TWR Supercat V12, così dev'essere una super-GT

TWR Supercat V12, così dev'essere una super-GT

Il restomod parte dal progetto Jaguar XJS per tirarne fuori delle forme accattivanti e senza tempo, abbinate a un radicale balzo di potenza dal V12 e il meglio della modernità su assetto e materiali

20.11.2024 ( Aggiornata il 20.11.2024 17:15 )

Jaguar si appresta a cambiare volto e offerta di prodotto. TWR ripesca nella storia Jaguar e ammoderna quella che fu la XJS. Nasce la TWR Supercat V12. 

La struttura da corsa - oggi diretta da Fergus Walkinshaw - creata da Tom Walkinshaw, vincitore a Le Mans nel 1988, debutta sulla scena dei restomod con una notevolissima idea di granturismo termica. Dopo le prime anticipazioni estive, debutta in pubblico e annuncia la produzione di 88 esemplari a 270 mila euro ciascuno, tasse escluse.

Rigorosamente un riferimento di prezzo iniziale, essendo 88 unità estremamente personalizzabili, destinate a tutti i clienti globali.

TWR Supercat V12

TWR Supercat V12

TWR torna sulla scena e celebra l'88 del successo a Le Mans. Lo fa proponendo 88 esemplari di Supercat V12, restomod realizzato partendo dalla Jaguar XJS e intervenendo con radicali modifiche. Carrozzeria in carbonio, telaio in acciaio, 690 cavalli con trazione posteriore e uno stile senza tempo

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Il V12 non si tocca, si migliora

Dalla Jaguar XJS con motore V12 ecco l'elaborazione proporre il 12 cilindri in configurazione 5.6 litri anziché 5.3, incremento di cilindrata ottenuto aumentando l'alesaggio a 92 mm dai 90 mm originari, per una corsa di 70 mm invariata. In aggiunta, e qui sta il bel balzo di cavalleria, dall'aspirato si passa a un 5.6 sovralimentato con volumetrico. Ben 669 cavalli e 730 Nm rilevati al banco, contro i 289 cavalli della coupé Jaguar.

Il telaio resta in acciaio, rinforzato però con elementi in carbonio. L'intera carrozzeria è in fibra di carbonio e questo aiuta a ridure il peso a 1.605 kg da i 1.770 kg di partenza. Il bodykit amplia a dismisura le carreggiate, con una larghezza di 1,97 metri (+14 cm di incremento). 

Alla missione leggerezza (relativa per una granturismo) contribuiscono i cerchi forgiati da 18 e 19 pollici sui due assi, stile Monoblok.

Una granturismo analogica, strumentazione a parte

Al di là del look esterno e dell'evoluzione del V12, i 3 anni di sviluppo necessari a TWR hanno portato a riscrivere totalmente anche gli interni, dove il digitale è sotto forma di una strumentazione affiancata da un infotainment con Apple CarPlay e Android Auto.

Più interessante dire della leva del cambio manuale 6 marce, per gestire la trazione posteriore, oppure, delle sospensioni interamente riprogettate, con ammortizzatori a controllo elettronico. Ancora, sono 5 le modalità di guida, possibilità di regolare il controllo di trazione su 5 livelli e di utilizzare la funzione Launch Control. 

L'impianto frenante monta pinze a 6 pistoncini davanti e 4 dietro, a richiesta può avere i dischi carboceramici. Le prime consegne della Supercat V12 TWR sono previste nel corso dell'estate 2025.

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