    Suzuki &egrave; auto ufficiale del Festival di Sanremo 2020 giunto alla&nbsp;settantesima edizione.  Il Marchio giapponese&nbsp;ha puntato, come nel 2017, 2018 e 2019, per la kermesse pi&ugrave; seguita d&#39;Italia, che si svolger&agrave; dal 4 all&rsquo;8 febbraio. &nbsp;Si tratta di una vetrina speciale, trasmessa in diretta tv in Eurovisione e con un impatto notevolissimo sui social newtwork.    &nbsp;  Ovviamente, date anche le polemice recenti sui blocchi alla circolazione, per Suzuki sar&agrave; un&#39;occasione speciale per presentare la sua gamma Hybrid.     &nbsp;  Suzuki nel 2019 in Italia &egrave; cresciuta di oltre 16% rispetto al gi&agrave; positivo 2018: grazie a una nutrita gamma di modelli ibridi. Che all&#39;evento canoro saranno mostrati a un pubblico&nbsp;ampio e trasversale.    Suzuki sar&agrave; protagonista anche a&nbsp;Casa Sanremo, lo spazio allestito al Palafiori&nbsp;per le serate con showcase e party vivacizzati da concerti e dj set con gli animatori e i conduttori di Radio2.&nbsp;Suzuki avr&agrave; la sua hospitality dedicata, con collegamenti in diretta con i programmi tv, radio e digital della Rai.          Il Festival uscir&agrave; dal Teatro Ariston grazie anche al progetto crossmediale &ldquo;Tra palco e citt&agrave;&rdquo; di Rai e Rai Pubblicit&agrave;. Durante la settimana questa iniziativa porter&agrave; intrattenimento e musica tra la gente, nelle piazze e tra i palazzi storici della citt&agrave;, coinvolgendo tutto il centro sanremese. Una passerella collegher&agrave; il Teatro Ariston proprio al Palafiori passando per Piazza Colombo, che diventer&agrave; il palco degli eventi collaterali al Festival, con esibizioni che si susseguiranno dalla mattina fino a notte.  &nbsp;    

Il Marchio giapponese sar&agrave; auto ufficiale dell&#39;evento televisivo pi&ugrave; nazionalpopolare

Suzuki elettrifica il Festival di Sanremo 2020 con la gamma Hybrid

Amplia l&rsquo;offerta mild-hybrid, Suzuki. Lo fa annunciando la prossima introduzione su Vitara, Swift Sport e S-Cross del sistema con starter-generatore a cinghia gi&agrave; in uso su Ignis e Swift.  Un ibrido soft, compatto e leggero, nonch&eacute; economico. Dall&rsquo;alternatore si passa a un dispositivo in grado di recuperare energia nelle fasi di decelerazione e trasformarla in corrente destinata a una batteria agli ioni di litio.&nbsp;Energia da reimpiegare operando a supporto del motore termico, nelle fasi di guida con ripartenza da fermo e per migliorare l&rsquo;efficienza a velocit&agrave; da marcia in colonna, inferiori ai 16 km/h.  ISG a 48 volt sul motore 1.4  Dalle applicazioni in abbinamento al motore turbo benzina 1.0 3 cilindri e l&rsquo;1.2 litri 4 cilindri, Suzuki estende all&rsquo;interessantissimo 1.4 litri Boosterjet la disponibilit&agrave; dell&rsquo;ISG &ndash; Integrated Starter Generator.    Lo fa modificandone alcune caratteristiche, nel dettaglio si tratta di un sistema che opera a 48 volt anzich&eacute; 12, variazione che porta l&rsquo;installazione di un convertitore in grado di alimentare dispositivi di bordo a 12 volt come il climatizzatore, l&rsquo;impianto audio e le luci.  Consumi ancora pi&ugrave; bassi e un boost di coppia  Il motore Boosterjet, sigla K14C, dalla primavera del 2020 verr&agrave; rimpiazzato dalla specifica K14D mild-hybrid. Una nota stampa diffusa da Suzuki UK indica i vantaggi che sar&agrave; in grado di produrre l&rsquo;unit&agrave; aggiornata. Le emissioni di Co2 diminuiranno fino al 20%, i consumi miglioreranno fino al 15% nel ciclo WLTP combinato, il tutto a fronte di un incremento di peso che sar&agrave; nell&rsquo;ordine dei 15 kg.  Leggi anche: Swift Sport, leggerezza e prestazioni turbo  Un aspetto di grande rilievo, quest&rsquo;ultimo, soprattutto per Suzuki Swift Sport, attualmente a 970 kg alla bilancia e con un validissimo rapporto coppia-potenza. Va detto come l&rsquo;annuncio del mild-hybrid 1.4 turbo si inserisca in un quadro che vede gi&agrave; brillare per consumi contenuti il millequattro da 140 cavalli. Il posizionamento del convertitore 48-12 volt e della batteria agli ioni di litio &egrave; previsto sotto i sedili anteriori, per un attento equilibrio delle masse.  Come opera l&#39;ISG  L&rsquo;apporto dello starter-generatore sul motore termico far&agrave; s&igrave; che le ripartenze da fermo vengano assistite dal motorino mediante il collegamento a cinghia e si possa raggiungere il dato massimo di coppia a un regime pi&ugrave; vantaggioso e con un extra di 5 Nm rispetto a quanto, ad esempio, offre Swift Sport: saranno 235 Nm a 2.000 giri/min a spingere l&#39;utilitaria, Vitara e S-Cross 2020.  Leggi anche: Brexit, gli scenari per l&#39;industria auto  Il motorino elettrico consentir&agrave; anche un utilizzo prolungato al regime minimo del propulsore termico, fino a 16 km/h. 

Dopo l&#39;applicazione sul 3 cilindri 1.0 e il 4-in linea 1.2 litri, Suzuki estende il sistema mild-hybrid al turbo 1.4 litri della Swift sportiva, di Vitara e S-Cross con cambio manuale

Suzuki, mild-hybrid in arrivo su Swift Sport e i suv

Fantasia al potere, Suzuki al Salone di Tokyo presenter&agrave; un poker di concept molto originali. Nel pieno della filosofia del Marchio, che predilige auto compatte ma di personalit&agrave; ed efficienza. Quattro prototipi che &ldquo;lanciano&rdquo; il 2020, anniversario dei cento anni della fondazione.    All&rsquo;evento giapponese, in programma dal 24 ottobre al 4 novembre, il tema scelto per questo gruppetto &egrave; molto ludico. Ovvero &ldquo;Waku Waku Switch for everyone&rdquo;. I quattro concept si chiamano&nbsp;Waku Spo, Hanare, Every e Hustler.  Waku Spo &egrave; la pi&ugrave; sbarazzina a nostro avviso. Dal design molto personale. E&rsquo; piccola berlina, con un look vintage, ma con il powertrain plug-in ibrido. E&rsquo; interamente modulabile per interni e&nbsp;carrozzeria, stravagante non certo banale.  Every &egrave; la rielaborazione di furgoncino commerciale, in questo caso personalizzato per il trasporto di bambini: l&rsquo;impatto visivo, pi&ugrave; cromatico in questo caso, non manca.  Hanare &egrave; una monovolume al 100% elettrica a guida autonoma. Sviluppata dall&rsquo;interno verso l&rsquo;esterno, ideata per godersi nel massimo relax la vita a bordo.  Discorso diverso per Hustler, presentata in due configurazioni: da fuoristrada e da multispazio pi&ugrave; accessoriato.  Proposte originali, Suzuki di certo non si appiattisce nelle sue visioni. 

Il Marchio giapponese porta, al Salone di casa, quattro concept che inaugurano i festeggiamenti per il centenario della Casa

Suzuki, i prototipi al Salone di Tokyo

        Squadrate, fuoristrada imbattibili, storiche. Vale per Suzuki Jimny quanto per Mercedes Classe G, modelli con una storia pluridecennale alle spalle, sempre fedeli a linee semplici e squadrate. Punti in comune interpretati con dimensioni e pedigree diversissimi. L&rsquo;ultima generazione del fuoristrada Suzuki ha ripreso le forme che furono della serie SJ, risultando in un'interpretazione &nbsp;modernizzata e ben riuscita. L&rsquo;idea di accostare nuova Jimny a nuova Classe G non nasce certo con gli specialisti arabi di Fast Car Service. Certo &egrave; pregevole il tentativo di trasformazione in una Classe G AMG. Un bodykit completo trasforma l&rsquo;aspetto della piccola Suzuki. Jimny Black Bison, tuning da Classe G Per 12.250 dollari l&rsquo;intervento comprende la riverniciatura totale, cerchi da 18 pollici di Classe G, doppi terminali di scarico al di sotto delle pedane, sebbene sia davvero operativo solo lo scarico lato guida. La riscrittura stilistica comprende fari posteriori rinnovati, il copriruota con retrocamera, gli inserti laterali all&rsquo;altezza delle maniglie, nuovi specchietti retrovisori, frecce anteriori di una vera Classe G, i fari tondeggianti, full led, paraurti rinnovati cos&igrave; come la calandra e la fascia anteriore. Un tuning estetico che non incide sulle prestazioni: motore 1.5 litri benzina, 100 cavalli e trazione integrale di Suzuki Jimny restano nella specifica di serie.             Visualizza questo post su Instagram  ?????? ????? ?????? ?????? ???? #jimnyoffroad #jimny #suzukijimny #uae #abudhabi #dubai #Repost Un post condiviso da  Fast Car Service Centre FCSC (@fastcar_centre) in data: 7 Mag 2019 alle ore 9:02 PDT            

Dagli Emirati Arabi arriva il bodykit che trasforma l'aspetto del compattissimo Jimny nella pi&ugrave; potente delle Classe G. Il risultato? Niente male

Suzuki Jimny tuning, copia in scala di AMG G63

        &ldquo;Sembra una piccola Classe G&rdquo;, si &egrave; detto spesso di nuova Suzuki Jimny. Sembra, per il suo look tutto squadrato. Similitudine che ritrovi anche se il confronto si fa con Land Rover Defender. Tre modelli, tre portabandiera di uno stile inossidabile nella sua semplicit&agrave;, che ha fatto storia. Il &ldquo;Sembra una piccola Classe G&rdquo; &egrave; stato preso alla lettera dai giapponesi di DAMD, al lavoro per realizzare un kit di trasformazione della carrozzeria in grado di amplificare ulteriormente le similitudini tra nuovo Jimny e il fuoristrada Mercedes. Nasce cos&igrave; Little-G, ovvero, come ti riscrivo il volto della piccola Suzuki con un effetto riuscitissimo. Cambia la calandra e l&rsquo;alloggiamento dei fari anteriori, cambia il paraurti, i passaruota e la linea sulle fiancate, nonch&eacute; le pedane sottoporta e i cerchi in lega, fino al doppio terminale di scarico spostato dal retro al di sotto della portiera lato guida, dettagli da AMG. Nuova Suzuki Jimny, la prova: innovare nella tradizione Interventi di stile, body-kit direbbero quelli bravi, che ben si amalgamano sulle proporzioni del Jimny. Al posteriore il dettaglio pi&ugrave; evidente, per ricreare la somiglianza estetica con la Gelandewagen, &egrave; nei gruppi ottici, oltre al copriruota. Da Little-G a Little-D, ovvero, il &ldquo;Sembra una piccola Defender&rdquo;. Punti di contatto che, probabilmente, si ridurranno con l'arrivo della futura generazione del Defender, avviato a smussare alcuni spigoli del design storico. Gli interventi di DAMD si concentrano ancora sulla calandra, a listelli orizzontali, le frecce e luci supplementari abbandonano la striscia verticale di Little-G per due elementi tondi. Cambia anche il paraurti e la linea dei passaruota, meno squadrati che non su Little-G. Cerchi in lega specifici e rimozione della banda laterale sotto le vetrature (insieme alla rinuncia alle pedane) completano gli interventi sulla fiancata. In coda, paraurti e fari, paraspruzzi e ruota di scorta in vista, sono le scelte del tuner che definiscono Little-D. Il progetto verr&agrave; completato nel corso del 2019, quando saranno diffuse le specifiche della personalizzazione.&nbsp;       

Dal Giappone, il progetto DAMD composto da un kit carrozzeria specifico che trasforma il piccolo Jimny in una Little-G e Little-D, variazioni (ben riuscite) ispirate a Classe G e Defender

Suzuki Jimny, il tuning ispirato

Vitara, il SUV compatto di Suzuki si aggiorna con un restyling per il 2019. Arriver&agrave; sul mercato continentale in autunno, indicazione che potrebbe significare la sua presenza al Salone di Parigi. Per il momento non ci sono ulteriori informazioni commerciali.    Le dimensioni rimarranno in sostanza invariate (4,18 metri) mentre le novit&agrave; estetiche, esterne e interne, non mancheranno. Nuovi i fari a Led diurni e a led posteriori, ridisegnata la mascherina, il paraurti e stile inedito anche per i cerchi in lega. Si aggiungono due tonalit&agrave; di colori per la carrozzeria, mentre nell&rsquo;abitacolo arriva la nuova&nbsp;strumentazione analogica&nbsp;e display a colori centrale. L&rsquo;affinamento si completa con materiali soft-touch.  Addio aspirati, solo turbo benzina. I due&nbsp;turbo benzina da 1.0 e 1.4 litri, gli stessi introdotti sulla S-Cross, sostituiscono il benzina da 1.6 litri. 

Esterni ed interni beneficiano di novit&agrave;: solo motori turbo benzina

Vitara 2019, aggiornamento hi-tech per il SUV medio Suzuki

Il quadro cubista di nuova Suzuki Jimny 2019 &egrave; finalmente completo. Prima le anticipazioni di un design che fa un salto indietro, pesca quanto di interessante ha scritto il passato fino alla SJ, propone linee squadrate e semplici, riconoscibili al volo. Adesso l&rsquo;ufficializzazione dei contenuti chiave. Di un fuoristrada ultracompatto, perch&eacute; in 3,48 metri di lunghezza &ndash; con la ruota di scorta si arriva a 3,64 metri &ndash; c&rsquo;&egrave; anzitutto la tecnica dei veri off-road, fatta del telaio in acciaio a longheroni, sospensioni ad asse rigido davanti e dietro, trazione integrale con marce ridotte.  Il Suzuki AllGrip offre le consuete tre modalit&agrave; d&rsquo;impiego: due o quattro ruote motrici e 4-Low, ridotte che si attivano dalla seconda leva, dietro quella del cambio 5 marce manuale, in alternativa automatico 4 marce. Per rifinire un po&rsquo; di pi&ugrave; le doti dinamiche, Suzuki introduce un nuovo sistema di smorzamento delle vibrazioni sul volante.    Gli angoli caratteristici in fuoristrada elencano 37&deg; d&rsquo;attacco, 28&deg; di dosso e 49&deg; d&rsquo;uscita. L&rsquo;elettronica si insinua per offrire la frenata selettiva quando due ruote, differenziate tra gli assi e per lato, iniziano a slittare, nel tentativo di recuperare grip. Hill Hold Control e Hill Descent Control, invece, facilitano la vita sulle salite dai fondi pi&ugrave; difficili, il secondo si occupa di gestire autonomamente la velocit&agrave; di discesa, il primo si occupa dell&rsquo;antiarretramento in salita.  Altri sistemi di assistenza fanno la loro comparsa sul nuovo Jimny. Il riconoscimento della segnaletica, la frenata automatica d&rsquo;emergenza &ndash; con una telecamera e un laser a scansionare la strada e riconoscere la presenza di pedoni &ndash; l&rsquo;alert di uscita involontaria dalla corsia, il monitor dell&rsquo;attenzione del guidatore e, non meno importante, l&rsquo;High Beam Assist, che converte gli anabbaglianti in abbaglianti (a velocit&agrave; superiori i 40 km/h) se davanti al Jimny non vengono rilevati altri veicoli.  Tra i numeri degni di nota del nuovo progetto, quarta generazione e seconda a sfoggiare il nome Jimny, c&rsquo;&egrave; una luce da terra incrementata, adesso tra fondo e meccanica si possono sfruttare 21 centimetri liberi. Di serie, i cerchi da 15 pollici con gommatura 195/80 R15.  Il bagagliaio migliora la capacit&agrave; di carico, con i due sedili posteriori abbattuti arriva a 377 litri, con un incremento di 53 litri. In configurazione quattro posti, invece, dovrete accontentarvi di 85 litri appena. Gli interni sono essenziali, non senza un infotainment 7 pollici con connettivit&agrave; Bluetooth sugli allestimenti pi&ugrave; alti in gamma, che avranno anche i fari a led con lavafari. La praticit&agrave; d&#39;uso ringrazier&agrave; il rivestimento in plastica della parte posteriore degli schienali della seconda fila cos&igrave; come del fondo del bagagliaio.  Ancora meccanica, per dire del peso piuma di Suzuki Jimny 2019, a seconda delle configurazioni con un peso tra i 1.090 e i 1.135 kg. Un bel contributo alla leggerezza lo offre il motore aspirato benzina da 1.5 litri, del 15% pi&ugrave; leggero rispetto alla vecchia unit&agrave; 1.3 litri. La potenza del millecinque si attesta sui 102 cavalli e 130 Nm. 

&nbsp; Jimny 2019 guadagna sicurezza, assistenza elettronica e migliora le doti in fuoristrada.&nbsp;Il motore aspirato &egrave; l&#39;unica opione&nbsp;che sar&agrave; disponibile in Europa.

Nuovo Suzuki Jimny, 1.5 litri di leggerezza

Il termine sembra quasi finito nel dimenticatoio, presi a raccontare di suv e crossover in tutte le taglie e per tutti i gusti. Fino a misure da utilitaria. Fuoristrada. Con onore. E&rsquo; nuova Suzuki Jimny, che impiega 20 anni per dare il cambio alla terza serie di una storia nata nel 1970 per i marchio di Hamamatsu nell&rsquo;off-road ultracompatto. Prima di Jimny, per un decennio &egrave; stata la SJ - poi Samurai - a simboleggiare la formula.  Certi dettagli ritornano in auge, forme &ldquo;scatolate&rdquo; in primis. Pochissimi esempi di blocchi squadrati resistono nel passare delle generazioni. Mercedes Classe G, ad esempio, Jimny, pure. La prima mondiale &egrave; prevista a inizio luglio, anticipata dalle specifiche (e immagini) della versione destinata al mercato nipponico. Unicit&agrave; come il motore da 660 cc, sotto il cofano e idoneo per far rientra nuova Suzuki Jimny tra le kei-car. Poi ci sar&agrave; un aspirato 1.5 litri benzina. In prospettiva europea, invece, si attende l&rsquo;ufficialit&agrave; dei due motori benzina, 1.2 aspirato quattro cilindri e 1.0 turbo benzina tre cilindri.     La modernizzazione di Jimny interessa soprattutto i sistemi di sicurezza, la multimedialit&agrave; e la tecnologia dei gruppi ottici, anche a led. La solidit&agrave; del telaio a longheroni e le sospensioni con ponte rigido e tre bracci, uno schema collaudato. Sar&agrave; quattro ruote motrici al bisogno, ovviamente, come non mancheranno le marce ridotte in una trasmissione manuale 5 marce o automatica a 4, restando legati alle specifiche per il mercato giapponese.   La fedelt&agrave; alla tradizione di fuoristrada leggero ed essenziale si ritrova all&rsquo;interno, un aggiornarsi che non tradisce la maniglia davanti al sedile del passeggero, fino ai colori della strumentazione. Che siano passati 20 anni da quando Jimny arrivo sulla scena europa te ne accorgi dalla presenza del sistema di infotainment, un ampio schermo touch che &egrave; facile prevedere offrir&agrave; dati utili nell&rsquo;impiego in fuoristrada, dove un tempo era un fiorire di bussole e inclinometri analogici.   Il climatizzatore &ndash; con funzione automatica &ndash; e i comandi degli alzavetri completano la console centrale, mentre cruise control, sei airbag e la presenza della frenata autonoma d&rsquo;emergenza sono un bel supporto alla sicurezza e comfort del fuoristrada. 

Prime specifiche e immagini del fuoristrada con dimensioni da citycar. La quarta generazione riprende lo stile della Suzuki SJ Samurai, a bordo salgono inforainment e la sicurezza dei sistemi di assistenza alla guida

Nuovo Suzuki Jimny, in fuoristrada tra modernit&agrave; e tradizione

Suzuki vuole la luna e non &egrave; una battuta. Infatti, dopo il Google Lunar XPRIZE, la Casa giapponese dar&agrave; supporto economico a ispace, una societ&agrave; privata che sta organizzando missioni lunari. Ma che ha il supporto di&nbsp;realt&agrave; industriali importanti. Sino ad oggi ha raccolto&nbsp;fondi ben 90,2 milioni di dollari. I tempi sono stretti, ispace&nbsp;ha in programma di effettuare due missioni spaziali entro la fine del 2020. La prima, nei progetti&nbsp;per l&rsquo;ultimo trimestre del 2019, arriver&agrave; l&rsquo;orbita lunare per studiare da vicino la superficie della luna e fare sopralluoghi. Circa dodici mesi dopo &egrave; in programma lo sbarco sulla luna. Un modulo sguinzaglier&agrave; due rover, che mapperanno e studieranno l&#39;area.&nbsp;Poi il grande salto, con la creazione&nbsp;una stazione permanente che in grado di portare l&rsquo;uomo sulla luna con una certa frequenza.  In tutto questo cosa c&#39;entra Suzuki? In primis, ci crede. Ha concesso fondi e fornir&agrave; il suo know-how. Su tutte&nbsp;la trazione integrale 4WD ALLGRIP e i componenti superleggeri. Elementi fondamentali per la realizzazione e la mobilit&agrave; del rover lunare , destinato ai rilevamenti e alle riprese sul nostro unico satellite naturale. Dal suo canto, Suzuki con questa sinergia punta a uno scambio di tecnologie per accedere a nuovi processi per costruire automobili pi&ugrave; efficienti.  Ispace e Suzuki lavorano gi&agrave; nel concorso&nbsp;Google Lunar XPRIZE. Al vincitore andranno venti milioni di dollari: l&#39;obiettivo &egrave; di creare un rover che possa percorrere 500 metri sulla luna e inviare video e immagini. Un&#39;impresa privata: dovesse riuscire sarebbe meglio di qualsiasi spot per Suzuki. 

Dopo il Google Lunar XPrize, fornir&agrave; supporto economico a ispace, una societ&agrave; privata che sta organizzando missioni lunari

Suzuki vuole la luna e prepara i rover

        Suzuki, che con la&nbsp;Vitara XT attinge al suo, nobilissimo, retaggio motocilistico. Infatti&nbsp;il fuoristrada, in serie speciale di 100 esemplari, &egrave;&nbsp;ispirati all&rsquo;enduro tourer&nbsp;V-STROM 1000 XT.&nbsp;E si capisce subito a colpo d'occhio per via delle scelte cromatiche in perfetta sintonia. Il Vitara XT si presenta con la livrea&nbsp;BiColor Grigio Londra con tetto nero a cui si aggiungono il motivo &ldquo;Giraffa&rdquo; dei montanti e diversi dettagli in Champion Yellow Metallic. Ovvero il classico giallo delle moto fuoristrada di Hamamatsu. Tipico anche che distingue anche le Suzuki RM.&nbsp;Nella carrozzeria spicca nelle le cover dei retrovisori, nei fregi laterali e nei i loghi XT sui montanti posteriori.&nbsp;Nell'abitacolo si ripresenta&nbsp;sulle cornici delle bocchette dell&rsquo;aria sul quadrante dell&rsquo;orologio centrale con serigrafia dedicata XT. Questa serie speciale &egrave; realizzata sull&rsquo;allestimento S. Il motore &egrave; il turbo benzina&nbsp;1.4 Boosterjet&nbsp;140 CV S&amp;S. C'&egrave; la&nbsp;trazione integrale 4WD AllGrip&nbsp;Select, con quattro modalit&agrave;: Auto, Sport, Snow e Lock, per adattarsi a ogni tipo di terreno e situazione Di serie ci sono: cerchi in lega da 17&rdquo; Nero lucido, griglia anteriore sportiva, sistemi di sicurezza attiva di ultima generazione, fari anabbaglianti a LED, navigatore con mappe 3D, Bluetooth, sedili riscaldabili in pelle e microfibra. E ancora&nbsp;ompletano il quadro climatizzatore automatico, Radar Brake Support con funzione &ldquo;attentofrena&rdquo;, Adaptive Cruise Control e Rear Camera con sensori anteriori e posteriori. Per affrontare il fuoristrada ci sono:&nbsp;fascioni paracolpi laterali, skid plate anteriore rinforzato, passaruota maggiorati. Il prezzo parte da&nbsp;28.900 euro&nbsp;per la&nbsp;Suzuki Vitara&nbsp;XT con cambio manuale. Quella con l'automatico sale a 30.400 euro.       

Cento esemplari realizzati "in sintonia" con la celebre&nbsp;V-STROM 1000 XT

Suzuki Vitara XT, ispirata al mondo delle moto offroad

La Swift Sport a Francoforte, una carrellata di novit&agrave; in prima mondiale al Salone di Tokyo. Suzuki si presenta all&#39;appuntamento di casa - mercato interno sul quale ha tagliato il traguardo dei 25 milioni di veicoli venduti - con 7 proposte al debutto. Dai tipici minivan tutto spazio e ingombri minimi alla rilettura di quel che potrebbe essere un Suzuki Jimny o un Suzuki Vitara del futuro, ovviamente in chiave elettrica.&nbsp;  Proporzioni a met&agrave; tra il buggy e il veicolo lunare, per Suzuki e-Survivor Concept. Nasce su un telaio a longheroni e traverse, abbinato alla particolarit&agrave; di una trazione integrale elettrica che prevede quattro motori: uno dedicato a ciascuna ruota. Sebbene Suzuki non scenda nei dettagli tecnici, le immagini suggeriscono un posizionamento centrale e non sulle ruote, come su altri concept dal medesimo schema. Lo stile richiama tratti tipici del piccolo fuoristrada, come la calandra - dalle cornici illuminate a led, a seguire i gruppi ottici -, i paraurti essenziali e a sbalzo.&nbsp;  Un suv in taglia extrasmall, due posti e con abitacolo &quot;a vista&quot; grazie ai pannelli trasparenti sulle portiere. Originale esercizio di stile. Sempre nel campo delle show car, anche se molto pi&ugrave; concreta e buona per una prossima produzione in serie, Suzuki presenta Spacia Concept e Spacia Custom Concept. Cubismo su quattro ruote, che produce un&#39;elevato spazio interno con ingombri esterni minimi. Pavimento molto basso, tetto alto e porte posteriori scorrevoli accomunano le due soluzioni, con la Custon che prova a offrire qualche dettaglio di stile pi&ugrave; aggressivo.&nbsp;  Suzuki XBEE (si legge crossbee) &egrave; l&#39;idea di station-crossover che della Spacia riprende il concetto di massimo spazio nei minimi ingombri. Tre diverse letture a Tokyo, dalla XBEE standard alla variante Outdoor Adventure, pochi centimetri pi&ugrave; alta da terra e con inserti effetto legno che vogliono richiamare il mondo delle all-road in grado di affrontare sterrati leggeri. L&#39;anima cittadina &egrave; XBEE Street Adventure: identico progetto ma particolari estetici differenti.&nbsp;  Forme e proporzioni sconosciute al pubblico europeo, naturale visto il confronto tra due mercati con esigenze cos&igrave; diverse. La settima proposta in arrivo a Tokyo per Suzuki sar&agrave; il Carry Open-Air Market. Veicolo commerciale ultracompatto, con tanto di pannello solare sulla copertura del cassone posteriore.&nbsp;  Ad affiancare queste novit&agrave; ci sar&agrave; la gamma di serie Suzuki, Swift Sport compresa.  LA GAMMA SUZUKI E IL LISTINO PREZZI 

La casa di Hamamatsu presenter&agrave; 7 novit&agrave; in prima mondiale al Salone di Tokyo. Tutte accomunate da dimensioni ridotte e strettamente legate alle esigenze del mercato interno

Suzuki e-Survivor, a Tokyo rilettura elettrica e futuristica del Jimny

        Suzuki ha pronta la volante tascabile e ibrida per le Forze dell&rsquo;Ordine: la Ignis. Questo grazie all&rsquo;accordo con Focaccia Group, una tra le pi&ugrave; importanti realt&agrave; nel settore dell&rsquo;allestimento di veicoli speciali. Ovviamente inclusi quelli riservati alle Forze dell&rsquo;Ordine. La sinergia ha il fine di fornire ad enti della Pubblica Amministrazione veicoli ibridi allestiti, ordinabili anche attraverso la piattaforma digitale MePA. La prima tappa della partnership vedr&agrave; la partecipazione di Suzuki alla prossima edizione del Convegno Nazionale &ldquo;Le giornate della Polizia Locale&rdquo; che si terr&agrave; da oggi a sabato 23 settembre prossimi al Palazzo dei Congressi di Riccione. Sar&agrave; esposta una Ignis 1.2 Hybird 4WD Allgrip Itop in livrea della Polizia Locale.&nbsp; Il piccolo grande segreto della Ignis, che la rende adatta al traffico cittadino &egrave; l'SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki). Ovvero un sistema ibrido compatto e leggero composto da un dispositivo ISG (Integrated Starter Generator) che integra un generatore, un motore elettrico che eroga una potenza di circa 3 cavalli &nbsp;e un pacco batterie agli ioni di litio, che sostituisce anche l&rsquo;alternatore e il motorino d&rsquo;avviamento. &Egrave; una tecnologia semplice ed efficiente, studiata appositamente per l'uso su vetture compatte, che ha esordito sulla Baleno e sfrutta la coppia del motore elettrico e il sistema di rigenerazione dell'energia in frenata per ridurre consumi ed emissioni.&nbsp;Il peso dell&rsquo;intero sistema &egrave; ridotto a 6,2 kg, con dimensioni che consentono di alloggiare la batteria sotto il sedile del pilota, e regalano una coppia aggiuntiva erogata dal motore elettrico di 50 Nm. La Suzuki Ignis trova nell'architettura Heartect l&rsquo;altra sua principale novit&agrave;: la piattaforma ha permesso di risparmiare ben 120 kg. Il sistema di trazione integrale dispone di un giunto viscoso. Quando percepisce che le ruote anteriori stanno perdendo aderenza, distribuisce automaticamente la coppia tra avantreno e retrotreno.       

Siglato un importante accordo con Focaccia Group, specialista nell'allestimento di veicoli speciali

Suzuki Ignis, una volante tascabile e ibrida per le Forze dell'Ordine

Gli appassionati delle utilitarie pepate dovranno attendere la primavera del 2018 per scoprire su strada la terza generazione di Suzuki Swift Sport. Le premesse sono interessanti, anticipate al Salone di Francoforte sotto forma di un quattro cilindri turbo benzina Boosterjet 1,4 litri di cilindrata e in grado di esprimere 140 cavalli e 230 Nm di coppia. Valori chiamati a muovere con un certo brio gli appena 970 kg di massa della Swift, lunga appena 3 metri e 84 centimetri.&nbsp;  Con 30 cavalli pi&ugrave; di Swift Boosterjet 1.0 - in grado di toccare i 190 orari e fare i 10&quot; netti sullo zero-cento - &egrave; un attimo scoprire il potenziale della Sport. La nuova generazione nasce sulla piattaforma Heartec, pi&ugrave; rigida e leggera, 80 kg in meno, vestiti con uno stile specifico. L&#39;ampia calandra &egrave; completamente diversa dal resto della gamma e sfoggia una griglia con maglie a nido d&#39;ape.&nbsp;  L&#39;inserto simil-splitter sul paraurti anteriore si abbina ai profili sottoporta e l&#39;elemento sul paraurti posteriore, dove campeggiano due terminali di scarico cromati. A Francoforte &egrave; stata presentata nella tinta Champion Yellow, una delle 9 che verranno offerte al pubblico. In Italia le stime di vendita fatte da Suzuki sono di 600 esemplari nel 2018.  L&#39;adozione del motore turbo benzina cambia una storia fatta di aspirati di cubatura superiore, dall&#39;1,6 si passa a un millequattro, con grandi benefici sulla coppia motrice, ben 70 Nm in pi&ugrave; e una curva di coppia che offre i 230 Nm tra 2.500 e 3.500 giri/min. La lettura abbinata alla massa dice di un rapporto coppia-peso di 4,2 kg/Nm.&nbsp;    Invariato il cambio manuale 6 marce, oggetto di interventi per migliorare la manovrabilit&agrave;. Le sospensioni poggiano sullo schema collaudato McPherson anteriore e ponte torcente posteriore, con ammortizzatori Monroe e l&#39;adozione di cucinetti ruota e mozzi realizzati in una singola unit&agrave;, con vantaggi sulla rigidezza del camber nell&#39;impostazione della curva: vale un incremento del 15%.&nbsp;  All&#39;interno i tocchi racing arrivano sotto forma di colori contrastanti, sedili sagomati per contenere meglio il corpo in curva, volante in pelle, strumentazione completa. L&#39;infotainmet offre un display da 7 pollici, con navigatore satellitare e connettivit&agrave; allo smartphone via Bluetooth. Adeguata l&#39;offerta di sistemi di assistenza alla guida, dall&#39;automatismo che converte anabbaglianti e abbaglianti - regolato dalle immagini riprese dalla telecamera - alla frenata automatica d&#39;emergenza (attiva grazie a telecamera e laser), proseguendo &nbsp;con l&#39;avviso del superamento involontario di corsia oltre i 60 km/h e la correzione della traiettoria, tra i 60 e 160 orari, tramine l&#39;applicazione di una leggera coppia sul volante per suggerire al guidatore la manovra di rientro in corsia.&nbsp;  LA GAMMA SUZUKI E IL LISTINO PREZZI 

Dall&#39;aspirato si passa all&#39;1,4 Boosterjet da 140 cavalli. La massa &egrave; inferiore ai 1.000 kg e la piattaforma Heartec ha permesso un incremento di rigidit&agrave; del telaio. Su strada in primavera

Suzuki Swift Sport, a Francoforte leggerezza e prestazioni turbo

        Rinnovata la gamma Suzuki Swift con la nuova generazione, non poteva mancare all'appello la variante pi&ugrave; vivace, Suzuki Swift Sport. Appuntamento al Salone di Francoforte, il prossimo settembre, per scoprire come interpreter&agrave; la missione di utilitaria sprint, lei che ha trascorsi interessanti. L'ultima esibizione fu con motore aspirato 1.6 litri, tendenza vorrebbe che si convertisse alla sovralimentazione, un turbo di cilindrata inferiore dal quale trarrebbero beneficio anche i consumi. Le indiscrezioni puntano in questa direzione e sarebbe la seconda proposta turbo benzina in casa Swift, dopo il tre cilindri 1.0.&nbsp; Se l'attesa si sposta sul salone tedesco per scoprire le potenzialit&agrave; della Swift Sport, l'annuncio del debutto rivela completamente lo stile. E le differenze sono pi&ugrave; marcate di quanto non si potesse immaginare. Il frontale cambia nettamente volto, la calandra si fa pi&ugrave; grande in altezza, la bocca si estende in basso e ingloba una traversa portatarga a contrasto, soprattutto cambiano le proporzioni della geometria esagonale. Ovviamente diverso &egrave; il paraurti e i dettagli collegati, come i fendinebbia. Nuova Suzuki Swift, la prova del turbo 1.0 Motivo a onda per la griglia, cerchi in lega dal design specifico e bicolore - superficie diamantata, canale nero - Suzuki Sport Swift completa il trattamento estetico con i vetri posteriori bruniti e un pacchetto buono per incattivire il look ancor di pi&ugrave;: elemento simi-splitter sul frontale, minigonne sotto le portiere, entrambi &nbsp;in plastica nera.&nbsp; In coda &egrave; facile attendersi un paraurti pi&ugrave; lavorato, raddoppio dei terminali di scarico e uno spoiler.&nbsp; LA GAMMA SUZUKI E IL LISTINO PREZZI       

Cambia sensibilmente l'aspetto del frontale, mentre si inseguono le indiscrezioni sul motore e l'adozione di un'unit&agrave; turbo

Nuova Suzuki Swift Sport, appuntamento a Francoforte

NIZZA. Riflettori puntati sulla nuova Swift, teatro la costa azzurra, protagonisti centinaia di giornalisti e addetti ai lavori, provenienti da ogni dove. La Suzuki ha fatto le cose in grande per presentare e far provare a lungo la nuova versione di questo modello, che ha la sua da dire nell&rsquo;affollato segmento B, complice un design che appare riuscito e pi&ugrave; aggressivo, con una larghezza aumentata di 40 mm e una lunghezza diminuita di 10 millimetri, ma non a scapito dei passeggeri, che possono anche godere di un bagagliaio da 265 litri, 54 un pi&ugrave; della vecchia versione. &nbsp;  L&rsquo;ingresso della nuova arrivata sul mercato italiano sar&agrave; per&ograve; graduale. Subito la versione spinta dal 1.2 litri Dualjet 4 cilindri a benzina da 90 CV, a settembre le altre versioni, compresa quella che dispone del 1.0 litri Boosterjet 3 cilindri, &nbsp;un motore interessante, da 112 CV (utilizzato anche su Baleno e S-Cross) proposto anche in versione ibrida, ma solo se si opta per il cambio manuale a 5 rapporti,&nbsp;con un motore elettrico di 1.9 kw (3 CV) che serve solo nelle fasi di accelerazione, con recupero dell&rsquo;energia in frenata, a beneficio della batteria al litio. Motore elettrico che funge anche da motorino di avviamento e da alternatore.  Al volante della nuova Swift 1.0 Boosterjet Hybrid S (che gode di tutti vantaggi riservati dai comuni alle auto ibride) le sorprese non sono mancate. La potenza c&rsquo;&egrave; tutta, la capacit&agrave; di salire rapidamente di giri impressionante, le vibrazioni quasi nulle, fattore notevole, visto che stiamo parlando di un 3 cilindri, di per s&eacute; molto problematico da equilibrare. Le prestazioni dichiarate parlano di una velocit&agrave; massima di 195 km/h con una accelerazione da 0 a 100 km/h in 10&rdquo;6 e un consumo medio di 23,3 km/litro, anche se nel corso del test in terra francese il computer di bordo ci ha segnalato un valore di 17 km/litro, comunque interessante, specie parlando di un motore a benzina.  Notevole il compromesso raggiunto tra comfort e tenuta di strada. La Swift si inserisce bene in ogni curva e la sensazione di sicurezza arriva anche da una scocca pi&ugrave; rigida e da un nuovo pianale, denominato Heartec (quello della Baleno) pi&ugrave; leggero di 120 chili. Volendo a listino ci sar&agrave; anche la 1.0 Boosterjet con cambio automatico a 6 rapporti ma senza la soluzione Hybrid. Soluzione che &egrave; proposta anche con il 1.2 a 4 cilindri, anche AllGrip, dunque con trazione 4x4, disponibile da settembre con motore 1.2 litri, anche a Gpl. Intanto Suzuki Italia ha pianificato la propria campagna promozionale della nuova Swift.    Infatti fino a tutto giugno la versione con allestimento Easy e motore 1.2 Dualjet da 90 cv&nbsp; &egrave; in vendita a 10.950 euro anzich&eacute; 13.990. Non manca una Web Edition, in soli 10 esemplari, con tanto di targhetta con il nominativo del proprietario, a 16.900 euro contro i 18.890 del prezzo base di listino. Ha il motore 1.0 Boosterjet ed &egrave; proposta con soluzione Hybrid e verniciatura bicolore personalizzata. Una proposta non nuova e gi&agrave; attuata con altri modelli in passato da Suzuki Italia.  E arriviamo all&rsquo;abitacolo. Piacevole, con i sedili comodi ma forse un po&rsquo; troppo rialzati, bella la strumentazione con il volante &ldquo;tagliato&rdquo;, stile F1, ma plastiche adottate per il cruscotto di non eccelsa qualit&agrave;. A livello di infotainment c&rsquo;&egrave; uno schermo touch da 7&rdquo; con funzioni Aplle Car Play, Android, e Mirror Link, compatibile con ogni tipo di smartphone con l&rsquo;allestimento Cool, che sar&agrave; il pi&ugrave; gettonato. Volendo c&rsquo;&egrave; anche la Top Hybrid che dispone anche di clima automatico, fari full led, cruise control adattivo con radar di distanza dalla vettura che precede, frenata automatica di emergenza e avviso sonoro nel caso il guidatore venga colto da un colpo di sonno con l&rsquo;auto che inizia a sbandare. Insomma una dotazione notevole per una vettura del segmento B. Non mancher&agrave; nemmeno la Hybrid S, caratterizzata dalla griglia della mascherina a nido d&rsquo;ape corredata da un filetto rosso, apposta per il mercato italiano.&nbsp; 

La quinta generazione colpisce per tenuta di strada e comfort grazie alla nuova piattaforma. E il 3 cilindri &egrave; decisamente brillante

Suzuki Swift, nuova e soprendente: primo contatto

        La nuova generazione della Suzuki Swift &egrave; stata una delle pocket stars al Salone di Ginevra. E' pronta per l'Italia una serie super limitata di soli 10 esemplari.&nbsp; La Suzuki Swift Web Limited Edition, spinta dal moderno 1.0 Boosterjet Hybrid, con estetica BiColor, con tetto e spoiler grigio opaco e una dotazione ricca &egrave; disponibile a un prezzo di 16.900 euro. Ben prima della commercializzazione delle altre Swift, prevista ad aprile. Con l'acquisto &egrave; incluso il corso di guida in pista.&nbsp;Gli ordini si fanno sul sito della Casa. I colori sono: Bianco Artico, Argento New York, Grigio Londra, Nero Dubai, Rosso Cordoba e Blu Azzorre. Gli esterni sono caratterizzati da: griglia anteriore a nido d&rsquo;ape, con cornice e listello centrale cromati, cos&igrave; come cromate sono le calotte dei retrovisori e le cornici dei fendinebbia. L'abitacolo presenta inserti sulla plancia, sulle portiere e sulla consolle centrale in Pearl White, per i tappetini dedicati e una targhetta identificativa e personalizzata dal cliente stesso. SUZUKI SWIFT AL SALONE DI GINEVRA&nbsp; Tra i sistemi di assistenza ci sono i cavalli di battaglia Suzuki, come &ldquo;attentofrena&rdquo;, &ldquo;guidadritto&rdquo; e &ldquo;restasveglio&rdquo;. Presente un sistema di infotaintment completo, con un display da 7&rdquo; con connettivit&agrave; per smartphone (tramite Apple CarPlay, Android Auto e Mirror Link), tecnologia MYDRIVE e navigatore con mappe 3D. La dotazione di serie comprende anche: cerchi in lega da 16" bicolore, fari full LED anteriori con abbaglianti automatici, volante sportivo multifunzione, climatizzatore automatico. &nbsp;E ancora: Adaptive Cruise Control, telecamera posteriore, sistema &ldquo;chiavintasca&rdquo; Keyless, sedili anteriori riscaldabili. Sotto al cofano il motore turbo 1.0 da 112 cv e 170 Nm di coppia (2000 giri), abbinato alla tecnologia Hybrid. Ovvero il sistema ISG (Integrated Starter Generator) che integra tre componenti (motore elettrico, alternatore e motorino di avviamento) in un unico elemento, che eroga potenza a supporto del motore a benzina in fase di accelerazione e ripresa, sfruttando l&rsquo;energia elettrica prodotta in fase di frenata e accumulata in un&rsquo;efficiente e compatta batteria al litio.       

Solo 10 esemplari, prezzo di 16.900 euro. Sotto il cofano c'&egrave; l'evoluto 1.0 turbo Boosterjet Hybrid

Suzuki Swift, è in vendita la Web Limited Edition

GINEVRA. Cinque generazioni, cinque milioni di esemplari venduti. E&rsquo; Massimo Nalli, direttore generale Suauki Italia (vedi video), a presentarci al Palexp&ograve; la nuova Swift, bestseller del marchio gi&agrave; rivoluzionata con la terza serie nel 2005 (appunto) e ora pronta a debuttare sul mercato evoluta nel design e arricchita nei contenuti.&nbsp;  Esteticamente vengono ripresi gli stilemi della serie attualmente in commercio, ma i cambiamenti di sostanza sono parecchi. Masao Kobori, ingegnere capo del progetto, ha dichiarato: &quot;Abbiamo voluto creare un&#39;auto che suscitasse nelle persone un entusiastico &quot;Wow!&quot; nell&#39;istante in cui l&rsquo;avessero vista, in cui si fossero accomodati a bordo e in quello in cui avessero premuto sull&#39;acceleratore&quot;.&nbsp;  L&rsquo;obiettivo &egrave; stupire, dunque. Per farlo servono contenuti forti, a partire dalla piattaforma su cui la vettura &egrave; sviluppata, anch&rsquo;essa di nuova generazione, pi&ugrave; leggera e rigida, contenendo il peso in soli 840 kg, 120 in meno rispetto alla quarta serie. Veramente pochi, se teniamo presente che la Smart ForTwo parte da 885. Le dimensioni rimangono quasi invariate: 3,84 metri di lunghezza, 1,735 di larghezza, per 1,495 di altezza.&nbsp;  I motori a disposizione sono il gi&agrave; collaudato 1.2 DualJet da 94 cv e il recente 1.0 BoosterJet 3 cilindri da 112 cv, portato al debutto dalla nuova Baleno. Entrambi i benzina possono essere abbinati alla trazione integrale AllGrip e al sistema di ibridazione Suzuki introdotto sempre dalla Baleno.&nbsp;  La sensazione &egrave; che ci sar&agrave; da divertirsi: la versione con motore 1.0 e trazione anteriore pesa 865 kg e con 112 cv a disposizione la Suzukina potrebbe regalare una guida molto divertente. Lo scatto 0-100 km/h dichiarato dalla Casa &egrave; 10 secondi netti, mentre la velocit&agrave; massima &egrave; di 190 km/h. Prestazioni quasi identiche a quelle di una vettura di altra fascia di prezzo ma dalle dimensioni simili, la Mini tre porte con motore 3 cilindri da 102 cv, A fronte di consumi, nel ciclo combinato, di 5 litri per 20 chilometri.&nbsp;  Le novit&agrave; riguardano anche l&rsquo;abitacolo: la posizione di guida ribassata offre maggiore spazio per la testa, mentre il volume del bagagliaio &egrave; stato portato a 265 litri, con un incremento del 25% rispetto alla versione attuale. Dal punto di vista dell&rsquo;infotainment, Swift &egrave; disponibile con il touchscreen da 7 pollici, abbinato al cruscotto digitale da 4,2&rdquo;. Imponente, per una citycar, il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida, comprensivo, tra l&rsquo;altro, di lane departure warning e cruise control adattivo. Per chi non volesse aspettare l&#39;arrivo nelle concessionarie, nuova Swift &egrave; gi&agrave; in vendita in-line nella versione top di gamma Web Limited Edition con motore 1.0 BoosterJet Hybrid a 16.900 euro, comprensivo di corso di guida sicura.&nbsp;    &nbsp; 

Presentata al Salone di Ginevra, la quinta generazione di citycar giapponese arriva sul mercato ad aprile, con un peso ridotto all&#39;osso e il nuovo 3 cilindri da 112 cavalli

Suzuki Swift, con la quinta serie ci sar&agrave; da divertirsi

Suzuki Swift al Salone di Ginevra. ALa nuova compatta dinamica e tecnologica sbarca in Europa dopo l&#39;esordio nello scorso gennaio sul mercato giapponese.  Stile nuovo, ma per la Casa &egrave; un asso da sempre. In quasi 35 anni la Swiaft ha saputo conquistare oltre 5,3 milioni di clienti. Il debutto risale infatti al 1983, e subito introdusse elementi innovativi all&rsquo;interno della gamma Suzuki e mostrando subito indole dinamica.  SUZUKI BALENO E IL TRE CILINDRI  Quali saranno motori per la piccola nipponica? Verosimile l&#39;adozione dei due benzina gi&agrave; apprezzati sulla Baleno.  SUZUKI BALENO; PRIMO TEST  Ovvero il 1.0 da 111 cv Boosterjet turbo ad iniezione diretta di benzina ed il 1.2 da 93 cv Dualjet dotato di sistema ibrido &quot;light&quot; SHVS, acronimo di Smart Hybrid Vehicle by Suzuki. Che si basa su&nbsp; un componente integrato alternatore/motorino di avviamento, con funzioni di assistenza, grazie alla batteria al litio, al motore termico. Utile per aumentare l&rsquo;efficienza, a basso costo industriale. che come nome completo ha&nbsp;  NUOVA SUZUKI IGNIS 

La nuova generazione della piccola e dinamica giapponese sbarca in Europa: anche in versione ibrida?

Suzuki Swift, debutta al Salone di Ginevra

        Suzuki Ignis &egrave; l'auto ufficiale del Festival di Sanremo 2017, giunto alla 67ma edizione, che andr&agrave; in scena dal 7 all'11 febbraio al Teatro Ariston, con la co-conduzione del Carlo Conti e di Maria De Filippi.     Nelle due settimane che precedono il Festival &nbsp;il nuovo SUV ultra-compatto&nbsp;sar&agrave; protagonista di #SiamoSanremo, un percorso itinerante che coinvolger&agrave; l'intera penisola. SUZUKI IGNIS PRIMO TEST Dallo scorso 23 gennaio al 6 febbraio Suzuki Ignis attraversa l'Italia dando voce alla passione degli italiani per il canto. Guidato dai conduttori di Rai Radio2 Gianluca Gazzoli e Katamashi, l'Ignis Ignis far&agrave; tappa presso i TIM Store di tutta Italia e nelle Concessionarie ufficiali Suzuki: dopo l&rsquo;appuntamento a Napoli il 26 gennaio dal Concessionario Farina, il tour prosegue verso Firenze da Bettini Automobili il 1 febbraio e da AutoPiva di Abbiategrasso (MI) il 3 febbraio, dove incontrer&agrave; i partecipanti di #SiamoSanremo.     Per partecipare a #SiamoSanremo, gli utenti saranno invitati a postare sui social di Rai Radio2 le proprie performance canore d'ispirazione sanremese: i protagonisti dei video selezionati si incontreranno presso la Concessionaria ufficiale Suzuki pi&ugrave; vicina per un'esperienza esclusiva e potranno poi partecipare alla festa finale di Rai Radio2 a Sanremo. SUZUKI IGNIS, IL VIDEO All'arrivo a Sanremo, Suzuki Ignis sar&agrave; al Forte di Santa Tecla, lo spazio esclusivo Rai dedicato a artisti, addetti ai lavori e a un pubblico selezionato di VIP, in cui vivere le emozioni del Festival da un punto di vista unico. Suzuki Ignis accompagner&agrave; artisti e VIP nei loro spostamenti verso il Teatro Ariston e sar&agrave; protagonista delle giornate di grande musica di Radio 2 in the Club, che culmineranno nella grande festa finale di #SiamoSanremo con cena e Dj set per la serata conclusiva di sabato 11 febbraio.       

Il SUV super compatto in giro per l'Italia con Rai Radio 2 per promuovere lo storico appuntamento canoro

Suzuki Ignis auto ufficiale del Festival di Sanremo 2017

        Suzuki Vitara Yoru, ecco la serie speciale, un'edizione limitata a 100 esemplari, che spicca anche grazie alla tinta BiColor Blu Capri con tetto grigio, ispirata ai colori della notte: Yoru in giapponese significa notte.&nbsp; Il prezzo di listino &egrave; di 29.400 euro per la versione con cambio manuale a sei marce e di 31.100 euro per quella con cambio automatico a doppia frizione DCT&nbsp;a sei rapporti. Questa limited edition &egrave; dasata sulla dotazione di serie dell'allestimento V-TOP ALLGRIP: ci sono i cerchi in lega da 17&rdquo; BiColor con dettagli color bronzo. Le calotte degli specchietti retrovisori riscaldabili sono in colore Silver, mentre i dettagli color bronzo li ritroviamo nelle cornici dei fari anteriori con anabbaglianti a LED. Un tocco speciale &egrave; dato dal tetto panoramico apribile Star View e dalla griglia anteriore della versione sportiva Vitara S.&nbsp;L'abitacolo della Yoru &egrave; presenta il color bronzo che caratterizza gli inserti del cruscotto e delle portiere, le cornici delle bocchette di aerazione e il tunnel centrale. I dettagli bronzati s ai sedili riscaldati in pelle e microfibra. La dotazione. Ci sono&nbsp;il volante in pelle regolabile in altezza e profondit&agrave;, con comandi per il sistema multimediale e l'Adaptive Cruise Control (ACC). E ancora:&nbsp;&nbsp;climatizzatore automatico, il bracciolo centrale in pelle, sensori crepuscolare e pioggia, privacy glass, Key Less Start e Key Less Entry. Al centro della plancia, il display touch screen da 7" del sistema multimediale offre connettivit&agrave; USB e Bluetooth, navigazione con mappe 3D e compatibilit&agrave; Apple CarPlay e MirrorLink.&nbsp;Tutto terreno. C'&egrave; la trazione 4WD ALLGRIP SELECT dotato di sistema Hill Descent Control. Spicca lo RBS (Radar Brake Support), il sistema che attraverso un radar mantiene la distanza di sicurezza, arrivando a frenare automaticamente per prevenire o attenuare eventuali collisioni. L'allestimento comprende anche 7 airbag, ESP + TCS (Controllo della Trazione) e retrocamera con sensori di parcheggio anteriori e posteriori.&nbsp;Meccanica. C'&egrave; il motore diesel 1.6 DDiS da 120 CV abbinato alla trazione 4WD ALLGRIP SELECT, il sistema di trazione integrale a 4 modalit&agrave; e controllo elettronico.       

Dotazione esclusiva, livrea bicolore, 1.6 diesel: con trazione integrale e cambio automatico a richiesta

Suzuki