Stella Polare, Polestar, il nome di quest&rsquo;auto &egrave; impegnativo: la Stella polare &egrave; stata, infatti, per diversi secoli, punto di riferimento per i marinai di tutto il mondo. Ma i tempi cambiano, si sa, cos&igrave; adesso questa Casa di origini svedesi, legate a Volvo, e ora sotto il completo controllo e gestione del colosso cinese Geely, con il modello &ldquo;4&rdquo;, un Suv coup&eacute; dalle linee filanti, con la versione Dual motor da 544 cv (c&rsquo;&egrave; a motore singolo con 272 cv), oggetto di questa prima presa di contatto, va all&rsquo;attacco nel terreno di brand importanti, che hanno tracciato la strada dei Suv coup&eacute; high performance, come Audi, BMW e Mercedes. &Egrave; un attacco che viene condotto usando come grande arma il prezzo, interessante, soprattutto in ragione dei contenuti. Si parte infatti da 73.900 euro; nel caso della Single motor il listino &egrave; di 66.700.    Come &egrave; fatta la Polestar 4  Ma passiamo alla vettura, le linee sono molto filanti e, con la sua altezza contenuta in 1,53 metri, si colloca un po&rsquo; al confine tra un Suv coup&eacute; e una allroad. Piacevole risulta il frontale con i gruppi ottici lunghi e sottili che descrivono una Y posta orizzontalmente. L&rsquo;ampia presa d&rsquo;aria inferiore dispone di lamelle mobili, come consuetudine in vetture di questo livello: permettono di avere un ottimo Cx, che qui &egrave; pari a 0,26, quando sono chiuse, mentre quando occorre portare la batteria nel range di temperatura ottimale si aprono. Il tema batteria ci conduce alla capacit&agrave; dell&rsquo;accumulatore: 100 kWh, 94 effettivi, valore in linea con la concorrenza che ha nel mirino. La ricarica in corrente alternata pu&ograve; arrivare a 22 kW, mentre in continua il limite &egrave; di 200 kWh e il passaggio dal 10 all&rsquo;80% avviene in mezz&rsquo;ora. Quanto ai consumi, abbiamo visto percorrenze medie di poco inferiori ai 5 km/kWh. L&rsquo;interno, realizzato con materiali di elevata qualit&agrave; e anche plastiche sia davanti sia dietro. In particolare, va sottolineato che i posti posteriori non risultano penalizzati dalla linea spiovente da coup&eacute;. L&rsquo;infotaiment e, in particolare, le funzioni ad esso demandate, ci fanno dire che &egrave; un&rsquo;auto un po&rsquo; tanto per i nativi digitali. &Egrave; vero che ci sono varie scorciatoie, per&ograve; il sistema richiede un po&rsquo; di impegno per entrarci in sintonia. Se poi si pensa che anche per aprire il cassetto davanti al passeggero anteriore, come pure per regolare il volante o gli specchietti, si passa dal display centrale, vien da dire che forse si &egrave; un po&rsquo; esagerato. In tema di tecnologia, va poi un plauso agli ADAS...  Continua a leggere l&#39;articolo completo sul nuovo numero di Auto in edicola dal 12 ottobre, oppure clicca qui per l&#39;edizione digitale 

<p>Il brand cion-svedese lancia la sua sfida tra i Suv-coup&eacute; con la cavalleria oltre quota 500. Punta a comfort e doti dinamiche davvero ottime a un prezzo molto competitivo</p> 

Polestar

Polestar 4, la prova del Suv nel club dei 500

I modelli Polestar