Ci siamo messi al volante della versione aggiornata della berlina di Monaco: ecco cosa cambia con il restyling e come va su strada, nelle versioni Diesel e benzina
21.09.2022 ( Aggiornata il 21.09.2022 10:09 )
Oltre 45 anni di successi e più di 16 milioni di unità vendute. Sono i numeri di BMW Serie 3, una delle berline per eccellenza (con l’altrettanto apprezzata versione Touring introdotta nel 1987). Il 2022 è l’anno del facelift di metà carriera dell’attuale generazione siglata G20. Pochi, ma mirati cambiamenti estetici: “rinfrescata” esterna, con elementi dal design più moderno, mentre l’abitacolo subisce una vera rivoluzione digitale, con l’introduzione dello scenografico Curved Display basato sul sistema operativo 8. Inoltre, alcuni upgrade tecnici migliorano ulteriormente la dinamica di guida, soprattutto sulla prestazionale versione griffata “M”.
La berlina bavarese sbarca sul mercato nel mese di luglio con un look sempre sportivissimo e spigoloso, ma anche inedito, a partire dal frontale, con i fari full-LED e la griglia, ridisegnati come gli interni, in cui spicca il BMW Curved Display da 12,3". La gamma motoristica vede l'unione dei propulsori endotermici TwinPower Turbo con la tecnologia ibrida plug-in e mild hybrid a 48V. Le potenze vanno da 150 a 374 cv, tutte abbinate a un cambio automatico Steptronic a otto rapporti
Guarda la galleryGli ingombri restano invariati: BMW Serie 3 in versione facelift è lunga 4,71 metri, larga 1,83 e alta 1,44, con passo di 2,85 metri e bagagliaio da 480 o 500 litri (berlina o station wagon). Il frontale subisce pochi, ma evidenti cambiamenti: in primis i fari, full Led di serie, perdono il piccolo "dente" nella parte inferiore in virtù di un design più minimalista. Cambia anche la firma luminosa, ora a L rovesciata: un elemento visto anche su nuova X1 e che, probabilmente, caratterizzerà il family feeling di molte future auto del marchio. La griglia a doppio rene, dalla forma leggermente rivista, presenta listelli sdoppiati o, sulle versioni ad alte prestazioni M340i, inedita trama esagonale in finitura nera. Via i cerchi da 16 pollici: ora sono di serie i 17. Inoltre, alcuni accorgimenti come il sottoscocca quasi completamente carenato migliorano l’aerodinamica per consumi ridotti.
È l’abitacolo a sfoggiare le novità più interessanti. Salendo a bordo, lo sguardo viene catalizzato dal Curved Display introdotto su iX e i4. Il doppio schermo ad alta risoluzione, 12,3 pollici per quadro strumenti e ben 14,9 per l'infotainment, fa raggiungere un nuovo livello di esperienza digitale. Il sistema operativo 8 è dotato di assistente vocale intelligente e connesso alla rete tramite sim 5G integrata, con aggiornamenti Over-The-Air e possibilità di controllo remoto tramite app My BMW per smartphone. I tasti fisici sono ridotti al minimo: quasi tutto, compreso il climatizzatore (automatico tri-zona di serie) può essere comandato dallo schermo centrale touch. Una scelta al passo con i tempi, ma meno intuitiva rispetto al classico pannello a pulsanti. Altro cambiamento degno di nota riguarda la zona del tunnel centrale, che abbandona la leva del cambio (è di serie su tutte le versioni l’automatico Steptronic a otto rapporti con palette al volante) introducendo un piccolo selettore.
Il restyling di metà carriera non porta novità dal punto di vista delle motorizzazioni, tutte elettrificate mild hybrid 48 Volt oltre a due versioni plug-in. Il propulsore turbo-benzina quattro cilindri 2.0 è disponibile in vari tagli di potenza: si va dai 156 ai 245 cv (fino a 292 cv per la versione “alla spina” 330e); la gamma a gasolio, sempre quattro cilindri 2 litri turbo, si compone di 318d (150 cv), 320d (190 cv) e 330d (286 cv). Presenti anche due motori sei cilindri in linea: il top di gamma Diesel della M340 xDrive da 340 cv e il performante 3.0 benzina bi-turbo da ben 374 cv della M340i xDrive. Abbiamo avuto modo di provare quest’ultima assieme alla 320d Touring sulle strade della Germania. Due vetture simili per certi aspetti come qualità costruttiva e sicurezza, ma differenti sul versante prestazionale e dinamico, anche per via della presenza di trazione integrale xDrive.
Partiamo dalla declinazione a gasolio: il collaudato 2 litri sovralimentato, da 190 cv e 400 Nm di coppia massima scaricati sulle ruote posteriori, offre un valido spunto confermandosi ai vertici in fatto di consumi, grazie anche al supporto del sistema ibrido leggero a 48 Volt. Nei circa 100 chilometri percorsi principalmente su strade extraurbane, con tratti di autostrada e ingressi in alcuni centri urbani, il computer di bordo ha riportato una media di quasi 20 km/l. Il tutto con il piacere guida tipico delle vetture dell’Elica, coadiuvato dal rapido cambio ZF a otto marce e sospensioni adattive M (opzionali), che modificano la taratura in base a modalità di guida (Eco Pro, Comfort, Sport) e fondo stradale, per assetto sempre ottimale. La sicurezza alla guida è supportata anche dagli ADAS avanzati, soprattutto scegliendo il pacchetto completo denominato Driving Assistant Professional, che aggiunge ausili attivi per una guida semiautonoma.
BMW, nel 2025 la novità delle celle cilindriche sulla Neue Klasse
1 di 2
AvantiLink copiato