Ha un motore elettrico, una batteria e un motore endotermico. Si ricarica alla spina, ma anche con l&rsquo;energia prodotta dal propulsore tradizionale. Si direbbe la carta di identit&agrave; tecnica di una classica plug-in, ma non &egrave; proprio cos&igrave;. La nuova versione della Leapmotor C10 &egrave; qualcosa di diverso, un ibrido in senso stretto tra mondi diversi dell&rsquo;elettrificazione, che potrebbe essere un uovo di colombo: una soluzione semplice e pratica ai problemi della transizione. L&rsquo;ammiraglia della start-up cinese entrata a far parte della galassia Stellantis, infatti, non &egrave; una full hybrid o plug-in, ma una reev, una range extended electric vehicle, un&rsquo;elettrica con l&rsquo;aiutino di un generatore che carica la batteria, senza dare trazione. Come la Mazda MX-30 Rev, l&#39;unica altra sul mercato a usare questo sistema.  Con auto puoi vincere una Fiat Topolino, clicca qui e scopri come fare  La scheda tecnica della C10 Reev  Tecnicamente la C10 Reev conferma motore elettrico da 215 cv e trazione posteriore come la sorella BEV, ma ha di diverso una batteria pi&ugrave; piccola, da 28,4 kWh invece di 69,9 kWh, per fare posto a un serbatoio da 50 litri di benzina dedicato a un 4 cilindri 1.5 aspirato a ciclo Atkinson da 67 cv che, appunto, entra in azione in automatico per ricaricare la batteria. Alimentatore che pu&ograve; essere ricaricato anche alla spina, a 6,6 kW in corrente alternata e fino a 65 kW in quella diretta. Il risultato &egrave; cos&igrave; l&rsquo;unione tra i vantaggi della guida in elettrico, senza l&rsquo;ansia da ricarica perch&eacute; l&rsquo;autonomia totale sale a 970 km , di cui 145 a zero emissioni secondo il ciclo WLTP. Differenza tecnica sostanziale, che ha portato i tecnici cinesi anche ad aggiungere modalit&agrave; specifiche di guida per far funzionare il powertrain nella maniera pi&ugrave; efficiente possibile a seconda delle condizioni.    Le diverse modalit&agrave; di guida  In EV, la C10 &egrave; un elettrica pura, ma la batteria non si scarica mai a 0 e conserva una carica minima del 9%, un buffer per far continuare a muovere le ruote, prima che il generatore inizi a bruciare benzina e produrre energia per la batteria. In EV+, si privilegia sempre l&rsquo;elettrico, ma in questo caso la batteria non scende sotto il 25%. In Fuel, l&rsquo;intervento del generatore &egrave; impostato per attivarsi quando la batteria scende sotto l&rsquo;80%, mentre in Power il sistema interviene in automatico accendendo o spegnendo il motore in caso di necessit&agrave; o secondo lo stato di carica minimo impostato manualmente da chi guida.  Come va su strada la Leapmotor C10 Reev  Una soluzione da pregi e con qualche difetto che abbiamo potuto provare nel test in Spagna, tra Valencia e Barcellona, in un percorso misto tra urbano e extraurbano anche con lunghi tratti autostradali. E il primo plus viene sicuramente dalla marcia in elettrico, sempre pronta e fluida. La C10 Reev scivola via fluida e composta, forte di una guidabilit&agrave; confortevole e senza strappi o gli effetti di trascinamento tipici delle trasmissioni eCVT comuni alla gran parte delle ibride in commercio. Altro punto a favore &egrave; sicuramente l&rsquo;assetto, curato alla maniera europea perch&eacute; - come i tecnici Leapmotor ci hanno raccontato - la vettura &egrave; stata sottoposta a sei mesi di test tra il Centro Prove Stellantis di Balocco e la Cina per darle un set-up meno morbido e pi&ugrave; preciso con il risultato di aver reso la C10 composta nei trasferimenti di carico e dal rollio contenuto. Lo sterzo si &egrave; rilevato leggero, piacevole in manovra, forse un po&rsquo; impreciso, ma dalla taratura giusta per quella che &egrave; un auto da famiglia. Dove manca &egrave; per&ograve; in allungo, situazione in cui influiscono il peso di 1.980 kg, la potenza di 215 cv e una logica di gestione dell&rsquo;energia non dedicata alla guida brillante, ma all&rsquo;efficienza. Tradotto in consumi, usandola nella maniera migliore, ovvero preservando il pi&ugrave; possibile la ricarica e passando alla modalit&agrave; Power solo per i trasferimenti lunghi, i consumi medi si sono attestati attorno ai 6,2 litri di benzina per 100 km, mentre la parte elettrica ha consumato circa 21 kWh/100 km. L&rsquo;abbiamo anche sottoposta a un breve stress test, per vedere le reazioni a batteria quasi scarica e qui, come tutte le plug-in in queste condizioni, ha mostrato il fianco salendo a 8,7 l/100 km. Ma come sempre, per i calcoli pi&ugrave; precisi, rimandiamo alle prove strumentali non appena passer&agrave; sotto la lente del nostro Centro Prove.  Come &egrave; fatta    Per tutto il resto &egrave; come la sorella BEV. Non cambiano le dimensioni, 4,7 metri di lunghezza, 1,90 di larghezza e 1,68 di altezza, con il passo di 2,82 metri e il baule che va da 400 a 1.375 litri di capacit&agrave;. Fuori le forme sono molto tondeggianti e morbide, che incontrano la moda attuale che, al posteriore e all&rsquo;anteriore tende a disegnare firme luminose caratterizzate dalla striscia unica di Led che unisce i fari sottili, a enfatizzare la larghezza dell&rsquo;auto. Dentro lo spazio &egrave; a volont&agrave; con i passeggeri posteriori che beneficiano dell&rsquo;assenza dell&rsquo;albero di trasmissione per stendere le gambe. Davanti domina lo stile minimalista, pecca stilistica perch&eacute; troppo poco personale e molto influenzato da Tesla. Le informazioni di guida sono proiettate su un cluster digitale da 10,25&rdquo;, non ci sono tasti fisici e tutto si comanda dal monitor centrale da 14,6&rdquo;. L&rsquo;infotelematica &egrave; chiara nell&rsquo;utlizzo, nella schermata principale ci sono widget personalizzabili che si dimostrano ottime scorciatoie, ma per usare a pieno tutti i menu bisogna un po&rsquo; farci la mano. Manca la connettivit&agrave; con Apple CarPlay e Android Auto, mancanza che si sente in marcia perch&eacute; la grafica della navigazione &egrave; migliorabile. Ma essendo un&rsquo;auto della nuova generazione e quindi progettata a partire dal software, sar&agrave; una carenza fino al prossimo aggiornamento over-the-air che, oltre a portare update di sistema come adas o gestione del veicolo porter&agrave; un app specifica che consentir&agrave; il mirroring con il proprio telefono.  Quanto costa la C10 Reev  La C10 Reev &egrave; in vendita in due versioni, base e Design, al prezzo di partenza di 37.400 euro, ma in questa prima fase di lancio &egrave; in vendita a 33.900 euro. 

L&#39;ammiraglia della Casa cinese di Stellantis &egrave; una range extender che, grazie al motore a benzina elimina l&#39;ansia di ricarica con 970 chilometri di autonomia.&nbsp;

Leapmotor C10 Reev, l&#39;elettrica con &quot;l&#39;aiutino&quot;

        Mentre Byd guarda alla Germania per l&rsquo;ampliamento della produzione in Europa, Leapmotor si dirige verso la Spagna. &Egrave; quanto emerge dalle ultime notizie diffuse dall&rsquo;agenzia Reuters, supportate da fonti interne alla compagnia cinese, partner di Stellantis nella joint venture creata per commercializzare e produrre i modelli al di fuori dalla Cina. Il progetto in questione &egrave; il suv Leapmotor B10, modello di segmento C la cui produzione &egrave; attesa dal 2026. Leapmotor fino a oggi ha importato dalla Cina e omologato in Europa i modelli T03 e C10, quest&rsquo;ultimo sia elettrico che ibrido ricaricabile. Un suv di segmento D caratterizzato dalla trazione sempre e solo elettrica, dove il motore termico opera da generatore di energia. Leapmotor, investimenti in Spagna e incentivi L&rsquo;ambasciata cinese in Spagna ha svelato la portata degli investimenti che Stellantis e Leapmotor realizzerebbero nel Paese: 200 milioni di euro. Sarebbe lo stabilimento di Saragozza, recentemente indicato da Stellantis quale sito produttivo dei futuri modelli di segmento B, progettati su architettura STLA Small, l&rsquo;impianto incaricato di produrre il Leapmotor B10 elettrico.  Non sono giunte posizioni ufficiali sulle indiscrezioni di stampa, che dettagliano anche la fase in atto di acquisti in componentistica presso fornitori spagnoli, funzionale alla joint venture Stellantis-Leapmotor per beneficiare dei sussidi previsti dal governo spagnolo. Quanto si risparmia a produrre in Spagna? La Spagna &egrave; diventato un polo attrattivo della produzione automobilistica e, richiamando le cifre indicate da Jean Philippe Imparato durante l&rsquo;audizione parlamentare di John Elkann, presidente Stellantis, produrre un&rsquo;auto in Spagna costa 516 euro al Gruppo, contro i 1.400 euro della produzione italiana. Contano le posizioni sui dazi L'individuazione della Spagna arriva dopo che nei mesi scorsi, a fine 2024, erano emerse le alternative di una produzione Leapmotor insediata in fabbriche Stellantis in Germania o in Slovacchia. Erano queste le indicazioni arrivate per sostituire la "candidatura" della produzione Leapmotor in Polonia, dove attualmente arrivano le auto assemblate dalla Cina e soggette al processo di omologazione. Un cambiamento di rotta caldeggiato dal governo cinese, a decidere uno stop agli investimenti delle aziende cinesi nei Paesi europei che si erano espressi favorevolmente sui dazi. Politica peraltro priva di concreti effetti sull'espansione delle vendite delle auto cinesi nel Vecchio Continente, che procede a grandi passi nei volumi di vendita dei modelli ibridi.&nbsp; La posizione dei Paesi europei sui dazi orienter&agrave; anche gli investimenti Byd, attesi lontani dall'Italia per favorire altre realt&agrave;, con la Germania tra i candidati pi&ugrave; forti per attrarre l'ampliamento della produzione del colosso cinese. Byd prossima a partire a fine 2025 con la produzione in Ungheria e dal 2026 in Turchia.&nbsp;         

Incentivi per gli acquisti dalla filiera e posizione soft verso i dazi sono tra i fattori che orientano la produzione del suv elettrico B10 in Spagna&nbsp;

Leapmotor, la produzione europea va verso la Spagna

        Vendere pi&ugrave; auto elettriche o ridurre i volumi delle termiche pi&ugrave; inquinanti. Pi&ugrave; che un dilemma &egrave; una parte sostanziale delle strategie di vendita che i gruppi automobilistici dovranno attuare - acquisti dei crediti di CO2 a parte - nel 2025 per evitare di incappare nelle multe per eccesso di emissioni inquinanti medie. Leapmotor apre il 2025 con due promozioni allettanti su T03 e C10 elettrica. Un'offerta che, specialmente nel caso della citycar, taglia il prezzo di listino di oltre il 18% da 18.900 euro rende l'auto accessibile a 15.500 euro.  Per chi ha esigenze essenzialmente di mobilit&agrave; urbana, &egrave; un'alternativa interessante alle proposte termiche: da considerare. T03 spinta da un motore da 95 cavalli e con un'autonomia di marcia di 265 km, rilevati in 395 km nel ciclo urbano WLTP. Proposta molto ben accessoriata, tra Adas di Livello 2 e contenuti infotainment, &egrave; possibile acquistarla anche con finanziamento (Taeg 8,4%) e mini-rate da 119 euro al mese per 35 mesi. L'anticipo &egrave; di 5.237 euro, la rata finale di 8.334 euro. Il chilometraggio compreso nella formula finanziaria &egrave; di 30 mila km nei tre anni.&nbsp; Leapmotor C10, lo sconto incide meno  Stessa iniziativa e medesimo sconto sul prezzo di listino (-3.500 euro) su Leapmotor C10. Il suv &egrave; una proposta di segmento D, in grado di coprire 420 km con una carica della batteria da 69,9 kWh ed &egrave; spinto da un motore da 218 cavalli. Dal prezzo di listino di 37.400 euro si passa a un'offerta a 33.900 euro che pu&ograve; essere abbinata a un finanziamento con anticipo di 7.263 euro, 35 rate da 299 euro e la rata finale pari a 19.787 euro. Il Taeg del finanziamento &egrave; del 5,4%. Anche per C10 elettrica sono compresi nella rata mensile 30 mila chilometri nei 3 anni di utilizzo, dopo i quali si potr&agrave; restituire l'auto, sostituirla con un altro modello Leapmotor o riscattarla pagando la maxi-rata.       

Il prezzo di listino della T03 si posiziona con l'offerta a un valore molto interessante per un'elettrica e per i contenuti offerti. Su C10 lo sconto &egrave; di poco inferiore al 10% del prezzo di listino

Leapmotor è tempo di saldi, T03 e C10 offerte a 3.500 euro in meno

        Se i timori dell'Europa sulle auto elettriche cinesi hanno portato a innalzare barriere all'import con i dazi - in uno scenario nel quale la domanda di BEV nel Continente &egrave; tutt'altro che travolgente - sul piano delle ibride si preannuncia una sfida molto pi&ugrave; agguerrita nei volumi. Leapmotor C10 REEV sar&agrave; al Salone di Bruxelles, primissimo appuntamento del 2025, dal 10 gennaio, dove presenter&agrave; la versione a trazione elettrica ma dotata di range extender termico. Funzionamento ibrido e trazione sempre elettrica Il motore 1.5 litri benzina opera da generatore d'energia per caricare la batteria da 28,4 kWh, un valore assimilabile alle migliori PHEV europee. L'autonomia di marcia a zero emissioni - quindi senza l'intervento del motore termico - possibile da una carica completa &egrave; di 145 km ma, grazie al funzionamento del motore benzina e ai 50 litri di serbatoio (dato del modello venduto in Cina, verosimilmente identico alla versione esportata in Europa), l'autonomia complessiva arriva a 950 km.  Ricaricabile anche alla spina Trazione posteriore, 215 cavalli esclusivamente elettrici, mentre sull'avantreno il motore termico opera per produrre energia, mediante un generatore interfacciato alla batteria attraverso l'inverter. Il risultato sono emissioni da PHEV, con 10 g/km di CO2 dichiarata nel ciclo WLTP e nessun patema sulla ricarica. Se proprio si vuole collegare l'auto alla colonnina, oltre al caricatore di bordo in CA, &egrave; disponibile la ricarica in CC fino a 65 kW. Non solo elettriche dalla Cina, il 2025 moltiplicher&agrave; le ibride&nbsp; Resta da scoprire ancora molto altro della Leapmotor C10 REEV - Range Extender Electric Vehicle, dalla conferma di prestazioni molto scattanti (7"6 sullo 0-100 km/h) ai consumi energetici della batteria. Fino al prezzo, che in Cina - al tasso di cambio odierno tra Yuan ed Euro, si attesta in circa 1.600 euro di differenza, a vantaggio della C10 REEV -. L'elettrica C10, che ricordiamo &egrave; un suv di segmento D e 4,74 metri di lunghezza, ha un prezzo in Europa di 36.400 euro. Per la C10 REEV potrebbe esserci un posizionamento prossimo 35 mila euro?       

C10 &egrave; un suv elettrico, importato da Stellantis in Europa. C10 REEV &egrave; la versione con range extender, che supera i problemi di ricarica e pu&ograve; convincere molti su un mercato che nel 2025 torner&agrave; a strizzare l'occhio alle PHEV

Leapmotor C10 REEV, inizia l'avanzata delle ibride dalla Cina

        C'&egrave; chi in Germania prova a ridurre l'impegno, come Volkswagen, per i costi eccessivi della produzione e c'&egrave; chi, alla Germania, guarda per la produzione del prossimo modello in arrivo sui mercati europei. Ed &egrave; una decisione indirizzata dalle politiche in atto a Pechino, quale forma di reazione nei confronti dei Paesi che hanno votato favorevolmente alla conferma dei dazi sulle auto elettriche cinesi.  T03 in Polonia, B10 no Leapmotor assembla attualmente in Polonia la citycar T03, una piccola elettrica i cui componenti arrivano dalla Cina, un kit messo insieme a Tychy per poi commercializzare l'auto nel Vecchio continente. Che la produzione del suv compatto B10 fosse destinata al sito polacco non era notizia ufficiale ma supportata da numerosi indizi. Tutti ribaltati dalle fonti raggiunte dall'agenzia Reuters. Leapmotor produrr&agrave; il suv B10 in Germania o in Slovacchia, in altri due impianti Stellantis. La ragione &egrave; da ricondurre al voto che i tre Paesi (Polonia, Germania e Slovacchia) hanno dato in Europa sulla conferma dei dazi definitivi. Polonia favorevole, Germania e Slovacchia contrari.&nbsp; Le direttive impartite dal governo di Pechino all'industria nazionale sono qualcosa in pi&ugrave; di suggerimenti disinteressati. Cos&igrave;, a seguito della conferma, da parte dell'Europa, dei dazi sulla produzione di auto elettriche cinesi, &egrave; arrivato un "fermi tutti" rivolto ai costruttori in materia di impegni industriali e investimenti diretti in Paesi europei.  Eisenach nel 2023 al 30% Leapmotor - che opera fuori dalla Cina con la jv controllata al 51% da Stellantis, con diritti esclusivi di vendita - pare destinata a produrre il B10 presso la fabbrica di Eisenach. L&agrave; dove opera Opel ma esclusivamente con il Grandland e dalla capacit&agrave; produttiva riempita appena al 30% del potenziale dell'impianto, secondo i dati 2023.&nbsp; L'alternativa potrebbe essere la produzione in Slovacchia, a Trnava, sito inaugurato oltre 20 anni fa e specializzato nell'assemblaggio di modelli di segmento B.&nbsp; Gli investimenti di Leapmotor International nella produzione in Europa consentiranno al marchio si scavalcare i dazi del 20%, che si sommano al dato del 10% in vigore per le produzioni extra-europee.       

Le anticipazioni di stampa indicano un cambiamento dei programmi iniziali sulla produzione direttamente in Europa del suv B10. Germania e Slovacchia in corsa per sostituirsi alla Polonia

Leapmotor sposta la produzione e "premia" chi ha detto no ai dazi

        Ad affiancare due listini molto competitivi, con l'apertura degli ordini dallo scorso settembre, ecco arrivare le soluzioni di noleggio Leasys su Leapmotor T03 e Leapmotor C10. Sia la formula Leasys Miles - con un extra rispetto al canone di noleggio, calcolato in base ai chilometri percorsi - che la proposta Noleggio Chiaro sono accessibili tanto ai privati quanto alle aziende.  Leapmotor T03 a noleggio Detto della Leapmotor T03, con 265 km di autonomia e motore da 95 cavalli, il cui listino parte da 17.900 euro, con Leasys &egrave; possibile noleggiarla a 279 euro al mese per 36 mesi, pi&ugrave; anticipo di 3.659 euro. Inclusi nel canone di noleggio, 1.000 km di percorrenza. La quota eccedente I 1.000 verr&agrave; fatturata in aggiunta al canone mensile. Compresi nella quota mensile, invece, la copertura RCA, la manutenzione ordinaria/straordinaria, copertura furto e incendio, per danni, assistenza stradale.&nbsp; Guidare l'utilitaria elettrica con Noleggio Chiaro, invece, prevede su 36 mesi una percorrenza complessiva, inclusa nel canone, di 30 mila chilometri. Il canone di noleggio &egrave; di 365 euro al mese, pi&ugrave; 4.513 euro di anticipo. Importi tutti iva inclusa, per l'offerta privati. Al termine dei tre anni di Leasys Noleggio Chiaro, all'automobilista &egrave; concesso il diritto di prelazione sull'acquisto del veicolo.  Leapmotor C10 a noleggio: quanto costa? Passando al suv di segmento D Leapmotor C10, da 218 cavalli, il listino parte da 34.400 euro.&nbsp;Scegliere di guidarlo a noleggio con Leasys Miles prevede un canone mensile di 548 euro iva inclusa, pi&ugrave; 6.099 euro di anticipo. La durata &egrave; sempre di 36 mesi, con 1.000 km inclusi nel canone: la quota eccedente &egrave; fatturata a parte. Con Noleggio Chiaro, invece, il C10 &egrave; proposto a 694 euro al mese, su 36 mesi e 30 mila km compresi nel canone. L'anticipo resta di 6.099 euro.       

La societ&agrave; di noleggio di Stellantis propone le elettriche con due differenti formule - Leasys Miles e Leasys Noleggio Chiaro -, che permettono di guidare per 36 mesi l'utilitaria o il suv

Leapmotor a noleggio, T03 e C10 con Leasys in due soluzioni

        Indizi di B10, che sappiamo verr&agrave; lanciato in Europa nel 2025 e si presenta, sullo stand Leapmotor al Salone di Parigi, come il primo modello progettato per una diffusione globale e sviluppato sull'architettura Leap 3.5. Sigle, dietro alle quali scopriamo avr&agrave; interni con cockpit personalizzabile (10,25 pollici, pi&ugrave; infotainment da 15"), Adas avanzati di Livello 2, il tutto ovviamente accompagnato dal consueto prezzo aggressivo proprio delle elettriche cinesi. Un suv compatto da 30 mila euro? Introdotte le proposte T03 e C10, Leapmotor a Parigi ha mostrato anche il C16, un progetto di D-suv sei posti e architettura elettrica a 800 volt ma &egrave; sul B10, per il suo posizionamento sul mercato, che si concentra la curiosit&agrave;. Un suv da segmento C, che vuol dire restare ampiamente al di sotto dei 4,50 metri di lunghezza e potr&agrave; contare su una rete di concessionari in Europa che dalle 200 in 13 Paesi crescer&agrave; per raggiungere, nel 2025, i 500 punti vendita. Le anticipazioni sul fronte cinese dicono di prezzi nell'ordine dei 15.000 euro (al cambio yuan-euro) sul mercato interno che, se confermati, potrebbero portare il suv a collocarsi nella fascia dei 30 mila euro in Europa.&nbsp; Da notare come, nell'esemplare presentato a Parigi, sullo stand Leapmotor, non fosse presente il sensore Lidar installato tra parabrezza e tetto. Un sensore mostrato, invece, sul B10 oggetto delle immagini scattate in studio. Lidar che rappresenta un affidabile sensore per sviluppare il Livello 3 di assistenza e funzioni avanzate di Livello 2.&nbsp;       

Prossimo modello ad arrivare in Europa, il progetto &egrave; un C-suv pensato per i mercati globali. Si attende un posizionamento a circa 30 mila euro di prezzo di listino

Leapmotor

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