di piloti del calibro di Miki Biasion e alle vittorie nel Campionato del Mondo Rally. L&rsquo;esemplare venduto all&rsquo;asta &egrave; ancora pi&ugrave; speciale: si tratta di una Lancia Delta Integrale Evoluzione del 1994, prodotta nella rara versione Giallo Ginestra, un&rsquo;edizione limitata caratterizzata da una livrea esclusiva. Questa specifica vettura fu commissionata dalla famiglia Agnelli per celebrare la vittoria del Pallone d&rsquo;Oro di Roberto Baggio nel 1993, un premio che lo consacr&ograve; come uno dei migliori calciatori della sua epoca. La Delta, destinata esclusivamente a lui, &egrave; stata personalizzata con dettagli unici, trasformandola in un esemplare one-off che ha mantenuto intatto il suo fascino per tre decenni.  Pezzo di storia esclusivo  Ci&ograve; che rende questa Delta Evoluzione cos&igrave; speciale non &egrave; solo la sua storia, ma anche le personalizzazioni uniche richieste dalla famiglia Agnelli. La livrea bicolore, che abbina il Giallo Ginestra al nero opaco, &egrave; stata realizzata su misura, conferendole un aspetto ancora pi&ugrave; distintivo. All&#39;interno, l&rsquo;abitacolo &egrave; stato allestito con sedili Recaro in pelle vulcano nera, materiali di alta qualit&agrave; e dettagli esclusivi che non si trovano su nessun&rsquo;altra Delta Integrale. Inoltre, durante un recente restauro, sono state scoperte dediche nascoste lasciate dagli artigiani che realizzarono l&rsquo;auto, un omaggio sentito al campione che in quegli anni era il volto del calcio italiano nel mondo. Dal punto di vista tecnico, questa Lancia Delta mantiene le caratteristiche straordinarie che la resero una delle hot hatch pi&ugrave; amate di sempre. Sotto il cofano batte un motore 2.0 turbo da 215 cv, capace di offrire prestazioni entusiasmanti grazie alla trazione integrale permanente e a una dinamica di guida ancora oggi invidiabile.  Asta record  Il prezzo di vendita, 230.000 euro, rappresenta la cifra pi&ugrave; alta pagata da un acquirente italiano su Catawiki nel 2024, confermando il crescente interesse per il mercato delle auto d&rsquo;epoca e da collezione. Le aste online stanno attirando sempre pi&ugrave; appassionati e investitori, che vedono in questi veicoli non solo pezzi di storia, ma anche beni rifugio il cui valore &egrave; destinato ad aumentare nel tempo. L&rsquo;asta della Delta di Baggio si inserisce in un contesto in cui sempre pi&ugrave; italiani stanno puntando su oggetti unici, non solo auto, ma anche opere d&rsquo;arte, orologi di lusso e memorabilia sportive. Tra gli oggetti pi&ugrave; costosi acquistati su Catawiki lo scorso anno, oltre alla Lancia Delta di Baggio, figurano anche un dipinto di Artemisia Gentileschi venduto per 45.000 euro e una chitarra Gibson &ldquo;Lucille&rdquo; regalata da B.B. King a Papa Giovanni Paolo II, battuta all&rsquo;asta per 45.000 euro.  Ferrari, all&#39;asta quella di Donald Trump 

Il raro esemplare della vettura &quot;regina&quot; dei rally &egrave; stata venduta su Catawiki registrando la cifra pi&ugrave; alta del 2024 pagata da un italiano

La Lancia Delta di Roberto Baggio battuta a 230mila euro

        C'&egrave; il dove e il come, entrambi rappresentano due conferme delle anticipazioni che Lancia ha diffuso nel delineare il proprio piano industriale verso il 2028. Lancia Gamma rivela il primissimo particolare di stile, una tessera del puzzle che si comporr&agrave; nel 2026, quando i primi esemplari verranno assemblati a Melfi (il dove). Come? Intorno all'architettura STLA Medium, pi&ugrave; che mai oggi vale sottolineare il suo essere multienergia. La nuova Gamma sar&agrave; elettrica (fino a 700 km di autonomia, questo il potenziale tecnico della STLA Medium) e, a leggere l'andamento del mercato europeo sulle BEV, le soluzioni ibride sono da considerare un dovuto affiancamento dell'offerta. I modelli prodotti a Melfi oltre Lancia Gamma Sar&agrave; cos&igrave; per il nuovo Compass che nascer&agrave; sempre a Melfi, sulla medesima architettura tecnica. Il terzo modello che verr&agrave; prodotto in Basilicata sar&agrave; una DS di segmento superiore. Il primo teaser diffuso da Lancia (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;svela il lettering del nome modello, mostra il taglio del portellone e si intravedono le luci a Led incastonate sulla carrozzeria. Che modello sar&agrave; la nuova Gamma 2026? Rappresenter&agrave; il punto pi&ugrave; alto dell'offerta del marchio, in attesa di una Delta 2028 che andr&agrave; a posizionarsi nel segmento C. Gamma non sar&agrave; una berlina convenzionale, piuttosto, riprendendo la storia del modello venduto tra 1976 e 1984, potrebbe adottare una configurazione fastback, con la particolarit&agrave; (e differenza rispetto alla prima generazione) di un assetto rialzato da terra. Diversa dai suv convenzionali, anche da quelli coup&eacute;, ma pi&ugrave; comoda nella posizione di guida rispetto alla classica berlina "bassa". Esempi di carrozzerie fastback rialzate da terra se ne contano parecchi, a cominciare dalle interpretazioni Stellantis nel segmento D.&nbsp; Lancia "torna" a Melfi dopo la Ypsilon II serie "La nuova Lancia Gamma rappresenta una pietra miliare nel nostro percorso verso il futuro. Incarna l&rsquo;impegno del nostro marchio verso la sostenibilit&agrave; e le alte prestazioni, celebrando l&rsquo;eleganza inconfondibile che ha definito Lancia per decenni", ha commentato Luca Napolitano, a.d. del marchio Lancia. "Producendola nello storico stabilimento di Melfi, rafforziamo il nostro legame con la ricca eredit&agrave; automobilistica italiana. La Gamma dimostrer&agrave; il meglio di ci&ograve; che Lancia rappresenta: innovazione, stile e una costante ricerca dell&rsquo;eccellenza". Lancia "ritorna" a Melfi, dove oggi vengono assemblate Jeep Renegade e Compass. Lo fa dopo la parentesi 1995-2003, quando fu la seconda generazione della Ypsilon a essere prodotta nello stabilimento. Lancia Delta Integrale di Baggio, all'asta per una giusta causa       

Dal 2026 verr&agrave; prodotta a Melfi e sar&agrave; un progetto di segmento alto, sviluppato su architettura STLA Medium e dalle proporzioni accostabili a una fastback rialzata da terra

Lancia, ecco la nuova Gamma

Al Salone Auto e Moto d&rsquo;Epoca 2024 di Bologna &egrave; stata esposta in questi giorni la Lancia Delta Integrale di Roberto Baggio, col suo &ldquo;giallo ginestra&rdquo; che ricorda il pallone d&rsquo;oro vinto dal campione italiano. Alla kermesse, Auto.it ha voluto ammirarla da vicino.    La star del Salone  Questa magnifica vettura sar&agrave; la protagonista dell&#39;asta benefica &quot;Stelle di Cuori&quot;, con l&#39;intero ricavato (al netto delle spese) che sar&agrave; devoluto per supportare diversi progetti. Restaurata sotto la supervisione del pilota di rally Miki Biasion, sar&agrave; venduta su Catawiki dal 1 novembre per 16 giorni. Si tratta di un esemplare unico, poich&eacute; fu regalata al Divin Codino dalla famiglia Agnelli nel 1993 per festeggiare la vittoria del suo pallone d&rsquo;oro. Fu ritrovata abbandonata sotto ad un telo, ma &egrave; arrivata ad oggi in tutto il suo splendore con un&rsquo;importante storia alle spalle. L&rsquo;auto pass&ograve; negli anni per le mani di vari proprietari, ma nel 2009 lo stesso Baggio ha voluto donarla alla fondazione no profit &quot;Stelle di Cuori&quot;.    La storia incredibile della Ritmo Abarth di Enzo Ferrari 

Esposta al Salone d&#39;Auto e Moto d&#39;Epoca di Bologna e al centro di un importante progetto benefico, &egrave; un pezzo importantissimo della storia del campione

Lancia Delta Integrale di Baggio, all&#39;asta per una giusta causa

La Lancia Delta Integrale di Roberto Baggio, sar&agrave; la protagonista dell&#39;asta benefica &quot;Stelle di Cuori&quot;, presentata durante l&rsquo;esposizione nello stand del due volte campione del mondo di rally, Miki Biasion, il quale ha supervisionato il restauro della vettura. La vendita della vettura avverr&agrave; tramite un&rsquo;asta esclusiva su Catawiki che si aprir&agrave; il prossimo 1 novembre e rester&agrave; attiva per 16 giorni. &nbsp;    L&#39;auto del Divin Codino  L&#39;automobile, vanta una livrea &quot;giallo ginestra&quot;, realizzata per celebrare il Pallone d&rsquo;Oro conquistato da Baggio nel 1993. La vettura verr&agrave; svelata ufficialmente sabato 26 ottobre alle 12, quando Biasion e i restauratori, i fratelli Parussini, solleveranno il telo. La Delta sar&agrave; esposta nel padiglione 26, allo stand B15.  La raccolta fondi sostiene &quot;Le Regine del Divin Codino&quot;, che vede la collaborazione di personaggi come Miki Biasion, il Lancia Delta Club di Torino e i registri storici Lancia. La partnership vede anche il supporto di enti istituzionali e del reparto Lancia Heritage. Tra gli oggetti all&#39;asta, spiccano anche una maglia autografata di Roberto Baggio, un casco firmato da Valentino Rossi e una maglia da gara di Charles Leclerc, offerta dalla Nazionale Piloti. Ci sar&agrave; anche uno specchietto in carbonio della Lancia Abarth autografato da Biasion.  L&rsquo;intero ricavato dell&rsquo;asta, al netto delle spese, sar&agrave; devoluto in beneficenza, supportando diversi progetti, tra cui la Fondazione Vialli e Mauro Onlus, l&rsquo;associazione PUPI Onlus di Javier Zanetti e Paula de la Fuente, la Fondazione Citt&agrave; della Speranza e il progetto Stella di Cuori.  All&#39;asta la Ferrari 250 GT Coup&eacute; della grande diva Angelina Jolie 

Il veicolo sar&agrave; il protagonista di una vendita a fini benefici per supportare diversi progetti: la vettura ha sub&igrave;to un massiccio restauro ed &egrave; oggi un pezzo da collezione

All&#39;asta la Lancia Delta di Baggio gialla come il suo Pallone d&rsquo;Oro

        Dopo il ritorno ufficiale di Lancia in Francia e Spagna, il marchio annuncia l&rsquo;apertura dei suoi primi showroom a Parigi e Barcellona. &ldquo;Oggi compiamo un altro passo fondamentale nel nostro percorso di Rinascimento, per diventare un marchio desiderabile, rispettato e credibile nel mercato premium Europeo. Lancia &egrave; tornata in Francia e Spagna e oggi annunciamo l&rsquo;apertura dei primi showroom a Parigi e Barcellona - ha dichiarato Luca Napolitano, CEO del marchio Lancia -. Torniamo quindi in Europa con un piano solido e strutturato, con una rete di showroom che sar&agrave; completata in entrambi i paesi entro la fine del 2025. Tutti questi concessionari saranno caratterizzati con la nuova corporate identity del marchio, che riflette i quattro pilastri alla base del piano strategico decennale del marchio: qualit&agrave;, elettrificazione, sostenibilit&agrave; e un modello di vendita innovativo&rdquo;. Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella Lancia torna in Francia e in Spagna A quasi un anno e mezzo dall'inaugurazione del primo showroom pilota a Milano, la nuova corporate identity del Marchio Lancia &egrave; diventata realt&agrave; anche in Francia e in Spagna, con l'apertura del primo showroom del marchio in questi due paesi. D'ora in poi, tutte le concessionarie rinnovate con la nuova Corporate Identity si chiameranno "Casa Lancia". Si tratta del primo passo di un piano che prevede in Francia l'apertura di 25 showroom entro il 2025, di cui circa 15 entro la fine del 2024, supportati da una rete di 80 punti di assistenza Lancia. In Spagna, nel 2024, Lancia inaugurer&agrave; i suoi primi 10 showroom con 19 punti di assistenza post-vendita, situati nelle principali citt&agrave; del paese. Nel 2025 Lancia amplier&agrave; la propria rete distributiva spagnola con l&rsquo;apertura di ulteriori 10 showroom. I nuovi punti vendita I nuovi punti vendita implementano le linee guida definite dal Marchio per una rinnovata immagine coordinata, sia internamente che esternamente: logo, lettering, colori, immagini e ogni altro elemento grafico utilizzabile. La nuova identit&agrave; del Marchio riflette i quattro pilastri alla base del piano strategico decennale del brand: qualit&agrave;, elettrificazione, sostenibilit&agrave; e un modello di vendita innovativo progettato per offrire ai clienti un'esperienza di acquisto premium. Venendo alla Nuova Lancia Ypislon, questa sar&agrave; disponibile in Francia e Spagna a partire da ottobre 2024 in versione elettrica e ibrida, con una gamma completa, versatile ed efficiente, composta da tre allestimenti. Consegnata la prima nuova Lancia Ypsilon       

Il rilancio europeo del Marchio segna il ritorno in Francia e Spagna, con una rete di punti vendita che sar&agrave; completata in entrambi i paesi entro la fine del 2025

Lancia

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