Con nuova BMW Z4 conta solo viaggiare a cielo aperto. Il fascino della scoperta non muta nemmeno durante il periodo autunnale. Il ritorno del celebre modello&nbsp;potr&agrave; sembrare fuori stagione, ma in realt&agrave; serve a dare il lancio alle future generazioni di vetture targate Baviera. Si perch&eacute; il nuovo modello &egrave; rappresentazione del potenziale promosso dalla futura Serie 3, con cui condivide parte della meccanica. Sostanzialmente la sezione anteriore e l&rsquo;asse posteriore sono gli stessi che troveremo sulla nuova generazione della berlina tedesca. Una premessa, perch&eacute; Z4 vive di vita propria. E la collaborazione con il Gruppo Toyota &egrave; stata sostanzialmente a favore dei giapponesi, avendo i tedeschi fatto la maggior parte del lavoro &ldquo;sporco&rdquo;. Ci&ograve; detto il fascino della roadster non si discute. Una vettura giunta oramai alla sua terza generazione. E se tra l&rsquo;inizio della sua storia e quella attuale c&rsquo;era stato un intermezzo a tetto rigido, ora si torna alla sacralit&agrave; di quello in tela. Elemento fondamentale per essere una spider al 100%. Il sistema si apre e si chiude in circa 10 secondi. L&rsquo;apertura e la chiusura possono avvenire anche in movimento, ma sino ad una velocit&agrave; massima di 50 km/h. Ovviamente il comando &egrave; elettrico e non &egrave; esclusivo dell&rsquo;abitacolo. Nel senso che si pu&ograve; azionare pure dal telecomando dell&rsquo;auto. Stile proporzionato ma discutibile, &egrave; l&rsquo;unica in famiglia che &ldquo;stacca&rdquo; in parte rispetto al resto della gamma Bmw. Se non altro al primo sguardo si differenzia dalle altre. Ma il gruppo ottico che avvolge il frontale si potrebbe assimilare a ben altre roadster di nazionalit&agrave; britannica. Il gioco &egrave; semplice, la risposta altrettanto facile. Ovvio che solo il gusto personale possa decretarne il successo sul piano visivo. La nuova Z4 si presenta 85 millimetri pi&ugrave; lunga (4.324 millimetri la lunghezza complessiva), 74 millimetri pi&ugrave; larga (1.864 millimetri) e 13 millimetri pi&ugrave; alta (1.304 millimetri). Il passo &egrave; stato invece accorciato di 26 millimetri (2.470 millimetri). Una compatta tra le sportive Bmw che, pur prendendo il largo alla voce design, si omologa ai diktat bavaresi alla voce interni. L&rsquo;analogico &egrave; acqua passata, perch&eacute; al suo posto ci sono il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, il display touch che sovrasta la plancia da 10,25 pollici e ovviamente l&rsquo;Head-up Display. Il comando a rotella dell&rsquo;iDrive Touch Controller non &egrave; sparito, cos&igrave; come i tasti che richiamano alcuni men&ugrave; principali come quello del navigatore e del telefono. Una scenografia fantascientifica, che merita l&rsquo;innesto del nuovo sistema operativo 7.0. Come per la recente Serie 8, integra una serie di funzioni che la rendono a tutti gli effetti uno smartphone su ruote. Ci vuole pi&ugrave; tempo ad entrare in sintonia con le dinamiche multimediali che con quelle di guida. Dinamiche sostenute da una serie di motorizzazioni adeguate al rango di Z4. Un quattro cilindri declinato in due livelli di potenza, e un brillante sei cilindri destinato a svolgere il ruolo di punta in casa della roadster. Si parte dai 197 cavalli e 320 Nm della 20i, per arrivare ai 258 cavalli e 400 Nm della 30i. Il passaggio da 0 a 100 km/h per la prima si realizza in 6,6 secondi, mentre per la seconda in 5,4 secondi. Sono 240 i km/h di velocit&agrave; massima per 20i, 250 quelli riferiti alla 30i. Ma il salto prestazionale &egrave; a favore della M40i. Proprio il sei cilindri appena menzionato. Un&rsquo;unit&agrave; di tre litri di cilindrata, capace di 340 cavalli di potenza massima e 500 Nm di coppia motrice. Si alza la soglia del divertimento, ma si abbassa quella per passare da 0 a 100 km/h: 4,5 secondi e una velocit&agrave; massima (autolimitata) di 250 km/h. A cooperare in tale direzione ci sono le sospensioni a controllo elettronico, oltre i freni M Sport e il differenziale M Sport. Dettagli che sul resto della gamma sono disponibili come optional. Cos&igrave; equipaggiata, la M40i marca in modo pi&ugrave; netto le differenze nelle risposte quando si cambia il modo di guida (COMFORT, SPORT e SPORT +) adoperando i tasti presenti sul tunnel centrale, vicino alla leva del cambio. Nel complesso rimane una vettura alla portata di tutti, fintanto non si decida di disattivare i controlli di stabilit&agrave; e trazione. Una condizione che richiede un&rsquo;esperienza di guida maggiore. Ma sino a quel momento non ci sono reazioni anomale da segnalare. Lo sterzo &egrave; meno artificiale del solito, pur conservando un certo grado di durezza. Inappuntabile il cambio a 8 rapporti, cos&igrave; come la progressivit&agrave; del sei cilindri da 340 cavalli. Una vera goduria quando si guida a cielo aperto, perch&eacute; si pu&ograve; apprezzare lo scoppiettio allo scarico in rilascio. I prezzi variano tra i 42.700 della Z4 20i in allestimento d&rsquo;ingresso e i 65.700 della performante M40i. 

Sviluppata in collaborazione con Toyota (la prossima sar&agrave; la Supra), la terza generazione &egrave; veloce, a tratti divertente, con tanto hi-tech. Troppo per i puristi della guida?

Nuova Bmw Z4. Ben tornato tetto in tela

        Non una sola Serie 8, ma pi&ugrave; Serie 8. Da Coup&eacute; al tocco di maggior vanit&agrave;, probabilmente, aspettando il passaggio della funzionalit&agrave;. BMW Serie 8 Convertible segue la perfezione dello stile della coup&eacute; per trasformarlo in scoperta con la capote in tessuto. &Egrave; innegabile come, da chiusa, non assicuri lo stesso impatto scenico della prima, un neo comune a tutte le cabriolet.&nbsp; Prendi, per&ograve;, 15 secondi, quelli necessari per liberarsi dell&rsquo;accessorio tetto ed ecco che racconta al meglio s&eacute; stessa la Convertible. Sono altri dettagli a esaltare lo stile, a cominciare dalla cornice che corre dai montanti anteriori tutt&rsquo;intorno all&rsquo;abitacolo, lo avvolge e separa la tinta carrozzeria dai toni che riprendono i colori della plancia. CABRIO PER TUTTI I CLIMI A bordo si trova un ambiente in pelle quale che sia la motorizzazione prescelta, di serie, perch&eacute; il segmento d&rsquo;appartenenza esige determinati standard. Che BMW Serie 8 cabriolet interpreta con sedili climatizzati e a richiesta i poggiatesta con sciarpa termica, dispositivo che tiene al caldo il collo, un bel plus per sfruttare la cabrio in ogni condizione meteo. &Egrave; proprio delle cabriolet anche il frangivento elettrico, utile per ridurre le turbolenze a capote abbassata, operazione possibile fino a 50 km/h. Ripiega dietro ai sedili, nell&rsquo;alloggiamento che riduce la capacit&agrave; di carico, un volume utile nel bagagliaio di 350 litri. Pi&ugrave; che sufficienti per i bagagli indispensabili a supporto di un turismo di alto livello. E comunque con la possibilit&agrave; di abbattere i sedili posteriori e sfruttare un&rsquo;ampia botola di passaggio. LA CLAR CERCA RIGIDIT&Agrave; Cambia, come la stragrande maggioranza delle cabriolet, nella trasformazione da coup&eacute;. L&rsquo;irrigidimento della piattaforma CLAR individua nei montanti anteriori, nella cornice superiore del parabrezza e nell&rsquo;integrazione di bracci incrociati sotto la scocca, le misure necessarie per incrementare la rigidit&agrave; torsionale, intaccata dalla rinuncia al tetto. Il mix di materiali pregiati &egrave; confermato: alluminio, magnesio, composito CFRP, acciai ad alta resistenza. Vantaggi che si riflettono nella dinamica di marcia. SU STRADA SPORTIVA M850i O EQUILIBRATA 840d Il lancio commerciale &egrave; previsto a marzo 2019, quando si offrir&agrave; al pubblico in versione BMW 840d xDrive e BMW M850i xDrive. Ragione contro istinto, in sintesi. La prima, turbodiesel 6 cilindri in linea da 3 litri di cubatura, i 320 cavalli e 680 Nm di coppia motrice spingono sulle quattro ruote e portano uno zero-cento orari da 5&rdquo;2. xDrive e asse posteriore sterzante, di serie, come M850i xDrive, il lato pi&ugrave; scalmanato della &ldquo;vicenda&rdquo; Serie 8 Cabrio. I cavalli del V8 4.4 litri twin turbo diventano 530 e la coppia 750 Nm: in 3&rdquo;9 si &egrave; gi&agrave; a 100 orari con partenza da fermo, corsa che si ferma ai 250 orari, limitata elettronicamente. La cabrio sportiva mette in mostra l&rsquo;assetto adattivo con sospensioni firmate M di serie, il differenziale M Sport pure (optional su 840d), i cerchi differenziati tra avantreno e retrotreno. Il limite della personalizzazione &egrave; nella fantasia, con il programma Individual, passaggio ultimo dopo aver esaminato il package M Sport per 840d (freni maggiorati, cerchi da 19 pollici, minigonne specifiche come i paraurti) e l&rsquo;M Carbon exterior package, tra gli altri. A richiesta, i fari Laserlight rimpiazzano l&rsquo;impianto full led di serie, con il vantaggio di una copertura di ben 600 metri alla massima intensit&agrave; luminosa, nonch&eacute; schermabili selettivamente per non abbagliare altri veicoli. BMW Serie 8, una Coup&eacute; ipermultimediale: la prova Distanti (e parecchio) in termini di potenza espressa, BMW 840d xDrive Convertible e M850i differiscono i pochi chilogrammi nella massa complessiva dichiarata, tra i 1.955 kg della Diesel e i 2.015 kg della V8, &ldquo;stabilizzabili&rdquo; nel loro trasferimento in curva dall&rsquo;optional del controllo attivo del rollio. Il gioco del &ldquo;trova le differenze&rdquo; tra coup&eacute; e cabriolet pu&ograve; proseguire oltre la capote &ndash; multistrato per un isolamento ottimale, termico e acustico -. Il corredo di sistemi di assistenza alla guida e l&rsquo;infotainment con sistema operativo BMW 7.0 sono punti di logica continuit&agrave;, mentre l&rsquo;adozione di strutture di protezione in caso di ribaltamento &egrave; una necessit&agrave; dettata dalla tipologia di carrozzeria. L&rsquo;attivazione &egrave; affidata a piccole cariche esplosive che fanno fuoriuscire i rollbar (dietro i poggiatesta posteriori) qualora i sensori rilevino il rischio di ribaltamento.       

Accanto a Serie 8 coup&eacute; arriva la proposta cabrio, una quattro posti offerta con motore Diesel e V8 twin turbo. Su strada da marzo 2019, le novit&agrave; di stile e tecniche spaziano dagli interventi sulla carrozzeria alle strutture di irrigidimento della scocca

BMW Serie 8 cabrio, fuori in 15 secondi: all'aria aperta con M850i e 840d

        Il downsizing procede a tutti i livelli. BMW ha mostrato le prime foto ufficiali e fatto sentire il sound del nuovo motore quattro cilindri turbo della sua M4 DTM. L&rsquo;auto che competer&agrave; nella stagione 2019 del sempre popolarissimo e conteso Deutsche Tourenwagen Masters&nbsp;ha fatto la sua prima uscita ufficiale a Dingolfing, in Germania, portata in pista da Bruno Spengler. Col nuov propulsore sotto il vestito che va a sostituire i gloriosi V8. Scelta dettata dal regolamento: il frazionamento meno nobile per&ograve;, grazie alla sovralimentazione, garantisce una maggiore potenza. M3 ed M4 hanno gi&agrave; fatto questo salto con la nuova generazione qualche tempo fa, passando dal V8 al 6 cilindri in linea turbo. L&rsquo;evoluzione nel motorsport col quattro cilindri potrebbe avere ripercussioni su modelli &nbsp;di serie entro alcuni anni? Di certo BMW punta molto sul turbo. Non solo per obbligo di regolamento, ma per retaggio vincente. Come conferma Per Jens Marquardt, direttore del Motorsport del Marchio bavarese. &ldquo;Le BMW con i motori turbo vincono da quasi 50 anni. Nel 1969, al primo anno in gara, Dieter Quester vinse il campionato europeo Turismo con la BMW 2002 TI. E nel 1973 la 2002 Turbo di BMW fu la prima auto di serie tedesca a montare un turbo. Siamo molto contenti dei primi test. Il motore turbo di M4 DTM &egrave; potente e anche pi&ugrave; efficiente dei V8 e inoltre ha un suono fantastico&rdquo;.       

Il quattro cilindri turbo &egrave; pi&ugrave; potente dei vecchi V8 da corsa: potrebbe arrivare su modelli di produzione

Forza quattro, BMW M4 DTM col nuovo motore. Un futuro di serie?

Libero sfogo alla personalizzazione, da subito, su nuova BMW X5. Piani diversi, quelli sui quali navigano da una parte l&rsquo;allestimento M Sport, dall&rsquo;altro gli accessori M Performance Parts. Dettagli buoni per sottolineare alcuni tratti del suv, il cui lancio sul mercato &egrave; previsto a inizio marzo. Tanta fibra di carbonio, lavorata a mano nell&rsquo;applicazione della finitura lucida, andr&agrave; a comporre appendici aerodinamiche e inserti di stile, dalle alette (le winglets) sui paraurti, davanti alle ruote anteriori e dietro le posteriori, fino alle calotte degli specchietti.  L&rsquo;ampia griglia al di sotto della calandra potr&agrave; completarsi con le cornici supplementari, anch&rsquo;esse in carbonio, materiale impiegato anche sull&rsquo;elemento simil-diffusore al retrotreno. Non &egrave; realizzata in composito, piuttosto &egrave; un&rsquo;applicazione color nero opaco, quella che personalizza la fiancata, al di sopra delle minigonne, con tanto di logo M Performance a corredo.  Stile e non solo, con i diversi set di cerchi. Sar&agrave; possibile optare per un treno di ruote da 20 pollici o da 22 pollici, quest&rsquo;ultimo ben 1 kg per ciascun cerchio pi&ugrave; leggero di un pari diametro. In termini assoluti vale una riduzione importante delle masse non sospese, da leggere tuttavia nel quadro d&rsquo;insieme di un suv come BMW X5, di certo imponente nella stazza.  Prova su strada di nuova BMW X5: l&#39;auto totale  Suv a vocazione maggiormente stradale o fuoristradistica, quest&rsquo;ultima sar&agrave; amplificata dalle gomme di tipo All Terrain, battistrada in grado di fare la differenza in off-road.  All&rsquo;incremento delle prestazioni si rivolgono le pinze freno in alluminio, a quattro pistoncini le anteriori, e i dischi maggiorati, con superficie forata.  Come il look esterno, anche gli interni di BMW X5 saranno personalizzabili con gli accessori M Performance: dal volante in Alcantara o in misto Alcantara-carbonio, ai tappetini specifici, la pedaliera in acciaio e le palette del cambio Steptronic cromate o effetto carbonio.  X5 ibrida plug-in: sviluppi elettrici da primato  Chicca dedicata ai cultori dell&rsquo;analisi approfondita, la chiave OBD &ndash; collegata alla porta di diagnostica del veicolo &ndash; che invia alla app sullo smartphone tutti i parametri di funzionamento della vettura, incrociando i dati con il posizionamento GPS e le riprese della videocamera dello smartphone. Una vera e propria telemetria il sistema M Performance Drive Analyser. 

Le possibilit&agrave; di personalizzazione spaziano da accessori in fibra di carbonio a rivestimenti in Alcantara, non senza un occhio attento all&#39;off-road e alla raccolta dati con il Drive Analyser

Nuova BMW X5 veste M Performance

Sebbene sia indubbiamente una coup&eacute;, la nuova Serie 8 ha tutto il potenziale per essere uno smartphone ambulante. Non &egrave; una critica, ma pi&ugrave; semplicemente una constatazione. Perch&eacute; al di l&agrave; dei motori V8 benzina e 6 cilindri diesel, che a breve vedremo nel dettaglio, &egrave; tutta la serie di novit&agrave; in ambito multimediale a tenere banco. In primis perch&eacute; porta in dote il sistema operativo 7.0 della Casa bavarese. Il tempo dell&rsquo;analogico &egrave; ufficialmente finito, i nostalgici delle lancette che salgono se ne dovranno fare una ragione. Il nuovo software ha gi&agrave; debuttato su Bmw X5 e lo rivedremo pure sulla nuova Z4. All&rsquo;atto pratico potete organizzare la vostra vita condividendo appuntamenti e impegni di lavoro con l&rsquo;auto. Che vi informer&agrave; su quale sia l&rsquo;ora migliore di partire e vi ricorder&agrave; nel dettaglio tutte le vostre attivit&agrave;. Imparer&agrave; i percorsi migliori e pi&ugrave; rapidi, anche secondo le vostre abitudini e sar&agrave; in grado di modificare l&rsquo;ambientazione a bordo vettura secondo il vostro umore. Molte di queste funzionalit&agrave; non sono ancora disponibili su tutti i mercati, non essendo state sviluppate per tutti gli idiomi possibili. Ma arriveranno poco alla volta. E se l&rsquo;auto in qualche modo poteva essere la via di fuga ideale da una moglie rompiscatole, oggi Bmw Serie 8 si presenta con tutto il potenziale per essere una seconda moglie vigile e sin troppo attenta alle vostre faccende. Sembrerebbe fantascienza e invece &egrave; realt&agrave;.    A dire il vero diverse di queste funzioni sono gi&agrave; disponibili adoperando al meglio gli smartphone di ultima generazione. Bmw le integra sull&rsquo;auto. Mentre il &ldquo;telefonino&rdquo; pu&ograve; essere commutato in &ldquo;semplice&rdquo; chiave. Infatti &egrave; possibile trasferire questa funzione allo smartphone, attiva anche quando il nostro apparecchio &egrave; scarico di batteria. Al momento &egrave; possibile sono con telefoni operativi con Android. Android che per&ograve; non si palesa a bordo nel formato Android Auto, perch&eacute; Bmw &egrave; solo per la scuola di Apple CarPlay. Indipendentemente dalle diatribe tecnologiche, la nuova Serie 8 &egrave; anche un auto fatta e finita (&egrave; lunga 4.85 metri). Due le motorizzazioni previste, in attesa del debutto della versione M8. Si tratta di un V8 benzina da 530 cavalli e 750 Nm di coppia motrice. E di un sei cilindri in linea di 3 litri alimentato a gasolio. I cavalli sono 320, mentre la coppia &egrave; fissa quota 680 Nm. La trazione integrale xDrive &egrave; standard, cos&igrave; come il cambio automatico a 8 rapporti. A bordo invece, la scenografia da astronave &egrave; garantita dal quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, dal display touch che sovrasta la plancia da 10,25 pollici e ovviamente dall&rsquo;Head-up Display. Il comando a rotella dell&rsquo;iDrive Touch Controller non &egrave; sparito, cos&igrave; come i tasti che richiamano alcuni men&ugrave; principali tipo quello del navigatore e del telefono. I comandi gestuali sono poi standard su Serie 8. Il nuovo corso stilistico bavarese prevede linee decise, che amplificano la percezione di auto atletica, dal profilo basso, ma con le &ldquo;spalle&rdquo; larghe. Una coup&eacute; perfetta per marcare il territorio, pur mantenendo classe e aplomb degni del del marchio, e soprattutto di un listino che parte sopra i 100.000 euro. Certo &egrave; che la nuova Serie 8 sia stata realizzata per essere principalmente guidata. La presenza delle quattro ruote sterzanti &egrave; una necessit&agrave;. Unica soluzione per renderla agile nonostante le dimensioni, e per dare quella parvenza di leggerezza quando invece si sfiorano le due tonnellate. La spinta del V8 a benzina &egrave; impressionante e la risposta muta in modo puntuale a seconda della modalit&agrave; inserita. I modi di riferimento sono Comfort, Sport e Sport +, ma ci sono pure quello Eco e Adaptive. Per una volta lo sterzo non &egrave; granitico, ma tarato su misura per una vettura che in qualche modo si presenta come una gran turismo. Al limite il vero nemico da combattere &egrave; il sottosterzo. E in fase di rilascio non ci sono risposte anomale da parte del retrotreno. Fintanto che non si disattiva il controllo di stabilit&agrave;, &egrave; pressoch&eacute; impossibile uscire dai ranghi.  Non perdetevi il test completo sul prossimo numero di Auto in edicola dal 15 novembre! 

Torna un modello iconico degli anni &#39;90. Una gran turismo attenta ovviamente alla guida, ma soprattutto alle dinamiche multimediali della vita di bordo e del quotidiano dei propri utenti

Nuova Bmw Serie 8. Una coup&eacute; iper multimediale

Prendi il lusso che ritrovi a bordo di Serie 7 e condividilo. BMW X7 &egrave; un po&rsquo; un moltiplicatore, perch&eacute; dai quattro posti offerti dall&rsquo;ammiraglia si punta nella direzione di un maxi-suv in grado di accogliere 7 passeggeri nei 5,15 metri di lunghezza. Grande, com&rsquo;&egrave; naturale nel segmento F, quale che sia la carrozzeria scelta per l&#39;interpretazione. Spazio che si misura nei 2 metri di larghezza per i 3,10 di passo.&nbsp;    Ha quella versatilit&agrave; che l&rsquo;ammiraglia non pu&ograve; darti. Tre file di sedili, la seconda scorre longitudinalmente per 14,5 centimetri e regola volume utile per i bagagli come spazio aggiuntivo per chi sta seduto in terza fila. Un ripiego? Relativo, poich&eacute; anche gli &ldquo;ultimi&rdquo; godono delle bocchette del clima, ad esempio. Un optional, che si aggiunge all&rsquo;impianto di serie quadri-zona.  La terza fila non serve? Si viaggia in 5 e lo spazio per i bagagli raggiunge i 750 litri (2.120 litri il volume massimo, 326 litri il valore minimo in configurazione 7 posti). Tra le due configurazioni di posti a bordo si colloca la variante 6 posti, un optional che introduce due sedili con poltrone singole in seconda fila, dalla quale si ha uguale libert&agrave; di intervento sulla multimedialit&agrave; rispetto a chi siede davanti, grazie al Rear Seat Entertainment Professional e i due schermi da 10,25 pollici.  Ha tutto quel che ci si attende dal segmento pi&ugrave; alto e lussuoso del mercato di serie, X7: diffusore di fragranze, tetto in vetro con giochi luminosi, portabicchieri climatizzato, parabrezza acustico, sospensioni pneumatiche adattive. A richiesta, si potr&agrave; arricchire il suv con l&rsquo;asse posteriore sterzante, il differenziale a controllo elettronico &ndash; di serie con il pacchetto Off-Road e M Sport &ndash;, le barre antirollio attive.  Ha in Mercedes GLS il rivale pi&ugrave; immediato nel premium, Audi Q7 segue a breve distanza per ingombri complessivi. Accento tutto posto sui contenuti di prestigio. Ma BMW X7 &egrave; pur sempre un suv che reclama doti in fuoristrada. La trazione xDrive &egrave; il comune denominatore di tutte le motorizzazioni che verranno proposte al lancio. Con il pack Off-Road si specializza e sfrutta profili di funzionamento differenziati per le tipologie di fondo sulle quali andr&agrave; a muoversi il mastodontico suv da 2.300 kg (nella configurazione pi&ugrave; leggera, per un valore che pu&ograve; arrivare a 2.500 kg). Ciascuna modalit&agrave;, xSand, xGravel, xRocks e xSnow, &egrave; ritagliata per erogare al meglio la trazione in presenza di valori di aderenza diversi. Il bloccaggio del differenziale posteriore, un supporto in pi&ugrave;.  SOSPENSIONI ADATTIVE DI SERIE CON UN OCCHIO ALL&#39;AERODINAMICA  Trazione e sospensioni, per dire di come l&rsquo;altezza da terra cambi, tra un incremento massimo di 40 millimetri nel modo Off-Road e l&rsquo;abbassamento rispetto al valore standard &ndash; che pone BMW X7 a un&rsquo;altezza complessiva di 180 centimetri &ndash; di uguali 40 millimetri, per ridurre l&rsquo;altezza della soglia di carico del bagagliaio (automatizzato e sdoppiato nell&rsquo;apertura). Per &ldquo;taglia&rdquo;, i maxi-suv scontano una sezione frontale imponente, certo non un vantaggio per l&rsquo;aerodinamica. Tanto in modalit&agrave; Sport, che automaticamente al superare dei 138 km/h, X7 prova a ottimizzare dinamica di marcia ed efficienza abbassando il corpo vettura di 20 millimetri. Variazioni possibili grazie alle sospensioni pneumatiche adattive di serie, su uno schema che al posteriore registra la presenza di un multilink a 5 leve.  MOTORI, IL V8 DI 50i FUORI DALL&#39;EUROPA  Fuoristrada all&rsquo;occorrenza, gran divoratrice di chilometri soprattutto. Con quali motori? La commercializzazione scatter&agrave; da marzo 2019, sul mercato europeo arriver&agrave; X7 xDrive30d, Diesel 3 litri 6 cilindri in linea, con 265 cavalli e 620 Nm. &Egrave; l&rsquo;unit&agrave; d&rsquo;ingresso per potenza, seguita dal benzina X7 xDrive40i, 3 litri 6 cilindri da 340 cavalli e 450 Nm. Pi&ugrave; cavalli, pi&ugrave; brio. &Egrave; la specifica pi&ugrave; leggera di X7, con 2,3 tonnellate dichiarate. Lo zero-cento &egrave; completato in 6&rdquo;1. Sette decimi pi&ugrave; rapida &egrave; la seconda unit&agrave; Diesel, 3 litri 6 cilindri X7 xDriveM50d da 400 cavalli e 760 Nm. Fuori quota, destinato ad altri mercati che non quello europeo, sar&agrave; X7 xDrive50i, un bel V8 4.4 litri che mette sul piatto 462 cavalli.  TRA NFC E FARI LASER &Egrave; HI-TECH CON L&#39;OTA  Fa incetta di contenuti tecnologici, pescando tra le tante novit&agrave; portare al debutto recentemente da BMW. A bordo si pu&ograve; salire senza chiave, utilizzando lo smartphone (Android, 8.0) come chiave NFC. In alternativa, la Key Card BMW ha il medesimo sistema Near Field Communications e baster&agrave; avvicinarla alle maniglie per salire a bordo. Connettivit&agrave;, autonoma, over-the-air, per dire dell&#39;aggiornamento automatico del software, con nuove funzioni e miglior&igrave;e apportabili al suv, come fosse un firmware di un telefonino da aggiornare.  L&rsquo;assistente personale del &ldquo;Hey, BMW&rdquo; riconosce le richieste effettuate con parole d&rsquo;uso comune e va oltre la regolazione dei parametri di bordo, dal clima alla navigazione, per restituire informazioni dettagliate sullo stato del veicolo. Tutti i servizi connessi che rientrano nel sistema operativo BMW 7.0 sono presenti su X7, rappresentati sul doppio schermo virtuale Live Cockpit, da 12,3 pollici, completato da un head up display a colori.  Quanto ad assistenza alla guida,i sistemi di ACC con stop&amp;go, l&rsquo;assistente al mantenimento attivo della corsia, il monitor di rilevazione della stanchezza, il Traffic Jam per la guida assistita in colonna, l&rsquo;avviso di veicoli in arrivo nelle manovre in retromarcia, fanno tutti parte del corredo di ADAS a bordo, di serie o optional.&nbsp;  Sicurezza che inizia, per&ograve;, dal vederci meglio, in strada: BMW LaserLight sono i fari laser led con abbaglianti da 600 metri di copertura, il doppio di una specifica led semplice. 

Prima volta per BMW nel segmento dei maxi-suv di lusso, con X7 realizza un&#39;ammiraglia con spazio a bordo per 7 persone. Su strada da marzo, tre motori in Europa, tra 265 e 400 cavalli

BMW X7, esordio di gran lusso

        La rivoluzione elettrica pu&ograve; aspettare. Non &egrave; un augurio, n&eacute; una minaccia. Si tratta di un fatto verosimile, per BMW. Queste sono le parole di Klaus Froehlich capo della sezione ricerca e sviluppo di BMW a&nbsp;Go Auto.La Casa bavarese sta sviluppando, nei fatti e sulla carta, un poderoso piano di elettrificazione, sino al 2025. Ma non sar&ograve; totalizzante. La guerra santa (per qualcuno) al Diesel, emissioni, polveri sottili, non provocher&agrave; l&rsquo;ecatombe totale dei motori a combustione. Anzi,&nbsp;Froehlich sostiene che nel 2030, quindi un lustro dopo, l&rsquo;85% dei modelli&nbsp;BMW, avr&agrave; ancora&nbsp;motori tradizionali.  Sacrilegio? &ldquo;Un prospetto ottimistico indica che il 30% della BMW sar&agrave; elettrico o ibrido plug-in nel 2030. Il restante 70% sar&agrave; alimentato con i motori a combustione. Di quel 30% elettrico, le vetture ibride plug-in saranno la met&agrave;. Significa che un ulteriore 15% adotter&agrave; motori tradizionali. Quindi l&rsquo;85% delle auto monter&agrave; un motore a combustione&rdquo;. E il Diesel. Caler&agrave;, ma non sparir&agrave;, questo sulle &ldquo;taglie&rdquo; medie e grandi. &ldquo;I quattro e i sei cilindri resteranno sul mercato. E avremo almeno quattro alimentazioni a gasolio&rdquo;. La rivoluzione elettrica non sar&agrave; tanto rapida come qualcuno spera, ma BMW sar&agrave; pronta. &ldquo;Ci siamo gi&agrave; comperati cobalto e litio per il periodo 2025-2035. Abbiamo costruito impianti per le batterie e siamo pronti per le consegne&ldquo;. Il piede in due staffe, secondo Froehlich, ci rimarr&agrave; per un bel pezzo. &nbsp;       

Klaus Froehlich capo della sezione ricerca e sviluppo di BMW, argomenta la sua tesi

Elettro-front, nel 2030 l'85% delle BMW avrà un motore termico

        La poderosa BMW X5 (la prova di Auto) non basta. Come noto BMW ha in cantiere, da tempo, l'ammiraglia-SUV, dedicata in particolare ai mercati altrettanto "extra large", ovvero USA e Cina. La Casa bavarese ha mostrato il primo teaser di X7, che evidenza la possanza del frontale. Come su X5 il doppio rene assume dimensioni sempre pi&ugrave; grandi, rendendola riconoscibile a qualsiasi distanza. Il bozzetto, che arriva dopo gli sviluppi dei prototipi, indica che la presentazione ufficiale &egrave; piuttosto vicina. E date le premesse, il Salone di Los Angeles, che si svolger&agrave; dal 30 novembre al 9 dicembre, sar&agrave; probabilmente il luogo (e la data) del debutto. Dunque i 4,92 metri di BMW X5, dalla quale X7 mutuer&agrave; design e infotainment dell'abitacolo, saranno abbondantemente superati. Il nuovo grande SUV, che sar&agrave; costruito come tutte i grandi "X" (da X3 in su) a Spartanburg, in South Carolina, deriver&agrave; dalla Concept X7 iPerformance. Motori e trasmissioni ovviamente saranno mutuali dall'ammiraglia Serie 7, comprese le varianti elettrificate. L'ammiraglia a ruote alte, esordio assoluto per BMW, avr&agrave; ovviamente la disponibilit&agrave; dei sette posti su tre file (come su X5). La lunghezza della vettura sar&agrave; superiore ai cinque metri.       

Sar&agrave; presentata al Salone di Los Angeles: lunghezza superiore ai cinque metri

X7, si presenta dell'ammiraglia-SUV di BMW

Il debutto di nuova BMW Serie 3 al Salone di Parigi d&agrave; il via a un pi&ugrave; ampio rinnovamento nel segmento D. La berlina &egrave; il primo tassello di una famiglia di modelli che, dal progetto G20, saranno ispirati. Il primo ad arrivare, quasi in concomitanza con il lancio sul mercato della tre volumi, sar&agrave; BMW Serie 3 Touring. &Egrave; attesa al Salone di Ginevra, prima mondiale dell&rsquo;interpretazione station wagon, a sviluppare il tema del volume di carico e della versatilit&agrave; d&rsquo;impiego.&nbsp;  La spinta decisa sull&rsquo;acceleratore dell&rsquo;elettrificazione, secondo le ultime indiscrezioni, non si tramuter&agrave; in una corrispondente versione ibrida con carrozzeria station wagon, Serie 3 Touring gi&agrave; da tempo immortalata negli ultimi test di sviluppo in strada e al Nurbugring. L&rsquo;impianto tecnico, stilistico e tecnologico, ripeter&agrave; i contenuti della berlina, presentando una coda molto pi&ugrave; &ldquo;movimentata&rdquo; di quanto non faccia l&rsquo;attuale Touring, grazie ai fari a led in rilievo. Dettagli.  Il modello che non rivedremo, da quanto emerso a Parigi, &egrave; BMW Serie 3 Gran Turismo. Un modo diverso di &ldquo;cantare&rdquo; le gesta tutto spazio e volume utile: non una station classica, non una berlina tre volumi, piuttosto un crossover nel senso di modello miscela di soluzioni. Non ha mai convinto, per stile e ruolo da giocare nella gamma Serie 3. Verr&agrave; cassato e senza troppi rimpianti da parte degli affezionati al marchio.  Serie 3, la berlina della maturit&agrave; debutta a Parigi  I passi successivi che saranno ispirati dal progetto G20 vedranno il rinnovamento della BMW Serie 4 nel 2020, questa s&igrave; proposta in variante coup&eacute; e cabrio. Quanto alle proposte sportive, firmate M, ovvero, M3 e M4, sappiamo gi&agrave; dei primi test in pista di M3, codice di progetto G80. Uno dei punti pi&ugrave; discussi, legati alla futura generazione, riguarda l&rsquo;adozione o meno delle quattro ruote motrici xDrive &ldquo;on demand&rdquo;, in stile M5: probabilmente per M3 BMW continuer&agrave; con la formula due ruote motrici, con evidenti vantaggi anzitutto sul fronte delle masse in gioco. 

Il nuovo modello in versione berlina &egrave; protagonista (insieme alle novit&agrave; di Parigi) di Auto in edicola da luned&igrave;,&nbsp;ma il rinnovamento della gamma &egrave; completo. La station wagon verr&agrave; presentata a Ginevra, Serie 4 arriver&agrave; nel 2020. M3 gira gi&agrave; in pista

BMW, Serie 3 e le sue sorelle: Touring a Ginevra, addio 3 GT

        C&rsquo;&egrave; un dato che colpisce, pi&ugrave; di altri, di nuova BMW Serie 3. Come gi&agrave; accaduto con BMW X5. Nelle rispettive versioni ibride plug-in promettono un&rsquo;autonomia di marcia elettrica particolarmente estesa. Ben 70 km quelli reclamati dal suv; 60 km per 330e, che arriver&agrave; nel corso dell&rsquo;estate 2019, forte dei 251 cavalli del sistema termico pi&ugrave; elettrico, nonch&eacute; di una modalit&agrave; destinata a spremere a fondo il motogeneratore elettrico e garantire 292 cavalli. Ecco, il 2019 sar&agrave; la volta dell&rsquo;elettrificazione di&nbsp;nuova Serie 3, un bel passo in avanti rispetto all&rsquo;attuale generazione. Sar&agrave;, per&ograve;, anche l&rsquo;anno del debutto della MINI elettrica. Il Gruppo BMW ha pianificato una road-map di elettrificazione a ritmi scanditi: ogni 12 mesi un'importante novit&agrave; di prodotto, che porter&agrave; a 5 i modelli sotto il brand BMW i, a 12 modelli elettrici entro il 2025 e ben 25 versione elettrificate. Ci sar&agrave; un'elettrica per ogni declinazione di carrozzeria. un&rsquo;offerta elettrica praticamente in ogni segmento.&nbsp; Al Salone di Parigi 2018 abbiamo accolto la&nbsp;rinnovata i3, con pacco batterie da 120 Ah&nbsp;e 42 kW: l&rsquo;autonomia sale a 260 km ed &egrave; una frazione di quello che potr&agrave; fare, nel 2021, BMW i4. Da una berlina come Serie 3 all&rsquo;equivalenza elettrica i4, che sar&agrave; Gran Coup&eacute;, confermando l'impianto del concept BMW i Vision Dynamics (in foto) presentato a Francoforte nel 2017. Le potenze in gioco, poi, la posizioneranno in rapporto a Porsche Taycan e la prossima e-tron berlina di Audi.&nbsp; Confermato l'orizzonte del 2021, ancora, da Harald Kr&uuml;ger a Parigi, BMW i4 debutter&agrave; insieme a BMW iNext, suv di taglia grande&nbsp;anticipato dalla recente &ldquo;visione&rdquo;, concept futuristico che svilupper&agrave; alcuni elementi di stile e tecnici da trasferire sul prodotto di serie. Molto pi&ugrave; vicina, invece, &egrave; BMW iX3, traduzione elettrica di X3 e gi&agrave; da tempo impegnata nei test di sviluppo su strada.&nbsp;       

Harald Kr&uuml;ger, al Salone di Parigi, ha ribadito l'orizzonte del 2021 per il lancio della BMW i4, proposta di berlina dal taglio coup&eacute;, elettrica, da posizionare idealmente nel segmento D/E

Da Serie 3 a BMW i4, il formato medio dal volto elettrico

        La carica dei Seicento. A questo arriver&agrave; la futura X6 M? Lo sviluppo della nuova generazione prosegue e data l&rsquo;indole della vettura, che rester&agrave; una poderosa SUV-Coup&eacute;, la versione pi&ugrave; straripante sar&agrave; anche la portabandiera del modello. Non arriver&agrave; subito, potrebbe volerci un anno, forse anche mese in pi&ugrave; per X6 M. I muletti stanno comunque girando da tempo e le forme, seppur celate, non mentono. Rimarr&agrave; il stazza imponente e il design, muscolo, non passer&agrave; certo inosservato. Il nuovo doppio rene sulla calandra ricalca quello della X5&nbsp;(dalla quale X6 deriva) ed &egrave; il pi&ugrave; grande di sempre. Sposando la filosofia del modello. Anche i gruppi ottici anteriori riprendono le forme del nuovo SUV. X6 M ovviamente disporr&agrave; di paraurti bombati, prese d&rsquo;aria generose, terminali di scarico (in doppia coppia) &ldquo;guerrieri&rdquo;. Dettagli aerodinamici e altri estremismi saranno tipici della versione. Ma il modello non rinnegher&agrave; le linee, anche al posteriore della serie attuale. Anzi. Se le X6 &ldquo;umane&rdquo; presenteranno i 6 cilindri Diesel (anche il quadri turbo da 400 cv) e benzina ed &egrave; lecito attendersi una versione plug-in come per X5, anche X6 M rimarr&agrave; nel solco. Quello classico. Col V8 turbo benzina di 4.4 litri. E se M5 arriva a 600 cavalli, &egrave; chiaro che il SUV Coup&eacute; non sar&agrave; certo da meno. Giammai.       

La nuova generazione del poderoso SUV-Coup&eacute; arriver&agrave; tra un anno. La versione sportiva raggiunger&agrave; il "muro" dei 600 cavalli

BMW X6 M prepara la carica dei Seicento

        Senza pi&ugrave; segreti, si gioca a carte scoperte. Anticipando, dal Salone di Parigi 2018, quel che nuova BMW Serie 3 porter&agrave; su strada dal 9 marzo, in una sorta di primavera anticipata che segna un netto rinnovamento della berlina di Monaco di Baviera nel segmento D. Cambia, si evolve, nel design. &Egrave; pi&ugrave; grande, dimensioni aumentate l&agrave; dove contano: per lo spazio a bordo e per conservare un &ldquo;piacere di guida&rdquo; che non pu&ograve; svanire sotto le esigenze di incremento del comfort. Il frontale la avvicina a Serie 5 nel taglio dei fari, nella calandra ampia, c&rsquo;&egrave; un tocco di Serie 8 nei fari posteriori. C&rsquo;&egrave; la consueta attenzione all&rsquo;efficienza aerodinamica, tra fondo quasi interamente carenato, canalizzazioni sui paraurti e scarichi d&rsquo;aria per ridurre le turbolenze. Dimensioni, bel... passo in avanti Le vitamine somministrate a nuova BMW Serie 3 si traducono in un incremento del passo di 4,1 centimetri a 2,85 metri, su una lunghezza complessiva di 4,71 metri. &Egrave; 8,5 centimetri pi&ugrave; lunga e 1,6 centimetri pi&ugrave; larga, quote da leggere insieme alle carreggiate ampliate, davanti di 4,3 centimetri e dietro di 2,1 centimetri. Cos&igrave;, nuova Serie 3, sta piantata su strada. Nuova Serie 3, a tutto comfort Con sospensioni ripensate nella filosofia. I punti di attacco risultano pi&ugrave; rigidi, gli ammortizzatori declinati in diverse varianti. Si potr&agrave; guidare sportivi con le BMW M Suspension, tarature pi&ugrave; rigide che non sull&rsquo;offerta base. Entrambe, integrabili del sistema di controllo delle oscillazioni verticali tra i due assi. Il dispositivo lift-related in sostanza smorza le vibrazioni su fondi dissestati, bilanciando la rigidit&agrave; degli ammortizzatori anteriori con la compressione al posteriore. Il tutto, in funzione della corsa delle molle. Al controllo differenziato per assi si pu&ograve; sostituire il dispositivo completamente adattivo, che opera sul controllo di ciascuna ruota. Filtrare le asperit&agrave;, personalizzare il feeling dello sterzo &ndash; a demoltiplicazione variabile &ndash; tutti parametri che potranno essere gestiti attraverso le modalit&agrave; di guida. Viaggiare immersi nel comfort vuol dire anche ricercare un isolamento superiore dall&rsquo;esterno. Cos&igrave;, nuova BMW Serie 3, perfeziona l&rsquo;assorbimento acustico proponendo di serie un parabrezza con vetro acustico &ndash; optional, la medesima laminatura &egrave; offerta anche sui finestrini &ndash; e materiale fonoassorbente espanso all&rsquo;interno dei montanti A. La scocca registra un incremento della rigidit&agrave; del 50% e un alleggerimento che arriva a 55 kg. Scocca pi&ugrave; rigida non &egrave; un valore apprezzabile solo nella reattivit&agrave; del volante, ma consente anche un miglioramento delle doti di comfort, potendo variare la taratura degli ammortizzatori. Motori, 5 unit&agrave; al lancio aspettando M e ibrida plug-in Focus tutto su quanto sia pi&ugrave; comoda, la Serie 3 di settima generazione. E il piglio sportivo? Il corredo di dispositivi firmati BMW M &egrave; una garanzia. Si spazia dalle sospensioni al differenziale posteriore a controllo elettronico, all&rsquo;assetto ribassato. Specializzazioni che avranno in BMW M340i xDrive la sintesi definitiva. Motore 6 cilindri, 3 litri twin turbo, la commercializzazione &egrave; prevista nel corso dell&rsquo;estate e porter&agrave; in strada 374 cavalli e 500 Nm, valori in grado di registrare uno 0-100 km/h da 4&rdquo;4. All&rsquo;efficienza assoluta, punta, invece, la proposta ibrida plug-in BMW 330e. Come M340i xDrive, arriver&agrave; in estate. Il sistema sviluppa 251 cavalli (292 cavalli in XtraBoost Mode) e prevede l&rsquo;abbinamento al motore termico di un&rsquo;unit&agrave; elettrica, direttamente applicata sul cambio, in grado di muovere in modalit&agrave; zero emissioni Serie 3 per 60 km, attingendo alla carica delle batterie agli ioni di litio poste sotto il bagagliaio (i 480 litri di volume risulteranno, pertanto, inferiori). Lo sport e il green. In mezzo, le motorizzazioni benzina e Diesel. Si parte dai 150 cavalli di BMW 318d, motore 2 litri in grado di esprimere 320 Nm, a scelta abbinabile al cambio manuale o automatico Steptronic 8 rapporti. A quota 190 cavalli e 400 Nm si colloca BMW 320d e 320d xDrive, numeri buoni per un turismo veloce e attento ai consumi: 240 orari e 6&rdquo;8, la sintesi prestazionale. Anche in questo caso, cambio 6 marce manuale di serie, optional Steptronic. L&rsquo;ascesa alla vetta delle potenze passa per BMW 320i, benzina 2 litri da 184 cavalli e 300 Nm e prosegue con BMW 330i, benzina 2 litri twin turbo da 258 cavalli e 400 Nm: il cambio Steptronic &egrave; di serie e la berlina corre fino ai 250 orari, con scatto in 5&rdquo;8 da zero a cento. Ultimo step, prima delle proposte &ldquo;estive&rdquo;, BMW 330d, il 3 litri twin turbo Diesel si colloca ai 265 cavalli e 580 Nm, buoni per uno spunto decisamente sportivo in accelerazione: 5&rdquo;5. BMW, O.S. 7 e Live Cockpit per il top dell'infotainment Soddisfatte le curiosit&agrave; legate al powertrain, va detto del progresso hi-tech su dispositivi di assistenza alla guida, automatismi e infotainment. Il nuovo sistema operativo BMW 7.0 sale a bordo di Serie 3, completo di ogni possibile interfaccia uomo-macchina: dalle gestures ai comandi vocali con assistente personale, fino al touch, il consueto iDrive o i comandi al volante. La strumentazione si specializza e, a richiesta, il Live Cockpit si presenta con schermo da 12,3 pollici e multimedialit&agrave; su display da 10,25. In alternativa, le proposte base comunque incrementano le dimensioni dello schermo a 5,7 pollici e Control Display in due varianti: 6,5 o 8,8 pollici. I dispositivi di sicurezza attivi, la consueta frenata automatica d&rsquo;emergenza con rilevamento dei pedoni o l&rsquo;alert al superamento della corsia, di serie, si affiancano a un dispositivo passivo e indiretto: i fari a led, laser. L&rsquo;optional &ndash; alternativo alla specifica di serie, full led &ndash; &egrave; in grado di coprire un&rsquo;area di circa 530 metri: visibilit&agrave; ottimale, prima e principale necessit&agrave; per guidare in sicurezza. A supporto, i sistemi attivi, optional, comprendono il controllo di acceleratore, sterzo e freno, mediante i quali &egrave; possibile attivare manovre d&rsquo;emergenza, di scarto di un ostacolo, guidare in autonomia nel traffico, grazie all&rsquo;Active Cruise Control con stop&amp;go, proteggere dal rischio di incidente con un veicolo in fase di sorpasso (Side Collision protection) e mantenere attivamente la corsia con lo Steering &amp; Lane Control Assistant. Completamente automatizzate, infine, le manovre di parcheggio.&nbsp;       

La berlina media cresce nella qualit&agrave; del comfort a bordo senza dimenticare l'appartenenza storica alle berline tre volumi dinamiche. Da marzo su strada, in estate arrivano ibrida plug-in e BMW M340i xDrive

Nuova BMW Serie 3, la berlina della maturità

Due anni. Ventiquattro mesi. E cos&igrave; via, giorni, ore... Oppure, 26 Ah e 19,6 kWh. &Egrave; la misura che conta di pi&ugrave; nel caso di nuova BMW i3 e i3s,&egrave; la differenza tra la vecchia specifica di batteria e la nuova, da 42,2 kWh e 120 Ah, incremento registrato appunto in due anni appena. L&#39;autonomia di marcia cresce ancora,&nbsp; nel ciclo di utilizzo reale arriva a 260 km, contro i 200 km assicurati dalla specifica con pacco batterie da 22,6 kWh e 94 Ah. Nel ciclo WLTP misto il valore ottenuto dalla i3 a 42,2 kWh vale tra i 285 e i 310 km, pi&ugrave; che mai legati al modo di guida e lo scenario d&#39;utilizzo del veicolo.    L&rsquo;aggiornamento sar&agrave; disponibile a partire dal mese di novembre, a parit&agrave; di prestazioni velocistiche dei due motori nei quali &egrave; offerta i3: 170 cavalli regalano brio in accelerazione, 7&rdquo;3 sullo zero-cento; 184 cavalli sono prerogativa di i3s, quattro decimi pi&ugrave; rapida sullo scatto da fermo. Pi&ugrave; potenza e assetto diverso, i contenuti di i3s saranno replicabili su i3 grazie al pacchetto sportivo che verr&agrave; reso disponibile in una fase successiva al lancio: cerchi da 20 pollici, altezza da terra ridotta di 10 millimetri, carreggiate allargate, passaruota neri, sospensioni sportive con molle, ammortizzatori e barre antirollio modificate.  L&rsquo;occasione del debutto di un nuovo pacco batterie ad alto voltaggio &egrave; sfruttata da BMW per introdurre anche nuove colorazioni per l&rsquo;ambiente interno Loft, tinte carrozzeria anch&rsquo;esse arricchite e l&rsquo;introduzione di fari a led Matrix, adattivi e con automatismo anti-accecamento sugli abbaglianti, attivo al di sopra dei 70 km/h. Optional, alternativo ai fari a led di serie. Altre integrazioni in arrivo comprendono la ricarica induttiva dello smartphone e la connessione wireless a bordo.  La soluzione pi&ugrave; rapida per ricaricare il pacco batterie &egrave;, ovviamente, l&rsquo;utilizzo delle colonnine a 50 kW, dalle quali si ottiene l&rsquo;80% della carica complessiva in 42 minuti. L&rsquo;utilizzo del Wallbox domestico, da 11 kW, consente di ricaricare la stessa quantit&agrave; di energia in 3 ore e 10 minuti circa. Servono ben 15 ore, invece, se l&rsquo;operazione vuole completarsi con il normale cavo domestico collegato a una fornitura da 2,4 kWh. 

L&#39;elettrica &egrave; accreditata di 260 km nell&#39;impiego quotidiano con singola carica, grazie a una batteria il 30% pi&ugrave; &quot;capiente&quot; della specifica 2016. Rispetto alla BMW i3 di prima generazione l&#39;autonomia &egrave; raddoppiata

BMW i3 2018, cresce in doppia cifra l&#39;autonomia di marcia

BMW X5 &egrave; un archetipo. E&rsquo; stato il primo SUV, termine inizialmente adottato per i fuoristrada, a comportarsi come un&rsquo;auto stradale. Anzi, una sportiva.  Dopo quasi venti anni, l&rsquo;esordio &egrave; del 1999, e quattro generazioni, la virt&ugrave; continua. Anzi, si rinnova. Sportiva, ma pi&ugrave; confortevole e pure con doti da fuoristrada (sul serio, non per pavoneggiarsi) grazie al pacchetto Off-Road, il primo che BMW ha realizzato espressamente per esaltare le doti i fuoristrada.    Abbiamo toccato con mano nuovo BMW X5 ad Atlanta in Georgia, dove fu presentata la prima generazione (ogni X5 ha &ldquo;esordito&rdquo; in una citt&agrave; olimpica) e poco pi&ugrave; di 150 km da dove viene prodotta. A Spartanburg, dove nascono tutte le grandi &ldquo;X&rdquo; bavaresi, da X3 in su.  Nuova X5, che ha un prezzo di listino a partire da 72.900 euro, s&rsquo;&egrave; dimostrata un&rsquo;auto totale. Disponibile in Italia in tre versioni. Due Diesel, xDrive30d (265 cv), M50d (400 cv) e &nbsp;un benzina xDrive40i (340 cv). Dal 2019 avr&agrave; in gamma anche la versione ibrida plug-in, ovvero xDrive45e.  Quadra il cerchio? A nostro avviso senza dubbio. Nuovo X5 ha la stazza, 4,92 metri di lunghezza, anche per ospitare 7 persone. oppure un bagagliaio che parte da 650 litri di capienza. Performa alla grande su strada, con tutte le motorizzazioni: eccezionali in progressione i 760 Nm del quadri-turbo a gasolio di M50d.  Forte anche delle ruote posteriori sterzanti (di serie su M50d, a richiesta sulle altre), le sospensioni pneumatiche (Two Axle Air Supension) che permettono un&rsquo;escursione dell&rsquo;altezza da terra di 80 millimetri e al differenziale posteriore a controllo elettronico. Il tutto unito alle modalit&agrave; di guida, al sempre eccellente cambio automatico a otto marce e alla trazione integrale xDrive. Un tappeto volante, che pu&ograve; essere piuma o pu&ograve; essere ferro, quando si vuole cambiare passo.  La novit&agrave; &egrave; in ogni modo il comportamento fuoristrada. Con le modalit&agrave; xSnow, xSand, xGravel e xRock. Che, abbinate all&rsquo;altezza da terra variabile e a tutti gli altri sistemi sopra menzionati, permettono davvero a X5 di essere un&rsquo;auto totale. O uno degli esempi pi&ugrave; vicini possibili.  Aggiungiamo i fari LedLaser adattivi (500 metri di portata, opzionali), il nuovo design degli stessi gruppi ottici, pi&ugrave; affusolati, ben abbinato a una calandra pi&ugrave; grande che mai e X5 non pu&ograve; passare inosservata. Anche perch&eacute; i sistemi di assistenza alla guida (di livello 2) consentono un margine di sicurezza (e di stress evitato) notevole, ottimamente gestibili grazie a cruscotto e plancia digitali. 

La quarta generazione del SUV bavarese offre pi&ugrave; dinamismo, comfort e capacit&agrave; in fuoristrada

BMW X5, ecco l&#39;auto totale: prova su strada

        Fiat Lux. Il Lingotto non c&rsquo;entra nulla, piuttosto, si fa luce su nuova BMW Serie 3, generazione che promette un salto in avanti dettato direttamente dalla concorrenza. Alfa Romeo Giulia a dare spallate sul fronte della sportivit&agrave;, Mercedes Classe C a registrare il primato di vendite tra le berline di segmento D sfruttando l&rsquo;arma del comfort di marcia. Cos&igrave;, nuova Serie 3, progetto G20, dovr&agrave; dimostrare di saper contrattaccare, mantenendo i capisaldi che l&rsquo;hanno resta Serie 3 e incrementando le doti di confortevole tre volumi business, che sia in grado di fare l&rsquo;occhiolino a un pubblico nuovo. A far luce su quel che scopriremo al Salone di Parigi, un&rsquo;immagine. Le luci laser dei proiettori confermano un taglio gi&agrave; apprezzato dai muletti di sviluppo, scesi in pista con pochi misteri residui lo scorso agosto, per dire di quanto la piattaforma CLAR sia pi&ugrave; rigida e leggera, grazie all&rsquo;impiego di alluminio e magnesio, di come il dinamismo sar&agrave; garantito ancora dall&rsquo;equilibrio perfetto delle masse tra avantreno e retrotreno, degli interventi di irrigidimento operati sul telaio supplementare di ancoraggio delle sospensioni, ora in alluminio anzich&eacute; acciaio. Colpisce, in positivo, l&rsquo;imponenza assegnata al frontale dalla nuova calandra, un doppio rene ancora secondo i canoni, se confrontato con la via elettrica di iNext, che sar&agrave; anche, in modi diversi, di BMW iX3 e di X7. Nuova Serie 3 &egrave; per filosofia pi&ugrave; vicina a BMW Serie 8 nello stile del particolare, lo leggi dal punto di contatto centrale della griglia, molto ampia nello sviluppo orizzontale, prevedibile in un trattamento speculare del paraurti, soprattutto sulle versioni con pacchetto M Sport. Intuizioni di Serie 8 le ritroveremo anche sui fari posteriori, tridimensionali nell'elemento che richiama il "gomito di Hofmeister". Mancano gli ultimi dettagli da vernissage in pubblico, le specifiche dei motori tre e quattro cilindri, turbo benzina e Diesel che spazieranno tra le consuete sigle, 316i e 316d per cominciare, i sei cilindri in linea 330i, 330d e 340d, fino a M340i, per raggiungere le vette pi&ugrave; alte, fino a 360 cavalli, attesi su M340i. Il processo di sviluppo della nuova tre volumi di Monaco di Baviera ha concentrato le attenzioni s&igrave; sulle doti di comfort di marcia, modifiche possibili grazie alla diversa architettura, pi&ugrave; rigida, che ha consentito di variare le tarature delle sospensioni, ma non poteva prescindere dall&rsquo;appagamento dinamico, dal piglio sportiveggiante. Oltre 30 mila chilometri percorsi al Nurburgring, sulla Nordschleife, hanno portato all'equilibrio ideale, nelle intenzioni: assetto che sar&agrave; adattivo su richiesta o a controllo elettronico, con parametri differenziabili secondo le canoniche modalit&agrave; di guida. I tecnici sono riusciti nell&rsquo;alloggiamento del motore ancor pi&ugrave; indietro nel vano, pi&ugrave; di quanto non sia sull&rsquo;attuale Serie 3, soluzione a vantaggio dell&rsquo;accentramento delle masse, premio per l&rsquo;handling. Pi&ugrave; lunga di 60 millimetri, la generazione G20 ne restituisce 20 al passo e guadagna 30 millimetri in larghezza. Sono alcuni dei numeri trapelati nelle ultime settimane, numeri in cerca di compagnia, di specifiche complete, tecniche e legate al comparto tecnologico &ndash; incentrato sul sistema BMW iDrive 7.0 &ndash; che sfogger&agrave; un quadro strumenti interamente digitale e l&rsquo;assistente personale con capacit&agrave; di autoapprendimento.       

Dopo i muletti di sviluppo, un teaser conferma l'impronta stilistica del frontale, con la calandra molto simile alla grande coup&eacute; sportiva. Sar&agrave; una BMW Serie 3 pi&ugrave; attenta al comfort senza sacrificare il piacere di guida

Nuova BMW Serie 3, volto da Serie 8

Pronta a tutto e per tutto. Facilissimo da dire, quasi impossibile da realizzare. BMW X4 &egrave; stata concepita anche per questo, per centrare pi&ugrave; obiettivi. Con un unico dardo. La seconda generazione dello Sport Activity Vehicle arriva in Italia, pronta a convincere i clienti che cercano la sublimazione delle tendenze attuali. Un SUV con anima sportiva.  Non a caso nuova X4 nasce sulla nuova piattaforma CLAR, sulla quale &egrave; realizzato nuovo X5, ma lo sar&agrave; anche la futura e attesa Serie 3, storico punto di riferimento (ora con Alfa Giulia) tra le berline medie per le doti stradali.  La dote &egrave; importante, il banco organi &egrave; quello migliore di BMW, che sul nostro mercato si concretizzer&agrave; soprattutto con la versione xDrive20d, ovvero 2 litri Disel 190 cv e 400 Nm di coppia. Abbinato alla trazione xDrive e al cambio automatico a otto marce.  X4 &egrave; cresciuta, 8 centimetri di lunghezza in pi&ugrave; (ora 4,75 metri) non sono pochi. A beneficio dell&rsquo;ottima abitabilit&agrave; interna anteriore e posteriore. E di un bagagliaio che si conferma quasi da familiare: da 525 a 1430 litri.  Il design &egrave; pi&ugrave; affusolato, in linea con gli stilemi pi&ugrave; recenti della Casa. Specialmente al posteriore, dove le forme sono state ingentilite, sviluppate in &ldquo;orizzontale&rdquo; dai nuovi fari a led. SAV che viene dal South Carolina, costruito a Spartanburg assieme a tutte le &ldquo;X&rdquo; pi&ugrave; grandi, eccetto X1 e X2, ha prezzi a partire da 53.850 euro. Potenze che arrivano fino a 306 cavalli. La scelta di benzina e Diesel, ricalca quella delle altre &ldquo;medie&rdquo; BMW.  Come noto, non sar&agrave; la prima elettrica del brand sul nostro mercato: l&rsquo;onore toccher&agrave; a X3. Su X4 sono stati a ggiornati gli interni, con le ultime evoluzioni digitali in plancia, disponibili i sistemi di assistenza alla guida.  Abbiamo testato su strada X4 tra la Riviera e le colline romagnole. Sul &ldquo;flat track&rdquo; del circuito di Misano, un tracciato a bassa aderenza (tipo neve), col controllo di stabilit&agrave; inserito. In tutte le situazioni ha ben figurato. Bisogna tenere a mente che si tratta di un mezzo con baricentro alto e pesante (almeno) 1800 kg. Con queste premesse i risultati sono ottimi.&nbsp;Il lavoro del ripartitore centrale di coppia &egrave; stato encomiabile sul Flat Track. Conoscendo i propri limiti, e quelli elevati di X4, muoversi &egrave; un piacere. Una vera granturismo a ruote alte. 

Sulle colline romagnole e in pista il SAV ha mostrato doti speciali

BMW X4, la granturismo a ruote alte: prova

L&rsquo;occasione era propizia e BMW non se l&rsquo;&egrave; lasciata scappare per sfruttarla. La Casa bavarese al weekend del Nurburgring dedicato al campionato DTM ha esibito sulla Nordschleife X3 M e X4 M. Ancora sotto forma di prototipo, ma poco manca alle versioni definitive. Infatti sono state mostrate a clienti.    Trazione integrale xDrive, sei cilindri in linea TwinPower Turbo, assetto speciale e voce tonante. Oltre a uno specifico kit esterno aerodinamico ed estetico (scarico a quattro uscite) X3 M e X4 sono state mostrate in tutte le loro caratteristiche. Solo leggermente camuffate: i due modelli, parenti stretti anche nelle versioni standard, esibiranno la stessa meccanica.  Il sei cilindri &egrave; quello che spinge M4/M3, si parla di una potenza di 460 cavalli. E ovviamente garantisce emozioni anche una soglia alta di giri, allo stesso modo della coup&eacute;.  Sar&agrave; abbinato ovviamente al cambio automatico a otto marce di fabbricazione ZF, opportunamente settato per la stazza e la dinamica delle due vetture.  La trazione integrale disporr&agrave; di di un differenziale posteriore attivo, utile per scaricare al meglio tutta la potenza e i newtonmetro di coppia a disposizione. La trazione integrale M xDrive &egrave; derivata da quella che ha esordito con successo su nuova BMW M5. 

Sei cilindri turbo benzina da oltre 450 cv: trazione integrale sportiva.&nbsp;

BMW X3 M e X4 M, stanno arrivando le muscolari a ruote alte

        Oltre la carica dei trecento. BMW X2 M35i sublima le doti dello Sport Activity Coup&egrave;&nbsp;bavarese. Esaltando ancor di pi&ugrave;, oltre al gi&agrave; evidente e originale design, l&rsquo;inclinazione alla guida sportiva del modello. Infatti la versione benzina &ldquo;tutto pepe&rdquo; entra a far parte della famiglia&nbsp;M Performance e sar&agrave; in concessionaria nel 2019, indicativamente nel mese di marzo. Modello di sprint, ma non sovrabbondante. La numerazione prestigiosa non prevede un sei cilindri sotto il cofano. Bens&igrave; una delle evoluzioni pi&ugrave; prestanti del quattro cilindri benzina&nbsp;2 litri TwinPower turbo. Che eroga 306 cavalli&nbsp;e&nbsp;450 Nm di coppia. La trazione integrale, l&rsquo;xDrive di BMW, mentre il cambio &egrave; il sempre eccellente automatico a otto marce Steptronic, dotato dipalette al volante. L&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h &egrave; di 4,9 secondi, le emissioni di CO2 sono di 185 g/km e la percorrenza dichiarata &egrave; di 12,3 km/litro nel ciclo combinato. BMW X2 M35i &egrave; dotata di uno specifico sistma di raffreddamento e dell&rsquo;assetto M Sport per garantire la massima efficienza nella dinamica di guida. Per avere il massimo bisogna ricorrere (a pagamento) agli ammortizzatori a controllo elettronico, all&rsquo;impianto frenante maggiorato e al differenziale autobloccante M Sport&nbsp;sull&rsquo;asse anteriore. Di serie invece i sedili M Sport e vistose le uscite da 100 millimetri dei terminali di scarico. Specifici i cerchi in lega, che al pari di altri dettagli sono in tinta Cerium Grey.       

Due litri da 306 cavalli, versione sportiva della gamma: arriver&agrave; a marzo 2019

BMW X2 M35i, il benzina quattro cilindri al top

        La Stella Polare, il riferimento, insomma, l&rsquo;ibrido plug-in dall&rsquo;autonomia di marcia elettrica pi&ugrave; ampia, resta sempre Polestar 1. Da quei 100 km dichiarati non si allontana troppo nuova BMW X5 ibrida plug-in. Esattamente: X5 xDrive45e iPerformance. Ottanta chilometri con una singola carica, batterie agli ioni di litio, evoluzione continua del sistema eDrive che oltre a incrementare la capacit&agrave; del pacco batterie &ndash; dato non ancora diffuso da BMW, che programma il lancio sul mercato di X5 ibrida nel 2019 &ndash; ottimizza anche l&rsquo;elettronica di potenza. Pi&ugrave; cavalli, pi&ugrave; autonomia, pi&ugrave; velocit&agrave; in modalit&agrave; zero emissioni, l&rsquo;eDrive sviluppa 82 kW (112 cavalli) che si abbinano alla spinta del sei cilindri twin turbo da 286 cavalli. Benzina ed elettrico in formato xDrive classico, o quasi. Quattro ruote motrici in ogni condizione di marcia, indipendentemente dalla modalit&agrave; di guida, con la componente elettrica interamente alloggiata al retrotreno: motore, elettronica e pacco batterie, a intaccare non poco il volume utile nel bagagliaio: meno 150 litri, il viaggiare green con BMW X5 dovr&agrave; accontentarsi di 500 litri di capacit&agrave;. E' uno dei compromessi da accettare, ogni altro dettaglio replica le caratteristiche di X5 benzina o Diesel: sospensioni ad aria di serie, ammortizzatori a controllo elettronico, anche l'Integral Active Steering, sebbene solo a richiesta. Nuova X5, la quarta generazione stupisce ancora Dalla visione singola a quella d&rsquo;insieme, di sistema, per dirla correttamente: nuova X5 ibrida plug-in vale 394 cavalli e 600 Nm di coppia motrice, valori gestiti dal cambio Steptronic 8 marce, dati buoni per coprire lo zero-cento in accelerazione in 5&rdquo;6, ben 1 secondo pi&ugrave; rapida del vecchio suv ibrido. Il riassunto &ldquo;velocistico&rdquo; registra s&igrave; i 235 orari di velocit&agrave; massima ma soprattutto l&rsquo;incremento del limite in modalit&agrave; elettrica da 120 a 140 km/h. Quanto sia migliorata l&rsquo;efficienza complessiva della propulsione a batteria &egrave; evidente. Un confronto: la vecchia X5 40e sviluppava 313 cavalli di sistema con motore turbo benzina 2 litri e assicurava 31 km di autonomia elettrica, con un consumo dichiarato medio di 3,3 litri/100 km. Appena 3 anni pi&ugrave; tardi, nuova X5 45e sfoggia un sei cilindri benzina, 80 cavalli in pi&ugrave;, un consumo dichiarato in 2,1 litri/100 km e oltre due volte e mezzo l&rsquo;autonomia elettrica.       

La nuova generazione di ibrida iPerformance segna un radicale incremento delle prestazioni e dell'autonomia di marcia in modalit&agrave; elettrica sulla vecchia X5 ibrida plug-in. Sul mercato dal 2019

Nuova BMW X5 ibrida plug-in, sviluppi elettrici da primato

L&rsquo;aria del Concorso d&rsquo;Eleganza obbliga all&rsquo;abito migliore che si ha in armadio. Nuova BMW Z4 sfoggia le sfumature di blu firmate M Sport, allestimento di punta della roadster giunta alla terza generazione. In passerella va Z4 M40i First Edition, esemplare che scopriremo progressivamente, avvicinandoci all&rsquo;appuntamento del Mondial di Parigi, il 4 ottobre. Da Pebble Beach BMW annuncia stile &ndash; strettamente legato al concept esposto nel 2017 sempre all&rsquo;appuntamento californiano &ndash; e caratteristiche essenziali della Edition con motore 3 litri turbo.  Assicura 340 cavalli, indizio da appuntare perch&eacute; sar&agrave; la cavalleria destinata alla Toyota Supra, che di Z4 &egrave; stretta parente, con altra carrozzeria, stile e personalit&agrave; al volante. &Egrave; la promessa fatta da Toyota, partner di BMW nello sviluppo dei due progetti.    La sportivit&agrave; compatta avr&agrave; un bilanciamento delle masse perfetto tra i due assi, 50% su ciascuno, per un valore complessivo che dovrebbe porsi intorno ai 1.400 kg. Il volto nuovo di Z4 si ispira ai tratti di Serie 8, nell&rsquo;ampio doppio rene. Un paraurti elaborato appartiene alle soluzioni proprie della versione M Sport, cos&igrave; come i cerchi da 19 pollici, l&rsquo;impianto frenante potenziato e con pinze blu, proseguendo con la Shadow Line sui montanti anteriori e i dettagli lucidi su calandra e prese d&rsquo;aria sul paraurti.    Gli occhi di nuova BMW Z4 sono full led, completati dal Matrix Led sugli High Beam, ovvero, abbaglianti con un fascio luminoso massimo nella copertura (sistemi led a matrice in grado di coprire un&rsquo;area anche di 500 metri davanti al veicolo) e gestione adattiva in funzione della tipologia di percorso e presenza di altre auto in strada.  L&rsquo;equilibrio delle masse &egrave; il punto di partenza per definire un assetto dinamico, con sospensioni a controllo elettronico. Il differenziale posteriore &egrave; anch&rsquo;esso a gestione elettronica, elemento terminale di una linea di trasmissione con cambio automatico Steptronic 8 marce.  Andr&agrave; forte, il top di gamma della roadster. Con 340 cavalli (e 500 Nm di coppia ancora da annunciare, ma valore nelle corde del sei cilindri in linea) brucia lo 0-100 km/h in 4&rdquo;6. Per conoscere tutte le specifiche di progetto dovremo attendere ancora, met&agrave; settembre, poi dal vivo e in pubblico a Parigi.  Se lo stile esterno &egrave; decisamente diverso dalla passata generazione, il salto compiuto con gli interni &egrave; radicale. C&rsquo;&egrave; tutta l&rsquo;impronta delle recenti BMW, a partire dalla strumentazione BMW Live Cockpit Professional, interamente virtuale e con il sistema operativo 7.0 della casa di Monaco di Baviera. L&rsquo;ampio schermo della multimedialit&agrave; &egrave; un ripescare nella scatola dei ricordi di BMW i8 Roadster. Altra novit&agrave;, l&rsquo;introduzione del sistema head up display a colori. Altre finezze stilistiche si trovano nel controllo del clima, con display dedicato accanto alle bocchette centrali. Le sedute in pelle Vernasca &ndash; con regolazione elettrica e memoria &ndash; sono offerte di serie sulla First Edition, a richiesta di potr&agrave; completare la dotazione con l&rsquo;audio premium Harman Kardon e le luci ambiente.  Nuova BMW Z4 arriver&agrave; in tempo per la bella stagione, la prossima, primavera 2019 individuata quale fase di lancio sul mercato. 

A Pebble Beach arriva la roadster in versione First Edition e motore 3 litri twin turbo. L&#39;allestimento M Sport 40i apre la strada a una gamma che verr&agrave; lanciata sul mercato nella primavera del 2019 &nbsp;

BMW