Lamborghini Temerario, l'erede della Huracán è una super ibrida da 920 cv

Lamborghini Temerario, l'erede della Huracán è una super ibrida da 920 cv

La nuova supercar del Toro dice addio all'aspirato in favore di un nuovo V8 biturbo, ibrido e completamente made in Italy: ecco com'è fatta

di Redazione

16.08.2024 19:02

Lamborghini, V8 da 10mila giri

Un regime di rotazione così elevato garantisce sia un sound fragoroso sia le doti di allungo tipiche degli aspirati che sono da tempo patrimonio dei V10 e V12 Lamborghini e a cui a Sant’Agata non volevano rinunciare. È la prima volta che una supersportiva stradale di serie raggiunge un regime simile. Un vero record! Con i suoi diecimila giri/min la Lambo Temerario va ben al di là di tutte le supercar rivali: la più vicina è la Ferrari 12Cilindri di pochi mesi fa, che ruota a 9.500 giri; ma quello è un motore aspirato. Nessun turbo stradale riesce ad avvicinarsi a quei regimi: il V8 turbo della Ferrari SF90 gira a 7.500 g/m come il V6 della McLaren Artura e il boxer 6 cilindri della nuova Porsche GTS T-Hybrid; solo il V6 turbo della Ferrari 296 GTB si spinge a 8.000 g/m ma comunque ben distante dai diecimila della nuova Lamborghini.

A quel regime, la Lambo Temerario sviluppa la bellezza di 800 cavalli “termici”; ma siccome l’auto è ibrida ed è dotata di un motore elettrico fra propulsore e cambio (assieme ai due motori elettrici sulle ruote anteriori come la Revuelto) la potenza complessiva diventa di 920 cavalli, con oltre 700 Nm di coppia! Lo scopo del motore elettrico coassiale al termico non è soltanto di aumentare la potenza complessiva, ma anche garantire ai bassi regimi quella spinta extra che compensi il ritardo di risposta dei turbo (che soffia 2,5 bar assoluti) e annullare il turbo-lag.

Nuova Lamborghini Temerario: gli interni

Nuova Lamborghini Temerario: gli interni

La filosofia "Feel like a Pilot" della nuova supercar del Toro si riflette nell'abitacolo e nella strumentazione: dal classico “Power Button” di accensione incorniciato dalla levetta rossa stile jet agli interni rivestiti con materiali di altissima qualità, come carbonio ed essenze pregiate, combinati all’innovativa Corsatex by Dinamica, una microfibra resistente morbida al tatto

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L’aspetto importante è che la Temerario, pur mantenendo la trazione integrale che ormai per Lamborghini è diventata un plus che aggiunge stabilità e sicurezza, può funzionare anche come una due ruote motrici. Perché in Lamborghini hanno introdotto per la prima volta su una propria auto il Drift mode: una speciale mappatura software che si attiva nella modalità “Sport” e trasmette gran parte della potenza alle ruote posteriori. Il Drift mode aiuta il pilota e far “partire” il posteriore e gli permette di guidare in sovrasterzo controllato in pista per garantire il massimo divertimento con le sbandate. Invece per la massima performance in pista c’è la modalità “Corsa” che consente il massimo grip e utilizza i motori elettrici all’avantreno per generare un effetto torque vectoring che aiuta a far girare la macchina nelle curve.

Con tutta questa spinta la Temerario è in grado di divorare lo scatto da 0 a 100 orari in appena 2,7 secondi, e di spingersi poi fino alla velocità massima di 343 km/h.

Un motore tutto italiano per la Temerario

Ultima cosa importantissima che piacerà al Ministro Urso, fautore del made in Italy: il nuovo V8 turbo ibrido della Lamborghini Temerario è un motore squisitamente tutto italiano. Progettato e costruito in Italia con tecnologie e fornitori del nostro Paese. Diverse lavorazioni del V8 usano tecnologia di derivazione motorsport: come le bielle in titanio e le teste in alluminio. Pensate che la sofisticata ricopertura in DLC (una lega durissima) del “dito” della distribuzione fra camme e valvole (anche questa è tecnologia racing) viene eseguita in Toscana dallo stesso specialista che costruisce componenti racing della Ducati MotoGP di Bagnaia.

C’è da essere fieri del fatto che Lamborghini abbia vinto la sfida “politica” con Audi che avrebbe voluto far costruire il nuovo motore in Germania, alla Porsche, o in Ungheria dove si faceva il V8 della Urus. Invece il management si è imposto e ottenuto che il progetto della nuova Lambo fosse tutto made in Italy. Una vittoria “politica” di prestigio; la bandierina tricolore che campeggerà sulla carrozzeria della nuova Temerario non è mai stata così giustificata.

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