        Confermato il progetto di suv elettrico 7 posti (codice K1) da collocare in gamma al di sopra del Cayenne, Porsche ha indicato due importanti novit&agrave; di prodotto, termiche, in arrivo nei prossimi anni. Da un lato sar&agrave; coinvolta l'iconica 911, pronta a ricevere un'edizione firmata Porsche Manufaktur e personalizzata nello stile per evocare gli anni Settanta vissuti dalla noveundici. Dall'altro, arriver&agrave; una versione di punta che sposter&agrave; ulteriormente l'asticella delle prestazioni. Dalla GT2 RS Clubsport all'era ibrida? L'attesa &egrave; per il debutto della nuova 911 GT2 RS. I muletti di sviluppo sono stati immortalati al Nurburgring gi&agrave; nella primavera del 2024 e il prossimo anno potremmo scoprire come cambier&agrave; la proposta spinta dal motore 3.8 litri twin turbo. Era il 2021 quando l'edizione Clubsport 25, con pacchetto aerodinamico Manthey Racing, si proponeva sul mercato in tiratura ultra-limitata, 30 esemplari a 525 mila euro ciascuno, evoluzione del progetto presentato nel 2018.  Da quella base, forte di 700 cavalli, si andr&agrave; verso l'aggiornamento tecnico. La possibilit&agrave; che la nuova 911 GT2 RS abbia un motore elettrificato per esaltare le prestazioni &egrave; concreta. Se Porsche dovesse confermare la via dell'ibrido, allora potremmo accogliere una GT2 RS con turbo elettrificato, in grado di recuperare energia e azzerare il turbolag, oltre a sviluppare istantaneamente la massima pressione di sovralimentazione. Di pi&ugrave;: la presenza del turbo elettrico consentirebbe di adottare un turbocompressore pi&ugrave; grande, non dovendosi curare del ritardo di risposta ai bassi regimi. Macan termica, dai bozzetti di stile al mercato Il secondo fronte di novit&agrave; legate al prodotto di serie conferma l'intenzione della casa di Stoccarda di reintrodurre il suv Macan con motori termici e ibridi. Sar&agrave; una linea di prodotto diversa dal Macan elettrico e potrebbe esordire nel 2027, in un time to market inferiore ai 24 mesi. Allo stadio attuale Porsche ha confermato di aver realizzato i primi bozzetti di stile. Considerate le sinergie tecniche possibili con Audi, ovvero, l'impiego dell'architettura Premium Platform Combustion, al pari di quanto fatto sull'elettrico con Macan e Audi Q6 e-tron, potremmo essere a meno di 2 anni dal debutto del nuovo Macan benzina e ibrido. Porsche ha sofferto un 2024 negativo in Cina e scontato il rallentamento della domanda di auto elettriche di alta fascia e sportive specialmente nel Paese del Dragone. Scenari che hanno impattato sui risultati finanziari. La necessit&agrave; di continuare a sviluppare un'offerta termica &egrave; funzionale a stimolare la domanda ma richieder&agrave; investimenti ulteriori, che hanno inciso e incideranno sulle finanze del brand. Nel 2024, Porsche ha realizzato solo il 27% dei volumi di auto vendute globalmente con modelli elettrificati. In totale ha consegnato 310.718 auto, in calo del 3% rispetto alle 320.221 unit&agrave; del 2023 e subito un calo del 22,6% sui profitti, attestatisi a 5,6 miliardi di euro contro i 7,2 miliardi postati nel 2023. Il margine operativo &egrave; sceso al 14,1% contro il 18% del 2023.       

Il suv sar&agrave; un progetto diverso e parallelo al modello elettrico, quanto alla 911 c'&egrave; attesa per la versione di punta, GT2 RS che potrebbe accogliere una forma di ibrido tutta votata alle prestazioni

Porsche, voglia di termico e prestazioni: 911 GT2 RS e nuova Macan in arrivo

        La correzione di rotta annunciata da Porsche sull'offerta di modelli elettrici e termici non &egrave; priva di conseguenze. La casa di Stoccarda ha comunicato una spesa nel 2025 di 800 milioni di euro per il rinnovamento della gamma di modelli, con la reintroduzione di motorizzazioni termiche e ibride plug-in. Un piano prospettato gi&agrave; nel'ottobre del 2024, con riferimento specifico alla nuova Macan. Progettata per essere esclusivamente elettrica e con le precedente generazione termica ritirata dai mercati europei, prima del previsto, &nbsp;a causa della normativa sulla cybersecurity e l'impossibilit&agrave; di adeguare il modello, torner&agrave; prossimamente ad avere un'alternativa ibrida. La base tecnica potrebbe essere l'architettura PPC condivisa con Audi. Una possibilit&agrave; non ancora ufficializzata da Porsche.  Margini di profitto molto inferiori alle previsioni L'annuncio di costi per 800 milioni di euro e l'impatto sui margini operativi nel 2025 ha prodotto una reazione negativa dei mercati. In apertura delle contrattazioni in Borsa, a Francoforte, il titolo Porsche ha perso fino all'8%, per recuperare fino a un -5,5% nel pomeriggio. I margini di profitto 2025, comunicati da Porsche agli investitori, saranno tra il 10 e il 12%. Ben inferiori alle stime degli analisti, che attendevano un risultato del 14,8%.&nbsp; Porsche, scossa ai vertici, vacilla anche il CEO Blume? I risultati negativi di Porsche in Cina, dove nel 2024 ha perso il 28% dei volumi di vendita, insieme al rallentamento globale della domanda sull'elettrico sono due dei fattori di crisi per il marchio. Quella in Cina &egrave; una sorte "condivisa" con altri marchi premium tedeschi, in difficolt&agrave; nella competizione con i marchi locali sulle auto elettriche. In aggiunta, ha inciso il rallentamento della domanda di modelli di lusso nel Paese del Dragone, con le case tedesche per prime andate in sofferenza. Dal Porsche Macan al progetto di grande suv, noto con il codice Porsche K1, passando per Panamera e Cayenne, accanto alle versioni elettriche il costruttore offrir&agrave; alternative ibride plug-in o esclusivamente termiche.&nbsp;       

I margini operativi di Porsche nel 2025 saranno molto al di sotto delle attese degli analisti, impattati dai costi da sostenere per il rinnovamento della gamma di modelli e il ritorno di motorizzazioni termiche

Porsche, il ritorno delle ibride costerà 800 milioni di euro

        Le vendite di auto elettriche fanno fatica a prendere il via e questo sta costringendo diversi costruttori a rivedere i propri piani, tra cui Porsche. Il CFO della Casa tedesca, Lutz Meschke, come riportato da Automotive News, ha infatti annunciato: "Nel segmento premium e di lusso si nota una chiara tendenza verso le auto con motore a combustione interna, pertanto reagiremo nel nostro ciclo di produzione". Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Qual &egrave; la situazione? Automotive News &egrave; andato a fondo della questione, analizzando i numeri Porsche. La quota delle auto elettriche nelle vendite &egrave; scesa, a settembre, al 7,3% (a settembre 2023 era al 12%). Il motivo? Un importante calo nelle immatricolazioni della Taycan a cui si &egrave; aggiunta la delicata situazione nel mercato cinese (dove si &egrave; registrato il -29%). Tutti fattori che allontanano l&rsquo;azienda dagli obiettivi previsti per il 2025. Non &egrave; comunque una novit&agrave; che Porsche voglia continuare a spingere sui motori a benzina: lo dimostra la decisione di realizzare la nuova Cayenne con propulsore endotermico, per esempio, che affiancher&agrave; la variante 100% elettrica in arrivo tra 2025 e 2026. Discorso simile per la Panamera, con il V8 migliorato per diminuire le emissioni. Meschke ha poi annunciato: "Stiamo attualmente esaminando la possibilit&agrave; che i veicoli completamente elettrici originariamente pianificati abbiano una trazione ibrida o un motore a combustione. Al momento siamo nel bel mezzo del processo decisionale. Ci&ograve; che &egrave; chiaro &egrave; che continueremo a usare il motore a combustione per molto pi&ugrave; tempo del previsto". Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid       

"Nel segmento premium e di lusso chiara tendenza verso le auto con motore a combustione interna, reagiremo nel nostro ciclo di produzione" ha detto il CFO Meschke

Male le elettriche, Porsche continua a puntare sui motori a benzina

        Panico ad Abano Terme, in provincia di Padova, dove un Suv Porsche - presumibilmente un Cayenne Coup&eacute; - ha distrutto un autolavaggio a rulli dopo un&rsquo;improvvisa accelerazione che lo ha fatto schizzare in avanti, causando anche un impatto con una Jeep Avenger in attesa del lavaggio. L&rsquo;incidente, ripreso dalle telecamere di sicurezza, ha mostrato momenti di caos e fortunatamente non ha causato feriti. Il video del disastro: la Porsche distrugge l'autolavaggio  Le immagini del sistema di videosorveglianza, pubblicate dal Mattino di Padova&nbsp;e divenute subito virali sui social, mostrano chiaramente l&rsquo;attimo in cui la Porsche accelera all&rsquo;improvviso. Probabilmente a causa di un errore del conducente (nonostante non si possa escludere un malfunzionamento dell&rsquo;acceleratore), la vettura &egrave; partita come un proiettile, sfondando le barriere di sicurezza dell&rsquo;autolavaggio e speronando con violenza la Jeep Avenger ferma sotto i rulli. L&rsquo;impianto, colpito nella sua struttura principale, ha subito gravi danni, con i rulli e le spazzole completamente deformati dall&rsquo;impatto. Anche l'altro Suv, coinvolto nella collisione, ha riportato ammaccature e rotture che richiederanno sicuramente interventi di riparazione significativi. La scena &egrave;, ovviamente, apparsa surreale agli addetti del distributore, accorsi immediatamente per capire cosa fosse accaduto. Riflessioni sulla sicurezza: manutenzione e nuove tecnologie L&rsquo;incidente ha acceso il dibattito sui rischi legati ai guasti tecnici, soprattutto su veicoli di alta gamma dotati di potenti motori e complesse tecnologie a livello di powertrain e ausili alla guida. Sebbene non siano stati riportati feriti, il fatto evidenzia l&rsquo;importanza di una regolare manutenzione dei veicoli, specie quelli ad alte prestazioni, per evitare che problematiche tecniche possano sfociare in episodi di questo tipo.       

Le telecamere della struttura hanno ripreso tutto: il Suv tedesco schizza in avanti senza preavviso sfondando l'impianto a rulli e un'altra vettura

Porsche distrugge autolavaggio e tampona una Jeep

        I piani di molti costruttori premium e del segmento delle sportive di lusso, di un'offerta esclusivamente o prevalentemente elettrica, che avrebbe conquistato il mercato e i clienti, subiscono un brusco risveglio. Con esso, un riposizionamento doveroso.&nbsp; La strategia di alcuni, improntata alle piattaforme multienergia, &egrave; la pi&ugrave; bilanciata per spostare i volumi produttivi tra varianti termiche, elettriche e ibride. Vero &egrave; che i benefici di auto elettriche native, progettate ad hoc, sono inconfutabili. Richiedono ingenti investimenti e tanto pi&ugrave; sono ottimizzate per l'elettrico, tanto meno diventano adattabili al termico.  Macan solo elettrica una scelta obbligata in Europa Porsche, che ha introdotto l'architettura PPE con il Macan, a rilevare la versione termica "fatta fuori" dalle normative europee in tema di cybersecurity, annuncia un riposizionamento dettato dall'evidenza. I piani iniziali del marchio, su uno dei suoi modelli pi&ugrave; venduti, erano infatti di un affiancamento dell'elettrico al termico per un paio di anni. "C'&egrave; una chiara tendenza che vede molti clienti del segmento premium e luxury cercare auto con un motore termico", ha commentato il responsabile dell'area Finanza di Porsche, Lutz Meschke. Dopo la domanda debole registrata da Mercedes sui suoi modelli top di gamma elettrici, dopo le difficolt&agrave; Audi sul Q8 e-tron, Porsche &egrave; l'ultimo di una serie di marchi del lusso che sconta la debole domanda sull'elettrico, con un calo dei volumi produttivi complessivi pari al 5% nei primi 9 mesi del 2024.&nbsp; Porsche elettriche e Porsche termiche Cos&igrave;, ecco prospettato un piano che, accanto a modelli inizialmente immaginati come esclusivamente elettrici, preveda la produzione di versioni termiche. Se il Macan elettrico su architettura PPE non pare essere una trasformazione realizzabile, sul prossimo passo, le sportive 718 Cayman e Boxter, &egrave; immaginabile un affiancamento delle proposte termiche alle varianti elettriche. Lo stesso accadr&agrave; per nuova Cayenne 2026: elettrica, ma anche termica e ibrida. Resta il dato di un segmento suv come quello presidiato da Macan che genera importanti volumi di vendita. Che fare? "Per quanto riguarda la ricerca e sviluppo, vedrete maggiore flessibilit&agrave; nei prossimi anni. Svilupperemo nuove derivazioni con motore termico di auto elettrificate, cos&igrave; da dare la giusta risposta alla domanda del cliente", ancora Meschke.&nbsp; Idea PPC accanto alla PPE? Stante la difficolt&agrave; tecnica a stravolgere un'architettura elettrica nativa per installarci un propulsore termico, a Porsche non manca certo una "piscina" di tecnologia alla quale attingere. L'architettura PPC, introdotta da Audi per i suoi modelli di segmento D e superiore, sulla carta si presta a una personalizzazione sfruttabile da Porsche per affiancare modelli termici all'attuale offerta elettrica. Una sinergia tecnica ulteriore dopo lo sviluppo congiunto della Premium Platform Electric che ha dato vita a nuova Macan e Audi Q6 e-tron. Senza considerare come la progettazione del Macan sulla scena in questi anni poggiasse sull'architettura di base MLB, sostituita proprio dalla PPC.       

Il calo delle vendite per Porsche si inserisce in un quadro di mercato dove la domanda di auto elettriche premium e di lusso &egrave; debole. Ci sar&agrave; il ritorno di modelli termici accanto alle EV

Porsche ci "ripensa", non solo elettriche: servono anche modelli termici

        Il mercato automotive, non solo quello italiano ma anche quello europeo, sta attraversando un periodo decisamente complesso. La transizione verso le vetture elettriche non ha dato i risultati sperati e la situazione di mercato ha decretato un chiaro freno alle vendite sia dei mesi di agosto che di settembre. Le Case auto del vecchio continente sono inoltre alle prese con una situazione difficile su certi mercati come quello cinese che ha rallentato le vendite a favore di prodotti interni di buon livello. In Europa inoltre i brand devono fare i conti con una nuova normativa che obbliga ad abbassare le emissioni di CO2. Chi non rispetta queste regole dovr&agrave; pagare una multa decisamente molto onerosa. Sul magazine Auto di questo mese un&rsquo;analisi completa di questa situazione del mercato, ma soprattutto il punto la soluzione che Mario Draghi da a queste problematiche attraverso il suo &ldquo;Documento sulla competitivit&agrave; europea&rdquo;. I problemi del settore automotive Un&rsquo;attenta analisi dello stato di salute dell&rsquo;Europa con un&rsquo;ampia parte dedicata anche al settore automotive che secondo l&rsquo;ex Premier sconta ora queste problematiche: "Il settore automobilistico &egrave; un esempio centrale della mancata pianificazione dell&rsquo;Unione Europea, che applica una politica climatica senza una politica industriale. Il principio di neutralit&agrave; tecnologica non &egrave; stato sempre applicato al comparto e alla filiera dell&rsquo;auto". La questione dazi e le novit&agrave; al Salone di Parigi Lo sguardo del magazine Auto non si ferma ovviamente al testo di Draghi ma ne analizza le problematiche con uno spettro pi&ugrave; ampio che comprende i dazi imposti alle vetture elettriche cinesi e alla crisi che colpisce tutta la filiera del comparto. Tante per&ograve; le anticipazioni di nuove vetture su questo numero in edicola compresa una breve guida alle anteprime che si vedranno al Salone di Parigi di met&agrave; ottobre dove debutter&agrave; la nuova Volkswagen Tayron, un Suv con motori endotermici che dovrebbe concorrere a risolvere li problemi della Casa tedesca. Tra le novit&agrave; che verranno presentate anche l&rsquo;Alfa Romeo Junior con motore endotermico, il restyling della Tonale e, ovviamente, tante vetture cinesi. Le auto testate Per chi ama le forte prestazioni questo numero del magazine Auto dedica tre vetture che non lasciano dubbi. Abbiamo guidato la Ferrari 12Cilindiri da 830 cavalli e le nuove BMW M135 xDrive e X3 M50 xDrive. Potenze diverse, come anche i prezzi, ma comunque emozioni sicure. Tra le novit&agrave; tutte da scoprire la nuova Dacia Bixter, la nuova ammiraglia della Casa, e i test della Peugeot 3008 Hybrid e dell&rsquo;Omoda 5. Passando alle vetture elettriche spazio alla guida della nuova Polestar 5 con un doppio propulsore per una potenza complessiva di 544 cv, anche in questo caso una vettura da emozioni pure. Pi&ugrave; equilibrata, si fa per dire, invece la nuova Volvo EX90, l&rsquo;ammiraglia a zero emissioni che ha solo 517 cavalli, come l&rsquo;Audi Q6 e-tron che ha potenze da 292 a 517 cv nella versione SQ6 e-tron. Era attesa e finalmente abbiamo guidato la nuova Kia EV3, la BEV perfetta per le nostre strade, ampia negli spazi e con prezzi che partono dai 35.950 euro. Prezzi interessanti anche per le due Leapmotor T03 e C10 che costruisce e distribuisce Stellantis. Saranno loro le regine del mercato del futuro? Per quanto riguarda le vetture testate del Centro Prove di Auto questo mese spicca il Suv Hyundai Santa Fe. Pratico, versatile e dal design molto interessante che ha spopolato nell&rsquo;evento estivo Auto Roadshow. Ma l&rsquo;attenta analisi questo mese ha riguardato anche Porsche Cayenne Coup&eacute; e-Hybrid GT, BYD Seal U DM-i e l&rsquo;auto eletta The Car of The Year la Renault Scenic e-tech. Insomma tante vetture e un&rsquo;attenta analisi della situazione di tutto il settore automotive per restare sempre aggiornati. Come sempre queste sono solo alcune delle novit&agrave; che potrete leggere sul nuovo numero di Auto in edicola. Leggi tutte le novit&agrave; e gli approfondimenti su Auto in edicola, oppure clicca qui per abbonarti all'edizione digitale.       

Il numero di novembre arriva con tante novit&agrave; tra le sue pagine: uno sguardo alle questioni bollenti che riguardano il settore automotive e ai nuovi modelli attesi al Salone di Parigi

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Porsche Cayenne Turbo, hotlap al Balocco

Una Lamborghini Urus che sbanda, che derapa, che s&rsquo;intraversa. Tutto normale se a farlo fosse la supersportiva Hurac&agrave;n: in fondo la guida estrema &egrave; parte del Dna Lambo. Ma se a comportarsi cos&igrave; &egrave; la sport utility Urus &egrave; davvero una novit&agrave;. Eh gi&agrave;, proprio cos&igrave;. La tendenza a derapare e scatenare adrenalina al volante &egrave; una novit&agrave; per il SUV Lambo. Ed &egrave; il vero punto di forza della nuova Urus SE.  Non si tratta di un modello completamente nuovo (infatti Lambo ha mantenuto il nome Urus), piuttosto di un restyling molto profondo dopo sette anni di vita dell&rsquo;auto che &egrave; entrata nella storia del marchio come il primo Suv della marca del toro. Solo che su questa nuova SE, oltre a ritocchi estetici e all&rsquo;immancabile adozione di un powertrain ibrido plug-in per rispettare le normative ambientali e moltiplicare la potenza fino a 800 cavalli, la vera &ldquo;chicca&rdquo; &egrave; il nuovo sistema di trasmissione. Molto pi&ugrave; significativo e inebriante dei cavalli in pi&ugrave; generarti dal V8 turbo ibrido o della possibilit&agrave; di marciare in solo elettrico per una sessantina di km.    Come si presenta  La Lambo, sulla Urus SE, ha tolto il tradizionale sistema Torsen sull&rsquo;albero di trasmissione che porta il moto alle ruote posteriori e l&rsquo;ha sostituito con un differenziale hang-up a frizioni e un differenziale posteriore a controllo elettrnico. In pratica ora c&rsquo;&egrave; un sistema idraulico controllato elettronicamente invece di uno puramente meccanico com&rsquo;era il Torsen. Come mai? Perch&eacute; il Torsen era troppo &ldquo;preciso&rdquo;. Nel senso che, essendo un differenziale meccanico, quando avvertiva il primo improvviso slittamento dei semiassi collegati alle ruote, trasferiva immediatamente il moto all&rsquo;altro asse delle ruote per garantire sempre la massima motricit&agrave;. Agendo cos&igrave;, la Lambo Urus riusciva a scaricare sempre a terra la massima coppia senza slittamenti e si guidava in modo estremamente preciso. Era come se fosse sempre sui binari. Una sicurezza in pi&ugrave;. Un bene quando si guida per strada e magari l&rsquo;asfalto &egrave; viscido, bagnato o peggio innevato.  Per&ograve; col vecchio Torsen alla guida della Urus c&rsquo;era poca emozione. L&rsquo;auto, nonostante la potenza smisurata, non sbandava mai. Cosa ha fatto allora Lamborghini? Ha montato sulla Urus SE un nuovo tipo di differenziale centrale, appunto di tipo hang-on (che in inglese letteralmente significa &ldquo;abbracciarsi&rdquo;) per ripartire la coppia fra asse posteriore e anteriore e un differenziale posteriore a comando elettronico che divide il moto tra ruota destra e sinistra. Questo sistema &egrave; pi&ugrave; libero e flessibile nel trasferire la coppia alle ruote motrici dell&rsquo;altro asse proprio perch&eacute; agisce mediante frizioni e non tramite un rigido comando meccanico come il Torsen. Quindi, se opportunamente gestito dalla centralina di bordo, l&rsquo;hang-on della nuova Urus SE pu&ograve; mantenere parte dello slittamento sulle ruote posteriori, per esempio, invece di spostare la coppia in surplus sulle anteriori. E permettere sbandate e derapate. Garantendo quell&rsquo;emozione alla guida e quel gusto della derapata e del controsterzo che gli utenti di auto sportive in fondo in fondo tanto ricercano sempre.  Come &egrave; sembrata  Questo non significa che la Lambo Urus SE si guidi sempre di traverso: soltanto quando uno lo vuole e lo ricerca espressamente. La modalit&agrave; di sbandamento funziona sopratutto nella mappatura &ldquo;sport&rdquo; mentre quella &ldquo;strada&rdquo;, un po&rsquo; pi&ugrave; blanda privilegia la tenuta di strada. In quella &ldquo;corsa&rdquo; invece, che &egrave; la pi&ugrave; estrema, l&rsquo;algoritmo che gestisce il movimento tende a privilegiare la motricit&agrave; e il massimo grip, non la sbandata.  Per avere un&rsquo;idea di come funzioni la nuova trasmissione e che riflessi abbia in concreto sulla guida non c&rsquo;&egrave; niente di meglio che mettersi al volante di persona di una Urus SE. E l&rsquo;abbiamo fatto sui percorsi speciali ed appositi della pista di Nard&ograve;, in Puglia, il pi&ugrave; famoso circuito di test di tutta Europa (&egrave; di propriet&agrave; Porsche che assieme e a Lambo fa parte del gruppo Volkswagen-Audi) dove si pu&ograve; osare in massima sicurezza.  Su un circuito sterrato abbiamo guidato la Urus fra curve e controcurve, con derapate e &rdquo;inviti&rdquo; per girare in controsterzo su un tratto lungo 3 km che sembrava la prova speciale di un rally su terra. Le sensazioni al volante sono state fantastiche: sul fondo di terra misto sabbia la Urus SE scivolava di qua e di l&agrave; che era un piacere misto ad apprensione; eppure dosando il gas, accelerando o usando lo sterzo e il trasferimento di carico in ingresso curva per far &ldquo;mordere&rdquo; l&rsquo;avantreno, riusciva a intraversarsi, mantenere la derapata in accelerazione e riprendere la linea con buona sicurezza. Non l&rsquo;abbiamo mai &ldquo;persa&rdquo; per tutto il test durato una mezz&rsquo;oretta.  &Egrave; Incredibile la naturalezza con cui riuscivamo a controllarla in pieno controsterzo. La Urus SE si lasciava guidare di traverso come fosse una macchina da rally agile e leggera. Nonostante la ragguardevole mole di 2,5 tonnellate, sbandava di qua e di l&agrave; ma sempre in modo prevedibile e soprattutto controllabile dal pilota. Per di pi&ugrave; manteneva una bella motricit&agrave; e direzionalit&agrave; sul terreno sterrato nonostante fosse equipaggiata con le normali Pirelli P Zero stradali con cui esce di serie (285/45 anteriori e 315/40 posteriori su cerchi da 21&rdquo;) e non con pneumatici appositi artigliati da terra. A riprova del fatto che la gommatura base va bene per ogni condizione di terreno. Tanto ci pensa poi l&rsquo;elettronica.  Un&#39;auto da drifting?   Per capire poi fino in fondo il comportamento della Urus SE nelle condizioni di instabilit&agrave; pi&ugrave; difficili, ci siamo spostati su un piazzale asfaltato ampio e senza ostacoli. Dove abbiamo sottoposto la Lambo a una prova di drifting vera e propria. Slalomando volutamente di traverso tra i coni e compiendo un 360 gradi attorno a un cerchio delimitato da birilli. Un test a ruote fumanti dove serve una bella padronanza del volante per riuscirci bene ma soprattutto un&rsquo;auto &ldquo;giusta&rdquo;.  Tutto ci saremmo immaginati ma non che questo bestione di Urus SE potesse comportarsi come un&rsquo;auto da drifting dura e pura. E invece, grande stupore! Qui, rigorosamente in mappatura Sport, ci siamo resi conto di come sia stato facile driftare con un Suv pesante due tonnellate e mezzo come la Urus SE. Incredibile! Certo, la potenza che la Urus ha da vendere aiuta per innescare di gas la prima sbandata col retrotreno. Ma poi per controllare lo &ldquo;schiaffo&rdquo; di risposta fornito dal trasferimento di carico e farla sbandare dalla parte opposta senza girarsi o finire in sottosterzo, non basta il pilota: &egrave; la trasmissione dolce e senza strappi della coppia che fa la differenza.  Con la Lambo Urus SE, se avete una discreta pratica al volante, &egrave; davvero facile compiere i &ldquo;numeri&rdquo; di traverso e fare un tondo in controsterzo a ruote fumanti. Il merito &egrave; del powertrain con il differenziale centrale che gestisce lo slittamento degli assi ruota. Ma anche del motore V8 turbo ibrido che grazie alla parte elettrica ti d&agrave; a bassissimo regime tutta la coppia necessaria per innescare la sbandata e controllarla dolcemente dosando il gas.  Certo, guidandola di traverso a pi&ugrave; non posso come abbiamo fatto noi si fa in fretta a bruciare le gomme che costano alcune migliaia di euro a treno. Quindi le qualit&agrave; di quest&rsquo;auto dovete centellinarle per bene e usarle soltanto il giorno che vorrete togliervi uno sfizio o stupire qualche amico. Ma nella vita normale la Urus SE resta comunque un&rsquo;auto estremamente performante perch&eacute; &egrave; il SUV pi&ugrave; potente, &ldquo;cattivo&rdquo; e veloce sulla piazza. Non c&rsquo;&egrave; Porsche Cayenne turbo, Ferrari Purosangue o Audi Q8 RS che tenga. Nessuna di loro equivale gli 800 cavalli complessivi del V8 turbo ibrido 4 litri (620 dal termico e 192 cv dal motore elettrico) e la sua accelerazione brutale garantita da una coppia totale di 950 Nm.  Cambiando terreno e approccio, si apprezzano la silenziosit&agrave; di marcia su strada e anche il viaggiare in puro elettrico. La Urus SE &egrave; una ibrida plug-in, quindi si ricarica alla spina. Ma ha una batteria di enorme capacit&agrave;: 25,9 KWh. Che nonostante la mole da spostare, bastano per coprire oltre 60 km in elettrico puro (e, cosa pi&ugrave; importante, in trazione 4x4). L&rsquo;auto ha molteplici mappature di guida: sei di tipo &ldquo;dinamico&rdquo;, e cio&eacute; Strada, Sport Corsa, Terra Sabbia e Neve E altre quattro per la gestione elettronica del powertrain: &ldquo;puro elettrico&rdquo;, &ldquo;ibrido&rdquo;, &ldquo;recharge&rdquo; e &ldquo;performance&rdquo;. Le combinazioni diverse ottenibili sono ben undici. Adatte ad ogni situazione. A seconda della modalit&agrave; scelta cambia anche l&rsquo;assetto perch&eacute; con le sospensioni ad aria di cui &egrave; equipaggiata la Urus SE l&rsquo;altezza da terra pu&ograve; variare da -15 mm (Corsa) a a +75 mm.  In mappatura Performance e Corsa si raggiungono le massime prestazioni (3&rdquo;4 sullo scatto 0-100 km/h; 11&rdquo;2 sui 200 km/h da fermo e la velocit&agrave; massima di 312 km/h) che sono appena marginalmente superiori a quelle della vecchia Urus S senza motore elettrico. Ma l&rsquo;apporto dell&rsquo;ibrido fa la differenza nei consumi che migliorano drasticamente. Se poi vi trovate con la batteria scarica e volete recarvi in un centro cittadino senza apparire sfacciati col rombo del V8, potete sempre mettere la funzione &ldquo;recharge&rdquo; fra le mappature che usa parte della potenza del V8 per ricaricare la batteria al litio. Cos&igrave; dopo un po&rsquo; di km sarete pronti per marciare in solo elettrico quando necessario.  Il prezzo  Il valore aggiunto della Urus SE purtroppo si paga e pure caro rispetto al resto della gamma: l&rsquo;auto costa 264mila euro,&nbsp;circa 25mila euro in pi&ugrave; della precedente Urus S solo termica. Ma se gi&agrave; pensate seriamente di acquistare una Lambo, non &egrave; certo il prezzo il vostro freno psicologico.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella 

L&#39;auto &egrave; un restyling, che sfoggia un inebriante V8 turbo ibrido. L&#39;abbiamo provata, ed ecco come &egrave; andata

Nuova Lamborghini Urus SE: derapate adrenaliniche a Nard&ograve;

Chi desidera un&#39;auto di lusso spesso si ritrova a dover sacrificare qualcosa in fatto di spazio. Eppure, c&#39;&egrave; chi come Mark Zuckerberg non ha intenzione di fare a meno di nulla: prestazioni, comfort e prestigio. Come risolvere la questione? Basta unire le due idee in un veicolo unico, facendosi realizzare su misura una Porsche Cayenne &quot;Minivan&quot;.    Un&#39;auto unica al mondo  La famiglia Zuckerberg si allarga di tanto in tanto: il patron di Facebook e Priscilla Chan, sua moglie, hanno voluto un mezzo che potesse ospitare comodamente anche i loro tre figli, in un&#39;auto comunque di lusso. Ecco che &egrave; nato il Porsche Cayenne Turbo GT Minivan, sviluppato insieme alla Casa automobilistica tedesca con il&nbsp;supporto di West Coast Customs, azienda californiana celebre per le modifiche su misura dei veicoli di lusso. Il veicolo presenta un telaio allungato, ampi spazi interni e due porte scorrevoli elettriche per facilitare l&#39;accesso. Quanto gli sar&agrave; costato? Il prezzo del modello unico al mondo non &egrave; noto, ma basta pensare che la versione dell&#39;auto &quot;base&quot; su cui nasce il veicolo &egrave; una Porsche Cayenne Turbo GT da circa 220 mila euro.&nbsp;  &nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Mark Zuckerberg (@zuck)      Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella 

La Casa tedesca ha costruito un Cayenne Turbo GT Minivan totalmente personalizzato per soddisfare le esigenze della famiglia&nbsp;

Zuckerberg vuole una supercar pi&ugrave; spaziosa e Porsche gliene realizza una su misura

L&#39;ibrido non serve soltanto a risparmiare benzina o muoversi in elettrico per qualche chilometro. Soprattutto se sul cofano c&rsquo;&egrave; lo stemma della Porsche. Con la Turbo E-Hybrid, la Casa di Zuffenhausen ha messo infatti in strada la Cayenne pi&ugrave; potente di sempre. &Egrave; una plug-in e il motore elettrico da 130 kW (176 cavalli) abbinato a un pi&ugrave; classico V8 a benzina biturbo di 4 litri da 599 cavalli ha portato a livelli da vertigine la potenza massima della versione. Questo mostruoso Suv coup&eacute; eroga cos&igrave; 739 cavalli e ben 950 Nm di coppia massima: una esagerazione in termini di prestazioni. Questo senza trascurare la possibilit&agrave; di usarla completamente in elettrico. Abbiamo avuto modo di provare la Cayenne Turbo E-Hybrid nella variante di carrozzeria Coup&eacute; e dotata del pacchetto di allestimento GT, in listino a partire da 222.230 euro. Poi, come spesso accade, non manca una nutrita lista di equipaggiamenti in opzione. Nel nostro caso, si comincia con il colore grigio della carrozzeria (3.599 euro) e le ruote in lega nere da 22&rdquo; (561,20 euro).  Continua a leggere l&#39;articolo completo sul nuovo numero di Auto in edicola dal 12 ottobre, oppure clicca qui per l&#39;edizione digitale. 

La vettura, con il doppio more V8+elettrico &egrave; il Suv pi&ugrave; potente mai costruito da Porsche e nella nostra prova ha mostrato doti diamiche elevatissime

Porsche Cayenne Coup&eacute; E-Hybrid, straccia tutti i super Suv

        Tony Effe &egrave;, a tutti gli effetti, il rapper del momento. Un successo in continua crescita quello del romano classe &rsquo;91, all&rsquo;anagrafe Nicol&ograve; Rapisarda. Ex membro della Dark Polo Gang, Tony ha iniziato la sua carriera da solista del 2021, accumulando streaming e fan. Dopo aver scaldato l'estate con la sua hit Sesso e Samba, insieme a Gaia, in questi giorni &egrave; ancora di pi&ugrave; al centro della scena per la sua diatriba con Fedez. Pardon, non diatriba ma dissing, per usare il termine calzante, visto che si parla di rapper. I due si mandano messaggi a suon di brani, prendendosi in giro, criticandosi e addirittura insultandosi. Una pratica piuttosto comune nel rap, e che in questo caso ha coinvolto anche diverse persone, da Chiara Ferragni, ex moglie di Fedez, a Taylor Mega e Giulia De Lellis, influencer rispettivamente ex e attuale fidanzata di Tony Effe. Nel frattempo, il rapper romano continua a postare sui suoi social, dove spesso si fa ritrarre insieme alle sue supercar, per le quali non ha mai nascosto la sua passione.  Fedez, le esclusive supercar del rapper Dalla Ferrari alla Porsche  Nel suo garage non poteva mancare di certo una Ferrari. Alla fine del 2023, Tony Effe si &egrave; regalato una Ferrari F8 Tributo, ovviamente rossa, il cui prezzo parte da 236mila euro. Con la berlinetta 2 posti a motore centrale-posteriore, il rapper si &egrave; fatto fotografare, indossando anche la maglia della Roma, la sua squadra del cuore. M a c&rsquo;&egrave; spazio anche per Porsche, con una Cayenne Coup&eacute;, che parte da circa 110mila euro, e per una Cayenne GTS, che il rapper ha fatto modificare da specialisti con una carrozzeria nero opaco. Inoltre, ha anche dichiarato di avere un debole per la Lamborghini Huracan, e chiss&agrave; che presto non ne sfoggi una nuova. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Guida folle e furti d&rsquo;auto  Ok per la sua passione per le supercar, ma Tony Effe non si &egrave; mai mostrato troppo responsabile alla guida. Gi&agrave; nel 2020, quando in Italia stava arrivando la minaccia del Covid-19, il rapper aveva postato i suoi selfie al volante, sfrecciando a 244 km/h e con tanto di commento &ldquo;Scappando dal virus&rdquo;. Ma sono tanti altri gli episodi che lo vedono coinvolto. Come l&rsquo;incidente di qualche anno fa a Roma, a bordo di una delle sue supercar che ha sub&igrave;to parecchi danni e la relativa polemica contro il Comune di Roma per un paletto che sporgeva nella strada, colpito in pieno. Ma c&rsquo;&egrave; stata anche la volta che &egrave; stato vittima di furto: i ladri spaccarono i vetri della sua Mercedes per rubarne il volante. Taylor Mega meccanico sexy e provocante: "Controllo io l'olio della tua auto!"       

Il rapper romano &egrave; al centro delle cronache per il suo litigio con l'ex marito di Chiara Ferragni

Tony Effe, dal dissing con Fedez alle supercar esageratissime (con le sue follie al volante)

Nuno Tavares è uno degli acquisti del calciomercato estivo della Lazio. Il terzino biancoceleste, arrivato in prestito dall'Arsenal, ha saputo subito prendersi la stima dei tifosi della Lazio, soprattutto dopo la gara giocata contro il Milan. Lui a Roma sembra essersi già integrato benissimo e con tutta probabilità nella Capitale si è anche portato le sue supercar costosissime: dalle due Porsche Cayenne rigorosamente color oro e viola (dal valore complessivo di oltre 200 mila euro) alla Mercedes Classe A bianca

Nuno Tavares, tutto Lazio e supercar: ha due Porsche da paura

        Artem Dovbyk &egrave; finalmente sbarcato a Roma, per la gioia dei tifosi giallorossi. Il nuovo attaccante &egrave; atterrato a Ciampino per recarsi poi alla clinica Paideia per sostenere le visite mediche. Insomma, nella Capitale sta iniziando per lui una nuova esperienza di carriera ma anche di vita e con lui si trasferiranno anche i suoi bolidi rigorosamente ibridi.&nbsp;  Lorenzo Pellegrini ha una Mercedes esageratissima da oltre 200mila euro Emissioni ridotte, ma ad alte prestazioni L'ucraino, a differenza di tanti altri calciatori che non si curano delle emissioni ma puntano prettamente all'estetica e alla potenza delle supercar che guidano, &egrave; anche molto attento all'ambiente. In strada sfreccia infatti con una Porsche Cayenne E-Hybrid Coup&eacute;: il powertrain ibrido plug-in con autonomia fino a 90 km. Con una potenza massima di 349 KW (474 CV) e una coppia di 600 Nm, quindi 25 kW (34 CV) e 50 Nm in pi&ugrave; rispetto al suo predecessore, questa unit&agrave; fa scattare sia il SUV che il SUV Coup&eacute; da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi. La velocit&agrave; massima &egrave; di 273 km/h. Il prezzo? Oltre 135mila euro. Non solo Porsche. Dovbyk possiede anche una Toyota Camry Hybrid alimentata da un propulsore ibrido non plug-in da 218 CV. Pu&agrave; raggiungere una velocit&agrave; massima di 180 km/h e scattare da 0/100 in 8,3 secondi. L'auto ideale per girare tra le vie di Roma senza contribuire all'inquinamento dell'aria. Il prezzo &egrave; di circa 47.746 euro. Ma non &egrave; finita qui, perch&eacute; l'ucraino ha pubblicato sui suoi profili social anche qualche scatto qua e l&agrave; accanto a monopattini elettrici e biciclette, un vero e proprio paladino delle emissioni zero! Guendouzi, vacanze biancocelesti su una Lamborghini da oltre 250mila euro        

Il nuovo calciatore giallorosso possiede due bolidi ibridi che sposano la filosofia "alte prestazioni e basse emissioni": vediamo quanto costano

Dovbyk a tutto ibrido: il nuovo acquisto della Roma sfreccia anche in supercar

Il colpo estivo della Roma è pronto a trasferirsi nella Capitale portando con sé anche le sue auto rigorosamente ibride. L'attaccante ucraino infatti sembra sì essere amante dei motori, ma con una spiccata propensione per l'attenzione alle emissioni. Ecco perché sfreccia con una Porsche Cayenne E-Hybrid Coupé e una Toyota Camry Hybrid

Roma, Dovbyk con le sue supercar ibride è un attaccante "green"

        Macan, Cayenne, "K1". Sar&agrave; la triade di suv che proporr&agrave; Porsche nel 2027, quando &egrave; previsto il debutto del progetto codice K1, un 7 posti di lusso da collocare al di sopra del Cayenne. Quest'ultimo introdurr&agrave; la versione elettrica tra il 2025 e 2026, dalle anticipazioni diffuse da Oliver Blume, a.d. del marchio di Stoccarda. Un annuncio che arriva dopo le valutazioni recenti su una transizione al solo elettrico che richieder&agrave; molto pi&ugrave; tempo del previsto. Le condizioni di mercato, la domanda, l'infrastruttura di ricarica, rallentano un quadro iniziale che Porsche (come altri marchi) immaginava potesse portare al 2030 a vendite per l'80% dei volumi con modelli elettrici. Cayenne elettrica sulle basi (modificate) del Macan I primi muletti del Cayenne a batterie vengono rivelati dalle foto spia ufficiali. C'&egrave; molto del Macan elettrico nello stile del frontale, ancora tante mascherature nascondono proporzioni all'apparenza pi&ugrave; sportive rispetto al modello che &egrave; stato oggetto di un vasto restyling nel 2023.  Ecco, non ci sar&agrave; una sola Porsche Cayenne. Sar&agrave; elettrica, benzina e ibrida plug-in. Se l'elettrica nasce intorno all'architettura PPE, oggetto di sviluppi in grado di migliorare le caratteristiche dei motogeneratori e incrementare la tensione elettrica del sistema a 800 volt, la Cayenne 2023 continuer&agrave; ben oltre il 2030 a restare quale alternativa in gamma. Ricever&agrave; aggiornamenti importanti, ad esempio il motore V8 4 litri biturbo verr&agrave; rinnovato per rispettare le future normative sulle emissioni. Continuer&agrave; la terza generazione, in un ciclo vitale che dal 2023 porter&agrave; Cayenne oltre il 2030.&nbsp; L'elettrica, invece, potrebbe beneficiare di alcuni contenuti previsti sul progetto Porsche K1. I muletti girano da tempo su strada e l'architettura elettrica, dai rumours pi&ugrave; accreditati, &egrave; indicata a 950 volt. &ldquo;La nostra strategia di prodotto potrebbe permetterci di consegnare, nel 2030, oltre l&rsquo;80% delle nostre nuove auto completamente elettrificate. Il tutto, in funzione della domanda dei clienti e dallo sviluppo della mobilit&agrave; elettrica nelle varie regioni globali&rdquo;, spiega Oliver Blume, a.d. Porsche (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), nel riposizionare sulle condizioni di reale stato della mobilit&agrave; elettrica i progetti ambiziosi di molte case.&nbsp; &ldquo;La flessibilit&agrave; dell&rsquo;architettura PPE ci consente di integrare le ultime tecnologie sui sistemi ad alto voltaggio, il powertrain e il telaio. Utilizzeremo il potenziale dell&rsquo;elettrificazione per portare il Cayenne a un livello del tutto nuovo, ad esempio, sulle prestazioni dinamiche&rdquo;, aggiunge Michael Steiner, componente board esecutivo per Ricerca e sviluppo.       

Il suv simbolo di Porsche prepara una quarta generazione elettrica, che affiancher&agrave; la terza serie ibrida e termica: ancora un lungo futuro per il modello rinnovato nel 2023

Porsche Cayenne si fa in tre con l'alternativa elettrica

Il reale, ovvero, la domanda degli automobilisti, supera e costringe a riposizionare i target fissati da molti (tutti?) i costruttori sulle vendite di auto elettriche. Cos&igrave;, anche Porsche deve prendere atto di una domanda globale molto diversa a seconda delle regioni sotto esame e riposizionare gli obiettivi rispetto a 5 anni fa.  I costruttori del segmento luxury hanno imboccato la via dell&#39;elettrificazione sostituendo il concetto della crescita nei volumi di vendita con quello dell&#39;incremento del valore per garantire una redditivit&agrave; elevata. In formula: concedere volumi inferiori ma con prezzi medi di listino pi&ugrave; alti.    Elettrico al rallentatore  L&#39;obiettivo annunciato da Porsche (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato), di vendite nel 2030 per l&#39;80% dei volumi con modelli elettrici, finisce adesso in discussione. Si lega al reale, all&#39;andamento del mercato. Se la Cina vive una domanda accesa - insieme alla concorrenza &nbsp;sul mercato delle alte prestazioni di marchi newcomer, vedi Xiaomi - molto pi&ugrave; di quanto non proceda in Europa la marcia dell&#39;elettrico, ecco che &egrave; necessario tenere conto delle condizioni esistenti.  &quot;La transizione alle auto elettriche sta richiedendo pi&ugrave; tempo di quanto pensassimo 5 anni fa. La nostra strategia di prodotto &egrave; impostata in modo tale che potremmo vendere, nel 2030, oltre l&#39;80% delle nostre auto esclusivamente elettriche, in base alla domanda dei clienti e allo sviluppo della mobilit&agrave; elettrica&quot;, commentano in Porsche.  C&#39;&egrave; capacit&agrave; produttiva, c&#39;&egrave; l&#39;offerta attuale e di prospettiva di modelli elettrici - Macan, Taycan, il futuro maxi-suv da collocare al di sopra del Cayenne nel 2027, fino alle sportive 718 di prossima introduzione nel 2025 - ma senza una domanda a sostenere queste premesse, resta una capacit&agrave; industriale sospesa.  L&#39;approccio torna a essere un equilibrio bilanciato tra elettrico, ibride plug-in, termiche elettrificate. Per molti marchi e non solo premium.  &quot;La nostra duplice strategia &egrave; pi&ugrave; importante che mai&quot;, evidenziano in Porsche. Che vuol dire ibride plug-in e lo sviluppo di termiche alimentate con gli e-fuels, in vista del 2035 e per produzioni di nicchia come la 911,  Domanda del mercato sull&#39;elettrico, nel segmento di lusso e della sportivit&agrave; nel quale opera la casa di Stoccarda, dove non &egrave; certo il prezzo la barriera alla transizione. Semmai, altre sono le considerazioni da fare, tra percezione dell&#39;elettrico e infrastruttura di ricarica, fattori chiave della frenata dei clienti nel passaggio da una Porsche termica a una a batterie. 

Il costruttore ammette un eccesso di ottimismo sulla diffusione dell&#39;elettrico. Il potenziale per un 80% di volumi al 2030 con Porsche a batteria c&#39;&egrave; ma deve avere il supporto della domanda sul mercato

Porsche frena sull&#39;elettrico: serve la domanda, transizione sar&agrave; lunga

        Zeekr, Marchio di lusso del colosso cinese Geely, allarga la sua gamma con un grande Suv elettrico. Le prime immagini, seppur ancora camuffate, del modello ancora senza nome, il progetto &egrave; stato battezzato CX1e, sono state presentate del vicepresidente Lin Jinwen su Weibo, uno dei pi&ugrave; importanti social media cinesi. Il nuovo grande sport utility dovrebbe essere imparentato con la Zeekr 007 annunciata a fine 2023 anche se le dimensioni e le caratteristiche non sono state annunciate. Forme speciali e nome del camouflage... Le forme, che in alcuni aspetti richiamano Porsche Cayenne, in particolar modo al posteriore, ne fanno senza dubbio una potenziale concorrente di Tesla Model X o Model Y. Quale delle due sar&agrave; chiaro nel momento dell&rsquo;annuncio della scheda tecnica.  Verosimile, che al pari delle altre Zeekr il nuovo modello, atteso al debutto ufficiale entro il 2024, proponga autonomia, prestazioni e un sistema di self drive di alto livello. Lin Jinwen ha suggerito che il nome del nuovo modello &egrave; rintracciabile nel camouflage. Sono presenzi le lettere X e Z, si tratta di mettere in fila nel modo giusto. Potrebbe interessarti: BMW X3, evoluzione totale       

Il nome &egrave; ancora un mistero, come le caratteristiche tecniche, ma &egrave; contenuto nel camouflage....

Zeekr, il grande suv elettrico del Marchio di lusso di Geely

La Juventus ha iniziato il processo di &quot;ristrutturazione&quot; in vista della prossima stagione in cui dovr&agrave; lottare sul triplice fronte campionato, Champions e Coppa Italia. Nel mirino di Giuntoli ci sarebbe Douglas Luiz, 26enne brasiliano dell&#39;Aston Villa, che sarebbe felice di trasferirsi in Italia. Quel che &egrave; certo &egrave; che porterebbe con s&eacute; le sue costosissime supercar: una Mercedes Classe G Amg da 194mila euro, una Porsche Cayenne da 103mila euro e una Lamborghini Huracan da 242mila euro

Douglas Luiz verso la Juve: porterà a Torino anche tutte le supercar?

        La svolta totalmente elettrica della Macan si concretizza con due versioni, gi&agrave; disponibili per gli ordini in Italia. Realizzate partendo dalla piattaforma PPE (Premium Platform Electric) del gruppo Audi-Volkswagen, si distinguono per la presenza di un motore posteriore pi&ugrave; potente sulla Turbo, alternativa alla Macan 4 di accesso alla nuova famiglia. Il motore anteriore &egrave; lo stesso in entrambi i casi, con una potenza massima rispettiva, utilizzando il Launch Control, di 300 kW per la Macan 4 e ben 470 kW per la Macan Turbo. Quest&rsquo;ultima pu&ograve; contare inoltre su una coppia mostruosa, pari a 1.130 Nm contro i pur rispettabilissimi 650 Nm della 4. L&rsquo;intenzione di rendere sportiva e piacevole da guidare anche la Macan elettrica si traduce, anzitutto, in prestazioni di rilievo, dai i 5&rdquo;2 e 3&rdquo;3 in accelerazione da 0 a 100 km/h con una velocit&agrave; massima di 220 e 260 km/h.  Linea &egrave; pi&ugrave; sportiva per la Macan EV Stilisticamente, la nuova Macan si presenta con un aspetto sportivo grazie a una linea slanciata e ad un padiglione dell&rsquo;abitacolo ribassato. Affinata aerodinamicamente, dichiara un Cx eccellente, pari a 0,25. Tornando alla piattaforma PPE, utilizzata anche per lo sviluppo della nuova Audi Q6 e-tron, sfrutta una rete a 800 Volt con batterie che hanno una capacit&agrave; di 100 kWh, di cui 95 effettivamente disponibili. Con colonnine di ricarica ultrarapide da 270 kW, la Porsche promette di passare dal 10% all&rsquo;80% dell&rsquo;energia accumulabile in soli 21 minuti. Quasi come la Cayenne Gli interni sono simili a quelli della pi&ugrave; recente Cayenne, con strumentazione digitale, touchscreen centrale e tunnel a dividere il guidatore dal passeggero anteriore. Buona l&rsquo;abitabilit&agrave; per quattro anche grazie a un passo allungato di quasi 9 centimetri rispetto a quello della Macan conosciuta. Su strada &egrave; certamente pi&ugrave; divertente, per via delle prestazioni, la Turbo. Alle andature pi&ugrave; brillanti alla guida della stessa Turbo le reazioni sono in effetti precise come ci si attende.  Aiutano le modalit&agrave; pi&ugrave; sportive di utilizzo del mezzo, con quella Sport Plus per&ograve; esclusiva della stessa Turbo. La presenza delle ruote posteriori sterzanti di serie &egrave; senza dubbio positiva, nel misto cos&igrave; come in appoggio nei curvoni in autostrada. La tenuta di strada &egrave; ottima, con un mezzo sempre bilanciato per quanto pesante per via della natura elettrica. Il consumo di energia sembra, da parte sua, abbastanza contenuto, visti i 23 kWh per 100 km registrati andando per gran parte della prova con la Macan Turbo ad andature da Porsche e non certo da passeggio. L&rsquo;autonomia dichiarata &egrave; a cavallo dei 600 km per le due versioni, ma &egrave; pi&ugrave; lecito pensare a 400/450 km se non si esagera. Porsche Cayenne GTS 2024, l'altro volto del V8       

La nuova vita del Suv tedesco &egrave; ad esclusiva trazione elettrica, ma grazie alla piattafomra specifica PPE, le prestazioni sono da vera Porsche

Nuova Porsche Macan, la svolta elettrica

        Del vasto restyling Porsche Cayenne 2024 restava ancora da scoprire il tassello Cayenne GTS, una sportivit&agrave; esclusivamente termica e posizionato nel cuore della gamma.&nbsp; Arrivano le novit&agrave;, sia in forma Cayenne GTS che GTS Coup&eacute;, gi&agrave; ordinabili in Italia e con prezzi che partono, rispettivamente, da 142.700 euro e 146.400 euro. Questo &egrave; il quanto, poi c'&egrave; il cosa.  Cayenne GTS, V8 in cifra tonda Si finisce dritti sotto al cofano, a esaminare le novit&agrave; applicate al motore V8 4 litri biturbo. In numeri: 40 cavalli e 40 Nm pi&ugrave; che in passato, per valori assoluti di 500 cavalli e 660 Nm. Tradotti in prestazioni, 275 km/h e 4"4 nello scatto breve dello 0-100 km/h. Siamo un gradino sopra Cayenne S, step misurabile, ad esempio, in 26 cavalli extra. Al di l&agrave; del rinnovamento estetico, sotto forma del pacchetto Sport Design con particolari in nero lucido, della fascia paraurti pi&ugrave; ampia sul frontale, &egrave; la dotazione di serie delle GTS 2024 che si fa notare. Assetto, finezze di scuola Turbo GT Le sospensioni pneumatiche adattive costituiscono la base dell'offerta, con ammortizzatori a doppia valvola e molle pneumatiche in grado di variare l'altezza da terra. Il telaio Performance non &egrave; altro che una scocca 10 mm pi&ugrave; bassa da terra rispetto al resto della gamma Cayenne. In realt&agrave;, c'&egrave; dell'altro. Dalla Turbo GT arrivano angoli delle sospensioni pi&ugrave; accentuati sul camber negativo, ben 0,58 gradi in pi&ugrave; si traducono in una maggiore prontezza di inserimento in curva, tipica di registrazioni accentuate in negativo della campanatura. Interni, un'aria sportiva&nbsp; Il Porsche (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;Torque Vectoring Plus (di serie) &egrave; incaricato di ripartire la coppia tra le ruote, per la massima trazione fuori dalle curve. A bordo, in un ambiente rivestito in tessuto Race-Tex (simil-scamosciato), spicca il volante GT riscaldabile, con le palette del cambio automatico Tiptronic S 8 rapporti dotato di logiche di funzionamento riviste. L'intera componente hi-tech, dall'infotainment ai tre display in plancia, dai servizi connessi fino agli Adas, ricalca quanto gi&agrave; annunciato dal rinnovamento del Cayenne presentato nei mesi scorsi. A esigenze di stile e altre funzionali rispondono i cerchi da 21 pollici, in grigio antracite e design RS Spyder, mentre specifica della GTS Coup&eacute; &egrave; la dotazione di serie del tetto panoramico. Chi vorr&agrave; limare un po' il peso complessivo della sportive GTS potr&agrave; accedere all'optional del pack Light: 25 kg di riduzione della massa paiono in realt&agrave; poca cosa su una massa nell'ordine delle 2,1 tonnellate.       

Stesso motore del Cayenne S ma pi&ugrave; cavalli e una dotazione superiore per la versione GTS, ora rinnovata. Cayenne (e GTS Coup&eacute;) ampliano l'offerta oltre le varianti ibride plug-in

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