        La fibra di carbonio &egrave; il materiale per eccellenza delle vetture che puntano alle massime prestazioni, che si tratti di auto da competizioni ma pure stradali. Le qualit&agrave; di questo materiale sono molteplici, in primis la sua leggerezza e la sua elevata resistenza. Utilizzata ormai da decenni in svariati ambiti oltre a quello automobilistico, la fibra di carbonio ha sub&igrave;to continue evoluzioni nel corso del tempo, acquistando migliori caratteristiche. E tuttora il lavoro che viene fatto intorno a questo materiale &egrave; ancora in corso. McLaren, con la W1, ha fatto un ulteriore passo in avanti. W1 porta con s&eacute; l'evoluzione del carbonio McLaren La nuova supersportiva W1 da 1.275 cavalli (qui trovate tutti i dettagli sul suo innovativo V8 ibrido) &egrave; la vettura su cui &egrave; stata sfruttata una nuova tecnica per la realizzazione dell&rsquo;aerocell, la monoscocca che fa da base alla nuova supersportiva di Woking. Essa &egrave; stata realizzata utilizzando fibra di carbonio pre-impregnata con un sistema di resine che semplifica il processo di polimerizzazione, una tecnologia usata solitamente per vetture destinate alla pista, come la Solus GT lanciata da McLaren nel 2023 nell&rsquo;ambito della &ldquo;famiglia&rdquo; Ultimate Series. I vantaggi di questa tecnica stanno nella maggiore resistenza strutturale, ma anche nel risparmio di peso, in quanto in alcune parti dell&rsquo;auto si pu&ograve; fare a meno della carrozzeria esterna. Inoltre, sulla W1 &egrave; stata introdotta anche la fibra di carbonio ART, con tecnica di produzione a deposizione &ldquo;ad alta velocit&agrave;&rdquo; (la sigla ART sta per &ldquo;Automated Rapid Tape&rdquo;) pi&ugrave; leggeraa e rigida che apre nuove possibilit&agrave; agli ingegneri e produce meno materiali di scarto. Sulla W1, tale materiale &egrave; stato sfruttato per l&rsquo;alettone anteriore attivo. Dalla MP4/1 al McLaren Technology Center Quella della fibra di carbonio sulle McLaren &egrave; una storia che ha radici profonde, a partire dal 1981, quando McLaren realizz&ograve; la MP4/1, ovvero la prima monoposto di Formula 1 a utilizzare un telaio monoscocca interamente in fibra di carbonio. Progettata da John Barnard, questa vettura fu un punto di svolta, spingendo tutte le altre squadre a ricorrere alla medesima soluzione. Nel 1993, McLaren diede vita alla velocissima F1, supercar stradale che tra le sue tante novit&agrave; includeva anche un telaio monoscocca in fibra di carbonio e di una carrozzeria completamente in fibra di carbonio. Grazie alla rigidit&agrave; cos&igrave; garantita, al peso contenuto e ai 627 cavalli del suo V12 aspirato, la F1 guadagn&ograve; il record di auto stradale pi&ugrave; veloce del mondo con i suoi 386,7 km/h. Nel 2011, con il ritorno delle supersportive stradali, McLaren introdusse sulla 12C introdusse la MonoCell, una vasca monoscocca in fibra di carbonio che pesava appena 75 kg. Un ulteriore passo in avanti venne compiuto appena due anni pi&ugrave; tardi, nel 2013, con la P1 ibrida da 916 cavalli. In questo caso, l&rsquo;evoluzione riguard&ograve; la struttura del corpo in fibra di carbonio che incorporava anche la batteria e l'alloggiamento dell'elettronica di potenza che erano parte integrante del powertrain ibrido, in una struttura battezzata MonoCage. Ulteriori upgrade sono stati integrati con la 720S del 2017, che ha introdotto la struttura in fibra di carbonio Monocage II, e la Artura del 2021, che ha visto debuttare la McLaren Carbon Lightweight Architecture (MCLA), pensata specificamente la generazione di propulsori ibridi ad alte prestazioni. Nel frattempo, nel 2018, la Casa britannica ha deciso di aprire una divisione destinata allo sviluppo del carbonio, denominata McLaren Composites Technology Center (MCTC) a Sheffield, nel Regno Unito, e costata un investimento di 50 milioni di sterline. Perch&eacute;, come ha ribadito Michael Leiters, Amministratore Delegato di McLaren Automotive: &ldquo;La fibra di carbonio &egrave; parte integrante della storia della McLaren e un elemento chiave del nostro DNA. Ci permette di offrire supercar superleggere con le migliori caratteristiche dinamiche e rimane un'area di esplorazione tecnica con molto da scoprire e molti altri vantaggi da realizzare". McLaren, supercar in edizione limitata per il 9&deg; titolo Costruttori in F1       

Dalla monoscocca della Formula 1 1981 alla nuova W1 da 1.275 cavalli, la Casa di Woking continua a puntare sulla fibra di carbonio

McLaren dalla MP4/1 alla W1, l'evoluzione del carbonio

        In principio ci fu la F1, straordinaria supercar lanciata nel 1993 che con i suoi 386,4 km/h si afferm&ograve; come l&rsquo;auto stradale pi&ugrave; veloce del mondo, mantenendo tale primato per molti anni. Nel 2013, la Casa inglese torn&ograve; a realizzare una supersportiva ad altissime prestazioni dando vita alla P1, che inaugur&ograve; l&rsquo;epoca delle supercar ibride insieme alle rivali Porsche 918 Spyder e Ferrari LaFerrari. Infine, nel 2024, &egrave; stato il turno del terzo capitolo di questa lunga saga, con il lancio della nuova W1. Anch&rsquo;essa ibrida, iper tecnologica e velocissima, frutto dell&rsquo;esperienza di McLaren nel campo delle vetture stradale e in quelle da competizione, dall&rsquo;Endurance alla Formula 1 passando per la Formula E.  McLaren W1, potenza record ibrida La scheda tecnica della McLaren W1 fa capire quanto il Costruttore britannico abbia alzato l&rsquo;asticella a livello tecnico e prestazionale delle sue vetture. Sotto la sinuosa carrozzeria dell&rsquo;auto infatti trova spazio l&rsquo;unit&agrave; MHP-8, un V8 a 90&deg; da 4,0 litri e con due turbo. L&rsquo;unit&agrave; endotermica da sola eroga ben 928 cavalli, vale a dire pi&ugrave; dell&rsquo;intero powertrain ibrido della vecchia &ndash; e pur potentissima &ndash; McLaren P1. Si tratta, inoltre, della maggior potenza specifica mai erogata da un motore McLaren, con ben 233 cavalli/litro. Il propulsore a benzina della W1, che raggiunge i 9.200 giri, lavora in simbiosi con un&rsquo;unit&agrave; elettrica alloggiata nel cambio a doppia frizione a 8 rapporti. Questo motore riesce ad assicurare ulteriori 347 cavalli e 440 Nm, che portano la potenza di sistema a quota 1.275 cv e 1.340 Nm. Per avere un termine di paragone, basti dire che la P1 aveva &ldquo;soli&rdquo; 918 cv, e la F1 si fermava a 627, valore comunque elevatissimo per l'epoca. Stupisce che, a differenza di altre supercar ibride come la Ferrari F80 che scarica i suoi 1.200 cv sulle quattro ruote, la McLaren W1 indirizzi l&rsquo;intera potenza a sua disposizione esclusivamente sull&rsquo;asse posteriore. Una scelta che rende inevitabilmente pi&ugrave; complessa la gestione della vettura, ma che consente di tenere sotto controllo il peso della vettura, che &egrave; di appena 1.399 kg a secco con rapporto potenza/peso estremamente vantaggioso di 911 cv per tonnellata. A questo punto &egrave; quasi superfluo dire che le prestazioni sono elevatissime, da prima della sua esclusiva classe: da zero a cento la W1 impiega 2,7 secondi, che diventano 5,8 per lo 0-200 e meno di 12,7 per lo 0-300. La velocit&agrave; massima invece si attesta a quota 350 orari, un valore inevitabilmente inferiore a quello dell&rsquo;iconica F1 per scelte di progettazione che hanno privilegiato altri aspetti della vettura, non ultimo quello della versatilit&agrave; di guida. McLaren, supercar in edizione limitata per il 9&deg; titolo Costruttori in F1 Ibrido leggerissimo e super efficiente Uno dei principi alla base della progettazione della W1, non a caso, &egrave; stato quello di garantire le prestazioni ovunque e in qualunque momento, rendendo l&rsquo;auto adatta tanto agli spostamenti quotidiani quanto all&rsquo;uso estremo in pista. Al punto che c&rsquo;&egrave; anche la possibilit&agrave; di percorrere brevissimi tratti (meno di 2 km) in modalit&agrave; totalmente elettrica, utile ad esempio per effettuare manovre e piccoli spostamenti senza accendere il V8 biturbo. La McLaren W1 &egrave; utilizzabile in quattro principali modalit&agrave;, che sottolineano la volont&agrave; del brand di Woking di rendere il modello adatto a ogni esigenza. La prima, E-mode, permette di muovere la vettura sfruttando unicamente l&rsquo;unit&agrave; elettrica senza fare ricorso al V8; la seconda, denominata Comfort Mode, mette sul piatto i 928 cavalli del motore a benzina sfruttando la parte elettrica per avere una risposta istantanea dell&rsquo;acceleratore; la terza, la Sport Mode, mette invece sempre a disposizione i 347 cavalli extra dell&rsquo;unit&agrave; elettrica e garantisce cambiate pi&ugrave; rapide. &Egrave; infine presente la Race Mode, a sua volta divisa in due sotto-modalit&agrave;: Sprint, che sfrutta tutta la potenza della batteria nel corso di un giro, e GP, che invece offre una performance elevata per un tempo pi&ugrave; ampio, come pu&ograve; essere una sessione in un trackday. La &ldquo;stella polare&rdquo; nello sviluppo del sistema ibrido, del resto, non &egrave; stata l&rsquo;efficienza bens&igrave; l&rsquo;incremento delle performance. Obiettivo che &egrave; stato raggiunto anche attraverso l&rsquo;attenzione maniacale alla riduzione del peso, al punto che il powertrain elettrico della W1 segna sulla bilancia ben 40 kg in meno rispetto alla precedente P1, oltre ad essere significativamente pi&ugrave; potente. Merito della compattezza del motore elettrico e delle batterie estremamente leggere con capacit&agrave; complessiva 1,384 kWh. Gli accumulatori, di una originale forma cilindrica con elevatissima densit&agrave; energetica, sono frutto dell&rsquo;esperienza maturata dalla Casa inglese nel motorsport. Per quanto riguarda il motore elettrico, il suo peso &egrave; di 20 kg, vale a dire il 50% in meno rispetto a quello della Speedtail, ed eroga una potenza specifica di 23 cv/kg, un valore paragonabile a quello delle monoposto di Formula 1. V8 peso piuma Anche il V8 biturbo da 4 litri, contraddistinto dalla sigla MHP-8, &egrave; stato oggetto di un eccezionale lavoro di affinamento. Non solo per aumentarne la potenza, come detto in precedenza, ma anche per ridurne il peso ed accrescerne l&rsquo;efficienza. L&rsquo;MHP-8 ha preso il posto della precedente unit&agrave; M840T, introdotta nel 2017 sulla McLaren 720 S e utilizzata, nelle sue evoluzioni, su 765 LT, 750S, Senna, Elva, Speedtail, GT e GTS, con potenze fino a 833 cavalli. Il nuovo otto cilindri ha visto crescere sensibilmente sia la potenza che la coppia, con una cilindrata rimasta sostanzialmente invariata a 4 litri (3.994 cm3 sulla vecchia specifica che sono diventati 3.988 sull&rsquo;MHP-8) con una riduzione dell&rsquo;alesaggio un aumento della corsa. L&rsquo;aumento della potenza a parit&agrave; di cilindrata &egrave; stato reso possibile da una serie di interventi tra cui l&rsquo;adozione di un nuovo sistema a iniezione a doppio stadio (quella diretta a ben 350 bar) e di due turbocompressori pi&ugrave; grandi e semplificati senza la geometria variabile per contenere il peso. Nuovo anche il sistema di raffreddamento realizzato sfruttando le tecnologie di stampa 3D. In termini numerici, i numerosi interventi al V8 hanno permesso di ottenere, con una cubatura sostanzialmente identica, un incremento del 15% della performance e dell&rsquo;8% del regime massimo di rotazione del motore, ottenendo nel contempo un risparmio di 10 kg sulla bilancia. Novitec McLaren 750S, fino a 840 cv e aerodinamica al top       

Sulla nuova supercar inglese fa il suo debutto il nuovo motore MHP-8 abbinato a un'efficientissima unit&agrave; elettrica per 1.275 cv totali: ecco i suoi segreti

McLaren W1, la supercar con il V8 dei record

McLaren celebra il nono trionfo nel Campionato Costruttori di Formula 1 con una esclusiva serie di supercar.  Saranno realizzate solo nove Artura Celebration Edition e nove 750S, un numero che onora il risultato conseguito. La scuderia ha strappato il titolo nel Gran Premio di Abu Dhabi, comandando la classifica da settembre.  Lando Norris e Oscar Piastri hanno conquistato otto pole position e sei vittorie con la McLaren MCL38. Questo segna il primo primato dal 1998, un evento memorabile per la squadra.  Le Celebration Edition prendono spunto dalla monoposto MCL38, vincitrice del Campionato del Mondo Costruttori 2024. La livrea, curata da McLaren Special Operations, include i colori distintivi del marchio: Papaya Orange e Antracite. La sfumatura di colore a zigzag, diventata un simbolo di McLaren, &egrave; ben visibile.  Dettagli esclusivi e pmaggio al trionfo  Il logo Champions&rsquo; Laurel e le &ldquo;Nine-Star&rdquo; sono esibiti con vanto, insieme a dettagli arancioni. Una striscia sul cofano e le pinze dei freni richiamano il Champions&rsquo; Laurel. Questi elementi particolari celebrano la vittoria nel campionato. L&rsquo;abitacolo delle MCL38 Celebration Edition &egrave; altrettanto impressionante, con finiture in fibra di carbonio autografate da Lando Norris e Oscar Piastri.    Il logo Champions&rsquo; Laurel &egrave; presente sui poggiatesta. Ogni modello include una targhetta identificativa MCL38 con un frammento della carrozzeria in fibra di carbonio della monoposto. Una targa nell&rsquo;area di stivaggio indica le pole position, le vittorie e i giri veloci della MCL38 durante la stagione 2024. Questi dettagli trasformano ogni vettura in un oggetto unico da collezione.  I futuri proprietari potranno avere un raro souvenir su misura. Come la MCL38, anche Artura e 750S hanno guadagnato riconoscimenti nel 2024. Chi acquister&agrave; le Celebration Edition potr&agrave; provare le performance di una supercar McLaren. Artura offre un propulsore ibrido V6 da 3 litri, mentre 750S un V8 biturbo da 4 litri.  Prestazioni e aerodinamica al top  Entrambi i modelli usano la monoscocca in fibra di carbonio e un&rsquo;aerodinamica evoluta. La 750S ha un&rsquo;ala posteriore attiva e il sistema di sospensione Proactive Chassis Control III, per una guida superiore. Queste qualit&agrave; assicurano performance notevoli. La McLaren Artura MCL38 Edizione Celebration propone una verniciatura singolare e battitacco in fibra di carbonio con firma.    &Egrave; presente anche una targa dedicata con materiale dell&rsquo;auto di Formula 1 MCL38 e il logo Champions&rsquo; Laurel sul poggiatesta. L&rsquo;indicatore del volante a ore 12 &egrave; color Papaya. La McLaren 750S MCL38 Edizione Celebrativa condivide la verniciatura particolare e i battitacco firmati. Pure in questo modello si trova la targa dedicata e il logo Champions&rsquo; Laurel.  Il volante in fibra di carbonio ha dettagli color Papaya. Queste versioni celebrative uniscono l&#39;eredit&agrave; delle corse di McLaren con prestazioni di alto livello. Offrono agli appassionati un modo speciale per celebrare i successi del team. Ogni dettaglio, dalla livrea esclusiva ai frammenti di fibra di carbonio delle monoposto, &egrave; stato progettato per omaggiare la nona vittoria nel Campionato Costruttori.  Potrebbe interessarti: nuova BMW M3 elettrica all&#39;orizzonte, un concept per scoprirla&nbsp; 

Saranno realizzate solo nove Artura Celebration Edition e nove 750S, un numero che onora il risultato conseguito

McLaren, supercar in edizione limitata per il 9&deg; titolo Costruttori in F1

        Era il 2019 quando McLaren lanciava sul mercato l&rsquo;incredibile Senna LM (acronimo per Le Mans). La supercar esclusiva, prodotta in 20 esemplari, celebrava il trionfo della McLaren F1 GTR alla 24 Ore di Le Mans del 1995. Solo cinque le unit&agrave; destinate al mercato nordamericano, Tuttavia, nessuno avrebbe immaginato che un singolo collezionista della Florida avrebbe deciso di acquistare tutte e cinque le vetture, pagando oltre 1,45 milioni di euro (una cifra superiore al prezzo di lancio, di circa un milione) ciascuna. Dietro quello che potrebbe sembrare il &ldquo;capriccio&rdquo; di una persona viziata si cela, in realt&agrave;, una strategia che unisce passione per le supercar e fiuto per gli investimenti. McLaren Senna LM, dal motorsport alla strada  La McLaren Senna LM &egrave; una vera auto da corsa omologata per l&rsquo;utilizzo stradale. Sotto il cofano, il V8 biturbo da 4,0 litri sviluppa 814 cavalli e oltre 800 Nm di coppia, garantendo prestazioni impressionanti: la velocit&agrave; massima, ad esempio, supera i 350 km/h. Tra le caratteristiche distintive della LM figurano cerchi OZ specifici, un sistema di scarico con terminali placcati in oro 24 carati satinato e copertura del vano motore nello stesso, nobile materiale. Il design aggressivo, arricchito da ampio diffusore ed enorme alettone regolabile, evidenzia anche l&rsquo;elevata efficienza sul fronte aerodinamico, per la massima stabilit&agrave; alle alte velocit&agrave;. La produzione limitata e le modifiche meccaniche rispetto alla McLaren Senna standard ne hanno fatto immediatamente un oggetto del desiderio per i collezionisti di tutto il mondo. Ogni LM rappresenta non solo una macchina dalle prestazioni straordinarie, ma anche un tributo alla storia della casa britannica nel motorsport. Il collezionista della Florida: passione e lungimiranza Il misterioso acquirente (il nome non &egrave; stato rivelato) ha, quindi, deciso di acquistare tutte le cinque unit&agrave; destinate al mercato nordamericano, assicurandosi l&rsquo;esclusivit&agrave; assoluta. Tale gesto ha sorpreso molti, ma dietro questa decisione c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; di una semplice passione per le supercar. I precedenti della McLaren F1, prodotta negli anni &rsquo;90 e oggi valutata decine di milioni di euro, potrebbero aver ispirato questa mossa strategica. La McLaren F1, lanciata a un prezzo di poco meno di 1 milione di euro, ha visto il suo valore crescere esponenzialmente negli anni, con esemplari LM battuti all&rsquo;asta per quasi 30 milioni di euro. Seguendo questo esempio, il collezionista potrebbe puntare a un guadagno significativo in futuro, quando l&rsquo;esclusivit&agrave; e il valore storico della Senna LM saranno ancora pi&ugrave; apprezzati. Possedere tutte le cinque vetture nordamericane, inoltre consentirebbe di influenzare il mercato in modo esclusivo.       

Un collezionista della Florida si &egrave; preso, a circa 1,45 milioni l'una, tutte le Senna LM destinate al mercaro americano. Follia o lungimiranza? Il motivo

L'assurda storia del milionario che ha comprato 5 McLaren Senna identiche

        Inizio anno &ldquo;col botto&rdquo; per la casa d&rsquo;aste Car &amp; Classic: il 5 gennaio 2025, infatti, la piattaforma offrir&agrave; la possibilit&agrave; di aggiudicarsi una rara McLaren Senna LM. La hypercar, uno dei soli 20 esemplari prodotti, si presenta in condizioni pari al nuovo, avendo percorso appena 74 km. Verniciata nella vistosa tonalit&agrave; McLaren F1 Orange, la vettura &egrave; completata da dettagli in fibra di carbonio nera che ne esaltano il carattere &ldquo;racing&rdquo;. Proveniente da una prestigiosa collezione europea, l&rsquo;esclusiva vettura &egrave; attualmente visibile presso lo showroom Lowman di Utrecht, nei Paesi Bassi. McLaren Senna LM, capolavoro ispirato a Le Mans Realizzata dal dipartimento McLaren Special Operations (MSO), la Senna LM &egrave; un omaggio alla vittoria di McLaren a Le Mans nel 1995. Questo legame storico &egrave; sottolineato dal nome stesso, "LM", e da una serie di richiami estetici e tecnici alla leggendaria McLaren F1 GTR. Ogni dettaglio della hypercar inglese &egrave; stato pensato per massimizzare l&rsquo;efficienza aerodinamica e le prestazioni. Parafanghi ventilati, grande alettone posteriore regolabile, doppio diffusore: tutto concorre a generare un carico aerodinamico eccezionale, mantenendo l&rsquo;auto stabile anche a velocit&agrave; elevatissime. Iconico, poi, il quadruplo terminale di scarico con finitura in oro 24 carati satinato, che &ldquo;d&agrave; voce&rdquo; al propulsore attraverso collettori interamente in titanio. Prestazioni record Montato in posizione centrale, il V8 biturbo da 4.0 litri eroga 814 cv e oltre 800 Nm di coppia. Grazie al telaio in fibra di carbonio e a un peso estremamente ridotto, l&rsquo;auto scatta da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e supera i 350 km/h di velocit&agrave; massima. Tra le caratteristiche distintive anche lo &ldquo;scoop&rdquo; sul tetto, di ispirazione F1, contribuisce a convogliare l&rsquo;aria per ottimizzare il raffreddamento del propulsore. L&rsquo;abitacolo, infine, &egrave; un perfetto mix tra lusso e performance, con sedili avvolgenti in carbonio e Alcantara e soluzioni pensate per la pista come il sistema di telemetria. Pezzo esclusivo La McLaren Senna LM in vendita &egrave; particolarmente esclusiva: si tratta, infatti, di uno dei soli sette esemplari al mondo con guida a destra. Domenica 5 gennaio 2025 gli appassionati di hypercar avranno, quindi, l&rsquo;occasione di possedere un pezzo raro, un&rsquo;auto che incarna il massimo dell&rsquo;ingegneria e del design della Casa di Woking. Il prezzo? Potrebbe superare il milione di euro.       

Domenica 5 gennaio 2025 la casa d'aste Car &amp; Classic dar&agrave; l'opportunit&agrave; di aggiudicarsi l'esclusiva hypercar: &egrave; una delle sette con guida a destra

McLaren Senna LM, in vendita una delle 20 prodotte

Il tuner bavarese Novitec, noto per le personalizzazioni di supercar e hypercar, &nbsp;ha recentemente presentato la sua esclusiva linea per la McLaren 750S, vettura che rappresenta la fine di un&rsquo;era: quella dei motori esclusivamente termici per la casa automobilistica britannica. Il pacchetto di modifiche porta l&rsquo;auto a livelli di performance straordinari, combinando design innovativo e miglioramenti tecnici che esaltano ogni aspetto del modello. La 750S, gi&agrave; incredibile nella sua configurazione standard, alza l&#39;asticella estetica e prestazionale - compreso un upgrade dell&#39;aerodinamica - grazie alle trasformazioni realizzate dal team di esperti dell&#39;azienda  McLaren 750S by Novitec, aerodinamica affinata  Uno degli aspetti che pi&ugrave; colpisce della McLaren 750S personalizzata da Novitec &egrave; l&#39;approccio all&#39;aerodinamica. Gli ingegneri dell&#39;azienda hanno utilizzato la galleria del vento per sviluppare componenti aerodinamici che non solo migliorano l&rsquo;aspetto estetico, ma ottimizzano anche la stabilit&agrave; del veicolo ad alte velocit&agrave;. I componenti realizzati in carbonio a vista o forgiato, come l&#39;alettone posteriore, sono posizionati strategicamente per aumentare il carico verticale e ridurre la portanza. L&rsquo;installazione di parti come paraurti anteriore con spoiler, diffusore posteriore contribuiscono a una maggiore aggressivit&agrave; del design e a una guida pi&ugrave; precisa e sicura, soprattutto nelle curve ad alta velocit&agrave;.  Prestazioni ai vertici  Il tuner tedesco non si &egrave; ovviamente limitato al solo perfezionamento estetico. Il motore V8 biturbo da 4.0 litri della 750S, in grado di erogare 750 cv e 800 Nm di coppia, &egrave; stato potenziato su tre livelli che culminano in una potenza massima di 840 cavalli e ben 889 Nm di coppia. Con queste modifiche, la McLaren 750S scatta da 0 a 100 km/h in appena 2,6 secondi, con una velocit&agrave; massima che sfiora i 336 km/h. L&rsquo;adozione di un sistema di scarico ad alte prestazioni, realizzato in materiali ultraleggeri come l&rsquo;Inconel, migliora ulteriormente le performance e amplifica la &ldquo;voce&rdquo; dell&rsquo;otto cilindri inglese, per un&rsquo;esperienza di guida ancor pi&ugrave; coinvolgente. 

Novitec McLaren 750S, fino a 840 cv e aerodinamica al top

Straordinaria McLaren W1, la nuova hypercar della Casa di Woking miete primati. E completa la triade assoluto del Marchio assieme alla F1 del 1992 e alla P1 ibrida del 2012.  La W1 &egrave; la McLaren pi&ugrave; potente di sempre: sar&agrave; realizzata in 399 esemplari, gi&agrave; tutti assegnati a un prezzo a partire da 1,9 milioni di euro.    Il cuore arriva direttamente dalla Formula 1  McLaren W1 &egrave; spinta da un formidabile powertrain realizzato sun un nuovo V8 bi-turbo i 4 litri che lavora in sinergia con un E-Module, un motore elettrico a flusso radiale, abbinato a una batteria da 1,4, kWh. Un super ibrido che deriva dalla Formula 1, alla ricerca della potenza assoluta.  Il propulsore termico eroga 904 cavalli, capace di una potenza specifica di 226 cv/litro e arriva fino a 9.200 giri con i due turbo-compressori twin-scroll che gi&agrave; a 2.500 giri sono operativi  Il modulo elettrico pesa solo 19 kg, eroga 227 cavalli e permette di viaggiare a zero emissioni per 2,5 km. La massa del bolide &egrave; contenuta a 1.398 kg.  La potenza complessiva erogata &egrave; di ben 1.241 cavalli e la coppia di 1.353 Nm. Il cambio &egrave; un automatico a otto rapporti, la trazione posteriore e W1 &egrave; dotata di un differenziale elettronico.  McLaren W1, concorrente diretta di Ferrari SF90 e Lamborghini Revuelto, arriva a 350 km/h di velocit&agrave; massima e accelera da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.  Tra le perle, l&rsquo;aerodinamica presenta la Active Long Tail, ala posteriore che si estende fino a 300 mm per contribuire a generare i 1.000 kg di deportanza. Un mezzo davvero speciale.  Potrebbe interessarti: Ferrari 12Cilindri, gran turismo dalla doppia anima&nbsp; 

Rapporto peso/potenza formidabile, powertrain ibrido derivato dalla Formula 1: solo 399 esemplari, gi&ugrave; tutti assegnati a un prezzo iperbolico

McLaren W1, la pi&ugrave; potente di sempre di Woking

        F1, P1, W1. McLaren rivela la sigla della hypercar che raccoglier&agrave; l'eredit&agrave; della P1, la prima ibrida con Kers per la casa di Woking. Appuntamento al 6 ottobre per scoprire la McLaren W1. Una data non casuale, poich&eacute; coincide con i 50 anni dalla vittoria del primo titolo Costruttori in Formula 1, nonch&eacute; i 50 anni dal successo iridato di Emerson Fittipaldi.  Motore ibrido V8, ma come? Un legame chiaro con la Formula 1 che ci aspettiamo sia anche nella tecnica. Il powertrain sar&agrave; certamente ibrido e le indiscrezioni puntano nella direzione di un motore V8 sviluppato appositamente per il modello da Ricardo, supportato da una componente elettrica. Parte ibrida che sar&agrave; molto pi&ugrave; leggera, compatta e prestazionale rispetto alla McLaren P1. D'altronde, 11 anni di evoluzione tecnica hanno riscritto il panorama dei sistemi ibridi ad altissime prestazioni.&nbsp;  I 916 cavalli della P1 verranno eclissati da una potenza che i rumours posizionano ben oltre quota 1.000 cavalli. Di modi per realizzare una hypercar ibrida ve ne sono molteplici. Anzitutto nella definizione dello schema elettrico, se con motogeneratori anche sull'asse anteriore e in quale numero. Poi, nella tipologia di elettrificazione: se pensata esclusivamente per la pura prestazione o con velleit&agrave; di una marcia in elettrico. Ne va della tipologia e capacit&agrave; del pacco batterie, cruciale per le masse in gioco. Un dettaglio, quest'ultimo, che pare superato dalle parole dell'a.d. Michael Leiters, puntando nella direzione di un ibrido esclusivamente orientato alla prestazione, pi&ugrave; che a un'autonomia in elettrico. "La McLaren W1 &egrave; definita dai principi delle vere supercar ed &egrave; la massima espressione di una supercar McLaren.&nbsp; Nata dalla nostra ricca storia nelle corse e dalla nostra mentalit&agrave; da campionato del mondo, la W1 spinge i confini delle prestazioni ed &egrave; degna del nome '1'. Come i suoi predecessori, la F1 e la McLaren P1, la W1 definisce le regole di una vera supercar&rdquo;. McLaren Artura, cura speciale con il tuning Novitec       

Dotata di un powertrain ibrido, verr&agrave; presentata nel giorno dei 50 anni dalla vittoria McLaren del primo titolo Costruttori in F1

McLaren W1, è lei l'erede della F1 e P1

        Sar&agrave; un ottobre caldo per due hypercar in rampa di lancio. L'erede de LaFerrari &egrave; attesa alle Finali mondiali di Imola (15-21 ottobre) mentre in casa McLaren l'appuntamento &egrave; fissato gi&agrave; al 6 ottobre, ore 14:00, quando scopriremo la nuova "1". Il progetto &egrave; stato introdotto da una breve clip sui social, alludendo alla McLaren F1 e alla P1, quali eredi del modello in arrivo.  Hypercar ibrida e diversissima da P1 Conosciamo il codice di progetto, P18, non molto altro. Sar&agrave; una hypercar ibrida, quindi si inserir&agrave; nel solco della P1, al tempo del debutto a portare in scena il sistema stile Kers, come LaFerrari. Entrambe, P1 e LaFerrari, presentate nel 2013, entrambe al rinnovamento dopo 11 anni, che sono stati di radicale evoluzione tecnica della componente elettrica applicata al motore termico. McLaren &egrave; attesa con lo sviluppo del V8 realizzato da Ricardo, supportato dalla parte elettrica che, secondo i rumours, sar&agrave; nettamente pi&ugrave; leggera. Fino al 70% di peso in meno. Un dettaglio che suggerisce l'adozione di motori a flusso assiale, caratterizzati da una riduzione estrema degli ingombri e del peso a fronte di elevati valori di coppia. L'asticella sar&agrave; certamente fissata oltre quota 1.000 cavalli. Vedremo con quali caratteristiche tecniche McLaren avr&agrave; interpretato la sua terza hypercar legata alle competizioni.       

C'&egrave; una data da fissare in calendario, per scoprire altro della hypercar McLaren. Avr&agrave; un motore V8 realizzato da Ricardo e supportato dall'elettrificazione ibrida

McLaren

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