        Pu&ograve; considerarsi la prima, vera, architettura di un grande costruttore specifica per l'auto elettrica. Lanciata nel 2019 con la Volkswagen ID.3, i vantaggi dell'architettura modulare MEB hanno consentito una progettazione "nativa elettrica" anzich&eacute; adeguamenti di piattaforme progettate per gli ingombri e la meccanica di auto termiche, adattate all'applicazione in campo elettrico. Continuer&agrave; a essere ancora per diversi anni l'architettura di riferimento nel Gruppo Volkswagen, perlomeno per l'offerta di modelli elettrici tra il segmento B e il segmento C e C superiore. Entro il 2026 i piani Volkswagen prospettano il debutto di 10 nuovi modelli elettrici. Il passo successivo, invece, vedr&agrave; la sostituzione dell'architettura MEB con la SSP. Sar&agrave; un'architettura scalabile non solo nell'elemento hardware della scocca ma anche nei sistemi elettronici e di automazione alla guida.  Da MEB a MEB+, un "plus" su autonomia e ricarica Prima che la Scalable Systems Platform diventi standard per il Gruppo e copra l'offerta in tutti i segmenti, c'&egrave; un passaggio di evoluzione che da MEB porter&agrave; all'architettura MEB+. In attesa che Volkswagen ID.2 introduca il marchio al segmento B, con un'elettrica da posizionare in quota 25 mila euro sul mercato, emergono i dettagli e gli sviluppi che caratterizzeranno la MEB+. Consentir&agrave;, anzitutto, operazioni di ricarica pi&ugrave; rapide, grazie all'accesso a postazioni in corrente continua da 175 e 200 kW. L'autonomia di marcia, poi, arriver&agrave; a 700 km con i tagli di batteria pi&ugrave; grandi. Batteria con cella unificata e chimica su misura Un fronte, quest'ultimo, sul quale dal 2025 Volkswagen&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;introdurr&agrave; il formato di cella unificata. Un unico formato per tutte le batterie, grazie al quale i costi di produzione verranno ridotti del 50%. A differenziare le batterie &nbsp;- che rappresentano il pi&ugrave; grande fattore di costo - nei vari segmenti di mercato sar&agrave; la composizione chimica. Nei segmenti inferiori verr&agrave; impiegata la composizione chimica al litio-ferro-fosfato, per le auto elettriche di grande volume, invece, la composizione far&agrave; maggior ricorso al manganese; infine, per applicazioni specifiche, si manterr&agrave; la chimica nickel-manganese-cobalto. La cella unificata sar&agrave; presente sull'80% delle auto elettriche del Gruppo. I numeri in quattro anni di MEB Dopo quattro anni pieni di diffusione dell'architettura MEB, Volkswagen conta un'offerta di 12 modelli e 500 mila unit&agrave; consegnate della famiglia ID.; in totale, sono 670 mila le elettriche consegnate tra tutti i marchi del Gruppo. Architettura MEB destinata a essere fornita, a partire dal 2023, anche ad altri costruttori, come Ford che vi realizzer&agrave; il suv di segmento C superiore.       

Verso l'evoluzione "plus" della MEB, con maggior potenza di ricarica, autonomia superiore e tre differenti composizioni chimiche delle celle con formato unificato

Volkswagen, dall'architettura elettrica MEB agli sviluppi della MEB+

        Si ispira al mitico T1 &ldquo;Bulli&rdquo;, la nuova Volkswagen ID. Buzz. Versatile e completamente elettrica, &egrave; la vettura con cui la Casa tedesca punta a conquistare il successo in questa edizione 2023 del Car of The Year. Per Volkswagen, si tratterebbe del quinto successo, avendo gi&agrave; conquistato quattro volte il prestigioso titolo di Auto dell'Anno. In attesa di scoprire se la ID.Buzz riuscir&agrave; a ottenere, il prossimo 13 di gennaio, la maggioranza delle preferenze dei 60 giurati, ecco quali sono state le vetture della Casa di Wolfsburg che hanno vinto il Car of The Year finora. Car of The Year, prova con noi le 7 finaliste  Dalla Golf alla Passat, tutti i successi di VW Sebbene abbia ottenuto molti piazzamenti sul &ldquo;podio&rdquo; del Coty sin dagli anni '70, il primo modello marchiato Volkswagen a conquistare il titolo di Auto dell'Anno &egrave; stata la Golf nel 1992. La terza generazione della popolarissima compatta tedesca riusc&igrave; a ottenere la maggioranza delle preferenze dei giurati piazzandosi davanti a due rivali dirette, la Opel Astra e la Citro&euml;n ZX. Per la Golf si tratt&ograve; di una consacrazione attesa da tempo e sfiorata in pi&ugrave; occasioni: nel 1975, la Mk1 si piazz&ograve; seconda in classifica, mentre la Mk2 fu terza nell'84. Dopo la vittoria della Golf nel '92, sono serviti quasi altri due decenni prima di rivedere una Volkswagen sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Nel 2010 &egrave; stata la piccola Polo a imporsi, vincendo davanti alla Toyota iQ e alla Opel Astra. Il successo della Polo ha aperto per VW un ciclo vincente che ha poi portato alla vittoria della Golf di settima generazione nel 2013 e della nuova Passat nel 2015. A questi risultati va poi aggiunto anche il secondo posto della citycar up! nel 2012. Adesso Volkswagen torna tra le 7 finaliste con una vettura innovativa e fuori dagli schemi, decisamente distante, come concezione, da tutte le altre rivali: sar&agrave; lei a vincere questa edizione del Car of The Year? Volkswagen ID. Buzz, promossa al crash test Euro NCAP       

La Casa tedesca punta al quinto successo al Coty con la la nuova ID. Buzz: ecco le VW che hanno conquistato il titolo di Auto dell'Anno finora

Car of The Year, tutte le Volkswagen che hanno vinto il premio

        Il Car of the Year 2023 &egrave; quasi pronto a decidere quale sar&agrave; l'auto che si porter&agrave; a casa vittoriosa il premio del riconoscimento. Nella classifica della shortlist, dai 27 modelli iniziali, la Giuria ha scelto 7 candidati che si sfideranno nella votazione finale all'inizio di gennaio, e fra questi spicca il marchio Volkswagen con l'ID. Buzz. La vettura &egrave; stata alquanto stressata nei crash test dell'Euro NCAP, ed ha retto bene alla pressione, presentando dei risultati finali ottimi. Scopriamo quali sono. Volkswagen verso la ID. Golf, elettrica e iconica  Volkswagen ID. Buzz, i risultati L'ID. Buzz &egrave; stata messa a dura prova nell'ultima sessione di test del 2022, insieme ad altre 14 vetture, riuscendo a ottenere 5 stelle Euro NCAP, che equivalgono alla valutazione massima raggiungibile. Basandoci sulle percentuali registrate ha ottenuto il 92% nella protezione degli adulti, l'87% nella protezione dei bambini, il 90% nella sezione sistemi di assistenza e il 60% nella sicurezza dei pedoni. Per quanto riguarda l'equipaggiamento di sicurezza, nella voce &ldquo;Protezione dagli urti frontali&rdquo;, ha ottenuto il pallino verde considerato come &ldquo;Di serie sul veicolo&rdquo; dell'airbag frontale, pretensionatore della cintura, limitatore di carico della cintura e airbag per le ginocchia per conducente e passeggero. Nella sezione Assistenza alla sicurezza lo ha ottenuto invece per entrambe le voci: conducente, passeggero e posteriore. Dell'ID. Buzz &egrave; disponibile attualmente solo la versione testata, ossia quella che ha un solo motore elettrico montato sull'asse posteriore e alimentato da una batteria da 82 kWh. Il vincitore del Car of the Year 2023 sar&agrave; annunciato in una cerimonia che si terr&agrave; al Salone di Bruxelles venerd&igrave; 13 gennaio. Vieni a provare le finaliste del Car of The Year 2023        

Il van elettrico &egrave; fra i 7 finalisti del Car of the Year 2023: ecco i risultati che ha ottenuto nei crash test realizzato da Euro NCAP

Volkswagen ID. Buzz, promossa al crash test Euro NCAP

        Volkswagen non ha dubbi, all-in sull'elettrico anche per il quartier generale di Wolfsburg. Il Marchio effettuer&agrave; un investimento iniziale di circa 460 milioni di euro nello stabilimento principale presso la sede centrale del Gruppo entro l&rsquo;inizio del 2025. Non si torna pi&ugrave; indietro. Parole del CEO Thomas Sch&auml;fer durante una riunione plenaria a Wolfsburg. L&rsquo;investimento &egrave; destinato principalmente agli adeguamenti necessari per la produzione della nuova ID.3 appena anticipata. La versione aggiornata della compatta a batterie uescir&agrave; dala catena di montaggio di Wolfsburg dal 2023, inizialmente in produzione parziale, con il pieno regime previsto dal 2024.&nbsp; A Wolfsburg tutto &egrave; quasi pronto Le misure di formazione necessarie per la forza lavoro sono attualmente in fase di preparazione. Dopo il ramp-up della ID.3, un ulteriore modello completamente elettrico appartenente al segmento dei SUV contribuir&agrave; a sfruttare a lungo termine la capacit&agrave; produttiva del quartier generale per la produzione di BEV. Novit&agrave; per la piattaforma La base tecnica per il nuovo modello sar&agrave; l&rsquo;architettura modulare elettrica MEB. La piattaforma per auto elettriche della Volkswagen avr&agrave; un ulteriore sviluppo sostanziale come MEB+, diventando pi&ugrave; efficiente. VW costruir&agrave; solo auto elettriche a Wolfsburg, come in tutte le altre sue fabbriche in Europa. Le parole di Thomas Scha?fer, CEO Volkswagen "Volkswagen &egrave; sinonimo di elettromobilit&agrave; per tutti. Wolfsburg far&agrave; parte di questa storia di successo. Nel solo stabilimento principale, investiremo circa 460 milioni di Euro entro l&rsquo;inizio del 2025, preparando la fabbrica per la MEB. Il ramp-up della ID.3 &egrave; il primo importante passo verso l&rsquo;elettrificazione del nostro centro produttivo. Allo stesso tempo, stiamo lavorando a stretto contatto con il Consiglio di Fabbrica per portare a Wolfsburg un&rsquo;ulteriore auto elettrica basata sulla MEB+: sar&agrave; un modello ad alto volume per il segmento dei SUV in forte espansione. Con queste decisioni e questi investimenti, intendiamo rafforzare ulteriormente la competitivit&agrave; di questa fabbrica e dare alla forza lavoro una prospettiva concreta a lungo termine&ldquo;.  Ecco quale sar&agrave; il nuovo modello elettrico di Volkswagen &nbsp;&ldquo;Si tratta del pi&ugrave; grande segmento in tutto il mondo, di cui fa parte la nostra popolare Tiguan. Il nuovo modello completerebbe idealmente i nostri bestseller ID.4 e ID.5. Questo &egrave; il modo in cui intendiamo espandere ulteriormente la nostra posizione di mercato e offrire ai nostri Clienti le vetture di alta qualit&agrave; che si aspettano da noi&nbsp;&ldquo;La MEB ha ancora un potenziale significativo. La nostra ambizione &egrave; quella di portare questa piattaforma al livello successivo. A tal fine, stiamo facendo investimenti sostanziali nel progresso di questa tecnologia. La MEB+ ci mette in una posizione eccellente per i prossimi anni&rdquo;.&nbsp; La piattaforma consentir&agrave; velocit&agrave; di ricarica pi&ugrave; elevate e autonomie pi&ugrave; lunghe. La Volkswagen prevede di utilizzare la cella unificata altamente standardizzata prodotta nello stabilimento del Gruppo di Salzgitter. Potrebbe interessarti: le migliori Volkswagen usate       

Per la produzione della nuova serie di ID.3: confermati i piani per i nuovi modelli al 100% elettrici in arrivo per il 2026

Volkswagen investe per elettrificare il quartier generale di Wolfsburg

        Il primo progetto Volkswagen&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;ID. a essere lanciato sul mercato, con l'esordio dell'architettura MEB, &egrave; all'aggiornamento di met&agrave; carriera. Volkswagen ID.3 2023 sar&agrave; un restyling assai sobrio nelle rivisitazioni di stile. Pi&ugrave; rilevanti, invece, i cambiamenti all'interno. Prime anticipazioni su cosa attendersi la prossima primavera, quando verr&agrave; presentata l'elettrica compatta - 4,26 metri di lunghezza, 2,76 metri di (ampio) passo -, destinata ad arrivare su strada, ai primi clienti che l'avranno ordinata, solo nell'ultimo trimestre del 2023. Cambia il design sul frontale, con una fascia paraurti pi&ugrave; scolpita e aperture esterne che suggeriscono un'ottimizzazione aerodinamica. Interni, meno touch e un infotainment grande C'&egrave; attesa per quello che sar&agrave; un preannunciato passo indietro: meno comandi touch, pi&ugrave; tasti fisici, come anticipato recentemente da Volkswagen. Maggior praticit&agrave; e suggerimenti in tal senso collezionati dai clienti guideranno l'aggiornamento. Gli interni della Volkswagen ID.3 restyling saranno realizzati con materiali non di origine animale, in pieno tema sostenibilit&agrave; e abbattimento delle emissioni di Co2. La novit&agrave; pi&ugrave; evidente sar&agrave; nell'infotainment da 12 pollici, display centrale che andr&agrave; a sostituire la specifica finora da 10 pollici.  Adas evoluti, il Travel Assist scambia dati con auto e infrastruttura Sul fronte degli Adas, il Travel Assist di Livello 2verr&agrave; potenziato dall'utilizzo degli Swarm Data - raccolta e invio di dati in forma anonima provenienti dai veicoli e dall'infrastruttura - mentre il parcheggio autonomo Park Assist Plus avr&agrave; una funzione Memory. Verosimilmente sar&agrave; in grado di ricordare luoghi preferiti nei quali effettuare la manovra in autonomia. Detto della funzione Plug&amp;Charge, grazie alla quale la ricarica - su colonnine compatibili - avviene semplicemente collegando il cavo, con scambio di informazioni e pagamento autonomo, sono 500 mila le Volkswagen ID. consegnate a oggi, dal 2019 del lancio della ID.3 che si appresta a presentare il restyling.       

L'uscita sul mercato, le prime consegne, le novit&agrave; introdotte sulla compatta elettrica ascoltando i feedback dei clienti. Volkswagen ID.3 restyling avr&agrave; diverse migliorie

Volkswagen ID.3 2023, è tempo di restyling: ecco come cambierà

        Sar&agrave; un progetto radicalmente diverso da quello uscito di scena con la Golf 7. La futura, nuova Volkswagen Golf elettrica, si far&agrave; e arriver&agrave; con la nona generazione della berlina. A Wolfsburg&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;non disperderanno certo un patrimonio della storia automobilistica, uno dei pochissimi modelli-marchio, nel percorso verso l'elettrico. L'a.d. Thomas Sch&auml;fer ha confermato una strategia che porter&agrave; ad avere, con ogni probabilit&agrave;, una Volkswagen ID. Golf.&nbsp;  L'identit&agrave; elettrica ID. non si tocca ID. a sua volta &egrave; "brand", linea di modelli elettrici che ha introdotto Volkswagen, con la ID.3, a un'offensiva di auto a batteria di ultima generazione e sviluppate su un'architettura nativa.&nbsp; ID.3 venne presentata come il terzo momento cruciale nella storia Volkswagen, dopo il Maggiolino e, appunto, la Golf. Sch&auml;fer sottolinea come non andr&agrave; a rilevare la 3, una Golf 9 elettrica: c'&egrave; spazio perch&eacute; convivano come proposte diverse. Golf 9, c'&egrave; ancora tempo L'attuale generazione, lanciata a fine 2019 e commercializzata dal 2020, andr&agrave; a sviluppare l'offerta fino al 2027-2028, passando per un restyling che, nel 2024, aggiorner&agrave; la gamma. A chiusura del ciclo vitale toccher&agrave; alla Golf 9, elettrica e su architettura SSP. Sappiamo come sar&agrave; la base tecnica che rilever&agrave; l'architettura MEB, sar&agrave; scalabile e applicata a segmenti tra loro molto diversi; Scalable Systems Platform abbinata a un'architettura elettronica anch'essa scalabile e cruciale per le auto "software defined", costantemente aggiornabili e migliorabili in quelle che sono le caratteristiche. Sch&auml;fer, intervenendo dal Salone dell'auto di Los Angeles, intervistato da Autocar, ha spiegato come "tra ID. e Volkswagen c&rsquo;&egrave; una connessione e non serve cancellare il brand ID. Abbiamo nomi iconici come Golf e Golf GTI, sarebbe da pazzi lasciarli morire e sparire. Continueremo con la logica ID. Ma i modelli iconici avranno ancora un nome ad accompagnarli. Volkswagen potrebbe avere una ID. Golf, non lasceremo in alcun modo sparire il nome Golf".&nbsp;       

Il progetto di una Golf 9 elettrica &egrave; assolutamente concreto, Volkswagen non abbandoner&agrave; il nome Golf n&eacute; l'identit&agrave; ID.: ecco quando arriva e con quali caratteristiche

Volkswagen ID. Golf, elettrica e iconica

        Quattro ruote, 20 km/h di velocit&agrave; massima e autonomia di 12 chilometri. Ma non &egrave; un'auto, &egrave; una sedia: non &egrave; un po' troppo per spostarsi da un ufficio all'altro? Non la pensa cos&igrave; Volkswagen Norvegia, che ha realizzato un esemplare unico - per fortuna, aggiungiamo noi - con lo scopo di portare su una sedia molti elementi in uso sulle auto elettriche.  Come una ID, ma ... Non solo il motore, anche fari, clacson, un sistema di infotainment, pure un gancio di traino. Il tutto ispirato alla nuova gamma ID. Presenti anche la telecamera posteriore per le manovre in retromarcia e i sensori di prossimit&agrave; a 360 gradi. Su uno dei bracioli c'&egrave; persino il touchscreen da cui gestire l&rsquo;infotainment.&nbsp; Per sentirsi come un auto ha la vernice metallizzata e ruote con cerchi in alluminio da 4 pollici e il logo del Marchio sul poggiatesta. Infine deitro lo schienale c&rsquo;&egrave; un "bagagliaio" portadocumenti o notebook e un piccolo gancio di traino. Qui casca l'asino. Il modello esiste davvero, ma &egrave; una trovata per promuovere i veicoli commerciali di VW Potrebbe interessarti: le migliori Volkswagen usate       

Dotata di ha clacson, fari e autonomia di 12 chilometri e con velocit&agrave; fino a 20 km/h

Volkswagen propone la sedia da ufficio motorizzata

        Di ci&ograve; che non si riesce a realizzare si avr&agrave; sempre pensiero. Tanti possono essere i motivi per non essere arrivati all'obiettivo prefissato, ma questo non vuol dire che non ci si possa &ldquo;fantasticare&rdquo; sopra. &Egrave; il caso della Volkswagen Golf &ldquo;Rallye&rdquo; A59, riportata in scena &ndash; o meglio il suo prototipo &ndash; in occasione del SEMA 2022 e che sembra aver avuto molti pi&ugrave; occhi puntati addosso di quanto ci si aspettasse, considerato che sia un'auto &ldquo;avanti con l'et&agrave;&rdquo;. Quando il marchio cre&ograve; questa Golf A59, l'obiettivo era quello di testare un sistema di trazione integrale a controllo elettronico; molti pensieri si erano fatti su di lei, uno fra questi l'essere una potenziale auto da rally di Gruppo A. Seppur il prototipo sia stato omologato, questo non &egrave; mai entrato per&ograve; in produzione.  A59: com'era? La Golf &egrave; indubbio un veicolo da rally dai tratti decisamente estremi. Le prese d'aria laterali, i condotti e i rigonfiamenti sulla carrozzeria, oltre alle prese d'aria asimmetriche sul cofano, fanno subito saltare all'occhio l'importanza dello scopo a cui l'auto era destinata. I cerchi in lega a cinque razze da 16 pollici su cui &egrave; montata la vettura sono notevoli. L'A59 vantava un propulsore turbo a quattro cilindri da 2,0 litri ed era in grado di erogare 271 CV, un risultato considerevole per un mezzo degli anni '90. Il risultato, per&ograve;, era che tutta questa potenza passava attraverso un sistema di trazione integrale controllato da un computer e un differenziale a slittamento limitato a controllo idraulico che avrebbe mantenuto il tutto pi&ugrave; piantato. Focus del team era avere un'auto che fosse molto leggera, con addirittura un portellone posteriore in plastica, un parabrezza posteriore, finestrini laterali posteriori e un cofano in vetroresina leggero; anche il blocco motore sottostante era stato realizzato in alluminio per contenere il peso. L'auto &egrave; stata dotata di un roll-bar, di un quadro strumenti digitale all'avanguardia con display e un sistema di estinzione incorporato affinch&eacute; potesse essere 100% pronta per essere lanciata nel rally. Ma il suo destino non si rivel&ograve; essere questo. La Golf infatti non &egrave; stata mai realizzata e di lei sono rimasti solo due prototipi, uno di questo guidabile. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci       

L'auto, che doveva essere destinata al rally, doveva essere prodotta in serie ma non fu mai realizzata. Di lei restano solo 2 prototipi, di cui uno guidabile

Volkswagen, l'indimenticabile Golf A59 ha rubato la scena al SEMA

&Egrave; l&#39;auto pi&ugrave; venduta in Europa, ed &egrave; stata in grado di superare anche sua maest&agrave; la Golf, con cui condivide diverse componenti meccaniche. L&#39;apprezzatissima Volkswagen T-Roc si rinnova, con piccoli ritocchi estetici esterni ma soprattutto importanti upgrade tecnologici nell&#39;abitacolo: sono infatti nuovi il volante multifunzione, il cruscotto digitale configurabile e altro ancora.  Volkswagen ID. Buzz, com&#39;&egrave; fatto e come va il multispazio elettrico  Volkswagen T-Roc, crossover alla prova  Abbiamo messo alla prova la Volkswagen T-Roc in versione TDI, equipaggiata con il 2 litri Diesel da 115 cavalli con cambio manuale a 6 rapporti. Capace di garantire consumi contenuti, &egrave; brillante e offre un buon piacere di guida, oltre a interni spaziosi.  Guarda qui la nostra video prova, a cura di Arturo Rizzoli:   

Abbiamo guidato la rinnovata versione del crossover il versione Diesel da 115 cv: ecco come va e cosa c&#39;&egrave; di nuovo

Volkswagen T-Roc, il test su strada del restyling

        Cambiano le prospettive del Gruppo Volkswagen relativi ai programmi della guida autonoma, considerata uno dei pilastri del business nei prossimi decenni. Il colosso di Wolfsburg ha fatto il punto sulla situazione attuale. Nel campo della guida autonoma come servizio (Mobility-as-a-Service, MaaS/Transport-as-a-Service, TaaS), il Gruppo sta consolidando le proprie partnership. VW non investir&agrave; ulteriormente in Argo AI: in questo campo, fine della collaborazione con Ford. Tutte le altre sinergie con Ford, dalle piattaforme elettriche ai veicoli commerciali, &nbsp;rimangono invariate. Nell&rsquo;ambito della mobilit&agrave; individuale, Cariad continua a portare avanti lo sviluppo della guida autonoma e altamente automatizzata insieme a Bosch e, in futuro, con Horizon Robotics in Cina. Cos&igrave; ha puntualizzato Oliver Blume, CEO del Gruppo Volkswagen: "Focus e velocit&agrave; contano, soprattutto nello sviluppo delle tecnologie future. Il nostro obiettivo &egrave; offrire ai clienti le funzionalit&agrave; pi&ugrave; avanzate il prima possibile e impostare le nostre attivit&agrave; di sviluppo nel modo pi&ugrave; efficiente dal punto di vista economico". La guida autonoma &egrave; un pilastro della strategia New Auto. All'interno del Gruppo, Volkswagen Veicoli Commerciali ne &egrave; responsabile specificamente per l&rsquo;ambito MaaS&nbsp;(Mobility as a Service) e TaaS (Terminal as a Service), mentre la tech company Cariad &egrave; responsabile dello sviluppo di funzioni di guida parzialmente e altamente automatizzate (fino al livello 4 SAE) per le vetture dei Marchi del Gruppo. Insieme ai partner, le due aziende continuano a portare avanti lo sviluppo di tecnologie di guida autonoma. Volkswagen Veicoli Commerciali sta espandendo ulteriormente la collaborazione con un partner per sviluppare la tecnologia per le proprie flotte a guida autonoma. Seguir&agrave;, a breve, un annuncio. I prototipi di ID. Buzz equipaggiati a questo scopo sono gi&agrave; sulle strade nell&rsquo;ambito di un programma di test con il partner. L'obiettivo di Volkswagen Veicoli Commerciali per la guida autonoma &egrave; confermato: la possibilit&agrave; per i clienti MOIA di prenotare ID. Buzz a guida autonoma ad Amburgo nel 2025. Cos&igrave; ha puntualizzato Christian Senger, Membro del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen Veicoli Commerciali con responsabilit&agrave; per MaaS/TaaS e Guida Autonoma: "Nell&rsquo;ambito della nuova cooperazione, sar&agrave; rafforzata anche la collaborazione all'interno del Gruppo per sviluppare la guida altamente automatizzata e autonoma".  Cariad porter&agrave; avanti lo sviluppo delle funzioni di guida autonoma di livello 3 per le vetture dei Marchi del Gruppo insieme ai partner.&nbsp;Continuer&agrave; a guidare lo sviluppo della guida automatizzata per la mobilit&agrave; individuale nell&rsquo;ambito della Automated Driving Alliance con Bosch. Le aziende intendono rendere la guida parzialmente e altamente automatizzata adatta all'uso di massa e disponibile a tutti. L'obiettivo &egrave; quello di dotare i veicoli dei Brand del Gruppo Volkswagen di funzioni che consentano ai conducenti di togliere le mani dal volante in determinate situazioni. Si tratta di sistemi avanzati di assistenza alla guida - i cosiddetti sistemi di livello 2 - in contesti urbani, extraurbani e autostradali, in cui il conducente &egrave; ampiamente supportato dal veicolo, e di un sistema in cui il veicolo assume l'intero compito di guida in autostrada (livello 3 SAE). L&rsquo;implementazione delle prime funzioni &egrave; prevista per il 2023. In Cina Cariad pianifica inoltre una collaborazione con Horizon Robotics per portare avanti lo sviluppo della guida automatizzata con un focus specifico in uno dei principali mercati di crescita al mondo. In ambito hardware, il Gruppo ha anche stretto una partnership con Qualcomm per chip ad alte prestazioni per la guida automatizzata Potrebbe interessarti: le migliori Volkswagen usate       

Fine della sinergia Argo Ai con Ford.&nbsp;Cariad continua a portare avanti lo sviluppo della guida autonoma e altamente automatizzata insieme a Bosch e, in futuro, con Horizon Robotics in Cina.

Volkswagen cambia i piani sulla guida autonoma

        Saranno 10 nuovi modelli elettrici quelli che Volkswagen andr&agrave; a lanciare sul mercato entro il 2026. Inediti, non gi&agrave; &nbsp;restyling di proposte come la ID.3. Scopriremo la berlina derivata dalla ID.Aero, poi la gamma di "utilitarie" - berlina e crossover - da posizionare quale modelli d'attacco. Poi c'&egrave; un progetto che pare essere centrale pi&ugrave; di altri. Dalla Volkswagen ID.3 nascer&agrave; un suv completamente diverso nel design, questa l'anticipazione di Thomas Schafer, a.d. del marchio di Wolfsburg. Si posizioner&agrave; in un vuoto oggi presente tra la compatta e il suv ID.4, modelli nati entrambi su architettura MEB ma decisamente diversi per dimensioni e destinazione.  Tra ID.3 e ID.4 un altro suv Potremmo immaginarlo come un suv compatto di dimensioni contenute, dove ID.4 presidia il segmento C nella porzione superiore per ingombri. Un suv ID.3 X da 4,30-4,40 metri di lunghezza, al di sotto del quale si posizioner&agrave; un crossover urbano. Se ID.3 X (sigla non ufficiale ma con la X quale possibile segno di identificazione comune a pi&ugrave; modelli suv del marchio) arriver&agrave; nel 2026, un anno prima toccher&agrave; al segmento B e saranno modelli su base MEB. L'utilitaria Volkswagen l'abbiamo scoperta nei primi bozzetti di stile e richiama il volto della ID.3; accanto alla ID.2 avremo un crossover, saranno due modelli in un rapporto come quello che oggi esiste tra Volkswagen Polo e T-Cross. Con l'utilitaria ID.2 Volkswagen&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;punta a lanciare un modello da 25 mila euro.&nbsp; Stop alla produzione di Volkswagen benzina Schafer, nel presentare le future mosse del marchio alla stampa, dopo 100 giorni dall'inizio del suo mandato, ha indicato nel 2033 l'anno in cui in Europa la casa tedesca interromper&agrave; la produzione di auto con un motore termico.&nbsp; Procedendo verso il 2030, invece, avremo l'avvicendamento tra l'architettura MEB e la SPP, destinata ai modelli elettrici di grandi volumi.&nbsp; In questo quadro generale, Schafer ha confermato la necessit&agrave; di razionalizzare l'offerta di prodotto e riorganizzare la produzione. Sul primo punto vuol dire tagliare modelli considerati non redditizi. Sul fronte della produzione, invece, vi saranno all'interno del Gruppo delle "specializzazioni" tra i vari marchi e gli stabilimenti andranno a riunire la produzione per piattaforme e architetture, ancor pi&ugrave; rispetto a quanto non accada gi&agrave;.       

Il marchio ha indicato tempi e modelli in arrivo nei prossimi anni, dall'utilitaria al crossover urbano, fino alla ID.3 suv che avr&agrave; tutto un altro stile

Volkswagen, ID.3 raddoppia e diventa suv: le novità in arrivo

        Volkswagen e Amazon hanno stipulato un accordo per consentire agli utenti di provare una ID.4 senza la necessit&agrave; di un addetto al proprio fianco: sar&agrave; infatti l&rsquo;assistente vocale Alexa ad illustrarne tutte le caratteristiche e le funzionalit&agrave;. Come funziona L&rsquo;utente viene istruito da un addetto sul funzionamento di Alexa, dopodich&eacute; pu&ograve; iniziare il proprio test drive di 30 minuti in completa autonomia. Attraverso un dispositivo Echo Auto, installato sul cruscotto, l&rsquo;assistente vocale Alexa spiegher&agrave; le funzioni principali e risponder&agrave; ad eventuali domande, anche non strettamente connesse al veicolo ma relative all&rsquo;esperienza di possedere un veicolo elettrico. Ad esempio &egrave; possibile conoscere la capacit&agrave; della batteria, i tempi di ricarica, la connessione al sistema infotainment, chiedere informazioni sui prezzi o sulla manutenzione.  I test sono disponibili in diverse aree degli stati Uniti, per poter effettuare la prova Amazon ha realizzato una apposita pagina web, tramite la quale &egrave; possibile registrarsi.  Volkswagen ID.4 La VolksWagen ID.4 &egrave; il SUV 100% elettrico del marchio tedesco, recentemente disponibile anche in versione sportiva (ID.4 GTX 4Motion). Si tratt adi un SUV a trazione posteriore, dove &egrave; posto il motore elettrico che eroga 204 cavalli e 310 Nm di coppia. Accelera da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e la velocit&agrave; massima &egrave; limitata a 160 km/h. &nbsp; I concessionari sono preoccupati? Non sembra, almeno non al momento, anche perch&eacute; devono spiegare ai clienti che intendono effettuare i test drive come funziona l&rsquo;interazione con Alexa.       

Negli Stati Uniti chi vuole fare un test drive della Volkswagen ID.4 pu&ograve; farlo in completa autonomia (o quasi): a spiegare le nuove funzionalit&agrave; evolute del veicolo ci pensa l&rsquo;assistente vocale Alexa

Vuoi fare un test drive della ID.4? Ti accompagna Alexa

        Francesco Totti e Noemi Bocchi oramai fanno coppia fissa. Sembra che l&rsquo;addio con Ilary Blasi sia pi&ugrave; ufficiale che mai se l&rsquo;ex calciatore della Roma si fa vedere in giro con la sua nuova fiamma. Esattamente come Francesco, anche Noemi &egrave; nata e cresciuta nella Capitale ed &egrave; spesso paparazzata in giro sia con lui che da sola, fra le vie della splendida citt&agrave;. Ultimamente per&ograve; &egrave; stata vista dal giornale Chi, diretto da Alfonso Signorini, con un&rsquo;auto che sembra essere quella del centrocampista, e alcune paparazzate non sono mancate. Ma quale sarebbe il modello in questione? Una Volkswagen ID.5. L&rsquo;auto del calciatore (forse) La Volkswagen ID.5, con cui la Bocchi &egrave; stata avvistata in giro per Roma per svolgere delle commissioni, &egrave; la versione &ldquo;coup&eacute;&rdquo; della ID.4. Ha una batteria da 77 kWh ed &egrave; una crossover basata sulla piattaforma MEB. Il motore &egrave; posteriore, con 5 posti e un abitacolo semplice e tecnologico, oltre che spazioso. Di questa Volkswagen Totti &egrave; testimonial da febbraio e l&rsquo;auto in cui viaggiava Noemi ha una grande scritta sulla portiera che ne riporta proprio il nome. Si suppone, quindi, che la Volkswagen utilizzata sia un veicolo promozionale. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci       

L&rsquo;ex calciatore giallorosso &egrave; testimonial del marchio dallo scorso febbraio. L&rsquo;auto con cui gira la compagna &egrave; una promozionale

Noemi Bocchi, la fidanzata di Totti in giro con una Volkswagen ID.5

        GTI, pi&ugrave; che un nome, un archetipo di automobile. Dal 1976 Golf Grand Tourer Injection &egrave; stata il punto di riferimento. Otto generazioni, oltre due milioni di modelli venduti per la compatta, media in Italia, sportiva di riferimento in Europa. Un mito consolidato nei decenni tra alti, molti, e bassi, pochi. Sogno di generazioni di giovani, e non solo, automobilisti. Sinonimo di sportivit&agrave; accessibile e guida alla portata di tutti. Ecco 10 cose che che non sapete su Golf GTI, che in 46 anni ha portato la potenza da 110 a 245 cavalli. Volkswagen in gamma ha una Golf pi&ugrave; potente, la R da ben 333 cavalli, che ha appena festeggiato i 20 annni. Ma la GTI resta la pi&ugrave; amata. Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 1 - Non &egrave; stata la prima GTI ed &egrave; stata una scommessa  Grand Tourer Injection non &egrave; stata una invenzione di Volkswagen. La prima GTI infatti &egrave; una Maserati, la 3500 GTi nel 1961.&nbsp; Golf GTI arriv&ograve; quindi anni dopo da una idea di Anton Konrad, all'epoca responsabile ufficio stampa e P.R. di VW, che coinvolse quattro tecnici fuori dall&rsquo;orario d&rsquo;ufficio in un progetto non ufficiale. Che sfoci&ograve; in quella che doveva essere una serie limitata di 5.000 esemplari. La storia poi &egrave; andata diversamente .... Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 2- Golf GTI MK I, il mito  In produzione per sette anni, dal 1976 al 1983, un successo enorme con 462.000 esemplari prodotti, quasi fosse una vettura di massa. La prima Golf GTI era la sintesi della sportiva per tutti. Compatta, con un motore potente, 1.6 da 110 cavalli (1.8 dal 1982), leggera con 840 kg di massa. Una trazione anteriore facile da portare, con interni in tartan e il pomello&nbsp;del cambio a forma di pallina da golf. Immortale. Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 3 - Golf GTI MK II, arriva la 16V  Conferm&ograve; l'anima della prima generazione bissandone il successo. Anzi, ancora meglio, ben 628.000 esemplari dal 1984 al 1991. Subito&nbsp; con il 1.8 da 112 cavalli, ma la differenza la fece l'arrivo del mitico 1.8 16V da 129 cavalli nel 1986. Un mito degli anni Ottanta.&nbsp; Poi la GTI G60 sovralimentata dal compressore che arrivata fino a 160 CV. Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 4- Golf GTI MK III, mezzo passo indietro  In produzione dal 1991 al 1997, pi&ugrave; elegante e ben rifinita, ma meno cattiva. Si parte con un 2 litri non esaltante da 115 cavalli, che poi passa a 150 cv. Non scalda gli animi, anche se viene prodotta in 327.000 unit&agrave;. Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 5- Golf GTI MK VI, la qualit&agrave; prima di tutto, ma ...  VW punta su una dotazione e una qualit&agrave; costruttiva che rimane il punto di riferimento del settore. La quarta serie di Golf GTI per&ograve; non esalta il pubblico e rimane sul mercato dal 1998 al 2003. Solo 164.000 unit&agrave;, spinta inizialmente dal 1.8 turbo a 5 valvole da 150 cavalli che nella GTI Edition 25 arrivano a 180. Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 6 - Golf GTI MK V, cambio di passo  Il 2004 segna l'avvento della quinta serie. Che si riprende lo scettro da una concorrenza agguerrita. Golf GTI V cambia passo, nello stile e lancia il 2.0 TFSI turbo a benzina da 200 cavalli. Torna a essere un punto di riferimento, con quasi 182.000 esemplari (2004-2008) venduti e arriva anche il cambio DSG, automatico a doppia frizione a sei marce. La GTI Edition 30 arriva a 230 cavalli nel 2006.&nbsp; Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 7 - Golf GTI MK VI, sempre al top per tecnologia  In produzione solo dal 2009 al 2012, ma torna vicinissimoo ai 200.000 esempari prodotti (199.903). Molto avanzata, spicca per l'adizione del differenziale a bloccaggio elettronico trasversale XDS. Arriva per la prima volta anche in versione cabriolet. Il 2.0 TFSI arriva a 210 cavalli e fino a 235 nella GTI Editon 35. Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 8 - Golf GTI MK VII, ancora pi&ugrave; in alto  Stile pi&ugrave; acuminato, disegnata da Walter De Silva, cresce molto nelle potenza. Resta sul mercato per sette anni, dal 2013 al 2022. Si presenta con la GTI da 220 cavalli e la GTI Performance da 230 cv. Arriva a 265 cavalli nella versione Club Sport. E fino ai 290 cv per la GTI TCR. Una evoluzione continua. Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 9- Golf GTI MK VIII, ultimo atto  Siamo giunti al 2020. Si parte sempre da due litri turbo benzina, che ora nella versione standard &egrave; da 245 cavalli. Fari a led, conessione totale, leva shift by wire del cambio DSG. La plancia digitale si mostra nella sua versione pi&ugrave; raffinata. Riuscir&agrave; ad arginare l'offensiva elettrica? Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp; &nbsp; 10 - La Diesel  Il Diesel arriva nel 1983 con la seconda serie. E in quasi quaranta anni ha portato, sempre tra alti e bassi, in alto il vessillo anche della sportivit&agrave; accessibile a gasolio. L'ultima evoluzione dispone di 200 cavalli e sooprattutto di una coppia di 400 Nm. Accreditata di una percorrenza media di oltre 19 km/litro. Ultimo acuto per lei? Potrebbe interessarti: le migliori Golf GTI usate&nbsp;       

Da 46 anni il mito assoluto delle compatte sportive. Un archetipo delle quattro ruote

Le 10 cose che non sai sulla Golf GTI

        &Egrave; di certo un'idea visionaria quella che Volkswagen&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;presenta al Chantilly Arts &amp; Elegance, legata a un futuro - realisticamente molto lontano, immaginato essere nel prossimo decennio - nel quale la mobilit&agrave; personale, a corto raggio, vedr&agrave; soluzioni come il concept Gen.Travel candidarsi quale alternativa al trasporto aereo.&nbsp; Il concept &egrave; modulare negli interni, configurabili a seconda della tipologia di viaggio da affrontare e, ovviamente, &egrave; un progetto completamente autonomo. Gi&agrave; questa prospettiva, di Livello 5 d'automazione, ne fa un concetto difficilmente proiettabile nella realt&agrave; anche del lungo periodo. Un dispositivo per il business della Mobilit&agrave; come servizio Gen.Travel &egrave; il frutto del lavoro del Dipartimento Volkswagen Innovation Research. Nasce per inserirsi nel ramo di business della Mobility as a service, che si attende sempre pi&ugrave; attivo e remunerativo per le case auto. Servizio, quindi, vuol dire usare il Gen.Travel secondo le esigenze di mobilit&agrave;; eccoun abitacolo in grado di essere personalizzato per il viaggio di lavoro, con quattro sedili e un tavolo.  &nbsp; Singole soluzioni trasferibili sui modelli di serie Ancora, un ambiente notturno, nel quale i due sedili possono essere riconfigurati e diventare perfettamente orizzontali, preservando la sicurezza di un sistema che assicuri i passeggeri come farebbero delle ordinarie cinture. Fino a contare la possibilit&agrave; di personalizzare gli interni per una configurazione 4 posti e contenuti di realt&agrave; aumentata, destinati all'intrattenimento della famiglia. &Egrave; chiaro come il laboratorio di idee, questo &egrave; Volkswagen Gen.Travel, si proietti in un futuro che potrebbe anche non realizzarsi mai, compiutamente, in tutti gli aspetti previsti. Tuttavia, non &egrave; escluso che alcune singole soluzioni della show car vengano "presi in prestito" e tradotti in soluzioni di maggior funzionalit&agrave; per i futuri modelli del Gruppo.        

Una visione futuristica quella di Volkswagen Innovation Research che, in un concept, immagina un progetto di mobilit&agrave; di Livello 5 e con gli interni modulari

Volkswagen Gen.Travel è l'alternativa autonoma ai brevi viaggi in aereo

        Un Bulli elettrico per le emergenze. Volkswagen allo IAA Transportation 2022, il salone dei veicoli commerciali, ha presentato un prodotto interessante. Un ID. Buzz convertito in ambulanza, versione pi&ugrave; che futuribile del nuovo van a zero emissioni. Il mezzo speciale &egrave; stato realizzato dallo specialista B&ouml;senberg, realizzato sulla versione Cargo del nuovo modello. Riconoscibile per la livrea arancione e gialla con una spina verde con il cavo aforma della linea di un cardiofrequenzimetro. Spazio in abbondanza Presenti le luci blu e bianche sulla parte superiore e sulla carrozzeria di questo ID.Buzz Cargo, che dispone di capacit&agrave; interna di 3,9 m&sup3; e di uno spazio di 2123 mm dietro i sedili anteriori, utili quindi come ambulanza di dimensioni compatte. Potrebbe interessarti: VW ID.Buzz, prezzi e versioni ufficiali per l'Italia del van elettrico&nbsp;  Il motore elettrico da 204 cavalli posteriore, la batteria da 77 kWh restano quelli standard, come l&rsquo;autonomia dichiarata di oltre 400 chilometri dovrebbe essere pi&ugrave; che sufficienti per gli interventi di emergenza. Volkswagen Veicoli Commerciali oltre ai modelli della sua gamma presenta al Salone oltre trenta vetture modificate. Potrebbe interessarti: le migliori Volkswagen usate       

Allo IAA Transportation un mezzo futuribile sulla base della versione Cargo

Volkswagen ID.Buzz, presentata la versione ambulanza del van elettrico

        Accanto alla storia scritta dalla GTI, vent'anni fa, nel 2003, Volkswagen Golf R apriva un capitolo ulteriore della sportivit&agrave; nel segmento C. Due decenni pi&ugrave; tardi &egrave; tempo di celebrare quell'idea, hot-hatch che oggi opera oltre i 300 cavalli di potenza dal motore 2 litri e si offre sul mercato italiano in edizione limitata Golf R 20 Years. Ordini aperti, il prezzo di listino parte dai 63.900 euro, ovvero, 4.300 euro pi&ugrave; di una "ordinaria" Golf R. Vi sar&agrave; tempo fino a met&agrave; del 2023 per recarsi in concessionaria e firmare il contratto per avere un esemplare.  Motore 2 litri, una solida certezza L'impianto tecnico di base &egrave; invariato, ruota intorno al motore 2 litri TSI da 333 cavalli e 420 Nm, al cambio doppia frizione 7 marce, con in aggiunta una serie di specifiche tecniche ed estetiche. Si presenta in Italia con in mano un tempo di 7'47"13 al Nurburgring, pi&ugrave; veloce di 4" (su oltre 20 km di pista) rispetto alla precedente Golf R&nbsp;(qui trovi i modelli Volksweagen sul mercato dell'usato). Importer&agrave; maggiormente al pubblico sportivo sapere dello spoiler ad hoc, delle finiture interne in vera fibra di carbonio. Ancora, dei cerchi da 19 pollici e delle soluzioni elettroniche che modificano la risposta del motore. &nbsp; C'&egrave; anche una modalit&agrave; ad alto "effetto wow", la Emotion Start avvia il quattro cilindri a un regime decisamente alto rispetto all'ordinario: 2.500 giri/min faranno sentire la presenza del 2 litri. Prestazioni incrementate con il pack Performance Il pacchetto Performance &egrave; di serie e porta il limitatore innalzato a 270 orari, dai 250 km/h di serie; la dinamica di marcia &egrave; ottimizzata dalla presenza del torque vectoring, essenziale per gestire al meglio i 333 cavalli sull'asse anteriore. Ancora, la modalit&agrave; di guida S+ rende le cambiate velocizzate rispetto al modo S. Non &egrave; solo il cambio 7 marce doppia frizione a essere pi&ugrave; rapido, anche la gestione del motore prevede una prontezza superiore. Il merito &egrave; della valvola a farfalla aperta in fase di rilascio del gas. Questo aiuta il mantenimento della pressione nei collettori d'aspirazione e il riempimento in camera: ne beneficia la prontezza di risposta del motore quando si rid&agrave; gas e carburante con l'iniezione diretta nei cilindri. I particolari di stile offerti di serie sono nelle finiture blu su calotte degli specchietti e calandra, nel loro 20 simbolo della Golf R 20 Years, proiettato sull'asfalto all'apertura delle portiere.       

Sar&agrave; una produzione a tiratura limitata, vista la raccolta ordini su Volkswagen Golf R 20 Years limitata nel tempo. Ecco fino a quando si potr&agrave; ordinare e quanto costa

Volkswagen Golf R 20 Years arriva in Italia e annuncia il prezzo

        Fuoristrada elettrico, si sta aprendo un mondo ai Costruttori nelle opzioni di vetture specializzate nell&rsquo;offroad conte potenzialit&agrave; della trazione integrale a zero emissioni. Nel novero c'&egrave; anche Volkswagen con la ID.XTREME Concept, presentata all'ID.Treffen in Ticino, per mostrare le potenzialit&agrave; del modello e saggiare la risposta del potenziale pubblico. Potrebbe interessarti: VW iD.5, la prova di Auto  Cuore pi&ugrave; potente ID.XTREME Concept nasce sulla base della ID.4 GTX, con i due motori elettrici dalla potenza aumentata fino a 388 cavalli, ovvero 89 in pi&ugrave; rispetto alla versione stradale. La batteria rimane la stessa, con capacit&agrave; da 82 kWh. La Casa non ha fornito informazioni relative a autonomia, accelerazione e altri dati. L&rsquo;aspetto esterno si differenza per i passaruota allargati di 50 millimetri, i pneumatici specifici da fuoristrada su cerchi da 18 pollici e l&rsquo;assetto rialzato. Altre piccole modifiche riguardano il portapacchi con barra a led, protezioni e il bull bar. In abitacolo spiccano i sedili anteriori specifici e gli interni in Alcantara. Se son rose &hellip; Potrebbe interessarti: Volkswagen ID. Buzz, com'&egrave; fatto e come va il multispazio elettrico&nbsp;       

Potenza aumentata a 388 cavalli, aspetto pi&ugrave; possente: esperimento per saggiare le preferenze del potenziale pubblico.

Volkswagen ID.XTREME Concept, la ID.4 GTX da rally

        Una difficile eredit&agrave;, quella che si trova sulle spalle la Volkswagen ID. Buzz nelle sue varie versioni. Ma i numeri sembrano esserci tutti. Lungo 4,71 metri, appare subito intrigante per il design complessivo, a prescindere dai singoli gusti o preferenze. Il primo test su strada &egrave; stato a tal proposito esaustivo, sia con l&rsquo;ID Buzz, sia con l&rsquo;ID Buzz Cargo. Eccellente il comfort di marcia, solo sullo sconnesso c&rsquo;&egrave; qualche problema, dovuto senz&rsquo;altro alle dimensioni ragguardevoli degli pneumatici, che possono arrivare fino a 21 pollici. Per il resto, per quello che riguarda la versione familiare, i cinque passeggeri viaggiano nel massimo relax, con una capacit&agrave; del bagagliaio che arriva a 1.121 litri, che diventano 2.205 ribaltando la seconda fila di sedili. Volkswagen ID.5, ecco come va su strada  ID. Buzz, brillante e confortevole Quello che stupisce di pi&ugrave; &egrave; l&rsquo;estrema brillantezza, nonostante i 2.471 chili di peso. Merito delle propriet&agrave; insite di un motore elettrico sincrono a magneti permanenti per quello che riguarda lo scatto da fermo, grazie anche ai 150 kW (204 cv) e alla coppia massima di 310 Nm subito disponibile. Le batterie, dalla potenza di 77kW sono poste sotto al pianale, per abbassare il baricentro. La trazione &egrave; posteriore, come sul mitico Bulli, che montava il motore del Maggiolino e che ora &egrave; molto gettonato su mercato Vintage. La velocit&agrave; massima &egrave; di 145 km/h limitata elettronicamente, mentre da 0 a 100 km/h si passa in 10&rdquo;2. Veniamo all&rsquo;autonomia. Per l&rsquo;ID. Buzz vengono dichiarati 423 km. Il tempo di carica &egrave; di 30 minuti all&rsquo;80 per cento con una ricarica da 170 kW, che diventano 7 ore e 30 minuti con una ricarica AC a 11 kW. La versione Pro+ &egrave; la pi&ugrave; costosa, con 68.500 euro ai quali vanno aggiunti eventualmente molti optional. Di sere comunque comprende porte scorrevoli elettriche, fari Led, navigatore con schermo da 12&rdquo;, vernice bicolore. L&rsquo;ID. Buzz Pro (senza la +), offre invece di offre di serie un completo pacchetto Adas, con Adaptive Cruise Control con funzione Stop&amp;Go, Front Assist, Lane Assist, Park Assist Plus, riconoscimento della segnaletica, sensori di parcheggio, retro-camera, sensore pioggia. Non manca il climatizzatore automatico bi-zona, cerchi da 19 pollici, keyless, fari full Led e schermi da 10 pollici per strumentazione e navigazione. Molto riuscita, al proposito, la strumentazione, peraltro identica a quella di altri modelli elettrici Volkwagen a listino. Un appunto lo si pu&ograve; fare alla plastica del cruscotto, che &egrave; quella rigida e non morbida al tatto. Veniamo alla versione Cargo, che costa 58.173 euro. Viene offerto di serie nella configurazione a tre posti frontali. Ma pu&ograve; anche essere ordinato con un sedile singolo per il passeggero anteriore. Dietro &egrave; presente una paratia fissa tra abitacolo e vano di carico. Con i suoi 3.900 litri il vano di carico &egrave; in grado di alloggiare due europallet, con un carico utile di 648 chili. C&rsquo;&egrave; un portellone dall&rsquo;ampia apertura e una porta scorrevole sul lato passeggero. Che pu&ograve; essere fornita come optional anche per il conducente. In quanto alle caratteristiche tecniche sono identiche a quelle dell&rsquo;ID Buzz familiare. L&rsquo;autonomia dichiarata &egrave; leggermente superiore e pu&ograve; arrivare a 425 chilometri. Inferiore il peso complessivo, che &egrave; di 2.357 chili. L&rsquo;ID Buzz &egrave; gi&agrave; ordinabile, ma le consegne dei primi esemplari sono previste solo nei primi tre mesi del 2023. Volkswagen ID. Aero, MEB grande formato e ad alta autonomia       

L&rsquo;erede del Bulli &egrave; pronto a dire la sua sui vari mercati. Design d&rsquo;effetto, totalmente elettrico, ha forse un listino un po' elevato, pari a 68.500 euro nella versione familiare pi&ugrave; accessoriata, che scendono a 58.173 euro nella configurazione Cargo

Volkswagen ID. Buzz, com'è fatto e come va il multispazio elettrico

        ID.Buzz, atteso erede, indiretto, di Bulli (T1) ha un listino prezzi ufficiale anche per l&rsquo;Italia. Il van elettrico di Volkswagen, realizzato sulla piattaforma MEB del Gruppo, al momento arriva due allestimenti. Dotati dello stesso powertrain, ovvero motore e trazione elettrica posteriori con potenza di 204 cavalli, abbinati alla batteria da 77 kWh per una autonomia di circa 400 km.  ID.Buzz, ecco quanto costa A disposizione sono o due allestimenti ID. Buzz Pro dal prezzo di 66.000 euro e Pro+ a 68.500 euro. ID. Buzz Pro offre di serie un completo pacchetto ADAS, con&nbsp; Adaptive Cruise Control con funzione Stop&amp;Go, Front Assist, Lane Assist, Park Assist Plus, riconoscimento della segnaletica, sensori di parcheggio, retro-camera, sensore pioggia. E inoltre ci sono climatizzatore automatico bi-zona, cerchi da 19 pollici, keyless, fari full Led e schermi da 10 pollici per strumentazione e navigazione. ID. Buzz Pro+ aggiunge le portiere posteriori elettriche e scorrevoli e le maniglie esterne illuminate. A bordo gli schermi da 12 pollici in plancia, verniciatura bicolore, fari Led IQ Matrix. Disponibili come accessori i cerchi in lega da 20 e 21 pollici, il gancio di traino, tinte bicolore. E ancora, interni in similpelle e tessuto Seagual, anche con sedili elettrici. Ora la risposta al mercato. Potrebbe interessarti: ID.5, come va su strada        

Prezzo da 66.000 euro, potenza di 204 cv, autonomia di 400 chilometri