        Kia crede nell'idrogeno. Ha confermato che entro il 2020 metter&agrave; in strada le prime auto - di serie - fuel cell a idrogeno. Non sar&agrave; la prima del Gruppo su coreano. L'onore spetter&agrave; nel 2018 a Hyundai, ma al Salone di Seoul &egrave; arrivata la conferma che anche Kia avr&agrave; le auto a idrogeno. Che non saranno quindi un mero esercizio tecnologico, ma modelli per entrare nel mercato. Di nicchia certamente, ma utili a completare una gamma green completa, con vetture ibride, ibride plug-in, elettriche e anche a idrogeno. Questo &egrave; quanto ha dichiarato al Salone di Seoul Lee Ki-sang, il numero uno dell'Eco Technology Center di Hyundai-Kia, di fatto l'uomo pi&ugrave; indicato a confermare questo progetto. Si tratta di un programma ambizioso, non dissimile a quelli messi in campo da Volkswagen o Mercedes per il futuro. Kia e Hyundai hanno in tabella 28 auto, ibride, elettriche e a idrogeno da mettere in campo da oggi al 2020. Una gamma molto ricca. Il ritardo di Kia. Il marchio arriver&agrave; sul mercato due anni dopo Hyundai perch&egrave; prover&agrave; a proporre auto idrogeno a prezzo pi&ugrave; basso, forse addirittura del 30%. In pochi anni dovrebbero calare i costi di produzione, migliorare l'efficienza e anche gli ingombri del powetrain e di tutto quello che comporta sull'automobile la scelta dell'idrogeno. Le Kia a idrogeno potrebbero essere prodotte quindi in numeri pi&ugrave; significativi rispetto ai modelli attuali.       

Kia e Hyundai hanno in programma di mettere sul mercato nei prossimi tre anni ben 28 modelli, ibridi, elettrici e a idrogeno

Kia, un'auto fuel cell a idrogeno entro il 2020

Barcellona (Spagna) -&nbsp;Una presentazione in terra catalana degna dei grandi eventi. E per i coreani la nuova Picanto deve evidentemente costituire qualcosa da di straordinario.&nbsp;  Sia per il numero dei giornalisti invitati e provenienti da ogni angolo del Pianeta Terra, sia per il numero di auto messe a loro disposizione.  Ma cominciamo subito con il sottolineare come questa Picanto, giunta alla terza generazione (la prima risale al 2004), finora appannaggio per il 62% di una clientela femminile, ambisce ad allargare il proprio raggio di azione, catturando pi&ugrave; maschietti, magari anche qualche giovane, anche se la maggioranza degli stessi ha pi&ugrave; di 45-50 anni.  Il bello &egrave; che secondo uno studio fatto dalla stessa Kia, si &egrave; scoperto che l&rsquo;acquirente tipo della Picanto ha un titolo di studio elevato, spesso universitario, ha un buon reddito ed &egrave;, udite udite, &ldquo;molto educato&rdquo;. Cosa che pu&ograve; far piacere in una societ&agrave; dove il galateo &egrave; dato per disperso.   In attesa di sapere quali sono invece le automobili scelte dai cafoni, addentriamoci nel primo test effettuato con la nuova Picanto, attesa a un porte aperte dal 8-9 aprile. Vero che il design &egrave; migliorato, non escluso il nuovo frontale &ldquo;Tiger Nose&rdquo;, tipico di tutta la gamma Kia, vero che &egrave; aumentato anche lo spazio per il bagagli (255 litri che possono arrivare a 1010 litri con due soli occupanti a bordo), falso che possano starci 5 persone di statura e dimensioni normali.  Pi&ugrave; realistico parlare di 4 posti. Del resto, parliamo di un modello del segmento A (il secondo per importanza sul mercato italiano) e i miracoli non li fanno nemmeno a Seul, specie in meno di 3,6 metri di lunghezza.  Anche se gli sforzi, specie a livello multimediale, sono stati fatti, con uno schermo touch da 7&rdquo; piazzato a sbalzo sul cruscotto in posizione centrale che, integrato con gli smartphone compatibili con Android Auto o CarPlay, funge anche da navigatore.  Peccato che i materiali utilizzati per tutta la plancia non siano eccelsi, specie al tatto, con una plastica sin troppo rigida. In compenso &egrave; ottima la posizione di guida cos&igrave; come la facilit&agrave; con cui si guida la Picanto, che gode di una piattaforma pi&ugrave; leggera di 28 chili e di una rigidit&agrave; della scocca aumentata del 44%. Si &egrave; lavorato anche sullo sterzo, ora pi&ugrave; diretto e preciso.  Finalmente arriviamo ai motori. Per ora un 1.0 MPI 3 cilindri da 67 CV e un 1.2 MPI a quattro cilindri da 84 CV, entrambi con cambio manuale a 5 rapporti. Il primo sar&agrave; disponibile entro l&rsquo;inizio dell&rsquo;estate anche con l&rsquo;alimentazione mista benzina/Gpl.  Verso l&rsquo;autunno arriver&agrave; anche un 1.0 T-GDI, sempre a 3 cilindri, ma con il turbo e 100 CV pronti a scalpitare.  Il massimo con l&rsquo;allestimento GT-Line (per ora riservato solo al motore di 1.2 litri) che prevede cerchi in lega da 16&rdquo;, doppio terminale di scarico, prese d&rsquo;aria pi&ugrave; grandi, fari i a Led e interni corsaioli, con tanto di rifiniture colorate a bordo sedile.  Al volante appare tutto sommato pi&ugrave; convincente il motore a 3 cilindri, meno &ldquo;vuoto&rdquo; del cugino di maggior cilindrata. Sono per&ograve; accumunati da consumi medi davvero interessanti, visto che nel corso del lungo test &egrave; stata rilevata una media di 5,8 litri per cento chilometri con il 1.0 MPI (contro i 3,9 dichiarati) che diventano 5,9 con il 1.2 MPI (contro i 4,2 dichiarati), che corrispondono comunque a 17,2 km/litro e 16,9 km/litro, valori da diesel, insomma.  Diesel che peraltro non ci sar&agrave;, cos&igrave; come nemmeno il cambio automatico, che Kia Italia ha deciso di non importare. Il tutto in attesa di riscontri ancora pi&ugrave; esatti nel corso dei nostri futuri test. Infine le versioni e i prezzi.  La Picanto viene proposta con allestimento City, Active e Cool, rispettivamente a 10.800, 11.300 e 12.500 euro con il motore 1.0 MPI 3 cilindri. Che diventano 15.000 se si opta per la GT-Line, che dispone del 4 cilindri di 1.2 litri MPI. Per&ograve; chi ordina la City entro il 31 maggio sborsa solo 8.500 euro. Sulla 1.2 GT-Line sono di serie, tra le altre cose, il sistema multimediale con touch da 7&rdquo; e la frenata automatica di emergenza, da 30 a 70 km/h.  Per tutte le versioni si pu&ograve; accedere ad un finanziamento che prevede una rata mensile massima di 100 euro a fronte di un anticipo di 3.000 euro. La garanzia &egrave; di 7 anni o 150.000 chilometri.  LA GAMMA KIA E IL LISTINO PREZZI 

La terza generazione migliora sotto tutti gli aspetti: dinamica, abitabilit&agrave;, infotainement

Kia Picanto, sempre pi&ugrave; in alto. Primo contatto

        Si annuncia come un'Optima accoppiata. Carrozzeria station wagon e architettura ibrida adesso anche su Kia Optima Sportswagon, che diventa Plug-in Hybrid. E' la motorizzazione preferita dal 13% dei clienti che scelgono la berlina tre volumi, mentre il 62% dei clienti Kia si fa tentare dalla spaziosit&agrave; della sw. In Italia la commercializzazione inizier&agrave; tra settembre e ottobre, quando ritroveremo un sistema da 205 cavalli e 375 Nm, frutto del contributo di motore termico ed elettrico. Un 2 litri aspirato da 156 cavalli e 189 Nm affiancato dall'unit&agrave; elettrica da 50 kW, posizionata sul cambio automatico 6 marce, a rimpiazzare il convertitore di coppia. Promette un'autonomia di marcia a zero emissioni superiore ai 60 km, supportata da un pacco batterie agli ioni di litio da 11,26 kWh, ricaricabile dalla presa di corrente. E' collocato al di sotto del vano bagagli, che dai 552 litri di volume della Optima Sportswagon con motorizzazioni classiche scende a 440 litri. Le prestazioni velocistiche, in modalit&agrave; elettrica, vedono una punta massima limitata a 120 km/h; in accelerazione, invece, il sistema ibrido sfruttato pienamente assicura uno scatto in 9"7 da zero a cento orari. Quanto ai consumi, il valore dichiarato nel ciclo misto &egrave; di 1,5 litri/100 km. Visivamente sar&agrave; riconoscibile per gli inserti colorati sulla calandra, le minigonne e i badge dietro i passaruota, oltre all'ovvio sportellino di ricarica sul lato sinistro. Lo status dell'operazione sar&agrave; controllabile da una serie di led posti sopra il cruscotto, che si arricchisce delle info relative all'autonomia di marcia, come del resto il sistema di navigazione con servizi Kia Connected su schermo da 8 pollici. Tra i dettagli strettamente legati al comfort di marcia, il climatizzatore offre la possibilit&agrave; di circoscrivere al posto guida la ventilazione, escludendo tutti gli altri sedili. Kia Optima, primo contatto con tutta la gamma I sistemi di sicurezza attiva riprendono il corredo di soluzioni gi&agrave; visto su Kia Optima, dalla frenata d'emergenza con rilevazione dei pedoni al cruise control adattivo. LA GAMMA KIA E IL LISTINO PREZZI       

Arriver&agrave; in Italia tra settembre e ottobre, con un sistema ibrido da 205 cavalli e 60 km di autonomia elettrica

Kia Optima Sportswagon ibrida, station alla spina

Sar&agrave; una concorrente temibilissima nel segmento A delle citycar. Kia Picanto arriva alla terza generazione, al debutto di Ginevra seguir&agrave; la commercializzazione (attesa nel secondo trimestre dell&#39;anno) con due unit&agrave; motrici, il tre cilindri 1.0 MPi da 67 cavalli e 96 Nm di coppia e l&#39;1.25 litri 4 cilindri da 84 cavalli e 122 Nm. Sar&agrave;, per&ograve;, nell&#39;ultimo trimestre del 2017 che debutter&agrave; la vera novit&agrave; sul fronte motoristico, il tre cilindri turbo benzina 1.0 T-GDi da 100 cavalli e 172 Nm, destinato alla GT-Line, allestimento sportiveggiante che bene si sposa con il nuovo design.  Anteriore aggressivo, merito degli ampi fari con luci diurne e frecce a led, della calandra a &quot;naso di tigre&quot; che raccorda i proiettori, del paraurti con una griglia estesa e solo parzialmente aperta. Rinuncia alla carrozzeri tre porte. Sar&agrave; unicamente 5 porte, con un passo allungato di 15 millimetri che raggiunge adesso i 2 metri e 40 centimetri, a fronte di una lunghezza complessiva invariata, da 3 metri e 59 centimetri. Quote confermate anche in altezza e larghezza, cos&igrave; i millimetri extra da spendere per lo spazio a bordo sono frutto della riduzione dello sbalzo anteriore.&nbsp;  Abitabilit&agrave;, consumi e capacit&agrave; di carico sono, insieme al prezzo, i fattori chiave di una citycar. Kia Picanto - confermati i 7 anni di garanzia - dichiara un volume di carico di 255 litri, in crescita sui precedenti 200 litri, con un vano modulare, dotato di doppio fondo e paratia mobile, con un&#39;escursione verticale di 145 millimetri. Abbattendo i sedili posteriori (le Picanto 1.0 saranno omologate di serie con 4 posti, a richiesta i 5 di serie su Picanto 1.25) il volume arriva a 1.010 litri. I passeggeri potranno contare su uno spazio maggiore sopra la testa, all&#39;altezza delle gambe e, soluzione utile per i guidatori pi&ugrave; alti, una plancia posizionata 15 millimetri pi&ugrave; su a beneficio delle ginocchia.  Gli interni saranno ampiamente configurabili nelle colorazioni, con 5 pacchetti tra i quali scegliere e un comfort di marcia assicurato dagli schienali posteriori 2 gradi pi&ugrave; reclinati (27&deg; dai precedenti 25&deg;). Numeri a parte, Kia Picanto cambia passo con un nuovo disegno dell&#39;abitacolo, lo schermo da 7 pollici dell&#39;infotainment in posizione alta in plancia, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto e sul quale controllare le immagini della telecamera posteriore in manovra, numerosi vani portaoggetti e un poggiabraccio anteriore scorrevole, con un&#39;escursione di 55 millimetri.  Il perfezionamento tecnico del progetto passa da una carrozzeria grezza pi&ugrave; leggera, un telaio irrigidito, come le barre antirollio (2% pi&ugrave; dura danti, 5% dietro) e riposizionate per diminuire il rollio, su una sospensione posteriore alleggerita di 1,8 kg a parit&agrave; di schema (ponte torcente) e rigidit&agrave;. Migliora anche lo sterzo, reso pi&ugrave; diretto (bastano 2,8 giri contro i 3,4 precedenti per passare da un fine corsa all&#39;altro) e debutta l&#39;utilizzo dell&#39;ESP per correggere la trasmissione di coppia alle ruote; non manca la frenata automatica d&#39;emergenza. Quanto ai consumi, in versione 5 posti, Picanto 1.0 MPi dichiara un valore di 4.4 litri/100 km nel misto ed emissioni di Co2 ridotte a 89g/km.  LA GAMMA KIA E IL LISTINO PREZZI 

Un progetto rinnovato, dallo stile alla tecnica, con un&#39;attenzione particolare a comfort e abitabilit&agrave;. Per la prima volta anche turbo tre cilindri

Kia Picanto atto terzo: tanto spazio e contenuti

        Kia Niro la prima ibrida del Marchio sud coreano ha un prezzo d&rsquo;attacco che, in caso di rottamazione o permuta, pu&ograve; in fase di lancio scendere fino a 21.900 euro.&nbsp; La gamma &egrave; basata sugli allestimenti&nbsp;Urban, Style ed Energy.&nbsp;La versione d&rsquo;ingresso Urban vanta un equipaggiamento che comprende, luci a LED, cruise control e controllo della marcia in corsia, climatizzatore automatico e Bluetooth ad attivazione vocale. KIA NIRO, TEST SU STRADA La Niro Style, aggiunge&nbsp;il cambio Dct, i cerchi di lega da 18&rdquo;, il navigatore satellitare, mentre al top si aggiunge l'allestimento Energy con AEB, Smart Cruise Control, Kia Navigation System da 8&rdquo;, sistema audio JBL, sedili in pelle e fari allo xeno.Il gruppo propulsore ibrido parallelo (i due motori funzionano singolarmente o in modo abbinato) utilizza un propulsore &nbsp;termico 1600 a iniezione diretta e uno elettrico da 32 kW alimentato da batterie ai polimeri-ioni di litio. La potenza &egrave; trasmessa alle ruote anteriori attraverso un cambio automatico-sequenziale a doppia frizione a 6 marce.Le emissioni di CO2 certificate per Kia Niro, secondo il ciclo combinato NEDC, sono limitate a 88 gr/km con un consumo corrispondente di 3,8 litri/100 km. KIA NIRO, CONSUMO DA RECORD Come tutte le altre Kia, Niro usufruisce della esclusiva garanzia estesa Kia 7anni/150.000 km csempre un bel biglietto da visita.       

Tre allestimenti, Urban, Style ed Energy per la prima ibrida, con motore termico 1600 a iniezione diretta e uno elettrico alimentato da batterie ai polimeri-ioni di litio, del Marchio sudcoreano

Kia Niro, parte da 21.900 euro con la rottamazione

Lisbona.&nbsp;Pi&ugrave; lunga e pi&ugrave; spaziosa. Ma soprattutto con una serie di dotazioni simile a quelle di un auto appartenente a un segmento superiore. Questa la carta di identit&agrave; della nuova Rio, i cui primi esemplari saranno consegnati dai primi di marzo, con un porte aperte il 21-22 febbraio, quando si conosceranno anche o listini, che dovrebbero spaziare dai 12 ai 18.000 euro.  C&rsquo;&egrave;, inevitabilmente, qualcosa in comune con la&nbsp;Hyundai i20, con la quale la Rio condivide la molto a livello di piattaforma e meccanica. Anche se il look estetico &egrave; un tantino pi&ugrave; aggressivo. Pi&ugrave; originale, tutto sommato, il design a livello di abitacolo, plancia e strumentazione. La coreana &egrave; giunta alla quarta generazione, peraltro gi&agrave; svelatasi al Salone di Parigi di settembre 2016.  Non mancava che la conoscenza diretta, approfondita, con il classico primo test che gi&agrave; &egrave; in grado di dire se il compito &egrave; riuscito o meno, ma i numeri sembrano esservi tutti, specie a livello di dotazioni per la sicurezza attiva e passiva. Ma andiamo per ordine. E cominciamo dal frontale con relativa calandra, dal design definito &ldquo;Tiger Nose&rdquo;, che richiama il family feeling del marchio. Design che &egrave; stato elaborato dai centri stile che la Kia ha in Germania e negli Stati Uniti.  Molto sottili i gruppi ottici anteriori a led, mentre pi&ugrave; esternamente troviamo le luci antinebbia. Rispetto al vecchio modello cresce anche la lunghezza di 15 mmm, con 5 mm in pi&ugrave; per quel che riguarda la larghezza e 5 mm in meno parlando dell&rsquo;altezza.  Una certa sportivit&agrave; traspare anche dal lunotto molto inclinato, sopra al quale c&rsquo;&egrave; uno spoiler. Tornando all&rsquo;abitacolo possiamo definirlo &ldquo;minimalista&rdquo; e questo non fa certo scalpore. Minimalista &nbsp;(e piacevole) &egrave; soprattutto la plancia, ma anche altri particolari, come le bocchette di aerazione. L&rsquo;interno prevede l&rsquo;utilizzo di tessuto o pelle sintetica, nero o grigio. Il display touchscreen, con schermo ad alta definizione, &nbsp;contempla un infotainment compatibile con Android Auto e Apple Car Play.  In quanto all&rsquo;abitabilit&agrave; si sta comodi in quattro, mentre il bagagliaio ha un volume di 325 litri, ovvero 25 in pi&ugrave; rispetto al vecchio modello. Passando ai motori ci sono due propulsori a benzina: un 1.2 litri (84 CV) e il nuovo 1.0 T-GDI (100 CV). E due Diesel, di 1.4 litri con potenze rispettive di 77 e 90 CV. Il Cambio &egrave; manuale a 5 o a 6 rapporti &nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;  Appare molto indovinato il 3 cilindri turbo da 100 CV, brillante e piacevole ad ogni regime, mai fastidioso a livello di rumore e molto parco nei consumi, &nbsp;Il cambio &egrave; un manuale a 6 rapporti, che viene sostituito da un 5 rapporti sulle Rio meno potenti. La nuova Rio si guida insomma con facilit&agrave;, riscontrando un buon compromesso tra confort e assetto.  Di livello, come dicevamo, la dotazione in termini di sicurezza. Tra queste la frenata automatica in caso di distrazione del guidatore, che alla Kia hanno battezzato Autonomous Emergency Braking . Presto sar&agrave; disponibile anche il dispositivo che segnala lo spostamento dalla corsia di marcia.  Tra gli optional (di serie sulla versione pi&ugrave; lussuosa) la telecamera posteriore con sensori di parcheggio. Altre motorizzazioni, con altre alimentazioni, si vedranno nel giro di un anno, compresa una versione Gt con il 3 cilindri da 1.0 litri e 120 CV. La Rio va a sfidare concorrenti agguerrite come Renault Clio, Volkswagen Polo (la nuova gamma &egrave; attesa a fine anno), Opel Corsa o Peugeot 208.&nbsp;  Kia Rio: la gamma e il listino 

La quarta generazione cresce nelle dimensioni e offre dotazioni da segmento superiore. Indovinato il 3 cilindri turbo da 100 cv.&nbsp;

Kia Rio, piccole coreane crescono: primo contatto

        Le Kia europee continuano a inanellare primati.&nbsp;La produzione nel Vecchio Continente del Marchio sudcoreano nel&nbsp;2016 ha fatto segnare un nuovo&nbsp;record. Dall'impianto di&nbsp;Zilina&nbsp;sono usciti lo scorso anno 612.900 motori e 339.500 auto, con un progresso rispetto al 2015 del 5% e dello 0,4%. Numeri non enormi, ma testimonianza di una progressione che dura da molto tempo. Il propulsore in testa alla classifica di produzione &egrave; il 1700 diesel, che rappresenta il 24% del totale. Ulteriore espansione.&nbsp;Eek-Hee Lee Presidente&amp;CEO di Kia Motors Slovacchia, ha detto: &ldquo;Nel 2017 investiremo altri 130 milioni di euro per adattare le linee di produzione all'introduzione di un nuovo modello. Sono convinto che le nostre auto continueranno ad attirare nuovi clienti grazie al loro ecellente livello di qualit&agrave;; l'impianto d iZilina nel 2026 ha anche ricevuto il National Quality Award della Repubblica di Slovacchia.&rdquo;&nbsp; I modelli Kia realizzati nell'impianto di Zilina vengono esportati in 95 Paesi di tutto il mondo, il 16% sono venduti nel Regno Unito mentre Germania e Russia sono assieme al secondo posto, ciascuna con il 9%.Fra i mercati esteri quello che ha avuto il maggiore progresso &egrave; Israele dove le Kia vendute nell'ultimo anno hanno rappresentato il del 6% dell'intera produzione di Zilina.Comanda il SUV.&nbsp;Il best seller &egrave; lo&nbsp;Sportage, che vale per il 64% del totale, mentre la gamma cee'd pesa per il 28%; il resto &egrave; composto dalla MPV compatta Venga.        

Nel 2016 dallo stabilimento Zilina sono stati usciti 612.900 motori e 339.500 auto

Kia, nuovo record di produzione in Slovacchia

        Kia Soul per i Soul System trionfatori di X Factor. Non poteva essere altrimenti data una radice comune cos&igrave; importante ... La crossover sud coreana sar&agrave; protagonista del nuovo e primo video dei vincitori del celeberrimo talent. Dal titolo "She's like a star" dove due Kia Soul bi-color hanno ospitato a bordo i componenti della band (e non solo) durante le giornate di shooting e si sono fatte apprezzare per comfort, versatilit&agrave; e contenuti tecnologici. Come nel caso del &ldquo;mirroring&rdquo;, che permette di replicare il proprio smartphone all&rsquo;interno del touch-screen da 7 pollici. Playlist compresa.       

La crossover sud coreana ha accompagnato i vincitori del talent nel loro primo video "She's like a star"

Kia Soul "recita" nel video dei Soul System

In 4 metri e 83 centimetri vuole sintetizzare caratteristiche da gran stradista e linee sportive. Kia Stinger, e la versione top di gamma Stinger GT, porta su strada alcune soluzioni di stile che caratterizzarono il concept Kia GT nel 2011. Lo fa abbinandole a una carrozzeria da berlina di segmento E, con spazio a bordo per 5 persone, a sfruttare un passo di 2 metri e 90 centimetri. Gioca con un design elaborato, che trova nell&#39;arco del padiglione a contrasto, nei gruppi ottici posteriori e in un frontale evoluto intorno al tiger nose emblema di Kia, le soluzioni pi&ugrave; interessanti.  Gli interni si fanno apprezzare per il particolare disegno della plancia, movimentata, su pi&ugrave; livelli e con un profilo in allumino a separare i comandi del clima, in basso, dalla zona superiore con il touchscreen dell&#39;infotainment. Il telaio di Kia Stinger &egrave; realizzato per il 55% di acciai ad alta resistenza e si abbina a uno schema delle sospensioni con un anteriore MacPherson e un posteriore multilink a 5 leve. Non manca la possibilit&agrave; di ritagliare 5 diverse modalit&agrave; di guida, tra Personal, Eco, Sport, Comfort e Smart, ciascuna a incidere sulla durezza degli ammortizzatori, la reattivit&agrave; dello sterzo - di serie con demoltiplicazione variabile - la risposta del motore e la rapidit&agrave; di cambiata dell&#39;otto marce automatico.  Due motorizzazioni troveranno spazio sotto il cofano, entrambe disposte longitudinalmente: un quattro cilindri 2 litri da 255 cavalli e 352 Nm di coppia e un V6 3.3 litri twin-turbo da 365 cavalli e 510 Nm. Oltre alla sigla, la seconda unit&agrave; sar&agrave; prerogativa della Kia Stinger GT, anche le soluzioni di cerchi in lega (18 pollici contro 19 di serie) e dell&#39;impianto frenante (dischi maggiorati, firmati Brembo, su Stinger GT) differenziano le proposte. Le migliori prestazioni si staccano con la GT, capace di 270 km/h di velocit&agrave; massima e uno zero-cento da 5&quot;1. Indipendentemente dalla motorizzazione sar&agrave; possibile scegliere la trazione integrale in alternativa alle due ruote motrici posteriori.  Detto di un Head up display regolabile in altezza e a colori, gli interni della &quot;granturismo&quot; Kia propongono una connettivit&agrave; completa, la possibilit&agrave; di ricarica wireless dello smartphone e un audio premium firmato Harman Kardon. Tra i dispositivi di assistenza alla guida, da segnalare il Driver Attention Alert di serie, il Forward Collision Assistance con frenata automatica d&#39;emergenza e riconoscimento dei pedoni integrato, proseguendo con l&#39;Advanced Smart Cruise Control, in grado di arrestare l&#39;auto e riportarla alla velocit&agrave; di crociera compatibilmente con le condizioni di traffico, infine, il Rear Cross Traffic Alert monitora le operazioni di retromarcia. 

Berlina business dai tratti dinamici, debutta con due motorizzazioni turbo benzina: la GT V6 assicura 365 cavalli

Kia Stinger, a Detroit la coreana tira fuori gli artigli

Il lavoro svolto tra Namyang e Francoforte convince. Si presenta con l&#39;allestimento dai tratti pi&ugrave; muscolosi, nuova Kia Picanto. GT-Line, per offrire una buona dose di cavalli in pi&ugrave; rispetto alla motorizzazione classica della citycar, il tre cilindri mille aspirato. Un turbo dal medesimo frazionamento e cubatura? Altamente probabile. Per il momento bisogna accontentarsi di osservare quelle che sono le scelte di stile che contraddistinguono la terza generazione.  C&#39;&egrave; un paraurti molto elaborato, che richiama i motivi della griglia centrale delle soluzioni pi&ugrave; sportive di casa Kia, l&#39;abbinamento di colori vivaci e lucidi. Pur &quot;ripulendo&quot; il tutto e immaginando una Picanto strettamente vicina alla sua mission di cittadina ultracompatta, restano proporzioni interessanti. Merito del taglio dato ai gruppi ottici e dell&#39;integrazione con la calandra a naso di tigre. I profili cromati ne delimitano i bordi, le maglie esagonali con sfondo rosso sono il tocco in pi&ugrave; proprio della GT-Line, insieme al doppio terminale di scarico, l&#39;inserto colorato sulle minigonne e l&#39;elemento a contrasto sul paraurti posteriore.  Guadagnano spigolosit&agrave; anche i fari posteriori, scolpiti e con linee che seguono il taglio del portellone. Poche le informazioni tecniche rilasciate da Kia. Sar&agrave; una Picanto dal passo maggiorato, seppur appena 15 millimetri in pi&ugrave; dell&#39;attuale generazione (qui il listino prezzi): 2 metri e 40 centimetri in totale, ottenuti spostando in avanti l&#39;asse anteriore e riducendo lo sbalzo frontale. La lunghezza complessiva resta a 3 metri e 59 centimetri.  La caratterizzazione della versione GT-Line prosegue a bordo, con l&#39;accostamento di cuciture e inserti a contrasto sui sedili, i pannelli porta, fino alla cuffia del cambio e al volante. Plancia a sviluppo orizzontale, ribadito dal profilo silver appena sotto l&#39;infotainment, atteso con una connettivit&agrave; completa. Non passano inosservati il climatizzatore automatico, il volante multifunzione, la pedaliera in alluminio e una strumentazione che abbina elementi analogici a un display multifunzione monocromatico.  Nuova Picanto sar&agrave; sul mercato a partire dalla prossima primavera.  Picanto, ecco come va il mille a gpl 

Sar&agrave; l&#39;allestimento dai connotati pi&ugrave; sportivi. Convincente l&#39;evoluzione del design, su dimensioni invariate, con l&#39;eccezione del passo

Nuova Kia Picanto, la GT-Line anticipa la terza serie

Della tigre, oltre al naso, nuova Kia Picanto promette di riprendere un&#39;aggressivit&agrave; che caratterizzer&agrave; tutto il frontale. Tre bozzetti anticipano la terza generazione della citycar, che verr&agrave; presentata nella prima met&agrave; del 2017, prevedibilmente la scopriremo al Salone di Ginevra, a marzo. Segue le scelte anticipate su Kia Rio, enfatizza i tratti del muso, sul quale la calandra a sviluppo orizzontale riprende il dettaglio stilistico che rende le Kia riconoscibili al volo: tiger nose idealmente raccordato con fari confermati nella posizione classica, ma una nuova grafica delle luci diurne a led e forme esterne pi&ugrave; accattivanti.  Le indiscrezioni dicono di una possibile versione pepata, potrebbe sfoggiare un mille turbo tre cilindri. Sicuramente motore mille e tre cilindri, ma aspirato, per la gamma classica. Non trapelano dettagli su un eventuale incremento delle dimensioni attuali, fissate in 3 metri e 60 di lunghezza con 2 metri e 39 di passo. Al netto della caratterizzazione marcata data ai bozzetti, nuova Picanto proporr&agrave; una linea di cintura leggermente diversa davanti al montante C, mentre in coda conferma il disegno dei fari a sviluppo verticale e grafica a C.  Un progetto tutto nuovo che punta su interni ridisegnati. Plancia a sviluppo orizzontale, su tre livelli : infotainment in alto, bocchette del clima al centro e comandi secondari in basso. Una variazione sul tema arriva dalle bocchette verticali pi&ugrave; esterne.  Kia Picanto, gamma e listino prezzi 

La terza generazione della citycar ancitipata da bozzetti che mettono in evidenza uno stile deciso. Cambio di passo netto anche a bordo

Kia Picanto, le prime immagini del nuovo modello

La Kia Niro Hybrid entra nel Guinness dei Primati col record per il pi&ugrave; basso consumo per le auto ibride. Il primato &egrave; stato stabilito coprendo il percorso fra Los Angeles a New York City sulle normali strade aperte al traffico con un consumo medio di 76,6 miglia per gallone, corrispondenti a &nbsp;32,5 km/litro.  KIA NIRO, PRIMO TEST  Il coast to coast. &nbsp;Nel corso della prova la Niro &egrave; stata condotta da Wayne Gerdes di Carlsbad (California) con il copilota Robert Winger di Williamsburg (Virginia); il percorso totale di 3.715,4 miglia (5978 km) dalla Los Angeles City Hall alla New York City Hall ha richiesto in totale 48,5 galloni (183,6 litri) di benzina, equivalenti a poco pi&ugrave; di 4 pieni completi.&nbsp;  La Niro Hybrid il primo modello realizzato sulla base della piattaforma dedicata ai futuri veicoli a propulsione alternativa. Il gruppo propulsore ibrido parallelo (i due motori funzionano singolarmente o in modo abbinato) utilizza un motore termico 1600 a iniezione diretta e uno elettrico da 32 kW alimentato da batterie ai polimeri-ioni di litio. La potenza &egrave; trasmessa alle ruote anteriori attraverso un cambio automatico-sequenziale a doppia frizione a 6 marce.  Le emissioni di CO2 certificate secondo il ciclo combinato NEDC, sono di soli 88 gr/km con un consumo corrispondente di 3,8 litri/100 km nelle condizioni del test.&nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Percorrenza media di 32,5 km/litro nel classico coast to coast Los Angeles-New York

Kia Niro Hybrid, consumo da Guinness dei primati

        Sar&agrave; la Kia pi&ugrave; rapida di sempre sullo zero-cento. Si presenta cos&igrave;, la berlina attesa al Salone di Detroit del prossimo gennaio. E' il primo indizio ufficiale comunicato dalla casa coreana, mentre sul nome si avanzano varie ipotesi, tra cui la pi&ugrave; accreditata va nella direzione di Kia GT Sport Sedan. Una tre volumi dalle dimensioni importanti, si aggirer&agrave; in quota 5 metri di lunghezza, pi&ugrave; grande di una Optima e dal taglio pi&ugrave; dinamico. Sotto al cofano dovrebbe trovar posto un V6 biturbo benzina da 3.3 litri, capace di esprimere qualcosa come 360 cavalli. E' il quadro che viene fuori mettendo insieme i dettagli trapelati dalla fase di test su strada e in pista, al Nurburgring. Trazione posteriore, cambio automatico 8 marce, altre note di una scheda tecnica ancora tutta da scoprire.&nbsp; L'obiettivo fissato dai tecnici Kia &egrave; sul crono di 5"1, tanto varr&agrave; lo zero-cento della berlina.&nbsp;Tra i marchi generalisti &egrave; difficile trovare una vera rivale. Accanto alla motorizzazione di punta si attende un completamento dell'offerta con propulsori di cubatura inferiore. L'appuntamento &egrave; fissato per l'8 gennaio prossimo, al NAIAS di Detroit.       

Promette uno zero-cento da berlina sportiva, potrebbe montare un motore V6 biturbo

Kia, a Detroit arriva la più rapida di sempre

A vederla cos&igrave;, sembra la sorella minore della Sportage e, in effetti, rispetto a quest&rsquo;ultima, &egrave; pi&ugrave; corta di 12 cm e pi&ugrave; bassa di 10 cm. Cos&igrave; le nuove proporzioni allontanano la Niro dall&rsquo;idea di suv, avvicinandola a quella di crossover, cio&eacute; di un&rsquo;auto senza suggestioni fuoristradistiche (del resto la trazione &egrave; solo anteriore) ma votata alla versatilit&agrave;. E i richiami stilistici alla Sportage, che &egrave; la Kia pi&ugrave; apprezzata nel Vecchio Continente, gioveranno sicuramente ai destini commerciali della Niro, che debutter&agrave; nelle concessionarie italiane a settembre.  Per cominciare sar&agrave; disponibile solo con propulsione ibrida ma, pi&ugrave; avanti, se il pubblico dovesse richiederlo, potrebbe arrivare anche una variante completamente elettrica, poich&eacute; la vettura &egrave; basata su una nuova piattaforma realizzata specificamente per sistemi di propulsione alternativi.  Non si tratta per&ograve; di un&rsquo;ibrida plug-in e la piccola batteria collocata sotto il divanetto viene ricaricata solo dal generatore di bordo e dal sistema di recupero dell&rsquo;energia in frenata, quindi il motore elettrico da 32 kW serve soprattutto a coadiuvare il 1600 aspirato a iniezione diretta di benzina da 105 cv per migliorarne l&rsquo;efficienza e ridurre consumi ed emissioni.  Se la batteria &egrave; completamente carica, comunque, &egrave; possibile viaggiare in modalit&agrave; solo elettrica per un paio di km, sempre che si rimanga sotto i 50/60 km/h. Non solo: la funzione di &ldquo;veleggiamento&rdquo; permette, dopo aver raggiunto con la spinta del motore termico una velocit&agrave; di circa 100 km/h, di mantenerla solo con la propulsione elettrica finch&eacute; dura la riserva di energia.  Le prestazioni non sono propriamente sportive e la stessa Kia dichiara una velocit&agrave; massima solo di 162 km/h e 11,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h, ma su strada la Niro si muove con una buona disinvoltura nel traffico grazie alla disponibilit&agrave; di coppia ai bassi regimi e al cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti che sfrutta bene l&rsquo;erogazione del gruppo propulsore. E bisogna anche riconoscere a questa trasmissione &egrave; pi&ugrave; gradevole ed efficace di quelle a variazione continua di rapporto utilizzate dalle concorrenti giapponesi.  Ai regimi alti, per la verit&agrave;, anche sulla Niro il motore si fa sentire, ma il confort rimane buono, perch&eacute; le sospensioni assorbono adeguatamente e le vibrazioni sono quasi nulle.&nbsp;Come sulle altre Kia, anche la Niro mostra una costruzione attenta e materiali pregevoli. L&rsquo;abitabilit&agrave; ai vertici del segmento permette di viaggiare in cinque senza disagi, mentre il bagagliaio ha una capacit&agrave; nella media (427/1425 litri).  La Niro che abbiamo provato in anteprima a Francoforte era allestita in modo quasi sontuoso: offriva tutti i sistemi di guida impiegati dai modelli pi&ugrave; evoluti del segmento C (compreso il cruise control attivo), i sedili anteriori riscaldabili e ventilati (e riscaldabili anche quelli posteriori), l&rsquo;impianto di infotainment con i protocolli Apple CarPlay e Android Auto, il caricabatteria a induzione per il cellulare, la radio digitale, la selleria in pelle, i cerchi da 18 pollici e perfino a una presa di corrente a 220 volt. In pratica mancava solo il sedile posteriore scorrevole, che avrebbe incrementato ulteriormente la versatilit&agrave;. La dotazione di serie delle Niro che saranno vendute in Italia &egrave; ancora in fase di definizione, ma Kia Italia pare orientata a puntare sulla generosit&agrave;. &nbsp;E, in questo caso, il listino potrebbe partire da 25/26 mila euro.&nbsp;Poco dopo la Niro debutter&agrave; in Italia anche la grande Optima ibrida plug-in e, via via, altri nove modelli a basso impatto ambientale entro il 2020.&nbsp;  Kia Sportage, la video prova su strada 

Con la Niro, Kia d&agrave; il via a un&rsquo;offensiva che prevede altri nove modelli a basso impatto ambientale entro il 2020

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