        Settembre in casa Alfa riparte con una serie speciale, B-Tech. Alfa Romeo Giulia e Alfa Romeo Stelvio per cominciare, poi sar&agrave; il turno di Alfa Romeo Giulietta, ordinabile da fine mese. Particolari stilistici pensati per la personalizzazione dell&rsquo;esterno, tra dettagli in nero lucido e disegni di cerchi in lega rinnovati, inserti applicati al paraurti posteriore &ndash; nel caso di Stelvio &ndash; o specifiche da Veloce per Alfa Romeo Giulia. La berlina del Biscione verr&agrave; proposta con cerchi da 19 pollici di serie, elemento del trilobo frontale  di colore nero lucido, badge bruniti, fari bi-xenon. Comune a Giulia B-Tech come a Stelvio B-Tech sar&agrave; l&rsquo;infotainment Alfa Connect con display da 8,8 pollici, radio DAB e servizi connessi via app per il monitoraggio dell&rsquo;auto. Specifico del suv Stelvio sar&agrave;, invece, l&rsquo;elemento applicato al paraurti posteriore, ovviamente nero lucido come le barre al tetto, tinta replicata anche sui cerchi. Da fine settembre sar&agrave; possibile ordinare Giulietta B-Tech, personalizzata con calandra e cornice dei fendinebbia lucidi, cerchi da 18 pollici, vetri privacy, scarico maggiorato e paraurti posteriore sportivo. La gamma di accessori a bordo comprende l&rsquo;Alfa Connect con schermo da 7 pollici, telecamera posteriore e sensori di parcheggio, ingresso Usb e Hdmi, oltre all&rsquo;interfaccia via app dei servizi connessi Mopar.       

La serie sar&agrave; disponibile da met&agrave; settembre sulla berlina e sul suv, Giulietta seguir&agrave; a fine mese. Contenuti estetici a distinguere le versioni B-Tech e una dotazione hi-tech dall'infotainment completo e connesso

Alfa: Stelvio, Giulia e Giulietta speciali con B-Tech

Alfa Romeo il 24 giugno, domenica prossima, festegger&agrave; i 108 anni dalla sua fondazione. E saranno 108 esemplari ciascuna per Stelvio e Giulia Nring, la serie speciale che arriva sul mercato, europeo e medio orientale, per celebrare il compleanno. E il legame storico, di imprese e record, che lega la Casa del Biscione al circuito del Nurburgring.  L&rsquo;edizione limitata &egrave; stata celebrata da nuove foto e dal video realizzata sul Nordschleife. Tutte le 216 Stelvio e Giulia NRING sono dotate della livrea Grigio Circuito, di numerosi dettagli in fibra di carbonio. Ovvero per i gusci dei sedili, laplancia, il pomello del cambio, le calotte degli specchietti, le minigonne e lo scudo anteriore. Anche il tetto per Giulia, mentre per la Stelvio lo avr&agrave; apribile elettricamente.  Ovviamente ogni modello avr&agrave; una targhetta con il numero di produzione. FCA Heritage fornir&agrave; certificazioni di autenticit&agrave;,una placca numerata abbinata al numero di serie e a un libro fotografico dotato di scheda tecnica di ogni esemplare, alla stregua di un&#39;auto storica.  Date le prestazioni estreme, presenti i freni carboceramici e al top l&rsquo;infotainment con l&#39;impianto audio Harman Kardon. Ogni nuovo proprietario avr&agrave; modellino in scala 1:18 del suo bolide. E in aggiunta un welcome kit provvisto di guanti da corsa, giubbotto Sparco, borsone Alfa Romeo, gemelli con il logo del Quadrifoglio e delle scarpe firmate Car Shoe. Nel pacchetto &egrave; compreso per 2019 a un&nbsp;corso di guida sportiva&nbsp;a Nurburgring.    Sotto il vestito specialissimo resta la dote unica delle Quadrifoglio, che ha permesso a Giulia e Stelvio di fissare i record di categoria al Ring. Abbinato alla trazione Q4, il V6 biturbo 2.9 litri da 510 cavall ie 600 Nm di coppia di origine Ferrari. 

Alfa Romeo festeggia i 108 anni di storia lanciando sul mercato 216 pezzi speciali del Suv e della berlina

Alfa Romeo Stelvio e Giulia Nring, instant classic da collezione

Tra Super e Veloce &egrave; territorio di caccia per Alfa Romeo Giulia Sport Edition. Altra edizione limitata, dopo il lancio della specializzazione Tech tocca alla personalizzazione che sottolinea maggiormente i tratti innati nella berlina del Biscione. Cresce l&rsquo;offerta e, in soldoni, il salto di prezzo rispetto alla Super &egrave; di 2.600 euro.  Benzina o Diesel non fa differenza, perlomeno non sul listino, individuato in 47.000 euro. I cavalli del 2 litri Turbo da 200 cavalli, la coppia motrice ancor pi&ugrave; vigorosa del Diesel da 180 cavalli, entrambi sono accoppiati alla trasmissione automatica 8 rapporti, che scarica al posteriore 330 Nm sul benzina 2.0, 450 Nm sul Diesel 2.2.  Si ispira ad Alfa Giulia Veloce il design dei paraurti, uno dei particolari che differenziano la Sport Edition dalla Super, al posteriore spazio ai terminali di scarico cromati e un&rsquo;applicazione che ricorda l&rsquo;estrattore della Quadrifoglio. L&rsquo;imborghesimento delle cromature sulla cornice dei finestrini lascia il posto a finiture in nero lucido, come all&rsquo;interno &egrave; l&rsquo;alluminio del Pack Sport Interior a svettare: inserti in plancia, sul tunnel, sui pannelli delle portiere, fino alle palette del cambio dietro il volante sportivo. La pedaliera? Ovviamente anch&rsquo;essa in alluminio, avrebbe sorpreso fosse stato il contrario.  Alfa Stelvio Sport Edition, l&#39;ultimo tornante prima della vetta  Detto dei fari bi-xenon di serie, del sedile posteriore frazionabile in tre parti, Alfa Romeo Giulia Sport Edition offre di serie l&rsquo;infotainment Alfa Connect con radio e navigatore, schermo da 6,5 pollici e connettivit&agrave; Apple CarPlay nonch&eacute; Android Auto. Contenuti anche questi da ritenere indispensabili visto il segmento di appartenenza. Al comfort di marcia contribuisce, in parte, anche lo specchietto retrovisore elettrocromico, tra stile e ripercussioni positive sulla dinamica di marcia, invece, i cerchi da 18 pollici e gommatura differenziata run-flat.  Mole 001, 4C si veste di Giulia 

L&#39;edizione speciale arriva nelle concessionarie con due alternative: 2.0 Turbo o 2.2 Diesel, entrambe posizionate con il medesimo prezzo di listino. Di serie i paraurti di Giulia Veloce

Alfa Romeo Giulia Sport Edition: Diesel e benzina alla pari

E&#39; come guardare Alfa Romeo 4C con gli stilemi di Giulia e Stelvio. Mole Costruzione Artigianale 001 parte dalla sportivit&agrave; senza compromessi della due posti del Biscione per trasformarne il design e allinearla a quel che diremmo il family feeling Alfa. Anteprima al Salone di Torino, dove oltre allo stile scopriremo le carte del turbo benzina 1.750 cc, se e quanto sar&agrave; andato oltre i 240 cavalli dell&#39;unit&agrave; di serie.    Note tecniche che accompagnano un esemplare unico, 12 mesi dopo la presentazione della one-off su base Fiat 124 Spider, sempre al Parco Valentino. UP Design, con la collaborazione del gruppo Adler, interviene sul design e riscrive l&#39;intero frontale di 4C. Addio ai fari a gemma posti sui passaruota, largo a proiettori che, nelle forme, ricordano le proporzioni di Giulia e Stelvio.  Non solo design ma funzione aerodinamica, poich&eacute; le linee sono tracciate da superfici &ldquo;a ponte&rdquo; tra passaruota e scudetto Alfa al centro del muso. Un ampio canale consente il passaggio dei flussi d&#39;aria, limitando il proiettore a un alloggiamento all&#39;estremit&agrave;. Il trilobe della calandra, come la fascia paraurti, sottolineano ulteriormente la parentela stilistica con gli altri modelli Alfa, frontale completato da uno splitter. Altre modifiche realizzate da Mole 001 interessano la cornice del parabrezza, le aperture dietro le ruote anteriori e l&#39;alimentazione delle prese dinamiche posteriori, proseguendo con l&#39;area interna al passo, sotto le portiere, fino alla completa riscrittura del design al retrotreno.  FCA Day, Marchionne stupisce con le super Alfa  Il lunotto trasparente lascia spazio a un elemento con feritoie di evacuazione del calore, raccordato a una coda anch&#39;essa ridefinita in abbinamento ai nuovi alloggiamenti dei gruppi ottici. L&#39;ambiente interno rinuncia a buona parte dei materiali tecnici lasciati a vista e sceglie il rivestimento in pelle bicolore, alternata a elementi silver. Fibra di carbonio che resiste nelle soglie laterali del telaio monoscocca. 

Un esemplare unico, realizzato da UP Design, verr&agrave; presentato al Salone di Torino. Riscritto lo stile del frontale con i canoni estetici di Alfa Romeo Giulia e Stelvio

Mole 001, Alfa Romeo 4C si veste di Giulia

Torna il &ldquo;milletr&eacute;&rdquo; benzina su Giulia, come nel mitico modello? Nel 1964&nbsp;Giulia 1.3 benzina era la pi&ugrave; veloce del mondo&nbsp;della sua cilindrata: 155 km/h e 78 cavalli.  Per Giulia&nbsp;attuale invece sarebbe turbo benzina di 1.3 litri di con 180 cavalli di potenza&nbsp;e 270 Nmdi coppia massima. Diventerebbe la versione d&rsquo;attacco della gamma della berlina. Prima del duemila benzina da 200 cavalli&nbsp;e 330 Nm di coppia e sotto al 2.2 Diesel, disponibile nelle versioni pi&ugrave; economiche da 136 e 150 cv.  Il 1.3 T4 avrebbe numeri adeguati, nuova evoluzione &nbsp;della famiglia Global Small Engine&nbsp;(GSE) noti anche come Firefly. Hanno esordito in Brasile, aspirati e con potenze inferiori, su Fiat Argo.  I propulsori sarebbero adatti anche a futuri powertrain&nbsp;con soluzioni ibride&nbsp;e plug-in ibride. Ovviamente Fiat Chrysler Automobile realizzer&agrave; anche altre versioni. I Firefly sono motori modulari: sar&agrave; disponibile anche un tre cilindri sovralimentato. Un &ldquo;mille&rdquo;da 120 cavalli e 190 Nm&nbsp;di coppia. Atteso su Fiat&nbsp;500, 500X e 500L, su Jeep&nbsp;Renegade e Compass. Pronti quindi a mandare in pensione i Multiair&nbsp;e, almeno si alcune versioni, l&rsquo;eterno, e sempre apprezzato Fire. 

Il motore appartiene alla famiglia Global Small Engine: in arrivo anche un 1.0 tre cilindri da 120 cv per Fiat e Jeep

Alfa Romeo Giulia, il mitico milletr&eacute; pronto al ritorno?

Restava come un vuoto da colmare, per il suv medio che pi&ugrave; di ogni altro tocca le corde della sportivit&agrave;. Mancava un allestimento specifico, senza sconfinare nel regno del Quadrifoglio. Alfa Romeo Stelvio Sport Edition va a occupare il vertice dell&#39;offerta, sviluppando i contenuti proposti di serie dal top di gamma Executive. Per aggiungere dell&#39;altro, per offrire una dotazione pressoch&eacute; full optional. La quota dalla quale muove il suv si misura in euro e non in metri sul livello del mare. Primi tornanti da 59.700 euro, la vetta si tocca secondo gusti e possibilit&agrave; di attingere alla lista degli optional. Rispetto a Stelvio Executive, con uguale motorizzazione, il delta di prezzo &egrave; 3.800 euro. Le prestazioni vengono assicurate dal motore Turbo Diesel 2.2 litri, quattro cilindri da 210 cavalli e 470 Nm, collegato al cambio automatico 8 marce e, con l&#39;albero di trasmissione in fibra di carbonio, alla trazione Q4. Configurazione standard, in grado di restituire uno scatto da zero a cento in 6&rdquo;6 e toccare i 215 km/h.  La personalizzazione che fa di Stelvio Sport Edition un prodotto fortemente caratterizzato passa dai cerchi in lega da 19 pollici, le finiture in nero lucido sulle cornici delle vetrature &ndash; oscurate al posteriore -, le pinze freno a scelta di colore rosso, giallo o nero, proseguendo con i fari BiXenon adattivi e fendinebbia a led. Il sensore che ne gestisce l&#39;attivazione automatica &egrave; uno dei tanti presenti, non mancano quelli per il parcheggio &ndash; all&#39;anteriore e al posteriore con, in aggiunta, la telecamera per la retromarcia -. Blind Spot Monitor, avviso di uscita involontaria dalla corsia di marcia, Rear Cross Path Detection (rileva veicoli in avvicinamento in fase di manovra), cruise control adattivo e frenata automatica con rilevamento dei pedoni, fanno tutti parte del corredo di serie.    Il Cuore Sportivo apprezzer&agrave; maggiormente le sospensioni attive e il differenziale posteriore autobloccante, ausili centrali nella dinamica di marcia. Alla praticit&agrave; d&#39;uso, invece, si rivolge il portellone posteriore automatico, le luci di cortesia installate sulle maniglie esterne, l&#39;accesso senza chiavi a bordo, dove l&#39;ambiente accoglie nei toni del nero, rivestimenti in pelle e inserti in alluminio: dalla plancia alla pedaliera, fino alle palette del cambio automatico. Le sedute sono riscaldate e regolabili elettricamente a 6 vie, compresa quella dei fianchetti, per cucirsi addosso Stelvio Sport Edition.  Ovviamente immancabile l&#39;infotainment di riferimento, con schermo da 8,8 pollici, navigatore 3D, servizi connessi, connettivit&agrave; Apple CarPlay e Android Auto. 

Quadrifoglio a parte &egrave; l&#39;allestimento Sport Edition a occupare il posto pi&ugrave; alto nel listino del suv. Proposto esclusivamente con motore turbodiesel 2.2 litri, sviluppa la dotazione di serie della versione Executive.

Alfa Romeo Stelvio Sport Edition, l&#39;ultimo tornante prima della vetta

Servirebbe l&#39;etichetta &ldquo;Maneggiare con cura&rdquo;, tanto affilata ed estrema pu&ograve; essere Alfa Romeo 4C. D&#39;obbligo, l&#39;avvertimento, con Pogea Nemesis. Prima mondiale a Top Marques, accanto a FPlus Corsa, prestazioni elaborate nel formato Cavallino. Rivolta da cima a fondo la coup&eacute; di Arese, il tuner tedesco, per estrarre una supercar apprezzabile a fondo solo in pista. Il turbo benzina da 1.750 cc si applica in palestra, si irrobustisce, guadagna massa muscolare, che significa un incremento della cilindrata a 2 litri. Gli esercizi aerobici migliorano la respirazione, ora con un turbocompressore Garrett GTC Gen2 con valvola wastegate esterna.  Aspirazione e scarico adottano valvole dal diametro maggiorato, la distribuzione registra un profilo modificato delle camme, in una testata che &egrave; forgiata e lavorata da macchine CNC, come l&#39;albero motore. Una pompa del carburante ad alta pressione &egrave; il cibo proteico necessario alla dieta tutta cavalli e prestazioni. Pistoni e bielle forgiati completano il quadro di un incremento della tenuta degli organi meccanici, necessario per supportare le sollecitazioni frutto dei 477 cavalli e 535 Nm di coppia motrice. L&#39;incremento &egrave; sostanziale, dai 240 cavalli e 350 Nm di serie.  Modifiche che si riflettono sulla trasmissione, ora con frizione ceramica e una diversa logica di funzionamento del cambio doppia frizione e sull&#39;assetto, regolabile e con elementi firmati KW. Non restano esclusi i liquidi vitali dall&#39;elaborazione, o meglio: l&#39;abbattimento delle temperature d&#39;esercizio, ottenuto da un miglior raffreddamento destinato ai radiatori del propulsore e del cambio.  La sintesi, prima di raccontare quella visiva, &egrave; nei numeri: 308 km/h di velocit&agrave; massima (+50 km/h su 4C Coup&eacute;), 3&rdquo;6 da zero a cento orari (-0&rdquo;9). I cinque esemplari di Pogea Nemesis &ndash; uno gi&agrave; prenotato da un cliente australiano &ndash; vestono in fibra di carbonio ultraleggera, l&#39;intera carrozzeria color Stealth grey effetto perla opaco &egrave; in composito realizzato da Pogea Racing, con accorgimenti aerodinamici dal frontale al posteriore, dalla fascia paraurti e un nuovo splitter, alle minigonne, le soglie sottoporta, l&#39;ala posteriore regolabile (sostenuta da supporti in alluminio) e la cover a lamelle che rimpiazza il classico lunotto e integra due condotti dinamici.  Passano quasi nell&#39;ombra altre novit&agrave;, dagli sfoghi d&#39;aria dietro le ruote posteriori, ai cerchi forgiati da 18 e 19 pollici, al diverso estrattore, proseguendo con i terminali di scarico in carbonio e l&#39;impianto frenante ottimizzato nelle tubazioni e nei materiali delle pastiglie. A bordo, materiali quali pelle, Alcantara e fibra di carbonio completano una cura sartoriale. 

Pogea sviluppa un progetto estremo, su base Alfa Romeo 4C Coup&eacute;. La totale elaborazione del motore, dalla cubatura incrementata a 2 litri, porta a 477 cavalli. Solo 5 esemplari, prima mondiale a Top Marques

Pogea Nemesis, forti emozioni per il cuore sportivo 4C

Meno di due mesi al 1&deg; giugno, ma i rumors relativi ad Alfa Romeo impazzano. Come ribadito Sergio Marchionne in occasione dell&rsquo;annuncio dello scorporo di Magneti Marelli da FCA, il business plan 2018-2022 indicher&agrave; gli obiettivi e i progetti del Gruppo.  Il Biscione &egrave; al centro di molte voci. La pi&ugrave; insistente, rilanciata da Autocar con dovizia di particolari riguarda la primogenita del nuovo corso. Giulia Coup&eacute; sarebbe in rampa di lancio. Indicata da Auto pi&ugrave; di un anno fa come modello nei piani (nel febbraio 2017 come Giulia Sprint) la versione a due porte e ancora pi&ugrave; sportiva nata dalla piattaforma Giorgio starebbe per arrivare.  Candidandosi ad Alfa Romeo stradale pi&ugrave; potente. Grazie ad una iniezione di tecnologia da F1. Giulia Coup&eacute; Quadrifoglio infatti dovrebbe aumentare la potenza del 2.9 V6 di origine Ferrari da Giulia berlina e Stelvio. Il segreto ovviamente sta nel powetrain ibrido, eredit&agrave; dell&rsquo;HY-KERS presente su La Ferrari. Il sistema di recupero di energia (ERS) innalzerebbe la potenza a oltre 640 cavalli. A livello di una Lamborghini Huracan Performante, per intendersi.  Oltre alla vettura di punta l&rsquo;elettrificazione dovrebbe riguardare anche il 2 litri benzina. Da 280 cavalli dovrebbe aumentare la potenza del sistema (ibrido) a oltre 340 cavalli. L&rsquo;ipotesi &egrave; il ritorno di altri nomi storici, appunto Sprint o l&rsquo;evocativo GTV. Pi&ugrave; leggera, con tetto spiovente all&rsquo;anteriore: le ipotesi si sprecano. Sar&agrave; dura aspettare pi&ugrave; di cinquanta giorni &hellip; 

Secondo Autocart la versione sportiva a due porte potrebbe essere annunciata il 1&deg; giugno e arrivare nel 2019

Alfa Giulia Coup&eacute;, ipotesi Quadrifoglio da 640 cavalli

Alfa Romeo e Nurburgring, 80 anni di imprese e trionfi. Il Biscione ha scritto pagine epiche nell&#39;Inferno Verde e negli ultimi mesi ha piazzato anche un paio di record.  Il&nbsp;Museo Storico Alfa Romeo&nbsp;di Arese celebra il mito con &ldquo;N&uuml;rburgring Records&ldquo;.&nbsp;In mostra le auto recenti che hanno ottenuto i migliori risultati nelle rispettive categorie. A cominciare da Stelvio. Che nel settembre 2017 si &egrave; aggiudicato il titolo di SUV pi&ugrave; veloce del mondo.&nbsp;  Tazio. Su tutte l&#39;impresa di&nbsp;Alfa Romeo, diretta da Enzo Ferrari, con Tazio Nuvolari alla guida di una P3, che sconfisse con una prodigiosa rimonta le Mercedes e le Auto Union che avrebbero dovuto trionfare davanti ad Hitler. Una storia indelebile, il 28 luglio 1935, su 22 giri dell&#39;allora circuito per un totale di 502 chilometri.  La storia &egrave; proseguita con&nbsp;Giulia Sprint GTA di Andrea De Adamich&nbsp;che nel 1966 port&ograve; per la prima volta il tempo di una Turismo di soli&nbsp;1570&nbsp;cc sotto i&nbsp;10&nbsp;minuti.&nbsp;Fino alla straordinaria vittoria di Larini che nel 1993&nbsp;vinse &nbsp;il&nbsp;DTM&nbsp;grazie proprio alle curve del N&uuml;rburgring. Altro successo epico davanti ai colossi tedeschi.  Un itinerario all&rsquo;interno del museo collega idealmente i record odierni a quelli della storia Alfa Romeo. Dalla vittoria di Rudolf Caracciola nel 1932 con una Gran Premio Tipo B poco pi&ugrave; che debuttante e gi&agrave; imbattibile.  L&#39;ultimo guizzo &egrave; stato quello di Stelvio Quadrifoglio, che &nbsp;ha percorso gli oltre 20 chilometri dell&#39;&quot;Anello nord&quot; nel tempo record di 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi. &nbsp;Ci sono Giulia Quadrifoglio anche con cambio manuale che ha chiuso il giro in 7&prime;39&rdquo; nel settembre 2015. E Giulia Quadrifoglio con cambio automatico ad otto rapporti che ha girato al N&uuml;rburgring in 7&prime;32&quot;. Ela 4C nella versione sperimentale che ha segnato il tempo di 8&rsquo;04&rdquo; nel 2013. Performance record tra le vetture con potenze inferiori ai 250 cavalli.&nbsp;  Poi &nbsp;le due serie speciali a tiratura limitata N&uuml;rburgring Edition &ndash; Stelvio Quadrifoglio &ldquo;Nring&rdquo; e Giulia Quadrifoglio &ldquo;Nring&rdquo; &ndash; dedicate al circuito e celebrative dei record conseguiti nelle rispettive categorie.&nbsp; 

Al Museo Storico di Arese una mostra che ripercorre, da Nuvolari a Stelvio Quadrifoglio, le performance del Biscione nell&#39;Inferno Verde

Alfa Romeo, al Museo di Arese le imprese e i trionfi al Ring

Alfa Romeo Giulia e Stelvio Nero Edizione, la berlina e il SUV del Biscione sono stati presentati con un allestimento &ldquo;cattivo&rdquo; al Salone di New York.  Esclusivo, almeno per il momento, per il mercato USA, Nero Edizione &egrave; dedicato alle versioni spinte dal quattro cilindri 2.0 litri turbo benzina, che eroga 280 cavalli e 400 Nm di coppia. Il propulsore abbinato con cambio automatico a otto marce e trazione integrale Q4 (in Italia quello di Giulia Veloce).  Un pack speciale, dove spicca il color nero, chiamato in questa tonalit&agrave; Dark Miron (viene da paragonarlo, per l&rsquo;assonanza a Darth Vader &hellip;).  Il trilobo Alfa, i cerchi in lega da 19 pollici su Giulia e da 20&rdquo; su Stelvio, i terminali di scarico, le calotte degli specchi, il badge, le cornici dei fanali e tanti altri elementi sono in Dark Miron. Non passano inosservati.  La differenziazione sta nelle pinze freno, che possono essere scelte di colore giallo, rosso o nero. Non &egrave; stata certo una novit&agrave; epocale, ma una personalizzazione invitante. Per avere novit&agrave; &ldquo;pesanti&rdquo; bisogner&agrave; aspettare le parole di Sergio Marchionne il 1&deg; Giugno. 

Al Salone di New York &egrave; stato presentato un package speciale per le 2.0 turbo 280 cv

Nero Edizione, il lato oscuro di Alfa Giulia e Stelvio

Al Salone di Ginevra ha orgogliosamente trasformato la prestazione record al Nurburgring in un&#39;edizione speciale della Quadrifoglio. Un&#39;altra limited edition, con diverse pretese, &egrave; in arrivo in casa Alfa Romeo Giulia. Tech Edition verr&agrave; proposta in abbinamento a due motorizzazioni, il turbodiesel 2.2 litri 150 cavalli con cambio manuale far&agrave; il prezzo d&#39;attacco, a 32.500 euro, in un&#39;offerta completata dalla variante con trasmissione automatica 8 marce e dal Turbo benzina 2 litri da 200 cavalli, esclusivamente con cambio automatico.  Un listino aggressivo, per contenuti di serie che non rinunciano alla presenza dei cerchi da 18 pollici bruniti, n&eacute; ai gruppi ottici anteriori Bi-Xenon. Sono tra le personalizzazioni dell&#39;edizione speciale, protagonista del porte aperte nei week end del 17 e del 24 marzo.  Giulia Tech Edition propone anche la pedaliera in alluminio e il sistema Alfa Connect nella declinazione con schermo da 6,5 pollici, completo della connettivit&agrave; Android Auto e Apple CarPlay, nonch&eacute; dell&#39;impianto audio con 8 altoparlanti. Un corredo inclusivo dei sistemi di assistenza alla guida quali la frenata automatica d&#39;emergenza, l&#39;avviso di rischio collisione e quello dell&#39;uscita involontaria dalla corsia.  Al lato &ldquo;pratico&rdquo; dell&#39;utilizzo quotidiano guarda il divano posteriore con schienali abbattibili 40:20:40 e poggiabraccio integrato, presenti anche il retrovisore elettrocromico, i sensori di parcheggio posteriori e il cruise control. 

Un listino da 32.500 euro con motore Diesel 150 cv o Turbo benzina 200 cv:&nbsp;ampiamente al di sotto del prezzo d&#39;attacco della gamma classica

Alfa Romeo Giulia Tech Edition: limited con sforbiciata al prezzo

Alfa Romeo ha preparato alcuni regali in anticipo per i suoi 108 anni, che compir&agrave; il 24 giugno prossimo. Al Salone di Ginevra presenter&agrave; alcune serie speciali e limitate proprio tale numerazione.  Su tutte lw&nbsp;Quadrifoglio Nurburgring Edition&nbsp;- abbreviate in&nbsp;NRING&nbsp;- di Stelvio e Giulia.&nbsp;Realizzate in 108 esemplari per modello. E omaggio ai&nbsp;record ottenuti nell&rsquo;Inferno Verde dal SUV (7&rsquo;51&rdquo;7) e dalla berlina (7&rsquo;32&rdquo;00).  Il bagaglio tecnico di base non non cambia rispetto a Stelvio Quadrifoglio e Giulia Quadrifoglio. Si distinguono per il badge &quot;NRING&rdquo; numerato nell&#39;inserto della plancia in fibra di carbonio, e l&#39;inedita livrea Grigio Circuito. Di serie i freni carbo-ceramici, i sedili sportivi Sparco con cuciture rosse e guscio in carbonio, il pomello del cambio automatico con inserto in carbonio, come il volante, che &egrave; in pelle e Alcantara.&nbsp;Lo scudetto anteriore e le calotte degli specchi retrovisori sono in fibra di carbonio, cos&igrave; come gli inserti sulle minigonne. E ancora i cristalli privacy, l&#39;Adaptive Cruise Control, il pacchetto audio Harman Kardon, il sistema infotainment Alfa Connect 3D Nav con schermo da 8,8&#39;&#39;, Apple CarPlay e Android Auto e DAB. Su Giulia debutta il tetto in carbonio a vista. Per entrambe, tappetini dedicati con logo rosso in evidenza.  Novit&agrave; per la&nbsp;Stelvio&nbsp;&quot;umana&quot; in allestimento Super: esordisce il Pack Performance, che comprende le sospensioni attive Alfa Active Suspension, disponibili anche singolarmente come optional, il differenziale posteriore meccanico autobloccante e le palette cambio in alluminio. E&rsquo; disponibile anche un nuovo rivestimento in pelle per plancia e pannelli porta. Che rende pi&ugrave; eleganti gli interni.  Esordisce&nbsp;Alfa Romeo Giulia Veloce Ti, equipaggiata con il propulsore turbo a benzina da 280 CV abbinato al cambio automatico a 8 rapporti e alla trazione integrale Q4. &quot;Turismo internazionale&quot; significa il cielo nero, la plancia rivestita in pelle con inserti in carbonio, i sedili in pelle e Alcantara con cuciture nere e numerosi dettagli in carbonio, come i battitacco retroilluminati con logo Alfa Romeo, la &quot;V&quot; del trilobo, l&#39;inserto del pomello cambio, e le calotte degli specchietti retrovisori.  Di derivazione Quadrifoglio, invece, le minigonne con inserto in carbonio e lo spoiler posteriore. E ancora i sportivit&agrave; anche i cerchi in lega da 19&quot; bruniti, con design a 5 fori. Tra le razze, le pinze freno rosse. Di serie Alfa Connect 3D NAV con schermo da 8,8&quot;, Apple CarPlay e Android Auto e DAB, l&#39;adaptive cruise control i cristalli privacy ed il pacchetto audio Harman Kardon. In sostanza diventa l&#39;anello di congiunzione tra Giulia e Giulia Quadrifoglio.  Supercar tascabile in serie speciale. La&nbsp;4C &egrave; disponibile come&nbsp;&quot;Competizione&quot; e &quot;Italia&quot;. Ma sempre in&nbsp;108 esemplari.&nbsp;  4C Coup&eacute; &ldquo;Competizione&rdquo; si mostra in tinta Grigio Vesuvio Opaco, abbinata alla livrea appositamente studiata per questa configurazione (che ogni cliente potr&agrave; decidere se adottare o meno). In carbonio sono, oltre alla scocca, tetto, spoiler posteriore, calotte specchi, presa d&#39;aria laterale e mascherina dei fari. I cerchi sono a cinque fori da 18&quot; all&#39;anteriore e 19&quot; al posteriore con trattamento scuro, le pinze dei freni rosse e lo scarico centrale Akrapovic in titanio con funzione dual mode e cornice anch&#39;essa in carbonio. L&rsquo;abitacolo propone sedili in pelle e microfibra con cuciture rosse, cosi come il volante sportivo. Poi la targhetta numerata sul tunnel centrale e l&#39;inserto plancia in alluminio con grafica &quot;Competizione&quot;. Per mantenere l&#39;identit&agrave;.  4C Spider &quot;Italia&quot;&nbsp;esibisce uno sgargiante Blu Misano, esclusivo dei 108 esemplari serie limitata. Dotata di i cerchi a cinque fori di misura asimmetrica, 18&quot; all&#39;anteriore e 19&quot; al posteriore, e le pinze freno gialle. Come le cuciture di sedili, plancia, volante e pannelli porta. La fiancata mostra lo sticker tricolore. Di serie il doppio scarico Akrapovic centrale in titanio con funzione dual mode e cornice in carbonio. E anche l&#39;impianto Hi-Fi Alpine, con subwoofer, la targhetta numerata sul tunnel centrale e l&#39;inserto plancia in alluminio con grafica specifica. Che a cielo aperto pu&ograve; sbirciare anche qualche curioso. 

Le Quadrifoglio NRING in 108 esemplari a modello per celebrare il compleanno del Biscione. Arrivano Giulia Veloce TI e serie speciali per 4C.

Alfa Romeo, autocelebrazione con Stelvio e Giulia Nurburgring Edition

L&#39;Alfa Romeo Giulietta si far&agrave;. La compatta del Biscione, sul mercato dal 2010, avr&agrave; una nuova generazione. Non a brevissimo termine, perch&egrave; prima &egrave; in scaletta il SUV a sette posti ibrido, ma la segmento C sportiveggiante avr&agrave; un futuro.  Lo ha chiaramente lasciato intuire&nbsp;Roberto Fedeli, Chief Technical Officer di Alfa Romeo e Maserati nelle dichiarazioni rilasciate ad Autoexpress. Parole, che lasciano molte porte aperte.&nbsp;&quot;Per completare la gamma Alfa Romeo abbiamo bisogno di un altro paio di prodotti importanti. Ovvero qualcosa nel segmento C e ovviamente un modello sportivo, un prodotto molto sportivo&quot;. Posto che la seconda vettura sar&agrave; la seconda generazione dell&#39;Alfa Romeo 4C, l&#39;identikit della prima pare altrettanto chiaro.  La piattaforma. Sar&agrave; una Giorgio &quot;accorciata&quot; a quanto pare. Confermando il fatto che la gamma futura sar&agrave; a trazione posteriore, o integrale. Il nodo resta la profittabilit&agrave; della nuova Giulietta. Che sino ad oggi &egrave; stato un prodotto vincente sul mercato locale, Italia, al massimo qualche zona dell&#39;Europa, ma non globale. Ci&ograve; rappresenterebbe una zavorra per raggiungere i profitti cui Alfa Romeo &egrave; chiamata nei prossimi anni.  La seconda serie della&nbsp;Giulietta dovrebbe quindi far parte del piano quinquennale che Marchionne annuncer&agrave; nei prossimi mesi: presumibilmente dovrebbe arrivare sul mercato nel 2020. Il 2018 sar&agrave; l&#39;ultimo anno con il manager alla guida di FCA&nbsp;dopo 15, che hanno portato grandi cambiamenti. L&#39;occasione sar&agrave;&nbsp;Investor Day previsto per il primo semestre. Si sapr&agrave; molto di pi&ugrave; della nuova Giulietta e del futuro di Alfa Romeo. 

La compatta del segmento C, secondo il Chief Technical Officer Fedeli, dovrebbe essere uno dei pilastri della nuova gamma

Alfa Romeo, una nuova Giulietta si affaccia al balcone?

        Con il Tech e il Carbon, il totale di pacchetti di personalizzazione abbinabili ad Alfa Romeo Mito sale a 8. Soluzioni valide per caratterizzare l&rsquo;utilitaria e ottenere vantaggi rispetto alla singola scelta degli accessori. Disponibile su tutte le versioni della MiTo, il pack Tech &egrave; offerto a 1.350 euro in abbinamento all&rsquo;allestimento base, 1.100 euro se accoppiato alle versioni Super o Veloce. Significa un risparmio del 22 e del 24% rispettivamente sulla selezione dei singoli optional, ovvero, l&rsquo;infotainment Alfa Connect con schermo da 7 pollici, radio DAB Alpine compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, presa HDMI e presa USB sul tunnel centrale, oltre a una presa da 12v nel bagagliaio. Il pacchetto include anche la telecamera di retromarcia e vincola all&rsquo;aggiunta dei sensori di parcheggio posteriori. Meramente stilistico &egrave; il pack Carbon, proposto a 600 euro e un vantaggio per il cliente del 34%. Il carbon look interessa la calandra, la finitura delle calotte degli specchietti e dei proiettori anteriori, mentre le cornici, gli inserti accanto ai fendinebbia e le maniglie sono proposte in tinta antracite lucido. Esteriormente cambia il paraurti posteriore, dai tratti pi&ugrave; sportivi e con terminale di scarico cromato. Alfa, i modelli in arrivo fino al 2022 All&rsquo;interno, l&rsquo;ambiente accosta al cielo dell&rsquo;abitacolo nero il trattamento dal look simil-carbonio su plancia e pannelli delle portiere.&nbsp; LA GAMMA ALFA ROMEO E IL LISTINO PREZZI       

Entrambi offrono un buon risparmio rispetto alla scelta dei singoli optional. Pack Techno ricco di multimedialit&agrave;, tra radio DAB, Alfa Connect e telecamera posteriore. Pack Carbon per lo stile

Alfa Romeo Mito, arrivano i pack Techno e Carbon

Alfa Romeo Giulia Business, ecco la berlina sportiva &quot;tranquilla&quot;. E&#39; disponibile a listino la versione col 2.2 diesel in alluminio con potenza da 136 cavalli. E con una coppia da 380 Nm a partire da 1.500 giri. Meno potente ed esuberante, ma si rif&agrave; a come prezzo, che parte da 36.550 euro.  Una quotazione concorrenziale, anche perch&egrave; abbinata al&nbsp;cambio manuale sei marce. Che porta a un calo delle prestazioni, in ogni modo non clamoroso. La velocit&agrave; massima &egrave; di&nbsp;210 km/h, l&#39;accelerazione da 0 a 100&nbsp;si completa in&nbsp;9&quot;7. Sono 14 cavalli in meno, a parit&agrave; di motore rispetto alla versione da 150 cavalli. Poi ci sono quella da 180 e la&nbsp;Veloce da 210 cv, con ben 74 cv in pi&ugrave;, il cambio automatico e la trazione integrale. Ma servono&nbsp;51.050 euro, una seconda macccina in pi&ugrave; in pratica.  Rimane un&#39;auto&nbsp;leggera&nbsp;per la sua classe,&nbsp;1374&nbsp;kg (e qui il cambio automatico aiuta) e la percorrenza media dichiarata &egrave; di&nbsp;23,8 km/litro&nbsp;(consumo&nbsp;di 4,2 litri/100 km).  Ma &egrave; la&nbsp;dotazione&nbsp;che &egrave; buona per una motorizzazione &quot;base&quot;. L&#39;allestimento&nbsp;Business, pensato per le&nbsp;flotte&nbsp;aziendali, &egrave; interessante anche per i&nbsp;privati. Con&nbsp;frenata automatica d&rsquo;emergenza con riconoscimento dei pedoni, sensore parcheggio posteriori, volante in pelle. E ancora: cerchi in lega da 16&#39;&#39; a doppie razze, fari posteriori, lane Departure Warning (LDW), Alfa Connect Nav 6.5&#39;&#39; (Radio, Navigatore, Mp3, aux-in, Bluetooth), ingressi USB e Aux-in e climatizzatore automatico bi-zona.  ALFA ROMEO GIULIA, IL LISTINO COMPLETO 

Prezzo da 36.550 euro, con cambio manuale. Meno potente, ma accessoriata e pi&ugrave; abbordabile

Alfa Romeo Giulia Business, arriva il diesel da 136 cavalli

Cura al carbonio per Alfa Romeo 4C. La prescrive Romeo Ferraris e, per un&rsquo;alimentazione completa, all&rsquo;estetica abbina un trattamento proteico fatto di elettronica rivista, assetto migliorato, turbocompressore pi&ugrave; efficiente e scarico (catalizzato) dal sound ancor pi&ugrave; esaltante. L&rsquo;elaborazione della coup&eacute; e spider del Biscione sfoggia cornici in fibra di carbonio intorno ai fari anteriori, rimpiazza il logo con quello dell&rsquo;azienda di Opera e sul trilobe la V &ndash; ripresa da Alfa Romeo Giulia - segue la personalizzazione di altri elementi, come i profili esterni a mo&rsquo; di splitter e le calotte degli specchi.  In bella evidenza anche le lame e la cornice intorno alla presa d&rsquo;aria davanti alle ruote posteriori, il nolder sul cofano motore sottolineato, un nuovo estrattore, scarichi accentrati e dal diametro maggiorato dei terminali, ogive portafari abbinate a sfoghi d&rsquo;aria dal vano motore di chiara ispirazione Ferrari 488 GTB. Forse &egrave; il dettaglio che meno si integra con il volume posteriore della 4C e le proporzioni compatte.      Dal look alla sostanza, per scoprire la centralina Bosch elaborata con un software firmato Romeo Ferraris, in grado di incrementare potenza e coppia e operare con un turbocompressore modificato. Dai 240 cavalli del quattro in linea turbo benzina 1750 cc si sale a quota 300 cavalli e dai 350 Nm di serie ai 395 Nm, espressi a 3.500 giri/min. Nuova forza che si traduce in prestazioni: 2 decimi pi&ugrave; rapida, la 4C Romeo Ferrari sullo zero-cento, dove bastano 4&rdquo;3. Pi&ugrave; 10 km/h di velocit&agrave; massima, per correre &ndash; dove consentito &ndash; fino a 270 km/h.  Alfa Romeo 4C: la prova  L&rsquo;affinamento delle doti dinamiche ha visto il tuner intervenire sull&rsquo;assetto. L&rsquo;ampliamento delle carreggiate vale 26 millimetri all&rsquo;avantreno e 40 al retrotreno, per un&rsquo;altezza da terra ridotta di 23 millimetri e registrabile intervenendo sulle sospensioni regolabili, anche in compressione ed estensione. Tra le caratteristiche tipiche dell&rsquo;Alfa Romeo 4C, la tendenza a copiare all&rsquo;eccesso l&rsquo;andamento del manto stradale, con fenomeni di serpeggiamento alle alte velocit&agrave; ai quali Ferraris ha rivolto l&rsquo;attenzione, variando l&rsquo;angolo di incidenza (caster), da 1,5 a 3,5 gradi, un incremento che vale stabilit&agrave;.  LA GAMMA ALFA ROMEO E IL LISTINO PREZZI 

Il tuning interviene sul look con una serie di elementi in fibra di carbonio a vista. Nuova elettronica, scarico, turbocompressore e sospensioni: regolabili a 2 vie e un caster incrementato

Alfa Romeo 4C, Romeo Ferraris regala cavalli e stabilit&agrave;

Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio &egrave; sul mercato.&nbsp;Il SUV pi&ugrave; veloce del mondo&nbsp;&egrave; a listino. Il prezzo &egrave; di 95.000 euro. E ha le prestazioni ufficiali.&nbsp;L&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h della Stelvio Quadrifoglio &egrave; di 3&Prime;8&nbsp;ovvero, un decimo in meno della Giulia Quadrifoglio.&nbsp;Meglio della Porsche Cayenne, che dotata dl 4.0 V8 turbo si ferma a 4,1 s (3,9 s con Performance Start) e ha un prezzo di partenza di 146.000 euro, il 50% in pi&ugrave;.  Rispetto alle altre Stelvio &egrave; decisamente pi&ugrave; aggressiva. Spiccano gli sfoghi strutturali per il passaggio dell&rsquo;aria dall&rsquo;interno verso l&rsquo;esterno del vano motore. E anche le prese d&rsquo;aria laterali per lasciar raffreddare gli intercooler. Non manca la minigonna sportiva e i possenti archi passaruota, tutti&nbsp; in tinta&nbsp; carrozzeria. Notevoli i quattro terminali di scarico e la &ldquo;coda tronca&rdquo;.&nbsp;Un omaggio alla tradizione Alfa Romeo. L&rsquo;abitacolo presenta materiali pregiati: fibra di carbonio, pelle e Alcantara. In linea con la vocazione della Quadrifoglio.&nbsp;  Massime prestazione grazie al rapporto peso/potenza  Gran parte del merito delle performance ovviamemte 2.9 V6 Bi-Turbo benzina in alluminio e ispirato da tecnologie e competenze tecniche Ferrari. Capace di erogare 510 cavalli di potenza massima a 6.500 giri. Sviluppa una coppia massima di 600 Nm &nbsp;tra i 2.500 e i 5.000 giti. C&rsquo;&egrave; sempre l&rsquo;eccezionale cambio automatico ZF a otto marce. Raffinato&nbsp;con calibrazione specifica, che consente cambiate in 150 millisecondi in modalit&agrave; di guida Race. Anche la velocit&agrave; massima di 283 km/h &egrave; la pi&ugrave; elevata della categoria. Con un peso a secco di 1.830 kg, il modello vanta il miglior rapporto peso/potenza della categoria (3,6 kg/CV) e la migliore potenza specifica (176 CV/litro). Oboettivi&nbsp;raggiunti grazie all&rsquo;utilizzo di materiali ultraleggeri. Soprattutto la fibra di carbonio per l&rsquo;albero di trasmissione e l&rsquo;alluminio per motore, sospensioni, freni, porte, passaruota, cofano e portellone posteriore. Dettagli che possono fare la differenza.  La trazione Q4  Rispetto alla Giulia Quadrifoglio c&#39;&egrave; una discriminante importante. Oltre alla stazza, rispetto alla berlina per la prima volta il 2.9 V6 &egrave; abbinato al sistema di trazione integrale Q4. E&rsquo; stato laborioso ottentere&nbsp;il massimo per prestazioni, motricit&agrave;, piacere di guida e sicurezza. Ma il risultato &egrave; arrivato. In condizioni normali, il sistema Q4 trasferisce il 100% della coppia all&rsquo;assale posteriore. All&rsquo;approssimarsi del limite di aderenza delle ruote, il sistema trasmette in tempo reale fino al 50% della coppia motrice all&rsquo;assale anteriore attraverso un transfer case. per avere la massima resa.    V6 cattivo, ma efficiente  Il &quot;motorone&quot; &egrave; dotato del sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico e alla funzione &ldquo;sailing&rdquo;, disponibile in modalit&agrave; di guida Advanced Efficiency. Ovviamente sono di serie le leve del cambio in alluminio ricavato dal pieno, solidali al piantone di sterzo. Ci sono di serie l&rsquo;unit&agrave; di controllo Alfa&nbsp;Chassis Domain Control, che coordina tutta l&rsquo;elettronica di bordo,&nbsp;e il differenziale Alfa&nbsp;Active Torque Vectoring, che&nbsp;ottimizza la motricit&agrave;. Le due frizioni, a controllo elettronico contenute nel differenziale posteriore, consentono di controllare separatamente la coppia per ciascuna ruota. In questo modo, la trasmissione della potenza a terra &egrave; sempre ottimale anche in situazioni di guida al limite. E rende quelle normale molto pi&ugrave; semplice.  Ancorata a terra  La Stelvio Quadrifoglio, come gli altri modelli realizzati sulla piattaforma Giorgio, su strada fa la differenza anche col comparto sterz-sospensioni. Per l&rsquo;avantreno &egrave; stata scelta la sospensione a quadrilateri sovrapposti con asse di sterzo semi-virtuale, che ottimizza l&rsquo;effetto filtrante e consente di sterzare in modo rapido e preciso.&nbsp;Il retrotreno presenta la soluzione Multilink a quattro bracci e mezzo &ndash; brevetto Alfa Romeo &ndash; che assicura contemporaneamente&nbsp; prestazioni, piacere di guida e comfort. Alfa Active Suspension&nbsp;&egrave; un sistema di controllo attivo e continuo delle sospensioni e degli ammortizzatori che permette di ridurre le oscillazioni del corpo vettura in tutte le condizioni di guida.&nbsp;La guida &egrave; sempre molto precisa grazie al rapporto di sterzo &ndash; sempre eccezionale &ndash; pi&ugrave; diretto sul mercato: 12,1. Un vero punto di forza,  Ma c&#39;&egrave; anche l&#39;Integrated Brake System (IBS), il sistema elettromeccanico che combina il controllo di stabilit&agrave; con il tradizionale servofreno. A richiesta, successivamente al lancio, sar&agrave; &nbsp;possibile dotare Stelvio Quadrifoglio di dischi freno carbo-ceramici. Un optional quasi &quot;dovuto&quot; data l&#39;esuberanza.  Finalmente&nbsp;Apple CarPlay e Android Auto  C&#39;&egrave;il sistema infotainment Connect 8,8&Prime; con funzione di navigazione 3D che finalemnte &nbsp;integra Apple CarPlay e Android Auto, le tecnologie sviluppate rispettivamente da Apple e Google per replicare l&rsquo;ambiente del proprio smartphone sul display di bordo. Una lacuna colmata, era ora. 

Il super SUV del Biscione arriva finalmente sul mercato: velocit&agrave; massima di 283 km/h, scatto 0-100 in 3&quot;8 e prezzo da 95 mila euro

Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, scatto e prezzo da supersportiva

Alfa Romeo G1, andr&agrave; all&rsquo;asta l&rsquo;ultimo esemplare della madre di tutte&nbsp;supercar. Unico sopravvissuto di 52 prodotti. Di certo sar&agrave; oggetto dell&rsquo;interesse dei collezionisti a gennaio 2018: sarebbe un bellissimo pezzo per il Museo Storico di Alfa Romeo di Arese. Sar&agrave; battuto presso un&#39;asta&nbsp;RM Sotheby&rsquo;s. L&#39;Alfa Romeo G1 &egrave; stata costruita tra il 1921 e il 1922&nbsp;ed &egrave; stata la prima Alfa stradale a montare un motore sei cilindri (in linea).  Altri tempi davvero, quasi un secolo fa. La cilindrata &egrave; di 6,3 litri, la potenza di 70 cavalli, la velocit&agrave; massima di 120 km/h. Un bolide per quei tempi, che in Italia non fu venduto a causa dell&rsquo;alta tassazione. Della serie corsi e ricorsi storici.  L&#39;ultimo modello esistente ha il numero di telaio 6018. Non risultano altre Alfa Romeo G1. Anche perch&egrave; sarebbe facile rintracciarle: tutte furono vendute in Australia. Questa fantastica sopravvissuta &egrave; stata oggetto di due restauri. Arriva a 1,5 milioni di dollari la quotazione stimata per questa bellezza senza tempo. 

L&#39;ultimo esemplare esistente del modello realizzato all&#39;inizio degli anni Venti sar&agrave; battuto a gennaio 2018: valutazione di 1,5 milioni di dollari

Alfa Romeo G1, all&#39;asta la madre di tutte le supercar

Alfa Romeo deve ancora sfondare in America. Ma negli USA la Giulia, oltre ai riconoscimenti per design e grandi qualit&agrave; di guida, ha appena ricevuto un attestato molto importante per la sicurezza.  La berlina sportiva del Biscione infatti &egrave; stata accreditata del massimo punteggio nei crash test dell&#39;autorevole&nbsp;Insurance Institute for Highway Safety (IIHS). Ovvero il&nbsp;di &quot;Top Safety Pick +&quot;. Di fatto, una certificazione di eccellenza, che conferma la qualit&agrave; del progetto. E che in un mercato dove la tutela del consumatore &egrave; sacra, potrebbe avere un effetto positivo.    Gli sforzi sono stati ripagati: giova infatti ricordare che lo sviluppo della Giulia sub&igrave; un rallentamento proprio per ottimizzare l&#39;auto per l&#39;efficienza nei crash test. Quel tempo &egrave; stato impiegato molto bene, come avevano gi&agrave; confermato i crash test Euro Ncap. Dove l&#39;italiana aveva ottenuto le cinque stelle, massimo riconoscimento anche in questo caso.  Per l&#39;IIHS l&#39;Alfa Giulia &egrave; allo stesso livello di Audi A4 e BMW Serie 3, mentre la Mercedes Classe C &egrave; al gradino di sotto, seppur a livelli molto alti.  In tutti i cinque tipi di test dell&#39;Insurance Institute for Highway Safety&nbsp;la Giulia ha conseguito risultati lusinghieri. Ora dovr&agrave;, assieme alla Stelvio, convincere il mercato. 

Il severo Insurance Institute for Highway Safety ha accreditato il massimo punteggio di &quot;Top Safety Pick +&quot;

Alfa Romeo Giulia al top nei crash test americani IIHS

Finalmente s&rsquo;&egrave; mostrata in azione. L&rsquo;Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio ha fatto il record al Nurburgring per i SUV. Promessa mantenuta, quasi un anno dal proclama di Marchionne. La versione pi&ugrave; potente, e attesa, dello sport utility del Biscione ha fermato il cronometro a 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi.  Prestazione da incorniciare. Lungo i 20,8 km della &ldquo;Nordschleife&rdquo;, con 172 curve (di cui 84 a destra e 88 a sinistra) la Stelvio Quadrifoglio ha fatto valere all&rsquo;abbinamento tra il sistema di trazione integrale Q4 e il motore di origine Ferrari 2.9 V6 Twin-Turbo da 510 CV. Ai quali si aggiungono il differenziale Torque Vectoring e lo Chassis Domain Control (CDC).  Ora Alfa detiene ha due record sul giro al Nurburgring. Con Giulia Quadrifoglio per la categoria quattro porte di serie, con 7 minuti e 32 secondi. E con Stelvio Quadrifoglio, per categoria SUV, che ha migliorato di otto secondi il precedente primato. Al volante in tutte e due le occasioni Fabio Francia.&nbsp;    Il V6 e il pacchetto speciale. Il 2.9 a iniezione diretta 24 valvole Twin-Turbo Intercooled, eroga 510 CV di potenza e 600 Nm. Ed &egrave; abbinato per la prima volta,al sistema di trazione integrale Q4, mentre il cambio automatico a otto marce ha una calibrazione specifica che consente cambiate in soli 150 millisecondi in modalit&agrave; Race. Il propulsore ha una struttura a 90&deg; compatta ed &egrave; stato disegnato al fine di mantenere basso il baricentro all&rsquo;interno del telaio.  La Stelvio Quadrifoglio ha il selettore Alfa DNA Pro con quattro modalit&agrave; di guida (inclusa la Race) e le sospensioni adattive Quadrifoglio. 

Ha fermato il cronometro a 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi: il debutto sul mercato &egrave; previsto per l&#39;inizio del 2018

Alfa Romeo