        Subaru ha presentato Outback Wilderness, la versione dedicata al fuoristrada della sua wagon rialzata. Una serie che probabilmente sar&agrave; estesa anche ad altri modelli del Marchio delle Pleiadi, al momento in commercio sul mercato americano. L&rsquo;altezza da terra ora &egrave; di 24 centimetri, pronta per l&rsquo;offroad, con angolo di attacco di 20 grandi, di uscita di 23,6 gradi e di dosso di 21,2 gradi. Questo grazie anche ai paraurti anteriore e posteriore specifici. Pronta a tutto La trazione ovviamente &egrave; integrale, abbinata al cambio a variazione continua Lineartronic, dispone, altra caratteristica importante di un aggiornamento al differenziale posteriore. Grazie anche a questo Outback Wilderness &egrave; in grado di affrontare strade bianche con pendenze fino al 40%. Affinate anche le sospensioni, per avere una superiore efficienza in fuoristrada pur mantenendo il comfort su asfalto, mentre arrivano due modalit&agrave; di guida aggiuntive nel selettore X-Mode dedicate alla guida su fango e neve. Il motore &egrave; sempre il boxer di 2.4 litri, turbo benzina, capace di erogare 260 cavalli e 277 Nm di coppia. Tanta sostanza si abbina alla forma. Detto dei paraurti, Outback Wilderness presenta una nuova calandra e i fendinebbia esagonali, ovviamente presenti le protezioni in plastica grezza per i passaruota, i cerchi in lega da 17&rdquo; con pneumatici Yokohama dedicati all&rsquo;off-road, la piastra di protezione del motore. Le barre porta-tutto sul tetto possono caricare fino a 320 kg. L&rsquo;abitacolo, dove spicca il display verticale dell&rsquo;infotainment da 11,6 pollici, presenta i sedili in tessuto idrorepellente, lo StarTex, e alcuni dettagli, quali leva del cambio,cuciture e la razza inferiore del volante, in color oro a contrasto: abbinamento ardito. Subaru Outback, il test di Auto        

Presentata la versione dedicata al fuoristrada della wagon rialzata. Al momento per gli USA: anche altri modelli saranno Wildereness

Subaru Outback Wilderness, ecco la specialista

        Il 30 marzo sar&agrave; presentata Subaru Outback Wilderness Edition, versione wild della sesta generazione della "tuttoterreno" giapponese. Un serie speciale, che sar&agrave; lanciata inizialmente negli Stati Uniti, anticipata da due teaser su Twitter.  A new breed of the legendary #SubaruOutback is coming. Tune in to our Facebook Live on 3/30 at 11 AM EDT to watch the reveal of our rugged, most capable Outback yet. Sign up for details at https://t.co/kZgQ0wjPo2. pic.twitter.com/36bJO5ZOmD &mdash; Subaru (@subaru_usa) March 23, 2021    Corazzata come si conviene, con protezioni di plastica grezza attorno ai passaruota, del brancardo, sui paraurti, &egrave; annunciata come la "pi&ugrave; robusta e capace di sempre". Sempre versatile come il modello standard, ma pi&ugrave; specializzata: la versione Wilderness dovrebbe approdare anche su Forester&nbsp;e poi su altri modelli. La grande wagon rialzata a trazione integrale, la Symmetrical AWD, una della caratteristiche storiche della Casa delle Pleiadi, sar&agrave; ovviamente dotata del motore boxer. La nuova piattaforma SGP, oltre a una maggiore efficienza e precisione di guida, garantisce la presenza dei sistemi di ADAS che garantiscono il livello 2 di guida assistita: Subaru chiama il pacchetto EyeSight. Pronta a tutto Se la versione standard presenta angoli di attacco, dosso e uscita molto interessanti - 19,7&deg; 21&deg; 21,6&deg; - Outback Wilderness Edition dovrebbe incrementare queste caratteristiche, sfoderando capacit&agrave; anche per il fuoristrada pi&ugrave; impegnativo.  POV you're the driver... Prepare for a new level of Outback adventure with even more capability and off-road confidence. Tune into the live reveal on our Facebook, 3/30 at 11 AM EDT. Sign up for details here: https://t.co/kZgQ0wjPo2. pic.twitter.com/366R99C9iy &mdash; Subaru (@subaru_usa) March 23, 2021     Subaru, SUV e crossover per il rilancio in Europa&nbsp;       

Versione speciale, annunciata come la "pi&ugrave; robusta e capace di sempre"

Subaru Outback Wilderness Edition, la all terrain diventa selvaggia

        Mentre Oltreoceano rivelava la sportivit&agrave; della coup&eacute; BRZ di seconda generazione, i piani Subaru in l&rsquo;Europa sono rivolti verso tutt&rsquo;altra base di prodotto per provare a risollevare il brand. Il 2020 &egrave; stato un anno critico sul mercato europeo e, in particolare, nel Regno Unito, dove Subaru ha registrato un crollo delle vendite del 68%. Dati relativi al mercato italiano indicano un -25,9%, a 2.114 esemplari immatricolati nei 12 mesi.&nbsp;&ldquo;E&rsquo; stato un anno orribile&rdquo;, la sintesi del responsabile delle attivit&agrave; europee e nel Regno Unito del marchio, John Hurtig, riportate da Autocar, a elencare una serie di ragioni oltre la pandemia, a partire dalla struttura della rete di vendita e proseguendo con il "cliente tipo".  Subaru WRX, i rally e un'immagine oggi diversa Nel confermare la presenza della casa nipponica sul mercato europeo, Hurtig ha spiegato come all&rsquo;immagine guadagnata tra anni Novanta e Duemila, strettamente legata alla sportivit&agrave; delle versioni da rally, si debba ricostruire la percezione del marchio e farlo intorno a prodotti crossover e suv. Dal rinnovamento di Subaru XV con il model year 2021 a quello di Subaru Forester, con la proposta e-Boxer presentata nella seconda met&agrave; dello scorso anno e in attesa di un restyling Forester che dovrebbe essere presentato nei prossimi mesi, &ldquo;Per noi il 2020 &egrave; stato un disastro ma, dal nostro punto di vista, ci attende un buon futuro e un buon percorso, sul quale siamo particolarmente impegnati&rdquo;, ha ribadito Hurting, indicando misure attuate da Subaru con particolare riferimento alla presenza nel Regno Unito. Sfoglia il listino Subaru: tutti i modelli sul mercato Uno dei prossimo passi attesi, sul fronte del prodotto e all'immagine di marca da costruire in futuro, sar&agrave; la presentazione nella prima met&agrave; del 2021 del progetto di suv elettrico sviluppato in collaborazione con Toyota, destinato a un debutto sul mercato entro il 2025.       

Il 2020 &egrave; stato un anno critico per le vendite nel Vecchio Continente e, ancor di pi&ugrave;, nel Regno Unito. Subaru XV e Forester i pilastri per la ricostruzione, superando l'idea sportiva del passato da rally

Subaru, SUV e crossover per il rilancio in Europa

        e-TNGA. Quattro lettere tratteggiano quella che sar&agrave; la base sulla quale nascer&agrave; il primo suv elettrico Subaru. Lettere di casa Toyota, che ha sviluppato un&rsquo;architettura modulare (in foto)&nbsp;nel 2021 su strada con il primo modello a batteria. Lo stesso far&agrave; Subaru, con la presentazione nella prima met&agrave; dell&rsquo;anno di un suv di medie dimensioni, di fatto sovrapponibile per ingombri al Forester, quindi 4,65 metri circa di lunghezza. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Sin dall&rsquo;annuncio della collaborazione tra Toyota e Subaru sul fronte dell&rsquo;elettrico, si &egrave; posto l&rsquo;accento su come, l&rsquo;apporto dei tecnici del marchio delle Pleiadi, sarebbe stato soprattutto sulla gestione della dinamica di marcia sulle quattro ruote. Subaru vuol dire trazione integrale permanente, pertanto, logico immaginare una configurazione di suv elettrico con due motogeneratori. Subaru, l'elettrico e la trazione integrale L&rsquo;anticipazione, su tale fronte, potrebbe essere quanto gi&agrave; rivelato da Lexus, che un proprio suv elettrico sulla scorta di quanto porter&agrave; sulla scena Toyota, lo lancer&agrave; nel 2021 e avr&agrave; lo schema Direct4, di controllo della coppia motrice sulle quattro ruote.  Un sistema con due motori ciascuno da 204 cavalli e 300 Nm, riferimenti sui quali scopriremo quanto il modello Subaru andr&agrave; a differenziarsi. L&rsquo;obiettivo del marchio, sul mercato europeo, &egrave; mirato a una diminuzione delle emissioni medie di Co2 della propria gamma, un impegno passato nel 2020 dal lancio di modelli mild-hybrid con motore boxer nel Vecchio Continente: dalla Impreza al Forester, passando per XV, tre modelli che valgono insieme il 60% dei volumi Subaru in Europa. Sfoglia il listino Subaru: tutti i modelli sul mercato L&rsquo;arrivo del suv elettrico, primo di una serie di modelli sviluppati in collaborazione con Toyota, dar&agrave; un&rsquo;ulteriore sforbiciata alle emissioni di Co2. Ecobonus auto, incentivi prorogati fino a met&agrave; del 2021       

Dopo gli annunci prodotti da Toyota e Lexus, Subaru conferma la presentazione del proprio sport utility a batteria, su architettura modulare Toyota: arriver&agrave; nella prima met&agrave; dell'anno

SUV elettrico Subaru, il progetto e-TNGA debutta nel 2021

Attesissima da chi apprezza, ancora e nonostante tutto, il bel guidare, puro, nuova Subaru BRZ rivela i contenuti di una coup&eacute; compatta che guadagna potenza e coppia, migliora ulteriormente il bilanciamento delle masse ma, a dispetto delle indiscrezioni, non si converte al motore turbo.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il listino di Auto  La produzione partir&agrave; nel 2021, in autunno andr&agrave; su strada negli USA, verosimilmente sar&agrave; nel 2022 che la vedremo in Europa. Un bel progetto per i progressi compiuti sul design, ordinato e nei punti giusti con la matita a calcare i tratti della sportivit&agrave;: passaruota anteriori e posteriori, soglie sottoporta, il volume posteriore. Decisamente bella. Della prima BRZ &ndash; come della Toyota GT86, progetto gemello che seguir&agrave; questa nuova BRZ e diverr&agrave; Toyota GR86 &ndash; si &egrave; spesso detto mancasse di coppia e di un extra di potenza.  Telaio, doti d&#39;eccellenza  Del telaio, solo lodi. &Egrave; stato ottimizzato, reso pi&ugrave; rigido nei valori torsionali del 50%, si arriva al 60% per il dato che direttamente incide sull&rsquo;inserimento in curva, inoltre ha un baricentro ancor pi&ugrave; basso grazie all&rsquo;installazione del motore.    Motore boxer, aiuta a star gi&ugrave;  Ecco, il propulsore resta un aspirato, di cubatura generosa, un 2.4 litri boxer dal quale prendere il vantaggio di leggerezza e abbassamento delle masse per l&#39;installazione sotto al cofano, ma solo 249 Nm di coppia motrice, contro i 205 Nm del boxer 2 litri aspirato della precedente generazione.  E anche sul fronte della potenza, i 228 cavalli sono s&igrave; un passo in avanti rispetto ai 200 cv del 2.0, ci si aspettava tuttavia qualcosa in pi&ugrave;. Smentiti i rumours di un turbo benzina 1.8 litri, nuova generazione sviluppata da Subaru, piuttosto il 2.4 litri aspirato, con iniezione diretta e indiretta firmata Toyota, accoppiato al cambio manuale 6 marce o automatico 6 rapporti con logica Sport mode: produce la doppietta in scalata e, utilizzando i sensori di imbardata, sa quando tenere il rapporto anche al limitatore, anzich&eacute; passare al successivo.  La zona rossa arriva a 7.000 giri/min, non sono state ancora diffuse le prestazioni nel corso della presentazione per il mercato americano, dove la massa dichiarata &egrave; di 1.315 kg, un valore superiore ai 1.243 kg della BRZ di prima generazione europea ma da confrontare una volta che verranno annunciate le specifiche di BRZ per il Vecchio Continente, viste le differenti esigenze di omologazione che si riflettono sul peso complessivo.  Dimensioni invariate, assetto curato  Le dimensioni restano di fatto invariate, con 4,25 metri in lunghezza su un passo di 2,57 metri, per 1,77 metri di larghezza e un&rsquo;altezza circa 1 centimetro pi&ugrave; bassa, a 1,30 metri. Confermato il differenziale a slittamento limitato di serie su tutte le versioni, la duplice offerta di cerchi da 17&rdquo; (215/45 R17) o 18&rdquo; (215/40 R18) e lo schema sospensivo: anteriore MacPherson rivisitato, posteriore a doppi bracci oscillanti, in un sottoscocca opportunamente irrigidito con strutture dedicate per l&rsquo;installazione della sospensione posteriore e con punti di attacco al telaio rinforzati.  Sfoglia il listino Subaru: tutti i modelli sul mercato  Degli interni tutto ruota intorno a elementi come i sedili sportivi e il volante, la verifica &ldquo;sul campo&rdquo; di come si cuce addosso al pilota la nuova Subaru BRZ 2022, piuttosto che dell&rsquo;infotainment connesso da 8 pollici e di una strumentazione digitale da 7 pollici, con schermo personalizzabile e info utili alla prestazione: amperaggio della batteria, temperatura dell&rsquo;acqua, forza G sviluppata durante la guida. Per la sicurezza di marcia, i sistemi Adas del Subaru EyeSight sono presenti a bordo. 

A dispetto delle ricostruzioni di stampa, Subaru conferma un motore aspirato e di grande cubatura, con pi&ugrave; cavalli e coppia e un baricentro ulteriormente abbassato. Nuova BRZ 2022 verr&agrave; commercializzata dal prossimo autunno negli USA

Nuova Subaru BRZ: accento sulla dinamica, resta il motore aspirato

        La seconda generazione di Subaru BRZ debutter&agrave; il 18 novembre. La Casa delle Pleiadi ha rivelato la data e mostrato una anticipazione del modello della coup&eacute; a trazione posteriore. Un breve video di introduzione, l&rsquo;annuncio di &ldquo;state pronti a innamorarvi&rdquo; e un dettaglio del frontale. Subaru non ha fornito indicazioni tecniche del nuovo modello. Che assieme alla sorella Toyota GT86 rappresenter&agrave; una delle poche sportive compatte, a prezzi abbordabili, votate al puro piacere di guida presenti sul mercato. L&rsquo;anticipazione mostra i fari della vettura, che cambiano radicalmente l&rsquo;aspetto frontale di BRZ 2021. La forma pare pi&ugrave; armonica, mentre restano le bombate sul cofano.  Di pi&ugrave; non &egrave; dato sapere, posto che data la piattaforma il nuovo modello non dovrebbe variare molto le dimensioni (la generazione uscente &egrave; lunga 4,24 metri). Probabilmente si mostrer&agrave; pi&ugrave; muscolare, con carreggiate pi&ugrave; larghe. Arriva il turbo? Il motore dovrebbe essere pi&ugrave; potente del quattro cilindri boxer aspirato da 200 cavalli: una versione 2.5 litri turbo, sempre a cilindri contrapposti, potrebbe rappresentare un salto prestazionale notevole. Un elemento importante sar&agrave; il peso della Subaru sportiva: la prima serie partiva da poco pi&ugrave; di 1.200 kg, mantenere o ridurre la massa sarebbe un fattore chiave per offrire l&rsquo;agilit&agrave; che ci si aspetta dal modello. Forester 4Dventure, per il tempo libero       

Sar&agrave; presentata il 18 novembre: sempre "gemella" di Toyota GT86, potrebbe esibire un motore boxer turbo

Subaru BRZ, primo teaser della nuova generazione

        Si &egrave; tenuto lo scorso weekend l'edizione 2020 del Subiefest, uno dei pi&ugrave; grandi raduni al mondo di Subaru, che si tiene ogni anno negli Stati Uniti. L'edizione di quest'anno &egrave; servita a stabilire un record da Guinness dei Primati: quello della pi&ugrave; grande sfilata di vetture Subaru di sempre: si sono radunati ben 1751 esemplari. Una parata che &egrave; riuscita a battere il precedente record, stabilito nel 2015 con 549 auto.  SUBARU E BENEFICENZA Una parata che ha reso entusiasti gli appassionati del marchio giapponese, ma che &egrave; stata svolta nel segno della beneficenza. Al posto di vendere i biglietti, infatti, gli organizzatori hanno preferito che ogni partecipante facesso una donazione all'associazione Feeding America, partner della stessa Subaru. In tal modo, sono stati raccolti proventi sufficienti per avere 50 milioni di pasti da dedicare alle persone pi&ugrave; sfortunate.  La gamma Subaru: consulta il listino completo di Auto! Motori e buone azioni, quindi. Un'iniziativa lodevole, quella del Subiefest, e bella, da parte di Subaru, pronta a lanciare nel 2021 la seconda serie della sua BRZ. La sportiva a trazione posteriore arriver&agrave; in autunno, con uno stile evoluto, moderno e spinta da un 2.4 litri turbocompresso da 260 cv. Nuova Subaru BRZ 2021 debutta in autunno       

L'edizione 2020 del Subiefest, negli Stati Uniti, entra nel Guinness dei Primati: mai avevano sfilato tante auto del marchio giapponese tutte insieme

Il più grande raduno Subaru di sempre: 1751 esemplari da record

        Subaru si mette al servizio degli sportivi e degli amanti dell'avventura, lanciando la nuova Forester 4Dventure. Un'auto che, come lascia intuire il nome, &egrave; stata pensata per il tempo libero e lo sport, anche dove non arriva l'asfalto e quando si rischia di sporcare. Rispetto alle Forester tradizionali, questa versione speciale offre un equipaggiamento specifico per facilitarne l'uso e un look che non passa inosservato. Subaru BRZ e Toyota GR86 verso il boxer 1.8 turbo Per tutte le occasioni Distinguere la versione 4Dventure dalle altre Forester non &egrave; difficile, vista la scelta di stile che &egrave; stata fatta per questo modello. Due le colorazioni disponibili, Crystal White Pearl e Magnetite Grey Metallic, entrambi abbinati agli inserti orange. La Forester sfoggia fari ristilizzati con fondo pi&ugrave; scuro e Led a forma di C, che insieme alle componenti nere della carrozzeria rendono ancora pi&ugrave; aggressiva l'auto.  Ma non &egrave; solo il design a rendere unica questa Subaru. La Casa ha infatti dato vita a un pacchetto pensato per tutti quelli che fanno un uso sportivo e pi&ugrave; estremo dell'auto. Offrendo un allestimento top di gamma con alcune dotazioni speciali, come i sedili, i tappetini e il fondo del baule in materiale waterproof, e una a scelta tra le barre porta bici, porta sci o porta kayak. Subaru XV e-boxer, primo test Ibrida e sicura Come da tradizione sui modelli del marchio delle Pleiadi, sotto al cofano c'&egrave; un motore boxer, che in qui si presenta in versione ibrida denominata e-boxer. Il benzina da 2 litri a iniezione diretta da 150 cavalli e 190 Nm &egrave; stato rivisto nell'80% dei componenti, e lavora insieme a un'unit&agrave; elettrica da 16,7 cv e 66 Nm. La componente ibrida, oltre a ridurre i consumi, abbassa il baricentro della Forester grazie al posizionamento del pacco batterie.  Nata sulla moderna Subaru Global Platform, l'auto &egrave; stata tra le Best in Class EuroNcap 2019 e dispone del sistema di assistenza alla guida EyeSight.La Forester 4Dventure &egrave; gi&agrave; in vendita con un prezzo base di 42.500 euro. Toyota e Subaru, la sfida elettrica parte con un Suv       

La Casa giapponese lancia una nuova versione pensata per le attivit&agrave; sportive e avventurose

Subaru Forester 4Dventure, il SUV si ripensa per il tempo libero

La Subaru SVX appartiene a una categoria di auto che negli ultimi anni &egrave; andata sparendo, quella delle grosse tourer da viaggio, relegate oramai solo a un piacevole ricordo nelle notti di tutti i benzinai d&#39;Italia. Nota ai pi&ugrave; grazie alla sua presenza nei primi episodi del videogioco Gran Turismo (dove appariva con la sua denominazione giapponese Subaru Alcyone SVX), questa Subaru &egrave; una vera perla di ingegneria automobilistica.  FIGLIA DEGLI ANNI &#39;90, MA ATTUALISSIMA  La sua storia risale agli inizi degli anni &#39;90, quando, in piena epoca Toyota Soarer, Nissan 300 ZX, Mitsubishi 3000 GT in Giappone e BMW 850i e Mercedes C140 in Europa, Subaru incaric&ograve; Giugiaro di creare una valida alternativa alle grosse coup&eacute; appena citate. Prendendo spunto dalla Lamborghini Countach e dalla DeLorean DMC 12, il disegnatore italiano mise assieme una vettura che anche oggi appare visionaria e moderna, facendo sfigurare pure alcune auto attuali che, accanto a lei, possono apparire d&eacute;mod&eacute; e prive di carattere.    SOLUZIONI DI STILE ICONICHE  Il frontale a cuneo, basso e accigliato, non fa nulla per nascondere che l&igrave; sotto c&#39;&egrave; un motore boxer, basso e piatto (d&#39;altronde lo fanno apposta). Lasciando scorrere lo sguardo lungo la fiancata dell&#39;auto si incontra un volume centrale che dovrebbe entrare di diritto nei libri di design dell&#39;automobile. L&#39;abitacolo di questa Subaru, a parte finestrini laterali, parabrezza e lunotto che per questioni di sicurezza devono esser di vetro temprato, &egrave; completamente avvolto da una calotta in vetroresina che sembra in tutto e per tutto il tettuccio a bolla di cui sono dotati tutti i moderni aerei da combattimento. Questa soluzione, oltre a essere un esercizio di stile eccezionale, &egrave; anche un&#39;ottimo ritrovato aerodinamico. Le superfici arrotondate che coprono i montanti e che rendono tutto il volume centrale una superficie unica, abbassano notevolmente il Cx (0,29) dell&#39;intero corpo vettura riducendo al minimo tutti i i fruscii aerodinamici e migliorando i - comunque mostruosi - consumi della macchina. Oltretutto dal posto di guida si gode di una visibilit&agrave; e di una luminosit&agrave; eccezionali, dando l&#39;impressione di trovarsi al volante di una cabrio anche senza esserlo.  UN BOXER ASPIRATO CHE HA FATTO SCUOLA  Nonostante sia in tutto e per tutto un bell&#39;oggetto di design e sotto la sua carrozzeria si nasconda una meccanica molto raffinata, il mercato italiano non &egrave; stato benevolo con questo capolavoro di ingegneria anni &#39;90. Forse troppo grossa e sofisticata per entrare nel cuore degli yuppie dell&#39;epoca, ancora oggi questa auto ha il suo bel da dire. Estremamente comoda e controllata, colpisce per la sua dolcezza e per la totale mancanza di sforzo con cui il grosso motore lancia l&#39;auto a velocit&agrave; elevate. Questo grazie al 6 cilindri boxer da 3,3 litri aspirato nascosto sotto al suo cofano. Capace di 230 cv, questo propulsore all&#39;epoca era uno dei pi&ugrave; avanzati in circolazione (aiutando cos&igrave; a giustificare il prezzo di vendita di quasi 100 milioni delle vecchie lire) grazie alle 4 valvole per cilindro, al doppio albero a camme in testa, a un sistema di variazione della lunghezza dei condotti di aspirazione e a una regolarit&agrave; di funzionamento incredibile, ottenuta con la configurazione boxer, ai 7 supporti di banco e agli scoppi ogni 120&deg; di rotazione dell&#39;albero motore. Il tutto all&#39;interno di un pregiato basamento in lega d&#39;alluminio.  La gamma Subaru: consulta il listino completo di Auto!  LA MECCANICA NE RIVELA L&#39;ANIMA  Come da tradizione Subaru, il motore &egrave; poi collegato alle 4 ruote motrici attraverso 3 differenziali che ripartiscono la potenza tra i due assi con una decisa virata verso il posteriore il quale riceve il 65% della potenza e della coppia disponibile, rendendo il comportamento dell&#39;auto pi&ugrave; brioso di come sarebbe altrimenti. A frenare i bollenti spiriti ci pensa per&ograve; il cambio, il quale, nella sua cronica lentezza, rivela come questa vettura sia stata progettata per il mercato americano, meno esigente verso la prestazione dura e pura e pi&ugrave; sensibile nei confronti di morbidezza e comodit&agrave; d&#39;uso, specialmente sui lunghi, lunghissimi tragitti, vero terreno favorevole per quest&#39;auto che sembra nata proprio per percorrere km su km nelle terze corsie delle autostrade. 

In pochi si ricordano dell&#39;ultima granturismo della Casa delle Pleiadi, firmata da un designer importante come Giugiaro

Subaru SVX, la coup&eacute; dimenticata

        Ha provato a resistere al coronavirus, ma dopo la chiusura temporanea degli stabilimenti negli Stati Uniti gi&agrave; annunciata da diverso tempo, proprio ieri Subaru ha deciso di comunicare tramite una nota anche quella delle sue sedi in Giappone. La diffusione del COVID-19 sta ormai costringendo moltissime case automobilistiche a chiudere momentaneamente, mentre alcuni marchi stanno riorganizzando e convertendo la loro produzione per combattere la lotta contro il nemico invisibile. UNRAE, tre miliardi per salvare l'auto Le tempistiche Difficile dare date certe. Per adesso, Subaru ha annunciato che le strutture di Gunma Manufacturing Plant resteranno chiuse dall'11 aprile al primo maggio: 17 giorni lavorativi in tutto. L&rsquo;azienda fa sapere che le attivit&agrave; verranno bloccate a causa di interruzioni della catena di approvvigionamento: in questo tempo si cercher&agrave; di adeguare il volume di produzione in risposta al rapido declino della domanda non solo in Giappone, ma in tutto il mondo. Negli Usa, lo stabilimento interessato &egrave; quello gi&agrave; chiuso di Subaru of Indiana Automotive, che dovrebbe riaprire il 17 aprile. Subaru BRZ Final Edition, arrivederci piccola peste       

Proprio ieri l&rsquo;azienda ha annunciato la chiusura temporanea, dall'11 aprile al primo maggio, delle le strutture di Gunma Manufacturing Plant

Coronavirus, Subaru: dopo gli Usa, stop anche in Giappone

        Subaru BRZ Final Edition, la prima generazione della sportiva dura e pura &egrave; ai saluti.&nbsp;In commercio dal 2012, grazie alle sue doti, le stesse della gemella Toyota GT86, ha rappresentato l&rsquo;esempio del puro piacere di guida a prezzi abbordabili. Grazie alla trazione posteriore, al peso contenuto, all&rsquo;assetto piatto, al baricentro basso e allo sterzo pronto. Tutto mosso dal marchio di fabbrica, il motore boxer due litri aspirato da 200 cavalli. Toyota-Subaru, si intensifica l'alleanza. GT86 e BRZ confermate In Germania &egrave; ordinabile BRZ Final Edition, solo 100 esemplari, a un prezzo di partenza di 40.270 euro. Evidenzia il blu in quasi tutte le parti principali e i dettagli: &egrave; il colore delle Pleiadi. E disponibile nella livrea esterna Silice Crystal Black e soprattutto con la WR Blue Pearl (optional a 100 euro) che evoca i trionfi nei rally. Gli interni mostrano l'infotainment con display da 7&rdquo;, sedili in pelle e Alcantara, numerosi dettagli in blu. I cerchi sono da 17&rdquo;, l&rsquo;impianto frenante &egrave; maggiorato (Brembo con pinze rosse), e ammortizzatori sono gli sportivi Sachs, per non perdere il passo.  La sinergia con Toyota dovrebbe andare avanti, le nuove BRZ/GT86 potrebbero ripartire dalla base GR Supra: si ipotizza un 2.5 boxer aspirato pronto a ruggire. Nuova Toyota GT86, lo sviluppo ha Supra come riferimento       

Serie finale dell'attuale generazione: 100 esemplari per la Germania. Ma in futuro potrebbe arrivare la seconda generazione

Subaru BRZ Final Edition, arrivederci piccola peste

        Sar&agrave; un lungo percorso quello che attende Subaru sulla via dell&rsquo;elettrificazione completa della propria gamma. La casa nipponica ha presentato, a margine di un focus tecnico a Tokyo, gli obiettivi che si propone di raggiungere sul lungo periodo. Prospettive alimentate dalla collaborazione con Toyota, rafforzata nella seconda met&agrave; del 2019, che porter&agrave; a scoprire il primo progetto elettrico a batterie di Subaru tra il 2022 e il 2025. Subaru, tutta la gamma elettrificata&nbsp; Sar&agrave; uno sport utility di segmento C, sviluppato sulla nuova architettura modulare per l'elettrico alla quale lavora Toyota. Rappresenter&agrave; il primo passo verso la creazione di un&rsquo;offerta di elettriche a batteria che, insieme a modelli ibridi e ibridi plug-in, dovr&agrave; portare il marchio a essere presente sul mercato esclusivamente con modelli elettrificati a met&agrave; del prossimo decennio. Un lasso di tempo ben oltre il lungo periodo. Ibrido, gli obiettivi di vendita Pi&ugrave; interessante, invece, dire degli obiettivi dell&rsquo;attuale decennio, l&rsquo;intenzione entro il 2030 di raggiungere una quota del 40% sul volume delle vendite globali con Subaru elettriche e ibride. Ed &egrave;, ovviamente, sulla seconda tipologia di tecnologia che si guarda in particolare per ampi volumi. &ldquo;Sebbene stiamo usando una tecnologia Toyota, vogliamo creare delle auto ibride che siano distinguibili come una Subaru&rdquo;, ha spiegato il responsabile dell&rsquo;area tecnologica, Tetsuo Onuki. Vorr&agrave; dire preservare le caratteristiche-simbolo della casa delle Pleiadi, la trazione integrale simmetrica e il motore boxer. In questo schema tecnico dovr&agrave; inserirsi l&rsquo;ibrido del futuro.&nbsp;       

La collaborazione con Toyota porter&agrave; anche al suv elettrico, entro il 2030 il 40% delle Subaru vendute sar&agrave; ibrido o elettrico: boxer e trazione integrale resteranno tratti distintivi

Subaru, dna boxer e AWD nelle future ibride

        &Egrave; arrivato il tempo di cambiare per Subaru Levorg. Ma il mutamento non stravolge il concetto di familiare dal piglio sportivo. Anche perch&eacute; la variante Model Year 2019 rispetta essenzialmente tutti i crismi che hanno realizzato la vettura al debutto solo pochi anni fa. Per&ograve;, se l'occhio &egrave; attento, noterete che il primo particolare a sparire &egrave; la presa d'aria sul cofano motore. Dettaglio frutto dell'esperienza Impreza e delle pi&ugrave; recenti STi, che garantiva una sorta di continuit&agrave; tra coloro che, per esigenze familiari, si dovevano imbattere in una station wagon. E poi a quel tempo sotto il cofano prendeva posto un motore ad architettura boxer (altro non poteva essere) di 1,6 litri di cilindrata sovralimentato. Propulsore che su alcuni mercati &egrave; rimasto a fare il suo dovere.  Torna l'aspirato Ma se il mercato con cui ti confronti &egrave; quello europeo, allora devi fare i conti con le severe norme anti-inquinamento che rispondono alla &ldquo;magica&rdquo; dicitura Euro 6d-Temp. E questo evidentemente ha messo in crisi i giapponesi, che per adeguarsi alle specifiche di tale regolamentazione hanno deciso di cambiare il motore. Basta turbo 1.6, si ritorna ad una cubatura pi&ugrave; consona al modello Subaru, peccato solo non sia sovralimentata. Infatti ora prende posto il due litri boxer ad aspirazione naturale. Norma rispettata, ma meno cavalli da gestire da parte dell'utente finale. La quota potenza &egrave; scesa infatti al valore di 150, mentre il dato riferito alla coppia indica 196 Nm a 4200 giri/min. Chi invece non cambia di posto &egrave; naturalmente la trazione integrale di Casa Subaru, cos&igrave; come il cambio a variazione continua Lineartronic. Cambio che pu&ograve; essere impiegato anche come un manuale, perch&eacute; prevede (potenzialmente) sette posizioni fisse del sistema. Di fatto la mancanza del turbo si sente soprattutto ai bassi regimi. Una mancanza che si ripercuote pure sul funzionamento della trasmissione Lineartronic. L'effetto frizione che slitta &egrave; dietro l'angolo, se con il pedale dell'acceleratore si va alla ricerca di coppia e cavalli. Situazione che con la precedente unit&agrave; era invece fortemente limitata. Ci&ograve; detto il risultato dell'accoppiata CVT e boxer due litri, palesa un consumo dichiarato di 8,7 l/100 km nel ciclo combinato, secondo gli standard WLTP. Subaru Forester e-Boxer: la prova su strada Dalla sicurezza alla multimedialit&agrave;, tutto &egrave; di serie La vita di bordo rimane pressoch&eacute; immutata rispetto al Model Year precedente, con il display touch da 7" al centro della plancia. Questa volta per&ograve; l'intero apparato di infotainment si arricchisce dei protocolli Apple CarPlay e Android Auto, adeguandosi cos&igrave; al resto della famiglia. In tema di completezza di dispositivi, anche l'apparato EyeSight. Ovvero il &ldquo;cappello&rdquo; sotto cui si trovano l'Adaptive Cruise Control con associato il Lead Vehicle Start Alert, il Line Sway e Departure Warning e gli ulteriori sistemi quali il Pre-Collision Braking System, il Pre-Collision Steering Assist e il Pre-Collision Trottle Management e il Lane Keep Assist. Apparato che fa parte della dotazione standard della rinnovata Levorg. Una vettura che &egrave; stata ingentilita pure sul piano dinamico, rendendo il complesso ancora pi&ugrave; confortevole. Una differenza rispetto al passato non cos&igrave; marcata. E comunque in linea con un'auto che di fatto &egrave; una famigliare. Solo due gli allestimenti previsti per Levorg, la cui differenza sostanziale &egrave; la presenza o meno del sistema di navigazione. La vettura delle Pleiadi sar&agrave; disponibile presso la rete a partire dalla fine di luglio, al prezzo di 32.000 &euro; per la versione STYLE, e di 34.500 &euro; per quella PREMIUM.        

La familiare dal tratto sportivo cambia le carte in tavola. Rientra in gioco il due litri boxer e termina la sua avventura il precedente boxer 1.6 turbo. Sparisce cos&igrave; la presa d'aria sul cofano, ma l'infotainment si adegua alle leggi di mercato

Subaru Levorg Model Year 2019: primo contatto

Un passo alla volta l&#39;intera gamma Subaru si rinnova. Questa volta &egrave; il turno di Forester, giunta alla sua quinta edizione. Sviluppata sul nuovo pianale della Casa delle Pleiadi, rimane fedele nello spirito ai capisaldi che l&#39;hanno resa celebre anche in Italia: robusta, affidabile e squadrata. Poca enfasi allo stile per una vettura che mira certamente alla sostanza. Sostanza che si presenta pure sotto il cofano.    Unica presenza il 2 litri benzina aspirato con architettura boxer. I 150 cavalli di potenza massima possono contare su altrettanti 194 Nm di coppia motrice. Sin qui tutto sembrerebbe nella norma, se non fosse per la presenza di un intero apparo ibrido.  Subaru Outback, la sesta &egrave; pronta a tutto  Solo ibrida  Infatti la nuova Forester porta al debutto europeo il nuovo complesso e-Boxer. Un sistema in cui presenzia un piccolo motore elettrico da 10 kW, collocato tra propulsore endotermico e cambio automatico Lineartronic. Un cambio di tipo CVT utilizzabile pure in modalit&agrave; manuale, grazie al fatto che l&#39;elettronica renda &ldquo;disponibili&rdquo; sette rapporti virtuali. Ovviamente parte del gruppo e-Boxer &egrave; pure un pacco batterie agli ioni di litio da 0,6 kWh. Un lastra sottile posizionata nella parte inferiore del vano di carico. Una collocazione che priva il bagagliaio di un sottovano, ma che in realt&agrave; non limita il potenziale di carico della vettura.  Subaru BRZ Gunma Edition, anima sportiva  Di fatto, con questa configurazione, la nuova Subaru Forester pu&ograve; procedere pure in marcia elettrica. Siamo nell&#39;ordine del chilometro e mezzo, marcando l&#39;acceleratore come fosse velluto. L&#39;intervento dell&#39;elettrico serve per garantire una maggiore spinta all&#39;endotermico, sgravandolo di numerosi &ldquo;lavori&rdquo;, con l&#39;intento di ridurre consumi ed emissioni. Infatti non esiste un tasto per la sola marcia in elettrico, ma una spia sul quadro strumenti vi informa quando state andando solo con il motore da 10 kW.    &Egrave; per&ograve; evidente che la spinta del due litri in configurazione e-Boxer sia un po&#39; fiacca a partire dai primi regimi. Il peso di nuova Forester rappresenta un limite tangibile, mentre il cambio Linertronic conferma parte dei difetti tipici dell&#39;architettura a variazione continua. Dall&#39;altra parte il vantaggio di possedere un pacco batterie cos&igrave; compatto, &egrave; quello di poter contare su di una ricarica sufficientemente rapida. Lungo una strada in discesa basterebbero poco meno di cinque minuti per tornare al 100% di efficienza, sfruttando quasi solamente l&#39;effetto rigenerativo della frenata. Questa configurazione ibrida del due litri boxer arriva pure sul modello XV, che in futuro sar&agrave; ancora disponibile con il 1.6 benzina.  Comfort e spazio  Su strada &egrave; nuovamente il peso l&#39;unico limite percettibile di Forester, ma solo se guida fuori dalle righe. Altrimenti si presenta come una vettura molto confortevole, dotata di un grande spazio a bordo, in particolar modo per i passeggeri della seconda fila, che possono contare su centimetri per le gambe &ldquo;veri&rdquo;.    Dove invece si conferma inarrestabile, in virt&ugrave; del fatto che si tratti pur sempre di un Suv, &egrave; in fuoristrada. Qui la trazione integrale delle Pleiadi da il meglio di s&eacute;, gestita in modo puntuale dall&#39;elettronica. L&#39;altezza da terra di 220 mm &egrave; sufficiente per togliersi diversi soddisfazioni per gli appassionati del genere. Tenendo presente che l&#39;auto &egrave; equipaggiata con delle normali coperture estive.  La nuova Forester arriver&agrave; sul mercato nazionale nel periodo novembre-dicembre, mentre la fascia di prezzi (non ancora dichiarati) dovrebbe aggirarsi in un range che va da 36.000 a 43.000 euro. 

Quinta edizione del SUV delle Pleiadi. Squadrato come vuole la tradizione, &egrave; equipaggiato con il consueto boxer di due litri. Ma questa volta porta in dote il sistema ibrido e-Boxer. In arrivo a fine anno

Subaru Forester e-Boxer: la prova su strada

Outback letteralmente significa entroterra. Poche auto esibiscono un nome che riflette la loro vocazione e la loro efficienza. La sesta generazione di Subaru Outback continua, sempre letteralmente, nel solco.  Al Salone di New York Outback VI &egrave; stata presentata, ribadendo le qualit&agrave; classiche, arricchite da un pacchetto moderno. Il design &egrave; una evoluzione del modello.    Wagon squadrata, ma non banale, alta ben 22 centimetri da terra, votata all&rsquo;offroad, ma comoda e ospitale su strada. Una tuttofare, apprezzata a tutte le latitudini, non molto lontana come concetto ai SUV/crossover e alle all terrain, delle quali &egrave; stata certamente antesignana. E pi&ugrave; originale, a nostro avviso.  Amata, specialmente in USA dove sar&agrave; presentata in addirittura sette allestimenti, esibisce un telaio rinforzato, sospensioni (davanti tipo McPherson, dietro a doppi bracci) ottimizzate.  I motori sono i boxer benzina. Quattro cilindri sia per il 2.5 litri aspirato da 182 cavalli e 239 Nm di coppia sia per il 2.4 litri turbo da 260 cavalli con 375 Nm. Il cambio &egrave; a variazione continua (CVT) con otto rapporti simulati. Di serie ovviamente la Symmetrical AWD, la trazione integrale della Casa.    Gli interni mostrano progressi con largo uso di pelle e ma in particolare per la plancia rinnovata. Meno tasti fisici, con design pulito e piacevole. Spicca lo schermo dell&rsquo;infotainment Starlink, verticale e da 11,6 pollici. Esordio sul modello per l&rsquo;hot-spot wi-fi, musica e audio sono garantiti da un impianto Harman Kardon, a 12 altoparlanti.  All&rsquo;assistenza alla guida provvede il pacchetto EyeSight, che dispone di mantenimento della corsia, assistenza al cambio della stessa e cruise control adattivo. Operativi anche fari led adattivi in curiva, monitoraggio angolo cieco, front view monitor (180&deg; di visuale), frenata automatica in retromarcia, controllo traffico posteriore ed anche head-up display, per completare l&rsquo;evoluzione hi-tech. 

La tuttofare giapponese si rinnova, nella forma e nella sostanza

Subaru Outback, la sesta &egrave; pronta a tutto

Settebello, dopo 30 anni - correva il 1989 - la settima generazione di Subaru Legacy mantiene le doti storiche. In salsa contemporanea ovviamente.  Al Salone di Chicago la Casa delle Pleiadi ha svelato la berlina media, in Italia una Segmento D, realizzata sulla piattaforma modulare del Marchio, la SGP (Subaru Global Platform).  La sostanza, intesa come robustezza generale, buone doti di guida, non cambia, ma viene aggiornata. Le dimensioni aumentano di 4 centimetri (484 cm la lunghezza), le proporzioni restano quelle classiche.  Nessun volo pindarico, nuovi i gruppi ottici, un montante posteriore pi&ugrave; filante. I clienti, generalmente conservatori, delle tre volumi saranno certamente rasserenati dalle forme.&nbsp;  Anche i motori sono una certezza. I benzina boxer, quattro cilindri contrapposti. Il pacifico 2.5 litri aspirato da 182 cavalli e il pi&ugrave; dinamico 2.4 turbo da 260 cavalli.  Gestiti dal un altro classico Subaru, l&rsquo;inossidabile cambio automatico Lineartronic. Ovviamente il pacchetto &egrave; completato dalla trazione integrale, dotata di Active Torque Vectoring.  La meccanica a prova di bomba &egrave; coadiuvata dagli ADAS, con il sistema EyeSight. Di serie Advanced Adaptive Cruise Control, Driver Monitoring System (con riconoscimento facciale per le impostazioni) e Lane Centering.  La grande novit&agrave; di Legacy atto settimo sta nell&rsquo;abitacolo. Dove &egrave; annunciato uno step anche per quanto riguarda la qualit&agrave; dei materiali. Esordisce il display verticale da 11,6 pollici, a guisa di grande smartphone.  Pochi tasti fisici concentrati, comandi climatizzazione ben in evidenza nella parte basse. Comanda il digitale, tra strumentazione e plancia, c&rsquo;&egrave; anche hotspot wi-fi. 

La settima generazione della berlina giapponese conferma l&#39;affidabilissima meccanica, affina il design e rivoluziona l&#39;abitacolo

Nuova Subaru Legacy, ecco la settima generazione

Subaru ha diffuso i primi teaser di Legacy che presenter&agrave; al Chicago Auto Show, che si svolger&agrave; dall&rsquo;9 al 18 febbraio. La media della Casa delle Pleiadi nel 2019 festeggia i 30 anni dalla commercializzazione, durante i quali sono state messe sul mercato sei generazioni.  Arriver&ograve; prima negli USA, il mercato d&rsquo;elezione, nella seconda parte del 2019. Resta una berlina classica nelle silhouette esterna, con qualche concessione a uno stile muscolare (come i passaruota) e alla tecnologia d&rsquo;illuminazione che presenta il must dei fari a Led.&nbsp;    Legacy 2020, come la definisce Subaru non stravolge il suo retaggio di design esterno, molto nei ranghi, riconoscibile come la classica tre volumi del Marchio.&nbsp;   Novit&agrave; invece per quanto riguarda gli interni, che prefigurano quelli dell&rsquo;intera gamma nel futuro prossimo. In plancia esordio per un ampio display verticale, corredato da pochi tasti, mentre sotto ci sono i comandi del climatizzatore. Uno stile &ldquo;verticale&rdquo;, come Volvo, pi&ugrave; da smartphone che da tablet.  Nuova Legacy non &egrave; stata accreditata di dettagli tecnici ufficiali, ma &egrave; chiaro che sar&agrave; dotata della SGP, Subaru Global Platform, la piattaforma modulare della Casa per i nuovi modelli, della trazione integrale Symmetrical Awd, altro Marchio di fabbrica, dei classici motori boxer, probabilmente anche con power unit elettrificate. 

Sar&agrave; presentata al Chicago Auto Show: berlina, di sostanza, con trazione integrale e motori boxer

Nuova Subaru Legacy, teaser della berlina delle Pleiadi

Un bisturi da portare a Laguna Seca, affilato come una katana e riservato agli USA. Subaru WRX STi S209 &egrave; il &ldquo;regalo&rdquo; della divisione sportiva agli appassionati statunitensi, 200 esemplari per celebrare la WRX, la prima STi S a essere offerta in Nord America. E per l&rsquo;occasione non poteva che presentarsi con la scheda tecnica migliore, il motore boxer 2.5 litri da 341 cavalli e pressione di sovralimentazione portata a 1,24 bar rispetto al valore di 1,13 della WRX &ldquo;normale&rdquo;, come un&rsquo;altra differenza tra le due unit&agrave; motrici &egrave; nella presenza di pistoni forgiati su WRX STi S209.&nbsp;  Esteriormente spicca la nuova aerodinamica, ispirata alla WRX STi da corsa, impegnata (e vincente di Classe) alla 24 Ore del Nurburgring 2018, i cerchi BBS forgiati da 19 pollici, l&rsquo;ala posteriore fissa e le carreggiate ampliate, su una larghezza complessiva ben 43 mm superiore.  Quanto si cela alla vista &egrave; la sostanza in grado di offrire prestazioni da vera sportiva. Accorgimenti come gli ammortizzatori Bilstein irrigiditi, la barra antirollio posteriore da 20 mm di diametro, le strutture di irrigidimento applicate al sottoscocca in corrispondenza degli assi, la barra duomi flessibile, accorgimento voluto per abbinare un&rsquo;elevata rigidit&agrave; trasversale a una relativa, maggiore, flessibilit&agrave; longitudinale.  Fanno la loro parte anche le gomme, nell&rsquo;incrementare le prestazioni. Le Dunlop SP Sport Maxx contribuiscono a raggiungere il valore di 1G di accelerazione laterale, supportato dalla trazione integrale simmetrica.  Parla italiano, come spessissimo accade, il comparto freni: Brembo firma le pinze anteriori a 6 pistoncini e i dischi forati, morsi da pastiglie con migliore resistenza al fading nell&rsquo;impegno pi&ugrave; gravoso e ripetuto.  Nel corso del 2019 arriver&agrave; la commercializzazione dei 200 esemplari destinati esclusivamente agli USA, tutti prodotti in Giappone. 

La sigla storica, avviata dalla S201, &egrave; al debutto negli USA. WRX sviluppa la tecnica con soluzioni del progetto schierato nella 24 Ore del Nurburgring. Freni Brembo e assetto affilato come una lama tra gli interventi centrali

Subaru WRX STi S209, a Detroit la prima USA di una S

        Si chiama S209 la versione speciale per il Salone di Detroit che Subaru ha preparato per WRX STI. Il primo teaser, con la griglia che &egrave; tutta un programma, anticipa forme che si prospettano piuttosto aggressive. Il primo filmato mostrato qualche giorno fa evidenziava il grade alettone posteriore e dettagli dinamici piuttosto interessanti. S209 nasce per mantenere alto il prestigio del modello, probabilmente sar&agrave; realizzato in alcune centinaia di esemplari espressamente per il mercato USA. Segue altre prestigiose S del modello, dedicate invece al mercato nazionale, sempre opera della Subaru Tecnica International, la fucina del motorsport del Marchio. Un gradino pi&ugrave; in alto rispetto al passato prossimo, S209, anche se non ancora &egrave; stato annunciato nulla di ufficiale, di upgrade tecnici ed estetici rispetto alle precedenti serie. Pi&ugrave; leggera, probabilmente con il 2.5 litri boxer ancora potenziate. Certamente un downforce pi&ugrave; accentuato, grazie agli alettoni, per migliorare il rendimento in pista. Il reveal sar&agrave; tra una decina di giorni.       

Allestimento speciale per il Salone americano, votato alle massime prestazioni

Subaru WRX STI S209, versione estrema al Salone di Detroit

Il boxer giapponese morde sempre. Al Salone di Detroit Subaru presenter&agrave; una serie speciale di WRX STI, la sua scatenata tre volumi, virtuale&nbsp; erede delle mitologiche auto che tra fine anni Novanta e inizio Duemila hanno vinto tre mondiali rally piloti e tre costruttori.  L&rsquo;ha anticipato con un video &ldquo;From Japan with Love&rdquo;. Il 14 gennaio il modello sar&agrave; svelato: si tratta di una edizione limitata. Concetto simile a quello gi&agrave; proposto per il mercato giapponese nel 2015 e nel 2017.    WRX STI in questa versione spicca per il grande alettone posteriore, gli scarichi modificati e alcuni dettagli aerodinamici pi&ugrave; curati.  Restano ovviamente i punti fermi. La trazione integrale Symmetrical AWD e il&nbsp;boxer 4 cilindri benzina sovralimentato. Che per l&rsquo;occasione potrebbe andare oltre la soglia dei 350 cavalli. 

In Michigan sar&agrave; presentata una versione a tiratura limitata della scatenata tre volumi

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