        Quarant'anni nelle corse per il Gruppo , tra la pista e i rally, con gli impegni ancora oggi della realt&agrave; creata da Ray Mallock nelle serie turismo, BTCC e WTCC. L'occasione vale una celebrazione, sotto forma della RML P39 40SE. Dieci esemplari esclusivissimi, ancor pi&ugrave; dell'idea di base RML P39. Colore Ruby Red, Track Pack e Performance Pack di serie, al prezzo di circa 590 mila euro pi&ugrave; tasse e, ovviamente, una 911 Turbo S da approntare. Non avr&agrave; la tiratura limitata in 10 esemplari ma il medesimo impianto tecnico della 40SE la P39. Nasce con in mente le prestazioni delle Hypercar di Le Mans, per&ograve; conservando il pregio della qualit&agrave; di marcia e del comfort proprio di una Porsche 911 Turbo S.&nbsp;  Bodykit e assetto ridisegnato La trasformazione interessa la carrozzeria, interamente in fibra di carbonio e allargata di 9 centimetri. Dettano la larghezza di 1,99 metri, mentre le carreggiate risultano ampliate di 10 cm rispetto al modello di partenza: 1,68 metri davanti, 1,70 dietro. In aggiunta, gomme dal battistrada pi&ugrave; largo, pur essendo sempre su cerchi differenziati da 20 e 21 pollici. Il Track pack opzionale prevede la possibilit&agrave; di regolazione dell'altezza, oltre a installare una gabbia dietro i sedili anteriori - in versione Sport e con cinture a quattro punti -.&nbsp; Ha anche l'ala con il DRS&nbsp; RML P39 sfoggia una veste aerodinamica specifica, fatta di elementi a controllo attivo e del DRS. In numeri, l'incremento del carico aerodinamico a 256 km/h passa dal valore di 146 kg a ben 662 kg. &Egrave; garanzia di prestazioni in curva radicalmente superiori a una Turbo S 992. Ancora numeri, con il tempo al Nurburgring, dove dichiara in 6'45" agevolato anche dal lavoro di elaborazione svolto sul motore boxer 6 cilindri turbocompresso. Grazie a nuovi turbo, intercooler e all'elaborazione della centralina, la RML P39 sviluppa 912 cavalli contro i 650 cv del modello di partenza. La coppia passa da 800 a 1.000 Nm. Accattivante nel design codalunga, con un elaborato elemento della carrozzeria in coda, RML ha pensato per il progetto P39 di allungare anche in passo, di 2,5 centimetri. Un intervento che non &egrave; stato specificato se ottenuto mediante l'applicazione di un distanziale sul powertrain o una modifica sulle sospensioni.&nbsp; Della veste aerodinamica, oltre alla coda lunga - l'auto misura 4,70 metri contro i 4,53 di partenza - spicca l'eliminazione del lunotto sostituito da un pezzo unico tra tetto e prese d'aria davanti all'ala posteriore.       

L'elaborazione modifica interamente le forme della carrozzeria, aumenta di oltre 250 cavalli la potenza del motore boxer e trae ispirazione dalle hypercar di Le Mans. Senza per&ograve; trasformarsi in una scomoda supersportiva

RML P39, dalla 911 Turbo S a una hypercar esagerata

        C'&egrave; un aggiornamento in arrivo, dietro l'angolo, declinato in due varianti. Porsche introduce cos&igrave; il rinnovamento della 911 GT3. In pi&ugrave;, con un teaser che mostra l'evoluzione dell'ala posteriore, sempre dai supporti ancorati sulla parte superiore del piano principale dell'ala. Una scelta di ottimizzazione dei flussi sulla porzione inferiore. Dettagli.&nbsp; Dopo aver lanciato la prima 911 ibrida, ecco l'aggiornamento della GT3, sebbene nel dare appuntamento alla presentazione del 18 ottobre in casa Porschesi limitino a dire di una "nuova GT" in due varianti (l'altra &egrave; GT3 Touring). Lascia poco all'immaginazione la presenza nel teaser della struttura di sicurezza e di irrigidimento della scocca installata dietro ai sedili anteriori.  Tecnica invariata, ritocchi aerodinamici Le foto spia degli ultimi mesi hanno immortalato pi&ugrave; volte la GT3 al Nurburgring. Nessuna variazione attesa sul fronte tecnico, con il motore 6 cilindri boxer aspirato da 4 litri. Possibili campi di evoluzione sono legati agli interni, agli elementi digitali del cockpit.&nbsp; Cambieranno altri particolari della configurazione aerodinamica, sul frontale, oltre l'ala posteriore e in occasione del lancio scopriremo con quali benefici sul bilanciamento e la prestazione in pista. Ad accompagnare il debutto della nuova GT 911 saranno gli ambasciatori Porsche, Walter Rohrl e Jorg Bergmeister.       

A tre anni dalla presentazione, si aggiornano le proposte GT3 e GT3 &nbsp;Touring della 911. Gli interventi interesseranno soprattutto dettagli legati all'aerodinamica

Porsche 911, novità in arrivo: è la GT3 restyling

        Singolare episodio quello accaduto a Tradate, in provincia di Varese. Da parecchio tempo, alle forze dell&rsquo;ordine, stavano arrivando segnalazioni su una Porsche ferma (circa tre mesi) nel parcheggio di piazza del Popolo che non aveva mai aggiornato il disco orario e non era stata pi&ugrave; mossa. E col tempo, le multe sul vetro della supercar si sono accumulate. Fino al 5 ottobre 2024, quando la Porsche &egrave; stata rimossa con un carroattrezzi. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Una collezione di multe Ma di quante sanzioni si parla? Secondo quanto riportato dalla Prealpina, quotidiano locale, siamo sulle 20/30. Una vera collezione. Nella mattina del 5 ottobre, i vigili hanno concluso una serie di accertamenti sulla vettura e alla fine l&rsquo;hanno fatta portare via dal carroattrezzi. La presenza della Porsche era stata segnalata pi&ugrave; volte, d&rsquo;altronde un&rsquo;auto come quella non passa certo inosservata. E vederla ferma da tempo ha destato sospetti negli abitanti di Tradate. Dopo le segnalazioni, la polizia locale ha iniziato a monitorare la situazione, ma nulla &egrave; cambiato. Chiss&agrave; se il proprietario, dopo ben tre mesi, andr&agrave; a reclamarla. Auto entra in Area B a Milano e viene multata: ma era su un carro attrezzi       

La supercar non &egrave; mai stata spostata, ma il disco orario non &egrave; stato aggiornato e le multe non sono mancate: nessuno sembrerebbe volerla

Questa Porsche è ferma da tre mesi in un parcheggio: ecco perché

L&#39;ibrido non serve soltanto a risparmiare benzina o muoversi in elettrico per qualche chilometro. Soprattutto se sul cofano c&rsquo;&egrave; lo stemma della Porsche. Con la Turbo E-Hybrid, la Casa di Zuffenhausen ha messo infatti in strada la Cayenne pi&ugrave; potente di sempre. &Egrave; una plug-in e il motore elettrico da 130 kW (176 cavalli) abbinato a un pi&ugrave; classico V8 a benzina biturbo di 4 litri da 599 cavalli ha portato a livelli da vertigine la potenza massima della versione. Questo mostruoso Suv coup&eacute; eroga cos&igrave; 739 cavalli e ben 950 Nm di coppia massima: una esagerazione in termini di prestazioni. Questo senza trascurare la possibilit&agrave; di usarla completamente in elettrico. Abbiamo avuto modo di provare la Cayenne Turbo E-Hybrid nella variante di carrozzeria Coup&eacute; e dotata del pacchetto di allestimento GT, in listino a partire da 222.230 euro. Poi, come spesso accade, non manca una nutrita lista di equipaggiamenti in opzione. Nel nostro caso, si comincia con il colore grigio della carrozzeria (3.599 euro) e le ruote in lega nere da 22&rdquo; (561,20 euro).  Continua a leggere l&#39;articolo completo sul nuovo numero di Auto in edicola dal 12 ottobre, oppure clicca qui per l&#39;edizione digitale. 

La vettura, con il doppio more V8+elettrico &egrave; il Suv pi&ugrave; potente mai costruito da Porsche e nella nostra prova ha mostrato doti diamiche elevatissime

Porsche Cayenne Coup&eacute; E-Hybrid, straccia tutti i super Suv

        Stanno facendo il giro del web le foto di numerose Porsche accartocciate alle pareti del Louvre, uno dei musei pi&ugrave; famosi del mondo, che si trova a Parigi. Accartocciate &egrave; il termine pi&ugrave; adatto, anche se non si tratta di un incidente reale. Le supercar, infatti, fanno parte di un&rsquo;opera d&rsquo;arte digitale realizzata grazie all&rsquo;intelligenza artificiale.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella Un&rsquo;installazione artistica per la sicurezza stradale Si tratta di fotomontaggi realizzati&nbsp;dall&rsquo;artista digitale&nbsp;Cole Kessel&nbsp;con l&rsquo;obiettivo di sensibilizzare le persone sul tema della sicurezza stradale. Le Porsche sono state realizzate tramite Midjourney e con le funzionalit&agrave; AI di Photoshop, e sono state definite dall&rsquo;artista un&rsquo; &ldquo;installazione artistica&rdquo; chiamata Drive Safe. &ldquo;La ragione di questo post &egrave; stato un&nbsp;recente articolo di cronaca su un terribile incidente che ha coinvolto una Porsche 991 GT3&nbsp;&ndash; ha scritto Kessel su Instagram &ndash;. Anch&rsquo;io ho avuto la fortuna di guidare un paio di 992 e la loro brillante maneggevolezza in tutte le situazioni e i loro ancor pi&ugrave; impressionanti freni mi hanno fatto sentire praticamente invincibile.&nbsp;Forse un po&rsquo; troppo invincibile&rdquo;. E poi ha concluso: &ldquo;Non penso che sostenere la sicurezza attraverso uno shock sia una cosa negativa e&nbsp;ritengo che tutte le campagne &lsquo;Drive Safe&rsquo; svolgano un ruolo importante ricordandoci i nostri umani limiti. Se questo post porter&agrave; anche una sola persona ad affrontare con pi&ugrave; attenzione il suo prossimo viaggio in auto, ne sar&agrave; valsa la pena. Spero che tutti tornino a casa sani e salvi e che abbiano la fortuna di trascorrere la giornata con qualcuno che amano. E se cos&igrave; non fosse,&nbsp;fate loro un colpo di telefono&rdquo;. Taycan Turbo S Celestial Jade, una Porsche specialissima       

Nel museo pi&ugrave; famoso del mondo sono apparse le supercar che simulano una situazione post incidente

Perché ci sono delle Porsche schiantate contro le pareti del Louvre?

Sempre pi&ugrave; speciale, la Taycan Turbo S Celestial Jade, pezzo unico, mostra di cosa &egrave; capace la Casa di Zuffenhausen.  Una one-off realizzata dalla divisione Sonderwunsch, letteralmente &quot;richieste speciali&quot; di Porsche Exclusive Manufaktur per di Porsche Asia Pacific.  Una sfoggio di cosa potr&agrave; essere realizzato per i clienti che chiedono la massima personalizzazione e che far&agrave; un tour per le concessionarie asiatiche del Costruttore prima di essere battuta a un&rsquo;asta di beneficienza il prossimo anno.    Un colore specialissimo per la Taycan  In particolare Taycan Turbo S Celestial Jade esibisce una livrea che ha necessitato un anno di sviluppo, la Chromaflair bicolore, sintesi di due tinte Chromaflair, Urban Bamboo, che ricorda la giada, e Shifting Carbon, legato al retaggio sportivo Porsche.  Non solo, la Chromaflair bicolore richiede 80 ore di lavoro per essere applicata.  Altra chicca, dedicata all&rsquo;Asia e all&rsquo;anno zodiacale del dragone la Taycan Turbo S Celestial Jade, presenta il logo realizzato in omaggio al LongMa, animale mitologico con testa di drago e corpo di cavallo presente su poggiatesta e battitacco.  Presenti all&rsquo;esterno e negli interni finiture in carbonio lucido e in abitacolo dominano le tinte Slate Grey e soprattutto la Englishgreen, elemento della gamma Leather to Sample che a richiesta dispone di ben 150 versioni.  Potrebbe interessarti: Porsche, la Panamera sar&agrave; anche elettrica 

Il reparto Sonderwunsch (&quot;richieste speciali&quot;) produce un pezzo unico con una livrea che ha richiesto un anno di preparativi

Taycan Turbo S Celestial Jade, una Porsche specialissima

Guardare al futuro ma senza dimenticare la tradizione. Questa &egrave; la linea che vuole portare avanti Porsche, soprattutto con il modello Panamera. Secondo quanto rivelato da Michael Steiner, direttore del reparto di ricerca e sviluppo di Porsche, in un&#39;intervista ad Autocar, la Panamera sar&agrave; disponibile anche in elettrico.&nbsp;  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella  Gli obiettivi di Porsche  Il Suv continuer&agrave; ad essere prodotto in tutte le motorizzazioni tradizionali e in aggiunta arriver&agrave; quella elettrica. Secondo le previsioni e gli obiettivi dichiarati dal marchio stesso, entro il 2023 l&rsquo;80% delle vendite dovr&agrave; essere rappresentato dai veicoli elettrici. In quest&rsquo;ottica si posizionano le future 718 Boxster e Cayman, previste per il 2025. Esclusivamente elettrica sar&agrave; la Macan, mentre si vocifera gi&agrave; di un veicolo estremamente performante a sette posti sempre elettrico. A piccoli passi verso il futuro elettrico, questo &egrave; il mantra dell&rsquo;azienda. Ma &egrave; troppo presto per ora dire addio alle care &ldquo;vecchie&rdquo; motorizzazioni.  All&#39;asta la Porsche 917K star del cinema con Steve McQueen 

L&#39;azienda introduce la nuova versione a batterie ma continua la produzione anche delle versioni a motore tradizionale

Porsche, la Panamera sar&agrave; anche elettrica

Auto e cinema sono da sempre un binomio perfetto. Molti veicoli sono stati resi immortali grazie alla Settima Arte, diventando vere e proprie icone intramontabili. Ma il merito, spesso, &egrave; di coloro che le hanno guidate nei film in cui sono diventate a loro volta protagoniste. &Egrave; per questo, principalmente, che acquistano valore. Come la Porsche 917K del 1970, l&#39;auto simbolo di Steve McQueen nella pellicola Le 24 Ore di Le Mans, che Mecum mette all&#39;asta il prossimo gennaio 2025 alla The World&#39;s Largest Collector Car Auction di Kissimmee, in Florida.    Un vero pezzo da novanta all&#39;asta  La vettura, la Hero Car della pellicola, &egrave; stata presentata all&#39;asta Mecum Monterey del 2024, ed &egrave; una delle auto da corsa pi&ugrave; riconoscibili della storia, guadagnando di conseguenza il &ldquo;titolo&rdquo; di uno dei veicoli pi&ugrave; significativi messi all&#39;incanto da un punto di vista culturale. Questo perch&eacute;, oltre a essere stata compagna di set del grande McQueen, la Porsche 917K ha partecipato anche alle gare di endurance mondiali, dove ha ottenuto numerose vittorie.  A renderla ancor pi&ugrave; speciale &egrave; poi il fatto che sul lato della sua carrozzeria, alla fine delle riprese di Le 24 Ore di Le Mans, l&#39;attore ha lasciato un autografo per ringraziare tutta la produzione. Si presenta con una livrea Gulf Racing, ed &egrave; una delle tre 917K utilizzate in scena. Pur non essendo stata dichiarata una stima ufficiale dell&#39;auto, sappiamo che una delle &ldquo;gemelle&rdquo; &egrave; stata venduta all&#39;asta nel 2017, da Gooding &amp; Compagni, alla stratosferica cifra di 13,3 milioni di euro, quindi possiamo supporre che anch&#39;essa potrebbe raggiungere lo stesso prezzo, se non di pi&ugrave;.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella 

L&#39;auto sar&agrave; all&#39;incanto il prossimo gennaio alla The World&#39;s Largest Collector Car Auction di Kissimmee, in Florida

All&#39;asta la Porsche 917K star del cinema con Steve McQueen

        Alla fine degli anni &rsquo;90 la Porsche 911 GT1 Stra&szlig;enversion ha fatto sognare gli appassionati, prima in pista e poi nella versione stradale. Sempre in produzione limitatissima. Oggi a far rivivere questo mito ci pensa la britannica&nbsp;Tuthill Porsche&nbsp;con la GT One, che realizzer&agrave; una serie di 22 esemplari, uno dei quali gi&agrave; avvistato all'aeroporto di Los Angeles.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Le caratteristiche (svelate finora) Del tributo alla Porsche 911 GT1 Stra&szlig;enversion di Tuthill Porsche, azienda brittanica specializzata in auto da rally, non si conoscono ancora tutti i dettagli. Per esempio, non ci &egrave; dato sapere quale sia la base meccanica. Per il momento, l&rsquo;azienda ha dichiarato che la GT One sar&agrave; disponibile con un boxer 6 cilindri&nbsp;di 4 litri aspirato da 500 CV o nella versione sovralimentata da 600 CV.&nbsp;Scelta anche per il cambio, manuale o automatico a doppia frizione. Sulla GT One troviamo anche sospensioni anteriori e posteriori a doppio braccio oscillante realizzate ad hoc, freni carboceramici e una gabbia di protezione interna in linea con le norme FIA. Alla carrozzeria ha pensato il californiano Florian Flatau, tutta in fibra di carbonio. E chiss&agrave; quanto sar&agrave; il prezzo&hellip; Porsche 911 GTS T-Hybrid, sfata tutti i pregiudizi       

L&rsquo;azienda britannica realizzer&agrave; una serie di 22 esemplari per omaggiare la vettura star della pista alla fine degli anni &lsquo;90

Una nuova 911 GT1, il tributo della Tuthill Porsche

&Egrave; considerata da molti l&#39;antenata delle moderne hypercar. Parliamo della Schuppan 962CR, straordinaria vettura derivata dalla leggendaria Porsche 962 da corsa (qui le foto di un esemplare restaurato), celebre per le sue vittorie a Le Mans. Probabilmente una delle auto pi&ugrave; rare e affascinanti mai realizzate (anche in versione omologata stradale), questa meraviglia su quattro ruote si distingueva per estetica aggressiva e prestazioni impressionanti. Il 16 agosto, in occasione della Monterey Car Week, l&#39;ultimo esemplare prodotto sar&agrave; battuto all&#39;asta.&nbsp;    Schuppan 962CR, origini e design  Progettata dall&#39;ex pilota di Formula 1 Vern Schuppan, la 962CR fu concepita per celebrare la sua vittoria alla 24 Ore di Le Mans del 1983. Con il supporto della Japanese Art Sports Corporation, Schuppan trasform&ograve; la Porsche 962 in una vettura stradale unica, equipaggiata con un telaio in fibra di carbonio: una soluzione rivoluzionaria per l&#39;epoca che riduceva il peso complessivo migliorando notevolmente la rigidit&agrave; strutturale. Questo telaio ultraleggero, combinato con una carrozzeria affilata e aerodinamica, conferiva alla 962CR un look aggressivo, ma raffinato al tempo stesso.  Schuppan, prestazioni e motorizzazione  Il &ldquo;cuore della Schuppan 962CR &egrave; un motore flat-six da 3,4 litri twin-turbo raffreddato ad aria, progettato dal leggendario Hans Mezger e costruito dal team americano Andial, noto per la sua esperienza nelle competizioni. Il propulsore, con oltre 600 cv di potenza a 8.300 giri/min, permetteva alla hypercar tedesca di superare i 370 km/h: un dato impressionante che la posizionava al di sopra della celebre Bugatti EB 110 (all&#39;epoca considerata l&#39;hypercar pi&ugrave; veloce del mondo). La trasmissione, derivata dalla Porsche 956, fu ottimizzata per garantire una distribuzione della potenza ottimale, mentre il sistema di sospensioni, derivato dalla 962, &egrave; stato adattato per l&#39;uso su strada mantenendo performance da vettura da corsa.  L&#39;ultimo esemplare all&#39;asta a Monterey    La Schuppan 962CR doveva inizialmente essere prodotta in 50 esemplari. La crisi economica giapponese del 1992, per&ograve;, ridusse drasticamente ridotto il numero di vetture realizzate: furono realizzati solo sette esemplari due dei quali destinati alla strada. Questo fa della 962CR una delle vetture pi&ugrave; rare mai prodotte. A breve, in occasione della Monterey Car Week la prima unit&agrave; realizzata sar&agrave; messa in vendita dalla casa d&#39;aste Mecum Auctions. L&#39;esemplare, con numero di telaio AS 962CR 05/50, &egrave; rimasto&nbsp;in possesso del vicino di Schuppan per quMasi 30 anni,&nbsp; intatte molte delle sue caratteristiche originali. Per ottenere l&#39;omologazione stradale nel Regno Unito,nel 2006 furono effettuate alcune modifiche tra cui l&#39;installazione di un sistema di gestione del motore Motec, un volante collassabile, fari adattati e pneumatici stradali. Il contachilometri, poi, riporta solo 91 miglia percorse (146,4 km).  &quot;Hyper&quot; anche nel prezzo  Quando fu lanciata, la hypercar aveva un prezzo di ben 1,5 milioni di dollari, l&#39;equivalente di oltre 3,3 milioni di dollari (circa 3 milioni di euro) odierni. L&#39;unit&agrave; in vendita &egrave; dotata di documenti originali di registrazione britannica, una lettera di autenticit&agrave; del Porsche Club of Great Britain, una brochure di vendita e altre certificazioni, oltre a un sedile del guidatore aggiuntivo. Si prevede una cifra da capogiro: non resta che attendere il 16 agosto. 

L&#39;esclusiva vettura su base Porsche 962, Sport Prototipo vincitore a Le Mans, sar&agrave; battuta all&#39;asta il 16 agosto a Monterey: &egrave; l&#39;ultima prodotta

Schuppan 962CR, l&rsquo;antenata delle moderne hypercar in vendita

Gli&nbsp;scettici mettano da parte i pregiudizi: la prima Porsche 911 ibrida &egrave; una bella sorpresa. E va davvero forte! Lo possiamo dire con certezza dopo averla guidata per un giorno intero sia su strada che su pista. L&rsquo;elettrificazione del boxer 6 cilindri non stravolge la 911, non la mortifica e non le annacqua la personalit&agrave;. Al contrario la migliora, la potenzia e le conferisce maggior cattiveria e spinta. Perch&eacute; si tratta di un ibrido che agisce dietro le quinte con discrezione e aggiunge numerosi pregi alla 911, senza controindicazioni negative.    La rivoluzione  &Egrave; la quarta rivoluzione tecnica nella storia sessantenne della 911 dopo l&rsquo;adozione del turbo (1974), il raffreddamento ad acqua (1996) e l&rsquo;allungamento del passo, le sospensioni a controllo elettronico e il cambio a doppia frizione PDK (2008).&nbsp; Qualcuno temeva la scelta dell&rsquo;ibrido a causa degli svantaggi intrinsechi. Porsche invece ha scelto una soluzione semplice e leggera per non portarsi dietro l&rsquo;aggravio di peso che un full hybrid o un plug-in avrebbero comportato. Il nuovo sistema elettrico, di fatto un mild hybrid perch&eacute; non aziona direttamente le ruote, genera un aumento di peso di appena 50 kg rispetto alla vecchia 911 GTS. E grazie ai 61 cv in pi&ugrave; del sistema ibrido, il rapporto peso/potenza &egrave; migliorato invece che peggiorare.  Il servizio completo &egrave; sul prossimo numero di Auto, in edicola il 6 agosto. Clicca qui per&nbsp;abbonarti&nbsp;all&#39;edizione digitale. 

Per la prima 911 ibrida della storia, Porsche ha scelto un&#39;elettrificazione leggera per non compromettere la sportivit&agrave;. E ha avuto ragione

Porsche 911 GTS T-Hybrid, sfata tutti i pregiudizi

        Servir&agrave; essere fortunati due volte per poter guidare la Porsche 911 GT3 RS Tribute to Jo Siffert. Un esemplare unico, omaggio reso al pilota elvetico e alla Porsche 917 KH, con la quale Siffert e Ahrens vinsero la 1.000 km di Zeltweg. Era il 1969, anno d'esordio del progetto 917 con motore 5 litri, in sostituzione della Sport Prototipo 908 3 litri. Da l&igrave; inizi&ograve; la storia di trionfi, tra cui due Le Mans nel 1970 e 1971. Fortunati perch&eacute; la cifra della personalizzazione curata da Porsche Sonderwunsch sar&agrave; "impegnativa", considerato il listino prezzi di partenza, da oltre 260 mila euro.&nbsp;Fortunati, perch&eacute; non baster&agrave; disporre un bonifico ma si dovr&agrave; essere prima estratti, dopo aver manifestato l'interesse all'acquisto. Il mese d'agosto vedr&agrave; la 911 GT3 RS Tributo Jo Siffert in viaggio tra i dealer Porsche elvetici, poi a novembre sar&agrave; all'Auto Zurich. Occasioni per avanzare la propria candidatura e sperare d'essere estratti. Tecnica invariata, stile ispirato al Prototipo Intorno alla tecnica della GT3 RS, quindi intorno al motore 4 litri boxer 6 cilindri, rigorosamente aspirato, da 525 cavalli, nasce una personalizzazione estetica su base Pure White e Viper Green. Sono i colori della 917 del 1969, come il numero 29 sulle portiere e sul cofano anteriore. La silhouette del prototipo 917 campeggia sulle paratie dell'ala posteriore e sui mozzi delle chiusure centre lock dei cerchi in magnesio. Esemplare unico, personalizzato in collaborazione con la famiglia Siffert, del pilota vincitore di due Gran premi di F1 - scomparso a Brands Hatch, in gara non valevole per il campionato, nel 1971 -, campeggiano sul montante centrale il casco e la firma. All'interno, casco riprodotto sui poggiatesta. Per riportare con la memoria al 1969, Porsche ha coinvolto Bosch e Shell affinch&eacute; fornissero le grafiche originali del tempo, applicate sui passaruota posteriori.       

L'esemplare celebra la prima vittoria della Porsche 917 in gara, guidata da Siffert e Ahrens. Stessi colori, stesso numero, il legame &egrave; profondo con il pilota elvetico scomparso nel 1971

Porsche

RML P39, dalla 911 Turbo S a una hypercar esagerata

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Taycan Turbo S Celestial Jade, una Porsche specialissima

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Porsche 911 GT3 RS Tributo Jo Siffert, unica e assegnata per estrazione