        Arriva il tre cilindri a metano per la nuova Seat Ibiza. Si tratta del motore a combustione pi&ugrave; virtuoso della gamma. Il&nbsp;1.0 TGI 90 CV abbinato al cambio manuale a cinque marce. Capace di percorrere 100 km con 3 euro di spesa. E' disponibile per tutti gli allestimenti dell'utilitaria ed &egrave; guidabile da neopatentati. Debutta anche il pi&ugrave; commerciabile in tutta Italia TDI a gasolio, con i propulsori 1.6 TDI 80CV (su Reference, Style, XCellence e Business) e 1.6 TDI 95CV (su Style, XCellence, FR e Business), entrambi in abbinamento sempre al cambio manuale a cinque rapporti. Ci sono anche nuovi benzina. Il&nbsp;1.0 Eco TSI 115CV abbinato, per la prima volta su Ibiza, al cambio automatico DSG&nbsp;su tutti gli allestimenti, tranne Reference). E l&rsquo;1.5 TSI EVO 150CV con ACT, che segna il debutto in della Ibiza FR. E' dotato dell'efficiente tecnologia&nbsp;&ldquo;Cylinder on demand&rdquo; Arona, arriva il 1.6 TDI 95 CV Anche il &ldquo;piccolo SUV&rdquo; SEAT si arricchisce con l&rsquo;arrivo della prima versione alimentata a gasolio. Il&nbsp;1.6 TDI 95CV con cambio manuale a 5 marce.       

Cinque nuovi motori per l'utilitaria: quello a gas naturale percorre fino a 100 km con 3 euro

Seat Ibiza, arrivano il 1.0 turbo a metano e i 1.6 diesel

Imprimetevi bene il nome perch&eacute; non viene cos&igrave; facile da ricordalo: Arona. &Egrave; il nuovo mini-SUV della Seat. Praticamente una Ibiza con l&rsquo;aspetto di un piccolo Sport Utility e la meccanica dell&rsquo;utilitaria sotto il cofano. &Egrave; il pi&ugrave; recente dei mini-SUV lanciati sul mercato e non sar&agrave; nemmeno l&rsquo;ultimo perch&eacute; la categoria &egrave; in grosso fermento e nei prossimi mesi ne arriveranno altri. Ormai &egrave; assodato: il 2018 sar&agrave; il loro anno.&nbsp;  Ma cosa sono esattamente i mini-SUV? Sono utilitarie che derivano strettamente da una classica auto del segmento B (quelle lunghe 4 metri), ne conservano la meccanica e quindi anche i motori di piccola cilindrata che garantiscono consumi estremamente contenuti. Di diverso hanno dimensioni leggermente superiori - una decina di cm in pi&ugrave; in lungo e in alto - forma pi&ugrave; scatolata, un design pi&ugrave; intrigante e moderno e soprattutto maggiore abitabilit&agrave; interna grazie al lieve aumento di dimensioni. Stanno avendo un successo sempre crescente - erano 180mila in Europa nel 2010, sono diventati 1,3 milioni nel 2016 - perch&eacute; &egrave; il genere di veicolo che funge da perfetto compromesso tra l&rsquo;utilizzo quotidiano in citt&agrave; e quello di viaggio e tempo libero nel week end.  Come gli altri mini-SUV, anche la Seat Arona deriva da una utilitaria: in questo caso la Ibiza. Della quale conserva i motori (benzina 1.0 3 cilindri da 75, 95 e 115 cv) a cui si aggiunge un diesel TDI 1.6 da 115 cv. Rispetto alla Ibiza, la Arona &egrave; larga uguale (178 cm) ma &egrave; stata allungata di 8 cm (da 406 a 414 cm) e alzata di 11 cm (&egrave; alta 155 cm).&nbsp;Abbiamo provato in anteprima sia la versione benzina pi&ugrave; brillante, la 1.0 tre cilindri da 115 cv con cambio sequenziale DSG, sia il diesel da 115 cavalli.    &nbsp;  &nbsp;  L&rsquo;impressione al volante &egrave; davvero positiva: la Arona sembra pi&ugrave; ricca e elegante della categoria cui appartiene. Possiede numerosi sistemi di aiuto alla guida, oppure orientati al comfort: fra cui l&rsquo;ingresso senza chiave, le luci ambientali, il caricatore wireless per il telefono, il profilo personalizzato di guida per il pilota, il front assist e altri. Alcuni sono di serie nei tre allestimenti - Reference, Style e Xcellence)&nbsp; altri offerti in optional. Volante, plancia e sedili sono quelli progettati per la nuova Ibiza, compreso il display dell&rsquo;infotainment da 5 pollici (che cresce fino a 8&rdquo; negli allestimenti pi&ugrave; ricchi); ha un design recente e moderno con la plancia che ha un andamento orizzontale e lineare. La posizione di guida rialzata, da Sport utility, qualche cm pi&ugrave; alta delle normali utilitarie, infonde maggior sicurezza perch&eacute; c&rsquo;&egrave; l&rsquo;impressione di &ldquo;dominare&rdquo; con il colpo d&rsquo;occhio la strada e il traffico invece di &ldquo;subirlo&rdquo;.    Gli interni sono pi&ugrave; colorati e vivaci perch&eacute; &egrave; prevista la personalizzazione della fascia centrale di plancia, porte e contorno sede del cambio in abbinamento ai colori tappezzeria. I colori sono anche una caratteristica esteriore della Arona: l&rsquo;auto in qualsiasi allestimento risulta a tinte bicolori perch&eacute; il design prevede tre&nbsp;colorazioni diverse per il tetto: grigio, nero oppure un vivace arancio. Questo porta a molteplici combinazioni di colore: ben 68 abbinamenti diversi. Sul montante inoltre &egrave; serigrafata una X che indica la connotazione crossover della Arona.  La Arona &egrave; realizzata sulla base della nuovissima piattaforma MQB A0 (quella della nuova Polo e Ibiza) e questo, oltre a avvantaggiarne l&rsquo;economia di scala costruttiva, consente anche due evidenti vantaggi all&rsquo;acquirente. Siccome la nuova piattaforma &egrave; molto solida, compatta e realizzata con acciai speciali alleggeriti, questo significa che la Arona ha un telaio molto resistente alla torsione, che si ripercuote positivamente sulla guida.    &nbsp;  &nbsp;  Abbiamo guidato la Arona su una strada tortuosa collinare nei dintorni di Barcellona e la maneggevolezza nei cambi di direzione e sui tornanti e anche il poco roll&igrave;o del corpo vettura sono davvero sorprendenti pensando che si tratta di un SUV alto 155 cm. A parte la posizione di guida rialzata, ci si dimentica di essere su uno Sport Utility e sembra di viaggiare a bordo di una utilitaria bassa e compatta. Inoltre il peso contenuto di piattaforma e telaio va a vantaggio della brillantezza e della prontezza in accelerazione e ripresa (e anche dei consumi). Che sono pi&ugrave; che degne a fronte per un&rsquo;auto che eroga poco pi&ugrave; di cento cavalli. La versione a benzina da 115 cv per esempio, dotata del cambio DSG, &egrave; brillante e scattante, favorita anche dal peso contenuto in 1210 kg accelera da 0 a 100 km/h in meno di 10&rdquo; e vanta consumi comunque contenuti: Seat dichiara 20 km/litro, ovviamente secondo il ciclo teorico NEDC. Il turbodiesel da 115 cv invece, nonostante sia circa 100 kg pi&ugrave; pesante, mostra una buona coppia anche se l&rsquo;erogazione &egrave; abbastanza debole sotto i 1500 giri, regime al quale il turbo comincia a &ldquo;spingere&rdquo; con decisione.    La nuova Arona sar&agrave; disponibile in Italia dal mese di ottobre a un prezzo che partir&agrave; da 16.950 euro per la versione 1.0 TSi Reference, con il 3 cilindri da 95 cv a benzina turbo (in futuro arriver&ograve; anche un modello pi&ugrave; economico, da 75 cv aspirato). Esattamente 1300 euro in pi&ugrave; della utilitaria Ibiza di pari allestimento e motore.  A proposito, se vi siete chiesti a cosa si riferisce il nome, ecco spiegato il mistero: &egrave; quello di una citt&agrave;, come tradizione del marchio Seat che sceglie sempre una localit&agrave; per battezzare le proprie auto. Ma in questo caso non si tratta della Arona italiana sul lago Maggiore, ma della omonima citt&agrave; spagnola situata nelle isole Canarie.  SEAT, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO PREZZI   

&Egrave; il pi&ugrave; recente dei piccoli Sport Utility lanciati sul mercato e non sar&agrave; nemmeno l&rsquo;ultimo perch&eacute; la categoria &egrave; in grosso fermento.&nbsp;La Arona sembra pi&ugrave; ricca e elegante della categoria cui appartiene. Arriva questo mese, prezzi da 15.950 euro

Primo test: Seat Arona, il mini-Suv alla spagnola

Appena il tempo di annunciare il restyling di Seat Leon Cupra come il modello pi&ugrave; potente di sempre nella storia del marchio che a Martorell le strappano il primato, per consegnarlo a Seat Leon Cupra R. Appuntamento al Salone di Francoforte, con il 2 litri turbo benzina portato a quota 310 cavalli, 10 in pi&ugrave; di una normale Leon Cupra, a patto di scegliere la R con cambio manuale 6 marce. Per gli irriducibili dell&#39;automazione DSG i vantaggi saranno altri nella scelta di Cupra R rispetto alla versione standard, poich&eacute; la soglia dei 300 cavalli non cambia.&nbsp;  Un&#39;edizione a tiratura limitata, ne saranno prodotti solo 799 esemplari, caratterizzati da un &nbsp;assetto rivisto negli angoli di camber, valori non ancora svelati ma prevedibilmente modificati per migliorare la prontezza di inserimento in curva e l&#39;appoggio in percorrenza. Sottigliezze apprezzabili dai fanatici della guida sportiva, che manterranno la possibilit&agrave; di ritagliare diverse configurazioni di assetto dal selettore DCC.&nbsp;  Impianto frenante Brembo e scarico specifico rappresentano altri interventi al corredo tecnico della Leon Cupra. &nbsp;Quanto al design, le variazioni non seguono certo la sobriet&agrave;. Spiccano i particolari color rame, dai loghi Seat ai baffi sul paraurti anteriore, dalle calotte degli specchietti alla finitura dei cerchi in lega. L&#39;applicazione di particolari in fibra di carbonio - splitter, minigonne, elemento simil-diffusore al posteriore -, il diverso raccordo del paraurti con i passaruota e lo spoiler sul tetto convincono maggiormente. &nbsp;Tra i dettagli distintivi all&#39;interno troviamo il rivestimento in Alcantara per volante e leva del cambio, abbinato a inserti in carbonio.  Novit&agrave; Arona, aspettando il suv grande  Altre importanti novit&agrave; saranno svelate in pubblico da Seat a Francoforte. Anzitutto sar&agrave; teatro della presentazione del crossover urbano Seat Arona. Medesimo pianale di Seat Ibiza, ovvero l&#39;MQB A0, gli ordini apriranno in concomitanza con l&#39;anteprima al salone, il 12 settembre.&nbsp;  Sempre in campo suv, ma due segmenti pi&ugrave; su, dal 12 al 25 settembre si potr&agrave; votare il nome del terzo sport utility Seat. Ben 10.130 proposte giunte alla casa spagnola, tra le quali a svettare sono le &quot;finaliste&quot;: Abrera, Alboran, Aran, Aranda, Avila, Donosti, Tarifa, Tarraco, Teide. Prevalentemente nomi di citt&agrave; spagnole, citt&agrave; come Avila e Donosti (San Sebastian in basco), affiancati dall&#39;isola di Alboran e dal vulcano Teide.&nbsp;  LA GAMMA SEAT E IL LISTINO PREZZI 

Sar&agrave; proposta in tiratura limitata e verr&agrave; affiancata dalla prima mondiale del suv urbano Seat Arona. Scelta la rosa di nomi del suv in arrivo nel 2018, si potr&agrave; votare dal 12 al 25 settembre

Seat Leon Cupra R, a Francoforte non solo 10 cavalli in pi&ugrave;

        Immaginate un bambino che, nella Madrid degli anni &lsquo;70, ancora soggiogata dal regime franchista e parecchio distante dal mondo industriale del resto d&rsquo;Europa, viene fulminato da uno spot televisivo che promuove un&rsquo;auto all&rsquo;epoca singolare: la Fiat 128 Sport, variante sportiva a tre porte della popolare berlina che aveva motorizzato molte famiglie, in Italia e in Europa. &ldquo;Fu per me una folgorazione, rimasi attonito, e con la merendina in mano, alla vista di quella sportiva cos&igrave; accattivante, con quel montante posteriore sinuoso e rotondo, piacevole da vedere. E da disegnare: infatti da quel momento riempii i fogli bianchi del mio quadernetto di 128 Sport, di ogni colore, di ogni grandezza&rdquo;. Chi parla &egrave; Alejandro Mesonero, 49 anni, volto sorridente da spagnolo in gita e chief-designer della Seat, il marchio emergente nel colosso VW che, nel 2016, ha fatto segnare un bel segno &ldquo;+&rdquo; con un bilancio in attivo di 143 milioni di utile operativo. Merito di questa ripresa sono state anche le ultime due proposte sul mercato: la Ateca e la Leon ristilizzata. Modelli che anticipano la nuova Ibiza, l&rsquo;auto che fin dalla prima generazione, apparsa nel 1984, ha costituito una vera e propria task-force commerciale per Seat con 5,4 milioni di esemplari venduti. La quinta serie &egrave; uscita dai... quadernetti di Mesonero, come ci racconta accarezzando i fari triangolari della nuova arrivata: &ldquo;Non &egrave; stato facile, due anni fa, partire da zero e ricreare per questa automobile simbolo del nostro marchio un&rsquo;idea di futuro, coniugando la sportivit&agrave; che &egrave; da sempre nel Dna Seat alla raffinatezza che volevo esaltasse la quinta generazione.Mi &egrave; venuta incontro la nuova forma data all&rsquo;Ibiza, pi&ugrave; larga rispetto alla precedente e con carreggiate maggiorate di ben 9 cm. Il frontale &egrave; la parte dove &egrave; cambiata maggiormente: l&rsquo;ho reso pi&ugrave; largo e aggressivo, senza cambiare il logo Seat come ci era venuto in mente in un primo momento Quello &egrave; e rimarr&agrave; la firma sui nostri modelli. Ho pensato a un cofano con una vistosa scalfatura centrale che desse un&rsquo;idea quasi racing e , soprattutto, a gruppi ottici triangolari. Design ripreso in altri dettagli della Ibiza, basta guardare la forma degli specchietti esterni, anch&rsquo;essi triangolari. Perch&eacute; il triangolo? A mio parere &egrave; il simbolo della perfezione, con i tre lati che possono essere uguali tra loro ma anche no. &Egrave; una figura geometrica che mi ha sempre colpito perch&eacute; fornisce una visuale stabile anche se ruotata su stessa. Ed un&rsquo;icona stilistica&rdquo;. La nuova Ibiza, che arriva dopo il primo Suv della Casa spagnola, ossia la Ateca, rappresenta anche uno sforzo per differenziarsi dagli stilemi di Audi, Volkswagen e Skoda: &ldquo;Seat &egrave; stato per anni il brand dell&rsquo;Auto Emotion, della sportivit&agrave; applicata a modelli di serie, anche popolari. Oggi intendiamo aggiungere quel tocco di raffinatezza e quel respiro sofisticato che mancava. Salite a bordo della nuova Ibiza e vi troverete al cospetto di una plancia diversa da tutto quello che &egrave; sportivit&agrave; allo stato puro: abbiamo puntato a rendere evidente la ricerca dell&rsquo;eleganza, seppur minimalista, nella consolle centrale, nelle bocchette d&rsquo;aerazione pi&ugrave; sottili, nel volante e, soprattutto, nella divisione in due nette sezioni orizzontali della stessa. Ho pensato, per quella zona, a un fascione in plastica rigida, che riprendesse la tinta esterna della carrozzeria, per rendere pi&ugrave; evidente questo ordine delle cose. Il resto lo fa il display touchscreen da 8&rdquo; che fa comparire o scomparire le indicazioni di selezione ai lati dello schermo per facilitare l&rsquo;uso dei comandi. &Egrave; facile da usare e anticipa la filosofia dell&rsquo;auto connessa con semplicit&agrave; e immediatezza che esalter&agrave; tutti i nostri prossimi modelli: dall&rsquo;Arona, che faremo vedere al prossimo Salone di Francoforte e debutter&agrave; in concessionaria a fine anno, allo sport utility di taglia XXL che vedr&agrave; la luce nel 2018&rdquo;. Poi Mesonero torna a quello spot della Fiat 128 Sport, ai suoi 8 anni, al primo quadernetto e alle matite: &ldquo;In fondo &egrave; cambiato poco da allora: c&rsquo;&egrave; l&rsquo;immaginazione del bambino che &egrave; diventato lo stilista di oggi, con (ride ndr) ben altre responsabilit&agrave; quando si mette a disegnare un&rsquo;automobile. Ma con un grande, enorme rispetto per il mondo del design italiano: ritengo che l&rsquo;epoca d&rsquo;oro dello stile applicato all&rsquo;automobile sia quella degli anni &lsquo;60-&rsquo;70 e della vostra meravigliosa batteria di fuoriclasse dello stile, da Giorgetto Giugiaro, la cui prima Golf &egrave; un monumento alla perfezione, a Bertone, a Pininfarina e agli altri eccellenti carrozzieri che hanno insegnato a noi giovani come affrontare un foglio bianco. Walter de Silva &egrave; stato il tramite tra quel passato cos&igrave; glorioso e il futuro&rdquo;.       

"Questa figura geometrica significa perfezione, stile e pulizia delle forme. E sulla Ibiza fari e altri dettagli hanno questa filosofia"

Seat Ibiza, il triangolo perfetto raccontato dal designer Mesonero

        La quinta generazione di Seat Ibiza &egrave; gi&agrave; ordinabile, ma sar&agrave; solo a settembre che far&agrave; il debutto commerciale. L'occasione offerta dal Salone di Parco Valentino, cos&igrave;, &egrave; ghiotta: avvicinare l'utilitaria spagnola per la prima volta in Italia. Non sar&agrave; solo un apprezzarne le linee tese e spigolose, Seat Italia offrir&agrave; la possibilit&agrave; agli appassionati di sedersi al volante per un test drive. Stravolge stile e contenuti, si fa pi&ugrave; spaziosa, una presenza su strada che beneficia della larghezza creciuta di ben 9 centimetri, opportunit&agrave; offerte dal pianale MQB A0. All'interno del gruppo Volkswagen, Seat Ibiza (leggi la prova su strada) porta al debutto la piattaforma sulla quale nascer&agrave; anche il prossimo suv urbano, Seat Arona, e la nuova Polo. Tre allestimenti al lancio, Ibiza si pu&ograve; ordinare nelle versioni Style, FR ed XCellence. Sotto il cofano spazio per i turbo benzina TSI 1.0 da 95 e 115 cavalli, la variante aspirata da 75 cavalli, successivamente il vivace 1.5 Evo TSI da 150 cavalli; le alternative a gasolio ruoteranno tutte intorno all'1.6 TDI in tre declinazioni di potenza: 80, 95 e 115 cavalli. Interessante novit&agrave; ecologica, il bifuel a metano 1.0 TGI da 90 cavalli.&nbsp; Ibiza sar&agrave; la vedette dello stand Seat a Torino, non l'unica presenza. Da Barcellona al capoluogo piemontese, poche settimane dal debutto, Seat Ateca sar&agrave; in veste FR, allestimento che mancava nell'offerta del suv di segmento C, caratterizzato dalle note di stile pi&ugrave; sportive di quella Formula Racing che fa parte della storia Seat.&nbsp; Sportivit&agrave; senza compromessi, oltre i dettagli estestici, con Seat ST Cupra, la pi&ugrave; potente Cupra mai realizzata, con i suoi 300 cavalli (leggi la prova su strada). Versione stradale sullo stand, declinazione pistaiola ST Cupra Cup il 10 giugno, quando sar&agrave; tra le strade di Torino, schierata nel Gran Premio Parco Valentino e verr&agrave; affiancata dalla Seat Leon Cup Racer.&nbsp;       

Le Leon da corsa impegnate nel Gran Premio di Parco Valentino, la nuova Ibiza in mostra e con la possibilit&agrave; per il pubblico di effettuare le prime prove su strada

Seat: al Parco Valentino Ibiza da testare, Leon Cup da ammirare

C&#39;&egrave; l&#39;Ateca,a breve di sar&agrave; l&#39;Arona, ma arriver&agrave; anche il terzo SUV di Seat, quello a sette posti. Il cui nome sar&agrave; scelto dagli appassionati sul web. Idea per rendere il modello pi&ugrave; sentito dal pubblico. Il progetto social nasce con l&rsquo;hashtag #SEATseekingName. Il grande Suv 7 posti arriver&agrave; nel 2018. IC&#39;&egrave; un paletto: dovr&agrave; portare un nome della toponimia spagnola.  L&#39;iniziativa ha luogo su&nbsp;seat.com/seekingname e a livello nazionale su seat-italia.it.  Seat ha ricevuto oltre 500 proposte provenienti da diversi punti della Spagna per dare il nome al nuovo modello. Il&nbsp;Presidente Luca de Meo ha detto: &ldquo;Seat ha deciso di invitare tutti gli appassionati del Marchio a presentare e, successivamente, votare il nome del nuovo SUV, chiamato a diventare l&rsquo;emblema del Brand e a fare storia. Per dare inizio a #SEATseekingName abbiamo ridefinito la consueta procedura, per coinvolgere sia gli spagnoli ma anche tutti i fan del marchio SEAT nel mondo, dall&rsquo;inizio alla fine del progetto&rdquo;.  Queste le fasi. Fino al 22 giugno, e per la prima volta nella storia del Marchio, il pubblico potr&agrave; proporre un nome per il nuovo modello. Oltre al criterio del rispetto della toponimia spagnola, Seat terr&agrave; conto anche di altri criteri quali il fatto che il nome sia in linea con i valori del Brand e che sia facilmente pronunciabile in tutte le lingue. In questa fase, si prenderanno in considerazione tutte le proposte pervenute, indipendentemente dal numero di partecipanti che le suggeriranno.   Tenendo in considerazione i criteri descritti, nella fase di preselezione delle proposte interverranno esperti, oltre a clienti di diversi Paesi nei focus group che organizzer&agrave; la Marca, e verranno svolti dei test nei vari mercati per scegliere almeno tre nomi che parteciperanno poi alla votazione finale. L&rsquo;annuncio dei nomi finalisti scelti tra tutte le proposte arrivate, verr&agrave; fatto il 12 settembre in occasione del Salone dell&rsquo;Automobile di Francoforte.  Dal 12 al 15 settembre, l&rsquo;operazione si allargher&agrave; e tutti potranno partecipare, votando il nome preferito tra i finalisti presentati. Il nome vincitore sar&agrave; quello che raccoglier&agrave; il maggior numero di consensi.  Entro il 15 ottobre, Seat annuncer&agrave; il nome scelto dal pubblico per il nuovo SUV della Marca. &nbsp; 

I nomi finalisti saranno svelati a settembre e il vincitore sar&agrave; annunciato a ottobre

Seat, il nome del grande SUV lo sceglier&agrave; il web

Seat Ateca FR, al Salone di Barcellona (11-21 maggio) far&agrave; il suo esordio l&#39;allestimento sportivo del nuovo (e primo) SUV del Marchio iberico.  Contraddistinto dalla ricerca del dinamismo, l&#39;acronimo sta per&nbsp;Formula Racing, si aggiunge agli altri allestimenti&nbsp;Reference, Style e Xcellence. Diventanto il top di gamma. Il logo appare sul frontale e sul portellone posteriore. Non passanno inosservate le barre sul tetto e le cornici dei finestrini in nero.   La griglia frontale, nera, &egrave; dedicata al modello, come il paraurti parte anteriore e i fendinebbia. I cerchi in lega da 18&quot; sono i Performance. Dietro il lunotto sta tra tre spoiler, due a lato e uno sopra. All&#39;interno il logo FR appare sui battitacco. Ci sono il volante multifunzione in pelle con cuciture rosse e e sedili sportivi di serie in Alcantara: la pedalierain alluminio.  Tra i motori spicca il 2.0 TSI da 190 CV abbinato alla trazione integrale 4Drive (con sistema di controllo del chassis adattivo) e al cambio DSG a sette marce. Ma ci sono anche i manuali e la trazione anteriore. Le potenze dei propulsori partono da 150 cavalli.  Dotazione. Presenti il Full Link, il Seat Navi System con schermo touch da 8&quot;, 2 USB, il portellone posteriore elettrico, sistema di parcheggio automatico, sensori posteriori, cruise control adattivo, rilevamento dell&#39;angolo morto e sistema di allerta del traffico posteriore. Un bel pacchetto. 

Allestimento sportivo, con il TDI con potenza fino a 190 cavalli

Seat Ateca FR, il SUV spagnolo in salsa piccante

Formula Racing, per comodit&agrave; FR. Allestimento sportivo di casa Seat, da met&agrave; maggio sbarcher&agrave; anche su Seat Ateca. FR vuol dire dettagli differenti per il suv, contenuti all&#39;altezza dello step Xcellence, ma un target diverso. Debutter&agrave; al Salone di Barcellona, il prossimo 11 maggio, poi nelle concessionarie, con motori turbodiesel e turbo benzina, potenze tra i 150 e 190 cavalli. Estremi che vedranno il 2.0 TDI e il 2.0 TSI protagonisti. Quest&#39;ultimo sar&agrave; abbinato di serie alla trazione quattro ruote motrici 4Drive e al cambio DSG 7 marce, alternativa al manuale 6 marce, standard sulla motorizzazione 150 cavalli. In attesa di conferme, anche il 2.0 TDI 190 cavalli potrebbe far parte della &quot;famiglia&quot; Ateca FR.&nbsp;  Come cambia rispetto agli allestimenti fino a oggi a listino? Cerchi da 19 pollici bicolore, passaruota e minigonne in tinta, l&agrave; dove il suv sfoggia le protezioni in plastica nera che ci si aspetta da un suv. Nuovo paraurti, con inserti simil alluminio, gli stessi proposti alla sotto le portiere. Barre sul tetto e cornice dei finestrini saranno entrambe nere, finitura lucida, invece, per le maglie della calandra e il montante B.&nbsp;  Seat Ateca, la prova  I fendinebbia a led e l&#39;ovvio logo FR completano la caratterizzazione estetica, insieme allo spoiler pi&ugrave; ampio e i profili aerodinamici verticali, ai lati del lunotto, per staccare i flussi e ridurre le turbolenze. All&#39;interno di Ateca FR spazio alla pedaliera in alluminio, le soglie battitacco dedicate e, soprattutto, i sedili sportivi rivestiti in Alcantara e cuciture rosse, accostamento ripreso anche sul volante.  Nel 2018 il terzo suv Seat  Per assecondare al meglio l&#39;indole sportiva restituita dagli interventi estetici, il selettore delle modalit&agrave; di guida con regolazione dell&#39;assetto DCC far&agrave; parte della dotazione di serie, al pari dello sterzo progressivo. &nbsp;  LA GAMMA SEAT E IL LISTINO PREZZI 

Ordini aperti da met&agrave; maggio, dopo l&#39;anteprima al Salone di Barcellona. Nuovo step di potenza per il motore 2.0 TSI, di serie 4Drive e cambio DSG

Seat Ateca FR, in arrivo l&#39;allestimento sportivo

La presentazione dei risultati d&#39;esercizio 2016, i migliori della storia per il marchio, con un utile operativo di 143 milioni di euro, non poteva restare evento a s&eacute;. Per l&#39;occasione, primo sguardo al futuro suv medio Seat. Arriver&agrave; nel 2018 su strada e andr&agrave; a posizionari al di sopra di Ateca, proposta compatta con i suoi 4 metri e 36 centimetri di lunghezza. Rappresenter&agrave; il terzo anello della gamma di crossover e suv in salsa spagnola. Seat Arona &egrave; dietro l&#39;angolo, la scopriremo quest&#39;anno, un crossover urbano sviluppato sul pianale della nuova Ibiza, MQB A0, mentre per il suv di segmento superiore - dopo Arosa e Ateca la terza &quot;A&quot;? - pogger&agrave; sul pianale MQB A2.  Produzione a Wolfsburg, progetto e sviluppo a Barcellona. Avremo un prodotto dalla duplice configurazione degli interni, abitacolo 5 o 7 posti, soluzione gi&agrave; proposta su Volkswagen Tiguan Allspace e Skoda Kodiaq, entrambe in quota 4 metri e 70 centimetri di lunghezza. Le prime indicazioni utili sul design arrivano da due teaser, presentati nel corso della conferenza sui risultati finanziari.  Anteriore con fari a trapezio rovesciato, piuttosto diversi da Ateca, al pari della firma luminosa a led. Cofano motore scolpito dalle nervature centrali. &laquo;Questo modello ci porter&agrave; nuovi clienti, promuover&agrave; l&#39;immagine del brand e avr&agrave; un effetto notevole sulla nostra capacit&agrave; di generare utili. La produzione del nuovo suv a Wolfsburg, il cuore del gruppo, rafforzer&agrave; i legami tra la Seat e Volkswagen.  La Seat &egrave; diventata una societ&agrave; solida, passata chiaramente da una fase di ripresa a una di consolidamento. E ora siamo alle prese con sviluppo e crescita&raquo;, ha commentato il presidente Luca de Meo.  LA GAMMA SEAT E IL LISTINO PREZZI 

La presentazione dei risultati finanziari 2016 &egrave; stata l&#39;occasione per svelare le linee di un prodotto destinato a posizionarsi sopra Ateca

Seat, anticipato il terzo suv: arriver&agrave; nel 2018

Seat vuole produrre biometano, una delle vie pi&ugrave; green per alimentare motori termici, sfruttando la depurazione delle acque reflue.&nbsp;La Casa spagnola ha stipulato una sinergia con Acqualia, societ&agrave; idrica iberica a questo scopo. Dando vita al progetto LIFE+ Methamorphosis.  Il processo &egrave; &ldquo;sgradevole&rdquo; ma semplice e con un finale virtuoso. Le acque reflue, frutto di scarti di zone industriali, agricole e domestiche, sono piene di sostanze organiche e inorganiche. Se messe in grandi vasche si separano dalle sostanze, divenute liquame.  Questo liquame grazie alla purificazione alla fermentazione permette di produrre il biometano. Perfetto per l&rsquo;autotrazione, capace di azzerare o quasi le emissioni di CO2.  Seat e Acqualia hanno valutato che con il biometano prodotto dalle acque reflue di una citt&agrave; di 50.000 abitanti un&rsquo;auto CNG potrebbe percorrere 5.000.000 di km.&nbsp;  Nello specifico il progetto LIFE+ Methamorphosis prevede impianti di depurazione e trasformazione delle acque reflue capaci di gestire ogni giorno 10.000 metri cubi di liquami, pruducendo 1.000 metri cubi di biometano. Carburante verde adeguato ad rifornire 150 auto che percorrono 100 km al giorno. 

Il progetto LIFE+ Methamorphosis prevede la depurazione dei liquami e la produzione del biogas

Seat sperimenta il biometano dalle acque reflue

Per la Seat, la Leon &egrave; di importanza fondamentale al punto di averla definita come un cavallo da battaglia.  Negli ultimi anni ha permesso al marchio spagnolo di fare un vero e proprio salto di qualit&agrave; che si &egrave; riflesso molto positivamente su consegne, vendite e fatturati. Giunta al momento del restyling l&rsquo;intera gamma della Leon, dalla tre porte SC alla station wagon ST, &egrave; stata ritoccata esteticamente in modo molto sobrio. Anche perch&eacute; lo stile ha rappresentato uno dei punti forti del modello.  Le modifiche riguardano la forma dei paraurti e le luci, che ora sono a Led davanti come dietro, con vantaggi in termini di visibilit&agrave; cos&igrave; come di risparmio energetico. La calandra &egrave; ora leggermente pi&ugrave; larga e dotata di specifiche cromature sulla versione Xcellence, la pi&ugrave; riccamente equipaggiata e introdotta per l&rsquo;occasione. Le altre versioni sono la Style, la X-perience, incline al moderato fuoristrada, e la FR, la pi&ugrave; sportiva in attesa della nuova Cupra da 300 cavalli che adotta la trazione integrale 4Drive gi&agrave; disponibile su alcuni modelli. La tavolozza dei colori della carrozzeria si arricchisce, da parte sua, di tre nuove tonalit&agrave; in rosso, blu e violetto.  Le novit&agrave; pi&ugrave; importanti si possono notare negli interni, con la Xcellence che porta al debutto il nuovo touchscreen da 8 pollici, terminale del Media System Plus. Comprende 10 pagine dalle quali accedere alle varie funzioni. &Egrave; molto semplice anche la gestione delle cinque modalit&agrave; della guida autonoma tra corsie per velocit&agrave; sino a 60 km/h.  In arrivo c&rsquo;&egrave; la strumentazione digitale mentre sono gi&agrave; disponbili riconoscimento della segnaletica, frenata d&rsquo;emergenza in citt&agrave; e regolatore automatico degli abbaglianti. Per prima abbiamo guidato la cinque porte 1.6 TDI con il nuovo motore da 115 cavalli che su strada conferma le ottime qualit&agrave; di equilibrio e un prevedibile comportamento in curva. Il motore non &egrave; esuberante, anche se ha un&rsquo;ampia fascia di utilizzo. La velocit&agrave; massima &egrave; di 197 km/h con un tempo di 9&rdquo;8 in accelerazione da 0 ai 100 orari. Piace anche la trasmissione DSG a sette marce, alternativa a un comunque gradevole cambio manuale a sei marce. 

Piacciono tenuta di strada e comportamento omogeneo in curva. Buon livello di confort e consumi contenuti con il TDI 1.6 da 115 cavalli.

Seat Leon, i segreti del restyling

Barcellona -&nbsp;In 33 anni, l&rsquo;Ibiza ne ha fatta molta di strada, e con essa la Seat, che inizi&ograve; il suo nuovo corso proprio con la prima generazione della vettura, datata 1984.  Tra le chicche aveva la linea firmata da Giorgetto Giugiaro e il supporto tecnico della Porsche. I tempi sono cambiati e per quella che &egrave; la quinta generazione dell&rsquo;Ibiza il marchio spagnolo &egrave; ampiamente in grado di fare tutto in casa. Supportato in questo dall&rsquo;appartenenza al gruppo Audi-Volkswagen che ha scelto la nuova Seat per il debutto della piattaforma MQB A0.  Si tratta di un pianale ultramoderno della nuova serie prodotta dal gruppo, che sar&agrave; disponibile per le vetture compatte di categoria inferiore a quella della Golf, dell&rsquo;Audi A3 e della Leon che hanno portato al debutto il telaio MQB. La nuova Ibiza &egrave; pi&ugrave; larga di 87 mm, pi&ugrave; corta di 2 mm e pi&ugrave; bassa di 1 mm della precedente. Il tutto con un passo aumentato di 95 mm, particolare sfruttato per incrementare l&rsquo;abitabilit&agrave; degli interni.  Anche il vano bagagli ha usufruito di una maggiore disponibilit&agrave; di spazio, con il volume cresciuto di 63 litri sino a un totale di 355 litri. Le differenze stilistiche sono comunque certamente meglio percepibili, con la linea che avvicina, soprattutto nel frontale, la nuova Seat alle pi&ugrave; recenti Leon ed Ateca. I fari di forma triangolare incorporano luci diurne a led che ne sottolineano la sagoma mentre la calandra ha uno stemma pi&ugrave; grande. La moderna lavorazione della carrozzeria ha permesso di ottenere spigoli acuti delle lunghe nervature che corrono lungo le fiancate, che danno un aspetto muscoloso alla vettura. Le luci dietro sono larghe e si integrano con i giochi di linee voluti dalla squadra di designer.  A bordo, spaziosit&agrave; a parte, c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di scegliere tra diversi allestimenti e una lunga serie di equipaggiamenti. Non mancano, nel ventaglio delle opzioni, sistemi di sicurezza come riconoscimento dei pedoni, cruise control adattivo, segnalatore della fatica del guidatore. Si pu&ograve; poi essere connessi a Internet in ogni momento grazie al potenziatore di ricezione dell&rsquo;antenna del telefono.  Gli smartphone possono essere ricaricati anche con il sistema a induzione senza cavi ed essere collegati allo schermo centrale da 8&rdquo; che, se presente, &egrave; di fatto la centrale di tutto il sistema di infotainment e di controllo di varie funzioni.  La nuova Ibiza &egrave; in consegna a partire dal mese di giugno. La gamma dei motori &egrave; composta anzitutto dai tre cilindri 1.0 TSI in configurazione da 95 o 115 cavalli, cui seguir&agrave;, entro fine anno, un interessante 1.5 TSI a quattro cilindri da 150 cavalli. I turbodiesel sono tutti 1.6 TDI da 80, 95 e 115 cavalli. Alla gamma si aggiunger&agrave; un tre cilindri a metano da 90 cavalli. Oltre ai cambi manuali a cinque e sei marce &egrave; disponibile il DSG a doppia frizione a sette marce. 

La nuova serie porta al debutto l&#39;ultramoderno pianale MQB A0 e i nuovi canoni stilistici del marchio. Entro fine anno arriva anche il turbo venzina da 150 cv

Seat Ibiza, la quinta generazione mostra i muscoli

        La&nbsp;SEAT 1430 Special 1.600 del mitico Julio Iglesias &egrave; all'asta&nbsp;su&nbsp;CATAWIKI.&nbsp;Prima di viaggiare in aereo, col suo jet privato o in auto col suo autista, il grande cantante spagnolo si spostava con la sua automobile privata in tutte le citt&agrave; spagnole dove teneva concerti.  Secondo la stima dei banditori Catawiki, ha un valore che oscilla tra i 25.000 e i 32.500 euro. L&rsquo;auto sar&agrave; all&rsquo;asta sino al prossimo 30 gennaio.&nbsp;Nel 1972 a 29 anni Julio Iglesias era gi&agrave; un cantante di successo dopo aver vinto il Festival Internacional de la Canci&oacute;n de Benidorm ed essersi classificato al 4&deg; posto al Festival de Eurovisi&oacute;n. Fu proprio quell&rsquo;anno che il giovane artista non esit&ograve; ad acquistare per 147.700 pesetas una nuova auto, una Seat 1430 Special 1.600 blu. L&rsquo;artista ne andava fiero e ne parlava anche durante le sue interviste, come testimonia un articolo della rivista ABC dell&rsquo;11 marzo 1972 nella rubrica &ldquo;L&rsquo;auto di&hellip;&rdquo;:  Iglesias disse che &ldquo;era una macchina perfetta, molto veloce, molto confortevole e che non aveva speso molto&rdquo;.  Nella stessa intervista rivel&ograve; che non era l&rsquo;unico a guidarla, e durante i viaggi pi&ugrave; lunghi &ldquo;facciamo i turni alternandoci al volante con mia moglie&rdquo;. A quei tempi il cantante era sposato con Isabel Preysler, per cui anche &ldquo;la regina dei tabloid&rdquo; ha guidato quest&rsquo;auto.   La SEAT 1430 Special 1.600 &egrave; stata di propriet&agrave; di Julio Iglesias sino al 1976 quando venne ceduta al suo agente e poi, due anni fa, fu venduta al suo attuale proprietario.   &ldquo;L&rsquo;auto &egrave; arrivata ai nostri giorni in condizioni perfette, il motore &egrave; in ottimo stato ed &egrave; pienamente efficiente. Ad oggi ha 74mila chilometri&rdquo;, ha dichiarato Federico Puccioni, Country Manager Italia di Catawiki.&nbsp;       

La&nbsp;1430 Special 1.600 del famosissimo cantante spagnolo sar&agrave; online fino al 30 gennaio

La Seat di Julio Iglesias all'asta su Catawiki

Sta per cominciare l&rsquo;inverno, il momento dell&rsquo;anno in cui &egrave;, se possibile, ancor pi&ugrave; importante viaggiare su un&rsquo;auto prona ad affrontare freddo e condizioni meteorologiche difficili. Ecco il vademecum di Seat.      Montare le catene. &Egrave; importantissimo averci provato prima. Ognuna deve essere ben tesa e senza nodi. Si inizia passandola dietro lo pneumatico, e una volta tesa per bene, si alzano gli estremi dell&rsquo;anello interno e si agganciano nella parte superiore della ruota. Una volta fatto questo, bisogna posizionarla bene al centro sul davanti, chiuderla, tenderla al massimo e allacciare l&rsquo;estremit&agrave; che avanza.      Scegliere con cura le catene. &Egrave; necessario sapere quale sia il modello pi&ugrave; adatto ai nostri pneumatici. Ci sono infatti vari tipi di catene: quelle di anelli di ferro, che garantiscono una buona trazione sulla neve, sono durature e resistenti, e quelle tessili, composte o a ragnatela, con prestazioni ugualmente buone ma pi&ugrave; semplici da montare. Inoltre, &egrave; bene tenere a mente che le catene devono essere montate quando si trova neve, mai prima      Controllare il livello dei liquidi. Principalmente quello dell&rsquo;olio, del refrigerante motore e del liquido tergicristalli. Particolare attenzione va fatta con quest&rsquo;ultimo, perch&eacute; non si pu&ograve; utilizzare qualunque cosa. Spesso viene utilizzata l&rsquo;acqua per riempire il serbatoio e questo, in inverno, pu&ograve; causare non pochi problemi, perch&eacute; l&rsquo;acqua pu&ograve; congelarsi e, di conseguenza, &nbsp;congelare anche il vetro o, ancora peggio, il sistema di funzionamento del tergicristalli. &Egrave; perci&ograve; importante utilizzare liquidi appositi.      Accendere l&rsquo;aria condizionata. In questo modo, spiega Jos&eacute; Luis, si deumidifica l&rsquo;aria all&rsquo;interno dell&rsquo;abitacolo, aiutando a prevenire l&rsquo;appannamento dei vetri. E questo non significa dover patire il freddo, baster&agrave; infatti regolare il termostato alla temperatura desiderata. Meglio ancora, poi, sfruttare la funzione &ldquo;AUTO&rdquo;, in modo che il compressore si tari autonomamente per raggiungere il funzionamento ottimale, evitando un eccesso di consumo di carburante.      Tenere a portata di mano indumenti caldi. Giacche, cappelli e guanti non sono mai abbastanza. Oltre, ovviamente, al serbatoio del carburante pieno.       Una volta per strada, &egrave; bene non dimenticare che, in presenza di neve, &egrave; necessario procedere piano, utilizzando per quanto possibile il freno motore, evitando soprattutto di frenare in curva. Se, poi, dovesse sorprenderci la nebbia, &egrave; importante ricordarsi di utilizzare con oculatezza &ndash; cio&egrave; solo in presenza di nebbia fitta &ndash; i fari fendinebbia posteriori, per evitare di accecare gli altri conducenti.  Pneumatici, tutti i prezzi &nbsp;   Il 21 dicembre inizia l&rsquo;inverno, il momento dell&rsquo;anno in cui &egrave;, se possibile, ancor pi&ugrave; importante viaggiare su un&rsquo;auto perfettamente preparata ad affrontare freddo e condizioni meteorologiche avverse. Per questo, abbiamo preparato una lista di semplici consigli:        Montare le catene. &Egrave; importantissimo averci provato prima, &ldquo;per non arrivare impreparati in un momento di necessit&agrave;&rdquo;, spiega Jos&eacute; Luis Dur&aacute;n, ingegnere del Centro Tecnico SEAT. Ognuna deve essere ben tesa e senza nodi. Si inizia passandola dietro lo pneumatico, e una volta tesa per bene, si alzano gli estremi dell&rsquo;anello interno e si agganciano nella parte superiore della ruota. Una volta fatto questo, bisogna posizionarla bene al centro sul davanti, chiuderla, tenderla al massimo e allacciare l&rsquo;estremit&agrave; che avanza.     &nbsp;      Scegliere con cura le catene. &Egrave; necessario sapere quale sia il modello pi&ugrave; adatto ai nostri pneumatici. Ci sono infatti vari tipi di catene: quelle di anelli di ferro, che garantiscono una buona trazione sulla neve, sono durature e resistenti, e quelle tessili, composte o a ragnatela, con prestazioni ugualmente buone ma pi&ugrave; semplici da montare. Inoltre, &egrave; bene tenere a mente che le catene devono essere montate &ldquo;quando si trova neve&rdquo;, mai prima!     &nbsp;      Controllare il livello dei liquidi. Principalmente quello dell&rsquo;olio, del refrigerante motore e del liquido tergicristalli. Particolare attenzione va fatta con quest&rsquo;ultimo, perch&eacute; non si pu&ograve; utilizzare qualunque cosa. &ldquo;Spesso viene utilizzata l&rsquo;acqua per riempire il serbatoio&rdquo;, continua Dur&aacute;n, e questo, in inverno, pu&ograve; causare non pochi problemi, perch&eacute; l&rsquo;acqua pu&ograve; congelarsi e, di conseguenza, &ldquo;congelare anche il vetro o, ancora peggio, il sistema di funzionamento del tergicristalli&rdquo;. &Egrave; perci&ograve; importante utilizzare liquidi appositi.     &nbsp;      Accendere l&rsquo;aria condizionata. In questo modo, spiega Jos&eacute; Luis, &ldquo;si deumidifica l&rsquo;aria all&rsquo;interno dell&rsquo;abitacolo, aiutando a prevenire l&rsquo;appannamento dei vetri&rdquo;. E questo non significa dover patire il freddo, baster&agrave; infatti regolare il termostato alla temperatura desiderata. Meglio ancora, poi, sfruttare la funzione &ldquo;AUTO&rdquo;, in modo che il compressore si tari autonomamente per raggiungere il funzionamento ottimale, evitando un eccesso di consumo di carburante.     &nbsp;      Tenere a portata di mano indumenti caldi. Giacche, cappelli e guanti non sono mai abbastanza. Oltre, ovviamente, al serbatoio del carburante pieno.  &nbsp;     Una volta per strada, &egrave; bene non dimenticare che, in presenza di neve, &egrave; necessario procedere piano, utilizzando per quanto possibile il freno motore, evitando soprattutto di frenare in curva. Se, poi, dovesse sorprenderci la nebbia, &egrave; importante ricordarsi di utilizzare con oculatezza &ndash; cio&egrave; solo in presenza di nebbia fitta &ndash; i fari fendinebbia posteriori, per evitare di accecare gli altri conducenti. &nbsp;  

E&#39; fondamentale: districare bene la catena, passarla prima dietro lo pneumatico e tenderla al massimo prima di agganciarla davanti. Il tutorial Seat

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