        La Jaguar E-Type &egrave; considerata una delle auto pi&ugrave; belle mai disegnate. Vera e propria icona dell&rsquo;automobilismo, il valore del modello &ndash; considerando anche il recente cambio di paradigma del marchio britannico &ndash; &egrave; destinato a crescere. Soprattutto se si tratta di unit&agrave; rare e particolari: &egrave; il caso della &ldquo;Shaguar&rdquo;, esemplare unico su base E-Type Roadster del 1967 utilizzato in tutti e tre i film su Austin Powers, che sar&agrave; battuto all&rsquo;asta da Mecum Auctions il 18 gennaio 2025.  Jaguar E-Type Shaguar, esemplare unico La E-Type Roadster di Austin Powers, contrariamente alla maggior parte delle vetture utilizzate per produzioni cinematografiche, non ha &ldquo;gemelle&rdquo; o unit&agrave; posticce: la &ldquo;Shaguar&rdquo;, dall&rsquo;inconfondibile livrea &ldquo;Union Jack&rdquo; (bandiera inglese) e interni blu scuro, &egrave; l&rsquo;unica a esser stata utilizzata per le riprese di tutte e tre le pellicole. La &ldquo;one-off&rdquo; compare, inoltre, nel video musicale del brano &ldquo;Beautiful Stranger&rdquo; di Madonna, aggiungendo valore collezionistico per gli amanti dei memorabilia legati al mondo dello spettacolo. A gennaio 2025 all&rsquo;asta La rara spider, spinta dal poderoso sei cilindri in linea aspirato da 4,2 litri abbinato a un cambio manuale a quattro marce, &egrave; stata completamente restaurata nei primi anni 2000 e recentemente ripristinata anche a livello meccanico. Parte di una collezione privata, il proprietario, data la particolarit&agrave; dell&rsquo;auto, ha acconsentito a fornirla occasionalmente a Jaguar Land Rover per mostrarla durante alcuni eventi aziendali. &nbsp;Con circa 103mila chilometri percorsi e ricca di parti originali (come autoradio e controlli sul cruscotto), la Shaguar promette di chiudere l&rsquo;asta di Mecum a cifre considerevoli. Non resta che aspettare il prossimo gennaio.       

L'unico esemplare con livrea britannica, utilizzato per i tre film, sar&agrave; battuto da Mecum il prossimo gennaio

All’asta la “Shaguar”, la Jaguar E-Type di Austin Powers

        Jaguar, sinonimo di lusso e prestazioni, ha attraversato un secolo di trasformazioni, lasciando un segno indelebile nella storia dell&rsquo;automobile. Dalla sua nascita come produttore di sidecar, fino alla decisione di diventare un marchio interamente elettrico entro il 2025, la storia di Jaguar &egrave; un esempio di continua evoluzione e capacit&agrave; di adattamento. Il recente lancio della nuova &ndash; e piuttosto discussa - brand identity, basata sul concetto di "Exuberant Modernism", segna un ulteriore capitolo nella trasformazione di un marchio che ha sempre saputo anticipare i tempi. Analizziamo la sua storia in dettaglio, dalle origini a oggi. 1922: la Swallow Sidecar Company  Jaguar nasce nel 1922 a Blackpool, Inghilterra, come Swallow Sidecar Company. Fondata da due giovani imprenditori, William Lyons e William Walmsley, l&rsquo;azienda &egrave; specializzata inizialmente nella produzione di sidecar per motociclette, distinguendosi fin da subito per il design elegante e la qualit&agrave; artigianale dei suoi prodotti. I sidecar Swallow ottengono un grande successo, permettendo ai due fondatori di espandere il proprio business. Nel 1928 l&rsquo;azienda si trasferisce a Coventry, citt&agrave; che diventer&agrave; la &ldquo;casa&rdquo; di Jaguar e il cuore pulsante dell&rsquo;industria automobilistica britannica. Questo spostamento segna l&rsquo;inizio di una nuova era: dal 1930 la produzione di Swallow passa interamente alle carrozzerie per automobili, adattando modelli di case automobilistiche come Austin e Standard. Nel 1934, Walmsley abbandona l&rsquo;azienda lasciando solo al comando Lyons: da quel momento il nome muta in SS Cars Ltd. &nbsp; L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda &nbsp; 1931-1945: le prime automobili Jaguar Nel 1931, Swallow lancia la sua prima vera automobile, la SS1 (Swallow Sidecar 1), una coup&eacute; dal design elegante e dal prezzo competitivo. Con la SS1, Lyons dimostra il suo talento nel creare automobili che combinano estetica, prestazioni e accessibilit&agrave;.  Nel 1935, l&rsquo;azienda presenta un modello ancora pi&ugrave; ambizioso: la Jaguar SS100 (sopra), un&rsquo;auto sportiva rivoluzionaria che introduce per la prima volta il nome &ldquo;Jaguar&rdquo;. Il successo di questa vettura, prodotta in versione coup&eacute; e spyder e in grado di raggiungere le 100 miglia orarie (da qui il numero &ldquo;100&rdquo;) consolida l&rsquo;identit&agrave; dell&rsquo;azienda come produttore di auto di lusso e sportive. Tuttavia, la Seconda Guerra Mondiale interrompe la produzione di automobili. Durante il conflitto, Swallow si concentra sulla produzione di veicoli militari e componenti per l&rsquo;esercito britannico. Al termine della guerra, l&rsquo;azienda adotta il nome Jaguar Cars, per evitare l&rsquo;associazione negativa con le iniziali &ldquo;SS&rdquo; delle squadre naziste. Questa decisione segna l'inizio ufficiale dell&rsquo;era Jaguar, con il lancio della Mark IV &ldquo;Saloon&rdquo; (berlina) nel 1945, in foto qui sotto, e la declinazione cabrio &ldquo;Drophead&rdquo; nel 1947.   L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda &nbsp; 1948-1960: et&agrave; dell&rsquo;oro e ascesa delle icone Jaguar  Dopo la guerra, Jaguar entra in un periodo di grande creativit&agrave; e successo commerciale. Nel 1948, il lancio della Jaguar XK120 rappresenta una svolta epocale. Con il suo motore sei cilindri in linea e una velocit&agrave; massima di 120 miglia orarie, la XK120 non solo &egrave; l&rsquo;auto pi&ugrave; veloce della sua epoca, ma &egrave; anche un capolavoro di design. La sua silhouette sinuosa e moderna la rende una delle auto pi&ugrave; desiderate al mondo. Negli anni &rsquo;50, Jaguar si distingue anche nel motorsport. La Jaguar C-Type, lanciata nel 1951, e la D-Type, nel 1954, dominano le competizioni internazionali. Jaguar vince la 24 Ore di Le Mans per cinque volte tra il 1951 e il 1957, dimostrando la superiorit&agrave; tecnica e ingegneristica dei suoi veicoli. Questi successi consolidano la reputazione di Jaguar come marchio in grado di combinare lusso e prestazioni da gara.  Il 1961 segna un momento storico con il lancio della Jaguar E-Type, considerata una delle automobili pi&ugrave; belle mai costruite. La E-Type non &egrave; solo un capolavoro estetico, ma anche una macchina altamente performante, capace di raggiungere velocit&agrave; elevate grazie al motore derivato dalla D-Type. La sua combinazione di prezzo competitivo, prestazioni straordinarie e design rivoluzionario la rende un&rsquo;icona culturale, amata da celebrit&agrave; e appassionati di auto. L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda &nbsp; 1960-1990: difficolt&agrave; e rinascite Negli anni &rsquo;60 e &rsquo;70, Jaguar entra in un periodo di turbolenza. L&rsquo;azienda viene acquistata dalla British Motor Corporation (BMC) nel 1968, diventando parte del conglomerato British Leyland. Questo periodo &egrave; segnato da difficolt&agrave; economiche, scioperi e problemi di qualit&agrave; che danneggiano l&rsquo;immagine del marchio.  Tuttavia, Jaguar continua a produrre modelli iconici, come la XJ, introdotta nel 1968, che diventa una delle berline di lusso pi&ugrave; apprezzate al mondo. Nel 1984, Jaguar torna indipendente e avvia un ambizioso piano di rilancio sotto la guida di Sir John Egan. Questo periodo porta un miglioramento della qualit&agrave; e un ritorno all&rsquo;eccellenza ingegneristica. Tuttavia, nel 1990, l&rsquo;azienda viene acquisita dalla Ford Motor Company, entrando in una nuova fase della sua storia. Sotto Ford, Jaguar beneficia di investimenti significativi, ma fatica a mantenere la sua identit&agrave; distintiva. Nonostante questo, modelli come la Jaguar XK8 e la nuova generazione di XJ trovano un posto di rilievo nel mercato delle auto di lusso. L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda &nbsp; 2008-Presente: Tata Motors e la rivoluzione elettrica L&rsquo;acquisizione da parte di Tata Motors nel 2008 segna una nuova era per Jaguar. Il conglomerato indiano fornisce i capitali e la visione strategica necessari per rilanciare il marchio. La collaborazione con Land Rover porta alla nascita di Jaguar Land Rover (JLR), una divisione dedicata a sviluppare auto di lusso innovative e tecnologicamente avanzate. Dal 2010, Jaguar introduce una gamma di modelli completamente rinnovata. Il SUV F-Pace, la berlina XE e la sportiva F-Type dimostrano che il marchio &egrave; tornato competitivo nel panorama globale.  Tuttavia, il vero cambio di paradigma arriva con il lancio, nel 2018, del Jaguar I-Pace: il Suv elettrico di lusso rappresenta una rivoluzione per il marchio, ricevendo premi internazionali e posizionando Jaguar come leader nel segmento delle auto elettriche. Nel 2021, Jaguar annuncia un piano ambizioso, denominato &ldquo;Reimagine&rdquo; per diventare un marchio completamente elettrico entro il 2025, con l&rsquo;obiettivo di ridefinire il &ldquo;lusso sostenibile&rdquo;. L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda &nbsp; La visione del futuro: Exuberant Modernism  E arriviamo ai giorni nostri, con il recente lancio della nuova brand identity di Jaguar, all&rsquo;insegna dell&rsquo;etica "Copy Nothing" &ndash; come affermava il fondatore Sir William Lyons &ndash; e della filosofia creativa "Exuberant Modernism". Questa nuova identit&agrave;, che ha letteralmente spiazzato fan e pubblico social, &egrave; il frutto di un ambizioso progetto che punta a ridefinire i valori del marchio per un pubblico contemporaneo. Il restyling si basa su quattro pilastri fondamentali. Innanzitutto l&rsquo;identit&agrave; visiva, con lettering del logo moderno e minimalista che celebra il modernismo attraverso forme geometriche e simmetria. L&rsquo;unione armoniosa di caratteri maiuscoli e minuscoli crea un effetto inaspettato, sottolineando la fusione tra tradizione e innovazione. Poi l&rsquo;impatto, con una grafica lineare e immediatamente riconoscibile, progettata per lasciare un&rsquo;impressione duratura, unito a colori esuberanti: tinte vivaci che includono tonalit&agrave; come giallo, rosso e blu accesi. Infine, il &ldquo;leaper&rdquo; Jaguar, il marchio di fabbrica sempre raffigurato in una posa proiettata in avanti (a simboleggiare l&rsquo;eccellenza e la direzione verso il futuro). Il monogramma sar&agrave; usato come tocco finale nei dettagli di ogni veicolo. La nuova brand identity verr&agrave; presentata ufficialmente il 2 dicembre 2024, con un&rsquo;installazione pubblica intitolata "Copy Nothing" durante la Miami Art Week, sottolineando il legame di Jaguar con il mondo dell&rsquo;arte. Rawdon Glover, CEO di Jaguar, ha aggiunto: &ldquo;Questo &egrave; un completo reset per Jaguar. Siamo impavidi nella nostra visione: un marchio che ispira una nuova generazione&rdquo;. Staremo a vedere.&nbsp;       

Il marchio britannico ha oltre 100 anni di storia, tra grandi successi e periodi "bui": dalla Swallow Sidecar Company alla nuova brand identity

La storia di Jaguar, dagli esordi a oggi

        Di certo non lascer&agrave; indifferenti e l'attesa &egrave; parecchia intorno alla visione di stile che Jaguar sveler&agrave; il 2 dicembre alla Miami Art Week.  Il concept Design Vision sveler&agrave; gli stilemi che andranno sulle nuove Jaguar elettriche a partire dal 2025, a partire da una granturismo dalle proporzioni accattivanti, annunciata dalle prime immagini dei muletti.  Spigoli vivi e addio lunotto Quel che l'ultimo teaser mostra verso il debutto &egrave; un carico di innovazione estetica radicale per Jaguar (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Addio al lunotto, sebbene in una formula che potrebbe nascondere qualcosa di diverso rispetto alla soluzione (apprezzabilissima) lanciata da Polestar 4. Il teaser del Design Vision Concept, infatti, conserva un taglio perimetrale intorno ai lamierati che potrebbe svelare altro. Spiccano le linee nette e spigolose del tre quarti posteriore. Se il lunotto chiude in una coda tronca "modernizzata" da una griglia verosimilmente con elementi digitali, resta esclusivamente un tratto curvilineo dello stile: l'arco del padiglione. Il resto dei volumi abbandona le linee avvolgenti che hanno contraddistinto la storia del marchio inglese.&nbsp; Tanto basta ad alimentare la curiosit&agrave; intorno alla show car e al trasferimento sui modelli di serie di scelte di rottura con il passato e certamente coraggiose.       

Il futuro di Jaguar sar&agrave; fatto da un design avveniristico e ricco di spigolosit&agrave;. Il concept in mostra a Miami sveler&agrave; le scelte destinate alla granturismo elettrica su strada nel 2026

Jaguar Design Vision Concept, addio lunotto e forme morbide

        Jaguar si appresta a cambiare volto e offerta di prodotto. TWR ripesca nella storia Jaguar e ammoderna quella che fu la XJS. Nasce la TWR Supercat V12.&nbsp; La struttura da corsa - oggi diretta da Fergus Walkinshaw - creata da Tom Walkinshaw, vincitore a Le Mans nel 1988, debutta sulla scena dei restomod con una notevolissima idea di granturismo termica. Dopo le prime anticipazioni estive, debutta in pubblico e annuncia la produzione di 88 esemplari a 270 mila euro ciascuno, tasse escluse. Rigorosamente un riferimento di prezzo iniziale, essendo 88 unit&agrave; estremamente personalizzabili, destinate a tutti i clienti globali.  Il V12 non si tocca, si migliora Dalla Jaguar XJS con motore V12 ecco l'elaborazione proporre il 12 cilindri in configurazione 5.6 litri anzich&eacute; 5.3, incremento di cilindrata ottenuto aumentando l'alesaggio a 92 mm dai 90 mm originari, per una corsa di 70 mm invariata. In aggiunta, e qui sta il bel balzo di cavalleria, dall'aspirato si passa a un 5.6 sovralimentato con volumetrico. Ben 669 cavalli e 730 Nm rilevati al banco, contro i 289 cavalli della coup&eacute; Jaguar. Il telaio resta in acciaio, rinforzato per&ograve; con elementi in carbonio. L'intera carrozzeria &egrave; in fibra di carbonio e questo aiuta a ridure il peso a 1.605 kg da i 1.770 kg di partenza. Il bodykit amplia a dismisura le carreggiate, con una larghezza di 1,97 metri (+14 cm di incremento).&nbsp; Alla missione leggerezza (relativa per una granturismo) contribuiscono i cerchi forgiati da 18 e 19 pollici sui due assi, stile Monoblok. Una granturismo analogica, strumentazione a parte Al di l&agrave; del look esterno e dell'evoluzione del V12, i 3 anni di sviluppo necessari a TWR hanno portato a riscrivere totalmente anche gli interni, dove il digitale &egrave; sotto forma di una strumentazione affiancata da un infotainment con Apple CarPlay e Android Auto. Pi&ugrave; interessante dire della leva del cambio manuale 6 marce, per gestire la trazione posteriore, oppure, delle sospensioni interamente riprogettate, con ammortizzatori a controllo elettronico. Ancora, sono 5 le modalit&agrave; di guida, possibilit&agrave; di regolare il controllo di trazione su 5 livelli e di utilizzare la funzione Launch Control.&nbsp; L'impianto frenante monta pinze a 6 pistoncini davanti e 4 dietro, a richiesta pu&ograve; avere i dischi carboceramici. Le prime consegne della Supercat V12 TWR sono previste nel corso dell'estate 2025.       

Il restomod parte dal progetto Jaguar XJS per tirarne fuori delle forme accattivanti e senza tempo, abbinate a un radicale balzo di potenza dal V12 e il meglio della modernit&agrave; su assetto e materiali

TWR Supercat V12, così dev'essere una super-GT

        Nella sera del 9 ottobre 2024 &egrave; morto, a 86 anni, Ratan Naval Tata, imprenditore indiano e presidente per un ventennio del Tata Group. A darne notizia, il presidente della Tata Sons N. Chandrasekaran in un comunicato, dove ha definito Ratan Tata "un leader davvero unico, il cui immenso contributo ha plasmato non solo il Gruppo Tata, ma la struttura stessa della nostra nazione". Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Imprenditore e filantropo Tra gli industriali pi&ugrave; influenti del pianeta, Ratan Tata controllava oltre 30 aziende in 100 Paesi del mondo, ma era noto anche per il suo stile di vita schivo per il quale veniva definito un "santo laico", considerata la sua proverbiale integrit&agrave;.&nbsp;Ha espresso parole di cordoglio anche il primo ministro Narendra Modi, in un post su X, ricordando un "imprenditore visionario, un'anima compassionevole, un essere umano straordinario". Oltre ai successi imprenditoriali, Ratan Tata era conosciuto per le attivit&agrave; filantropiche promosse attraverso i Tata Trusts, dalle scuole al prestigioso Istituto Tata per le scienze sociali, e nelle quali era spesso coinvolto personalmente. Un impero a quattro ruote, e non solo Nel corso della sua vita ha creato un impero che comprende automobili, di cui possiede, tra gli altri, i marchi Jaguar e Land Rover, ma anche gioielli, compagnie aeree, (il gruppo possiede la low cost di lusso Vistara e Air India, l'ex compagnia di bandiera recentemente riacquisita), ristoranti e catene alberghiere di lusso come la Taj, miniere all'acciaio, prodotti di elettronica, th&eacute;, servizi e assicurazioni.&nbsp;  Resta sempre aggiornato con l'edizione digitale di Auto       

All&rsquo;et&agrave; di 86 anni, si &egrave; spento l&rsquo;imprenditore e presidente per un ventennio del Tata Group, tra gli industriali pi&ugrave; influenti al mondo

Jaguar

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