        L'idea &egrave; nata a met&agrave; del 2020 per tradursi immediatamente in progetto, in visione su un futuro che non potr&agrave; essere esclusivamente della mobilit&agrave; elettrica. Toyota lavora al progetto di un motore a idrogeno, a combustione sia chiaro. La tecnologia fuel cell &egrave; gi&agrave; padroneggiata da tempo e abilmente, Mirai il simbolo disponibile per essere guidato. Tre cilindri a idrogeno Ecco, Toyota Yaris GR H2 in questo scenario &egrave; il concept col quale il marchio riporta sulla "legittima proprietaria" il motore 1.6 litri turbo, tre cilindri. Non gi&agrave; nella sua applicazione nota, di Yaris GR, sportivissima idea da rally proposta per la guida di tutti i giorni. Bens&igrave;, nell'adeguamento per funzionare bruciando idrogeno, anzich&eacute; benzina. Il tre cilindri &egrave; stato oggetto di sviluppo, installato su Toyota Corolla e, l'auto, iscritta alla serie nipponica endurance, il campionato Super Taikyu. Di gara in gara, sostanziali progressi sono stati compiuti, verificando potenziale e limiti della tecnologia. Il banco di prova delle competizioni, necessario a testare la base tecnica e individuare le aree che necessitano miglioramenti.  Pezzi di serie&nbsp; Quel progetto Corolla da corsa, con motore a combustione di idrogeno, ha componenti di serie: dal tre cilindri turbo Yaris GR alle bombole di idrogeno utilizzate sulla Mirai. Lo schema &egrave; stato trasposto dalla Corolla alla Yaris GR H2.&nbsp; I pro del motore a scoppio a idrogeno Tra i vantaggi di un motore a combustione, a idrogeno, in prospettiva di una mobilit&agrave; a ridottissime emissioni inquinanti, non si pu&ograve; tralasciare la facilit&agrave; di rifornimento, potendo impiegare previa conversione degli impianti gi&agrave; esistenti, di carburanti fossili, la rete esistente. Si supera l'ansia da autonomia, le difficolt&agrave; di ricarica, si supera il tema spinoso delle terre rare per produrre le batterie e il loro successivo smaltimento. &Egrave; una soluzione tecnologica che pu&ograve; coesistere insieme a molte altre, nei prossimi anni. Con gli e-fuel, con l'idrogeno a fuel cell, con I veicoli elettrici a batteria. Non una sola, cieca, visione, n&eacute; una messa al bando, per principio, di una tecnologia. Piuttosto, lo sviluppo di pi&ugrave; soluzioni. LEGGI ANCHE - Allarme Tavares: l'industria non pu&ograve; sostenere i costi della transizione elettrica Le emissioni inquinanti prodotte da un motore a combustione di idrogeno, secondo quanto diffuso da Toyota nella fase iniziale dello sviluppo del progetto Corolla da competizione, sono limitatissime e di fatto attengono alla minima parte di olio lubrificante combusto. "Quel che rende l'idrogeno cos&igrave; speciale &egrave; la sua velocit&agrave; di combustione, 8 volte superiore a quella della benzina. Questo vuol dire una risposta pi&ugrave; rapida e ai bassi regimi di rotazione la coppia &egrave; disponibile quasi immediatamente, dopo la partenza. Insieme alla forte risposta di coppia &egrave; quel che rende i motori a idrogeno cos&igrave; validi", spiegava Koji Sato, presidente di Toyota Gazoo Racing,nei mesi scorsi. I contro da risolvere "A ogni modo, la rapida combustione genera pressioni elevate e alte temperature, che rendono la gestione termica un problema tecnico. Diventa perci&ograve; una questione su come trovare l'equilibrio giusto con la potenza massima", ancora di Sato.  Una nuova sfida &ldquo;Abbiamo fatto il primo passo per testare e sviluppare il nostro motore a idrogeno con la mentalit&agrave; di affrontare la sfida. Immagino che le cose sembreranno un po' diverse tra 10 anni e spero che le persone guarderanno indietro e vedranno come abbiamo affrontato la sfida con positivit&agrave;, godendoci ogni momento", il commento di Akio Toyoda, presidente Toyota. Personalmente, "Morizo", si &egrave; messo al volante della Corolla a idrogeno, per capire potenzialit&agrave; e limiti dell'auto da corsa. In una prospettiva di abbattimento radicale delle emissioni inquinanti, il motore a combustione di idrogeno appagherebbe anche i nostalgici dell'automobile Novecentesca, mantenendo il sound distintivo dei motori a scoppio.       

Il progetto Corolla da competizione ha utilizzato il motore della Yaris GR benzina, trasformato per bruciare idrogeno. L'unit&agrave; G16E-GTS torna sulla Yaris con il medesimo impianto tecnico, per un concept che guarda al futuro

Toyota Yaris GR H2 Concept, la forza dell'idrogeno

        Platinum White Pearl e Silver Metallic, anche bicolore, se vorrete. Sono due delle novit&agrave; che la gamma Toyota Corolla 2022 porter&agrave; su strada il prossimo anno. Di certo non sono le pi&ugrave; impattanti sulla berlina 5 porte e la station wagon Touring Sports.&nbsp; Siamo al model year e a minimi interventi, che spaziano dalla proposta di una versione Corolla Touring Sports Trek, caratterizzata da un'altezza da terra 20 mm superiore, cerchi da 18 pollici, cromature aggiuntive all'esterno. &Egrave; l'omaggio alla collaborazione con la squadra ciclistica che proseguir&agrave; per tutto il 2022, un allestimento che verr&agrave; proposto in Europa - su quali mercati non &egrave; stato ancora ufficializzato -.  Infotainment Dove i passi avanti pi&ugrave; significativi saranno percepibili durante l'utilizzo &egrave; nel campo dell'infotainment. Non cambia la dimensione del display, da 8 pollici. Cambia la potenza di calcolo, 2,4 volte superiore: si traduce in comandi al touch pi&ugrave; reattivi, mentre lo scambio dati, per l'aggiornamento del firmware e delle app, nonch&eacute; per le funzioni legate alla navigazione connessa, avviene mediante modulo dati dedicato. Toyota Corolla 2022 avr&agrave; le interfacce Apple CarPlay (senza fili) e Android Auto (cablata), confermando la dotazione attuale. Migliora il riconoscimento vocale con istruzioni "naturali", comandi che potranno gestire ad esempio il reparto multimediale e alcune funzioni dell'auto. LEGGI ANCHE - Auto Ibride, ecco i modelli pi&ugrave; attesi del 2022 Con l'auto saranno compresi anche 4 anni di Toyota Smart Connect pack, ovvero, la navigazione connessa, informazioni sui parcheggi disponibili, aggiornamento over-the-air, agente vocale con riconoscimento del linguaggio spontaneo. La commercializzazione in Europa &egrave; prevista da inizio 2022, con le prime consegne.&nbsp;       

Berlina e station wagon ricevono sottili aggiornamenti, dalla gamma di colori ampliata a un infotainment con processore potenziato. Migliora anche il riconoscimento vocale

Toyota Corolla 2022, il model year potenzia l'infotainment

        T-Mate, un compagno&nbsp;su strada. Il nuovo nome dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e per la&nbsp;sicurezza di Toyota indica un potenziamento in questa direzione. Con numerosi dispositivi progettati per migliorare la sicurezza in molte situazioni di guida, dal parcheggio preciso alla guida su strade urbane e autostrade. Non un passo verso il self drive totale, ma un pi&ugrave; pragmatico modo di sfruttare tutti i vantaggi reali e attuali degli ADAS, beneficiando dell&rsquo;utilizzo di sensori, radar e telecamere per monitorare le prestazioni del veicolo, il traffico e l&rsquo;ambiente circostante, avvisando il guidatore di potenziali pericoli e, se necessario, attivando il freno, lo sterzo e il controllo dell&rsquo;acceleratore per aiutare prevenire o mitigare un incidente. In sostanza, il secondo livello avanzato di guida assistita. Il T-Mate, il conosciuto Safety Sense della Casa giapponese con altri sistemi di guida attiva e assistenza al parcheggio, per supportare e proteggere il guidatore, i passeggeri e gli utenti della Casa. Nuova Toyota Aygo X, il crossover compatto che punta al top del segmento A  Nello specifico il sistema di pre-collisione offre per la prima volta:  Acceleration Suppression (AS) &ndash; Riduzione della forza motrice a bassa velocit&agrave; Oncoming Vehicle support (OVS) &ndash; Assistenza al traffico in avvicinamento (con rilevamento dei veicoli che invadono la carreggiata) Intersection support (IS) &ndash; Assistenza alle intersezioni stradali  Altre nuove funzioni includono un sistema di arresto di emergenza (EDSS). E aggiornamenti Over The Air (OTA). Il Toyota T-Mate differisce a seconda delle funzionalit&agrave; disponibili sui vari modelli e relativi allestimenti. Leggi anche: Toyota GR86, la prova su strada di una "sportiva di razza"       

Il nuovo nome dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e per la sicurezza sulle auto Toyota

T-Mate, Toyota potenzia il suo sistema di ADAS e sicurezza

        Toyota Supra, oltre a essere una delle sportive pi&ugrave; note di sempre, &egrave; anche una delle auto pi&ugrave; modificate di sempre, sia da tuner specializzati che anche dallo stesso costruttore, che sembra quasi divertirsi a trovare configurazioni pi&ugrave; o meno bizzarre pur di far partecipare il modello a diverse competizioni. L'ultimo esempio in tal senso dall'Auto Club Speedway di Pomona, in California, dove &egrave; stata presentata una Supra pronta a partecipare alle gare di drag race del campionato NHRA 2022. Una Supra, per&ograve;, decisamente particolare.  TOYOTA SUPRA "FUNNY CAR" Le testate americane l'hanno gi&agrave; ribattezzata "Funny Car", "auto divertente". Non possiamo sapere se a voi lettori la vista di questa Supra provochi risate o ammirazione, fatto sta che il modello &egrave; impossibile da non notare. Anche perch&eacute; si discosta nettamente dalla versione base. La carrozzeria &egrave; in fibra di carbonio, ma a colpire &egrave; la silhouette della vettura, super allungata, con dei passaruota giganteschi e un cofano sovradimensionato che termina con un ampissimo spoiler. Dietro, le linee tagliate e spigolose fanno spiccare due alette preposte al lato aerodinamico. DATI TECNICI DA VERO E PROPRIO "MOSTRO" I dati tecnici sono impressionati: la vettura vanta un esagerato V8 da ben 8,2 litri capace di erogare 11.000 cavalli e pu&ograve; spingersi fino alla velocit&agrave; massima di&nbsp;oltre 530 km/h. Un vero e proprio "mostro" a quattro ruote, che gli appassionati americani potranno godersi sulle piste drag. Toyota Supra gr 550 firmata Manhart: potenza e look dorato       

Soprannominata "Funny Car", parteciper&agrave; al campionato NHRA 2022. Ha un design che non passa inosservato e un V8 da oltre 530 km/h di velocit&agrave;

Toyota Supra, la versione dragster da 11.000 cv è esagerata!

        Due giapponesi d'eccezione al salone americano dedicato al tuning e alle elaborazioni. Anche Toyota &egrave; protagonista all'edizione 2021 del SEMA, la kermesse che si svolge ogni anno a Las Vegas e che annovera due esemplari di Supra Top e Supra Heritage Edition opportunamente modificati da uno shop texano di propriet&agrave; del customizzatore KC Mathieu, che gli italiani potrebbero aver conosciuto nel programma tv "Fast N' Loud".  SUPRA SPORT TOP: A CIELO APERTO Presentata dal marchio nipponico lo scorso dicembre, Toyota Supra Sport Top &egrave; una targa ispirata alla MKIV di met&agrave; anni '90. La squadra di Mathieu ha prima tagliato il tettuccio (dopo molta fatica...) e poi costruito dei pannelli compositi in 3D, stampati secondo le linee originarie della Supra, per in seguito rinforzare le strutture del tettuccio scoperto. Il risultato &egrave; una macchina che ti invoglia a salirci sopra solo a guardarla, bianca e sportivissima, da guidare con il vento tra i capelli. SUPRA HERITAGE EDITION: ALETTONE ANNI '90 Dal bianco, il garage di Mathieu si &egrave; poi spostato sul rosso, con le modifiche alla suadente Supra Heritage Edition, svelata nel 2019. La vettura vanta adesso l'alettone della Supra MKIV anni '90, un nuovo terminale di scarico iper moderno e un inedito diffusore posteriore artigianale. 500 CAVALLI TURBO Entrambe le supercar condividono un aggiornamento del motore turbo 6 cilindri BMW, che dopo il tuning vanta un miglioramento del 18% del flusso d'aria, una nuova centralina e un'aspirazione su misura. La potenza sale da 340 a 500 cavalli. Le novit&agrave; includono un impianto frenante pi&ugrave; grande e degli ammortizzatori coilover regolabili. Toyota Supra, quella fatta di Lego si pu&ograve; anche guidare       

Alla kermesse americana dedicata al tuning, sfilano le due vetture realizzate dal garage del customizzatore KC Mathieu, ispirate alla supercar di met&agrave; anni Novanta

Toyota Supra sempre al Top: targa ed Heritage Edition in stile anni '90

        Toyota investe 3,4 miliardi di dollari per una fabbrica di batterie in Nord America. Il colosso giapponese prosegue il suo piano industriale a livello globale per le auto elettriche e ibride, mantenendo la porta aperta anche per altre motorizzazioni, come ha dichiarato pi&ugrave; volte il presidente Akio Toyoda. Decisione strategica a medio e lungo termine: rendersi indipendente nell&rsquo;approvvigionamento degli accumulatori sar&agrave; decisivo. La Casa giapponese ha annunciato l'investimento, prossimo ai 3 miliardi di euro, per lo stabilimento da completare entro il 2031. Circa un miliardo di euro sar&agrave; destinato esclusivamente allo sviluppo e localizzazione della favvrica. Quasi 12 miliardi di euro di investimenti globali Il piano a livello globale per le batterie, e le relative tecnologie, &nbsp;&egrave; da 13,5 miliardi di dollari (circa 12 miliardi di euro). La produzione di batterie nella nuova fabbrica americana inizier&agrave; nel 2025, con circa 1.750 dipendenti. Ted Ogawa, CEO di Toyota North America, ha dichiarato. &ldquo;Questo investimento aiuter&agrave; a introdurre veicoli elettrificati pi&ugrave; convenienti per i consumatori statunitensi, a ridurre significativamente le emissioni di carbonio e, soprattutto, a creare in America ancora pi&ugrave; posti di lavoro legati al futuro della mobilit&agrave;&rdquo;. Leggi ora: Toyota, Snam e Caetanobus, siglano un accordo per lo sviluppo della mobilit&agrave; a idrogeno&nbsp;       

La Casa giapponese ha un piano complessivo a livello globale da 13,5 miliardi di dollari per diventare nell'approvvigionamento degli accumulatori

Toyota stanzia 3,4 miliardi di dollari per uno stabilimento di batterie in Nord America

        Accelerare il processo di decarbonizzazione non solo proseguendo sulla strada dell&rsquo;elettrificazione della gamma, ma continuando anche su ricerca e sviluppo di combustibili alternativi e non inquinanti. Toyota, pioniere dell&rsquo;ibrido, ha nella Mirai ben pi&ugrave; di un laboratorio in continua evoluzione, ovvero, di come l&rsquo;idrogeno pu&ograve; essere nel presente un valido sostituto di benzina e Diesel per l&rsquo;alimentazione non inquinante dei mezzi di trasporto. L'accordo con Snam e CaetanoBus Esperienza che &egrave; il punto di partenza dell&rsquo;accordo il Costruttore giapponese, Snam, e CaetanoBus che hanno siglato un protocollo d&rsquo;intesa con l&rsquo;obiettivo di avviare una collaborazione ad ampio spettro per promuovere e accelerare l&rsquo;introduzione di una mobilit&agrave; basata sull&rsquo;idrogeno. Unite dalla convinzione che l&rsquo;idrogeno ricopra un ruolo fondamentale nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, le aziende sottoscrittrici dell&rsquo;intesa &ndash; Snam e la controllata Snam4Mobility, Toyota Motor Europe e Toyota Motor Italia, CaetanoBus &ndash; abbinano le proprie forze ed il proprio know-how per esplorare e sviluppare congiuntamente progetti finalizzati a promuovere, abilitare e accelerare l&rsquo;introduzione della mobilit&agrave; a idrogeno, sia per il trasporto pesante, sia per quello leggero. L&rsquo;intesa potr&agrave; portare alla definizione di specifici progetti di mobilit&agrave; a idrogeno &ldquo;end-to-end&rdquo; da realizzare in Italia e in altri paesi d&rsquo;Europa, a supporto e beneficio delle pubbliche amministrazioni, delle comunit&agrave; locali, di imprese e soggetti privati. Le iniziative potranno comprendere l&rsquo;intera catena del valore dell&rsquo;idrogeno, dalle infrastrutture per la distribuzione e il rifornimento all&rsquo;introduzione di flotte di autobus, di mezzi per la logistica e di autoveicoli, grazie anche alla disponibilit&agrave; di servizi di mobilit&agrave; KINTO del gruppo Toyota. Le dichiarazioni Alessio Torelli, Chief Mobility Officer di Snam, commenta: &ldquo;Questa collaborazione mira a dare impulso all&rsquo;utilizzo dell&rsquo;idrogeno come vettore energetico chiave per abilitare una decarbonizzazione diffusa nel settore della mobilit&agrave;. Le sinergie con i produttori di autoveicoli e con il mondo del trasporto pubblico, unite alle competenze distintive di Snam in ambito infrastrutturale, saranno decisive per accelerare lo sviluppo della filiera dell&rsquo;idrogeno a beneficio degli obiettivi climatici nazionali e globali. Con questo accordo puntiamo a costruire un&rsquo;alleanza tra operatori del settore energetico e dei trasporti per offrire agli utenti finali soluzioni competitive di mobilit&agrave; sostenibile a idrogeno&rdquo;. Luigi Ksawery Luca&rsquo;, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia, dichiara: &ldquo;Siamo molto lieti di unire le nostre forze con Snam e con CaetanoBus, con i quali condividiamo l&rsquo;impegno verso un futuro pi&ugrave; sostenibile. Come Gruppo Toyota siamo da sempre impegnati a livello globale nella realizzazione di una mobilit&agrave; sostenibile, che veda nel lungo termine l&rsquo;utilizzo sempre pi&ugrave; diffuso di mezzi e soluzioni di mobilit&agrave; a zero emissioni, motivo per il quale investiamo da oltre 25 anni sui sistemi di propulsione a idrogeno. Crediamo infatti che l&rsquo;idrogeno ricopra un ruolo cruciale nel processo di decarbonizzazione della nostra societ&agrave;. La presenza di un&rsquo;adeguata infrastruttura di rifornimento d&rsquo;idrogeno &egrave; una condizione indispensabile per svilupparne tutto il potenziale per la mobilit&agrave;. Per questo sar&agrave; essenziale che i principali attori del sistema produttivo e distributivo lavorino in sinergia, e questa intesa si muove esattamente in tale direzione&rdquo;. Patr&iacute;cia Vasconcelos, CEO of CaetanoBus, dichiara: &ldquo;Collaborazioni come questa sono molto importanti perch&eacute; uniscono aziende diverse, che propongono sul mercato prodotti diversi ma che sono accomunate dagli stessi obiettivi e dalla stessa visione del futuro: la decarbonizzazione e una vita migliore per tutte le persone. CaetanoBus produce autobus e pullman dal 1946, con pi&ugrave; di un decennio dedicato alla mobilit&agrave; elettrica, dal 2018 sviluppa soluzioni di mobilit&agrave; alimentate a idrogeno ed &egrave; stato per noi un vero piacere apprendere ed essere ispirati da Toyota e dalla sua esperienza. Questo rappresenta un ulteriore passo verso la realizzazione della societ&agrave; dell&rsquo;idrogeno e la costruzione di una intera catena del valore.&rdquo;       

Le tre aziende stringono un accordo per lo sviluppo dell'idrogeno come alternativa ai combustibili fossili per la nuova mobilit&agrave;

Toyota, Snam e Caetanobus, siglano un accordo per lo sviluppo della mobilità a idrogeno

        Basta una X nel nome a cambiare tutto? No, ma &egrave; un segnale di quanto sar&agrave; diversa. Gi&agrave; il concept ha introdotto l'anima "cross" del futuro progetto per il segmento A. Adesso, quella X &egrave; confermata, diverr&agrave; Toyota Aygo X la citycar che verr&agrave; presentata a novembre.&nbsp; Primo teaser che guarda alla serie, lo fa con un focus sul faro posteriore, a led e dalle linee ondulate, su un posteriore che vedr&agrave; il lunotto-portellone continuare a essere economica soluzione per accedere al bagagliaio. &Egrave; un contenuto del mondo Aygo attuale, dove tutto il resto sar&agrave; diverso.  Stile Prologue ma 5 porte Sar&agrave; diverso il design, dove la show car ha indirizzato gli stilemi e della quale Aygo X 2022 manterr&agrave; i fari anteriori raccordati da un elemento a tutta ampiezza. Diversamente dal concept, per necessit&agrave;, sar&agrave; con carrozzeria 5 porte che la nuova Toyota Aygo 2022 subentrer&agrave; al modello di&nbsp; seconda generazione. Leggi anche: La prova di Toyota Yaris Cross Lo far&agrave; su architettura modulare TNGA-B, la stessa della Yaris ma, dalla Yaris, diversa perch&eacute; accorciata e con scelte come i freni posteriori a tamburo. Toyota sceglie di continuare da sola dove in passato ha condiviso il peso della progettazione e produzione con PSA, sempre in quel di Kolin, impianto produttivo passato recentemente di mano e propriet&agrave; esclusiva adesso dei giapponesi.             View this post on Instagram  Un post condiviso da carspymedia (@carspymedia)      Su strada anche "cabrio" I muletti di sviluppo - immortalati da CarSpyMedia - raccontano come prover&agrave;, Aygo X, a essere "crossover". Lo sar&agrave; giusto per una posizione di guida rialzata, una luce libera da terra maggiore della citycar che conosciamo. Un incremento di centimetri da ascrivere anche ai cerchi, in un diametro da 15 o 16 pollici, secondo quanto rivelano i muletti. Dicono anche altro, alcuni avvistati su strada. Dicono della possibilit&agrave; di una Toyota Aygo X "cabrio", dove il concetto va inteso in senso lato: ci sar&agrave; un'ampia capote in tessuto, perlomeno alcuni prototipi di sviluppo hanno mostrato tale soluzione. Quanto alla motorizzazione, nessuna sorpresa: nuova Aygo 2022 avr&agrave; un motore benzina da 1 litro, aspirato, senza alcuna forma di elettrificazione, che andrebbe inevitabilmente a condizionare il prezzo di listino.&nbsp; Leggi anche: Prezzi carburanti, corre il metano con il caro-gas       

Alla visione del concept Aygo X Prologue segue la conferma del nome di nuova Aygo 2022, che adotta la X per dire dell'ispirazione crossover. L'altezza da terra sar&agrave; leggermente superiore, a vantaggio della prospettiva di guida

Nuova Toyota Aygo, X nel 2022 per una citycar che guarda al crossover

        Sceglie la strada della caratterizzazione pi&ugrave; dichiaratamente off-road, Toyota RAV4 per introdurre il restyling. Diventa Toyota RAV4 Adventure e si far&agrave; guidare, in Europa, nei primi mesi del 2022. L'uscita sul mercato conserva le condizioni tecniche che conosciamo, il sistema full hybrid da 222 cavalli, composto da due unit&agrave; motrici elettriche. Quattro ruote motrici AWD-i Lo schema AWD-i, quindi, di serie. Al motore anteriore - parte del Power Split Device, che gestisce l'erogazione della potenza dal motore termico, dall'elettrico e la ricarica della batteria da generatore - si sposta il motore elettrico posteriore. Cos&igrave; la trazione 4x4 quando necessaria, grazie alla quale la massa rimorchiabile &egrave; di 1.650 kg.&nbsp; Adventure, tutto nuovo il frontale Dove cambia, RAV4 Adventure, &egrave; nei contenuti di stile e in alcune dotazioni pi&ugrave; ricche, comuni alla gamma di RAV4 2022 dal look meno caratterizzato. Leggi anche: Toyota investe oltre 11 miliardi di euro sull'elettrico &Egrave; specifica la soluzione di paraurti anteriori e posteriori con applicazioni in plastica silver, l'effetto "slitta" paracolpi. Cambia la fascia con l'alloggiamento dei fendinebbia, ora a led. Cambia soprattutto la calandra, dalle geometrie pi&ugrave; ordinate adesso.&nbsp;Sostanziale il rinnovamento prodotto sui fari full led, nuovi per design della grafica delle luci diurne.&nbsp; A richiesta si potr&agrave; guidare Toyota RAV4 Adventure in carrozzeria bicolore, un accostamento tra il verde Urban Khaki e il grigio Dynamic Grey che vuole essere un omaggio e richiamo al Land Cruise FJ40.&nbsp; Interni, pi&ugrave; comfort con piccole accortezze Sono di serie i cerchi neri da 19 pollici, cos&igrave; come gli interni con sedili in pelle sintetica e cuciture a contrato color arancio.&nbsp; Il restyling del suv introdurr&agrave; la regolazione elettrica anche per il sedile anteriore del passeggero, le luci a led d'ambiente, gli alzavetri illuminati e le prese USB-C. Dettagli, per un miglior comfort e praticit&agrave; d'uso.       

L'allestimento sar&agrave; in vendita nel 2022 e introduce delle novit&agrave; di contenuti che saranno dell'intera gamma restyling RAV4

Toyota RAV4 Adventure, arriva il full hybrid dal look off-road

        Da alcuni anni, Lego ha avviato una serie di collaborazioni con le pi&ugrave; famose Case automobilistiche, creando, con la loro collaborazione, riproduzioni in scala 1:1 dei loro modelli pi&ugrave; iconici. Dalla McLaren Senna alla Honda Civic Type R, passando per la vecchia Fiat 500, sono numerose le vetture realizzate con gli inconfondibili &ldquo;mattoncini&rdquo; dagli specialisti dell'azienda danese. Avolte per&ograve; queste opere, gi&agrave; di per s&eacute; uniche, diventano ancora pi&ugrave; speciali. &Egrave; il caso della Toyota Supra, riprodotta con centinaia di migliaia di pezzi lego e in grado, malgrado la complessit&agrave; e l'enorme peso, di essere guidata e spostarsi. LEGO Technic Ferrari 488 GTE: i mattoncini volano a 200 km/h con Fisichella  Toyota Supra, 480mila pezzi per riprodurla La Toyota Supra in Lego &egrave; stata realizzata dalla divisione giapponese dell'azienda di bricks, per celebrare il trentacinquesimo anniversario delle celebre sportiva nipponica. Un omaggio che &egrave; costato, agli specialisti della Lego, ben 2.400 ore di lavoro. Tanto ci &egrave; infatti voluto per realizzare una copia perfetta della granturismo giapponese, fedele in ogni dettaglio, a partire dal tipico colore giallo. Il risultato &egrave; una vettura lunga 4,35 metri, e pesante ben 1.885 kg. Quasi 400 in pi&ugrave; rispetto alla Toyota &ldquo;in carne e ossa&rdquo; nella versione con il 6 cilindri in linea da 3 litri. Ma, a differenza di altre riproduzioni analoghe, questa Supra non &egrave; stata realizzata interamente in mattoncini. Alcuni elementi, come le ruote, il volante, la leva del cambio e il sedile del guidatore sono stati mantenuti quelli del modello originale. Il motivo risiede nel fatto che questa Toyota &egrave;, nonostante tutto, in grado di essere guidata e di spostarsi, sia pure entro certi limiti. Tutto &egrave; funzionante come sul modello reale, inclusi fari e fanali, e la velocit&agrave; di punta &egrave; di 28 km/h. Non elevata, al confronto con il modello stradale, ma sufficiente a battere la versione Lego della Bugatti Chiron. Anch'essa marciante, realizzata nel 2018, non era in grado di superare i 20 km orari. Bugatti Chiron, un milione di mattoncini Lego tutti da guidare In esposizione al parco Lego in Giappone Per ammirare dal vivo la Toyota Supra by Lego &egrave; necessario recarsi al parco Legoland Japan di Nagoya, dove la vettura sar&agrave; esposta fino all'11 ottobre. L'alternativa &egrave; quella di acquistare la pi&ugrave; abbordabile riproduzione in scala della Supra realizzata dalla Lego, che conta 299 pezzi e si pu&ograve; acquistare per 19,99 euro. Toyota GR Supra Jarama Racetrack Edition, serie speciale       

Lego ha realizzato una riproduzione in scala 1:1 della Toyota Supra. Composta da quasi 500mila pezzi, la vettura &egrave; guidabile e funzionante

Toyota Supra, quella fatta di Lego si può anche guidare

        Akio Toyoda non le manda a dire anche su un altro argomento chiave del futuro prossimo dell'auto: la guida autonoma.&nbsp; Il presidente di Toyota, dopo aver espresso dubbi sulla elettrificazione totale e forzata dal legislatore, ha messo qualche paletto sul self drive.  Lo spunto &egrave; arrivato da un&nbsp;incidente di un e-Palette, il robo-taxi di Toyota adibito al trasporto durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi a Tokio. Un atleta paralimpico ipovedente &egrave; stato investito, e ferito in modo lieve:&nbsp;il servizio &egrave; stato interrotto. Toyoda, proprio nella conferenza stampa a seguito dello sfortunaton evento,&nbsp;ha detto. "L'incidente dimostra che ii veicoli a guida totalmente autonomia non sono ancora realistici per le strade normali". L'atleta, colpito a una velocit&agrave; bassisima, lo e-palette era a un incrocio, sotto anche il controllo manuale dell'operartore, &egrave; stato medicato ed &egrave; tornato alla sua camera sulle sue gambe, ma non ha disputato la sua gara sabato scorso. Le parole di Akio Toyoda sono dettate dalla evidenza dei fatti e dal buon senso. Toyota ha avviato una inchiesta interna, ma il prsidente giustamente ha ribadito le oggettive difficolt&agrave; di una vettura a guida autonoma in condizioni speciali, in presenza di persone disabili o altro. Ma &egrave; proprio nelle emergenze o nelle eccezioni che il self drive deve farsi trovare pronto. Leggi ora: su Auto di Agosto la prova di nuova Yaris Cross       

Il numero uno di Toyoda parla chiaro dopo l'incidente di un robotaxi a Tokio

Toyoda: la guida autonoma non è ancora realistica sulle strade normali

Il sentimento di negativit&agrave; diffuso in Giappone verso le prossime Olimpiadi di Tokyo inizia a farsi pesante: Toyota ha infatti annunciato, tramite il suo capo ufficio stampa Jun Nagata, che non si ritrova pi&ugrave; nelle circostanze in cui stanno per svolgersi i Giochi Olimpici, e ha quindi ritirato tutti i video promozionali previsti durante la kermesse sportiva.  Toyota Yaris Cross, il prezzo parte in offerta da 22.650 euro  TOKYO 2020: VIGILIA DI DIFFICOLT&Agrave;  Le Olimpiadi di Tokyo 2020, che partiranno il 23 luglio, sono al momento tra le notizie principali. La pandemia ne sta mettendo in difficolt&agrave; lo svolgimento, tra atleti positivi al Covid, dubbi, incertezze, tensioni tra chi sostiene debba esserci il pubblico e chi invece appoggia la politica di non riaprire gli impianti temendo una rapida crescita dei contagi. Insomma, non una vigilia ideale, e i giapponesi non fanno nulla per nasconderlo.  VIDEO RITIRATI, RIMANGONO LE AUTO ELETTRIFICATE  Toyota, partner dell&#39;evento, aveva realizzato alcuni video in compagnia di atleti per veicolare messaggi positivi a tema sport; messaggi utili a veicolare l&#39;anima umana e leale dei Giochi. Ma recentemente l&#39;aria &egrave; cambiata, e da qui la decisione del Gruppo di tagliarsi fuori, anche se non in maniera totale. La Casa nipponica infatti continuer&agrave; a fornire all&#39;organizzazione di Tokyo 2020 le proprie vetture elettrificate. Di certo, si tratta di una decisione netta, che evidenzia la voglia, da parte del marchio, di stare pi&ugrave; &quot;in ombra&quot; rispetto a quanto previsto. Basti pensare, tra le altre cose, che &egrave; stata anche annullata la presenza di Akio Toyoda, presidente del Gruppo, alla cerimonia d&#39;apertura di venerd&igrave; 23 luglio.   

Il sentimento negativo che aleggia in Giappone riguardo i Giochi ha indotto la Casa nipponica a ritirare i filmati girati con gli atleti: ecco il motivo

Toyota, niente video promozionali per le Olimpiadi di Tokyo 2020

Ricorderete il bel sound della Corolla destinata a debuttare in una 24 Ore in Giappone, rilevante perch&eacute; gara da affrontare con un motore a combustione interna alimentato a idrogeno.  Bene, in gara la Corolla a idrogeno ha girato per 11 ore e 54 minuti sulle 24 di gara, completando pi&ugrave; di 1.600 km. Non era certo il risultato sportivo che contava osservare, quanto la gara come il massimo banco di test per capire criticit&agrave; del progetto - portato avanti in pochissimi mesi -, i punti sui quali continuare a lavorare e ricevere i riscontri per capire se, in futuro, &egrave; immaginabile un&#39;applicazione nella grande produzione di serie.  Ci saranno pi&ugrave; strade per arrivare al contenimento delle emissioni di Co2 nel mondo automotive. L&#39;elettrico non pu&ograve; essere la risposta assoluta globale. Ci sar&agrave; spazio per i carburanti e-fuels, per l&#39;idrogeno a fuel cell e, a Toyota dirlo, alla conversione del motore a Ciclo Otto in unit&agrave; alimentata a idrogeno.    Pronti ad andare oltre  &quot;Credo ci siano stati molte scoperte grazie all&#39;impegno nel riuscire a preparare la macchina in tempo. Non avremmo trovato probabilmente quali componenti si sarebbero potuti rompere se avessimo seguito la via del rendere tutti i pezzi perfetti ed esenti da rotture&quot;, commenta Akio Toyoda, recentemente al centro di una posizione chiara e di realismo sulla transizione della mobilit&agrave; verso l&#39;elettrico.  &quot;Grazie alle risultanze in gara sappiamo quali sono i problemi e questa gara di 24 ore &egrave; divevnata una pietra miliare per prepararci ad andare oltre&quot;. Si lavorer&agrave; per scoprire come e su quali tipologie di modelli sviluppare una proposta di auto a idrogeno con motore endotermico.  Tanto tempo passato in garage  Ai box, la Toyota Corolla spinta dal motore 1.5 litri turbo a idrogeno - solo la linea d&#39;alimentazione, il serbatoio e l&#39;iniezione sono stati oggetto di specifiche ottimizzazioni, con alcuni pezzi presi dalla Mirai, vedi i serbatoi - &egrave; rimasta per 12 ore. Di queste, 8 ore hanno richiesto riparazioni e interventi vari, circa 4 ore per il rifornimento complessivo di idrogeno, necessario a completare i 1.600 km.  Il futuro non si scrive con imposizioni  &quot;Abbiamo deciso di accettare la sfida della gara di 24 ore per espandere la via verso la neutralit&agrave; carboniosa. Credo che non sia attraverso obiettivi o normative, quanto piuttosto con propositiva passione e azione che verr&agrave; scritto il futuro&quot;, ancora Toyoda.&nbsp;&quot;I 5,5 milioni di colleghi dell&#39;industria automobilistica hanno osservanto questa passione propositiva e azione. Spero che altri si uniranno a noi nel creare insieme il futuro. Mi aspetto di lavorare insieme con queste persone&quot;.  Secondo il responsabile del progetto, Sakamoto, dal motore termico si pu&ograve; ottenere ancora un rendimento compatibile con l&#39;abbattimento delle emissioni di Co2. Nella visione Toyota sull&#39;impiego dell&#39;idrogeno e diffusione nella societ&agrave;, al 2050 si punta ad abbattere del 90% le emissioni di Co2 rispetto ai valori medi del 2010. Sar&agrave; con un elettrico a fuel cell o ci sar&agrave; spazio per soluzioni come quella sperimentata sulla Corolla?  &quot;L&#39;obiettivo di questo progetto &egrave; di studiare nuove opzioni per arrivare alla neutralit&agrave; carboniosa. Come industria abbiamo lavorato sui motori a combustione e accumulato competenze e tecnologie per anni. Vale provare l&#39;utilizzo del motore a combustione interna per la neutralit&agrave; carboniosa&quot;.&nbsp; 

Il motore a combustione interna, alimentato a idrogeno, ha esposto le criticit&agrave; necessarie ai tecnici per proseguire lo sviluppo e ricerca. L&#39;ambizione &egrave; di offrire pi&ugrave; soluzioni alternative all&#39;elettrico a batteria per una mobilit&agrave; a ridotte emissioni carboniose

Toyota con motore a idrogeno, dalla pista alla ricerca per il futuro

        Continuer&agrave; a essere Kolin, Repubblica Ceca, la "casa" della citycar Toyota che andr&agrave; a sostituire la Aygo. Scelta del tutto prevedibile dall'annuncio di rilevamento dell'impianto, figlio della joint venture con PSA, dalla quale sono nate due generazioni gemelle di piccole auto da citt&agrave;: Citroen C1, Peugeot 107 e 108, Toyota Aygo.  Un impianto due modelli Con il disimpegno di PSA, lo stabilimento &egrave; passato nella propriet&agrave; del marchio nipponico, che lo ha adeguato per la produzione di modelli su architettura TNGA-B. La Yaris e il modello di serie che deriver&agrave; dal concept Aygo X Prologue, verranno prodotti a Kolin. &Egrave; un impegno, quello nel segmento citycar, confermato con un modello esclusivamente termico, accreditato di un'accessibilit&agrave; sul prezzo d'acquisto fondamentale per la competitivit&agrave; in un segmento di mercato da molti costruttori abbandonato nella forma della proposta con motore benzina.&nbsp; La nuova Toyota Aygo, in attesa di scoprire quale sar&agrave; il nome del progetto sviluppato su architettura TNGA-B, avr&agrave; uno stile molto diverso dal passato, decisamente apprezzabile e con ispirazioni al mondo crossover.&nbsp; Volumi in Europa da raddoppiare Ricorrere alla medesima architettura per realizzare l'utilitaria Yaris e la citycar &egrave; stata avallata dai volumi produttivi e dalle economie di scala, per rendere competitivo il progetto che rilever&agrave; Aygo.&nbsp; Leggi anche - Le 10 auto pi&ugrave; vendute in Italia a maggio Una presenza nel segmento A confermata per Toyota, che in Europa punta a moltiplicare i volumi di vendita e arrivare nel 2025 a 1,5 milioni di veicoli. Il 2020 si &egrave; chiuso con 676.872 veicoli, in un anno caratterizzato dalla pandemia e in calo del 13% rispetto ai 12 mesi precedenti.&nbsp;       

Il costruttore ha confermato la scelta logica, di proseguire in Repubblica Ceca la produzione della citycar che sostituir&agrave; la Aygo. L'architettura TNGA-B &egrave; condivisa - con adeguamenti - con Yaris

Toyota, nuova Aygo prodotta con Yaris a Kolin

        Toyota Corolla GR Sport e C-HR Hybrid sono disponibili nella serie limitata Black Edition. Il crossover Di serie la livrea Black Met con esterni arricchiti da cerchi in lega da 18&rdquo; con finitura Black Matte e underrun nella parte anteriore, laterale e posteriore in colore silver. Gli interni presentano un rivestimento unico con pelle nera. Di serie un impianto audio premium JBL a 9 altoparlanti e il Tech pack che comprende i fari LED anteriori e posteriori e l&rsquo;aggiunta della funzione LCA (Lane Change Assist) che include BSM (Blind Spot Monitor) e RCTA (Rear Cross Traffic Alert) al Toyota Safety Sense. Il prezzo parte da 36.150 euro, una motorizzazione la 1.8 Full Hybrid Electric da 122 cavalli. La compatta Alla livrea esterna Black Met si aggiungono i cerchi in lega lavorati in nero lucido da 18&rdquo; e mantengono gli elementi esclusivi della versione sportiva GR SPORT come la griglia anteriore con inserti cromati, minigonne, modanature laterali, diffusore posteriore, doppio scarico posteriore e badge GR-S per distinguersi. L&rsquo;abitacolo accoglie con i sedili in pelle nera con cuciture rosse, i colori della scuderia Gazoo Racing. Il nuovo allestimento sar&agrave; disponibile esclusivamente nella versione hatchback con il powertrain 2.0L Hybrid Dynamic Force da 184 cavalli. Si parte da 37.400 euro per la Corolla GR-SPORT Black Edition. Azionisti contro Toyoda e i dubbi sulla elettrificazione forzata&nbsp;        

Allestimento personalizzato: rispettivamente nelle versioni elettrificate da 184 e 122 cavalli

Toyota Black Edition, versioni speciali di Corolla GR Sport e C-HR Hybrid

Cinque azionisti di Toyota contro la sbottata di Akio Toyoda sulle auto elettriche.  Lo scorso dicembre, il l&rsquo;a.d. del colosso giapponese e presidente della Japan Automobile Manufacturers Association non le aveva mandate a dire. &ldquo;Le auto elettriche sono sopravvalutate, beneficiano di un clamore esagerato, sia dal punto di vista ambientale, sia da quello economico&rdquo;.  Parole che hanno fatto il giro del mondo. Cinque grossi azionisti del Marchio, la danese AkademikerPension, la norvegesi Storebrand Asset Management e il fondo pensione KLP, la finlandese Nordea Asset Management e il fondo pensionistico della Chiesa d&rsquo;Inghilterra, hanno criticato il pensiero espresso da Toyoda come potenzialmente dannoso per Toyota rispetto anche alle politiche dello stesso Governo giapponese intenzionato a impedire nei prossimi anni la commercializzazione delle auto dotate di &nbsp;motore termico.  La elettrificazione forzata rimane un tema cruciale per il mondo dell&rsquo;auto. Riuscir&agrave; a essere metabolizzata, come costi dai Costruttori e assorbita come prezzi delle vetture e fruibilit&agrave; delle stesse, dal mercato?  Per gli azionisti non ci sono mezze misure  I dubbi a medio e lungo termine, restano. E i cinque critici di Toyota, tutti del Nord Europa, la zona pi&ugrave; integralista per le auto elettriche, sono grandi fondi che gestiscono pensioni e investimenti, non proprio degli specialisti delle vetture a batterie.&nbsp;  Ma hanno chiesto. &ldquo;La completa elettrificazione dei trasporti, senza prolungare nel tempo la produzione di nuovi motori a combustione per non perdere quote di mercato a vantaggio di altre Case&rdquo;.  A brevissimo termine comunque Akio Toyoda e il suo Gruppo daranno una risposta. Domani 12 maggio saranno presentati i conti del primo trimestre 2021 e nella conference call &egrave; sicuro che sar&agrave; domandato un riscontro sulla posizione di Toyota sulla transizione elettrica.  Toyota e il motore a idrogeno 

Cinque grandi fondi di gestione di investimenti e pensioni ritengono che l&#39;auto elettrica sia la unica via da prendere subito

Azionisti contro Toyoda e i dubbi sulla elettrificazione forzata

        L'annuncio ha destato curiosit&agrave;, perch&eacute; un'auto alimentata a idrogeno, che non sia una fuel cell, certo &egrave; una novit&agrave;. Toyota sta sviluppando dal 2020 un prototipo di motore termico che porter&agrave; in gara nelle prossime settimane, su una endurance di 24 ore corsa con auto derivate dalla serie. Il prototipo &egrave; su base Toyota Corolla - della quale si vocifera l'arrivo di una sportivissima GR prossimamente -, con trazione quattro ruote motrici derivata dalla Yaris GR e, sotto il cofano, un motore 3 cilindri 1.6 litri turbo a idrogeno. Si tratta di idrogeno puro bruciato in camera di combustione e dalle emissioni di Co2 pari a zero. Le parziali emissioni allo scarico sono frutto della minima quota di olio lubrificante che viene bruciata in camera. Alla curiosit&agrave; iniziale, subito se n'&egrave; aggiunta altra: che sound ha un motore alimentato a idrogeno? Un video diffuso da Toyota Times Global supera l'interrogativo.  Idrogeno, i limiti Sebbene verr&agrave; impiegato in un test impegnativo come una gara di durata, il progetto da corsa sviluppato da Toyota non ha, in questo momento, una prospettiva di evoluzione verso una futura produzione di serie. Dell'idrogeno, che sia per alimentare una fuel cell o da impiegare quale combustibile puro, il limite principale attiene alla produzione. Ottenerlo mediante l'impiego di metano &egrave; poco conveniente, piuttosto &egrave; necessaria una produzione per elettrolisi da fonti green e l'impiego di energia fotovoltaica. Non meno importante &egrave; il tema della rete di distribuzione.&nbsp;  I vantaggi della combustione Alle barriere note si sommano altri temi tecnici, che il presidente di Gazoo Racing, Koji Sato, ha esaminato in occasione della presentazione del progetto. "Quel che rende l'idrogeno cos&igrave; speciale &egrave; la sua velocit&agrave; di combustione, 8 volte superiore a quella della benzina. Questo vuol dire una risposta pi&ugrave; rapida e ai bassi regimi di rotazione la coppia &egrave; disponibile quasi immediatamente, dopo la partenza. Insieme alla forte risposta di coppia &egrave; quel che rende i motori a idrogeno cos&igrave; validi. A ogni modo, la rapida combustione genera pressioni elevate e alte temperature, che rendono la gestione termica un problema tecnico. Diventa perci&ograve; una questione su come trovare l'equilibrio giusto con la potenza massima", le parole di Sato. L'impegno in gara &egrave; destinato a fornire ai tecnici chiare indicazioni, "verificheremo il bilanciamento tra quanto possiamo spingerci sulla potenza massima mantenendo al tempo stesso una combustione stabile. Non ci aspettiamo che il massimo potenziale venga completamente espresso. Ci piacerebbe trovare le condizioni di combustione che estraggano il bello dei motori a idrogeno, bilanciando al tempo stesso diversi elementi per aumentare in futuro la potenza".       

L'unit&agrave; verr&agrave; testata in gara, sulla distanza di 24 ore. L'idrogeno come combustibile puro ha il vantaggio di una combustione notevolmente superiore rispetto alla benzina, a fronte di emissioni di Co2 pressoch&eacute; nulle

Motore a idrogeno Toyota, ecco come suona il turbo 1.6 litri

        La campagna acquisti di Toyota &egrave; incentrata sul futuro prossimo della mobilit&agrave; e del self drive. Il Gruppo giapponese tramite la sua societ&agrave; Woven Planet Holdings ha firmato un accordo per comprare Level 5, ovvero la divisione per la guida autonomia di Lyft, la concorrente della pi&ugrave; celebre di Uber. La cifra per l'acquisto &egrave; di 550 milioni di euro: 200 immediati e 350 milioni nei prossimi cinque anni. Rappresenta il secondo passo di Toyota in poco tempo dopo l'acquisizione della startup Niro. Una task force per la guida autonoma La Casa giapponese in questo modo avr&agrave; 1.200 persone, tra il Toyota Research Institute, la societ&agrave; Woven Planet, Level 5, al lavoro sul self drive, con sedi in Giappone, Tokyo, Stati Uniti, a Palo Alto in California e in Europa a Londra. Una task force importante che si unisce al recente accorto con le altre Case giapponesi per lo sviluppo della connettivit&agrave;. Mazda, Suzuki, Subaru, Daihatsu e Toyota accordo su connettivit&agrave; tra veicoli       

Il colosso giapponese espande la sua divisione dedicata al self drive

Toyota ha comprato la divisione della guida autonoma di Lyft

        Toyota con GR Yaris ha colto nel segno, proponendo una sportiva verace, emozionante, oltre che capace di offrire prestazioni eccezionali.&nbsp; Da tempo &egrave; rilanciato l&rsquo;arrivo anche l&rsquo;arrivo di una GR Corolla, che andrebbe a completare un poker delle sportive marchiate Gazoo Racing con GR Supra, GR 86 e GR Yaris. Si tratterebbe di un modello sempre spinto dal 3 cilindri di 1.6 litri della versione estrema della citycar. Ma portato oltre la soglia dei 257 cavalli attuali.&nbsp; 300 cavalli sul 1.6 turbo Il sito giapponese Car Sensor ipotizza una potenza prossima a 300 cavalli, vicina ai 190 CV/litro, abbinati sempre alla trazione integrale e al cambio manuale a sei marce come GR Yaris. GR Corolla si presenterebbe come un osso duro per le regine attuali della categoria, quali Honda Civic Type R, Hyundai i30 N e Renault Megane RS Trophy. Il magazine specializzato giapponese ipotizza un prezzo inferiore per GR Corolla rispetto a GR Yaris, con la possibilit&agrave; del modello di essere introdotto anche negli USA. Toyota sperimenta il motore a combustione a idrogeno        

La compatta sportiva giapponese beneficer&agrave; di un aumento di potenza rispetto alla straordinaria GR Yaris

Toyota GR Corolla, tre cilindri da 300 cavalli

        Quante forme ci sono di impiego dell'idrogeno nel campo della mobilit&agrave;? Perlomeno tre, con soluzioni e prospettive diversissime. Il pi&ugrave; "noto" &egrave; nell'idrogeno vettore d'energia utilizzato in una reazione chimica nella fuel cell, con l'ossigeno, dalla quale si ottiene energia elettrica. Sono le auto elettriche a fuel cell, come Toyota Mirai.&nbsp;  Idrogeno ed e-fuels Poi c'&egrave; la frontiera degli e-fuels, dove l'idrogeno verde, ottenuto da fonti rinnovabili, con un processo di sintesi chimica, insieme alla Co2 catturata nell'ambiente, genera metanolo, a sua volta trattato per trasformarsi in carburante: e-fuels di terza generazione. Toyota ha avviato un fronte di sviluppo tecnico che prevede, terza applicazione dell'idrogeno in campo automobilistico e, in generale, della mobilit&agrave;, l'utilizzo direttamente in camera di combustione. Motore a combustione a idrogeno Con un impianto di alimentazione e iniezione dedicato, l'idrogeno viene introdotto in camera di combustione, in modo del tutto simile a quanto avviene sui motori termici benzina. La differenza &egrave; nelle emissioni zero da parte dell'idrogeno durante la guida, con solo una minima parte di olio combusto, ancora al pari dei motori termici benzina.&nbsp; &Egrave; una via di sviluppo che il marchio porter&agrave; in pista, nella serie giapponese Super Taikyu, dove ha installato il motore a idrogeno su una Corolla Sport. Le corse per sviluppare un nuovo ambito applicativo dell'idrogeno, oltre la fuel cell per auto elettriche slegate dai tempi lunghi di ricarica della batteria.&nbsp;Un pieno di idrogeno, nel caso di una fuel cell, si completa in pochi minuti. Tra le peculiarit&agrave; della combustione, invece, l'idrogeno ha una combustione che avviene a un ritmo superiore e offre caratteristiche di prontezza di risposta notevoli. Un po' quello che accade con motori benzina a elevato rapporto di compressione. L'idrogeno utilizzato come carburante avrebbe, tra gli altri, il pregio di mantenere le caratteristiche di sound dei motori termici.&nbsp; Toyota non ha diffuso ulteriori elementi tecnici al momento, tra pressione dell'iniezione diretta, rapporto di compressione, presenza o meno della sovralimentazione nell'unit&agrave; sviluppata, potenza e coppia motrice prodotta. L'unit&agrave; che verr&agrave; utilizzata in gara &egrave; un motore con architettura tre cilindri da 1.6 litri.       

Verr&agrave; impiegato in una serie nipponica, il propulsore 1.6 litri. L'idrogeno direttamente in camera di combustione &egrave; un altro dei possibili impieghi nel campo della mobilit&agrave; sostenibile, oltre le fuel cell e gli e-fuels