Primo test: Seat Arona, il mini-Suv alla spagnola

 

Abbiamo guidato la Arona su una strada tortuosa collinare nei dintorni di Barcellona e la maneggevolezza nei cambi di direzione e sui tornanti e anche il poco rollìo del corpo vettura sono davvero sorprendenti pensando che si tratta di un SUV alto 155 cm. A parte la posizione di guida rialzata, ci si dimentica di essere su uno Sport Utility e sembra di viaggiare a bordo di una utilitaria bassa e compatta. Inoltre il peso contenuto di piattaforma e telaio va a vantaggio della brillantezza e della prontezza in accelerazione e ripresa (e anche dei consumi). Che sono più che degne a fronte per un’auto che eroga poco più di cento cavalli. La versione a benzina da 115 cv per esempio, dotata del cambio DSG, è brillante e scattante, favorita anche dal peso contenuto in 1210 kg accelera da 0 a 100 km/h in meno di 10” e vanta consumi comunque contenuti: Seat dichiara 20 km/litro, ovviamente secondo il ciclo teorico NEDC. Il turbodiesel da 115 cv invece, nonostante sia circa 100 kg più pesante, mostra una buona coppia anche se l’erogazione è abbastanza debole sotto i 1500 giri, regime al quale il turbo comincia a “spingere” con decisione.

La nuova Arona sarà disponibile in Italia dal mese di ottobre a un prezzo che partirà da 16.950 euro per la versione 1.0 TSi Reference, con il 3 cilindri da 95 cv a benzina turbo (in futuro arriverò anche un modello più economico, da 75 cv aspirato). Esattamente 1300 euro in più della utilitaria Ibiza di pari allestimento e motore.

A proposito, se vi siete chiesti a cosa si riferisce il nome, ecco spiegato il mistero: è quello di una città, come tradizione del marchio Seat che sceglie sempre una località per battezzare le proprie auto. Ma in questo caso non si tratta della Arona italiana sul lago Maggiore, ma della omonima città spagnola situata nelle isole Canarie.

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