        Hyundai lancia un nuovo servizio per i propri clienti che guidano un&rsquo;auto elettrica, grazie a una partenership con il fornitore di energia Ionity. Grazie alla collaborazione, sar&agrave; possibile per gli automobilisti che guidano i modelli a emissioni zero della Casa coreana, effettuare ricariche ad alta velocit&agrave; nella rete Ionity a un prezzo agevolato. Due i livelli dell&rsquo;offerta, a seconda dell&rsquo;uso che viene fatto dell&rsquo;auto e della frequenza dei rifornimenti energia. Le ricariche potranno essere effettuate con una velocit&agrave; fino a 350 kW, tutte con elettricit&agrave; al 100% proveniente da fonti rinnovabili. Hyundai ferma lo sviluppo dei motori termici e accelera sull'elettrico Doppia offerta Hyundai-Ionity Nata nel 2017 come joint venture tra vari Costruttori automobilistici, Ionity vede anche Hyundai tra i suoi azionisti. Ora il legame tra le due aziende si rafforza ancora di pi&ugrave;, dando vita a una partnership che mette a disposizione dei clienti della Casa coreana due offerte per la ricarica. Con la formula Premium, gli automobilisti che guidano Hyundai elettriche potranno effettuare ricariche presso la rete Ionity ad un prezzo agevolato a 0,29 euro/kWh nei mercati europei, a fronte di un canone mensile di 13 euro. Per chi invece si rifornisce meno frequentemente di energia, &egrave; disponibile l&rsquo;offerta Lite, che offre un costo per kWh di 0,52 euro, con un abbonamento mensile di 4,50 euro. Presente in Italia con una rete di 1.600 stazioni, Ionity fa della velocit&agrave; di ricarica il suo punto forte: le colonnine garantiscono infatti rifornimenti di corrente fino a 350 kW, sufficienti a ricaricare una Ioniq 5 dal 10 all&rsquo;80% in appena 18 minuti. Inoltre, tutta l&rsquo;energia erogata dai punti della rete Ionity proviene da fonti rinnovabili ed &egrave; al 100% sostenibile. L&rsquo;offerta pu&ograve; essere attivata tramite l&rsquo;app Charge MyHyundai, che consente, inoltre, di gestire la ricarica della propria vettura in 300mila colonnine in 29 Paesi europei.  &ldquo;Sappiamo che un'infrastruttura di ricarica diffusa con tariffe trasparenti &egrave; un elemento chiave per garantire continuit&agrave; allo slancio nella mobilit&agrave; elettrica - ha spiegato Andreas Christophhofmann, Vice President Marketing and Product di Hyundai Motor Europe - Offrendo vantaggi premium, come l'accesso scontato alla vasta rete di ricarica ad alta potenza Ionity e il nostro servizio in abbonamento Charge myHyundai, stiamo mettendo al primo posto le esigenze dei nostri clienti e rendendo pi&ugrave; conveniente che mai possedere un modello eco-sostenibile&rdquo;. Hyundai punta un 2022 da oltre 7 milioni di veicoli venduti       

Hyundai ha lanciato in collaborazione con Ionity due offerte per effettuare ricariche ad alta velocit&agrave; con prezzi agevolati

Hyundai, doppia offerta per le ricariche Ionity

        Il progetto ha il codice interno SX2 e sta muovendo i primi passi su strada, in Corea del Sud. Arrivano le primissime indiscrezioni sulla futura generazione di Hyundai Kona, il suv oggi pienamente nel segmento dei modelli urbani, con i suoi 4,22 metri di lunghezza e 2,60 metri di passo. La nuova Kona &egrave; indicata procedere a un leggero incremento delle dimensioni, quanto si avviciner&agrave; alla soglia superiore, dei 4,30 metri, resta ancora tutto da verificare. LEGGI ANCHE - Hyundai punta un 2022 da oltre 7 milioni di veicoli venduti  Ancora multienergia, termica ed elettrica Presidiare il segmento A/B dei suv potrebbe, cos&igrave;, toccare a Hyundai Bayon (4,18 metri, 2,58 di passo, scopri le caratteristiche), derivata dalla tecnica di Hyundai i20. Scenari da monitorare, come gli sviluppi sulle motorizzazioni pensate per la nuova Kona europea, oggi mild hybrid benzina, full hybrid ed elettrica. Sigla quest'ultima emersa tra quelle abbinate al progeto SX2 europeo, come anche una versione sportiva N.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Korean Car Blog (@koreancarblog)      Dallo stato delle mascherature, molto pesanti, sui muletti immortalati da The Korean Car Blog, siamo in una fase ancora lontana dalla presentazione per l'erede della Kona, oggetto di restyling sul finire del 2020.       

La gamma del suv urbano &egrave; destinata a un incremento delle dimensioni. Confermer&agrave; la proposta di una Kona elettrica e la carrozzeria sar&agrave; ancor pi&ugrave; da suv. Ancora distante la presentazione

Nuova Hyundai Kona, secondo atto all'orizzonte

        Avanti tutta sull'elettrico e anche sullo sviluppo dei sistemi fuel cell. Per accelerare una corsa che dovr&agrave; portare, nelle stime di Hyundai, a realizzare 1 milione di auto elettriche vendute globalmente nel 2025 e 1,7 milioni l'anno seguente, ecco una riorganizzazione profonda. A essere coinvolto &egrave; soprattutto il reparto sviluppo e ricerca motori termici di Namyang, nome celebre nella sua lettera iniziale perch&eacute; presente sulle sportive Hyundai N. Secondo quanto riportato dai media coreani, il Business Korea e il The Korea Economic Daily, il 17 dicembre scorso &egrave; stata chiusa l'attivit&agrave; di sviluppo di nuovi motori endotermici, per spostare i tecnici sui progetti legati all'elettrificazione. LEGGI ANCHE - Car of The Year, le auto finaliste e gli appuntamenti guidarle Sviluppo dei motogeneratori del futuro, sviluppo di nuove celle per le batterie, a questi compiti lavoreranno i 12 mila addetti del centro Ricerca e sviluppo riconvertito. Lascia il "pap&agrave;" delle Hyundai N Rumours supportati da fonti interne, dopo che proprio il 17 dicembre il Gruppo Hyundai ha presentato un profondo riassetto manageriale che, tra gli altri, ha visto l'uscita di Albert Biermann da direttore del centro Ricerca e sviluppo, per diventare consulente esterno Hyundai. Biermann ha lavorato anche alle Hyundai N, portando un bagaglio di competenze di valore, provenienza BMW M. Stop allo sviluppo non alla vendita I programmi di Hyundai sull'elettrificazione, cos&igrave; come di KIA, sono noti e guardano a un futuro da marchi solo elettrici. Lo stop all'attivit&agrave; di sviluppo nel centro dedicato ai motori endotermici certo non comporta il taglio istantaneo dell'offerta Hyundai endotermica. Anche altre case sono state indicate allo stop dello sviluppo di nuove famiglie di motori benzina e diesel per concentrarsi sull'elettrico, in una proposta di unit&agrave; tradizionali che continuer&agrave; affiancando la sempre pi&ugrave; ampia fetta di elettrificazione proposta in gamma. Secondo il The Korea Economic Daily, infatti, un piccolo gruppo di tecnici del reparto R&amp;D di Namyang sarebbe rimasto per adattare gli attuali motori termici negli anni a venire. Va detto come Hyundai-KIA sia reduce da un recentissimo passato di innovazioni sostanziali sui propri motori benzina, come ad esempio l'1.6 T-GDI, proposto con una raffinata soluzione di controllo della durata di apertura variabile delle valvole.       

L'area destinata allo sviluppo dei nuovi motori termici &egrave; stata convertita in centro per lo sviluppo di sistemi elettrici e celle delle batterie. A Namyang i 12 mila tecnici lavoreranno al futuro

Hyundai ferma lo sviluppo dei motori termici e accelera sull'elettrico

Hyundai Seven Concept &egrave; la novit&agrave; della Casa coreana al Salone di Los Angeles. Si tratta di un grande Suv elettrico che prefigura Ioniq 7, nuovo elemento della gamma a batterie. Battezzato com Suev, acronimo di Sport Utility Electric Vehicle.  Modello inedito per stile e concessione, nasce da Ioniq 5 (qui la prova di Auto) dalla quale mutua design e piattaforma, la E-GMP, che ha permesso una vettura ben diversa. Spicca infatti il passo di 3,2 metri, da grande ammiraglia.&nbsp;  Hyundai Seven Concept presenta forme piuttosto pulite nel frontale, con i pixel led che dominano la scena come per Ioniq 5. Le portiere hanno l&rsquo;apertura a libro, chiamate Pillarless Coach Doors, i cerchi in in lega dispongono dello Active Air Flap per raffreddare i freni. Pi&ugrave; caratteristica la coda, con un grande lunotto verticale, che termina nella fascia a led.  Il powertrain &egrave; stato annunciato solo per caratteristiche di autonomia, di 480 km e con la tecnologia a 800 Volt, che permette ricarica a 350 kW per recuperare in 20 minuti dal 10% all&rsquo;80% dell&rsquo;energia.    Interni futuristici  Seven Concept da ammiraglia a ruote alte punto molto sull&rsquo;abitacolo. Ampliando il concerto di comfort e spazio di Ioniq 5. Il grande Suv a batterie propone una lunghe disposta su tre file di poltrone, girevoli, con quella posteriore che di fatto &egrave; una panca.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;     &nbsp;  &nbsp;   Un post condiviso da Carlos Sainz (@carlossainz55)     &nbsp;  Presenti un frigorifero e anche un portascarpe, con il tetto panoramico che ha uno schermo Oled. Coccola anche il climatizzatore con il Hygiene Airflow System, derivato da quello dei jet di linea: una volta parcheggiata la vettura, entra in azione uno sterilizzatore Uvc.  I materiali usati per gli interni, rivestimenti minerali, legno di bamb&ugrave; e moquette, bio-resina e vernice sono derivati da fonti rinnovabili, con uso di rame e di tessuto trattato igienicamente con funzioni antibatteriche.  La plancia, prefigura la guida assistita avanzata, con la quasi totale assenza di comandi fisici. Ioniq 7 che arriver&agrave; sar&agrave; pi&ugrave; ortodossa, ma sempre rivolta la futuro.&nbsp;   When you wake up and remember everyone can finally see this pretty little thing https://t.co/aFzDCeSBaz &mdash; Repsol Honda Team (@HRC_MotoGP) February 23, 2023   Leggi ora: Hyundai Grandeur, restomod elettrico &quot;retro-futuristico&quot; stile anni &#39;80   

Passo di 3,2 metri, tre file di sedili: tecnologia e lusso in abitacolo, votato alla ospitalit&agrave;

Hyundai Seven Concept anticipa l&#39;ammiraglia Ioniq 7

        "Restomod retro-futuristico", come la definisce Hyundai. Vale a dire un restauro che guarda al futuro ma non dimentica il passato. Quest'ultimo si ritrova nelle forme e nei dettagli di Hyundai Grandeur, l'ammiraglia coreana del 1986, che 35 anni dopo prende nuova vita grazie a un restomod che mette in evidenza il concetto di "futuro" accompagnando la macchina a un'alimentazione totalmente elettrica.  Fuori, un'auto elegantissima Hyundai Grandeur Heritage Series nasce per riscoprire il significato simbolico della berlina originale e trovare nuova ispirazione per i design futuri. L'interpretazione della Casa coreana vede protagonista un'auto che mantiene la sua eleganza esterna, aggiungendo nuovi elementi come gli inediti specchietti laterali, i cerchi privi di aperture, finitura esterna a tutto perimetro e i fari posteriori a LED in stile pixel, con l'illuminazione Parametric Pixel - la stessa di Ioniq 5 -. Dentro, anni '80 e futuro Gli interni sono dominati dal tema concettuale "Newtro" ("newness" + "retro") per stimolare i sensi dei passeggeri con un'illuminazione color bronzo che ricorda le apparecchiature audio d'epoca. I sedili anteriori sono rivestiti di velluto bordeaux, ispirato alla Grandeur originale, con pelle Nappa color rame elegantemente cucita e legata sul retro. Il bracciolo della console centrale contiene un vano nascosto a scomparsa per riporre oggetti di valore come gli orologi. Inoltre, sono stati sostituiti i quadranti e i pulsanti sul cruscotto con un display touchscreen piatto e ultra-ampio, anche se l'atmosfera anni '80 &egrave; mantenuta dal volante a razza singola e dal selettore di marcia in stile aeroplano. Il fascio di luce color bronzo presente lungo tutto il cruscotto si estende all'abitacolo. Gli "specchi Infinity" riflettono la luce, dando alla fila posteriore un senso di spazio pi&ugrave; ampio e anch'esso dal sapore anni '80. Sistema audio: come un concerto Il sistema audio &egrave; d'eccezione: Hyundai ha infatti incorporato il sistema 4way4 sviluppato dal sound designer sudcoreano Guk-il Yu, in grado di controllare 18 speaker, dal suono ricco e chiaro, con bassi profondi, in parte grazie alla composizione della console centrale e del cruscotto della Grandeur, che sono stati progettati sulla base della teoria acustica delle sale da concerto. Quando il veicolo &egrave; parcheggiato, inoltre, dalla soundbar &egrave; disponibile la funzione pianoforte. Ioniq 7, al Salone di Los Angeles l'anteprima concept con Seven       

Heritage Series reinterpreta la berlina coreana del 1986 con un'alimentazione a zero emissioni dove si fondono eleganza del passato e tecnologia del futuro

Hyundai Grandeur, restomod elettrico "retro-futuristico" stile anni '80

        Sar&agrave; Ioniq 7 quando arriver&agrave; sul mercato, secondo modello dopo Ioniq 5, in una proposta elettrica destinata ad arricchirsi con la berlina 6.&nbsp; Prima, al Salone di Los Angeles del prossimo 17 novembre, sar&agrave; Hyundai Seven concept, la show car con la quale Hyundai far&agrave; luce sulla direzione che intraprender&agrave; con un grande suv destinato a confrontarsi con BMW iX (leggi come va su strada) e Tesla Model X, ad esempio.&nbsp; Architettura al top Lo far&agrave; poggiando sulla moderna architettura modulare e-GMP, alla base di tutti i nuovi modelli Ioniq. Quindi, uno schema a 800 volt, possibilit&agrave; di ricarica bidirezionale, ricarica a corrente continua da 350 kW di potenza, configurazione di powertrain a singolo o doppio motore elettrico.  Interni stile salotto Se Ioniq 5 (qui il listino prezzi italiano) ha giocato con linee tutte spigoli e proporzioni tra il crossover e la berlina due volumi, Ioniq 7 (o meglio, Seven Concept) avr&agrave; un'identit&agrave; propria e del tutto diversa. A definirla, saranno contenuti come le luci parametric pixel led, un frontale scritto da da due elementi luminosi, mentre all'interno saranno i materiali sostenibili e un ambiente stile "lounge" a definire il suv. Il concept che scopriremo a Los Angeles potr&agrave; considerarsi un passo sufficientemente vicino alla produzione, visto quanto accaduto nel percorso di evoluzione dal Concept 45 a Ioniq 5.&nbsp;       

Il marchio elettrico di casa Hyundai presenter&agrave; il terzo modello concept dal quale nascer&agrave; il grande suv Ioniq 7. L'architettura e-GMP &egrave; la base sulla quale scrive uno stile e soluzioni ad hoc

Ioniq 7, al Salone di Los Angeles l'anteprima concept con Seven

        Che le auto delle ultime generazioni, sempre pi&ugrave; tecnologiche e ricche di chip, quando disponibili, non &egrave; una novit&agrave; che abbiano dei problemi. Per&ograve; a volte accadono situazioni cos&igrave; incredibili che confermano la legge di Murphy, che per quanto sia improbabile che accada un certo evento, questo finir&agrave; molto probabilmente per accadere. E per tale motivo abbiamo dato spazio a questo caso dove un utente &egrave; stato sfortunato nell'acquisto di una Hyundai Tucson. Nuova Hyundai Tucson, ecco come cambia Ma ci&ograve;, come dicevamo, pu&ograve; accadere, quello che invece ci sorprende &egrave; l'assenza di una reale voglia di risolvere il problema da parte della Casa auto... situazione confermata anche dal fatto che su questa vettura i forum dei proprietari stanno scrivendo molto... Ecco quanto ci ha inviato Alessandro Ronca. UN CALVARIO SENZA RISULTATI Buongiorno Direttore, in passato mi &egrave; capitato spesso, sfogliando la rivista, di leggere dei botta e risposta tra cliente e Casa madre, ma mai mi sarei sognato di essere io un giorno ad aver bisogno di una cassa di risonanza mediatica per provare a far sentire la mia voce. Ho posseduto diverse auto nella mia vita, di varie tipologie e nazionalit&agrave; di produzione e non ho mai vincolato l'acquisto a dei preconcetti, ma spesso mi sono fatto guidare da gusto ed esigenze, cos&igrave; &egrave; stato anche quando ho acquistato a febbraio del 2021 una Hyundai Tucson full hybrid Excellence full optional, la linea era accattivante, i contenuti sulla carta interessanti e di spazio ne aveva a sufficienza per le mie esigenze lavorative. Purtroppo il giorno stesso del ritiro, dopo circa 3-4 km si accendeva una spia di malfunzionamento con una schermata che recitava chiaramente "MALFUNZIONAMENTO AL SISTEMA IBRIDO HEV, RIAVVIARE IL VEICOLO E RECARSI IN OFFICINA", immagini lo scoramento di una cosa del genere 10 minuti dopo essersi messo alla guida del veicolo appena ritirato. Hyundai Tucson Hybrid, 230 cavalli di souplesse Non potendo fare altrimenti, facevo inversione e la mia Tucson finiva in officina per dei "controlli". La concessionaria, la Angelo Fiori Spa di Roma, mi offriva gentilmente una vettura sostitutiva e dopo 4-5 giorni riavevo la mia. Ho pensato si fosse trattato semplicemente di un mancato check in fase di pre-consegna e, tutto sommato contento, ho ritirato "nuovamente" la mia auto. Dopo circa 3.000 km, durante i quali stavo pian piano riprendendo fiducia nel Marchio Hyundai, purtroppo il problema al sistema HEV si &egrave; presentato nuovamente e quindi dopo aver prenotato l'intervento in officina per il fine marzo ho lasciato sempre alla concessionaria Angelo Fiori Spa la mia Tucson. La garanzia della Hyundai prevede una collaborazione con ACI GLOBAL che garantisce una vettura sostitutiva di pari livello durante i fermi in officina, quindi immagini la mia faccia nel vedermi consegnare una Fiat 500L, tra l'altro con l'onere per il cliente finale di doversi recare a ritirarla presso il punto di noleggio (taxi 25 &euro; perch&eacute; la zona non &egrave; servita da mezzi pubblici n&eacute; da car sharing) e di dover provvedere ad un esborso di 300 &euro; che verr&agrave; poi stornato a fine "noleggio". Tra l'altro il noleggio prevede delle franchigie di &euro; 250 non azzerabili neanche a pagamento. Da quel momento sono seguiti pi&ugrave; o meno 15 giorni di rimbalzi tra concessionaria e numero verde Hyundai in una situazione paradossale dove inizialmente non si sapeva quale potesse essere il problema (e posso anche in parte capire che per un'auto appena uscita ci sia necessit&agrave; di aggiornamento della forza lavoro), ma poi soprattutto nessuno sapeva se e quando sarebbe arrivato il pezzo di ricambio che era stato individuato come causa della anomalia (sensore della pressione dell'olio del cambio). Rientrato in possesso della mia vettura a met&agrave; aprile, dopo aver percorso altri 4.000 km, a inizio luglio ha iniziato ad accendersi nuovamente la spia di errore del sistema ibrido HEV. Ho prenotato quindi un nuovo intervento in officina a met&agrave; luglio, questa volta presso la IWR Automotive sempre di Roma. ACI GLOBAL mi ha trovato nuovamente una vettura sostitutiva, ma la sceglie ancora pi&ugrave; piccolina, una Fiat 500&hellip; e io, che con la mia vettura da 4,50 metri ci lavoro, resto sempre pi&ugrave; basito. Carta di credito alla mano pago i miei 25 &euro; di taxi (noleggiatore sempre zona non servita da mezzi n&eacute; da car sharing), anticipo nuovamente i 300 &euro; di cauzione e vado via. Dopo qualche giorno ho ritirato la vettura, anche questa volta rassicurato che era tutto in ordine&hellip; dieci minuti dopo il ritiro mi sono ritrovato nuovamente la spia accesa sul cruscotto. Nel mese di agosto la musica cambia, e non in meglio, mentre procedevo in autostrada, sempre con la spia malfunzionamento HEV accesa, sia chiaro, la batteria del sistema ibrido si scaricava totalmente, la Tucson perdeva potenza e mi costringeva ad un arresto in corsia di emergenza&hellip; questo succedeva per tre o quattro volte durante le quali ho spento il veicolo, atteso che il motore termico provasse a ricaricare la batteria ma nulla&hellip; ho chiamato nuovamente quindi il servizio assistenza oramai, le dico, sensibilmente provato e preoccupato da cosa sarebbe potuto succedere. L'ACI GLOBAL questa volta si supera trovandomi una vettura in aperta campagna in un altro comune rispetto a quello in cui risiedo&hellip; era agosto, volevo solo stare qualche giorno con la famiglia, quindi accetto ma chiedo informazioni sul servizio delivery della vettura di cortesia della cui esistenza mi avvisano loro stessi via SMS: l'operatore non capisce di cosa io stia parlando&hellip; quindi, sempre carta di credito alla mano, prendo un taxi e con 35 &euro; me la cavo e arrivo a ritirare la mia nuova compagna di avventure: una Ford Fiesta. Dopo un paio di settimane, ad inizio settembre ricevo notizie della mia Tucson e mi viene detto che dovrebbero aver individuato il problema e che sono in attesa del pezzo di ricambio che DOVREBBE arrivare ad ottobre. A questo punto Direttore, ho iniziato ad essere un tantinello adirato, e ho scritto un paio di PEC alla Hyundai. Ma non finisce qui: la Ford Fiesta ad un certo punto ha un problema, il finestrino lato passeggero si blocca a met&agrave;, mentre ero in viaggio, quindi chiedo lumi al servizio assistenza: Hyundai mi dice di chiedere ad ACI GLOBAL, ACI mi dice di non prevedere questa casistica e di chiedere al noleggiatore, il noleggiatore (sempre partner ACI global) mi dice che ACI sa benissimo che non hanno vetture disponibili perch&eacute; a loro risulta da sistema. Ripeto questa tarantella per due, tre giorni, finch&eacute; arriva una chiamata che mi dice di riconsegnare la vettura perch&eacute; ne avrei avuta una nuova. Quindi, riconsegno la Fiesta e armato di carta di credito, con 50 &euro; faccio il tragitto verso il nuovo noleggiatore. Questa volta ricevo una Lexus UX vettura senza bagagliaio ma sicuramente di livello, esborso il solito "anticipo", questa volta di 500 &euro;, e mi viene detto che la franchigia sui danni &egrave; di 2.000 &euro;. Faccia basita e nuovo giro di telefonate ai numeri che oramai sono finiti tra i preferiti sul mio smartphone e dopo qualche giorno, mi accordano il rimborso della polizza kasko che dovr&ograve; per&ograve; anticipare di tasca mia. Questa &egrave; la storia del mio rapporto con Hyundai e la sua assistenza, una storia fatta di molte giornate lavorative perse, notevoli arrabbiature al telefono ed esborsi economici non previsti. Quando riavr&ograve; la mia Tucson spero, sar&agrave; tutto risolto, ma ci sar&agrave; anche da valutare se sia cos&igrave; giusto che io rimanga in possesso di una vettura che chiaramente ha un difetto di fabbrica o se la Casa madre interverr&agrave; in qualche maniera per tutelare un cliente che &egrave; stato ampiamente bistrattato. Dopo aver ricevuto questa mail la Tucson &egrave; stata riconsegnata al proprietario, ma, ironia della sorte, dopo pochi chilometri &egrave; riapparso il messaggio incriminato. Ora sappiamo che si sta procedendo per vie legali, ma comunque quello che ci sorprende &egrave; la poca seriet&agrave; della Casa auto. Dopo una prima segnalazione avevamo anche noi della redazione cercato di intercedere con Hyundai anticipando il problema, ma senza risultati. La vettura &egrave; stata presa con un contratto di noleggio a lungo termine, ma non per questo la responsabilit&agrave; di un difetto come quello denunciato non deve essere preso in seria considerazione da Casa. Hyundai, il futuro della mobilit&agrave; &egrave; a idrogeno       

La vicenda kafkiana di un proprietario di una Hyundai Tucson. In quasi un anno non &egrave; stato risolto un problema tecnico nonostante lunghe soste in officina, mentre il marchio coreano latita

Hyundai Tucson, auto nuova, cliente deluso

        Primi avvistamenti su strada per Ioniq 6, la seconda proposta full electric del marchio di casa Hyundai. &Egrave; accompagnata da attese elevatissime, frutto del bel concept Prophecy, al quale i coreani hanno assicurato si sarebbe ispirata la berlina quattro porte. Si va verso un debutto rinviato di alcuni mesi, a causa della decisione di rivedere il design di alcuni particolari - gruppi ottici anteriori, paraurti -, installare una batteria di maggior capacit&agrave; e, soprattutto, a causa di uno stop prolungato dell'impianto produttivo. I lavori di adeguamento dello stabilimento di Asan dettano i tempi dell'entrata in produzione.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da carspymedia (@carspymedia)      Batteria e autonomia di marcia Cos&igrave;, secondo quanto emerge dei report del Korean Economic Daily, la Ioniq 6 avr&agrave; una batteria da 77 kWh anzich&eacute; 72 kWh, il frontale subir&agrave; un ritocco estetico nei fari e nella calandra, che sar&agrave; di tipo digitale. Leggi anche: Kia EV4, poi la citycar elettrica anche Hyundai Anticipazioni accompagnate dalla previsione di un'autonomia di marcia superiore ai 500 km e tre varianti di potenza, a due e quattro ruote motrici.&nbsp;  Design, Prophecy tutto un altro mondo Dai muletti apparsi online, diffusi da carspymedia, la Ioniq 6 ha tratti inevitabilmente "normalizzati" rispetto alla sportivit&agrave; esaltante della Hyundai Prophecy concept. Segue i dettami delle berline dalla coda vagamente coup&eacute;, anticipa linee del design morbide, sotto mascherature che celano la visione d'insieme.&nbsp; L'architettura modulare E-GMP sar&agrave; la stesse del crossover Ioniq 5 e del successivo suv Ioniq 7. Una base tecnica a 800 volt, con possibilit&agrave; di ricarica bidirezionale e progettata specificamente per auto elettriche.&nbsp;       

Il progetto di berlina quattro porte &egrave; destinato a subire un ritardo nella presentazione, sar&agrave; a met&agrave; 2022 che Ioniq 6 sveler&agrave; design e contenuti. I primi muletti introducono le proporzioni generali

Ioniq 6, su strada i muletti dell'elettrica ispirata a Prophecy

Hyundai corre veloce sull&rsquo;elettrico. L&rsquo;espansione della gamma a batteria, che prevede di conquistare il primato a livello mondiale, &egrave; stata anticipata al Salone di Monaco.  Ioniq 5 &egrave; la prima pietra del progetto, la testata d&rsquo;angolo, a&nbsp; breve arriveranno anche Ioniq 6, berlina coup&eacute; sportiveggiante, e Ioniq 7, lo sport utility di grandi dimensioni.&nbsp;  Hyundai ha anticipato questa coppia in un filmato, dove le due future novit&agrave; mostrano le forme. Arriver&agrave; prima, in scaletta per il 2022, Ioniq 6, gi&agrave; anticipata e in mostra a Monaco, ma quella che lascia intravedere meglio la silhouette &egrave; Ioniq 7, attesa sul mercato nel 2024.  Nuovo volto  Il &ldquo;large Suv&rdquo; mostra la sua silhouette e soprattutto in nuovo sguardo. Gruppi ottici che differiscono da quelli, distintivi di Ioniq 5. Il frontale di Ioniq 7 &egrave; illuminato su due livelli.  Una grande fascia luminosa che lo copre completamente in larghezza e due parti a sviluppo verticale agli angoli che arrivano fino al paraurti.  Il grande Suv presenta un profilo filante, ma con passaruota evidenti e uno stile che punta a farsi riconoscere. Il tetto spiovente completa lo scenario.&nbsp;  Leggi ora: Hyundai e il futuro della mobilit&agrave; a idrogeno 

La Casa coreana in un filmato prefigura l&rsquo;espansione della gamma a batteria a breve termine

Anteprima Ioniq 7, Hyundai anticipa il grande Suv elettrico

Il self drive sta facendo passi in avanti. Se il livello 5, quello assoluto, &egrave; ancora lontano, come ha dichiarato Akio Toyoda, altre strade sono decisamente pi&ugrave; vicine.  La dimostrazione &egrave; Robotaxi Ioniq 5, di Hyundai e Motional, azienda specialista della tecnologia senza conducente. Si tratta del primo veicolo commerciale di Motional e sar&agrave; utilizzato nel servizio pubblico di ride-hailing a partire dal 2023.  E&#39; basato ovviaemnte su Ioniq 5, classificato come&nbsp;veicolo autonomo di livello 4 SAE che pu&ograve; operare in sicurezza senza conducente. Si tratta di un robotaxi a zero emissioni e rappresenta la convergenza tra elettrificazione e guida autonoma.    La tecnologia  Robotaxi Ioniq 5 ha pi&ugrave; di 30 sensori - telecamere, radar e lidar - che forniscono una percezione a 360 gradi, immagini ad alta risoluzione e rilevamento di oggetti a lunghissimo raggio.  In aggiunta la &quot;tecnologia senza conducente&quot; di Motional, che include sistemi avanzati di deep-learning, testati attraverso decenni di dati del mondo reale.    Gli interni saranno caratterizzati da una serie di interfacce incentrate sui passeggeri per consentire loro di interagire in modo intuitivo con il veicolo durante il percorso, come ad esempio dando indicazioni al robotaxi di fare una tappa aggiuntiva.&nbsp;    Leggi ora: Hyundai Kona Electric, il test drive lungo per valutarla 

Il primo veicolo commerciale di Motional e sar&agrave; utilizzato nel suo servizio pubblico di ride-hailing senza conducente a partire dal 2023

Robotaxi Ioniq 5, ecco la guida autonoma di Motional e Hyundai

        Trecento chilometri e tre giorni per scoprire, davvero, se l'auto elettrica fa al caso proprio. Un test drive lungo, al volante di Hyundai Kona con batteria da 64 kWh&nbsp;(scopri le novit&agrave; del restyling) e motore elettrico da 204 cavalli. L'iniziativa del marchio coreano consente ai clienti di prenotare il test presso i concessionari aderenti o direttamente sul sito internet Hyundai Italia. Sar&agrave; sufficiente selezionare la data per il ritiro dell'auto, la concessionaria con disponibilit&agrave; di vetture e mettersi al volante.  Le condizioni del noleggio gratuito L'iniziativa prevede un deposito in fase di ritiro dell'auto di 100 euro, che verr&agrave; restituito alla riconsegna. Salvo che si sia ecceduto il limite chilometrico compreso, 300 km: per ogni chilometro extra vi sar&agrave; un addebito di 5 centesimi. Dal deposito verr&agrave; scalata anche l'eventuale somma spesa per ricaricare l'auto. Sia il cavo di ricarica che la card Charge my Hyundai accompagnano il test drive fino a 3 giorni di durata. La rete di postazioni pubbliche comprese nel piano Charge my Hyundai sar&agrave; accessibile a tariffe agevolate.&nbsp; La strada dei test drive su pi&ugrave; giorni &egrave; tra gli strumenti preferiti dai concessionari per presentare l'elettrico agli automobilisti. &Egrave; imprescindibile scoprire sul campo, seppur per pochi giorni, cosa voglia dire guidare un'elettrica, con tutti i pro e i contro del caso.&nbsp; Autonomia e ricarica di Kona 64 kWh L'iniziativa Hyundai Driving Experience andr&agrave; avanti fino al 31 dicembre, su Kona Electric 64 kWh, tra le migliori protagoniste sul mercato dei suv urbani a batteria per l'autonomia dichiarata: 484 km nel ciclo WLTP e ben 660 km nell'utilizzo in ambito urbano (c'&egrave; chi ha superato i 1.000 km...). Le operazioni di ricarica, oltre al caricatore di bordo a corrente alternata da 10,5 kW, prevedono l'accesso a postazioni DC 100 kW: in 47 minuti il livello di carica passa dal 10 all'80%.&nbsp;       

Fino al 31 dicembre, prenotando sul sito Hyundai la Driving Experience, si potr&agrave; guidare da 1 a 3 giorni la Kona elettrica gratuitamente&nbsp;

Hyundai Kona Electric, test drive lungo per scoprire l'elettrica

        Mentre a Monaco di Baviera andr&agrave; in scena il Salone dell'auto e della mobilit&agrave;, alla mobilit&agrave; alternativa, alla societ&agrave; dell'idrogeno, Hyundai dedicher&agrave; il forum globale Hydrogen Wave. Kermesse digitale per presentare scenari, progetti, prospettive sulla futura mobilit&agrave; elettrica attraverso fuel cell a idrogeno. Camion a fuel cell, novit&agrave; in arrivo Il tema &egrave; centrale in particolar modo per il settore del trasporto merci su gomma, difficilmente elettrificabile con soluzioni alla spina. Hyundai anticipa la presentazione di un truck a idrogeno, su tecnologia di fuel cell di nuova generazione. Leggi anche: 1,7 miliardi di incentivi in Italia su chip e batterie L'aspetto tecnologico sar&agrave; centrale, il 7 settembre prossimo, e verr&agrave; presentato con risvolti che guarderanno anche al settore automobilistico. FCEV, dopo i suv una coup&eacute;&nbsp; Un teaser rivela l'arrivo di una coup&eacute; a idrogeno, un concept di sportiva utile per sondare, ancora, l'evoluzione tecnica e prospettare i futuri passi della ricerca sulle fuel cell a idrogeno. L'impegno Hyundai sulle applicazioni dell'idrogeno in ambito automobilistico risale ai prototipi della ix35 nel 2013, poi evoluta in Tucson fuel cell e, in seguito, la Nexo. La tecnologia &egrave; stata portata recentemente in pista dalla casa coreana, su una Veloster N ETCR, prototipo spinto da 218 cavalli.&nbsp; L'idrogeno secondo Toyota, non solo fuel cell       

Hydrogen Wave servir&agrave; a presentare i progressi tecnologici nel campo delle fuel cell a idrogeno, prospettare soluzioni per mezzi pesanti e lanciare una coup&eacute; sportiva-laboratorio FCEV

Hyundai a idrogeno, le novità tra mezzi pesanti e coupé

Hyundai i20 Techline &egrave; un chiaro esempio di quando la base di partenza &egrave; molto sostaziosa. Il nuovo allestimento di partenza della piccola coreana (qui il nostro test) si presenta con un corredo interessante, dedicato soprattutto al pubblico pi&ugrave; giovane e con una promozione.    La dotazione di serie di i20 Techline offre cerchi in lega da 16&quot;, luci diurne e di posizione a LED, climatizzatore, cruise control, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, volante e pomello del cambio rivestiti in pelle, Multimedia system con schermo touchscreen da 8&#39;&#39;, Bluetooth con riconoscimento vocale e connettivit&agrave; wireless Apple CarPlay e Android Auto. Un pacchetto non banale, fedele al nome dell&#39;allestimento.  Hyundai a chi&nbsp;effettuer&agrave; l&rsquo;acquisto sulla piattaforma online Click to Buy&nbsp;entro il 31 agosto omagger&agrave; la vernice ( valore di 650 euro). Questa iniziativa si aggiunge a vantaggi complessivi in caso di rottamazione fino a 5.400 euro, che rendono interessante l&#39;offera.    Prezzi e motori  I motori sono tutti a benzina. Il listino parte da 16.200 per il quattro cilindri 1.2 Mpi da 84 cavalli, abbinato con cambio manuale a cinque marce. A 18.400 euro c&#39;&egrave; il 3 cilindri 1.0 TGDi mild hybrid 100 cavalli con sistema a 48 Volt, con manuale a sei rapporti.  Leggi ora: Hyundai Driving Exeprience a Monza 

Dotazione tecnologica e vernice metalizzata in omaggio se si acquista su Click to Buy. Prezzo da 16.400 euro

Hyundai i20 Techline, quando la versione d&#39;attacco &egrave; speciale

        Il mondo Performance accessibile al grande pubblico? Con Hyundai si pu&ograve;. Il Marchio coreano ha convocato appassionati e &ldquo;curiosi&rdquo; nel prestigioso scenario dell&rsquo;autodromo di Monza per un&rsquo;esperienza unica e per presentare le qualit&agrave; dinamiche e le performance di due modelli della gamma N, la nuovissima i20 N e la i30 N reduce da un profondo restyling. Due intriganti auto votate alla sportivit&agrave;, un viaggio nella dimensione prestazionale del brand alla presenza di Gabriele Tarquini che del Marchio &egrave; il pilota (plurivincitore&hellip;) ufficiale oltre ad aver contribuito allo sviluppo delle vetture da gara e di conseguenza di quelle stradali. Dal Motorsport nascono le tecnologie all&rsquo;avanguardia e le prestazioni vincenti, a ricaduta una piramide che propone l visione N, poi lo &ldquo;stato dell&rsquo;arte della guida ad alte prestazioni&rdquo; come ha sottolineato Andrea Crespi (direttore generale di Hyundai Italia), quindi lo stile e le sensazioni N di serie, fino alle novit&agrave;: quella assoluta i20 N, il restyling della i30 N, in attesa dell&rsquo;arrivo della Kona N. Ma per chi ama la sportivit&agrave; non estrema c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;ambientazione di richiamo agonistico con gli allestimenti N Line che regalano comunque la sensazione di vivere un ambiente sportivo ma con prestazioni differenti&hellip; Hyundai i20 1.0 T-GDI, il test della hatchback mild hybrid  POTENTE, AGILE, LEGGERA Soprattutto potenza. Compatta, leggera e agile, la nuova i20 N &egrave; alimentata da un propulsore turbo GDI di 1.6 litri di nuova generazione, 204 CV e 275 Nm di coppia massimo valore dai 1750 ai 4500 giri/min), abbinato a un cambio manuale a 6 marce ottimizzato per far fronte ai valori pi&ugrave; alti di giri al minuto e di coppia, e alla funzione Launch Control. Inoltre si pu&ograve; aggiungere N Corner Carving Differential cio&eacute; un differenziale meccanico a slittamento limitato che utilizza un tipo di meccanismo di torsione controllato meccanicamente per gestire il trasferimento di coppia tra le ruote anteriori. Il rapporto peso/potenza (1.190 kg) &egrave; tra i migliori di categoria: risultato, velocit&agrave; massima a 230 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6&rdquo;7. Cambio 6MT rifinito e rafforzato. Design accattivante e grintoso, dotazioni e funzionalit&agrave; dedicate come il Launch Control e Rev Matching. Cinque le diverse modalit&agrave; di guida (Normal, Eco, Sport, N e N Custom) per offrire effetti ancor pi&ugrave; speciali con regolazioni del motore, del controllo elettronico di stabilit&agrave;, dello sterzo e persino del sound di scarico che sottolinea le diversit&agrave; di impostazione della guida. Il Rev Matching sincronizza il motore all&rsquo;albero di trasmissione e ha un pulsante di attivazione dedicato sul volante, consentendo scalate pi&ugrave; morbide o pi&ugrave; sportive a seconda della modalit&agrave; di guida; il Launch Control ottimizza erogazione e trazione per le partenze da fermo da piloti professionisti. Un generatore di rumore esalta il sound, soluzioni speciali per calibrare la frenata col piede sinistro, indicatore di usura delle pastiglie dei freni e altro ancora. Il telaio &egrave; stato rinforzato in 12 punti, sottoscocca ridisegnato e un supporto aggiuntivo. Molto apprezzate le sospensioni multilink al posteriore. Hyundai Ioniq 5, il crossover che porta nel futuro LO STILE&nbsp; Design dinamico e aerodinamica funzionale (come la riduzione di 10 mm dell&rsquo;altezza da terra). Lo stile aggressivo spicca fin dal frontale: paraurti con presa d&rsquo;aria pi&ugrave; grande per il motore turbo, ampia calandra contraddistinta dal logo N e design a bandiera a scacchi. Fari a Led. Sotto la griglia, uno spoiler con dettagli rossi da performance: colore che si estende fino alla parte finale dell&rsquo;auto attraverso le minigonne laterali che rafforzano il legame tra il frontale e il retro.&nbsp; Al posteriore, lo spoiler ispirato al WRC incrementa la deportanza per aumentare aerodinamica, divertimento e stabilit&agrave; ad alte velocit&agrave;. Paraurti con elementi integrati, infine un unico e ampio terminale di scarico. I fanali posteriori oscurati ricordano un diamante nero. Il look sportivo offre i cerchi in lega dedicati da 18&rsquo;&rsquo; con finitura grigio opaco e le pinze dei freni marchiate N. Sei i colori di carrozzeria e un tetto a contrasto nero..&nbsp; All&rsquo;interno massima caratterizzazione sportiva, dai sedili con poggiatesta integrato alla pedaliera in metallo con logo N, sfumature blu e rivestimenti neri, cluster digitale e AVN (Audio Video Navigation) con funzioni tech come la Red Zone variabile che cambia a seconda della temperatura dell&rsquo;olio motore, e indicatore di cambio marcia. Connettivit&agrave; Apple Car Play e Android e il pi&ugrave; recente Bluelink con i servizi di auto connessa e funzionalit&agrave; da remoto (gratis per 5 anni) tramite App. Completa la dotazione di sicurezza e assistenza alla guida grazie al pacchetto Hyundai SmartSense.. IL PREZZO Il listino di i20 N parte da 28.550 euro. Hyundai Bayon, come va su strada il crossover compatto        

La versione pi&ugrave; potente della Hyundai i20, denominata N, si &egrave; svelata all'autodromo Monza: ha 204 cavalli ed &egrave; stata sviluppata a partire dall'esperienza della Casa nelle competizioni

Hyundai i20 N, la hatchback sportiva arriva dalle corse

        L'approccio dei gruppi automobilistici alla trasformazione dell'offerta di prodotto verso l'elettrico ha molti tratti in comune. Perlomeno sulla necessit&agrave; di liberare risorse finanziarie da destinare alla ricerca e sviluppo, che sia su motori elettrici, batterie, ricerca sulle fuel cell. Non meno importante, gestire i costi della transizione verso un elettrico con margini nel breve periodo certo inferiori a quanto generato dalle termiche. AutomotiveLab 2021: rivivi la due giorni sul futuro dell'auto Meno motori termici Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Reuter, Hyundai ha deciso lo scorso marzo un piano di ridimensionamento dell'offerta di motori termici, in un'ottica di razionalizzazione che permetta di spostare soldi sulla partita dell'elettrico. Una partita dove peraltro le basi poggiate sono molto solide, avendo il gruppo Hyundai una moderna architettura modulare, la e-GMP sulla quale nasce Ioniq 5 e base per sviluppare una variet&agrave; di modelli. Le fonti dell'agenzia di stampa Reuters non hanno rivelato una scaletta, delle tempistiche entro le quali si proceder&agrave; a razionalizzare l'offerta di motori termici sui modelli. L'indicazione generica &egrave; di una riduzione del 50% dei modelli con un motore termico. Avverr&agrave; per passi progressivi, richiamando le prospettive gi&agrave; sul mercato cinese di una diminuzione da 21 a 14 modelli con motore a combustione entro il 2025. Sar&agrave; nel volgere dei prossimi sei mesi che la strategia sull'elettrificazione verr&agrave; finalizzata. Hyundai ambisce a una posizione sul mercato europeo, statunitense e cinese presidiati con vendite esclusivamente da modelli elettrici nel 2040. Le strategie dei rivali Un percorso,si diceva, gi&agrave; descritto da altri marchi, quello relativo alla razionalizzazione delle motorizzazioni termiche. In Renault, ad esempio, non &egrave; prevista una nuova famiglia di motori diesel oltre l'attuale sul mercato, dove per famiglia di motori si intende un progetto ulteriore e declinato in una serie di cubature e livelli di potenza. Ci&ograve; ovviamente non va tradotto con l'eliminazione dei motori termici nel medio periodo. Progressivamente &egrave; immaginabile il taglio delle famiglie di propulsori pi&ugrave; datati, benzina e diesel, dove Hyundai ha ammodernato fino ai mesi scorsi la propria offerta, ad esempio con i nuovi 1.6 T-GDI dotati di controllo della durata di apertura delle valvole.       

Il marchio punta deciso verso l'elettrico ed &egrave; indicata una riduzione del numero di modelli con motori benzina e diesel proposti nei prossimi anni, a vantaggio di risorse maggiori per l'elettrificazione

Hyundai, razionalizzazione in vista per l'offerta di motori

        Hyundai Prophecy (in foto) pu&ograve; considerarsi uno dei concept di auto elettrica pi&ugrave; convincenti e apprezzati per il design apparsi negli ultimi anni. Correva il 2019 quando Hyundai lanciava quell'idea. Poco prima, toccava al Concept 45, oggi tradotto in progetto di serie con Ioniq 5 e minime variazioni a quell'idea di stile. Unrae, Anfia e Federauto non condividono la linea del MEF Dalla presentazione statunitense di Ioniq 5 (ecco i prezzi sul mercato italiano), il sub-brand Hyundai ha confermato i piani per l'introduzione di due nuovi modelli, saranno Ioniq 6 e Ioniq 7, nulla di nuovo fin qui rispetto alle anticipazioni note con la presentazione della Ioniq 5 in Europa.  Ioniq 6 la prima a debuttare Sono le tempistiche per l'introduzione sul mercato e alcune specifiche tecniche, piuttosto, ad arricchire il quadro. Un'attesa che porter&agrave; la berlina Ioniq 6 a ispirarsi al concept Prophecy. Quanto sar&agrave; possibile trasformare in idea di serie delll'equilibrata e fluida linea del concept? Il potenziale &egrave; altissimo, va detto.&nbsp; Sar&agrave; nel 2022 che Ioniq 6 si presenter&agrave; nelle vesti finali, declinata in due varianti differenziate per potenza e numero di motori elettrici. Ovviamente l'architettura e-GMP continuer&agrave; a essere alla base dei progetti del marchio, che hanno nel maxi-suv Ioniq 7 il passo immediatamente successivo. Architettura, ricordiamo, caratterizzata da un sistema a 800 volt e dalla possibilit&agrave; di erogare energia a dispositivi elettrici esterni, collegabili all'auto. Ioniq 7 maxi-suv e maxi-batteria Un modello che guarda anzitutto agli USA, con tanto spazio a bordo e configurazione 6 o 7 posti su tre file. Sar&agrave; con Ioniq 7, secondo i rumours dai media coreani, che Ioniq utilizzer&agrave; una nuova specifica di batteria, fornita da SK Innovation e da 100 kWh di potenza per un'autonomia che dovrebbe sfiorare i 500 km.&nbsp;       

Berlina dal design sportivo la prima, grande suv il secondo, sono i modelli dell'ampliamento dell'offerta Ioniq. Tra 2022 e 2024 andranno sul mercato e, Ioniq 7, avr&agrave; una batteria anche da 100 kWh

Ioniq 6 e Ioniq 7, berlina e maxi-suv le prossime novità

        La nuova generazione della Hyundai i20 cambia sotto tutti gli aspetti, sia a livello estetico che tecnico. Pi&ugrave; grande e spaziosa della precedente generazione, offre in poco pi&ugrave; di quattro metri di lunghezza un ampio spazio interno e un baule capiente e regolabile su due livelli, oltre che un ottimo livello di comfort. Nuova Hyundai i20 N, la coreana pepata Il test della hatchback Oggetto della nostra prova &egrave; stata la versione mild hybrid con motore T-GDI da 1 litro e 100 cavalli, abbinato a un'unit&agrave; elettrica da 48 V che migliora lo spunto e riduce i consumi. Un'accoppiata che garantisce buone prestazioni e piacere di guida, anche grazie a uno sterzo diretto, a un cambio preciso e a un impianto frenante efficace.        

La versione mild hybrid della nuova Hyundai i20 si mette alla prova: ecco il video test della hatchback a cura di Arturo Rizzoli

Hyundai i20 1.0 T-GDI, il test della hatchback mild hybrid

        Hyundai continua a spingere forte anche sull'idrogeno, oltre agli altri powertrain green. L'ultimo primato per valorizzare le fuel cell &egrave; senza dubbio rilevante. Il SUV in Australia con un pieno di idrogeno ha percorso&nbsp;887,5 km secondo il trip computer e 903,4 km per il rilevamento del GPS supplementare. Anche nell'outback Nexo &egrave; stato guidato da pilota di rally Brendan Reeves da Essendon Fields, un quartiere periferico di Melbourne, fino a Broken Hill, nel Nuovo Galles del Sud. Sono servite 13 ore e 35 minuti, a una velocit&agrave; media di 66,9 km/h. Anche nell'outback, come vedete dall'immagine. Il balzo &egrave; di oltre 100 km rispetto al precedente primato di cui vi avevamo parlato qui.Il motore di Nexo eroga 163 cavalli di potenza e 400 Nm di coppia, alimentato da celle a combustibile. Il serbatoio contiene 6,33 kg d'idrogeno, pari a 156,6 litri. Ioniq 5, i prezzi dell'elettrica che si acquista su Internet       

Il crossover a fuel cell fissa un record di autonomia in Australia

Hyundai Nexo, oltre 900 km con un pieno di idrogeno

        Piccola, pratica e versatile, e da adesso anche inaspettatamente cattiva e veloce. Hyundai, forte di una ormai lunga esperienza nel campo delle hot hatch, ha deciso di sottoporre anche la crossover Kona al trattamento della sua divisione sportiva N. Il risultato &egrave; una vettura dotata di un potente motore 2 litri turbo a benzina da ben 280 cavalli, rivista sotto numerosi aspetti per sfruttare al meglio e in sicurezza le prestazioni della nuova unit&agrave;. Sviluppata in Europa tra le curve del mitico circuito del Nurburgring, la Kona N punta a fare concorrenza alle piccole sportive del Vecchio Continente, per confermare ancora una volta le ambizioni di Hyundai come Costruttore di primo livello. Hyundai Staria, design e spazio convivono e convincono  Stile sportivo e potenza Non &egrave; necessario leggere la scheda tecnica per comprendere che la N non &egrave; una Kona come tutte le altre. A livello di look, infatti, il crossover coreano &egrave; stato totalmente rivisto con l'aggiunta di elementi sportivi impossibili da non notare: prese d'aria maggiorate, inserti in colore rosso, cerchi in lega specifici da 19&rdquo; e due terminali di scarico rendono riconoscibile questa versione sin da subito. Anche all'interno sono stati aggiunti numerosi tocchi di sportivit&agrave;, a partire dai numerosi loghi N sparsi per l'abitacolo. Ma &egrave; sotto la carrozzeria che questa Kona ha subito le modifiche pi&ugrave; radicali. Disponibile nelle versioni standard con potenze fino a 141 cavalli, la versione N vede quasi raddoppiare il dato della potenza, che raggiunge quota 280 cv e quasi 400 Nm erogati dal motore 2 litri turbo a benzina T-GDI. Un termico puro, che non beneficia di alcuna componente ibrida. La trasmissione &egrave; affidata a un velocissimo cambio DCT a doppia frizione a 8 rapporti, e le prestazioni sono da vera sportiva: 240 km/h di velocit&agrave; massima e un'accelerazione da 0 a 100 consumata in appena 5&rdquo;5 sfruttando il launch control. Hyundai Bayon, il pezzo in Italia parte da 19.400 euro Nata in pista Per realizzare questa versione pepata della Kona, la divisione N ha lavorato sulle curve della pista tedesca del Nurburgring, vero banco di prova per qualsiasi sportiva. Sull'asfalto del circuito tedesco, oltre al rinnovato comparto tecnico, Hyundai ha sviluppato anche una serie di mappature elettroniche che consentono di sfruttare al meglio la potenza della Kona N in qualsiasi condizione, oppure di guidare con maggiore comfort. Quattro le modalit&agrave; di guida principali: Eco, Normal, Sport, N e Custom, mentre &egrave; possibile selezionare le ulteriori impostazioni specifiche N Grin Shift (NGS), N Power Shift (NPS) e N Track Sense Shift (NTS) per massimizzare le prestazioni. Attraverso queste modalit&agrave; &egrave; possibile ad esempio incrementare temporaneamente la potenza massima fino a quota 290 cavalli. Il divertimento al volante &egrave; stata la stella polare seguita dai tecnici della divisione N, che hanno voluto sfruttare le potenzialit&agrave; offerte dall'head-uo display per rendere l'esperienza di guida della Kona simile a quella di un videogioco di corse. Attraverso lo schermo touch infatti &egrave; possibile non solo selezionare le impostazioni della vettura, ma anche seguire la propria posizione all'interno di un circuito e sfruttare vari widget come il cronometro. Senza rinunciare alla sicurezza, garantita dai numerosi sistemi ADAS. Genesis X Concept, coup&eacute; elettrica dallo stile classico       

Sottoposta alle cure della divisione sportiva N, la Hyundai kona raggiunge quota 280 cavalli con prestazioni da hot hatch, per sfidare le rivali europee

Hyundai Kona N, il piccolo Suv punta tutto sulla sportività

Una grande navetta futuristica, simpatica nel design e dalla funzionalit&agrave; assoluta. In sintesi, Hyundai Staria. Nasce come MPV, dar&agrave; vita a una gamma di veicoli speciali prossimamente, che spazieranno dalla configurazione limousine a quella ambulanza, dal camper a una versione &quot;green&quot;.&nbsp;  Del progetto Staria va detto, subito, che non verr&agrave; commercializzato in Italia, andr&agrave; su alcuni mercati selezionati, Europa compresa - con motore diesel 2.2 litri da 172 cavalli, altrove anche benzina 3.5 litri da 272 cavalli -.    Design  Avr&agrave; pi&ugrave; versioni, dalle esigenze di chi necessit&agrave; della massima capacit&agrave; di carico, con 2 o 3 posti anteriormente e fino a 5.000 litri di volume utile, fino alla proposta navetta con 11 posti.  Staria Premium2 perfeziona stile e attenzioni al comfort su un livello superiore, a cominciare dalle applicazioni in ottone cromato all&#39;esterno, dalla calandra alle corici, dai loghi alle calotte degli specchietti e ai cerchi in lega.  Il racconto del modello per&ograve; &egrave; tutto all&#39;interno, oltre in un design pulitissimo e ordinato. Superfici piatte, linea di cintura a tutto vantaggio della visibilit&agrave; dall&#39;interno, in poche linee si sviluppa una forma piacevole, su dimensioni generose: 5,25 metri di lunghezza, 3,27 metri di passo, altezza e larghezza quasi 1:1, visti i 190 e 199 centimetri rispettivamente.  Interni  All&#39;interno la configurazione Premium permette la scelta di un abitacolo 9 posti con sedili della seconda fila ruotabili di 180 gradi, oppure 7 posti caratterizzati dalle poltrone Relaxation, reclinabili e con un singolo tocco: l&#39;elettronica varia l&#39;inclinazione per una postura ottimale a seconda dell&#39;altezza del passeggero.&nbsp;  Sfoglia il listino Hyundai: tutti i modelli sul mercato  Hyundai Staria si fa notare per alcune scelte automobilistiche di livello, piuttosto che le semplificazioni di modelli MPV derivati da furgoni: la sospensione posteriore, ad esempio, con uno schema multilink. 

Linee semplici e moderne, tanto spazio e versatilit&agrave; all&#39;interno, per configurazioni di sedili e attenzioni al comfort. Staria MPV apre a una gamma di modelli speciali Hyundai

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