McLaren Artura Spider, più potente e leggera per battere la Ferrari

A due anni dall’arrivo della coupé, la Casa inglese sfodera ora anche la versione aperta della sua 2 posti plug-in e aggiunge aggiornamenti importanti che rendono anche la sorella chiusa più performante

di Arturo Rizzoli

04.07.2024 ( Aggiornata il 04.07.2024 14:00 )

L’anti-Ferrari 296 era stata messa sul mercato un paio d’anni fa forse a tappe forzate per rispondere alla Casa del Cavallino sul fronte delle sportive a 2 posti con motore centrale e powertrain plug-in hybrid. Il costruttore di Woking approfitta ora del lancio della Spider per portare aggiornamenti interessanti anche per la sorella Coupé. L’elemento più evidente è l’aumento della potenza del motore, che ora arriva a 700 cv, prima erano 680. Questo aggiornamento del software del motore, che ha pure migliorato la curva di coppia, sarà reso disponibile anche per chi ha acquistato in precedenza una Artura Coupé. Rilevanti sono poi anche gli interventi a livello telaistico, nella parti strutturali per migliorare la rigidità e, di conseguenza, la precisione di guida, come pure le sospensioni sono state evolute per garantire, a seconda dei programmi, più comfort o più sportività. Su una vettura aperta è molto importante il sound e così si è lavorato sulle valvole allo scarico per rendere ancora più entusiasmante la guida. Un’altra area sulla quale si sono impegnati molto è quella dell’aerodinamica: pulire al massimo i flussi attorno al corpo vettura in una spider significa ridurre, quando si viaggia a tetto aperto, i vortici che arrivano anche in abitacolo, inoltre si migliora il comfort acustico. E’ stata pure migliorata l’efficienza aerotemica per avere un più efficace raffreddamento di motore e freni sia anteriori sia posteriori. 

McLaren Artura Spider

McLaren Artura Spider

Seconda variante di carrozzeria per la supercar ibrida inglese. La Artura diventa Spider, con una soluzione leggera, di tetto apribile e rimovibile. Una porzione ridotta e con un peso superiore di appena 62 kg rispetto alla coupé. Aumenta anche la potenza del sistema ibrido V6

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Regina nel peso

La versione Spider d’Artura ha un tetto che si apre in 11 secondi, anche in movimento, a una velocità fino a 50 km/h. Per ottenere ciò sono stati adottati otto motorini attuatori, che sono gli unici responsabili dell’aumento di peso (62 kg) della vettura, che è arrivata così a 1.457, contro i 1.540 della 296 GTS, diretta rivale che resta – va detto – in vantaggio evidente per la potenza, che è di 830 cv. Il tema del peso ci porta alla batteria del sistema plug-in: l’accumulatore pesa 88 kg e ha una capacità di 7,4 che, secondo i dati della Casa, permettono un’autonomia in elettrico di 33 km, valori sempre ottimistici. Mentre il motore elettrico ha un peso di 15,4 kg. Interessante è il fatto che la vettura è dotata di un programma che, quando si parte, fa muovere l’auto solo con la propulsione elettrica, finché non si accelera con decisione. Guidarla poi col tetto aperto è un’esperienza per la quale vi rimandiamo al video…

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