        Oggi 11 luglio la Pista del Lingotto di Torino ospiter&agrave; un grande evento per i 125 anni della FIAT. "Smiling to the Future" sar&agrave; per gli ospiti un viaggio entusiasmante nel passato, presente ma anche nel futuro dell'azienda italiana, in un'atmosfera elegante e raffinata. L'ingresso &egrave; gratuito gratuito ma riservato agli over 30. Storie di Panda e d'Italia, il mito 4x4 Celebrazioni per un'eccellenza italiana Gli ospiti potranno godere di un aperitivo al tramonto, con una vista mozzafiato dal tetto del Lingotto. Sar&agrave; possibile anche ammirare una grande esposizione di automobili FIAT, ricca sia di modelli storici sia di concept futuristici. Inoltre, sar&agrave; aperta al pubblico la Pinacoteca Agnelli, recentemente ampliata per accogliere la nuova Casa FIAT, un luogo interamente dedicato alla storia del marchio. L'evento &egrave; un meraviglioso tuffo nella lunga vita della realt&agrave; italiana, capace di diventare un vero simbolo del Belpaese e di modernizzarsi col passare degli anni. Ogni angolo dell'esposizione raccontato una parte della ricca storia del brand, attraverso pezzi unici e auto iconiche. Giorgetto Giugiaro racconta la sua Panda: "Ho disegnato un frigorifero&rdquo;        

Si terr&agrave; nella meravigliosa location della Pista del Lingotto, l'evento della Casa torinese, dove saranno esposte numerose auto del marchio

Smiling to the Future, la grande festa esclusiva per i 125 anni Fiat

L&rsquo;11 luglio 2024 la Fabbrica Italiana Automobili Torino compie 125 anni e lancia la nuova Grande Panda. Un incrocio storico da ricordare.  La storia di Fiat e quelle dell&rsquo;Italia sono sempre state legate per questo secolo abbondante, che ha segnato la motorizzazione progressiva e inarrestabile di tutto il Belpaese.  Una storia infinita  I modelli della Casa piemontese sono stati protagonisti in tutto il mondo, ma in Italia hanno dominato la scena. Molto spesso l&rsquo;arrivo di una nuova Fiat, specialmente nel secondo dopoguerra, ha definito o segnato fasi di costume, cultura, economia e persino politica.    Milioni di automobili che hanno permesso al Paese di muoversi, per esigenza o per piacere, contribuendo in modo decisivo alla libert&agrave; e alla indipendenza nello spostamento.  Nelle prossime pagine vi proponiamo i sei modelli di Fiat pi&ugrave; prodotti della storia, che hanno segnato varie epoche, anche a livello globale, alcuni dei quali in parallelo.  Dettaglio non da poco, tutte sono state Car of the Year.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Fiat nuove e usate  Sfoglia per continuare a leggere  &nbsp;  Fiat 127 &ndash; Oltre 5.1 milioni di esemplari  La dominatrice degli anni Settanta, anche se in verit&agrave; &egrave; stata prodotta molto pi&ugrave; a lungo per ben 16 anni, dal 1971 al 1987.  Prese il posto della 850, rivelandosi un successo eccezionale. Con la novit&agrave; del motore e della trazione anteriori e un pianale inedito.  Immediatamente punto di riferimento a livello europeo della sua categoria, per comportamento dinamico (inizialmente 903 cm3 4 cilindri), spazio a bordo e bagagliaio.  &nbsp;  Lo stile ad opera di Dante Giacosa e Piero Manz&ugrave; ha segnato un&rsquo;epoca. Il meno di 3,6 metri di lunghezza, con un peso contenuto a 700 kg &egrave; stata realizzata in quattro generazioni. &nbsp;  Amata anche come piccola bomba, con la 127 Sport da 70 cv prodotta dal 1977. Car of the Year nel 1972.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Fiat nuove e usate  &nbsp;  Fiat Uno &ndash; Oltre 9,5 milioni di esemplari  La regina degli anni Ottanta e oltre. Fiat Uno con due sole serie, ma prodotte dal 1983 al 1995, ha segnato la storia dell&rsquo;automobile.  Doveva essere una Lancia, quale sostituta delle A112 e invece pass&ograve; di Marchio &hellip;. Capolavoro di design per una utilitaria, oggi sarebbe una Segmento B, la piccola uscita dalla matita magica di Giorgetto Giugiaro fu presentata in pompa magna a Cape Canaveral, erede della 127, che affianc&ograve; sul mercato per ben quattro anni.  &nbsp;  Molto avanzata sotto tutti gli aspetti, dal Cx di 0,33, segn&ograve; un passo in avanti per abitabilit&agrave; interna (lunga 3,64 metri), bagagliaio e anche dal punto di vista della guida si posizion&ograve; subito al vertice.  Ha segnato un&rsquo;epoca anche con la campagna pubblicitaria firmata da Forattini, lanciando slogan che sono rimasti nell&rsquo;immaginario quali &ldquo;scattosa&rdquo; e &ldquo;risparmiosa&rdquo;. Successo in tutte le versioni, da ricordare la Diesel e la immortale Uno Turbo i.e. Car of the Year nel 1984.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Fiat nuove e usate  Sfoglia per continuare a leggere  &nbsp;  Fiat Panda, circa 8,5 milioni di esemplari  La storia pi&ugrave; lunga &egrave; quella della protagonista di questi giorni. Dal 1980 a oggi, 44 anni in sole tre serie, che le hanno fatto guadagnare il titolo di superutilitaria.  Una vera highlander, sin dalla prima generazione opera del designer per antonomasia del ventesimo secolo, Giorgetto Giugiaro.    Pronta a tutto, pratica e compattissima (prima serie lunga 3,38 metri) ha fatto epoca in tutte le sue versioni, anche Diesel, ma soprattutto con la 4x4, icona intramontabile.  La prima serie &egrave; rimasta sulla breccia dal 1980 al 2003, la seconda, anche a metano, dal 2003 al 2012 e poi a la terza, bestseller storica del mercato italiano che proseguir&agrave; fino al 2027, affiancata dalla nuova Grande Panda. Car of the Year nel 2004.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Fiat nuove e usate  Sfoglia per continuare a leggere  &nbsp;  Fiat Punto, circa 9,5 milioni di esemplari  Un&rsquo;altra immortale, sul mercato per 25 anni, sfiorando i 10 milioni di vetture vendute.  Tre serie dal 1993 al 1999, la prima indimenticabile firmata da Giugiaro, la seconda dal 1999 al 2011 e la terza dal 2011 al 2018, chiamata &ldquo;Grande&rdquo; e ancora firmata dalla Italdesign di Giugiaro.    Ovvio che le generazioni dispari sono quelle pi&ugrave; belle, ben proporzionate. Per sostituire la Uno mamma Fiat ha messo in campo un&rsquo;altra big assoluta. Versatile, benzina, diesel, GPL e metano, ma anche cabrio o GT, fino alla rinascita del Marchio Abarth.  Un quarto di secolo all&rsquo;insegna di una vettura totale. Dall&rsquo;uscita di produzione nel 2018 i numeri di Fiat ne hanno risentito. Ora la nuova Segmento B &egrave; la Grande Panda. Car of the Year nel 1995  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Fiat nuove e usate  Sfoglia per continuare a leggere  &nbsp;  Fiat 500 &ndash; 5,2 milioni di esemplari (1957-1975) +3,2 milioni di esemplari (2007-oggi)  La storia pi&ugrave; lunga. Dal mitico 4 luglio 1957 a oggi il &ldquo;cinquino&rdquo; ha segnato, pur con un intervallo produttivo di oltre 30 anni, il percorso dell&rsquo;auto e del suo stile.  Icona di design senza tempo, simbolo della italianit&agrave;, nei decenni ha mantenuto il suo fascino, forte della bellezza, dell&rsquo;agilit&agrave; e del sorriso che sa sempre strappare. Pochissime automobili hanno tale appeal.    Prima elettrica chic dal 2022, dal prossimo anno sar&agrave; affiancata da una nuova versione ibrida. Car of the Year nel 2008  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Fiat nuove e usate  Sfoglia per continuare a leggere  &nbsp;  Fiat 124 &ndash; oltre 15 milioni di esemplari  Numero particolare, se contiamo la sua produzione globale: una vera world car ante litteram, questa berlina per la borghesia concepita nel 1964 e sul mercato italiano dal 1966 al 1974.  Anche le altre Fiat sono state assemblate in tutto il mondo, ma 124 su licenza ha raggiunto numeri enormi, sotto i Marchi Lada-Vaz in Russia, dove ha avuto una diffusione enorme, Seat in Spagna, Premier in India o da Suzuki per l&rsquo;Egitto.    Opera di Dante Giacosa, una berlina a motore anteriore e trazione posteriore con il nuovo 1200 progettato da Aurelio Lampredi riscosse subito un notevole successo.  Poi confermato dappertutto. Car of the Year nel 1967  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Fiat nuove e usate 

In 125 anni di storia il Marchio torinese ha prodotto molti modelli che hanno fatto epoca: ecco le superstar

Dalla 500 alla 127: la Top 6 delle auto Fiat pi&ugrave; vendute di sempre

        Ha rappresentato il mito e la follia. Roba da fare impallidire Herbie de Un Maggiolino tutto matto, perch&eacute; un ruolo da attore protagonista - di una pellicola di fantascienza, ovvio - l'avrebbe retto eccome, la Panda.&nbsp; Panda in grado di sconfiggere la logica e la fisica, quella 4x4. E dove la trovi un'altra integrale che con 50 cavalli a occhio, o quelli che c'erano in stalla al momento, si arrampica su pendenze e fondi dove solo i pi&ugrave; grandi potevano osare? Ovviamente, grandi fuoristrada. Panda e SJ410 erano in grado di parlare alla pari con Patrol, Defender, Classe G, Pajero, Land Cruiser, quando la materia di studio fosse stata l'arrampicata estrema. Da notare: tutti modelli che vivono di vita propria, riconoscibili universalmente senza dire chi &egrave; Fiat, chi &egrave; Suzuki e gli altri. Fuoristrada senza nulla da spartire con risvoltinati, moderni suv da aperitivo in centro e ruota (stradale) sul marciapiede. Panda ha attraversato la storia d'Italia Fiat Panda 4x4 &egrave; un ricordo, uno di 8,5 milioni, tanti sono (probabilmente) quelli di cui potremmo prendere nota. Uno per ciascun esemplare prodotto, un legato al vissuto personale.&nbsp; Otto milioni e mezzo di Panda contate sulla produzione di prima generazione, dove un restyling in 23 anni &egrave; bastato e avanzato. Tanto, che dovevi metterci? L'infotainment?&nbsp; Al di l&agrave; del progetto, dei numeri della produzione, dei bilanci Fiat, della garanzia che tutti gli automobilisti sapevano di avere, ovvero, poter contare su un'auto a buon mercato e accessibile a molti, c'&egrave; un aspetto che ha reso la Panda un simbolo italiano. Se la 500 &egrave; stato il fenomeno della motorizzazione di massa, gli anni del boom e l'ascesa della societ&agrave; dei consumi, Panda c'&egrave; stata per 23 anni di vicende italiche.&nbsp; Simbolo tra eventi della storia del Paese. Nel 1980 dell'esordio, c'&egrave; Pertini al Quirinale e l'estate vedr&agrave; la strage alla stazione di Bologna. Il 1983 porta sulla scena la Panda 4x4, con la trazione sviluppata da Steyr-Puch, ed &egrave; l'anno della scomparsa di Manuela Orlandi. Nell'ottantasei del restyling, a Palermo si istruisce il maxiprocesso. Nel Novanta, la Panda dei Mondiali con i copricerchi in stile pallone da calcio &egrave; un ricordo indelebile, tanto quanto gli occhi di Tot&ograve; Schillaci. Accompagna all'uscita la Prima Repubblica, vive Tangentopoli, vive la seconda e c'&egrave; nell'Italia che entra nell'Euro e vive il G8 di Genova. Capito qual &egrave; il vissuto di Panda? Ecco, se un esemplare del 1980 potesse parlare, essere memoria storica di un Paese, ne avrebbe di eventi da narrare. L'impossibile, finch&eacute; non si realizza Fiat Panda 4x4 &egrave; un ricordo, uno di 8,5 milioni. Quando assisti in prima persona a una magia che si compie, a quello che fino ad allora avevi, probabilmente, solo sentito. E creduto che fosse bufala, storia da bar. &Egrave; un po' la differenza che passa tra il passaparola su come va una partita, tra chi dice "Italia-Inghilterra 20 a 0 e gol di Zoff di testa su calcio d'angolo" e vivere con i tuoi occhi qualcosa di assai simile. L'inverno del 2005 non sar&agrave; stato quello del Cinquantasei ma "la neve era ancora quella del tempo": vuoi mettere, nulla a che fare col cambiamento climatico! "Altroch&eacute;, quelle s&igrave; che erano nevicate!"&nbsp; Ai mille metri di quota misuravi degli onestissimi 30 centimetri e nevicata in corso, che lo spazzaneve era fondamentale per aprirti la strada.&nbsp; Venti, forse trenta all'ora - chiss&agrave; quale andatura avesse avuto allora -, ma ti arrampicavi su strada comodamente e onestamente con le tue catene e dietro allo spazzaneve. Sar&agrave; sembrato un miracolo del progresso, lo spazzaneve, quando arrivarono i primi, nel 1923, montati su mezzi a motore.&nbsp; Ecco, nel Duemila, quel progresso era bello che utile per continuare l'ascesa ai 1.800 metri. Senza, avresti girato le ruote e puntato la citt&agrave;. A meno di non essere Panda, 4x4 Panda. O pochissime altre come lei. Accadde che dalla colonna di macchine, in fila diligente (strano, eh?) dietro allo spazzaneve, spuntassero due fari quadrati, accesi. Altro passo, da scalatore in un gruppetto di velocisti, per dirla semplice. Negli specchietti diventava Panda 4x4, inconfondibile per le barre al tetto e per quella sagoma quadrata che diventava rettangolare, un cubetto del Tetris contando l'altezza da terra. Poi, il verde Sisley che ti passa accanto, ti supera e con le sue belle gomme all terrain, strette quanto quelle di una odierna bici elettrica, sposta anche lo spazzaneve, lo supera e se ne va.&nbsp; Era come Zoff che segna di testa su calcio d'angolo, ma reale. Nessuna allucinazione da alta quota. Anche lo spazzaneve stava stretto alla splendida follia del Pandino.       

Oltre le mille leggende, tante storie appartenute al vissuto di ognuno e con la Fiat Panda protagonista. Come quella volta in cui alla 4x4 stette stretta l'andatura dello spazzaneve

Storie di Panda e d'Italia, il mito 4x4

        Chi dice Fiat dice Panda, binomio imprescindibile, storia dell&rsquo;auto ma anche delle abitudini sociali degli italiani. Ma chi dice Panda dice anche Giugiaro, il cognome del designer che tra imprevisti e colpi di scena, modifiche di programmi e qualche confronto tipo braccio di ferro, ne deline&ograve; lo stile della prima edizione del modello vincente (e longevo) della Casa torinese. Giorgetto Giugiaro ha pi&ugrave; volte (e di recente al Mauto) svelato numerosi aneddoti e raccontato la complessit&agrave; e le vicissitudini che hanno accompagnato la genesi della Panda. Il cui nome nulla ha a che fare col simpatico simbolo per eccellenza degli animali in via di estinzione: in origine la vettura era identificata dal nome/numero 141, alla fine usc&igrave; il nome Panda, derivato dalla divinit&agrave; romana protettrice delle strade e dei viaggiatori. Insomma, una Dea per&hellip; proteggere una piccola Dea viaggiante, la prima Fiat contraddistinta da un nome anzich&eacute; un numero. Nato nel cuneese (Garessio) e cresciuto in una famiglia di artisti pittori, chiamato gi&agrave; da giovanissimo a mostrare le sue doti di designer, a soli 17 anni Giugiaro entr&ograve; in Fiat come apprendista designer, voluto da Dante Giacosa. A 21 anni, poi, gli fu affidata da Nuccio Bertone la gestione del Centro Stile della Carrozzeria Bertone, prima di passare in Ghia per andare poi a fondare la sua storica Italdesign, fucina di modelli storici ed esaltanti, nel 1968 con Aldo Mantovani. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Le origini di Fiat Panda&nbsp; Panda ha rischiato di non nascere&hellip; &ldquo;Carlo De Benedetti mi aveva chiesto di dettare lo stile di un&rsquo;auto innovativa, compatta ma spaziosa e che venisse a costare poco. Stavo partendo per le vacanze, era l&rsquo;estate 1976, e la voleva subito. Lavorai giorno e notte, poi cercai De Benedetti ma non mi rispondeva al telefono. Tornai a Torino per scoprire che non faceva pi&ugrave; parte della Fiat. Telefonai a Mantovani, dicendogli che avevamo lavorato a vuoto, per niente&rdquo;. Ma il nuovo ad Tufarelli salv&ograve; il progetto, con la sola condizione di non pesare sui costi. Grande sfida&hellip; &ldquo;Doveva essere essenziale e&hellip; rustica, utilitaria ma spaziosa, economica. Durante lo sviluppo i costi erano aumentati per diversi imprevisti esterni che mi avevano costretto a intervenire sul progetto. Come il lunotto da ingrandire, o la soluzione per i vetri piatti perch&eacute; non c&rsquo;erano pi&ugrave; attrezzature adeguate per produrli, in particolare per il parabrezza, e di conseguenza servivano nuovi investimenti&rdquo;. Una vettura che esibiva grande innovazione, un&rsquo;utilitaria che in confronto al passato non era pi&ugrave; n&eacute; piccola n&eacute; scomoda&hellip; &ldquo;Interni funzionali, semplici, sedili ridotti, forma squadrata per avere pi&ugrave; spazio interno, soluzioni particolari, per gli alzacristalli e altro, una vettura molto utile, con un peso leggero da rispettare&hellip;&rdquo;. &nbsp;Alla fine dopo vari passaggi e confronti, facendo i conti con le esigenze tecniche, ecco che Giugiaro riesce a tradurre la visione in realt&agrave;. Per la produzione ci furono i vari confronti e passaggi ingegneristici, non semplici, tra studi, prove e variazioni per arrivare alle soluzioni definitive. Il segreto di Giugiaro Ripensando a quel progetto il designer di nascita cuneese e di adozione torinese regala sempre cornici di ironia e genialit&agrave;. Lo ha ribadito apertamente in pubblico, tra sorrisi e applausi. &ldquo;Ho sempre detto di aver disegnato un&hellip; frigorifero, perch&eacute; per ottenere il massimo dello spazio Panda era squadrata&rdquo;. E ancora: &ldquo;A guardarla sembra tutto semplice, ma non &egrave; cos&igrave;&hellip; Ho pensato pi&ugrave; volte che fosse pi&ugrave; semplice disegnare una Ferrari piuttosto di questa Panda viste le difficolt&agrave; e i tanti vincoli imposti&hellip;&rdquo;. Il segreto di Giorgetto Giugiaro, padre di modelli che lo hanno portato a ricevere numerose lauree honoris causa ma soprattutto il premio di Car designer del Secolo, ricevuto a Las Vegas nel 1999? &ldquo;La passione per il disegno dell&rsquo;automobile, la visione di quello che poi diventa un progetto che mette assieme pittura e ingegneria&rdquo;. Nella sua grande carriera Giugiaro ha realizzato progetti che hanno scritto la storia e la leggenda dell&rsquo;automobile. Per Fiat ha firmato oltre alla Panda anche modelli come Punto, Uno, Croma, Grande Punto, Sedici, Idea. Fiat Panda e Pandina, i prezzi delle due mild hybrid       

"Non pensate che sia stato semplice: &egrave; pi&ugrave; difficile disegnare una Panda di una Ferrari"

Giorgetto Giugiaro racconta la sua Panda: "Ho disegnato un frigorifero”

        Ho la fortuna di percorrere quasi quotidianamente le affascinanti strade della collina torinese, su cui sfrecciavano le auto dell&rsquo;Avvocato Agnelli in destinazione Villa Frescot, dove si ammiravano le elaborate creature firmate da Pininfarina: l&rsquo;elenco dei frequentatori delle strade delle ciliegie, delle alternative per passare da Moncalieri a Gassino senza toccare la citt&agrave; o la tangenziale, sarebbe troppo lungo. Ancor oggi su queste strade nervose e ammalianti si ammira il meglio dell&rsquo;estetica automobilistica, capolavori di carrozzeria evoluta e tecnologia d&rsquo;avanguardia, modelli unici con guidatori d&rsquo;eccezione (come Andrea Levy, non solo). Ma quella che non manca mai, quella che non si stanca di andare avanti e indietro a dispetto della sua compattezza, tra curvosi tracciati con salite che si spingono fin oltre i 700 metri come un serpentone che sovrasta il Po, ebbene &egrave; lei, la mitica Fiat Panda. Ne vedi passare di ogni et&agrave;, ma gli &ldquo;anziani&rdquo; torinesi, quelli nati e cresciuti in collina, sul &ldquo;frigorifero a 4 ruote&rdquo; come l&rsquo;ha definita Giorgetto Giugiaro, il pap&agrave; stilista che l&rsquo;ha disegnata, non l&rsquo;hanno mai venduta. Anzi se la tengono stretta, la fanno riparare, si procurano e tengono nel garage di casa anche eventuali pezzi di ricambio, via via sempre pi&ugrave; introvabili se ci si riferisce in particolare alla prima edizione della piccola di casa Fiat. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella La migliore palestra al traffico cittadino Un motivo c&rsquo;&egrave;, anzi pi&ugrave; d&rsquo;uno: con il suo aspetto squadrato e semplice, con la sua solida leggerezza, la Panda &egrave; come un fedele &ldquo;mulo&rdquo; che arriva ovunque, scala, cammina senza esagerare nel passo, va avanti quando gli altri si fermano, come accade proprio sulla collina torinese, quando le nevicate o il maltempo mettono in difficolt&agrave; molte vetture di ogni generazione su strade che si riempiono rapidamente di fango e pietre. Anche perch&eacute; sulla collina torinese molti interni o derivazioni sono caratterizzati da sterrato finale. Fantasie popolari? No, pura realt&agrave;.E poi, Panda, per moltissimi torinesi, &egrave; anche la prima vettura della giovent&ugrave;, quella che i pap&agrave; mettevano in mano ai figli, vuoi per necessit&agrave;, contenendo i costi, vuoi per continuit&agrave;, ma anche perch&eacute; era la miglior palestra di avviamento al traffico cittadino: non dava nell&rsquo;occhio, non creava difficolt&agrave;, non pretendeva nemmeno troppa attenzione. E consumava poco.  Fiat, l'auto dei torinesi La Panda, nei ricordi di chi vi scrive, &egrave; arrivata un po&rsquo;&hellip; tardi, quando l&rsquo;esperienza di guida era gi&agrave; passata attraverso modelli storici di Fiat, in primis la vecchia 500 nel 1975, poi la 127 e la 128 tanto per intenderci. Una storia a lungo&hellip;. monomarca perch&eacute; Fiat era l&rsquo;auto dei torinesi, orgoglio d&rsquo;Italia. Panda ha esordito in sordina, forse effetto del tipico distacco sabaudo (una velata diffidenza sempre utile...), ma ci ha messo poco tempo per essere apprezzata e divulgata, adottata come ideale mezzo di lavoro e di spostamento anche da noti professionisti, primi a intuirne i valori. Insomma, il &ldquo;frigorifero di Giugiaro&rdquo; promosso da ingegneri, avvocati e professionisti vari, vinta la diffidenza iniziale e superata un&rsquo;etichetta snob, divenne una sorta di rivincita popolare, l&rsquo;auto per accedere a una mobilit&agrave; semplice e necessaria, la&hellip; &ldquo;spesa da affrontare per restare al passo coi tempi, un sacrifico utile&rdquo;: al lancio si poteva acquistare con 3.970.000 lire, mentre un kg di pane costava circa 850-1000 lire, il latte circa 500 lire al litro e un caff&eacute; al bar 250 lire&hellip; Oggi, per&ograve;, Panda ha acquisito un valore impensabile nel mondo del collezionismo. Un vero affare per chi l&rsquo;ha tenuta o comprata in tempi non sospetti. La nuova Fiat Grande Panda avvistata a Torino: tutti gli scatti rubati       

La Panda, nei ricordi di chi vi scrive, &egrave; arrivata un po&rsquo;&hellip; tardi, quando l&rsquo;esperienza di guida era gi&agrave; passata attraverso modelli storici di Fiat, in primis la vecchia 500 nel 1975, poi la 127 e la 128 tanto per intenderci...

La mitica Fiat Panda, quel fedele “mulo” che arriva ovunque e non invecchia mai

        Oggi 4 luglio si celebrano i 67 anni della Fiat 500, ideata dalla mente rivoluzionaria di Dante Giacosa che ha realizzato un modello dal design inimitabile, dalle dimensioni ideali per le grandi citt&agrave; e dai punti di forza della versatilit&agrave; ed economicit&agrave;. Con oltre 7,5 milioni di unit&agrave; vendute dal suo debutto, ha visto numerose edizioni limitate nella sua lunga vita. &nbsp; 125 anni di storia Fiat, i protagonisti: Dante Giacosa Storia di un modello iconico Dalla sua nascita, la Fiat 500 ha attraversato tre generazioni. Negli anni '60, la prima generazione ha simboleggiato libert&agrave; e stile, diventando rapidamente un fenomeno culturale. Nel 2007, la seconda generazione ha portato una ventata di novut&agrave; fascino nel panorama delle city car. Nel 2020, la terza generazione ha innovato la mobilit&agrave; urbana con la Fiat 500e. La prossima Fiat 500 Ibrida, prevista per il 2025/2026 e prodotta a Mirafiori, Torino, segna la quarta generazione del modello amatissimo. Affiancando la rinomata Fiat 500e, gi&agrave; apprezzata e premiata a livello internazionale, la nuova generazione ibrida promette di combinare il fascino intramontabile della Fiat 500 con l'innovazione tecnologica del futuro. Attualmente, la Fiat 500e &egrave; disponibile in 48 Paesi, guidando il segmento delle city car elettriche in Europa fin dal suo lancio, confermando la sua leadership con oltre 43 premi internazionali in 10 Paesi diversi. Auto &egrave; anche su YouTube, seguici e attiva la campanella per non perdere le notifiche       

Un'auto che ha rivoluzionato il marchio ma anche l'intera tradizione automobilistica italiana: ripercorriamo brevemente le tappe del suo successo

Fiat 500 compie 67 anni: l'iconico modello arriva alla quarta generazione

Aspettando la presentazione della Fiat Grande Panda - che &egrave; altra cosa, in altro segmento - ecco il debutto sul mercato della rinnovata Fiat Panda e Fiat Pandina. Ovvero, l&#39;evoluzione della citycar in un aggiornamento tecnologico necessario per restare sulla scena e in linea con le normative europee.  Cos&igrave;, spazio all&#39;infotainment da 7 pollici di serie su Pandina e un maggior numero di Adas. Di serie, sin dalla Panda - che costituisce l&#39;allestimento base - ci sono la frenata d&#39;emergenza, l&#39;alert sul superamento di corsia, il rilevatore della segnaletica stradale e limiti di velocit&agrave;, il rilevatore della stanchezza del guidatore.&nbsp;In pi&ugrave;, su Pandina di serie e su Panda con il City Pack da 650 euro, ecco il cruise control.&nbsp;    Prezzi e promozioni con rottamazione  I prezzi partono da 15.900 euro di Fiat Panda 1.0 mhev 70 cavalli, Pandina da 18.900 euro. Entrambe beneficiano delle immancabili promozioni, che portano il prezzo della Panda fino a 9.950 euro a fronte di rottamazione di un&#39;auto Euro 2 o precedente e l&#39;acquisto con finanziamento (anticipo 0, 33 rate da 145 euro ciascuna, maxirata pari a 8.494 euro: Taeg pari al 12,6%).  Finanziamento che vale uno sconto di 2.000 euro sul prezzo di listino, mentre la rottamazione incide per 3.000 euro di contributo statale e 950 euro di contributo Fiat (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato).  Dotazione di serie  L&#39;apertura degli ordini sulla rinnovata Panda dettaglia anche la dotazione di serie, che prevede i sensori di parcheggio posteriori e la strumentazione digitale da 7 pollici sin dal livello base, che offre ruote da 14 pollici.&nbsp;  Pandina giustifica i 3.000 euro extra sul prezzo di listino con i contenuti quali il cruise control, lo stile della carrozzeria Cross, le luci diurne a led, i sensori di luminosit&agrave; e pioggia. Ancora, il sedile anteriore regolabile in altezza, la radio touch 7 pollici con interfacce Apple e Android, le barre al tetto, i fendinebbia e i cerchi da 15&quot;. 

Ordini aperti per le due Panda prodotte a Pomigliano, evolute nella dotazione hi-tech e Adas. Pandina ha di serie il look Cross

Fiat Panda e Pandina, i prezzi delle due mild hybrid

Nei 125 anni di storia della Fiat, ci sono personaggi, tecnici, che hanno contribuito in modo decisivo non solo alle sorti dell&#39;azienda torinese, ma in un&#39;ottica pi&ugrave; ampia all&#39;intera industria dell&#39;auto.  Dante Giacosa &egrave;, di diritto, tra gli innovatori dell&#39;auto nel Novecento. Pap&agrave; della Nuova 500, certo. Ma &egrave; un ruolo riduttivo nel quale inquadrare l&#39;ingegnere nato a Roma da famiglia piemontese.  La storia della Fiat &egrave; (anche) storia di grandi innovazioni tecniche, tra cui al grande pubblico resta memoria - quale esempio migliore (e occasione persa?) - lo sviluppo dei moderni motori diesel common rail.  La progettazione integrata  A Giacosa, ingegnere formatori al Politecnico di Torino, si deve il progetto della Nuova 500, la serie del 1957 che gli varr&agrave; il premio Compasso d&#39;Oro nel 1959. Un riconoscimento nel campo del design, per lui che anzitutto &egrave; stato progettista a tutto tondo, a ricercare le integrazioni massime tra meccanica, ingombri, economie di produzione, funzionalit&agrave; e, quale risultante, stile.  In Fiat approda, lavorando in SPA - Societ&agrave; Piemontese Automobili dal 1927 - da nelaureato a 22 anni -, nel 1929. Automobili e non solo, tra gli ambiti di impegno progettuale. Ad esempio, il primo progetto in Fiat &egrave; sul trattore Pavesi P4, nel &#39;29. Ma anche progettazione nel campo dei motori marini, degli impieghi industriali, quelli aeronautici.  Nel &#39;36 lavor&ograve; alla Fiat Topolino, antesignana della nuova 500 che sarebbe arrivata di l&igrave; a 20 anni. Topolino che ebbe peculiarit&agrave; tecniche sul posizionamento del motore e la progettazione della sospensione anteriore a ruote indipendenti. Dettagli in grado di stupire al tempo.  Negli anni Trenta, il lavoro a un&#39;auto &quot;del popolo&quot; era tema attuale in Europa. La Topolino progettata da Giacosa riassunse in 3 metri e 30 centimetri un&#39;auto per 2 adulti e 2 bambini, con motore quattro cilindri e un pacchetto che conter&agrave; 500 mila unit&agrave; vendute fino al 1955.  Nuova 500, la 600 Multipla, motori e non solo    &Egrave; dopo la guerra che, nell&#39;auto, inizia la cavalcata di novit&agrave; tecniche e progettuali grazie alle quali Fiat assurger&agrave; a un ruolo di rilievo mondiale nella progettazione di auto piccole.  Dal &#39;46 Giacosa &egrave; direttore tecnico della Fiat e firmer&agrave; progetti innovativi e di successo che, oltre alla nuova 500, conteranno la 600 Multipla (sigla di progetto Fiat 100), fino alla Autobianchi 112. Passando per le &quot;grandi&quot; Fiat come la 1400 a motore e trazione anteriore.&nbsp;  L&#39;eredit&agrave; tecnica lasciata da Giacosa all&#39;azienda, dalla quale usc&igrave; nel 1970 per limiti di et&agrave; - proseguendo nel ruolo di consulente esterno, va ben al di l&agrave; il periodo di operativit&agrave; a sovrintendere l&#39;intera direzione tecnica. Il motore della 500, quello della 600, resteranno in auge nelle loro evoluzioni fino a quando non verranno rimpiazzati da un&#39;altra icona tecnica: il motore Fire. &nbsp;  Si deve anche a Giacosa la progettazione delle auto con scocca autoportante e il contributo allo&nbsp;sviluppo delle trasmissioni automatiche del tipo CVT. Da componenti della Topolino e dal motore Fiat 1.100 evoluto, sapr&agrave; dare forma anche a un&#39;auto da corsa economica per il secondo dopoguerra: la Cisitalia.  Giacosa, al pari di quello che per Mini far&agrave; Issigonis, sar&agrave; uno dei pochi progettisti nel panorama delle auto della grande produzione, a poter dettare - cos&igrave; lo definirono gli inglesi del The Independent - l&#39;intero processo di progettazione del veicolo. &quot;Non ho mai ritenuto necessario discutere i progetti in riunioni con diverse altre persone durante la fase di ideazione e progettazione&quot; dir&agrave;. Un lusso concesso a pochi e tutto di un&#39;industria dell&#39;auto del Novecento che &egrave; scomparsa da oltre 50 anni. 

Figure cruciali nella storia della Fiat, come Dante Giacosa. Progettista, ha accompagnato l&#39;azienda, dall&#39;interno, per oltre 40 anni, sviluppando innovazioni rimaste nella storia

125 anni di storia Fiat, i protagonisti: Dante Giacosa

        La nuova Topolino &egrave; al centro della collaborazione tra Fiat e Unieuro per promuovere la mobilit&agrave; urbana sostenibile. Una partnership che mette in risalto la condivisione di valori importanti per entrambi i brand: italianit&agrave;, tecnologia accessibile e sostenibilit&agrave;, oltre alla centralit&agrave; del cliente e alla costante innovazione.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella In cosa consiste la partnership Sono stati selezionati 20 punti vendita Unieuro in Italia, scelti per dimensioni e vicinanza alle grandi citt&agrave;, dove il pubblico potr&agrave; vedere da vicino l&rsquo;eclettica Topolino Dolcevita, la versione aperta del nuovo veicolo, esposta in un&rsquo;area impreziosita da un&rsquo;ampia gamma di accessori coordinati con lo stile del quadriciclo. Destinata a un pubblico giovane, a partire dai 14 anni, la nuova versione della Topolino rappresenta anche il sogno a quattro ruote degli appassionati della riviera, essendo la Dolcevita perfetta per vivere l&rsquo;estate sulle strette strade della costa italiana. La nuova Fiat Topolino ha dimensioni compatte, una velocit&agrave; massima di 45 km/h e una batteria da 5,4 kWh che offre fino a 75 km di autonomia. Ci&ograve; che differenzia le due versioni &egrave; l&rsquo;aggiunta dei cordoni in stile nautico e del battitacco con logo Dolcevita nella versione aperta. Inoltre, sulla pagina web, presso i concessionari Fita e presso i negozi Unieuro selezionati, sono disponibili accessori opzionali per soddisfare le esigenze di tutti i clienti. Tra questi ci sonno una capiente borsa portaoggetti, ventilatore USB, altoparlante Bluetooth, borraccia termica per bevande calde e fredde e due coprisedili che, all&rsquo;occorrenza, si trasformano in teli da mare. Il cliente al centro dell&rsquo;iniziativa Fiat e Unieuro condividono l&rsquo;attenzione al cliente ed &egrave; per questo che per la Topolino &egrave; stata creata un&rsquo;esperienza, ispirata alle piattaforme di e-commerce pi&ugrave; popolari, che semplifica e rende divertente il processo di acquisto totalmente digitale e con la possibilit&agrave; della consegna a domicilio o presso la concessionaria pi&ugrave; vicina. Il cliente pu&ograve; seguire tutte le fasi attraverso un innovativo processo di tracciabilit&agrave; che consente di verificare la posizione del prodotto in qualsiasi momento, dall'ordine alla consegna, accedendo al sito Fiat, ricevendo e-mail di aggiornamento e contattando il team di Back Office. I prezzi di Fiat Topolino Topolino Dolcevita ha un prezzo che parte da 9.890 euro, lo stesso della versione chiusa. Inoltre, grazie anche agli incentivi statali, la versione aperta &egrave; disponibile con una soluzione, proposta da Stellantis Financial Services, di leasing a 48 mesi&nbsp;con un canone mensile a partire da 39 euro. Chi ordina la Topolino presso gli showroom Unieuro avr&agrave; in regalo l&rsquo;altoparlante Bluetooth studiato per integrarsi nella plancia del veicolo. Fiat Topolino con carrozzeria Castagna: un tuffo nell'estate anni '60       

Un&rsquo;iniziativa per promuovere la mobilit&agrave; urbana sostenibile tramite l&rsquo;eclettico quadriciclo accessibile a tutti

La nuova Topolino protagonista della collaborazione tra Fiat e Unieuro

        Allarme avvistamento a Torino: all'ombra della Mole sembra essere stata vista sfrecciare la nuova Fiat Grande Panda, che verr&agrave; presentata ufficialmente il prossimo 11 luglio, in occasione del 125esimo anniversario dalla fondazione dell'azienda. Il modello &egrave; stato pizzicato in due vivaci colori, accanto alla fontana di Merz e tra le vie del centro.  Cresce l'attesa Con una lunghezza di 3,99 metri, la Panda si distingue nel segmento B-SUV per il suo design semplice e dalle linee squadrate. Il frontale presenta una firma luminosa innovativa con fari a pixel, che si trasformano in indicatori di direzione. Anche per gli interni sono gi&agrave; sfuggite delle foto che rendono l'idea di cosa dovremo aspettarci. Ecco qualche scatto rubato per le vie di Torino, un avvistamento che alimenta ulteriormente la curiosit&agrave; e l'attesa della presentazione ufficiale. Fiat Topolino con carrozzeria Castagna: un tuffo nell'estate anni '60 Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

Il nuovo modello, che verr&agrave; presentato ufficialmente l'11 luglio, &egrave; stata vista all'ombra della Mole

La nuova Fiat Grande Panda avvistata a Torino: tutti gli scatti rubati

Prima sono uscite le informazioni sulle caratteristiche, poi le foto degli interni adesso &egrave; stata rivelata la data di inizio produzione della Fiat Grande Panda, oltre allo svelamento ufficiale. Il giorno programmato &egrave; l&rsquo;11 luglio 2024 ed &egrave; tanta la curiosit&agrave; intorno a questo modello che verr&agrave; prodotto in Serbia, appunto a partire dalla met&agrave; di luglio, nello stabilimento Stellantis dove una volta veniva prodotta la 500 L.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella  La produzione in Serbia  &ldquo;L&rsquo;11 luglio in Italia sar&agrave; presentato il modello che sar&agrave; prodotto a Kragujevac. Nella seconda met&agrave; di luglio, insieme ai rappresentanti di Stellantis, inaugurer&ograve; la linea di produzione nella citt&agrave; della Serbia centrale&rdquo;, ha dichiarato il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic. Un modello che, sempre secondo quanto affermato da Vucic, giocher&agrave; un ruolo molto importante per il Paese.  &quot;Sar&agrave; un grande incentivo per lo sviluppo e il progresso, non solo di Kragujevac e della regione della Sumadija, ma anche di tutta la Serbia. Il nuovo progetto influenzer&agrave; in modo significativo la crescita del PIL. Produrremo un&rsquo;auto elettrica, che per noi &egrave; di grande importanza&rdquo;. Sempre il presidente ha sottolineato che la Serbia punter&agrave; molto sull&rsquo;acquisto di veicoli elettrici con incentivi da &ldquo;5 mila euro ad auto&rdquo;, oltre a valutare la possibilit&agrave; di &ldquo;aumentare tale importo per le auto elettriche di produzione nazionale&rdquo;.  Stellantis e Leapmotor, l&#39;Italia perde la battaglia delle vetture cinesi 

Il modello verr&agrave; presentato l&rsquo;11 luglio in Italia e verr&agrave; costruito nello stabilimento dove una volta veniva prodotta la 500 L

Fiat Grande Panda, annunciati luogo e data di inizio produzione

Fiat &egrave; sempre stato un marchio iconico. Di recente &egrave; stata presentata la nuova Grande Panda come nuovo modello globale, ideale per le famiglie e per il contesto urbano contemporaneo. E come ogni volta che arriva qualcosa di nuovo, si crea intorno un interesse che cresce di giorno in giorno, con il desiderio di scoprire come sar&agrave; l&#39;auto. Nonostante non ci sia stata l&rsquo;occasione di poter curiosare dentro l&#39;abitacolo della nuova compatta a causa dei finestrini chiusi e dei riflessi che impedivano di comprenderne l&rsquo;aspetto, au_tospotter &egrave; riuscito a darci qualche goloso dettaglio, svelandone cos&igrave; gli interni.  Cosa ci dicono le foto  Protagoniste delle foto che sono riusciti a scattare sono la pancia, il volante e i sedili, che sono stati poi condivisi sui loro profili social. In prima battuta a farsi notare &egrave; il design della plancia, che presenta una serie di differenze rispetto alla Citroen C3 e alla Opel Frontera. Sono tanti i dettagli che si mostrano pi&ugrave; rotondi e, potremmo dire, quasi morbidi: dalla struttura del cruscotto, al pannello che integra quadro strumenti digitale e infotainment, alla console centrale fino alle maniglie interne delle portiere.  Sono invece rettangolari le bocchette di aerazione laterali, che ricordano di pi&ugrave; allo stile angoloso della carrozzeria. Inoltre, da quel che si evince dalle foto, l&#39;abitacolo della versione che compare su Instagram &egrave; molto pi&ugrave; corposa: troviamo infatti rivestimenti bicolore, comandi al volante, cruise control e poggiatesta integrati nei sedili.  &nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da au_TOspotter (@au_tospotter)     Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella 

Alcune immagini dell&#39;abitacolo dell&#39;auto sono trapelate sui social. Ecco come appare la nuova compatta

Fiat Grande Panda, sfuggite le prime foto degli interni

La Panda che conosciamo continuer&agrave; a essere proposta sul mercato, prodotta a Pomigliano, fino al 2029. Poi c&#39;&egrave; la nuova Panda, ribattezzata Fiat Grande Panda, che inizia a svelarsi.  Prime immagini del modello finale, declinato in una versione elettrica e in una mild hybrid benzina. Alternative che seguono quanto proposto da Citroen con la rinnovata C3. Un modello da considerare tecnicamente gemello, poich&eacute; anch&#39;esso sviluppato su architettura Smart Car, multienergia (sia elettrica che termica) e dalla quale scopriremo altri modelli Fiat (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;nel segmento B nei prossimi anni. Soluzioni annunciate da una serie di concept car nei mesi scorsi.  Design tra Panda prima serie e Lingotto  Adesso tocca a Fiat Grande Panda raccontare come si ispirer&agrave; all&#39;iconica piccola del marchio di Torino. I richiami sono evidenti nello sviluppo dei fari posteriori, verticali, insieme all&#39;inclinazione del montante C. Il richiamo alla Panda 4x4 &egrave; nel bassorilievo &quot;Panda&quot; realizzato sulle portiere.&nbsp;    Non mancano i richiami all&#39;architettura del Lingotto, nei 125 anni dalla nascita della Fiat, in questo 2024. Molti diranno della similitudine dei fari anteriori, con le luci diurne a led in stile pixel, ad alcuni modelli Hyundai. Vero. Per&ograve;, il gioco di cubi che forma le luci diurne a led e la grafica sulla calandra, vuol essere un richiamo alle vetrature dell&#39;edificio del Lingotto.&nbsp;  I rendering mascherano bene i fari principali, proiettori che ci aspettiamo siano nella fascia scura immediatamente al di sotto gli elementi pixel.  Dimensioni da utilitaria, Pandina sar&agrave; citycar    Fiat Grande Panda operer&agrave; nel pieno del segmento B, con 3,99 metri di lunghezza. Spazio per 5 persone, ampio per i bagagli, pi&ugrave; compatta di 7 centimetri rispetto alla media degli ingombri di altre utilitarie. Ecco, la Fiat Pandina attualmente sul mercato continuer&agrave; a proporsi quale citycar, nel segmento A con i suoi 3,65 metri. Oltre 30 cm di differenza, in lunghezza, descrivono bene quanto saranno diverse le due proposte. La Grande Panda andr&agrave; su un passo nell&#39;ordine dei 2,54 metri, a scorrere le caratteristiche dell&#39;architettura Smart Car.  Il posizionamento sul mercato dell&#39;elettrica dovrebbe attestarsi tra i 20 e 25 mila euro, mentre la Fiat Grande Panda benzina, mild hybrid, operer&agrave; probabilmente nella fascia 15-20 mila euro. 

Dimensioni molto compatte per essere un&#39;utilitaria di segmento B, la Grande Panda propone dettagli della prima e seconda serie, oltre a rimandi all&#39;architettura del Lingotto

Fiat Grande Panda, elettrica e ibrida: ecco come sar&agrave; lo stile

        Nuova Fiat Panda, o meglio Grande Panda, che affiancher&agrave; il modello attuale che rimarr&agrave; in produzione col nome di Pandina, sar&agrave; presentata il prossimo 11 luglio, nel giorno del 125&deg; anniversario della fondazione della Fabbrica Italiana Automobili Torino. Salto di classe Tra meno di un mese la vettura prender&agrave; forma&hellip; e prezzo. Nuova Panda sar&agrave; lunga circa 4 metri, ben 35 centimetri in pi&ugrave; rispetto alla serie attuale, passando di fatto dal Segmento A al Segmento B. Con le forme da crossover urbano, altro passaggio di categoria: sar&agrave; pi&ugrave; alta da terra. Nuova piattaforma Nascer&agrave; sulla piattaforma Smart Car, una architettura multi-energia in grado di portare sul mercato la versione elettrica, quella ibrida e quella benzina, con una gamma simile a quella della nuova Citroen C3.  Pi&ugrave; alta da terra, ma anche con pi&ugrave; spazio a bordo, presenter&agrave; interni realizzati con materiali sostenibili. Con citazioni stilistiche, dentro e fuori e un abitacolo con una nuova plancia dalla forma ovale, al pari dei sedili e degli schermi. Manterr&agrave; aspetti di assoluta praticit&agrave;, prerogativa storica del modello, con soluzioni adatte per l&rsquo;oggi, quali il cavo di ricarica elettrica dotato di un sistema di riavvolgimento automatico. Non solo Panda Altri due modelli, sempre sulla piattaforma Smart Car, sono stati annunciati alla conferenza sulla novit&agrave; del piano Dare Forward 2030. Il primo sar&agrave; un C Suv, erede di 500X e 500L, lungo circa 4,4 metri, sulla scia di Opel Frontera e della imminente nuova generazione di Citroen C3 Aircross. Avr&agrave; quindi anche una versione a 7 posti. Il secondo dovrebbe essere uno sport utility in versione fastback, o coup&eacute; se preferite. Pi&ugrave; ardita nelle forme, per conquistare una nuova clientela. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Fiat nuove e usate       

Sar&agrave; presentata l'11 luglio molto pi&ugrave; grande della versione attuale che continuer&agrave; ad essere prodotta: le differenze tra i due modelli saranno enormi&nbsp;

Nuova Fiat Panda, tutto quello che sappiamo

        Come spesso accade ormai nell&rsquo;era dei social network, sono i profili ufficiali della aziende a regalarci le prime e interessanti anticipazioni sulle novit&agrave; in arrivo. Fiat, infatti, ha pubblicato un breve video con protagonista la nuova Panda che come sappiamo sar&agrave; molto diversa da quella attuale. Cosa sappiamo sulla nuova Fiat Panda? Ma facciamo un passo indietro. Quella di cui stiamo parlando &egrave; la Fiat Panda di nuova generazione, di cui sappiamo poco o nulla, n&eacute; tantomeno abbiamo notizie del suo arrivo sul mercato. Quel poco che possiamo dire ci arriva proprio da questo teaser postato sulla pagina Instagram Global&nbsp;Fiat dove si mostra la nuova Fiat Panda in alcuni dettagli, come il design squadrato dei cerchi e del paraurti anteriore e un giallo acceso &egrave; il colore scelto per la carrozzeria. Si tratta di misere informazioni, ma questo &egrave; al momento. Altro discorso, invece, per la Fiat Pandina, con cui si deve fare attenzione a non confondersi. Se la Fiat Panda del video &egrave; quello che vedremo nel prossimo futuro e oltre, Fiat Pandina &egrave; un&rsquo;edizione speciale per omaggiare la pensione della Panda Hybrid. Da luglio 2024, infatti, l&rsquo;Unione Europea impone che le nuove vetture siano dotate di sistemi di assistenza elettronici per una maggiore sicurezza di bordo. Fiat ha per&ograve; deciso di non aggiornare la sua Panda Hybrid ma di fare un&rsquo;edizione speciale, la Pandina appunto, con lo stesso design ma con qualche nuova tecnologia interna (tra cui gli ADAS obbligatori per legge). Fiat Panda non si ferma: in produzione a Pomigliano fino al 2029       

Dal design squadrato dei cerchi e del paraurti anteriore al giallo acceso per la carrozzeria: ecco i pochi dettagli emersi

Fiat Panda, la nuova generazione in un video

La 500 ibrida si far&agrave;: arriver&agrave; tra la fine del 2025 e l&#39;inizio del 2026, e si affiancher&agrave; al modello elettrico che comunque continuer&agrave; a essere al centro delle strategie di Fiat. Proporre una variante con motore endotermico non &egrave; per&ograve; un passo indietro, sottolinea Olivier Fran&ccedil;ois, CMO della Casa torinese, bens&igrave; un modo per adattarsi a un mercato che &egrave; cambiato rispetto a pochi anni fa e che continua a essere in continua evoluzione. Il nuovo modello ibrido continuer&agrave; a essere prodotto a Mirafiori, che cos&igrave; manterr&agrave; un ruolo centrale all&#39;interno di Stellantis.  Addio 500 ibrida, ma nel 2025 arriva la nuova  Con l&#39;introduzione delle normative contenute nel General Safety Regulation 2 (GSR2), la Fiat 500 endotermica, quella lanciata nel 2007, ha concluso la propria carriera con lo stop alla produzione nella fabbrica polacca di Tychy. Lasciando a presidiare il mercato unicamente il modello elettrico, la 500e in commercio dal 2020 e tuttora nelle prime posizioni delle vendite di BEV in Europa.  Quello delle elettriche &egrave; per&ograve; un mercato che stenta a decollare, soprattutto in Italia, dove le immatricolazioni di auto a batterie nei primi mesi del 2024 si sono attestate intorno al 3-4% del totale. In attesa che gli italiani, e non solo, accelerino la transizione green del parco auto, Fiat ha deciso di affiancare al modello elettrico un mild hybrid che arriver&agrave; sul mercato tra circa un anno e mezzo. Il tempo necessario per completare i tanti adattamenti necessari per convertire una vettura nata per essere esclusivamente una BEV su una piattaforma specifica per vetture a batteria.  Sar&agrave; infatti la stessa piattaforma della 500 elettrica, la cosiddetta &ldquo;STLA City&rdquo;, a ospitare il nuovo modello ibrido, implementando cos&igrave; tutte le novit&agrave; introdotte nel 2020, ADAS inclusi, e permettendo cos&igrave; un enorme salto in avanti tecnologico rispetto alla 500 del 2007. Importante tuttavia il lavoro di adattamento della piattaforma, alla quale andranno rimosse le batterie e inserito, oltre al motore endotermico, la trasmissione e il serbatoio per la benzina. Una piccola rivoluzione che per&ograve; in Fiat sono convinti che verr&agrave; ripagata e che potrebbe valere oltre 100mila vetture all&#39;anno.  Tavares a Melfi: &quot;Vogliamo raggiungere 250mila auto nel 2026&quot;  Nuova Fiat 500 ibrida, che motore avr&agrave; e quanto coster&agrave;  La futura 500 ibrida manterr&agrave; la stessa impostazione del modello uscente e che adotta anche la &quot;Pandina&quot;. Sotto al cofano trover&agrave; quindi posto il 3 cilindri a benzina FireFly da 1 litro e 70 cavalli, che sar&agrave; abbinato esclusivamente al cambio manuale (non sar&agrave; prevista, almeno per il momento, una versione automatica) e a un sistema mild hybrid  Ancora troppo presto per avere informazioni circa il prezzo del nuovo modello. Quel che &egrave; certo, come ha confermato lo stesso Fran&ccedil;ois, &egrave; che la nuova ibrida coster&agrave; di pi&ugrave; rispetto alla 500 &quot;polacca&quot; in uscita di produzione. Un incremento quantificato in alcune centinaia di euro e giustificato principalmente dai maggiori contenuti tecnologici che la vettura porter&agrave; in dote (la vecchia 500 ibrida partiva da 17.700 per la berlina e 20.200 per la cabrio) . Con la consapevolezza che comunque il prezzo definitivo potrebbe essere influenzato dall&#39;andamento del mercato tra un anno e mezzo, quando avverr&agrave; il debutto dell&#39;auto.  L&#39;intenzione della Casa &egrave; comunque quella di proporre la vettura a un prezzo equo, e per farlo si punter&agrave; molto sulla semplificazione della gamma.&nbsp;  Avanti con America, 500 restyling e nuova generazione  Nel frattempo Fiat continua a spingere sull&#39;attuale 500 elettrica, considerata vero prodotto globale del brand e che proprio in queste settimane sta facendo il suo debutto negli Stati Uniti. Un mercato nel quale Fiat non punta a ottenere grandi numeri, ma in cui ha intenzione di sperimentare nuove forme di vendita proponendo &quot;drop&quot; di vetture in configurazioni particolari, da rendere disponibili per determinati periodi alla clientela d&#39;oltreoceano.  Contestualmente, Fiat sta lavorando ad altri due fronti importanti per il futuro del modello: il primo &egrave; la nuova generazione, che potrebbe arrivare per la fine del decennio ma sulla quale regna il pi&ugrave; assoluto riserbo. La seconda, nonch&eacute; la pi&ugrave; imminente, &egrave; l&#39;aggiornamento di met&agrave; carriera della 500 attuale, che potrebbe essere introdotto in concomitanza con il lancio della versione ibrida quindi a cavallo tra 2025 e 2026.    Fiat, Fran&ccedil;ois: &quot;Crediamo nell&#39;elettrico, stupiti da incentivi&quot;  L&#39;introduzione della 500 ibrida non rappresenter&agrave; una deviazione dalla strada verso l&#39;elettrico, ha voluto sottolineare Olivier Fran&ccedil;ois: &quot;Quello che abbiamo sempre detto, dai tempi di Marchionne - ha spiegato - &egrave; che la parola magica di Fiat &egrave; &#39;rilevanza sociale&#39;. Da 125 anni Fiat prende quello che &egrave; giusto per i tempi e lo democratizza. Qualche anno fa era l&#39;elettrico, quindi ci sembrava logico proporlo per la prima volta nel segmento A. adesso in Italia &egrave; rilevante l&#39;ibrido, quindi lo proponiamo. Ma mi sono impegnato sull&#39;elettrico personalmente, soprattutto in citt&agrave;. Credo che l&#39;elettrico sia il presente e il futuro&quot; ha ribadito.  Poi il passaggio sugli incentivi, i cui fondi per le elettriche sono andati esauriti in poche ore lo scorso 3 giugno: &quot;Puntavamo moltissimo sugli incentivi, sulla democratizzazione dell&#39;elettrico per i privati e le famiglie meno abbienti, dare la possibilit&agrave; di trovare un elettrico con una spesa contenuta. &Egrave; un&#39;opportunit&agrave; che non abbiamo avuto tempo di implemementare ed esplorare ulteriormente&quot;. Sottolineando per&ograve; come gli incentivi hanno dimostrato che, una volta venuta meno la barriera del prezzo, gli italiani si rivelano molto pi&ugrave; propensi ad acquistare le elettriche.  Fiat Panda non si ferma: in produzione a Pomigliano fino al 2029 

La Casa torinese ha confermato il debutto della variante ibrida della 500 a cavallo tra 2025 e 2026. Intanto partono le vendite dell&#39;elettrica negli USA

Fiat 500 Ibrida, arriver&agrave; a fine 2025 e si far&agrave; a Mirafiori

        Il futuro di Fiat Panda nello stabilimento di Pomigliano pare essere al sicuro. Qui (gi&agrave; casa di Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet) la produzione della city car continuer&agrave; fino al 2029, lo ha confermato l&rsquo;azienda al tavolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Panda a Pandino, al via le iscrizioni per il raduno dei record Panda e Pomigliano, le parole dei sindacati &ldquo;L'incontro su Pomigliano e Cassino segue l'importante incontro a Torino, dove &egrave; stata annunciata la produzione della 500 ibrida e altre scelte che ci permetteranno di chiudere il cerchio per arrivare all'accordo di programma sul settore automotive e di centrare l'obiettivo di 1 milione di veicoli entro 2030 e rafforzare il settore e tutta la rete dell'indotto e della componentistica. Per questo motivo abbiamo chiesto la convocazione a Palazzo Chigi per concludere positivamente con garanzie e verifiche&rdquo; spiega il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano. &ldquo;Pomigliano ha chiuso in positivo la produzione 2023, un aspetto importante che oggi, con la notizia della continuit&agrave; produttiva della Panda ibrida al 2029 e forse oltre, insieme alle altre produzioni, ci fa ben sperare anche rispetto all'occupazione nei prossimi anni sia per Pomigliano che per l'indotto. Restano per&ograve; sul tavolo aspetti strutturali come costo dell'energia su cui bisogna lavorare per ridurre i costi produttivi, questo deve avvenire dentro uno schema che definisce le responsabilit&agrave; di ognuno: Stato, Regioni e azienda per rendere competitivo oltre che il sito di Pomigliano l'intero settore industriale nel nostro Paese&rdquo;.        

La notizia &egrave; stata confermata al tavolo del Mimit: &ldquo;Fa ben sperare anche per l&rsquo;occupazione nei prossimi anni&rdquo;, ha detto Uliano

Fiat Panda non si ferma: in produzione a Pomigliano fino al 2029

        La nuova Fiat 600 Hybrid &egrave; finalmente arrivata nei concessionari italiani, portando con s&eacute; un mix di innovazione tecnologica, design e un'impronta di sostenibilit&agrave;. Nei giorni 18 e 19 maggio, si &egrave; tenuto l'evento Porte Aperte, offrendo al pubblico la possibilit&agrave; di immergersi nell'esperienza di guida di questa versione ibrida, che segna il ritorno di Fiat nel segmento B. Noi, intanto, l&rsquo;abbiamo provata sulle strade di Milano fino alla provincia bergamasca, per verificare le sue prestazioni e le sensazioni alla guida. Tecnologia ibrida e prestazioni La tecnologia ibrida al centro dell'esperienza di guida della nuova Fiat 600 garantisce prestazioni eccellenti ma anche una significativa riduzione delle emissioni di CO2. Il cuore di questa vettura &egrave; un motore termico da 1.2 litri, capace di erogare fino a 100 cv, abbinato a una batteria agli ioni di litio da 48 Volt e a un innovativo cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti. Questa combinazione assicura una guida fluida, reattiva e altamente efficiente, con consumi ridotti e un minor impatto ambientale.Durante il test drive, il motore ha dimostrato una buona ripresa, specialmente in modalit&agrave; ibrida, dove l&rsquo;assistenza elettrica ha fornito un boost significativo nelle accelerazioni. La transizione tra motore termico ed elettrico &egrave; stata impercettibile, rendendo l&rsquo;esperienza di guida piacevole e senza scossoni. Design e comfort Esternamente, la nuova Fiat 600 Hybrid cattura l'attenzione con un design dinamico e accattivante. Le linee fluide e moderne si combinano con dettagli stilistici distintivi, come i fari LED e la griglia frontale ridisegnata, conferendo alla vettura un aspetto fresco e contemporaneo.All&rsquo;interno, l'atmosfera &egrave; quella della Dolce Vita, con materiali di qualit&agrave; e una serie di comfort e tecnologie all'avanguardia. Tra le caratteristiche pi&ugrave; distintive, spicca la cromoterapia, che consente ai guidatori di personalizzare l'illuminazione ambientale con una vasta gamma di colori, creando un'atmosfera unica e rilassante. I sedili ergonomici offrono un buon supporto e sono rivestiti con materiali sostenibili, riflettendo l&rsquo;impegno di Fiat verso l&rsquo;ecologia. Versioni e prezzi La nuova Fiat 600 Hybrid offre due diverse versioni: quella entry-level, perfetta per chi cerca una soluzione di mobilit&agrave; eco-friendly senza rinunciare allo stile e al comfort, e la versione top di gamma "La Prima", che offre tecnologia, sicurezza e comfort al massimo livello. I prezzi partono da 24.950 euro, che con gli incentivi statali scendono fino a 19.600 euro. Per la versione &laquo;La Prima&raquo;, il prezzo di partenza &egrave; di 30.950 euro (24.500 con gli incentivi). Sicurezza e connettivit&agrave; La nuova Fiat 600 Hybrid non si limita a offrire prestazioni eccezionali e comfort di alto livello, ma integra anche una serie di tecnologie avanzate per garantire la massima sicurezza e connettivit&agrave;. Dai sistemi di assistenza alla guida di livello 2, alla connettivit&agrave; avanzata con servizi Uconnect, questa vettura &egrave; progettata per offrire una guida sicura, confortevole e connessa in ogni situazione.Durante il nostro test drive, abbiamo apprezzato particolarmente i sistemi di assistenza alla guida, come il cruise control adattivo e il mantenimento della corsia, che hanno reso la guida pi&ugrave; sicura e meno stressante, specialmente nel traffico urbano. Efficienza e sostenibilit&agrave; Con un prezzo accessibile e una vasta gamma di opzioni di finanziamento che partono da 99 euro al mese, la nuova Fiat 600 Hybrid &egrave; progettata per essere accessibile a tutti, offrendo un'esperienza di guida eccezionale e sostenibile a un costo ragionevole. Grazie alla sua tecnologia ibrida all'avanguardia e al suo design iconico, rappresenta una scelta ideale per chi cerca una soluzione di mobilit&agrave; che unisca prestazioni, stile e rispetto per l'ambiente.La combinazione di un motore a combustione interna efficiente con un sistema elettrico permette alla Fiat 600 Hybrid di ridurre significativamente i consumi di carburante. Durante il test drive, abbiamo registrato consumi medi di circa 4,5 litri per 100 km, una cifra molto competitiva per il segmento. Conclusioni La nuova Fiat 600 Hybrid rappresenta un passo significativo verso il futuro della mobilit&agrave; sostenibile. Con il suo design moderno, le tecnologie avanzate e le prestazioni efficienti, questa vettura offre un'esperienza di guida completa e appagante. Fiat ha saputo combinare tradizione e innovazione, creando un modello che risponde alle esigenze attuali dei consumatori senza compromettere lo stile e il piacere di guida.Se siete alla ricerca di una vettura ibrida che offra non solo prestazioni e comfort, ma anche un impegno concreto verso la sostenibilit&agrave;, la nuova Fiat 600 Hybrid merita sicuramente di essere considerata. Con il supporto di incentivi statali e opzioni di finanziamento flessibili, questa vettura &egrave; una scelta accessibile per chiunque voglia fare un passo verso un futuro pi&ugrave; verde. Fiat 600, via la bandiera italiana, ecco perch&eacute;       

Con l'ibirido leggero da 100 cavalli, diverte e beve poco. I prezzi partono da 24.950 euro

Nuova Fiat 600 Hybrid, come va su strada

        In Italia la tensione tra il Governo e Stellantis &egrave; palpabile da mesi, con una situazione di stallo che desta preoccupazione. Il Gruppo invece si conferma molto operativo, in particolare in America Latina. Stellantis infatti ha confermato un importante piano di investimenti nell&rsquo;area per circa 5,8 miliardi di euro, dei quali 5,4 per il Brasile, uno dei mercati d&rsquo;elezione assoluti a livello mondiale dell&rsquo;azienda. In particolare a beneficiarne sar&agrave; lo stabilimento di Betim, nello stato del Minas Gerais, realizzato da Fiat nel 1976, conosciuto infatti anche come &ldquo;Polo Fiat&rdquo;, che sar&agrave; oggetto di un collocamento da oltre 2,5 miliardi di euro. Stellantis punta sul "bio" Un investimento da record nella storia della fabbrica che prevede un potenziamento della sezione motori con una nuova area per la inedita famiglia di propulsori Bio-Hybrid, sviluppo dei sistemi Flex a etanolo con i biocarburanti associati alla elettrificazione, in arrivo addirittura per la fine del 2024.  Il sito di Betim arriver&agrave; cos&igrave; ad assemblare 1,1 milioni di motori l&rsquo;anno, utili a sostenere un piano industriale che prevede per i prossimi 5 anni ben 40 nuovi modelli e 8 powertrain per il Sud America, mild, full e plug-in hybrid. In Brasile arriver&agrave; anche Leapmotor, forte dell&rsquo;ultimo accordo con Stellantis, al momento solo con il Suv C10. Non &egrave; stato comunicato se a Betim inizier&agrave; la produzione dei modelli cinesi. Potrebbe interessarti: incentivi auto 2024, l&rsquo;appello al Governo di concessionari e Case&nbsp;       

Il Gruppo in Sud America ha un piano da 5,8 miliardi e punta molto sulla ennesima evoluzione dell&rsquo;impianto realizzato da Fiat nel 1976

Stellantis investe oltre 5 miliardi di euro, ma in Brasile

        Dopo la notizia del sequestro delle Fiat Topolino, presso il porto di Livorno, ad opera della GdF e dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ci chiedevamo se la vicenda a suo modo legata alle norme sull'italian sounding fosse al capitolo conclusivo o meno. In realt&agrave;, arriva un'altra mossa da parte di Stellantis, del tutto simile alla scelta operata sul quadriciclo elettrico. Ovvero, anche la Fiat 600 vedr&agrave; la rimozione della bandiera italiana dalla carrozzeria. Un elemento di stile che il Gruppo ha deciso di rimuovere in via autonoma. Come gi&agrave; accaduto nel cambio di nome dell'Alfa Romeo Milano in Junior e l'eliminazione del tricolore dalla Topolino.  La posizione Stellantis: trasparenti sulla produzione Fiat (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;600 &egrave; prodotta in Polonia, esattamente come l'Alfa Romeo Junior e altri modelli del Gruppo Stellantis (Jeep Avenger, ad esempio), condividendo tutti e tre le medesime basi tecniche: architettura, motori e tecnologia. "La presenza dei colori della bandiera italiana sul veicolo non aveva altra finalit&agrave; che indicare l'origine imprenditoriale del prodotto, il cui design e stile sono stati ideati, disegnati e progettati da un soggetto italiano, Stellantis Europe S.p.A., detentore del marchio Fiat", recita la nota diffusa dal Gruppo. "La societ&agrave; ha sempre chiaramente dichiarato, sin dal lancio della Fiat 600, che la vettura viene assemblata in Polonia. Ci&ograve; anche nella propria comunicazione alla stampa, che ne ha ampiamente reso conto. Il veicolo reca inoltre un'etichetta che specifica il luogo di produzione ("Made in Poland"): sebbene fermamente convinta di aver sempre agito al riguardo in piena correttezza, Stellantis Europe S.p.A. intende ribadire con questa iniziativa la propria volont&agrave; di operare in piena ed assoluta trasparenza circa il luogo di assemblaggio dei propri prodotti e di prevenire ogni equivoco al riguardo". Alfa Romeo Junior, con il cambio di nome hanno perso tutti       

La decisione annunciata da Stellantis &egrave; autonoma e segue il cambio di nome del Suv Alfa Romeo, nonch&eacute; l'eliminazione della bandiera italiana dalla Topolino&nbsp;

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