Auto Roadshow Mountain: da Pont-Saint-Martin al Forte di Bard

Dalla sua posizione privilegiata che domina la gola scavata dalla Dora Baltea, il Forte di Bard è uno dei simboli della Valle d’Aosta. Vi proponiamo un itinerario per scoprire antichi ponti e strade romane tra i vigneti

di Francesca Galbiati

22.07.2024 12:35

La Valle d’Aosta è una delle regioni italiane che vanta il maggior numero di forti, castelli e rocche. Basta varcare i confini regionali dal Piemonte lungo la A5 per rendersene conto: dopo soli sette chilometri, infatti, sulla destra compare il maestoso Forte di Bard, uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento. Facilmente raggiungibile dall’autostrada, al Forte si può arrivare anche tramite la Strada Statale 26, andando così a percorrere un itinerario alter- nativo che consente di scoprire anche altri picco- li emblemi storici della Valle d’Aosta. Si parte da Pont-Saint-Martin e dal suo antico ponte romano sul Torrente Lys: è alto 25 metri e largo 35 ed è uno dei diversi “ponti del diavolo” presenti in Italia.

Secondo la leggenda, infatti, San Martino, vescovo di Tours, ritornando dall’Italia verso casa, rimase bloccato a causa della piena del torrente Lys, che aveva distrutto la passerella esistente. Il diavolo si offrì di costruire un ponte in una sola notte, in cambio dell’anima del primo essere vivente che lo avesse attraversato. Il Santo accettò, ma il mattino seguente lanciò un pezzo di pane all’altra estremità del ponte, così che ad attraversarlo per primo fosse un cane. Il diavolo, furente, scomparve nelle acque del torrente e il Santo proseguì il suo cammino. Lasciato Pont-Saint-Martin si procede fino a Donnas, da dove a piedi si può percorrere un tratto della Via delle Gallie scavato nella roccia, lì dove oggi transitano i percorsi della Via Francigena, del Cammino Balteo e delle Alte Vie.

Proseguendo per altri due chilometri, si arriva ai piedi del Forte di Bard: prima di iniziare l’ascesa al livello più alto, una visita al borgo di Bard è d’obbligo. Qui si possono ammirare scorci deliziosi tra case in pietra e palazzi storici, oltre a finestre e palazzi decorati. Terminata la visita al cuore del borgo, si può decidere di proseguire a piedi verso la cima o di sfruttare i comodi ascensori panoramici. Il Forte, infatti, è costruito in posizione strategica su uno sperone di roccia che domina la gola scavata dalla Dora Baltea e venne realizzato all’inizio del XIX secolo sui resti di antiche fortificazioni romane. Il complesso è formato da tre corpi di fabbrica posti a diversi livelli: in basso l’opera Ferdinan- do, che ospita il museo delle fortificazioni e del- le frontiere, ed è affiancata dall’Opera Mortai, dove vengono organizzate mostre temporanee.

A metà si trova l’opera Vittorio, mentre la parte alta, la più importante, è formata da una cinta su cui si appoggiano tutti i fabbricati e che racchiude l’Opera di Gola e l’Opera Carlo Alberto, con la Piazza d’Armi circondata da un porticato. Qui si trovano anche le prigioni, 24 celle di dimensioni molto ridotte che nel corso dell’Ottocento arrivarono ad ospitare decine di prigionieri. Con il tempo vennero trasformate in magazzini per viveri della fortezza, mentre ora lo spazio ospita un percorso multimediale dedicato alla storia del Forte. Dalla cinta muraria del livello più alto del Forte si può godere di incredibili panorami sulle vallate circostanti che, al tramonto, regalano emozioni ancor più uniche per iniziare al meglio il proprio soggiorno in Valle d’Aosta.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese