        Il Suv coup&eacute; di BMW, la X4 (qui la prova di Auto), potrebbe chiudere con l&rsquo;attuale generazione la propria carriera. Le voci sulla prossima serie, che arrivano da fonti interne del Marchio, insistono che ci sar&agrave; solo la iX4, ovvero la versione elettrica. BMW X4, il nel 2026 la nuova generazione Il grande salto &egrave; previsto per il 2026, anche se la conferma non &egrave; ancora arrivata. In scia alla nuova generazione che attende molti modelli del Costruttore, ovvero la Neue Klasse, a partire dal 2025 con la Serie i3 e la iX3, i cardini della produzione.  L'architettura sar&agrave; rivolta auto elettriche di nuova generazione. Che porter&agrave; il sistema eDrive di sesta serie: motori elettrici, inverter e batterie. Non ci saranno come ovvio solo elettriche, le BMW ibride verranno proposte su altre architetture: X4 al momento non sempre candidata a questa opzione. Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate       

La serie a motore endotermico potrebbe non avere eredi con l&rsquo;arrivo della iX4 nel 2026

BMW X4, la prossima generazione sarà solo elettrica

        In una parola si potrebbe descrivere cos&igrave;: esagerato. BMW XM si avvicina alla presentazione, sar&agrave; un appuntamento tutto statunitense, cos&igrave; come la produzione esclusiva del grande suv ad alte prestazioni. Appuntamento al 27 settembre, data della costa est degli USA, nella notte italiana. Sar&agrave; allora che troveranno ufficialit&agrave; dati come le tre alternative di motorizzazione, dal 3 litri sei cilindri benzina mild hybrid ai due V8 4.4 litri ibridi plug-in. Per primo arriver&agrave; XM 650 cavalli, poi il top di gamma 750 cavalli. Entrambi con il medesimo schema tecnico: motore V8, cambio automatico e unit&agrave; motrice sulla linea di trazione.  Ibrido ad alta autonomia Le ultime anticipazioni che accompagnano verso il debutto dicono dell'autonomia in elettrico del suv. Potr&agrave; coprire fino a 88 km a zero emissioni, grazie alla batteria da 25 kWh, ricaricabile da postazioni fino a 7,4 kW. Un risultato che deve tenere conto della massa imponente. &nbsp; Peso esagerato come lo &egrave; il design Mai una BMW&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;&egrave; stata pi&ugrave; pesante, perlomeno tra le proposte stradali: 2.700 kg &egrave; il peso indicato per le soluzioni PHEV. Una massa che pure non frena prestazioni velocistiche - altra cosa &egrave; il dinamismo in curva -, attese con numeri da supercar per velocit&agrave; e accelerazione. Il pi&ugrave; recente dei teaser diffusi da BMW USA conferma l'impostazione di stile ritoccata rispetto al concept. La calandra resta sempre un elemento maxi, per&ograve; ha dimensioni pi&ugrave; contenute in altezza e si allarga verso proiettori che nella parte alta avranno luci diurne e frecce a led; poco pi&ugrave; in basso i proiettori principali, camufatti tra colore delle lenti e fascia in nero lucido della porzione bassa del paraurti.       

La stazza del suv &egrave; imponente, mai una BMW &egrave; arrivata a dichiarare una massa cos&igrave; elevata. Dall'ibrido plug-in XM avr&agrave; un'autonomia a zero emissioni comunque elevata

BMW XM, ecco quanta strada fa in elettrico il maxi-suv plug-in

        Sono quasi un must, alcuni degli accessori BMW M Performance Parts anticipati su nuova BMW M2.&nbsp;Non che alla sportivissima coup&eacute;, su strada dalla primavera 2023 - sebbene da verificare nelle tempistiche di commercializzazione sui vari mercati -, manchi appeal. &Egrave; solo che il valore aggiunto apportato dall'ala posteriore e dalla differente fascia paraurti, sono elementi idonei, da s&eacute;, a giustificare l'extra di spesa, tanto ne guadagna il look della nuova M2.  Non solo alettone fisso tra i pezzi BMW M Il progetto &egrave; da tempo introdotto da BMW&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;attraverso immagini dei muletti, ufficiali come l'ultimo scatto, a mostrare meglio alcune delle novit&agrave; M Performance Parts. L'ala posteriore, la pi&ugrave; eclatante tra le aggiunte; poi, spazio a quattro terminali di scarico, accentrati, diversamente dai terminali posti alle estremit&agrave; della fascia paraurti, di serie su nuova M2. Il bodykit prevede lo stesso paraurti posteriore modificato con finte aperture e appendici aero. Notevoli, poi, i cerchi di grande diametro, color bronzo, gi&agrave; apprezzati sulla sorella maggiore BMW M4. &nbsp; Motore, cosa attendersi da nuova M2 Delle storiche BMW M, la nuova M2 prender&agrave; in prestito svariate soluzioni. Il motore 3 litri sei cilindri in linea continuer&agrave; a essere la stessa unit&agrave; apprezzata fino a oggi. La potenza non sar&agrave; l'elemento discriminante, poich&eacute; i circa 450 cavalli ricalcano il dato di potenza della M2 CS. Una delle innovazioni attese riguarder&agrave; la possibilit&agrave; di variare, elettronicamente, la risposta del pedale del freno. Gi&agrave; una soluzione sperimentata su M8, poi M3 e M4, &egrave; destinata a debuttare sulla rinnovata M2. Grazie al controllo elettronico sul servofreno, il guidatore-pilota potr&agrave; optare per un feedback alla pressione del pedale orientato al comfort o con una prontezza d'attacco della frenata superiore. Sfumature legate alla prestazione che si inseriscono in un'offerta con trasmissione automatica 8 marce e trazione posteriore. L'appuntamento per scoprire la scheda tecnica della rinnovata BMW M2 2023 &egrave; atteso al prossimo 12 ottobre, data accreditata essere quella giusta per la presentazione. La produzione della coup&eacute; &egrave; prevista in un solo impianto, quello di San Luis Potosi, in Messico, da dove BMW esporter&agrave; globalmente la M2.       

La sportivissima coup&eacute; anticipa gli accessori irrinunciabili, dall'ala posteriore ai cerchi, fino allo scarico accentrato. Ecco le ultime e quando verr&agrave; presentata nuova BMW M2

Nuova BMW M2 rivela le Performance Parts

        &Egrave; un modello computerizzato che vale a raccontare cosa cambier&agrave; del maxi-suv sportivo BMW XM nel passaggio da concept car a modello di serie. Depositati presso l'ufficio di tutela della propriet&agrave; intellettuale giapponese, i modellini CAD rivelano alcune sottili differenze nel design di XM.  Motore ibrido plug-in e uno stile che si fa notare Sar&agrave; un progetto spinto dalla versione ibrida plug-in evoluta, su base motore V8, da oltre 650 cavalli e con 800 Nm di coppia. Valori trasferiti su una linea di trazione xDrive specifica per l'ibrido plug-in. A inizio 2022 ha rivelato forme molto controverse, un rincorrersi di spigoli, l'abitacolo quattro posti, le dimensioni maxi. Di certo, BMW&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;XM Concept, si &egrave; fatta notare. &nbsp; Cosa cambia nel design Nel passaggio verso la produzione in serie, nel 2023, modifica soprattutto le geometrie del frontale. In coda non cambia l'impostazione con quattro terminali di scarico, gemellati in verticale, i fari a sviluppo orizzontale e un volume del lunotto definito da un taglio netto e molto inclinato verso il terreno. Davanti, invece, piccole variazioni interessano le luci a led nel taglio superiore, tra cofano motore e tre quarti. La calandra &egrave; leggermente meno ampia nelle dimensioni, specialmente in altezza. Della fascia paraurti va detto come la porzione centrale, con il radar degli Adas, riprenda lo stile di modelli come nuova M2. Confermata, infine, la proposta di fari sdoppiati, con i proiettori principali abilmente mascherati nel gioco con le plastiche in nero lucido, appena accanto la calandra. Rispetto al concept, BMW XM 2023 rinuncia alle maniglie a sfioramento per registrare una soluzione convenzionale.       

Rispetto alla show car sono alcuni particolari del design a essere &nbsp;reinterpretati. Resta l'architettura ibrida plug-in, le prestazioni super e uno stile molto controverso

BMW XM 2023 si prepara al debutto, ecco come cambia

        Celebrare il passato, ma con lo sguardo rivolto verso il futuro. &Egrave; questa la filosofia con cui BMW sta vivendo il 50&deg; anniversario della divisione M. Che, presto, accoglier&agrave; all'interno della propria gamma modelli sia ibridi che completamente elettrici. Al momento non c'&egrave; ancora una data precisa per il lancio della prima M a zero emissioni, n&eacute; &egrave; chiaro di che modello si tratter&agrave;. Ma la strada &egrave; gi&agrave; segnata: BMW, infatti, sta testando un primo prototipo M elettrico, basato sulla i4 ma con un approccio decisamente pi&ugrave; estremo rispetto alla pur velocissima e sportiva berlina-coup&eacute; elettrica. BMW M 3.0 CSL Hommage, la specialissima M 50 anni dopo  BMW M, obiettivo elettrificazione Fondata nel 1972, la divisione M ha vissuto un anno speciale, con i festeggiamenti del cinquantenario e il lancio della M4 CSL e della M3 Touring, a cui seguiranno nei prossimi mesi una inedita reinterpretazione della 3.0 CSL, sempre su base M4, la nuova M2 e il Suv XM. Quest'ultima sar&agrave; la prima M elettrificata, con un V8 a benzina abbinato a un'unit&agrave; ibrida, e costituir&agrave; un modello di passaggio tra le M tradizionali e quelle del futuro 100% elettriche. Un futuro ancora non alle porte, ma comunque non troppo distante. BMW sta lavorando al progetto della prima vettura marchiata M totalmente elettrica con l'obiettivo di fornire un modello in linea con le aspettative del brand, sia dal punto di vista della guida che da quello delle prestazioni. Con una concezione tecnica fuori dal comune: 4 motori elettrici, uno per ruota. Questa soluzione, spiega BMW, consentir&agrave; di gestire al meglio la potenza e la coppia scaricate su ogni singola ruota. Dando alla vettura qualit&agrave; dinamiche irraggiungibili da qualsiasi vettura dotata di motore endotermico. Dopo una fase di sviluppo al banco, il sistema &egrave; stato montato su un prototipo fisico, basato sul telaio della attuale i4 M50 elettrica. "L'elettrificazione ci offre gradi di libert&agrave; completamente nuovi per creare le dinamiche tipiche della M - spiega Dirk H&auml;cker, responsabile dello sviluppo di BMW M &ndash; Sfruttando questo potenziale al massimo, le nostre auto sportive ad alte prestazioni continueranno a offrire la tipica combinazione M di incomparabile di dinamica, agilit&agrave; e precisione, in un futuro senza emissioni locali". BMW CSL, inno alla sportivit&agrave;: la sua storia       

La divisione sportiva della Casa bavarese sta testando un prototipo, su base BMW i4, dotato di un motore elettrico per ciascuna ruota

BMW, al via i test della M elettrica con 4 motori

        Grazie ai suoi 510 cavalli e a 650 Nm di coppia massima, la BMW M3 &egrave; una delle auto pi&ugrave; veloci e sportive del suo segmento. Numeri non ritenuti comunque sufficienti da Manhart, che ha deciso di realizzare una versione rivista e corretta della berlina bavarese, intervenendo su quasi ogni aspetto della vettura e donando alla M3 ben 140 cavalli di potenza extra. Il risultato del lavoro del tuner si chiama MH3 GTR, ha 650 cv, 800 Nm e fa largo uso di fibra di carbonio. Con un look che non fa nulla per passare inosservato. BMW M 3.0 CSL Hommage, la specialissima M 50 anni dopo  BMW M3, potenza super con Manhart Quando Manhart mette mano ai modelli della gamma M di BMW, il risultato &egrave; sempre sorprendente: basti pensare alla X5 M da 830 cavalli, o alla Z4 M dotata del V10 della M5 E60. L'ultima creazione del tuner tedesco ha invece come punto di partenza l'attuale generazione della M3, quella dotata del 6 cilindri in linea da 3 litri e 510 cv, disponibile sia nella versione classica a trazione posteriore che con l'integrale xDrive. Una berlina capace di accelerare da 0 a 100 orari in 3&rdquo;5, e di raggiungere una velocit&agrave; massima (autolimitata) di 250 km/h. &Egrave; da questa solida base che Manhart ha realizzato la MH3 GTR, una super berlina da 650 cavalli (+140 rispetto alla versione di serie) e 800 Nm (+150). Tali numeri sono stati raggiunti grazie all'adozione dell&rsquo;unit&agrave; di controllo ausiliaria Mhtronic, oltre che di un nuovo impianto di scarico con quattro terminali da 100 mm, rivestiti in ceramica o carbonio. Tra le altre modifiche tecniche, spicca il nuovo kit di sospensioni personalizzabile con KW Suspensions o sistema di abbassamento Manhart con molle H&amp;R. Cura al carbonio Per quanto riguarda l'estetica, Manhart ha deciso di mantenere invariati paraurti, estrattori e prese d'aria, aggiungendo per&ograve; diversi elementi con funzione sia estetica che aerodinamica (spoiler e piccole ali in carbonio presenti un po' ovunque sulla MH3 GTR) e una livrea grigio scuro con strisce in grigio chiaro che percorrono cofano, tetto e fiancate della berlina. Completano l'opera i cerchi in lega specifici, a 6 razze da 20&rdquo;. Dentro, infine, sono stati adottati sedili Recaro Podium, con struttura in fibra di carbonio, che permettono di ridurre il peso rispetto agli originali. Al momento, Manhart non ha comunicato le prestazioni della sua MH3 GTR, n&eacute; i prezzi delle modifiche. Che andranno comunque aggiunti ai 103.950 euro (108.500 nel caso della xDrive) necessari per la BMW M3 Competition che fa da base al progetto. BMW M3 Touring, super wagon da drift       

Super iniezione di potenza e coppia per la berlina bavarese grazie all'intervento del tuner tedesco

BMW M3, bestia indomabile con Manhart: raggiunge 650 cavalli e 800 Nm

        Passato prossimo e remoto, le BMW da mezzo secolo sono oggetto del desiderio di molti italiani. Nelle ultime decadi il Marchio bavarese ha ampliato la gamma in modo esponenziale. Grazie ai dati di Autoscout24 vi proponiamo 10 BMW usate, con prezzo compreso tra 10.000 e 20.000 euro. Svariando su ogni carrozzeria e motore, youngtimer e modelli moderni, occasioni e cult.&nbsp; Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 1 - 123d  Il primo superdiesel di 2 litri. Berlina, coup&eacute; e cabriolet, sul mercato dal 2007 (E81) dotata del 2 litri twin-turbo da 204 cavalli. Prezzo medio 10.345 euro.  Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 2 - 316  La madre di tutte le medie moderne bavaresi nasce nel 1975. La versione Diesel del 2009 (E90) (115 cv) &egrave; sempre competitiva per le percorrenze. Prezzo medio 11.700 euro. Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 3 - 328  Mi faccio il sei cilindri. Dal '94 al '99 (E36) quindi iscrivibile ASI, col 2.8 litri da 193 cv per berlina, SW, cabriolet e coup&eacute;. Prezzo medio 15.800 euro Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 4 - 525  Cult il modello degli anni Novanta (E39). La grande berlina, benzina, diesel e anche a trazione integrale. Prezzo medio 13.900 euro, ma si parte anche da molto meno con moltissimi km. Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 5 - 645  Per chi cerca un V8 senza svenarsi, almeno all'acquisto: prezzo medio 15.000 euro. Prodotta dal 2003 al 2006: comfort, 333 cavalli e alti prezzi di gestione e manutenzione. Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 6 - Z3  Non poteva mancare, una delle spider protagoniste assolute tra fine anni Novanta e inizio Duemila. Bella e agile, scelta e prezzi (medio di 13.100 euro) molto ampi Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 7 - 732  Storica a tutti gli effetti, con i relativi costi di manutenzione e restauro da mettere in preventivo. La 732i (6 cilindri 3.2 litri, 1979-82) &egrave; una "bandiera". Prezzo medio 12.000 euro. Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 8 - 114  Partiamo dalla base ... della gamma. Prodotto giovane (dal 2012), berlina compatta a 3 o 5 porte. Diesel e benzina da 1.6 litri. Quasi contemporanea. Prezzo medio 13.200 euro. Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 9 - 216  Entry Level della monovolume bavarese. Auto fresca, presentata nel 2014: benzina da 109 e Diesel da 116 cavalli. Pi&ugrave; pratica che emozionale. Prezzo medio 19.900 euro. Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate &nbsp; 10 - i3   Sforiamo, perch&eacute; il prezzo medio &egrave; di 24.000 euro per la versione iniziale (2013), ma essendo uscita di produzione pu&ograve; diventare un cult. Nativa elettrica, diversa da tutte. Potrebbe interessarti: le migliori BMW usate        

Dagli otto cilindri alle monovolume, dalle spider alle ammiraglie

Le 10 BMW usate da non perdere, da 10 a 20mila euro

        Ultimo giro, BMW i3s HomeRun Edition&nbsp;&egrave; la serie finale della piccola elettrica della Casa bavarese, antesignana della tradizione. Arrivata&nbsp; sul mercato nel 2013,&nbsp;BMW i3, &egrave; stata la prima vettura al 100% a batteria del Marchio.&nbsp;Pensata&nbsp;e&nbsp;sviluppata&nbsp;come&nbsp;elettrica&nbsp;in tutti i suoi&nbsp;aspetti. Una vera pioniera. Dopo&nbsp;nove anni&nbsp;e&nbsp;250.000 esemplari&nbsp;nella fabbrica di Lipsia&nbsp;lascia&nbsp;lascia catena di montaggio. Le succeder&agrave;&nbsp;Mini Countryman full electric attesa nei prossimi mesi. BMW i3 &egrave; nata con uno scopo preciso, realizzata con&nbsp;monoscocca in carbonio&nbsp;per limitare il peso. Dotata in alcune versioni di un motore da scooter (BMW) utilizzato come&nbsp;range extender per ricaricare la batteria in marcia. Tutto in ordine, forse troppo avanti sui tempi.  Solo 10 pezzi della ultima i3 La HomeRun Edition: &egrave; una serie di dieci esmeplari&nbsp; i3S (potenza 184 cv, batteria 33 kWh) chiamati HomeRun Edition. Con cerchi da 20 pollici, tetto in vetro, fari Adaptive Led, rivestimenti in abitacolo in pelle Vernasca Dark Truffle e livrea etserna&nbsp; Individual&nbsp;Frozen Dark Grey o Frozen Red II. Esce con stile.  Potrebbe interessarti: Tutte le BMW, nuove e usate, presenti sul listino annunci       

Dopo&nbsp;nove anni&nbsp;e&nbsp;250.000 esemplari&nbsp;nella fabbrica di Lipsia&nbsp;lascia&nbsp;lascia catena di montaggio

BMW i3 HomeRun Edition, serie finale della piccola elettrica

        Prende le mosse da BMW M4 ma esprime qualcosa di diverso e, soprattutto, di unico, BMW 3.0 Hommage CSL. &Egrave; il nome atteso sul progetto in tiratura limitata e, tra i tanti, celebrativo dei 50 anni di storia BMW M.&nbsp; Prime anticipazioni di stile, l'avvio del gioco del trova le differenze, peraltro piuttosto evidenti nel confronto con la "ordinaria" M4 e la sua ultima interpretazione, CSL. Richiami alla 3.0 CSL del 1972 Nel celebrare la storia BMW M&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;non poteva certo ripetere la controversa calandra verticale del Doppio Rene, cos&igrave; ecco forme un po' pi&ugrave; quadrate. Un frontale sul quale si trovano le aperture per gestire i flussi destinati alle masse radianti e all'impianto frenante, gi&agrave; della M4 CSL. &Egrave; differente il taglio dei fari, meno allungato verso i passaruota, mentre in coda si apprezza una totale rivisitazione&nbsp; del design. Un'ala fissa sul bagagliaio non &egrave; l'unica appendice aerodinamica, vista la presenza di uno spoiler al tetto, a ponte. Sono due richiami a soluzioni impiegate dalla BMW 3.0CS del 1972 nella declinazione M dell'anno seguente.  Motore 3 litri e cambio manuale Altri interventi che differenziano l'edizione speciale prossima al debutto, rispetto alla M4, attengono alle forme di fari e nel taglio del tre quarti posteriore, linee del passaruota riviste per creare tagli e linee tese raccordate ai supporti dell'ala. Si sposta dalla posizione normale anche la targa, installata sul paraurti, dove i quattro terminali di scarico suoneranno le note del motore 3 litri sei cilindri, accoppiato a un cambio manuale 6 marce. BMW M3 Touring, super wagon da drift       

&Eacute;&nbsp;il modello simbolo delle celebrazioni per il mezzo secolo di storia BMW M. Numerosi i richiami della sportiva ispirata dalla M4 al progetto del 1973

BMW M 3.0 CSL Hommage, la specialissima M 50 anni dopo

        Dopo la M4 CSL e in attesa della nuova M2, ecco la M3 Touring. Nell'anno del suo 50&deg; anniversario, la BMW Motorsport continua la sua offensiva di prodotto, lanciando per la prima volta una wagon di taglia media su base Serie 3. Una prima assoluta, visto che nella lunga storia della divisione M c'era stata solo un'altra Touring, la M5 E61, ma in quel caso derivata dalla pi&ugrave; grande Serie 5. Pi&ugrave; spaziosa e versatile, la nuova M3 &ldquo;con la coda&rdquo; non cede nulla sul piano delle prestazioni, che restano pressoch&eacute; identiche rispetto alla sorella a tre volumi. Con lo stesso &ldquo;cuore&rdquo; a 6 cilindri in linea da ben 510 cavalli abbinato alla trazione&nbsp;integrale che pu&ograve; diventare una posteriore a portata di drift. Per passare dall'autostrada alla pista in men che non si dica. BMW CSL, inno alla sportivit&agrave;: la sua storia  M3 Touring, design da M4 In un mondo sempre pi&ugrave; dominato dai Suv, sono pochi i Costruttori che continuano a puntare sulle station wagon. Tra loro spicca BMW, che ha deciso rilanciare il concetto di famigliare sportiva sottoponendo per la prima volta al &ldquo;trattamento&rdquo; Motorsport la Serie 3 Touring. Il risultato &egrave; una vettura aggressiva e velocissima, che nonostante lo spazio aumentato per le valigie non fa nulla per apparire una tranquilla vettura per il week end. Esteticamente, infatti, la nuova versione della M3 &egrave; pi&ugrave; vicina alla M4 che non alla Serie 3 Touring. Come accaduto per la berlina, infatti, anche la M3 station wagon ha preso in prestito il muso della M4 coup&eacute;, con il discusso e aggressivo &ldquo;doppio rene&rdquo; di grandi dimensioni. Dovunque la si guardi, la M3 Touring mette mostra la sua indole sportiva: rispetto al modello standard, la carrozzeria &egrave; stata modificata per ospitare passaruota pi&ugrave; larghi e numerose nuove prese d'aria e feritoie, necessarie per garantire il raffreddamento del 6 cilindri biturbo e del resto della meccanica. Dietro, a dominare la scena sono il nuovo estrattore e i 4 terminali di scarico tondi, elemento distintivo dei modelli M ormai da decenni. I cerchi in lega leggera sono da 19&rdquo; pollici all'anteriore e 20 al posteriore, e lasciano in bella vista i freni a disco in materiale carboceramico (optional). A completare l'opera, il logo celebrativo dei 50 anni della divisione Motosport, ispirato a quello degli anni '70. Nuova BMW M2 2023, ecco quali caratteristiche avr&agrave; Station wagon da drifting Ma &egrave; sotto la carrozzeria che questa M3 Touring riserva le sorprese migliori: come per la berlina e la coup&eacute;, anche la wagon basa il suo powertrain sul tradizionale 6 cilindri in linea con doppia sovralimentazione da 3 litri, con una potenza massima di 510 cavalli e una coppia pari a 650 Nm. Numeri che, in termini di prestazioni, si traducono in un'accelerazione zerocento in 3,6 secondi (appena un decimo pi&ugrave; lenta rispetto alla berlina) e una velocit&agrave; massima limitata elettronicamente a 250 oppure 280 km/h, nel caso di scelga di optare per il pacchetto M Driver's. A certificare il potenziale della M3 Touring, il tempo ottenuto sul circuito del Nurburgring Nordschleife: con 7:35.060, &egrave; la wagon pi&ugrave; veloce di sempre sull'asfalto dell'Inferno Verde. Dotata di un cambio a 8 marce Steptronic utilizzabile tramite le palette poste dietro al volante, la M3 Touring scarica la potenza su tutte e quattro le ruote grazie al sistema di trazione integrale xDrive. Gli amanti della guida di traverso, in ogni caso, non hanno nulla da temere: disattivando il DSC &egrave; entra infatti in funzione la modalit&agrave; 2WD, in cui &egrave; attiva la sola trazione posteriore. Inoltre, il guidatore pu&ograve; regolare la soglia d'intervento del sistema elettronico anti-slittamento, in modo da poter driftare nella maniera pi&ugrave; spettacolare e sicura possibile a seconda delle condizioni della pista. Tra i parametri che &egrave; possibile mettere a punto, anche quelli relativi a motore, telaio, sterzo, impianto frenante e M xDrive. BMW M4 50 Jahre Edition, non solo M4 CSL per i 50 anni Divertimento formato famiglia Anche dentro, la M3 Touring &egrave; improntata alla massima sportivit&agrave;, ma con tanta tecnologia: la Touring infatti &egrave; il primo modello M ad adottare il Curved Display, che comprende due schermi (uno da 12&rdquo;3 per la strumentazione e uno da 14&rdquo;9 per l'infotainment) uniti e rivolti verso il conducente. Il sistema prevede delle grafiche specifiche e una serie di funzioni esclusive M, tra cui le informazioni sui setup adottati e sulle condizioni degli pneumatici. I sedili anteriori sono di tipo M Sport regolabili elettricamente, ma in opzione &egrave; possibile scegliere i pi&ugrave; avvolgenti M Carbon che utilizzano plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP) negli elementi strutturali del cuscino e dello schienale: una scelta che permette di risparmiare 9,6 kg di peso. E la versatilit&agrave;? Dietro, i sedili possono essere abbattuti in tre porzioni (40:20:40) per caricare oggetti ingombranti. Il baule misura 500 litri di volume, ma abbassando gli schienali posteriori &egrave; possibile aumentare la capacit&agrave; di carico fino a 1.500 litri. Disponibili, nel baule, un vano portaoggetti, una rete divisoria e guide antiscivolo che impediscono ai bagagli di spostarsi anche in situazioni di guida dinamiche. Per divertirsi anche con le valigie al seguito.        

La Casa bavarese ha svelato la pi&ugrave; versatile delle M3: baule fino a 1.500 litri e 510 cavalli di potenza, per divertirsi anche con le valigie al seguito

BMW M3 Touring, super wagon da drift

        Espande la produzione della futura generazione di motori elettrici, BMW. Lo fa annunciando un investimento che, entro il 2030, vedr&agrave; sull'impianto austriaco di Steyr interventi per 1 miliardo di euro. Ben 710 milioni di euro verranno destinati alla produzione, che porter&agrave; i volumi del sito a pi&ugrave; di 600 mila unit&agrave; all'anno. Il tutto in un processo pi&ugrave; orientato agli eDrive ad alte prestazioni, senza tralasciare un marginale quota di produzione residuale di motori termici. Sesta generazione eDrive interamente rivista La prossima generazione di eDrive verr&agrave; sviluppata presso lo stabilimento di Steyr e l&igrave; prodotta a partire dal 2025. Si tratta del secondo impianto, dopo quello tedesco di Dingolfing, nel quale BMW curer&agrave; la produzione. Rispetto all'eDrive di quinta generazione oggi impiegato sui modelli elettrici BMW&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;e sulle pi&ugrave; recenti ibride plug-in, l'evoluzione del powertrain coinvolger&agrave; tutti gli elementi cruciali. Confermata l'integrazione in un'unica scatola del motore e della trasmissione, saranno oggetto di sviluppo componenti cruciali come statore, rotore, inverter e la trasmissione stessa. Per la prima volta, BMW destina all'impianto austriaco anche lo sviluppo - alimentato da investimenti per 230 milioni di euro -, non solo la produzione degli eDrive. Saranno due le linee dedicate all'assemblaggio.&nbsp;        

Non solo produzione ma anche sviluppo presso il sito di Steyr, al quale BMW destiner&agrave; quasi 1 miliardo di euro in investimenti

BMW, i nuovi eDrive per le elettriche si faranno anche in Austria

        Il traguardo dei 1.000 km di autonomia con un&rsquo;auto elettrica &egrave; ambito da molti Costruttori europei. Mercedes ha lanciato il sasso nello stagno con la sua Vision EQXX, adesso tocca a BMW.&nbsp;  Non con un prototipo, seppur futuribile ma con il suo grande Suv, iX. Si tratta di una serie di test con Gemini, la batteria dell&rsquo;azienda americana ONE, Our Next Energy, che promette 600 miglia di raggio, ovvero circa 970 chilometri. Potrebbe interessarti: BMW iX, la prova di Auto Due anime per Gemini La caratteristica dell&rsquo;accumulatore &egrave; di avere due composizioni chimiche. Una dedicata per l&rsquo;erogazione di potenza, con litio, ferro, fosforo, ossigeno e carbonio, chiamata LiFePOC, e l&rsquo;altra per l&rsquo;accumulo di energia con litio, manganese ed ossigeno, la LiMnO. Sarebbe possibile in questo modo, utilizzando meno litio, grafite e quasi nulla di nichel e cobalto, immagazzinare pi&ugrave; energia in meno volume. BMW tester&agrave; questa soluzione fino al termine del 2022. ONE aveva annunciato che una Tesla Model S con le sue batterie avere percorso 1.200 km, ma la prestazione era stata oggetto di polemiche. Questa &egrave; un&rsquo;altra occasione. Potrebbe interessarti: sul nuovo numero di Auto: BMW M4 CSL, di stirpe sportiva&nbsp;       

La caratteristica dell&rsquo;accumulatore &egrave; di avere due composizioni chimiche: una per l'erogazione e una per l'accumulo di energia

BMW testa la batteria Gemini di ONE da oltre 1.000 km su iX

Non solo dal continuo incremento di cavalli passano le prestazioni. Lo sa nuova BMW M2, che nell&#39;annunciare la generazione al debutto il prossimo autunno lega la sua scheda tecnica a numeri invariati.  L&#39;uscita sul mercato? Appuntamento ad aprile del 2023, quando la coup&eacute; si far&agrave; guidare con il motore 3 litri twin turbo 6 cilindri, da 450 cavalli. Uguale potenza della M2 CS, declinazione pi&ugrave; evoluta della precedente generazione Serie 2 Coup&eacute;.&nbsp;    Diversa da Serie 2 nel design  I progressi? In numerosi altri passaggi della tecnica. Rispetto alla proposta di nuova Serie 2 Coup&eacute; cambier&agrave; lo stile per i ritocchi ai fari, sull&#39;anteriore, privi del gradino. Nuova anche la calandra con profili orizzontali e l&#39;intera fascia paraurti, che &egrave; anzitutto dispositivo di gestione dei flussi d&#39;aria. Per raffreddare le masse radianti e i freni.  Focus sull&#39;impianto frenante per dire come nuova M2 2023 avr&agrave; uguali specifiche di BMW M3 e M4, quindi la possibilit&agrave; di personalizzare la risposta del pedale del freno, per una modularit&agrave; differente (attacco della frenata, nel dettaglio) a seconda dello stile di guida desiderato.&nbsp;  Assetto adattivo e due soluzioni di cambio  Il telaio con assetto adattivo M rientra tra le specifiche della sportivissima coup&eacute; compatta, oltre a misure di alleggerimento che prevedono la possibilit&agrave; di dotarla del tetto in fibra di carbonio e i sedili a guscio, anch&#39;esso in carbonio. Nulla di inedito su questo fronte, gi&agrave; la precedente generazione si caratterizzava per tali possibilit&agrave;.  Scopriremo una BMW M2 con cambio manuale 6 marce o automatico Steptronic 8 rapporti, possibilit&agrave; di scelta abbinata alla trazione posteriore.&nbsp;  Arriva il Curved Display all&#39;interno  In Austria, sul tracciato del Salzburgring, macina gli ultimi chilometri, siamo alla fase della rifinitura del progetto. Rivela cos&igrave; le personalizzazioni stilistiche, che vedranno altre soluzioni ancora con il pacchetto M Competition Parts: ala fissa posteriore, scarichi gemellati con quattro terminali accentrati, ad esempio.  Dei muletti ufficiali diffusi da BMW&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;spicca l&#39;ampliamento della carreggiata posteriore, l&#39;appicazione di un nolder al posteriore e i quattro terminali di scarico ma in posizione differente dalla specifica M Competition Parts.  All&#39;interno, la novit&agrave; rispetto alla gamma Serie 2 Coup&eacute; che conosciamo sta nell&#39;integrazione del Curved Display con un unico pannello a raggruppare strumentazione e infotainment. &Egrave; il recente corso tecnologico intrapreso a partire dall&#39;elettrica iX. 

Annuncia l&#39;uscita sul mercato, il motore, le caratteristiche tecniche e di stile, la nuova generazione di M2 Coup&eacute; 2023

Nuova BMW M2 2023, ecco quali caratteristiche avr&agrave;

        Come possiamo progettare tecnologie che rispondano ai bisogni umani, date le sfide del mondo moderno? House of BMW ha trovato alcune risposte. Situato nel cuore del quadrilatero della moda di Milano, l'innovativo hub del Gruppo si trasformer&agrave; in uno spazio artistico sperimentale durante il Salone del Mobile (7-12 giugno) e accender&agrave; i riflettori sui temi della connessione, della digitalizzazione e della circolarit&agrave;. Il programma di sei giorni "House of BMW: In residence Mike Meir&eacute; - Tales from a Neo Collective Future" prevede installazioni, performance, workshop e dibattiti curati da Mike Meir&eacute; direttore artistico, designer, curatore e artista.  Un viaggio esplorativo "House of BMW &egrave; la location ideale per questo progetto interdisciplinare - spiega Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia -. Qui, tecnologia, design, bellezza e innovazione condividono il palco con la sostenibilit&agrave; e la circolarit&agrave;. E al centro, qualcosa di cui abbiamo riscoperto l&rsquo;importanza negli ultimi anni: il valore delle relazioni interpersonali." "Tales from a Neo Collective Future" vede gli artisti Botter, Claudia Rafael e Anna Deller-Yee riflettere sullo spirito del tempo. I loro contributi indagano le opportunit&agrave; e le sfide degli sviluppi tecnologici interpretando le strategie della digitalizzazione. Durante il Salone del Mobile, House of BMW si trasformer&agrave; in un open space dove artisti e visitatori potranno avventurarsi insieme esplorando le sfere tra percezione e poesia, fattualit&agrave; e fantasia. "Per un designer, l'arte pu&ograve; essere fonte di ispirazione per pensare in modo davvero radicale all'innovazione. Il design &egrave;, in un certo senso, la combinazione di arte e tecnologia -, ha dichiarato Adrian van Hooydonk, Vicepresidente Senior del BMW Group Design -. Il Salone del Mobile &egrave; un contesto stimolante in cui possiamo riscoprire questa simbiosi ancora e ancora". La BMW i Vision Circular&nbsp;&egrave; il simbolo di una nuova mentalit&agrave; Il BMW Group &egrave; parte di questa esperienza, un'azienda che naviga nella transizione. Lo spirito profondo di questo processo pu&ograve; essere riscontrato nell'auto BMW i Vision Circular. La quattro posti completamente elettrica testimonia l&rsquo;obiettivo del BMW Group di diventare il produttore pi&ugrave; sostenibile nel mondo della mobilit&agrave; premium individuale. &Egrave; il punto di partenza per un approccio completamente nuovo. L'economia circolare &egrave; stata un elemento determinante nel suo design fin dal primo giorno di sviluppo. La BMW i Vision Circular non &egrave; un prodotto finito, &egrave; una visione. E questo la collega alle opere d'arte di "Tales from a Neo Collective Future": entrambi sono progetti di ci&ograve; che potrebbe essere.        

Dal 7 al 12 giugno il marchio tedesco accender&agrave; i riflettori sui temi della connessione, della digitalizzazione e della circolarit&agrave; con il programma "House of BMW: In residence Mike Meir&eacute; - Tales from a Neo Collective Future"

House of BMW diventa Open House con la nuova BMW i Vision Circular al Salone del Mobile

        Due anni di continue anticipazioni, avvistamenti, dettagli pi&ugrave; o meno ufficiali sulla scheda tecnica e, adesso, &egrave; tempo per BMW M3 Touring di svelarsi. Appuntamento al Festival di Goodwood, il 23 giugno prossimo, per rivelare un progetto a lungo atteso dagli appassionati del mondo BMW M. Trazione e cambio, un'unica soluzione Cinquant'anni di storia per il reparto sportivo, accompagnati da una sequenza di novit&agrave; ad alto tasso emozionale. Se il Concorso di Villa d'Este ha rivelato M4 CSL, Goodwood terr&agrave; a battesimo la M3 Touring.&nbsp;Sar&agrave; nella configurazione stradale, Competition con motore da 510 cavalli e trazione xDrive&nbsp;- com'&egrave; noto da tempo - al pari del cambio automatico 8 marce. Accanto avr&agrave; la declinazione Safety Car destinata alla MotoGP, campionato del quale BMW &egrave; gi&agrave; partner&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). La rivale che ha scelto l'ibrido plug-in Lo scontro diretto sar&agrave; con Mercedes-AMG C63 E Performance, prossima alla presentazione, insieme alla variante berlina. Simili nell'interpretare una sportivit&agrave; ad altissime prestazioni e con la funzionalit&agrave; del design station wagon, saranno diversissime nella tecnica. Mercedes-AMG migrer&agrave; all'ibrido plug-in E Performance, avr&agrave; pi&ugrave; cavalli e una spinta elettrica dal motore di trazione posto al retrotreno. Schema termico puro per M3 Touring.&nbsp; I componenti Performance BMW M Si potr&agrave; personalizzare con le Performance Parts BMW M, particolari aerodinamici ed estetici a impreziosire la Touring.&nbsp; L'ultimo teaser prima del debutto ne rivela il disegno dei cerchi, la gommatura Pirelli P Zero, i particolari in fibra di carbonio (o CFRP, verosimilmente) dell'elemento applicato al paraurti posteriore, un simil-diffusore. Anche lo spoiler vede un'integrazione con nolder in composito, oltre ai terminali di scarico.&nbsp;       

Al Festival di Goodwood 2022 presentazione dopo 2 anni di attesa. Le caratteristiche tecniche, la rivale d'elezione e una versione speciale destinata alla MotoGP

BMW M3 Touring verso il debutto, sarà anche Safety Car

        Un'auto che cambia colore con la sola forza del pensiero. Pu&ograve; sembrare fantascienza, ma si tratta di una realt&agrave; raggiunta da BMW, insieme alla start-up brainboost, e presentata all'evento rad&deg;hub del BMW Group. Evoluzione della tecnologia Flow svelata al CES di Las Vegas a inizio anno, questa nuova soluzione permette alla vettura di cambiare livrea in base all'attivit&agrave; elettrica del cervello. Duplice l'obiettivo di BMW: mostrare le potenzialit&agrave; e le possibili applicazioni delle moderne neurotecnologie e sensibilizzare sul tema della salute mentale. Nuova BMW X1, quanto cambia: dalle dimensioni ai motori, fino a iX1  BMW iX Flow, ecco come funziona&nbsp; A gennaio 2022, in occasione del Consumer Electronics Show di Las Vegas, BMW aveva presentato la iX Flow, speciale versione del Suv elettrico con una livrea &ldquo;mutevole&rdquo;. Ci&ograve; avviene grazie a un rivestimento realizzato in microcapsule dal diametro di un capello umano, ciascuna contenente pigmenti bianchi e neri. Attraverso la stimolazione di un campo elettrico, ogni capsula si carica positivamente o negativamente, facendo raccogliere in superficie i pigmenti di un colore o dell'altro, modificando di fatto la tinta dell'intera vettura nel giro di qualche istante. Partendo da questa tecnologia, BMW ha sviluppato un nuovo progetto in collaborazione con la start-up brainboost. Nella nuova versione, la iX Flow &egrave; stata connessa al cervello di alcuni esseri umani attraverso un encefalogramma. In pratica, la vettura &egrave; diventata in grado di cambiare colore in base alle emozioni provate dalla persona collegata al sistema. &ldquo;I modelli di colore della BMW iX Flow reagiscono all'attivit&agrave; cerebrale e ne riflettono il livello di attivit&agrave; &ndash; ha spiegato Philipp Heiler, CEO di brainboost - una volta che il cervello &egrave; a riposo, anche i cambiamenti dei disegni sull'iX Flow diventano pi&ugrave; calmi e regolari". Il progetto frutto del lavoro di BMW e branboost &egrave; stato presentato al rad&deg;hub 2022, evento tenutosi a maggio a Monaco di Baviera, pensato per riunire pensatori e visionari provenienti da tutto il mondo per discutere della mobilit&agrave; del futuro. Mettendo in primo piano realt&agrave; come brainboost, start-up fondata con la missione di rendere il fitness e la salute mentale accessibili al maggior numero di persone. BMW, scopri tutti i modelli sul mercato dell'usato       

Frutto dell'impegno congiunto di BMW e della start-up brainboost, la nuova tecnologia consente di modificare la livrea della iX in base alle all'attivit&agrave; cerebrale&nbsp;

BMW iX Flow, l'auto che cambia colore con la forza del cervello

Il cambiamento &egrave; sostanziale, passa dallo stile, dai contenuti tecnologici e dalla quota di elettrificazione applicata ai motori. Sar&agrave; dal prossimo autunno, orizzonte dell&#39;uscita sul mercato, che nuova BMW X1 - e in seguito BMW iX1 - svilupperanno la proposta di suv compatto premium.&nbsp;  Come? Tanto per cominciare con dimensioni leggermente superiori, nulla che sposti il posizionamento nel segmento C, nel quale opera in perfetta &quot;media&quot;, con i 4,50 metri di lunghezza (+5 cm) su 1,84 metri di larghezza (+2 cm) e un&#39;altezza, questa s&igrave; sostanzialmente superiore a 1,64 metri (+4 cm).    Dimensioni, pi&ugrave; spazio a bordo&nbsp;  Il passo, poi, aumenta di 2 centimetri per collocarsi a 2,69 metri. Il tutto su architettura FAAR, un peso a partire da 1.500 kg e l&#39;incremento di volume utile nel bagagliaio a 540 litri sulle versioni termiche e due ruote motrici. Le proposte xDrive ridimensionano lo spazio a 500 litri.  Questa la geometria del suv, che sviluppa un design esterno pi&ugrave; angolato nelle forme dei fari - matrix led adattivi tra gli optional -, con la calandra squadrata e verticale. &Egrave; per&ograve; nello sviluppo della coda e nell&#39;andamento del tetto che si trovano i progressi pi&ugrave; apprezzabili, che definiscono un aspetto scolpito della nuova X1&nbsp;(qui trovi i modelli BMW sul mercato dell&#39;usato). Ne ricalcher&agrave; le forme BMW iX1.  Motori, l&#39;elettrica e le ibride in una seconda fase  Ecco, l&#39;elettrica approder&agrave; sul mercato in una fase successiva, insieme alle motorizzazioni ibride plug-in (due) e ai mild hybrid a 48 volt.  iX1 avr&agrave; un&#39;autonomia di marcia attesa tra i 413 e 438 chilometri nella versione BMW iX1 xDrive30, ovvero, quattro ruote motrici e due motogeneratori elettrici. Il sistema vale una potenza massima di 313 cavalli, con boost temporaneo. Sono 494 i Nm di coppia mentre l&#39;accelerazione da 0 a 100 orari &egrave; dichiarata in 5&quot;7, per 180 km/h di velocit&agrave; massima.&nbsp;  La batteria ha una potenza di 64,7 kWh effettivi e si ricarica a 11 kW, soluzione di caricatore di bordo standard (6 ore e 30 minuti per una carica completa). A richiesta, &egrave; possibile scegliere il caricatore da 22 kW (ricarica in 3 ore e 45 minuti). Quanto alle operazioni da colonnine in corrente continua, accede a postazioni fino a 130 kW, che limitano il tempo di sosta a 29 minuti per passare dal 10% all&#39;80% di carica.    Il capitolo ibrido plug-in di BMW X1, invece, vedr&agrave; due versioni sulla scena: una xDrive30e da 326 cavalli e una xDrive25e da 245 cavalli. Entrambe ricorrono a una batteria da 14,2 kWh e ricaricano a 7,4 kW di serie (2 ore e mezza per il &quot;pieno&quot;). L&#39;autonomia in elettrico &egrave; attesa tra i 78 e gli 89 km. Un sistema, quello ibrido plug-in, che impiega componenti elettriche eDrive di quinta generazione, come la iX1. Lo schema si compone di un motore turbo benzina da 150 cavalli e un motogeneratore elettrico da 177 cavalli su X1 xDrive30e, mentre &egrave; di 136 cavalli la potenza dell&#39;unit&agrave; termica su xDrive25e, supportata da un motore elettrico da 109 cavalli.  Al lancio due motori benzina e diesel  Il lancio sul mercato avverr&agrave;, per&ograve;, con le motorizzazioni 1.5 turbo benzina 3 cilindri da 136 cavalli, X1 sDrive18i (9&quot;2 0-100 km/h; 208 km/h. Consumi da 7 lt/100 km, 143 g/km di emissioni di Co2) e X1 sDrive18d 2 litri 150 cavalli, un diesel due ruote motrici (8&quot;9 0-100 km/h; 220 km/h. Consumi da 4,9 lt/100 km, 129 g/km di emissioni di Co2).  In una seconda fare arriveranno le BMW X1 mild hybrid 48 volt, con motorino da 19 cavalli a operare sulla trasmissione. Quest&#39;ultima &egrave; un cambio Steptronic 7 marce doppia frizione, abbinato a tutte le motorizzazioni termiche. Arriveranno X1 xDrive23i turbo 2 litri benzina da 218 cavalli (7&quot;1 0-100 km/h; 233 km/h. Consumi da 7,2 lt/100 km, 146 g/km di emissioni di Co2) e X1 xDrive23d da 211 cavalli (7&quot;4 0-100 km/h; 225 km/h. Consumi da 5,3 lt/100 km, 125 g/km di emissioni di Co2).  Interni rivoluzionati    Detto della possibilit&agrave; di avere un assetto con sospensioni adattive M, dall&#39;altezza da terra ridotta di 15 millimetri, all&#39;interno della nuova BMW X1 si scopre una rivoluzione. La terza generazione introduce il Curved Display, i servizi connessi con eSIM 5G a richiesta, oltre a pratiche soluzioni funzionali.  Lo sono relativamente ai sedili posteriori, con l&#39;optional delle sedute scorrevoli e regolabili in altezza (solo su X1 con motori termici). Uno stratagemma che permette di variare lo spazio ripartito tra passeggeri posteriori e bagagliaio.&nbsp;  Lo schermo della strumentazione &egrave; da 10,25 pollici e si somma a un infotainment iDrive di ultima generazione, con sistema operativo BMW OS 8, da 10,7 pollici di diagonale.&nbsp;  Al capitolo Adas, &egrave; di serie il cruise control con funzione freno, al pari dell&#39;automatismo di parcheggio e della frenata anticollisione. Rileva sia i pedoni che i ciclisti, inoltre opera nelle fasi di attraversamento di una corsia se rileva traffico in arrivo e a rischio collisione.  Optional i contenuti di Livello 2, con cruise control adattivo dotato di stop&amp;go e mantenimento attivo della corsia. 

La terza generazione del suv rinnova a fondo lo stile, diventa pi&ugrave; spaziosa, tecnologica e con una gamma di motori elettrificati: due PHEV, due mild 48 volt e l&#39;elettrica iX1

Nuova BMW X1, quanto cambia: dalle dimensioni ai motori, fino a iX1

Un tempo era l&#39;unica via per poter guidare una BMW Serie 3 Touring con i numeri di una M3. Alpina B3, berlina e Touring, approda al restyling seguendo il percorso della Serie 3. Medesime soluzioni di stile, nuovi fari, nuovo paraurti e, soprattutto, tecnologia Curved Display a bordo.  Poi c&#39;&egrave; il corredo di iniziative firmate Alpina. La divisione &egrave; stato annunciato sar&agrave; parte integrante del Gruppo BMW&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;e il lancio della B3 2023 &egrave; il primo modello ad approdare sul mercato dopo la decisione dell&#39;acquisizione.    Stile, quei cerchi simbolo Alpina  Visivamente diversa dal restyling Serie 3 lo &egrave; per il frontale con il labbro dedicato applicato al paraurti. Iconici, poi, i cerchi da 19 pollici multirazze, mentre la coda &egrave; personalizzata nella grembialatura intorno allo scarico.  Motore con i numeri da M3  Touring e berlina sfoggiano valori di potenza da BMW M3. Sono 495 cavalli e 730 Nm a essere prodotti dal motore 3 litri sei cilindri twin turbo. Migliora di 33 cavalli e 30 Nm i numeri della precedente Alpina B3 e si traducono in prestazioni migliori anche della M3 Competition, che pu&ograve; vantare 510 cavalli.  Accelera in 3&quot;6 la B3 e raggiunge i 305 km/h, numeri di fatto speculari, differenze in difetto nell&#39;ordine del decimo di secondo per B3 Touring. La progressione verso i 200 km/h stacca un crono di 12&quot;2 con partenza da fermo.  Oltre all&#39;estetica e ai turbocompressori monoscroll, la firma&nbsp; Alpina &egrave; sull&#39;elettronica di gestione del cambio 8 marce automatico, per meccanica identico allo ZF delle BMW Serie 3. Anche il servosterzo offre una risposta rivista dai tecnici Alpina.  I prezzi di B3 berlina e Touring  Due i colori simbolo del marchio, blu e verde, oltre alla gamma di tinte BMW Individual. Gli interni, infine, ospitano la targhetta numerata, identificativa dell&#39;esemplare B3. Il tutto con un listino, per il mercato tedesco, a partire da 88.600 euro, B3 Touring parte da 89.900 euro. 

Il restyling di Serie 3 interessa anche la proposta firmata Alpina. Il motore e i numeri accostano la B3 alla M3 d&#39;accesso, le prestazioni sono da Competition

Alpina B3 restyling, come e pi&ugrave; di BMW M3

        Competition, per prestazioni concepite per mordere l'asfalto della pista; Sport, perch&eacute; il DNA - e anche l'aspetto estetico - &egrave; quello; Lightweight, perch&eacute; per avere tali performance devi essere leggera. CSL, una sigla storica a Monaco di Baviera. Che ha festeggiato i 50 anni della sigla M con una nuova CSL, dedicata alla M4, terzo capitolo di una saga ad alta dose di cavalli, che trova le sue radici negli anni '70 e che ha appagato con adrenalina gli appassionati del marchio bavarese e delle auto sportive in generale. BMW 3.0 CSL: la coup&eacute; pi&ugrave; "cattiva" degli anni '70  Nel 1972 BMW intende partecipare allo European Touring Car Championship, competizione dedicata alle sportive con cilindrata superiore ai tre litri. Per iscriversi, serve per&ograve; un modello di serie da cui far derivare la vettura destinata alla pista. E a Monaco decidono di prendere come base la 3.0 CS, variante della E9 commercializzata a partire dalla fine degli anni Sessanta, rendendola pi&ugrave; potente e leggera. In breve tempo nascono i 1.265 esemplari totali della 3.0 CSL, dove la "L" sta per "Leicht" ("Leggera"). La diminuzione di peso si rivela il fattore fondamentale della coup&eacute;, ottenuto ovviamentre tramite l'utilizzo di materiali specifici. La scocca &egrave; in acciaio ma le portiere, il cofano motore e il bagagliaio sono in alluminio, mentre i finestrini sono costruiti in Perspex. Il motore ottiene una piccola sovralimentazione (3.003 cc) e 200 cavalli di potenza a 5.500 giri/min: una piccola bomba capace di arrivare alla velocit&agrave; di 220 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 7 secondi circa. Sono numeri sufficienti a iscriversi all'ETCC, ma in casa BMW gi&agrave; un anno dopo si decide di aggiornare il modello stradale. Nel 1973 la cilindrata sale a 3.153 cc grazie all'aumento dell'alesaggio corsa a 84 mm, la macchina romba che &egrave; un piacere, ma BMW decide di concentrarsi maggiormente sull'aspetto aerodinamico. Ecco quindi che sopra i parafanghi anteriori spuntano delle pinne, sul tetto appare uno spoiler e nel bagagliaio BMW "nasconde" un alettone posteriore da inserire quando le forze dell'ordine non sono nei paraggi (all'epoca infatti l'uso di un'ala su un mezzo stradale era vietato). Qualcuno inizia simpaticamente a chiamare la 3.0 CSL del '73 "Batmobile", ma attinenze o meno con la vettura del Cavaliere Oscuro, la coup&eacute; ottiene un buon successo di mercato, trascinato dalle vittorie in pista, tra cui una a Le Mans 1973 nella classe di appartenenza con i piloti Dieter Quester e Toine Hezemans. BMW M3 CSL: la E46 che non faceva prigionieri  Quando parli di BMW con degli appassionati, non sono pochi coloro che sostengono che la M3 E46 dei primi anni Duemila sia stata non necessariamente la BMW pi&ugrave; iconica di sempre, ma di sicuro la M3 pi&ugrave; apprezzata nella storia del marchio. E tra coloro, c'&egrave; chi scende ancora pi&ugrave; nel dettaglio, richiamando alla memoria la versione Coup&eacute; Sport Lightweight lanciata da BMW nel marzo 2003 in 1.383 esemplari e andata esaurita in pochi mesi. BMW M3 CSL &egrave; sostanzialmente una M3 E46 con 110 kg in meno e tanta potenza in pi&ugrave;. Il peso viene diminuito soprattutto grazie all'impiego delle tecnologie impiegate all'epoca in F.1 da BMW, che motorizzava la Williams di Montoya e Ralf Schumacher. A partire dalla fibra di carbonio rinforzata per il tetto, i gusci dei sedili, i paraurti e il cofano posteriore. Inoltre, vengono eliminati radio e climatizzatore - del resto, siamo in un'epoca in cui all'automobilista piace concentrarsi sulla guida e non avere a tutti i costi un display touch davanti... - e montati nuovi cerchi da 19" in alluminio che permettono un risparmio di 11 kg. Nuovi anche i dischi dei freni maggiorati a 345 mm invece di 325 mm. Il 6 cilindri 3.2 viene poi aggiornato con nuovi alberi a camme e valvole, nuove centraline pi&ugrave; potenti e un'aspirazione migliorata. Ne vengono fuori 360 cv, 17 in pi&ugrave; rispetto alla M3 standard, a 7.900 giri/min e 370 Nm (+5) a 4.900 giri/min, per un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e velocit&agrave; di punta di 250 km/h. A cambiare, ci pensava la trasmissione manuale a 6 rapporti con pedale della frizione elettroidraulico oppure il sequenziale SMG. Diciannove anni dopo, un'altra CSL. Cambiano i dati tecnici, lo stile dei modelli, i colori e le prestazioni; qual che rimane &egrave; la passione per le auto sportive, che echeggia in tutta la sua potenza in tre semplici lettere: C, S ed L. O anche B, M e W.  La gamma BMW: consulta il nuovo listino completo di Auto       

La 3.0 CSL anni '70 e la M3 E46 CSL del 2003 sono le antenate dell'odierna M4 CSL: due coup&eacute; leggere, aerodinamiche e cattivissime, mai dimenticate dagli appassionati della velocit&agrave;

BMW CSL, inno alla sportività: la sua storia

        Il Concorso d&rsquo;Eleganza di Villa d&rsquo;Este anche quest&rsquo;anno ha confermato la sua validit&agrave; grazie all&rsquo;attenta selezione delle vetture d&rsquo;epoca ammesse ad uno degli eventi pi&ugrave; importanti delle vetture d&rsquo;epoca. E anche in questa edizione la scelta della Giuria presieduta da Lorenzo Ramaciotti non &egrave; stata semplice visto il livello delle oltre 100 auto esposte con nomi altisonanti come Bugatti, Ferrari, BMW, Porsche, Lamborghini, Maserati, Rolls-Royce per citarne solo alcuni ma soprattutto anche di et&agrave;, dal 1927 alla fine degli anni Settanta. L&rsquo;evento &egrave; organizzato dal prestigioso albergo del lago di Como e dal 1999 da BMW, che per l&rsquo;occasione ha presentato due importanti novit&agrave; la nuova ammiraglia elettrica la i7 e la sportiva M4 CLS, quest&rsquo;ultima per festeggiare i 50anni della divisione sportiva della casa di Monaco. Abbiamo chiesto a Massimiliano di Silvestre l&rsquo;importanza di questa presenza a questo Concorso. &ldquo;&Eacute; una presenza molto significativa per noi che nel tempo &egrave; cresciuta e dal 2005 siamo co organizzatori. Sono tantissime le attivit&agrave; che facciamo in questi giorni e non soltanto di coinvolgimento dei collezionisti che vengono con le loro vetture classiche e dei clienti. Per noi &egrave; una piattaforma straordinaria di grande prestigio per parlare anche di mobilit&agrave; sostenibile. quest&rsquo;anno Villa d&rsquo;Este compie 150 anni e noi li celebriamo con due modelli speciali. Il Concorso &egrave; una perfetta sintesi tra tradizione e innovazione&rdquo;. BMW M4 CSL, 50 anni di M raccontati da un'auto  I due riconoscimenti Il Concorso d&rsquo;Eleganza di Villa d&rsquo;Este assegna due premi, uno quello della giuria composta da tredici esperti internazionali, e il Best of Show e quello, pi&ugrave; &ldquo;popolare&rdquo; dei visitatori, la Coppa d&rsquo;Oro. Due riconoscimenti molto diversi che anche quest&rsquo;anno hanno premiato due vetture che possiamo considerare agli antipodi, ma &egrave; giusto cos&igrave;. Vincitrice del trofeo Best of Show &egrave; risultata la Bigatti 57 S del 1937 Cabriolet carrozzata dall&rsquo;officina Vanvooren che aveva sede a Courbevoie nei pressi di Parigi. Il premio pi&ugrave; importante al concorso &egrave; stato quindi conferito ad un veicolo di coproduzione italiana e francese. Bugatti e il carrozziere Vanvooren hanno creato in una simbiosi ideale un capolavoro definito da una chiarezza estetica impressionante che fu realizzato in soli quattro esemplari. L'elegante corpo convertibile della vettura e le proporzioni perfettamente equilibrate accentuano le linee calme e taglienti che rifiutano ogni forma di opulenza o ornamento sgargiante. L&rsquo;auto &egrave; motorizzata con un propulsore in linea Bugatti da 3.257 cc, il suo propulsore originale rimontato dopo che un precedente proprietario, un Vicepresidente della General Motor lo aveva sostituito con un Buick V8. Bugatti, la 57S &egrave; la &ldquo;Best of Show&rdquo; al concorso Eleganza Villa d&rsquo;Este 2022 La la scelta del pubblico Coppa d&rsquo;Oro &egrave; stata invece appannaggio di una vettura diametralmente opposta sia come design che come scopo per cui &egrave; stata realizzata. Si tratta infatti dell&rsquo;Aston Martin Bulldog del 1979. Questa vettura fu realizzata dalla Casa inglese su richiesta di un cliente che voleva un&rsquo;auto sportiva che superasse le 200 miglia orarie. La Bulldog realizzata con un telaio tubolare e dalle linee decisamente moderne con portiere ad ala di gabbiano e un&rsquo;altezza di soli 1,09 metri venne motorizzata con un V8 da 5,3 litri con turbocompressore in posizione centrale. Durante i test la vettura per&ograve; non raggiunse mai le 200 miglia orarie fermandosi a 192 mhp. Pur avendo suscitato tanto interesse per il suo design particolare l&rsquo;Aston Martin decise di non produrre mai in serie la Bulldog che &egrave; rimasta quindi in un unico esemplare. Il nuovo proprietario, il texano Phillip Saarofim ha per&ograve; dichiarato che vuole ritentare il record delle 200 mhp. Chiss&agrave; se questa vettura vent&rsquo;anni dopo riuscir&agrave; a conquistare questo traguardo. Storie nascoste dietro alle auto Le auto d&rsquo;epoca nascondono sempre quindi storie spesso avventurose come quella di un&rsquo;altra vettura che ha partecipato al Concorso, l&rsquo;Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d&rsquo;Este che aveva vinto il prestigioso concorso nel 1949 che successivamente venduto nel 1951 ad un venticinquenne di Napoli era praticamente scomparsa prima di essere rinvenuta nel 2005 nella Galleria Borbonica, un sistema di gallerie sotterranee di Napoli.        

Organizzato come tradizione insieme a BMW, il Concorso d'Eleganza di Villa d'Este 2022 ha visto premiate due vetture storiche Bugatti e Aston Martin

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