Immortale tra i fuoristrada, sulla breccia dal 1951, il Toyota Land Cruiser si rinnova per il 2018. L&rsquo;icona del colosso giapponese &egrave; stata presentata nella sua versione europea al Salone di Francoforte. Fedele alla sua vocazione offroad, quello autentico, e quindi con il telaio a longheroni, o body on frame, se preferite l&rsquo;inglese.  Appurato che la sostanza &egrave; &ldquo;purista&rdquo;, il restyling del design riguarda frontale, cofano e fari ridisegnati. Rinfrescata nell&rsquo;aspetto e anche con prese d&rsquo;aria pi&ugrave; vistose, la Land Cruiser mostra paraurti nuovi e luci a led integrate ai proiettori. Un tocco di tecnologia, utile.    Nella sostanza, la lunghezza aumenta di sei centimetri, anche perch&eacute; i paraurti sono nuovi. E diventa di 484 cm per la cinque porte e 456 per la Land Cruiser a tre. L&rsquo;altezza minima da terra &egrave; di 215 mm (205 mm per la versione 3 porte), l&rsquo;angolo di attacco, di uscita e di dosso sono di 31, 25 e 22 gradi. Caratteristiche utili per affrontare i passaggi pi&ugrave; difficili.  In Italia e in Europa Occidentale il Land Cruiser, che ovviamente &egrave; a trazione integrale sar&agrave; disponibile con il diesel quattro cilindri di 2.8 litri. Un solido propulsore che eroga di 177 cavalli e una coppia di 450 Nm, se col cambio automatico a sei marce: col manuale scende a 420 Nm. Le prestazioni, su asfalto, sono tranquille: 175 km/h di velocit&agrave; massima e accelerazione da 0 a 100 km/h in 12&rdquo;1. Il consumo medio medio dichiarato &egrave; di 7,4 litri di gasolio ogni 100 chilometri. Nemmeno esagerato.  L&rsquo;aggiornamento pi&ugrave; sostanzioso &egrave; nell&rsquo;abitacolo. Che presenta finiture pi&ugrave; accurate, sedili anteriori ventilati e divano posteriore riscaldabile, e una nuova plancia. La strumentazione dispone di un display da 4&rdquo;2, che lavora in sinergia con il nuovo volante multifunzione. E poi il display da 8 pollici col sistema di infotainment della Casa, il Toyota Touch 2. Un salto nel mondo contemporaneo.  Anche dal punto della sicurezza le novit&agrave; non mancano. C&rsquo;&egrave; infatti, per la prima volta, il pacchetto Toyota Safety Sense. Con Blind Spot Monitoring, Cruise Control adattivo, gestione automatica dei fari abbaglianti, Lane Departure Warning , Pre-Collision System con riconoscimento pedoni, Rear Cross Traffic Alert. Un buon pacchetto. 

Da 66 anni sul mercato, mantiene le doti da offroad duro, ma aggiorna interni e comparto hi-tech

Toyota Land Cruiser, novit&agrave; per l&#39;immortale fuoristrada

Toyota C-HR Hy-Power Concept, quando l&rsquo;ibrida diventa cattiva. Dentro e fuori. Al Salone di Francoforte ha catturato l&rsquo;attenzione un prototipo speciale. Non rivoluzionario, ma stuzzicante per forme e contenuti. La rivisitazione, di una besteller recente.  Infatti la CH-R &egrave; uno dei fenomeni del nostro mercato, seconda auto ibrida pi&ugrave; venduta in Italia, a poche centinaia di pezzi dalla ben pi&ugrave; economica Yaris. E&rsquo; disponibile anche a benzina, ma in Italia quasi al 91% dei clienti ha scelto la versione green. Da gennaio ad agosto 2017 su 12.199 CH-R ben 10.993 consegnate erano Hybrid.   La Hy-Power Concept &egrave; stata concepita dal centro stile europeo di Toyota. Rappresenta una sorta di studio di colori, trame e rivestimenti. Volto a dare (ancora) pi&ugrave; personalit&agrave; al modello, assieme a &ldquo;una motorizzazione Full Hybrid incredibilmente performante&rdquo;.    Un&rsquo;auto ibrida, ma emozionale: questa la sfida. Dove sono numerosi richiami alle forme del diamante, presente anche nelle auto in vendita. I richiami alla natura sono forti, in sintonia con le forme aguzze, scolpite, se preferite della CH-R. Quelle che ne hanno decretato buona parte del notevole successo commerciale. Appuntita come le rocce, i diamanti, che derivano dal carbonio. Che &egrave; richiamato nel suo colore in molti elementi. Il tetto, con una fantasia di colori caldi e intensi quasi da in stile parquet, &egrave; un chiaro &ldquo;colpo&rdquo; di stile. Mentre gli interni sono rifiniti al dettaglio. Con sedili contenitivi, il &ldquo;solito&rdquo; richiamo ai diamanti e all&rsquo;arancione del tetto. Un po&rsquo; forte per gli occhi, ma si tratta di una concept.  La parte pi&ugrave; futuribile sembra essere il powertrain performante. Del quale per&ograve; non sono state fornite le caratteristiche. Di certo sar&agrave; pi&ugrave; potente dei tranquilli 122 cavalli attuali. Potrebbe avere molte chances di essere il cuore di molte delle prossime Toyota ibride. Almeno delle versioni pi&ugrave; sportiveggianti. 

Prototipo che anticipa un powertrain pi&ugrave; potente e alcune soluzioni estetiche pi&ugrave; personalizzate

Toyota C-HR Hy-Power Concept, l&#39;ibrido diventa cattivo

Sono stati i primi a lanciarsi nell&#39;impresa dell&#39;ibrido, nel 1997, con Toyota Prius. Adesso, Toyota guarda a un altro primato, quello del primo costruttore a lanciare sul mercato un concetto rivoluzionario nel settore delle batterie per auto elettriche. Dalla composizione liquida delle celle a batterie di tipo solido. L&#39;obiettivo &egrave; di arrivare sul mercato nel 2022 con una nuova piattaforma di auto elettrica, alimentata dalla batteria solida anzich&eacute; le tradizionali celle a ioni di litio.&nbsp;  Secondo quanto riporta l&#39;agenzia Reuters, Toyota ha confermato l&#39;obiettivo di completare la ricerca e avviare la produzione agli inizi del prossimo decennio, tuttavia non &egrave; scesa nei dettagli legati al prodotto. Cosa cambia tra gli attuali pacchi batteria e un elemento solido, privo della componente liquida? Anzitutto i benefici, di una ricarica molto pi&ugrave; veloce e un&#39;autonomia superiore (su Auto di luglio in edicola, la visione di Peter Martens di Audi su quale sar&agrave; l&#39;equilibrio da inseguire in futuro); si tratta di una tecnologia molto pi&ugrave; sicura e leggera, perch&eacute; non necessita delle strutture di protezione adottate sui classici pacchi batteria liquidi.  Non meno importante &egrave; la resa a temperature estreme, altro tallone d&#39;Achille della tecnologia attuale, che verrebbe superato dalle solid state batteries. Secondo studi di Solid Power, anche il costo produttivo sarebbe inferiore. Tutto perfetto e pronto, quindi? Non esattamente. E si scopre proprio da uno studio Toyota pubblicato sulla rivista Nature Energy lo scorso anno, dove i ricercatori coinvolti nello sviluppo tracciano vantaggi e limiti attuali da superare.&nbsp;  Le batterie di tipo solido offrono una struttura &laquo;adatta per applicazioni che richiedono un elevato voltaggio e spazi ridotti, come fonte energetica di un veicolo. Comunque, nonostante i vantaggi prospettati, le caratteristiche di potenza e la densit&agrave; energetica devono essere incrementate per consentire l&#39;applicazione in tecnologie quali i veicoli elettrici ad alta autonomia.  Le batterie allo stato solido contengono un catodo, un anodo e un elettrolite e le propriet&agrave; delle batterie dipendonono in gran parte dalle caratteristiche dell&#39;elettrolite. Il basso tasso di capacit&agrave; e bassa densit&agrave; energetica delle batterie solide sono in parte dovute all&#39;assenza di un materiale elettrolitico adeguato che produca un&#39;alta conduttivit&agrave; ionica, comparabile a quella egli elettroliti liquidi&raquo;.  LA GAMMA TOYOTA E IL LISTINO PREZZI 

Diversi costruttori sono impegnati nella ricerca su una nuova tecnologia che cambierebbe volto alle caratteristiche delle auto elettriche. L&#39;obiettivo Toyota &egrave; ambizioso

Toyota, nel 2022 le prime batterie allo stato solido?

Toyota Yaris GRMN, una vera piccola bomba. Anche esclusiva, una pocket s  La&nbsp;Yaris GRMN &egrave; dotata di un 1.8 liltri benzina, sovralimentato da un compressore volumetrico. Capace di scatenare 212 cavalli. Potenza notevole per la categoria, ma la vera unicit&agrave; &egrave; che questa sportiva sar&agrave; disponibile solo su internet. Dal&nbsp;18 del 27 luglio, in serie limitata di 350 esemplari per l&#39; Europa e a un prezzo di 29.900 euro.  Caratteristiche. Il motore &egrave; abbinato a un cambio 6 rapporti manuali. E promette grande elasticit&agrave;. &ldquo;Capace di assicurare la migliore accelerazione 0-100 km/h. E la migliore progressione da 80 a 120 km/h (in quarta marcia) del segmento&ldquo;. Questo secondo la Casa.&nbsp;&nbsp;Il propulsore &egrave; dotato di un nuovo sistema di raffreddamento dell&rsquo;olio e dell&rsquo;acqua e inserito un compressore volumetrico nella parte anteriore con nuova cinghia per garantire un risposta immediata. Da vera sportiva.  Speciali. Le GRMN sono sottoposte ad un processo di produzione finale separato rispetto alle utlitarie. Sotto l&#39;egida di un team specializzato di tecnici.&nbsp;L&rsquo;assetto &egrave; ribassato di 30 millimetri grazie a nuovi ammortizzatori Sachs. E ad una barra stabilizzatrice anteriore di grande diametro. Presenti rinforzi sul telaio, con barre stabilizzatrici nella parte inferiore. Per migliorare la manovrabilit&agrave; si &egrave; intervenuto sul differenziale.  Unico colore. Sar&agrave; disponibile solo il bicolore bianco solido e tetto nero metallizzato con stickers sulla parte frontale e laterale della vettura. Ispirato alle vetture da corsa del Gazoo Racing. 

La pocket supercar disponibile solo in 350 esemplari a un prezzo di 29.900 euro

Toyota Yaris GRMN: 212 cavalli in vendita solo online

        E' oggetto da appassionati, per chi al suv a ogni costo preferisce una coup&eacute; due posti spinta ancora da un'unit&agrave; che disconosce downsizing e sovralimentazione. Toyota GT86 vive in una nicchia di mercato e dopo aver lanciato il restyling 2017 ecco arrivare una Orange Edition in tiratura limitata. Saranno solo 20 gli esemplari disponibili in Italia, proposti a 30.500 euro in promozione, prezzo inferiore anche alla Rock&amp;Road, rispetto alla quale migliora la dotazione di serie, oltre a offrire la speciale tinta carrozzeria Racing Orange.&nbsp; Colorazione perlata sulla quale staccano i particolari in nero lucido, dalle calotte degli specchietti allo spoiler posteriore, fino alle prese laterali dietro i passaruota. Altro dettaglio specifico di GT86 Orange Edition, i cerchi da 17" in Dark Grey. I gruppi ottici bi-led sono di tipo adattivo, utilizzo dei led esteso ai fendinebbia. L'abitacolo propone il rivestimento della plancia, della palpebra della strumentazione e delle portiere in misto pelle e Alcantara, con finiture orange, materiali riproposti sui sedili, regolabili elettricamente e riscaldabili. Un'unica proposta di trasmissione, cambio manuale 6 marce abbinato al motore boxer 2 litri da 226 cavalli e 205 Nm, schema completato dal differenziale posteriore Torsen. Invariate le prestazioni, da zero a cento orari Toyota GT86 Orange Edition scatta in 7"6 e raggiunge i 226 km/h di velocit&agrave; massima.&nbsp; La GT86 avr&agrave; un'erede In una dotazione completa, che pu&ograve; contare anche sul display da 4,2 pollici di tipo TFT, si inserisce la possibilit&agrave; di integrare, a richiesta, il sistema di navigazione Toyota Touch 2.&nbsp; LA GAMMA TOYOTA E IL LISTINO PREZZI       

Tiratura limitata, solo 20 esemplari pressoch&eacute; full optional e un prezzo in promozione inferiore alla gamma Rock&amp;Road 2017

Toyota GT86 Orange Edition, la special conveniente

La Auris si presenta con una serie speciale. La compatta, hatchback e wagon, Toyota del segmento C arriva con la Black Edition, che spicca per un &nbsp;look pi&ugrave; distintivo ed elegante.  Nuovi colori. Ci sono il Pearl White, Red Mica e Grey Met. Ma pure cerchi in lega da 17&rdquo; e inserti neri sui retrovisori esterni, sul tetto, sull&rsquo;antenna &lsquo;shark fin&rsquo; e sullo spoiler posteriore. Sembre in black anche la griglia anteriore e le rifiniture laterali. Le familiari Touring Sports hanno roof rail neri.&nbsp;  Versioni e prezzi. &nbsp;Si parte dal 1.2 turbo benzina (116 CV) da 24.300 euro. Poi il 1.2 turbo CVT (116 CV) da 25.500 euro. Poi per chi viaggia din pi&ugrave; il diesel 1.6 D-4D (112 CV)&nbsp;a 27.050 euro. E la portabandiera&nbsp;ibrida 1.8 VVT-i (Motore termico da 99 CV accoppiato all&rsquo;elettrico da 82 CV) a 27.400 euro. Per le Touring Sport, servono mille euro pin pi&ugrave;. 

Versione speciale, disponibile per berlina e familiare e su benzina, diesel e ibrida

Toyota Auris Black Edition, prezzo da 24.300 euro

Il Toyota C-HR &egrave; sicuramente uno dei crossover compatti di maggior successo e pi&ugrave; originali degli ultimi tempi. Col cavallo di battaglia della propulsione ibrida, sfruttando l&#39;efficiente powertrain della Prius. Che per&ograve; parte da un prezzo di 28.400 euro.  A 20.950 euro invece arriva&nbsp;il cambio manuale sulla versione 1.2 benzina Active. Il&nbsp;propulsore eroga sviluppa 116 cavalli e un livello di coppia costante di 185 Nm tra 1.500 e 4.000 giri/min.&nbsp;Che assicurano un&rsquo;accelerazione 0-100 km/h in 10,9 secondi e una velocit&agrave; massima di 190 km/h.&nbsp;I consumi e le emissioni di CO2 sono pari rispettivamente a 5,9 litri/100 km e 135 g/km nel ciclo combinato.&nbsp;  Il cambio manuale sar&agrave; introdotto soltanto sull&rsquo;allestimento Active. La cui dotazione comprende: cerchi in lega da 17&rdquo;, fendinebbia, Smart Entry &amp; Push Start; Toyota Touch2 con telecamera posteriore e schermo da 8&rdquo;, DAB, clima automatico bi-zona,sensori pioggia e crepuscolare. E il Toyota Safety Sense, che prevede:&nbsp;, sistema anti collisione con rilevamento pedoni, riconoscimento segnaletica stradale, avviso superamento corsia, abbaglianti automatici, cruise control adattivo.  Non saranno pi&ugrave; disponibili in gamma gli allestimenti Active e Style CVT sia 2WD che 4WD, oltre alla versione Business CVT 2WD. 

L&#39;orginale crossover sportivo viene cos&igrave; offerto con un prezzo a partire da 20.950 euro

Toyota C-HR, arriva il manuale sul 1.2 turbo benzina

Toyota FT-4X Concept, ci fa o ci &egrave;? Al Salone di New York l&#39;effervescente prototipo ha mostrato un design interessante, che si ispira all&#39;antesignana e mitica FJ. Ma propone anche molte letture avanzate. In sostanza, &egrave; un interessante anticipo di come saranno, dal punto di vista del design, i prossimi SUV di Toyota.&nbsp;  Il ritorno alle forme squadrate non &egrave; sacrilego, anzi. L&#39;FT-4X (acronimo di&nbsp;Future Toyota Four Wheel Drive Crossover)&nbsp;Concept ha basi molto solide. E&#39; stato realizzato sulla stessa piattaforma modulare della Prius, la TNGA e anche dell&#39;apprezzata CH-T. E adotta soluzioni molto ortodosse. Niente ibrido, ma un motore a quattro cilindri a benzina, con trazione integrale meccanica e marce ridotte. Non un vezzo, dato che il powetrain benzina/elettrico, oltre a essere il cavallo di battaglia di Toyota, sar&agrave; sempre pi&ugrave; usato. Semplicemente questa concept di SUV compattom, lunga 4,25 metri (alta 1,62), &egrave; stata pensata per il tempo libero e per il divertimento.  Per i Millennials. Quindi pi&ugrave; che ai motori, s&#39;&egrave; pensato alla praticit&agrave; e allo scopo d&#39;utilizzo, quindi il portellone posteriore. L&rsquo;accesso, speciale per il tipo di macchina, e caratterizzante. Infatti, come vedete nelle foto, si apre sia in verticale, sia in laterale. E la sponda del bagagliaio pu&ograve; diventare una panchina. Numerosi i portaoggetti, nel bagagliaio ci sono anche zone refrigerate. In uno specchietto c&rsquo;&egrave; una microcamera Go-Pro Hero5 Session. A ribadire che la FT-4X &egrave; nata per il divertimento.  Anche gli interni hanno dell &quot;chicche&quot;.Sono presenti molti oggetti rimovibili. Maniglie che si trasformano in torce, pure un a pelo e parecchio altro. Il modello di serie sar&agrave; ovviamente diverso, ma da questa simpatica concept molto probabilmente nascer&agrave; qualcosa di molto concreto.   

Il prototipo presentato negli USA ha soluzioni sperimentali, ma lo stile &egrave; un chiaro antipasto delle prossime tendenze del Marchio

Toyota FT-4X Concept, anticipo del futuro SUV

Leida (Olanda). Secondo &ldquo;maquillage&rdquo; per la terza generazione Yaris, dopo quello del 2014. Si tratta di un restyling quasi invisibile, perch&eacute; le novit&agrave; stilistiche contano su pochi dettagli &ndash; nuovi paraurti per il frontale, pi&ugrave; evidenti i nuovi gruppi ottici posteriori a sviluppo orizzontale &ndash; mentre quelle tecniche sono nascoste sotto la carrozzeria in altrettanti affinamenti di componenti meccaniche. Tutto nuovo, invece, il motore 1.5 benzina da 111 cv che sostituisce il precedente 1.33 da 99 cv con consumi leggermente inferiori. Come e pi&ugrave; di prima, &egrave; tuttavia sulla Hybrid che si concentreranno gli sforzi di diffusione, con la quota di questa versione che nelle proiezioni della marca nipponica passer&agrave; dall&rsquo;attuale 45% al 60% delle vendite.&nbsp;  Partiamo dalla nuova motorizzazione &ldquo;convenzionale&rdquo;, tuttavia originale adottando il ciclo Atkinson per ridurre consumi ed emissioni ad andatura costante; il ciclo Otto convenzionale &egrave; impiegato quando si richiedono spunto e potenza, con passaggio tra le due modalit&agrave; regolato dalla fasatura variabile della distribuzione ed inavvertibile ai passeggeri. La nuova unit&agrave; &egrave; discretamente briosa su regimi intermedi ed elastica &ndash; coi suoi tempi &ndash; nella fascia pi&ugrave; bassa di funzionamento; non mostra un&rsquo;eccessiva personalit&agrave; e non ha ambizioni dinamiche (lo &ldquo;zero-cento&rdquo; da fermo &egrave; previsto in ben 11 secondi, con percorrenza media dichiarata in 20 km/litro; 21,7 km/l con Start-Stop), puntando piuttosto ad un funzionamento regolare. Ben assecondato dal piacevole cambio standard a sei rapporti (a richiesta un automatico CVT).    Ad alzare notevolmente le percorrenze, in special modo in citt&agrave;, ci pensa invece la Hybrid, sulla quale non a caso si &egrave; concentrato il raffinamento meccanico (rivisti sterzo, isolamento componenti meccaniche insieme ad altri particolari) pur senza introdurre alcuna modifica alla propulsione ibrida da 100 cv. Sempre allettante la percorrenza media (Casa) di 30,3 km/litro, che in citt&agrave; scende ulteriormente a 32,2 km/l. La guida &egrave; particolarmente rilassante, specie alle basse andature tipicamente urbane dove con piede leggero sul gas si riesce a guidare molto spesso in modalit&agrave; solamente elettrica; fuori citt&agrave;, specie nel misto o in caso di sorpassi, l&rsquo;accelerazione appena discreta (0-100 km/h in 11&rdquo;8) il cambio planetario che trascina ad alto regime l&rsquo;unico rapporto stile scooter tolgono senz&rsquo;altro alla piacevolezza d&rsquo;impiego. Ad andatura autostradale livellata, tuttavia, il confort acustico &egrave; valido grazie anche al regime dell&rsquo;unit&agrave; benzina che si stabilizza su livelli bassi.  Sulla nuova Yaris &egrave; inoltre implementata di serie una &ldquo;suite&rdquo; di ausili attivi alla sicurezza (Toyota Safety Sense), composta da pre-collisione con frenata assistita, avviso superamento corsia, abbaglianti automatici, riconoscimento segnaletica stradale (quest&rsquo;ultimo non sulla Cool di base). L&rsquo;abitacolo &egrave; invece sostanzialmente invariato, con lievi aggiornamenti: interessanti il display multifunzione a colori nella strumentazione, che pu&ograve; ripetere le informazioni della navigazione, cos&igrave; come le maggiori personalizzazioni delle tinte nell&rsquo;abitacolo. Accogliente e ben sfruttato come sempre, anche se contraddistinto da materiali plastici piuttosto economici. La nuova gamma Yaris &egrave; in vendita da questi giorni con prezzi da 14.250 euro (da 19.400 per la Hybrid) e sostanziose promozioni (da 14.950 per la ibrida) in caso di rottamazione.  TOYOTA, LA GAMMA E TUTTI I PREZZI 

Al volante della nuova Yaris con motore 1.5 da 111 cv e della Hybrid 100 cv: pochi ritocchi estetici e n&eacute; ambizioni dinamiche per una compatta che stupisce per comfort e consumi

Toyota Yaris, relax ibrido: primo contatto&nbsp;

Quando il modellino prende vita, da giocattolo a realt&agrave;, pu&ograve; diventare, ad esempio, Toyota Hilux Tonka concept. Esperimento firmato Toyota Australia, con i colori dell&#39;azienda statunitense. Dagli escavatori giocattolo Tonka a un Hilux specializzato per l&#39;off-road estremo. Sono partiti dal pick-up nella versione top di gamma per il mercato austrliano, la SR5, motorizzata da un turbodiesel 2.8 litri, per apportare modifiche tali da cambiare i connotati del double cab di serie.  Livrea a parte, largo ad assali modificati, ruote da 35&quot;, una piastra protettiva sottoscocca spessa 6 millimetri. Altri accorgimenti vedono l&#39;adozione di barre tubolari sottoporta, sospensioni rinforzate e altezza da terra incrementata di 150 millimetri.&nbsp;  Particolari stilistici nuovi sono costituiti dal paraurti modificato, sul quale sono integrate luci supplementari a led, replicate dall&#39;elemento sopra il parabrezza, con prese d&#39;aria supplementari per l&#39;abitacolo, il cofano motore in fibra di carbonio e aperture extra per la ventilazione. Quanto al vano di carico, &egrave; &quot;organizzato&quot; da una struttura tubolare (rimovibile) estesa fino sul portellone a ribalta, con spoiler integrato e rivestito in fibra di carbonio. La dotazione del vano prevede una ruota di scorta, le taniche di carburante, l&#39;estintore, un&#39;ascia, una pala e un martinetto idraulico.  Toyota Hilux, la prova su strada  Il 2017 &egrave; anno di celebrazioni per Tonka e Toyota, il primo a tagliare il traguardo dei 70 anni di storia, il secondo quello degli 80.&nbsp;  LA GAMMA TOYOTA E IL LISTINO PREZZI 

Il pick-up pi&ugrave; apprezzato in Australia, trasformato dalla divisione Toyota con i colori dello storico marchio di giocattoli&nbsp;

Toyota Hilux Tonka Concept, bestia per gioco

Toyota Land Cruiser lancia l&#39;allestimento speciale per gli amanti dell&#39;off road duro e puro. Fuoristrada vero, con una versione speciale del Land Cruiser 150: tre porte, trazione integrale e cambio manuale. Unico modello del genere disponibile in Italia in questa configurazione.  LISTINO  In fase di lancio al prezzo di 32.700 euro con omologazione Autocarro N1 a due posti&nbsp;e 33.900 euro per la vettura, in caso di permuta o rottamazione.  ALLESTIMENTI  Come si presenta. Dal punto vi vista del look sono presenti: griglia anteriore, maniglie porta e calotte specchietti retrovisori in plastica nera, cerchi in acciaio da 17&quot; a sezione ridotta per una maggiore trazione sui fondi pi&ugrave; scivolosi, nuovo colore bianco solido, adio dotata di funzionalit&agrave; CD/MP3, Bluetooth con ingressi USB e Aux-in.  Pacchetto tecnico.&nbsp;Sono presenti i cavalli di battaglia: trazione integrale permanente, cambio a 6 rapporti con riduttore a 2 velocit&agrave;,&nbsp;differenziale centrale bloccabile elettricamente, controllo adattivo della trazione A-TRC. E infine di serie sono: climatizzatore, retrovisori esterni regolabili elettricamente, fendinebbia.  &nbsp; 

Per i duri e i puri: carrozzeriea 3 porte, 4x4 e con cambio manuale. Prezzo da 33.900 euro

Toyota Land Cruiser, un allestimento speciale per l&#39;off road

Toyota porta a listino il model year 2017 della Auris, la sua compatta del segmento C. Nelle carrozzerie hatchback (berlina) e nella pi&ugrave; popolare, in Italia, Touring Sports, la familiare. I motori rimangono invariati: 1.2 turbo benzina da 116 cavalli, 1.6 turbodiesel da 112 cv e 1.8 con powertrain ibrido da 136 cv. Quest&#39;ultimo sicuramente il pi&ugrave; allettante.&nbsp;  I prezzi vanno da 22.600 euro per la berlina 1.2 benzina a 29.300 per&nbsp;Auris Touring Sports&nbsp;Hybrid Lounge. Ma in fase di lancio, la versione wagon veine offerta allo stesso prezzo della Hatchback con un risparmio di circa 1.000 euro. Esoridsce il nuovo colore Red Mica.  TOYOYA AURIS LISTINO  Di serie su tutti gli allestimenti il Toyota Safety Sense. Che comprende: Sistema Pre-Collisione (PCS) con frenata assistita, abbaglianti automatici (AHB), avviso superamento corsia (LDA), riconoscimento segnaletica stradale (RSA).  SCHEDA TECNICA TOYOTA AURIS  Tra le altre novit&agrave;&nbsp;nuovo allestimento Style con nuovi cerchi in lega da 17&rsquo;&rsquo;, vetri posteriori oscurati e interni in tessuto con inserti in Alcantara. E il&nbsp;Business, per le flotte aziendali, che si arricchisce con i sedili anteriori riscaldabili e il supporto lombare elettrico al lato guidatore. 

La compatta giapponese si aggiorna, disponibile col 1.2 turbo benzina da 116 cv, 1.6 turbodiesel da 112 e 1.8 benzina ibrido da 136

Toyota Auris model year 2017, prezzo da 22.600 euro

Della gamma aggiornata conoscevamo pressoch&eacute; ogni dettaglio. Nuovi particolari, dal Salone di Ginevra, accompagnano invece Toyota Yaris GRMN. E&#39; la sportivit&agrave; in salsa giapponese nel segmento B, supportata da un avvio di mondiale rally inatteso, dopo 17 anni di assenza. Subito podio e vittoria per la WRC. E sul gradino pi&ugrave; alto promette di issarsi la GRMN nella competizione strettamente numerica: dichiara il miglior zero-cento tra tutte le sportivette. Quanto vale, ancora, non &egrave; stato svelato, sebbene &egrave; da attendersi un valore in quota 6&quot; e poco pi&ugrave;. Ci sar&agrave; tempo per scoprire tutti i particolari, il debutto in Europa &egrave; previsto nei primi mesi del prossimo anno.&nbsp;  Arriver&agrave; con un quattro cilindri sovralimentato da 1.8 litri, oltre 210 cavalli, un cambio manuale 6 marce e differenziale Torsen di serie. Interventi mirati per irrigidire il telaio si sono resi necessari per garantire la corretta dinamica di marcia e reattivit&agrave;; barra stabilizzatrice anteriore maggiorata, barra duomi, sono due degli accorgimenti per ottimizzare l&#39;handling, abbinati a molle degli ammortizzatori pi&ugrave; corte, su elementi firmati Sachs.  L&#39;impianto frenante conta su dischi ventilati e pinze anteriori a quattro pompanti, dietro un set di cerchi BBS da 17 pollici. La sostanza, per il momento, &egrave; questa. Si abbina a un&#39;estetica che riprende la nuova fascia tra i gruppi ottici che caratterizza il restyling 2017, alla grafica bianco-rosso-nera della divisione Toyota Gazoo Racing, allo spoiler posteriore e il singolo terminale di scarico trapezoidale. Yaris GRMN personalizza anche l&#39;abitacolo, i sedili sportivi con doppie cuciture a contrasto, il volante condiviso con la coup&eacute; GT86, la pedaliera in alluminio, come l&#39;inserto sul pomello del cambio. Sar&agrave; offerta esclusivamente con carrozzeria 3 porte, GRMN.&nbsp;  LA GAMMA TOYOTA E IL LISTINO PREZZI  Motore nuovo e non solo per il restyling  E&#39; un restyling che incide in pi&ugrave; aree, quello di Toyota Yaris. Vale qualcosa come 90 milioni di euro l&#39;ottimizzazione di oltre 900 parti sull&#39;utilitaria che, pur confermando l&#39;impianto generale, adotta uno stile molto diverso dal modello attualmente in vendita. La trasformazione ottenuta modificando i gruppi ottici anteriori e posteriori &egrave; notevole. Non solo nella grafica delle luci diurne a led ma nella disposizione orizzontale dei fari al retrotreno.  Soluzioni da abbinare al &quot;naso&quot; pi&ugrave; pronunciato, sopra una calandra dalle maglie esagonali che occupa la quasi totalit&agrave; del paraurti. Diversa all&#39;apparenza, Toyota Yaris restyling lo &egrave; anche nella sostanza, in particolare con l&#39;introduzione del nuovo motore 1.5 litri VVT-iE (111 cavalli e 136 Nm) in linea con la normativa Euro 6c, accreditato di un rendimento termico del 38,5% e con soluzioni tecniche - dall&#39;EGR con raffreddamento dedicato, all&#39;estensione della fase di aspirazione oltre il PMI - buone per ottenere un incremento di potenza rispetto all&#39;unit&agrave; 1.3 litri che va a sostituire e una riduzione dei consumi: rispettiamente ottiene un +10% e un -12%.  Altre due unit&agrave; affiancheranno il millecinque, si tratta dei ben noti 1.0 tre cilindri da 69 cavalli e 95 Nm e del sistema ibrido 1.5 i-Hybrid da 100 cavalli e 111 Nm (l&#39;unit&agrave; elettrica vale 61 cavalli e 169 Nm). Relativamente alla Yaris ibrida sono da registrare interventi sul servosterzo, la taratura degli ammortizzatori e l&#39;adozione di supporti motore differenti, alla ricerca di un comfort di marcia superiore e una migliore risposta del comando sterzo.    Tutte le Yaris avranno di serie il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida Toyota Safety Sense (frenata d&#39;emergenza, assistente al superamento di corsia, abbaglianti automatici, riconoscimento della segnaletica) e, fatta eccezione per l&#39;allestimento base, gi&agrave; dal livello intermedio la strumentazione dietro il volante si arricchisce di uno schermo multifunzione TFT a colori, da 4.2 pollici.  Volante in pelle, calotte e maniglie esterne in tinta carrozzeria saranno soluzioni proposte anch&#39;esse dall&#39;allestimento intermedio, riservando i cerchi in lega da 15 pollici (16 pollici per la Hybrid Chic) alla versione superiore Mid+, con la variante Chic e la&nbsp; BiTone al vertice dell&#39;offerta, quest&#39;ultima con montanti, tetto e calotte degli specchi a contrasto con la tinta carrozzeria (debuttano il Tokyo Red e Hydro Blue). 

Al Salone di Ginevra 2017 svelata la tre porte da 210 cavalli. Il debutto in Europa &egrave; previsto a inizio 2018

Toyota Yaris, il restyling si accompagna alla sportiva GRMN

        Non poteva esserci prologo migliore al debutto di Toyota Yaris GRMN al Salone di Ginevra. L'avvio inaspettatamente competitivo nel mondiale rally, la vittoria al secondo appuntamento in Svezia, accompagneranno il lancio della sigla che identifica la pi&ugrave; prestazionale Yaris stradale mai realizzata. Una gamma ristilizzata, oggetto di profondi cambiamenti, proporr&agrave; anche la versione da 210 cavalli. Anticipazione nota, restava l'incognita, tra le tante della scheda tecnica, sull'unit&agrave; che avrebbe spinto la GRMN a valori di potenza tra i pi&ugrave; alti nel segmento B "sportivo". La scelta &egrave; caduta su un quattro cilindri da 1.8 litri, assistito da un compressore volumetrico. E' l'unica informazione che si ha al momento, in attesa di scoprire se e quanto condivider&agrave; con l'1.5 VVT-iE. Dalle prestazioni formato utilitaria alla visione sul futuro della mobilit&agrave; urbana, orizzonte il 2030: Toyota presenter&agrave; a Ginevra il concept i-TRIL. Ovviamente elettrico, ovviamente contenuti di automazione della guida integrati. Il teaser lascia intravedere il gioco grafico di luci che caratterizzer&agrave; il frontale. Il progetto &egrave; frutto della sede europea di Toyota e dello studio di design ED&sup2; (European Design Development) di Nizza. Un veicolo in grado di sintetizzare il ruolo delle citycar, delle utilitarie e dei motocicli: cos&igrave; il marchio presenta i-TRIL. Tra le caratteristiche attese, la configurazione dell'abitacolo 1+2. Lo stand ginevrino ospiter&agrave; anche le auto impegnate nell'attivit&agrave; sportiva Toyota Gazoo Racing, dal prototipo WEC TS050-Hybrid alla Yaris WRC Plus, fino al Toyota Hilux schierato alla Dakar. LA GAMMA TOYOTA E IL LISTINO PREZZI       

Nuovi dettagli sulla versione di punta dell'utilitaria ristilizzata, visione sulla mobilit&agrave; futura con il concept 3 posti elettrico e autonomo

Toyota, a Ginevra Yaris GRMN e i-TRIL concept

  Quando l&rsquo;ibrido ti d&agrave; il &hellip; brivido&hellip; Perch&eacute; se l&rsquo;occhio vuole la sua parte, e il design &egrave; tra le caratteristiche determinanti al momento dell&rsquo;acquisto, non va dimenticato che le prestazioni (non solo velocit&agrave;, ma l&rsquo;insieme di qualit&agrave; che danno il giusto feeling tra auto e pilota) costituiscono la componente che riesce ad accendere al meglio la passione per l&rsquo;auto. Il tutto oggi va calato in una sacrosanta realt&agrave;: migliorare ancor pi&ugrave; il rapporto auto/ambiente con la propulsione ibrida in modo da gettare un ponte verso un futuro elettrico.  Alla Toyota hanno aggiunto questi concetti alle tradizionali qualit&agrave; che contraddistinguono i prodotti del colosso giapponese per offrire un modello nuovo e di rottura dei canoni, con la voglia di stupire in un settore di mercato forte e in continua sorprendente crescita, quello dei crossover: e ci sono riusciti realizzando la versione ibrida del nuovo C-HR (acronimo di Coup&eacute; High- Rider).  Un crossover compatto di ultima generazione, considerato la punta di diamante (e le linee sono scolpite come se l&rsquo;auto fosse stata ritagliata proprio da un&hellip; diamante) della gamma Toyota, fortemente voluto per dare una ulteriore forte spinta alla crescita dell&rsquo;ibrido del brand nipponico visto che del modello C-HR &egrave; previsto un mix di vendita della versione Hybrid pari al 90%: un risultato che nelle previsioni porter&agrave; entro il 2019 il mix di ibrido di Toyota al 70% di immatricolazioni dell&rsquo;intera gamma di modelli. C-HR &egrave; dunque qualcosa che va oltre le premesse: nasce in Giappone, cresce e prende identit&agrave; in Europa con l&rsquo;intento di dedicarlo al mercato europeo, ma in realt&agrave; conquista l&rsquo;attenzione mondiale al punto che Toyota decide di offrire il suo nuovo crossover a livello globale. Non &egrave; un caso&hellip;  &nbsp;    EMOZIONE - L&rsquo;emozione c&rsquo;&egrave;, fin dal primo sguardo, dunque obiettivo design centrato in pieno: il nuovo C-HR d&agrave; l&rsquo;impressione di essere sempre in movimento anche quando &egrave; parcheggiato lungo la strada. Spigoli, tagli e nervature aggiungono eleganza, la forma dei fari &egrave; stata studiata per aggiungere slancio e fondersi con naturalezza nella carrozzeria come se fosse scolpita dal vento. Effetto ottico ancor pi&ugrave; felice grazie alla linea da coup&eacute;, all&rsquo;assetto ribassato (addirittura il pi&ugrave; basso della categoria) con carreggiata larga per offrire la sensazione di auto ben piantata a terra ma al tempo stesso filante e veloce. La passione si accende mettendosi alla guida: si ha l&rsquo;impressione di salire su una vettura sportiva prima ancora che su una crossover e la scelta della forma della carrozzeria indirizza naturalmente anche la conformazione degli spazi interni nella zona posteriore dove sono stati abbassati i sedili per garantire spazio a chi &egrave; di statura pi&ugrave; alta. In fondo la bellezza comporta sempre qualche piccolissimo sacrificio peraltro compensato dalla presenza della telecamera di serie che durante le manovre &ldquo;illumina&rdquo; gli eventuali angoli bui.  &nbsp;    INTERNI BEN ORIENTATI Quando si parla di interni costruiti attorno all&rsquo;uomo, si pensa alla comodit&agrave; dei passeggeri. In realt&agrave;, quello che deve godere delle migliori agevolazioni &egrave; il conducente che ha in mano la vita, propria e di chi sta a bordo. Elementi fondamentali per dare sensazioni diverse al pilota sono i sedili anteriori sagomati, il cui design a doppio strato abbina una sezione superiore slanciata e sottile a una parte bassa in grado di garantire il massimo sostegno, porzioni evidenziate da tonalit&agrave; cromatiche e fantasie differenti e risultano importanti anche il cruscotto con i comandi avvicinati e orientati verso il conducente e la guida posta pi&ugrave; in alto rispetto alla Prius. L&rsquo;allestimento interno &egrave; stato definito &ldquo;Sensual Tech&rdquo;, un incontro fra&hellip; opposti, cio&eacute; comodit&agrave;-emozione e funzionalit&agrave; tecnologica, tra spazio e dinamismo. Il display touch-screen da 8&rdquo; si avvale della nuova interfaccia HMI e dell&rsquo;ultima piattaforma di navigazione. Il touch-screen, collocato in posizione indipendente rispetto al pannello strumenti, consente la riduzione della profondit&agrave; della parte superiore della plancia, massimizzando la visibilit&agrave;. Il livello di qualit&agrave; offerto &egrave; elevato e &ldquo;godibile&rdquo;. E si pu&ograve; aggiungere a scelta un ambiente da Concert Hall, con sistema JBL Premium dotato di amplificatore da 576 Watt, 8 canali e 9 altoparlanti, due dei quali sono tweeter a tromba.  &nbsp;    IBRIDO PI&ugrave; LEGGERO Il motore termico da 1.8 litri VVT-i a ciclo Atkinson &egrave; una elaborazione di quello a benzina presente sulla Prius di terza generazione, sottoposto a una serie di importanti affinamenti per arrivare a una ulteriore riduzione dei consumi e alla massima efficienza. Sono stati anche perfezionati il flusso dei gas, la combustione, il raffreddamento, il controllo della detonazione e l&rsquo;EGR. Il sistema ibrido (ridotto nei pesi e negli ingombri) del nuovo C-HR abbina all&rsquo;unit&agrave; termica a benzina da 1.8 litri un motore elettrico per offrire bassi consumi (si possono percorrere 26,3 km/litro) e basse emissioni (86 g/km di CO2) e buone prestazioni con 122 cv di potenza (90 kW) complessivi. Il software del sistema ibrido &egrave; stato aggiornato, per sfruttare di pi&ugrave; la trasmissione elettrica in particolare a regimi pi&ugrave; bassi del motore. E alla fine l&rsquo;auto dipende molto meno dal motore termico alle velocit&agrave; pi&ugrave; elevate, riducendo di conseguenza anche i consumi, con possibilit&agrave; di superare i 20 km con un litro su percorsi extra urbani, e aggiungendo efficienza in citt&agrave; sfruttando il recupero di energia. Il test stradale &egrave; la risposta pi&ugrave;&hellip; reale, genuina e immediata alle nostre domande: le reazioni sono pi&ugrave; pronte, la marcia fluida, ma non mancano l&rsquo;atteggiamento pi&ugrave; sportivo e brioso grazie alla reattivit&agrave; del motore e alla sorprendente accelerazione, senza necessit&agrave; di mettersi a gareggiare. Insomma, alla fine si scende con la convinzione di avere guidato un&rsquo;auto innovativa, efficiente e anche conveniente per le tasche.  &nbsp;    ARCHITETTURA globale A volte la costruzione dell&rsquo;architettura attraverso un pianale moderno e flessibile (in questo caso il GA-C che garantisce una straordinaria rigidit&agrave; della scocca), viene posta in secondo piano. In realt&agrave; la scelta diventa fondamentale per ottenere risultati impensati. Se il nuovo crossover C-HR riesce a convincere nel test stradale per la stabilit&agrave; in curva, la precisione dello sterzo e della frenata, l&rsquo;agilit&agrave; cittadina e la propensione a rendere morbido tutto quel che &egrave; sconnesso, ebbene il merito va alla scelta della piattaforma modulare Toyota New Global Architecture che permette soluzioni senza compromessi, design e performance, stile, piacere di guida e sicurezza, un baricentro basso e una guida bilanciata, aggiungendo precisione ed eliminando il rollio per offrire una dinamica di guida - assicurano in Toyota - mai vista su un crossover. In pi&ugrave; l&rsquo;architettura TNGA ha dimostrato di essere l&rsquo;ideale per una scelta ibrida e per arrivare a risultati. Se il design &egrave; importante nella scelta, non da meno oggi viene preso in considerazione il valore complessivo della sicurezza. Il nuovo C-HR propone di serie su tutta la gamma il Toyota Safety Sense Plus che include il sistema Pre-collisione, l&rsquo;Avviso di Superamento Corsia e il sistema di Abbaglianti Automatici, oltre alla funzione di Rilevamento Pedoni, al Cruise Control adattivo e al Riconoscimento della Segnaletica Stradale. Un insieme di sistemi di assistenza alla guida che portano pi&ugrave; sicurezza ma al tempo stesso riducono tensioni e fatiche al volante. E se poi si vuole disporre di ancor pi&ugrave; tecnologia elettronica, si pu&ograve; optare per il Simple Intelligent Parking System capace di identificare spazi liberi dove parcheggiare ed effettuare la manovra in autonomia attivando semplicemente il pulsante dedicato SIPA. 

La nuova C-HR &egrave; un city suv sportivo con ottime prestazioni&nbsp;in citt&agrave; e nell&rsquo;off road leggero. La versione ibrida unisce maneggevolezza e abitabilit&agrave; a bassi consumi.

Toyota C-HR Hybrid - Filosofia ibrida

Come da programma la quarta generazione di Prius, l&rsquo;ibrida Toyota per antonomasia, ha visto presentare la variante Plug-in a seguire la gi&agrave; commercializzata Full Hybrid. Qual &egrave; la differenza? Che l&rsquo;ultima arrivata ha un apparato elettrico dell&rsquo;83% pi&ugrave; potente, batterie pi&ugrave; grandi quasi del doppio e la possibilit&agrave; di essere ricaricata tramite una presa e quindi con la corrente di rete.  Analizzando pi&ugrave; nel dettaglio tecnico la nuova Toyota che in Italia arriver&agrave; nel corso dell&rsquo;estate (i prezzi verranno diffusi a giugno, ma si parla di circa 40mila euro) vediamo che al consueto 1.8 a ciclo Atkinson da 98 cv sono affiancati stavolta due propulsori elettrici: l&rsquo;unit&agrave; che sulla ibrida normale funge da generatore, infatti, in questo caso fa anche da motore fornendo 31 cv che si sommano ai 72 cv dell&rsquo;unit&agrave; principale. La potenza di punta complessiva va cos&igrave; a raggiungere i 122 cv. Al tutto viene associata una trasmissione planetaria rivista, con un gruppo frizione &ldquo;monoverso&rdquo;, e soprattutto il pacco batterie agli ioni di litio che passa dai 4,4 kWh della precedente Plug-in (quella del 2007) agli attuali 8,8 kWh. Interessante anche l&rsquo;utilizzo di una pompa di calore a iniezione di gas per la climatizzazione, che rispetto ai sistemi tradizionali migliora l&rsquo;efficienza dell&rsquo;80%.&nbsp;  Le differenze proseguono sensibili dal punto di vista estetico, a partire dal frontale ridisegnato sia nella calandra (in resina acrilica semitrasparente e pi&ugrave; &ldquo;chiusa&rdquo;) sia nei gruppi ottici, ora con luci diurne verticali e soprattutto con led multipli e &ldquo;modulari&rdquo; che possono ripartire opportunamente il fascio di luce principale. Ridisegnato pure il portellone, con un profilo pi&ugrave; arcuato dello spoiler che suddivide i due lunotti classici, oltre ad essere realizzato impiegando anche il carbonio. Parlando di materiali, rivisti significativamente quelli votati all&rsquo;insonorizzazione, mentre internamente &egrave; stato rivisto il display centrale, ora da 8 pollici anzich&eacute; 7.  All&rsquo;atto pratico, come abbiamo avuto modo di verificare guidando la nuova Prius PHV Plug-in nei dintorni di Girona, l&rsquo;utilizzo della modalit&agrave; elettrica diventa davvero preponderante, grazie al fatto di avere a disposizione qualcosa come 50 km di percorrenza solo a batterie. Questo se volessimo utilizzare la modalit&agrave; EV (praticamente &ldquo;full electric&rdquo;) al posto della HV, che invece &egrave; pi&ugrave; simile all&rsquo;impiego ibrido &ldquo;misto&rdquo; tradizionale, alle quali si sommano la EV City (che allontana ulteriormente l&rsquo;intervento del motore termico, solo quando si chiede la massima potenza) e la Battery Charge (che privilegia la ricarica delle batterie). A queste impostazioni si sommano tre &ldquo;stili&rdquo;: Normal, Power ed Eco a seconda se si vogliano privilegiare le prestazioni oppure i consumi. Per questi ultimi, il dato ufficiale parla addirittura di 100 km/litro, legati ai cicli omologativi e a situazioni tecniche (pneumatici e altro) favorevoli. Preferiremmo tuttavia evidenziare che nell&rsquo;impiego reale il display ci ha rimandato un pi&ugrave; che positivo valore medio di 3,1 litri per 100 km, vale a dire un rispettosissimo 32 km/litro che gi&agrave; basta a ingolosire.  Al di l&agrave; di quanto legato a consumi e risparmio, la Prius PHV Plug-in ha offerto una guida molto piacevole grazie in particolare alla pronta risposta della propulsione elettrica nelle condizioni di traffico o guida mista. Nel totale l&rsquo;accelerazione &egrave; pari a 11,1 secondi (nello zero-cento orari) e si possono raggiungere i 162 km/h da ibrida e i 135 km/h con la sola elettricit&agrave;: il dato maggiore &egrave; in realt&agrave; un po&rsquo; pi&ugrave; basso rispetto alla Prius Full Hybrid perch&eacute; la batteria maggiorata e il differente apparato elettrico portano a un aumento di peso di circa 100 kg, che a sua volta ha comportato una diminuzione dei rapporti di trasmissione. Le dimensioni aumentate del pacco batterie (passato da 56 a 95 celle) hanno comportato lo spostamento da sotto i sedili al vano bagagli, fattore che ne ha diminuita la capacit&agrave; a 360 litri. Un ulteriore limite similare &egrave; che la Prius PHV Plug-in ha un&rsquo;abitabilit&agrave; di 4 posti anzich&eacute; 5. Resta dunque da valutare se tali compromessi vengano adeguatamente compensati, nel nostro impiego quotidiano dell&rsquo;auto, dagli indubbi vantaggi in quanto a efficienza generale, mobilit&agrave; urbana e consumi ridotti, ai quali si aggiunge un tempo di ricarica in modalit&agrave; Mennekes pari a 2 ore (3h10&rsquo; invece con la presa domestica normale).  TOYOTA, LA GAMMA COMPLETA E I PREZZI 

Potenza elettrica aumentata dell&rsquo;83% (fino a 122 cv totali) per la ibrida Toyota che in variante Plug-in ha un&rsquo;autonomia di 50 km senza necessit&agrave; di sfruttare il motore termico

Toyota Prius PHV Hybrid Plug-in: primo contatto

E&#39; un restyling che incide in pi&ugrave; aree, quello di Toyota Yaris. Vale qualcosa come 90 milioni di euro l&#39;ottimizzazione di oltre 900 parti sull&#39;utilitaria che, pur confermando l&#39;impianto generale, adotta uno stile molto diverso dal modello attualmente in vendita. La trasformazione ottenuta modificando i gruppi ottici anteriori e posteriori &egrave; notevole. Non solo nella grafica delle luci diurne a led ma nella disposizione orizzontale dei fari al retrotreno.  Soluzioni da abbinare al &quot;naso&quot; pi&ugrave; pronunciato, sopra una calandra dalle maglie esagonali che occupa la quasi totalit&agrave; del paraurti. Diversa all&#39;apparenza, Toyota Yaris restyling lo &egrave; anche nella sostanza, in particolare con l&#39;introduzione del nuovo motore 1.5 litri VVT-iE, in linea con la normativa Euro 6c, accreditato di un rendimento termico del 38,5% e con soluzioni tecniche - dall&#39;EGR con raffreddamento dedicato, all&#39;estensione della fase di aspirazione oltre il PMI - buone per ottenere un incremento di potenza rispetto all&#39;unit&agrave; 1.3 litri che va a sostituire e una riduzione dei consumi: rispettiamente ottiene un +10% e un -12%. Centoundici cavalli e 136 Nm non saranno comunque il riferimento assoluto all&#39;interno della gamma Yaris, vista la presentazione imminente della variante sportiva, forte di 210 cavalli.&nbsp;  Altre due unit&agrave; affiancheranno il millecinque, si tratta dei ben noti 1.0 tre cilindri da 69 cavalli e 95 Nm e del sistema ibrido 1.5 i-Hybrid da 100 cavalli e 111 Nm (l&#39;unit&agrave; elettrica vale 61 cavalli e 169 Nm). Relativamente alla Yaris ibrida sono da registrare interventi sul servosterzo, la taratura degli ammortizzatori e l&#39;adozione di supporti motore differenti, alla ricerca di un comfort di marcia superiore e una migliore risposta del comando sterzo.  Tutte le Yaris avranno di serie il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida Toyota Safety Sense (frenata d&#39;emergenza, assistente al superamento di corsia, abbaglianti automatici, riconoscimento della segnaletica) e, fatta eccezione per l&#39;allestimento base, gi&agrave; dal livello intermedio la strumentazione dietro il volante si arricchisce di uno schermo multifunzione TFT a colori, da 4.2 pollici.  Volante in pelle, calotte e maniglie esterne in tinta carrozzeria saranno soluzioni proposte anch&#39;esse dall&#39;allestimento intermedio, riservando i cerchi in lega da 15 pollici (16 pollici per la Hybrid Chic) alla versione superiore Mid+, con la variante Chic e la&nbsp; BiTone al vertice dell&#39;offerta, quest&#39;ultima con montanti, tetto e calotte degli specchi a contrasto con la tinta carrozzeria (debuttano il Tokyo Red e Hydro Blue).  LA GAMMA TOYOTA E IL LISTINO PREZZI 

L&#39;aggiornamento apporta modifiche a ben 900 parti. L&#39;1.5 benzina rimpiazza l&#39;1.3, a bordo nuovi rivestimenti e strumentazione TFT

Toyota Yaris, restyling a Ginevra con un &quot;nasone&quot; intrigante

        Il debutto nel mondiale rally &egrave; andato oltre ogni aspettativa, con la Toyota Yaris WRC subito a podio. Al Salone di Ginevra verr&agrave; presentata la variante stradale, accreditata di 210 cavalli ma soprattutto sar&agrave; l'occasione per introdurre un restyling incisivo sia su alcune soluzioni di design che sull'offerta di motorizzazioni. Non ci sar&agrave; spazio sulla Yaris 2017 per il quattro cilindri aspirato da 1.3 litri, in grado di erogare 99 cavalli e 125 Nm di coppia massima. Al suo posto debutter&agrave; un nuovo 1.5 litri contraddistinto da diverse soluzioni tecniche mutuate anche dall'esperienza fatta in campo ibrido. Pi&ugrave; potenza e coppia, consumi ridotti, unit&agrave; in linea con la normativa Euro 6c e pronta per affrontare il ciclo di omologazione Real Driving Emissions. Con 111 cavalli e 136 Nm migliora i valori del milletr&eacute; e le prestazioni in accelerazione e ripresa; il tempo sullo 0-100 km/h diminuisce di 8 decimi e si attesta a 11" netti, in ripresa da 80 a 120 km/h il miglioramento &egrave; di 1"2, con un tempo assoluto di 17"6. La riduzione dei consumi vale il 12% e nel ciclo misto la Yaris 1.5 litri VVT-iE dovrebbe accontentarsi di 4.3 litri/100 km. Cubatura a parte, il VVT-iE ottiene un rendimento termico del 38,5%, non troppo distante dal 40% staccato con la Prius, e introduce diverse novit&agrave; degne di nota. Anzitutto i tecnici hanno lavorato all'incremento del rapporto di compressione, fissato in 13,5:1 e hanno fatto ricorso a una diversa progettazione della camera di combustione, pensata per offrire una maggiore omogeneit&agrave; nella diffusione della miscela aria-benzina. Il ricircolo dei gas di scarico prevede un gruppo EGR con raffreddamento dedicato, EGR funzionale al ricircolo dei gas inerti nel ciclo di aspirazione per abbattere la temperatura in camera di combustione. Terza peculiarit&agrave; del nuovo 1.5 litri, l'adozione di una fasatura variabile lato aspirazione mediante un attuatore elettrico, che interviene ritarando la chiusura delle valvole di aspirazione oltre il punto morto inferiore del pistone materialmente creando la transizione a un motore a ciclo Atkinson. I tecnici hanno, infine, adottato un sistema di raffreddamento a liquido per il collettore di scarico con l'obiettivo di ridurre la temperatura dei gas combusti, vantaggio che alle velocit&agrave; autostradali si trasforma nel non dover ricorrere all'arricchimento della miscela aria-benzina per abbassare la temperatura in camera di combustione.       

Sostituir&agrave; il milletr&eacute; garantendo efficienza e prestazioni superiori con consumi ridotti: ecco come

Toyota Yaris, il restyling avrà un nuovo 1.5 litri

        Toyota &egrave; partner ufficiale del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) fino alla fine del 2024.&nbsp;Sono state consegnate, alla presenza dell&rsquo;ad Toyota Motor Italia, Andrea Carlucci, e del Presidente del CONI, Giovanni Malag&ograve; 25 vetture ibride: 20 Toyota RAV4 Hybrid e 5 Lexus (4 NX Hybrid e 1 RX Hybrid). Toyota&nbsp;&egrave; anche la vettura ufficiale dell&rsquo;Italia Olympic Team.&nbsp;Questa partnership si inserisce nell&rsquo;ambito della collaborazione tra Toyota e il Comitato Olimpico Internazionale in tema di mobilit&agrave;,&nbsp;e prevede che il colosso giapponese dal 2017 lavori al fianco del Comitato Olimpico Internazionale e dei Comitati Olimpici Nazionali di tutto il mondo, per fornire soluzioni di mobilit&agrave; sostenibile, pi&ugrave; sicura ed efficiente, compresi sistemi di trasporto intelligenti, di gestione del traffico urbano, e sistemi di comunicazione da veicolo a veicolo. La partnership supporter&agrave; gli obiettivi della Agenda Olimpica 2020, la visione e il piano di azione per il futuro del Movimento Olimpico che vede nella sostenibilit&agrave; uno dei tre principali pilastri. &ldquo;Per il mondo dello sport si tratta di un giorno importante perch&eacute; sancisce l&rsquo;inizio di un rapporto con un&rsquo;eccellenza del mondo automobilistico. La mia esperienza personale, da imprenditore, mi aveva fatto conoscere la Toyota molti anni fa, permettendomi di intuire che sarebbe diventato un colosso del settore perch&eacute; sapeva anticipare i tempi e percorrere strade coraggiose e innovative &ndash;&nbsp;ha dichiarato Giovanni Malag&ograve;&nbsp;- Per il CONI, la Toyota &egrave; un partner nuovo ma al tempo stesso un partner importante che ha ottenuto successi in tutto il mondo in tema di mobilit&agrave;. Siamo molto soddisfatti per questo accordo che garantisce al Comitato Olimpico Nazionale Italiano un parco auto molto innovativo, vicino ai temi dell&rsquo;ambiente, considerando che utilizzeremo auto ibride e con celle a combustibile, una peculiarit&agrave; lanciata proprio sul mercato dalla Toyota. Oggi sono un&rsquo;azienda leader e siamo particolarmente onorati di celebrare questa intesa che ci consente di viaggiare nel futuro&ldquo;.       

Consegnate al Foro Italico 25 auto ibride, Toyota e Lexus

Toyota è partner ufficiale del CONI

La Toyota GT 86 si presenta nel model year 2017. Sotto la scocca, il sistema di sospensioni e gli ammortizzatori sono stati ricalibrati per offrire prestazioni ancora migliori in fatto di maneggevolezza, stabilit&agrave; e comfort di guida, con un ulteriore incremento della rigidit&agrave; strutturale.  Uno degli affinamenti pi&ugrave; significativi riguarda la modalit&agrave; Track, che limita l&rsquo;intervento del controllo della stabilit&agrave; e del controllo della trazione. Per il design gli affinamenti includono i nuovi gruppi ottici a LED con luci di marcia diurna e indicatori di direzione integrati, un frontale ribassato e un nuovo paraurti anteriore.  Al posteriore spicca un nuovo alettone (optional) che copre l&rsquo;intera larghezza della vettura. Ciascun affinamento, ogni minimo dettaglio, ha contribuito a migliorare la performance aerodinamica dell&rsquo;auto.  I feedback da parte dei clienti sono stati preziosi per affinare ulteriormente la nuova coup&eacute;, soprattutto negli interni, che sfoggiano nuovi materiali e nuovi rivestimenti che impreziosiscono ulteriormente l&rsquo;abitacolo, e grazie anche alle nuove proporzioni del volante che stabiliscono una connessione pi&ugrave; diretta tra veicolo e conducente.  In pista!&nbsp;La modalit&agrave; Track si attiva attraverso un comando posto sulla consolle centrale, il suo inserimento viene poi indicato sul display multi-informazioni dell&rsquo;auto. Questa modalit&agrave; riduce al minimo l&rsquo;intervento del VSC e del controllo della trazione (TRC), consentendo al guidatore di gestire la vettura in autonomia e sfruttarla appieno.&nbsp;Offre &nbsp;la scelta tra quattro impostazioni dei sistemi VSC e TRC. In condizioni di guida normale i sistemi sono entrambi attivi con la possibilit&agrave; di disattivare il TRC quando si marcia su superfici accidentate.    La modalit&agrave; Sport estende invece l&rsquo;accelerazione e il movimento laterale prima che il sistema intervenga, consentendo al guidatore di sfruttare al massimo le potenzialit&agrave; dinamiche della vettura. L&rsquo;introduzione della modalit&agrave; Track &egrave; parte integrante della profonda rivalutazione del ruolo che i sistemi elettronici di controllo ricoprono in termini di maneggevolezza.  Stesso cuore. La motorizzazione della GT86 resta quella originaria, il Boxer Subaru aspirato 2.0 con cilindri contrapposti e trazione posteriore. L&rsquo;iniezione diretta D-4S di Toyota, assicura una risposta immediata della farfalla e livelli di coppia e potenza ottimali in tutte le condizioni. Disponibile con cambio automatico o manuale a sei rapporti, l&rsquo;unit&agrave; 16 valvole DOHC da 1.998cc sviluppa una potenza massima di 200 CV/147 kW a 7.000 giri/min e 205 Nm di coppia in una fascia tra 6.400 e 6.600 giri min. L&rsquo;accelerazione 0-100 km/h si attesta a 7,6 secondi con cambio manuale e a 8,2 secondi con cambio automatico.  TOYOTA GT86, LA SCHEDA TECNICA 

Sospensioni e ammortizzatori sono stati ricalibrati per offrire prestazioni ancora migliori in fatto di maneggevolezza, stabilit&agrave; e comfort

Toyota

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