SUV, sportivo ed elettrico.&nbsp;Jaguar&nbsp;ha in rampa di lancio un modello che possa prendere tre piccioni con una fava. Ovviamente realizzato sulla base di I-Pace, che ha subito impressionato per un design particolarmente indovinato. Il modello high performance a zero emissioni ovviamente si chiamerebbe I-Pace SVR, allineandosi alla famiglia delle sportivissime del Giaguaro.  A Coventrye anche presso la propriet&agrave;&nbsp;indiana(Tata), la scelta di entrare in &ldquo;collisione diretta&rdquo; con Tesla&egrave; chiara. Uno dei primi video di I-Pace fu &ldquo;l&rsquo;uno contro uno&rdquo; in una drag race con una Model X. Chiaro quindi che il premium elettrico a grandi prestazioni&nbsp;sar&agrave; un must per il Marchio.  L&rsquo;obiettivo non &egrave; nemmeno nascosto. Hanno Kinner, Executive Director of Corporate and Strategy di Jaguar Land Rover, ha detto ad Autocar: &ldquo;Possiamo avere una vettura in grado di accelerare da 0 a 60 miglia (96 km/h) in 1,8 secondi&rdquo;.  Guardacaso, proprio un decimo in meno rispetto a nuova Tesla Roadster&nbsp;annunciata da Elon Musk&nbsp;per il 2020&hellip; Ma ci saranno anche altri modelli, sempre sportivi, ma con altre caratteristiche, sfruttando comunque la configurazione dinamica e l&rsquo;ottima ripartizione dei pesi (50:50) di I-Pace.  Potrebbero arrivare, dopo SVR, anche SVX, con vocazioni da&nbsp;off-road e SVA, dedicata al lusso. &nbsp;Le prestazioni istantanee&nbsp;dei motori elettrici pi&ugrave; potenti potrebbero mettere in difficolt&agrave;&nbsp;i guidatori meno esperti. Per questo i modelli pi&ugrave; potenti potrebbero adottare una &ldquo;restrizione&rdquo;, sbloccabile solo dopo aver superato corsi di guida&nbsp;proposti dalla Casa. 

SUV elettrico ad altissime prestazioni, per competere al top nel segmento elettrico pi&ugrave; esclusivo

I-Pace SVR, il Giaguaro va a caccia di Tesla

Il tema: immagina la berlina ad alte prestazioni dei tuoi sogni. Svolgimento: Jaguar XE SV Project 8. Il voto, massimo. C&#39;&egrave;, poi, chi si impegna, si applica e prova a seguire i primi della classe, parlando altra lingua, quella del tuning tedesco. Arden AJ 24 RS &egrave; l&#39;interpretazione di Jaguar XE pi&ugrave; vicina alla Project 8, perlomeno contando il gap di cavalli che le separa. Sviluppata partendo da XE S 3.0 sovralimentata mediante volumetrico, Arden Automobilbau ricorre a una nuova centralina di gestione motore, una linea di scarico sportiva ma, soprattutto, elabora il compressore volumetrico del V6 per ricavare 84 cavalli e 133 Nm di coppia in pi&ugrave;, incrementi che portano il propulsore a sviluppare 464 cavalli e 583 Nm. Invariato lo schema di trazione, due ruote motrici e cambio 8 marce.  Cambia, l&#39;assetto. Molle e ammortizzatori regolabili sui due assi, cerchi in lega forgiati da 20 pollici, sono due degli interventi che compongono un tuning attento anche alla veste aerodinamica. Completamente ridisegnati gli elementi del cofano motore, lo splitter, le soglie sottoporta, l&#39;ala posteriore, i passaruota (ampliati) e il paraurti posteriore. Elementi perlopi&ugrave; in fibra di carbonio, come l&#39;applicazione al retrotreno che evoca un diffusore.  La personalizzazione di Jaguar XE pu&ograve; arricchirsi con interventi &ndash; di minor portata &ndash; a bordo, tra elementi in alluminio (pedaliera e poggiapiede), tappetini dedicati e rivestimenti in pelle cucita a mano. Come cucite sono le bocche Arden sulle prestazioni che AJ 24 RS sar&agrave; in grado di ottenere, quanto migliorer&agrave; i 250 km/h di velocit&agrave; massima della XE 3.0 S di serie e lo scatto in 5&rdquo; sullo 0-100 km/h. 

Un tuning attento alla veste aerodinamica, quello di Arden. Rinvigorisce anche il V6 3 litri sovralimentato ed estrare 84 cavalli in pi&ugrave;, in un ideale inseguimento dei numeri e del look di XE SV Project 8

Arden AJ 24 RS, Jaguar XE diventa un sogno proibito

Oltre i suv, c&#39;&egrave; vita. Forse non ci saranno i volumi di vendita che, alla fine dei conti, servono ai bilanci, di certo c&#39;&egrave; - per i marchi premium con una storia da coltivare &ndash; la garanzia di riuscire ad affermare le note pi&ugrave; sportive e coinvolgenti. Sempre pi&ugrave; circoscritto l&#39;ambito operativo delle coup&eacute;, spazi che si sono ridotti proporzionalmente all&#39;espansione di sport utility e crossover. In casa Jaguar, che due suv e un crossover elettrico pure li ha, da qualche tempo si ragiona della possibilit&agrave; di affiancare alla F-Type, modello idealmente del rilancio in termini di immagine del marchio e tra le coup&eacute; pi&ugrave; emozionali presenti sul panorama automobilistico, un altro modello, pi&ugrave; versatile, ugualmente dinamico e sportivo.  L&#39;idea di coltivare una famiglia di auto sportive. Non solo cavalli e V8, peraltro ampiamente diffusi nell&#39;offerta del Giaguaro, con la cura di del reparto Jaguar-Land Rover SVR. Ma una coup&eacute; di taglia media, una due pi&ugrave; due che riallacci la storia interrotta di Jaguar XK. Due generazioni, tra il 1996 e il 2014, poi la decisione di modificare il pianale e concretizzare la F-Type. Un percorso inverso, nei prossimi anni, potrebbe trovare realizzazione, stando alle parole del responsabile della strategia legata al prodotto, Hanno Kirner, riportate da Autocar.  Jaguar immagina una famiglia di sportive e XK costituirebbe il secondo modello accanto a F-Type, la cui nuova generazione potrebbe affacciarsi a un salone dell&#39;auto nel corso del 2019. L&#39;approfondimento sul design di una nuova XK &egrave; qualcosa alla quale gi&agrave; lavora il team diretto da Ian Callum, l&#39;attesa &egrave; di ricevere il via libera alla definizione di un concept che prefiguri la terza generazione. Se arriver&agrave; il semaforo verde, un simile modello vedr&agrave; la luce non prima del 2020. Kirner ha confermato come Jaguar non disperder&agrave; la tradizione di auto sportive. Un bene e una necessit&agrave;, per coprire le mosse di una concorrenza tedesca che pu&ograve; contare su una presenza capillare in ogni nicchia di mercato. 

Il marchio ha confermato la volont&agrave; di creare una famiglia di auto sportive e la coup&eacute; media potrebbe arrivare dopo il 2020, su un pianale in grado di offrire la flessibilit&agrave; per creare F-Type di seconda generazione e la 2+2

Jaguar XK, si valuta il ritorno della famiglia coup&eacute;

        Due riferimenti: Urus e Grand Cherokee Trackhawk. Il primo, il pi&ugrave; veloce suv al mondo. Il secondo, il pi&ugrave; potente. Trecentocinque orari al tachimetro firmati Lamborghini, 707 cavalli al banco dal sapore americano Jeep. Ecco, riferimenti estremi nella categoria degli sport utility. Uno, destinato a essere spodestato dalla pazza idea nata a Cambridge. Non tra le stanze della celebre University ma nell'impianto Lister, dove i tecnici inglesi si applicano su un progetto ambizioso: creare il suv pi&ugrave; veloce al mondo. Partendo da Jaguar F-Pace SVR, fresca di battesimo internazionale, a New York con il petto gonfio dei 550 cavalli del V8 sovralimentato. Non bastano ancora. Dopo la Thunder, estremizzazione del concetto F-Type, elevata ad altro rango con 675 cavalli dalla medesima unit&agrave;,  il prossimo passo si attende su valori di potenza simili per Lister Lightning. Un tweet per lanciare la sfida, uno scorcio sufficiente per intuire il rinnovamento del frontale, fascia paraurti con profili pi&ugrave; elaborati e una striscia di led supplementare. Ancora: i freni. Dischi forati e pinze a sei pistoncini per frenare la massa imponente del suv, pur con la prevedibile opera di alleggerimento che verr&agrave; attuata. Diverso, il suv Lister, sar&agrave; anche sulla fiancata, che rinuncia agli sfoghi d'aria verticali di F-Pace SVR per proporre aperture orizzontali simili al resto della gamma. Urus, il super-suv in pista a Vallelunga       

Dopo la Thunder, coup&eacute; elaborata partendo da Jaguar F-Type, la casa inglese annuncia il prossimo debutto di un suv sviluppato da F-Pace SVR: sar&agrave; il pi&ugrave; veloce sul mercato

Lister Lightning, caccia al record di velocità con il suv

Mezzo secolo di XJ. A Coventry hanno celebrato i 50 anni di carriera della grande berlina&nbsp;con una serie speciale. XJ50 omaggia otto generazioni di una delle quattro porte di lusso, ma con anima dinamica, pi&ugrave; celebri al mondo.  Icona da cinque decadi, la nuova grande Jaguar XJ50&nbsp;&egrave; disponibile sia a passo corto (si fa per dire) sua a passo lungo in stile limousine. I motori sono i V6 3 litri benzina da 340 cavalli e V6 3 litri Diesel da 300 cv. Per il mercato americano c&rsquo;&egrave; anche il V8 5 litri da 510 cavalli. Tutti i propulsori sono dotati di filtro antiparticolato.I prezzi nel Regno Unito partono da 74.280 sterline.  XJ50 presenta numerosi tocchi personalizzati, come i cerchi da 20 pollici dedicati. L&rsquo;abitacolo ha pelle con cuciture diamantate, battitacco e palette del cambio sono in metallo anodizzato. Beneficia degli ultimi aggiornamenti di infotainment. Il paraurti &egrave; quello delle Autobiography, i colori sono Fuji White, Loire Blue, Rosello Red e Santorini Black. Mentre la calandra rifinita in Gloss Black.   

Modelli speciale che omaggia le cinque decadi e le otto generazioni

XJ50, Jaguar celebra la dinastia regale

Jaguar&nbsp;XEe XF&nbsp;sono disponibili nell&rsquo;allestimento 300 Sport. Trecento cavalli e dotazione volta all&rsquo;indole prestazionale. Non &egrave; ancora stata annunciata la disponibilit&agrave; per il mercato italiano, la motorizzazione &egrave; quella del 2 litri benzina quattro cilindri sovralimentato della famiglia Ingenium. Dotato di 400 Nm di coppia. E capace di un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi su XE.  L&rsquo;allestimento pu&ograve; essere abbinato al propulsore Diesel TDV6 da 3.0 litri, sempre da 300 cv. XE e XF 300 Sport si distinguono per dettagli Dark Satin Grey sugli specchietti, lo spoiler e i contorni della griglia anteriore. I cerchi, da 19 e 20 pollici, sono di colore Satin Technical Grey.  I colori della carrozzeria disponibili sono Yulong White, Indus Silver e Santorini Black. Per XE c&rsquo;&egrave; anche il Caldera Red. Nell&rsquo;abitacolo spiccano le cuciture gialle su volante, sedili e pannelli porta. Inoltre loghi dedicati su volante, tappetini e battitacco. Sempre di serie l&rsquo;infotainment Touch Pro con display da 10 pollici.  Jaguar XE 300 Sport, grazie alla trazione integrale, &egrave; stata messa alla prova sul ghiaccio. Jaguar, certa dell&rsquo;efficienza al Flevonice Sports and Funpark, ha sfidatol&rsquo;ungherese Shaolin S&aacute;ndor Liu, oro&nbsp;alle recenti Olimpiadi invernali.  L&rsquo;olimpionico&nbsp;ha eseguito il giro dell&rsquo;anello ghiacciato da 3 km in 4&rsquo;04&rdquo;. XE 300 Sport lo ha stracciato: 3&rsquo;03&rdquo; alla velocit&agrave; media di 59 km/h. Shaolin Sandor Liu ha ammesso. &ldquo;Credevo di avere un vantaggio in queste condizioni. Ma appena Jaguar si &egrave; mossa ho capito che le mie speranze erano mal risposte&rdquo;.   

Il 2 litri benzina e il 3 litri Diesel con look speciale: sul ghiaccio battono un campione olimpico

La carica del 300: XE e XF speciali in allestimento Sport

F-Pace il perno intorno al quale sviluppare la gamma di sport utility vehicle. Prima verso il &quot;basso&quot;, con il lancio dell&#39;interessante E-Pace (leggi la prova su strada), poi sul fronte elettrico, I-Pace che sar&agrave; primo suv a batterie di segmento D (Tesla Model X appartiene ad altro territorio) ad arrivare sul mercato, fascia per molti brand premium terra d&#39;esordio con la tecnologia elettrica. Cos&#39;altro c&#39;&egrave; in serbo in casa Jaguar? L&#39;incremento dei volumi di vendita passa necessariamente da una tipologia di prodotto, il suv. Il mantenimento dell&#39;identit&agrave; di marca sportiva non tralascer&agrave; i fronti &quot;classici&quot; delle berline e coup&eacute;.  L&#39;indiscrezione pi&ugrave; interessante punta al 2021, data immaginata per il lancio di un maxi-suv che vada a contendere quote di mercato a Porsche Cayenne, competitor non casuale. Per dimensioni, il gruppo Jaguar-Land Rover gioca la partita contro Cayenne e Levante con Range Rover, resta uno spazio da conquistare sfruttando le note pi&ugrave; sportive e dinamiche del brand Jaguar. Si partirebbe dalla base tecnica offerta dall&#39;ammiraglia dei suv, per sviluppare un&#39;evoluzione del pianale in alluminio, secondo i rumours riportati da Autocar.  Jaguar F-Type SVR, il super-suv fedele al V8  Un suv da spendere soprattutto sul mercato cinese, tanto pi&ugrave; nella variante elettrificata: nei piani Jaguar-Land Rover, dal 2020 per ciascun modello in gamma ci sar&agrave; un&#39;alternativa ibrida. Tornando un passo indietro, al perno dal quale ha avuto origine la storia suv di Jaguar, a F-Pace, stando alle indiscrezioni potremmo assistere a una novit&agrave; ibrida plug-in entro fine anno, sotto forma di concept. 

Potrebbe arrivare nel 2021 un suv di grandi dimensioni e dal taglio sportiveggiante. Dal pianale evoluto di Range Rover per una proposta essenzialmente stradista

Jaguar oltre la F-Pace: un maxi-suv per sfidare Cayenne

Certificata SVO. Significa garanzia di prestazioni, dal motore anzitutto, ma non solo. Jaguar F-Pace SVR debutta al Salone di New York, in attesa di dire la propria su strada, prima tappa il prossimo maggio, data di apertura degli ordini in Italia, con un listino da 103.250 euro. Dirla in relazione alle avversarie del segmento D dei suv, accreditate di trattamenti ad hoc, rivolti all&#39;estrazione delle massime performance. Stelvio Quadrifoglio e Mercedes-AMG GLC 63, ma anche Porsche Macan Turbo Performance, sebbene accusi un certo divario alla voce cavalleria. Aspettando un&#39;Audi Q5 firmata RS che non tarder&agrave; a unirsi alla compagnia, come far&agrave; BMW attraverso veri modelli M di X3 e X4.    Il grande classico di casa Jaguar-Land Rover, quando si parla di prestazioni, &egrave; il propulsore V8 5 litri sovralimentato mediante compressore volumetrico. Unit&agrave; conosciuta, che nell&#39;applicazione specifica contiene l&#39;esuberanza a 550 cavalli e 680 Nm. Altro, di pi&ugrave;, sarebbe potenzialmente in grado di offrire. Numeri che promettono di muovere con leggiadria le 2 tonnellate di massa complessiva. Non solo in linea retta, non solo sullo zero-cento da 4&rdquo;3 o nella punta massima di 283 km/h, sulla quale incide anche il perfezionamento aerodinamico prodotto. Alle aperture maggiorate, per esigenze di raffreddamento del V8 &ndash; inconfondibile il modello non solo per la sigla SVR, ma anche per le aperture sul cofano motore &ndash; si legano altri condotti funzionali a ridurre la portanza sull&#39;asse anteriore, generata dalle turbolenze nel vano ruota, e, in coda, sfoghi d&#39;aria per staccare al meglio i flussi, operazione alla quale contribuisce lo spoiler con un doppio profilo.  Rendere prestazionale un suv delle dimensioni e della massa di F-Pace richiedeva correttivi mirati sull&#39;assetto. Gli ammortizzatori adottano molle pi&ugrave; rigide all&#39;avantreno del 30%, del 10% al retrotreno, abbinate a barre antirollio maggiorate nel diametro e in grado di limitare il rollio del 5%. Non manca il controllo adattivo dell&#39;assetto, n&eacute; la modalit&agrave; di guida Dynamic, a impattare sulla resa del cambio Quickshift 8 marce, firmato ZF, la risposta del servosterzo elettronico e del propulsore. Se l&#39;occhio &egrave; appagato dal pacchetto aerodinamico e dai cerchi da 21 pollici di serie &ndash; optional il set da 22 pollici, forgiato, che limita le masse non sospese di 2,4 e 1,7 kg tra anteriore e posteriore &ndash; l&#39;orecchio &egrave; coccolato dal sound rauco del V8, note suonate dallo scarico sportivo, 6,6 kg pi&ugrave; leggero della specifica solitamente adottata su F-Pace.  Sulla dinamica di marcia in curva incide anche la presenza del differenziale posteriore elettronico, altra prima per il suv del Giaguaro. Resta un&#39;area, ancora, da approfondire. Il reparto freni. Impianto chiamato a sostenere un carico di lavoro enorme, nel combinato disposto di massa e prestazioni. Dischi freno realizzati in due pezzi, con pinze a 4 pistonicini davanti, diametro generoso replicato sui due assi: 395 millimetri per i dischi anteriori, 396 millimetri i due posteriori.  L&#39;abitacolo ruota intorno a conferme e innovazioni. Multimedialit&agrave; e strumentazione ricadono sotto il Touch Pro ben noto, schermi rispettivamente da 10 e 12,3 pollici. La consolle centrale rimpiazza il selettore a rotella con una leva Sport Shift pi&ugrave; consona al DNA di F-Pace SVR, sebbene sia facile immaginare un ricorso pi&ugrave; intenso alle levette del cambio poste dietro al volante, realizzate in alluminio come la pedaliera.  E&#39; una sportivit&agrave; tutt&#39;altro che spartana, quella espressa dagli interni. Sedili dalla scocca s&igrave; assottigliata nello schienale, senza rinunciare, per&ograve;, al rivestimento in pelle bicolore, con motivo a losanga e logo SVR in rilievo. Impostazione ripresa anche per due delle tre sedute posteriori, con poggiatesta integrato diversamente dal sedile centrale. 

Al Salone di New York si presenta supportato dal motore 5 litri sovralimentato, assetto irrigidito, scarico e cerchi pi&ugrave; leggeri: nel mirino Porsche e Alfa Romeo

Jaguar F-Pace SVR, il super-suv fedele al V8 da 550 Cv

Altro esercizio firmato dal centro Jaguar-Land Rover di Coventry, la divisione Special Vehicle Operations. Arriver&agrave; al Salone di New York, Jaguar F-Pace SVR, suv ad altissime prestazioni che andr&agrave; a posizionarsi al vertice della gamma, ben al di sopra della F-Pace S e del suo V6 benzina da 380 cavalli. Sotto al cofano andr&agrave; il motore simbolo delle personalizzazioni SVO, il V8 da 5 litri di cilindarata, sovralimentato con volumetrico, gi&agrave; apprezzato in abbinamento ad altre forme e visioni, F-Type ad esempio. Range Rover Sport SVR per chiamare in causa, invece, un suv.  Esteriormente sar&agrave; il consueto corredo di novit&agrave; stilistiche fatte di nuovi paraurti, terminali di scarico, applicazioni sulla carrozzeria utili a rendere inconfondibile Jaguar F-Pace SVR. Atterranno alla sostanza gli aggiornamenti prodotti verosimilmente sull&#39;impianto frenante, poich&eacute; l&#39;incremento esagerato delle prestazioni deve fare i conti con una massa prossima alle 2 tonnellate. Interventi sull&#39;assetto e sulle modalit&agrave; di guida, altre novit&agrave; previste.  Pi&ugrave; di ogni altra, per&ograve;, saranno i numeri del suv a rilevare. Dal motore V8 benzina si navigher&agrave; intorno ai 575 cavalli e 700 Nm di coppia, gestiti da un cambio 8 marce automatico e scaricati sulle quattro ruote motrici. Un modello buono per sfidare Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio sul piano della performance e Mercedes-AMG GLC 63, entrambi contraddistinti da 510 cavalli, ottenuti percorrendo strade diverse: V6 Bi-Turbo 2.9 litri il primo, il secondo con un V8 twin-turbo da 4 litri.  Si attende, pertanto, uno zero-cento km/h da 4&rdquo;, esercizio nel quale Stelvio fissa il riferimento con il suo 3&rdquo;8 e Mercedes-AMG GLC 63 risponde, 2 decimi pi&ugrave; lenta. Mercoled&igrave; 28 marzo si sveler&agrave; la scheda tecnica del suv, la cui commercializzazione &egrave; attesa entro fine anno negli States. 

In casa Jaguar arriva la variante pi&ugrave; prestazionale del suv medio, F-Pace riceve gli accorgimenti SVO, tra i quali il motore V8 5 litri sovralimentato. Stelvio Quadrifoglio e GLC Amg le concorrenti con le quali misurarsi

Jaguar F-Pace SVR, da New York sfida Stelvio e GLC

        Jaguar Land Rover hanno mostrato le potenzialit&agrave; del self driving valet, per trovare parcheggio in citt&agrave; ed eliminare lo stress della guida in citt&agrave;. L&rsquo;auto che individua lo spazio disponibile e parcheggia senza nessun intervento del guidatore sarebbe una manna, per tanti. Una grande risorsa della guida autonoma. JLR ha svolto una dimostrazione sulle strade di Milton Keynes, a nord-ovest di Londra. L&rsquo;evento &egrave; stato realizzato in sinergia con UK Autodrive, il consorzio che sperimenta i veicoli autonomi e le tecnologie delle auto connesse. Joerg Schlinkheider, Chief Engineer, Automated Driving di JLR, racconta cos&igrave; l&rsquo;impegno del Gruppo. "Stiamo dedicando molte risorse alle tecnologie automatizzate per facilitare e rendere ancor pi&ugrave; accessibile e sicura l'esperienza di guida per i nostri clienti. La riduzione dello stress causato dalla guida quotidiana - come infilarsi in un parcheggio stretto - significa che possiamo tutti concentrarci sugli aspetti pi&ugrave; piacevoli dei nostri veicoli." Non solo Jaguar Land Rover ha realizzato tecnologie connesse per migliorare l'integrazione dei dispositivi di guida automatica. La strada per perfezionare il Self Drive &egrave; ancora lunga. Questi nuovi sistemi permettono di avere una migliore comunicazione con l'ambiente circostante. Lo scopo &egrave; di offrire a guidatore e passeggeri informazioni utili, facilitando l&rsquo;auto a prendere pi&ugrave; rapidamente delle decisioni. A Milton Keynes nello specifico sono stati messi sotto test due sistemi. L'Emergency Vehicle Warning e L'Electronic Emergency Brake Light. L&rsquo;EVW indica al guidatore l'approssimarsi di un veicolo d'emergenza e la direzione di provenienza. L&rsquo;EEBL invece emette un segnale quando un'altra vettura connessa sta frenando violentemente. In questo modo &ldquo;regala&rdquo; al guidatore secondi aggiuntivi per evitare una collisione. I passi in avanti per la guida autonoma procedono, nella via pi&ugrave; giusta: quella delle soluzioni pratiche. Un progresso alla volta, senza puntare troppo freneticamente all&rsquo;assoluto.       

Jaguar Land Rover a Milton Keynes dimostra come le vetture possano trovare uno spazio e parceheggiare in citt&agrave;. Senza provocare stress a bordo.

Self driving valet, l'autoparcheggiatore Jaguar Land Rover

Separate da 150 chilometri, accomunate da una storia sportiva gloriosa nel recente passato. Gaydon e Cambridge per dire Jaguar e Lister, F-Type e Thunder. Quest&#39;ultima, creatura estrema frutto del marchio che nel 2000 conquist&ograve; il titolo FIA GT con la Storm, allora spinta da un V12 Jaguar. Interpreta le linee perfette di F-Type Coup&eacute; per realizzare un progetto in grado di abbattere il muro dei 330 orari e accelerare in appena 3&rdquo;1 da zero a 100 orari. Una progressione inesorabile, sostenuta dal motore V8 5 litri sovralimentato, l&#39;unit&agrave; sfoggiata da F-Type SVR, ottimizzata da Lister, che estrae altri 100 cavalli per arrivare ai 675 che consentono uno zero-160 km/h in 6&rdquo;8. Primi numeri snocciolati in attesa della presentazione, prevista il 15 febbraio all&#39;Historic Motorsport International a Londra.    Novantanove esemplari destinati agli estimatori del genere, a quanti vorranno fregiarsi del logo Lister verde-oro sulla calandra. Thunder rappresenta la sportivit&agrave; moderna offerta dal marchio, affiancata dalla Knobbly del 1950, regolarmente omologabile per circolare su strada. Altro sapore, dal passato, non meno affascinante, tanto pi&ugrave; se preferito nella versione Knobbly Stirling Moss, con carrozzeria in magnesio.  La Thunder sveler&agrave; la scheda tecnica a met&agrave; febbraio, gi&agrave; si intravedono gli interventi chiave, a partire dall&#39;assetto, con altezza da terra ridotta e carreggiate ampliate, proseguendo con una fascia anteriore e paraurti posteriore in fibra di carbonio, splitter pi&ugrave; ampio, cofano motore a richiesta in fibra di carbonio, stessa realizzazione per i terminali di scarico con seconda linea a comando remoto.  L&#39;abitacolo offrir&agrave; ben 36 diverse tonalit&agrave; di pelle Nappa tra le quali scegliere, con cuciture a contrasto e un rivestimento totale degli interni, dalla plancia ai pannelli delle portiere, fino al cielo dell&#39;abitacolo. I loghi Lister, in bella mostra all&#39;esterno, campeggeranno anche a bordo, cuciti in rilievo sui poggiatesta. Mettersi al volante di una delle 99 Lister Thunder coster&agrave; 160 mila euro, oneri di importazione esclusi.&nbsp;&nbsp;   

Le linee dell&#39;affascinante coup&eacute; inglese restano quasi immutate, Lister interviene su assetto e propulsore, ottenendo ben 675 cavalli dal V8 5 litri sovralimentato. Ne verranno prodotti solo 99 esemplari

Lister Thunder, rombo di tuono su base Jaguar F-Type

La Jaguar I-Pace, il grande crossover elettrico inglese ha ultimato i test a Los Angeles, dove la concept era stata presentata un anno fa. La prima auto a batterie del Giaguaro, con un appeal decisamente aggressivo, far&agrave; il suo esordio al prossimo Salone di Ginevra. Il battesimo del mercato, perch&egrave; a marzo 2018 saranno svelati, prezzo, versioni e caratteristiche tecniche.&nbsp;  La potenza dovrebbe essere intorno ai 400 cavalli, l&#39;autonomia superiore ai 400 chilometri. Le ultime verifiche sono state fatte nella citt&agrave; degli angeli, in California. Il passo conclusivo di un lungo cammino. Pi&ugrave; di 200 muletti di Jaguar I-Pace in questi mesi hanno percorso 2,4 milioni di chilometri, in moto per undicimila ore.&nbsp;  Non solo tester, anche clienti sono stati coinvolti nel processo. Uno degli ultimi viaggi sono stati gli oltre 320 chilometri sulla West Coast, la strada preferita di Ann Voyer, una cliente che ama guidare a Sunset Boulevard e dintorni. La batteria gli ioni di litio ha fatto il suo dovere e la cliente ha beneficiato in anteprima della particolare esperienza. Tra tre mesi la &nbsp;I-Pace sar&agrave; realt&agrave;. Una portabandiera importante per Jaguar per il prestigio e la crescita del Marchio, che ha anche presentato il primo monomarca dedicato alla I-Pace.&nbsp;   

In California ha percorso 320 km con un futura cliente: a marzo 2018 sar&agrave; sul mercato

Il Giaguaro &egrave; elettrizzante: test finali per la I-Pace

Il Nurburgring ha una nuova regina, per la categoria delle berline. E&#39; la&nbsp;Jaguar XE SV Project 8, che ha fissato il nuovo primato in 7 minuti, 21 secondi e 23 centesimi. Un tempo eccezionale, che ha battuto il precedente record della Giulia Quadrifoglio, che nel giro all&#39;Inferno Verde aveva ottenuto un tempo di 7&#39;32&quot;.  Il bolide inglese &egrave; quindi la berlina a quattro porte pi&ugrave; veloce del mondo al Ring. Un risultato prestigioso per un mezzo molto speciale,&nbsp;realizzato in&nbsp;edizione limitata di 300 esemplari&nbsp;e sviluppato dalla&nbsp;Jaguar Land Rover Special Vehicle Operations (SVO).&nbsp;E&#39; la&nbsp;Jaguar stradale pi&ugrave; votata alla pista di sempre, per&nbsp;velocit&agrave; e&nbsp;agilit&agrave;. Sotanto il rivestimento del tetto e delle portiere &egrave; rimasto quello della XE di serie: il 75% della meccanica &egrave; nuovo.    Nata per primeggiare, dotata di un&#39;aerodinamica speciale, il vistoso spoiler posteriore ne &egrave; la conferma pi&ugrave; evidente, la&nbsp;Jaguar XE SV Project 8&nbsp;dispone anche di un propulsore pi&ugrave; grande rispetto alla Giulia Quadrifoglio, che &egrave; spinta dal V6 di 2.9 litri da 510 cavalli. La Jag ha il&nbsp;V8 di &nbsp;5.0 litri Supercharged&nbsp;che eroga 600 cavalli&nbsp;e 700 Nm di coppia. E&#39; dotata di trazione integrale&nbsp;(la Giulia &egrave; posteriore) e di&nbsp;cambio automatico a otto marce. L&#39;accelerazione 0-100 km/h avviene in 3,7 secondi, la velocit&agrave; massima &egrave; di&nbsp;320 km/h. Il prezzo &egrave; di circa 170.000 euro. 

Con 7&#39;21&quot; l&#39;inglese da 600 cavalli abbassa di 11 secondi il primato della Giulia Quadrifoglio per berline a quattro porte

Jaguar XE SV Project 8, la nuova signora del Ring

E&#39; un restauro classico, quello di Carbon Motors su Jaguar 420 del 1969. Ovvero, quando l&#39;auto d&#39;epoca deve tornare al suo splendore originario. Operazione diversissima dalla visione di Singer, esaltante per come ha portato la Porsche 911, generazione 964, a essere una storica modernissima, con il ricorso alla fibra di carbonio e agli studi e simulazioni pi&ugrave; avanzate sull&#39;aerodinamica.  Carbon Motors d&agrave; nuova vita a un modello, la quattro-venti Jaguar, lanciata nel 1966 e sulla scena per tre anni appena. Berlina posizionata tra la Mark II e la Mark X, doveva rappresentare una soluzione sportiva, sviluppata partendo dal motore 4,2 litri della S-Type e con forme del frontale pi&ugrave; decise. I 245 cavalli la posizionavano non troppo distante dai valori di potenza della E-Type, capolavoro stilistico del marchio. Riusc&igrave; nell&#39;obiettivo di migliorare le vendite di Jaguar Mark II e S-Type, per poi cedere il passo alla XJ6 che, di fatto, venne sviluppata partendo dallo stesso propulsore e sospensioni della 420.&nbsp;  Un restauro magistrale, quello di Carbon Motors. Interni totalmente rivisti nei colori, pelle rossa in luogo del beige: domina sui sedili, i pannelli delle porte e il tunnel centrale, rivestimento in pelle anche su tutta la plancia, con gli indicatori analogici incastonati su una fascia in legno, materiale che ricopre i montanti e l&#39;arco del padiglione, ripristinato.&nbsp;  Manca il confronto tra la carrozzeria prima dell&#39;intervento e dopo. Un bicolore silver-blu con pinstriping sulla fiancata che d&agrave; assoluta eleganza e mette in rilievo le cromature. 

In produzione tra il 1966 e il 1968, ebbe il compito di risollevare le vendite Jaguar non fortunate con Mark II e S-Type. Quasi 50 anni dopo, torna a splendere

Jaguar 420 restaurata da Carbon Motors: 50 anni e non sentirli

Immancabile come l&rsquo;estate dopo la primavera, la station-wagon Sportbrake completa la gamma della Jaguar&nbsp;XF dopo l&rsquo;apparizione della berlina di famiglia. L&rsquo;aggiunta del volume posteriore &egrave; stata studiata con cura dalla squadra di stilisti diretta dall&rsquo;ormai celebrato Ian Callum, con l&rsquo;obiettivo di non togliere slancio alla linea del modello.  A un occhio attento non sfuggono cos&igrave; la superficie vetrata che scende all&rsquo;indietro dal montante centrale, il tetto ricurvo e la linea di cintura che attraversa il portellone. Tutti elementi che servono a rendere dinamico il profilo della Sportbrake. Se presente, l&rsquo;ampio tetto panoramico da 1,6 metri quadrati di superficie, da parte sua, &egrave; rialzato sulla sommit&agrave; del padiglione per non togliere spazio sopra la testa di guidatore e passeggeri. I responsabili della Jaguar sottolineano anche il Cx di 0,29, certamente ridotto in funzione delle caratteristiche della vettura.  Passando all&rsquo;analisi degli interni, il vano bagagli ha una capacit&agrave; minima di 565 litri, che possono diventare ben 1700 con l&rsquo;abbattimento degli schienali dei sedili posteriori. Il piano di carico piatto e la facilit&agrave; di ribaltamento degli stessi schienali sono tra i punti di forza della Sportbrake.  La versione &egrave; proposta con una gamma di motori gi&agrave; nota, che parte dal 2 litri turbodiesel da 163 cavalli per salire con lo stesso propulsore in configurazione da 180 e 240 cavalli. Ai vertici c&rsquo;&egrave; il 3.0D TDV6 da 300 cavalli. In Italia le varianti a benzina sono spinte unicamente dal 2.0i da 250 cavalli. Per quanto riguarda i prezzi, si parte dai 46.780 euro della 2.0D i4 con il turbodiesel meno potente. Da noi saranno importate solo le versioni a trazione integrale, almeno all&rsquo;inizio della commercializzazione del modello.  Gli interni sono ben rifiniti e con la stessa funzionale disposizione dei comandi della berlina. Per gli amanti delle Jaguar &egrave; ormai quasi familiare il grande touchscreen centrale per l&rsquo;accesso a varie funzioni e all&rsquo;infotainment di bordo. &Egrave; invece in opzione la strumentazione digitale imperniata sullo schermo da 12&rdquo;3. Tra le dotazioni meccaniche esclusive della versione ci sono le sospensioni pneumatiche posteriori con effetto autolivellante.    Alla guida, la nuova station-wagon della Jaguar piace molto per la stabilit&agrave; in autostrada. Nel misto stretto la vettura se la cava comunque piuttosto bene nonostante il passo lungo e un assetto non esageratamente sportivo, soprattutto se si curano con progressivit&agrave; gli inserimenti in curva e i trasferimenti di carico nei cambi di direzione.  Le varianti a trazione integrale sembrano inoltre avere un avantreno leggermente pi&ugrave; preciso e reattivo di quelle a trazione posteriore. La modalit&agrave; sportiva di gestione di cambio, sterzo e risposta dell&rsquo;acceleratore aiuta in questi frangenti, ed &egrave; alternativa a quella normale e alla Eco per il massimo risparmio di carburante. Il motore turbodiesel da 240 cavalli sembra il pi&ugrave; equilibrato tra quelli a disposizione.  Chi vuole il massimo pu&ograve; scegliere il V6 a gasolio di 3 litri, davvero pieno e molto soddisfacente oltre che in grado di permettere di accelerare da 0 a 100 km/h in 5&rdquo;5 contro i 7&rdquo;1 della 2.0d da 240 cavalli.  Il livello di comfort &egrave; notevole, in linea con le attese che si hanno da una Jaguar. I freni sembrano all&rsquo;altezza della situazione anche se tendono a surriscaldarsi un po&rsquo; lungo i percorsi pi&ugrave; impegnativi dove, oltretutto, intervengono anche con la funzione di Torque Vectoring. Buona l&rsquo;abitabilit&agrave; posteriore, ma solo per due occupanti sul sedile dietro, dato che il tunnel centrale &egrave; piuttosto ingombrante.  JAGUAR XF: LA GAMMA E I PREZZI 

Buone doti stradali, capacit&agrave; di carico adeguata: si propone come alternativa di lusso tutt&#39;altro che banale

Jaguar XF Sportbrake, il fascino della wagon inglese

Due grandi novit&agrave; in casa Jaguar XJ. Il model year 2018 introduce un motore turbodiesel V6 3 litri pi&ugrave; potente, 40 cavalli extra rispetto all&#39;unit&agrave; da 300 cavalli sfoggiata dal restyling dell&#39;ammiraglia nel 2016. Pi&ugrave; newtonmetri di coppia, anche: 20 per un totale di 700. E le prestazioni ringraziano, sotto forma di 2 decimi in meno in accelerazione, da 0 a 100 km/h (6&quot;2). Due turbocompressori rivisti nel profilo delle palette, rese aerodinamicamente pi&ugrave; efficienti, common rail a 2000 bar e iniettori piezoelettrici a 8 fori. L&#39;incremento di potenza non incide, dai dati dichiarati da Jaguar, sui consumi: nel misto, 5.7 litri/100 km.  C&#39;&egrave;, poi, un&#39;aggiunta ancor pi&ugrave; gustosa, votata alla prestazione pura. Jaguar XJR575 spreme dal V8 5 litri una manciata di cavalli in pi&ugrave; della precedente R, per attestarsi sui 575 con 700 Nm di coppia (20 Nm di incremento). Trattasi pur sempre di un&#39;ammiraglia imponente, ben oltre i 5 metri senza dimenticare la variante passo lungo. Prestazione, cos&igrave;, diventa un muoversi veloci ospitati dal comfort garantito a bordo, assicurato anche dalle sospensioni con ammortizzatori adattivi. Corre fino a 300 km/orari e in appena 4&quot;4 nel passaggio da zero a 100. Sono i numeri della XJR575, sensibilmente superiore alla Jaguar XJ R da 550 cavalli &egrave; la velocit&agrave; massima (+20 km/h), 2 decimi invece il miglioramento sullo scatto da fermo.&nbsp;  Cambia il look, con la grafica a doppia J delle luci diurne a led, componente di proiettori full led e adattivi. Espressione di sportivit&agrave; sono gli sfoghi del cofano motore, i cerchi da 20 pollici color nero lucido, le pinze freno rosse, le minigonne pi&ugrave; marcate, lo spoiler e i terminali di scarico: quattro tondi anzich&eacute; due ellittici del resto della gamma XJ. E&#39; frutto del reparto Special Vehicle Operations la XJR575, che pu&ograve; contare su due colorazioni esclusive, ribattezzate Satin Corris Grey e Velocity Blue.  Il model year 2018 di Jaguar XJ introduce anche un sistema infotainment Touch Pro con schermo da 10 pollici, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, dotato di funzione hotspot wifi e connettivit&agrave; 4G. XJR575 all&#39;interno si segnala &nbsp;per i sedili in pelle nera e cuciture rosse o l&#39;accostamento Jet/Ivory. Motivo diamantato, pelle forata, sedute avvolgenti e impreziosite dalla cucitura in rilievo 575. Al posteriore, nella configurazione passo lungo, sono previste sue sedute da business class, con 3 funzioni massaggio, &nbsp;regolazione di seduta e schienale, quest&#39;ultimo anche inclinabile. C&#39;&egrave; di pi&ugrave;, c&#39;&egrave; il pacchetto Rear Seat Entertainment con schermi integrati nei sedili anteriori, due unit&agrave; da 10,2 pollici collegabili pressoch&eacute; a qualsiasi sorgente: dal sintonizzatore tv al lettore DVD passando per gli standard USB e HDMI. Una chicca &egrave; la possibilit&agrave; di far avanzare il sedile anteriore lato passeggero dalle sedute posteriori, per incrementare lo spazio disponibile.&nbsp;  Sar&agrave; sul mercato dal prossimo autunno la XJ 2018. Le versioni due ruote motrici, come la XJR575, avranno tutte il servosterzo ad assistenza elettrica, l&#39;intera offerta beneficia dei sistemi di assistenza alla guida come il Forward Traffic Detection, l&#39;assistente al mantenimento della corsia, il rilevatore di stanchezza e attenzione del guidatore, il cruise control adattivo con funzione coda (in grado di fermare l&#39;auto e farla ripartire autonomamente), il parcheggio semiautonomo e il sistema All Surface Progress Control che ottimizza la motricit&agrave; a bassissime velocit&agrave;, nello spunto iniziale, tra i 3 e 30 km/h, operando dai comandi del cruise control al volante anzich&eacute; dal pedale del gas.&nbsp;  LA GAMMA JAGUAR E IL LISTINO PREZZI 

Aggiornamento della gamma Jaguar XJ, che ritocca il V8 5 litri e ne incrementa la cavalleria. Il nuovo V6 turbodiesel 3 litri arriva a 340 cavalli. Migliorati i sistemi di assistenza alla guida

Jaguar XJR575, l&#39;ammiraglia tocca quota 575 cavalli

        Alcantara entra ancora una volta all'interno di una Jaguar specialissima. Se il materiale carbon neutral &egrave; perfetto per la I-Pace - la concept da cui deriver&agrave; la prima auto elettrica del Giaguaro - lo &egrave; allo stesso modo anche per l'inedita XE SV Project 8, un progetto speciale in edizione limitata di soli 300 esemplari che porta all'estremo il modo di intendere la sportivit&agrave; secondo Jaguar. Della berlina di serie non &egrave; rimasto molto, perch&eacute; la Project 8 &egrave; una supercar sotto mentite spoglie. Il ringhio bellicoso del suo 5.0 V8 da 600 CV si propaga lungo tutta la carrozzeria in carbonio e alluminio, mentre il tipico fischio del compressore volumetrico che genera 700 Nm di coppia attraversa i pannelli delle porte rivestiti in Alcantara. La leggerezza dell&rsquo;alluminio si sposa con quella di Alcantara. E con il rivestimento del volante, restituendo le sensazioni tipiche delle auto da corsa, ma assicurando anche l'ottimo grip sportivo che &egrave; proprio del materiale made in Italy. Nell'allestimento Alcantara spicca nei sedili, per i quali Jaguar ha deciso di rendere disponibili due   opzioni. Si possono avere i classici quattro posti, oppure optare per le sole sedute anteriori abbinate a una  semi-gabbia roll bar posteriore. In entrambi i casi Alcantara&nbsp;&egrave; scelta per rivestire la parte centrale dei sedili, dove riesce ad assicurare il massimo grip sportivo sia in curva sia in frenata, sostenendo e contenendo il pilota nel modo pi&ugrave; opportuno. Anche nella soluzione pi&ugrave; estrema, Alcantara si abbina al sedile di pura estrazione racing con cinture a quattro punti; in questo caso il disegno &egrave; pi&ugrave; tecnico e non sono previste impunture, perch&eacute; l'obiettivo &egrave; la massima prestazione.       

Interni speciali, carbon neutral e personalizzati: anche per la versione pi&ugrave; estrema

Alcantara sulla spettacolare Jaguar XE SV Project 8

D&agrave; pieno significato alle tre lettere SVO, Jaguar XE SV Project 8. Dalla divisione Special Vehicle Operations arriva l&#39;interpretazione pi&ugrave; estrema della XE, che va oltre la pur meritoria opera di installazione sotto il cofano del motore V8 5 litri sovralimentato con volumetrico. Fosse anche l&#39;unica modifica, varrebbe comunque 600 cavalli e 700 Nm, numeri tali da portare la Project 8 sul piano delle migliori berline supersportive: 3&quot;7 in accelerazione da zero a cento, oltre 320 km/h di punta massima.&nbsp;  Il plurifrazionato di casa Jaguar-Land Rover ha beneficiato di quel fine-tuning che &egrave; un po&#39; come la perfetta accordatura di uno strumento musicale (e che note suona il V8 dallo scarico in titanio...): l&#39;airbox ha forme ottimizzate per il miglior flusso d&#39;aria, aspirata direttamente dalla nuova fascia paraurti, interamente in fibra di carbonio e con aperture strategiche per il raffreddamento e l&#39;alimentazione del motore.&nbsp;  Avantreno impreziosito dallo splitter regolabile, fa parte della configurazione aerodinamica grazie alla quale i tecnici hanno ottenuto oltre 122 kg di deportanza a 300 km/h, merito della gestione dei flussi attraverso lo splitter, il fondo piatto, il diffusore e l&#39;ala posteriore, anch&#39;essa regolabile su due posizioni. Un compito preciso nella gestione delle turbolenze lo hanno anche le forme svasate in basso, dietro le ruote anteriori e posteriori, nonch&eacute; il fondo piatto esteso quasi per l&#39;intera larghezza dell&#39;auto (+19 millimetri l&#39;ampliamento davanti, +55 mm dietro). L&#39;utilizzo della fibra di carbonio &egrave; generoso e limita la massa a 1.745 kg. Dal cofano motore in fibra di recuperano 3 kg, dal Track Pack (optional) se ne potrebbero salvare altri 12,2, nel qual caso a bordo lo spazio si riduce e da quattro i posti diventano solo due. Sedili in fibra di carbonio anzich&eacute; in magnesio, cinture di sicurezza a quattro punti e ancoraggio alla gabbia di sicurezza e irrigidimento installata al posto della panca posteriore.  Portare in pista la Jaguar XE SV Project 8 &egrave; una necessit&agrave; alla quale dovranno assolvere i 300 fortunati che riusciranno ad acquistare un esemplare e la modalit&agrave; di guida Track completer&agrave; con tarature specifiche su trasmissione, controlli di stabilit&agrave;, risposta dell&#39;acceleratore e prontezza del volante, il corredo tecnico di base.  Tutti gli esemplari saranno realizzati con guida a sinistra e, in Italia, il prezzo &egrave; stato individuato in 186 mila euro. Pista che &egrave; l&#39;ambiente ideale per cambiare assetto, scegliere un&#39;altezza da terra inferiore - la registrazione degli ammortizzatori permette di ridurre di 15 millimetri il valore - e sfruttare l&#39;Intelligent Driveline Dynamics, ovvero, la gestione della trazione quattro ruote motrici ritagliata per la guida tra i cordoli, completata da un differenziale posteriore a controllo elettronico. Invariata l&#39;offerta del cambio automatico 8 marce QuickShift, eccezion fatta per l&#39;abbinamento alle palette dietro il volante del joystick sul tunnel centrale e la previsione di una scalata multipla nell&#39;utilizzo manuale.  Jaguar XE, la grande sfida: prova su strada  Ha anche un primato, XE SV Project 8, ovvero, la prima applicazione su un&#39;auto prodotta in serie di cuscinetti ruota ceramici con nitruro di silicio. Si sconfina nella ricerca dei materiali d&#39;avanguardia per proporre particolari da Formula 1. In soldoni, oltre i valori di scorrevolezza, rilevano gli 840 grammi risparmiati rispetto a elementi meno esotici nella composizione.&nbsp;  La realizzazione (a mano) di ciascun esemplare avverr&agrave; nell&#39;impianto Jaguar posto nella regione del West Midlands, contea di Warwickshire, e si potr&agrave; attingere a piene mani allo sconfinato elenco di soluzioni optional per arricchire una dotazione gi&agrave; completa, da allestimento top di gamma di Jaguar XE, alla quale non mancher&agrave; nulla sul versante dell&#39;infotainment.&nbsp;  LA GAMMA JAGUAR E IL LISTINO PREZZI 

Un progetto specializzato nella ricerca della massima prestazione, dall&#39;aerodinamica all&#39;assetto, dal motore all&#39;utilizzo di materiali ripresi dalla Formula 1. Solo 300 esemplari e un prezzo &quot;adeguato&quot; all&#39;esclusivit&agrave;

Jaguar XE SV Project 8, oltre al V8 c&#39;&egrave; (molto) altro

        Dal progetto UK Autodrive emergono tre ulteriori sistemi di assistenza alla guida, soluzioni connesse capaci di incrociare informazioni provenienti da pi&ugrave; veicoli per una migliore gestione del traffico e una mobilit&agrave; cittadina pi&ugrave; sicura. Il gruppo Jaguar-Land Rover partecipa al piano co-finanziato dal governo britannico - vale 20 milioni di sterline - insieme a Ford e Tata Motors e si appresta a sperimentare l'Autonomous Urban Drive su strade pubbliche. Un anno di tempo per verificare l'automazione in uno scenario altamente complesso qual &egrave; quello urbano, misurando nella realt&agrave; quanto gi&agrave; registrato nel campo di prova di Horiba Mira, con una Range Rover Sport. L'obiettivo: affinare le tecnologie di assistenza alla guida e automazione avanzata, di livello 4, nella guida in citt&agrave;. E' la prospettiva pi&ugrave; avanzata da concretizzare e viene affiancata da tre sistemi connessi, dispositivi di allerta del guidatore, utili per ridurre il rischio di incidenti agli incroci, ottimizzare le indicazioni su lavori in corso e traffico su un determinato tragitto, fino a un pratico strumento che non solo avverte ma indica la direzione di arrivo di un mezzo di soccorso al quale lasciare strada. Nell'ordine, l'Intersection Collision Risk Warning funziona tramite lo scambio della posizione di ciascun veicolo con altri dotati della medesima tecnologia in un determinata area, dati elaborati per indicare un possibile rischio collisione all'incrocio che si andr&agrave; ad affrontare, suggerendo il rallentamento prima che sia troppo tardi. L'In Vehicle Signage, invece, va oltre lo stretto legame tra informazione e segnaletica stradale. Sul display dell'auto, infatti, vengono proposte indicazioni aggiornate sul percorso, le condizioni del traffico, eventuali cantieri aperti e variazioni dei limiti di velocit&agrave;. Con l'Emergency Vehicle Warning, infine, a bordo si viene informati della direzione di provenienza e dell'avvicinamento di un mezzo di soccorso al quale lasciar strada, cos&igrave; da ottimizzare i tempi di intervento.&nbsp; Motori, l'Ingenium da 300 cv su XE, XF e F-Pace Questo per quanto attiene le tecnologie future. Il presente in casa Jaguar, invece, registra l'offerta del motore turbo benzina 2 litri Ingenium nella versione da 300 cavalli e 400 Nm - unit&agrave; lanciata nei mesi scorsi sulla sportiva F-Type - alle berline Jaguar XE e Jaguar XF, nonch&eacute; al suv Jaguar F-Pace. Tutti con trasmissione automatica ZF 8 marce, XE e XF con la possibilit&agrave; di optare per uno schema a due o quattro ruote motrici.&nbsp; Jaguar, si prepara il suv E-Pace Le prestazioni assicurate dal 2.0 turbo twin scroll si riassumono anche nei 5"5 in accelerazione da 0 a 100 km/h sulla XE (consumi pari a 6.9 litri/100 km nel ciclo misto), nei 6" in abbinamento alla F-Pace (7.7 litri/100 km il consumo dichiarato). Nel caso della Jaguar XF, invece, lo scatto da zero a cento vale 5"8 - con trazione quattro ruote motrici, come la XE - a fronte di un consumo dichiarato in 7.2 litri/100 km nel ciclo misto.&nbsp; LA GAMMA JAGUAR E IL LISTINO PREZZI       

Tra Autonomous Urban Drive e sistemi connessi di prevenzione degli incidenti, il marchio amplia l'offerta con il 2 litri turbo benzina da 300 cavalli su XE, XF e F-Pace

Jaguar sperimenta automazione e sistemi connessi in città

Jaguar E-PACE, arriva il crossover sportivo del Giaguaro. Con un prezzo non esorbitante, annunciato a partire da circa 36.800 euro. Sar&agrave; presentato in anteprima mondiale il 13 luglio.&nbsp;  La prime immagini lasciano trapelare stilemi pienamente in linea con i modelli pi&ugrave; grandi. Anche se la configurazione pi&ugrave; raccolta probabilmente lo rende pi&ugrave; aggressivo. Che confermano un design fedele agli stilemi del Marchio. Senza dubbio originale, questo sport utility del segmento C ad alte prestazioni. Arriver&agrave; nel 2018, realizzata su un progetto completamente nuovo. La famiglia andr&agrave; quindi a formare un terzetto nuovo con la F-Pace e l&#39;elettrica I-Pace.  Queste le parole di Ian Callum, direttore del design del Marchio.&nbsp;&ldquo;La combinazione tra un design sportivo e le tipiche prestazioni Jaguar garantir&agrave; alla E-PACE di primeggiare nel suo segmento. Ogni Jaguar viene progettata per eccitare i sensi e riteniamo che la E-PACE riesca in questo intento pur mantenendo la propria spiccata personalit&agrave;.&rdquo;  Integrale e Ingenium. La E-PACE adotta la trazione integrale AWD Jaguar ed &egrave; equipaggiata con i motori Ingenium, sia diesel che benzina, e con una vasta gamma di tecnologie per la sicurezza e la massima interazione con la vettura. Primette bene quindi. 

In concessionario nel 2018, sar&agrave; svelato in anteprima mondiale il 13 luglio

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