        La rivoluzione elettrica di Fiat non passa solo attraverso le auto. Mentre si avvicina il debutto sul mercato della nuova 500e, la Casa torinese prepara l&rsquo;entrata sul mercato del suo primo veicolo commerciale a zero emissioni. Si tratta dell&rsquo;E-Ducato, versione 100% elettrica del furgone Fiat. La commercializzazione del mezzo non &egrave; ancora iniziata, ma un esemplare del veicolo verr&agrave; utilizzato &ldquo;in anteprima&rdquo; da Mercitalia per le operazioni di trasporto veloce nelle fasi di primo e ultimo miglio nell'hub di Caserta. Fiat Panda Easy Hybrid, l'elettrificata parte da 9.900 euro &nbsp;Primo e ultimo miglio Mercitalia Logistics &egrave; una societ&agrave; del gruppo FS Italiane specializzata nel trasporto di merci. In praticolare, l&rsquo;azienda offre un servizio di consegna rapida, che combina tratti su gomma e su rotaia. &Egrave; in questo ambito che far&agrave; il suo debutto l&rsquo;E-Ducato, destinato a spostare le merci nei cosiddetti tratti di &ldquo;primo e ultimo miglio&rdquo;. Ovvero quelle percorrenze stradali, generalmente brevi, che separano il deposito dalla stazione ferroviaria, e ancora la stazione di arrivo dalla destinazione finale del cliente.  Si tratta del terreno ideale per un mezzo elettrico, che pu&ograve; cos&igrave; lavorare al massimo della sua efficienza senza sottostare a limitazioni del traffico e senza emettere un solo grammo di CO2 in area urbana. Il Ducato elettrico che sar&agrave; utilizzato da Mercitalia &egrave; dotato di una batteria da 47 kWh ed effettuer&agrave; i percorsi di primo e ultimo miglio intorno all&rsquo;hub di Maddaloni-Marcianise, vicino Caserta. Un esperimento che, se mostrer&agrave; risultati soddisfacenti, porter&agrave; al potenziamento della flotta di Mercitalia con altri esemplari del furgone a zero emissioni. Fiat Strada, pick-up compatto carioca Batteria modulare L&rsquo;E-Ducato &egrave; il primo mezzo completamente elettrificato di Fiat Professional. Come per le versioni tradizionali, anche il Ducato full electric punta tutto sulla personalizzazione offrendo diverse configurazioni a livello di powertrain. A seconda delle esigenze, il cliente potr&agrave; scegliere tra diverse batterie con capacit&agrave; e autonomia crescente da 200 a 360 km (lo stesso concetto espresso dalla concept Centoventi del 2019). Mantenendo comunque le qualit&agrave; della versione a gasolio, a partire dall&rsquo;importante spazio di carico: volume da 10 a 17 metri cubi, e portata fino a 1.950 kg. BMW iX3, completati i test di omologazione       

Il furgone elettrico di Fiat Professional inizia la sua carriera trasportando merci nei tratti di primo e ultimo miglio di Mercitalia Logistics

FCA e Mercitalia, l'E-Ducato scende in campo

        Fiat Panda Easy Hybrid, arriva l'elettrificazione alla base della gamma: a 9.900 euro di prezzo. La regina del mercato italiano, nel suo allestimento pi&ugrave; popolare, con la versione&nbsp;omologata ibrida, adatta a superare ogni blocco del traffico. Dopon l'esordio del mild hybrid su Panda City Cross, l'offerta arriva anche per la Easy, disponibile al prezzo di lancio assieme al&nbsp;finanziamento Be-Hybrid&nbsp;con zero anticipo, zero rate fino al 2021.  Luca Napolitano racconta le Fiat mild hybrid Listino Fiat Panda 2020  Il micro ibrido di Panda Tutto ruota intorno al motore FireFly, un aspirato 3 cilindri da 999 cm3. Che eroga 70 cavalli (51,5 kW) di potenza massima a 6.000 giri e 92 Nm di coppia a 3.500 giri. Al quale &egrave; abbinato il BSG (Belt integrated Starter Generator), montato direttamente su propulsore. Il sistema permette di recuperare energia in fase di frenata e decelerazione, immagazzinarla in una batteria al litio da 11 Ah di capacit&agrave;. E di sfruttarla, con una potenza di picco di 3,6 kW, per riavviare il motore termico e&nbsp;assisterlo in accelerazione. L'ausilio permette di ridurre, secondo la Casa, &nbsp;consumi ed emissioni fino al 20% rispetto al Fire (1.2 da 69 cv).&nbsp; La prova su strada dei nuovi ibridi Fiat       

L'ibrido leggero da FCA nella versione pi&ugrave;m popolare della regina del mercato italiano

Fiat Panda Easy Hybrid, l'elettrificata parte da 9.900 euro

La Nuova 500 &ldquo;la Prima&rdquo;, la versione cabrio della terza generazione del &ldquo;Cinquino&rdquo; storica perch&eacute; nata full electric, &egrave; stata un successo: venduti tutti i pezzi dell&rsquo;edizione limitata.  Sull&rsquo;onda dell&rsquo;entusiasmo dimostrato per il corso e-mobility di una delle sue vetture simbolo, Fiat rende disponibili i preordini della Nuova 500 &ldquo;la Prima&rdquo; in versione berlina. Perch&eacute; dopo i mesi di lockdown la voglia di tornare a muoversi &egrave; tanta, se invogliata a farlo a 0 emissioni &egrave; meglio.    Partecipa al primo convegno per discutere del futuro dell&#39;automotive  Tetto panoramico  Il design &egrave; sempre quello, caratterizzato dagli elementi iconici che hanno reso la 500 uno dei simboli del made in Italy. Il corpo vettura tondeggiante della berlina, al posto del tettuccio in tela della cabiro, guadagna un tetto panoramico in vetro e uno spoiler pi&ugrave; pronunciato per migliorare l&rsquo;efficienza aerodinamica.  La Nuova 500 &ldquo;la Prima&rdquo; berlina non dimentica il suo passato e cita la storica (vera) &ldquo;prima&rdquo;, quella degli anni &rsquo;50&rdquo;, adottando una fascia sopra la targa che rievoca la tipica bugna cromata.  Tecnologia e connettivit&agrave;  La base meccanica &egrave; la medesima della versione cabro. La vettura &egrave; spinta da un motogeneratore da 118 cv, alimentato da batterie da 42 kWh che permettono un autonomia di 320 km secondo il ciclo di omologazione WLTP. Attraverso la tecnologia fast charge a corrente continua a 85 kW, la nuova 500 riesce a ricaricarsi per percorrere 50 km in soli 5 minuti, mentre in 35 minuti gli accumulatori si ricaricano all&rsquo;80%.  Uguali anche le mappature: Normal, Range, la modalit&agrave; che permette di controllare la vettura solo attraverso il pedale dell&rsquo;acceleratore per sfruttare il freno motore e ricaricare le batterie in frenata e Sherpa, la pi&ugrave; parsimoniosa, che ottimizza al massimo le risorse disponibili per risparmiare il pi&ugrave; possibile sui consumi.   Gli ADAS di livello 2 assicurano un pacchetto completo per la sicurezza attiva e gli ausili alla guida garantendo, di serie, frenata automatica, Cruise control adattivo, mantenimento della traiettoria, Urban Blind Spot e Attention Assist. La connettivit&agrave; si basa sul nuovo sistema di infotainment UConnect 5 con un display da 10.25 pollici, compatibile con Apple Car Play e Android Auto, tramite il quale si controllano i parametri della vettura oltre ad alcune funzionalit&agrave; da remoto.  Gamma Fiat, clicca e scopri listino completo  Colori e prezzo  Al momento del lancio, &ldquo;la Prima&rdquo; berlina &egrave; disponibile in 3 colori, Ocean Green, Mineral Grey e Celestial Blue. &Egrave; ordinabile sul sito&nbsp;www.fiat.com al prezzo di 34.900 euro, compreso la easyWallbox, e sar&agrave; acquistabile anche con il programma &ldquo;Pi&ugrave; by FCA Bank&rdquo;. 

Esauriti i pezzi della serie a edizione limitata della Nuova 500 elettrica in versione cabrio, arriva il momento del debutto di quella con il tetto rigido al prezzo di 34.900 euro

Nuova 500 &quot;la Prima&quot; &egrave; anche berlina

        La Punto prima serie &egrave; entrata nel cuore - e nelle famiglie - di moltissimi italiani. Una meccanica semplice e razionale unita ad un design azzeccato hanno segnato il successo di una macchina che, in appena sei anni, &egrave; stata venduta in tre milioni e mezzo di unit&agrave;. Nel listino dell'usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click! Fra le varie versioni della Punto, quella che pi&ugrave; di tutte merita di venire ricordata &egrave; sicuramente la GT, caratterizzata da un nevrotico mille-equattro sempre pronto a dettare la legge del suo turbo. Un motore cos&igrave; caratteriale che fa sembrare la Punto GT quell'amico manesco che tutti abbiamo avuto nelle compagnie, quello che un momento &egrave; seduto mansueto, e il minuto dopo &egrave; coinvolto in una rissa da bar. Tranquilla, con quello sguardo un po' da saccente, per poi, alla minima flessione del piede destro, pronta a lanciarsi nella mischia a tutta velocit&agrave;.  FIGLIA DEGLI ANNI '90 E DELLA MUSICA DANCE Figlia della Uno Turbo I.E. e purtroppo mamma di nessun'altra auto memorabile come lei, la Punto GT ci riporta al soffio della sua IHI VL7 (la sigla della turbina, ndr) nel mezzo degli anni a cavallo fra i '90 ed il 2000: vera icona di quei tempi scanditi dalla musica dance, la Punto GT merita di essere rispolverata. Quando la Fiat present&ograve; la GT ci credeva tantissimo. Proprio come Davide, l'orologiaio protagonista di uno storico spot tv datato 1995.  Oltre ad aver trapiantato un motore piuttosto potente nel telaio della macchina preferita da tutti gli italiani dell'epoca, l'aveva anche accessoriata a dovere: quattro freni a disco, ABS migliorato, sedili sportivi ma solo nel disegno del tessuto, cerchi in lega da 14 (e gommoni 185/55), tachimetro con fondoscala a 240 e, meravigliosi anni '90, pannelli delle portiere rivisti per poter ospitare dei woofer da 16,5 centimetri con i quali svegliare i vicini alle 4 di notte. A completare lo sportivissimo quadro c'erano contagiri, manometri olio e turbina e volante rivestito in pelle. Fiat Centoventi Concept, la democrazia del design fai da te BOLIDE SUL DRITTO, MA CHE FATICA IN CURVA Quella che ho per le mani oggi &egrave; originale in tutto e per tutto ed &egrave; pronta per farsi portare a fare due curve per capire come &egrave; invecchiata e se &egrave; veramente come la ricordavo. E ci vuole poco per constatare che, motore a parte, questa macchina &egrave; la prova provata che senza telaio non si va molto in l&agrave;. Finch&eacute; la strada &egrave; dritta va tutto bene. Quando questa per&ograve; si chiude su se stessa i problemi saltano fuori, mettendo in risalto un'auto che &egrave; tutto tranne che affilata. Come la Uno Turbo la Punto GT ha un gran motore che va forte e, grazie ad una struttura non molto... strutturale, sembra andare ben pi&ugrave; forte di quanto non vada, ma quando arriverete alla prima curva troppo veloci vi renderete conto che un buon motore e dei freni pi&ugrave; potenti da soli non bastano. Le curve purtroppo fanno uscire piuttosto in fretta i limiti di un telaio poco controllato e forse un po' sottodimensionato rispetto all'esuberanza del motore. Anche lo sterzo &egrave; poco preciso e non diretto come lo si vorrebbe, perdendo sensibilit&agrave; man mano che si girano le ruote, vi sentirete pi&ugrave; passeggeri che piloti su questa macchina, passeggeri di un aggeggio molto potente ma poco controllato. La gamma Fiat: consulta il listino completo di Auto! UN PEZZO DI STORIA ITALIANA Il tempo purtroppo &egrave; stato un po&rsquo; inclemente con lei: a parte alcune sue coeve come la Clio Williams, le auto moderne sono molto pi&ugrave; rigide e coese, amplificando il senso di fragilit&agrave; del telaio della Punto, messo ancora pi&ugrave; in mostra da un motore senza dubbio emozionante. Ecco allora che la Punto GT, pi&ugrave; che sui passi montani (sui quali risulterebbe comunque divertente, ma il vostro amico con la Clio lascietelo pure andare), tira fuori la sua vera indole nei raccordi autostradali nei quali vi regaler&agrave; grandissimi sorrisi, relegando nello specchietto retrovisore macchine ben pi&ugrave; grosse e costose, aiutati dall'overboost a 1,2 bar quando schiacciate tutto il gas. Un pezzo di storia italiana e degna erede della mitica Uno Turbo, la Punto GT &egrave; un po' un fallimento se la strada si arrotola su se stessa, ma (questo nessuno glielo toglie) &egrave; una vera icona, fonte di emozioni e brividi, di un'epoca passata che ci manca da morire.       

L'icona indimenticabile Fiat degli anni '90, nonch&eacute; erede della Uno Turbo I.E., in appena sei anni &egrave; stata venduta in tre milioni e mezzo di unit&agrave;. Vantava un propulsore sovralimentato ma sovradimensionato rispetto al telaio. Impossibile dimenticarla insieme alla musica dance

Fiat Punto GT: emozioni e brividi inconfondibili nello stile anni 90

        Dopo l&rsquo;accoglienza non esaltante per Fullback, al momento non sono previsti pick-up Fiat per il nostro mercato. Complice una legislazione complessa (possono essere immatricolati solo come autocarri N1) queste vetture non hanno trovato sbocchi importanti sul nostro mercato.&nbsp; Fiat Strada potrebbe avere la taglia, pi&ugrave; compatta (lunghezza di 4,48 metri), e anche lo stile adatti alle nostre latitudini, ma sar&agrave; destinato, al solito solo per il Sud America. La nuova serie sar&agrave; presentata il 26 giugno, ma sono gi&agrave; disponibili le immagini ufficiali del modello. Indovinato nelle proporzioni, si ispira belle forme al pick-up pi&ugrave; grande Toro.&nbsp; Soprattutto per quanto riguarda la parte anteriore, dove campeggia il nuovo logo Fiat, vistoso, ma non sgraziato. Va a completare una sintonia convincente con farli e led e griglia.  Motori e portata I motori benzina/etanolo sono il 1.4 aspirato da 85 cavalli&nbsp; per l&rsquo;allestimento Endurance e il 1.3 FireFly da 101 cavalli per Strada Freedom e Volcano. Presente il sistema di controllo trazione E-Locker, utile sullo sterrato assiema all&rsquo;altezza da terra di 208 millimetri e l&rsquo;angolo d&rsquo;attacco di 24 gradi. Il cambio &egrave; manuale a cinque marce, ma i FireFly saranno abbinati anche all&rsquo;automatico. Fiat Strada sar&agrave; disponibile a due e quattro porte. La prima votata a un maggiore carico, 720 kg o 1.354 litri di capacit&agrave;: Strada a quattro porte invece 650 kg di portata a 840 litri. La chicca hitech &egrave; il wireless per Apple CarPlay e Android. Il display centrale &egrave; da sette pollici: ce n&rsquo;&egrave; uno anche al centro della strumentazione analogica. Il test su strada di Fiat Fullback Cross        

Lungo 4,48 metri, al momento &egrave; destinato solo al mercato sudamericano

Fiat Strada, pick-up compatto carioca

        Le rivoluzioni si possono fare in tanti modi. Ma che siano cruente, violente alla Robespierre, oppure moderate - ammesso ne esistano - sempre un cambiamento generano. A volte &egrave; difficile anche comprendere gli scenari che sicompongono dopo una scossa dallo spirito cos&igrave; forte. Alcuni a volte parlano anche di rivoluzione silenziosa, sapendo bene che il silenzio urla pi&ugrave; di chiunque altro. Personalmente, non possiamo sapere oggi in quale categoria rientri quella, solo apparentemente, vaga della Fiat Centoventi Concept, ammirata al Salone di Ginevra. Ma una cosa &egrave; certa: il giorno in cui diventer&agrave; macchina vera, che sia la nuova Panda o meno, a questo punto interessa relativamente, sar&agrave;rivoluzione autentica.  Per l&rsquo;elettrico, per la mobilit&agrave; del futuro, per un'automotive troppo spesso inchiodata nei suoi canoni da piattaforme, sempre pi&ugrave; duttili ma sempre troppo simili. Perch&egrave; Fiat Centoventi Concept sar&agrave; anche, come qualcuno ha malignato, solo un'idea, peraltro datata e rivisitata con i canoni della tecnologia 4.0. Ma ci vuole coraggio a negare la reale portata di quello che Olivier Fran&ccedil;ois e i suoi uomini hanno messo in piedi. Una rivoluzione, appunto, che parte, guarda un po', proprio dal design. Che diventa "fai da te" e per questo capace di democraticizzare potenzialmente la mobilit&agrave; elettrica, di renderla cio&egrave;, accessibile al maggior numero possibile di persone. E qui sta la prima parte della rivoluzione. Come dice lo stesso Fran&ccedil;ois: "Non &egrave; possibile pagare una macchina normale 15.000 euro e un'elettrica 30.000. Dobbiamo lavorare per ridurre al minimo il gap economico". Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! Insomma, rendere possibile la svolta. Come? Semplice: offrire una macchina priva di qualsiasi orpello o cosa superflua ad un prezzo di base molto basso e lasciare all&rsquo;ipotetico cliente la possibilit&agrave; di "disegnare" la propria macchina esattamente come la vuole e la sogna, pagando quello che sceglie di metterci dentro, a cominciare dal colore (Centoventi Concept &egrave; stata infatti pensata per essere prodotta in un solo colore). Una customizzazione autonoma e indipendente, anche progressiva che dai concetti di "Less in more" cio&egrave; la riduzione di cui sopra, passa al "More You", cio&egrave; tutte le aggiunte personalizzate. E senza dimenticare che l'offerta del modello standard aiuta anche la produzione. Perch&egrave; si produce quello che serve e non quello che non serve, e questo si traduce in meno materiali da smaltire e meno sprechi. Un altro contributo al cambiamento, anche questo decisamente sostenibile.  MODULARIT&agrave; IL NUOVO BUSINESS E qui si innesta l&rsquo;altra faccia della rivoluzione. Dove il design da vettura del futuro e la produzione standardizzatasi sposano con il "More You". L'unicit&agrave; del modello personalizzato infatti, eliminer&agrave; al costruttore il peso di pensare e produrre-realizzare serie speciali, facelift che invece vengono lasciate a chi vuole acquistare la macchina. Da qui il programma di personalizzazione presentato insieme alla Centoventi, dal nome eloquente: "4U". In termini pratici, parliamo della combinazione di 4 tettucci, 4 paraurti, 4 copriruota e 4 wrapping, capaci di generare una serie davveroconsiderevole di mix cromatici, partendo dall&rsquo;unico colore di base. FCA ed Engie, iniziati i lavori per il pi&ugrave; grande V2G al mondo Eppure la parola chiave di un progetto cos&igrave; ambizioso, non &egrave; rivoluzione, bens&igrave; modularit&agrave;. Perch&egrave; &egrave; questa che fa la differenza nel nuovo modello di business. Vuoi questo, vuoi quello, prendi questo, togli quell'altro: e alla fine c&rsquo;&egrave; davvero da divertirsi tra i 120 accessori disponibili gi&agrave; al lancio, senza contare quelli infiniti di Mopar non a caso interessatissimo partner, pi&ugrave; di sempre, del progetto. Una modularit&agrave; cos&igrave; estesa da comprendere anche il Sacro Graal di questi tempi di mobilit&agrave; elettrica: le batterie. Compri la macchina e nel prezzo &egrave; compresa una batteria da 100 km di autonomia. Vuoi stare pi&ugrave; tranquillo, non patire i timori del mal di autonomia, di restare senza benzina, pardon energia? Va bene: ne puoi acquistare/noleggiare un'altra, fino ad un massimo di 5, e ti fai la tua vacanza, il tuo weekend come Dio comanda. E questa soluzione "spacca" davvero, fino alla rivoluzione. LA SVOLTA SULLA PIATTAFORMA ONLINE Va bene, direte voi, ma questo nuovo modello di business modulare, come funziona? Sembra complicato, invece&egrave; semplicissimo. Se rimane e resiste il canale distributivo tradizionale, &egrave; infatti sulla parallela piattaforma online che il futuro cliente potr&agrave; divertirsi a trovare l&rsquo;accessorio che pi&ugrave; gli serve o piace. E con tre specifiche, mica da poco. Intanto, quegli stessi accessori possono essere oggetto di compravendita digitale. E se &egrave; vero che le concessionarie e i dealer saranno i luoghi istituzionali, deputati per il montaggio degli stessi, &egrave; anche vero che molti si potranno montarein maniera autonoma e veloce grazie a sistemi di ancoraggio brevettati e plug and play. Senza dimenticare che molti pezzi saranno acquistabili anche con il file necessario per la stampa in 3D. Infine, cambiare vettura sar&agrave; un gioco da ragazzi: baster&agrave; vendersi gli accessori "obsoleti" e prenderne di nuovi per avere una macchina rinnovata! Con uno schema distributivo del genere &egrave; abbastanza comprensibile il target cui FCA vuole rivolgersi. Quel popolo dei Millennials (non tutto ma la maggioranza, s&igrave;), ormai sempre pi&ugrave; lontano dalle auto e dalla passione dei motori. FCA verso il prestito statale da 6 miliardi: il Governo valuta le condizioni UNA MACCHINA PER I MILLENNIALS La vettura su misura per le nuove generazioni perennemente connesse e sempre meno vicine al concetto di propriet&agrave; al quale preferiscono quello del possesso, magari temporaneo. Per&ograve; sempre e comunque personalizzato, a cominciare dalla navigazione. Fiat Panda, sei promozioni per la pi&ugrave; amata dagli italiani Da tempo lo sosteniamo, serve davvero avere un navigatore - che funziona mai come dovrebbe - quando possiamo utilizzare la soluzione salvifica di Google Maps sul nostro smartphone-tablet? A togliere l&rsquo;ansia della macchina sempre uguale per troppo tempo, ci pensa proprio l&rsquo;infinita possibilit&agrave; di personalizzare la Centoventi Concept, a cominciare dal wrapping di ogni sua parte, compresa la scelta del tetto che pu&ograve; essere, pensate, anche con pannelli solari. E se non bastasse, in attesa che da moda si trasformi in quotidianit&agrave;, Centoventi Concept, sembra la macchina ideale per il car sharing, da condividere, compresi i materiali ecofriendly utilizzati, tipo quelli dei paraurti, cos&igrave; elastici da ridurre al massimo i rischi di danneggiamento in caso di micro-impatti. Se non &egrave; rivoluzione questa... La gamma Fiat: consulta il listino completo!       

La geniale proposta di FCA arriver&agrave; in versione standard a prezzi bassi per lasciare la libert&agrave; di personalizzarla con accessori pi&ugrave; funzionali alle esigenze di ogni cliente

Fiat Centoventi Concept, la democrazia del design fai da te

        Anche la piccola regina deve ripartire dopo la pandemia. L&rsquo;assonanza non &egrave; felice, ma Fiat Panda, che proprio nel 2020 festeggia i 40 anni di vita, domina da anni il mercato italiano dell&rsquo;auto. Cos&igrave; &egrave; stato anche nel drammatico mese di aprile. Le 50 auto pi&ugrave; vendute in Italia ad Aprile 2020 Ma dopo il lockdown &egrave; dura per tutti. Fiat offre numerose promozioni per rilanciare la citycar per eccellenza.  La prima, per tutta la gamma, riguarda le vetture col pacchetto D-Fence incluso. Cominciando a pagare nel 2021 con le prime 17 rate da 90 euro al mese, i famosi 3 euro al giorno per la versione col 1.2 Fire: e poi 72 rate da 146 euro. L&rsquo;offerta &egrave; a zero anticipo, ma bisogna fare in fretta. L&rsquo;offerta &egrave; valida fino al 31 maggio. E comprende tutte le motorizzazioni e trazioni. Cosa &egrave; il D-Fence pack Su Panda Hybrid per&ograve; il finanziamento sale a 4 euro al giorno (17 rate a 120 euro al mese e 72 rate a 195 auro), in virt&ugrave; della tecnologia superiore e anche della dotazione che comprende climatizzatore, Radio DAB, Skid plate in tinta carrozzeria, cerchi in lega da 15 pollici. La pi&ugrave; esclusiva Panda Trussardi Hybrid parte da 5 euro al giorno (17 rate da 140 euro e 72 rate da 228 euro).  Anche per 4x4, metano e GPL Le versioni pi&ugrave; prestigiose e forse apprezzate di Panda sono quelle a trazione integrale e a gas naturale o di petrolio liquefatto.  Servono cinque euro al giorno anche per la Panda 4x4 e per la Natural Power a netano spinte dal TwinAir bicilindrico benzina. Mentre 4 euro per quella a GPL col 1.2 benzina da 69 cavalli.&nbsp;  Le dieci auto pi&ugrave; economiche del momento        

Per maggio Fiat per la sua best seller punta su rate da 3 euro al giorno: per benzina, GPL, ibrida, metano e 4x4

Fiat Panda, sei promozioni per la più amata dagli italiani

        La Fiat Panda 4x4 &egrave; una delle vetture pi&ugrave; amate dagli italiani, che continuano ad apprezzarla ancora dopo decenni. La piccola torinese &egrave; passata ora per le mani di Garage Italia che l&rsquo;ha arricchita con materiali raffinati e dotata di un powertrain elettrico. Portando la prima Panda 4x4 nel terzo millennio e facendola diventare un prodotto esclusivo e unico. La vettura "trattata" dall'atelier si chiama 00Panda, ed &egrave; dedicata alla pellicola di James Bond &ldquo;For your eyes only&rdquo;. Alfa Romeo spider, Garage Italia prepara la Duetto elettrica Super esclusiva La base del lavoro di Garage Italia &egrave; la prima generazione di Panda a trazione integrale, quella pi&ugrave; amata dai puristi della guida spartana e senza controlli elettronici. Lanciata nel 1983 e dotata del motore Fire da 1 litro e 48 cavalli (poi aggiornata a pi&ugrave; riprese), oggi &egrave; molto ricercata e ha raggiunto quotazioni rilevanti sul mercato dell&rsquo;usato.  L&rsquo;atelier di Lapo Elkann l&rsquo;ha resa ancora pi&ugrave; desiderabile, rinunciando al suo aspetto spartano e trasferendola in una dimensione di comfort e lusso. Per farlo &egrave; intervenuta una pioggia di alcantara, che copre buona parte degli interni nonch&eacute; il nuovo volante a tre razze Momo Design. Fuori, la vettura &egrave; ispirata al film di 007 &ldquo;For your eyes only&rdquo; (pellicola nella quale, tra l&rsquo;altro, compare la mitica Lotus Esprit Turbo), con una carrozzeria bicolore, ruvida al tatto e antigraffio realizzata con Basf-RM Paint. Panda compie 40 anni: storia di un&rsquo;icona Motore elettrico Ma le modifiche non riguardano solo l&rsquo;aspetto estetico: il vecchio motore Fire &egrave; stato rimpiazzato con un propulsore elettrico, gi&agrave; utilizzato sulla Panderis e la Pandina Jones. La 00Panda ha ora un&rsquo;autonomia di 100 km registrata nel ciclo WLTP e si ricarica in 3 ore alla colonnina (oppure 8 ore alla presa domestica). La 00Panda rientra nel programma Icon-e di Garage Italia, che comprende altre vetture classiche elettrificate come la Fiat 500 Jolly. Jeep Compass, arriva l'italiana prodotta a Melfi       

L'atelier di Lapo Elkann lancia una nuova versione esclusiva della prima Panda 4x4, trasformandola in una elegante citycar elettrica

00Panda by Garage Italia, elettrica ispirata a James Bond

        Berlina e hatckback e station wagon. Tutti i volti di Tipo, destinata a un restyling sostanziale e l&rsquo;introduzione di una versione Fiat Tipo Cross 2020 che regala una prima visione nitida sulle novit&agrave; stilistiche che la gamma della compatta porter&agrave; sul mercato. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Se sotto il cofano l&rsquo;attesa &egrave; per il debutto dei motori Firefly, il design esterno sar&agrave; ritoccato in modo evidente, senza tuttavia rivoluzionare un&rsquo;impostazione piacevole (in foto l'attuale generazione). Fiat Tipo, Cross nello stile &Egrave; il frontale a finire nelle pi&ugrave; recenti foto spia, diffuse dalla pagina Facebook &ldquo;Piedi Pesanti&rdquo;. Si cambia a partire dal logo Fiat, un lettering dalle dimensioni generose, calandra per ampiezza rimasta invariata.  I fari con luci diurne a led variano la grafica degli elementi interni, cos&igrave; come ha un trattamento differente la fascia che corre sopra il portatarga, ora un arco perfetto da faro a faro. Sfoglia il listino Fiat: tutti i modelli sul mercato Che sia in arrivo una Fiat Tipo Cross &egrave; nell&rsquo;evidenza del paraurti crossoverizzato, l&rsquo;applicazione di plastiche silver a replicare le piastre protettive del mondo off-road, anzitutto. Protezioni che ritroveremo anche al posteriore. Non &egrave; da escludere che una modalit&agrave; specifica del controllo di trazione e stabilit&agrave; completi la cura stilistica affiancando una motricit&agrave; leggermente migliore su fondi a bassa aderenza. Ovviamente rester&agrave; saldo lo schema a trazione anteriore.&nbsp; Interni, c'&egrave; il nuovo infotainment Detto delle novit&agrave; secondarie che interessano il volante, con una porzione centrale pi&ugrave; tondeggiante, &egrave; nella strumentazione e nell&rsquo;infotainment che il restyling di Fiat Tipo introduce importanti cambiamenti. Strumentazione digitale, a colori, un ampio schermo centrale configurabile, completato da spie di servizio all&rsquo;interno di un elemento altrimenti invariato nelle linee delle ogive di tachimetro e contagiri. Sul fronte dell&rsquo;infotainment, la specifica presente sul muletto potrebbe anticipare la presenza dello Uconnect 5, di certo elimina i comandi fisici finora presenti nelle due manopole e modifica il rapporto di forma per uno schermo molto pi&ugrave; widescreen e ridotte cornici.       

L'aggiornamento della gamma Tipo interessa gli interni con un nuovo infotainment e strumentazione, all'esterno cambiano dettagli del frontale, su Tipo Cross con richiami al mondo SUV

Fiat Tipo restyling, Cross rivela altre novità

        Fiat passa al sodo. L&rsquo;auto elettrica &egrave; sulla bocca di tutti, ma pochi la conoscono e soprattutto l&rsquo;hanno guidata in pochissimi. E nemmeno a dirlo, ovviamente la protagonista nonch&eacute; porta bandiera del Marchio &egrave; lei: la nuova Fiat 500 elettrica.  Prendendo la palla al balzo, la Casa torinese con otto video racconta i vantaggi delle vetture a batteria. I primi tre li potete vedere qui, gli altri usciranno con cadenza settimanale sui canali social di Fiat.  Nuova 500 elettrica, per ripartire Si tratta di una guida sintetica, che illustra, in lingua inglese, la &ldquo;sintesi&rdquo; di una EV. Ovvero: come si guida una vettura elettrica, quanto tempo &egrave; necessario per ricaricarla e quanti e quali sono i benefici per l&rsquo;utilizzatore. Il secondo video  Luca Napolitano, capo dei Marchi di Fiat e Abarth, spiega la scelta. &ldquo;In attesa di ritornare a guidare abbiamo pensato a prepararci al meglio alla ripartenza a bordo delle nostre Fiat. Quelle del presente e, anche e soprattutto, quelle del futuro. Abbiamo cos&igrave; preparato otto video pillole che con il linguaggio Fiat semplice, divertente e facile raccontino i vantaggi della mobilit&agrave; elettrificata. Sono brevi video che sono certo lasceranno un sorriso e saranno al contempo molto utili per esplorare il futuro della mobilit&agrave; secondo Fiat&rdquo;. Il terzo video  Fiat e Panda Hybird D-Fence, il pacchetto contro il Coronavirus        

Otto video per raccontare a tutti come si guida una EV, quanto tempo &egrave; necessario per ricaricarla e quanti e quali sono i benefici. Cos&igrave; la Fiat 500 &egrave; la porta bandiera della green mobility

Fiat e le auto elettriche: otto pillole con la nuova 500 per scoprirne tutti i vantaggi VIDEO

        La &ldquo;fase 2 del coronavirus&rdquo; segna la ripartenza, un tentativo di ritorno a una parte delle attivit&agrave; quotidiane prima che la pandemia stravolgesse tutto. Una ripartenza destinata a modificare le abitudini soprattutto sulla mobilit&agrave; personale e porta a una nuova attualit&agrave; lo spostamento con i mezzi privati rispetto al servizio pubblico. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto In casa Fiat la ripartenza &egrave; anzitutto nella riapertura dei concessionari, con apposite misure di tutela dei dipendenti e dei clienti. Primo passo al quale si sommano una serie di iniziative dedicate alla gamma Fiat Panda e Fiat 500, di tipo finanziario &ndash; rateizzazione con anticipo zero, pagamento dal 2021 e rate a partire da 3 euro al giorno &ndash; nonch&eacute; legate alla dotazione proposta sulle versioni Hybrid. Filtri e raggi UV per un abitacolo sano&nbsp;  Ribattezzato D-Fence pack, &egrave; una sorta di &ldquo;pacchetto difesa&rdquo; o anche, giocando con le parole, un &ldquo;recinto (fence) alla guida (d di drive)&rdquo; per garantire un abitacolo dell&rsquo;auto nel quale respirare aria pulita. Sfoglia il listino Fiat: tutti i modelli sul mercato Tre sistemi di sanificazione assicurano il raggiungimento dell&rsquo;obiettivo. Si parte dal classico filtro abitacolo&nbsp;in grado di bloccare il particolato, la totalit&agrave; degli allergeni e abbattere la formazione di muffe e batteri del 98%, passando a un purificatore d&rsquo;aria interna che filtra le microparticelle di polline e batteri attraverso un filtro HEPA, purificatore che pu&ograve; essere anche trasportato e portato in casa. Una soglia di filtraggio inedita tra le citycar.&nbsp; Altro dispositivo parte del D-Fence pack - creato in collaborazione con Mopar -, una lampada a raggi UV per sanificare le superfici, che siano i rivestimenti dei sedili, il volante, il pomello del cambio &ndash; punti classici di contatto guidatore-auto &ndash; o anche le buste della spesa, prima di far rientro in casa. Autocertificazione Fase 2: scarica i moduli aggiornati       

Il pacchetto di filtri abitacolo e lampada a raggi UV &egrave; proposto su Fiat 500 Hybrid e Fiat Panda Hybrid. E per incentivare l'acquisto, Fiat lancia formule di finanziamento al costo di un paio di biglietti dei mezzi pubblici

Fiat 500 e Panda Hybrid, il D-Fence pack sanifica l'abitacolo

        Fiat e Brasile: un legame, forte, solido, certificato dalla storia. Il Paese sudamericano infatti &egrave; uno dei mercati pi&ugrave; floridi per il Marchio torinese, da sempre, tanto che negli anni non sono mancati, nello Stato verdeoro, commercializzazioni di vetture Fiat ad hoc o ispirate da modelli di successo, come ad esempio nel caso della Fiat Uno.  Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! L'amicizia tra i due Peasi &egrave; adesso testimoniata anche da "Italianos", un video realizzato da Fiat e destinato ad incoraggiare il popolo brasiliano in questi tempi difficili legati all'emergenza sanitaria. Prodotto in due formati, da 30 e 60 secondi, il filmato unisce celebri paesaggi brasiliani con una voce fuoricampo che recita un messaggio dall&rsquo;Italia, creando un'atmosfera ottimista e commovente. Una sorta di anima italiana in grado di condividere alcune lezioni apprese da questa crisi, insieme alla speranza che il Brasile sar&agrave; in grado di superarla pi&ugrave; agevolmente. Il video termina con l&rsquo;hashtag #VamosSairDessa ("ne usciremo"), rafforzando le speranze di un futuro migliore per tutti.  "Fiat &egrave; nata in Italia, ma il Brasile &egrave; la sua seconda casa - afferma Frederico Battaglia, Brand Marketing Communication director per FCA LATAM -. Entrambi i Paesi stanno attraversando situazioni delicate dovute allo scoppio della pandemia, ma l&rsquo;amore e la generosit&agrave; continuano ad essere caratteristiche forti delle due parti. Dato che l&rsquo;Italia sembra aver superato l&rsquo;apice della crisi, vogliamo inviare un messaggio emotivo di sostegno e incoraggiamento al Brasile mentre entra in una fase acuta nella lotta contro COVID-19". FCA realizza un ospedale da campo al Fiat Clube in Brasile "Sebbene fortemente scossa dalla pandemia, l&rsquo;Italia sta dimostrando la sua tradizionale forza e il suo spirito solidale per superare la crisi. In questo momento di reazione, l&rsquo;anima italiana di Fiat vuole incoraggiare quella brasiliana a tenere duro e a prendersi cura di s&eacute;, poich&eacute; la strada per superare la pandemia potrebbe essere impegnativa ma l&rsquo;obiettivo va raggiunto", spiega Antonio Filosa, Chief Operating Officer di FCA LATAM. "Proponiamo questo video come un caldo abbraccio tra fratelli, da parte di chi ha appena superato il peggio verso l&rsquo;altro, che sta attraversando un periodo difficile". La gamma Fiat: consulta il nostro listino completo!       

Il Marchio torinese, da sempre fortemente legato allo Stato verdeoro, incoraggia il popolo brasiliano con un filmato commovente ma ottimista

Coronavirus, Fiat sostiene il Brasile con "Italianos" VIDEO

        C'&egrave; un ristretto gruppo di auto italiane che possono tranquillamente sedersi al tavolo riservato alle vetture del Belpaese pi&ugrave; famose e vendute di sempre. Tra queste, molte sono Fiat; e tra queste, c'&egrave; sicuramente Fiat Uno. Celebre al pari della 500, sicuramente la segmento B pi&ugrave; nota di sempre nella storia del Marchio torinese, almeno per quanto riguarda le utilitarie che hanno solcato le strade italiane tra gli anni Ottanta e Novanta.  Le origini e il lancio "spaziale" Il progetto viene affidato a fine anni Settanta a Giorgetto Giugiaro, perch&eacute; in origine la macchina &egrave; un affare di Lancia. Il risultato finale, con questa berlinetta due volumi piccola fuori e spaziosa dentro, convince per&ograve; la dirigenza Fiat a prendersene carico. Viene cos&igrave; deciso di commercializzare la nuova segmento B come l'erede della 127, negli anni '80 ormai decisamente vetusta.  Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! Ai piani alti, gli Agnelli sono cos&igrave; sicuri del futuro della vettura - che all'inizio ha nome in codice Tipo Uno, per differenziarla dalla Tipo Due, quella che poi diventer&agrave; effettivamente la Fiat Tipo - che decidono di presentarla "tra le stelle", alla base NASA di Cape Canaveral. Mai previsione fu pi&ugrave; azzeccata. La prima serie: semplice e di successo La prima serie di Fiat Uno debutta nel 1983. La macchina piace a tutti gli italiani. Fuori ha modeste dimensioni, un passo che non supera i 2.4 mt, ma presenta una veste aerodinamica differente dalla tradizione delle utilitarie Fiat. Certo, non &egrave; una Ferrari e neanche una Delta Integrale, ma la sua semplicit&agrave; esteriore, unita a delle chicche come i fari posteriori contenenti luci di retromarcia e antinebbia (novit&agrave; per l'epoca), colpisce. Il fattore semplicit&agrave; domina ancora di pi&ugrave; negli interni. La plancia in plastica, le spie, i quadri strumenti, gli accessori danno un senso di "modernit&agrave;" che era ancora sconosciuto ai clienti Fiat. Il lunotto verticale poi dona ancora pi&ugrave; spazio per i passeggeri a aumenta la capacit&agrave; di carico. Per il resto, la meccanica &egrave; quella della 127: motore anteriore trasversale, trazione anteriore, sospensioni McPherson. Al lancio, sono disponibili tre motorizzazioni a benzina, da 45, 55 e 68 CV, presto seguite da quelle a Diesel e dalla ES, Energy Saving, che abbassa di molto i consumi. In sintesi, per un certo tipo di clientela, Fiat Uno diventa la macchina perfetta. Gli addetti ai lavori se ne accorgono subito, e nel 1984 la vettura conquista il titolo di Auto dell'Anno. Quattro anni dopo ha gi&agrave; venduto 3 milioni di esemplari: nel 1995, a fine produzione, saranno 9,5 milioni. Merito anche del marketing Fiat, che la propone al pubblico italiano attraverso pubblicit&agrave;, soprattutto televisive, simpatiche e accattivanti.  Dalle versioni speciali al restyling E se un'auto ha successo, va da s&egrave;, le versioni speciali non tardano ad arrivare. Fiat Uno ne ha molte, e come potrebbe essere altrimenti. Quelle degne di nota sono certamente la 1.0 FIRE, che aumenta la cilindrata proprio come la 1.1; la Turbo, che promette sportivit&agrave; gi&agrave; dal nome e monta un 1.3 da 105 cavalli; la SX, che non &egrave; altro che l'allestimento pi&ugrave; lussuoso; e la Selecta, ovvero la Uno con il cambio automatico. La seconda generazione sbarca sul mercato nel 1989. Il lancio stavolta &egrave; pi&ugrave; "modesto", se vogliamo, ma avviene nella prestigiosa cornice dell'ormai ex Salone di Francoforte. Dal punto di vista estetico, la nuova Uno si avvicina allo stile della Tipo: &egrave; pi&ugrave; lunga di 4,5 cm, modifica frontale e coda (ma il logo Fiat rimane quello iconico delle cinque barre inclinate), mentre all'interno vengono aggiornati i comandi, la plancia, mentre i fumatori incalliti sono i pi&ugrave; felici, perch&eacute; il posacenere diventa accessorio fisso. Grazie, mamma Fiat.  Post scriptum: Fiat Uno (che ad esempio non verr&agrave; mai commercializzata negli Stati Uniti, dato in antitesi con la presentazione del 1983 a Cape Canaveral, ma tant'&egrave;) conosce un successo inimmaginabile in Sudamerica. In Brasile, dove viene costruita ancora oggi, ne nasce gi&agrave; una versione tutta personale nel 1988, si chiama CS ma ha poco a che spartire con la vera Uno. E nel 2010, sempre nel Paese verdeoro, parte la commercializzazione di quella che viene, a torto, indicata come la terza serie della vettura. S&igrave;, si chiama Fiat Uno, ma &egrave; una copia estetica della nuova Panda, ed &egrave; oltretutto costruita sul pianale di Fiat Palio. La gamma Fiat: consulta il nostro listino completo! Insomma, niente a che vedere con la vera Fiat Uno. La macchina degli italiani. Lei s&igrave; che pu&ograve; sedersi a quel tavolo riservato.       

La segmento B Fiat pi&ugrave; famosa di sempre, dal 1983 al 1995 ha venduto 9,5 milioni di esemplari. Auto dell'Anno 1984, la sua semplicit&agrave; e l'abitabilit&agrave; ne fecero una delle utilitarie pi&ugrave; amate dagli italiani e non solo

Fiat Uno: la sua storia

        Primi accenni di ripartenza nella cosiddetta Fase 2 del Coronavirus, quella in cui dovremo imparare a convivere con l'emergenza sanitaria. FCA infatti ha comunicato ai sindacati metalmeccanici, previa autorizzazione del Prefetto e informando contestualmente il Governo, la riapertura parziale di alcuni stabilimenti a partire da luned&igrave; 27 aprile. Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! Nello specifico, a Sevel riprender&agrave; la produzione di Ducato, mentre le fabbriche di Melfi, Mirafiori, Pomigliano e Termoli torneranno operative per componentistica e preserie prototipali della nuova 500 elettrica. Ma i sindacati chiedono delle garanzie per quanto riguarda la salute dei lavoratori. FCA Live Week, un coupon promozionale per ripartire LE RICHIESTE DEI SINDACATI Esortano il Governo a dare una risposta concreta, le varie sigle sindacali. Temi come la sicurezza sul lavoro e il rispetto delle norme anti-contagio non possono essere trascurati. "La Fase 2 sta di fatto partendo con le richieste di autorizzazione sempre pi&ugrave; numerose ai prefetti - spiega Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto -. &Egrave; essenziale per&ograve; che avvenga in modo graduale e in piena sicurezza sia all'interno dei luoghi di lavoro sia nell'ambiente circostante, in particolare nei mezzi pubblici che devono essere adeguati. Come sindacato stiamo facendo la nostra parte con accordi che vanno oltre le prescrizioni minime legali e proprio l'accordo con FCA per la sua completezza costituisce un punto di riferimento. Dobbiamo coniugare con estremo rigore sicurezza e lavoro, solo cos&igrave; potremo scongiurare il rischio di catastrofe sia sanitaria sia economica". VOTA IL NOSTRO SONDAGGIO: Coronavirus, qual &egrave; il video delle case automobilistiche che pi&ugrave; ti ha emozionato? "La Fiom ritiene fondamentale l'applicazione dell'accordo sottoscritto con FCA. L'eventuale ripartenza della Sevel prima del 4 maggio &egrave; di fatto la partenza di pi&ugrave; stabilimenti in pi&ugrave; regioni, dalla Puglia al Molise alla Campania al Piemonte, oltre a diverse aziende della componentistica situate non solo in Abruzzo. In tutti gli stabilimenti verificheremo e monitoreremo la concreta realizzazione delle linee guida e del Protocollo per ridurre al minimo il rischio di contagio". Lo affermano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, insieme a Simone Marinelli, per la Fiom-Cgil nazionale. Coronavirus, auto sportive: le piccole spariranno nel futuro? "La Fiom - spiegano De Palma e Marinelli - si &egrave; assunta la responsabilit&agrave; di realizzare linee guida per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma la valutazione sull'andamento epidemiologico e sulle condizioni generali per la riapertura dell'industria sono nelle competenze del Governo, altrimenti il rischio &egrave; che le ripartenze avvengano solo sulla base dell'andamento del mercato. Infine con le istituzioni a ogni livello &egrave; necessario garantire che il sistema della mobilit&agrave; pubblica sia fornita con il massimo grado di sicurezza. Per questo chiediamo al Governo ed ai Ministeri coinvolti di avviare urgentemente un confronto per stabilire se vi sono le condizioni generali per la ripartenza della Sevel e di tutta la componentistica e comunque di realizzare un piano per garantire la salute e la sicurezza di tutte le lavoratrici ed i lavoratori sui territori interessati". Cerchi un'auto nuova? Consulta il nostro listino completo!       

Le fabbriche di Melfi, Mirafiori, Termoli e Pomigliano saranno operative per componentistica e preserie della nuova 500 elettrica, mentre a Sevel riprender&agrave; la produzione di Ducato. Ma i sindacati chiedono garanzie sulla sicurezza

Coronavirus Fase 2, lunedì FCA riapre parzialmente gli impianti

Da quando la Fiat Tipo ha vinto il premio Auto dell&rsquo;Anno di anni ne sono passati pi&ugrave; di 30. Era il 1989 e la compatta, alla vigilia di un nuovo decennio, viene investita da un grande successo. Non sappiamo se lo specialista in elaborazioni e restauri Kaskote Calcos sia un appassionato di Tipo, certo &egrave; che quando ha trovato, all&rsquo;interno di una concessionaria chiusa da anni in Argentina, due Fiat Tipo nuove di fabbrica deve aver provato un&rsquo;indescrivibile sensazione di vittoria. Le due auto sono ancora da immatricolare e hanno appena qualche decina di chilometri sul contachilometri.    Un bel bottino  La concessionaria in questione &egrave; la Ganza Sevel, un grande rivenditore di Avellaneda che aveva terminato la sua attivit&agrave; all&rsquo;inizio degli anni &rsquo;90. Ma ad attendere Kaskote Calcos non c&rsquo;era solo la coppia di Fiat Tipo (che &egrave; pure l&rsquo;auto guidata dal commissario Montalbano e questo per noi italiani non pu&ograve; che farne aumentare il legame emotivo), ma anche altre vetture Fiat come la Tempra, la Duna e la Uno, tutte di fabbricazione argentina. Nella Uno, poi, &egrave; stato rinvenuto un particolare tipo di tessuto principe di Galles che si diceva fosse ispirato all&#39;abbigliamento dell&#39;Avvocato Agnelli. Al bottino dello specialista in elaborazioni e restauri si aggiungono una Peugeot 405 e una rarissima Alfa Romeo 33 Sportwagon.  Fiat Tipo More, dotazione speciale per tutte le versioni  Le condizioni  Non &egrave; il primo ritrovamento di auto all&rsquo;interno di una concessionaria e la situazione che si trova &egrave;, di solito, sempre la stessa. Le vetture sono parcheggiate in zone asciutte ma prive di specifiche protezioni per la carrozzeria. Risultato? Copertura, da pi&ugrave; di trent&rsquo;anni, a base di polvere e &ldquo;regali&rdquo; piumati. Una volta rimosso e trattato tutto, sorprendentemente, la verniciatura ha mantenuto un perfetto stato. E anche gli interni sono sembrati in ottimo stato, grazie alle protezioni originali in pellicola di plastica quasi intatte.  Fiat Tipo Cross, nuovo allestimento con il restyling 

In perfetto stato e ancora da immatricolare, sono all&#39;interno di una concessionaria da trent&rsquo;anni con altre vetture: Fiat Tempra, Duna e Uno e una rarissima Alfa Romeo 33 Sportwagon. Ecco l&#39;incredibile scoperta in un vecchio garage

Fiat, Alfa Romeo e Peugeot: auto icone Anni 90 nuovissime ritrovate in Argentina

        Ruote alte anche per Fiat Tipo? Pare proprio che la famiglia delle Cross, assieme a Panda, 500L e 500X, sia destinata ad allargarsi, andando a formare un poker.  La compatta a cinque porte del Marchio torinese, prossima al restyling, anche di motori, pare proprio che avr&agrave; l&rsquo;allestimento Cross, con assetto rialzati e dettagli estetici da crossover. Le foto spia postate su Instagram da Carsinbursa arrivano proprio dalla fonte diretta. La Turchia, Bursa, dove Fiat Tipo &egrave; assemblata. Il posteriore della cinque porte non lascia molto spazio a dubbi in merito. Fiat Tipo Cross sarebbe una novit&agrave; interessante per l&rsquo;aggiornamento di met&agrave; carriera, che dovrebbe esordire a fine anno. Il quale dovrebbe portare in dote i motori turbo benzina FireFly&nbsp;a 3 e forse anche a 4 cilindri, anche mild hybrid e il nuovo sistema multimediale UConnect 5. Cross anche la familiare? L&rsquo;allestimento Cross si presterebbe anche a Tipo Statin wagon, per una all-terrain dall&rsquo;interessante rapporto qualit&agrave;/prezzo.             Visualizza questo post su Instagram  Yeni Fiat Egea/Tipo Crossover Test Ediliyor... #CarsinBursa @3renagalar #Fiat#Egea#Tipo#FiatEgea#FiatTipo#Spyshot#Tofa?#Luxurycar#Luxurycars#Supersport#Supercar#Supercars#Exoticcar#Exoticcars#Dreamcar#Dreamcars#Amazingcar#Amazingcars#Amazing_Cars#Amazingcars247#Carswithoutlimits#Carlifestyle#Carinstagram#itswhitenoise#Blacklist#Madwhips#Gtspirit#Motor_Head_#Carsofinstagram Un post condiviso da  CarsinBursa (@carsinbursa) in data: 20 Mar 2020 alle ore 12:13 PDT      Fiat Tipo Restyling elettrificata e con motori FireFly       

Versione a ruote alte per la cinque porte immortalta a Bursa in Turchia, dove viene prodotta la vettura

Fiat Tipo Cross, nuovo allestimento con il restyling

        Olivier Fran&ccedil;ois ha confermato l&rsquo;impegno di Fiat nel segmento C, in futuro avr&agrave; per&ograve; altre forme rispetto a Fiat Tipo. La gamma berlina e station wagon si appresta a ricevere un restyling in arrivo a fine anno, evolvendo alcuni dettagli estetici e, soprattutto, traghettando la compatta 2 volumi, quattro porte e wagon verso i nuovi motori Firefly.  Appare il logico sviluppo all&rsquo;insegna di una maggiore efficienza e riduzione di emissioni e consumi, in sostituzione delle motorizzazioni 1.4 benzina, aspirato 95 cavalli (da 133 g/km di Co2) e turbo 120 cv (da 153 g/km). Con gli 1.0 FireFly potrebbe arrivare anche la versione supportata dal mild-hybrid, introdotta su Panda e 500. Spazio per Uconnect 5? Da verificare gli aggiornamenti che potrebbero esordire sul fronte della connettivit&agrave;. FCA ha avviato, con 500 elettrica, l&rsquo;introduzione del sistema Uconnect di ultima generazione, lo Uconnect 5, dotato di un&rsquo;interfaccia completamente rivista, personalizzabile e con servizi avanzati di connettivit&agrave;, oltre a impiegare display pi&ugrave; ampi. Indizi in tal senso li avremo una volta immortalati gli interni dei muletti di prova attualmente su strada. Sul futuro di medio periodo, invece, la presenza Fiat nel segmento verr&agrave; ripensata e, dalla carrozzeria berlina, wagon e monovolume (con 500L) si andr&agrave; verso un suv o crossover da 4,50 metri di lunghezza. Una visione nella quale entreranno appieno le sinergie derivanti dalla fusione tra PSA e FCA.        

Tra le novit&agrave; del restyling 2021 potrebbero esserci i motori benzina 3 cilindri Firefly 1.0, anche mild-hybrid, in sostituzione dei benzina 1.4 litri

Fiat Tipo restyling inizia lo sviluppo, Firefly in arrivo?

Nonostante abbia dovuto combattere con la presentazione di auto di lusso e di grande impatto, la piccola Fiat 600 non &egrave; affatto passata inosservata al Salone di Ginevra 1955. Di anni ne sono passati parecchi e oggi la piccola utilitaria, da molti considerata simbolo del boom economico italiano, spegne 65 candeline.    Il motivo dell&rsquo;interesse suscitato, prima al salone svizzero e poi dagli acquirenti, va ricercato soprattutto nelle due caratteristiche principali che descrivono la Fiat 600 in quell&rsquo;epoca: la maggiore funzionalit&agrave; e il maggiore spazio a bordo. Non solo. Oltre agli aspetti squisitamente tecnici, Fiat mette in atto una studiata e rivoluzionaria strategia comunicativa per lanciare il nuovo modello. Se da una parte la 600 viene fatta ammirare nelle citt&agrave; italiane, dall&rsquo;altra si sfruttano con intelligenza i nuovi mezzi di comunicazione. Per quanto riguarda la pubblicit&agrave;, Felice Casorati disegna un manifesto destinato a diventare celebre negli anni a seguire; in ambito televisivo, la Casa torinese riesce a trovare un escamotage per aggirare il divieto delle Rai sulla trasmissione di pubblicit&agrave; di automobili, facendo realizzare dei documentari a Cinefiat. La nuova 600 diventa, dunque, oggetto dei desiderio non sono dell&rsquo;individuo ma dell&rsquo;intera famiglia: diventa la soluzione della mobilit&agrave; di un nucleo. Seguono 14 anni di successi: la piccola utilitaria sar&agrave; prodotta fino al 1969 in quasi 5 milioni di esemplari in numerosi stati e in varie serie e serie speciali.  Epopea di un successo: ecco le tappe.  Fiat, dal 2022 spazio a due modelli nel segmento B  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  Prima serie: marzo 1955-febbraio 1957    Al debutto al Palazzo delle Esposizioni a Ginevra nel &rsquo;55, la Fiat 600 si presenta il progetto di Dante Giacosa, a cui il patron Fiat Vittorio Valletta aveva affidato il lavoro: un disegno ragionato e studiato nel tempo, degno erede del successo della Topolino. Tanti i progetti alternativi, e anche arditi (come quello con il motore bicilindrico a V accoppiato a un cambio semiautomatico per eliminare il pedale della frizione). Alla fine si decide di spostare motore e trazione al retrotreno e cambio manuale a 4 marce. A proposito del motore, un 4 cilindri di 633cc da 21,5 CV che porta l&rsquo;auto fino a 95km/h: il cosiddetto &ldquo;100&rdquo; aveva molte novit&agrave; da mostrare, come il collettore di aspirazione integrato nella fusione della testa e il basamento monoblocco (prima volta per la Fiat). Per il resto, la 600 ha due portiere con cerniera posteriore, vetri scorrevoli e, come per la Topolino, ci sono indicatori di direzione sui parafanghi. Il logo anteriore &ldquo;600&rdquo; ha sei baffi in alluminio. Il pezzo di listino? 590mila lire.  &nbsp;  &nbsp;  Seconda serie: marzo 1957-febbraio 1959    Dopo appena due anni dal debutto, arriva la seconda serie. Cosa cambia? Il carburatore che nella prima era Weber 22 DRA, adesso &egrave; Weber 22 IM: stessa cilindrata ma leggero aumento di potenza, 22 CV a 4,600&nbsp;giri/min. Viene introdotto il meccanismo a manovella per alzare e abbassare i finestrini (senza deflettore), i fanalini posteriori hanno l&rsquo;indicatore di direzione giallo e il catarifrangente incorporato.  &nbsp;  &nbsp;  Terza serie: marzo 1959-settembre 1960    Passa il tempo, cresce la potenza. La Fiat 600 terza serie mantiene i consumi invariati e con il carburatore Weber 26 IM raggiunge i 24,5 CV e una velocit&agrave; massima di 100km/h. Modifiche anche per i fanali posteriori che diventano come quelli della 500D, arrivano i ripetitori rotondi (al posto delle frecce anteriori sui parafanghi) e, sul frontale, vengono introdotti i fanalini rotondi.  &nbsp;  &nbsp;  Prima serie 600D: settembre 1960-aprile 1964    Gli anni &rsquo;60 iniziano con un&rsquo;altra serie, la prima della 600D. Dopo il &ldquo;100&rdquo;, arriva il motore &ldquo;100D&rdquo; di 767cc che aumenta la potenza: 29 CV e velocit&agrave; massima fino a 110 km/h. I consumi restano pi&ugrave; o meno invariati; a cambiare sono le griglie sul cofano motore, che da da 30 diventano 36.  &nbsp;  &nbsp;  Seconda serie 600D: maggio 1964-ottobre 1965    La seconda serie 600D si accavalla al lancio della Fiat 850. La meccanica non subisce cambiamenti, ma si passa alle portiere controvento con cerniere all&rsquo;anteriore non visibili dall&rsquo;esterno.  &nbsp;  &nbsp;  Terza serie 600D: novembre 1965-dicembre 1969    Se meccanicamente non ci sono particolari modifiche, a cambiare &egrave; l&rsquo;estetica che si pretesta migliorata e pi&ugrave; funzionale: se ne vanno le modanature in alluminio (tranne quelle sui sottoporta), arrivano i proiettori di diametro 170mm e le coppe ruota, in entrambi i casi come la 850. Il logo anteriore &egrave; composto da un solo baffo e torna, come optional direttamente dalla prima serie, il tetto apribile.  &nbsp;  &nbsp;  Multipla: gennaio 1956-primavera 1967    Basata sul modello Fiat 600, questa monovolume ante litteram &egrave; in grado di ospitare fino a sei persone. L&rsquo;alto numero dei passeggeri &egrave; garantito da un gioco a incastro delle file dei sedili posteriori. Troviamo di nuovo l&rsquo;ingegno di Giacosa che, spostando in avanti il posto di guida a cavallo dell&#39;asse anteriore, riesce ad aggiungere due posti. Il grande successo permette alla carrozzeria Coriasco di realizzarne una versione furgoncino appositamente per le Poste Italiane (cambiano la coda e uno sportellino con piccolo vano di carico sopra il motore).  &nbsp;  &nbsp;  Argentina: 1960-1977    Senza troppa fantasia, il nome deriva dal fatto che tra il &rsquo;58 e il &rsquo;60 la Fiat 600 viene importata in Argentina, dove ne inizia la produzione a opera della Fiat Someca SA. La prima 600 sudamericana viene alla luce nella primavera del 1960, mentre nel 1962 si produce la 600D. Il 1965 &egrave; la volta della 600E con le portiere ad apertura convenzionale e nel 1970, quando in Italia si termina la produzione, in Argentina si avvia quella della 600R.  &nbsp;  &nbsp;  Seat 600: maggio 1957-agosto 1973    Quello che &egrave; successo in Argentina &egrave; capitato anche in Spagna, dove la 600 viene prodotta dalla Seat (oltre 800mila unit&agrave;). Dal 1957, la produzione iberica segue quella italiana: nel &rsquo;63, come la Fiat, anche Seat adotta il motore il motore di 767cc e la denominazione 600D, ma le cerniere delle porte restano posteriori. Una volta terminata la produzione nel paese d&rsquo;origine, la 600E spagnola adotta l&#39;apertura delle porte convenzionale ed &egrave; proprio questa versione la pi&ugrave; esportata e apprezzata in tutto il Sud America. Nel 1972 esce, infine, la 600L, l&rsquo;ultima versione, con motore potenziato fino a 32,5 CV.  &nbsp;  &nbsp;  Zastava 600: 1955-1985    Questa volta siamo in Jugoslavia e Zastava &egrave; la fabbrica di produzione. Tra il &rsquo;55 e il &rsquo;59, nonostante la produzione italiana, si manteneva il marchio Zastava. Nel 1960 tutto si sposta nello stabilimento di Kragujevac. Si susseguono Zastava 600, Zastava 750 (entrambe con il motore di 767cc) e Zastava 850, con il motore della Fiat 850. In Jugoslavia, come in Argentina, viene realizzata anche una versione furgoncino.  &nbsp;  &nbsp;  Fiat Neckar Jagst 600/770: 1956-1967    La versione tedesca della 600 viene prodotta, presso la Fiat Neckar (a Heilbronn), dal &rsquo;56 al &rsquo;67. Alla prima Fiat Neckar succede la Neckar Jagst 770, versione tedesca della 600D.  Panda compie 40 anni: storia di un&rsquo;icona 

La piccola utilitaria della Casa torinese nata per sostituire la Topolino &egrave; stata il simbolo del boom economico italiano e prodotta in quasi 5 milioni di esemplari

Fiat 600 spegne 65 candeline: epopea di un successo

        Fiat 500 verso il futuro. La versione elettrica dell&rsquo;iconica city car torinese &egrave; ormai realt&agrave; e dopo la presentazione&rdquo; a Milano &egrave; pronta per il lancio sul mercato. Appuntamento quest&rsquo;estate, il 4 luglio, 63&deg; anniversario del lancio della prima Fiat 500. Pi&ugrave; coerenti di cos&igrave;. Per questa svolta epocale, Fiat ha pensato a tutto. E ha deciso di battezzare l&rsquo;auto icona italiana per eccellenza attraverso tre serie speciali con la firma di brand che, proprio come la city car, hanno fatto conoscere la qualit&agrave; e lo stile del Made in Italy nel mondo. Tre visioni differenti, ognuna manifesto dell&rsquo;estro di Giorgio Armani, Bvlgari e Kartell. Il prezzo? La magica triade andr&agrave; all&rsquo;asta. Fiat 500e by Giorgio Armani  Il Maestro della moda italiana ha pensato a dettagli davvero unici. La carrozzeria, tonalit&agrave; &ldquo;greygreen Armani effetto seta&rdquo;, della one-off che porta la sua firma &egrave; stata realizzata attraverso una tecnologia laser per incidere dei piccoli solchi (micro chevron per gli addetti ai lavori) e dare un senso di tridimensionalit&agrave;, come se la superficie dell&rsquo;auto avesse la consistenza del tessuto. All&rsquo;interno, i sedili sono rivestiti in pelle naturale Pieno Fiore d&rsquo;origine certificata e lavorazione controllata Poltrona Frau, tonalit&agrave; greige e inserti in lana micro chevron (giusto per essere coerenti). Altra chicca. La plancia. Qui si trova un inserto rivestito in legno rigenerato con dettagli in alluminio. Da non dimenticare, poi, il logo GA, caratteristica distintiva della versione e presente nei cerchi e sul tessuto della capote.  "Mai troppo" di Bvlgari  Si chiama &ldquo;Mai troppo&rdquo; la One-off B.500 firmata Bvlgari. &ldquo;Mai troppo&rdquo; &egrave; un inno alla Dolce Vita (di cui gi&agrave; Fiat aveva fatto una serie speciale), al bello, all&rsquo;arte, all&rsquo;entusiasmo di quel periodo. Lussureggiante come il concetto a cui si ispira, Bvlgari ha scelto materiali pregiati sia per gli interni che per la carrozzeria. Andiamo con ordine. Esternamente, la vernice micalizzata tonalit&agrave; &ldquo;saffron&rdquo; (segno distintivo del marchio di moda) si fonde con polvere d&rsquo;oro e sfumature realizzate a mano per riprodurre i colori dei tramonti romani. Gli scintillanti cerchi in lega a stella (un omaggio alla stella a otto punte di Bvlgari), il logo B.500 (con tanto di pav&eacute; di diamanti) e inserti smaltati. Dentro la musica non cambia. Qui si mette in mostra tutto il talento sartoriale dei designer del brand: per realizzare plancia e sedili (questi in pelle color ottanio con ricamo pattern &ldquo;Diva&rdquo; e dettagli dorati) sono stati utilizzati anche vecchi foulard. L&rsquo;occhio va subito al volante e alle tre pietre di topazio, ametista e citrino incastonate al centro, in una spilla removibile. Della serie, quando il lusso non &egrave; &ldquo;mai troppo&rdquo;&hellip;  Il blu monoblock di Kartell  Infine, la versione city car elettrica di Kartell. Se la produzione della 500e &egrave; accompagnata da un forte slancio verso la sostenibilit&agrave; (non solo per il motore a zero emissioni), la Kartell 500 esprime a pieno questo concetto. Lo fa attraverso l&rsquo;utilizzo di plastiche&nbsp;ecosostenibili, un misto di materiali (metallo, vetro gomma, plastica e tessuto) per realizzare questo oggetto di design. Partendo dal &ldquo;colore monoblock&rdquo;, il blu di Kartell, i vari materiali vengono plasmati in base alla funzione che devono avere. Tanto per fare qualche esempio: le cornici dei fari, le calotte degli specchietti, la griglia frontale e le finiture dei cerchi sono in policarbonato riciclato. Elemento presente anche nell&rsquo;abitacolo, per plancia e sedili, dove i colori sono pi&ugrave; chiari e i tessuti hanno un look naturale e accogliente, in poliestere completamente riciclato.  Fiat 500 elettrica, primo teaser ufficiale. Sar&agrave; svelata il 4 marzo       

Per lo storico lancio della city car 100% elettrica, la Casa torinese ha presentato anche una terzina unica, firmata da grandi brand di moda e design, che omaggia il Made in Italy

Nuova 500 elettrica, one off firmate Armani, Bvlgari e Kartell

La Fiat 500 &egrave; uno dei simboli che rappresenta l&#39;Italia. Negli anni del boom economico ha motorizzato il paese, facendo la sua parte per condurlo verso la modernit&agrave; dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale e con la terza generazione, nel 2007, ha salvato il Gruppo Torinese da un momento di crisi nera.  La presentazione a Milano della Nuova 500, in versione elettrica, &egrave; fortemente simbolica anche questa volta, per il momento delicato che l&#39;Italia sta vivendo a causa del coronavirus.    Tornare alla normalit&agrave; non sar&agrave; facile e immediato. Oltre ad aver causato la chiusura del Salone di Ginevra, il virus avr&agrave; effetti anche sulle vendite nei prossmi mesi, come gi&agrave; i dati di febbraio fanno presagire.  &ldquo;Non c&#39;&egrave; dubbio che il coronavirus avr&agrave; un impatto sulle vendite, ma siamo fiduciosi sul fatto che sar&agrave; un impatto di breve periodo - Ha detto Olivier Francois, responsabile brand Fiat - Siamo qui per dimostrare che siamo accanto al sistema Milano e al sistema Italia, che non si ferma. Anche Fiat non si ferma e riparte da un&#39;auto totalmente nuova&quot;.  Ripartire attraverso una svolta epocale, rappresentata da un&#39;auto elettrica che sar&agrave; prodotta a Torino dopo un grosso investimento sulla fabbrica di Mirafiori. Ma la strada verso la nuova mobilit&agrave; a 0 emissioni passa anche attraverso l&#39;impegno del Governo nell&#39;adeguare la rete infrastrutturale e sostenere il mercato con incentivi    &quot;Cinquant&#39;anni dopo la produzione torna Italia, a Torino, dove &egrave; stato fatto un investimento enorme. Serve aiuto sulle infrastrutture e anche sugli incentivi. Non si pu&ograve; investire pesantemente sull&#39;elettrico, come abbiamo fatto noi, e vivere in un Paese che non sia all&#39;altezza della mobilit&agrave; elettrica. Mi aspetto risposte dal governo e dai comuni - Ha aggiunto Fracois - C&#39;&egrave; un impegno di Milano sulla elettrificazione, la stessa cosa su Torino&quot;  Coronavirus, l&#39;ordinanza del Governo  Guardare al futuro &egrave; anche un modo per rapportarsi al presente senza farsi prendere dal panico. I prossimi giorni, con gli effetti dell&#39;ordinanza del Governo per contere i contagi, saranno difficili, ma piccoli gesti come l&#39;evento di Milano servono anche a ricordarsi che il mondo va avanti e presto o tardi tutto torner&agrave; alla normalit&agrave;    &ldquo;Bisogna fare piccole cose ma immediate. Dopo che &egrave; saltato il Salone di Ginevra mi ha chiamato l&#39;ad di Fiat Auto che ha pensato a Milano per il lancio della 500 elettrica. Gli stendo i tappeti rossi. &Egrave; un piccolo segnale ma importante. Dobbiamo resistere e ricordare che Milano ha tutte le risorse per risollevarsi. Bisogna capire come si modificheranno gli investimenti nei vari settori. Mi attendo un calo nel real estate, ma settori come il digitale e l&#39;ambiente possono e devono essere la base per il rilancio&rdquo; ha concluso il sindaco di Milano Beppe Sala. 

Presentata a Milano, prodotta a Torino, la nuova 500 elettrica diventa simbolo di un&#39;Italia che non vulole fermarsi ai tempi del coronavirus

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